Dello Scompiglio
2018
SETTEMBRE-DICEMBRE
della morte e del morire SETTEMBRE 2018-DICEMBRE 2019 performance / concerti / installazioni / mostre incontri / laboratori e teatro ragazzi
L’Associazione Culturale Dello Scompiglio propone - da settembre 2018 a dicembre 2019 - la stagione Della morte e del morire, incentrata sull’individualità in relazione alla morte e, più specificamente, alle sue tre dimensioni: la dimensione socio-politica (l’eutanasia, l’aborto, il suicidio, la pena di morte o le morti accidentali come conseguenza di conflitti o disastri naturali), la dimensione ideologica (l’ateismo, l’agnosticismo e i credi religiosi, esoterici e mistici sulle possibilità di vita dopo la morte) e la dimensione celebrativa (gli aspetti relativi ai diversi rituali funerari e all’elaborazione del lutto). La rassegna comprende i vincitori del Bando internazionale rivolto ad artisti in ogni declinazione delle arti - che ha visto la partecipazione di oltre cinquecento progetti - accanto alle creazioni e alle produzioni della Compagnia Dello Scompiglio, agli incontri, alle mostre e agli spettacoli ospiti.
SETTEMBRE SABATO
15
inaugurazione SPE DALLE ORE 11.00 ALLE ORE 17.00
PERFORMANCE
SABATO SPE e TENUTA DELLO SCOMPIGLIO ORE 11.00 e ORE 19.30
29
INSTALLAZIONE
Gli Impresari Il lanternista
R E S I D E NZ A D I C R E A Z I O N E
INCONTRI
Christian Fogarolli Krajany
Incontri sulla dimensione celebrativa della morte: rituali funerari ed elaborazione del lutto
fino al 23 dicembre 2018 INSTALLAZIONE
CONCERTO
TENUTA DELLO SCOMPIGLIO ORE 17.00
Il Bosco delle Passioni
un progetto di Guido Barbieri e Pamela Lucciarini
Recitarcantando Ensemble Gianni Trovalusci
musiche di Giovanni Legrenzi, Sigismondo D’India, Marcantonio Cesti, Giacomo Carissimi, Claudio Monteverdi, Bartolomeo Barbarino, Barbara Strozzi, Claude Debussy, Toshio Hosokawa, Giacinto Scelsi progetto vincitore del bando
esito
SPE ORE 15.00
INSTALLAZIONE
fino al 23 dicembre 2018
Works of Worship
Terzo atto - 4 Atti di Adorazione
fino al 23 dicembre 2018
Alejandro Gómez de Tuddo Columbarium
Dante Antonelli / Gruppo W.O.W.
PERFORMANCE
DOMENICA TENUTA DELLO SCOMPIGLIO DALLE ORE 15.00
30
ingresso a gruppi 4 persone ogni 20 minuti su prenotazione
Patrizia Menichelli
Cosa lasci di te agli altri? L’immagine del carattere che resta a cura di Arcadia Ars In e La Inefable R E S I D E NZ A D I C R E A Z I O N E
esito
PERFORMANCE
SPE DALLE ORE 15.00
Maria Luigia Gioffrè
Art for the Environment Residency Programme
in collaborazione con University of the Arts London PERFORMANCE
SPE ORE 18.30
Amalia Franco
Trittico. Lasciare andare con grazia
OTTOBRE SABATO
6
CONCERTO
SPE ORE 21.00
The Sinking of the Titanic Gavin Bryars, Luca Sanzò, Costanza Negroni, Michele Rossi, Manuel Zurria, Paolo Ravaglia, Lucio Perotti, Sergio Sorrentino, Antonio Caggiano
SABATO
27
progetto internazionale Rags of Memory
R E S I D E NZ A D I C R E A Z I O N E
DOMENICA SPE ORE 15.30 e ORE 17.00
PERFORMANCE
TeatrO dell'Orsa
Carolina Balucani
A Ritrovar le Storie
ES
età consigliata: dai 5 anni
13
esito
a seguire
TEATRO RAGAZZI
SABATO
PERFORMANCE
Instabili Vaganti
Il Canto dell’Assenza
musiche di Gavin Bryars
7
SPE DALLE ORE 18.00
SPE e TENUTA DELLO SCOMPIGLIO ORE 11.00-19.00
XIV Giornata del Contemporaneo Porte aperte alla Tenuta Dello Scompiglio
R E S I D E NZ A D I C R E A Z I O N E
esito
TEATRO RAGAZZI
DOMENICA SPE ORE 15.30 e ORE 17.00
28
Teatro delle Briciole
Rosso Cappuccetto
età consigliata: dai 4 anni
ingresso libero alle mostre in corso e alle opere permanenti
SAB-DOM
19-20
FÈSTA - ARDIS HALL, RAVENNA
gruppo nanou
Neverwhere [prototipo] R E S I D E NZ A D I C R E A Z I O N E
esito
la programmazione potrebbe subire variazioni informazioni complete e aggiornamenti su programmi e orari
delloscompiglio.org
NOVEMBRE SABATO
10
DICEMBRE
PERFORMANCE
SPE ORE 17.00
Pryzmat Dance Company
Over Ground
di Katarzyna Grabińska VJ: Tonda Kinoko
R E S I D E NZ A D I C R E A Z I O N E
SABATO
1
SPE ORE 18.00
Danziamo la voce fino alla morte
CONCERTO
Il metodo VoxEchology nelle Cure Palliative presentazione del libro di Raffaele Schiavo
8-8-88 la porta dell’infinito recital pianistico di Fabrizio Ottaviucci
CONCERTO
SPE ORE 19.30
Vox Psychopompi
musiche di Giacinto Scelsi
suoni, variazioni e trasfigurazioni sul tema della morte
Raffaele Schiavo Ensemble Dissonanzen
TEATRO RAGAZZI
DOMENICA SPE ORE 15.30 e ORE 17.00
Teatro Popolare d'Arte
musiche di Stefano Landi, Tarquinio Merula, Giovanni Stefani, Jacob van Eyck, Alessandra Bellino, François Couperin, Claude Debussy, Raffaele Schiavo
Mare Mosso
età consigliata: dagli 8 anni in su PERFORMANCE
SAB-DOM SPE SABATO ORE 19.30 DOMENICA ORE 18.00
24-25 Mey-Ling Bisogno
DOMENICA
2
Physical Theatre
Cuando muere un sueño, corre mucha sangre...
