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SALUTO DEL SINDACO DI OTRANTO
a manifestazione aerea è diventata in questi ultimi anni un appuntamento tradizionale per la Città di Otranto. Un appuntamento che vede coinvolti, insieme all’Amministrazione Comunale, anche gli amici dell’Aero Club Vega Ulm e il 32° GRAM. È un’iniziativa che rinsalda ulteriormente i rapporti di collaborazione da sempre avuti tra l’Amministrazione Comunale cittadina e l’Aeronautica Militare di Otranto. Ringrazio l’Aero Club Vega Ulm per l’impegno notevole profuso in questa come nelle precedenti manifestazioni realizzate, senza il quale certamente non sarebbe stato possibile ospitare a Otranto uno spettacolo straordinario come quello delle Frecce Tricolori. Una dimostrazione acrobatica
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che da un lato esercita una forte attrazione sul pubblico che resta ogni volta entusiasta e divertito dalle performance dei piloti, e dall’altro testimonia il livello di eccellenza raggiunto da uomini e donne delle nostre Forze Armate. E’ un piacere ed un onore per noi ospitare nella nostra Città questo evento e lo facciamo anche quest’anno nel periodo estivo perché possano beneficiarne, oltre ai concittadini, anche tutti quegli ospiti che si trovano a Otranto per le vacanze. Sono certo che come nelle precedenti edizioni lo spettacolo offerto saprà creare quella suspence e suscitare quelle emozioni in chi assisterà alle manovre audaci degli “acrobati dell’aria”. Il Sindaco Luciano Cariddi
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PROGRAMMA OTRANTO AIR SHOW – 28 GIUGNO 2009 ore 15:30
Lancio Paracadutisti
ore 15:35
Sommozzatori C.C. (AB412)
ore 15:50
Presentazione autogiro MAGNI (VDS)
ore 15:55
Presentazioni elicottero e imbarcazioni della G.d.F.
ore 16:05
Intervento Canadair Protezione Civile
ore 16:20
Presentazione velivolo PRO.MECC Sparviero
ore 16:25
Esibizione pattuglia WE-FLY
ore 16:40
Presentazione velivolo RV6
ore 16:50
Esibizione VEGA (VDS)
ore 17:10
Esibizione pattuglia WALTER’S BAD
ore 17:25
Esibizione YAK ITALIA
ore 17:45
Esibizione elicottero SAR AM
ore 18:00
Presentazione HARRIER AV8 PLUS
ore 18:10
Esibizione PAN Frecce Tricolori
Otranto, città più ad Est d’Italia, Porta d’Oriente, crogiolo di etnie, culture. Da sempre considerata una delle perle del Mediterraneo, detiene un fascino fuori dal tempo, con le sue innumerevoli bellezze storiche, artistiche e naturalistiche. Il visitatore curioso rimarrà affascinato nel percorrere le strette viuzze del centro storico, camminando sulle antiche pietre del suo lastricato, ammirando le case che rimandano a stili e ad epoche differenti, intrattenendosi presso i numerosi negozietti che espongono l’artigianato e i prodotti locali. Il forestiero resterà estasiato quando, spingendosi verso i bastioni, si troverà di fronte il mare cristallino e lo splendido paesaggio intatto. L’incanto crescerà ancor più allorché giungerà al Castello Aragonese, segno dell’importanza strategica della cittadina nel passato; e poi alla Cattedrale che, con il suo mosaico, realizzato dal monaco Pantaleone nel XII secolo, trasporterà chic-
chessia in epoche lontane, eppur così incredibilmente vicine, testimoni del medesimo destino. Qualche passo più in là, nel cuore del borgo antico, il visitatore si imbatterà nella piccola Basilica di San Pietro, gioiellino dell’arte bizantina. Ma Otranto è anche altro. Sole, laghi, coste incontaminate che lasciano senza fiato. E’ incontro fra due mari, l’Adriatico e lo Ionio, è tradizioni arcaiche che ancora persistono per la ferma volontà delle sue genti di non perdere la propria identità. Otranto è accoglienza, disponibilità e cuore aperto. E’ musa di tanti poeti e scrittori che, oggi come ieri, ne hanno carpito l’essenza per imprimerla nelle loro opere. Otranto è sogni, emozioni e magia. Una volta visitata è impossibile da dimenticare. Rimarrà nella memoria per sempre.
