De luca 2008 estratto da belli mesolella

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a cura di

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Attilio Belli e Anna Mesolella

Forme Plurime della Pianificazione Regionale

Quale patrimonio di riflessione teorica e di sperimentazione disciplinare ci hanno lasciato questi ultimi dieci anni di ripresa della pianificazione territoriale regionale e in che modo si può parlare oggi di natura e forma del piano regionale? Il volume prova a rispondere a questi quesiti presentando non solo gli esiti dell’attività di ricerca per il PRIN (2005) sulle Forme plurime di pianificazione regionale, ma anche il dibattito sviluppatosi in occasione del Congresso AESOP di Napoli del luglio 2007 e del Seminario su “La pianificazione regionale in Europa e in Italia. Le prospettive emergenti” svoltosi nel gennaio del 2008. In particolare il volume riflette sui possibili indirizzi per la costruzione di una caratterizzazione strategica e operativa del piano territoriale a livello regionale, con il fine ambizioso di favorire la costruzione di sistemi di pianificazione strategica adeguati ai recenti processi multilivello di coesione economica, sociale e territoriale. Il requisito di “pluralità”, dichiarato nel titolo del volume e indagato nelle attuali forme di pianificazione regionale, riguarda aspetti molteplici. Si va dalla pluralità delle forme di razionalità in azione, alla pluralità di strumenti e approcci che caratterizzano le esperienze in corso. Particolare attenzione è stata posta alla coesistenza di network delle componenti strutturali dei sistemi regionali, al ruolo degli attori coinvolti nei processi di pianificazione regionale nella varietà di forme cooperative dei rapporti intergovernativi interni ai processi, alla pluralità di approcci nella attribuzione di valenza strategica al paesaggio. Ne è scaturita una integrazione fra due linee di ricerca che sembra feconda; una più propriamente relativa alla pianificazione territoriale (spaziale) regionale, l’altra più legata all’indagine sulle forme di pianificazione strategica e alle modalità negoziali implementate nei processi di governo del territorio.

Attilio Belli Anna Mesolella

La Pianificazione Strategica delle regioni

Forme Plurime della Pianificazione Regionale Rispetto ai Sistemi “ordinati” si sono quindi diffuse prat obiettivi come riferimento ed hanno percorso iter formati Sono comunque riconoscibili due tipologie principali, strategica urbana ha avuto nel paese a partire dai primi P etc. e l’altro sviluppatosi intorno alle esperienze promo sostenute economicamente nelle fasi di formazione del pi

Fig. 16 1– and the population (2006) ranges from 668.000 (Bremen) to 12 million (Bavaria). All these Länder have own parliaments, cabinets and prime ministers. They are all represented in the Attilio Belli è professore ordinario di Urbanistica presso laBundesrat, Facoltà di Architettura a kind of a senate, which defends the interests of Länder and has special legislative dell’Università Federico II di Napoli, presidente del Corso di Laurea in Urbanistica powers. No Federal law can be implemented unless it has successfully passed the Bundesrat.

e Pianificazione Territoriale ed Ambientale e coordinatore del Dottorato di ricerca in Urbanistica e Pianificazione Territoriale. Dirige la Rivista CRU-Critica della razionalità Figure 1 PRIN Forme urbanistica ed è autore di diversi volumi e saggi. Nell’ambito della ricerca plurime della pianificazione regionale (2005) ha svolto il ruolo di The coordinatore nazionale, 16 Laender of the co-fondando il network di ricerca SPHERA (Spatial Planning Harmonization in the European Regional Administrations) Anna Mesolella, dottore ed assegnista di ricerca in pianificazione ambientale e territoriale, svolge attività di ricerca presso l’Università Federico II di Napoli ed ha contribuito alla ricerca sulle Forme plurime della pianificazione territoriale regionale. È autrice del libro: Pianificazione regionale tra interessi territoriali e garanzie a lungo termine, Franco Angeli, 2006.

€ 28,00

Distribuzione e tipologie dei docu

Federal Republic of Germany

In contrast to other city regions in Germany, the Hanover region has benefited from a long tradition of advanced regional planning approaches, initiated and elaborated by highly professional bureaucracies over decades. The tradition of competent spatial planning in the region since World War II has been an institutional inheritance which has allowed incremental institutional approaches to increase its efficiency and to find broad consensus among the many public and private players and groups in the region. The strong political and civil servant support for a regional approach has meant that the strategic concepts have effectively been translated into regional land use plans, which guide public and private investments to appropriate locations, while conserving landscape and natural resources. Other city regions in Germany, confronted with similar challenges, are eagerly monitoring the Hanover case in order to learn from the institutional solutions. Whether this will be possible, given the history of the planning tradition in the Hanover city region, its wealth and a comparative absence of pressing problems, remains to be seen. • Inter-communal Master planning in the Ruhr


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