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INDICE 0. Introduzione 1. Il Concorso 1.2 Contenuti generali e inquadramento del territorio 1.2.1 Una trasformazione territoriale 1.2.2 L’ oggetto del concorso 1.2.3 Il complesso residenziale 1.2.4 Obiettivi 1.2.5 Il nuovo quartiere 1.2.6 Obiettivi 2. Temi di ricerca contemporanei. Casi studio 2.1 Sequenze spaziali tra pubblico e privato. David Chipperfield Architects, Housing Villaverde, Madrid 2.2 Il percorso attraverso l’ architettura. Mab Arquitectura, Residenze sociali, Milano 2.3 Articolazione tipologica e immagine dell’ unità abitativa. Kazuyo Sejima, Kitagata apartment, Kitagata 2.4 Il rapporto con il suolo. Christoph Mayr Fingerle,Complesso abitativo Casa Nova, Bolzano URBANREGEN

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3. Il Progetto 3.1 La descrizione morfologica del contesto urbano 3.2 Le articolazioni tipologiche 3.3 Azioni progettuali e ricerca tipologica 3.4 Residenze immerse nel parco 3.5 Il parcheggio come elemento fondativo 3.6 Le tipologie abitative 3.7 La facciata 3.8 I sistemi costruttivi e i materiali 4. Bibliografia e sitografia

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0. INTRODUZIONE

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La tesi prende spunto dal concorso di idee indetto dal comune di Milano che prevede una trasformazione territoriale e la nascita del nuovo quartiere Cascina Merlata. L’obiettivo è la progettazione di un nuovo complesso residenziale che affronti tematiche innovative dal punto di vista morfo-tipologico, tecnologico, della sostenibilità ambientale e della qualità dello spazio urbano. In linea con l’obiettivo dichiarato, le azioni metodologiche strumentali al suo raggiungimento sono state articolate in 4 fasi principali. La prima si è riferita all’analisi del bando allo scopo di acquisirne le richieste e le aspettative. Nella seconda fase l’attenzione si è focalizzata sull’esame di alcuni progetti realizzati e ritenuti significativi nel processo di definizione dei contenuti informativi del progetto. Successivamente la tesi affronta lo studio dell’area di progetto selezionata che si colloca all’ interno un sistema di spazi molto eterogeneo. E’ caratterizzata da una dispersione urbana tipica di quelle grandi città come Milano che hanno avuto un’ espansione esponenziale e poco controllata. Da una prima analisi di tipo urbano si nota dunque che il contesto rappresenta una spunto e una riflessione necessaria. All’ interno di questo quadro, il passo successivo è stato attuare una ricerca tipologica grazie alla quale è stato possibile capire i principali sistemi insediativi che disegnano la periferia nord ovest. 12


Di conseguenza lo studio tipologico per il nuovo complesso residenziale vuole porsi in relazione con il contesto urbano ed allo stesso tempo pone l’ attenzione verso temi di sostenibilità e qualità degli spazi collettivi. Il programma di rigenerazione urbana del nuovo quartiere trova continuità nel progetto di masterplan che vede il tema del verde e dello spazio pubblico come una possibile strada da intraprendere per ridare qualità e identità al luogo. Mentre il parcheggio si relaziona con il parco tramite sistemi di areazione e pozzi di luce, il progetto architettonico prevede un sistema edilizio a ballatoio studiato per offrire l’ irraggiamento solare migliore. I due elementi di connessione, offrono ai residenti nuovi spazi collettivi e propongono soluzioni di interazione innovativi. L’ obiettivo, perseguitato anche nella trattazione degli spazi aperti, è quello di donare al complesso una matrice dinamica e attiva e che sia indirizzata verso dei nuovi modi dell’ abitare.

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1. IL CONCORSO

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1.1 CONTENUTI GENERALI E INQUADRAMENTO TERRITORIALE

UNA TRASFORMAZIONE TERRITORIALE

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EuroMilano S.p.A. ha intrapreso un’importante trasformazione territoriale all’interno dell’ambito comunale milanese: il Programma Integrato di Intervento “Cascina Merlata”. L’area oggetto di trasformazione si trova a Nord – Ovest della città, sulla direttrice storica del Sempione, all’interno di una zona considerata prioritaria per lo sviluppo di Milano. Confina a Nord con l’autostrada A4 Torino – Venezia con cui è collegata da un nuovo svincolo ed in è prossimità del polo esterno della Fiera di Milano dell’area di Expo 2015 alla quale è collegata da un ponte pedonale. La realizzazione delle nuove infrastrutture, previste per la Fiera ed Expo, rende l’area altamente accessibile dal sistema autostradale, inoltre la connessione con la città avviene tramite la linea metropolitana (Stazioni MM1 di Molino Dorino, San Leonardo e Bonola), i bus che percorrono via Gallarate, il sistema di piste ciclabili tra cui il raggio verde n° 7, oltre che dal sistema degli spazi pubblici e in particolare delle aree a verde. Nel previsto nuovo quartiere lo sp tessuti edificati, si apre verso il quartiere Gallaratese e le aree cimiteriali lungo via Gallarate e si sviluppa longitudinalmente per quasi un chilometro tra i bordi costituiti dalle residenze dal limite Sud dell’area, fino agli spazi commerciali che lo concludono a Nord. Le residenze ne incorniciano il cannocchiale prospettico e ne danno forma e contenuto. Sono proprio due di queste unità residenziali, poste sulla parte est del parco a proteggerlo e definirlo rispetto allo spazio più indifferenziato e occupato dalle infrastrutture, ad essere oggetto del presente


L’ OGGETTO DEL CONCORSO

concorso. Anzi, la prima fase di concorso prevede di considerare anche la terza unità residenziale posta più a nord e quindi tutto il fronte est del nuovo parco. Non per dare ad esso uniformità, ma per ragionare sul suo significato, per incominciare a delineare il racconto che deve svolgersi, lungo un percorso di circa seicento metri attraverso le tre unità e gli edifici che le compongono. L’area oggetto del concorso è composta da due unità distinte con le sigle R2 e R3, e ha una superficie fondiaria di 15.952 mq di cui 11.506 mq sono relativi all’unità R2 e 4.418 mq all’unità R3. L’unità R2 dovrà ospitare 23.032 mq di S.l.p. (definita ai sensi del Regolamento Edilizio del Comune di Milano vigente all’atto di approvazione del PII) L’unità R3 dovrà ospitare 7.940 mq di S.l.p.(definita ai sensi del Regolamento Edilizio del Comune di Milano vigente all’atto di approvazione del PII) Nel rispetto dei vincoli posti dal piano e fermo restando l’obbligo di insediare tutta la S.l.p. sopraindicata, è consentita: la traslazione di S.l.p. da una unità all’altra, nel rispetto della quota complessiva, fino ad un massimo di 800 mq; la modifica del numero e della tipologia di edifici presenti nelle unità; la modifica della posizione/orientamento degli edifici stessi. La progettazione dovrà tener conto e relazionarsi con il progetto delle opere pubbliche (strade e parco) già approvato dal comune di Milano e del progetto del plesso scolastico posto a sud dell’unità R3. I progetti dovranno essere conformi alla normativa, nazionale e locale, vigente.

