John Cage: 4' 33'' Lezione sui funghi

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John Cage: 4’33� Lezione sui funghi concerti, performance, teatro musicale danza, arti visive, letture per il centenario di John Cage



John Cage: 4’33� Lezione sui funghi concerti, performance, teatro musicale, danza, arti visive, letture per il centenario di John Cage giugno - dicembre 2012 direzione artistica Antonio Caggiano

una produzione dell’Associazione Culturale Dello Scompiglio direttrice artistica Cecilia Bertoni


John Cage, artista che ha scompigliato il linguaggio musicale, si rivela una personalità profondamente affine alla natura del Progetto Dello Scompiglio che, fin dalla sua nascita, ricerca la sovrapposizione dei linguaggi, la contaminazione delle arti e la trasversalità del pensiero, come spiega la direttrice artistica Cecilia Bertoni

disegno di Cecilia Bertoni

“scompigliando il glossario dei linguaggi teatrali e visivi codificati; creando uno spazio di sogno – e d’incubo; contrapponendo linguaggi per farli diventare più chiari; facendoli sbattere l’uno contro l’altro: lasciandoli fluire, uno nell’altro, fino allo svanimento…”


John Cage: 4’33’’ Lezione sui funghi concerti, performance, teatro musicale, danza, arti visive, letture giugno - dicembre 2012

“...non un compositore ma un inventore di genio”. Questa affermazione di Arnold Schönberg, uno dei suoi maestri, serve a chiarire la complessa personalità di John Cage, artista americano di cui nel 2012 si è celebrato il centenario della nascita e il ventennale della morte. Non solo compositore e non compositore in senso tradizionale, Cage sperimenta il suo rapporto con la musica travalicandone i confini e sfociando in settori dell’arte più diversi come le arti visive, la filosofia, la danza e i new media. È lui che inventa l’happening all’inizio degli anni Cinquanta; ancora lui che si appropria del rumore come espressione musicale. Ed è sempre lui che approda al silenzio come parte fondamentale del suono e scrive il suo pezzo più famoso, 4’33’’, in cui è richiesto all’esecutore di rimanere immobile davanti allo strumento senza produrre nessun suono. Grande conoscitore di funghi, viene per questo invitato a partecipare nel 1958 alla trasmissione “Lascia o raddoppia” condotta da Mike Bongiorno dove, oltre a diventare campione, si esibisce nella sua performance Water Walk suscitando l’ilarità del presentatore e del pubblico, a dimostrazione della grande ironia che ha contraddistinto la sua esistenza. John Cage: 4’33’’ Lezione sui funghi è una rassegna di concerti, performance, teatro musicale, danza, arti visive, letture che si è svolta da giugno a dicembre nei vari spazi della Tenuta Dello Scompiglio, a Barga e in luoghi diversi della città di Lucca. È un viaggio nel mondo di Cage che tocca alcuni degli innumerevoli interessi del grande artista: partendo dalle opere per strumenti a percussione si incontrano il pianoforte preparato, la voce, la performance, l’indeterminazione, la danza e i new media fino a giungere al suo rapporto con la natura e alla filosofia sociale. Antonio Caggiano

Il progetto è stato realizzato in collaborazione con: Associazione Ars Ludi Associazione San Cristoforo Art-Philosophy-Science-Spirituality Corsi estivi di perfezionamento musicale di Pitigliano-Sorano Festival Opera Barga Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca Galleria Tiziana di Caro di Salerno Lucca Film Festival Lu.C.C.A.- Lucca Center of Contemporary Art PMCE - Parco della Musica Contemporanea Ensemble di Roma rivista [Dia•foria


Trovarmi di fronte a pagine volutamente “non scritte”, a istruzioni deliberatamente “poco istruttive” e continuamente interpretabili in “altro” modo, accettare che non esiste un modo “giusto” o “sbagliato” di “fare” la musica di John Cage, mi fa sentire “libera” ma nello stesso tempo “esposta” perché non posso più giocare il tradizionale “ruolo” di interprete al quale mi sono preparata con anni di studio e di prove. Per questo trovo che suonare Cage sia sempre un’esperienza esaltante! Lucia Bova

Sempre più si rivelerà nell’opera di John Cage l’intensità della sua poetica e la sottile eleganza delle sue architetture sonore. Giancarlo Simonacci

Ho conosciuto l’opera di Cage dopo aver conosciuto la musica, ma ho scoperto che era da sempre mia la sua filosofia, perché ogni giorno, col mio strumento, perseguo “la responsabilità di fare, piuttosto che di accettare”, e ciò ha mantenuto viva la mia curiosità, il mio continuo itinerare alla ricerca di punti indelebili. Come la festosità del suonare allo Scompiglio, nei luoghi verdi, nell’aria che tocca, nel tempo dell’indeterminato. Luca Sanzò

Nel vortice creatosi attorno a Cage non solo mi sono sentito risucchiato, ho provato a galleggiarvi all’interno in compagnia delle realizzazioni fotografiche e video che qua e là sono state installate e offerte ad un pubblico. È stata una esperienza inebriante che mi ha fatto rivivere i bei momenti passati con John e mi ha fatto ripassare tutto quanto ho realizzato su di lui nel tempo e che è stato parzialmente visto allo Scompiglio. Vortice nel vortice, proprio questi lavori hanno trovato compagnia e hanno dialogato tra loro giocosamente. Ultima cosa da dire: spero di stare presto fisicamente allo Scompiglio per gustare il luogo e la promettente atmosfera. A presto quindi. Adoro cantare la musica di John Cage, esplorare i suoni e gli spazi suoi. Al mio arrivo alla Tenuta Dello Scompiglio ho scoperto i profumi e la gioia della Natura che si esprime generosa, attraverso i boschi e la terra, ed ho pensato che sarebbe piaciuto all’amico John. Direi semplicemente: Felicità.

Roberto Masotti

Lorna Windsor

Lo (S)compiglio di cinque note, di cinque ance libere, nel tempo del suono sospeso - fortemente evocativo di Cage, nello (S)compiglio emotivo di una meravigliosa Tenuta (Dello Scompiglio, nomen omen?!!?) sospesa nel tempo del suono di cinque note, di cinque ance libere, di cinque stranianti fisarmoniche, libere e liberate dalla loro consuetudine più attesa, nel nome e nel segno della poetica di John Cage. Cinque, ops: Five! Francesco Gesualdi

“Condurre alla coesistenza elementi paradossali per natura” o “il nuovo non cancella l’antico, ma vi si aggiunge” sono due luminose espressioni del pensiero cageano a me molto care. In fondo ciò che distingue John dagli austeri compositori seriali a lui coevi è proprio la compresenza, nelle sue opere di quegli anni controversi (i ‘50), di dissonanze, rumori, silenzi, consonanze allora “proibite”, aspetti ludici, carnevaleschi, impertinenti, il tutto spesso avvolto da una patina di enigmatica, seduttiva grazia (come non pensare ai koan del buddismo Zen!). Giancarlo Cardini


Cage’s Curious Contra-dictions John Cage babbled into the world exactly when his glorious stream of contradictions was needed. What could be better than Serial music? A surreal music. What was needed after 1950’s repression? Eternal reverberations. Hand, mind, terrain, all linked to the gorgeous moment/luogo: like at Tenuta Dello Scompiglio. David Moss

Il concerto dedicato a Cage in giugno allo Scompiglio, con il percorso dalla cappella al bosco, dal bosco alla sommità della collina, mi ha dato l’idea di assistere a qualcosa di grande; specialmente quando sulla cima, un piccolo insetto ha vibrato le sue ali tenendosi in bilico nell’aria per 4’33” davanti a 20 musicisti in silenzio. Questo è il mio ricordo più intenso di un progetto che mi ha accompagnato per sette mesi e di cui ho avuto anch’io la fortuna di far parte. Grazie Antonio, grazie Michela. Stefano Giannotti

“Potevamo essere a New York e non essercene accorti potevamo essere a Parigi o a Berlino e non essercene accorti, invece eravamo a Lucca ed in ogni luogo. L’arte è nel senza tempo, nel senza spazio, nell’impersonale. Cage è vivo! Riccardo Ienna

“I suoni sono nella musica per rendersi conto del silenzio che li separa.” (John Cage) Le arti sono nel Teatro Dello Scompiglio per rendersi conto della ricchezza che le accomuna. Oscar Pizzo

