Portfolio di laurea IUAV

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IUAV - Istituto Universitario di Architettura di Venezia, Facoltà di Architettura Portfolio di Laurea in Scienze dell’ Architettura (ClaSa) D.M. 270/2004 a.a. 2012 - 2013

autore Davy Campana matricola 270905 contatti davycampana@hotmail.com In copertina: dettaglio della vasca nel giardino d’ingresso IUAV, sede Tolentini. Opera realizzata nel 1985 su progetto di massima di Carlo Scarpa. logo IUAV e “sigillo” storico con l’effigie del leone di San Marco, ridisegnato da Massimo Scolari.

© luglio 2013 tutte le immagini contenute, salvo diversa indicazione, sono di proprietà dell’autore ed esenti da vincoli di copyright.



Studi

Progetti

Disegno dell’Architettura

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Parma e gli spazi del pudore

Rilievo e Disegno digitale

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Ferrovia dismessa a Piombino Dese

Caratteri tipologici e distributivi

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Nuova centralitĂ a Novi di Modena

Architettura del Paesaggio

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Casa-atelier a Padova

Istituzioni di Urbanistica

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Centro multifunzionale a Barbisano

Arte e Percezione visiva

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Restauro dell’Architettura



STUDI



DISEGNO DELL’ ARCHITETTURA

I

Corso di Disegno dell’ Architettura da Modulo Rappresentazione 1

anno accademico 2010-2011 Prof. Arch. F. Bertan

l corso di disegno è il primo contatto, il primo passo nel mondo dell’architettura e nel cammino intrapreso allo IUAV. Il programma prevede due fasi: il ridisegno a mano libera e il ridisegno a mano con stecca e squadra di due architetture famose, combinate man mano con progressive lezioni teoriche che di volta in volta consentono di mettere in pratica quanto appena appreso. Il percorso inizia dedicandosi a Villa Foscari, detta la Malcontenta, di Palladio: il ridisegno di questa casa si svolge a mano libera, senza vincoli di scala, partendo da fotografie e rappresentazioni pubblicate. Da piante e prospetti ai più complessi spaccati assonometrici, la mano prende confidenza e sicurezza con il passare del tempo, mentre vengono fissate le nozioni teoriche base sulla rappresentazione. Passando poi alle abitazioni di F.L.Wright, il disegno si fa “tecnico”: elaborati in scala, precisione al mezzo millimetro e spessori di linee curati. Il ridisegno culmina con la costruzione della prospettiva, che completa la cartella contenente tutti i disegni rivisti e corretti fino al giorno dell’esame.


Pagine 8 - 9

In questa pagina: Pianta e prospetto, disegno a mano libera fuori scala. Nella pagina a fianco: Disegni a mano libera non in scala 1 2 3 4 5 6

Prospetto facciata principale Pianta del piano nobile Prospetto facciata posteriore Assonometria a cavaliera Spaccato assonometrico Assonometria della copertura


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Pagine 10 - 11

In questa pagina: Assonometria isometrica, disegno a mano libera non in scala. Nella pagina a fianco: Disegni a mano libera non in scala: 1 Assonometria isometrica 2 Spaccato assonometrico


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Pagine 12 - 13

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In questa pagina: Rappresentazioni: 1 2 3 4

Documento fotografico Disegno di F. L. Wright Prospettiva colorata a pastelli Prospettiva colorata ad acquerelli

Nella pagina a fianco:

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Pianta della casa (carport escluso per motivi dimensionali) Disegno originale 1:50, 140 x 100 cm.



Pagine 14 - 15

Nella pagina a fianco: 1 Prospetto Nord, disegno originale 1:50 di 200 x 70 cm. 2 Prospetto Sud, disegno originale 1:50 di 200 x 70 cm. 3 Prospetto Est, disegno originale 1:50 di 100 x 70 cm. 4 Prospetto Ovest, disegno originale 1:50 di 100 x 70 cm.


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Pagine 16 - 17

Nella pagina a fianco: 1 Assonometria, disegno originale 1:50 di 140 x 100 cm. 2 Spaccato assonometrico, disegno originale 1:50 di 140 x 100 cm. 3 Sezione longitudinale, disegno originale 1:50 di 200 x 70 cm.


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RILIEVO E DISEGNO DIGITALE

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Corso di Rilievo e Disegno Digitale da Modulo Rappresentazione 2

anno accademico 2010-2011 Prof. Arch. F. Gay Prof. Arch. M. Ballarin

ilievo e Disegno digitale costituisce il proseguimento del percorso iniziato con Disegno dell’ Architettura in un campo digitalizzato e senza fonti cartacee dell’oggetto da rappresentare: i dati metrici sono reperiti direttamente dall’architettura tramite un suo rilievo. La struttura assegnata per l’esercitazione è il padiglione inglese dei Giardini della Biennale di Venezia. Si tratta di un padigione di carattere neoclassico costruito su un edificio preesistente per l’ottava Biennale del 1909. Il corso ha l’obiettivo di istruire sia sulle tecniche del rilievo diretto e indiretto, che sui corretti metodi di rappresentazione in formato digitale. In tal senso le lezioni teoriche forniscono le nozioni base, ma sarà il lavoro pratico sul campo che raccoglierà il materiale dando il via all’esercitazione: dal ridisegno dei singoli prospetti fino ad assonometrie più complesse del padiglione e di elementi di dettaglio.


Pagine 20 - 21

In questa pagina: Planimetria dei giardini della biennale, in grigio il padiglione Inghilterra. Nella pagina a fianco: Ridisegno digitale dei prospetti in seguito al rilievo metrico: 1. prospetto nord-ovest 2. prospetto nord-est 3. prospetto sud-est 4. prospetto sud-ovest


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Pagine 22 - 23

In questa pagina: Assonometria sezionata ribaltata in relazione al prospetto nord-est e alla sezione. Nella pagina a fianco: 1. assonometria con pianta ribaltata in relazione alla sezione nel contesto. 2-3. ridisegno digitale delle piante del piano terra (3) e del primo piano (2) in seguito al rilievo metrico.


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Pagine 24 - 25

In questa pagina: Dettagli dell’entrata principale e dell’ordine maggiore delle aperture (piano superiore). Nella pagina a fianco: Prospetto nord-ovest / sezione.




CARATTERI TIPOLOGICI E DISTRIBUTIVI

I

Corso di Caratteri tipologici e distributivi degli Edifici da Laboratorio integrato di Progettazione 1

anno accademico 2010-2011 Prof. Arch. G. Rakowitz

l corso ha lo scopo di avvicinare lo studente a un’architettura di carattere residenziale per comprenderne i significati attraverso lo studio, il ridisegno a mano e la rappresentazione tridimensionale attraverso la costruzione di un plastico. La parte teorica è formata da lezioni organizzate per ogni singola casa proposta per l’esercitazione, e intende indicare un metodo di osservazione e interpretazione dell’architettura che va oltre il semplice ridisegno, puntando l’attenzione sulla distribuzione degli spazi ed i loro caratteri. Il caso assegnato è la Petite Maison di Le Corbusier, ossia Villa le Lac, una piccola villa che si affaccia sulle sponde del lago di Ginevra (Svizzera). Trattandosi di architetture minori, per quanto famose, e dunque pubblicate meno ampiamente, lo studio della pianta e degli alzati si fa più puntiglioso sui pochi disegni reperibili e rappresentando la casa in una serie di elaborati disegnati a mano se ne comprendono spazi e misure.