progetto vincitore del bando
Incontri sulla dimensione ideologica della morte: aspetti religiosi, laici e mistici sulle possibilità di vita dopo la morte INCONTRO
esito
SPE ORE 19.30
11
INCONTRI
SPE ORE 11.00
DOMENICA
23
TEATRO RAGAZZI / ADOLESCENTI
SPE ORE 17.00
Garraffo TeatroTerra
Orfeo Euridice Ermes
età consigliata: per tutti dagli 11 anni INSTALLAZIONI
SPE ORE 14.00-18.00
finissage
Gli Impresari Il lanternista Christian Fogarolli Krajany Alejandro Gómez de Tuddo Columbarium
inaugurazione
15 SETTEMBRE SPE
DALLE ORE 11.00 ALLE ORE 17.00
Gli Impresari Il lanternista
fino al 23 dicembre 2018 PROGETTO VINCITORE
Gli Impresari Il Lanternista, 2018 Courtesy gli artisti
della morte e del morire
Gli Impresari (Edoardo Aruta, Marco Di Giuseppe e Rosario Sorbello) è un collettivo artistico impegnato in un lavoro di ricerca su quelle forme della produzione artistica, frutto di speculazioni intellettuali e innovazioni tecniche, che a partire dall’età moderna hanno guidato e determinato lo sviluppo della nostra cultura visiva. Il progetto Il lanternista riguarda un dispositivo comunemente considerato come l’antenato del cinema, dal momento che è uno dei primi strumenti ad aver permesso la proiezione di immagini in movimento. La lanterna magica consisteva in una scatola chiusa al cui interno una fonte luminosa (inizialmente una candela poi una lampada) proiettava la luce attraverso un foro sul quale era applicata una lente. Le proiezioni erano fatte di immagini dipinte o incise su vetro. Un dispositivo che richiedeva una particolare abilità performativa da parte di chi lo manovrava, un insieme di competenze tecniche, artistiche e affabulatorie. L’invito a realizzare una serie di vetrini, rivolto a una cospicua selezione di artisti, il cui soggetto è il tema iconografico del Trionfo della Morte (affresco staccato e conservato nella Galleria regionale di Palazzo Abatellis a Palermo), costituisce il pretesto per riflettere criticamente intorno a questo tema, attraverso un dialogo con un’estetica e con una visione culturale del passato. Allo stesso tempo, il soggetto della morte, diviene il punto di partenza per la realizzazione di un’installazione che prevede l’articolazione di una performance corale con il coinvolgimento, durante il giorno dell’inaugurazione, del batterista Francesco Cusa.
Alejandro Gómez de Tuddo Columbarium fino al 23 dicembre 2018 PROGETTO VINCITORE
della morte e del morire
Nato a Città del Messico, il suo lavoro comprende vari campi delle arti, principalmente quello della fotografia, del video e dell’installazione. Gran parte della sua ricerca si concentra sulla caducità della vita e sul tema della morte, declinandosi su diversi livelli tra cui la “necrogeografia” e il rapporto fra la città dei vivi e quella dei morti, il microcosmo dei cimiteri, l’identità mancata post mortem, la metempsicosi e le tradizioni popolari, i resti e la memoria dei corpi come nature morte e la metafora dell’assenza. Negli ultimi sette anni, nei suoi tour per oltre 700 cimiteri di tutto il mondo, Alejandro Gómez de Tuddo ha realizzato innumerevoli registrazioni audio e fotografato oltre cinquemila ritratti di defunti. Nell'installazione Columbarium, l'artista riproduce una traccia sonora con questi suoni e ripropone alcuni di questi ritratti, stampati in bianco e nero, su carta comune. L'installazione pone un discorso sullo sguardo, i ricordi e la memoria, che risuona come un dialogo tra la vita e la morte, dove lo sguardo diventa sia onnipresente che anamorfico. Non rappresenta solo la morte guardandoci, ma ci rappresenta anche e a sua volta guardandola, attraverso i ritratti funebri che i vivi hanno deciso di conservare come l'immagine dei loro morti. Il ritratto funerario facilita l'ingresso dell'osservatore nel processo psichico relativo al lutto e alla perdita, come il registro di un momento e un modello che non sono più. L'entropia fa anche parte dell'installazione, attraverso i volti
che sono stati cancellati, incrinati o semplicemente scomparsi. Ogni volto, ogni vita, ogni essere amato era e non è più, queste immagini di sguardi silenziosi stampati su un substrato fragile e deperibile, sono allo stesso tempo una rivelazione sull'impossibilità di rappresentarli e di rappresentare la morte stessa. Il Columbarium provoca nell'osservatore una midriasi, causata da uno stato di coscienza allucinatoria, che ci aiuta ad affrontare l'aporia, ricordandoci che ciò che ci manca nella vita è l'immagine della nostra stessa morte. Dissolvendo i confini tra fotografia, ritratto e installazione, Alejandro Gómez de Tuddo rielabora l'estetica dell'evanescenza e del perpetuo, dove lo spazio incontra il tempo e la morte la vita.
Alejandro Gómez de Tuddo Columbarium Centro Nacional de las Artes, Mexico City, October 2017-February 2018 Courtesy l’artista
inaugurazione
15 SETTEMBRE SPE
DALLE ORE 11.00 ALLE ORE 17.00
Christian Fogarolli Krajany
fino al 23 dicembre 2018 PROGETTO VINCITORE
della morte e del morire
Christian Fogarolli Krajany still da video full hd, color, sound PAL 16:9 stereo, 5.44 min, ed. 2 + PA Courtesy l'artista
Christian Fogarolli è un artista italiano nato nel 1983. La sua ricerca è caratterizzata dal rapporto dell’arte con teorie e discipline scientifiche e di come queste ultime si siano inconsciamente servite del mezzo creativo per progredire. Il processo di lavoro si serve spesso della ricerca storico archivistica e utilizza diversi mezzi espressivi, come installazioni ambientali, fotografia, scultura, video, andando ad analizzare dinamiche sulla percezione dell’immagine e dell’oggetto in rapporto alla soggettività. I lavori sondano spesso i legami tra normalità e devianza, i rapporti tra specie diverse e di come queste siano categorizzate in un patrimonio pubblico e privato, che l’artista stesso, con il suo operato, tenta di ritrovare, analizzare o valorizzare. Il progetto Krajany prende in oggetto l’ospedale psichiatrico di Bohnice a Praga e l’annessa zona cimiteriale poco distante da essa in cui venivano sepolte le persone decedute all’interno della struttura: malati di mente, ma anche soldati della Prima Guerra Mondiale e persone che si sono suicidate nella vicina struttura. La ricerca archivistica di Christian Fogarolli lo ha portato a scoprire come nel 1916 arrivarono in questo istituto manicomiale 48 italiani trentini che furono trasferiti dal complesso di Pergine Valsugana in Trento a causa degli scontri della Prima Guerra Mondiale. Le strutture adibite alle cure mentali e che accoglievano anche i feriti di guerra erano al collasso e furono costrette a deportare molti pazienti in altri istituti stranieri dell’Impero Austro-Ungarico. Questi 48 individui arrivarono a Bohnice nel 1916 e morirono tutti in due soli anni, molti a causa della tubercolosi
(come indicato dai registri ritrovati); furono riposti in questo luogo senza alcuna indicazione precisa sulla sepoltura e sulla loro identità. Soltanto nel 1932 ebbe luogo una cerimonia commemorativa a Praga, in cui vennero benedette due lapidi e due urne, entrambe collocate sulla facciata della piccola cappella all’interno del cimitero di Bohnice. Questa iniziativa commemorativa sembra oggi svanita nel nulla, il cimitero è spesso in cattive condizioni e l’antica chiesa è stata vandalizzata, le lapidi sono state distrutte, così come le urne. Ottantasei anni dopo questi eventi Christian Fogarolli ha voluto ricostruire la vicenda storica in collaborazione con diverse istituzioni: Futura Center for Contemporary Art a Praga, l’archivio di Bohnice, la Fondazione Eleutheria con sede a Praga e l’archivio di Pergine Valsugana a Trento. L’artista dopo una lunga ricerca archivistica tra Italia e Repubblica Ceca ha ritrovato i nomi degli italiani trentini sepolti sul luogo e ha ridisegnato e ricostruito le due lapidi a memoria, ricollocandole sulla facciata dell’edificio sacro, ideando una nuova cerimonia commemorativa con i riti e le simbologie tradizionali. Dopo un secolo di storia passata questi individui tornano ad avere un nome. Fogarolli ha inoltre realizzato un video di documentazione del luogo nel quale ha ideato anche un’azione performativa che consiste in un’incerta camminata sul manto d’edera che copre l’intera area del cimitero di Bohnice. La decomposizione dei corpi nei decenni ha creato vuoti invisibili e profondi nel sottosuolo che rendono alcune zone pericolose al passaggio.