I had a wonderful experience presenting a concert on Cage and the composers who influenced him. The performance was enhanced by the first rate conditions of the actual theatre and the people working with the sound system and lights. The excellent and professional conditions and personnel made the artistic experience even more meaningful. Lauren Weiss

La conoscenza di Cage è stata importante per me in tutti gli aspetti della mia esperienza, sia nella mia musica, sia nel mio lavoro e nella vita stessa. Il caso è diventato motore creativo e motivo di continue scoperte. Marco di Castri

Aver preso parte ad un progetto di tale portata è stata, oltre che un grande onore, l’esperienza più formativa ed ispirativa di ogni altra performance che abbiamo sostenuto. Un microcosmo, dentro un altro, che, passando dal cuore, cresce, evolve, e dona nuova vita. “La ripetizione è un cambiamento” e il cambiamento è vita nuova. Grazie col cuore. The Star Pillow

Se Cage Organizza Mutazioni Perenni, iNprEvistO Gioca Linee Improvvisate Orgogliosamente (iNprEvistO)


programma

2 giugno - 2 dicembre 2012

2-3 giugno

ore 15.30-20.00 Tenuta Dello Scompiglio, Vorno

Child of Tree - Interferences Anna Clementi voce Lucia Bova arpa Ars Ludi percussioni musiche di John Cage

15 giugno

ore 19.30 Villa Bottini, Lucca nell’ambito della manifestazione L’esperienza inganna, l’apparenza insegna

Tributo a John Cage

interventi di “body percussion” e performance percussionisti del PMCE Parco della Musica Contemporanea Ensemble di Roma musiche di Hans-Günter Brodmann, Steve Reich, John Cage, Giorgio Battistelli, Ernst Toch, William J. Schinstine in collaborazione con Lu.C.C.A. - Lucca Center of Contemporary Art PMCE - Parco della Musica Contemporanea Ensemble di Roma

16-17 giugno

ore 15.30-19.30 Tenuta Dello Scompiglio, Vorno nell’ambito della Rassegna di Teatro Ragazzi

Lab in time

laboratorio di strumenti a percussione sul tempo percussionisti del PMCE Parco della Musica Contemporanea Ensemble di Roma musiche di Hans-Günter Brodmann, Steve Reich, John Cage, Ernst Toch, William J. Schinstine

6 luglio

Barga, luoghi diversi nel corso della giornata Festival Opera Barga

Dello Scompiglio in città Mushroom Flash Concerts Ars Ludi Ensemble

John Cage 1983, John Cage FontanaMix 1958, Courtesy of the John Cage Trust

7 luglio

ore 21.15 Chiostro di Santa Elisabetta, Barga Festival Opera Barga

Living Room Music

John Cage - Il teatro musicale Ars Ludi percussioni

musiche di John Cage, Giorgio Battistelli, Paolo Castaldi, Francesco Filidei una coproduzione Associazione Ars Ludi, Associazione Culturale Dello Scompiglio, Festival Opera Barga

22 luglio

ore 19.00 Tenuta Dello Scompiglio, Vorno

Ad occhi chiusi

Concerto degli allievi dei Corsi estivi di perfezionamento musicale Pitigliano-Sorano Duo Sanzò-Bloise Quartetto Sincronie Quintetto Rows Accordion Ensemble di percussione musiche di Russell Peck, Bruno Maderna, John Cage, Luciano Berio, Mauricio Kagel, Steve Reich in collaborazione con Corsi estivi di perfezionamento musicale Pitigliano-Sorano 14/24 luglio 2012 Summer Music Masterclasses

27 luglio

ore 21.30 Piazza San Francesco, Lucca

Il Tappeto sonoro

performance interattiva per spazi pubblici di Baldo Diodato e Antonio Caggiano per artista visivo, lastre di alluminio 4 percussionisti, 1 cantante, 1 flautista 1 poeta, 1 performer 1 critico d’arte e pubblico Anna Clementi voce Gianni Trovalusci flauto Ars Ludi percussioni Stefano Giannotti compositore, polistrumentista Daniele Poletti poeta Alessandro Certini performer Michela Becchis critico d’arte musiche di John Cage, Antonio Caggiano, Alvin Curran, Stefano Giannotti, Lou Harrison, Steve Reich, The Queen in collaborazione con Lu.C.C.A. - Lucca Center of Contemporary Art PMCE - Parco della Musica Contemporanea Ensemble di Roma


14 settembre

27 ottobre

9-10 novembre

Credo in US

Inaugurazione SPE Spazio Performatico ed Espositivo

Company Blu

ore 21.00 Auditorium San Micheletto, Lucca

musiche per piano preparato, voce e percussioni Lorna Windsor voce Giancarlo Simonacci pianoforte Ars Ludi percussioni musiche di John Cage in collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca

15 settembre

ore 15.30-19.30 Tenuta Dello Scompiglio, Vorno

Concerto

Oscar Pizzo tastiere musiche di Terry Riley, Philip Glass, William Duckworth

28 settembre

ore 21.00 Chiesa di San Cristoforo, Lucca

A (Pure) Flower

lo spirituale nell’arte I solisti di Contempoartensemble Maria Elena Romanazzi voce Matteo Fossi pianoforte Duccio Ceccanti violino Edoardo Rosadini viola Vittorio Ceccanti violoncello musiche di John Cage, Giya Kancheli, Arvo Pärt, Martin Bauer*, Morton Feldman, Spencer Topel *prima esecuzione assoluta

6-7 ottobre

rassegna video

Cage/Cunningham: un racconto lungo 50 anni

in occasione della VIII Giornata del Contemporaneo Lu.C.C.A. - Lucca Center of Contemporary Art Tenuta Dello Scompiglio Auditorium San Micheletto Lucca Film Festival in collaborazione con Video Dance Moving a cura di Cro.me - Cronaca e Memoria dello Spettacolo con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali

ore 10.00-19.00 Tenuta Dello Scompiglio, Vorno

ore 16.00 e ore 19.00

MusiCircus di John Cage

ensemble e solisti di generi musicali diversi: jazz, rock, funk, classica, pop, suonano simultaneamente negli spazi dello SPE direzione musicale Antonio Caggiano con Alberto Bertolino organetto e voce Stefano Giannotti compositore, polistrumentista Exclusive Saxofone quartet VipCancro Duo Fagioli-Ienna Gruppo iNprEvistO Tarantola 31 The Star Pillow duo Marialucia Carones voce narrante Damir Očko

The Moon shall never take my Voice in collaborazione con la Galleria Tiziana di Caro, Salerno

Marco Di Castri

H.C.E. John Cage a Torino, 2012 documentario sul Festival dedicato a John Cage nel maggio 1984 prima visione in collaborazione con la rivista [Dia•foria

ore 18.00 Tenuta Dello Scompiglio - SPE

Rituals at the Ryoanji’s Garden coreografia e danza di Alessandro Certini composizione musicale originale ed esecuzione al pianoforte di Giancarlo Cardini una commissione Associazione Culturale Dello Scompiglio

ore 21.00 Tenuta Dello Scompiglio - SPE Company Blu

CHANGE

ideazione Charlotte Zerbey Massimiliano Baracchini, Claudia Catarzi, Alessandro Certini, Elena Giannotti Charlotte Zerbey danza musica dal vivo eseguita da Steve Noble una commissione Associazione Culturale Dello Scompiglio

24 novembre

ore 21.00 SPE - Tenuta Dello Scompiglio, Vorno David Moss

Music By, For & Against John Cage concerto/performance di David Moss per voce sola, elettronica, oggetti, storie musiche di John Cage, David Moss prima italiana

2 dicembre

Roberto Masotti

ore 21.00 SPE - Tenuta Dello Scompiglio, Vorno

immagini stampate su telo-pvc

Il teatro musicale fra Cage e Satie

CAGEmobiles Roberto Masotti/Gerardo Lamattina

Looking for Cage

videoinstallazione, 2007 Lino Greco/Gerardo Lamattina/Roberto Masotti

Open Cage, live excerpts

fotografie, live video, musica di Alvin Curran

Out of the Cage

Sandrine Buendia voce Enrica Maria Modugno voce Lauren Weiss flauto David Levi pianoforte Antonio Caggiano percussioni regia di Jonathan Levi testi di John Cage musiche di John Cage, Erik Satie, Arnold Schönberg, Herry Cowell prima italiana


2-3 giugno 2012

Child of Tree - Interferences itinerario di concerti e performance Tenuta Dello Scompiglio