IL NUOVO QUARTIERE IL SISTEMA VIABILISTICO

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Come già accennato l’area di Cascina Merlata si trova al centro di un vasto sistema infrastrutturale che ne rende strategica la collocazione territoriale. È infatti pressoché realizzato il programma di interventi di potenziamento dell’attuale sistema infrastrutturale anche a servizio dell’esposizione Expo 2015, in corso da maggio 17


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1. -planimetria generale

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IL SISTEMA DEL VERDE

2015. In particolare risultano realizzati: il nuovo svincolo Autostrada A4; il prolungamento della S.S. 11 e la sua connessione con la A8; la connessione tra la A4 e Via Gallarate. Il sistema della nuova viabilità interna prevista dal PII si integra a questo nuovo sistema infrastrutturale consentendone una corretta connessione anche con la rete viabilistica urbana esistente, garantendo, attraverso una articolazione in diversi livelli gerarchico-funzionali, la separazione dei diversi flussi. In particolare il Programma Integrato di Intervento prevede la realizzazione oltre che della viabilità passante connessa al sistema autostradale delle seguenti strade a livello di quartiere: viabilità locale di servizio alle funzioni terziarie (centro commerciale, attività terziarie e ricreative); viabilità locale di servizio alla residenza. Lo spazio del parco sostanzia e dà forma al sistema dello spazio pubblico proposto dal progetto. La grande esplanade centrale, che trova continuità fruitiva, visiva e formale nelle penetrazioni spaziali all’interno dei tessuti, si apre verso il quartiere Gallaratese e le aree cimiteriali lungo via Gallarate e si sviluppa longitudinalmente per quasi un chilometro tra i due bordi costituiti dalle residenze dal limite Sud dell’area sino al centro commerciale che conclude a Nord il nuovo quartiere. Il parco si propone quindi come un “sistema spaziale continuo”, entro e ai bordi del quale si dispongono fluidamente le residenze in una peculiare condizione ambientale, paesaggistica e urbana, immersa negli spazi delle piazze e dei diversi ambiti del parco. Le nuove residenze che fanno da ali al parco ne incorniciano il cannocchiale prospettico, costituito da un parterre continuo di prato tra due margini variamente alberati e attrezzati. Luogo delle relazioni interne al nuovo insediamento, il parco è anche il tramite per il sistema di relazioni con il contesto più ampio: verso Sud, con i nuovi edifici di abitazione su via Gallarate; verso Est con le aree cimiteriali, oggi prive

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di un’organica sistemazione; verso Ovest con la via Daimler e il tessuto edificato in via di trasformazione. La permeabilità in direzione Est-Ovest del parco è marcata da ampi varchi di verde che si incuneano tra gli isolati residenziali, facilitando la percezione del parco dall’esterno e aprendo dall’interno di esso prospettive ampie sui grandi spazi aperti delle aree cimiteriali. Verso sud-est il parco si estende all’esterno del perimetro di PII, garantendo la continuità con le aree a verde ed attrezzate ad uso pubblico esistenti a sud del cimitero maggiore e la connessione al sistema di percorsi ciclabili e pedonali, esistenti o in previsione, verso il quartiere gallaratese ed il resto della città. Inoltre è previsto la destinazione ad uso pubblico di una serie di spazi aperti interni agli isolati residenziali: corti passanti aperte sul parco, con spazi pavimentati e zone verdi, accentueranno il carattere di permeabilità tra il nuovo quartiere, il contesto circostante e il parco. L’ambito oggetto di riqualificazione previsto dal Programma integrato di Intervento si estende sulle aree a nord ed a sud del Cimitero Maggiore, esterne al PII ma appartenenti all’ambito dell’Accordo di Programma, garantendo la continuità degli spazi verdi e la connessione con le attrezzature pubbliche e i percorsi previsti. L’ambito oggetto di riqualificazione previsto dal Programma integrato di Intervento si estende sulle aree a nord ed a sud del Cimitero Maggiore, esterne al PII ma appartenenti all’ambito dell’Accordo di Programma, garantendo la continuità degli spazi verdi e la connessione con le attrezzature pubbliche e i percorsi previsti. Una rete completa di percorsi pedonali e ciclabili garantisce piena accessibilità al parco e alle sue attrezzature e stabilisce le connessioni con il contesto circostante. L’intero parco è percorso longitudinalmente da uno dei percorsi ciclabili a scala urbana individuati del PGT e dal Piano del Verde Comunale: il “Raggio Verde 20


IL PLESSO SCOLASTICO

IL COMPLESSO TERZIARIO E COMMERCIALE

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7 - dal Parco Sempione all’Expo”. Il tracciato che, provenendo dal centro città, percorre il Quartiere Gallaratese e tocca il nodo di interscambio di Molino Dorino, attraversa la via Gallarate ed entra nel parco, dove corre nel verde affiancato da un percorso pedonale e dal nuovo canale; supera con una passerella il dislivello previsto tra il nuovo quartiere ed il centro terziario-ricreativo per poi proseguire scavalcando la ferrovia e l’autostrada fino a raggiungere l’area dell’Expo. Le zone attrezzate per il gioco, la sosta, l’incontro si dispongono lungo i margini del parco al piede delle residenze, in vicinanza degli ingressi e come altrettanti punti di presidio del quartiere e dello spazio aperto. Una zona ludico-sportiva di richiamo anche sovralocale caratterizza invece la zona orientale del quartiere, a nord del previsto plesso scolastico collocandosi all’esterno della strada di comparto, in vicinanza delle più ampie dotazioni di parcheggio. A sud delle aree di progetto, nelle immediate vicinanze del lotto R3, è prevista la realizzazione di un plesso scolastico, costituito da una scuola dell’infanzia , una scuola elementare ed una scuola media. Le funzioni non residenziali previste dal PII, grande distribuzione commerciale ed attività terziarie e ricreative, sono concentrate nel nord dell’area, lungo l’asse est-ovest dell’Autostrada A4. Tale complesso costituisce l’elemento di “chiusura” della grande esplanade del parco e di sfondo del quartiere, oltre ad essere elemento di separazione e protezione degli spazi residenziali e pubblici dagli impatti indotti dalla presenza del grande asse infrastrutturale costituito dall’autostrada e dalla linea ferroviaria, posto immediatamente a nord dell’area del PII.

