SETTEMBRE 2011 Numero 9
Rivista Italiana di Lavanderia • Pulitura a secco • Tintoria
SPECIALI
• Le macchine per lavare a secco dell’ultima generazione • Lavanderie industriali: stiratura, piegatura e confezionamento • Le aziende ad Host 2011
TANDEM Lava
e asciuga in meno di 1 mq! Capacità Lavatrice 8 Kg 11 Kg 14 Kg 14 Kg 18 Kg
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EDITORIALE La fine di un’estate infuocata FIERE A Host le migliori soluzioni per hotel e ristorazione professionale Le aziende ad Host 2011…. Intervista con Piero Rotolo, Associazione Direttori d’Albergo Lombardia INFORMAZIONE COMMERCIALE Lavasecco 1ora - Il business si realizza! Come si fa? TECNOLOGIE Il lavaggio ad acqua: studio dei parametri che intervengono sull’azione meccanica GESTIONE Assistenza in sicurezza MARKETING Un’indispensabile “ruota di scorta” il laboratorio di fiducia SPECIALI Le macchine per lavare a secco dell’ultima generazione Lavanderie industriali: stiratura, piegatura e confezionamento
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CONVEGNI Pulizia e sanificazione nelle strutture sanitarie e socio sanitarie ASSOSISTEMA Giovani, imprese e lavoro: l’apprendistato ASSOSECCO Parliamone tra noi: Gestione risorse? Incontro formativo - “LAVANDERIA LAMPO” Sistri Si – Sistri No PICCOLA GUIDA DEL PULITINTORE Trattamenti di finissaggio e nobilitazione- 5a parte Difetti Museo delle etichette “Se non Sai Domanda” CONFARTIGIANATO Sistemi EAS Resoconto - Visita alla Marzotto Etichettatura tessile Capi di abbigliamento “pericolosi” per la salute? Più che un collega, un amico ELENCO ISCRITTI ASSOCIAZIONE FORNITORI AZIENDE MANUTENZIONE DEI TESSILI INDICE DEGLI INSERZIONISTI
L’UNICO Convegno in Italia interamente dedicato agli aspetti tecnici e gestionali del servizio di Lavanolo, per il miglioramento del comfort alberghiero e degli standard di prevenzione delle ICA
La gestione del servizio di
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nelle STRUTTURE SANITARIE e SOCIO-SANITARIE
Costruzione dell’appalto, linee-guida e protocolli, procedure operative e tecnologie, controllo e valutazione del servizio
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Con il prezioso contributo di: > Raffaella Bambi, Resp. Servizi in Appalto A.O.U. CAREGGI DI FIRENZE > Simona Bianchi, Direttore Medico OPEDALE DI FORLÌ > Umberto Cout, Direttore S.C. Provveditorato Economato AZIENDA U.S.L. VALLE D’AOSTA > Cristina Ferreri, Servizi Generali ISTITUTO CLINICO HUMANITAS > Pietro Manzi, Direttore Sanitario OSPEDALE DI RIETI > Patrizia Peretti, Coordinatore Servizi Esternalizzati A.U.S.L. DI FERRARA
Richieda il programma completo indicando il codice D4850DET a: rossana.sisana@iir-italy.it - Tel. 02.83847.245
> Patrizia Pieraccini, Direzione Medica di Presidio AZIENDA U.S.L. DI CESENA
www.iir-italy.it/d4850
> Patrizia Ferri, Segretario Generale - ASSOSISTEMA
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E D I T O R I A L E
La fine di un’estate infuocata
Il mese di settembre chiude l’estate politicamente più “calda” degli ultimi decenni, forse solo per aprire un autunno ancora più caldo. Molti di noi, da sotto l’ombrellone, prestavano orecchio al bollettino di guerra proveniente dai radiogiornali, con la speculazione finanziaria che faceva man bassa sui listini di borsa, accanendosi sui nostri Titoli di Stato. E, probabilmente, molti di noi si saranno chiesti perché si consente ad avidi speculatori di “giocare” al ribasso sul debito di stati sovrani, acuendo le crisi esistenti per pura sete di indebito guadagno. Ci hanno spiegato che, in realtà, neppure possiedono i titoli che vendono; si ripromettono di comprarli e consegnarli dopo, quando la loro nefasta azione ne avrà fatto crollare le quotazioni. Giocano, capite, come se fossero in un casinò, senza neppure rischiare troppo. Muovono immensi capitali, che neppure hanno, mandando in rovina intere nazioni (e affamando milioni di famiglie) per guadagnare l’1 o 2%. La domanda è: perché glie lo permettono? Infatti è bastato che le Banche centrali di Francia, Germania e Italia limitassero le vendite allo scoperto per rallentare la caduta delle borse. A questo punto, però, anche gli investitori veri, quelli che hanno capitali da tenere al sicuro, si sono spaventati: è caduta la fiducia. È salito il prezzo dell’oro, bene rifugio per eccellenza, sono scese le azioni, che non garantivano più quella crescita che ripaga il capitale. E abbiamo dovuto fare la “manovra”, senza perdere tempo. Rozza, raffazzonata, ingiusta e miope: si è pensato solo a “tappare la falla” con qualsiasi mezzo, senza troppo disquisire su crescita ed equità, su chi già paga troppe tasse e chi non le paga affatto o ne paga troppo poche. Stranamente, le critiche più corrette vengono da alcuni grandi capitalisti; l’americano Warren Buffet, re degli speculatori, il finanziere Pietro Modiano, gli imprenditori Carlo de Benedetti, Luca Cordero di Montezemolo, Anna Maria Artoni, che chiedono (udite, udite!) una tassa sui grandi capitali. E quindi anche sui loro capitali! Sono forse impazziti? No; semplicemente hanno la vista un po’ più lunga della maggior parte dei predatori, e si rendono conto che un mare popoloso di classe media garantisce una pesca migliore di un mare impoverito dalla pesca con la dinamite. È la ricetta principe per i periodi di recessione; l’ha applicata Roosewelt nel ’29, la consigliava Krugman già da alcuni anni, ed ora è consigliata perfino dai capitalisti più illuminati. Ma cosa possiamo fare, noi, nel nostro piccolo, per salvaguardare le nostre attività, per ottenere una giusta rimuneratività al nostro lavoro? Forse, una strada percorribile è già stata percorsa, con successo, da Assosistema. Ma di questo parleremo nel prossimo numero.
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Diego Zambelli
DETERGO SETTEMBRE 2011
Fiere
Spazio all’innovazione e al business internazionale: a Host le migliori soluzioni per hotel e ristorazione professionale
www.host.fieramilano.it
Fervono i preparativi per Host, il Salone dell’Ospitalità Professionale a fieramilano dal 21 al 25 ottobre in cui sarà presentata la più rilevante piazza dell’hotellerie internazionale del 2011. Un grande momento di business e una fucina di idee e innovazione che piace al mercato italiano ma ispira e desta l’interesse anche del mercato estero. A testimoniare l’internazionalità della manifestazione, è annunciata, infatti, la partecipazione di oltre 400 fra i più qualificati buyers internazionale dell’hotellerie provenienti da Europa, Est Europa, Mediterraneo, Medio Oriente, Cina e India. Gli spazi di Hotel, Resort e ristoranti di alta gamma, sono parte integrante del servizio di eccellenza che viene offerto al cliente che li frequenta. Per questo, la tecnica architettonica e le soluzioni per la creazione e nel miglioramento di spazi diventano sempre più importanti per differenziare i servizi dell’Ho.Re.Ca. Forte di questa consapevolezza, Host si propone come una vetrina di soluzioni, un’occasione privilegiata di scambio di idee e un imprescindibile momento di business tra professionisti.
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Palcoscenico in manifestazione delle soluzioni più innovative per gli ambienti sarà il settore Hotel&Spa Emotion, dedicato all’arredamento e agli ambienti alberghieri e ai nuovi servizi che li modificano e arricchi-
scono. In particolare, la Spa, sempre più presente in hotel di ogni gamma, assume rilevanza e diventa esempio di come l’ambiente alberghiero possa diventare piattaforma per proposte al cliente e spazi variegati e all’avanguardia. Tra le aziende espositrici pronte a incontrare le idee e le proposte dei visitatori: ABERT, BROGGI, ALESSI, ARCUCCI TRADE, SAMBONET e ROSENTHAL, BORMIOLI LUIGI, BORMIOLI ROCCO, ZAFFERANO, INDEL B, LA TAVOLA, MEPRA, TOGNANA PORCELLANE, RAK PORCELAIN, PASABAHCE, SELTMANN WEIDEN per le forniture alberghiere. PRESOTTO INDUSTRIE MOBILI, CONCRETA, PEDRALI, EMU GROUP, NARDI, GABER, DOMITALIA, SCAB DESIGN, ALMA DESIGN, SLIDE DESIGN, TELCOM per il comparto dell’arredo contract.
A rendere ancora più vitale la manifestazione e per offrire ulteriori spunti di innovazione, tante iniziative di eccellenza arricchiranno l’esposizione: tra queste, la mostraevento “2015 Eco City Resort & Spa” interamente dedicata al rapporto tra albergo e ambiente: la mostra occuperà 1000 metri quadrati, con 3 Suite, 2 Spa, 1 Lounge Restaurant & Conference, frutto di progetti architettonici, presentati da altrettanti studi prestigiosi che interpreteranno con installazioni completamente realizzate in fiera i concetti innovativi legati alla sostenibilità, ospitalità e benessere. Un percorso emozionante sarà poi offerto al visitatore dalla tecnologia presentata all’interno del progetto WT Hotel, realizzato dallo studio Well-Tech, che punta sull’intercambiabilità dell’abito architettonico sia per strutture ricettive esistenti che per nuove costruzioni. Saranno proposte quattro soluzioni progettuali altamente innovative con tecnologie di ultima generazione, performanti e sostenibili – utilizzate per applicazioni funzionali ed emozionali, con effetti interattivi che coinvolgono l’ospite in un’esperienza unica. L’incontro di business resta il momento fondamentale all’interno di una manifestazione fieristica: per questo Host offrirà un layout razionale, fortemente caratterizzato per individuare immediatamente i settori di interesse e offrire agli espositori massima visibilità. Gli ampi spazi e l’eleganza dell’allestimento renderanno confortevole la visita e valorizzeranno il prodotto e il servizio singolo, offrendo però all’operatore anche proposte trasversali e originali, utili per dare nuovo impulso alle sue idee di business. Per offrire anche una sempre più efficiente valutazione e uso delle risorse a disposizione, poi, FCSI Foodservice Consultants Society International (www.fcsi.org), associazione mondiale con 1350 consulenti internazionali professionisti promuoverà il ruolo e l’attività della consulenza qualificata per progettare, gestire, organizzare i servizi nel settore alberghiero e della ristorazione professionale. Si terranno incontri e seminari sulla figura del consulente nel mercato food, e ses-
sioni specifiche che uniranno tecnica progettuale e aspetti di management, arricchite di esempi e case histories sui temi della sostenibilità applicata all’hotellerie, sui servizi di ristorazione e accoglienza in aree museali e su nuovi concetti di banqueting. Infine, non mancheranno anche brevi workshop di consulenza mirata per consentire agli operatori un approfondimento specifico e personalizzato. Anche Aipi - Associazione Italiana Progettisti d’Interni - offrirà momenti di riflessioni su temi di ampio respiro: dal recupero del patrimonio storico nelle strutture ricettive alla formazione del personale preposto all’accoglienza nell’hotel, dalle Spa e centri benessere a momenti di approfondimento con il mondo della scuola. La filosofia che muoverà gli incontri di AIPI è che la ricerca del bello e del funzionale nel campo della ricettività fa la differenza, e deve essere dunque un obiettivo primario degli operatori del settore quello di rendere le strutture ricettive ancor più accoglienti, eleganti ed a misura di cliente.