Pagine 28 - 29

In questa pagina: Disegno di Le Corbusier sulla collocazione della casa ed il suo orientamento Nella pagina a fianco: Pianta e sezione longitudinale della tenuta (disegni originali a mano in scala 1:50)



Pagine 30 - 31

In questa pagina: Sopra: -Sezione trasversale C-C Sotto: -Sezione trasversale B-B (disegni originali a mano, scala 1:50) Nella pagina a fianco: 1. Prospetto Sud 2. Prospetto Nord (disegni originali a mano, scala 1:50) 3. Plastico, vista dall’alto con partizioni interne 4. Plastico sezionato, vista sul sistema di scale 5. Plastico, vista da nord (plastico in scala 1:50)


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ARCHITETTURA DEL PAESAGGIO

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Corso di Fondamenti di Architettura del Paesaggio anno accademico 2010-2011 Prof. Arch. L. Latini

ra le attività a scelta dello studente il corso di Fondamenti di Architettura del Paesaggio ha senza dubbio fornito un’introduzione a un tema particolarmente interessante. Lavorare con il verde significa lavorare con esseri che vivono, crescono e muoiono; dunque l’approccio si fonda sulla conoscenza delle varie specie e delle condizioni del nostro e del loro contesto naturale. Il corso non ha tempo per trattare gli argomenti in maniera aprofondita, pertanto si limita a una sequenza di introduzioni a vari temi: dalla botanica, alla storia dei giardini, all’osservazione di parchi antichi e contemporanei. Argomento trattato con particolare cura è il parco di Villa Pisani a Strà (VE), il quale studio culmina con una visita guidata attraverso questo reperto vivente costruito su assi ottici e arricchito anche nei secoli successivi.


Pagine 34 - 35

In questa pagina: Giardini di Villa Pisani a Strà (VE) Vista dell’asse principale dei giardini dalla villa: il parterre d’acqua novecentesco e le scuderie in sottofondo. Nella pagina a fianco: Ridisegno a mano della planimetria (disegno originale di 100x70 cm)



Pagine 36 - 37

In questa pagina: Vista della collina artificiale (ghiacciaia) con la Coffee House. Nella pagina a fianco: 1. entrata del boschetto romantico ottocentesco; 2. labirinto di bosso con torre belvedere; 3. esedra, struttura esagonale all’intersezione di assi del parco; 4. asse alberato del giardino all’italiana; 5. roseto nei pressi dell’orangerie.


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ISTITUZIONI DI URBANISTICA

I

Corso di Urbanistica anno accademico 2011-2012 Prof. S. Munarin

stituzioni di Urbanistica intende essere una valida introduzione al tema della scala urbana nell’architettura. Anche in questo caso il programma si articola in una serie di lezioni che poi si traducono in una esercitazione: come analizzare una realtà a scala urbana, quali sono le problematiche, quali le possibili soluzioni; attraverso un percorso didattico che spazia da piccole realtà venete a grandi città europee di fama internazionale. Per quanto concerne poi l’esercitazione, il tema può definirsi vario e riguarda l’analisi a livello urbanistico si un quartiere appartenente a un Progetto di Edilizia Economica e Popolare (PEEP): questa aree vanno studiate, percorse, rilevate, per capirne il pensiero al momento della progettazione e il loro inserimento nel contesto odierno. La scelta in questo caso è ricaduta su un quartiere lungo il Viale San Marco, Mestre (VE). Si tratta del progetto INA-Casa di G. Samonà per il Villaggio San Marco, o meglio di ciò che ne è stato realizzato. L’analisi lavora su letture del quartiere per livelli, studio dei modelli insediativi, relazioni tra aree di interesse, intenzioni iniziali e sviluppo storico, nonchè lo stato funzionale nel contesto attuale.


Pagine 40 - 41

In questa pagina: Progetto iniziale di G. Samonà Nella pagina a fianco: Analisi “per layer” dell’area interessata, risultato di un rilievo diretto. 1. foto aerea 2. attività idrica 3. strade carrabili 4. edifici residenziali 5. attività commerciali e servizi 6. attività indistriali


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Pagine 42 - 43

In questa pagina: Schema dei servizi vicini al nucleo abitativo del quartiere Nella pagina a fianco: Sopra: -analisi e ricostruzione dei modelli insediativi del progetto di SamonĂ (case “a corte e a torreâ€?) Sotto: -ricostruzione volumetrica e altimetrica di una porzione del quartiere



Pagine 44 - 45

Nella pagina a fianco: Mappature di fenomeni rilevati direttamente e indirettamente tramite fotopiano: 1. autovetture parcheggiate fuori da locazioni private 2. sviluppo regolarizzato dell’edilizia popolare successiva al progetto 3. aree verdi pubbliche e attrezzate 4. annessi privati


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ARTE E PERCEZIONE VISIVA

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Corso di Disegno e Comunicazione visiva anno accademico 2012-2013 Prof.ssa V. Burgio

na delle ultime tappe del percorso puramente formativo è costituita da questo corso, di carattere più artistico-visivo-comunicativo che prettamente architettonico: Il tema è la percezione visiva, dunque il disegno e le sue funzioni nella storia, la semiotica, le scuole di pensiero che per prime hanno formulato le teorie sulla psicologia della percezione visiva e quelle contemporanee. Tale percorso porta a riflettere sull’importanza della grafica, e sul suo immenso potenziale comunicativo. È prevista poi un esercitazione, una redazione di una mappa o un diagramma con temi assegnati singolarmente a gruppi di studenti. Ciò vuole far mettere in pratica alcuni aspetti sulla grafica delle mappe e dei diagrammi. In questo portfolio sono riportati due temi tra i molteplici del corso: il concetto di equilibrio che si rifà alle teorie di R. Arnheim e il tema della comunicazione dei dati attraverso la grafica, tema dell’esercitazione che si basa sulle teorie di E. Tufte e A. Cairo.


Pagine 48 - 49

In questa pagina: Da Arte e percezione visiva di R. Arnheim, due figure che mostrano come la proprzione conferisce piÚ senso di equilibrio rispetto a un’avvicinamento alla simmetria Nella pagina a fianco: Da Arte e percezione visiva di R. Arnheim: A sinistra: -scheletro strutturale del quadrato che mostra i punti e gli assi di maggiore equilibrio della figura A destra: -due quadrati con due dichi ciascuno: mostrano come il nostro occhio tenda a raggruppare oggetti vicini (il quadrato sopra risulta in equilibrio, seppure un disco di quello sotto sia in perfetta posizione di equilibrio)



Pagine 50 - 51

In questa pagina: Piet Mondrian, Composizione con grande quadrato rosso, giallo, nero, grigio e blu, 1921. L’opera è il risultato di una composizione di elementi e colori che genera un equilibrio visivo. Nella pagina a fianco: Mappatura dei centri storici maggiori e minori nel comune di venezia. Fonti: Carta Uso Suolo Regione Veneto 2006-2007; CTR comune di Venezia. L’esercitazione si rifà alle teorie di E. Tufte sull’esposizione chiara e trasparente dei dati.