Anna Clementi voce Lucia Bova arpa Ars Ludi percussioni Antonio Caggiano, Alessandro Di Giulio, Aurelio Scudetti, Flavio Tanzi direttore Antonio Caggiano

John Cage John Cage John Cage John Cage John Cage John Cage John Cage John Cage

In a Landscape (1948) per arpa Third Construction (1941) per 4 percussionisti Aria (1958) per voce, arpa e percussione Song Books (1970) per voce e arpa Inlets (Improvisation II) (1977) per 4 esecutori Solo 77 da Song Books (1970) per voce (Theatre) Child of Tree (1975) per 1 performer 4’33’’ (1952) per 30 performer

testi di John Cage tratti da Silence. Lectures and Writings. (1961, Wesleyan University Press) nella traduzione italiana Silenzio (2010, ShaKe Edizioni) in collaborazione con Associazione Ars Ludi


Il concerto non nasce da un progetto predeterminato, ma scaturisce dai luoghi stessi della Tenuta Dello Scompiglio. Il viaggio inizia nella Cappella con l’ascolto di In a Landscape, per arpa, con Lucia Bova; prosegue poi con una passeggiata durante la quale un testo di Thoreau, recitato da Anna Clementi, guida il pubblico nel Giardino Segreto, dove i quattro percussionisti di Ars Ludi eseguono Third Construction. Lo stesso testo, ma questa volta recitato da una persona del pubblico, ci fa incontrare la voce di Anna Clementi, accompagnata dall’arpa e dalle percussioni che introducono Aria, per voce sola, nella cornice del Ninfeo. Nell’esecuzione di Song Books, voce e arpa guidano il pubblico verso l’inizio della Collina dell’Uccelliera, dove una musica di acqua e di conchiglie richiama l’attenzione verso un altro luogo in cui i percussionisti eseguono Inlets, per quattro performer. La tappa successiva posta verso la metà della Collina, già teatro naturale, è lo scenario magico della performance di teatro-musicale Child of Tree, per un percussionista. In questo caso gli strumenti utilizzati provengono tutti dalla Tenuta: foglie, rami, canne di bambù, semi, zucche. Il percorso si conclude nell’ottava tappa con l’esecuzione di 4’33’’, durante la quale un’orchestra di musicisti immobili, attraverso il silenzio, libera i suoni della Tenuta. Il risultato è una meravigliosa sinfonia, mai udita, costituita dal canto degli uccelli, il vento e la musica della natura. Antonio Caggiano






15 giugno 2012

Tributo a John Cage

interventi di body percussion e performance Villa Bottini, Lucca

Percussionisti del PMCE - Parco della Musica Contemporanea Ensemble di Roma Fabrizio Bartolini, Simone ButtĂ , Antonio Caggiano, Matteo Martizi, Aurelio Scudetti direttore Antonio Caggiano Hans-GĂźnter Brodmann Greetings to Hermann (1986) per 6 tom tom e grancassa Steve Reich Music for Pieces of Wood (1973) per 5 percussionisti John Cage Living Room Music (1940) per percussioni e quartetto vocale, con o senza assolo strumentale e trio di percussioni Giorgio Battistelli Il libro celibe (1976) per 1 performer Ernst Toch Fuge aus der Geographie (1930) per quartetto vocale William J. Schinstine Scherzo without Instruments (1978) per quartetto di body percussion in collaborazione con Lu.C.C.A. - Lucca Center of Contemporary Art, PMCE - Parco della Musica Contemporanea Ensemble di Roma


Tributo a John Cage è una vera incursione musicale nel cuore della città di Lucca con i percussionisti del PMCE che si esibiscono in interventi di “body percussion”, una particolare tecnica in cui il ritmo musicale e il corpo diventano l’essenza stessa della musica. I musicisti irrompono negli spazi espositivi di Villa Bottini, con un’energia vitale che vuole frantumare le sedimentazioni culturali che separano le diverse forme artistiche, proiettandole in un flusso vitale, capace di farle coesistere in assoluta autonomia e libertà. La seconda parte dello spettacolo vede Antonio Caggiano che interpreta Il libro celibe (movimenti di fogli sonori e non), performance di Giorgio Battistelli del 1976 per un esecutore: una partitura-libro fatta di carta, cartone, pelle, metallo e legno. Manipolando, strappando, appallottolando, sfregando, grattando con infinite modalità di tocco la partitura-racconto, Il libro celibe diviene lettura collettiva e insieme drammaturgia di suoni, evocata dalle mani in azione sulle pagine, che esaltano la specifica essenza di ciascuna, sino al gioco di prestigio finale nel quale la musica svanisce per tornare al tutto muto dell’opera in quanto tale. La libertà e la fantasia sono gli elementi centrali de Il libro celibe che è stato creato quando Battistelli era poco più che un ragazzo, agli inizi della sua carriera di compositore, e lo affascinavano l’alchimia, la psicologia e le macchine celibi di Marchel Duchamp. Ispirato al geniale avanguardista francese, al concetto di un’opera capace di vivere in piena autonomia, liberata dal vincolo matrimoniale con l’interprete, Battistelli inventa un libro che è partitura tridimensionale, che si rende performance nel semplice, connaturato gesto dello sfogliare.


16-17 giugno 2012

Lab in Time

laboratorio di strumenti a percussione sul tempo Tenuta Dello Scompiglio

Percussionisti del PMCE - Parco della Musica Contemporanea Ensemble di Roma Fabrizio Bartolini, Simone ButtĂ , Matteo Martizi, Aurelio Scudetti Hans-GĂźnter Brodmann Greetings to Hermann (1986) per 6 tom tom e grancassa Steve Reich Music for Pieces of Wood (1973) per 5 percussionisti John Cage Living Room Music (1940) per percussioni e quartetto vocale, con o senza assolo strumentale e trio di percussioni Ernst Toch Fuge aus der Geographie (1930) per quartetto vocale William J. Schinstine Scherzo without Instruments (1978) per quartetto di body percussion in collaborazione con PMCE - Parco della Musica Contemporanea Ensemble di Roma


Questo laboratorio tenuto dai giovani percussionisti del PMCE vuole scandagliare alcuni concetti del Tempo musicale: Tempo metrico, Tempo come ritmo nello spazio, Tempo come memoria e Tempo presente, con un viaggio nel mondo colorato dei timbri e dei ritmi degli strumenti a percussione e con l’aiuto delle opere di importanti compositori del Novecento come John Cage, Steve Reich, Ernst Toch, Hans-Günter Brodmann, William J. Schinstine. In questo laboratorio i giovani spettatori sono coinvolti attivamente dai percussionisti che, con attività ludiche, li conducono nel mondo magico delle percussioni in un gioco di suoni e ritmi. I ragazzi hanno altresì la possibilità di esplorare e di ri-conoscere innumerevoli suoni del paesaggio sonoro che li circonda attraverso performance in cui vengono usati oggetti di uso quotidiano, come tavoli, sedie, bicchieri, posate, posacenere. Il laboratorio prevede tre fasi: nella prima i bambini, condotti dai percussionisti con giochi musicali nel mondo magico delle percussioni, eseguono piccoli pezzi composti per l’occasione. Nella seconda essi collaborano all’esecuzione di brani eseguiti dai percussionisti e nella terza i ragazzi tornano ad essere spettatori di un piccolo concerto per strumenti a percussione e voce.


6 -7 luglio 2012

Dello Scompiglio in città

(6 luglio)

Mushroom Flash Concerts interventi di teatro musicale e performance nei quartieri di Barga Festival Opera Barga

Ars Ludi Ensemble Sin dal mattino, i musicisti si esibiscono in Mushroom Flash Concerts. Concerti come funghi che spuntano dappertutto, perché la musica è ovunque. Interventi istantanei di teatro-musicale e performance dei percussionisti di Ars Ludi in vari luoghi della città e nel circondario, come il bar, la piazza principale, la via del passeggio, la piazzetta della Chiesa, per incuriosire le persone e accompagnarle in un luogo dove la finzione si trasforma in realtà e il reale in immaginario. I Flash Concerts introducono il concerto che si è tenuto nel Chiostro di Santa Elisabetta il giorno seguente.

