11 Marina di Ragusa 13- 09 - 2009
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Marina di Ragusa Air Show 2009
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SALUTO DEL SINDACO DI COMISO GIUSEPPE ALFANO evento che anticipa l’evento. Cari lettori, perdonatemi il sintattico gioco di parole, ma penso sia uno dei pochi modi per spiegare l’arrivo delle Frecce Tricolori a Comiso. L’Aeroporto degli Iblei – Vincenzo Magliocco per l’occasione, agghindato a festa, pronto al primo decollo che anticipa l’apertura dell’aerostazione. Ciò che in questi anni è sembrata una chimera; un sogno “inarrivabile” per i cittadini della Provincia di Ragusa è oggi pronto alla dirompente entrata in scena tutt’altro che in punta di piedi. Per l’occasione, come detto, saranno le Frecce Tricolori, l’evento aeronautico per eccellenza, rinomato e acclamato in tutto il Mondo, a fare da battesimo al Vincenzo Magliocco. In qualità di Sindaco della città di Comiso è per me un onore oltre che un piacere ospitare un evento di tale caratura, che darà slancio e valore al nostro territorio. Sabato 12 Settembre 2009 sarà la prima data nel calendario anagrafico dell’aerostazione “degli Iblei”. Appassionati del volo, società civile, istituzioni uniti da un rapporto sinergico e dallo stesso intento: dichiarare realtà questa nuova struttura aeroportuale. Con profonda commozione ed un pizzico di umile orgoglio mi rivolgo ai cittadini della Provincia di Ragusa e della Sicilia tutta affinchè “l’evento nell’evento” sia accolto con il giusto calore e la dovuta attenzione. E’ un momento importante per la città di Comiso, pronta ad affacciarsi sul panorama nazionale del “volo” offrendo un piatto più che ricco. Territorio virtuoso e fortemente vocato al turismo; ampia presenza di strutture ricettive; calore e gentilezza tutta ragusana rappresentano alcuni degli ingredienti, di primario ordine, che faranno del nostro territorio, “pietanza” oltre modo appetibile. Siamo giunti al giro di boa. Lo si attendeva da parecchio tempo e grazie alle Frecce Tricolori, metteremo un punto di partenza verso il tanto atteso decollo dell’Aeroporto degli Iblei. Oggi possiamo dire che è tutto pronto per l’inizio della grande sfida economico – culturale, che il territorio ragusano e comisano nello specifico dovrà affrontare “face to face” con le realtà imprenditoriali e commerciali nazionali ed estere. . Noi amministrazione, Comiso e i suoi cittadini presenti in prima fila alla stesura dell’appello!
L’
SALUTO DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI RAGUSA ON. FRANCO ANTOCI
L’
A mministrazione Provinciale di Ragusa ha accolto con entusiasmo
la proposta dell’Aeroclub Comiso "Angelo D'Arrigo" e la scuola di
volo Mosquito di Marina di Modica, di portare nei cieli iblei l'Aeronautica Militare con la sua celebre pattuglia acrobatica. L'esibizione delle Frecce Tricolori è sempre un evento prestigioso, un appuntamento irrinunciabile per gli appassionati ed amanti del mondo dell’aviazione. È, comunque, uno spettacolo entusiasmante, che offre agli specialisti, ma anche ai curiosi, la possibilità di avvicinare l'avvincente mondo degli aerei e dell’aeronautica in generale, un settore dove l'Italia, sin dagli albori dell’aviazione, ha una tradizione di qualità e di maestria. Sono cosciente che la P.A.N. è, in tutto il mondo, simbolo della tecnologia e intraprendenza italiana, e vederla volteggiare sul nostro territorio in occasione di “VOLA SUGLI IBLEI AIR SHOW 2009”, certamente, sarà un momento indimenticabile per tutta la nostra comunità. Il pubblico potrà ammirare per ben due volte i volteggi della pattuglia aerea che ci invidia tutto il mondo, un raro privilegio che, come Presidente della Provincia di Ragusa, apprezzo a nome di tutto il ragusano, visti gli innumerevoli impegni nazionali e internazionali dei nostri piloti tricolore. Ringrazio l’Aviazione Militare per la disponibilità dimostrata nei confronti di questo territorio e mi auguro di poter rivedere al più presto la “coda tricolore” segnare l’azzurro del nostro cielo.
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VOLARE IN CORO Le Frecce Tricolori sono un reparto dell Aeronautica Militare. Raccolgono l esperienza e l addestra mento di piu` di 80 anni di acrobazia aerea in un programma di volo che unisce, in un insuperabile compromesso, spettacolarita` e tecnica. Le Frecce Tricolori sintetizzano in 25 minuti di programma di volo le capacita` e l ingegno non solo di un istituzione militare ma di un intero Paese, l Italia.
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I
l 313째 Gruppo Addestramento Acrobatico Frecce Tricolori , Pattuglia Acrobatica Nazionale, e` dislocato sull aeroporto di Rivolto, a pochi chilometri da Codroipo Udine , nel cuore del Friuli Venezia Giulia e dell Aeronautica Militare sono la componente sicuramente piu` conosciuta e visibile. Ma le Frecce Tricolori rappresentano in realta` la sintesi delle capacita` dei piloti e degli specialisti di un intera Forza Armata. Sono quella componente che con i suoi dieci velivoli di produzione italiana Alenia Aermacchi MB.339PAN costituisce la piu` numerosa compagine acrobatica al mondo che offre in circa 25 minuti di volo in coro uno spettacolo indimenticabile anche al piu` smaliziato degli spettatori e una dimostrazione di capacita` e coraggio, orgoglio di un intera nazione. 18 sono le figure che danno vita a uno spettacolo che non da` tregua. Una delle peculiarita` infatti di questa armonia tutta tricolore e` quella di essere uno splendido continuum. Circa mezz ora da passare in apnea alternando lo sguardo tra la formazione di nove che si divide in due sezioni 5 e 4 , il velivolo solista, e gli incroci, le salite, i tonneaux, le virate schneider per concludersi nel grande ed emozionante tricolore finale dell Alona. E poi la Bomba, la figura che ha contribuito a rendere famose le Frecce Tricolori nel mondo, imitata molto, replicata mai, da tutte le formazioni acrobatiche. Chiunque intendesse visitare il cenacolo dell acrobazia collettiva italiana, e il 1째 maggio e` un occasione succosa , deve predisporsi a subire un emozione forte e del tutto particolare, sebbene l atmosfera che si respira in aeroporto, a Rivolto, nella dimora dell acrobazia con la A maiuscola, e` di assoluta normalita`. Tutto si svolge con estrema naturalezza e tutti hanno la convinzione di compiere nulla di eccezionale. Questo deriva dalla storia professionale di ciascuno dei componenti, piloti e tecnici, di questo reparto comunque singolare, sono tutti inquadrati nei ruoli dell Aeronautica Militare e il loro iter istruzionale e formativo non differisce da quello dei colleghi in servizio presso le altre unita` della Forza Armata; con loro esprimono quei valori e quelle caratteristiche che sono patrimonio culturale di un intero Paese, l Italia, prima che di una Forza Armata. Ardimento, capacita`, disciplina, affiatamento, spirito di appartenenza, generosita`, sofisticata creativita`. E, soprattutto, senso dello Stato su questi pilastri poggia il lavoro quotidiano del 313째 Gruppo Addestramento Acrobatico - Pattuglia Acrobatica Nazionale, capace di stendere il tricolore piu` lungo del mondo.