PROGETTI



PARMA E GLI SPAZI DEL PUDORE

Corso di Progettazione da Laboratorio integrazo di Progettazione 1

anno accademico 2010-2011 Prof. Arch. R. Rizzi

I

l laboratorio lavora con un metodo progettuale del Professor Architetto Renato Rizzi sulla città di Parma. Se si dovesse raccogliere l’immagine del progetto in una sola parola, questa dovrebbe essere interiorità. Il suo significato ci pare familiare se riferito alla “nostra” persona, la “nostra interiorità, ma come si potrebbe spiegare cos’è l’interiorità della città, del paesaggio, degli edifici? Volendo essere aderenti al contenuto della parola theoria, il quale significato indica “possedere la visione efficace”, “guardare assieme alla cosa”, non vi può essere distinzione tra l’ambito del pensiero e l’ambito della forma. È pratica unica. La tridimensionalità astratta del pensiero non può fare a meno della tridimensionalità pesante della forma: il modello in gesso. La realizzazione di ogni modello ha sempre bisogno della preparazione di una matrice, positiva o negativa, riproducendo nella pratica le stesse modalità operative (presenza-assenza) messe in atto dal pensiero. Parma, Periferia e Persona hanno il loro comune denominatore: il Pudore. Tradotto in architettura, si tratta di un’unica forma, dedicata allo sguardo, secondo una gerarchia di scale e di temi.

Le immagini riportate sono l’esito del lavoro svolto nel laboratorio, di proprietà del Prof. Arch. R. Rizzi che ne autorizza l’uso per questo portfolio.


Pagine 56 - 57

In questa pagina: Ambito geografico (modello in gesso, scala 1:100.000, di 104x104x5 cm) Nella pagina a fianco: Rappresentazione dell’ ambito storico di Parma (modello in gesso, scala 1:2.500, di 104x104x5 cm)



Pagine 58 - 59

In questa pagina: Sistema idrografico del territorio parmense (modello in gesso, scala 1:50.000, di 104x104x5 cm) Nella pagina a fianco: La periferia (modello in gesso, scala 1:2.500, di 312x234x5 cm)



Pagine 60 - 61 In questa pagina: Impianto fondativo della città - Epoca longobarda (modello in gesso, scala 1:10.000, di 42x42x5 cm) Nella pagina a fianco: 1. Sovrapposizione della figura della città moderna con le tracce della centuriazione: “la progressiva cancellazione dei grandi sistemi figurativi da parte della cultura contemporanea” (R. Rizzi) (modello in gesso, scala 1:25.000, di 42x42x5 cm) 2. Palazzo della Pilotta: studio delle volte (modello in gesso, scala 1:400, di 42x42x5 cm) 3. Teatro Farnese: sezione longitudinale (modello in gesso, scala 1:200, di 84x42x13 cm) 4. Battistero, livello dei portali d’ingresso (modello in gesso, scala 1:100, di 42x42x21 cm) Nelle pagine seguenti: Sezione territoriale: Alternanza tra il “positivo” della natura e della storia (Appennini e Città) e il “negativo” della cavità del progetto. (modello in gesso, scala 1:2.500, di 75x7,5x5 cm)


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FERROVIA DISMESSA A P. DESE (PD)

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Workshop estivo da W.A.VE 2011

anno accademico 2010-2011 Prof. Arch. L. Latini

l primo Workshop estivo si e’ occupato di una possibile soluzione di riqualificazione della ferrovia dismessa Treviso-Ostiglia. Il nodo preso in considerazione e’ la vecchia stazione abbandonata di Piombino Dese. Dopo decenni di travagliata realizzazione, nel suo breve periodo di funzionamento la linea ferroviaria fu usata prevalentemente per il trasporto bellico. Danneggiata dai pesanti bombardamenti nel biennio 1944-45, fu ufficialmente chiusa al pubblico nel 1959. L’intervento intende bonificare il tratto di ferrovia rialzata laddove il terrapieno raggiunge la sua massima larghezza ospitando il nodo ferroviario: la stazione di Piombino Dese (PD) oggi ridotta a una rovina. Il progetto si approccia al terrapieno in quanto interessante differenza di quota, ed alla rovina in quanto presenza storica da conservare. Dalla struttura a gradoni del terrapieno nasce l’idea di un teatro all’aperto che trova un esempio di riferimento nel Teatro all aperto a Salemi di Collovà, Aprile e Venezia. Il rudere prende parte al contesto rinnovato come testimonianza dei tempi passati, costituendo altresì lo sfondo della scena teatrale.


Pagine 66 - 67

Nella pagina a fianco: Sopra: Progetto inserito nella planimetria Sotto: Fotografie della stazione dismessa



Pagine 68 - 69

In questa pagina: Sezioni trasversali Nella pagina a fianco: Pianta del progetto con rispettivo prospetto e sezione longitudinale



Pagine 70 - 71

Nella pagina a fianco: Plastico del progetto, scala 1:100, in cartonlegno.




NUOVA CENTRALITÀ A NOVI (MO)

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Corso di Progettazione Urbanistica anno accademico 2012-2013 Prof. L. Ciacci

l corso di Progettazione urbanistica si è occupato di un caso particolare: in seguito ai terremoti che hanno scosso le terre emiliane danneggiandole gravemente, il tema è stato deviato su quelle regioni ferite con l’intento di comprendere le realtà del luogo e ragionare su possibili soluzioni volte a trasformare il dramma in occasione per qualcosa di nuovo. Il caso assegnato è Novi di Modena, un paese a circa 30 chilometri a nord di Modena, immerso nelle campagne emiliane. Il tutto parte dall’indagine storica, dal sopralluogo, dalla raccolta delle impressioni e dal rilievo degli edifici perduti. Pur non essendo facile percepire l’identità di un luogo trasformatosi in una città (quasi) fantasma, la raccolta di materiale e suggestioni ha fornito le basi per il progetto: Novi di Modena necessita di una nuova centralità, un intervento che non solo restituisca quella vitalità al centro, ma anche una riqualifica dell’antico asse storico lungo il quale gli insediamenti si svilupparono.


Pagine 74 - 75

In questa pagina: Schizzi preliminari: ricerca dell’identità dei luoghi Nella pagina a fianco: 1. edifici perduti nell’area centrale (piazza I maggio) 2. aree d’intervento 3. il progetto: nuova centralità e nuova qualità degli spazi


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Pagine 76 - 77

In questa pagina: Sopra: -intenzioni del progetto Sotto: -fotoinserimento: vista sui giardini del teatro Nella pagina a fianco: Fotoinserimenti: 1. vista sul giardino del municipio 2. vista sulla nuova piazza da sud 3. vista sulla nuova piazza da nord


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CASA-ATELIER A PADOVA

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Corso di Progettazione architettonica e urbana da Laboratorio integrato di Progettazione architetonica e urbana

anno accademico 2012-2013 Prof. Arch. U. Trame Prof. Arch. R. Da Re

l laboratorio tratta il tema della residenza monofamiliare come luogo di vita con uno spazio riservato all’attività lavorativa: la casa-atelier, progettata sulla base di un riferimento che va studiato e compreso prima essere reinterpretato in chiave più moderna. Il lotto si trova a Padova ovest, all’interno del progetto per il nuovo ospedale che prevede anche un’area residenziale. Il riferimento scelto è Villa Moller di Adolf Loos, casa monofamiliare costruita nel 1928 in un area residenziale periurbana viennese. Di quest’opera si intende trasporre nel progetto dell’abitazione padovana il caratteristico Raumplan loossiano come articolazione di volumi diversi in un percorso di spazi interni particolari, e in secondo luogo il trattamento delle due facciate: una rappresentanza su strada e un’apertura più comoda sul giardino. Questo progetto non vuol essere solo un esercizio di composizione, intende altresì istruire sul tema dell’estimo attraverso la valutazione estimativa dei pacchetti costruttivi che comporranno la casa.