Living Room Music

(7 luglio)

John Cage - Il teatro musicale

Festival Opera Barga - Chiostro di Santa Elisabetta, Barga

Ars Ludi percussioni Antonio Caggiano, Alessandro Di Giulio, Pietro Pompei, Rodolfo Rossi, Gianluca Ruggeri, Aurelio Scudetti, Flavio Tanzi Francesco Carlo Leone pianoforte John Cage Living Room Music (1940) per percussioni e quartetto di voci Giorgio Battistelli Orazi e Curiazi (1996) per 2 percussionisti Paolo Castaldi Fughetta editoriale (1997) per 3 performer Francesco Filidei Puccini alla caccia (2008) per 8 percussionisti John Cage Fads and Fancies in the Academy ** (1940) per 5 performer Giorgio Battistelli Psychopompos (1988) per 6 percussionisti ** prima italiana concerto trasmesso da Radio 3 Suite il 22 febbraio 2013 in co-produzione con Associazione Ars Ludi, Festival Opera Barga


Il concerto di Barga proposto da Ars Ludi, incentrato sul teatro musicale, è un omaggio alla libertà del Cage performer che tanto ha influenzato le generazioni future di compositori. Oltre alle opere di Cage Living Room Music e, in prima italiana, Fads and Fancies in the Academy, vengono eseguite opere di compositori italiani che hanno fatto del teatro musicale la loro cifra espressiva, come Giorgio Battistelli, Paolo Castaldi, Francesco Filidei. Living Room Music di Cage per quartetto di percussioni con strumenti non specificati, come qualsiasi oggetto o elemento architettonico che si possa trovare nel salotto di una casa, è dedicato all’allora moglie Xenia ed è la rappresentazione di un incontro di quattro persone in un salotto. Quattro i tempi: il primo e l’ultimo sono per strumenti a percussione e si utilizzano oggetti come tazzine da caffè, bicchieri, posacenere, tavoli, pavimenti. Nel secondo, “Story”, a quattro voci, un breve testo di Gertrude Stein (The World is Round) viene messo in musica e frasi, lettere, sillabe sono trattate come materiale musicale. Nel terzo, tre percussionisti accompagnano un solista che suona una melodia con “qualsiasi strumento adatto”. Orazi e Curiazi di Giorgio Battistelli è stato eseguito in prima mondiale a Pechino nel 1996 da Antonio Caggiano e Gianluca Ruggeri, stessi interpreti del concerto a Barga. La composizione, dedicata ad Albano Laziale, città natale di Battistelli, narra di uno dei più affascinanti miti della storia dell’antica Roma che ha enormemente influenzato l’immaginazione dell’Italia; il duello fra gli Orazi (una delle famiglie romane che guidava Roma, allora poco più di un villaggio, nei giorni successivi alla fondazione e campioni della città) e i Curiazi (campioni della vicina città rivale, Albalonga). Usando suoni concreti e metafisici, i loro corpi e le loro voci, il timbro ed il ritmo delle percussioni, i due interpreti creano una drammaturgia situata nel fantastico. Fughetta Editoriale per voci parlanti di Paolo Castaldi è una composizione per tre “Solisti vocalisti”; è un pezzo buffo, un divertissement, che utilizza come testo i nomi di editori musicali, tratti da un elenco esteso a tutto il mondo. Come dice l’autore: “Occorre curare in sede di prova, il registro delle altezze, seguendo la disposizione delle note sull’esagramma che non è un pentagramma, perché si vuole evitare l’emissione intonata o ‘cantata’ (…). Una parte di questo pezzo viene eseguita più lentamente ed è quella dedicata agli editori di musica sacra. (…) anche qui potrebbe accadere che l’esecuzione si risolva in uno spettacolo da vedere, oltre che un pezzo musicale da udire”.

“Come nascevano i motivi immortali di Giacomo Puccini? Segue un’ipotesi sulla nascita del tema di Un bel dì vedremo dalla Butterfly. Per Puccini alla caccia mi sono ispirato a una lettera di Puccini a Ricordi: ‘Se sabato ho finito, come spero, filo a terrorizzare i palmipedi adorati che da tempo anelano il mio piombo micidiale e infallibile. Bum!’ È un pezzo scritto nel 2005 per l’ensemble Cairn, la cui prima esecuzione è avvenuta a Parigi nel 2008. La composizione utilizza praticamente solo richiami di uccelli e il tema di Un bel dì vedremo dalla Butterfly. Evoca, se si vuole, Giacomo Puccini, gran cacciatore, intento a cacciare a Torre del Lago e, a una prima parte più sommessa se ne avvicenda una molto ritmica ed una quasi lirica…” (Francesco Filidei) Fads and Fancies in the Academy di John Cage è una composizione scritta nel 1940 eseguita a Barga in prima italiana, per cinque esecutori, un pianista e quattro percussionisti. Il brano fu creato da Cage per la coreografa Marian Van Tuyl. Poco conosciuto ed eseguito sino ai nostri giorni, recava come sottotitolo “Una Satira Gentile sull’Educazione Progressiva”. È articolato in sette movimenti che vogliono mostrare il cammino del giovane studente dall’ansia per la conoscenza alla pigrizia totale, un movimento verso l’educazione individualistica con un atteggiamento, allo stesso tempo, di rivolta e di rispetto verso la Storia e che utilizza la dicotomia tra pessimismo ed ottimismo. L’idea della composizione è piuttosto inusuale poiché utilizza una parodia di canzoni per bambini, musica popolare e umorismo satirico. I percussionisti usano sia strumenti tradizionali come i tom tom e un metronomo, sia oggetti diversi come i freni a tamburo delle automobili, un lavatoio, rifiuti metallici. Psychopompos di Giorgio Battistelli per sei putipu, xilomarimba e marimba bassa, è una cantata per sei voci dialoganti in un registro medio grave. È ispirato alla figura mitica di Psychopompos, colui che accompagna le anime dal regno dei vivi al regno dei morti. Un Caronte immaginario, interpretato da sei musicisti e sei putipu. Il putipu, strumento ermafrodito usato nella musica popolare napoletana che ha nel fusto d’acciaio la parte femminile e nella canna la parte maschile, ben rappresenta uno degli aspetti di questo pezzo, la dualità: due elementi che formano un solo corpo. Il suono è prodotto sia con una tecnica arcaica dello strumento, sia con una nuova tecnica ogni volta da inventare.


22 luglio 2012

Concerto

degli allievi dei Corsi estivi di perfezionamento musicale Pitigliano-Sorano Tenuta Dello Scompiglio

Un viaggio nella musica contemporanea attraverso l’opera di compositori quali Steve Reich, Luciano Berio, Mauricio Kagel, Bruno Maderna, Russel Peck e John Cage, presentato dalle classi di fisarmonica, di strumenti a percussione e di viola dei Corsi estivi di perfezionamento di Pitigliano-Sorano, all’ombra degli alberi monumentali che formano il cuore del parco secolare della Tenuta.

Duo Sanzò-Bloise Luca Sanzò, Arianna Bloise viole Quartetto Sincronie Houman Vaziri, Roberto Palma violini Arianna Bloise viola Jo-Chan Lin violoncello Quintetto Rows Accordion Andrea Bisogno, Luca De Prisco, Riccardo Di Napoli, Nicola Tommasini, Mirco Stagno fisarmoniche direttore Francesco Gesualdi Ensemble di percussione Fabiana Giangregorio, Federico Ciammaruconi, Matteo Martizi, Luca Paolucci Russell Peck Lift Off (1966) per 3 percussionisti Bruno Maderna Viola (1971) versione per 2 viole John Cage Five (1988) versione per 5 fisarmoniche Luciano Berio Glosse (1997) per quartetto d’archi Mauricio Kagel Aus Zungen stimmen (1972) per quintetto di fisarmoniche Steve Reich Drumming - Part One (1970-71) per 4 coppie di bongos in collaborazione con Corsi estivi di perfezionamento musicale Pitigliano-Sorano 14/24 luglio 2012 Summer Music Masterclasses


27 luglio 2012 John Cage predicava l’assoluta parità e indipendenza delle arti ed è ciò che avviene in questa performance, dove le lastre adagiate sul selciato, che l’artista Baldo Diodato modella con alcuni martelli, utilizzando la tecnica del calco, diventano un grande strumento a percussione che i musicisti suonano, mentre una cantante, un flautista, un poeta, un critico d’arte, un performer creano, secondo le indicazioni di una partitura scritta, un concerto ricco di inattese sonorità con la partecipazione attiva del pubblico che percuote le lastre. Con questa serata, aperta ai passanti nella Piazza San Francesco, gli artisti propongono uno spettacolo che ricalchi la struttura utilizzata da John Cage in una sera del 1952 al Black Mountain College dove - insieme a Merce Cunningham, a Charles Olson, a Mary Caroline Richards, a David Tudor e al giovane studente Robert Rauschenberg - dette vita a una pièce senza titolo con una pluralità di elementi e di azioni che non avevano uno scopo particolare, né una concatenazione necessaria: un’opera “caotica” che incontrò il favore del pubblico e segnò l’inizio di quella forma di interazione delle arti che da allora prende il nome di happening.