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Le interviste sono state realizzate da Lodovica Palazzoli che quest’anno sarà la nostra “giovane inviata speciale”. Lodovica è una simpatica e gioviale ragazza di 19 anni alle prese con l’ultimo anno di liceo classico, con una passione irrefrenabile per il volo e la scrittura. La Palazzoli è già conosciuta al pubblico per aver scritto, alla “tenera” età di 15 anni, Nelle vie del cuore, un romanzo elaborato con una scrittura immediata ma allo stesso tempo poetica, in cui si scorgono echi dell’universo adolescenziale “mocciano” e dove non possono certo mancare richiami all’altro suo “amore”: il volo. Non a caso, il cuore che spicca sulla copertina del suo libro è proprio quello disegnato nel cielo dalla PAN.
IN AVVICINAMENTO ALLA PATROUILLE DE FRANCE ORGOGLIO FRANCESE
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ono le sette di sera passate e lo stabilimento Belsito, base della manifestazione dell International Air Show di Roma, non pullula piu` di vip e giornalisti; gli addetti ai lavori stanno organizzando un rinfresco per i veri protagonisti di questa giornata memorabile: i piloti dei vari team che hanno partecipato all evento. Colgo l occasione per avvicinare due componenti della Pattuglia Acrobatica Francese: il leader, Cdt Benjamin Souberbielle Athos 1 e la futura leader Cdt Virginie Guyot Athos 4 . Solo un paio di ore prima la loro pattuglia si e` esibita piroettando nel cielo grigio e come preda di una metamorfosi ha assunto l aspetto di una Grande Freccia, di un Concorde, dell Apollo… Il primo a rispondere alle mie domande e` proprio il leader Cdt Souberbielle, con 2100 ore di volo all attivo. Quali sono i compiti con cui la vostra pattuglia acrobatica si alza in volo? In campo internazionale ci esibiamo sicuramente con l obiettivo di stupire e suscitare l ammirazione del pubblico nelle varie manifestazioni in cui e` richiesto il nostro intervento, cosi` da mostrare e promuovere l operato dell Arme´e de l Air. Dal punto di vista nazionale cerchiamo di essere un esempio per tutti gli altri piloti francesi. Come vi preparate alla stagione delle manifestazioni? Per presentarci al meglio ci alleniamo per sei mesi, compiendo due voli al giorno; in questo modo siamo pronti per meta` maggio, periodo in cui cominciano le esibizioni e dunque interrompiamo le prove. Pero` prima di ogni evento compiamo un volo di ricognizione per rintracciare alcuni punti di riferimento e poterci orientare piu` facilmente. Qual e` la figura che piu` rappresenta il vostro gruppo?
E` difficile trovarne solo una; in realta` una di quelle che riscuote maggior successo tra il pubblico e` il Cuore e poi tutte quelle serie di esplosioni e incroci che contraddistinguono il nostro programma acrobatico. Il nickname di ogni componente del vostro team e` Athos , come per le Frecce Pony e anche la vostra mascotte si chiama cosi`; come mai? La scelta di Athos si rifa` alla storia dei moschettieri. La verita` e` che inizialmente la nostra pattuglia era composta da soli quattro elementi che condividevano tutto, sia per terra che per aria, proprio come i leggendari quattro moschettieri. Da li` e` nato il soprannome Athos, che continuiamo orgogliosamente ad utilizzare. Dopo Athos 1, anche la vice leader, Virginie Guyot, risponde simpaticamente alle mie domande. Naturalmente la maggiore curiosita` nell incontrarla la suscita il fatto che sia la prima donna pilota impiegata in un gruppo acrobatico, percio` le chiedo se questo traguardo implichi per lei piu` responsabilita` o soddisfazione. Ho sempre cercato di scegliere da pilota e non da donna e percio` entrare in pattuglia e` la soddisfazione piu` grande che un pilota possa provare, anche per il fatto che si e` scelti dagli altri componenti del gruppo; naturalmente questo determina anche una grande responsabilita`. Come si e` appassionata cosi` tanto al cielo? Da piccola i miei genitori mi portavano con i miei fratelli alla manifestazioni aeree ed e` proprio in una di queste occasioni che ho avuto modo di scoprire la Pattuglia Acrobatica Francese. Poi a 12 anni feci il mio primo volo su un piccolo aereo e capii che era cio` che volevo dalla mia vita. Cosi` entrai nell Arme´e de l Air svolgendo anche delle missioni estere, come in Afghanistan. Quando sono diventata un pilota da combattimento ho capito che finalmente avevo per le mani la possibilita` concreta di entrare nella Pattuglia Acrobatica Francese. Ora sono orgogliosa di fare parte di questo gruppo formidabile e sono molto motivata proprio per questo, perche´ sento di rappresentare la mia gente, la mia nazione e l Arme´e intera ad un alto livello tecnico. Come e` stato l inserimento in questo ambiente cosi` tradizionalmente maschile? Gia` quando sono diventata un pilota da caccia non c erano altre donne e allora mi resi conto che avrei dovuto pensare da pilota, agendo con la massima professionalita` perche´ tale era l atteggiamento dei miei colleghi e questo era cio` che si aspettavano da me; cosi` facendo, avevo la certezza che sarebbe andato tutto per il meglio.
