Libro pesci in rete

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La lenza

La lenza è il filo da pesca più utilizzato da i pescatori sportivi di tutto il mondo. E’ co mpos to da NYLON trasparente o tendente al colore dell’ambiente di pesca. Altamente resistente alla TRAZIONE e all’USURA, ma allo stesso tempo abbastanza elastico da ammortizzare le sfuriate dei pesci più combattivi. La lenza è il TRAIT D’UNION tra il pescecane e il pesce dovrà quindi essere dimensionate in base alle dimensioni della pre da, ma anche alla sp o rtivi tà del pescecane, il quale dovrà sempre darle almeno una possibilità di cavarsela. I primi scritti che menzionano delle lenze che risalgono al 1490 da un noto mercante di ODESSA.



Il t r a b uc c o Un giorno, l’anziano di un trabucco disse: “Se un giorno scoprissi che il paradiso esiste davvero, non ne sarei sorpreso! certamente sarebbe molto simile ad un trabucco, è qui che ho trascorso tutta la mia vita”. Il trabucco è una antica macchina da pesca tipica delle coste del Gargano, Molise e dell’Abruzzo. E’ diffusa nel basso Adriatico fino ad alcune località della costa settentrionale della provincia di Bari. E’ presentata anche in alcuni della costa del basso Tirreno.

L a stor ia del tr a bu cco Secondo alcuni Storici pugliesi, il trabucco sarebbe un’invenzione importata dai Fenici. La più antica data di esistenza documentata risale al XVIII secolo, periodo in cui pescatori dell’Abruzzo dovettero ingegnarsi per ideare una tecnica di pesca che non fosse soggetta alle condizioni meteo marine della zona. I trabucchi, infatti, permettono di pescare senza doversi inoltrare per mare.



i p a l a ng a r i Il palangaro è uno degli attrezzi più utilizzati dagli operatori della piccola pesca del Mediterraneo, ma presenta caratteristiche diverse in funzione delle aree geografiche e delle marinerie che lo utilizzavano. Questo particolare tipo di attrezzo con ami è utilizzato soprattutto nell’Italia meridionale ma recentemente si è diffusa anche nell’alto e medio Adriatico per la pesca del tonno. Le tecniche di utilizzo di questo attrezzo sono state tramandate verbalmente dai pescatori che nei secoli ne hanno fatto la loro risorsa ed il loro mestiere. Oggi è assai diffuso anche tra i pescatori sportivi che, regolamentati dal D.P.R. numero 1639 del 2 ottobre 1968 e S. M. J. J. possono utilizzare palangari dotati al massimo di 200 ami. Benché sia un attrezzo il cui utilizzo necessita di una certa perizia ed esperienza, il palangaro generalmente ha un rendimento elevato, ma soprattutto in qualità del pescato. In alcune zone la pesca con il palangaro dai risultati più che soddisfacenti per far vivere e prosperare l’impresa di pesca, in altare, quelle soprattutto dove si ha la presenza di altri tipi di pesca, il rendimento è minore. Comunque, la pesca del palangaro è generalmente



L a r e t e d a p os t a La rete da posta è un’ attrezzo da pesca professionale costituito da una rete disposta verticalm ente e spesso m olto lunga che viene rilasciata in m are, lasciando che siano le prede a raggiungerla e rim anere im pigliate. Queste reti in altre possono essere fissate e ancorate al fondo, oppure derivanti, cioè libere di m uoversi con la corrente del m are.

Funzionam ento La cottura del pesce della rete da posta si basa su quattro diversi m eccanism i: im bocco in cui il pesce si infila con la testa e rim ane bloccato. • Am m aliam ento m eccanism o sim ile all’im bocco m a il pesce viene bloccato a m età del corpo.

• Im pigliam ento in cui il pesce rim ane im pigliato per le sporgenze del corpo com e: denti o raggi e le pinne.