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CALENDARIO DELLE ESIBIZIONI PAN - 2009
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Data
Evento
Localita`
Attivita` PAN
13 settembre
Vola sugli Iblei
Marina di Ragusa RG
Esibizione
20 settembre
Savona Air Show
Savona
Esibizione
25 settembre
50째 Anniversario Costituzione AWTI
Decimomannu CA
Esibizione
04 ottobre
100째 Anniversario 1째 volo a Cameri
Cameri NO
Esibizione
04 novembre
Festa Unita` Nazionale e delle FF.AA.
Roma
Sorvolo
15-19 novembre
Dubai Air Show 09
Dubai
Esibizione
Da sx: Cap. Stefano Centioni - pony 9 Cap. Fabio Martin - pony 8 Ten. Piercarlo Ciacchi - pony 5 Ten. Marco Zoppitelli - pony 6 Cap. Dario Paoli - pony 3 Cap. Simone Pagliani - Supervisore Addestramento T. Col. Massimo Tammaro - Comandante Magg. Marco Lant - Capoformazione Magg. Simone Cavelli - Solista Cap. Fabio Capodanno - pony 4 Cap. Jan Slangen - pony 7 Cap. Mirco Caffelli - pony 2
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l solista merita un discorso a parte. Nell economia del programma della Pattuglia rappresenta uno spettacolo nello spettacolo, e` colui che consente alle Frecce Tricolori di offrire al pubblico quella armonia e continuita` nella sequenza delle figure che e` altra caratteristica peculiare della PAN. Come per il resto della Pattuglia, il programma del numero 10 viene messo a punto durante la fase invernale dell addestramento. Si analizza quindi ogni singola figura e si decide l introduzione di qualche tecnicismo o di piccole personalizzazioni che generalmente non vanno a stravolgere un programma consolidato negli anni. Durante la stagione invernale, ogni volo d addestramento del solista prevede l esecuzione di tutto il programma della Pattuglia perche´ una buona parte della difficolta` del volo del solista e` costituita dalla scelta dei tempi di inserimento tra le figure eseguite dalla formazione. Il rispetto dei tempi di ingresso e` una responsabilita` del solista il quale deve modificare la propria esibizione per riuscire ad accordarsi al ritmo dettato dal capoformazione, un ritmo che puo` dipendere dalla copertura nuvolosa, dal vento, dal luogo in cui si svolge l esibizione. Il 60% della difficolta` dell esibizione del solista sta nell esecuzione delle manovre; il restante 40% sta nel rispetto della tempistica. I voli di addestramento del solista richiedono la presenza costante presso la biga in collegamento radio del comandante, l unico pilota titolato a commentare e a seguire gli aspetti di sicurezza del volo del 10 . Il comandante solitamente si limita a esprimere considerazioni sulla qualita` estetica della manovra senza fornire suggerimenti tecnici: solo il solista titolare detiene il bagaglio di conoscenze tecniche necessarie a correggere eventuali difetti di esecuzione delle figure acrobatiche a suo appannaggio. Del resto, anche dal punto di vista addestrativo il solista e` abbastanza autonomo rispetto alla formazione potendo pianificare, eseguire e gestire nella sua interezza il proprio allenamento.
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Il Solista
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EQUIPAGGIAMENTO PER IL VOLO A. Il casco da volo dispone di interfono e di doppia visiera, antisole o neutra. B. La maschera dispone di microfono incorporato e di uno speciale sensore che ne consente lo sgancio automatico in caso di caduta in acqua. C. Il giubbotto secumar si gonfia automaticamente a contatto con l acqua. D. Il colore azzurro della tuta da volo e` un ulteriore elemento distintivo dei piloti delle Frecce Tricolori . E. Al momento dell espulsione dal velivolo, l attivatore della radio d emergenza aziona il dispositivo che facilita la radiolocalizzazione del pilota da parte delle unita` di soccorso. F. Lo spinotto collega l interfono del casco all impianto radio del velivolo. G. Durante le manovre a elevata accelerazione, il pantalone anti-g si gonfia e` alimentato ad aria compressa per ridurre l afflusso di sangue verso la parte bassa del corpo, prevenendo cosi` una carenza di ossigeno al cervello che potrebbe portare alla visione nera e alla perdita di conoscenza. H. Indossate a mo di giarrettiere, le cinghie sono collegate al seggiolino eiettabile e assicurano che le gambe siano posizione corretta prima che il pilota abbandoni il velivolo. I. Calzari da volo. L. Attraverso il tubo corrugato viene erogata la miscela di aria normale o l ossigeno puro che alimenta la maschera del pilota. M. Guanti da volo impermeabili.
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L ADDESTRAMENTO L anno delle Frecce Tricolori puo` essere suddiviso in due grandi periodi, impropriamente definiti stagione estiva e stagione invernale . La stagione estiva si identifica con l intero periodo delle manifestazioni, che inizia ufficialmente il 1° maggio con la tradizionale esibizione di Rivolto e termina generalmente verso i primi di ottobre. La stagione invernale invece coincide grosso modo con il periodo che va da novembre alla fine
di aprile ed e` interamente dedicato all addestramento e all inserimento in formazione dei piloti neoassegnati. In questo periodo la PAN opera principalmente da Rivolto, volando in media tre sortite al giorno per cinque giorni alla settimana. Il normale turnover che caratterizza ogni reparto operativo prevede che, prima dell inizio della stagione estiva, uno o due nuovi piloti siano selezionati per entrare a far parte della formazione nelle posizioni che si rendono libere per il naturale avvicendamento all interno del gruppo. Anche il meccanismo della selezione si basa su un modello ormai ben consolidato: una prima scrematura dei candidati segnalati dai vari gruppi viene eseguita direttamente dal Comando della Squadra Aerea sulla base del profilo di carriera del pilota. L esito della prima valutazione riduce a non piu` di 8-10 il numero dei candidati che, superato lo sbarramento iniziale, sono invitati a trascorrere, tra marzo e aprile, una settimana a Rivolto per la seconda e decisiva selezione, condotta direttamente dalle Frecce Tricolori . Anche se durante il soggiorno a Rivolto e` previsto un volo con il comandante, uno in coppia e uno con la formazione completa, i nuovi piloti sono scelti non solo sulla base dello skill , ma anche e soprattutto per le qualita` caratteriali. Ci spiega il comandante: Trattandosi di piloti che possiedono gia` un certo bagaglio d esperienza, tutti i candidati sono dotati piu` o meno delle stesse capacita` di pilotaggio. Conseguentemente, la valutazione e la successiva scelta si basano su altri criteri. Quel che conta in pattuglia e` l umilta`, la capacita` di mettersi in discussione, lo spirito di sacrificio e la possibilita` di inserirsi velocemente nel gruppo.