inaugurazione
15 SETTEMBRE
TENUTA DELLO SCOMPIGLIO
ORE 17.00
Il Bosco delle Passioni un progetto di Guido Barbieri e Pamela Lucciarini I STAZIONE
Tristezza
II STAZIONE
Gioia
a due soprani Giovanni Legrenzi (1626-1690) Dialogo delle due Marie Pamela Lucciarini Sigismondo D’India (1582 circa-1629) Vorrei baciarti, o Filli Marcantonio Cesti (1623-1669) Languia già l'alba III STAZIONE
Odio
Silvia Vajente Giacomo Carissimi (1605 -1674) Lamento della Regina di Scozia IV STAZIONE
Desiderio
Pamela Lucciarini Claudio Monteverdi (1567-1643) Voglio di vita uscir V STAZIONE
Meraviglia
Silvia Vajente Marcantonio Cesti Amanti io vi disfido
VI STAZIONE
Amore
in duetto Barolomeo Barbarino (1568 circa -1617 circa) Son morto, ahi lasso Barbara Strozzi (1619-1677) L’Eraclito amoroso Barbara Strozzi Begl'occhi DURANTE IL CAMMINO
Claude Debussy (1862-1918) Syrinx (1913) per flauto solo Toshio Hosokawa (1955-) Vertical Song (1995) per flauto solo Giacinto Scelsi (1905-1988) Mantram-canto anonimo (1987) per strumento basso versione per flauto basso di Gianni Trovalusci autorizzata dalla Fondazione Isabella Scelsi
Recitarcantando Ensemble Pamela Lucciarini soprano e spinetta Silvia Vajente soprano Cristiano Contadin viola da gamba Ugo Nastrucci tiorba e liuto Gianni Trovalusci flauto
Guido Barbieri voce narrante
photo credits: Saverio Salvemini
Nella poesia per musica del Seicento italiano l’immagine della morte è pervasiva e ricorrente. Quasi un’ossessione. Insieme a Eros, il suo inseparabile doppio, Thanatos attraversa infatti, ogni volta con una maschera diversa, tutte le cosiddette “passioni primarie” descritte dal testo che abbiamo scelto come centro di gravità dello spettacolo: Le passioni dell’anima, il trattato di “fisiologia dei sentimenti” che Cartesio ha scritto nel 1649. Il Bosco delle Passioni è un concerto itinerante, diviso in sei stazioni, che tocca i luoghi sensibili della Tenuta Dello Scompiglio: dal Giardino Segreto alla Cappella, dal Ninfeo fino alla Collina dell’Uccelliera... In ogni stazione prende forma, e suono, una delle sei passioni cartesiane: Gioia, Tristezza, Amore, Odio, Desiderio e Meraviglia. Tutte governate dal travestimento della Morte. Un ensemble di musica antica, formato da due voci e da un piccolo gruppo di strumenti, compie insieme agli spettatori il percorso in ascesa dalla terra al cielo, mentre il ruolo di guida è affidato ad un flauto solista e alla voce di Cartesio nascosta nel fitto del bosco. Le musiche in programma sono tratte dal repertorio della cantata a voce sola del Seicento italiano e dalla musica per flauto solo del Novecento. Guido Barbieri
29 SETTEMBRE SPE e TENUTA DELLO SCOMPIGLIO ORE 11.00 e ORE 19.30
Dante Antonelli gruppo W.O.W.
Works of Worship Terzo Atto 4 Atti di Adorazione PROGETTO VINCITORE
della morte e del morire
R E S I D E NZ A D I C R E A Z I O N E
esito
con
Marta Olivieri, Angelo Petracca Arianna Pozzoli, Luca Della Corte
photo credits: Edoardo Camilletti
direzione Dante Antonelli musiche Pierluigi Orlando alla tromba Mario Russo ambiente scenico Francesco Tasselli aiuto regia Edoardo Camilletti aiuto drammaturgia Euridilla Scarponi
SPE La visione del vuoto e l'atto fatale: la tensione spirituale della performance è quella del giovane samurai idealizzato da Mishima. Apollineo e Dionisiaco muovono le onde di un mare solo geograficamente distante dal nostro e che affonda, invece, le sue correnti e riscopre i suoi stati di grazia nello stesso mare dove la nostra civiltà ha visto le sue origini. Il paese ideale di Mishima insegue la bellezza classica dei nostri antenati e, in qualche modo, la scena dei nostri giorni, i teatri e gli spazi dei nostri luoghi di vita e le persone che lo leggono oggi possono dargli nuova voce e nuova luce. Quattro danzatori raccontano in scena, in una terra divenuta ormai solo cenere, storie di donne e uomini capaci di morire, costretti a morire, chiamati a morire. Dal rituale della morte, la sua celebrazione come momento d'estasi capace di suscitare nell'umano un senso di profonda adorazione, alla morte come scelta personale e segno della dignità umana, attraverso il confronto con la morte esemplare che il poeta giapponese scelse per sé, il terzo atto sviluppa una drammaturgia per la danza attorno al tema della morte nelle opere e nella vita di Yukio Mishima. A partire dal romanzo Confessioni di una maschera e dal suo sequel ideale Il sole e l'acciaio, il lavoro si basa anche sui saggi Mishima o la visione del vuoto, di Marguerite Yourcenar e Riflessioni sulla morte di Mishima, di Henry Miller.