• Insaccam ento, tipico del tram aglio, il cui funzionam ento è spiegato nella Sezione dei tipi di rete.





La pesca a strascico

La pesca a strascico è un metodo di pesca che consiste nel trainare attivamente una rete da pesca sul fondo del mare. La rete può essere tramandata. Le reti a strascico hanno generalmente forma conica; la parte terminale, apribile per estrarre, prendere il nome di sacco, l’apertura invece prende il nome di bocca e la parte centrale del ventre. Sovente ai lati della bocca so no pre se nt i d ue lu ng he s tr is ce d i fo r ma triangolarecon funzioni di ”invito” che prendono il nome di ali e che, se la pesca viene praticata da due pescherecci in coppia, vengono mantenute aperte da entrambele barche, con un tonneggio attaccato ad ognuna di essi, nella pesca a strascicocompiuto da una sola barca, il tipo più comune, la rete invece mantenuta aperta da strutture chiamate porte, tavolini o divergenti. Questo tipo di pesca è illegale; il tipo più comune di rete a strascico bentonico(utilizzata per prede che siano sul o nei pressi del fondale). La pesca a strascico bentonica è fonte notevole di impatto sull’ambiente marino. Le reti a strascico, infatti, distinguono o asportano qualunque cosa incontrino sul fondale: pesci, invertebrati, coralli e alghe.



La rete da posta

La rete da p o s ta è u n attre zzo da p e s ca professionale costituito da una rete disposta verticalmente e spesso molto lunga che viene rilasciata in mare, lasciando che siano le prede a raggiungerla e rimanere impigliate. Queste reti in altre possono essere fissate e ancorate al fondo, oppure derivanti, cioè libere di muoversi con la corrente del mare. Funzionamento La cottura del pesce della rete da posta si basa su quattro diversi meccanismi: imbocco in cui il pesce si infila con la testa e rimane bloccato. • Ammaliamento meccanismo simile all’imbocco ma il pesce viene bloccato a metà del corpo. • Impigliamento in cui il pesce rimane impigliato per le sporgenze del corpo come: denti o raggi e le pinne. • I nsaccam ento, tip ico del tramag lio, il cui funzionamento è spiegato nella sezione dei tipi di rete.



LA PESCA con le nasse Con nassa si intende un antico attrezzo di pesca. Tutt’ora viene impiegato nella pesca tradizionale, ve ne sono diversi tipi, a seconda della zona e del tipo di preda. I principali sono due: a campana e a barile. La nassa e costituita da una rete metallica o di plastica con, all’estremità, un “imbuto”. L’esca appesa all’interno costringe il pesce ad entrare forzando le maglie potenziate della strozzatura. In questo modo la preda non è poi più in grado d i u s c i r e d al l a t r a p p o l a . L e n a s s e s o n o generalmente potenziate a largo la sera, è recuperata la mattina seguente per sostituire l’esca e il pescato. Le esche più usate sono le sardine per il forte odore che emanano, il formaggio e il pane.



La m aggior parte di stelle m arine ha tipicam ente cinque raggi o braccia che si diratano da un disco centrale. Molti gruppi astrodei com e le solestrodei hanno fra dieci quindici braccia altre specie com e L’ antartico Labidiaster am ulabus ne Possiede fino a cinquanta . Le stelle m arine non devono essere confuse

con la stella serpentina che appartiene ad un'altra classe.


Il salmone

Il salmone ha molte proprietà benefiche, sia che venga consumato fresco , sia affumicato. Cucinare il salmone significa assicurarsi delle ottime proprietà nutrizionali, con un apporto di calorie, che si rivelano non affatto dannose, nemmeno quando di segue un regime alimentare ipocalorico. Questo pesce è ricco di omega 3 che possono essere considerati dei veri e propri alleati per la nostra salute. Riescono ad abbattere il livello di colesterolo, i n c i d o n o p o s i t i va m e n t e s u l r a l le n t a m e n t o dell’invecchiamento prevengono i tumori e aiutano a combattere l’osteoporosi. I salmoni, per riprodursi fanno un lungo viaggio dal mare risalgono il fiume e alla fine depongono le uova. Sono vertebrati marini ovipari. Raggiungono 1,5 m di lunghezza e possono avere un peso di oltre 45 kg. Possono vivere fino a 9 anni, possono raggiungere i 6,5 km al giorno contro corrente.


