Prefazione Sei una delle migliaia di persone di questi tempi, scoraggiate e deluse a causa di una cattiva salute? La tua fiducia nelle cosiddette cure è andata in frantumi dopo averle tentate tutte senza risultati? Sei in grado di usufruire di solo una parte della vitalità di cui Madre Natura ha dotato i suoi amati figli? Probabilmente ti è stato detto che solo un’operazione può salvarti. Per un motivo o per un altro, quando soffriamo per qualche disturbo organico non riusciamo a pensare con chiarezza e permettiamo a noi stessi di farci convincere a sottoporci a un’operazione. Se sei una di queste sfortunate persone, NON ABBANDONARE LA SPERANZA. Perché chi ha la salute ha la speranza, e chi ha la speranza, ha tutto. Le luci abbaglianti della pubblicità si sono accese da pochi anni sulle Cure Senza Farmaci solo per soffermarsi sui grandi risultati, dato che la Naturopatia si fonda sulla VERIT À e i seguaci di questa conoscenza che hanno ricuperato la loro salute sono testimoni di questa magnifica scienza e disseminano illuminazione, grande gioia e felicità per tutto l’Universo. Questa scienza straordinaria non è limitata nei suoi scopi, ma attraverso la sua applicazione e uso appropriato ristabilisce le normali funzioni e cura praticamente tutti i mali ai quali il genere umano è soggetto. “LA VERIT À NON PORTA UNA MASCHERA. NON SI INCHINA DI FRONTE AD ALCUN SACRARIO UMANO. NON CERCA ALCUN RANGO O AP-PLAUSO, CHIEDE SOLO UN’UDIENZA” – Redfield.
Capitolo 1 2
La Fondamentale Causa Comune nella Natura delle Malattie Tutte le fasi del processo di sviluppo della scienza medica, incluse quelle dei più remoti periodi della civiltà, hanno una cosa in comune nel loro modo di considerare la natura della causa delle malattie, per esempio che le malattie, dovute a cause esterne, entrano nel corpo umano per una legge necessaria, o perlomeno inevitabile, e quindi lo disturbano durante il corso della sua esistenza, gli infliggono dolore e infine lo distruggono. Neppure la scienza medica moderna, non importa quanto scientificamente illuminata pretenda di essere, non ha del tutto abbandonato questa caratteristica interpretazione demoniaca. Infatti, il più moderno dei conseguimenti, la batteriologia, gioisce per ogni ulteriore virus nuovamente scoperto da aggiungere all’esercito degli esseri la cui missione indiscussa è mettere a repentaglio la vita dell’uomo. Guardandola da un punto di vista filosofico, questa interpretazione differisce dalla superstizione medioevale e dal periodo del feticismo soltanto nel nome aggiunto. In passato era uno “spirito malvagio”, l’immaginazione del quale è arri-vata a credere in “personaggi satanici”; ora questo stesso pericoloso mostro è un essere visibile al microscopio, di cui l’esistenza è stata dimostrata al di là di ogni dubbio. La materia, è vero, ha ancora delle grandi lacune per quanto riguarda la cosiddetta “predisposizione” – una bella parola! – ma che cosa dobbiamo realmente capire a riguardo, nessuno ce l’ha mai detto. Tutte le prove su animali, con le loro reazioni e sintomi, di certo non dimostrano nulla, perché questi si presentano soltanto a seguito di iniezioni nel flusso sangigno e mai per introduzione nel tratto digestivo attraverso la bocca.
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C’è qualche cosa di vero nel concetto di “invasione dall’esterno” di una malattia, cos`ı come nell’ereditarietà, comunque non nel senso che l’invasore sia uno spirito (demone) ostile alla vita, o un essere microscopico (bacillo); ma tutte le malattie, senza eccezione, persino quelle ereditarie, sono causate – non con-siderando alcuna altra causa igienica – soltanto ed esclusivamente da alimenti biologicamente errati e “innaturali” e da ogni oncia di cibo in eccesso. Prima di tutto continuo a sostenere che in tutti i casi di malattia, senza eccezione, esiste una tendenza dell’organismo a secernere muco e, nel caso delle fasi più avanzate – pus (sangue decomposto). Naturalmente ogni organismo sano deve pure contenere un certo muco – la linfa, una sostanza grassa degli intestini, ecc., di natura mucosa. Qualsiasi esperto ammetterà questo in tutti i casi di catarro, da un raffreddore inoffensivo ad una infiammazione dei polmoni, alla tubercolosi, come pure nell’epilessia (attacchi caratterizzati da schiuma alla bocca, muco). Dove questa secrezione di muco non si mostra chiaramente ed apertamente, come nei casi di disturbi dell’udito, dell’occhio, della pelle, dello stomaco, delle malattie di cuore, dei reumatismi, dell’artrite, persino in tutti i gradi di infermità mentale, ecc., il muco è il fattore principale della malattia, non essendo gli organi prepo-sti alla normale secrezione più in grado di regolarla, e il muco entra nel sangue producendo nella rispettiva zona dove il sistema circolatorio si è probabilmente contratto a causa del freddo eccessivo (raffreddore), ecc., calore, infiammazione, dolore, febbre. Dobbiamo soltanto dare ad un paziente di qualsiasi tipo nient’altro che alimenti “senza muco”, come frutta o persino nient’altro che acqua o limonata; allora scopriamo che l’intera energia della digestione, liberata per la prima volta, si getta sulle 4
sostanze mucose e spesso indurite, accumulate fin dall’infanzia, come pure “sui letti patologici” che si sono da l`ı formati. Con quale risultato? Con assoluta certezza, questo muco, che marchio come la comune causa principale e basilare di tutte le malattie, comparirà nell’urina e negli escrementi. Se la malattia è già ad uno stadio un pochino avanzato, e in alcune zone, persino in profondità, sono comparsi dei letti patologici, cioè tessuti cellulari decomposti, allora verrà secreto anche del pus. Non appena cessa l’introduzione di muco per mezzo di “alimenti artificiali”, carne grassa, pane, patate, prodotti farinacei, riso, latte, ecc., la circolazione del sangue attacca il muco e il pus del corpo e li espelle attraverso l’urina, e, nel caso di corpi infetti in modo grave, anche attraverso ogni apertura a disposizione come pure tramite le membrane mucose. Se le patate, la pasta, il riso o i rispettivi materiali carnei vengono fatti bollire abbastanza a lungo, otteniamo una melma gelatinosa (muco), ovvero la colla usata dai rilegatori e dai carpentieri. Questa sostanza mucosa diventa rapidamente acida, fermenta e forma un letto per funghi, muffe e bacilli. Durante la digestione, che altro non è che una cottura, una combustione, questa melma o colla viene prodotta nello stesso modo, perché il sangue può usare solo lo zucchero già digerito derivato dalla trasformazione dell’amido. La materia secreta, il prodotto superfluo, cioè questa colla o melma, inizialmente viene espulsa completamente. È facile, quindi, comprendere che nel corso della vita gli intestini e lo stomaco vengono gradualmente ricoperti da queste sostanze collose e fangose ad un punto tale che questa colla di origine vegetale e questa melma di origine animale fermentano, intasano i vasi sanguigni ed infine 5
decompongono il sangue che ristagna. Se si fanno bollire dei fichi, dei datteri o dell’uva abbastanza a lungo, pure otteniamo una pappa che, però, non fermenta e non secerne mai melma, ma viene chiamata sciroppo. È vero che lo zucchero della frutta, la cosa più importante per il sangue, è pure appiccicoso, ma viene completamente consumato dal corpo come il migliore dei combustibili, lasciando per l’escrezione solo tracce di cellulosa che, non essendo appiccicosa, viene subito espulsa e non fermenta. Una soluzione zuccherina condensata con la bollitura, viene spesso usata per la conservazione degli alimenti per la sua nota resistenza alla fermentazione. Ogni persona in buona salute o ammalata deposita sulla lingua un muco appiccicoso non appena riduce le porzioni di cibo o digiuna. Lo stesso avviene sulla membrana mucosa dello stomaco, di cui la lingua è una copia esatta. La prima volta che si va di corpo dopo il digiuno questo muco fa la sua comparsa. Suggerisco ai miei lettori o ai medici ed ai ricercatori di verificare le mie as-serzioni per mezzo della sperimentazione dato che essa sola ha titolo nel dare un reale riconoscimento scientifico. L’esperimento scientifico, la domanda posta alla natura, è la base di tutta la scienza naturale e rivela l’infallibile verità, senza che abbia importanza se l’ho affermata io o qualcun altro. Ulteriormente, suggerisco a coloro che sono abbastanza coraggiosi, di verificare sul loro proprio corpo ciò che ho provato sul mio. Riceveranno dalla natura, cioè dal loro corpo, la stessa risposta, a condizione che esso sia sano come io intendo, perché i risultati “esatti”, le risposte precise, sono possibili soltanto in un organismo puro, sano, libero dal muco. Dopo due anni di stretta dieta di frutta con intercalate cure di digiuno, ho raggiunto un livello di salute che è difficilmente immaginabile 6
oggigiorno e che mi ha consentito di fare i seguenti esperimenti: Con un coltello ho fatto una incisione sul mio avambraccio; non vi è stata fuoriuscita di sangue perché si è coagulato immediatamente; la ferita si è chiusa; nessuna infiammazione, nessun dolore, niente muco né pus: è guarita in tre giorni, crosta di sangue gettata via. Successivamente, con cibo vegetariano, includendo fermenti mucosi (cibo amidaceo), ma senza uova e latte: La ferita ha sanguinato un minimo, ha causato un po’ di dolore e ha formato un leggero pus, una lieve infiammazione, e guarigione completa dopo un po’ di tempo. Ancora dopo la stessa ferita, con cibo carneo e dell’alcol: sanguinamento più lungo, il sangue di colore chiaro, rosso e sottile, infiammazione, dolore e pus per parecchi giorni, e guarigione solo dopo due giorni di digiuno. Mi sono offerto, naturalmente invano, di ripetere questi esperimenti al Mini-stero della Guerra prussiano. Perché durante la guerra russo-giapponese le ferite dei giapponesi guarivano molto pi ù velocemente e meglio delle ferite dei “russi della vodka e carne” ? Nessuno ha mai pensato per duemila anni al perché né il taglio dell’arteria né la tazza di veleno non poterono uccidere Seneca dopo che aveva rifiutato la carne e digiunato in prigione? Si suppone che precedentemente Seneca vivesse soltanto di frutta ed acqua. In ultima analisi ogni malattia è l’intasamento, causato dal muco, dei più piccoli vasi sanguigni, i vasi capillari. Nessuno vorrà pulire le condotte dell’acqua di una città, un sistema di tubature, alimentato da acqua sporca mediante una pompa, i cui filtri sono intasati, senza interrompere l’immissione dell’acqua durante il lavoro di riparazione. Se la condotta rifornisce di acqua sporca l’intera città o una parte di essa, o persino se la più piccola ramificazione di tubi è intasata, non c’è uomo al mondo 7
che riparerebbe o apporterebbe delle migliorie in quel singolo punto; chiunque penserebbe alla centrale, al serbatoio e ai filtri, e questi insieme alla macchina di pompaggio possono essere puliti solo quando la fornitura dell’acqua viene interrotta. ≪Sono il tuo Signore, il tuo medico≫ – che in termini moderni significa: So-lo la natura guarisce, purifica e elimina il muco infallibilmente e totalmente, ma solo se la fornitura, o almeno la fornitura di muco, viene interrotta. Ogni “macchina fisiologica”, sia umana o animale, purifica sé stessa immediatamente ed automaticamente, dissolve il muco nei vasi ostruiti, senza fermarsi, non appena si interrompe almeno la fornitura di cibi solidi. Persino nel caso della supposta persona sana questo muco, come già menzionato, appare nelle urine dove può essere visto dopo che si è raffreddato in un’appropriata provetta di vetro. Chiunque neghi, ignori o contesti questo uniforme fatto, forse perché è inoppor-tuno o non abbastanza scientifico, è complice colpevole di negare la possibilità di rilevare la causa principale di ogni malattia, e questo, in primo luogo, a proprio detrimento. Sto rivelando qui la vera causa della tubercolosi. O c’è ancora qualcuno che crede che la quantità enorme di muco eliminata da una persona affetta da TBC realmente provenga dai polmoni soltanto? Proprio perché ai pazienti di tubercolosi viene quasi imposta una dieta di “muco” (pappetta, latte e carne grassa), il muco non può mai finire fino a quando i polmoni stessi poi si disintegrano e i “bacilli” fanno la loro comparsa quando la morte diventa inevitabile. Il mistero dei bacilli si risolve semplicemente cos`ı: L’ostruzione progressiva dei vasi sanguigni, causata dal muco, porta alla decomposizione, alla fermentazione di questi prodotti mucosi e residui di “cibi 8
cotti, morti”. Questi si decompongono parzialmente all’interno del corpo vivente (pustole piene di pus, cancro, tubercolosi, sifilide, lu-pus, ecc.). Ora tutti sanno che carne, formaggio e tutta la materia organica durante il processo di decomposizione fanno di nuovo “germinare, crescere i bacilli”. È per questa ragione che questi germi appaiono e sono rilevabili soltanto nelle fasi più avanzate della malattia, quando, comunque, non sono la causa, ma piuttosto il prodotto della malattia, e la fanno aggravare solo nella misura in cui la decomposizione, per esempio dei polmoni, è accelerata da essi, perché le escrezioni dei bacilli, le loro tossine, agiscono da veleni. Se è corretto che i bacilli ‘infettano” un organismo dall’esterno, allora non è altro che il muco accumulato all’interno dell’organismo che rende possibile la loro attività fornendo il terreno appropriato, la “predisposizione”. Come ho già affermato, ho vissuto ripetutamente (una volta per un periodo di due anni) seguendo una dieta senza muco, cioè, solo frutta. Non avevo pi ù bisogno di fazzoletti, un prodotto della civilizzazione di cui raramente necessito persino oggi. Chi ha mai visto un animale allo stato brado aver bisogno di espettorare o di soffiarsi il naso? Una infezione cronica dei reni, considerata mortale, da cui fui gravemente colpito, non solo guar`ı, ma ora gioisco di uno stato di salute e di efficienza che di gran lunga supera persino quella degli anni di più sana giovinezza. Voglio vedere quale uomo che, malato sul punto di morire all’età di 31 anni, può correre per oltre due ore e un quarto senza fermarsi o fare una marcia di resistenza della durata di 56 ore – otto anni più tardi. È certamente teoricamente corretto che l’uomo dei tempi andati si cibasse me-ramente di frutta, ed è biologicamente corretto che possa farlo di nuovo oggi. O la durezza di 9
