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MAURIZIO DI MAGGIO

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CASTRO LIGHTING

CASTRO LIGHTING

LA SUA CARRIERA È INIZIATA NEL 1976 DA RADIO IVREA CANAVESE, PER PROSEGUIRE POI SU ALTRE EMITTENTI PIEMONTESI COME RADIO PIEMONTE STEREO DI BIELLA, RADIO CHIVASSO INTERNATIONAL E RADIO GRAN PARADISO DI VALPERGA, DELLE QUALI È STATO DIRETTORE

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Quindi T.R.E. di Ivrea, Radio Italia 1 di Torino, Radio Torino International ed infine Radio Reporter 93 fino ad aprile 1988, da allora si trasferisce nel Principato di Monaco e lavora a Radio Monte Carlo. Attualmente è in onda dal lunedì al venerdì dalle 20 alle 22. La sua passione per i viaggi l’ha portato in giro per tutti e 5 i continenti; basandosi su queste esperienze ha inventato un format radiofonico che parla di viaggi e che ha via via perfezionato dal 1996 ad oggi. Giornalista pubblicista dal 1980, è stato direttore responsabile di duetestate radiofoniche e di due magazine: Vita di Provincia e Canavese Top. Attualmente collabora con MontecarloIN, QE Magazine, e con il trimestrale in inglese Force One sui quali pubblica i suoi articoli di viaggio. Dj in discoteca dal 1978, ha concluso la sua lunga carriera alla consolle del Jimmy’z di Monte Carlo, dopo aver lavorato sulle navi da crociera come animatore e dj assieme a Piero Chiambretti, Mario Zucca ed altri. Si è occupato anche di numerose produzioni discografiche: nel 1982 ha pubblicato Space Operator dei 4M International per Goody Music. Nel 1984 con Disc8 ha pubblicato Fly To America della Red Gang, con la quale si è esibito nell’estate dello stesso anno a Drive In (Italia 1) e Discoring (Raiuno). Nel 1995, dopo un soggiorno a Londra durante il quale ha conosciuto Eddie Piller (Acid Jazz Records) e Gilles Peterson (Talkin’ Loud Records), ha realizzato, con lo pseudonimo Ciconio, un album doppio intitolato TripTik con la collaborazione di Paolo Ricca, pubblicato da Flying Records. Durante la BIT 2005 ha ricevuto il Premio Colombo della Federalberghi, riservato ai giornalisti che si sono distinti nella promozione del turismo di prossimità. Ha ricevuto due volte il premio dell’ADUTEI - Associazione Delegati Uffici del Turismo Estero in Italia per la categoria radio viaggi, il 15 giugno 2009 ed il 19 giugno 2018 Ha collaborato per 12 anni con la TV del Centre de Presse de Monaco, realizzando una rubrica settimanale in lingua italiana, MC Info, e una serie di documentari di viaggio intitolata “Ailleurs”. Il 24 novembre 2017 ha ricevuto il titolo di Cavaliere dell’Ordine deiGrimaldi da S.A.S. il Principe Alberto II di Monaco.

MAURIZIO, DAL JIMMY’S DI MONTECARLO AL DRIVE IN PASSANDO PER IL CANAVESE, RACCONTACI QUALE RICORDI HANNO SEGNATO LA TUA CARRIERA?

Il primo programma in radio non si scorda mai ed è stato a Radio Ivrea Canavese, la mia città. Era dicembre, aveva appena nevicato, tutto era ovattato, ricoperto di neve fresca. La sede della radio era su una collina, in un luogo un po’ isolato. E ricordo che scesi le scalinate verso la città, in mezzo alla neve gridando di gioia: mi avevano assegnato uno spazio di mezz’ora al sabato per fare la mia prima trasmissione. Un altro ricordo è al Jimmy’z, la mitica discoteca di Montecarlo, quando vidi arrivare in console, accompagnato da una corista, il grande Stevie Wonder che voleva ascoltare un disco. Si era appena esibito nella Salle des Etoiles. Al Drive In arrivai insieme al gruppo Red Gang per eseguire il brano Fly to America. Avevo scritto le parole ed ero l’interprete della parte rap, ci avevo messo tutto il mio sogno americano in quella canzone.