Pagine 80 - 81

In questa pagina: Masterplan della nuova area residenziale a Padova ovest, in rosso il lotto in questione Nella pagina a fianco: Planivolumetrico del progetto con contesto



Pagine 82 - 83

In questa pagina: Pianta PT con lotto, in scala 1:200 Nella pagina a fianco: Piante e sezioni dela casa, in scala 1:200, e schemi dei livelli interni



Pagine 84 - 85

In questa pagina: Prospetti con contesto Nella pagina a fianco: Fotosequenze: percorso progettuale/compositivo dei prospetti successivo alla definizione generale degli interni



Pagine 86 - 87

In questa pagina: Sezioni prospettiche Nella pagina a fianco: Render: 1. scale viste dall’atrio 2. piano giorno salendo le scale 3. scala-libreria che conduce al piano notte 4. la casa vista dall’entrata a sud-ovest 5. la casa vista dalla strada da nord-est


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CENTRO MULTIFUNZIONALE A BARBISANO (TV)

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Corso di Progettazione architettonica da Laboratorio integrato di Progettazione 2

anno accademico 2011-2012 Prof. Arch. R. Albiero Prof. Arch. G. Mucelli Prof. Ing. A. Saetta

’obiettivo del laboratorio integrato è la progettazione di un centro multifunzionale, dalla scala architettonica alla scala di dettaglio costruttivo ai calcoli strutturali di predimensionamento di travi e pilastri. Le lezioni, divise per i tre corsi coordinati che compongono il modulo, sono concentrate sui singoli temi: composizione, meccanica strutturale e sistemi costruttivi. Dunque la progettazione del complesso avanza tenendo conto dei tre aspetti. Il lotto di costruzione è locato in provincia di Treviso, a Barbisano, in un area occupata parzialmente da edifici industriali. Il nuovo centro dovrà dare spazio alla cultura e ai prodotti tipici locali, offrire una sala polivalente, un area di ristoro e una parte scientifico-didattica. Dal sopralluogo nasce l’idea di un grande edificio percorribile, come una collina, che inquadri le viste suggestive di pianura e montagne del dintorno, questa idea troverà una sua realizzazione in un complesso formato da un edificio maggiore e un sistema a padiglioni.


Pagine 90 - 91

In questa pagina: Schizzi e idee preliminari Nella pagina a fianco: 1. schema distriburivo: -in rosso, ala espositiva e polivamente -in giallo, area di ristoro -in blu, commercializzazione dei prodotti locali -in verde, strutture scientificodidattiche 2. planimetria 3. inserimento nel fotopiano


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Pagine 92 - 93

In questa pagina: Planivolumetrico con contesto Nella pagina a fianco: 1. pianta dell’edificio maggiore con rispettivo prospetto nord 2. sezione trasversale dell’edificio maggiore e la struttura di ristoro 3. sezione trasversale dell’edificio maggiore e di un padigione


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Pagine 94 - 95

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In questa pagina: 1. vista dell’entrata nord 2. plastico 1:500, vista del complesso da sud 3. fotoinserimento del progetto Nella pagina a fianco:

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Sezioni prospettiche: 1. sezione longitudinale dell’edificio maggiore 2. sezione obliqua del complesso 3. sezione trasversale nel punto d’innesto dell’edificio di ristoro con l’edificio maggiore


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Pagine 96 - 97

In questa pagina: Particolare costruttivo ridimensionato (originale in scala 1:10) Nella pagina a fianco: Sistemi costruttivi in pianta e sezione di una porzione dell’edificio maggiore



Pagine 98 - 99

In questa pagina: Particolare costruttivo ridimensionato (originale in scala 1:10) Nella pagina a fianco: Sistemi costruttivi in pianta e sezione di una porzione dell’edificio di ristoro (stesso sistema applicato anche ai padiglioni)




RESTAURO DELL’ ARCHITETTURA

I

Corso di Restauro anno accademico 2012 - 2013 Prof. arch. F. Doglioni

l corso ha lo scopo di fornire una valida introduzione al tema del restauro. Lo studente è tenuto a svolgere, oltre all’apprendimento della parte teorica, una esercitazione che consiste in un progetto di restauro, nel mio caso si tratta di un tema volutamente veneziano. L’ edificio scelto è un piccolo palazzo veneziano affacciato sulle fondamenta del Rio del Gaffaro, di epoca tardogotica. Il cronoprogramma del corso si sviluppa in tre fasi: lezioni teoriche, scelta del tema di esercitazione e analisi, progetto di restauro. La parte teorica ha arricchito il bagaglio culturale degli studenti sotto due punti di vista. Innanzitutto le nozioni tecnico-scientifiche, indispensabili alla comprensione di una realtà particolare che ha a che fare con strutture e reperti di altri tempi. In secondo luogo l’introduzione ad un metodo e una mentalità, indispensabile nella città di Venezia ma senza dubbio molto arricchente anche altrove, ossia quella dell’architetto del restauro, una figura che si rapporta all’antico con una particolare sensibilità al tema del tempo e delle sue manifestazioni, e cerca un equilibrio tra esigenze dell’architettura ed esigenze dell’uomo.


Pagine 102 - 103

Si tratta di un palazzo veneziano privato, costruito dal collezzionista Andrea Odoni. Paolo Maretto ne L’edilizia gotica veneziana colloca l’edificio nel tardo quattrocento per via della tipica pianta a “C” del complesso che si sviluppa attorno alla corte interna. L’impianto è formato da un piano basamentale di servizio e accesso, il piano nobile al quale si accede dalla scala a “L” situata nella corte, e il piano attico collegato tramite una scala interna con quello nobile. La facciata ha un forte carattere gotico, riscontrabile nelle aperture e nel tipico cornicione. Il piano nobile si presenta con una tetrafora gotica centrale e due alte finestre ai lati. L’attico presenta una trifora decentrata e due finestre minori ai lati. Ci sono delle aggiunte di carattere rinascimentale, particolarmente d’impatto è il balcone in pietra con parapetto a colonnine a doppio bulbo. La trifora mostra segni di modificazione e la finestra centrale è stata chiusa. Lo stato di conservazione non è disastroso, se non per il degrado dell’intonaco gotico affrescato, che sarà il punto centrale del progetto di restauro. A sinistra: la trasformazione della pianta basamentale, oggi con due accessi distinti. A destra: 1 Fotomosaico della facciata 2 Rilievo metrico e ridisegno


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Pagine 104 - 105

In questa pagina: 1 Mappatura delle murature 2 Vista dell’angolata e della discontinuità cromatica di M1 Nella pagina a fianco: Analisi delle murature

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M1a

M1b

M2

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Davy Campana, mat 270905

Pagine 106 - 107

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Mappatura degli intonaci Davy Campana, mat 270905

In questa pagina:

Dettaglio di un resto degli affreschi. La fascia in questione è quella sottogronda, forme e colori sono visibili solo in parte.