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VOLARE IN CORO Le Frecce Tricolori sono un reparto dell Aeronautica Militare. Raccolgono l esperienza e l addestramento di piu` di 80 anni di acrobazia aerea in un programma di volo che unisce, in un insuperabile compromesso, spettacolarita` e tecnica. Le Frecce Tricolori sintetizzano in 25 minuti di programma di volo le capacita` e l ingegno non solo di un istituzione militare ma di un intero Paese, l Italia.
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l 313째 Gruppo Addestramento Acrobatico Frecce Tricolori , Pattuglia Acrobatica Nazionale, e` dislocato sull aeroporto di Rivolto, a pochi chilometri da Codroipo Udine , nel cuore del Friuli Venezia Giulia e dell Aeronautica Militare sono la componente sicuramente piu` conosciuta e visibile. Ma le Frecce Tricolori rappresentano in realta` la sintesi delle capacita` dei piloti e degli specialisti di un intera Forza Armata. Sono quella componente che con i suoi dieci velivoli di produzione italiana Alenia Aermacchi MB.339PAN costituisce la piu` numerosa compagine acrobatica al mondo che offre in circa 25 minuti di volo in coro uno spettacolo indimenticabile anche al piu` smaliziato degli spettatori e una dimostrazione di capacita` e coraggio, orgoglio di un intera nazione. 18 sono le figure che danno vita a uno spettacolo che non da` tregua. Una delle peculiarita` infatti di questa armonia tutta tricolore e` quella di essere uno splendido continuum. Circa mezz ora da passare in apnea alternando lo sguardo tra la formazione di nove che si divide in due sezioni 5 e 4 , il velivolo solista, e gli incroci, le salite, i tonneaux, le virate schneider per concludersi nel grande ed emozionante tricolore finale dell Alona. E poi la Bomba, la figura che ha contribuito a rendere famose le Frecce Tricolori nel mondo, imitata molto, replicata mai, da tutte le formazioni acrobatiche. Chiunque intendesse visitare il cenacolo dell acrobazia collettiva italiana, e il 1째 maggio e` un occasione succosa , deve predisporsi a subire un emozione forte e del tutto particolare, sebbene l atmosfera che si respira in aeroporto, a Rivolto, nella dimora dell acrobazia con la A maiuscola, e` di assoluta normalita`. Tutto si svolge con estrema naturalezza e tutti hanno la convinzione di compiere nulla di eccezionale. Questo deriva dalla storia professionale di ciascuno dei componenti, piloti e tecnici, di questo reparto comunque singolare, sono tutti inquadrati nei ruoli dell Aeronautica Militare e il loro iter istruzionale e formativo non differisce da quello dei colleghi in servizio presso le altre unita` della Forza Armata; con loro esprimono quei valori e quelle caratteristiche che sono patrimonio culturale di un intero Paese, l Italia, prima che di una Forza Armata. Ardimento, capacita`, disciplina, affiatamento, spirito di appartenenza, generosita`, sofisticata creativita`. E, soprattutto, senso dello Stato su questi pilastri poggia il lavoro quotidiano del 313째 Gruppo Addestramento Acrobatico - Pattuglia Acrobatica Nazionale, capace di stendere il tricolore piu` lungo del mondo.
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CALENDARIO DELLE ESIBIZIONI PAN - 2009
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Data
Evento
Localita`
Attivita` PAN
28 giugno
Otranto Air Show
Otranto LE
Esibizione
10-12 luglio
Centenary Air Days
Yeovilton GB
Esibizione
15-20 luglio
The Royal International Air Tattoo
Fairford GB
Esibizione
02 agosto
Senigallia Air Show
Senigallia AN
Esibizione
09 agosto
W Lignano 2009
Lignano Sabbiadoro UD
Esibizione
18-23 agosto
9째 Salone Internaz. Aerospaziale 09
Mosca
Esibizione
30 agosto
Jesolo Air Show
Jesolo VE
Esibizione
06 settembre
Montichiari Air Show
Montichiari BS
Esibizione
13 settembre
Vola sugli Iblei
Marina di Ragusa RG
Esibizione
20 settembre
Savona Air Show
Savona
Esibizione
25 settembre
50째 Anniversario Costituzione AWTI
Decimomannu CA
Esibizione
04 ottobre
100째 Anniversario 1째 volo a Cameri
Cameri NO
Esibizione
04 novembre
Festa Unita` Nazionale e delle FF.AA.