ORE 15.00
Incontri sulla dimensione celebrativa della morte: rituali funerari ed elaborazione del lutto intervengono:
Desiderio Vaquerizo
Ordinario di Archeologia Università di Cordova (Spagna)
Luigigiovanni Quarta PhD in Antropologia
Fiorinda Li Vigni
Istituto Italiano per gli Studi Filosofici
30 SETTEMBRE TENUTA DELLO SCOMPIGLIO DALLE ORE 15.00
Patrizia Menichelli
Cosa lasci di te agli altri? L’immagine del carattere che resta PROGETTO VINCITORE
della morte e del morire
R E S I D E NZ A D I C R E A Z I O N E
esito
INGRESSO A GRUPPI 4 PERSONE OGNI 20 MINUTI SU PRENOTAZIONE
primo studio per un percorso-installazione ideazione, designer e performer-abitante
Patrizia Menichelli
regista e smell designer Giovanna Pezzullo sound designer Stephane Laidet costruzione installazioni Angela Trentanovi performer-abitante Arianna Marano collaborazione ai testi Sandra Bedino foto Patrizia Menichelli creazione poetica sensoriale a cura del gruppo un progetto in collaborazione con Arcadia Ars In di Firenze e La Inefable di Barcellona
photo credits: Patrizia Menichelli
Presentiamo un primo studio di un’esperienza poetica di attraversamento, in bilico tra rito di passaggio e viaggio di esplorazione. Un invito per addentrarci nella dimensione celebrativa e insieme archetipica della morte, lasciare e quindi partire per abbracciare ciò che non si conosce. Quando una persona muore cosa lascia di sé? James Hillman in La forza del carattere scrive: “La mia proposta è di abbandonare la semplicistica contrapposizione tra corpo e anima e di immaginare invece un carattere unico incapsulato in immagini”. Quando l'altro ci lascia, la sua immagine agisce come una forza corporea e ci parla all’orecchio, ci sussurra, attraversa i nostri sogni. La persona è morta, eppure rimane come forza del carattere. Queste immagini non sono semplicemente ricordi, mostrano anzi una sorprendente autonomia. Arrivano non invitate, spesso ci obbligano a rimanere illogicamente attaccati a oggetti che ingombrano cassetti e armadi, perché tali oggetti agiscono su di noi come vestigia di quel carattere. Patrizia Menichelli
SPE
DALLE ORE 15.00
Maria Luigia Gioffrè
Art for the Environment Residency Programme in collaborazione con University of the Arts London
Pangea, 2017 durational performance, still from video, scattata durante: Co-Creation Live Factory, Venice International Performance Art Week, Palazzo Mora, 2017 photo credits: Aldo Aliprandi
Maria Luigia Gioffrè (1990, vive e lavora tra l’Italia e il Regno Unito), ha ampliato la sua formazione conseguendo il Master of Arts in Belle Arti presso la Central Saint Martins di Londra, e grazie al quale è stata selezionata dall’Art for the Environment Residency Programme per una una residenza presso l’Associazione Culturale Dello Scompiglio. Il suo lavoro è incentrato sulla narrazione quale strumento per creare condizioni immaginifiche che trasmettano conoscenza sulla storia personale o su quella universale. Introduce un linguaggio non rappresentativo, che costruisce i propri scenari a partire dalla mancanza di linearità, per creare uno scambio fra scena e retroscena, fra risultato e processo. L’interazione di tracce e tempo definisce la performance non soltanto come una pratica della vita, ma anche come pratica di archiviazione e memoria, che l’artista esplora attraverso più media. La ripetizione diventa strumento rituale per misurare la resistenza del corpo che l’artista cerca di incarnare in immagini, in tracce e nel corpo stesso. Il 30 settembre presenterà una performance, quale restituzione della residenza svolta allo Scompiglio, dal 17 al 30 settembre 2018. Consapevole della propria morte, nella pratica artistica predilige la performance come pratica della presenza, secondo il “Dasein” heideggeriano e l’esser-ci. In passato si è dedicata ai media fotografici, fin quando non si è resa conto che - per lei – si trattava di strumenti di assenza, che non le permettevano di “stare all’interno del mondo” e di mettere in atto in modo efficace l’esistenza in cui viviamo e l’immanenza dell’essere. La linea esplorativa principale della sua residenza sarà proprio la differenza fra la pratica artistica dell’assenza (fotografia) e quella della presenza (performance). Lavorerà inoltre sul tema fondamentale dell’immaginario/immagine di un “Purgatorio della Primavera”.
30 SETTEMBRE SPE
ORE 18.30
Amalia Franco
Trittico. Lasciare andare con grazia PROGETTO VINCITORE
della morte e del morire
di e con Amalia Franco luci Anna Moscatelli marionette Amalia Franco costumi Antonia Matichecchia oggetti di scena Emilio Porchetti con il sostegno di Natacha Belova e Gianluca Vigone alla creazione delle marionette coproduzione Associazione Culturale Teatro Insonne con il sostegno di Regione Toscana - Sistema regionale dello spettacolo dal vivo creazione inserita nel progetto di Residenze Artistiche del Mibact 2016/17 e ospitata da La Terra Galleggiante, Settimo Cielo, Laboratori Permanenti, Stalker Teatro
photo credits: Roberto Buresta
Opera per corpi danzanti e corpi inanimati. Composizione in tre quadri sugli stati del corpo, ovvero della materia: Gli Innamorati, ovvero del corpo liquido; A flower is not a flower, ovvero del corpo solido; Come in cielo così in terra, ovvero del corpo aeriforme. L'utopia del corpo è il raggiungimento e mantenimento di una forma stabile, la sua forma perfetta, che ogni volta, immancabilmente, è delusa e trasformata dallo stato amoroso consunstanziale ad ogni corpo, dallo slancio fuori, dalla rinuncia, anche solo per un attimo, al proprio personale baricentro. Si canta qui una zona opaca in cui i corpi ripetono continuamente l’esperienza della propria infinitezza, ovvero non-finiti.
6 OTTOBRE SPE
ORE 21.00
The Sinking of the Titanic musiche di Gavin Bryars Half-Time
(2015 rev. 2018 - prima assoluta della nuova versione)
The Sinking of the Titanic
(1969 - )
Gavin Bryars contrabbasso Luca Sanzò viola Costanza Negroni viola Michele Rossi violoncello Manuel Zurria flauto Paolo Ravaglia clarinetto basso Lucio Perotti tastiera Sergio Sorrentino chitarra elettrica Antonio Caggiano percussioni The Sinking of the Titanic nasce nel 1969 da un breve lavoro scritto in occasione di un’esposizione d’arte. In quel periodo lavoravo in un ambiente di studi artistici e mi interessava vedere quale potesse essere l’equivalente musicale di un’opera di arte concettuale. È stato solo nel 1972 che - da quel lavoro - ho ricavato una versione performatica nell’ambito di una serata alla Queen Elizabeth Hall di Londra dedicata alle mie opere. Nel 1975 ho realizzato una registrazione, la prima delle mie dieci incisioni per l’etichetta Brian Eno's Obscure.
Al 1990 risale la registrazione dal vivo al festival Le Printemps de Bourges, perché la scoperta del relitto mi fece nuovamente ripensare a quella musica. E questa versione costituisce anche la base della registrazione del 1994 con Point. E poi ci sono state le successive registrazioni con Alter Ego, On Touch e il Gavin Bryars Ensemble, per GB Records, quando nel 2012 ricorreva il centenario dell’affondamento del Titanic. Tutto il materiale usato per questo mio lavoro scaturisce dalla ricerca e dalla riflessione sul naufragio del lussuoso transatlantico considerato “inaffondabile”: il 14 aprile 1912 alle 23.40, mentre solcava le acque dell’oceano Atlantico, il Titanic urtò un iceberg e alle 2.20 del 15 aprile si inabissò. Punto di partenza del mio brano è la vicenda dell’orchestra di bordo che, continuando a suonare fino al momento in cui la nave non affondò, si immolò compiendo un atto straordinario. L’inno cristiano Autumn è diventato quindi l’elemento principale della composizione: ne scaturisce una serie di variazioni che rappresentano la base su cui si innestano ancora altri materiali. Nonostante che l’opera sia nata molti anni fa, il materiale viene ogni volta rivisitato e riconsiderato con occhi nuovi. Gavin Bryars
13 OTTOBRE SPE e TENUTA DELLO SCOMPIGLIO ORE 11.00-19.00
XIV Giornata del Contemporaneo Porte aperte alla Tenuta Dello Scompiglio ingresso libero alle mostre in corso e alle opere permanenti
L’Associazione Culturale Dello Scompiglio aderisce alla XIV Giornata del Contemporaneo, organizzata da AMACI per la promozione dell’arte contemporanea. Per l’intera giornata sarà possibile visitare gratuitamente le mostre in corso presso lo SPE e le opere permanenti presenti all'interno della Tenuta.