comprendonio dell’uomo impedisce di concepire, senza prova diretta, il fatto che l’uomo, prima di diventare cacciatore, si nutrisse di sola frutta? Sostengo persino che vivesse in assoluta salute, bellezza e resistenza senza dolore e afflizione proprio come dice la Bibbia. Soltanto la frutta, l’unico alimento “senza muco”, è naturale. Tutto ciò che viene preparato dall’uomo, o apparentemente da lui migliorato, è dannoso. Le argomentazioni sulla frutta sono scientificamente esatte; nella mela o nella banana, per esempio, si può trovare tutto ciò di cui l’uomo ha bisogno. L’uomo è cos`ı perfetto che può vivere anche di un solo genere di frutta, almeno per un periodo abbastanza lungo. È stato dimostrato in maniera definitiva dal sistema della Mono-Dieta di August Engelhardt che ha risolto, con la sua eccellente filosofia e pratica della vita naturale, tutti i problemi dell’umanità. Ma una verità autoevidente predicata dalla natura non deve essere scartata solo perché nessuno ha potuto applicarla nella pratica per colpa di con-siderazioni relative alla civilizzazione. Consumando sola frutta, avviene prima una crisi, prodotta dal processo di disintossicazione. Nessun uomo avrebbe mai creduto che è possibile vivere senza cibo per 126 giorni, di cui 49 di fila, durante un periodo di 14 mesi. Ora l’ho fatto, ma ancora questa verità non viene compresa. Fin d’ora dichiaro ed insegnerò soltanto questo fatto, che la frutta è il più naturale “rimedio per la guarigione”. Se i miei calcoli sono corretti verrà provato durante la prossima epidemia. Colgo comunque l’occasione per svelare le ragioni per le quali una verità autoevidente non viene creduta. Quando nel seco-lo precedente qualcuno parlava della possibilità di telefonare da Londra a Parigi, tutti ridevano perché non era mai avvenuta una cosa del genere. Non si crede pi ù nell’alimentazione naturale, perché quasi nessuno la pratica e, da persone civilizzate, non 10
si può praticare facimente. Si deve anche considerare che interessi contrari temono che i prezzi degli altri prodotti alimentari artificiali pos-sano crollare, ed altri temono che la fisiologia degli alimenti possa ricevere uno scossone e i medici diventino inutili. Ma proprio questo digiuno e questa cura di frutta richiedono un’osservazione e istruzioni molto rigorose – quindi: più medici e meno pazienti che, tuttavia, saranno felici di pagare se guariscono. Perciò la questione sociale riguardo ai medici è risolta – un’asserzione da me già fatta pubblicamente a Zurigo parecchi anni fa. Quasi tutti i tentativi di digiuno falliscono a causa dell’ignoranza del fatto che iniziando la [dieta] senza muco il vecchio muco viene escreto con sempre pi ù forza fino a quando la persona non è perfettamente pulita ed in buona salute. COSÌ LA PERSONA APPARENTEMENTE PI Ù SANA DEVE PRIMA DI TUTTO PASSARE ATTRAVERSO UNA CONDIZIONE DI MALATTIA (DISINTOSSICAZIONE), o passare attraverso fasi intermedie della malattia verso un più alto livello di salute. Questo è “il grande scoglio” che cos`ı pochi vegetariani sono riusciti ad evitare, quasi tutti avendo scartato la verità fondamentale proprio come fa la gran massa delle persone. Ho dimostrato questo sul “Vegetarische Warte” basandomi completamente su esperimenti e dati di fatto, confutando la loro maggiore obiezione, quella della ipo-nutrizione, con un esperimento di digiuno di 49 giorni prece-duto da una dieta di frutta. Il mio stato di salute è migliorato notevolmente solo grazie a questa escrezione radicale di muco, senza riguardo per alcune circostanze poco igieniche durante l’esperimento. Ho ricevuto numerose lettere di apprezza-mento, specialmente dalle classi colte. La massa degli aderenti al vegetarianismo continua a 11
“riempirsi gioiosamente di muco”. In contrapposizione a questo si può dire soltanto che i veleni (cos`ı chiamati da loro) come la carne, l’alcool, il caffè ed il tabacco sono a lungo termine relativamente inoffensivi, FINCHÉ CONSUMATI CON MODERAZIONE. Per evitare mal-comprensioni da parte di astemi e vegetariani, devo dare qui alcune spiegazioni. La carne non è un alimento, ma soltanto uno stimolante che fermenta, si decompone nello stomaco. Il processo di decomposizione, tuttavia, non inizia nello stomaco, ma immediatamente dopo la macellazione. Questo è già stato dimostrato con sperimentazione su persone viventi dal Prof. Dott. S. Graham, e io completo questi dati di fatto dicendo che la carne agisce come uno stimolante proprio per mezzo di questi veleni che derivano dalla decomposizione, ed è per questo che viene erroneamente considerata un alimento rinforzante. 0 c’è qualcuno che possa mostrarmi un processo chimico-fisiologico in cui una molecola di albumina che ha iniziato il processo di decomposizione si riforma nuovamente nello stomaco e celebra la sua resurrezione in qualche mu-scolo del corpo umano? Come l’alcool, all’inizio la carne, stimolando, produce resistenza e energia, fino a quando l’intero organismo non ne è pervaso, e il collas-so diventa inevitabile. Tutti gli altri stimolanti agiscono allo stesso modo. Questa, perciò, non è altro che una falsa illusione. Il male fondamentale di tutti i tipi di diete non vegetariane consiste sempre nell’eccedere nel consumo di carne, perché è l’origine di tutti gli altri mali, particolarmente del forte desiderio per l’alcool. Se si mangia quasi esclusivamente frutta, l’entusiasmo per la tazza o il bicchiere finisce da sé, semplicemente perché è la carne che produce il demone della 12
sete. L’alcool è dimostrato essere una specie di antidoto per la carne e il buongustaio della grande città, che non mangia praticamente altro che carne, deve quindi consumare vino, caffè [Mocha, NdT] e tabacco [Havana, NdT], per cercare come minimo di neutralizzare in qualche modo il pesante avvelenamento provocato dalla carne. È un fatto ben noto, che dopo una cena opulenta, uno si senta decisamente più fresco, sia fisicamente che mentalmente, se gli stimolanti, velenosi di per sé, vengono assunti moderatamente invece di rimpinzarsi fino all’ultimo boccone di buon cibo e sentirsi esausti. IO ASSOLUTAMENTE DICHIARO GUERRA ALLA CARNE E ALL’ALCOOL: con la frutta e un’alimentazione moderata questi grandi mali diminuisco-no radicalmente. Ma chiunque trovi impossible abbandonare interamente la carne e l’alcool, se ne consuma con moderazione, si ritrova molto più avvantaggiato rispetto al vegetariano che mangia in eccesso. L’americano Fletcher lo ha dimostrato nella maniera più evidente con i suoi grandi successi, e il suo segreto è svelato dai miei esperimenti che dimostrano che una persona raggiunge il massimo dell’efficienza e sviluppa la migliore salute se mangia il meno possibile! Non sono di norma i più poveri quelli che raggiungono l’età più avanzata? I pi ù grandi scopritori e inventori non provenivano forse dalle famiglie pi ù povere, che per forza di cose mangiavano poco? Non erano, i più grandi dell’umanità, i profeti, i fondatori delle religioni, ecc., degli asceti? È cultura quella di pran-zare abbondantemente tre volte al giorno, ed è progresso sociale il fatto che ogni persona che lavora mangi cinque volte al giorno e poi si riempa di birra alla sera? Se un organismo malato può rigenerarsi non mangiando nulla, penso che la conseguenza logica sia che un organismo 13
sano abbia bisogno di poco cibo per rimanere sano, forte e perseverante. L’origine di tutti i cosiddetti miracoli dei santi risiede soltanto nelle loro prati-che ascetiche e se oggi sono impossibili da ottenere è per la semplice ragione che pur facendo tante preghiere nessuno aderisce più alla pratica del digiuno. Questa è l’unica soluzione per questo genere di dispute. Non avvengono pi ù miracoli perché non abbiamo pi ù santi, cioè, persone guarite e santificate dalle prati-che ascetiche e dai digiuni. I santi brillavano di luce propria, ovvero, espresso nel linguaggio moderno: irradianti o radioattivi, ma solo perché con l’ascetismo avevano raggiunto una salute “divina”, e non per aver ricevuto una “grazia speciale”. Desidero appena accennare qui che anch’io sono riuscito a produrre visibili effluenze elettriche, mediante la sola energia esterna e interna del sole (bagni di sole e alimenti della “cucina del sole”, la frutta). Il mondo intero ora discute riguardo a questi argomenti e miracoli. E qui c’è la soluzione in base a esperimenti che ognuno può replicare se ha abbastanza coraggio. Ma evidentemente è più facile scrivere libri, predicare, pregare o dire che io sono un’eccezione. Questo è vero, ma soltanto in quanto a comprensione e audacia. Tutti gli uomini sono fisiologicamente uguali e chiunque non possa essere conservatore potrà imparare da me se aspira a essere un vero ricercatore della salute. Se una persona mangia poco ed è in buona salute può, per un periodo di tempo abbastanza lungo, digerire l’alimento più assurdo, per esempio carne o amidi (muco), e può di nuovo espellerlo; naturalmente, diventa e rimane ancor più perfetto e pulito se non mangia altro che un po’ di frutta e di cui necessita in minima quantità perché è l’alimento più perfetto. Questa verità eterna che proviene dalle leggi della Natura, l’uomo odierno non vuole né 14
può ammetterla, e ne ha un ben fondato timore, perché la sua costituzione è formata da alimenti stracotti e le sue cellule muoiono e vengono espulse non appena fa bagni di sole, digiuna o si nutre delle cellule vive della frutta. Ma questa cura deve essere fatta con la massima attenzione. Il compito della medicina è quello di proteggere l’uomo dalla degenerazione delle sue cellule, di mantenerlo appena al di fuori dell’acqua per quanto possibile perché non anneghi, solo per poi portarlo verso una morte per malattia più prontamente e velocemente di quanto sia effettivamente desiderato. Il vegetarianismo non può negare che i consumatori di carne e di alcool possono anche vantare molta salute, grandi opere e longevità ma solo se presi individualmente e a condizione che mangino poco e non vi sia sovralimentazione. Mangiare “troppo” fa meno danni nel caso dell’alimentazione carnea perché la carne contiene in proporzione meno “muco” rispetto ai cibi amidacei, al cibo vegetariano “mucoso” e alle famose cene vegetariane con davvero troppe portate quotidiane. Io stesso da tanti anni non mi preoccupo dei pasti; mangio solo quando ho appetito e comunque cos`ı poco da non causare alcun effetto deleterio, se, per via di un esperimento, fossi obbligato a mangiare qualcosa che in sé non è interamente libero da controindicazioni. Se le malattie più gravi possono essere guarite mediante digiuno – come è stato provato in migliaia di casi – e se durante il digiuno una persona diventa più forte “se fatto in modo corretto”, allora l’alimento più energetico, la frutta, dovrebbe rendere la persona ancora più forte e in salute. Questo è stato dimostrato scientificamente dal meritevole Dott. Bircher. È vero, la scienza di curare con la natura ha riconosciuto il fatto che qualcosa 15
debba uscire dell’organismo ammalato, ma finora ha attribuito la maggior importanza a stimolazioni fisiche e ignorato completamente il vero naturale momento del processo della guarigione; l’asten-sione dal cibo e la dieta di frutta. Al minimo, hanno solo tentato di sostituirla con una dieta senza alcol e senza carne. Questo non significa molto in confronto alla mia “teoria del muco”. E che cos’è questo alcool senza muco che oggi non viene messo sotto accusa? Presto verrà fatto diventare “capro espiatorio” di tutte le malattie, perché qui e là verrà trovato qualche depravato che, consumandolo in quantità enorme, finirà in delirio. Già solo costringendo un bevitore a digiunare alcuni giorni o a mangiare nient’altro che frutta – scommetto che per lui la miglior birra avrà perso il sapore. Ciò dimostra che l’intera tavola “civilizzata”, dalla bi-stecca fino all’apparentemente inoffensiva farina d’avena, genera il desiderio per questi detestati antidoti: alcool, caffè, tè, tabacco. Perché? Perché mangiare tanto paralizza, e soltanto l’uso degli stimolanti permette il ricupero. Qui c’è la vera e fondamentale ragione per l’aumento del consumo di alcool: la sovraalimentazione, particolarmente di carne. Il Dott. Prof. Graham dice nella sua “Fisiologia della Nutrizione”: ≪Un bevitore può raggiungere un’età avanzata, un goloso mai≫. Questo è vero, perché l’alcool funge da stimolante, specialmente la birra moderna, che è meno nociva a lungo termine rispetto al cronico rimpinzare il tratto digestivo di alimenti che formano muco. Ora chiedo: che cosa fa di più appello alla ragione: spazzare via le masse di muco, accumulatesi dall’infanzia, o aver infettato di Farmaci tossici i tessuti cellulari del corpo, o gli effetti prodotti dalle parti asportate tramite inutili e evitabili operazioni chirurgiche, facendo ritardare la cura con una Osteopatia unilaterale, il pericoloso Fanatismo Chiropratico, il malcompreso 16
trattamento elettrico, le non igieniche e mucose cure con il latte, i debilitanti trattamenti con acque calde, la superstizione della Scienza Cristiana, ecc., o interrompere semplicemente l’ulteriore rifornimento di muco causato da diete innaturali? O c’è qualcuno che vorrebbe dimostrarmi che lo Chef o il pasticcere più abile è in grado di produrre qualcosa di meglio di una mela, dell’uva o della banana? Se il nutrirsi di cibi che formano muco e la sovraalimentazione sono la vera causa fondamentale di tutte le malattie senza eccezione, cosa che posso dimostrare a chiunque sul suo proprio corpo, allora non può esistere che un solo rimedio naturale, cioè, il digiunare e la dieta di frutta. Che ogni animale digiuni anche nel caso della minima indisposizione, è un fatto ben noto e grazie all’uomo che li alleva e li nutre, gli animali dome-stici hanno perso il loro istinto affinato per il giusto genere di alimenti e l’orario naturale in cui alimentarsie di conseguenza hanno perso anche il loro appropriato stato di salute e l’acutezza dei loro sensi, tuttavia, quando sono malati, accettano soltanto il cibo strettamente necessario; digiunano essi stessi per tornare in salute. Il povero, uomo malato, tuttavia, non deve vivere mai in nessun caso con piccole razioni di cibo per più di 1 o 2 giorni, per timore che possa “perdere le forze”. Già molti eminenti medici hanno chiamato in diversi modi il digiuno: la cura meravigliosa, la cura degli incurabili, la cura di tutte le cure, ecc. Certi ciarlatani hanno portato questa cura infallibile, ma allo stesso tempo pericolosa, al discredito. Ho fatto digiunando la cosa più significativa di tutti i tempi: 49 giorni, un record mondiale (vedi il “Vegetarche Warte”, libri 19, 20, 22 del 1909 e i libri 1 e 2 del 1920). Inoltre sono l’unico che combina questa cura con una dieta di frutta sistematicamente ed individualmente adattata, che la rende 17