Roma
Sorvolo
15-19 novembre
Dubai Air Show 09
Dubai
Esibizione
Da sx: Cap. Stefano Centioni - pony 9 Cap. Fabio Martin - pony 8 Ten. Piercarlo Ciacchi - pony 5 Ten. Marco Zoppitelli - pony 6 Cap. Dario Paoli - pony 3 Cap. Simone Pagliani - Supervisore Addestramento Magg. Massimo Tammaro - Comandante Magg. Marco Lant - Capoformazione Magg. Simone Cavelli - Solista Cap. Fabio Capodanno - pony 4 Cap. Jan Slangen - pony 7 Cap. Mirco Caffelli - pony 2
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l solista merita un discorso a parte. Nell economia del programma della Pattuglia rappresenta uno spettacolo nello spettacolo, e` colui che consente alle Frecce Tricolori di offrire al pubblico quella armonia e continuita` nella sequenza delle figure che e` altra caratteristica peculiare della PAN. Come per il resto della Pattuglia, il programma del numero 10 viene messo a punto durante la fase invernale dell addestramento. Si analizza quindi ogni singola figura e si decide l introduzione di qualche tecnicismo o di piccole personalizzazioni che generalmente non vanno a stravolgere un programma consolidato negli anni. Durante la stagione invernale, ogni volo d addestramento del solista prevede l esecuzione di tutto il programma della Pattuglia perche´ una buona parte della difficolta` del volo del solista e` costituita dalla scelta dei tempi di inserimento tra le figure eseguite dalla formazione. Il rispetto dei tempi di ingresso e` una responsabilita` del solista il quale deve modificare la propria esibizione per riuscire ad accordarsi al ritmo dettato dal capoformazione, un ritmo che puo` dipendere dalla copertura nuvolosa, dal vento, dal luogo in cui si svolge l esibizione. Il 60% della difficolta` dell esibizione del solista sta nell esecuzione delle manovre; il restante 40% sta nel rispetto della tempistica. I voli di addestramento del solista richiedono la presenza costante presso la biga in collegamento radio del comandante, l unico pilota titolato a commentare e a seguire gli aspetti di sicurezza del volo del 10 . Il comandante solitamente si limita a esprimere considerazioni sulla qualita` estetica della manovra senza fornire suggerimenti tecnici: solo il solista titolare detiene il bagaglio di conoscenze tecniche necessarie a correggere eventuali difetti di esecuzione delle figure acrobatiche a suo appannaggio. Del resto, anche dal punto di vista addestrativo il solista e` abbastanza autonomo rispetto alla formazione potendo pianificare, eseguire e gestire nella sua interezza il proprio allenamento.
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Il Solista
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IL PROGRAMMA ACROBATICO
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EQUIPAGGIAMENTO PER IL VOLO A. Il casco da volo dispone di interfono e di doppia visiera, antisole o neutra. B. La maschera dispone di microfono incorporato e di uno speciale sensore che ne consente lo sgancio automatico in caso di caduta in acqua. C. Il giubbotto secumar si gonfia automaticamente a contatto con l acqua. D. Il colore azzurro della tuta da volo e` un ulteriore elemento distintivo dei piloti delle Frecce Tricolori . E. Al momento dell espulsione dal velivolo, l attivatore della radio d emergenza aziona il dispositivo che facilita la radiolocalizzazione del pilota da parte delle unita` di soccorso. F. Lo spinotto collega l interfono del casco all impianto radio del velivolo. G. Durante le manovre a elevata accelerazione, il pantalone anti-g si gonfia e` alimentato ad aria compressa per ridurre l afflusso di sangue verso la parte bassa del corpo, prevenendo cosi` una carenza di ossigeno al cervello che potrebbe portare alla visione nera e alla perdita di conoscenza. H. Indossate a mo di giarrettiere, le cinghie sono collegate al seggiolino eiettabile e assicurano che le gambe siano posizione corretta prima che il pilota abbandoni il velivolo. I. Calzari da volo. L. Attraverso il tubo corrugato viene erogata la miscela di aria normale o l ossigeno puro che alimenta la maschera del pilota. M. Guanti da volo impermeabili.
