MITO DI NARCISO
Narciso era un bel ragazzo. Gli piaceva molto cacciare,così mentre cacciava incontrò la ninfa Eco che si innamorò subito di lui,ma Eco era incapace di parlare perché era costretta a dire le ultime parole di ciò che veniva detto,infatti era stata punita da Giunone. La ninfa corse ad abbracciarlo ma lui la respinse in malo modo, dal dolore si consumò e di lei rimase solo la voce.. Il ragazzo, mentre era nel bosco, si imbatté in una pozza profonda e si accucciò su di essa per bere. Non appena vide per la prima volta nella sua vita la sua immagine riflessa, si innamorò perdutamente del bel ragazzo che stava fissando, senza rendersi conto che fosse lui stesso. Solo dopo un po' si accorse che l'immagine riflessa apparteneva a lui e comprendendo che non avrebbe mai potuto ottenere quell’amore, si lasciò morire struggendosi inutilmente. PERSONAGGI:
NARCISO:
ECO:
LIBRI:
http://www.youtube.com/watch?v=yJWd3itmu20
IL MITO DI ECO E NARCISO Breve descrizione del mito: Dal fiume Cefiso e dalla ninfa greca Lirìope nacque Narciso, un uomo bellissimo. Lirìope chiese all’indovino Tiresia di provvedere al futuro di suo figlio Narciso, ed essa disse che morirà finche conoscerà la propria immagine. A Narciso non interessavano le donne ma era seguito dalla propria bellezza. Intanto nel monte Olimpo esisteva una ninfa molto chiacchierona chiamata Eco che giudicava ogni persona. Era, stanca di Eco, decise di non farla più parlare o al massimo poteva ripetere le ultime parole. Eco,talmente era innamorata di Narciso un giorno lo decise di seguire, lui spaventato chiese chi fosse ma Eco sfortunatamente doveva ripetere le ultime parole. Il rimpianto e lo struggimento la consumavano lentamente, finché a poco a poco di lei non rimase che la voce, condannata a ripetere le parole degli uomini. Narciso intanto continuò a lasciarsi alle spalle spasimanti che subivano i suoi rifiuti,finché la dea Némesi punì la sua arroganza facendo si che fosse proprio Narciso a innamorarsi,senza però poter soddisfare la propria passione. Un giorno dopo aver camminato a lungo, si fermò a bere su un laghetto e vide la propria immagine tanto da volerla abbracciare,ma come disse l’indovino Tiresia:”morirà finché non riconoscerà la propria immagine. Narciso si trafisse il petto con un pugnale e morì ma entusiasto. A quel punto nacque un fiore chiamato Narciso. Personaggi:
Narciso è un personaggio della mitologia greca famoso per la sua bellezza. Nel mito appare incredibilmente crudele,in quanto disdegna ogni persona che lo ama. A seguito di una punizione divina si innamora della sua stessa immagine riflessa in uno specchio d’acqua, morendo cadendo nel fiume in cui si specchiava. Eco è una delle Oreadi, le ninfe delle montagne. Secondo Ovidio, Zeus notando l'attitudine di Eco per il pettegolezzo, la spinse ad intrattenere sua moglie Era in modo da distrarla dai suoi amori furtivi. Era però si accorse dell'inganno, e la punì togliendole l'uso della parola e condannandola a dover ripetere solo le ultime parole che le venivano rivolte o che udiva. La ninfa si innamorò perdutamente di Narciso, ma non potendogli confessare il suo amore, riusciva a ripetere solo le ultime parole da lui pronunciate. Esasperato da questo atteggiamento Narciso fuggì via da Eco, non facendosi trovare mai più. La ninfa disperata iniziò a cercarlo ovunque, e dal dolore si lasciò morire di fame. Di lei restò solo la voce e gli dei impietositi la trasformarono in una roccia. Link video:http://www.youtube.com/watch?v=1dd_8KvY-J8&list=PLFA8FAC12E1736338
Immagini: Narciso
Narciso
Narciso
Eco
Appena ho visto il mito di Eco e Narciso mi sono subito appassionata alla trama di quel racconto perché ogni volta c’era un fatto nuovo e mi ha coinvolto ed incuriosito a vederlo. Per me è un mito naturalistico perché narra la nascita dell’eco e la nascita del fiore Narciso.