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Speciale: HOST 2011 Host è la grande fiera dell’ospitalità, dedicata ad alberghi, ristorazione e catering. Saranno presenti 1.445 espositori, da 40 Paesi; e si attendono 125.000 operatori professionali, di cui 33.000 stranieri da 141 Paesi. Tutti settori dove biancheria e abiti da lavoro sono una parte importante, con le relative problematiche per la loro manutenzione, All’edizione di quest’anno parteciperà la rivista DETERGO, dividendo uno stand con Expo Detergo ed Assofornitori; un cospicuo numero di copie del numero di Settembre sarà portato e distribuito in Fiera ai titolari di lavanderie, alberghi, ristoranti e organizzazioni di catering. Su questo numero DETERGO propone uno spazio ai produttori di attrezzature per albergo concernenti la manutenzione dei tessili perché illustrino i loro prodotti o servizi più attuali o innovativi.
Detergo è a Host, dal 21 al 25 Ottobre a Fieramilano (Milano – Rho) EMMEBIESSE Emmebiesse Spa dal 1967 propone diverse linee di articoli per il settore ospitalità. Con il marchio “Suite Hotel” offre infatti ben 3 grandi categorie di prodotti: Lenzuola – Le 3 linee Star, Vip, Top, dopo molti studi e collaudi interni, hanno brillantemente superato negli ultimi anni il test più difficile: quello del mercato, con l’utilizzo diretto degli articoli da parte dei clienti. Queste linee, particolarmente curate nell’estetica, sono apprezzate per la loro facilità di lavaggio, di stiratura e per la loro resistenza e durata che si traduce in risparmio di tempo e denaro per gli utilizzatori. Spugna – Accappatoi, teli, salviette, tappetini…il menù è veramente completo: filo unico e ritorto, liscia o lavorata, personalizzata tramite logo jacquard o con ricamo, leggera o pesante, sempre comunque molto idrofila e resistente. Tovagliato - Ristoranti italiani e nel mondo hanno scelto e testato con successo le tovaglie, ammirandone la raffinatezza, i tessuti, i disegni e i colori, riconoscendone una resistenza oltre le loro aspettative. Nuove particolari linee di prodotti altamente qualificati verranno proposti al mercato italiano, dopo aver ricevuto consenso ed apprezzamento da esclusivi e selettivi clienti esteri. Un radicale rinnovo della rete distributiva Italia ed un potenziamento dell’export hanno dato nuova linfa ad una azienda
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che è sempre più un riferimento certo per la propria esigente e professionale clientela.
FIMAS Fimas, azienda leader a livello mondiale nel settore lavanderia, si ripresenta alla fiera Host dopo il bilancio più che positivo dell’edizione 2009. Producendo diverse tipologie di macchinari da stiro, nel corso degli ultimi anni Fimas ha concentrato i propri sforzi anche per
quelle realtà che operano nel settore alberghiero e della ristorazione offrendo quei macchinari necessari per una più completa fornitura ad alberghi e comunità e in genere. Sono numerosi gli hotels, i ristoranti e le comunità in cui nei reparti stiro/lavanderia vi sono macchine Fimas. Il modello Fimas 310 è un manichino multifunzione per la stiratura di giacche, giubbotti, e capispalla in genere. Provvisto di un programmatore questa macchina permette di impostare e controllare i tempi e le differenti funzioni per ogni singola fase
di lavoro. Dotato di un motore potente garantisce una uniforme ed efficiente azione di soffiaggio. Naturalmente è possibile regolare e ridurre la potenza del soffiaggio per la stiratura di capi particolarmente delicati. La macchina è provvista inoltre di una batteria di surriscaldamento, di assoluta importanza, perché permette di surriscaldare l’aria del soffiaggio, in modo da asciugare perfettamente il tessuto per un risultato impeccabile. Il manichino multifunzione SERIE 310 è una macchina molto versatile ed ergonomica con un’alta produttività e con il grande vantaggio di poter essere fornita anche con la caldaia incorporata. Il modello Fimas F 1400 Es è il mangano ideale per hotels, ristoranti e comunità di medie dimensioni. La qualità di stiratura è davvero ottima: il capo viene trasportato attraverso un rullo subendo contemporaneamente una pressione per mezzo della conca posizionata sopra di esso coprendolo completamente e garantendo quindi una stiratura uniforme e totale. I mangani sono inoltre particolarmente indicati per stirare capi in cotone o comunque capi composti da un solo tipo di tessuto. I macchinari sopra descritti e tutti quelli prodotti da Fimas sono disponibili per prove e test di utilizzo presso la nostra Show Room nel nostro Stabilimento di Vigevano.
ogni necessità di distillazione, smaltimento dei relativi residui e centrifugazione dei capi, la macchina non viene fissata al suolo e non vi è alcuna trasmissione di vibrazioni. La possibilità di eseguire anche il lavaggio e l’asciugamento di piccoli carichi in tempi molto rapidi, consente di gestire ogni emergenza con costi molto ridotti. Il lavaggio con solvente idrocarburo ed un sistema ermetico di asciugamento, garantiscono un ambiente di lavoro senza odori e capi altrettanto inodori e morbidi. IPURA è disponibile in diverse capacità anche con ingombri molto ridotti. Per le necessità di lavaggio in acqua offriamo invece la nuova AirWash con asciugamento integrato. Questa macchina offre infatti la possibilità di gestire cicli dry to dry in uno spazio ridotto e con una bassa potenza grazie ed uno specifico sistema di circolazione dell’aria. Vi invitiamo a visitare il nostro sito per maggiori approfondimenti.
ILSA
IMESA
La gestione dell’ospitalità prevede anche il sensibile aspetto del lavaggio di indumenti e altri manufatti tessili. Spesso Hotel e strutture dedicate all’ospitalità sentono l’esigenza di gestire direttamente questo servizio che, con altri, definisce la qualità del servizio complessivo offerto.
OLTRE QUARANT’ANNI DI ESPERIENZA A SERVIZIO DELL’HORECA IMESA da oltre quarant’anni sviluppa e propone soluzioni di lavanderia dedicate alla lavanderia e alla ristorazione ed anche per questa edizione di HOST, l’azienda veneta presenterà una serie di novità che, sicuramente, riscuoteranno grande successo fra gli operatori del settore. La linea TANDEM è stata ampliata introducendo anche le capacità da 8 Kg e 11 Kg al fianco delle già esistenti 14 Kg e 18 Kg: attualmente IMESA offre la gamma più completa di sistemi compatti per la lavanderia. TANDEM è la soluzione ideale per tutti i piccoli alberghi, agriturismi, ristoranti che, per problemi di spazio sono stati costretti, fino ad oggi, a rinunciare ai vantaggi della lavanderia interna. Grazie alla sovrapposizione dell’essiccatoio sulla lavatrice, TANDEM permette di lavare ed asciugare fino a 18 Kg di biancheria occupando uno spazio
In quest’ottica ILSA spa, offre oggi due tipologie di macchine assolutamente innovative, rispettivamente per il lavaggio a secco e per il lavaggio in acqua, adeguate ad offrire un servizio dedicato e di qualità con modalità di gestione davvero semplici ed efficaci. Per il lavaggio a secco, IPURA rappresenta la scelta più vicina alle esigenze di una gestione semplice e sicura grazie alla tecnica di lavaggio ad iniezione Jet clean che consente di evitare
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per gli ospiti. Lo staff IMESA vi aspetta al Padiglione 3, stand R54 S57 per illustrarvi di persona TANDEM, il mangano FI, IRIS oltre agli altri prodotti studiati appositamente per il mercato HORECA.