L A T ROTA N utrizione La trota è un predatore

molto vorace, la cui dieta è costituita da: insetti, crostacei, pesci, rane e vermi.

RIPRODUZIONE Nelle specie d’ acqua dolce la riproduzione avviene durante i mesi invernali. La trota di “mare anodroma “ compie , un migrazione simile a quella del salmone ma generalmente breve.

PESCA Solitamente la trota viene ingannata con piccole esche artificiali del tipo “MINNOW” O piccole imitazioni di vermi. La trota

è un pesce di acqua dolce quindi vive in : laghi,

torrenti , fiumi e ruscelli.

SIGNIFICATO di”MNNOW” Il minnow è un pesce finto

SIGNIFICATO di “ANODROMA” Anodroma vuol dire “MIGRATRICE”.


IL P E SCE C OMB A TTE NTE Il pesce com battente o pesce siam ese com battente, è un pesce d’ acqua dolce appartenente alla fam iglia OSHRON EMIDEA: com prende 1 26 specie d’ acqua dolce.

Questa specie è diffusa nel SUD-EST ASIATICO.

DE SCRIZ IONE Ha un corpo robusto e vagam ente cilindrico, il MASCHIO

invece la FEMMIN A, è più tozza ai lati. La bocca si situa in posizione superiore, tipica dei pesci che occupano la parte superiore della colonna d’ acqua. Il dim orfism o si nota tram ite il pinnaggio. La fem m ina è lunga 5 cm e il m aschio 6-8 cm .

REBECCA & SOFIA LIMARDO


La s os t enibil it à Per essere più sostenibili nei confronti della natura, dovremmo cambiare le nostre solite abitudini alimentari, dovremmo variare. S e noi mangiamo sempre gli stessi pesci, e le stesse carni l’animale potrebbe estinguersi! S e noi tagliamo 15 alberi su 40 abbiamo fatto un buon lavoro perché ne abbiamo tagliati di meno, e si possono ripiantare. Non usare l’energia presa dal petrolio, m a usa l ’ energia pulita.


IL PESCE PAGLIACCIO

Si tratta di un pesce la cui caratteristica principale è la colorazione molto vivace, infatti il suo corpo e di colore arancio con tre bende bianche delimitate da strisce nere sottili: questa l i v r e a è u n o s t r a o r d i n ar i o fenomeno di mimetismo che gli permette di confondersi con i coralli per sfug g ire ai suo i numerosi nemici. Ha il corpo ricoperto di squame rivestite da uno spesso strato di muco che g li per mette d i vivere senza problemi tra i tentacoli dell’ anemone di mare. Non nasce con ques to muco ma co mincia a pro durlo solo dopo il primo contatto con l’anemone.


Sq ua l o b ia nc o Lo squalo bianco è diffuso particolarm ente in acque fredde e tem perate. E’ tuttavia presente anche in acque più calde com e nelle barriere coralline. Vi sono aree particolarm ente interessanti dove c’è un’ elevato num ero di esem plari per la presenza di otarie, foche e elefanti m arini, che attirano

num erosi squali ,che a loro volta attirano i turisti per riprendere gli attacchi degli squali.


Un acquario murale


Qualcuno ha gettato l'ancora...cosa verranno a fare gli umani da queste parti?


...oh!!! ‌.meglio cambiare vasca!!! Qui si mette maleee!


Scappiamoooo!


Percorso di approfondimento svolto dagli alunni della classe quarta D del plesso Pirgotele con la guida della maestra Emanuela


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