sorprendentemente più facile e assolutamente inoffensiva. Siamo, perciò, indubbiamente nella posizione di guarire le malattie che la scuola della medicina indica come incurabili. In base alla mia deduzione che questo muco proveniente dai cibi della civiltà, è la causa fondamentale e il fattore principale di tutte le malattie, sintomi di vecchiaia, obesità, caduta dei capelli, rughe, debolezza dei nervi e della memoria, ecc., c’è una speranza giustificata per la creazione di una nuova fase di sviluppo di metodi progrediti di guarigione e della medicina biologica. Già Ippocrate aveva riconosciuto in modo uniforme la “materia della malattia” in tutte le malattie. Il prof. Jaeger ha definito il “Fattore Ricorrente” come “Fetore” ma non aveva scoperto la fonte di questo “cattivo odore”. Il Dott. Lahmann ed altri rappresentanti della tendenza dietetica fisica, particolarmente Kuhne, so-no arrivati sulle tracce della “sostanza estranea comune”. Nessuno di loro però ha mai mostrato, riconosciuto o provato con esperimenti, che è proprio questo muco degli alimenti civilizzati, che si accumula fin dall’infanzia nel nostro organismo, e che giunto a un determinato grado di fermentazione lo attacca, formando letti patologici, cioè decompone il tessuto cellulare del corpo stesso in pus e marciume. Esso viene mobilizzato in caso di casuali raffreddori o temperature elevate, ecc. e produce, con la sua tendenza ad uscire dal corpo, sintomi di funzioni anormali che fino ad ora sono state considerate come la malattia in sé. Per la prima volta è quindi possibile definire che cosa si intende per “decomposizione”. Più il “muco” (il cattivo latte materno e tutti i suoi sostituti) viene somministrato fin dall’infanzia, oppure, meno questo muco viene espulso, a causa di debolezza ereditaria, attraverso gli organi designati a svolgere questo compito, maggiore è l’inclina-zione a 18
prendere raffreddori, febbre, avere freddo, ospitare parassiti, ammalarsi e invecchiare. Molto probabilmente con questo è stato alzato il velo dal segreto che fino ad ora ha sempre avvolto la natura dei globuli bianchi. Credo che qui, come in molti altri casi, siamo di fronte a un errore della scienza medica. I batteri si gettano sui corpuscoli bianchi, composti in gran parte di questo muco da me denunciato. Non vengono questi batteri allevati a milioni su questo muco fuori dell’organismo? – sulle patate, nel brodo, nella gelatina, cioè sul muco, cioè su sostanze azotate, di verdure o animali, che consistono in un liquido di reazione alcalina che contiene cellule granulate della sembianza dei globuli bianchi? Forse in uno stato completamente sano la cosiddetta membrana mucosa non dovrebbe per niente essere bianca, viscosa, ma pulita e di colore rosso come negli animali. Forse questo “muco cadavere” è persino la causa del colore pallido della razza bianca! Visi pallidi! Colore cadaverico! Con questa “teoria del muco”, da confermare tramite esperimenti, lo spettro “malattia” infine è stato privato della sua maschera demoniaca. Chi mi crede non solo può guarire se stesso, quando tutto il resto ha fallito, ma per la prima volta ci vengono dati i mezzi per prevenire radicalmente la malattia e per renderla definitivamente impossibile. Anche il sogno della giovinezza e della bellezza durevoli sta per diventare realtà. Gli organismi animali, e specialmente l’organismo umano, sono, da un punto di vista meccanico, un complicato sistema tubulare di vasi sanguigni, che funziona ad aria e gas per mezzo dei polmoni, nei quali il sangue fluido viene mantenuto costantemente in movimento e regolato dal cuore che funziona da valvola. La scomposizione dell’aria-gas viene compiuta ad ogni respiro nei polmoni (sepa-rando l’aria in ossigeno e azoto); perciò il sangue viene costantemente mantenuto in movimento e il 19
corpo umano svolge i suoi compiti per un tempo incredibil-mente lungo senza fatica. Che nessuno venga da me con la sciocca giustificazione “della esperienza quotidiana di una compulsione assolutamente naturale a mangiare molto”, prescritta all’uomo che lavora, ecc., prima che tali persone lamentose non abbiano esse stesse sperimentato per quanto tempo sia possibile lavorare o marciare, senza affaticarsi, dopo un digiuno o nutrendosi di frutta. L’affaticamento è in primo luogo una riduzione della forza causata dall’eccessivo lavoro richiesto dalla digestione, in secondo luogo dall’intasamento dei vasi sanguigni, che sono aumentati di temperatura e si sono conseguentemente ristretti, ed in terzo luogo da “auto riavvelenamento” a causa dell’escrezione di muco durante il movimento. Tutte le sostanze organiche di origine animale espellono gruppi di cianati durante la loro decomposizione, che il chimico Hensel ha definito come bacilli propriamente detti. L’aria non solo è il materiale più eccellente e perfetto con cui funziona il corpo umano, ma anche contemporaneamente il primo elemento per costruire, riparare, sostituire, e, molto probabilmente, l’organismo animale ricava l’azoto anche dall’aria. In alcune specie di bruchi è stato riscontrato un aumento.
Capitolo 2 Rimedi per la Rimozione della Fondamentale Causa Comune delle Malattie e Prevenzione della Loro Ricomparsa Dopo aver detto ai miei lettori nel capitolo precedente del terrore e l’orrore di essere ammalati o di ammalarsi, è appropriato mostrare loro i mezzi ed i modi, nella misura in cui, 20
comunemente parlando, è possibile, per affrontare con successo l’avvelenamento causato dal muco, il più grande nemico della salute. Qui desidero mostrare tre mezzi e modi che possono produrre cambiamenti favorevoli. 1. Il modo più veloce e migliore è il digiuno di cui si parla così tanto in questo libro. Taglia bruscamente la vita del torvo malfattore nel nostro corpo e lo induce a fuggire, e a lasciarci più velocemente portandosi via paura e terrore. Le persone in buona salute possono sottoporsi a una cura con il digiuno senza alcuna ulteriore cerimonia; va da sé che devono digiunare in modo ragionevole assumendosi personale responsabilità, e non effettuare sforzi eccessivi pericolosi durante il periodo di digiuno, richiedendo a sé stessi prestazioni fisiche o mentali che non potrebbero effettuare nemmeno se in piena forma. Inserisco qui una misura precauzionale che deve essere osservata in tutte le cure con il digiuno: lo svuotamento completo degli intestini all’inizio del digiuno per mezzo di purganti innocui (come lo Innerclean, un composto di erbe aromatiche perfezionato da me e che può essere acquistato in ogni drogheria per 50 centesimi a confezione) o mediante un clistere o entrambi. È nella natura delle cose che chi digiuna non debba essere inastidito dal gas o dai materiali decomposti derivati dagli escrementi giacenti negli intestini; sono già abbastanza le difficoltà che il muco dà durante l’escrezione, come descritto in precedenza. Se non si desidera fare un digiuno più prolungato, anche se si è in buona salute, si dovrebbe provare a farne uno breve. Anche un digiuno di trentasei ore, una o due volte alla settimana, può produrre dei buoni risultati. È meglio cominciare saltando la cena e facendo invece un clistere. 21
Quindi, nel caso del digiuno delle trentasei ore, non si mangia nulla fino al mattino seguente e il pasto non deve consistere di nient’altro che frutta. Il consumo di frutta è necessario dopo ogni digiuno, perché il succo della frutta smuove le masse di muco, che si sono allentate. Lasciatemi avvisare tutti, nel caso di persone malate o anziane questo trattamento deve essere attentamente individualizzato. Si arriva a questo risultato, comunque, molto prima facendo nel modo descritto un digiuno più lungo, per esempio di tre giorni, e poi continuando con quella che io chiamo la cura del dopo digiuno. Cioè, non mangiare nulla per tre giorni e bere soltanto limonata fresca, non zuccherata, a piccoli sorsi quanto potrà servire, e iniziando il quarto giorno con un po’ di frutta. Alla fine del quarto giorno si fa un clistere completo, e poi si aggiunge più frutta di giorno in giorno, fino a quando non sia stata raggiunta, intorno al settimo giorno del “dopo cura”, la quantità normale della dieta di frutta, selezionata e composta appropriatamente. Il digiuno, comunque, può essere esteso per settimane dalle persone in buona salute e da chi ha una occupazione che può permettergli il tempo di rimanere a letto nel caso di difficoltosa escrezione di muco. Nessuno dovrebbe obiettare seriamente al cosiddetto “brutto aspetto” o alla diminuzione di peso. Il corpo digiuna in direzione della salute, malgrado la carnagione appaia miserabile, e in un tempo abbastanza breve le guance ricupereranno un colore sano e naturale. Il peso inoltre si ristabilisce al suo livello standard molto presto dopo il digiuno. Dopo un digiuno il corpo reagisce ad ogni oncia di cibo. Persone molto moderate nel mangiare e quelle che digiunano di frequente, hanno un’espressione del viso molto fine e spirituale. Si dice che Papa Leone XIII, grande digiunatore e artista per una vita, avesse 22
una carnagione molto luminosa e quasi trasparente. Desidero qui richiamare l’attenzione a un altro punto, già accennato altrove, dato che il successo del digiuno dipende da esso in larga misura. Chi digiuna non deve diventare inutilmente depresso o di cattivo umore: nei momenti sgradevoli la prima circostanza trova sollievo nel riposo completo, l’altra nel lavoro rapido e deciso, specialmente in leggere attività manuali. Quando il corpo è stato liberato dal muco, dalla melma e dalla colla, allora è sacro dovere della persona che ha riguadagnato la salute mantenere la più alta feli cità terrena acquisita e custodirla per mezzo di alimenti naturali e corretti. A questo proposito alcune brevi osservazioni nei seguenti paragrafi non saranno fuori luogo. 2. Chi non può digiunare, a causa, per esempio, di considerevoli disturbi polmonari o cardiaci, può almeno assicurarsi che ulteriori accumuli di muco siano impediti astenendosi dai cibi che producono muco, particolarmente da tutti i farinacei (dolci), riso, piatti di patate, latte pastorizzato, formaggi, carne, ecc. Chiunque non riesca a fare completamente a meno del pane, deve mangiare soltanto il pane tostato nero o bianco; una volta tostato, il pane perde molta della sua nocività, perché le sostanze mucose vengono parzialmente distrutte. Il consumo di pane tostato o di grano integrale Zweiback presenta l’ulteriore vantaggio che non si riesce a mangiarne molto; non può essere divorato come bestie selvagge, e la masticazione che richiede affaticherà persino le gengive più bramose. Chiunque non possa mordere il pane tostato, a causa di denti in cattivo stato, può succhiarlo fino a scioglierlo – un modo splendido di ristabilire la forza perduta. Chi non riesce a rinunciare alle patate dovrebbe mangiarle soltanto cotte al forno, incluso le bucce. 23
Che cosa rimane allora come “alimento nutriente” dopo che ho abbandonato il più possibile gli alimenti albuminosi, come piselli secchi, lenticchie, fagioli ? Cos`ı chiederanno sospirando molti lettori. Riguardo alla validità della carne ho esposto il mio punto di vista altrove. Le leggere quantità richieste di albumina sono pienamente soddisfatte dalla frutta dolce; la banana, i semi, combinati con un po’ di fichi o datteri sono da considerare alimenti di prima classe per la formazione di muscoli e per fornire energia. I vegetali (tagliati in piccoli pezzi in insalata), e le insalate stesse, preparate con olio e abbondante succo di limone, e tutti gli splendidi tipi di frutta e di bacche, compresi quelli del Sud, sono degni di essere serviti sulla tavola degli dei. E quando arriva la primavera e la frutta della passata stagione, in particolare le mele, sono scarse e le nuove verdure non sono ancora pronte, Madre Natura non ci aiuta forse con le arance del Sud? L’aroma e la ric-chezza di questi splendidi prodotti della natura non indurranno un giorno l’uomo a diventare completamente fruttariano? Non mi è possibile con questo libro entrare esaurientemente nell’argomento del cibo e dei suoi effetti; per le persone in salute queste informazioni potranno bastare, a chi è ammalato suggerisco prescrizioni speciali per il loro stato di salute individuale. Se non hai già il mio Corso in Lezioni sul Sistema di Guarigione della Dieta Senza Muco, ti raccomando di ordinarne una copia alla Ehret Literature Publishing Co., Los Angeles. Posso accennare che chi non digiuna e le persone che soccombono facilmente alla malattia, potranno almeno seguire il digiuno mattutino, o il programma senza colazione. Sarebbe 24
meglio per tutti non mangiare nulla prima delle 10 e dopo nient’altro che frutta. La ricompensa per questo piccolo sacrificio sicuramente si dimostrerà, se si continua con successo. 3. Ora, solo una parola in più per coloro che pensano che sia impossible fare a meno dei cibi che formano muco a cui sono abituati (carne, ecc.). A questi “sfortunati” dò questo consiglio: Mastica il cibo, ogni boccone, completamente, come raccomandato dall’americano Fletcher, in una parola, “Flet-cherizza”. Non che chi mangia frutta debba trascurare questo particolare; ma certamente chi, carico di veleni, si nutre di alimenti che formano muco, deve fare cos`ı in special modo, se non desidera finire nella tomba troppo presto. L’abbondante secrezione di saliva prodotta dal lento masticare diminuisce la formazione di muco e previene la sovra-alimentazione. Naturalmente, questo gruppo di persone non può aspettarsi di ottenere salute ed energia, di mantenere la giovinezza e la perseveranza, l’efficienza fisica e mentale, che può essere invece ottenuta da chi digiuna e mangia frutta! Una volta che l’uomo è in buona salute nel senso che intendo con le mie parole, per mezzo del digiuno e della dieta di frutta, è libero da muco, melma e germi, e se continua con la dieta di frutta, egli, naturalmente, non avrà pi ù bisogno di digiunare e solo allora troverà un piacere nel mangiare che non si era mai sognato prima. Solo in questo modo l’uomo troverà la via verso la felicità, l’armonia e la soluzione di tutti i problemi, perché solo cos`ı può diventare libero daile necessità e “più vicino allo stato divino”.