PONY
inferiore ad 1 mq. Lavatrice ed essiccatoio sono ovviamente dotati di tutti gli optional più moderni per garantire risultati di altissima qualità! La lavatrice è dotata di serie di 4 pompe peristaltiche per il dosaggio del detergente, nonché del nuovo sistema di bilanciamento PBS e, soprattutto, del nuovo computer IM8, che consente di creare e/o modificare, nominare, salvare fino a 200 diversi programmi di lavaggio. La lista dei programmi preferiti permette di accedere rapidamente ai 5 programmi più utilizzati ed ai 5 programmi preferiti scelti dell’utente; non solo! Grazie alla funzione EASY PROG è possibile creare da sé programmi di lavaggio completi senza dover necessariamente richiedere l’intervento del tecnico. Ovviamente TANDEM è dotato del sistema di teleassistenza e telediagnostica che già equipaggia di serie tutte le lavatrici supercentrifuganti IMESA. Questo servizio permette di mantenere un filo diretto con l’assistenza tecnica accorciando i tempi di intervento in caso di fermo macchina e riducendo enormemente i costi di assistenza. L’essiccatoio TANDEM è dotato di serie del nuovo microprocessore IM7, il quale consente di modificare i parametri di asciugatura anche durante l’esecuzione di uno qualsiasi dei 30 programmi disponibili. Ovviamente ciascun programma può essere modificato e/o rinominato secondo le esigenze dell’utente. Grazie alla moderna tecnologia applicata agli essiccatoi IMESA, l’utente non solo può modificare tempo e temperatura del programma di asciugatura, ma anche la velocità di rotazione del cesto: il TANDEM versione HORECA, infatti, è dotato di serie dell’optional DSC (Drum Speed Control). La lavanderia dell’hotel o del ristorante si completa, ovviamente, con il mangano serie FI, il più sicuro sul mercato grazie alla barra antipanico posta sul fronte della macchina. Il mangano FI trascende il comune concetto dello stiro a rullo: è stato studiato per offrire alla lavanderia una macchina innovativa ed è l’unica sul mercato a poter garantire una qualità di stiro uniforme su tutta la lunghezza del rullo e, soprattutto, costante nel tempo. Alcuni accorgimenti tecnici applicati al mangano FI permettono di controllare la forza con cui la conca preme sul rullo, adattandola ai diversi tipi di tessuto, e, soprattutto, garantendo una pressione costante su tutta la lunghezza del rullo. Il sistema di autocompensazione della velocità con la temperatura di stiro permette di ottenere risultati di qualità costante per tutta la durata del turno di lavoro. Ad HOST si presente anche una grande novità: IRIS, una soluzione che consente di tracciare la biancheria all’interno della lavanderia grazie ad un sistema di marcatura a mezzo di RFID. IMESA è l’unica ad offrire un sistema di marcatura che consenta la tracciabilità dal momento della raccolta al momento della riconsegna; nato come risposta alle esigenze della casa di riposo, IRIS è di utile applicazione anche negli alberghi per la gestione della biancheria interna e del servizio di lavanderia
Per l’edizione 2011 di Host, PONY proporrà una selezione di macchinari particolarmente interessanti per il settore dell’Hospitality. Lo spazio espositivo verrà razionalmente suddiviso in aree, per offrire soluzioni diversificate. Una prima zona ospiterà macchinari per il trattamento specifico di indumenti trattati ad acqua, la seconda zona sarà riservata alle presse da stiro, che rappresentano una voce importante nelle lavanderie alberghiere, mentre una terza area sarà allestita con macchine più versatili, ma di sicuro interesse sia per le piccole che per le grandi realtà produttive. Area 1 – wet cleaning Focalizzando l’attenzione sul primo gruppo di macchine, la proposta consiste in un manichino pneumatico con tensione verticale e laterale (Formplus), adatto per lo stiro di tutti i capi spalla. Garantisce un’alta qualità di stiratura grazie allo speciale tensionamento del capo, al vapore surriscaldato (quantità, durata e temperatura del vapore erogato sono regolabili) e ad un potente flusso di aria calda con una temperatura a 65°(regolabile) per un veloce e completo asciugamento dei capi. Il busto si posiziona automaticamente, con un sistema di fotocellule che leggono la taglia dell’indumento. È disponibile una versione con castello fisso ed una più “evoluta” FORMPLUS-S,
esposta sullo stand, con castello girevole, dotata di pinze per il bloccaggio degli spacchi. I cicli di lavoro sono gestiti tramite una scheda PLC oppure in modalità semi-automatica o totalmente manuale. Il ferro vaporizzante è previsto come optional, per una perfetta rifinitura dei capi. Per lo stiro dei pantaloni PONY propone il modello MPT-D, stirapantaloni con tensione pneumatica del bacino e del carrello tendigambe, adatto per di tutti i pantaloni: classici o casual. A richiesta può essere fornito con fotocellula che rileva la fine del pantalone e comanda automaticamente la chiusura delle pinze gambe e la conseguente partenza del ciclo di lavoro. Accanto ai manichini è opportuno prevedere almeno un banco da stiro, sul quale si andrà a perfezionare la qualità della finitura o, nel caso dei pantaloni, a fissare le pieghe. PONY ha selezionato il banco da stiro aspirante e soffiante mod. SILVER S. Grazie al piano di lavoro Maxi è ideale per lo stiro del pantalone: potendo posizionare il bacino sulla parte più larga e l’intera gamba sull’ampia superficie del banco, è possibile effettuare le due pieghe senza spostare il capo, riducendo i tempi di stiratura.
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Il soffiaggio consente di stirare il bacino su un cuscino d’aria in modo rapido e impeccabile, senza lasciare lucidi sulle tasche e sulle cuciture, anche sui tessuti scuri; è un tavolo consigliato in special modo in assenza di topper per sgrossare il bacino dei pantaloni. Come tutti i banchi da stiro Pony, può essere equipaggiato con accessori per stiro manica e/o per la smacchiatura ed è prodotto anche in versione autonoma. L’utilizzo della pressa da stiro Colox Press, da noi proposto con piano a forma “universale”, consente la stiratura di qualsiasi capo, giacca, pantalone, gonna e quant’altro, in tempi molto rapidi e con l’effetto “pressato”, particolarmente apprezzato in alcuni mercati, soprattutto extra-europei. Area 2 - presse Proseguendo il discorso sulle presse, che come detto prima hanno un ruolo importante per il settore, Pony espone alcune macchine della serie LAV, espressamente sviluppate per il comparto lavanderia ad acqua, con diverse forme di piani: rettangolare per le superfici piane, a fungo, universale (a lingua), Body Bosom (corpo camicia o sparato), oltre alla pressa specifica per collo e polsi camicia. Area 3 – stiro universale Infine, nella terza zona, verrano esposti un tavolo universale autonomo ed un manichino per capo spalla, che sono le attrezzature “base” per una postazione da stiro funzionale, realizzabile a costo veramente contenuto. Per completare la vetrina, verrà esposto un tavolo smacchiante ed alcune soluzioni economiche per le esigenze di piccole realtà che non vogliono comunque rinunciare ad un prodotto di qualità. Come d’abitudine, alcuni macchinari saranno in funzione, per prove pratiche e per poterne meglio illustrare le caratteristiche funzionali. Vi aspettiamo al nostro stand Nr. U53 – Pad. 3.
RARO A garanzia della cultura dell’ospitalità e della sostenibilità – Benchmark system RARO Oggi tutte le strutture dell’ospitalità e della ristorazione professionale, dagli alberghi ai grandhotel di lusso, dai villaggi turistici agli agriturismo, dai residence alle beauty farm, fino ad arrivare a ristoranti, pizzerie e cafè, pur nella diversità dell’offerta, sono uniti da un minimo comune denominatore: la necessità di assicurare la massima igiene ambientale, garantendo il più alto livello possibile di pulizia. L’igiene e la pulizia sono il primo biglietto da visita per una struttura e non sono soltanto un fattore estetico. Ci sono altri due fattori altrettanto importanti nella gestione delle attività: l’aspetto dell’ecosostenibilità, ovvero la riduzione dell’impatto ambientale e l’aspetto economico, intesa come ottimizzazione e gestione efficiente delle risorse. RARO, industria di detergenti professionali, da oltre 30 anni si
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occupa di produzione di prodotti per la pulizia e l’igiene professionale e dispone di un’offerta completa per la detergenza a 360° nel settore Ho.re.ca per grandi ambienti, grandi cucine, grandi lavanderie e piscine. Benchmark System In linea con le esigenze del mercato, ha pensato a questi tre aspetti ed ha realizzato il Benchmark System uno strumento operativo in mano al management con il quale l’azienda fissa un metodo e degli standard di riferimento, a cui l’operatore si rapporta per misurare le performances del processo di pulizia, garantendo alti standard di pulito, igiene e sanificazione, con un monitoraggio continuo dei costi e dei diversi fattori critici del processo di pulizia (quantità d’uso dei prodotti, metodo di lavoro, frequenze e rese per raggiungere lo standard di pulizia desiderato). Raro attraverso il mix prodotti, tecnologie per la pulizia, sistemi di dosaggio, gestione delle risorse, consulenza e formazione racchiude in Benchmark Cleaning System un nuovo modello di gestione del processo di pulizia rispettando quattro punti chiave: Efficienza, Semplicità, Innovazione e Eco-sostenibilità. Il Benchmark System fornisce indicazioni utili ed applicabili per tutte le aree presenti in una struttura ricettiva, dal ricevimento alle camere, dal ristorante alla piscina, in modo da favorire l’implementazione di comportamenti responsabili e percepibili dagli Ospiti in tutta la struttura. Benchmark System si articola in 3 fasi: analisi, implementazione, formazione e assistenza. In particolare con Benchmark System vengono analizzati i processi relativi alle diverse aree gestionali e HACCP: • Ricevimento: procedure di accoglienza • Camere e ambienti comuni: procedure di pulizia e manutenzione • Cucina e ristorante: pulizia e procedure HACCP • Lavanderia: procedure di gestione HACCP per biancheria corredo sala • Piscina: procedure HACCP per gestione acqua e superfici • Wellness: procedure pulizia, cura e manutenzione • Aree Esterne: pulizia e manutenzione I principali vantaggi nell’attuazione del Benchmark System si possono riassumere in: Aumento della clientela e della sua soddisfazione; Aumento della qualità del servizio offerto; Significativo risparmio sulle più importanti voci di costo dal 5% al 20%; Riduzione dell’impatto ambientale; Migliore immagine sul mercato grazie all’attenzione per l’ambiente; Maggiore efficienza della propria organizzazione; Miglioramento della professionalità e maggior motivazione del personale. Il Benchmark System viene realizzato senza ulteriore aggravio di costi per coloro che sceglieranno Raro come partner per l’igiene professionale. I clienti che già da tempo utilizzano questo sistema beneficiano di un’efficacia in termini di risultati di pulizia, oltre ad un risparmio nell’acquisto di prodotti, ottimizzazione dei tempi di lavoro e del personale impiegato. A corredo del Benchmark System diventa strategica la scelta dei detergenti per la pulizia delle superfici, o i detersivi per la lavanderia, che devono essere rigorosamente efficaci,
con un basso costo in uso, versatili, veloci ed ecologici, ovvero di facile smaltimento e non inquinanti. Pulire in maniera professionale e garantire un servizio di qualità alla propria clientela è un investimento importante e funzionale alla redditività dell’impresa. Investire in maniera giusta, significa crescere e diventare sempre più competitivi. Investire in pulizia aggiunge valore alla competitività. Un cliente soddisfatto dei vostri servizi porta continuità ed una migliore immagine alla vostra Struttura.