ECO E NARCISO
Il mito di Eco e Narciso narra che un giorno naque un bellissimo bambino di nome Narciso che era il figlio di Liriope e del fiume Cefiso,un giorno i genitori portarono narciso da un'indovino e gli chiesero il suo futuro, l'indovino gli disse che il loro bambino morirà solo quando guarderà il suo volto percui i genitori nascosero tutti gli specchi per evitare ciò.Eco era una ninfa madre di Lince e moglie di Pan, adorava i pettegolezzi e Zeus la usava per distrarre Era in una chiacchiera mentre lui andava a tradire quest'ultima con altre donne.Quando Era scoprì questo punì Eco e le tolse la voce e al massimo poteva ripetere le ultime parole degli altri.Passarono gli anni e Narciso divenne un bellissimo uomo che però non pensava mai alle donne che però lo adoravano e lo lodavano.Un giorno Eco stava passeggiando per il bosco quando vide Narciso cacciare e se ne innamorò all'istante, ma quando cercò di dichiarare il suo amore Narciso la respinse ed Eco diventò tristissima tanto che si nascose nei luoghi più interni del bosco e sparì e rimanè solo la sua voce che , ancora oggi possiamo sentire .In quanto a Narciso ? La dea Nemesi lo punì facendogli venire una gran sete mentre cacciava ,allora appena trovato un laghetto fece per bere ma appena vide il suo viso riflesso se ne innamorò, ma dato che non poteva neanche abbracciare il suo amore si uccise con un pugnale e ancora oggi lo si ricorda con un bellissimo fiore il Narciso.
la storia del mito di Apollo e Dafne e del loro amore L'epica è piena di miti che riguardano le divinità e i loro amori difficili. Il mito di Apollo e Dafne racconta di come il dio si sia innamorato della bella Dafne, che non lo ricambiava per via di un dispetto di Eros...
La storia di Apollo e Dafne racconta un amore reso impossibile dai capricci degli dei. La leggenda vuole che Apollo in giro perché lui non aveva mai compiuto gesta eroiche. o, dopo aver ucciso l'enorme serpente Pitone, si avvicinò ad Eros per prenderl Così il dio dell'amore decise di vendicarsi. Salì su un monte e scagliò una freccia di piombo nel cuore della ninfa Dafne, che l'avrebbe tenuta lontana da ogni forma di amore; mentre scoccò una freccia dorata e piena d'amore nel cuore di Apollo, che si innamorò all'istante di Dafne. "Apollo e Dafne" di Francesco Albani Apollo, appena scoprì che la sua amata non esisteva più, decise che, non potendo averla in vita, avrebbe posseduto l'alloro. Dichiarò la pianta sacra per il suo culto e ornò il suo capo e la sua cetra con i suoi rami. Come racconta Ovidio nelle Metamorfosi (I, 555-559): "Apollo l'ama, e abbraccia la pianta come se fosse il corpo della ninfa; ne bacia i rami, ma l'albero sembra ribellarsi a quei baci. Allora il dio deluso così le dice: 'Poiché tu non puoi essere mia sposa, sarai almeno l'albero mio: di te sempre, o lauro, saranno ornati i miei capelli, la mia cetra, la mia faretra". Una vera storia d'amore eterno.
UN' ALTRO MITO DI APOLLO E DAPHNE Nel testo di Ovidio, Apollo si era vantato di saper usare come nessun altro l'arco e le frecce, per la sua presunzione Cupido lo punisce colpendolo e facendolo innamorare della bella ninfa Dafne, la quale però aveva consacrato la sua vita a Diana e alla caccia. L'amore di Apollo è irrefrenabile, Daphne chiede aiuto al padre Penéo, dio dei boschi ,il quale per impedire ai due di congiungersi la trasforma in un albero di Alloro, che da quel momento diventerà sacro per Apollo, questo è in breve l'episodio che Bernini rappresenta fedelmente proprio nel momento della trasformazione della ninfa in pianta. La scena è spettacolare e terribile al tempo stesso. Rincorsa da Apollo, Daphne si protende in avanti, la sua metamorfosi si compie ed è visibile nelle mani che prendono la forma di rami e di foglie, i capelli e le gambe si trasformano in tronco e i piedi in radici; Apollo la guarda incredulo, ma trattandosi di un Dio razionale, rimane impassibile; invece lo sguardo della Ninfa è al contempo
sbigottito e pieno di terrore.