Mappatura degli intonaci

Resti diNella affreschipagina con tracceadifianco: colore e forme visibili

1 e 2 Tamponamento della trifora

Elementi di Dettaglio un resto degli affreschi. La fascia in questione è quella sottogron3 lignei Intonaco basamentale similpietra da, forme e colori sono visibili solo in parte.

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Intonaco a sabbia colorato Resti di affreschi con tracce di colore e forme visibili

Intonaco a sabbia colorato Elementi lignei

Intonaco decorativo grigio rinascimentale, con rilievi modellati Intonaco a sabbia colorato

Malta cementizia, interventi recenti Intonaco a sabbia colorato

Chiusura della finestra centrale della trifora con malta di calce e sabbia Intonaco decorativo grigio rinascimentale, con rilievi modellati

Pietra d’Istria Malta cementizia, interventi recenti

Chiusura della finestra centrale della trifora con malta di calce e sabbia

Pietra d’Istria

Il muro se non muraria resti di maggio e lo str per l’in esposiz Il cornic I pare qu s ma in m m maggior Vi sonom prima ed è ancorp


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Pagine 108 - 109

In questa pagina: Mappatura dei resti di affreschi Nella pagina a fianco: 1 resti della fascia verticale (piano nobile) 2 ipotesi ricostruttiva del disegno d’insieme delle superfici decorate 3 tondo tra gli archi della tetrafora 4 fascia con tondi sottogronda


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Pagine 110 - 111

In questa pagina: Mappatura generale dei bordi Nella pagina a fianco: 1. Chiusura negli archi gotici delle finestre superiori con una muratura di carattere rinascimentale, successiva quindi alla costruzione della facciata. 2. La trifora presenta una chiusura della finestra centrale, ma è anche stata modificata nella parte bassa. Si distingue chiaramente la malta usata per le modifiche della trifora: quella della mensola rinascimentale e quella dei parapetti ottocenteschi. 3. La facciata termina a sinistra con un altro edificio che si addossa per tutta la sua altezza. Visibile il giunto in pietra d’Istria e delle applicazioni di malta cementizia recenti. 4. Punto di rottura dell’intonaco similpietra del piano basamentale, visibile l’intervento di sostituzione della muratura. 5. Il balcone di pietra è un aggiunta rinascimentale. Ben visibile la malta impiegata che si addossa alla muratura intonacata gotica ma non al similpietra nella parte basamentale: ciò fa presupporre che si tratta di uno strato successivo oppure contemporaneo al balcone rinascimentale. La fascia marcapiano in pietra d’Istria è interrotta dal balcone.


1

3

2

4

5


Pagine 112 - 113

In questa pagina: Catalogo dei fenomeni di degrado “minori”. Nella pagina a fianco: 1 Mappatura dei fenomeni di degrado “minori” 2 La caduta dell’intonaco


egrado mat 270905 MAPPATURA DEGLI ALTRI FENOMENI DI DEGRADO IN FACCIATA

MAPPATURA DEGLI ALTRI FENOMENI DI DEGRADO IN FACCIATA

1

Crosta nera

Efflorescenza

Distacco

Rottura

Disgregazione

Patina

Colatura

Alterazione cromatica

Crosta nera

Efflorescenza

Distacco

Rottura

Disgregazione

Patina

Colatura

Alterazione cromatica

CADUTA DELL’INTONACO È il fenomeno di degrado che più ha colpito le superfici della struttura, svelando la muratura gotica sottostante che oggi caratterizza palazzo Odoni. 2


Pagine 114 - 115

In questa pagina: Mappatura delle lesioni con indicazioni sui movimenti dei cigli. Nella pagina a fianco: 1 Saparazione della muratura dalla finestra 2 Separazione della muratura dalla finestra (stato piÚ avanzato rispetto al lato sinistro) 3 Foto non raddrizzata che mostra l’abbassamento parziale del balcone 4 Spinta orizzontale del tetto 5 Punzonamento del tetto 6 Cedimento fondario


Quadro fessurativo e deformativo Quadro fessurativo eDavydeformativo Campana, mat 270905

Spinte orizzontali del tetto Spinte orizzontali del tetto

Davy Campana, mat 270905

Lesioni nella parte superiore sinistra della facciata Lesioni nella parte superiore nella sinistra della Lesioni parte sufacciata periore sinistra della facciata

4

Spinta orizzontale causata dalle travi del tetto Il lato destro è vittima di questa sollecitazione che causa lesioni nella muratura e il distacco della muratura stessa dalla cornice lapidea della finestra. Spinta causata dalle delavanzato, tetto Nel latoorizzontale sinistro il fenomeno paretravi meno IlSpinta lato destro è vittima dicon questa sollecitazione orizzontale causata dalle travi del tettoche probabilmente fermato l’addossamento causa lesioniaènella muratura e ildadistacco della muraIldell’edificio lato destro vittima di funge questa sollecitazione che fianco che contrafforte. tura stessa dalla cornice lapidea della finestra. causa lesioni nella muratura e il distacco della muraNel lato sinistro fenomeno paredella meno avanzato, tura stessa dallailcornice lapidea finestra. probabilmente con l’addossamento Nel lato sinistrofermato il fenomeno pare meno avanzato, dell’edificio a fianco checon funge da contrafforte. probabilmente fermato l’addossamento dell’edificio a fianco che funge da contrafforte.

Deformazione di una parte del cornicione In facciata è visibile una bombatura verso l’esterno di una porzione di cornicione, causata sempre dalla spinta orizzontale del tetto. diparte una parte delècornicione rovandosi nella sinistra, probabile che ciò TDeformazione In è visibile una bombatura verso l’esterno Deformazione diall’addossamento una parte del cornicione siafacciata una risposta dell’edificio a di una porzione di cornicione, causata sempre dalla In facciata è visibile una bombatura verso l’esterno fianco: l’allargamento è trattenuto lateralmente e spinta tetto. in di una orizzontale porzione di del cornicione, causata sempre dalla quindi si sfoga verso l’esterno facciata. nella parte sinistra, è probabile che ciò Trovandosi spinta orizzontale del tetto. una risposta dell’edificio rovandosi nellaall’addossamento parte sinistra, è probabile cheaciò Tsia fianco: è trattenutodell’edificio lateralmente sia una l’allargamento risposta all’addossamento ae quindi sil’allargamento sfoga verso l’esterno in facciata. fianco: è trattenuto lateralmente e quindi si sfoga verso l’esterno in facciata.

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Lesioni nella parte superiore destra della facciata Lesioni nella parte superiore destraparte dellasuLesioni nella facciata destra della periore facciata

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Vista non fotoraddrizzata della zona basamentale sinistra. Vista non fotoraddrizzata della zona Vista non fotoraddriz-

Abbassamento del lato sinistro della facciata Abbassamento del lato sinistroLodella facciata spostamento verticale Abbassamento del lato sinistrodella della partefacciata sinistra è evi-

6

dente. Le lesioni tuttavia non Lo spostamento verticale portano a una concludella parte è eviLo spostamento sione certa sinistra sulle verticale cause, dente.parteosservando della sinistra è evidaltronde il Le lesionie tuttavia dente. balcone le cornicinon di portano a tuttavia una concluLe lesioni nonbapietra delle aperture sione certa sulle cause, portano a pare una conclusamentali evidente daltronde il sione certaosservando sulle cause, un abbassamento legato balcone e le cornici di il daltronde osservando a un cedimento differenpietra delle aperture balcone e le cornici dibaziato della parte fondisamentali evidente pietra dellepare aperture baaria. un abbassamento legato samentali pare evidente a unabbassamento cedimento differenun legato ziato della partedifferenfondia un cedimento aria. della parte fondiziato aria.