Il Tappeto Sonoro

performance interattiva per spazi pubblici di Baldo Diodato e Antonio Caggiano per artista visivo, lastre di alluminio, 4 percussionisti, 1 cantante, 1 flautista, 1 poeta, 1 performer, 1 critico d’arte e pubblico Piazza San Francesco, Lucca

Baldo Diodato artista Anna Clementi voce Gianni Trovalusci flauto Stefano Giannotti compositore, polistrumentista Ars Ludi percussioni Antonio Caggiano, Aurelio Scudetti, Matteo Martizi, Alessandro Di Giulio Michela Becchis critico d’arte Daniele Poletti poeta Alessandro Certini performer e con Giulia Frati, Lavinia Pini, Livia Pompei, Marco Sibilli musiche di John Cage, Antonio Caggiano, Alvin Curran, Stefano Giannotti, Lou Harrison, Steve Reich, The Queen in collaborazione con Lu.C.C.A. - Lucca Center of Contemporary Art




14 settembre 2012

Credo in US

musiche per piano preparato, voce e percussione Auditorium San Micheletto, Lucca

Il concerto propone musiche di John Cage degli anni Quaranta, quando l’autore si stava concentrando sul tema del rapporto tra voce, percussioni e pianoforte preparato, “un’orchestra di percussioni racchiusa in un solo strumento”. Nei brani scelti, viene mostrata in tutte le sue sfumature la voce e le possibilità di utilizzarla: da quella senza vibrato, al canto blues, a frammenti colti casualmente dalla radio. Il brano Double Music, in uno scambio di ruoli, utilizza un set di percussioni di metallo che producono sonorità simili a quelle del pianoforte preparato, mentre il brano Music for Marcel Duchamp, scritto per il film Dreams that Money Can Buy di Hans Richter, mette in evidenza il rapporto fra musica e arti visive.

Lorna Windsor voce Giancarlo Simonacci pianoforte Ars Ludi percussioni Antonio Caggiano, Alessandro Di Giulio, Rodolfo Rossi, Flavio Tanzi John Cage Amores (1943) per pianoforte preparato e 3 percussionisti John Cage Four Dances (1942-1943) per pianoforte, voce e percussioni John Cage e Lou Harrison Double Music (1941) per 4 percussionisti John Cage Forever and Sunsmell (1942) per voce grave e 2 percussionisti John Cage Music for Marcel Duchamp (1947) per pianoforte preparato John Cage The Wonderful Widow of Eighteen Springs (1942) per voce e piano percosso John Cage Credo in Us (1942) per pianoforte preparato, radio e percussioni in collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca - manifestazione nell’ambito del Settembre Lucchese


Il concerto si inserisce nell’ambito della prima edizione del Premio Portali Dello Scompiglio, dedicato ad installazioni di arti visive in grado di leggere e interpretare la disposizione dei portali, configurati secondo esigenze contraddittorie e a volte conflittuali tra l’equilibrio della natura e gli interventi funzionali all’attività umana, sia essa colturale o culturale, che scandiscono e pervadono tutto il paesaggio nella Tenuta Dello Scompiglio.

Concerto Tenuta Dello Scompiglio

Oscar Pizzo tastiere Terry Riley Keyboard Studies (1965) Philip Glass Metamorphosis #1 (1988) Philip Glass Mad Rush (1979) William Duckworth The Time Curve Preludes (1977-1978) il concerto si è tenuto in occasione dell’inaugurazione del Premio “Portali Dello Scompiglio” #1

15 settembre 2012

In questo concerto Oscar Pizzo propone i lavori di tre grandi maestri del minimalismo americano, che, attraverso un personale utilizzo del percorso tracciato da John Cage - Duckworth verso la cultura New Age e metropolitana, Riley verso il Jazz e Glass verso la cultura indiana e tibetana - hanno sviluppato un raccordo tra musica colta e musica di consumo, aprendo le porte a una nuova corrente quale il postmoderno dei nostri tempi.


28 settembre 2012

A (Pure) Flower lo spirituale nell’arte

Chiesa di San Cristoforo, Lucca

I solisti di Contempoartensemble Maria Elena Romanazzi voce Matteo Fossi pianoforte Duccio Ceccanti violino Edoardo Rosadini viola Vittorio Ceccanti violoncello

I solisti di Contempoartensemble si confrontano con la ricerca spirituale nel lavoro di Cage e di altri musicisti, suoi contemporanei e non, indagando i diversi percorsi che tale ricerca può intraprendere. Il programma comprende musiche di John Cage, Arvo Pärt, Giya Kancheli, Morton Feldman e di due giovani compositori: lo statunitense Spencer Topel e l’argentino Martin Bauer, di cui viene proposta una prima esecuzione assoluta. Dal lavoro sull’astrazione di Cage che, partendo dalla filosofia zen, organizza la materia musicale secondo le leggi del caso, si giunge ad Arvo Pärt che punta all’essenzialità di una musica minimale, venata di misticismo, passando per Morton Feldman, nella cui opera la quasi totale assenza di movimento è capace di far percepire le micro riverberazioni in essa presenti. Il titolo della serata prende le mosse dal rapporto di Cage con l’arte figurativa, in particolare l’arte astratta, e la sua evoluzione verso una visione spirituale del fare artistico. Già all’epoca dei suoi studi con Arnold Schönberg, nel 1935, Cage si avvicina alla pittura astratta di Vasilij Kandinskij e al suo “Lo spirituale nell’arte”, iniziando a dipingere. L’incontro più ricco fu poi quello con Mark Tobey e le sue pitture bianche che gli suggerirono l’idea di un’arte completamente astratta, portandolo a sostituire alle note della partitura delle parentesi temporali (time brackets) che indicano inizio e fine di ogni intervento.

Antonio Caggiano John Cage Solo for cello da Concert for Piano and Orchestra (1957-1958) Giya Kancheli Caris Mere (1994) per voce e viola Arvo Pärt Spiegel im Spiegel (1978) per violoncello e pianoforte Martin Bauer Conferencia sobre John Cage (2012) per violino, viola, violoncello e nastro * Morton Feldman Only (1946) per voce sola Spencer Topel Preludes for Violin and Cello (2007) per violino e violoncello John Cage A Flower (1950) per voce e piano coperto Arvo Pärt Fratres (1980) per violino e pianoforte John Cage Five (1988) per cinque esecutori * prima esecuzione assoluta in collaborazione con Associazione San Cristoforo Art-Philosophy-Science-Spirituality manifestazione nell’ambito del Settembre Lucchese trasmesso in live streaming su RadioCEMAT


Merce by Merce by Paik

6-7 ottobre 2012

Proiezioni alla Tenuta Dello Scompiglio

coreografia Merce Cunningham interpreti Merce Cunningham musica David Held, Earl Howard, John Cage regia Nam Jun Paik, Shigeko Kubota nazionalità USA anno 1978 durata 30’ Collage di brani diversi, tra i quali “Septet”, ripreso a Helsinki nel 1964, che vuole essere un omaggio di Paik a Cunningham.

Dialog mit G. B. II coreografia Susanne Linke musica John Cage produzione Teatro Comunale di Ferrara - Ufficio Cinema nazionalità Italia anno 1994 durata 51’ Secondo omaggio di Susanne Linke a Gerhard Bohner, geniale danzatore e coreografo tedesco ucciso dall’AIDS.

rassegna video

Cage/Cunningham: un racconto lungo 50 anni

dedicata al lungo sodalizio fra John Cage e Merce Cunningham in occasione della VIII Giornata del Contemporaneo 6 ottobre Auditorium San Micheletto - Lucca Film Festival Lu.C.C.A. - Lucca Center of Contemporary Art Tenuta Dello Scompiglio 6-7 ottobre Lu.C.C.A. - Lucca Center of Contemporary Art Tenuta Dello Scompiglio in collaborazione con Video Dance Moving a cura di Cro.me - Cronaca e Memoria dello Spettacolo con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali

Cage /Cunningham coreografia Merce Cunningham interpreti Merce Cunningham, John Cage, Nam June Paik, Robert Rauschenberg, Viola Farber, Alvin Lucier, La Monte Young, Rudolf Nureyev, David Tudor, Jasper Johns, Frank Stella, Virgin Thomson musica John Cage regia Elliot Caplan produzione Cunningham Dance Foundation nazionalità USA anno 1991 durata 95’ Il video documenta la collaborazione - durata 45 anni tra due dei più originali artisti americani: il compositore John Cage e il coreografo Merce Cunningham.

