Int or n o a l l e m u r a
per un parco urbano e un itinerario pedonale lungo le Mura.
di di Roma Roma
h. 10.00 Santa Croce in Gerusalemme
h. 13.30 Porta San Sebastiano
Domenica 01 ottobre 2017
L E M U R A A U R E L I A N E S O N O U N PAT R I M O N I O STORICO, ARCHEOLOGICO E URBANO DI ST R AO R D I N A R I O VA LO R E, E P P U R E V E RSA N O I N U N G R AV E S TAT O D I D E G R A D O E D I A B B A N D O N O . N O N O S TA N T E S I A N O S TAT E I N D I V I D U AT E D A L PIANO R E G O L AT O R E URBANISTICO DELLA C I T TÀ C O M E U N A M B I T O D I P R O G R A M M A Z I O N E S T R AT E G I C A , AT T E N D O N O DA TEMPO UN CONCRETO PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE COME GRANDE INFRASTRUTTURA URBANA D E L L O S PA Z I O P U B B L I C O . L ’ I N A R C H L A Z I O , I N S I E M E A L L ’A S S O C I A Z I O N E MURA L AT I N E E AL D I PA R T I M E N T O DI ARCHITETTURA E PROGETTO DELLA SAPIENZA, HA CONTRIBUITO A L L’ O R G A N I Z Z A Z I O N E DEL PROGRAMMA INTORNO ALLE MURA DI R O M A C O N L’ O B I E T T I V O D I R I P O R TA R E S U L L E M U R A L ’A T T E N Z I O N E D E L L A C I T T A D I N A N Z A E DELLE ISTITUZIONI PER PROMUOVERE LA R E A L I Z Z A Z I O N E D I U N PA R C O U R B A N O E D I UN ITINERARIO PEDONALE LUNGO IL SUO T R A C C I AT O .
LE MURA AURELIANE
tratto da: Touring Club Italiano - L’Italia _ Roma (2004)
Tra le capitali europee Roma è l’unica che conservi, in misura considerevole, le mura urbane del periodo classico: capolavoro di architettura militare rimasto in efficienza grazie alla costante cura dei papi - con restauri e ricostruzioni anche molto estere, come per l’intero settore sulla riva destra del tevere - per bene 16 secoli, fino alla storica “breccia” di porta Pia. Il circuito aureliano è stato uno degli insiemi più ammirati, studiati e riprodotti della città, soprattutto negli episodi monumentali delle porte, tanto quelle antiche (tiburtina, maggiore, asinaria, latina, di S. Sebastiano, di S. Paolo) quanto quelle di età moderna dovute ad esponenti di primo piano dell’architettura rinascimentale e barocca: da Michelangelo a Jacopo Del Duca, da Antonio Sangallo il giovane a Gian Lorenzo Bernini. L’importanza storica, architettonica e topografica di questa cinta ne ha imposto la conservazione (sia pure a prezzo di numerose brecce) contrariamente ai principi ‘progressivi’ dell’urbanistica ottocentesca, ai quali furono sacrificate le mura di tante città europee - prime fra tutte Parigi e Vienna - e italiane. LA STORIA L’imperatore Aureliano avviò nel 271 la costruzione delle mura che da lui presero il nome, quando la minaccia sempre più vicina di invasioni barbariche rese indispensabile la realizzazione di una nuova cerchia per proteggere Roma. Cresciuta ben oltre i limiti della primitiva cinta serviana e delle mura erette dal 378 a.C. dopo l’incendio dei Galli, la città era rimasta ‘indifesa’ dalla fine dell’età repubblicana, benché non fossero mancati altri tipi di recinto urbano (il pomerio rituale, più volte ampliato da Silla, Claudio e Vespasiano; una cinta daziaria di età flavia). Linclusione nelle mura di molti edifici preesistenti prova la necessita di ridurre i tempi di costruzione, mentre di altri, demoliti lungo il percorso, furono riutilizzati i materiali; i lavori, realizzati per l’essenziale alla morte di Aureliano (275), furono terminati durante il regno (276-282) di Probo.