Gli Impresari Il lanternista
fino al 23 dicembre 2018 progetto vincitore del bando
Christian Fogarolli Krajany
fino al 23 dicembre 2018 progetto vincitore del bando
Alejandro Gómez de Tuddo Columbarium
fino al 23 dicembre 2018 progetto vincitore del bando
19-20 OTTOBRE FÈSTA - ARDIS HALL, RAVENNA
gruppo nanou
Neverwhere [prototipo] PROGETTO VINCITORE
della morte e del morire
R E S I D E NZ A D I C R E A Z I O N E
esito
progetto gruppo nanou e Daniele Torcellini coreografie Marco Valerio Amico, Rhuena Bracci con Carolina Amoretti, Sissj Bassani, Rhuena Bracci,
Marco Maretti suono Roberto Rettura luci Marco Valerio Amico e Fabio Sajiz colori Daniele Torcellini
prodotto da Nanou Associazione Culturale, Associazione Culturale Dello Scompiglio con il sostegno di E-production con il contributo di MiBAC, Regione Emilia-Romagna, Comune di Ravenna
Lo spazio della morte è un non luogo che si fa carico dell’esperienza rituale evocativa dell’uomo, delle visioni che l’uomo ha prodotto e riprodotto, della ritualità che ha usato per poterla rappresentare ed evocare. Neverwhere è uno spazio abitato in cui lo spettatore viene invitato ad entrare e a contemplare. Lo spettatore però non sarà condotto dal suo Virgilio.
photo credits: Daniele Casadio
È lo spazio stesso la via designata ma allo stesso tempo è lo sguardo che guida il singolo alla scelta di cosa guardare, per quanto tempo, fino a dove inoltrarsi. Neverwhere non ha inizio e non ha fine. È un tempo di entrata e di uscita da uno spazio. La durata dell’evento sarà di tre ore in cui lo spettatore potrà entrare e uscire a piacimento. Il colore della luce agirà come cambiamento continuo percettivo, come percorso lisergico, dunque rituale, per generare un continuo spaesamento dell’ospite/ spettatore. Luce e colore sono strumenti con cui articolare uno spazio tridimensionale entro cui collocare l’attività performativa. Luci e colori che cambiano nel tempo determinano uno spazio instabile - che cambia nel tempo. Il dispositivo scenico e dei costumi, per mezzo di materiali fortemente connotati cromaticamente, illuminati da luci Led RGB cangianti, vuole enfatizzare l’instabilità percettiva perché sia i danzatori, sia il pubblico coinvolto, perdano il senso del confine tra ciò che è e ciò che appare.
27 OTTOBRE SPE
DALLE ORE 18.00
Instabili Vaganti
Il Canto dell’Assenza
progetto internazionale Rags of Memory PROGETTO VINCITORE
della morte e del morire
R E S I D E NZ A D I C R E A Z I O N E
esito
ideazione e regia Anna Dora Dorno performer Anna Dora Dorno, Nicola Pianzola cura del suono e progetto musicale Instabili Vaganti in collaborazione con
Riccardo Nanni e Alberto Novello JesterN
photo credits: Francesca Pianzola
L’assenza di chi non c’è più genera nuova presenza attraverso il ricordo. L’oscurità simbolica segna lo stato della vedovanza e si trasfigura nell’oscurità della terra la quale, nella Prima Materia alchemica, trova la sua premessa necessaria per la trasformazione in nuova forma di vita.
Il Canto dell’Assenza rappresenta la terza e ultima performance della trilogia della memoria, ciclo performativo del progetto Rags of Memory, che indaga le tappe essenziali dell’esistenza umana da un punto di vista artistico, storico e antropologico. La performance s’ispira ai riti e alle celebrazioni funebri pagane e cristiane, calando lo spettatore in una dimensione spazio-temporale “in sospensione” accentuata dallo scenario installativo in cui il video mapping si sovrappone ad elementi naturali e artigianali. Il lavoro iconico scaturito dall’utilizzo d’immagini sacre proiettate, apre l’orizzonte alla nascita di mondi virtuali, non reali, e quindi distorti, sfocati, simili ai ricordi, misteriosi e assenti, eppur presenti perché creati dall’immaginazione umana. Questa presente assenza, assimilabile allo stato di vedovanza, è stata percepita da noi come un antico canto, un ritmo che parte dal battito cardiaco dei performer e si trasforma in musica, ambiente sonoro che è espressione dell’Io biologico, affermazione della vita nel momento stesso in cui se ne celebra la fine.
Carolina Balucani
ES
PROGETTO VINCITORE
della morte e del morire
R E S I D E NZ A D I C R E A Z I O N E
esito
scrittura di Carolina Balucani collaborazione alla drammaturgia
Costanza Pannacci e Giulietta Mastroianni supporto coreografico di Lucia Di Pietro supervisione alla regia Grazia Morace Dialogo con figura abbandonante/assente. Quest’ultima assume le forme di cose, persone o animali che scompaiono nella Natura. Forse detta figura ora si trova sotto terra poiché non si vede, anche se viene ancora pensata. Quindi forse sotto terra per lei c’è un mare ad accoglierla. E lei rivive attraverso la memoria di cose splendide che l’accomunano al Personaggio in scena. Il dramma del pensiero è che attraverso di esso si riesce a vivere ancora qualcosa insieme. Nonostante la morte.
photo credits: Lorenzo Porrazzini
10 NOVEMBRE SPE
ORE 17.00
Pryzmat Dance Company
Over Ground PROGETTO VINCITORE
della morte e del morire
R E S I D E NZ A D I C R E A Z I O N E
esito
coreografia Katarzyna Grabińska VJ Tonda Kinoko danzatori
Pryzmat Dance Company - Katarzyna Rutkowska, Marta Jakimicha, Paulina Spiel, Monika Parafiniuk, Łukasz Szleszyński organizzazione ARToffNIA dance and art foundation (Olsztyn/Polonia)
photo credits: Jarek Poliwko
L’espressione del corpo umano in una situazione di estrema minaccia. Paura, nessuna dignità né umanità… persone senza volto, anima, sogni… solo corpi per terra, “over ground”, contrapposti a rituali in cui la vita ruota intorno alla morte, con tutti gli onori. In un certo senso, la morte diventa più importante della vita. Dove si colloca il reale concetto di morte? Gli aspetti politico, culturale ed economico e lo status sociale, hanno davvero importanza? Forse è la nostra anima ciò che conta di più? Quei 21 grammi dentro di noi, da qualche parte… Sono questi i punti di partenza del processo di creazione del progetto.
SPE
ORE 19.30
8-8-88 la porta dell’infinito recital pianistico di Fabrizio Ottaviucci PROGETTO VINCITORE
della morte e del morire
Giacinto Scelsi Suite IX Ttai (1953) Suite X Ka (1954)
Diversi testimoni hanno confermato la premonizione espressa da Scelsi negli ultimi anni di vita: “me ne andrò da questa terra quando il segno dell’infinito si metterà in fila”. La notte dell’8 agosto 1988 il compositore entrò in coma e si spense la mattina seguente. Il suo rapporto con la vita e con la musica è sempre stato fortemente legato a contenuti metafisici e diverse esperienze sovrannaturali hanno accompagnato la fama di una delle personalità più discusse e originali del secondo Novecento. Le sue procedure compositive, la sua visione globale degli eventi cosmici, in cui il suono ha una parte fondamentale, sono alla base delle sue composizioni più importanti, come la Suite IX e la Suite X per pianoforte. Entrambe composte nel periodo centrale della sua vita, quando la sua poetica raggiunge piena maturità, ovvero negli anni ‘50, sono opere “a tema”, nel senso che sono costruite e ispirate a concetti metafisici. La Suite IX, Ttai (Pace) è legata alla rappresentazione del Tempo, in movimento, in costruzione, in e-stasi. La Suite X, Ka (Essenza) è strutturata su variazioni essenziali della sua tecnica di base, il ribattuto, e presenta sette caratteristiche distinte di un unico pianeta spirituale. Fabrizio Ottaviucci
24-25 NOVEMBRE SPE
SABATO ORE 19.30 DOMENICA ORE 18.00
Mey-Ling Bisogno Physical Theatre
Cuando muere un sueño, corre mucha sangre... PROGETTO VINCITORE
della morte e del morire
coreografia Mey-Ling Bisogno e Vincent Simon drammaturgia e direzione attori Marianela Pensado soundtrack originale Martin Ghersa performer Vincent Simon e Mey-Ling Bisogno lighting design Cía. de la luz - Pablo R.