Changing Steps coreografia Merce Cunningham interpreti Merce Cunningham Dance Company musica John Cage regia Elliot Caplan, Merce Cunningham nazionalità USA anno 1989 durata 35’ Merce Cunningham descrive Changing Steps come il tentativo di creare una coreografia che si possa modificare da una messa in scena all’altra.


27 ottobre 2012

Inaugurazione SPE - Spazio Performatico ed Espositivo L’apertura dello SPE completa in modo strutturale e continuativo l’attività dell’Associazione, unendo il fuori al dentro, l’aperto al chiuso, in un cerchio che si chiude e che apre ad una nuova e più composita produzione culturale tutto l’anno. Il progetto dedicato a John Cage, prendendo a pretesto l’occasione del doppio anniversario, è il filo rosso che ci ha guidato in questo percorso, al centro del quale il MusiCircus è subito apparso ideale per far risuonare nuovi spazi aperti all’arte.

MusiCircus di John Cage

ensemble e solisti di generi musicali diversi, jazz, rock, funk, classica, pop suonano simultaneamente negli spazi dello SPE con Alberto Bertolino organetto e voce (musica popolare e jazz) Stefano Giannotti compositore, polistrustrumentista (contemporanea-sperimentale) Exclusive Saxofone quartet (musica classica) Valentina Renesto sax soprano Olga Costa sax alto Francesca Simonelli sax tenore Stefano Angeloni sax baritono VipCancro (elettronica radicale) Andrea Borghi basso Filippo Ciavoli Cortelli percussioni e nastri Alberto Picchi elettronica e laptop Nicola Quiriconi voce e video Duo Fagioli-Ienna (instant improvisation) Riccardo Ienna batteria Marco Fagioli basso-tuba Gruppo iNprEvistO (quartetto di sperimentazione elettroacustica) Nildo Sanvido organo, armonium, pianoforte Emanuele Gaggini clarinetto soprano e clarinetto basso Alessio Rossato percussioni Lorenzo Del Grande ottavino, flauti traversi soprano e basso Tarantola 31 (pop-rock) Igor Vazzaz voce, chitarra acustica, kazoo, armonica, bouzouki e laùd Simone Amato batteria Stefano Martini chitarre, laùd e voce Daniele Luti fisarmonica Antonio Santagati basso e voce The Star Pillow duo (elettronica-jazz-ambient) Paolo Monti chitarre Federico Gerini piano e tastiere Marialucia Carones voce narrante direzione musicale Antonio Caggiano


Alla base del MusiCircus di John Cage, presentato in occasione dell’inaugurazione dello SPE, Spazio Performatico ed Espositivo della Tenuta Dello Scompiglio, c’è la volontà da parte del compositore statunitense di liberarsi dell’intenzionalità attraverso la moltiplicazione delle intenzioni.

Come spiega bene egli stesso “per circo intendo diversi pezzi eseguiti contemporaneamente, invece che uno alla volta. Perché osservata da un particolare punto di vista, la musica è semplicemente l’arte di focalizzare l’attenzione su una cosa alla volta. Nei miei lavori recenti, all’incirca a partire dal ‘68, ho tentato di non focalizzare l’attenzione su una cosa alla volta utilizzando questo principio che chiamo del ‘MusiCircus’ nell’avere molte cose che procedono contemporaneamente.” Questa speciale esecuzione del MusiCircus di John Cage comprendeva altre opere: il video di Damir Očko, The Moon shall never take my Voice; il video di Marco Di Castri, H.C.E. John Cage a Torino, documentario sul Festival a lui dedicato nel 1984 e presentato in prima visione, e i pannelli mobili di Roberto Masotti, accompagnati dai video realizzati con Lino Greco e Gerardo Lamattina. Per il programma musicale, è stata scelta “la musica del presente” proposta da gruppi di generi musicali diversi, che si sono esibiti contemporaneamente negli spazi dello SPE, creando una sonorità spaventosa ma allo stesso tempo rassicurante, che una raffinata regia del suono rendeva sempre cangiante.


27 ottobre 2012



27 ottobre 2012

Damir Očko

The Moon shall never take my Voice HD video, 19’16”, sound, color, 2010 in collaborazione con la Galleria Tiziana di Caro, Salerno

Il video è interpretato da una donna, che si esprime con l’alfabeto muto, quindi attraverso gesti. Ognuno di questi gesti è cadenzato da un suono. La sceneggiatura si compone di tre canzoni, scritte da Damir Očko, seguendo diverse suggestioni. La prima canzone narra una storia il cui protagonista è Gustav Mahler; la seconda ha come protagonista John Cage, durante la visita che fece alla “Silent Chamber” presso l’Università di Harvard; mentre l’ultima canzone segue il percorso di Neil Armstrong verso la luna. Queste tre canzoni, sebbene interpretate secondo i dettami dell’alfabeto muto, sono accompagnate da una colonna sonora, fatta di suoni sordi, che compongono una melodia evocativa che richiama idee, persone, accadimenti, un complesso (e completo) discorso in cui, nonostante il tracciato significante si manifesti diversamente dalla consueta narrazione, rimane una precisa traccia di esperienze e suggestioni.


Nel maggio del 1984 John Cage venne a Torino per una serie di concerti e lezioni. All’epoca mi occupavo di una videorivista di attività culturali in Piemonte. La videorivista veniva diffusa su dieci monitori collocati in luoghi pubblici di grande frequentazione. Primo in Italia, all’epoca, l’esperimento era di assoluta novità e notevolmente avanti sui tempi, vista la tecnologia in uso (nastri, televisori a tubo catodico pesanti e voluminosi, videoregistratori analogici). Invece del previsto servizio di tre minuti, in quella occasione realizzai un video di 30’ che documentava i concerti di Cage e presentava un’intervista registrata nella sua camera d’albergo, nella quale il compositore motivava la scelta del repertorio torinese e dava alcune spiegazioni sul contenuto delle composizioni. Il video venne presentato al Festival di Bellaria del 1984. In occasione del centenario della nascita di Cage e grazie allo stimolo di Stefano Pocci, sono riuscito a recuperare i nastri originali del girato di quel tempo, fortunatamente ancora in buone condizioni, digitalizzarli e rimontarli in una nuova versione che include materiali allora scartati o non usati e che oggi hanno acquisito un interesse che possiamo definire storico.

brani da Branches, Muoyce, Sonatas and Interludes e un’intervista a John Cage

Nel video, oltre ad ascoltare il pensiero di Cage su alcuni aspetti del suo comporre e sulla scelta delle opere eseguite a Torino, seguiamo il grande pianista Giancarlo Cardini mentre prepara il pianoforte prima dell’esecuzione di Sonatas and Interludes, lo stesso Cardini che esegue Winter Music, Janus Negyesy nella prima esecuzione assoluta dei libri I e II dei Freeman Etudes al Conservatorio di Torino, lo stesso Cage in Muoyce, accompagnato dalle intemperanze del pubblico (con immagini fino ad oggi inedite), l’esecuzione da parte del Cicinnati Percussion Group di Amores, Credo in Us e Branches, e infine il Musicircus with Children.

prima visione

Marco Di Castri

Marco Di Castri

H.C.E. John Cage a Torino, 2012 documentario sul Festival dedicato a John Cage nel maggio 1984

in collaborazione con la rivista [Dia•foria


27 ottobre 2012

Roberto Masotti

CAGEmobiles immagini stampate su telo-pvc

Quattro grandi immagini di Roberto Masotti stampate su telo-pvc e sospese in alto nell’ambiente affinché questo venga “condizionato” dalla presenza di John Cage così indotta. Ritratti di lui a New York, a Venezia, mentre ride, sereno a casa sua, di spalle. C’è poi il dettaglio della sua invenzione, il pianoforte preparato, a completare il quadro. Il richiamo a Calder e agli assai più legittimi mobiles nel titolo è pretestuoso e sta solo ad indicare un condivisibile riferimento storico e il desiderio che, in futuro, questo neonato gruppo di opere possa veramente muoversi.