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IL COMPLESSO RESIDENZIALE

Le aree di progetto sono situate nel quadrante nord-orientale del PII, a nordovest del cimitero ebraico, in adiacenza alla viabilità interna al quartiere, e alla nuova viabilità di interquartiere che collega il distretto direttamente all’autostrada A8 in un senso e alla Tangenziale Ovest nell’altro, attraversando un tunnel interrato che si conclude in prossimità di Molino Dorino. Si tratta delle tre aree individuate nel PII con la nomenclatura R1, R2 ed R3. Ad Ovest le aree sono prospicienti il parco pubblico attraversato, proprio in prossimità con i lotti residenziali, da una lunga pista ciclabile (raggio verde) che si riconnette con la rete ciclabile cittadina già esistente lungo la via Gallarate. La prossimità al parco costituisce uno degli elementi qualificanti dell’intervento e garantisce ideali affacci verso una grande area attrezzata a verde pubblico. Ad Est le aree fondiarie si confrontano con uno scenario diverso, affacciandosi verso l’area cimiteriale e verso il grande sistema infrastrutturale viabilistico di collegamento con le arterie autostradali A4 ed A8. Il lotto R3 è posto in adiacenza al nuovo plesso scolastico di Cascina Merlata, risultato di un concorso di progettazione e del quale è in corso l’iter approvativo. A nord dell’Unità R2 è previsto il lotto R1 che dialoga a nord con il corpo est del complesso commerciale-terziario e con la piazza che vi è localizzata e dalla quale si accede alla passerella verso le aree Expo. Parte dell’area è interessata dalla fascia di rispetto cimiteriale (Cimitero Maggiore), fissata in 125 m. Il vincolo di 200 m previsto dal Piano di Governo del Territorio vigente è superato dalla normativa specifica dell’Accordo di Programma Cascina Merlata, prevalente su quella del PGT. Per tale fascia valgono le prescrizioni di inedificabilità assoluta, anche in sottosuolo. Per quanto concerne la progettazione urbanistica di dettaglio, vengono individuati i principali vincoli urbanistici ed in particolare: il vincolo di rispetto cimiteriale (125 m); i vincoli di allineamento;

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le direzioni di attraversamento su aree asservite; le altezze massime per tipologia edilizia (edifici a torre 90 m, edifici in linea 50 m). Sono inoltre vincolanti la forma, dimensione e localizzazione delle aree fondiarie. Ciascun lotto residenziale oggetto del concorso inoltre presenta all’interno del perimetro della fondiaria delle aree asservite ad uso pubblico finalizzate a migliorare l’accessibilità al parco, garantendo la permeabilità delle aree fondiarie e la loro migliore integrazione nel sistema degli spazi pubblici. In particolar modo saranno valutate positivamente le soluzioni progettuali riguardanti le aree asservite di ciascun lotto volte a creare adeguati spazi funzionali anche per finalità sociali. Come già rilevato precedentemente, le aree fondiarie sono localizzate lungo la viabilità di servizio alle residenze interna al quartiere, il solo lotto R3 è invece collocato lungo un più piccolo anello viabilistico di servizio al nuovo plesso scolastico e ad un parcheggio pubblico. Tutte le aree sono inoltre adiacenti e connesse direttamente al sistema delle piste ciclopedonali che innervano il parco e che consentono il collegamento, attraverso il Raggio Verde e le altre connessioni,

OBIETTIVI QUALITÀ DELLO SPAZIO URBANO

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al quartiere Gallaratese. Il progetto delle opere di urbanizzazione prevede un percorso ciclopedonale lungo il lato nord-est dell’area consentendo la distribuzione di eventuali accessi differenziati. Sono ritenuti strategici i temi delle relazioni con il quartiere, del rapporto con gli spazi pubblici, in particolar modo con il parco prospiciente l’area di intervento e con la pista ciclabile al suo interno, del rapporto con le funzioni ricreative dell’area a nord, della valorizzazione delle connessioni esistenti o previste. Una particolare importanza ha, in quest’ottica, la progettazione degli spazi asserviti previsti all’interno delle aree fondiarie, abitualmente trattati come spazi di “risulta” o meri percorsi, si ritiene invece che debbano essere valorizzati svolgendo un ruolo di reale 23


SOSTENIBILTÀ AMBIENTALE

INNOVAZIONE TECNOLOGICA

INNOVAZIONE TIPOLOGICA

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integrazione fra insediamenti residenziali e spazio pubblico. E’ richiesta una corretta progettazione architettonica, che integri nel progetto risorse rinnovabili attraverso l’utilizzo di sistemi passivi per il riscaldamento invernale, il raffrescamento estivo, la ventilazione naturale e l’illuminazione diurna, non demandando l’ottenimento delle prestazioni richieste esclusivamente alla qualità dei componenti utilizzati o alle scelte impiantistiche. Le recenti normative in materia di controllo dei requisiti ambientali e di contenimento energetico, le esigenze espresse dall’evoluzione del mercato immobiliare hanno dato un forte impulso alla ricerca industriale nella direzione dello sviluppo di componenti o soluzioni costruttive in grado di garantire le prestazioni richieste a basso costo, o caratterizzate da una forte attenzione alla sostenibilità ambientale ed agli aspetti legati alla manutenzione e gestione dell’edificio. Le nuove forme dell’abitare, indotte dai mutamenti sociali che hanno prodotto nuove forme di convivenza e nuovi modi di vivere, sempre più frequentemente non riescono a trovare adeguata risposta nelle tipologie tradizionali dell’abitare.