Pagine 116 - 117

ciata u rio

olare orata vata

1

3

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In questa pagina: 1 e 2 Palazzo Contarini 3 e 4 Palazzo Barbaro (facciata laterale su Rio) 5 Chiesa in campo S. Polo

Polo

ciata u rio

Nella pagina a fianco:

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Progetto culturale per Palazzo Odoni


Idee e aspettative di Idee progetto I caratteri dell’edificioI caratteri dell’edificio e aspettative di progetto Tra gli interventi già eseguiti interessanti il nostro caso ri- per il nostro caso riPalazzo Odoni si presenta come un palazzo tardogotico tuttoTra gli interventi già per eseguiti interessanti Palazzo Odoni si presenta come un palazzo tardogotico tuttoporto tre casi veneziani: sommato ben conservato, arrivato ai giorni nostri senzaai aver porto tre casi veneziani: sommato ben conservato, arrivato giorni nostri senza aver - Palazzo Barbaro - Palazzo Barbaro subito grandi trasformazioni o stravolgimenti di quelli che subito grandi trasformazioni o stravolgimenti di quelli che sono i tratti gotici chesono lo caratterizzano. Le trasformazioni di Le trasformazioni di - Chiesa in campo S.Polo - Chiesa in campo S.Polo i tratti gotici che lo caratterizzano. - Palazzo Contarini - Palazzo Contarini epoca successiva (modificazione della trifora, balcone alla teepoca successiva (modificazione della trifora, balcone alla teNel primo caso si tratta un restauro degli affretrafora e intonaco basamentale) e le aggiunte sette-ottoNeldiprimo caso si strutturale tratta di unerestauro strutturale e degli affretrafora e intonaco basamentale) e le aggiunte sette-ottoschi, interessante non tanto per la suntuosa facciata princicentesche (parapetti centesche bombati alla trifora) sono elementi che si schi, interessante non tanto per la suntuosa facciata princi(parapetti bombati alla trifora) sono elementi che si pale su canal Grande,pale ma su percanal la facciata laterale sullario che laterale sul rio che integrano nella facciata senza costituire un disturbo. I serraGrande, ma per facciata integrano nella facciata senza costituire un disturbo. I serrapresenta una muratura ripulitauna e una fascia sottogronda menti sono adeguati menti allo stile dell’edificio. presenta muratura ripulita e unaconfascia sottogronda consono adeguati allo stile dell’edificio. Barbaro, facciata servata. Questo esempio è valido perchè la fascia non si è servata. Questo esempio è valido perchè la fascia nonPalazzo si è secondaria su rio conservata completa, nè è stata completata in fase di restauLa facciata del palazzo stata affrescata. L’analisi quel poco L’analisi di quel poco conservata completa, nè è stata completata in fase di restauLaèfacciata del palazzo è statadiaffrescata. ro, ma se ne sono conservate presenti.le forme già presenti. che resta degli affreschi la ricostruzione fornisro, ma seleneforme sono già conservate chedecorativi resta deglieaffreschi decorativi e la ricostruzione fornisLa chiesa in campo S.Polo ha subito un lavoro cono un immagine non banale dell’edificio: decorazioni pit- le decorazioni pitLa chiesa in campo S.Polodihaconservazisubito un lavoro di conservazicono un immagine nonlebanale dell’edificio: one interessante: un’integrazione monocromatica che consertoriche a fasce e tondi non appartengono a un epoca precisa one interessante: un’integrazione monocromatica che consertoriche a fasce e tondi non appartengono a un epoca precisa va muratura e pietra va conferendogli uniformità cromaticauniformità ma ma sembrano più di carattere transitorio. I motivi floreali delle muratura e pietra conferendogli cromatica ma ma sembrano più di carattere transitorio. I motivi floreali delle lasciando leggibili le materie trattate. fasce e dei tondi del piano nobile, nonchè il clore rosso, sono lasciando leggibili le materie trattate. fasce e dei tondi del piano nobile, nonchè il clore rosso, sono Palazzo Barbaro, particolare In una facciata di Palazzo Contarini riguardato elementi tipicamenteelementi gotici; ma i tondi congotici; teste appartenIn una facciataildirestauro Palazzo ha Contarini il restauro ha riguardato tipicamente ma i tondi con teste appartendella fascia decorata alcuni resti di affreschi similiresti perdi geometria asimili quelli di geometria Palazzo a quelli di Palazzo gono più alle decorazioni di epoca rinascimentale. Questo alcuni affreschi per conservata gono più alle decorazioni di epoca rinascimentale. Questo Odoni: una fascia sottogronda tondi e riquadri tra men-e riquadri tra le mentipo di affreschi è raro, sedinon unico, èvisto talenon abbinamento Odoni: unacon fascia sottogronda conletondi tipo affreschi raro,il se unico, visto il tale abbinamento sole del cornicione. Ilsole recupero è stato simile a quelloè di Palazdi motivi; inoltre le facciate affrescate non sono molto diffuse del cornicione. Il recupero stato simile a quello di Palazdi motivi; inoltre le facciate affrescate non sono molto diffuse zo Barbaro per quanto riguarda la fascia con tondi, che sono per la loro scarsa capacità di resistere al degrado. zo Barbaro per quanto riguarda la fascia con tondi, che sono per la loro scarsa capacità di resistere al degrado. visibili ma incompleti,visibili comema il tempo li ha trasformati. I ret-li ha trasformati. I retÈ evidente che il progetto di restauro dovrà occuparsi di incompleti, come il tempo È evidente che il progetto di restauro dovrà occuparsi di del cornicione sono stati puliti e restau questi resti di affreschi. Come intervenire e inCome qualeintervenire misura? e in quale misura?tangoli tra le mensoletangoli tra le mensole del cornicione sono stati puliti e restau questi resti di affreschi. rati e spiccano con i loro colori vivi. Questo è un effetto rati e spiccano con i loro colori vivi.che Questo è un effetto che non intendo ottenerenon in Palazzo Il degrado intendoOdoni. ottenere in Palazzo Odoni. Il degrado I fenomeni di degrado sono di diversa entità: dal degrado I fenomeni di degrado sono di diversa entità: dal degrado Dettaglio degli afDettaglio degli afdell’intonaco affrescato che è esteso a tutta lache facciata, a a tutta la facciata, a freschi di Palazzo dell’intonaco affrescato è esteso freschi di Palazzo Contarini. fenomeni minori come il colamento l’efflorescenza che oin-l’efflorescenza che inContarini. fenomeni minorio come il colamento La fascia sottogronLa fascia sottogronteressano piccole aree. da con tondi è stata teressano piccole aree. da con tondi è stata salvaguardata nella L’erosione e la cadutaL’erosione dell’intonaco sono processi irreversibili: salvaguardata nella e la caduta dell’intonaco sono processi irreversibili: sua incompletezza, sua incompletezza, mentre una crosta può essere rimossa luce lo appare in forte conmentre una crostariportando può esserealla rimossa riportando alla luce lo appare in forte contrasto con i riquadri Chiesa in Campo San Polo strato sottostante, ridipingere un affresco è una falsificazione trasto con i riquadri strato sottostante, ridipingere un affresco è una falsificazione dipinti soprasranti. dipinti soprasranti. del medesimo, quindidel il progetto dovrà intervenire in una de-intervenire in una demedesimo, quindi il progetto dovrà terminata misura perterminata non cadere nel grottesco e preservare le misura per non cadere nel grottesco e preservare le L’edificio necessita diL’edificio un consolidamento nella configurazioni che sono resistite. che sono resistite. necessita distrutturale un consolidamento strutturale nella configurazioni parte alta soggetta alla spinta laterale del tetto. deg Il degrado dell’intonaco basamentale similpietra è un altro parte alta soggetta alla spinta laterale del tetto. deg Il degrado dell’intonaco basamentale similpietra è un altro salvaguardare affreschi rimas- gli affreschi rimaspunto del progetto: inevitabilmente si avrà a che fare consi avrà a che fare con Il progetto di restauroIl vuole progetto di restauro gli vuole salvaguardare punto del progetto: inevitabilmente ti, restaurarli per renderli più visibili e renderli leggibili senza peròe leggibili senza però questo intonaco in buona parte caduto e alterato cromaticati, restaurarli per più visibili questo intonaco in buona parte caduto e alterato cromaticaricostruirli. mente. Un’integrazione punta a restituire al palazzo baricostruirli. mente. Un’integrazione punta aun restituire al palazzo un baL’aspetto di edificio “in quantoditale” va conservato, con-va conservato, si consamento, si tratta quindi di un ripristino della configurazione L’aspetto edificio “in quanto si tale” samento, si tratta quindi di un ripristino della configurazione serverà la muratura gotica ormai scoperta, divenuta elemento (inequivocabile) dell’intonaco simil-pietra. serverà la muratura gotica ormai scoperta, divenuta elemento (inequivocabile) dell’intonaco simil-pietra. caratterizzante, con qualche correzzione cromatica per resti- cromatica per restiLo scurimento della pietra causato dalle croste è un altro caratterizzante, con qualche correzzione Lo scurimento della pietra causato dalle croste è un altro tuire uniformità. tema di progetto: è uno sporco da ripulire o un testimone tuire uniformità. tema di progetto: è uno sporco da ripulire o un testimone L’intonaco basamentale sarà pulito e ricompletato, in modo dell’antichità dell’edificio? L’intonaco basamentale sarà pulito e ricompletato, in modo dell’antichità dell’edificio? da restituire un basamento completo. da restituire un basamento completo. Palazzo Contarini