LA MAPPA DI APOLLO
Daphne
Cosa significa il nome di Apollo e di
Apollo : Senza dubbio dopo Zeus, Apollo è il dio più importante della mitologia greca. Il mito di ha uncarattere parallelo. Latona sedotta da Zeus pellegrinò a lungo sulla terra per sfuggire all'ira di Era, nessuno volle ospitarla per timore della vendetta della tremenda dea, finalmente giunse a uno scoglio errante sul mare che la ospitò e in prossimità del parto lo scoglio si fissò al fondo marino con delle colonne diventando così l'isola di Delo. Assistita dalla dea Iride Latona partorì i due gemelli Apollo e Artemide dopo un lungo e laborioso travaglio. Le due divinità hanno un che di misterioso e inavvicinabile che incute rispetto, entrambi munite di arco
colpiscono da lontano e chi è colpito dai loro dardi muore senza soffrire. Apollo rappresenta l'autocontrollo, l'autoconoscenza e il senso della misura nel suo tempio a Delfi stava scritto Conosci te stesso. Egli si occupa anche delle espiazioni, delle purificazioni, delle guariggioni e tale compito gli rimane anche dopo avere
dato le sue proprietà mediche al figlio Asclepio. Apollo è anche un dio profetico e dio del giusto e della purezza ed anche della musica difatti è rappresentato con la lira a capo delle Muse. Essovenne identificato anche con Elio e veniva immaginato alla guida d'un carro tirato da quattro cavalli e col quale conduceva il Sole per il cielo. Identificato come un giovane bellissimo e nudo. Il centro del suo culto era Delfi dove c'era anche il suo famoso oracolo e dove ogni quattro anni si celebravano in suo onore i giochi pitici. I romani lo venerarono come protettore della salute e come dio della divinazione in suo onore celebravano i giochi detti Ludi Apollinare. Daphne : Ninfa, figlia di Penèo e di Gea. Quando inseguita dal dio Apollo che voleva possederla a tutti i costi, pregò la madre Gea di salvarla. Allora Gea, la mutò in alloro. Apollo, innamorato staccò un ramo dalla pianta, se ne fece un serto e volle che la pianta le fosse consacrata.
I LINK DI TRE VIDEO DI APOLLO E DI DAPHNE
1: http://www.youtube.com/watch?v=OIdjyQWnv68 2: http://www.youtube.com/watch?v=tH7lOdV78TQ 3 : http://www.youtube.com/watch?v=2Yz-s92QBW0
I Miti Greci
Le dodici fatiche di Eracle
Bastava dare un' occhiata a Eracle per capire che era figlio di Zeus. Era già molto forte all'età di cinque anni tanto che riusciva a sollevare un cavallo. La moglie di Zeus, la dea Era, lo odiava, perché era nato dall'unione di Zeus e una comune mortale. Era, già quando Eracle era piccolo, gli buttò dei serpenti nella cesta ma lui con una risatina li prese e li strangolò; Era, ancora più infuriata, lo voleva fare a pezzettini. Ma Zeus l' avrebbe odiata e così decise di aspettare il momento giusto per liberarsi di lui. Passarono gli anni e Eracle ormai era diventato alto e robusto, si era sposato e aveva avuto tre bellissimi figli. Un giorno Era mise della droga nel vino di Eracle; quest'ultimo lo bevve e all'improvviso impazzì e uccise la sua adorata moglie e i suoi tre figli. Quando egli tornò in sé era disperato e andò da Zeus che gli disse di andare da Euristeo e di superare le dodici fatiche che gli avrebbe assegnato. Eracle, senza pensarci un secondo di più, partì, pronto per affrontare le dodici fatiche. La prima fatica da superare era quella di uccidere il leone di Nemea, una bestia feroce senza pietà... si dice che la sua pelle, per quanto fosse dura, gli rimbalzassero sopra spade e frecce.
La seconda prova consisteva nell' ammazzare un mostro con un'infinitĂ di teste, l'idra.
Poi fu la volta di catturare la cerva dalle corna d'oro e successivamente il cinghiale gigante, animale terrificante e feroce.
Quinta prova fu quella di eliminare i mostruosi uccelli della palude di Stinfalo; poi Eracle dovette pulire le puzzolenti stalle del re Augia, uomo quanto mai perfido e spietato.
La settima prova era la sconfitta di Diomede e delle sue mostruose giumente mentre nell'ottava dovette catturare il Toro di Creta e rinchiuderlo in una rete.
Per compiere la nona fatica Eracle dovette invece recarsi nel regno delle terribili Amazzoni e conquistare la cintura magica della loro regina, dono del Dio della guerra e della forza Ares.
Decima fatica per Eracle fu quella di catturare i leggendari buoi rossi di Gerione. Successivamente gli venne ordinato di prendere tre mele d'oro dal Giardino delle Esperidi, luogo di cui nessuno sapesse in quale remoto angolo si trovasse.