Seoane e Beatriz Francos Diez
produzione e management Cristina Pérez Sosa con il contributo di Comunidad de Madrid, C. C. Conde Duque, Coreógrafos en Comunidad, Centro Comarcal de Humanidades Sierra Norte, Centro per la Scena Contemporanea Bassano del Grappa
Cuando muere un sueño, corre mucha sangre... è un passo a due di danza contemporanea e teatro fisico. La performance propone agli spettatori un viaggio attraverso gli strati della suspense sul palcoscenico, invitando il pubblico a spingersi all’interno degli spazi oscuri dell’incertezza. La suspense è un sospetto, un infrangersi, un pugno chiuso… La suspense si avverte, si respira, si danza. Invade la scena come nei classici film dell’orrore: lenti movimenti di camera, nodi drammatici, atmosfere al limite dell’onirico, salti temporali... Tutto questo dà vita ad uno spettacolo singolare e inquietante. Nessuno sa come muore un sogno. Si sa solo che quando questo avviene, scorre molto sangue. Due personaggi. Un posto. Una valigia. Un barattolo. E tutto quello che può succedere…
photo credits: Dario Rigoni
1 DICEMBRE
SPE
ORE 11.00
Incontri sulla dimensione ideologica della morte: aspetti religiosi, laici e mistici sulle possibilitĂ di vita dopo la morte
SPE
ORE 18.00
Danziamo la voce fino alla morte il metodo VoxEchology nelle Cure Palliative
presentazione del libro di Raffaele Schiavo (Edizioni Cleup, 2018)
SPE
ORE 19.30
Vox Psychopompi suoni, variazioni e trasfigurazioni sul tema della morte Anonimo O virgo splendens Jacob van Eyck (1590-1657) Doen Daphne d’over Stefano Landi (1587-1639) Passacaglia della vita Raffaele Schiavo (1966-) E-Motive Mantras n. 8 Giovanni Stefani (prima metà XVII secolo) Amante felice Claude Debussy (1862-1918) Sonata per flauto, viola e arpa Pastorale - Interlude - Finale Alessandra Bellino (1970-) Variazione-invenzione per flauti
(in do e in sol) per violino, arpa e pianoforte sul tema Derde Doen Daphne d'over tratto da Der Fluyten Lust-hof di Jacob van Eyck
Raffaele Schiavo Tenebrae factae sunt François Couperin (1668-1733) Les Barricades Mystérieuses per pianoforte Tarquinio Merula (1595-1660) Canzonetta sopra a la nanna Raffaele Schiavo voce Ensemble Dissonanzen Tommaso Rossi flauto dolce e traverso Francesco Solombrino violino e viola Ciro Longobardi pianoforte Lucia Bova arpa Ugo Di Giovanni arciliuto
photo credits: Piero Previti
Il tema della morte, in questo concerto è trattato attraverso la voce straordinaria di un cantante come Raffaele Schiavo, personalità multiforme che unisce la sua attività di performer in vari generi musicali a quella di musicoterapeuta impegnato nel mondo delle cure palliative e dell’universo del fine-vita. Il cantante siciliano incontra l’Ensemble Dissonanzen, il poliedrico gruppo napoletano impegnato da 25 anni in un percorso nell’ambito della musica contemporanea, ma anche dell’incontro tra musica e altre arti. Ne viene fuori un programma sospeso tra musica antica e repertorio moderno e contemporaneo, in cui il tema della morte si unisce a quello della variazione e della trasfigurazione. Ai barocchi Stefano Landi, Tarquinio Merula, Giovanni Stefani, François Couperin si uniscono il fiammingo Jacob van Eyck e le variazioni/metamorfosi scritte dalla compositrice napoletana Alessandra Bellino sulle sue melodie. Il programma viene completato dalla Sonata per flauto, viola e arpa di Claude Debussy, primonovecentesca “trasfigurazione” di una sonata dell’epoca di Luigi XIV, riferimento coltissimo e raffinato alla grande tradizione del barocco francese.
7 OTTOBRE SPE 15.30
TEATRO RAGAZZI ORE
e ORE 17.00
TeatrO dell'Orsa
A Ritrovar le Storie di Monica Morini, Bernardino Bonzani,
Annamaria Gozzi
con Monica Morini, Bernardino Bonzani,
Franco Tanzi
realizzazioni scenografiche Franco Tanzi ideazione luci Lucia Manghi progetto speciale selezionato a I Teatri del Sacro 2015
Nel paese di Tarot le parole si sono rimpicciolite, le storie si sono accorciate, le bocche sono mute. Ma un giorno arriva, da molto lontano, un Saltimbanco, ha con sé l’ascolto e uno carretto bislacco, capace di riaccendere memorie. La prima parola è bicicletta, una parola bella, rotonda, che sa come mettere in moto pensieri arrugginiti e un primo ricordo comincia a riaffiorare. Ma a Tarot non sono solo le parole a risvegliarsi, ci sono storie antiche che, vivificate da memorie vissute, divengono incandescenza interminabile di vita. Lo scricchiolio di foglie e le onde del mare chiamano domande e aprono sentieri di fiaba.
I racconti s’intrecciano, i ceri nel buio si accendono e si spengono a raccontare del mondo di qui e di là. Si ride delle paure superate, del nostro inciampare goffo nella vita e degli sciocchi che a volte acchiappano la fortuna per la coda. Si trattiene il fiato nell’oscurità del mare, fino a riemergere nello stupore della vita che è tonda e sempre ricomincia come le storie che camminano sempre. Le storie sono vere e quello che sembra una fine torna ad essere un inizio.
Teatro di narrazione con oggetti. Età consigliata: dai 5 anni
28 OTTOBRE SPE 15.30
TEATRO RAGAZZI ORE
e ORE 17.00
Teatro delle Briciole
Primo capitolo del progetto Storie sulle spalle
Rosso Cappuccetto
un progetto di Emanuela Dall’aglio regia Mirto Baliani, Emanuela Dall’aglio con Emanuela Dall’aglio, Veronica Pastorino costume e oggetti di scena Emanuela Dall’aglio assistente Veronica Pastorino musiche e suoni Mirto Baliani ideazione luci Emiliano Curà Fiaba antica di cui si sono fatte diverse versioni e letture, Cappuccetto rosso è riavvicinata in questo progetto con tutto il rispetto che si deve a una favola classica, originale come gli elementi che la compongono e che vengono mostrati all'inizio dello spettacolo. Oggetti concreti generatori di storie, evocatori di un tempo e quasi magici nella loro semplicità, le fragole, il sasso, la torta sono i realissimi reperti di un'esposizione che i bambini possono osservare da vicino, alimentando la curiosità dello spettatore e disponendo gli animi alla riflessione sulla natura rituale della favola. Teatro di figura. Età consigliata: 4-7 anni
photo credits: Agnese Scotti
Come la narrazione orale suggerisce, un'unica figura riunisce l'intera architettura dello spettacolo, fondendo scenografia, costumi, oggetti e animazione in un unico manufatto, che genera così unitariamente personaggi, azioni, oggetti e colpi di scena: quasi un pop-up dalle sembianze umane, una favola vivente che si indossa come un abito e viene agito dall'interno. Un dramma "portatile", portabile.