RENZACCI Con oltre 45 anni di attività e circa 7.500 macchine per l’industria del lavaggio a secco, ad acqua, degli asciugatori rotanti e delle calandre per la stiratura esportate in oltre 108 paesi nel mondo la Renzacci Spa si propone senz’altro come una delle aziende leader di riferimento per il settore alberghiero. E non poteva essere altrimenti, sopratutto se si considera che la Renzacci Spa è l’unica azienda nel settore del lavaggio industriale a curare in prima persona al suo interno la ricerca e sviluppo, la progettazione, la produzione delle macchine sia per il lavaggio a secco, che quelle per il lavaggio ad acqua, le asciugatrici e le calandre da stiro, proponendosi così come importante partner per la consulenza, la fornitura e l’assistenza tecnica per soddisfare tutte le esigenze di un centro professionale di lavaggio . Testimoni di questa lunga tradizione e professionalità non sono soltanto le migliaia di alberghi, sia appartenenti alle più note catene di questo settore sia ad organizzazione e gestione più squisitamente familiare, che utilizzano con successo i macchinari Renzacci ma anche i numerosissimi brevetti che l’azienda ha depositato su scala internazionale dimostrando grande capacità innovativa e di investimento in ricerca e sviluppo. E sono proprio questa capacità innovativa ed alcuni dei brevetti di maggiore interesse per il settore alberghiero che faranno mostra di sé in questa edizione di HOST 2011, al PAD. 3P/1, STAND M58/N57.
Visitando lo stand si potrà cominciare con l’approfondimento di uno tra i più interessanti tra questi, rappresentato dai nuovissimi essiccatori a circuito chiuso e recupero integrale del flusso d’aria RZ i quali consentono di eliminare completamente qualsiasi necessità di tubazioni di scarico esterne e/o di costose ed ingombranti cappe di scarico, senza quindi di praticare fori e/o modifiche strutturali sugli stabili dove viene esercitata l’attività. La serie RZ infatti permette oggi di risolvere il grosso problema di tutti quegli alberghi che a causa di: a) Mancanza di autorizzazioni o vincoli di altra natura; b) Locali che non consentono lo scarico all’esterno; c) Locali che non consentono lo scarico all’esterno senza sostenere alti costi per la realizzazione di impianti di aspirazione ; - non possono installare essiccatori a gas, o che volendo installare essiccatori elettrici si troverebbero costretti ad aumentare di molto la potenza installata richiesta e quindi i costi di gestione.
Al contrario con l’essiccatore a circuito chiuso si può finalmente contare su un essiccatore che è in grado di diminuire drasticamente sia la potenza installata necessaria che i consumi rispetto ad un normale essiccatore elettrico, dando quindi la possibilità al cliente di poter ottenere bassi consumi senza ricorrere all’installazione di costose cappe e/o impianti di aspirazione del gas. Il fatto poi che la serie RZ (ampia gamma dai 16 ai 25 kg. di capacità). sia disponibile anche nella versione a vapore rappresenta una ulteriore importante opportunità di abbattimento dei consumi per tutti coloro che vogliano predisporre all’interno della propria attività un sistema di alimentazione dei macchinari a vapore. All’interno dello stand Renzacci grande approfondimento sarà dedicato alla NUOVA SERIE DI MACCHINE SUPERCENTRIFUGANTI DELLA GENERAZIONE HS, disponibili in una ampissima gamma di modelli e versioni da 11 a 122 Kg. di capacità di carico. Le macchine ad acqua supercentrifuganti Renzacci hanno come uno dei loro principali punti di forza quello di poter utilizzare la lavatrice con bassissimi costi di acqua, energia e tempo non considerando soltanto l’aspetto del peso in Kg del carico trattato, ma anche e soprattutto quello del volume, parametro questo imprescindibile per la struttura alberghiera che voglia privilegiare la qualità e non solo la quantità del servizio di lavaggio effettuato. Gli aspetti innovativi da sottolineare sono molti e per ragioni di sinteticità ci sembra importante attirare l’attenzione su alcuni tra quelli principali, come ad esempio: L’ innovativa tecnica di progettazione a sistema inclinato “SENSOR RAIL®”, che è in grado tra l’altro di offrire al suo utilizzatore grandi risparmi nel livello e nei consumi d’acqua non rinunciando però a lavare anche capi voluminosi come piumoni, coperte e trapunte. La superiorità tecnologica del nuovo programmatore elettronico AQUATRON®, particolarmente adatto ad eseguire cicli anche con i capi più delicati regolando a piacere temperature, velocità di lavaggio e di centrifuga, sensi e pause di rotazione del cesto. A queste si aggiungono la nuova linea di calandre autoasciuganti DELLA SERIE MSA , tutte disponibili con il nuovo sistema ad asciugamento rapido uniforme in modelli compatti da 1200 a 3200 mm di larghezza utile di stiratura. Ultimo ma non certo per importanza è il settore del lavaggio a secco, dove sarà presente NEBULA, la prima lavasecco MULTISOLVENTE che utilizza “COMBICLEAN” System, l’esclusivo sistema a Tecniche di lavaggio MULTICOMBINATE, UNICO PERCHÈ per la prima volta fa scegliere al cliente; tra molte alternative disponibili; la combinazione migliore di azione dinamica di lavaggio del solvente sulle fibre in relazione al tipo di capo trattato.
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Intervista con Fiere Piero Rotolo, dell’Associazione Direttori d’Albergo della Lombardia di Diego Zambelli
Incontriamo Piero Rotolo in un periodo nel quale è molto occupato: oltre a dirigere l’Hotel Residence Golf di Opera, sta organizzando il Convegno dei Direttori di Albergo, che si terrà a HOST in occasione della giornata dei direttori d’albergo, che a Milano avviene ogni due anni. La manifestazione si chiamerà: “Expo 2015: Italia, quale ospitalità?” R: Sarà un convegno estremamente interessante; dopo anni che lo chiediamo, finalmente è tornato un Ministero per il turismo. E il 2015 potrebbe essere per Milano un’occasione di grande rilancio. D: Come stanno andando gli alberghi in questo periodo? R: Piuttosto bene, nelle cosiddette città d’arte. Ma parliamo di Milano. Milano centro, Milano periferia, Milano hinterland. Milano città riesce a sopravvivere abbastanza bene. Noi nell’hinterland arrampichiamo. Purtroppo Milano, turisticamente parlando, non è decollata. Io organizzo convegni da nove anni. A questi convegni hanno partecipato politici della regione, della città e politici nazionali. Tante belle parole ma nulla di fatto. Non ci sono i grossi eventi che portano turismo.
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D: Quindi aspettiamo tutti il 2015. R: Se aspettiamo il 2015, facciamo in tempo a morire tutti. Il problema è che i grossi eventi, le grosse mostre, ad esempio, non ce ne sono. Avevano fatto tempo addietro la mostra di Picasso, che aveva porta-
to moltissima gente. Ma poi più nulla. D: E per quanto riguarda il turismo d’affari, invece? R: Il turismo d’affari risente del momentaccio economico. Milano centro comunque si difende: moda, design e un po’ di turismo ci sono. Quindi, all’interno della cerchia dei navigli, gli alberghi si difendono. In più con la previsione dell’Expo del 2015 sono sorti, come funghi, alberghi nuovi e quindi gli alberghi di periferia, come questo, arrancano. D: Quali sono i compiti di un direttore di albergo? R: Anche questa professione è cambiata; una volta il direttore d’albergo era l’immagine stessa della struttura, il padrone di casa: accoglieva gli ospiti e controllava il loro benessere. Oggi deve controllare tutte le funzioni dell’albergo e soprattutto essere al corrente delle novità tecnologiche; il telefonino, da circa sette anni a questa parte, ha cambiato radicalmente le abitudini di chi telefona, che non cerca più il telefono in camera, ma la presa per
ricaricare il telefonino. Prendevamo le prenotazioni via telex; adesso usiamo Internet; quando proprio va male, il fax. Adesso si
usano i social network, e sembra che piano piano soppianteranno la posta elettronica. Le responsabilità aumentano; adesso c’è molta attenzione al discorso sicurezza e non nel senso delle casseforti o di sicurezza dai furti; nel senso della sicurezza sul lavoro. E sicurezza sull’igiene: adesso è tutto HACCP, soprattutto in un albergo come questo, dove c’è anche ristorante. D: E com’è il rapporto con le lavanderie industriali? R: Io la giudico un outsourcing indi-
spensabile: ormai il 95% del lavoro di pulizia dei tessili è affidato alle lavanderie industriali. Una volta gli alberghi avevano la lavanderia interna; spesso anche adesso ce l’hanno per risolvere piccoli problemi. Quando ho iniziato a lavorare, negli anni 70 in un albergo del centro, c’era una lavanderia interna, o meglio, “la” lavanderia interna; oggi come oggi non può più reggere un discorso del genere anche per un problema di sicurezza. E poi ci sono anche problemi di ecologia: la lavanderia deve avere un sistema per la depurazione dell’acqua reflua. Per le pulizie invece c’è un sistema misto. Ormai gran parte del personale è in outsourcing; camerieri,
WET CLEANING SINERGICO La nuova generazione dei sistemi di lavaggio per lavanderie 12060 Niella Tanaro (CN) - Via delle Fabbriche, 2 Tel. 0174 226014 - Fax 0174 226377 cristina.sambruna@temixsrl.it - www.deterplast.it
l’esempio delle grandi catene, la colazione inclusa è d’obbligo.
pulizie, facchini. Faccio il caso di un albergo di una grossa catena, dove tutto il personale è in outsourcing, tranne i capiservizio: direttore, maitre, chef, ecc. Io, personalmente, non la vedo così: il personale al ricevimento d’essere dell’albergo e anche per il riordino del stanze ho del personale interno: due cameriere fisse e due part time, che intervengono in caso di necessità. Ma con quattro cameriere riesco a sopperire alle necessità di 80 camere. D: E per la ristorazione? R: La ristorazione di un albergo è una cosa strana; purtroppo qui non è come negli Stati Uniti o in altri paesi anglosassoni dove il ristorante dell’albergo ha una sua dignità e notorietà. Mentre in quei paesi, se si vuol mangiar bene si va al ristorante dell’albergo, qui il ristorante interno è considerato, salvo rare eccezioni, un tappabuchi, da usare solo se non c’è tempo o non si sia negli orari del ristorante esterno, considerato più qualificato. Nonostante tutti gli sforzi praticati nel corso degli anni, non sono mai riuscito ad ottenere che il ristorante dell’albergo fosse considerato come i ristoranti esterni. Questo, nonostante il piccolo ristorante esterno sia meno sicuro sia sotto il profilo della qualità che sotto il profilo igienico. Anche perché il ristorante dell’albergo è molto più controllato. E, sul ristorante, a stento riusciamo a stare in pareggio.