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Era il novembre 1929 e i sergenti Citi e Brizzolari, a bordo di due velivoli Fiat CR.20 del 1° Stormo Caccia, effettuarono alcuni passaggi a bassa quota sull'aeroporto di Campoformido realizzando una serie di looping a distanza, allora, proibitiva ala contro ala. I due piloti volevano mettere in evidenza in modo così spettacolare che un volo tanto spericolato era in realtà un esigenza della caccia, avrebbe permesso di ottenere il massimo nel combattimento aereo. Il colonnello Rino Corso Fougler, loro comandante, sposò in pieno quella tesi e la rappresentò ai superiori riuscendo a convinceli. Naque così la stagione epica del volo acrobatico militare. Le prime pattuglie acrobatiche furono inizialmente individuate nell'ambito dei reparti da caccia: alla pattuglia del 1° Stormo seguì, nel '36, la formazione del 4° Stormo e poi quella del 6° e del 53° Stormo, che suscitarono da subito ammirazione e apprezzamento, in Italia e l'estero.
I professionisti del volo acrobatico: ottanta anni di storia
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opo la 2a Guerra Mondiale, in perfetta concordanza con la rinascita dell Aeronautica, manifestazioni nazionali e internazionali fecero da ribalta a compagini leggendarie, l acrobazia collettiva riprese dunque rapidamente quota. Negli anni 50, l Italia veniva rappresentata dalla pattuglia del Cavallino Rampante della 4a Aerobrigata equipaggiata con De Havilland DH-100 Vampire ; dai Getti Tonanti della 5a Aerobrigata dotata di Republic F-84G Thunderjet ; dalle Tigri Bianche della 51a Aerobrigata, con gli stessi velivoli; dal Cavallino Rampante della 4a Aerobrigata con i North American F-86 E Sabre ; dai Diavoli Rossi della 6a Aerobrigata con i Republic F-84 F Thunderstreak ; dai Lancieri Neri della 2a Aerobrigata su velivoli Sabre e infine di nuovo dai Getti Tonanti della 5a Aerobrigata con gli F-84 F . Gli innumerevoli impegni della nostra formazione acrobatica rendevano pero` sempre piu` difficile mantenere la formula dell alternanza tra i reparti da caccia. Si rendeva percio` necessaria la costituzione di una pattuglia dedicata . Nel 1960 la pattuglia titolare era quella dei Getti Tonanti con i suoi F-84F, come pattuglia di riserva il Cavallino Rampante montata sugli F-86E.. Questa pattuglia formo` il nucleo del 313° Gruppo Addestramento Acrobatico Frecce Tricolori che nel 1961 lo Stato Maggiore dell Aeronautica costitui` con sede stabile sull Aeroporto di Rivolto. Le Frecce Tricolori erano ben evidenti sulla livrea del Sabre : fondo blu con le strisce tricolori sul ventre delle superfici orizzontali e fregio sui fianchi che rappresentava un rombo celeste allungato con decorazione in nero e rosso all interno, quindi le tre saette tricolori della PAN. La prima macchina in dotazione, la versione canadese del caccia statunitense F-86 E Sabre sciabola , era caratterizzata dalla coda volante piani orizzontali interamente mobili e servocomandati , dal parabrezza a tre pannelli gia` introdotto sulle ultime serie A-6 e A7 di F-86A e dal radar di direzione tiro inserito nel labbro superiore della presa d aria e collegato ad un traguardo di puntamento computerizzato. Queste innovazioni erano state apportate per dare piu` efficacia al Sabre consolidando la sua superiorita` complessiva rispetto al M1G-15 la cui comparsa nei cieli coreani aveva messo in crisi le forze aeree alleate. Nel 1964 le Frecce Tricolori acquisiscono un nuovo velivolo, il Fiat G.91 PAN e una diversa livrea: i rombi sulla fusoliera furono sostituiti da tre frecce stilizzate con i colori nazionali e la deriva fu contraddistinta da numeri individuali di colore giallo. La versione PAN del G.91 si differenzia dal G.91R per i comandi desensibilizzati con smorzatori di beccheggio pitch damper , e per un impianto per i fumi colorati. Le armi, con il relativo munizionamento, sono state sostituite da contrappesi sagomati sostituzione reversibile per riportare gli aerei alla configurazione operativa e infine non vi sono installate le macchine fotografiche Vinten di serie sull erre. Nel gennaio 1982 giungono a Rivolto i primi Aermacchi MB.339A/PAN che equipaggiano ancora oggi le Frecce Tricolori.
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IL PROGRAMMA ACROBATICO
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AGUSTA-SIKORSKY HH-3F PELICAN diametro rotore 18,90 m lunghezza 22,25 m con rotore in moto altezza 5,52 m peso massimo al decollo 10.000 kg - impianto propulsivo due turbine General Electric T58-GE-5 da 1.521 sHP velocita` massima 260 km/h tangenza 3.500 m - autonomia 750 km equipaggio 2 piloti, 2 specialisti polivalenti, 2 aerosoccorritori armamento: 2-3 mitragliatrici brandeggiabili cal. 5,56 mm.