Palazzo Barb seco

Palazzo Barbar della fa

Chiesa in Cam

Pala


onsolidamenti Consolidamenti strutturalistrutturali struttura La struttura necessitanecessita di due tipidididue interventi tipi di interventi strutturalistrutturali ai due ai due tremi della estremi fabbrica: della fabbrica: il tetto e ill’apparato tetto e l’apparato fondario.fondario.

Per la questione er la questione del cedimento del cedimento delle fondazioni delle fondazioni occorrono occorrono apapofondite profondite indagini per indagini capireper cosa capire esattamente cosa esattamente ha provocato ha provocato uesto abbassamento, questo abbassamento, in modo in damodo poter da intervenire poter intervenire evitando evitando e il cedimento che il cedimento proseguaprosegua e crei danni e crei gravi. danni gravi.

que La que questione questione delle spinte delle orizzontali spinte orizzontali del tetto del ci porta tettoacilavoraporta a lavoratra l’ultimo re trasolaio l’ultimo e lasolaio struttura e la struttura lignea della lignea copertura. della copertura. Qui Qui applicherà si applicherà l’approccio l’approccio del minimo delintervento, minimo intervento, assecondanassecondano la struttura do la struttura esistenteesistente con un’integrazione con un’integrazione correttiva. correttiva. La La gura delfigura “trattenere del “trattenere tirando” tirando” tramite tiranti tramite è probabilmente tiranti è probabilmente più adatta la più (ovviamente adatta (ovviamente queste sono queste considerazioni sono considerazioni generali generali e si basano che sisui basano meccanismi sui meccanismi costruttivicostruttivi veneziani,veneziani, manca lamanca la noscenza conoscenza diretta della diretta copertura della copertura del palazzo delper palazzo deliberare per deliberare ecisamente precisamente il tipo di intervento). il tipo di intervento).

econsolidamento Preconsolidamento e pulizia e pulizia La oggi fabbrica fabbrica non oggi si trova nonnelle si trova condizioni nelle condizioni di affrontare di affrontare una una ulizia: troppi pulizia: elementi troppi elementi peculiari peculiari sono in uno sono stato in uno di degrado stato di degrado anzatoavanzato prossimi prossimi alla caduta allao caduta comunque o comunque troppo poco troppo sta-poco stali, la pulizia bili, la deve pulizia essere deve preceduta essere preceduta da un preconsolidamenda un preconsolidamensoprattutto to soprattutto per quanto perriguarda quanto riguarda gli affreschi, gli affreschi, ma anchema peranche per ementielementi lapidei. lapidei.

Dettaglio di una Dettaglio parte sottodi una parte sottogronda gronda Gli affreschi sono Gli affreschi alterati sono alterati cromaticamente cromaticamente dalle dalle incrostazioni eincrostazioni vertono in e vertono in uno stato di frammentaziuno stato di frammentazione che rendeone il tutto che rende molto il tutto molto fragile. Occorre fragile. un preconOccorre un preconsolidamento esolidamento successiva e successiva mente la pulizia. mente la pulizia.

crosteLe nere croste saranno nere rimosse saranno dal rimosse cornicione dal cornicione e dal piano e dal ba-piano bamentale, samentale, mentre sulle mentre aperture sulle aperture gotiche saranno gotiche lasciate sarannoinlasciate in uanto avvalorano quanto avvalorano le forme le tridimensionali forme tridimensionali di pietra di senza pietra an-senza anerirle completamente nerirle completamente (cosa che(cosa invece che accade inveceper accade alcune per alcune ensole mensole sottogronda). sottogronda).