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D: Quali altre facilities offre oggi l’albergo? R: Qui, in quest’albergo, la prima cosa che ho fatto è stata di offrire Internet gratis. Infatti una delle cose che vengono viste molto male dai clienti è la tassa su Internet che molti alberghi fanno pagare. Negli anni ho notato che le cose che spiacciono di più ai clienti sono Internet e la colazione. Ormai, sul-
D: E le altre, come palestre, spa e simili? R: Diciamo che questo è un albergo commerciale e quindi non vedo l’utilità di queste facilities. Conosco un albergo che ha speso un mucchio di soldi per attrezzarsi con bagno turco, idromassaggio e palestra che non riesce assolutamente a ripagarsi l’investimento fatto. Al massimo, vedo una cyclette che comunque sarebbe gran parte del tempo abbandonata a se stessa. Le vedo invece in un resort, dove la gente va per rilassarsi. In questo caso l’investimento ha un suo frutto; ma in un albergo commerciale, solo qualche nordico usufruisce di queste strutture.Una cosa che invece è molto gradita alla clientela è un servizio navetta per il centro (l’albergo si trova a Opera), per la stazione e per l’aeroporto. D. E per meeting e congressi? R: Per questo lavoriamo molto, anche per la vicinanza con l’ospedale Humanitàs. Siamo naturalmente attrezzati con tutto il necessario, come sale riunioni, videoproiettori, eccetera. D: Le lavanderie hanno recentemente migliorato le loro prestazioni in rapporto all’igiene e alla decontaminazione. Come mai gli alberghi non recepiscono questa necessità? R: Lei non ci crederà, ma la cosa più sporca di una camera da letto è il copriletto; il cliente arriva, e dove mette la valigia? Si stende un attimo per riposarsi e dove mette le scarpe? In più, ho fatto un’indagine presso i miei colleghi: il copriletto viene lavato in media una volta l’anno. Altro che parlare di igiene! Adesso voglio fare un esperimento eliminando il copriletto e sostituendolo con piumone e copripiumone, che deve comunque essere lavato come le lenzuola. Questo è già un passo avanti per una maggiore igiene. Salutiamo il Dott. Piero Rotolo, lasciandolo alle sue tantissime incombenze; lo rivedremo a HOST.
Il business si realizza! Come si fa? Realizzare un business non è impossibile, certamente bisogna capire come. Secondo la nostra azienda che oramai supera il 25° compleanno con successo, forti della nostra esperienza basata anche su qualche insuccesso tramutato positivamente in esperienza, possiamo affermare che l’unione di alcuni fattori ben precisi garantisce un successo per almeno il 90% Alcuni dei punti essenziali sono i seguenti: 1) esperienza gestionale 2) nozioni di marketing 3) instancabile informazione su nuove attrezzature 4) disponibilità nell’accogliere nuove formule richieste dal mercato 5) scelta della posizione e strategia 6) giusto equilibrio tra qualità/risparmio/servizio 7) confrontarsi con un esperto che ti sappia indirizzare nel giusto senso. Lavasecco 1 Ora Srl ha perseguito da sempre questi canali cercando di capire tecniche/organizzazioni e attrezzature in grado di portare alla propria clientela sempre un valore aggiunto. Nella fase di scelta delle attrezzature da proporre alla propria clientela ha sempre voluto sperimentare sulla propria
Informazione commerciale
pelle, prima di proporle. Questa scelta deriva dalla ferma volontà di Lavasecco 1 Ora di poter proporre alla propria clientela un vero business, poiché come è già successo il cliente che verifica con mano il risultato finale di nuove attrezzature o sistemi che gli creano veramente valore aggiunto con maggior numero clienti e relativo maggior incasso dell’azienda torna a noi. Questo lavasecco 1 Ora lo identifica come una fase di fidelizzazione del cliente poiché lo stesso nel tempo torna per altri acquisti sicuri, è chiaro che a volte bisogna anche avere il coraggio come venditori di contrastare alcune scelte del cliente motivandogli l’eventuale errore nel quale sta incorrendo. Tutto ciò lo riteniamo della massima importanza poiché una volta che si è sbagliato un acquisto non è possibile raggiungere il business prefissatosi anzi ci si crea un problema. CONTINUARE / MIGLIORARE / CRESCERE È POSSIBILE!!!!!! Nel prossimo numero parleremo di come si possa risolvere il problema (ma anche l’opportunità) dati dalle CAMICIE
Il lavaggio ad acqua: Tecnologie studio dei parametri che intervengono sull’azione meccanica L’azione meccanica riferibile ad un insieme di parametri predefiniti permette di migliorare il rendimento di un ciclo di lavaggio. Il ciclo di lavaggio viene così controllato “gestendo” i seguenti parametri: durata della fase di lavaggio, temperatura, rapporto di carico, rapporto del bagno, caduta della biancheria nel tamburo, velocità di lavaggio, frequenza d’avvio/arresto del tamburo, velocità di centrifuga, numero dei cicli di risciacquo ecc. …. È tuttavia normale che l’azione meccanica eccessiva o prolungata, comporti un’usura prematura dei tessuti (es.: formazione di peluria/pilling, perdita di forma dei tessuti, restringimenti, ecc...) anziché mantenerli intatti, ovvero esattamente l’opposto del risultato finale che si desidera. Questa è una delle ragioni che hanno condotto la Divisione del settore tessile per la “conservazione, pulizia e mantenimento delle proprietà originali dei tessuti” che fa capo al CTTN, ad intraprendere uno studio sull’azione meccanica, effettuato questa volta nell’ottica della fragilità dei materiali tessili. In tale contesto, va sottolineato che il lavaggio ad acqua è un procedimento di pulitura professionale. Lo scopo di questo procedimento è il trattamento degli articoli in tessuti delicati utilizzando dei detersivi specifici. Di conseguenza, il lavaggio ad acqua richiede più precauzioni, soprattutto per quanto riguarda l’azione meccanica. I parametri che influenzano l’azione meccanica del lavaggio ad acqua sono studiati con particolare attenzione nel presente articolo tratto da Revue ETN.
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MATERIALI E PRODOTTI Il lavaggio ad acqua è un procedimento di pulitura professionale. Le prove di lavaggio sono quindi effettuate con una lavacentrifuga industriale dove si possono regolare numerosi parametri. Per realizzare il presente studio è stata scelta una lavacentrifuga programmabile con capacità nominale di 19 kg che in modalità “pulitura ad acqua” richiede un rapporto di carico da 1/10 a 1/20. Tenendo conto delle condizioni reali delle lavanderie che non sono tutte attrezzate con addolcitori d’acqua, è stata utilizzata l’acqua dell’acquedotto locale. Inoltre, è stato utilizzato un prodotto “detergente” (di seguito detersivo) concepito appositamente per il lavaggio ad acqua. Il dosaggio raccomandato è di 5 ml per litro d’acqua. Si considerano livelli d’acqua teorici per il dosaggio del detersivo, ossia livelli d’ac-
qua che non comportino un cambio della lavacentrifuga utilizzata. CICLO DI LAVAGGIO CON L’ACQUA-BASE Si tratta di variare i parametri che definiscono il ciclo di lavaggio senza modificare il tempo di ciascuna fase. La prima parte dello studio permette di individuare i parametri che influenzerebbero notevolmente l’azione meccanica durante il lavaggio ad acqua. La seconda parte permette di valutare il percorso ottimale che permetterebbe di minimizzare o massimizzare i parametri che influenzano l’azione meccanica in base ai requisiti e agli obiettivi necessari al trattamento dei tessuti. Questi ultimi riguardano essenzialmente la migliore conservazione dell’aspetto originale e nuovo del tessuto e l’eliminazione ottimale dello sporco dallo stesso.
❏ PRIMA PARTE L’obiettivo è di individuare i parametri modificabili della lavacentrifuga che potrebbero avere notevole influenza sull’azione meccanica generata durante il lavaggio ad acqua. Questa determinazione si effettua utilizzando dei campioni di stoffa di riferimento per valutare l’azione meccanica intervenuta. Campioni di riferimento utilizzati • Golf in maglia di lana SM13 (controllo della stabilità delle dimensioni o della deformazione del capo) • Striscia-danese o lacerazione campione a più intagli (conteggio del numero di fili lacerati/tirati sulla circonferenza degli intagli a cerchio effettuati sulla striscia-campione di prova) • Striscia-a pois/polka dot (eliminazione dei puntini blu presenti sin dall’origine su un tessuto) • Tessuto di poliammide (conteggio del numero di fili che fuoriescono tra filato trama e filato ordito del tessuto) • Striscia campione (eliminazione dello sporco artificiale)(1). Parametri e variabili selezionati
Risultati Si presuppone che l’azione meccanica aumenti quando si ottiene: • un restringimento dell’area di superficie del golf in maglia di lana SM 13, sempre più marcato • un’eliminazione dei puntini blu sempre più frequente sulla striscia-a pois/polka dot • un numero di fili rimasti sul tessuto in poliammide sempre meno numeroso
PARAMETRI Carico (Kg)
VARIABILI 6,5Kg - 10Kg - 13,5Kg Rapp. di carico (Rc) da 1/17 a 1/40
Volume del bagno (L)
44L - 57L- 69L Rapp. del bagno (Rb) da 1/3 a 1/8
Sequenza di rotazione ON (avvio) (sec)
3-5-8
Sequenza di rotazione OFF (arresto) (sec)
15 - 30 - 60
Velocità di lavaggio (giri/min)
25 - 45
Velocità di centrifuga (giri/min)
400 - 800
Nota: le variabili tengono conto delle regolazioni effettuate durante un lavaggio ad acqua-base. Dalla tabella che precede, è stato stabilito un programma di esperimenti che si è limitato a 18 prove. Sono state realizzate due serie di analisi differenti (per ogni prova prevista).