2. TEMI DI RICERCA CONTEMPORANEI. CASI STUDIO

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2.1 SEQUENZE SPAZIALI TRA PUBBLICO E PRIVATO

DAVID CHIPPERFIELD ARCHITECTS, HOUSING VILLAVERDE

LOCALIZZAZIONE: Spagna, Madrid PROGETTO: David chipperfield Architects REALIZZAZIONE: 2000 - 2005 FUNZIONE: Social housing SUPERFICIE LORDA: 1. -keyplan

11.698 m² COMMITTENTE: Empresa Municipal de la Vivienda

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2. -vista della facciata 3. -vista della pensilina

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Nel quartiere di Villaverde, un nuovo progetto di housing sociale è stato commissionato dalla Empresa Municipal de la Vivienda. Situato su un viale di primo piano in un sito precedentemente occupato da una fabbrica, il progetto faceva parte di un più ampio sistema di rigenerazione urbana. Il progetto si configura come un blocco a forma di U profondo quindici metri, alto otto piani e sormontato da un tetto spiovente, il tutto in un ingombro di 2.000 metri quadrati. Il blocco risultante comprende 176 appartamenti. A differenza di alcuni dei progetti di costruzione vicine, l’intenzione era quella di creare un progetto in cui la facciata e il tetto sono portati in un dialogo discreto e sembrano fondersi insieme. Le facciate, in cemento, vanno dal rosa terroso al ruggine ocra, creando un pattern leggermente variegato su tutta la superficie dell’edificio.Le finestre verticali scandiscono l’esterno con una distribuzione complessa e ritmica: la distanza tra piani diversi è coerente, mentre la spaziatura orizzontale tra le finestre su ogni piano appare più casuale. La dimensione uniforme delle finestre indica che non vi è alcuna distinzione tra le finestre per salotti, camere da letto e cucine, e la circolazione verticale all’interno dell’edificio non è evidente dall’esterno.Un portico in ardesia blu, accompagnato da piccole aree di paesaggio, segna l’ingresso dell’edificio. 27


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Nel caso studio analizzato la sequenza spaziale tra pubblico e privato è rappresentata da quello spazio filtro che è la pensilina e l’ incamminamento alle residenze. Questo “gap” tra pubblico e privato permette di avere residenze a piano terra pur mantenendo una livello di privacy soddisfacente. La pensilina oltre a definire lo spazio pubblico rappresenta un limite, una soglia verso lo spazio domestico. 4

4. -sezione trasversale 5. -sequenza spaziale tra pubblico e privato; -pianta piano terra 6. -vista esterna 5

privato

pubblico

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2.2 IL PERCORSO ATTRAVERSO L’ ARCHITETTURA

MAB ARQUITECTURA, RESIDENZE SOCIALI

LOCALIZZAZIONE: Italia, Milano PROGETTO: MAB Arquitectura REALIZZAZIONE: 2009 FUNZIONE: Social housing and public facilities 1. -keyplan 2. -vista sud

SUPERFICIE LORDA: 20.683 m² + 9.216 m² parco COMMITTENTE: Comune di Milano

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Il progetto è composto da 184 appartamenti di housing sociale, servizi e spazio pubblico. Nel 2005 il Comune di Milano ha lanciato un concorso internazionale di progettazione, con l’obiettivo di creare insediamenti residenziali pubblici. Il parco e gli spazi pubblici organizzato l’intervento; i fabbricati, il verde e i percorsi collegano il progetto in un intento unitario. I blocchi residenziali sono allineati lungo il percorso pedonale interno e si intersecano con il pendio verde del parco diventando parte del paesaggio. La loro altezza varia a seconda delle condizioni al contorno: basso lungo la passerella pedonale e fino al decimo piano sul lato sud, di fronte al quartiere Gallaratese. l volume costruito è concentrato in soli quattro punti lasciando il resto della superficie del sito gratuito per uso pubblico. In ogni punto un gruppo di edifici definiscono sempre una sorta di piazza pubblica servita da servizi comuni. Il problema acustico e l’inquinamento prodotto dal traffico di via Gallarate, è risolto attraverso la creazione di un sistema di parete pendio con aperture e recinti che funzionano sia come collegamento visivo con l’ambiente rurale sia come isolamento acustico. Questi elementi ospitano alcune strutture pubbliche come un centro per anziani e uno spazio polifunzionale.


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3. -vista 4. -l’ insediamento urbanisto e gli allineamenti 5. -il percorso e i collegamenti 6. -la vegetazione 7. -masterplan di progetto

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8. -vista est

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2.3 ARTICOLAZIONE TIPOLOGICA E IMMAGINE DELL’ UNITÀ ABITATIVA

KAZUYO SEJIMA, KITAGATA APARTMENT

LOCALIZZAZIONE: Gifu, Giappone PROGETTO: SANAA - Kazuyo Sejima & Associates REALIZZAZIONE: 1994-2000 FUNZIONE: 1. -keyplan

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Social housing


2. -vista notturna 3. -fronte ballatoio

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Il progetto pilota di questa struttura per l’edilizia economica popolare, sorta ai margini della città di Gifu, fa parte del master plan ideato e sviluppato da Arata Isozaki. I quattro edifici realizzati a formare una corte interna sono progettati rispettivamente da Akiko Takahashi, Kazuyo Sejima, Christine Hawley, and Elizabeth Dilleril. La corte creata dagli edifici crea un grande spazio pubblico al centro che include parcheggi e altri servizi accessori alla residenza. Il grande edificio in linea ospita 107 alloggi distribuiti su 4 blocchi strutturalmente indipendenti: 30 tipologie di alloggi da 49 a 80 mq; 107 alloggi, h interna 2,30/5,22 m. La snellezza dell’edificio, definita dal modulo base della “stanza” (5,8 m di profondità) e dalle due fasce di distribuzione (interna e esterna), favorisce il ricambio d’aria trasversale mediante le aperture presenti negli alloggi e nelle logge che “forano” l’edificio da parte a parte. La soluzione favorisce il raffrescamento nel epriodo estivo e il guadagno solare nel periodo invernale. Il telaio portante dell’edificio è costituito da una struttura trave-pilastro in cemento armato molto regolare. All’interno di questa struttura si collocano elementi prefabbricati tridimensionali in cemento armato che costituiscono i moduli abitativi dell’alloggio. Elemento a se stante invece è la scala metallica che caratterizza il prospetto principale e dal quale si accedono ai lunghi ballatoi. Il progetto propone una varietà di configurazioni spaziali interne annullando la monotonia tipica dei componenti prefabbricati. Il progetto illustra come l’economia di costruzione e l’uso di processi standardizzati e prefabbricati può coincidere con personalizzazione e concezioni innovative degli spazi abitativi.