Capitolo 3 25
La Causa Fondamentale di Invecchiamento e Abbrutimento I MEZZI DELLA NATURA PER IL MANTENIMENTO DELLA GIOVINEZZA E DELLA BELLEZZA Dopo le precedenti argomentazioni generali che dimostrano che il muco è la causa principale della malattia e dell’invecchiamento, c’è rimasto soltanto da esporre, nel particolare e riguardo ai vari organi fino a che punto il muco dei cibi civilizzati agisce come ostacolo alla bellezza nella costruzione del corpo umano, e produce sintomi di bruttezza e vecchiaia. Se, secondo le leggi primarie paradisiache, ai polmoni e alla pelle fossero dati nient’altro che l’aria pura e l’elettricità del sole, e allo stomaco e agli intestini nient’altro che gli alimenti del sole, cioè la frutta, che vengono digeriti quasi senza pausa, e secernono soltanto cellulosa senza muco, non collosa e priva di germi, non sembrano esserci ragioni per cui il sistema di tubi del corpo umano debba diventare difettoso, indebolirsi, invecchiare ed infine crollare completamente. Invece delle cellule vive e energetiche della frutta, si mangiano “alimenti morti”, biologicamente intesi per gli animali da preda, come cibi modificati chimicamen-te dall’ossidazione dell’aria (putrefazione), cotti a morte e privati della loro energia. Il muco si accumula specialmente nel canale di riscaldamento (stomaco e intestini) della macchina tubolare, e lentamente intasa il canale ed i filtri (ghian-dole). La somma totale di questa contaminazione causa difetti cronici, promuove l’invecchiamento ed è il fattore principale nella natura di tutte le malattie. L’invecchiamento, perciò, è una malattia latente, cioè un lento ma costantemente in aumento disturbo del funzionamento del motore della vita.
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La chimica dei cibi dà la prova più affidabile che le deformità e la decomposizione hanno la loro origine principalmente nella mancanza di minerali nei cibi cotti della civiltà. Se la bruttezza umana in quanto tale, la perduta bellezza e i sintomi dell’invecchiamento, possono essere attribuiti all’alimentazione errata, allora la teoria della bellezza e del ringiovanimento conduce ad una cura dietetica e al rispettivo miglioramento dell’alimentazione. Ma dato che la bellezza, particolarmente la bellezza umana, non può essere assolutamente definita, perché ognuno ha un gusto differente, posso limitarmi soltanto agli standard principali delle richieste estetiche. Il colore bianco cadaverico dell’uomo civilizzato, pallido e senza sole, non può essere considerato bello, e viene emanato principalmente dal bianco cadaverico dei cibi morti cotti e inadatti. Quale meraviglioso colore può ottenere un uomo che si cibi di frutti “sanguigni” come uva, ciliege e arance e che prenda sistematicamente bagni di sole e d’aria, non può essere immaginato dagli artisti moderni della pittura “pleinair”. Il muco sommato alla mancanza di sostanze minerali cor-risponde alla mancanza di colore. Basta confrontare le tabelle nutrizionali del Dott. Konig per trovare che i cibi senza muco, la frutta e i vegetali, occupano il primo posto per quanto riguarda il loro contenuto di sostanze minerali necessarie, specialmente l’ossido di calcio. Le dimensioni di una persona, cioè la circonferenza dello scheletro, dipendono, per esempio, principalmente dalla quantità di ossido di calcio contenuta negli alimenti. I giapponesi desiderano aumentare le dimensioni della loro razza con la carne, andando cos`ı di male in peggio. Tutto questo darsi pena per le dimensioni, la deformità delle ossa e specialmente il guastarsi dei denti, è dovuto alla carenza di ossido di calcio. Facendo 27
bollire il latte e i vegetali secondo il modo di cucinare moderno, l’ossido di calcio viene eliminato. L’enorme carenza di minerali nei cibi civilizzati, specialmente nella carne rispetto alla frutta, è responsabile di una razza umana prossima ad essere senza denti, come predetto persino dai medici, e non è un mero fantasma dell’immaginazione. E invece di ricavarli dalla frutta questi minerali vengono sostituiti da preparazioni inorganiche. L’organismo umano non assimila un singolo atomo di sostanze minerali che non sia trasmigrato, per esempio, in un albero da frutta, cioè che non sia diventato organico. La più moderna deturpazione, l’obesità, ha annebbiato la nostra sensibilità estetica a questo riguardo cos`ı tanto che non sap-piamo pi ù neppure quale sia il limite del normale. Personalmente nemmeno considero bello il culturista “uomo di muscoli di tipo classico”, né come standard per il tipo ideale della razza tedesca e Ariana. Il peso, la figura e specialmente la circonferenza del corpo sono troppo grandi. Ogni accumulo di grasso è patologico e di conseguenza antiestetico. Nessun animale che viva allo stato brado è ricoperto di grasso come i nostri “moderni sollevatori di pesi ed uomini forti”. Il motivo è semplicemente troppo cibo e troppo liquido; il rilassamento e intasamento dell’intero sistema vascolare sono le naturali conseguenze. Lo zucchero d’uva della frutta e i suoi sali nutrienti sono le giuste risorse per un tessuto musco-lare sodo con cui un corpo liberato dal grasso e dal muco può essere ricostruito rapidamente. Le persone dal volto e dal corpo ingrassato sono pericolosamente in aumento; è disgustoso e certamente patologico. È un fatto curioso che nella nostra era che si suppone illuminata questo accumulo di grasso è considerato non 28
solo bello, ma persino un segno di salute sovrabbondante, mentre l’esperienza quotidiana insegna che il tipo magro, permanentemente giovanile possiede sotto tutti gli aspetti una maggiore forza di resistenza ed è generalmente molto pi ù longevo. Vorrei solo che mi mostrassero una persona di 90 o 100 anni con tale obesità, che oggi è dichiarata solennemente come bella e sana, e con la quale si crede di eliminare la tubercolosi. Se le persone grasse non muoiono durante i loro anni migliori per aritmie cardiache, apoplessia o idropisia, soccombono ad un lento emaciamento, mentre il desiderio per il cibo diminuisce nonostante tutte le stimolazioni artificiali dell’appetito. La pelle, specialmente quella del viso, essendo stata sottoposta a tensione estrema, diventa rugosa e ripiegata. Ha perso la sua elasticità giovanile a causa di una circolazione del sangue insufficiente e malsana oltre che a mancanza di luce e di sole. Ed ora si sta tentando di evitare questo rilassamento della pelle con unguenti e polveri applicati esternamente! La distin-zione e la bellezza delle fattezze, la purezza ed il colore sano della carnagione, la lucentezza e la forma naturale degli occhi, il fascino dell’espressione ed il colore delle labbra diventano vecchi e brutti rispecchiando l’espressione e il colore del muco nelle viscere, che abbiamo riconosciuto sopra come il deposito centrale da cui vengono alimentati tutti i sintomi delle malattie e quindi quelli dell’età. “La bella rotondità delle guance” che allo stesso tempo aumenta la misura del naso, non è altro che un intasamento di muco, che, come è ben noto, fuoriesce nel caso di un raffreddore.