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ell attivita` operativa dell Aeronautica Militare, grande risalto hanno gli interventi a favore della collettivita`, impieghi che vanno dal concorso in occasione di pubbliche calamita` in coordinamento con la Protezione Civile all intera tipologia delle missioni SAR Search And Rescue, ricerca e soccorso . L Aeronautica assicura questi interventi tutto l anno, ventiquattr ore al giorno con equipaggi ed elicotteri pronti al decollo con brevissimo preavviso. Proprio lo scorso aprile anche questi aeromobili sono stati utilizzati in Abruzzo nelle zone colpite dal sisma, soprattutto nelle fasi iniziali dei soccorsi, per trasportare feriti e squadre d intervento con cani da ricerca e operatori specializzati del club alpino italiano. Lo schieramento e le caratteristiche ognitempo degli elicotteri biturbina HH-3F e AB.212 permettono di raggiungere qualsiasi parte del territorio nazionale o delle acque territoriali in un massimo di un ora e mezza di volo. Insieme ai velivoli da trasporto, gli HH-3F del 15° Stormo di Pratica di Mare sono anche tra gli assetti piu` versatili a disposizione
dell Aeronautica Militare per l impiego in missioni fuori area , oltre i confini della nostra tradizionale area di responsabilita` . Lo dimostrano le migliaia di volo effettuate dagli HH-3F in Iraq nell ambito dell operazione Antica Babilonia . I reparti HH-3F hanno anche sviluppato una capacita` Combat SAR, molto apprezzata in campo internazionale e alleato, che rende possibile condurre, anche in ambiente ostile, operazioni di soccorso e di evacuazione sanitaria, cosi` come missioni di trasporto o di supporto alle forze speciali, a cominciare dagli operatori del Reparto Incursori e dei Fucilieri dell Aria, unita` di nuova costituzione dell Aeronautica Militare concepite per operare nei moderni scenari d intervento. Con opportuni equipaggiamenti gli HH-3F possono essere impiegati anche nel ruolo SMI Slow Mover Interceptor contribuendo, nell ambito di dispositivi di protezione aerea, alla capacita` di contrasto di eventuali attacchi terroristici condotti con aeromobili lenti e non convenzionali.
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EUROFIGHTER 2000 TYPHOON apertura alare 10,95 m - lunghezza 15,96 m- altezza 5,28 m - superficie alare 50 mq - peso a vuoto 10.995 kg - peso massimo al decollo 23.000 kg - impianto propulsivo: 2 turbofan Eurojet EJ200 da 60kN 13.490 lb a secco e 90kN 20.000 lb con postbruciatore - velocita` massima 2 mach - tangenza operativa 13.000 m - autonomia massima 3.600 km - raggio d azione oltre 1.350 km - equipaggio: 1-2 piloti - armamento: 1 cannone Mauser cal. 27 mm, fino a 6.500 kg di carichi esterni serbatoi ausiliari, missili aria-aria a guida radar e infrarossa, ecc.
roteggere lo spazio aereo nazionale da qualunque violazione, ventiquattr ore al giomo, 365 giorni all anno: questa e` la Difesa Aerea, da sempre il compito primario, la ragion d essere dell Aeronautica Militare. Una missione svolta in modo silenzioso e continuo sin dalla costituzione dell Arma Azzurra, ma che ha assunto nell epoca del dopo 11 settembre un ruolo di primissimo piano e a 360 gradi per fronteggiare una minaccia che puo` prendere le sembianze piu` subdole e tragicamente fantasiose. In quest ottica l Aeronautica Militare ha riconsiderato negli ultimi tempi la filosofia d impiego di alcuni suoi mezzi e reparti e si e` dotata di un caccia dell ultima generazione: l Eurofighter 2000 Typhoon. Con questo velivolo, che e` un concentrato di tecnologia e sapienza ingegneristica, la Difesa Aerea ha acquisito ulteriore efficacia e maggiore credibilita`. Dal dicembre 2005 il Typhoon svolge il servizio d allarme, ovvero e` parte attiva di quel dispositivo che, in una manciata di minuti, assicura il decollo dei caccia dell Aeronautica Militare per intercettare e identificare qualunque traccia aerea sospetta rilevata. Il 12 marzo 2008 due Eurofighter 2000 del 4째 Stormo di Grosseto, gia` in volo sul Mare Tirreno meridionale per una missione d addestramento, hanno effettuato la prima intercettazione a opera dei Typhoon dell Aeronautica Militare. Ai piloti dei due caccia, infatti, il Combined Air Operation Centre del Comando Operativo delle Forze Aeree di Poggio Renatico Ferrara ha dato l ordine di effettuare il riconoscimento visivo di un velivolo sospetto , un Airbus 320 tunisino in volo nello spazio aereo nazionale con cui gli enti del traffico aereo avevano perso il contatto radio. Assistiti dai guida caccia della Difesa Aerea a terra i due Eurofighter 2000 raggiungevano l Airbus nei cieli della Sicilia e, dopo averne accertato l identita`, lo scortavano fino al confine meridionale dello spazio aereo italiano. Sul piano industriale l Eurofighter 2000 costituisce il piu` avanzato aereo da combattimento mai sviluppato in Europa. Importante anche il valore industriale del programma con Alenia Aeronautica che partecipa per il 19,5% alla realizzazione del Typhoon, realizzato per le forze aeree di Italia, Germania, Gran Bretagna e Spagna, ma ordinato anche dall Austria e dall Arabia Saudita, primo cliente non europeo dell Eurofighter, e selezionato dalla Grecia. Alenia Aeronautica in particolare e` incaricata dell assemblaggio finale dei 121 esemplari italiani. Le responsabilita` di Alenia includono la progettazione e la produzione dell ala sinistra, della fusoliera posteriore e dei piloni alari, oltre alla progettazione del sistema di navigazione, dell armamento, del controllo delle utility, della propulsione e dei sistemi di alimentazione secondari per tutti i velivoli.