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AGUSTA-SIKORSKY HH-3F PELICAN
diametro rotore 18,90 m lunghezza 22,25 m con rotore in moto altezza 5,52 m peso massimo al decollo 10.000 kg - impianto propulsivo due turbine General Electric T58-GE-5 da 1.521 sHP velocita` massima 260 km/h tangenza 3.500 m - autonomia 750 km equipaggio 2 piloti, 2 specialisti polivalenti, 2 aerosoccorritori armamento: 2-3 mitragliatrici brandeggiabili cal. 5,56 mm.
ell attivita` operativa dell Aeronautica Militare, grande risalto hanno gli interventi a favore della collettivita`, impieghi che vanno dal concorso in occasione di pubbliche calamita` in coordinamento con la Protezione Civile all intera tipologia delle missioni SAR Search And Rescue, ricerca e soccorso . L Aeronautica assicura questi interventi tutto l anno, ventiquattr ore al giorno con equipaggi ed elicotteri pronti al decollo con brevissimo preavviso. Proprio lo scorso aprile anche questi aeromobili sono stati utilizzati in Abruzzo nelle zone colpite dal sisma, soprattutto nelle fasi iniziali dei soccorsi, per trasportare feriti e squadre d intervento con cani da ricerca e operatori specializzati del club alpino italiano. Lo schieramento e le caratteristiche ognitempo degli elicotteri biturbina HH-3F e AB.212 permettono di raggiungere qualsiasi parte del territorio nazionale o delle acque territoriali in un massimo di un ora e mezza di volo. Insieme ai velivoli da trasporto, gli HH-3F del 15° Stormo di Pratica di Mare sono anche tra gli assetti piu`
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versatili a disposizione dell Aeronautica Militare per l impiego in missioni fuori area , oltre i confini della nostra tradizionale area di responsabilita` . Lo dimostrano le migliaia di volo effettuate dagli HH-3F in Iraq nell ambito dell operazione Antica Babilonia . I reparti HH-3F hanno anche sviluppato una capacita` Combat SAR, molto apprezzata in campo internazionale e alleato, che rende possibile condurre, anche in ambiente ostile, operazioni di soccorso e di evacuazione sanitaria, cosi` come missioni di trasporto o di supporto alle forze speciali, a cominciare dagli operatori del Reparto Incursori e dei Fucilieri dell Aria, unita` di nuova costituzione dell Aeronautica Militare concepite per operare nei moderni scenari d intervento. Con opportuni equipaggiamenti gli HH-3F possono essere impiegati anche nel ruolo SMI Slow Mover Interceptor contribuendo, nell ambito di dispositivi di protezione aerea, alla capacita` di contrasto di eventuali attacchi terroristici condotti con aeromobili lenti e non convenzionali.
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61° STORMO “CARLO NEGRI� I 61° Stormo, basato sull aeroporto militare salentino Fortunato Cesari di Galatina, trae le sue origini dalla 371a Squadriglia Autonoma Caccia Terrestre, gia` appartenente all 8° Gruppo Caccia Terrestre. All atto della sua costituzione, assunse l organico di Stormo e la denominazione di Scuola di Volo delle Puglie il cui Comando passo`, successivamente, alle dirette dipendenze del costituito Ispettorato delle Scuole dell Aeronautica Militare, con sede sull Aeroporto di Guidonia. I suoi tre gruppi di volo, a causa di pressanti necessita` logistiche e istruzionali, furono successivamente decentrati su altrettante sedi, assumendo ciascuno un compito diverso: il 1° Gruppo, trasferito a Gioia del Colle, divento` Scuola Volo 1° periodo; il 2° Gruppo, trasferito a Brindisi, divento` Scuola Volo 2° periodo, mentre il 3° Gruppo, dislocato a Lecce, divento` Scuola Volo 3° periodo. Con l adozione di piu` razionali metodi di istruzione e il continuo incremento del numero degli allievi, le due scuole di volo avanzate furono trasferite a Elmas e Amendola, mentre il compito dell addestramento basico iniziale fu lasciato a Galatina dove nel novembre 1957 il Reparto assunse la denominazione di Scuola Volo Periodo Basico, utilizzando per questo compito il convenzionale T-6 Texan. Il 15 gennaio 1962 la scuola ricevette il nuovo MB.326 per l addestramento jet ab initio , assumendo la denominazione di Scuola Volo Basico Iniziale Aviogetti. Nel 1982 inizio` la conversone sulI MB.339A, ancora oggi in dotazione nella versione aggiornata MLU e nella versione CD. Dal 14 settembre 1986 la Scuola, punto focale nella catena di formazione professionale dei piloti dell Aeronautica Militare, ha assunto la denominazione di 61a Brigata Aerea, fino al 1° dicembre 1995, quando il Reparto e` diventato 61o Stormo. Il 61° Stormo, per quanto concerne l attivita` di volo, svolge compiti addestrativi e operativi. La sua missione primaria e` quella di provvedere alla formazione e all addestramento al volo su aviogetti degli allievi pilo-
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ti fino al conseguimento del Brevetto di Pilota Militare Fase III , dei piloti e navigatori militari frequentatori di corsi preoperativi Fase IV e istruzionali CIV dell Aeronautica Militare, nonche´ degli allievi piloti delle altre Forze Armate e dei Paesi alleati e amici in tutte le fasi di volo. Per espletare questo compito la Scuola e` articolata su tre unita`: il 212° Gruppo Volo, che ha in dotazione gli MB.339CD, il 213° Gruppo Volo e il 214° Gruppo Istruzione Professionale. I compiti operativi sono invece affidati al 212° Gruppo Volo, che viene impiegato nel ruolo di slow mover interceptor al fine di difendere gli interessi nazionali da possibili attacchi di determinati tipi di velivoli. Un aliquota di istruttori in forza al 61° Stormo, infatti, effettua un particolare addestramento per acquisire e mantenere le capacita` operative previste per il ruolo assegnato nella difesa aerea.