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4. -concept alloggio 5. -concept aggregazione 6. -configurazione appartamenti 7. -sistema costruttivo 4

T=terrace, B=bedroom, J=traditional japanese room, D= dining kitchen

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single

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coppia

coppia+1

coppia+2

coppia+3


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8. -pianta alloggio tipo 9. -assonometria alloggio tipo 10. -vista interna sul ballatoio

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2.4 IL RAPPORTO CON IL SUOLO

CHRISTOPH MAYR FINGERLE, COMPLESSO ABITATIVO CASA NOVA

LOCALIZZAZIONE: Italia, Bolzano PROGETTO: Christoph Mayr Fingerle REALIZZAZIONE: 2006 - 2008 FUNZIONE: Complesso residenziale 1. -keyplan 2. -vista su corte interna

SUPERFICIE LORDA: 4.468 m² COMMITTENTE: Comune di bolzano

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Il complesso abitativo EA7 è un intervento di 92 appartamenti di edilizia agevolata e si trova a sud di Bolzano. Tale progetto è vincitore del concorso internazionale per l’area di Castelfirmiano/ Casa Nova, progettato dall’ Architetto Christoph Mayer Fingerle. Lo spazio che si crea, garantisce la privacy degli occupanti e incrementa la dimensione della corte interna, risultando così disponibile ad accogliere una natura pubblica e sociale. La corte è permeabile e libera; è caratterizzata da tre grandi aperture che connettono visibilmente i due livelli interrati (dove si trovano i garage) fino ai volumi residenziali. I buchi, dalla forma irregolare e asimmetrica permettono l’illuminazione e la ventilazione dei box a servizio delle unità abitative. Per ottimizzare l’esposizione al sole, tutti i tetti sono inclinati verso sud. Il sistema costruttivo è a comparti in c.a e solai massicci; mentre le finiture interne sono in elementi prefabbricati a secco. Tutti gli appartamenti ricevono la luce e vengono ventilati sia da est che da ovest; non ci sono appartamenti orientati solo a nord. All’ultimo piano si trovano gli appartamenti - mansarda dislocati su due piani che hanno le terrazze sul tetto con vista suelle montagne circostanti. Nella facciata si trovano le logge rivestite in legno di rovere e sono dotate di vetri scorrevoli, diventando così verande temporanee. La facciata è caratterizzata da diverse aperture aventi diversi moduli di finestra (piccolo, medio, grande), combinati in vari modi.


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CREATO CON LA VERSIONE DIDATTI

3. -vista parcheggio interrato 4. -sezione trasversale

ambiente intimo e l'anno.La facciata, moduli-finetra (pic interni.Questa grri bucature sulla sup

PIANTA PIANO TERRA

GLI SPAZI COMU Ampie zone di ing strada per favorir come una sorta d il cortile interno si "strada principale spazi larghi e stre fontana.Tenendo grandi possibili, q unitario.Il verde c la corte interna si migliorare l'impat

I piani interrati, che ospitano i garage, sono stati pensati al fine di diventare un elemento fondamentale all’ interno del progetto residenziale. Essi collegano i tre blocchi edilizi e sono punto di incontro degli inquilini. Tre grandi aperture a terra servono per la ventilazione e illuminano con luce naturale lo spazio interrato. I posti auto sono al centro, mentre i box chiusi sono posizionati lungo il perimetro. Ciò permette un facile orientamento evitando angoli bui. Il garage come grande spazio collettivo diventa l’ atrio del complesso abitativo. PIANTA PIANO INTERRATO-RAPP. = 1:500

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IL TETTO

IL GARAGE: Il garage è st sotterraneo c grandi apertu interrato; i po orientamento corpi scala.Il (Wohnen im SEZIONE ATTRAVERSO LA CORTE -RAPP. = 1:500

DI UN PRODOTTO AUTODESK

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5. -fronte sud

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3. IL PROGETTO

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3.1 DESCRIZIONE MORFOLOGICA DEL CONTESTO URBANO

1. -foto aerea

Il nuovo quartiere Cascina Merlata si colloca all’ interno di un constesto urbano molto diversificato dovuto ad un fenomeno di sprawl urbano molto intenso¹. Il tessuto consolidato del centro storico, che si estende lungo l’ asse del sempione sino al cimitero maggiore², lascia spazio a tessuti più eterogenei come il quartiere Gallaratese, insediamenti legati al terziario e piccoli centri satelliti come Rho, Pero o Cerchiate. Un ulteriore caposaldo all’ interno del contesto, è sicuramente il sito di Expo 2015 che si sviluppa a nord dell’ area di progetto, aldilà della ferrovia. Dal punto di vista infrastrutturale, Cascina Merlata risulta come un punto focale all’ interno di una serie di grandi collegamenti. A est troviamo l’ autostrada A4 Torino-Milano e l’ autostrada dei laghi A8, a nord si sviluppa il collegamento ferroviario a servizio di Milano, a sud un limite importante è segnato invece da via Gallaratese. Inoltre è presente un nuovo svincolo autostradale che attraversa trasversalmente l’ area di progetto. Pur essendo una area strettamente condizionata da questo sistema viabilistico, non mancano grandi spazi aperti che danno respiro al contesto. Spesso malamente organizzati questi serbatoi verdi andranno a creare un sistema più organico con il nuovo parco in progetto che dovrà rappresentare un grande polmone verde a servizio di quartiere.