Come ultima priova Euristeo scelse un'impresa che sembrava impossibile per ogni essere mortale, catturare Cerbero, lo spaventoso cane a tre teste, guardiano delle regioni infernali. Quando Euristeo vide Eracle tornare con il mostro infernale sulle spalle, si sentÏ morire per la paura e ordinò che Cerbero venisse rimandato presso il proprio padrone. Il re, avendo visto come l'eroico cugino era riuscito a vincere su tutte le prove che gli aveva commissionato, si diede per vinto e lo liberò dalla sua prigionia, ponendo cosÏ fine alle sue dodici fatiche.
Le origini di Eracle
Le tradizioni greche ci parlano dell’eroe figlio di Zeus e della mortale Alcmena, ma anche di un Eracle concepito come Dattilo Ideo, primo di un gruppo di cinque Dattili, nati direttamente dalla grande Dea Madre di Creta, e quindi un dio; questo suo aspetto divino, quale Dattilo, è riconoscibile anche nella maggior parte delle imprese da lui compiute e raccolte nella tradizione ‘vulgata’ relativa alle ‘dodici fatiche’ sostenute da Eracle per volere di Era.
Ercole sul grande schermo
Le fatiche di Ercole (1958) - diretto da Pietro Francisci con Steve Reeves, Sylva Koscina e Fabrizio Mioni. http://www.youtube.com/watch?v=tJBWwsGzrWE
Ercole e la regina di Lidia (1959)- diretto da Pietro Francisci con Steve Reeves, Sylva Koscina e Sylvia Lopez. http://www.youtube.com/watch?v=KUmTP4GtJvk
Ercole contro i tiranni di Babilonia (1964) - diretto da Domenico Paolella con Peter Lupus, Helga Linè, Mario Petri. http://www.youtube.com/watch?v=K0Qos_m25Ds
Hercules In New York (1969)- diretto da Arthur Allan Seidelmann con Arnold Strang, Arnold Schwarzenegger e Deborah Loomis http://www.youtube.com/watch?v=w1e4bRgCBKs
“Hercules” (1997)- diretto da Ron Clements Donovan, Susan Egan e James Woods. http://matttrailer.com/hercules_1997
e
John
Musker
con Tate
….....e prossimamente “The Legend of Hercules” (2014)- diretto da Renny Harlin con Kellan Lutz, Gaia Weiss e Scott Adkins.
Ercole sul piccolo schermo
Hercules (Hercules: The Legendary Journeys) è una serie televisiva statunitense. È stata prodotta dal 1995 al 2000 ed è vagamente basata sui racconti dell' eroe culturale Ercole/Hercules. Venne prodotta per sei stagioni diventando uno degli show più seguiti nella storia della televisione americana. La serie è stata preceduta da 5 film televisivi andati in onda nel 1994: Hercules e le donne amazzoni ("Hercules and the Amazon Women"), Hercules e il regno perduto ("Hercules and the Lost Kingdom"), Hercules e il cerchio di fuoco ("Hercules and the Circle of Fire"), Hercules nel regno dei morti ("Hercules in the Underworld"), e Hercules nel labirinto del Minotauro ("Hercules in the Maze of the Minotaur"), usati principalmente per lanciare la serie TV. La serie debuttò in Italia su Italia 1 in prima serata sabato 21 settembre 1996 alle 20:30. In seguito, a causa degli ascolti in declino, la serie venne spostata prima al pomeriggio e poi in mattinata.
“Hercules” (serie animata)- 65 episodi prodotta da Disney Channel dal 1998, spin-off dell'omonimo film (Hercules) del 1997, andata in onda per la prima volta negli USA il 31 agosto 1998 in syndacation e due settimane dopo (il settembre) all'interno della fascia Disney's One Saturday Morning. In Italia è andata in onda per la prima volta su Disney Channel. Essa non rappresenta né un prequel né un sequel, in quanto le vicende raccontate si svolgono nello stesso tempo del film ( midquel) ambientata durante l'adolescenza di Ercole, il quale negli episodi si presenta come "futuro eroe" (in originale "hero in training", ossia "eroe in allenamento") e viene confermata nell'episodio Ercole e l'annuario che vede il protagonista sposato con Megara. Durante la serie vengono introdotti nuovi personaggi basati sulla mitologia greca (i più importanti dei quali sono Cassandra e Icaro).