Capitolo 4 La Preservazione dei Capelli 29
RAGIONI PER CUI SI DIVENTA CALVI E CANUTI Arrivo ora al sintomo più importante e più lampante dell’invecchiamento: la caduta e l’ingrigimento dei capelli, a cui devo dedicare un’intera sezione, perché la sua comparsa causa generalmente le prime e più grandi preoccupazioni e dolore, e perché fino ad ora la scienza è rimasta sconcertata di fronte a questo problema. Il moderno taglio corto dei capelli, sia femminile che maschile, e l’estensio-ne e precocità allarmanti della calvizie hanno cos`ı tanto abituato persino l’occhio artistico a questo aspetto che non si è più coscienti del fatto di quanto seriamente la figura umana estetica ed armonica sia disturbata dalla volontaria o involontaria “decapitazione dei capelli”. L’uomo, che è non solo dotato di intelletto, ma è anche un risultato estetico della natura, “la corona della creazione”, sta venen-do derubato della splendida corona della sua testa, i capelli. Potrebbero essere chiamati “teschi viventi”, queste teste senza barba di oggi, prive di colore e di espressione! Immagina soltanto la più bella donna senza capelli! Quale uomo non scapperebbe via con orrore? O uno sport oggi di moda, quello di essere come scolpiti nel marmo! E in aggiunta quei mustacchi modellati geometricamente e spigolosi o completamente rasati, poi i vestiti moderni che si distinguono da quelli di tutti i secoli passati per la più grande insipidezzae si trovano dei buoni motivi, per cui l’uomo odierno taglia la sua barba ed i suoi capelli ad una lunghezza minima. La mancanza di bellezza e il conseguente aspetto antiestetico dei capelli e della barba è diventato cos`ı generale che nel corso del tempo la necessità di rader-si e l’uso di rasoi sono diventati faccende di ordinaria amministrazione. In questi tempi di uniforme appiattimento, si preferisce, e quindi si ritiene giusto, taglia-re quegli organi, per cos`ı dire, odoriferi e 30
rivelatori dell’interiorità piuttosto che ostentare dei capelli arruffati, irregolari ed ereditari capelli malati, prova vivente della teoria della discendenza. Di conseguenza possiamo comprendere il maltrat-tamento dei capelli. Praticamente ha preso consistenza il pensiero che l’abbrutirsi di un organo o dell’intero organismo rappresenti il suo stato patologico interno, e cioè: la natura rivela i disturbi fisiologici interni di un organismo attraverso la disarmonia di forma e colore. Una persona gravemente ammalata e un organismo morto sono esempi estremi di questo fenomeno. A coloro che dubitano del mio punto di vista, e ai cattivi osservatori della natura, potrà qui essere ricordata la legge dell’eccezione che conferma la regola, e per quanto riguarda l’uomo – il fatto, che né igienicamente né esteticamente abbiamo più alcuna immaginazione della bellezza e della salute ideali dell’uomo che vive in perfette condizioni naturali. Se il piacere della bellezza è una sentenza favorevole, allora il dispiacere sperimentato dall’occhio dotato di senso estetico nel guardare la disarmonia di forme e colori deve includere in una certa misura il riconoscimento dello stato patologico. Ritorniamo all’argomento. Sappiamo che la scienza medica è impotente per quanto riguarda la calvizie, e che i cosmetici e la chimica dei tonici hanno fallito nel produrre anche un solo capello nuovo. Ho già definito i capelli, specialmente quelli della testa umana, gli organi odoriferi del corpo, che servono a far fuoriuscire le esalazioni del corpo umano. Ognuno sa che il sudore è prodotto prima di tutto sulla testa e nelle ascelle, e che a questo sudore, specialmente nelle persone ammalate, è connesso un odore sgradevole. Il Dott. Jaeger definisce da qualche parte la malattia come “fetore”. Questo, naturalmente con le dovute eccezioni, mi sembra 31
corretto in quanto posso affermare solennemente, in base a osservazioni fatte nel corso di molti anni ed esperimenti, il seguente concetto fondamentale e invariabile della malattia: La malattia è una fermentazione e un processo di decomposizione di sostanza corporea o di eccedenze di cibi innaturali che nel corso del tempo si sono accumulati, specialmente negli organi digestivi, e che si manifesta nella forma di escrezione mucosa. Cioè, significa in ultima analisi nient’altro che la decomposizione chimica, la putrefazione dell’albumina delle cellule. Come è ben noto, questo processo è accompagnato da fetore, mentre la natura combina l’insorgere di nuova vita con i profumi (la crescita delle piante). Giustamente, l’uomo in perfetta salute dovrebbe esalare profumi, in particolare dai suoi capelli. I poeti hanno ragione a paragonare l’uomo ad un fiore e parlano della fragranza dei capelli femminili. DI CONSEGUENZA, RICONOSCO NEI CAPELLI DELL’ESSERE UMANO UN ORGANO MOLTO IMPORTANTE CHE OLTRE AGLI SCOPI PROTETIVI E DI REGOLAZIONE DEL CALORE HA UNA DESTINAZIONE MOLTO IN-TERESSANTE ED UTILE: condurre fuori le esalazioni, l’odore delle persone sane e malate, che rivela agli esperti e a un buon naso non solo qualità individuali, ma persino determinate informazioni riguardo alle condizioni interne di salute o di malattia di un uomo. Se i dottori non sono finora riusciti a rilevare disturbi della digestione con microscopi e vetrini di prova, ci sono già stati alcuni ciarlatani che sono stati capaci di determinare, tramite la semplice diagnosi dei capelli, il processo interno che genera il fetore della decomposizionela malattia. Questa è la ragione per cui oggi ci sono innumerevoli persone, ancora giovanili e che sprizzano di salute, con un alito che somiglia alle esalazioni di una 32
fogna e che si chiedono perché i loro capelli stiano cadendo. Ora arriviamo al punto più importante delle mie ricerche ed osservazioni. Prima di tutto ancora una parola riguardo all’ingrigimento dei capelli. Si è scoperto che nei capelli che sono diventati grigi il volume di aria aumenta, e sono anche dell’opinione che questa “aria” è costituita probabilmente di gas maleodoranti, o almeno è mischiata con essi. Suggerisco ai chimici con “un olfatto forte” di ricercare qui l’acido solforoso, e allora la scomparsa del colore dei capelli sarà stata spiegata, perché è un fatto ben noto che l’anidride solforosa candeggia le sostanze organiche. Mi appare certo, non solo teoricamente, ma anche in base a miei interessan-ti esperimenti sul mio proprio corpo, che la causa principale della calvizie può essere soltanto interna. Se tramite questi tubi dell’odore o per cos`ı dire, i “ca-mini di scarico dei gas della testa” ci devono essere delle costanti scariche di gas corrosivi e maleodoranti, molto probabilmente impregnati di diossido di zolfo, an-ziché odori naturali e fragranti, non dobbiamo essere sorpresi se i capelli insieme alla loro radice diventano mortalmente pallidi, muoiono e cadono. Con questo sostengo di aver riconosciuto la ragione della calvizie e di aver indicato il vero modo per la sua guarigione. Aggiungo che circa dieci anni fa, quando ero af-fetto da un’infiammazione cronica dei reni, accompagnata da un alto livello di nervosismo, i miei capelli erano diventati molto grigi e cadevano. Dopo essere guarito da questa grave malattia con un trattamento dietetico ho notato che contemporaneamente i capelli grigi erano scomparsi e sono ricresciuti a profusione. Se, quindi, la causa principale della calvizie giace nei disturbi della digestione e dell’interscambio di materia, può certamente essere curata regolando queste funzioni. Possiamo dire che 33
persino le teste assolutamente calve possono ancora sperare, in base alla mia scoperta, dopo che tutte le lozioni hanno fallito, e non possono che fallire. Il motivo è che la causa non è esterna e quindi non può essere risolta esternamente. Chiunque veda i suoi capelli cadere, o chiunque che sia già calvo, e desidera rigenerarsi in questo senso, può rivolgersi a me per un consiglio. Non c’è un rimedio interno generalizzato, e chiunque mi abbia compreso apprezzerà che una soluzione individuale è necessaria in ogni caso. Sulla base dell’influenza della mia dottrina della dieta sulla digestione, e la creazione del sangue, e, perciò, il corretto nutrimento del capellizio, posso come minimo garantire un arresto della perdita dei capelli, se i miei consigli vengono seguiti correttamente. Cos`ı tutti i sintomi dell’invecchiamento sono una malattia latente, accumulo di muco e intasamenti generati a causa del muco. Chiunque, nel caso di qualsiasi malattia, si sottoponga ad un cura completa rigeneratrice, eliminando le cellule morte, tramite la dieta senza muco ed eventualmente digiunando, contemporaneamente ringiovanisce se stesso, e chiunque si sottoponga ad una cura di ringiovanimento, priva tutte e ciascuna malattia delle sue fondamenta. Nessuno vuole credere a questa possibilità. Tuttavia, in ogni dizionario scientifico si trova la teoria che nel peggiore dei casi si dovrebbe morire soltanto di disturbi nell’interscambio di materia, cioè, costipazione da muco, cosicché la vita dovrebbe concludersi senza alcuna malattia. Questa dovrebbe essere la norma; ma, ahimè, è l’eccezionela malattia, oggi è diventata la regola. SE QUALCUNO VIVESSE FIN DALL’INFANZIA CON CIBI ASSOLUTAMENTE SENZA MUCO, E NUTRENDOSI DI FRUTTA E NIENT’ALTRO, SAREBBE ALTRETTANTO CERTO CHE NON POTREBBE SVILUPPARE N É 34
MALATTIE N É SINTOMI DI VECCHIAIA. Ho visto persone che con una cu-ra senza muco sono ringiovanite e sono diventate belle a tal punto che non potevano essere pi ù riconosciute. Da migliaia di anni l’umanità sogna, immagina e dipinge la fonte della giovinezza e la cerca sentimentalmente fra le stelle, nella sua immaginazione. Pensiamo a quanto si spende per rimedi per la debolezza maschile e l’impo-tenza, per la sterilità, naturalmente invano! E quanto sarebbe facile aiutare delle persone, specialmente con il cibo corretto e nutriente della cucina del sole. Non possiamo immaginare di che bellezza e di quali poteri l’uomo paradisia-co “ad immagine di Dio” era dotato, che meravigliosa voce forte e libera doveva avere! Una bella e forte voce, s`ı, la riconquista della voce persa, è un risultato stupefacente della mia cura, e una prova particolarmente eloquente dell’effetto realmente grandioso del mio sistema per l’intero organismo del paziente. Desidero riferirmi qui particolarmente al successo meraviglioso della cura a cui si è sottoposto il cantante Heinrich Knote, della Royal Bavarian Chamber di Monaco di Baviera, sotto la mia supervisione, la cui voce è migliorata tanto da lasciare stupefatto l’intero mondo musicale.
Capitolo 5 Aumentare la Longevità Nei capitoli precedenti ho citato gli intasamenti prodotti dal muco come la causa della malattia e dell’invecchiamento. Inoltre ho dimostrato la possibilità del ri-cambio delle cellule morte. Considerando i fatti precedentemente esposti non si può negare che l’arresto del motore umano può essere ritardato per molto, 35
molto tempo, se il corpo viene sviluppato e nutrito fin dall’infanzia con i cibi vivi del sole. In ogni caso il corpo cos`ı nutrito è di gran lunga superiore a quello di un on-nivoro che si nutre di cibi errati perché il materiale di cui è costruito è molto più durevole. Vivendo nel modo corretto, lo scambio di materia avviene in minimo grado, come pure lo sforzo a cui sono sottoposti gli organi interni, in particolare il cuore e lo stomaco. Nelle prestazioni che richiedono i pi ù grandi atti di forza l’organismo senza muco non raggiunge, nemmeno lontanamente, il battito cardiaco di chi mangia tanto. Già soltanto con questo risparmio di energia è possibile calcolare matematicamente un vantaggio per quanto riguarda la longevità. Ma possiamo forse risolvere con questa spiegazione universale del muco che produce costipazione, l’ultimo dei misteri, la morte? Nelle lesioni e afflizioni che mettono in pericolo la vita, il cervello ed il cuore sono gli organi la cui alterazione delle funzioni si conclude con la morte. Possiamo dire che nella quasi totalità delle malattie la morte avviene in seguito a un addizionale sviluppo di malattie cardiache. Riguardo a questo, la scienza deve dire ancora la sua ultima parola, ma possiamo dire che l’ostruzione dei vasi sanguigni del cuore e la distruzione dei fragili nervi cardiaci per continuo avvelenamento del sangue sono la causa finale della morte in tutti i casi di malattie croniche. Inoltre l’ostruzione dei sottili vasi sanguigni del cervello e la loro finale rottura (apoplessia), come anche per ogni altra completa ostruzione dei capillari fino all’arresto di tutte le funzioni vitali, portano alla morte. Naturalmente, ci sono anche altri fattori in gioco, come un insufficiente rifornimento di aria nel caso di malattie polmonari. La scienza inoltre menziona l’eccessiva comparsa di globuli bianchi come causa della morte. Questo processo della malattia è considerato una malattia in 36
sé, e viene chiamato “Leucemia”, sangue bianco, ma secondo la mia opinione è più muco che sangue. Molte altre ragioni vengono date come causa della morte. Se, per caso, una malattia non può essere catalogata nei registri meglio definiti, le si dà il nome di “cachessia”, che suona molto saggio, ma significa: cattiva condizione di nutrizione, deperimento. Ora domando, che cosa è realmente il veleno letale? La scienza medica moderna attribuisce ai bacilli la causa della quasi totalità delle malattie, indicando cos`ı di avere l’idea che esista un fattore fondamentale comune a tutte le malattie, all’invecchiamento e alla morte, e che senza dubbio una gran parte delle malattie e le loro conseguenze (la morte) sono da attribuirsi ai bacilli. La mia prova sperimentale che il muco è il fattore principale e fondamentale differisce dalla teoria dei germi soltanto per il fatto che questo muco è la base, il presupposto, il fondamento. L’eccessiva comparsa di globuli bianchi, cioè del muco bianco morto, com-parato alle sostanze rosse del ferro e dello zucchero, diventa un pericolo per la vita. Il colore rosso e il dolce sono i segni visibili della vita e dell’amore; il bianco, il pallido, l’incolore, l’amaro, sono il segno della malattia e dell’essere sopraffatti dal muco, la lenta agonia dell’individuo. La battaglia contro la morte o agonia può essere considerata soltanto come un’ultima crisi, un ultimo tentati-vo dell’organismo di espellere il muco; un’ultima lotta delle cellule ancora vive contro quelle morte e i loro mortali veleni. Se il bianco, le cellule morte, il muco presente nel sangue, vince, avviene non solo l’arresto meccanico del cuore, ma anche un cambiamento chimico, un deterioramento, un totale avvelenamento, un’improvvisa decomposizione di tutto il rifornimento di sanguee la macchina si 37
arresta bruscamente. “Cos`ı ha voluto Dio Onnipotente”. “Ci inginocchiamo di fronte al misterioso potere della morte” – cos`ı diciamo con rassegnazione.
PARTE II Capitolo 6 Istruzioni Complete per il Digiuno La quasi totalità delle malattie sono dovute a abitudini alimentari errate, a scorret-te combinazioni di cibi, a cibi acidosi e ai cibi commerciali della civiltà attuale. Come superare le conseguenze di questi errori che la maggior parte di noi infligge in modo ignaro a se stesso verrà insegnato nelle pagine seguenti. Per migliaia di anni il Digiuno è stato riconosciuto come il metodo curativo Supremo della Natura. Ma l’arte di Quando, Perché e Come digiunare è stata persa da chi vive nella civiltà attuale, con pochissime eccezioni. Il corpo deve avere buoni cibi nutrientiè il grido di battaglia di oggi. Ma allora quale è il buon cibo nutriente? Gli sfortunati sofferenti fanno il giro delle varie scuole terapeutiche, alcuni di loro sono dei deliberati fachiri, altri inconsapevolmente ignari ma nella maggio-ranza dei casi brancolanti nel buio in cerca della verità, invano. E il lato triste della cosa è che muoiono prima di conoscere la verità. Gli evangelisti religiosi e i gua-ritori divini hanno il vantaggio di dare alla natura una opportunità – “esperti” di ricette, chirurghi scientifici – inoculatori di vaccini e sieri sono i veri colpevoli di una natura oltraggiata. E cos`ı, tutto si riconduce al cieco che guida il cieco. Quanto è semplice ricevere istruzioni dalla Natura. 38
Osservate gli animali che quando sono ammalati si guariscono, senza l’uso della cosiddetta medicina scientifica. Questo quindi è il segreto supremo della Autoguarigione di Madre Natura. In questi capitoli intendiamo mostrare perché è necessario usare gli alimenti sia cotti che crudi per equilibrare correttamente la dieta. Inoltre spiegheremo le cause della fermentazione e i cibi che producono gas.