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nico aeroplano della sua categoria progettato espressamente per il trasporto tattico, il C-27J Spartan e` un biturbina con tecnologia allo stato dell arte nel campo dell avionica, del
sistema di propulsione e della sistemistica. Il velivolo assicura un elevata efficienza operativa a costi competitivi, un estrema flessibilita` d impiego, le migliori prestazioni della sua categoria in tutte le condizioni operative e caratteristiche uniche di interoperativita` con gli aerei da trasporto di classe superiore. Il velivolo e` stato ordinato dalle forze aeree italiana, greca, bulgara, lituana, romena, slovacca e marocchina. Inoltre, il C-27J e` stato recentemente selezionato dalla Romania 7 esemplari . Il contratto italiano prevede la fornitura di 12 C-27J all Aeronautica Militare, in una versione particolarmente sofisticata: in aggiunta ai sistemi di tecnologia avanzata della configurazione base, infatti, saranno dotati di un apparato di rifornimento in volo, di un sistema di autoprotezione e di un sistema di proiezione dei dati di volo su doppio head-updisplay. Il primo Spartan e` stato formalmente consegnato all Aeronautica Militare nel gennaio 2008 e il completamento della fornitura e` avvenuto nel maggio di quest anno, praticamente contestualmente al raggiungimento delle le 5.000 ore di volo . Lo Spartan e` oggetto anche di valutazione di numerose forze aeree mondiali, mentre negli USA e` stato gia` scelto per il programma Joint Cargo Aircraft JCA dell US Army e dell USAF, un velivolo multi-funzionale, capace di compiere diverse tipologie di missione. In Canada, invece, il C-27J risponde pienamente al requisito per la sostituzione dell attuale flotta dei bimotori Buffalo e dei quadrimotori C-130 da ricerca e soccorso. Il C-27J e` stato formalmente valutato dalle forze aeree di Australia, Irlanda, Repubblica Ceca, e Slovenia. Il C-27J e` in grado di effettuare molteplici missioni, tra le quali trasporto di truppe, trasporto merci e sanitario, lancio di materiali e di paracadutisti, ricerca e soccorso, antincendio e supporto alle operazioni di protezione civile. Il C-27J e` in grado di decollare e atterrare da piste non preparate lunghe meno di 500 metri, con un peso massimo al decollo di 30.000 kg. Gli Spartan dell Aeronautica Militare, in forza alla 46 a Brigata Aerea di Pisa, sono stati recentemente impegnati fuori i confini nazionali per assolvere il delicato compito del trasporto aereo tattico in zona di operazioni. Il C-27J e`, inoltre, costantemente utilizzato in missioni umanitarie e di soccorso: proprio lo scorso 6 aprile a causa del catastrofico terremoto che ha colpito l Abruzzo uno di questi velivoli ha effettuato un trasporto di urgenza di 19 feriti prelevati presso l aeroporto aquilano di Preturo.
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ALENIA AERONAUTICA GMAS C-27J SPARTAN apertura alare 28,70 m - lunghezza 22,70 m - altezza 9,60 m - peso massimo al decollo 31.800 kg - impianto propulsivo: 2 turbine Rolls-Royce AE2100d2 da 4.700 sHP - velocita` massima 590 km/h - autonomia 5.950 km a 500 km/h - raggio d azione oltre 1.350 km - equipaggio: 2 piloti, 1 specialista.
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Le interviste sono state realizzate da Lodovica Palazzoli che quest’anno sarà la nostra “giovane inviata speciale”. Lodovica è una simpatica e gioviale ragazza di 19 anni alle prese con l’ultimo anno di liceo classico, con una passione irrefrenabile per il volo e la scrittura. La Palazzoli è già conosciuta al pubblico per aver scritto, alla “tenera” età di 15 anni, Nelle vie del cuore, un romanzo elaborato con una scrittura immediata ma allo stesso tempo poetica, in cui si scorgono echi dell’universo adolescenziale “mocciano” e dove non possono certo mancare richiami all’altro suo “amore”: il volo. Non a caso, il cuore che spicca sulla copertina del suo libro è proprio quello disegnato nel cielo dalla PAN.
INTERVISTA A: ten. col. pil. Massimo Tammaro comandante PAN gentile concessione dello Stato Maggiore dell Aeronautica, i Pti perercancelli dell aeroporto Visentini di Rivolto Udine si sono aperuna pacifica incursione. E importante testimoniare come e quanto la mia personale Giornata Azzurra sia stata organizzata con accuratezza e premura estreme, dalla colazione al circolo ufficiali al commiato con il comandante Tammaro. Molte persone avranno assistito a un esibizione della Pattuglia Acrobatica o per lo meno a un loro passaggio, ma certamente alcuni si saranno domandati cosa ci sia dietro quei venticinque minuti di acrobazie mozzafiato; io sono tra questi ed ero curiosa di trovare il confine tra l uomo e il pilota, l acrobata e il pragmatico: ebbene questo punto non esiste, perche´ ogni aspetto si fonde completamente con l altro, creando un amalgama eccezionale di estro controllato e capacita` alimentate da passione. Dichiarate spesso di voler condividere emozioni; in concreto cosa comporta quotidianamente questo obiettivo?
Prima di tutto noi ci sentiamo fortunati e realizzati, percio` ci teniamo a voler condividere tutto il possibile e riuscirci con le emozioni e` la nostra soddisfazione principale; il volo e` per noi un mezzo per conseguirla, perche´ quello che trasmettiamo agli altri lo proviamo noi per primi. Infatti, siamo piu` appagati dalle reazioni del pubblico, che da quello che tecnicamente siamo in grado di compiere . C e` un trucco per lasciare preoccupazioni e problemi fuori dalla cappottina chiusa?
La capacita` di staccare dalla vita quotidiana, quando ci si avvicina a un aeroplano e` una prerogativa insita in ogni pilota militare; da
cio` ne deriva l umilta`, la professionalita` e il rispetto per comprendere quando e` meglio non volare se si vivono situazioni private difficili. Alla base c e` comunque una grande capacita` di concentrazione personale. Infatti, in ogni briefing ripeto sempre ai ragazzi questa frase: ricordiamoci sempre che lavoro facciamo: preparati, riposati, attenti e concentrati; bisogna rispettare questo lavoro . Cosa significherebbe volare senza la coccarda Tricolore sulle ali?
Il valore piu` importante per chi fa parte di questo gruppo e` la coscienza di rappresentare l eccellenza del Paese e una nostra soddisfazione e` quella di incarnare il meglio dell Italia. Si sceglie questa professione per amore e passione nei confronti della propria Patria . Cosa e` veramente il volo , cosa permette di raggiungere, di esprimere?
Personalmente lo considero una professione, sono molto pragmatico, perche´ la nostra attivita` non lascia spazio al romanticismo; pero` naturalmente c e` passione e soddisfazione tecnico-professionale, perche´ permette di emozionarsi, emozionare, provare gioia e liberta` . Avere per proprio habitat il cielo, puo` far cadere nella presunzione?
Sarebbe un errore mortale, fatale; non bisogna mai cadere nella presunzione, e` necessario invece avere sempre rispetto di questo lavoro, della macchina, degli elementi della natura e di se´ stessi. Le persone piene, realizzate non hanno bisogno di vanita`; ma semplicemente la vita con noi e` stata piu` generosa . Come e` arrivato alle Frecce ?
A dire la verita` io ho scelto casualmente di partecipare al concorso per l Accademia, percio` sono arrivato gradualmente a desiderare di entrare nella PAN e di certo non era il mio sogno da bambino come invece lo e` stato per molti che sono qui . Fuori e dentro la formazione, cosa significa essere la Pattuglia Acrobatica Nazionale?