Aeroporto militare di Brindisi Fu costituito il 16 ottobre 1916 quale idroscalo alle dipendenze della Marina Militare e, dopo il passaggio alla Regia Aeronautica, fu in titolato a Oreste Pierozzi. Allo scoppio del secondo conflitto Brindisi divento` base di idrovolanti CANT. Z.506. Il 30 luglio 1933 fu reso operativo anche I aeroporto terrestre A. Papola , che ospito` i reparti aerei impegnati nelle operazioni in Grecia e in Albania. Dopo l 8 settembre 1943, l aeroporto divenne base di reparti aerei alleati. Al termine della guerra fu sede dell 83° Gruppo Soccorso Aereo e, come aeroporto terrestre, del 2° Gruppo della Scuola Volo di Lecce. Dopo il trasferimento dell 83° Gruppo a Taranto e del 2° Gruppo Volo a Lecce, a Brindisi fu istituito il CAT Centro Addestramento al Tiro . Nel 1965 fu sede di schieramento del 13° Gruppo Volo, poi transitato nel 32° Stormo ricostituito a Brindisi su G.91R e poi dotato di G.91Y. Il 1° luglio 1993 il 32° Stormo fu trasferito ad Amendola e la base divento` prima
Comando Aeroporto e poi, dal 1° novembre 1999, Distaccamento Aeroportuale. Dal 1994 l aeroporto ospita una base logistica delle Nazioni Unite a sostegno delle operazioni di pace.
84° Centro SAR Brindisi In virtu` del ruolo Combat SAR assegnatogli, questo reparto dell A.M. svolge un importante attivita` di soccorso a favore della popolazione civile. In questi 28 anni di base a Brindisi, gli uomini del soccorso aereo hanno prodotto circa 40mila ore di volo, recuperato 260 naufraghi, trasportato 220 ammalati traumatizzati gravi, sia in Italia che all estero, soccorso migliaia di persone in varie emergenze nazionali terremoti in Irpinia, Basilicata e Friuli, alluvioni in Piemonte, Calabria e Puglia, frana di Sarno, eruzioni dell Etna e dello Stromboli . Tutto questo grazie alle peculiarita` operative dell elicottero in dotazione, il Sikorski HH-3F, e ai suoi uomini, in servizio d allarme 365 giorni all anno, 24 ore su 24.
Scuola Volontari Truppa Aeronautica Militare Gia` sede della SARAM Scuola Addestramento Reclute Aeronautica Militare , oggi l idroscalo Luigi Conti di Taranto ospita la SVTAM Scuola Volontari Truppa Aeronautica Militare che provvede alla formazione dei Volontari di truppa in Ferma Breve VFB , introdotti dopo la sospensione del servizio di leva. L idroscalo, ubicato sul secondo seno del Mar Piccolo, fu realizzato nel 1914-15 come stazione idrovolanti e sede della Scuola di Osservazione Aerea della Regia Marina. Assegnato nel 1923 alla Regia Aeronautica, fu base di idrovolanti e, in seguito, del Comando Aeronautico dello Jonio e del basso Adriatico. Dal 1946 al 52 ha ospitato il CIRAM Centro Istruzione Reclute A.M. , la Scuola Specialisti dal 1954 al 1958 e, ancora, dal 1967 al 1977, e dal 1° novembre 1977 la SARAM.
16° Stormo Protezione delle Forze Il Battaglione Fucilieri dell aria rappresenta la componente operativa dello Stormo senza ali dell Aeronautica Militare. I suoi uomini svolgono compiti di difesa terrestre di obiettivi sensibili, controllo del territorio e di sedimi aeroportuali, perlustrazioni di aree e disposizione di check-point, oltre a possedere capacita` EOR/EOD riconoscimento e disattivazione di ordigni esplosivi e capacita` anti-NBC. Una missione unica in Forza Armata e totalmente innovativa per un reparto dell A.M., che richiede uno sviluppo costante di capacita` fisiche e professionali del personale che ne fa parte. Nonostante la sua recente costituzione, il 16° Stormo di Martina Franca ha gia` partecipato attivamente a numerose missioni per il mantenimento della pace in Afghanistan, mentre in Congo, sotto l egida dell UE, e` stato impegnato per consolidare il processo democratico avviato dopo anni di guerra civile.