Capitolo 7 Digiuno Razionale per il Ringiovanimento Fisico, Mentale e Spirituale È significativo per questi tempi di degenerazione che digiunare, intendendo vivere senza cibi solidi e liquidi, come fattore principale è ancora un problema sia per l’uomo medio, che per il medico ortodosso. Persino la Naturopatia ha avuto bisogno di alcuni decenni di sviluppo per considerarlo l’unico “rimedio” di guarigione universale ed onnipotente della Natura. È ancor più significativo che il digiuno sia ancora considerato un tipo “speciale” di cura e a seguito di alcuni risultati veramente “meravigliosi” ottenuti qui e là, sia diventato abbastanza recentemente una moda in tutto il mondo. Alcuni esperti sostenitori delle cure naturali imbastisco-no “prescrizioni” generiche di digiuno e di come interrompere un digiuno senza riguardo per lo stato di salute o la causa per cui si soffre. D’altra parte, il digiuno è cosi temuto e travisato che l’uomo medio realmente ti considera un folle se salti alcuni pasti quando sei malato, pensando che morirai di fame, quando in realtà stai guarendo. Non riesce a capire la differenza fra il digiuno e 39
l’inedia. Il dottore in medicina generalmente sostiene, e di fatto insegna, tale credenza insensata riguardo all’unica legge fondamentale della Natura per ogni guarigione e “cura”. Qualunque cosa sia stata designata e formulata per risolvere questioni di malattia e sia stata indicata come “trattamento naturale” che non abbia almeno alcune limitazioni o cambiamenti nella dieta, o un digiuno, è una fondamentale inosservanza della verità che riguarda la causa della malattia. Hai mai pensato a cosa significa la mancanza di appetito quando si è malati? E che gli animali non hanno medicine, farmacie, ospedali o macchinari per guarirsi? La natura dimostra ed insegna con quell’esempio che esiste una sola malattia e che essa è causata dal modo in cui ci si alimenta e, pertanto, qualsiasi malattia a cui l’uomo possa dare un nome può essere guarita da un “rimedio” soltanto, fare l’opposto esatto della causa compensando l’errore e cioè, riducendo la quantità di cibo o digiunando. Il motivo per cui cos`ı tanti digiuni, e specialmente quelli lunghi, hanno fallito e continuano a fallire è dovuto all’ignoranza che ancora esiste, riguardo a quello che succede nel corpo durante un digiuno, ignoranza che alla data attuale ancora esiste anche nelle menti dei naturopati e degli esperti di digiuno. Oserei dire che potrebbe non esistere un altro uomo nella storia che ha stu-diato, investigato, verificato e sperimentato tanto sul digiuno quanto me. E non c’è attualmente alcun esperto, per quanto io ne sappia, che abbia condotto cos`ı tante cure con il digiuno sui casi più gravi, come ho fatto io. Ho aperto il primo ospedale specializzato al mondo per il digiuno, unito alla Dieta Senza Muco, e il digiuno è una parte essenziale del mio “Sistema di Guarigione della Dieta Senza Muco”. Inoltre ho fatto quattro verifiche scientifiche pubbliche di digiuno di 21, 24, 40
32 [e 49] giorni, rispettivamente, come dimostrazione scientifica. L’ultima prova è il record mondiale di digiuno condotto sotto rigorosa supervisione scientifica di funzionari del governo. Puoi quindi credermi quando insegno qualcosa di nuovo ed istruttivo riguardo a cosa realmente succede nel corpo durante un digiuno. Hai imparato nella Lezione 5 che il corpo prima di tutto deve essere considerato una macchina, un meccanismo fatto di materiale simile alla gomma che è stato sovraespanso nel corso dell’intera vita per via della eccessiva alimentazione. Di conseguenza, il funzionamento dell’organismo è ostacolato continuamente da una sovrapressione innaturale del sangue e sui tessuti. Non appena smetti di mangiare, questa sovrapressione si attenua rapidamente, le vie del sistema circolatorio si contraggono, il sangue si addensa e l’acqua superflua viene eliminata. Questo continua per i primissimi giorni ed è possibile che ci si senta persino bene, ma poi le ostruzioni nella circolazione aumentano perché il diametro di vene e arterie diminuisce e il sangue deve circolare attraverso molte parti del corpo, specialmente nei tessuti, ed intorno e dentro al sintomo, contro muco appiccicoso pressato e dissolto dalle pareti interne; in altre parole, la circolazione sanguigna deve vincere, dissolvere e trasportare con sé il muco ed i veleni per eliminarli attraverso i reni. Quando digiuni, elimini prima di tutto e subito le ostruzioni primarie prodotte dal cibo sbagliato e assunto in eccesso. Come risultato ti senti relativamente bene, ed è possibile stare persino meglio di quando mangi, ma, come precedentemente spiegato, nella circolazione sanguigna immetti nuove, secondarie ostruzioni provenienti dai tuoi accumuli di tossine e perciò ti senti infelice. Tu, e chiunque altro, darai la colpa alla mancanza di cibo. Il giorno seguente potrai sicuramente no-tare il muco 41
nell’urina e quando il quantitativo di rifiuti che era presente nella circolazione sarà stato eliminato, ti sentirai indubbiamente bene e ancora pi ù forte che mai. Quindi è un fatto ben noto che una persona che digiuna può sentirsi meglio ed è realmente più forte il ventesimo giorno che il quinto o se-sto giorno, certamente una prova formidabile che la vitalità non dipende in primo luogo dal cibo ma piuttosto da una circolazione non ostruita. (Vedere la Lezione 5 del mio Sistema di Guarigione della Dieta Senza Muco). Minore è la quantità di “O” (ostruzione) più grande è la “P” (pressione dell’aria) e quindi più grande sarà la “V” (vitalità). Con la suddetta illuminante spiegazione puoi comprendere che il digiuno è: primo, una proposizione negativa per alleviare il corpo dalle ostruzioni provenienti direttamente dai cibi solidi i più innaturali; secondo, un processo meccanico di eliminazione che agisce contraendo i tessuti con conseguente espulsione del muco in essi contenuto, causando attrito e ostruzione nella circolazione. Quelli che seguono sono esempi della vitalità derivata da “P” (Forza, energia), la pressione dell’aria da sola: Uno dei miei primi digiunatori, un vegetariano relativamente in buona salute, ha camminato per più di 45 miglia fra le montagne durante il suo ventiquattresimo giorno di digiuno. Un amico quindici anni più giovane di me ed io stesso abbiamo camminato CONTINUAMENTE PER 56 ORE dopo un digiuno di dieci giorni. Un medico tedesco, un esperto in cure con il digiuno, pubblicò un opuscolo intitolato “Il Digiuno e l’Aumento della Vitalità”. Ha imparato le stesse cose che ho imparato io stesso, ma non conosce il perché e il percome, e quindi la vitalità per lui è rimasta un mistero. 42
Se si beve soltanto acqua durante il digiuno, il macchinario umano si puli-sce, allo stesso modo in cui si strizza una spugna zeppa di acqua sporca, ma la sporcizia in questo caso è muco appiccicoso ed in molti casi pus e farmaci, che devono passare attraverso la circolazione fino a venire interamente disciolti per poter passare attraverso la struttura fine dei “filtri fisiologici” ossia i reni.
Capitolo 8 Costruire un Corpo Perfetto Con il Digiuno Finché i rifiuti sono nella circolazione ti sentirai infelice durante un digiuno; non appena passano attraverso i reni ti sentirai benissimo. Dopo due o tre giorni lo stesso processo si ripete. Ora deve essere chiaro perché le condizioni cambiano cos`ı spesso durante il digiuno; deve ora essere chiaro perché sia possibile sentirsi insolitamente meglio e più forti al ventesimo giorno che al quinto, per esempio. Ma questo intero lavoro di pulizia, tramite il continuo contrarsi dei tessuti (dimagrire) deve essere fatto mediante il sangue, con la composizione originale del vecchio sangue del paziente, e di conseguenza un digiuno lungo, specialmente un digiuno troppo lungo, potrebbe diventare in effetti un crimine se l’organismo ammalato è troppo ostruito dai rifiuti. I digiunatori che muoiono per un digiuno troppo lungo non muoiono per mancanza di cibo, ma letteralmente soffocati dentro i loro propri rifiuti. Ho fatto questa dichiarazione anni fa. Espresso più chiaramente: La causa immediata della morte non è un sangue carente di sostanze vitali, ma deriva da troppa ostruzione. La “O” 43
(ostruzione) diventa grande quanto o persino più grande di “P” (pressione d’aria), ed il meccanismio del corpo è al suo “punto morto”. HO DATO DELLA LIMONATA CON UNA TRACCIA DI MIELE O DELLO ZUCCHERO GREZZO A TUTTI I MIEI DIGIUNATORI PER SCIOGLIERE E ASSOTTIGLIARE IL MUCO NELLA CIRCOLAZIONE. Il succo di limone e i frutti acidi di ogni genere neutralizzano la viscosità del muco e del pus (la colla acida è inutilizzabile). Se un paziente ha sempre preso farmaci per tutta la sua vita – che sono im-magazzinati nel corpo come i residui del cibo – la sua condizione potrebbe facilmente diventare grave o persino pericolosa quando questi veleni entrano nella circolazione, quando intraprende il suo primo digiuno. Potrebbero sopraggiungere palpitazioni cardiache, emicranie, nervosismo e specialmente insonnia. Ho visto pazienti eliminare persino farmaci che avevano preso quarant’anni prima. Tutti, e specialmente i dottori, danno la colpa al digiuno per i sintomi come quelli descritti precedentemente.
8.1 PER QUANTO TEMPO SI DOVREBBE DIGIUNARE? Nel regno animale la Natura risponde a questa domanda con una certa crudeltà: ≪Digiuna fino a quando sei guarito o morto!≫. Secondo una mia stima, dal 50 al 60% dei cosiddetti uomini di oggi “in buona salute” e dall’80 al 90% dei malati cronici gravi morirebbero a causa delle loro malattie latenti durante un lungo digiuno. Per quanto tempo uno dovrebbe digiunare non può essere per 44
niente affermato definitivamente in anticipo, persino nei casi in cui lo stato del paziente è noto. Quando e come interrompere il digiuno si determina osservando attentamente co-me le condizioni cambiano durante il digiuno; ora capisci che il digiuno dovrebbe essere interrotto non appena si nota che le ostruzioni nella circolazione stanno diventando troppe, e il sangue ha bisogno di nuove sostanze vitali per combattere i veleni e neutralizzarli. Cambia le tue idee riguardo alla pretestuosa asserzione che “più lungo è il digiuno migliore è la cura”. Ora potrai comprendere immediatamente il perché. L’uomo è l’animale più ammalato sulla terra; nessun altro animale ha violato cos`ı tanto le leggi dell’alimentazione quanto l’uomo; nessun altro animale mangia scorrettamente quanto l’uomo. Qui è dove l’intelligenza umana può assisterci in modo correttivo nel processo di autoguarigione per mezzo dei seguenti aggiustamenti che abbracciano il Sistema di Guarigione della Dieta Senza Muco: Primo Prepararsi per un digiuno più confortevole cambiando gradualmente la dieta verso una dieta senza muco, e con l’uso di lassativi naturali a base di erbe e di clisteri. Secondo Fare dei brevi digiuni alternandoli per qualche giorno a una dieta disin-tossicante a base di cibi con poco o senza muco. Terzo Fare particolarmente attenzione se il paziente prendeva molti farmaci; so-prattutto mercurio o salnitri, e nitrati, ossido di argento (usato per malattie veneree), nel qual caso è consigliabile una lunga dieta preparatoria, da variare lentamente. Il consiglio “dell’esperto” di digiunare fino a quando la lingua è pulita ha causato molte difficoltà ai digiunatori 45
“fanatici”, e so personalmente di uno che è morto. Potrai rimanere sorpreso se dicessi che ho dovuto curare dei pazienti a causa degli effetti negativi di un digiuno troppo lungo. Il motivo sarà chiaro in seguito. Nonostante quanto detto sopra, ogni cura, e specialmente ogni cura basata sulla dieta, dovrebbe iniziare con due o tre giorni di digiuno. Ogni paziente può fare questo senza alcun danno, senza riguardo a quanto gravemente ammalato possa essere. Prendendo prima un lassativo naturale e poi facendo un clistere ogni giorno, il digiuno sarà pi ù confortevole come pure inoffensivo.