1 “Le Aree metropolitane in Italia e nel mondo” di Fabrizio Bartaletti, Bollati Boringhieri, 2009 2 “La Milano del piano Beruto”, 1992

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2. -pieni significativi 3. -sistema infrastrutturale

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4. -vuoti significativi 5. -sovrapposizione dei sistemi

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AUTOSTRADA DEI LAGHI

FIERA MILANO

A4 TORINO TRIESTE

TRACCIATI FERROVIARI

CIMITERO MAGGIORE

ASSE DEL SEMPIONE

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3.2 LE ARTICOLAZIONI TIPOLOGICHE

1. -keyplan, localizzazione tipoligie

All’ interno di un contesto urbano così complicato e privo di un ordine morfologico è stata necessaria una ricerca di quelle che sono le articolazioni tipologiche più ricorrenti. Al fine di avere una comprensione il più completa possibile sono state individuate quattro tipologie significative che riassumono i modi dell’ abitare dell’ area sottoposta ad analisi. La tipologia a corte rappresenta la parte di città compatta aldilà della quale si espande la dispersione urbana. La seconda è rappresentata in modo siglificativo nel quartiere Gallaratese; qui gli edifici in linea occupano la maggior parte del territorio costruito e dettano un disegno preciso e razionale. Un’ altro tipo di disegno che ricorre è quello costituito da insediamenti puntiformi come case unifamiliari o piccoli condomini. Infine i centri storici dei piccoli centri satelitte ospitano quelle tipologie legate a un tessuto urbano più consolidato. La seguente analisi vuole porsi come un indagine che possa porre le basi per una ricerca tipologica in fase di progettazione.³

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3 “La città animata. Milano e l’ architettura di Asnago Vender” , Giulio Bettini, Libraccio Editore


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2. -tipo a corte 3. -tipo abitazioni singole

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+7.00 +0.00

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4. -tipo in linea 5. -tipo centro storico

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+15.00 +0.00

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3.3 AZIONI PROGETTUALI E RICERCA TIPOLOGICA

PERCORSI CICLOPEDONALI

1. -schema percorsi ciclopedonali 2. -scenario giacitura corpi di fabbrica

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L’ obiettivo è quello di creare una rete di collegamenti ciclopedonali a servizio del lotto R2. In particolare rafforzare il collegamento nord-sud che permette il rapporto con il nuovo spazio Expo. Il parco è percorso longitudinalmente da uno dei percorsi ciclabili a scala urbana individuati dal PGT e dal piano del Verde Comunale: il “Raggio Verde 7 - dal parco sempione all’ Expo”.

1


GIACITURA FAVOREVOLE

Una delle strade intraprese è quella che riguarda lo studio del percorso solare e di come esso possa restituire benefici nella progettazione. L’ orientamento del lotto lungo l’ asse nord-sud suggerisce una giacitura del nuovo insediamento est-ovest.

2

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IL PARCO

3. -schema integrazione parco e residenze 4. -schema nuova piazza urbana

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A est del parco, il principio insediativo persegue la creazione di una quinta edilizia che definisce il parco rispetto al sistema infrastrutturale e al cimitero. Le masse edilizie, organizzate secondo una diminuizione delle altezze e una rarefazione della densitĂ da nord a sud, si conformano in complessi di edifici attorno ad uno spazio pubblico molto articolato.

3


NUOVA PIAZZA URBANA

Al fine di conferire all’ intervento di progettazione una valenza a scala urbana, viene ipotizzato un elemento fulcro del nuovo lotto che possa raccogliere le attività di carattere pubblico dei residenti. Il nuovo centro urbano sarà l’ elemento di mediazione tra il “sistema parco” e il “sistema residenza”.

4

?

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RICERCA TIPOLOGICA

4. -diagrammi volumetrici 5. -diagramma trattamento piano terra

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4


TRATTAMENTO PIANO TERRA

La totalità dell insediamento risulta sospeso su dei pilastri con la finalità di aumentare la porosità dell intero impianto architettonico. Questo livello si manifesta come un vero e proprio spazio pubblico completamente accessibile e privo di limiti e recinti. All’ interno di questo sistema prendono vita dei nodi funzionali quali scale ed ascensori che permettono l’ ingresso alla sfera privata dell’ abitare.

5

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RESIDENZE A SUD

6. -diagramma orientamento residenze 7. -diagramma corti aperte e piazza urbana

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La tipologia abitattiva scelta è quella a ballatoio; di conseguenza si è intrapresa una progettazione per fasce energetiche. In questo modo si è potuto gestire gli affacci in modo da avere tutti gli appartamenti esposti e sud e di conseguenza avere la migliore esposizione solare. A nord si collocano i ballatoi e i blocchi funzionali quali scale ed ascensori.

6


CORTI SEMI APERTE E PIAZZA URBANA

La morfologia del nuovo insediamento va a definire geometricamente i nuovi spazi aperti. Si configurano due corti semiaperte che vanno a comunicare con il sistema del parco urbano e che nello specifico ospiteranno dei frutteti autogestiti dai residenti. Tra i due sistemi a corte prende vita un nuovo fulcro; una piazza urbana che si sviluppa lungo l’ asse est-ovest e che vuole rafforzare la valenza urbana del nuovo quartiere. 7

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CONNESSIONI COMUNI

8. -diagramma connessioni comuni

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Perpendicolarmente alle residenze, prendono forma due elementi di connessione. Essi, oltre ad intersecarsi con i nodi funzionali, ospiteranno tutti gli spazi per la vita comune dei residenti. Saranno quindi il vero collante affinchè il nuovo complesso possa avere una vita propria. Nello specifico saranno presenti palestre, lavanderie comuni, chill out rooms e sale lettura.

8


3.4 RESIDENZE IMMERSE NEL PARCO

1

1. -planivolumetrico di progetto

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IL PROGETTO DI MASTERPLAN

2. -pianta attacco a terra

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Il progetto di masterplan ha avuto un ruolo determinante e racchiude le intenzioni progettuali che accompagnano lo sviluppo del progetto. Come richiesto esplicitamente dal bando, il nuovo complesso residenziale deve acquistare la sua identità all’ interno del parco. Come precedentemente detto, si è scelto di rendere il piano terra completamente sospeso al fine di aumentare la porosità e rendere più accessibili i vari spazi pubblici. Il fine ultimo è stato cercare di mettere in comunicazioni sistemi di spazi che agiscono a scale diverse. Il “sistema parco” che ha una valenza di parco urbano interagisce con una seria di spazi aperti che sono stati pensati come spazi di mediazione tra l’ urbano e le residenze. Nella fattispecie le due corti, che ospiteranno i frutteti, la piazza urbana e infine gli orti urbani posizionati sui lati nord e sud. Sul fronte est, in corrispondenza della viabilità di quartiere, si è scelto di intervenire con pargheggi e fitta piantumazione al fine di mitigare eventuali flussi carrabili. La viabilità al’ interno dell’ area di progetto è ciclopedonale. I percorsi principali sono ordinati dai corpi di fabbrica che vanno a tracciare assi di percorrenza nord-sud e est-ovest. Tracciati pedonali più liberi sono invece presenti all’ interno della piazza e dei frutteti.