Le Volpi del 32° GRAM II 32° Gruppo Radar A.M. di Otranto e` un unita` della Difesa Aerea che ha il compito di assicurare la difesa dello spazio aereo nell area di propria competenza. La sua attivita` si esplica attraverso l avvistamento delle tracce e successiva identificazione, il riporto dei dati agli enti sovraordinati e il controllo degli intercettori. Il Reparto nasce nel 1954 e nel corso degli anni ha subito una progressiva evoluzione tecnologica e ordinativa. Il suo distintivo raffigura un antica torre romanica e una volpe, simbolo di scaltrezza, che da` il nominativo radio al reparto.
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foto: Fucito
Canadair CL-415
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erivato dal Canadair CL-215, del quale conserva
I CL-415 sono solo alcuni degli aeromobili che compongono la
l impostazione generale, il Bombardier Aerospace CL-
flotta aerea del Dipartimento della Protezione Civile che pro-
415 e` un velivolo anfibio multimissione anche se uti-
prio per una migliore gestione di questa componente dall ot-
lizzato principalmente per la lotta agli incendi boschivi.
tobre si e` dotato della Direzione Attivita` Aeronautica : La
Potenzialmente e` impiegabile anche come pattugliatore marit-
Direzione che si avvale di professionalita` altamente qualifi-
timo e per ricerca e soccorso SAR, Search And Rescue .
cate, attinte prevalentemente dell Aeronautica Militare, ma
Del suo predecessore il CL-415 conserva la caratteristica di
anche dalle altre Forze Armate e Corpi Armati dello Stato ha
poter ricaricare i serbatoi per l acqua da scaricare sugli incendi
lo scopo di curare le problematiche connesse con la gestione
direttamente durante il flottaggio. Per imbarcare fino a un
della flotta aerea del Dipartimento CL-415, P.180. A.109 e
massimo di oltre 6 tonnellate d acqua occorrono appena 12
AW.139 mantenendone il livello operativo costantemente
secondi e circa 1.300 m di flottaggio. Grazie ai nuovi motori
adeguato alle esigenze del Paese.
turboelica il CL-415 ha, rispetto al 215 , un incremento di potenza del 15% e una maggiore velocita` di crociera. Questo anfibio nato per operare efficientemente in regioni densamente forestate, ma ricche di specchi d acqua e` oggi ampiamente diffuso in tutto il mondo. In Italia il CL-415 e` impiegato dal Dipartimento della Protezione Civile, che ha affidato la gestione della propria flotta a una societa` civile. Per conseguire una maggiore flessibilita` operativa nella lotta anticendio, ogni estate i CL-415 della Protezione Civile vengono rischierati lungo la Penisola in modo da poter raggiungere le prevedibili situazioni di emergenza in meno di un ora di volo.
BOMBARDIER AEROSPACE CANADAIR CL-415 apertura alare 28,60 m - lunghezza 19,82 m- altezza 8,98 m - superficie alare 100,33 mq - peso a vuoto 12.882 kg - peso massimo al decollo 21.319 kg dall acqua , 19.890 kg da terra - impianto propulsivo: 2 turboelica Pratt & Whitney Canada PW123AF da 1.775 kW 2.380 sHP al decollo - velocita` massima a 10.000 ft 375 km/h 203 kts - corsa di decollo 814 m da terra 844 m dall acqua - corsa di atterraggio 664 m da terra 674 m dall acqua - autonomia di trasferimento 2.427 km 1.310 mn - equipaggio: 2 piloti, 4 specialisti/osservatori
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WEFLY! TEAM i chiamano genuinamente WEFLY! Noi voliamo! , ma dietro queste due semplici parole c e` molto di piu` e lo si capisce vedendo salire i componenti di questo team sui loro aeroplani, accompagnati dalle loro carrozzelle . Si`, avete capito bene, sono dei piloti disabili, anche se vedendoli volteggiare in aria non si direbbe cosi`! La loro missione e` diffondere attraverso gli air show il messaggio che volare si puo` , un messaggio destinato a tutte le persone siano esse disabili oppure no. Questa pattuglia rappresenta l associazione sportiva dei Baroni Rotti federazione italiana piloti disabili che opera per diffondere, non solo attraverso il volo, una diversa cultura della disabilita`, non piu` pietistica e basata sull esclusione, per una completa integrazione sociale. La pattuglia opera dall aviosuperfice di Caposile, sede del Club delle Papere Vagabonde e della scuola di volo Universita` del VDS Volo Diporto o Sportivo , una delle piu` antiche in Italia anche nell insegnamento alle persone disabili. Il team nasce da un idea di Erich Kustatscher, addestratore e guida. L embrione della pattuglia, all epoca