11 SPE NOVEMBRE 15.30
TEATRO RAGAZZI ORE
e ORE 17.00
Teatro Popolare d’Arte
Mare Mosso PROGETTO VINCITORE
della morte e del morire
progetto Gianfranco Pedullà drammaturgia Manuela Critelli regia Gianfranco Pedullà con Gianfranco Quero, Gaia Nanni,
Vincenzo Infantino, Macire Sylla
scene Claudio Pini immagini Vania Pucci e Ines Cattabriga musiche originali Jonathan Faralli luci Marco Falai costumi Rosanna Gentili collaborazione tecnica Saverio Bartoli foto di scena Alessandro Botticelli produzione Teatro Popolare d’Arte,
photo credits: Alessandro Botticelli
Giallo Mare Minimal Teatro con il sostegno di MiBACT, Regione Toscana
Questo è uno spettacolo d’avventura, si salpa per il Mediterraneo insieme a due pescatori: un padre, lupo di mare che conosce quasi tutti i segreti del mare, e un figlio che sta imparando la nautica e che, insieme alla paura del mare e allo stupore per tutto ciò che contiene, ha una gran voglia di partire. Nel viaggio dei nostri due protagonisti la geografia reale del Mediterraneo si mescola a una geografia fantastica nella quale appaiono Scilla e Cariddi, Cola Pesce, Tifeo, insieme ad altri mostri marini vecchi e nuovi. Antichi miti ci appariranno quasi nuovi durante la navigazione, quando solcheremo le acque calme o quando il mare mosso ci farà provare la tempesta, quando pescheremo le cose più strane, o quando uno stormo di gabbiani ci passerà sulla testa. In questa fiabesca confusione fra reale e immaginario alla fine appaiono loro, i migranti: anche loro solcano il Mediterraneo che è stato per millenni il centro di grandi civiltà il fecondo luogo di incroci di lingue e culture, i migranti sono dei grandi viaggiatori, come Ulisse e come noi, che cerchiamo sempre altri lidi. Niente di più semplice che decidere di raggiungere insieme Itaca, dove ognuno potrà fare in piena libertà quello che desidera, quello che sogna e spera. Teatro d’attore. Età consigliata: dagli 8 anni in su
2 DICEMBRE SPE 17.00
TEATRO RAGAZZI / ADOLESCENTI ORE
Garraffo TeatroTerra di Dario Garofalo
Orfeo Euridice Ermes PROGETTO VINCITORE
della morte e del morire
di e con Serena Di Blasio e Dario Garofalo regia Maril Van Den Broek costumi Valentina Bazzucchi scene Stefania Frasca contributi musicali Giovanni Di Capua, Simone Memè produzione Garraffo TeatroTerra il progetto è stato ospitato dal Teatro Comunale di Nardò dalla compagnia Terrammare nell’ambito delle Residenze Artistiche/edizione 2016 art. 45 ob. A DM 01/07/2014 MiBACT/Regione Puglia. il progetto di spettacolo ha vinto il premio di produzione SMart it up! 2017
L’amore e la perdita dell’amore. La nostalgia, il dolore e la conseguente strategia di sopravvivenza. Avrà senso riconquistare qualcosa o qualcuno che già si custodisce saldo nel cuore? Raccontando la storia di Orfeo che non riesce a riportare in vita l’amata, il mito ci mostra in controluce la vittoria della vita, del suo ineluttabile svolgersi e del necessario avvicendarsi di vita e morte come impermeabili stati dell'essere.
photo credits: Simone Memè
E se l'amore dura eterno nei cuori è grazie al dolore per l'impossibile ritorno che preserva, cura, accudisce perché esso stesso è amore. Due le anime dello spettacolo: la prima a colori, racconta dell’amore dei due protagonisti, dal primo appuntamento alla prima notte di nozze, in una sequenza musicale e mimica leggera che non lascia presagire la tragedia. La seconda in bianco e nero, il fuoco è su Euridice, sul suo dolore per la perdita di Orfeo e della vita stessa. Ad accompagnarla nel percorso di accettazione della sua condizione sarà Ermes, il traghettatore di anime. Come un sapiente attore, vestirà i panni ora dell'uno ora dell'altra per garantire che il destino si compia, che il mito sia rispettato, che la nostalgia non si risolva e che quindi l'amore non finisca mai. Teatro d’attore. Età consigliata: per tutti dagli 11 anni
Residenze di creazione 2018
7-13 LUGLIO / 23-29 LUGLIO
Dante Antonelli / gruppo W.O.W.
Works of Worship - Terzo atto - 4 Atti di Adorazione 21 AGOSTO-3 SETTEMBRE
Patrizia Menichelli
Cosa lasci di te agli altri? L’immagine del carattere che resta produzione a cura di Arcadia Ars In e La Inefable
17-30 SETTEMBRE
Maria Luigia Gioffrè
Art for the Environment Residency Programme in collaborazione con University of the Arts London
1-13 OTTOBRE
Carolina Balucani ES
8-20 OTTOBRE
FÈSTA - ARDIS HALL, RAVENNA
gruppo nanou
Neverwhere [prototipo] 14-27 OTTOBRE
Instabili Vaganti
Il Canto dell’Assenza
progetto internazionale Rags of Memory
27 OTTOBRE-10 NOVEMBRE
Pryzmat Dance Company Over Ground
di Katarzyna Grabińska
Opere permanenti
Cecilia Bertoni e Claire Guerrier con Carl G. Beukman
Camera #3 2014
La visita alle opere permanenti Dello Scompiglio è possibile negli orari di apertura dello SPE e negli orari di apertura dell’ufficio. Si raccomanda vivamente la prenotazione. La visita è soggetta alle condizioni climatiche.