Roberto Masotti/Gerardo Lamattina

Looking for Cage videoinstallazione, 10’, 2007 video e voce Roberto Masotti montaggio Gerardo Lamattina

Il video è stato girato in località Monte Mezza, Cinte Tesino, in provincia di Trento. È un’improvvisazione nel bosco, in cui nulla di ciò che si vede e si sente è stato prestabilito. Il ritorno nel luogo allo scopo di realizzare fotografie e, eventualmente, un video, si è trasformato inaspettatamente in una azione particolarmente espressiva ed evocativa. L’autore, già colpito dalla maestosa presenza della coppia di alberi caduti nella radura, con le radici a vista e l’ampio manto erboso strappato via, compie un giro attorno ad essi, soffermandosi su particolari e intrecci, raccogliendo tracce consistenti del luogo, rumori (o silenzio?), la propria voce che dice momento per momento cosa lo agiti. Si forma un dialogo sospeso quanto impossibile tra autore e compositore-amico, che termina con un commosso arrivederci.


Lo speciale montaggio comprende frammenti del video esteso di wallsCAGEwalls e altri della performance live allo Spazio Antologico di Milano, il 18 ottobre 2007, durante la serata “Open Cage” della edizione di Milano Musica dedicata al compositore americano. Il breve mix mira a rendere la particolare varietà di approccio dei vari attori compresenti nella performance intimamente cross-mediale che si muove secondo un canovaccio ma che lascia ampi spazi all’improvvisazione. Il tutto a partire dai molti materiali fotografici su Cage, intorno a lui e da lui ispirati.

Lino Greco/Gerardo Lamattina/Roberto Masotti

Open Cage, live excerpts fotografie, live video, musica di Alvin Curran, 8’




9-10 novembre 2012

Company Blu

Rituals at the Ryoanji’s Garden SPE - Spazio Performatico ed Espositivo coreografia e danza Alessandro Certini

composizione musicale originale ed esecuzione al pianoforte di Giancarlo Cardini una commissione Associazione Culturale Dello Scompiglio

Nel ’92, John Cage compone l’ultimo di una serie di 6 brani ispirati al giardino di rocce giapponese del Tempio Buddista Zen di Ryoanji, a Kyoto. Cage, nella partitura della sua composizione, usa i disegni da lui stesso eseguiti, raffiguranti le 15 rocce del giardino. Le rocce sono organizzate sul piano striato della sabbia del giardino, in modo da formare cinque gruppi distinti secondo la semplice relazione numerica di 5 3 2 3 2 pietre, e questa relazione, oltre a guidare i suoi disegni, accompagna il percorso prospettico/visivo dell’osservatore. La performance parte da questi elementi, prende spunto dalle linee e dalle curve dei disegni usati da Cage per la sua musica e si ispira, liberamente, all’ordine, alle distanze e ai vuoti di quello spazio meditativo. La struttura della danza, pur seguendo un percorso rigoroso, non è rigida. Alterna momenti coreografici indipendenti rispetto alle indicazioni suggerite dalla musica, ad altri più aperti, legati al momento, alle ripetizioni e alle variazioni ritmiche o semplicemente abbandonati alle suggestioni delle melodie. Il gesto tende comunque ad esporre il proprio pensiero senza imporsi, rimane nell’ascolto, nel continuo respiro degli umori dell’ambiente in sintonia con la fragilità del cambiamento. Il disegno coreografico tende a dar valore al vuoto, valorizza le pause, l’intervallo, ciò che non si vede, piuttosto che la forma evidente. La danza si misura quindi con lo spazio fuori dal corpo, dove il danzatore non è, ed è necessario riconoscerlo, questo spazio, per potervi entrare. Alessandro Certini

Questo brano, scritto su proposta di Alessandro Certini in vista di una sua realizzazione coreografica, si ispira liberamente ad alcuni elementi della cultura artistica giapponese, a me carissima. Penso in particolare al Teatro Nô, alla danza Bugaku, all’altra danza, femminile, per festeggiare la fioritura dell’albero di ciliegio: Miyako-Odori, ai templi buddisti, con annessi giardini, alla musica Gagaku, alla cerimonia del tè. Il titolo di questa composizione evoca il famoso giardino del tempio Zen Ryoanji di Kyoto (già celebrato da Cage), eleggendolo come luogo immaginario di misteriosi rituali e azioni performative, musicali e coreografiche allo stesso tempo.

Da un punto di vista lessicale l’ordito sonoro poggia su una compresenza di elementi pancromatici e diatonici, con qualche eco, piuttosto mascherata peraltro, di una particolare gamma giapponese, mentre lo svolgimento sintattico, attraverso l’uso insistito, peraltro sempre variato, di cellule figurali dotate di forte fisionomia, al contempo melodica, ritmica e armonica, dovrebbe assicurare la percepibilità e il riconoscimento delle strutture impiegate. Verso la fine, inoltre, appare la citazione, in una veste personalizzata soprattutto per quanto riguarda la veste armonica, di una canzone popolare infantile giapponese dedicata ai fiori di ciliegio.

Per quanto riguarda i criteri costruttivi, il pezzo si articola in una serie di episodi svolti in un flusso pressoché unico, e con caratteri espressivi che, nell’ambito di una generale tendenza alla stasi e alla astratta contemplazione, prevedono anche, alternativamente, momenti di dolce, lirica distensione (con riferimento alla danza femminile dei fiori di ciliegio), e di accese impulsività.

Giancarlo Cardini


Un quintetto di danza con una struttura coreografica aperta, sviluppata sulla base della selezione oracolare de I Ching praticata da Cage in alcune composizioni. CHANGE chiede al pubblico e ai performer stessi di entrare nel processo creativo attingendo a pratiche della casualità e di ascolto istantaneo. “Comprendere l’oracolo è possibile semplicemente e soltanto nell’abbandono alle scelte - spiega Charlotte Zerbey superando i desideri e le ragioni personali con un salto nella fiducia, nelle mani della natura. Probabilmente è ciò che anche John Cage ha ritrovato negli scritti di Henry David Thoreau, o immergendosi nella natura, per la sua nota passione per i funghi. Il nostro interesse artistico è nella configurazione dell’evento all’interno del momento creativo stesso, attraverso una performance che favorisca la sincronicità al di là delle ipotetiche (e poetiche) ragioni che sottendono le coincidenze. Lo spettacolo intende accrescere la percezione estetica dell’accadimento ‘a-sintattico’, ‘a-causale’ e ‘a-temporale’ come elemento del reale. In questo modo l’arte può affermare ancora il suo rapporto originario e contraddittorio con il mondo naturale”.

Company Blu

CHANGE

SPE - Spazio Performatico ed Espositivo ideazione Charlotte Zerbey danza

Massimiliano Baracchini Claudia Catarzi Alessandro Certini Elena Giannotti Charlotte Zerbey musica dal vivo eseguita da Steve Noble piatto e batteria una commissione Associazione Culturale Dello Scompiglio


24 novembre 2012

David Moss

Music By, For & Against John Cage SPE - Spazio Performatico ed Espositivo

concerto/performance di David Moss per voce sola, elettronica, oggetti, storie musiche di John Cage, David Moss prima italiana


Ma le esecuzioni della musica di Cage, dal vivo e registrate, non mi avevano ancora influenzato più di tanto. Poi ho avuto modo di ascoltare Demetrio Stratos in alcuni pezzi di Cage: da quel momento ho capito che il mondo della mente aveva finalmente incontrato il mondo del corpo. QUI, finalmente, c’era qualche possibilità di trascendenza. Nel settembre del 1990, a Ginevra, ho avuto il piacere di cantare la mia musica con John Cage seduto proprio di fronte, a non più di un metro da me. È allora che ho sentito che tutti i miei impulsi personali, potenti e giocosi emergevano davvero all’unisono, mentre io offrivo a lui la mia esibizione. Più tardi abbiamo parlato di Demetrio Stratos, del suo canto e del mio momento di stupore, e tutto si è ricollegato. Nel giugno 1991, a Zurigo, ho assistito a Europeras 1 & 2: ho sentito davvero il mondo fisico di John Cage davanti a me, pieno, straripante e GIOCOSO. Mi attraeva all’interno della sua profonda intensità e non era più teoria, mente, sistema o altro. Si trattava semplicemente di una dichiarazione appassionata. Ho capito allora di voler fare delle canzoni speciali per John Cage. Ma a modo mio, all’inverso. Non intendevo affatto ricreare l’idea del “Guru” della Nuova Musica. È una tentazione troppo forte: si crea una piccola divinità che offre la visione di un mondo nuovo, poi si fanno offerte gradite a questo dio. Troppo facile! E (come abbiamo visto tutti nell’anno di Cage) di queste pratiche ce ne sono già troppe, nella musica contemporanea. Ci sollevano dalle nostre responsabilità personali e alterano la nostra percezione della musica. Negli ultimi 40 anni non ho avuto che tre “guru” fondamentali per la mia vita: Johann Sebastian Bach, John Coltrane e John Cage. Mi spronavano e mi tiravano in tutte le direzioni, anche opposte. Ho imparato l’importanza di ogni suono, l’intensità del punto focale, i piaceri intensi dell’intelletto. Ho potuto lavorare con una gamma di suoni liberi, con un concetto rigoroso del ritmo, un impegno appassionato nei confronti di un universo sonoro mio personale. Poi mi sono allontanato da tutto questo per creare sistemi di organizzazione del suono soltanto miei. Per il mio lavoro, gli scritti di John Cage sono stati fondamentali. Silence e A Year From Monday sono stati testi liberatori. Mi hanno trasportato in un mondo di possibilità non lineari, di grande forza eccentrica (un mondo intellettuale, giocoso, che navigava ancora nel flusso dell’avanguardia).