Piu` che individui, qui siamo militari, uomini e amici appartenenti alla stessa squadra; occorrono stima e rispetto reciproco che si raggiungono con umilta`, fiducia e affiatamento, perche´ qui si discute e ci si confronta, ma con franchezza e fiducia assolute. Per questo si cerca anche di organizzare la vita dei piloti facendoli stare insieme il piu` possibile e creando cosi` un gruppo . Il volo e` scopo di vita? Quanta follia, dedizione e impegno richiede questa scelta?
Io non lo considero assolutamente lo scopo della mia vita, pero` e` una grande passione, la cosa migliore che potessi fare, ma certamente non c e` follia, quanto invece impegno e dedizione . Che tipo di comandante si ritiene?
Spero di essere considerato un comandante sensibile che opera scrupolosamente, attento all uomo, non solo al pilota . Com e` stare lassu`, volare in questo modo straordinario?
E` un esperienza incomunicabile .
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Pattuglia
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BLU CIRCE
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foto: Davide Cenciotti e “Troupe Azzurra”
L’A.M. IN SICILIA 37° Stormo, Trapani l 37° Stormo Bombardamento Terrestre costituito il 1° aprile 1939 sull'Aeroporto "Fortunato Cesari" di Lecce, era inizialmente composto dal 54° Gruppo (218ª e 219ª Squadriglia) e dal 55° Gruppo (218ª e 219ª Squadriglia), entrambi dotati di velivoli da Bombardamento SIAI S.M. 81 , al comando del Col. Pil. Goffredo Gorini. A un mese dall'entrata in guerra dell'Italia, il 9 luglio 1940, lo Stormo fu impiegato con 26 velivoli nella sua prima azione bellica contro la flotta inglese al largo di Punta Stilo; la violenta reazione della contraerea colpì otto velivoli, mentre due navi furono probabilmente danneggiate. Quello di Punta Stilo fu uno scontro di notevole importanza storica, poiché ridimensionò le velleità offensive della Mediterranean Fleet. Il coraggio di tutti gli equipaggi e la loro determinazione, furono riconosciuti anche dai più alti gradi nemici, in particolare dall' Ammiraglio Cunningham. Il 54° Gruppo, che l'11 luglio 1930 era stato trasferito in Africa Settentrionale, svolse un'intensa attività consistente in crociere di ricerca di formazioni navali e in azioni di bombardamento, diurno e
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notturno, d'impianti ferroviari, concentramenti nemici, aeroporti e depositi, operando dalle Basi d'Aim El Gozola, Borce e Maturba. In riconoscimento di tale attività e per l'eccezionale contributo fornito alle operazioni del teatro libico, la Bandiera del 37° Stormo fu decorata con la Medaglia d'Argento al Valor Militare. Dalla fine di ottobre del 1940 lo Stormo, alle cui dipendenze era stato posto nel frattempo anche il 116° Gruppo, formato dalla 276ª e dalla 277ª Squadriglia, partecipò con i velivoli FIAT BR. 20, alle operazioni contro la Grecia e alla breve campagna contro la Jugoslavia, continuando a svolgere crociere di protezione per l'isola di Corfù e di Cefalonia, scorte a convogli, ricognizioni marittime e ricerche di sommergibili. L'11 giugno 1941 il Comando dello Stormo, con il 55° Gruppo, si trasferì sull'aeroporto di Gerbini in Sicilia, dove ricevette, dodici giorni più tardi, la Bandiera di combattimento. Da qui il 37° Stormo iniziò, il 18 ottobre, le sue azioni belliche contro gli apprestamenti di Malta. Durante tale ciclo operativo, il 19 novembre 1941, cadde in azione di guerra il BR.20 della 276° Squadriglia pilotato dal Maggiore Cesare TOSCHI, cui fu conferita la Medaglia d'ORO al Valor Militare, ed al quale è attualmente intitolato il 37° Stormo. Per la sua intensa attività contro la munitissima piazzaforte di Malta, lo Stormo fu citato sul
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bollettino di guerra. Per il rimanente periodo del 1942, il 55° e il 116° Gruppo si trasferirono sull'Aeroporto di Lecce, dove continuarono a dare il loro supporto con missioni di scorta convogli e aerocooperazione. Il 3 settembre 1942 lo Stormo si trasferì a Reggio Emilia dove, poco più tardi, fu completato il passaggio sui velivoli Cant.Z.1007 bis. Dopo un breve ciclo di operazioni a Milis in Sardegna, lo Stormo si avvicinava al termine delle sue azioni. Il 55ª Gruppo compiva la sua ultima azione bellica il 18 maggio del1943. Una volta trasferiti sull'Aeroporto di Littoria (oggi Latina), il 116° Gruppo continuò a svolgere una breve attività di ricognizione, e nella seconda metà del mese di aprile, lo Stormo si trasferì sull'Aeroporto di Cameri (NO) dove rimase sino al 15 giugno 1943, data in cui assunse la posizione quadro che ha mantenuto fino al 1 ottobre 1984, quando fu ricostituito nella sua attuale sede. La configurazione operativa del 37° Stormo è stata acquisita nell'Ottobre del 1984 con la costituzione nella Base di Trapani Birgi del 18° Gruppo Caccia Intercettori che è stato recentemente affiancato nella missione della Difesa Aerea dal 10° Gruppo Caccia Intercettori il 28 marzo 2006.
24 ottobre, gli apparecchi vengono decentrati sul campo di Sidi El Magrum (Bengasi). Il 28 ottobre, il 41° ed il 15° Stormo entrano a far parte della 9ª Brigata "Leone" al comando del Col. Pil. Attilio Biseo. L'8 novembre lo Stormo si trasferisce a Castel Benito (Tripoli) con entrambi i Gruppi, per poi rischierarsi a Tmini. Il 19 febbraio 1941, lo Stormo ricevuto l'ordine di rimpatriare, completa il trasferimento su Aviano (UD), il 2 Marzo. Nello stesso giorno viene assegnato il primo dei nuovi velivoli di linea, i "Ca 313" ed inizia subito un intenso ciclo di attività addestrativa. Il 10 maggio viene comunicato che, con Regio Decreto datato 9 gennaio 1941, è stata concessa alla Bandiera dello Stormo la Medaglia d'argento al V.M. per le azioni belliche svolte dall'11 giugno al 30 settembre 1940. Il 25 ottobre, con fg. n° 20745/S datato 18 ottobre 1941, del Comando 2° Squadra Aerea, il Gen. di Sq. Aerea Felice Porro elogia il 41° Stormo unitamente al 15° Stormo per l'intensa attività di volo svolta , diuturnamente e per i risultati conseguiti nell'addestramento dei piloti impegnati nel passaggio sui nuovi velivoli. L'11 novembre, viene solennemente consegnata al 41° Stormo, dal Comandante della Squadra Gen. Felice Porro, la Bandiera di combat-
Nella pag. a finaco e a destra F-16 ADV del 18° e del X Gruppo in forza al 37° Stormo di Trapani. Sopra, una coppia di velivoli Atlantic del 41° Stromo di Sigonella in pattugliamento sul mare.