1) La striscia campione è composta da un quadratino di campione in stoffa sporco di olio e pigmenti, un altro sporco di fuliggine e olio d’oliva ed un terzo sporco di sebo e del nero del carbonio. Tutti questi tipi di sporco sono di origine pigmentaria. L’eliminazione di questi ultimi è migliore o peggiore in base al grado dell’azione meccanica e della temperatura di lavaggio. 2) ESCPE: Ecole Supérieure de Chimie Physique Electronique (Scuola Superiore di Chimica Fisica Elettronica)
• un numero di fili lacerati/tirati sulle strisce-danesi sempre più numeroso • un’eliminazione dello sporco (d’origine pigmentale) sempre più marcato. Il programma d’esperimenti, definito ed effettuato dagli esperti dell’ESCPE(2) di Lione, con metodo sperimentale, ci fornisce i risultati dell’andamento statistico dell’influenza dell’azione meccanica sui vari campioni di stoffa di riferimento dei test. Ciascuno dei suddetti campioni sottoposti al programma corrisponde ad un risultato. In questo modo, l’analisi di tutti i risultati permette di: • escludere i campioni di stoffa che non
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CAMPIONI Golf in maglia di lana SM 13 Striscia-a pois Striscia campione
Tessuto in poliammide
Striscia-danese
OSSERVAZIONI L’azione meccanica esercitata da ogni ciclo di lavaggio ad acqua secondo il programma d’esperimenti non ha influenza specifica sul golf in maglia di lana SM13. Le regolazioni dei parametri non hanno influenza sui test con Striscia-a pois. I risultati non rilevano differenze notevoli per le tre tipologie di sporco, qualunque siano le programmazioni effettuate sulla lavacentrifuga. Questo campione di tessuto di prova fa rilevare risultati diversi da un ciclo di lavaggio ad acqua all’altro nel corso del programma d’esperimenti. Questo tessuto è quindi sensibile alle modifiche apportate ai parametri. Il numero di fili tirati aumenta notevolmente quando il carico della lavacentrifuga ed il tempo d’arresto della sequenza di rotazione del tamburo diminuisce e quando il volume d’acqua aumenta (ovvero quando il rapporto del bagno è sempre più elevato). I risultati variano molto da un ciclo di lavaggio ad acqua all’altro nel corso del programma d’esperimenti. Il numero di fili lacerati/tirati nel test con Strisciadanese aumenta notevolmente quando il carico della lavacentrifuga diminuisce e quando il tempo d’avvio della sequenza di rotazione del tamburo è sempre più elevato. Questo campione di tessuto permette quindi di rilevare l’influenza dei parametri impostati sull’azione meccanica del lavaggio ad acqua.
rilevano differenze notevoli tra i diversi cicli di lavaggio ad acqua effettuati in base al programma d’esperimenti • eliminare i parametri che influenzano l’azione meccanica Conclusioni della prima parte Secondo le analisi statistiche dei risultati (realizzate da ESCPE di Lione), i parametri regolabili che influenze-
rebbero principalmente l’azione meccanica del lavaggio ad acqua sono i seguenti: il carico, il volume del bagno e il tempo d’arresto della sequenza di rotazione del tamburo. Tra i campioni di stoffa sottoposti ai test, il tessuto in poliammide e la striscia-danese a più intagli, sembrano essere gli elementi di controllo più sensibili alla verifica dell’azione meccanica durante il lavaggio ad acqua in quanto forniscono risultati piuttosto significativi.
❏ SECONDA PARTE DELLO STUDIO Obiettivo Partendo dalle conclusioni della prima parte, nella seconda parte il programma d’esperimenti viene mirato sui parametri che influenzano l’azione meccanica del lavaggio ad acqua così come rilevati in precedenza ovvero il carico, il volume del bagno e il tempo d’arresto della sequenza di rotazione del tamburo. Gli altri parametri che non influenzano significativamente l’azione meccanica del lavaggio quali la velocità di lavaggio e quella di centrifuga rimangono, questa volta, fissi.
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Campioni di tessuto di prova utilizzati • Tessuto di lana SM12 (controllo della stabilità dimensionale); • Striscia-danese (conteggio del numero di fili tirati/lacerati sui piccoli intagli a cerchio); • Tessuto in poliammide (conteggio del numero di fili che fuoriescono tra filato trama e filato ordito);
• Striscia campione (eliminazione dello sporco di tipo artificiale). Il tessuto di lana SM12 viene inserito nella seconda parte dello studio per verificarne la sensibilità agli effetti dell’azione meccanica rispetto al golf in maglia di lana SM13. Parametri e variabili selezionati Dalla tabella che segue, è stato stabilito un programma d’esperimenti di 15 prove. Sono state realizzate due serie di analisi differenti (per ogni prova prevista). Risultati I risultati ottenuti, provenienti dai campioni di stoffa di prova, sono stati affidati a ESCPE di Lione per ulteriori utilizzi. Si tratta di elaborazioni statistiche di dati sull’analisi della varianza e lo studio dei coefficienti d’influenza. • Analisi della varianza: permette di stabilire se le variazioni dei parametri hanno o meno incidenza sui campioni di stoffa testati.
PARAMETRI Carico (Kg)
VARIABILI 6,5 - 10 - 13,5 Rapp. carico Rc da 1/17 a 1/33
Volume del bagno (L)
44 - 57 - 69 Rapp. del bagno Rb da 1/3 a 1/11
Tecnologie
Sequenza di rotazione ON (avvio) (sec)
5
Sequenza di rotazione OFF (arresto) (sec)
15 - 30 - 45
Velocità di lavaggio (giri/min)
45
Velocità di centrifuga (giri/min)
800
• Studio dei coefficienti: i coefficienti ottenuti ci forniscono un ordine di grandezza dell’influenza dei parametri in base al loro impatto sull’azione meccanica. Si può anche determinare se i diversi parametri interagiscono tra loro in modo rilevante. Classificazione dei parametri che influiscono sull’azione meccanica Si prendono in considerazione i seguenti parametri: il carico (P1), il volume del bagno (P2) ed il tempo d’arresto della sequenza di rotazione (P3). La classificazione dei parametri in funzione del loro effetto sull’azione meccanica, in ordine decrescente, è il seguente: • sul tessuto in poliammide: P1>P2=P3 • sul campione SM12 e lo sporco d’olio e pigmenti: P3>P2>P1 • sulla striscia-danese, lo sporco di fuliggine, d’olio d’oliva e di sebo/nero di carbonio: P3>P1>P2 La variazione del tempo d’arresto della sequenza di rotazione (P3) sembra essere il dato con maggiore influenza sull’azione meccanica del lavaggio. In seguito, è opportuno non trascurare l’interazione dei tre parametri variabili che, in base ai coefficienti ottenuti, possono a volte avere un effetto importante sui risultati finali.
Grafico 1
parametri che influiscono sull’azione meccanica. In questo caso, desiderando conservare più fili possibili sul tessuto in poliammide, bisognerebbe massimizzare i parametri. Grafico 2: ci comunica le regolazioni da effettuare sulla lavacentrifuga secondo le nostre scelte (massimizzazione o minimizzazione dei parametri).
Le regolazioni possibili per moderare meglio gli effetti dell’azione meccanica (sulla base dell’analisi delle varianze e lo studio dei coefficienti d’influenza) • Campione di tessuto in poliammide: Grafici di esempio forniti da ESCPE: Grafico 1: l’asse delle coordinate “304PA” indica il numero di fili che restano sul tessuto in poliammide (Nota: più ne restano, più è ridotta l’azione meccanica). Questo grafico indica l’ampiezza e permette di sapere se bisogna massimizzare o minimizzare i
Grafico 2
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Si deve rilevare che sull’asse delle ordinate “X” risultano le seguenti corrispondenze:
GRAFICO 2
CORRISPONDENZE
se “X” =
Carico (Kg) (vedasi curva 1)
Volume del bagno (L) (vedasi curva 2)
-1 0 +1
6,5 10 13,5
44 57 69
Per determinare le regolazioni che permettono di ridurre l’azione meccanica sul campione di tessuto in poliammide (massimizzazione dei parametri) ci posizioniamo alla “distanza” massima (1,00) sull’asse delle ascisse. I livelli delle 3 curve sono indicati sull’asse delle ordinate “X” ed i valori di carico, il volume del bagno ed il tempo d’arresto sono calcolati in proporzione grazie alla colonna delle corrispondenze nella tabella che precede. In questo modo si ottengono i seguenti valori: • carico: circa 12 Kg (Rc=1/19) • acqua: circa 50L (Rb=1/4) • avvio/arresto: circa 5 sec/38 sec • Striscia-danese: Grafici d’esempio forniti da ESCPE: Grafico 3: L’asse delle ordinate “Danese” indica la somma dei fili lacerati/tirati sulla circonferenza dei cinque intagli a cerchio della striscia-campione danese (Nota: minore è la somma dei fili tirati, minore l’effetto dell’azione meccanica). Questo grafico indica l’ampiezza e permette di capire se bisogna massimizzare o minimizzare i parametri che influiscono sull’azione meccanica. In questo caso, desiderando il minore numero possibile di fili tirati sulla stri-
Tempo d’arresto della sequenza di rotazione del tamburo (sec) (vedasi curva 3) 15 30 45
scia-danese, bisognerebbe minimizzare i parametri. Grafico 4: grazie a questo grafico, possiamo determinare le regolazioni che permettono di ridurre l’effetto dell’azione meccanica sulla striscia-danese (minimizzazione dei parametri). Posizionandosi alla massima “distanza” possibile (1,00) sull’asse delle ascisse, i livelli delle curve sono indicati sull’asse delle ordinate “X” ed i valori di carico, di volume del bagno e di tempo d’arresto sono calcolati in proporzione grazie alla colonna delle corrispondenze della stessa tabella (illustrata in precedenza) utilizzata per la prova con il campione di tessuto in poliammide. In questo modo si ottengono i seguenti valori: • carico: circa 11,5Kg (Rc=1/20) • acqua: circa 54L (Rb=1/5) • avvio/arresto: circa 5 sec/42 sec
Grafico 3 Grafico 4
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Si valuta lo stesso tipo di grafici per gli altri campioni di tessuto testati nel corso della seconda parte dello studio e si ottengono i seguenti risultati: • Tessuto in lana SM12: per ottenere il minore restringimento possibile del tessuto SM12, bisogna regolare i parametri come segue: • carico: circa 10 Kg (Rc=1/23)
• acqua: circa 55L (Rb=1/6) • avvio/arresto: circa 5 sec/45 sec • Striscia campione: questa prova è effettuata su 3 quadratini di tessuto imbrattati di vari tipi di sporco. Per regolare nel modo migliore l’azione meccanica moderandone l’effetto, bisogna regolare i parametri come segue (media dei 3 quadratini di sporco): • carico: circa 11 Kg (Rc=1/2L) • acqua: circa 48L (Rb=1/4) • avvio/arresto: circa 5 sec/39 sec Conclusioni della seconda parte La lana ha caratteristiche intrinseche molto particolari. Tende ad infeltrirsi a contatto con l’acqua. Si ottengono modifiche rilevanti della stabilità dimensionale della superficie del campione di tessuto SM12 sia con un’azione meccanica ridotta che inalterata. Questo tipo di stoffa di prova, reagisce male al lavaggio ad acqua come avvenuto in precedenza sul golf in maglia di lana SM13 ed il tentativo di moderare gli effetti dell’azione meccanica non comporta alcun cambiamento né positivo né negativo. Il tessuto di lana SM12 è tuttavia, più sensibile agli effetti dell’azione meccanica rispetto al golf in maglia di lana SM13. Per quanto riguarda i risultati delle strisce campione,
la sensibilità all’azione meccanica si è rivelata significativa. Malgrado ciò, i risultati complessivi dell’eliminazione dello sporco d’origine pigmentale sui suddetti campioni restano mediocri indipendentemente dalle regolazioni impostate sulla lavacentrifuga. Si è riscontrato che per eliminare lo sporco d’origine pigmentale è necessario l’intervento di una certa capacità d’azione meccanica durante il lavaggio. Nell’ambito delle nostre prove e sulla base dei risultati ottenuti dalle strisce campioni, l’azione meccanica diminuisce con un carico corrispondente al 60% della capacità della lavacentrifuga, un rapporto del bagno di circa 1/4 ed un tempo d’arresto della sequenza di rotazione sufficientemente lungo. Per evitare l’usura prematura dei capi in tessuto, è necessario moderare l’azione meccanica. Alla luce delle nostre prove, per ottenere il minore numero di fili tirati sulle strisce-danesi o per conservare il maggiore numero possibile di fili sui tessuti in poliammide, è necessario quanto segue: • regolare il rapporto di carico della lavacentrifuga al 60% (Rc=1/20) • ottenere un rapporto del bagno (Rb) compreso tra 1/4 e 1/6 • aumentare il tempo d’arresto della sequenza di rotazione.