MONEGASCO O EPOREDIESE, COME PREFERISCI DEFINIRTI?

Cittadino del mondo! Sono Di Maggio sempre in viaggio e Montecarlo e Ivrea sono solo tappe dove riposarsi, prima di ripartire.

MEGLIO LAVORARE CON CHIAMBRETTI O SULLE NAVI?

Con Piero abbiamo lavorato insieme sulle navi da crociera, lui come intrattenitore-animatore e io come DJ nella discoteca di bordo. Ci sono state anche altre occasioni. Lui è incredibile, un improvvisatore nato, molto veloce nell’afferrare il lato comico di una situazione o di una persona e prendersene gioco, facendo ridere tutto il pubblico.

RADIO MONTECARLO: COSA SIGNIFICA PER TE ESSERE UNA FIGURA DI RIFERIMENTO PER UNA PLATEA COSÌ IMPORTANTE?

Bhe, non so se sono veramente una figura di riferimento, sicuramente sono il più longevo tra i conduttori attuali con 33 anni di microfono. Ma lontano dal record di 42 anni di carriera a RMC di Luisella Berrino. Essere da tanto tempo in onda fa sì che gli ascoltatori ti avvertano come una figura familiare, sanno tutto di te, dei tuoi gusti, degli interessi, perché ne parlo alla radio e la gente memorizza. E mi capita di incontrare persone che sono miei amici da una vita… senza averli mai incontrati prima!

IL TUO ATTUALE PROGRAMMA ?

In viaggio con DiMaggio è il programma che mi sono inventato nel 1996. Il format da allora è cambiato, si è evoluto, a volte si è accorciato e poi si è espanso. Ma rimane come base l’argomento Viaggi & Destinazioni. Il mondo raccontato, gli spunti su dove andare, i ricordi di viaggio, le persone incontrate, gli aneddoti… sempre partendo dall’attualità, per esempio: “oggi è successo che a Shanghai…” et voilà lo spunto per raccontare brevemente l’attualità e poi far vivere i miei ricordi di quella città, delle sue tangenziali con i cartelli stradali luminosi… e i grattacieli colorati. E così qualsiasi notizia dal mondo può essere uno spunto per me per raccontare.

SITUAZIONE COVID, QUANTO È DIFFICILE CERCARE DI PORTARE ALLEGRIA IN UN MOMENTO COME QUESTO?

Difficile ma non impossibile. La gente spegne la TV proprio per avere musica e spensieratezza, le News sono troppo angoscianti e schiacciano le persone. La radio aiuta il relax, le chiacchere sollevano l’animo, i viaggi fanno sognare.

NOSTALGIA DELL’ITALIA?

Non me la faccio venire, cerco in questo periodo di fare del turismo di prossimità, di andare a vedere o rivedere cose vicine, a riprovare emozioni. E devo dire che l’Italia è veramente il paese più bello del mondo per la varietà dei suoi tesori d’arte, dei suoi borghi, degli angoli… dappertutto trovi bellezza dovuta all’armonie delle forme. In Italia c’è un gusto innato per il bello, ed è il nostro patrimonio nazionale più grande: il buon gusto.

PROGETTI FUTURI?

Tanti, a cominciare da un libro di viaggio, chissà come mai? E poi ritornare a girare e raccontare il mondo con una trasmissione che sia itinerante e faccia sognare. Perché torneremo a viaggiare, non perdete la speranza.

BACK IN TIME: POTENDO SCEGLIERE, IN CHI TI REINCARNERESTI?

In qualche eroe romantico come Zorro. Ma se devo indicare una persona realmente vissuta direi Giorgio Perlasca, un fascista della prima ora che di fronte all’abominio delle leggi raziali si rifiutò di condannare alla deportazioni anche i bambini. E fingendosi un diplomatico spagnolo riuscì a salvare moltissime giovani vite, rischiando la propria. Ecco, Perlasca fu un eroe, un eroe vero.

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