Ercole al Teatro
Il mito di Eracle al Teatro Greco di Siracusa In occasione del XLIII ciclo di rappresentazioni classiche a Siracusa, in scena l’Eracle di Euripide e le Trachinie di Sofocle: il mito di Eracle, eroe leggendario e uomo mortale, sconfitto da un destino imperscrutabile e beffardo.
Per saperne di più.... Uno spunto sicuramente molto interessante per l'approfondimento del Mito di Eracle è fornito dal seguente video http://www.youtube.com/watch?v=zNAaVjUr8YA
e http://it.wikipedia.org/wiki/Eracle
Il mito di Orfeo e Euridice Orfeo,figlio di Apollo e Calliope, era un cantautore dalla voce celestiale che persino gli animali e la natura si incantavano all'udirla. Egli era innamorato di Euridice, ma anche Aristeo che essendo una persona brutale, quando, una volta, vide Euridice nuda, gli saltò addosso. La ragazza scappò ma mentre fuggiva venne morsa da un serpente e morì. Quando Orfeo lo venne a sapere, senza indugio, partì a riprendersela. Trovata la discesa per gli inferi cominciò a scendere fino al fiume Stige. Lì c'era Caronte, che fortunatamente lo fece attraversare senza pagare il “pedaggio”. Arrivato davanti ad Ade e Persefone ,Orfeo riuscì a convincerli per riprendersi Euridice, ma ad una condizione: non si dovevano guardare finché fossero usciti dalla galleria. Ogni tanto Orfeo era tentato dal girarsi o delle voci facevano altrettanto, ma non doveva girarsi per nessun motivo o avrebbe perso Euridice per sempre. Quando Orfeo fu fuori dal tunnel, Euridice era ancora all'interno, e lì, morì per la seconda volta.
Personaggi: • • • • • • •
Orfeo: figlio di Apollo e Calliope, era un cantautore dalla voce celestiale Euridice: ninfa bellissima Aristeo Ade: fratello di Zeus, il più piccolo fra i tre, re del regno dei morti. Persefone: moglie di Ade Ermes: messaggero degli déi Caronte
Orfeo ed Euridice
Versioni Recenti In altre versioni come quella di Gluck si pensa che Orfeo lo abbia fatto a posta a girarsi, poiché aveva dei ripensamenti sulla relazione con Euridice, o che proprio Ermes dice che Orfeo si era voltato e che Euridice non ricordasse nemmeno chi era.
Su You Tube: http://www.youtube.com/watch? v=QUBG0L1O9VU&list=PLFA8FAC12E1736338 Ho scelto questo mito perché mi è piaciuto molto, ma soprattutto perché secondo me spiega come lasciarsi alle spalle le tentazioni e le cose inutili che potrebbero trarci in inganno.
Laura Fioriello
Orfeo e Euridice
Questo mito parla di due uomini, Orfeo e Aristeo, che amano Euridice. Un giorno Euridice stava facendo il bagno in un laghetto e venne vista da Aristeo che la aggredì così lei cercò di scappare. Mentre correva calpestò un serpente velenoso e morì Aristeo raccontò questo a Orfeo che volle andare a cercare la sua amata negli inferi e quando si trovò davanti al fiume Stige capì che per oltrepassarlo doveva farsi accompagnare da un guardiano di nome Caronte. Egli solitamente voleva essere pagato per accompagnare le persone ma visto che Orfeo non aveva monete lo accompagnò gratuitamente. Quando Orfeo arrivò negli inferi vide seduto Ade che gli disse che se voleva portare via Euridice doveva passare lungo il tunnel e non voltarsi mai per guardarla e se l’avesse fatto Hermes il controllore avrebbe portato via Euridice. Arrivato quasi alla fine del tunnel lei cercò di tentare Orfeo a girarsi ma lui non lo fece perché sapeva che non poteva farlo. Appena uscito dal tunnel si girò ma Euridice era ancora dentro perché si era fermata per colpa della caviglia e così morì due volte. Da quel momento in poi Orfeo non volle vedere più nessuna donna ma quando ritornò a casa incontrò le menadi. Loro visto che Orfeo non le guardava si arrabbiarono e lo uccisero Orfeo facendo finire la sua testa in mare dove non affondò perché cadde sulla lira e poi galleggiando arrivò sull’isola di Lesbo e Zeus commosso prese la lira e la mise in cielo sotto forma di stella.
I personaggi: Orfeo ,Euridice , Aristeo ,Caronte ,Ade ,Ermes Menadi ,Zeus
Immagini
Orfeo davanti a Ade con la lira
la lira di Orfeo