la programmazione potrebbe subire variazioni informazioni complete e aggiornamenti su programmi e orari
delloscompiglio.org
F.Marquespenteado
In sosta 2014
Francesca Banchelli
There is not a priori answer to this dilemma (The Dolphin Hotel) 2012
Ettore Favini e Antonio Rovaldi
Cecilia Bertoni con Carl G. Beukman
Valentina Vetturi
Alfredo Pirri
Il Cimitero della Memoria
Maurizio Nannucci
W18S 2012
Un Esilio 2011
a cura di Angel Moya Garcia con Cecilia Bertoni 2010
L’Attesa 2010
Arie per lo Scompiglio 2009
Colours Passing Through Perceptions of Shadow and Light 2009
della morte e del morire 2019
Prossimi appuntamenti 2019
performance / concerti / installazioni / mostre incontri / laboratori e teatro ragazzi TEATRO RAGAZZI
Giallo Mare Minimal Teatro
La Regina delle Nevi. La battaglia finale R E S I D E NZ A D I C R E A Z I O N E
esito
Stefano Questorio
LILA – A Symphony about Life and Death MOSTRA
Vittorio Bini
Muoiono sempre gli altri
TEATRO RAGAZZI
Teatro Gioco Vita
Io e Niente
PERFORMANCE
Teatro dei Gordi
CONCERTO
Solisti di Roma Sinfonietta Peppe Servillo
Histoire du soldat TEATRO RAGAZZI
Compagnia Burambò
Il fiore azzurro PERFORMANCE
Lenka Ottová
You Are not the One Who Shall Live Long TEATRO RAGAZZI
Compagnia Tardito-Rendina
TEATRO RAGAZZI
Giuliano Scarpinato / CSS Teatro Stabile di Innovazione del Friuli Venezia Giulia
Alan e il mare
PERFORMANCE
Irene Cantero
The Action on Committing Suicide PERFORMANCE
Mariana Rocha
Finita
R E S I D E NZ A D I C R E A Z I O N E
esito
L’anatra, la morte e il tulipano Collettivo Circolo Bergman Fuochi sempre fatui
CONCERTO
Pifarély/Rabbia/Roccato
Sulla morte senza esagerare Requiem
CONCERTO
Jacob TV
TEATRO RAGAZZI
PERFORMANCE
Il Baule Volante
Cristina Planas Leitão Attento Pierino... arriva il lupo! (BACtéria Associação Cultural)
FM [featuring mortuum]
INSTALLAZIONE
Levi van Veluw
Stefano Giannotti
Un saluto alle nuvole
INSTALLAZIONE
Cecilia Bertoni
R E S I D E NZ A D I C R E A Z I O N E
Camera #5
R E S I D E NZ A INSTALLAZIONE
Autobiografia del rosso
PERFORMANCE VIDEO INSTALLAZIONE
INSTALLAZIONE
I Cannibali
esito
Effetto Larsen
Compagnia Dello Scompiglio
nuova creazione
R E S I D E NZ A D I C R E A Z I O N E
CONCERTO
Auser Musici/Petra Magoni
Morire d’amore
esito
Silvia Maggi/Aidan Jara
The Denial of Death
LABORATORIO RAGAZZI
Sara Basta
esito
Sotterraneo
Postcards from the future
INSTALLAZIONE
After/Dopo
Interbeing
La morte stanca, parla
Le maschere dei vivi Mono no aware. L'intensità per i morti agrodolce delle cose
Titta Cosetta Raccagni
Alessio Trevisani
CONCERTO
R E S I D E NZ A D I C R E A Z I O N E
PERFORMANCE
Blow Up Percussion
Riderless Horse
R E S I D E NZ A D I C R E A Z I O N E
Spreco
CONCERTO
Avelino Sala
R E S I D E NZ A D I C R E A Z I O N E
esito
Roberta Nicolai
Sabrina Mezzaqui
Köszeg
Luca Nostro
CONCERTO
Sanctum
PERFORMANCE
Opera retablO
LABORATORIO RAGAZZI
Collettivo PAC 13-18
Caronte
PERFORMANCE
Francesco Lauretta esito
In hora mortis
VIDEO INSTALLAZIONE
Miriam Gili
Diamanti
progetto vincitore del bando
Informazioni Biglietti spettacoli e performance
ingresso concerti e performance: € 15,00 - 12,00 - € 7,00 ingresso esito residenze di creazione: € 5,00 ingresso esposizioni/opere permanenti: € 5,00
Biglietti Rassegna Teatro Ragazzi intero: € 7,00 ridotto bambini 3-12 anni, over 65: € 5,00
Manifestazioni a ingresso libero
inaugurazione mostre e installazioni - 15 settembre incontri - 29 settembre e 1 dicembre XIV Giornata del Contemporaneo - 13 ottobre presentazione libro - 1 dicembre finissage mostre e installazioni - 23 dicembre
Orari mostre e libreria - SPE SETTEMBRE
ore 15.00-19.00, oppure su appuntamento OTTOBRE-DICEMBRE
ore 14.00-18.00, oppure su appuntamento nei giorni di spettacolo gli spazi sono aperti fino a mezz’ora dopo il termine degli eventi la programmazione potrebbe subire variazioni informazioni complete e aggiornamenti su programmi e orari
delloscompiglio.org
Visite alle opere permanenti
La visita alle opere permanenti Dello Scompiglio è possibile negli orari di apertura dello SPE e negli orari di apertura dell’ufficio. Si raccomanda vivamente la prenotazione. La visita è soggetta alle condizioni climatiche. Dettagli e durata dei percorsi: delloscompiglio.org Nella giornata scelta per la visita, prenotando il cestino alla Cucina Dello Scompiglio, è possibile fare un picnic negli spazi esterni della Tenuta, con l’opportunità di creare un proprio itinerario che si snoda fra le opere e il contesto naturale per cui sono state ideate
Informazioni e prenotazioni
SPE - Spazio Performatico ed Espositivo biglietteria: dal giovedì alla domenica, in orario d’apertura +39 0583 971125 biglietteria@delloscompiglio.org Associazione Culturale Dello Scompiglio ufficio: lunedì-venerdì, ore 9.00-17.30 +39 0583 971475 +39 338 7884145 info.ac@delloscompiglio.org
per le manifestazioni all’aperto alla Tenuta Dello Scompiglio sono consigliate calzature sportive non sono ammessi cani
Cucina Dello Scompiglio
Situata subito fuori le mura della Tenuta, la Cucina sarà sempre aperta nei giorni di spettacolo dando la possibilità di pranzare, fare merenda, prendere l’aperitivo o cenare nei suoi spazi interni ed esterni.
Associazione Culturale Dello Scompiglio Giuria del Bando Della morte e del morire Cecilia Bertoni
Presidente della giuria, direttrice artistica e membro fondatore dell’Associazione, ideatrice del Progetto Dello Scompiglio
Riduzioni del 10% sul menu à la carte presentando il biglietto degli spettacoli
Michela Giovannelli
informazioni e prenotazioni: +39 0583 971473 +39 338 6118730 cucina@delloscompiglio.org
Membro fondatore dell’Associazione e responsabile della sezione dedicata ai bambini
Membro fondatore dell’Associazione e amministratrice
Marialucia Carones Angel Moya Garcia
Co-direttore per le arti visive dell’Associazione
Antonio Caggiano
Direttore artistico per l’attività musicale dell’Associazione Segreteria organizzativa, progetto ragazzi e bambini
Salvina Rosso Elisa Di Meo Addetta stampa
Angelica D’Agliano Consulenza Ufficio Stampa
Giovanna Mazzarella Progettazione grafica
Alessandra Mezzetti Direzione tecnica
Paolo Morelli Staff tecnico Stampato su carta ecologica Symbol Freelife Satin delle Cartiere Fedrigoni StampatoFSC su carta ecologica Symbol Freelife Satin, Cartiere Fedrigoni certificata
Alice Mollica Giacomo Citti Paolo Semenzato Biglietteria
Maria Ilaria Panuccio
Te r r a e F o r e s t a , C u l t u r a , C u c i n a
Impulso > dare spazio ad una cultura dove i sensi, l’istinto e l’incontro fra artisti, pubblico, natura, coltura siano stimolati, eccitati, riempiti, svuotati... dove in mezzo al pubblico ci si possa sentire forse un po’ più individui
Associazione Culturale Dello Scompiglio direttrice artistica Cecilia Bertoni +39 0583 971475 +39 338 7884145 info.ac@delloscompiglio.org
SPE - Spazio Performatico ed Espositivo
+39 0583 971125 biglietteria@delloscompiglio.org via di Vorno, 67 55012 Vorno, Capannori (LU)
Comune di Capannori
delloscompiglio.org