Così ho pensato che avrei sfidato me stesso. Ho elaborato un programma - Music By, For and Against John Cage - che include Solo for Voice #52 e Solo for Voice #67 (entrambi di Cage) e quattro composizioni scritte da me (due canzoni nuove dedicate a lui e due che contrastano radicalmente con il suo mondo “sonoro”, il suo senso di “organizzazione”). Stranamente e inaspettatamente, il terreno sonoro che John Cage è riuscito a svelare e ampliare si è contratto intorno a lui e ha eretto le barricate dell’Arte. È una vergogna, una sconfitta che diminuisce il piacere e fa nascere dei preconcetti. In realtà, quello in cui noi della “nuova musica” abitiamo è un mondo veramente piccolo ed è bene - a volte - buttar giù qualche muro per avere un living-room in più. Oggi John ne riderebbe di sicuro! David Moss


2 dicembre 2012

Out of the Cage

Il teatro musicale fra Cage e Satie

Sandrine Buendia voce Enrica Maria Modugno voce Lauren Weiss flauto David Levi pianoforte Antonio Caggiano percussioni i baristi percussionisti regia Jonathan Levi

John Cage Three Songs (1932-1933) su testo di Gertrude Stein John Cage Song Books (1970) Erik Satie Gymnopedie N°1 (1888) Arnold Schönberg Cabaret Songs (1901) Henry Cowell Two Bits (1949) Henry Cowell Vocalise (1964) Improvvisazioni su materiali di John Cage Testi di John Cage: “Conferenza su niente” ed “Erik Satie” in Silence. Lectures and Writings. (1961, Wesleyan University Press) nella traduzione italiana Silenzio (2010, ShaKe Edizioni)


Nel mio personale zoo culturale, la musica di John Cage e il Teatro dell’Assurdo vivono nei sobborghi dello stesso serraglio. Nello stesso modo in cui il silenzio di Cage non significa assenza di suono, quanto piuttosto un nuovo modo di intendere il suono stesso, il Teatro dell’Assurdo focalizza l’attenzione del pubblico teatrale degli anni Cinquanta non sulla mancanza di significato, ma su ciò che vuol dire, oggi, dare davvero un senso. Out of the Cage è un incrocio di razza, nato da questi due purosangue. Incarnando il lavoro parlato e musicale di Cage ne riconosce anche il legame genetico con i suoi insegnanti, Arnold Schönberg e Henry Cowell, e con la sua guida spirituale, Erik Satie. Questi stessi precursori attraversarono, superandoli, il romanticismo, l’espressionismo e le prime avvisaglie del minimalismo. Per questo lo spettacolo prevede brani di cabaret di Schönberg, motivetti al flauto di Cowell, canzoni di Cage e Gertrude Stein, e una buona dose di casualità. Per un programma simile abbiamo raccolto artisti provenienti da una vasta gamma di esperienze e di settori. Il percussionista Antonio Caggiano e la flautista Lauren Weiss sono veterani della musica contemporanea, mentre il pianista David Levi ha costruito la sua carriera nell’ambito dell’opera lirica, dirigendo un giovane soprano del calibro di Sandrine Buendia. L’attrice Enrica Maria Modugno è nota in particolare per aver lavorato nei film dei Fratelli Taviani. Il genio di Cage sta nell’aver considerato tutti i suoni e tutta l’arte come grano da macinare nel suo mulino. L’augurio è che la performance che chiude la rassegna dedicata a Cage alla Tenuta Dello Scompiglio possa mostrare come il mondo del’artista sia a misura di tutti gli artisti e tutti i tipi di pubblico. Jonathan Levi


Associazione Culturale Dello Scompiglio via di Vorno 67 55012 Vorno, Capannori (LU) info.ac@delloscompiglio.org www.delloscompiglio.org Soci fondatori Cecilia Bertoni (direttrice artistica) Marialucia Carones Michela Giovannelli Co-direttore per le arti visive Angel Moya Garcia Direzione tecnica Paolo Morelli Segreteria Salvina Rosso, Elisa Di Meo Addetto stampa Angelica D’Agliano Responsabile biglietteria Maria Ilaria Panuccio Progettazione grafica Alessandra Mezzetti

John Cage: 4’33” Lezione sui funghi concerti, performance, teatro musicale, danza, arti visive, letture per il centenario di John Cage giugno-dicembre 2012 direzione artistica di Antonio Caggiano luoghi delle manifestazioni Tenuta Dello Scompiglio Chiostro di Santa Elisabetta, Barga Lu.C.C.A. - Lucca Center of Contemporary Art, Lucca Villa Bottini, Lucca Piazza San Francesco, Lucca Auditorium San Micheletto, Lucca Chiesa di San Cristoforo, Lucca SPE - Spazio Performatico ed Espositivo, Tenuta Dello Scompiglio in collaborazione con Associazione Ars Ludi; Associazione San Cristoforo Art-Science-Philosophy; Corsi estivi di perfezionamento musicale Pitigliano-Sorano 14/24 Luglio 2012 Summer Music Masterclasses; Festival Opera Barga; Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca; Galleria Tiziana di Caro di Salerno; Lucca Film Festival; Lu.C.C.A. Lucca Center of Contemporary Art; PMCE - Parco della Musica Contemporanea Ensemble di Roma; rivista [Dia•foria; la rassegna Cage/Cunningham: un racconto lungo 50 anni è realizzata in collaborazione con Video Dance Moving a cura di Cro.me - Cronaca e Memoria dello Spettacolo con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali Ufficio stampa - progetto John Cage: 4’33’’ Lezione sui funghi Giovanna Mazzarella Service Associazione Imagine Riprese video Associazione BAM Traduzioni Maria Ilaria Panuccio, Flavia Watts con il patrocinio del Comune di Capannori rivista John Cage: 4’33” Lezione sui funghi a cura di Antonio Caggiano e Michela Giovannelli Redazione Michela Giovannelli, Elisa Di Meo, Angelica D’Agliano Fotografie Cecilia Bertoni, Daniela Cappello, Angelica D’Agliano, Guido Mencari, Roberto Masotti, Daniela Pellegrini, Taylor Zerbey per le fotografie John Cage 1983 e John Cage FontanaMix 1958, Courtesy of the John Cage Trust Progetto grafico Alessandra Mezzetti cd Living Room Music John Cage - Il teatro musicale Ars Ludi Ensemble musiche di John Cage, Giorgio Battistelli, Paolo Castaldi, Francesco Filidei in co-produzione con Associazione Ars Ludi, Festival Opera Barga post-produzione Pietro Pompei registrato il 6 e 7 luglio al Chiostro di Santa Elisabetta nell’ambito del Festival Opera Barga 2012 Ringraziamenti Comune di Lucca Federazione CEMAT Laura Kuhn del John Cage Trust per la gentile concessione delle fotografie di John Cage Nicola Borrelli, Michele Dall’Ongaro, Marco Di Castri, Stefano Giannotti, Nicholas Hunt, Roberto Masotti, Stefano Pocci e tutti i collaboratori del Progetto Dello Scompiglio che hanno, nelle forme più varie, contribuito alla realizzazione della rassegna

con il patrocinio di

Comune di Capannori


stampa Tipografia Tommasi, Lucca



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