Missione Attuare tutte le predisposizioni necessarie per la sorveglianza e la difesa spazio aereo nel settore sud della N.A.T.O., partecipare, in concorso con le altre Forze Armate, alla Difesa del territorio e delle acque territoriali, a salvaguardia da eventuali attacchi navali e terrestri. Dotazione: F-16°, F-16B, MB-339. 41° Stormo, Sigonella (Catania). Il 41° Stormo viene costituito nella specialità Bombardiere terrestre il 1.7.1939, al comando del Col. Pil. Enrico Pezzi. Schierato sull'aeroporto di Reggio Emilia, è composto da 2 Gruppi: il 59° (232ª e 233ª Squadriglia) con sede sullo stesso aeroporto e il 60° (234ª e 235ª Squadriglia) stanziato a Iesi. L'aeroplano di linea è il "BR. 20 Cicogna", ma già l'11 settembre inizia la trasformazione sui più prestanti velivoli "SM. 79 Sparviero". In questa stessa data anche il 60° Gruppo si trasferisce sull'aeroporto di Reggio Emilia per poi rischiararsi a Gela. Il 6 giugno 1940 il Comando di Stormo viene inquadrato nella 3ª Divisione Aerea. Il 21 ottobre, lo Stormo lascia Gela per Benina (Bengasi), con 10 velivoli del 59° e 11 del 60° e, pochi giorni dopo il
timento fregiata di Medaglia d'Argento al V.M. per le azioni compiute su Malta e sulle formazioni navali inglesi nel Mediterraneo. Il 23 dicembre, dietro ordine del Comando 9ª Brigata Aerea "Leone", il 41° Stormo inizia le operazioni per il trasferimento nella nuova sede di Treviso. Il 20 gennaio il Sottosegretario per l'Aeronautica comunica, con tele n. 4960 datato 20-1-1942, che è stata concessa la seconda medaglia d'Argento al V.M. alla Bandiera dello Stormo per l'attività bellica svolta in Marmarica tra il 13 dicembre 1940 e il 4 gennaio 1941. Il 31 gennaio 1942 il Col. Moscatelli, rientrato in sede, assume il comando dello Stormo. Il 15 febbraio si scioglie la 9' Brigata Aerea "Leone" ed il 41° Stormo assume la specialità di "Intercettore", passando alla dipen¬denza del nuovo Comando Intercettori "Leone". Lo Stormo ora ha in dotazione oltre ai "Ca. 313 Caproni" velivoli "Cr. 42 Fiat Falco" ed alcuni "Mc. 200 Macchia Saetta". Il 21 aprile con fg. 261/S datato 21.4.1942 il Comando Intercettori "Leone" comunica che lo Stormo continuerà ad essere formato dal 59° e 60° Gruppo con due Squadriglie ciascuno e che l'apparecchio di linea, in numero di 12 per ciascuna Squadriglia, sarà il "Cr42". L'8 agosto la 232ª Squadriglia, in seguito ad ordine del Comando Intercettori (fg. 1232/OP2/3 datato 5 agosto 1942), si trasferisce da
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Treviso all'aeroporto di Venegono (Varese). Il 15 settembre anche il Comando del 59° Gruppo e la 233ª Squadriglia Intercettori si trasferiscono da Treviso all'aeroporto di Venegono. Il 24 settembre, il Comando 1ª Squadra Aerea di Milano ordina il trasferimento (fg. 33839 datato 24.9.1942) della 233ª Squadriglia Intercettori che si trasferisce dall'Aeroporto di Venegono a quello di Caselle Torinese per concorrere alla difesa di Torino e Milano. Il 15 ottobre, il Comando di Stormo, (tele 1891/OP2/3 del 13.10.1942 del Comando Intercettori "Leone"), viene trasferito sull'aeroporto di Tradate. Ora lo Stormo oltre ai "Cr. 42" ha in dotazione i primi velivoli " Me. 110" e DO. 217" provenienti dalla Germania. Il 21 ottobre il 60° Gruppo e la 235ª Squadriglia raggiungono Tradate. Il 41° Stormo viene, infine, disciolto nel 1943. Dotato di Helldiver S2C-5 costituite dalla 162° Sq e dalla 164ª Squadriglia ma in data 15 luglio 1952, cessa di avere alle dipendenze la 164ª Sq che viene trasferita a Catania Fontanarossa per la costituizione del nascente 82° Gruppo Autonomo A/S (Fo n° 21 del 20.2.52). Gli equipaggi ottengono la qualifica alla lotta Antisom presso il centro Addestramento di Augusta. Il 2 gennaio viene consegnato il primo dei 48 velivoli PV-2 "Harpoon". Il 16 febbraio 1953, piloti e specialisti della M.M. iniziano il corso di addestramento per formare i primi 3 equipaggi misti della storia Antisom. Il 15 ottobre 1953 tutti gli equipaggi ultimano il corso di addestramento sul velivolo Harpoon. Il 5 Novembre 1953 inizia il primo corso sperimentale di addestramento all'impiego operativo presso il centro di addestramento Antisom dove conseguono la combat Readiness. Dopo quello "Sperimentale" il corso, meglio noto come "Tirocinio Elementare Antisom" diventa il percorso finale dell'impegnativo ciclo addestrativo seguito dagli equipaggi di volo di ogni mezzo aereo in dotazione ai Reparti dell'Aviazione per la Marina. Dal 9 febbraio 1958 gli equipaggi dell'87° a Napoli Capodichino, unitamente a quelli dell'86° Gruppo, per iniziare a transitare sui nuovi velivoli S2F-1 Tracker. Ultimata la transizione, tra il 22 dicembre 1959 ed il 9 gennaio 1960, l'87° Gruppo, si trasferisce a Sigonella. Il 1° marzo 1960, con personale prelevato dall'86° Gruppo, viene costituito presso l'aeroporto di Sigonella l'88° Gruppo Antisom. Il 24 marzo 1961 sei velivoli S2F-1 vengono consegnati all'88 Gruppo. Nei primi Anni cinquanta la NATO, su richiesta statunitense derivata dalla necessità di fornire supporto e assistenza ai mezzi della 6ª Flotta operante nel Mediterraneo, avvertì l'esigenza di creare una base Aeronavale in Sicilia. Il sedime fu individuato al centro della piana di Catania, nella contrada "Sigona". L'aeroporto, costruito secondo gli standard Nato e con fondi della stessa Alleanza, aprì ufficialmente i battenti nel 1959, per ospitare personale e mezzi sia dell’Aeronautica Militare sia della U.S. - Navy. Le strutture furono destinate in parte a uso comune, come nel caso delle piste, dei raccordi e della torre, sia ad uso Nazionale quali le palazzine Comando, agli alloggi, le mense, i magazzini e quant' altro necessario per garantire le attività. La nuova Base fu posta alle dipendenze del Comando Aeroporto di Catania-Fontanarossa. Il primo reparto a insediarsi a Sigonella fu l'87° Gruppo Antisom