2

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2. -vista volo d’ uccello

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IL FRUTTETO

3. - schema piantumazione 4. - tipi di essenze 5. - concept sistema di irragazione

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Il frutteto rappresenta un’ opportunità per i residenti di intraprendere un’ attività collettiva. Lo schema di piantumazione è stato pensato secondo criteri che consentono un corretto soleggiamento e una facile potatura. Le essenze scelte sono quelle tipiche del territorio come alberi di melo, pero e prugne. L’ irrigazione avviene tramite un sistema di raccolta delle acqua meteoriche come evidenziato nello schema in sezione.


3

600

250

600

250

600

250

600

4

600

400

600

5

ccolta acque eteoriche

sistema di irragazione sistema di fitodepurazione

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raccolta acque meteoriche

sistema di irrigazione

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6

ORTI URBANI

6. -superfici orti 7. -superfici piazza

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7

NUOVA PIAZZA

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RACCOLTA ACQUE METEORICHE

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3.5 IL PARCHEGGIO COME ELEMENTO FONDATIVO

Uno degli aspetti sui quali si è rivolta l’ attenzione sin dalle prime idee progettuali è stato il tema del parcheggio. Come previsto da normativa i posti auto totali sui due livelli sono 146 a fronte delle 130 unità abitative del complesso residenziale. Per un’ areazione bilanciata, sono stati progettati degli scannafossi sul lato opposto alle bucature della piazza. La rampa è di tipo areato avendo un’ areazione del 30% garantita. Il parcheggio, ad un compartimento, presenta un uscita di sicurezza localizzata a ovest, verso il parco. L’ ingresso, che è previsto tramite una rampa a doppio senso, si colloca ad est ed è accesibile dalla viabilità di quartiere. Dal punto di vista compositivo, il parcheggio si pone come elemento generatore. Oltre a definire la geometria dell’ alloggio, regola le geometrie dello spazio pubblico come la piazza e le corti. L’ interazione tra queste sfere spaziali nasce dalla necessità di avere dei livelli interrati che possano consentire all’ utente un’ esperienza positiva e qualitativamente soddisfacente.

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1. -pianta piano -1 2. -pianta piano -2

1

7.342

-3,00

510

520

720

385

7

120

600

550 1.640

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-6.00

2

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3. -schemi distributivi

3

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3.6 LE TIPOLOGIE DELL’ ABITARE

Come precedentemente accennato, la scelta del tipo edilizio è stata condiziona da una serie di fattori tra i quali considerazioni di tipo bioclimatico. L’ organizzazione dello spazio per fasce energetiche, permette di avere nel ballatoio distributivo una sorta di intercapedine che isola gli appartamenti riducendo le dispersioni termiche. In adiacenza al percorso sono stati collocati gli spazi di servizio, i cosidetti spazi accessori come i collegamenti verticali, i servizi igenici e i ripostigli che funzionano da filtro e dividono la zona fredda da quella calda. La fascia inter-esterna (loggie) che affaccia a sud, da ricchezza e varietà all’ alloggio. Inoltre in estate mitigano gli effetti del surriscaldamento mentre in inverno è garantito comunque l’ apporto solare. Per garantire qualità ambientale e sostenibilità, è stato scelto di intervenire con un sistema di ventilazione verticale attraverso camini di areazione che favoriscono la fuoriuscita di aria calda e viziata dagli alloggi. I tagli degli alloggi sono quattro; tre simplex e un duplex.

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21 DICEMBRE SOLSTIZIO D’ INVERNO 12.00H

21 MARZO EQUINOZIO DI PRIMAVERA 12.00H

21 GIUGNO SOLSTIZIO D’ ESTATE 12.00H

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21 LUGLIO SHADOW RANGE 12.00H

21 GENNAIO SHADOW RANGE 12.00H

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1

1. -pianta piano tipo

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60

57

188

B1

92

B2

145

570

305

245

503

463

Cm

K+S 2. -pianta tipo A scala 1:100

T

S.u = 42,6 m² K+S = 15,3 m² Cm = 12,4 m² B1 = 1,7 m² B2 = 2,2 m² T = 9 m²

GSPublisherEngine 0.0.100.100

90

100 185

275

120

90 170

2

120

TIPOLOGIA A

215

Tipo A S.u = 42,

K+S = 15 Cm = 12 B1 = 1,7 B2 = 2,2 T = 9 m2


TIPOLOGIA B

3

R

100

B1

B2

K+S =1 Cm1 = Cm2 = B1 = 2 B2 = 1, T = 16,

90

100

Tipo B S.u = 6

155 123

160

173

123

190

870

250

255

3. -pianta tipo B scala 1:100

503

503

523

Cm1 S+K

325 100

185

225

245

Cm2 100

215

T

S.u = 65,2 m² K+S = 17 m² Cm1 = 13 m² Cm2 = 13 m² B1 = 2 m² B2 = 1,9 m² T = 16,3 m²

GSPublisherEngine 0.0.100.100

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TIPOLOGIA C

B2

206

367

200

Cm1

Cm2

413

245

271

20

205

T

S.u = 71,4 m²

GSPublisherEngine 0.0.100.100

92

K+S = 19,2 m² Cm1 = 12,3 m² Cm2 = 14,6 m² B1 = 1,7 m² B2 = 2,2 m² R = 1,9 m² T = 22,1 m²

100

405

183

160

523

503

503

K+S

4. -pianta tipo C scala 1:100

Ti S

K C C B B R T

92

R

188

130

145

130

B1

130

130

120

4


50

205

72

120

50

150

B1

B2

120

90 170

5

Tipo D S.u =74,6

K+S = 12 Cm1 = 12 Cm2 = 14 B1 = 2,5 m B2 = 1,8 m T = 9,8 m2 S = 10,3 m

575

383

243

383

312

5. -pianta tipo D ,livello 0 scala 1:100

Cm1

K+S 287

208

100

T

165

TIPOLOGIA D

S.u = 74,6 m² K+S = 12 m² Cm1 = 12 m² Cm2 = 14,7 m² B1 = 2,5 m² B2 = 1,8 m² T = 9,8 m² S = 10,3 m²