Trattamento Trattamento della muratura della muratura La muratura La muratura è oggi visibile è oggie visibile caratterizza e caratterizza l’immagine l’immagine del palaz-del palazzo, pertanto zo, pertanto il progetto il progetto di restauro di restauro non si pone nonl’obiettivo si pone l’obiettivo del del ritorno all’antica ritorno all’antica facciata affrescata facciata affrescata in cui la muratura in cui la muratura è com- è completamente pletamente intonacata intonacata di bianco,dibensì bianco, punta bensì a conservare punta a conservare la la muraturamuratura come è giunta come ai è giunta nostri giorni, ai nostri a vista. giorni, a vista. Una voltaUna pulita volta dagli pulita indecorosi dagli indecorosi risarcimenti risarcimenti recenti direcenti malta di malta cementizia, cementizia, occorre trovare occorreuna trovare maltauna adeguata malta adeguata per risarcire per risarcire le parti lesionate le parti lesionate della muratura. della muratura. I resti di intonaci I resti di sette-ottocenteschi intonaci sette-ottocenteschi rinvenutirinvenuti tra gli archi tra gli archi della tetrafora della tetrafora e sparsi su e sparsi tutta lasuparete tutta lalibera parete laterale liberasaranlaterale saranno rimossi. no questa rimossi.operazione questa operazione portarà alla portarà luce parte alla luce degli parte af- degli affreschi (ilfreschi tondo (il centrale tondo della centrale tretrafora) della tretrafora) e dei giunti e dei scanalati giunti scanalati della muratura della muratura laterale. laterale. Le lesioniLe quasi lesioni speculari quasi speculari causate dal causate tetto dal nontetto possono non possono essere lasciate essereaperte, lasciatema aperte, cancellarle ma cancellarle del tutto del significherebtutto significherebbe cancellarne be cancellarne parte della parte vita.della Il ricarcimento vita. Il ricarcimento strutturale strutturale eseseguito alla eguito copertura alla copertura potrà essere potrà leggibile essere leggibile dalla facciata dalla facciata tramite queste tramite“ciccatrici”. queste “ciccatrici”. In quantoInalla quanto superficie alla superficie muraria, muraria, una leggera unaalterazione leggera alterazione crocromatica renderà matica uniforme renderà uniforme e decorosa e decorosa la facciatalalasciando facciata lasciando a a vista la sua vista natura. la sua natura. Trattamento Trattamento della muratura della muratura La muratura La muratura è oggi visibile è oggie visibile caratterizza e caratterizza l’immagine l’immagine del palaz-del palazzo, pertanto zo, pertanto il progetto il progetto di restauro di restauro non si pone nonl’obiettivo si pone l’obiettivo del del ritorno all’antica ritorno all’antica facciata affrescata facciata affrescata in cui la muratura in cui la muratura è com- è completamente pletamente intonacata intonacata di bianco,dibensì bianco, punta bensì a conservare punta a conservare la la muraturamuratura come è giunta come ai è giunta nostri giorni, ai nostri a vista. giorni, a vista. Una voltaUna pulita volta dagli pulita indecorosi dagli indecorosi risarcimenti risarcimenti recenti direcenti malta di malta cementizia, cementizia, occorre trovare occorreuna trovare maltauna adeguata malta adeguata per risarcire per risarcire le parti lesionate le parti lesionate della muratura. della muratura. I resti di intonaci I resti di sette-ottocenteschi intonaci sette-ottocenteschi rinvenutirinvenuti tra gli archi tra gli archi della tetrafora della tetrafora e sparsi su e sparsi tutta lasuparete tutta lalibera parete laterale liberasaranlaterale saranno rimossi. no questa rimossi.operazione questa operazione portarà alla portarà luce parte alla luce degli parte af- degli affreschi (ilfreschi tondo (il centrale tondo della centrale tretrafora) della tretrafora) e dei giunti e dei scanalati giunti scanalati della muratura della muratura laterale. laterale. Le lesioniLe quasi lesioni speculari quasi speculari causate dal causate tetto dal nontetto possono non possono essere lasciate essereaperte, lasciatema aperte, cancellarle ma cancellarle del tutto del significherebtutto significherebbe cancellarne be cancellarne parte della parte vita.della Il ricarcimento vita. Il ricarcimento strutturale strutturale eseseguito alla eguito copertura alla copertura potrà essere potrà leggibile essere leggibile dalla facciata dalla facciata tramite queste tramite“ciccatrici”. queste “ciccatrici”. In quantoInalla quanto superficie alla superficie muraria, muraria, una leggera unaalterazione leggera alterazione crocromatica renderà matica uniforme renderà uniforme e decorosa e decorosa la facciatalalasciando facciata lasciando a a vista la sua vista natura. la sua natura.

Pagine 118 - 119

Pulitura dellaPulitura crosta d nera: il candore nera: as-il ca soluto non è necessoluto no sario, la pulizia sario, ris- la p parmierà croste parmierà più lievi per non renlievi per n dere toppo “nuova” dere topp la pietra. la pietra.

La mutarura può La mutar essere resa più essere re omogenea e decomogene orosa tramitaorosa la ri- tra mozione di malte mozione estranee e la estranee stesura di un intonaco ra di un i conservativo conserva semitrasparente. trasparen

Una integrazione Una integ ricostruttiva degli ricostrutti affreschi porta affreschi al grottesco e adgrottesco un effetto di falsificazieffetto di one. one.

In questa pagina: Interventi: “fare e non fare” Nella pagina a fianco: 1 Trattamento degli affreschi, prima e dopo 2 Trattamento della muratura gotica, prima e dopo 3 Esempio di pulitura “controllata” della pietra 4 Tentativo di ricostruzione parziale degli affreschi, scartato in quanto falsario 5 La pulitura porterà ad una maggiore visibilità degli affreschi, che non vanno “ridipinti”. 6 Esempio di trattamento della muratura volto anche a dare più visibilità ai resti

Una pulizia degli Unaafpuliz freschi da macchie, freschi da incrostazioni eincrostaz colamenti porteràmenti alla po luce una più marluce una cata visibilit cata visib

Con il trattamento Con il tra della muratura della e unmur minimo intervento minimo i di reintegrazione di reinteg di colore nei framcolore ne menti esistenti menti esi (nessuna ricostruzi(nessuna one) gli affreschi one)asgli a sumono una dignisumono tosa leggibilità. tosa legg

Prima e dopoPrima e d l’intervento dil’interven pulitura, integrazione litura, int cromatica e trattacromatic mento della muramento de tur tur


ale. -ulari causate dal tetto non possono - ma cancellarle del tutto significherebte, ez-della vita. Il ricarcimento strutturale esa potrà essere leggibile dalla facciata oatrici”. ficie muraria, una1 leggera alterazione croorme e decorosa la facciata lasciando a

muratura visibile e caratterizza l’immagine del palazti 2 tto di restauro non si pone l’obiettivo del ciata affrescata in cui la muratura è comata di bianco, bensì punta a conservare la unta ai nostri giorni, a vista. li indecorosi risarcimenti recenti di malta trovare una malta adeguata per risarcire lla muratura. tte-ottocenteschi rinvenuti tra gli archi rsi su tutta la parete libera laterale saranz-perazione portarà alla luce parte degli aftrale della tretrafora) e dei giunti scanalati ale. a culari causate3 dal tetto non possono te, ma cancellarle del tutto significhereb-

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Pulitura della crosta nera: il candore asPrima Prima enon dopo e dopo soluto è necesl’intervento l’intervento di pudi sario, la pulizia ris-pulitura, litura, integrazione integrazione parmierà croste più cromatica cromatica e trattae trattalievi per non renmento mento della della muramuradere toppo “nuova” tur tur la pietra.

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La mutarura può essere resa più omogenea e decorosa tramita la rimozione di malte estranee e la stesura di un intonaco conservativo semitrasparente.

Una integrazione 5 ricostruttiva degli affreschi porta al grottesco e ad un effetto di falsificazione.

Pulitura della crosta nera: il candore assoluto non è necessario, la pulizia risparmierà Una pulizia degli af-croste più freschi da macchie, lievi per non renincrostazioni cola- “nuova” dereetoppo menti porterà alla 6 la pietra. luce una più marcata visibilit

Un ric aff gro eff on

Un fre inc me luc ca

Co de mi di co me (ne on su to


Pagine 120 - 121

In questa pagina: Dettaglio in fotosequenza: prima e dopo Nella pagina a fianco: Fotomontaggio della facciata dopo l’intervento e sequenza tecnica degli interventi




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