CONCLUSIONI GENERALI
Parametri regolabili della lavatrice
Carico (Kg) Volume del bagno (L) Sequenza di rotazione ON (avvio) (sec.) Sequenza di rotazione OFF (arresto) (sec.) Velocità di lavaggio (giri/min-1) Velocità di centrifuga (giri/min-1)
Ampiezza delle variabili (min./max.) meccanica 5,5/13,5 35/93 3/8 15/60 25/45 400/800
Sui sei parametri scelti all’inizio, tre influenzano notevolmente l’azione meccanica del lavaggio ad acqua e sono il carico, il volume del bagno e la sequenza di rotazione del tamburo. Come si è potuto constatare nel corso dello studio, soprattutto nella seconda parte, è possibile “parametrare” la lavacentrifuga in modo che l’aspetto dei capi in tessuto sia preservato (vedasi i risultati dei tessuti in poliammide e delle strisce-danesi). Aumentando il tempo d’arresto della sequenza di rotazione si riesce già a ridurre sensibilmente l’azione meccanica del lavaggio ad acqua. L’obiettivo del lavaggio ad acqua è di pulire i capi delicati e di eliminare nel miglior modo possibile lo sporco, preservando l’aspetto nuovo e quindi originale dei capi in tessuto. Questo studio permette di constatare che l’azione meccanica del lavaggio ad acqua può essere controllata effettuando delle regolazioni sull’impostazione dei
Parametri d’influenza sull’azione del lavaggio ad acqua Carico Volume del bagno Sequenza di rotazione OFF (arresto)
parametri della lavacentrifuga stessa che controllano il carico, il volume d’acqua e la sequenza di rotazione del tamburo. Tuttavia, considerando i risultati ottenuti sui campioni di tessuto SM12 (= tessuto) e SM13 (= golf in maglia), la regolazione dell’azione meccanica che agisce sui principali fattori d’influenza (percentuale di carico, rapporto del bagno, sequenza di rotazione) ha un impatto minimo su questi ultimi. È quindi opportuno raccomandare la massima attenzione quando si devono lavare e pulire dei capi delicati (in maglia o in tessuto). È utile ricordare d’altra parte che il lavaggio ad acqua richiede l’uso di detersivi specifici. La capacità di un detersivo di produrre schiuma può comportare possibili conseguenze, anche importanti, sull’azione meccanica. Questo parametro tuttavia non è stato oggetto del presente studio.
Gestione
L’industria italiana del settore sostiene la propria immagine di alta tecnologia, offrendo un servizio migliore
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Assistenza in sicurezza Assistenza e garanzie: un problema di serietà I costruttori italiani aderenti all’Assofornitori (Associazione Fornitori Aziende Manutenzione dei Tessili) come per l’anno passato hanno confermato la linea sui due complementi indispensabili per i prodotti che offrono al mercato: assistenza e garanzia. Il prodotto industriale si è fatto sempre più complesso; ne è buon esempio l’automobile, ormai talmente ricca di elettronica ed accessori da non poter essere riparata senza un’adeguata preparazione e ricambi originali. Questo ha, in un certo senso, decretato la fine del cosiddetto meccanico generico a favore di officine ad alta specializzazione, con meccanici costantemente aggiornati e dotati di preparazione specifica su un dato marchio e tutta la strumentazione necessaria ad un lavoro inappuntabile. Come ogni cliente ben sa, perché lo subisce lui stesso, oggi la tendenza è un gioco al risparmio su qualsiasi cosa, gioco al quale, purtroppo, molti si prestano a scapito della qualità. Ed il pubblico ha imparato velocemente che era meglio pagare un’ora di lavoro ad uno specialista per un lavoro ben fatto che 10 ore ad un praticone di buona volontà, per un lavoro raffazzonato. Nel settore lavanderie queste due figure sono comunque coesistenti, e la differenza di costi orari rende ancora possibile, per taluni clienti, l’illusione di un risparmio. Le domande che l’Assofornitori si è posta sono state quindi: come garantire un effettivo risparmio ai propri clienti? Innanzi tutto con la garanzia: un’azienda seria deve garantire i propri prodotti per un periodo adeguato; in particolare per la parte elettroni-
ca, la più soggetta a “mortalità infantile” (ovvero: in questo delicato segmento, gli elementi difettosi mostrano le loro inadeguatezze nel giro di pochi mesi; una volta passato questo periodo hanno una vita e una funzionalità praticamente illimitata). Le parti meccaniche, invece, sono più soggette alla normale usura, già prevista in una manutenzione programmata ben fatta (nell’auto: i famosi “tagliandi”). Ed ecco che assistenza e garanzia si saldano in vantaggiosi contratti di manutenzione programmata, che consentono all’utente il massimo risparmio sia prolungando la vita di quanto ha acquistato, sia evitando inutili “fermo macchina”. Non sempre l’assistenza programmata risolve ogni problema; esistono comunque casi nei quali l’imprevisto gioca la sua parte. Ed ecco nascere il bisogno di un’assistenza “straordinaria”. In molti casi basta
una semplice telefonata all’azienda fornitrice; a patto, però che quest’ultima metta un tecnico ed una linea telefonica a disposizione di chi chiama; il che rappresenta, per l’azienda, un costo. Molte aziende del settore hanno dotato le proprie macchine di dispositivi di autodiagnosi, che sono in grado di monitorare il funzionamen-
to delle macchine, rilevando a distanza guasti meccanici ed addirittura intervenendo per ripristinare la funzionalità dell’elettronica. Questo consente di inviare un tecnico già edotto del problema e, se necessario, munito dei pezzi di ricambio occorrenti, risparmiando sia sulle ore impiegate, sia sul fermo macchina. Un’assistenza siffatta rappresenta sicuramente un vantaggio per l’utente, ma anche una spesa non indifferente; al costo orario di un tecnico, ai vari livelli di specializzazione, occorre sommare i costi di viaggio e trasferta, ma soprattutto i costi di aggiornamento, che richiedono periodicamente appositi corsi, pagati sia al tecnico in formazione che ai docenti che formano. D’altra parte è questo l’unico sistema per offrire un’assistenza dove i problemi siano già stati affrontati a monte e non soggetti a sperimentazioni sul cliente, dove il tecnico non “ci prova”, ma sa quel che deve fare e quello che non si può fare. Consci sia dell’immagine di alta tecnologia che va sostenuta per l’industria italiana, sia del vantaggio competitivo che un’assistenza di questo genere offre alla propria clientela, i costruttori italiani si sono pertanto riuniti per confrontarsi e determinare sia le condizioni di garanzia, sia i PREZZI MINIMI, sulla base dei loro
N. 1/2011 TARIFFE PER LE PRESTAZIONI TECNICHE ALLA CLIENTELA Rilevazione delle condizioni effettivamente praticate nell’anno 2011 Tali importi si riferiscono a tre figure professionali relative al settore: “A” – tecnico – montatore – elettricista “B” – tecnico specializzato – collaudatore – capo cantiere “C” – software – programmatore – laureato tecnico
costi vivi, per una seria assistenza. Sarà poi responsabilità di ogni singola azienda praticare estensioni di garanzia, costi maggiori o superiori per ogni singolo intervento tecnico, a seconda del rapporto in atto con i propri clienti; ma le tabelle e le condizioni che seguono rappresentano un corretto punto d’orientamento. A proposito delle prestazioni, si precisa quanto segue: 1) il rimborso spese è a carico diretto del cliente, salvo differenti accordi contrattuali. L’alloggio dovrà essere adeguato alla località dove ha sede l’azienda del cliente. La categoria dell’hotel non dovrà essere inferiore alle 3 stelle. 2) le spese di andata/ritorno di viaggio e trasporto bagagli sono a carico del committente; per i trasferimenti in auto sono applicate le tariffe ACI 3) gli importi sono al netto di imposte e tasse e le spese relative al personale ausiliario, gli aiuti, gli attrezzi e i materiali occorrenti per le prestazioni, sono sempre a carico del cliente.