GSPublisherEngine 0.0.100.100

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TIPOLOGIA D

6

290 180

262

270

60

Cm2

256

402

S

6. -pianta tipo D ,livello 1 scala 1:100 7. -vista

GSPublisherEngine 0.0.100.100

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7

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8. -sezione

8

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3.7 LA FACCIATA

1. -concept di facciata

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Il percorso intrapreso per lo studio della facciata vuole riprendere il tema verde che ha accompagnato l’ ideazione del masterplan. L’ obiettivo è quello di avere una facciata significante che possa suggerire un sentimento di mimesi con il parco e gli spazi verdi. Si sono utilizzati dei pannelli in alluminio opportunamente colorati e microforati. I pannelli, ancorati alle loggie e a i ballatoi con delle guide scorrevoli, permettono di avere dei prospetti più dinamici e variabili col tempo. Il disegno di microforatura dei pannelli è stato possibile grazie ad un’ operazione algoritmica in grado di convertire informazioni cromatiche in dati numerici. In particolare fa corrispondere ad ogni punto P di una generica grigli di punti un valore numerico calcolato in accordo ai pixel di una immagine. Per quanto riguarda i due elementi di connesione tra le residenze si è deciso per l’ utilizzo di un sistema di involucro in zinco titanio grazie al quale i corpi di fabbrica esulano da questa ricerca di interazione con gli spazi aperti comunicando un senso di rottura cromatico e volumetrico.


1

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2. -sequenza algoritmica per la microforatura dei pannelli 3. -disegno finale dei pannelli

2

100


3

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4. -prospetto est

4

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5. -prospetto sud

5

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3.7 I SISTEMI COSTRUTTIVI E I MATERIALI

1. -sezione trasversale

Una parte rilevante del progetto è stata l’ idividuazione dei sistemi costruttivi e tecnologici. La scelta è ricaduta su un sistema costruttivo tradizionale a telaio in cemento armato. La griglia strutturale è la stessa e si ripete su tutti i corpi di fabbrica. E’ stata una soluzione che ben si è abbinata al tipo edilizio e che ci ha concesso una libertà compositiva più che soddisfacente. Per le chiusure orizzontali sono stati adottati dei solaio semiprefabbricati in lastre predalle mentre sulle pareti di tamponamento si è scelto l’ utilizzo di blocchi in laterizio rettificato. Questo ci ha permesso un utilizzo ridotto di materiale isolante ed un benefit ambientale in termini di inerzia termica. Il ballatoio e le loggie si configurano come elementi aggettanti costituiti da travetti in acciao, una struttura autoportante in orsogrill e una pavimentazione per esterni. La copertura a verde estensivo ,con una vegetazione superficiale pari a 15/20 cm, aiuta a ristabilire un equilibrio nella morfologia e urbanizzazione della città. 106


1

5

ONTROTERRA

zione industriale in cls levigato di pendenza in cls 9 cm cm 15 cm

ANO TERRA

zione per esterni lenttamento di pendenza 4 cm dalle 25 cm 8

ANO PRIMO ( U=0,20 )

6

lettamento n cls 4 cm adiante in eps, 8 cm dalle, 25 cm o termico ad alta densitĂ , 10 cm cartongesso, 1,5 cm

4

NTERPIANO

lettamento n cls 4 cm adiante in eps, 8 cm no anticalpestio in gomma, 2 cm dalle, 25 cm

I COPERTURA ( U=0,22 )

erenni tappezzanti d alta capacitĂ di ritenzione idrica, 15 cm suto non tessuto in propilene erito con perle di polistirene con rete ta, massetto di pendenza, 5 cm olante ato di isolamento termico eps, 12 cm strato con alluminio, barriera al vapore dalle, 25 cm

7

3

ALLATOIO

zione per esterni in legno, 2 cm orsogrill, 5 cm n aggetto in profilati di acciaio

A VERTICALE ( U=0,25 )

nitura in intonaco, 1,5 cm anponamento in blocchi di laterizio rettificato BIO PLAN, 38 cm ine per impianti, 5 cm tra in gesso tipo "Knauf" montata su a metallica

2

NE INTERNA

tra in gesso tipo "Knauf" montata su a metallica con isolante acustico in fibra di osto 7 cm

1

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2

2. -sezione prospettica

108


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109


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4. BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA

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- Bartaletti, Fabrizio, (2009), Le aree metropolitane in Italia e nel mondo, Bollati Boringhieri editore. - Beruto, Cesare, (1992), La Milano del piano Beruto, Milano. - Bettini, Giulio (2015), La città animata. Milano e l’ architettura di Asnago Vender, Libraccio editore. - Holl, Steven (2004), Parallax: architettura e percezione, Milano, Postmedia books. - Lynch, Kevin / P. Ceccherelli, (2006), L’immagine della città, Marsilio editore. - Ponti, Gio (1957), Amate l’ architettura, Genova. - Rossi, Aldo (1966), L’ architettura della città - Rossi Prodi, Fabrizio,Giuseppe De Luca, Maria De Santis, Gianfranco Gorelli, Stefano Stanghellini, (2014), Abitare sociale, modelli architettonici e urbanistici per l’ housing, Firenze, Altralinea edizioni. - Toscani, Chiara (2011), Le forme del vuoto, Maggioli Editore, 1 edizione. - Toscani, Chiara (2011), L’ invariante architettonico e urbano del pochè, Maggioli Editore, 1 edizione.

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- http://datalabaa.blogspot.it/p/home-page.html - http://www.teknoarch.it/index.php?feature=progetti,CASCINAMERLATAR5 - http://www.cinozucchi.com/eng/zucchiarchitetti/progetti/edresidenziali/cascina/scheda02.html - http://www.mvrdv.nl/projects/parkrand - http://www.mvrdv.nl/projects/hongqiao-flower-building - http://www.sanaa.co.jp/ - http://www.davidchipperfield.co.uk/ - http://www.mabarquitectura.com/ - http://www.mayrfingerle.com/ - http://www.p-u-r-a.com/projects/typology/public/residential-complex-cascina-merlata/ - http://www.panassociati.net/it/progetti/concorsi/item/448-milano.html - http://www.big.dk/ - http://oma.eu/ 114


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