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dotato di Grumman S2F, che si trasferì da Fontanarossa il 9 Gennaio 1960. Il 1° Ottobre 1965, con disposizione dello S.M.A. venne soppresso il Comando Aeroporto di Fontanarossa e sullo stesso sedime di Fontanarossa fu costituito il 41° Stormo Antisom che accorpava l'87° Gruppo e l'88° Gruppo Antisom ubicato a Sigonella. Nel Novembre 1971, al fine di disporre di maggiore spazio e di infrastrutture più adeguate in previsione, peraltro, dell'arrivo dei nuovi velivoli Atlantic, l'88° Gruppo lasciò Fontanarossa per Sigonella. L'era "Atlantic" inizia il 27 Giugno 1972 quando il primo BREGUET 1150 Atlantic atterrò a Sigonella. L'87° Gruppo Antisom venne posto in posizione quadro il 31 Agosto 1978 e nello stesso anno, il Comando di Stormo venne trasferito a Sigonella. Nel 1983 L'Aeroporto fu battezzato ed intitolato al Cap. Pil M.o.v.m. Cosimo Di Palma; lo Stormo ha mantenuto sostanzialmente inalterata la sua struttura sino al 1 Agosto 2002, quando in seguito allo scioglimento del 30° Stormo di Cagliari Elmas, la componente Antisom è stata accorpata nell' ambito del 41° Stormo, con conseguente ristrutturazione anche ordinativa. L'unità della Marina degli Stati Uniti che opera all'interno della Base parallelamente al 41° Stormo è una Stazione Aeronavale (NAS) che dipende operativamente dal Comandante Forze Navali Militari degli USA di stanza in Europa (COMUSMAVEUR) attraverso il Comandante Forze Navali USA in Europa (COMNAVREGEUR). NAS Sigonella è costituita da due distinte strutture: NAS1 e NAS2, distanti circa sedici chilometri tra loro; NAS1 fornisce servizi di assistenza al personale, quali uffici, alloggi, cambio, ospedale, clinica odontoiatrica, commissariato, spaccio e scuola; NAS2 invece la Base operativa, ubicata in un'area dell'Aeroporto Militare "Cosimo Di Palma". Missione Il 41° Stormo A.S. "Athos Ammannato", dislocato sull'aeroporto di Sigonella, è specializzato nella ricerca antisommergibile e nel pattugliamento marittimo. Dotazione: Breguet Br. 1150 Atlantic. 34 GRUPPO RADAR A.M. Mezzo Gregorio (Siracusa). Il 34°Gruppo Radar dell’Aeronautica Militare divenne operativo L’8 gennaio 1960 con la denominazione di Comando "C.R.C.". La prima sede operativa era ubicata in prossimità della Contrada Belvedere (l’attuale Villaggio Miano) nella quale erano collocati la Sala Operativa (operante in modalità "fonetico manuale") ed il radar di prima generazione AN/FPS - 8. Il 1° gennaio 1984 la sede operativa fu trasferita in contrada Mezzogregorio (Noto) nella quale furono installati il Radar "Argos 10" e la Sala Operativa con sistema "semiautomatizzato" NADGE. Dal 1987 il Reparto ha assunto l’attuale denominazione di 34° Gruppo Radar A.M.,alle cui dipendenze sono state poste la 134° Squadriglia Radar di Lampedusa e la 135° Squadriglia Radar di Marsala. Missione Assicurare la sorveglianza e il controllo dello Spazio Aereo nell’area assegnata di responsabilità. Fornire assistenza alle operazioni di emergenza.
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Piloti Solisti
photo K. Tokunaga
Francesco Fornabaio
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rancesco Fornabaio e` iscritto all Aeroclub di Milano. Pilota d aereo ed elicottero con oltre 2000 ore di volo, di cui piu` di 1000 di volo acrobatico. Vola da 10 anni su Extra 300L, interamente costruito in carbonio, collezionando vittorie e podi sin dal debutto; e` un atleta professionista di acrobazia aerea . Nel 97 e` primo classificato nel campionato italiano, categoria intermedia ed e` membro della Nazionale Italiana di Acrobazia Aerea dal 2002. Partecipa ai campionati italiani, europei e mondiali di categoria illimitata, in cui e` stato vice campione italiano di Freestyle. La sua specialita` e` il volo artistico con cui si esibisce
negli airshow, per cui crea programmi di grande suggestione e rara bellezza, oltre che di ricerca tecnica, sottolineate dai fumogeni bianchi che evidenziano i momenti salienti dell esecuzione. L acrobazia e` oggi uno sport con regole precise, raduni, campionati e classifiche dove il nostro pilota sa ben figurare. EXTRA 300 L L Extra 300 L e` un aereo acrobatico progettato da Walter Extra ex pilota acrobatico appositamente per le competizioni di volo acrobatico e gli air show; e` uno dei migliori aerei di questo tipo mai creati. Supera i 10G di fattore di carico sia positivo che negativo ed ha una velocita` di 225 nodi 400 km/h . Generalmente monta un motore Avio Lyncoming da 300 cavalli di potenza sovralimentato a turbina.
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Periodico di aeronautica e spazio iscritto al n. 47/2007 del registro della stampa presso il tribunale di Roma Direttore responsabile: Alessio Piano Editore: Associazione IDEAE via Gianfilippo Usellini, 434 00125 Roma tel. +39 06 52440791 fax +39 06 892.804.66 www. airplanesmagazine.it e-mail: info@airplanesmagazine.it C.F./p.IVA: 09339321003 testi: Aeronautica Militare, Brochure PAN, Lodovica Palazzoli, Alessio Piano progetto grafico ed impaginazione: Fabio Simonelli foto: © Frecce Tricolori 2009 - Troupe Azzurra - © Luca Rocca Anno 3° - numero 10 - 06 settembre 2009 finito di stampare nel mese di settembre 2009 presso gli stabilimenti dell azienda tipografica editoriale Litograf srl Zona Industriale Pian di Porto, 148/7/T/1- 06059 TODI PG Tel. 075.898041 - Fax. 075.8987110 www.litograf.it