8.2 COME INTERROMPERE UN DIGIUNO Considero della massima importanza la conoscenza di come interrompere un digiuno. Il cibo corretto dopo un digiuno. Allo stesso tempo, dipende interamente dallo stato del paziente, e moltissimo dalla lunghezza del digiuno. Potrai imparare dai risultati di due casi estremi, entrambi i quali si sono conclusi fatalmente – non a causa del digiuno, ma del primo pasto di cibi errati – ed è per questo che questa conoscenza è cos`ı importante. Un convinto carnivoro, sofferente di diabete, ha interrotto il suo digiuno che durava da circa una settimana mangiando dei datteri ed è morto per gli effetti prodotti. Un uomo di oltre 60 anni ha digiunato per ventotto giorni (troppi); il suo primo pasto è stato di cibi vegetariani, principalmente patate bollite. Un intervento chirurgico ha mostrato che le patate erano trattenute in maniera cos`ı tenace negli intestini contratti dal muco spesso e appiccicoso, che una parte dell’intestino ha dovuto essere asportata e il paziente è morto subito dopo. Nel primo caso, del convinto carnivoro, i terribili veleni 46
disciolti nello stomaco durante il digiuno hanno causato immediatamente, quando si sono mescolati con lo zucchero della frutta concentrato dei datteri, una cos`ı grande fermentazione con gas di acido carbonico ed altri veleni che il paziente non ha potuto superare il trauma. Il consiglio corretto avrebbe dovuto essere: prima di tutto un lassativo, come l’ Innerclean, una preparazione a base di erbe innocue che ho originato, e in seguito vegetali non amidacei crudi e cotti, un pezzo di pane integrale tostato. I crauti in salamoia (Sauerkraut) sono raccomandati in tali casi. Nessun frutto dovrebbe essere assunto per un lungo periodo dopo aver interrotto il digiuno. Il paziente avrebbe dovuto essere stato preparato al digiuno mediante una dieta di transizione più lunga. Nel secondo caso il paziente ha digiunato troppo a lungo per un uomo della sua età senza una adeguata preparazione. Con questi due esempi molto istruttivi si può vedere quanto individualmente differenti devono essere i consigli, e quanto sia errato stilare suggerimenti generici riguardo a come interrompere un digiuno.
Capitolo 9 Regole Importanti per il Digiunatore DA STUDIARE ATTENTAMENTE E A MEMORIA Ciò che si può dire in generale e che insegno sono cose nuove, differiscono da quelle della maggior parte degli esperti di digiuno, e sono come segue: 1. Il primo pasto ed i menù per alcuni giorni successivi a un digiuno devono essere ad effetto lassativo, e non nutritivo, come quasi tutti gli altri pensano. 2. Più velocemente transita il primo pasto attraverso il corpo e 47
più efficientemente esso si porta via il muco ed i veleni disciolti dagli intestini e dallo stomaco. 3. Se non vi è una buona defecazione entro due o tre ore, aiutati con lassativi e clisteri. Ogni volta che ho digiunato ho avuto una buona evacuazione degli intestini come minimo un’ora dopo il primo pasto, e mi sono sentito subito bene. Dopo avere interrotto un lungo digiuno ho sempre passato più tempo in bagno che nel letto la notte successiva ed è cos`ı che dovrebbe essere. Mentre soggiornavo in Italia molti anni fa, dopo un digiuno ho bevuto quasi due litri di succo di uva fresco. Subito, ho sperimentato una diarrea acquo-sa e con muco schiumoso. Quasi subito dopo ho sperimentato un senso di una tale insolita forza che ho fatto senza fatica 326 piegamenti su braccia e ginocchia. Questa rimozione cos`ı completa delle ostruzioni, avvenuta dopo un digiuno di alcuni giorni, ha aumentato la “P” – vitalità – immediatamente ! Dovresti sperimentare una sensazione simile per credermi, e allora sarai d’accordo con la mia formula, “La Vitalità equivale a Forza meno le Ostruzioni”, e realizzerai l’assurdità di comporre menu nutrizionistici scientifici per la salute e l’efficienza. 4. Più lungo è il digiuno, più efficientemente gli intestini svolgeranno le loro funzioni quando sarà terminato. 5. Gli alimenti lassativi migliori dopo un digiuno sono frutti dolci freschi; i migliori sono le ciliege e l’uva, seguite dalle prugne ammollate o leggermente stufate. La frutta non deve essere usata dopo il primo digiuno di una persona che mangia [prevalentemente] carne, ma soltanto da persone che hanno vissuto per un certo tempo con cibi senza muco o almeno poco mucosi, “la dieta di transizione”. 6. Normalmente è consigliabile interrompere il digiuno con 48
verdure non amidacee crude e cotte; gli spinaci stufati hanno effetti particolarmente buoni. 7. Se il primo pasto non causa nulla di spiacevole, potete mangiare finché volete. Mangiare soltanto una piccola quantità di cibo per i primi 2 o 3 giorni senza evacuare dagli intestini, a causa della piccola quantità di cibi consumati (un altro consiglio sbagliato dato dagli “esperti”) è pericoloso. 8. Se si è nella condizione adeguata cos`ı da poter iniziare a mangiare con la frutta, e non vi è evacuazione intestinale dopo circa un’ora, allora se ne mangi ancora o si assuma un pasto di verdure come suggerito sopra, mangiando fino a che non si espelle con le feci i rifiuti accumulati durante il digiuno, dopo aver assunto il primo pasto.
Capitolo 10 Regole Durante il Digiuno 1. Pulire gli intestini il meglio possibile mediante clisteri, almeno un giorno si e uno no. 2. Prima di iniziare un digiuno più lungo, prendere occasionalmente un lassativo, obbligatoriamente il giorno prima dell’inizio del digiuno. 3. Se possibile, rimanere all’aria aperta, sia di giorno che di notte. 4. Camminare, fare esercizi o dell’altro lavoro fisico soltanto quando ci si sente abbastanza forti per farlo; se si è stanchi e deboli, riposare e dormire il pi ù possibile. 5. Nei giorni in cui ti senti debole, e sperimenterai quei giorni quando i rifiuti saranno nella circolazione, ti renderai conto che il sonno sarà agitato e disturbato e potrai fare brutti 49
sogni. Questo succede quando i veleni passano attraverso il cervello. Dubbi, sfiducia, si presenteranno alla mente; allora apri il libro su questa lezione e leggila e rileggila ripetutamente, come pure gli altri capitoli sul digiuno e particolarmente la Lezione 5. Non dimenticare che sei, fra parentesi, sul tavolo operatorio della Natura, la più meravigliosa di tutte le operazioni che potrebbero essere fatte, e senza l’uso di un bisturi! Se una qualsiasi sensazione strana dovesse presentarsi a causa dei farmaci che sono ora nella circolazione, fai immediatamente un clistere, distenditi e se necessario interrompi il digiuno, ma non con la frutta. 6. Ogni volta che ti alzi dopo esserti disteso, fallo lentamente, altrimenti po-tresti avere le vertigini. Quest’ultima non è una cosa grave, ma andrebbe evitata nel modo appena descritto. Mi ha causato un timore considerevole all’inizio e so che un certo numero di digiunatori e di persone che seguono una dieta rigorosa, hanno abbandonato tutto quando hanno sperimentato questa sensazione, perdendo la loro fiducia per sempre.
10.1 BEVANDE DURANTE IL DIGIUNO L’entusiasta digiunatore “fanatico” beve soltanto acqua. Pensa che sia meglio evitare la benché minima traccia di alimento. CONSIDERO UNA LIMONATA LEGGERA CON UN PO’ DI MIELE O ZUCCHERO GREZZO, O UN PO’ DI SUCCO DI FRUTTA, LA COSA MIGLIORE. Bere quanto si desidera durante la giornata, ma in generale non più di 2 o 3 litri scarsi. Meno si beve, pi ù aggressivamente lavora il digiuno. Come alternativa, il succo vegetale, fatto con verdure non amidacee cotte, va molto bene durante i digiuni più lunghi. Il succo di pomodoro crudo, ecc., va pure bene. Ma se il succo di 50
frutta, per esempio, succo di arancia, viene usato durante un digiuno più lungo, occorre fare estrema attenzione perché il succo di frutta potrebbe fare sciogliere i veleni troppo velocemente senza indurre un’evacuazione intestinale. So di un certo numero di tali digiuni con frutta e succo di frutta che hanno fallito nel loro intento completamente, perché quando tutto il muco e tutti i veleni si sciolgono troppo velocemente e contemporaneamente, quando entrano nella circolazione disturbano eccessivamente tutti gli organi e possono essere eliminati soltanto con la circolazione sanguigna senza l’aiuto dei movimenti intestinali.
10.2 DIGIUNO DEL MATTINO O PROGRAMMA DELLA NON-COLAZIONE Al giorno d’oggi la peggiore di tutte le abitudini alimentari è quella di riempire di cibo lo stomaco già al mattino presto. Nei paesi europei, escludendo l’Inghil terra, nessuno fa un pasto normale come prima colazione. Di solito si tratta di una bevanda di qualche tipo con del pane solamente. L’unica volta che l’uomo non mangia per 10 o 12 ore è durante la notte mentre dorme. Non appena lo stomaco è libero dal cibo, il corpo dà inizio al processo di eliminazione tipico di un digiuno; quindi le persone ostruite non si sentono bene ed al risveglio, al mattino, hanno la lingua ricoperta. Non hanno affatto appetito, tuttavia bramano il cibo, lo mangiano e si sentono meglio – PERCHÉ?
10.3 UN ALTRO MISTERO RIVELATO Questo è uno dei più grandi problemi da me risolto, che ha lasciato perplessi tutti gli “esperti” che credono che dipenda dal 51
cibo in sé. Non appena si riempie lo stomaco con del cibo, L’ELIMINAZIONE VIENE INTERROTTA e ci si sente meglio! Devo dire che questo segreto da me scoperto è indubbiamente la spiegazione del perché mangiare è diventata un’abitudine e non è più ciò che la Natura ha inteso che debba essere, cioè una soddisfazione, una compensazione del naturale bisogno di cibo. Questa abitudine di mangiare, che riguarda tutta l’umanità civilizzata ed è ora spiegata fisiologicamente, coinvolge e dimostra il detto che ho coniato tanto tempo fa, “La vita è una tragedia dell’alimentazione”. Più rifiuti l’uomo accumula, più deve mangiare per arrestarne l’eliminazione. Ho avuto pazienti che hanno dovuto mangiare parecchie volte durante la notte per potere riprendere sonno. In altre parole, hanno dovuto mettere del cibo nello stomaco per evitare la digestione dei loro accumuli di muco e di veleni.
Capitolo 11 Digiuni Brevi ed il Programma della Non-Colazione Durante la mia esperienza con 1000 digiunatori ho avuto pazienti che hanno dovuto mangiare parecchie volte durante la notte per poter riprendere sonno. Il motivo è facilmente comprensibile. Faccio un esempio. Al risveglio forse ti senti bene – ma invece di alzarti rimani ancora a letto e ti riaddormenti – fai un brutto sogno e quando ti risvegli per la seconda volta ti senti veramente infelice. Potete capire la ragione esatta per questo. Non appena ci si alza, si cammina o si fa qualcosa per cui il corpo è in uno stato interamente differente rispetto al sonno, 52
l’eliminazione viene rallentata, essendo l’energia usata altrove. Se elimini la prima colazione dal menù quotidiano, probabilmente avverti-rai delle innocue sensazioni, come delle emicranie per i primi uno o due giorni, ma dopo ti sentirai molto meglio, lavorerai meglio, e ti godrai meglio che mai il pranzo. Centinaia di casi gravi sono stati guariti con il solo “Digiunodella-non-colazione”, senza importanti cambiamenti nella dieta; dimostrando che l’abitudine di un pasto completo per prima colazione è la peggiore e la pi ù nociva di tutte. È consigliabile e realmente di gran beneficio permettere che il paziente abbia per prima colazione la stessa bevanda a cui è abituato; se anela il caffè, lasciate che continui a bere il suo caffè, ma assolutamente non deve mangiare nessun cibo SOLIDO! Più in là, sostituirà il caffè con un brodo vegetale caldo ed ancora più in là con una limonata. Questo cambiamento dovrebbe essere fatto gradualmente per la persona onnivora media.
11.1 IL DIGIUNO DI 24 ORE, O PROGRAMMA DI UN PASTO AL GIORNO Come con il digiuno della non-colazione, potete guarire i casi più gravi con il digiuno di 24 ore, o nei casi di ostruzione cronica profonda e di farmaci è un pru-dente gradino preliminare verso pi ù lunghi e necessari digiuni. Il momento migliore per mangiare è al pomeriggio, per esempio fra le 15 o le 16. Se il paziente segue la dieta di transizione o quella senza muco, lasciate che mangi prima la frutta – la frutta dovrebbe essere mangiata sempre per prima – e dopo 15 o 20 minuti le verdure; ma il tutto dovrebbe essere assunto in un’ora perché si possa dire che è un pasto unico. 53
11.2 IL DIGIUNO USATO INSIEME AL SISTEMA DI GUARIGIONE DELLA DIETA SENZA MUCO Come ho già dichiarato, non sono pi ù a favore di digiuni lunghi. In effetti potrebbe essere considerata un azione criminale permettere a un paziente di digiunare per 30 o 40 giorni con sola acqua – con conseguente contrazione dei condotti del sistema circolatorio – che si stanno riempiendo sempre più di muco, e di vecchi farmaci pericolosi e veleni, e nello stesso tempo sangue marcio proveniente dalle sue vecchie “scorte” di fatto soffrendo realmente per mancanza dei necessari elementi vitali del cibo. Nessuno può sopportare un digiuno di quel genere senza danni o senza nuocere alla propria vitalità. Se proprio devi digiunare, allora come prima cosa inizia con il programma della non-colazione; quindi prosegui con il digiuno delle 24 ore per un po’; poi aumenta gradualmente con digiuni di 3, 4 o 5 giorni, intercalandoli per 1, 2, 3 o 4 giorni con una dieta senza muco, combinata individualmente a seconda dell’eliminazione, e nello stesso tempo fornendo al corpo continuamente, per ricostruirlo, gli elementi migliori contenuti soltanto in alimenti senza muco. Con tali digiuni intermittenti il sangue viene gradualmente migliorato, rige-nerato, e può tollerare più facilmente i veleni e i rifiuti, ed allo stesso tempo il paziente è in grado di dissolvere ed eliminare “i depositi della malattia” dai tessuti più profondi del corpo; depositi che nessun medico si è mai sognato esistere e che nessun altro metodo di guarigione ha mai scoperto o può rimuovere. Questo, quindi, è il Sistema di Guarigione della Dieta Senza Muco, di cui il digiuno è una parte essenziale. 54
11.3 DIGIUNARE NEI CASI DI MALATTIA ACUTA “Cure che Affamano-Cure Meravigliose” era il titolo del primo libro sul digiuno cha abbia mai letto. Parlava delle esperienze di un medico di campagna, che diceva: ≪Nessuna malattia acuta che genera febbre, deve o può concludersi con la morte se il comando istintivo della natura, smettere di mangiare per mancanza di appetito, viene eseguito≫. È una follia dare del cibo ad un paziente di polmonite con febbre alta, per esempio. Essendoci stata una contrazione insolita dei tessuti polmonari “a causa di un raffreddore” il muco che viene spinto fuori entra nella circolazione e produce una insolita febbre alta. Il motore umano, già caldo, al punto di scoppiare, viene riscaldato ulteriormente con l’aggiunta di cibi solidi, brodo di carne, ecc. (i buoni cibi nutrienti). Una stanza ben aerata, clisteri, lassativi, limonata fredda salverebbero la vita di migliaia di giovani a cui ora si consente di morire ogni giorno, vittime innocenti della polmonite, o di altre malattie acute a causa dell’ignoranza di medici testardi e delle cosiddette persone altamente civilizzate.