LE MURA DI ROMA http://nolli.uoregon.edu/wallsOfRome.html
NUOVA PIANTA DI ROMA 1748 G.B. NOLLI
P R I M A C A M M I N ATA D A : S A N TA C R O C E I N G E R U S A L E M M E A : P O R TA S A N S E B A S T I A N O KM: 3.5 CIRCA ALL’ANFITEATRO CASTRENSE Contermine a piazza di porta Maggiore è piazzale Labicano, dal quale s’imbocca la Via Casilina, seguendo le mura che, dirigendosi verso SE, riutilizzano, fino all’altezza della sopraelevata di viale Castrense, gli archi dell’”Aqua Claudia”. Per un raccordo a d. si sale a viale Castrense, che sottoposta le arcate dell’acquedotto Felice. La cerchia forma un angolo in cui era incluso il “Sessorium” e procede, dopo un tratto munito di belle torri quadrate, verso SO, per innestarsi nella curva dell’Anfiteatro Castrense, presso S. Croce in Gerusalemme. Di età severiana, è uno dei monumenti più importanti e imponenti (m 88x75) incorporati nella cinta, fatto cui deve la parziale conservazione; la struttura internamente in laterizio, è mossa da arcate inquadrate da semicolonne corinzie (i pochi resti del secondo ordine sono scanditi da lesene). PORTA SAN GIOVANNI Punto di partenza della Via Appia Nuova, fu eretta da Jacopo De Luca per Gregorio XIII nel 1574 e ha un aspetto poderoso sottolineato dalle paraste a bugnatura dentata, con la testa di moro nella chiave dell’arco. La più antica PORTA ASINARIA si scorge a sinistra a un livello sensibilmente più basso, segnata da due torroni semicilindrici; in origine era un ingresso secondario, privo di torri, da cui usciva la romana via Asinatia, cui Onorio aggiunse la controporta e le due torri, a due piani di monofore. Chiusa e parzialmente interrata nel 1409, è stata liberata e restaurata nel 1954. PORTA METRONIA E PORTA LATINA I fornici moderni sostituiscono l’antica Porta Metronia, in realtà una semplice postierla ancora riconoscibile sul fronte esterno delle mura, con l’arco di passaggio murato a un livello più basso del piano stradale e un’iscrizione del 1157 che ne ricorda il restauro. Lungo viale Metronio si costeggia uno dei settori più suggestivi e meglio conservati, anche sotto il profilo ambientale, di tutto il circuito, con numerose torri e cortine intatte che si levano direttamente dal manto erboso fino alla Porta Latina, una delle più belle ed integre, con i caratteri originali romani perfettamente conservati, salvo le misure del fornice, che venne ristretto, per ragioni difensive, in epoca imprecisa.
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Porta Maggiore
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Porta Asinaria
Anfiteatro Castrense
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Santa Croce in Gerusalemme
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Basilica di San Giovanni in Laterano
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Porta Metronia via g allia
Parco degli Scipioni
Porta Latina
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Terme di Caracalla
Nuova Porta Ardeatina
Porta San Sebastiano Appia Antica
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RE DI ROMA
PORTA SAN SEBASTIANO La più grande e preservata della cerchia aureliana, che ospita il Museo delle Mura di Roma. Il nome attuale, che sostituì l’antica denominazione di porta Appia derivato dalla Via Appia Antica che ne usciva, è dovuto alla basilica omonima cui la strada consolare conduce. Eretta da Aureliano a due fornici sulla direttrice della porta Capena delle mura Serviane, fu ricostruita da Onorio che ridusse a un solo fornice e restaurata da Belisario e Narsete con marmi tolti ai monumenti che fiancheggiavano la strada consolare. L’arco d’entrata, sormontato da due gallerie coperte e da un cammino di ronda scoperto e merlato, è fiancheggiato da due imponenti torri, pure merlate, quadrangolari nel basamento e semicilindriche nella parte alta, con ordini sovrapposti di finestre centinate. Sul piedritto sin. è una raffigurazione dell’arcangelo Gabriele, con un’iscrizione che ricorda la sconfitta delle truppe di Roberto d’Angiò nel 1327.
prossimi appuntamenti
Domenica 29 ottobre 2017 da Porta San Sebastiano
h.10.00
a Porta Portese
13.30
Domenica 26 novembre 2017 da Santa Croce in Gerusalemme a Porta Pia
h.10.00 13.30
Domenica 17 dicembre 2017 h.10.00 13.30
da Porta Pia a Piazzale Flaminio Per informazioni:
intornoallemuradiroma@gmail.com www.muralatine.it con il patrocinio:
sponsor:
con il supporto di:
art director: Deborah Navarra _ urbanita e DIP. ARCHITETTURA E PROGETTO