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composta da soli due aerei, risale al 2005 ma la prima uscita ufficiale con il nome attuale e` stata nel 2008 nel Meeting di Primavera. Il WEFLY!TEAM e` l unica pattuglia al mondo su ultraleggeri composta interamente, o meglio per tre quarti, da piloti disabili. Il programma acrobatico del 2009 vede in linea di volo tre Texan che presentano un display di dieci minuti caratterizzato da manovre di Voltige, una danza sincronizzata dei velivoli che, utilizzando un box molto stretto, rimangono sempre nello spazio antistante il pubblico L aeromobile utilizzato dalla pattuglia e` un Texan Top Class, costruito dalla Fly Synthesis, storica azienda friulana nel campo dell aviazione ultraleggera. Si tratta di un biposto ad ala bassa, con carrello fisso triciclo, realizzato interamente con materiali compositi. Il Texan e` uno dei pochi aerei al mondo a offrire l opzione DEPIS Pack, ovvero il sistema di comando per disabili ad arti inferiori arricchito da una serie di accorgimenti atti a garantire alla persona una certa autonomia flap e trim elettrici sulla cloche, bagaglio maggiorato per accogliere la sedia a rotelle .
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l team nasce nel 2003 su istigazione di Giuseppe Pino Cirimele, acrobata, progettista e costruttore di ULM. Il nome della formazione, che letteralmente significa peggiori di Walter , e` stato scelto in onore del m.llo pil. Walter Ratticchieri, perugino, pilota durante il secondo conflitto mondiale e, nel dopoguerra, presentatore ufficiale del Fiat G.46. Montato su ULM NewAvio C.205, con motore Rotax da 100 HP, il team sviluppa un programma composto da figure in formazione di tre velivoli, fila indiana e figure solo. Questa la sequenza: decollo in formazione o a 5 ; salita a quota di sicurezza e formazione a bastone; formazione di tre, presentazione fronte pubblico, cuore trafitto , incrocio e ricongiungimento; salita a quota di sicurezza, fronte pubblico, ventaglio , ricongiungimento; salita a quota di sicurezza, paralleli pubblico, trampolino , ricongiungimento; schneider a bastone, trasformazione ala destra, 6 paralleli fronte pubblico, formazione ala destra, apertura 3 , fila indiana, tonneau a sinistra, loop; ricongiungimento, formazione in ala, apertura, atter-
raggio. Questi, invece, sono i piloti del team Walter s Bad : leader e solista e` Pino Cirimele, pilota acrobatico, ma anche progettista, costruttore, collaudatore e pilota dimostratore degli ULM C.26 e C.205. Gregario destro e gregario sinistro, invece, sono, rispettivamente, Euro Vinti e Oreste Martini, entrambi ex ufficiali piloti dell Aeronautica Militare.
NEW AVIO C.205
apertura alare 7,10 m - lunghezza 6,40 - altezza cabina 1,05 - superficie alare 8,22 m 2 - peso a vuoto 282 kg - peso massimo al decollo 450 kg fattori di carico in volo +4/-2g - impianto propulsivo: un motore Rotax 912S da 100 HP con elica bipala a passo variabile - velocita` massima al 100% 270 km/h - velocita` di crociera al 75% 250 km/h - velocita` di stallo full flap 60 km/h - autonomia al 75% 1.100 km - equipaggio: 1-2 piloti
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Periodico di aeronautica e spazio iscritto al n. 47/2007 del registro della stampa presso il tribunale di Roma Direttore responsabile: Alessio Piano Editore: Associazione IDEAE via Gianfilippo Usellini, 434 00125 Roma tel. +39 06 999.09.378 fax +39 06 892.804.66 www. airplanesmagazine.it e-mail: info@airplanesmagazine.it C.F./p.IVA: 09339321003 testi: Aeronautica Militare, Brochure PAN, Lodovica Palazzoli, Alessio Piano progetto grafico ed impaginazione: Fabio Simonelli foto: Š Frecce Tricolori 2009 - Troupe Azzurra - Š Luca Rocca Anno 3° - numero 6 - 28 giugno 2009 finito di stampare nel mese di giugno 2009 presso gli stabilimenti dell azienda tipografica editoriale Litograf srl Zona Industriale Pian di Porto, 148/7/T/1- 06059 TODI PG Tel. 075.898041 - Fax. 075.8987110 www.litograf.it