Capitolo 12 Digiunare per una Rinascita Spirituale con il Digiuno Superiore Tutti gli esperti, escluso me, credono che durante un digiuno uno viva della propria carne. Ora sai che quello che chiamano metabolismo – “metabolizzi la tua propria carne quando digiuni” – è semplicemente eliminazione di rifiuti. Il “fachiro” indiano, il più grande digiunatore del mondo 55
d’oggi, non è nient’altro che pelle ed ossa. Ho imparato che pi ù sei pulito, pi ù è facile digiunare e pi ù a lungo. In altre parole: il corpo umano, libero da tutti i rifiuti e i veleni, e quando nessun alimento solido viene assunto, per la prima volta nella sua vita funziona senza ostruzioni. L’elasticità dell’intero sistema connettivo e degli organi interni, specialmente dei polmoni spugnosi, fa funzionare [il corpo] con vibrazioni e con un’efficienza completamente differenti, come non è mai stato prima, solo con l’aria e senza la minima ostruzione. In altre parole: “V” è uguale a “P” e reintegrando semplicemente l’acqua che il “motore” necessariamente usa, si ascende a una più elevata condizione fisica, mentale e spirituale. A questo ho dato il nome di “Digiuno Superiore”. Se la “scorta” di sangue viene formata mangiando gli alimenti che pro-pongo, il cervello funzionerà in un modo tale che ti sorprenderà. Il tuo passato assumerà le sembianze di un sogno e, per la prima volta nella tua esistenza, la coscienza si sveglierà verso una reale consapevolezza di sé. La mente, i pensieri, gli ideali, le aspirazioni e la tua filosofia cambieranno radicalmente in un modo tale che sarebbe impossibile descrivere. L’anima tua griderà per la gioia ed il trionfo su tutte le miserie della vi-ta, lasciandole dietro di sé. Per la prima volta, sentirai una vibrazione di vitalità attraversare il corpo – come una leggera corrente elettrica – che ti scuoterà piacevolmente. Imparerai e ti renderai conto che il digiuno ed il digiuno superiore (e non i volumi di psicologia e di filosofia) sono la vera ed unica chiave che apre la porta a una vita superiore; alla rivelazione di un mondo superiore, il mondo spirituale.
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Appendice A Le Tavole di Analisi dei Cibi di RAGNAR BERG Le tavole seguenti, che mostrano in percentuale le proprietà positive o buone, e quelle negative o cattive, provano quanta acidità un cibo produce (ovvero la quantità di muco), e quale percentuale di sali minerali di tipo alcalino neutralizza gli acidi. Queste tavole di Ragnar Berg furono pubblicate in Germania 10 anni dopo che ho iniziato ad insegnare la mia “teoria del muco” delle malattie e delle proprietà dei cibi, e Berg senza saperlo ha fornito la prova scientifica che la mia teoria del muco è corretta. Seguono le tavole di Berg: … omissis1 … 1 Già presenti in “Il sistema di guarigione della dieta senza muco”.
Appendice B Men ù e Ricette Consigliate Mentre ho condotto migliaia di cure con il Digiuno, innumerevoli persone sono state aiutate cambiando semplicemente le loro abitudini alimentari. Cambiamenti improvvisi di dieta causano disturbi anche in una persona in buona salute. Per questo motivo un cambiamento troppo rapido può essere pericoloso e quindi una completa conoscenza è essenziale. Alleviare ed evitare qualsiasi disturbo di salute e nello stesso tempo sostituire i vecchi piaceri con dei nuovi e migliori può essere fatto se si segue la mia dieta di transizione. Passare dalla carne ad una dieta rigorosamente vegetariana o 57
fruttariana provoca sempre una sensazione di maggior vigore nei primissimi giorni, seguita da debolezza, grande affaticamento, possibili emicranie e palpitazioni. Essendo la frutta l’unico alimento naturale che distacca e dissolve il muco, i veleni e le tossine, imprigionati nella sporcizia e nella palude della sovralimentazione, vengono eliminati tramite la circolazione del sangue. I tessuti morti e putrefatti vengono spinti da parte per fare posto alle sostanze vive dei nuovi cibi e in questa fase il bilancio del cambiamento di materia è sfavorevole per il paziente. L’eliminazione di veleni tramite la circolazione del sangue causa pi ù o meno disturbi alla salute. E a meno che tu non sia completamente convinto dell’efficacia della dieta naturale, gli amici ti dissuaderanno da ulteriori tentativi di ripulire il corpo e ti esorteranno a interrompere la purificazione interna per salvarti da ciò che credono che porterà a gravi conseguenze, e presto diventerai magro, il volto sembrerà smunto e tirato ed è possibile che verrai sopraffatto da una depressione generale. Questa, allora, è la crisi di guarigione e se verrà portata avanti con comprensione il risultato sarà un’insperata buona salute. Divido tutti gli alimenti in due tipi. 1. Cibi che formano muco 2. Cibi che non formano muco Sotto la prima intestazione troviamo carne, uova, grassi, latte e tutti i loro sottoprodotti, fagioli secchi, piselli secchi, lenticchie e TUTTI GLI ALIMENTI AMIDACEI. La seconda classificazione abbraccia: Tutti i vegetali verdi non-amidacei e ogni genere di frutta. Ci sono determinati vegetali e frutti che contengono più o meno amido e si dovrebbe dare a questi un posto di secondaria importanza nella dieta. Inizia la transizione con il più possibile di cibi senza muco e 58
con il meno possibile di cibi che formano muco. Questa la chiamo dieta con meno muco. Il passo successivo verso la salute è la DIETA SENZA MUCO che significa una combina-zione di vegetali e frutta non amidacei. Con l’aiuto di questa dieta di transizione e di una certa conoscenza su come scegliere e combinare i cibi nel modo giusto, la più grande e più importante verità della vita viene rivelata. I menú e le ricette che seguono sono senza carne. La cosiddetta, impropriamente chiamata, forza che avvertiamo dopo aver mangiato carne non è altro che stimolazione, dato che non c’è alcuna sostanza nella carne che sia nutriente per l’uomo. Gli animali carnivori morirebbero se si cibassero di carni cotte, niente sangue e niente ossa! E i topi muoiono presto se la dieta è esclusivamente di farina bianca. “COTTAGE CHEESE” E INSALATA DI CAVOLO Parti uguali di foglie di cavolo tagliate e di “cottage cheese” [ fiocchi di latte, NdT], libera quantità di condimento caldo. Servire su foglie di lattuga, o guarnire con prezzemolo. INSALATA DI SEDANO E OLIVE Olive farcite e cuori di sedano affettati, serviti su foglie di lattuga. Condire leggermente e aggiungere un po’ di formaggio cremoso sopra. INSALATA DI POMODORO E FORMAGGIO Una fetta spessa di pomodoro con una pallina di formaggio cremoso su una foglia di lattuga. PANINO AI DATTERI Tritare mezzo chilo di datteri snocciolati con un tritacarne. Aggiungere il succo di un’arancia e mescolare fino a quando diventa una pasta collosa. Spalmare fra due fette sottili di pane integrale. SALSA DI POMODORO 59
2 tazze di purea di pomodoro 3 cucchiai di burro 2 cipolle grandi 3 cucchiai di farina integrale di frumento 1 spicco d’aglio 1/2 cucchiaio di zucchero di canna Affettare le cipolle molto sottili e stufarle delicatamente in un tegame con il pomodoro fino a che le cipolle non siano tenere. Aggiungere lo zucchero. Fondere il burro ed aggiungere lo spicco d’aglio. Fare indorare delicatamente ma non bru-nire. Aggiungere la farina e mescolare bene. Unire il tutto e mescolare lentamente a fuoco lento per cinque o dieci minuti. PANE DI RISO In un uovo sbattuto mescolare 1 tazza di riso semi integrale cotto in precedenza, 2 cucchiai di burro fuso, 2 cucchiai di “cottage cheese”, 1 tazza di arachidi sminuzzate e 2 cucchiai di trito di cipolle. Cuocere in forno per 25 minuti e servire con la salsa di pomodoro. FINTO POLPETTONE DI CARNE 1 tazza di arachidi sminuzzate 1 tazza di cipolle stufate 1 tazza di pangrattato 2 spicchi d’aglio 1 uovo, salare a piacere, aggiungere due foglie di salvia. Ungere la teglia con un cucchiaio d’olio, mescolare bene il tutto, cuocere per mezz’ora nel forno a temperatura moderata. Servire con una salsa. SALSA “FREDERICK” Stufare insieme 1 tazza di pomodori secchi, 1 tazza di cipolle secche, 1 tazza di sedano secco, 1 peperone verde grande secco. Mettere dell’olio nella padella, addensare un cucchiaino da tè di 60
farina, mescolare tutto bene e salare a piacere. Se si desidera, aggiungere un po’ di funghi. ZUCCA “ALLA CREOLA” Mettere in una teglia strati di zucca estiva, pomodori e cipolle in quantità uguali, 1 peperone verde. Mettere olio, uno spicchio d’aglio tritato, salare a piacere. Cuocere in forno senza acqua per un’ora, o più, fino a che sia ben cotto, spargere del pangrattato e pezzi di burro o spruzzate d’olio. Si può sostituire la zucca con melanzane cuocendo ugualmente. INSALATE Combinazione N. 1 – Lattuga, cavolo tagliuzzato, piselli. N. 2 – Lattuga, carote alla julienne, piselli. N. 3 – Lattuga, cavolo tagliuzzato, pomodori. N. 4 – Lattuga, fagiolini verdi, piselli, barbabietole. N. 5 – Lattuga, carote cotte, pere, cavolfiore. N. 6 – Lattuga, cavolo tagliuzzato, carote cotte, piselli e barbabietole. N. 7 – Crescione, cavolo tagliuzzato, piselli. N. 8 – Cavolo tagliuzzato, fagioli di lima, fagiolini verdi. N. 9 – Cavolo tagliuzzato, piselli, cavolfiore. N. 10 – Cavolo tagliuzzato, piselli, barbabietole. Se lo si desidera, usare come condimento olio e limone. INSALATA DI POMODORI E CARCIOFI Carciofi lessati e pomodori al naturale. Affettare entrambi e disporre alternatamente sul piatto. Condire con maionese, trito di prezzemolo o condimento alla francese (olio e aceto con mostarda e aglio). INSALATA DI PATATE E BARBABIETOLE Modellare alla Parisienne con il cucchiaio piccole sfere di 61
patate e barbabietole cotte. Disporre alternatamente sul piatto. Guarnire con cipolline bianche e rafano grattugiato. Condire con maionese. INSALATA FRANCESE Protose tagliato freddo o foglie di santoreggia con foglie di indivia e sedano a pezzetti. Insaporire con aglio. Aggiungere condimento alla francese. MELE ALLA PORTOGHESE Togliere il torsolo, cuocere a fuoco lento in un leggero sciroppo di zucchero fino a quando le mele sono leggermente cotte, tirale fuori dalla pentola, riempi l’interno con marmellata di albicocche, riduci lo sciroppo ad una glassa e versalo sopra le mele.
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Appendice C Il pane di Ehret Sono fette di pane, ottenute con la ricetta trovata nel libro 63
“Sistema di guarigione della dieta senza muco”: 60% farina di farro integrale, appena macinata, 40% carote triturate, della mela triturata con scorza e torsolo, un pugno di uvetta fatta rinvenire durante la notte. Cotto su una lastra di “pietra lavica dell’Etna” (www.shoppingstones.com). Va tenuta una vaschetta in acciaio (o materiale adatto) con dell’acqua nel forno. Spruzzare dell’acqua sulla superficie della pagnottella prima di infornare. Cottura a 200◦C per 25 min, si abbassa la temperatura a 180◦C fino ad arrivare a 70-80 min. Tagliato a fette, le fette messe a tostare in forno: a 80-100◦C per 10 min per lato.
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