Gestione
N. 1/2011 CONDIZIONI DI GARANZIA La garanzia ha la durata di 12 (dodici) mesi a partire dalla data della fattura o, in alternativa, previo accordo tra le parti, dal collaudo della macchina, se effettuata entro e non oltre i 90 gg. dalla consegna. A discrezione di ogni singolo produttore, la durata temporale della garanzia può essere a seconda del tipo di apparecchiature od impianto fornito: • convertita in numero di cicli, che può variare a seconda del tipo di apparecchiature fornito; • 2.000 ore di lavoro dell’impianto per un massimo di 12 (dodici) mesi Riparazioni o sostituzioni effettuate durante i 12 (dodici) mesi successivi alla data della fattura di acquisto per le apparecchiature o del collaudo del bene, non prolungano la durata del periodo di garanzia. Il riconoscimento della garanzia non dà diritto alla richiesta di risarci-
mento danni di alcun genere. La garanzia consiste nella sostituzione delle parti eventualmente difettose per accertate cause di fabbricazione. Laddove intervenga un intermediario commerciale le parti richieste in garanzia saranno inviate all’intermediario secondo le condizioni di fornitura del produttore. Dovrà essere data comunicazione della richiesta di sostituzione di pezzi in garanzia fornendo i dati identificativi del macchinario od impianto a cui appartengono i pezzi oggetto della richiesta, eventualmente con la compilazione del formulario sotto riportato a titolo esemplificativo. I pezzi sostituiti verranno comunque fatturati e l’emissione di nota di accredito (accoglimento della richiesta di garanzia) avverrà solo se i pezzi difettosi verranno restituiti in “porto franco” entro 30 gg. dalla data della segnalazione. Le spese di trasporto e mano d’opera per la sostituzione del pezzo (per questo costo verrà utilizzata la Tabella mano d’opera degli “Associati Assofornitori – Fornitori Lavanderie Industriali”) sono a carico del cliente. La Garanzia non si applica alle apparecchiature che siano state danneggiate per: • negligenza • errato collegamento • installazione inadatta • mancata osservanza delle istruzioni di montaggio • impiego errato del bene • ordinaria manutenzione • eventi catastrofici (che solitamente sono inseriti nella Polizza incendi dell’Azienda). Inoltre la garanzia non verrà riconosciuta qualora: • le manutenzioni vengano eseguite da personale non autorizzato dalla azienda fornitrice • siano state utilizzate parti di ricambio non originali (salvo autorizzazione scritta da parte del venditore). La garanzia non verrà riconosciuta su: • parti soggette ad usura (es. mollettoni, cuscinetti, guarnizioni, ecc.) • parti elettriche ed elettroniche.
Un’indispensabile “ruota di Marketing scorta” il laboratorio di fiducia Ci sono momenti e occasioni nei quali vi trovate … con una gomma a terra: la vostra attrezzatura e/o la vostra esperienza non bastano per eseguire al meglio un determinato lavoro. Per esempio, la pulizia di un tappeto, magari di valore, di un capo in pelle, delle strane finiture, o più semplicemente un inaspettato “picco” di lavoro. La soluzione di questi problemi non è rinunciare al guadagno che potrebbe darvi quel lavoro, e neppure rischiare di fare un pasticcio, trattando il capo in modo inadeguato. Un buon laboratorio è la soluzione, ma dovete prepararvi per tempo. Il primo passo è trovare un buon laboratorio specializzato: su queste pagine ve ne proponiamo alcuni. È molto importante che il laboratorio non solo offra garanzie di qualità nel lavaggio, ma sia anche affidabile per puntualità e precisione nelle consegne. Prima di scegliere un laboratorio, è bene visitarne due o tre, verificando processi di lavoro, servizi ausiliari - come riparazioni e finissaggi - e smistamento delle merci. È importante farsi spiegare le principali problematiche nell’accettazione: più “bravi” sarete voi a distinguere i problemi posti da ciò che vi affida il cliente, più facile sarà il lavoro per tutti ed eviterete che un capo irrimediabilmente macchiato o rovinato faccia dei giri a vuoto. In ogni caso, se alcuni problemi non sono risolvibili o comportano un costo fuori dall’ordinario, il buon laboratorio vi avvisa, prima di procedere, in modo che abbiate l’autorizzazione del cliente. Può sempre succedere, anche ai più preparati, di rovinare un capo; verificate
CAMPANIA
che il vostro laboratorio sia assicurato; potrà evitare noie e contestazioni in seguito. In ogni caso, il laboratorio dovrebbe offrirvi un piccolo corso sui “capi impegnativi” e la loro manutenzione, prima di cominciare. Fate pubblicità; sono soldi che ritornano, moltiplicati I vostri clienti non possono certo indovinare che trattate tappeti, capi in pelle, abiti da sposa, ecc.; dovete farglielo sapere, e ricordarglielo in continuazione. La vostra vetrina è il mezzo principale per farlo: un autoadesivo sulla vetrina viene visto da tutti i vostri clienti e dai frequentatori di altre lavanderie che casualmente passano davanti al vostro esercizio. Chissà, potrebbe portarvi nuova clientela anche per i capi d’abbigliamento. Una scritta è meglio che niente, ma un’immagine vale mille parole: la foto di un bel tappeto aumenta l’efficacia dell’adesivo. Se offrite servizi accessori, come piccole riparazioni o autentici restauri, ditelo sulla vostra pubblicità. Può essere lo stimolo determinante ad affidarsi a voi, il resto seguirà. Soprattutto all’inizio di questi nuovi servizi, stampate dei volantini e fateli distribuire nelle caselle della posta della vostra zona. Un’offerta promozionale, come uno sconto, aumenterà di molto la resa della pubblicità e contribuirà a farvi conoscere nella vostra zona - non dimenticate di citare i vostri abituali servizi - ma attenzione: date un termine all’offerta, o vi troverete richieste di sconti anche dopo 10 anni. Anche qui, il vostro laboratorio può aiutarvi, sia con materiale pubblicitario, sia con preziosi consigli.
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NEW PELL LINE S.A.S. VIA GIUSEPPE DI VITTORIO, 58 21029 VERGIATE (VA) TEL.: 0331 946990 FAX: 0331 948900 E-MAIL: info@newpellline.com SITO WEB: www.newpellline.com Pelli - pellicce - tappeti - piumoni, trapunte e coperte - confezioni salva spazio - lavaggio a secco ed acqua - lavaggio wet cleaning - sartoria e piccole riparazioni - lavaggio borse e scarpe Centro pulitura specializzato Leader nel settore sistemi di lavaggio innovativi - Il nostro obiettivo è la qualità
Speciale
Le macchine per lavare a secco dell’ultima generazione La tecnologia ed il mercato del secco sono in costante evoluzione, nuovi solventi, nuovi limiti dettati dall’ecologia, dal risparmio energetico, nuove metodologie per lo smaltimento dei rifiuti. E poi, nuovi tessuti, finissaggi, confezioni provenienti dai più disparati angoli del mondo… chi oggi si trova ad acquistare una macchina nuova, come può orientarsi? DETERGO sul numero di settembre ha messo uno spazio a disposizione dei produttori di macchine per lavare a secco perché possano parlare dei propri modelli più attuali, descrivendone la caratteristiche innovative e tradizionali, in modo da consentire una scelta ponderata, tagliata su misura per le proprie esigenze individuali.
FIRBIMATIC PULITI SILENZIOSI SICURI ED ECONOMICI… Ma SOPRATTUTTO ECOLOGICI… Il Marchio Firbimatic si è sempre contraddistinto per l’innovazione portata al settore della tintolavanderia, nel voler raggiungere l’obbiettivo di migliorare costantemente la propria gamma e di proporre uno strumento di lavoro insostituibile nel mantenimento e nel trattamento dei capi. Sempre e costantemente ottimisti, fiduciosi nella categoria e nel mercato il centro Ricerche e Sviluppo supportato da un eccezionale patrimonio in risorse umane e da un management fortemente deciso a seguire, senza compromessi la strada dello sviluppo e dell’innovazione con la massima qualità produttiva che contraddistingue la Firbimatic S.p.A., ha evoluto altri nuovi impianti con le ultime conoscenze ed esperienze, per poter affrontare le nuove tecniche di manutenzione tessile in tutte le sue innumerevoli alternative. La Prima, ed in assoluto la si può definire un’importante novità, certificata da un brevetto internazionale, la serie Hydroflex … idealizza, in pratica il concetto definito in prefazione al presente articolo, è un impianto modulare che può trattare i singoli capi in acqua e in secco con idrocarburo, sfruttando un impianto di lavaggio in acqua, magari già presente ed un modulo che lo trasforma in lavaggio a secco. Hydroflex è in grado di operare singolarmente in lavaggio ad acqua o in umido, in essiccazione, in lavaggio a secco con idrocarburo e ricuperarlo totalmente.
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La Hydroflex è impianto molto flessibile, riduce gli spazi occupati in lavanderia e con una solo singola unità si può eseguire tre tipologie differenti di trattamento, lavaggio in acqua, essiccazione a circuito chiuso e lavaggio a secco con idrocarburo. La seconda novità, anch’essa certificata da brevetto internazionale, la serie SAVER, capace di economizzare i consumi del lavaggio a secco con idrocarburo sino al 50-55%. Studiata e denominata appositamente, specificatamente per contenere i costi gestionali della lavanderia. La SAVER utilizza esclusivamente soli 6Kw e NON necessita di alcun allacciamento a rete idrica. E non per ultimo, ma la nuova serie EcoGreen K, sviluppata con il nuovo solvente SOLVON K4 che nelle ultime gene-
razioni la Firbimatic è riuscita anche, ridurre i consumi del 12%. Non si tratta di un risultato ottenuto con un solo ritrovato tecnologico, ma di un intero pacchetto di tecnologie perfettamente armonizzate tra di loro di serie in tutti i nuovi modelli i quali permettono semplicità e facilità d’utilizzo con un forte apprezzamento nel fatto economico gestionale. Firbimatic ha sviluppato e dedicato risorse ed energie per poter presentare una vasta gamma d’impianti che si contraddistinguono da quelli presenti sul mercato, per le innovazioni tecnologiche dedicate al miglioramento della qualità del lavoro e la loro massima semplicità d’uso, consentendo l’operatore di avere uno strumento valido, ed insostituibile, per poter determinare/trovare la giusta ricetta/soluzione al mantenimento di tutti tessuti anche di quelli apparsi ultimamente i quali adottano tecniche diverse di colorazione. Orgogliosi di essere ITALIANI e di caratterizzare il MADE in ITALY nel nostro settore.
RENZACCI L’analisi dei mercati mondiali dell’industria del lavaggio conferma ormai in modo più che evidente che il lavaggio a secco sta vivendo una stagione di assoluto rilievo nel guidare le scelte dei clienti sulle migliori alternative future da adottare.
Se da un lato infatti emerge in modo chiaro e palese che il lavaggio a secco è ben lontano dallo scomparire per essere sostituito da altre tecniche che all’esame dei fatti non sono né più ecologiche né più economiche (tra tutte in particolare è il caso di ricordare quella peggiore del “laviamo tutto ad acqua!), dall’altro è altrettanto innegabile che il mercato mondiale di questo settore esprime oggi delle richieste che hanno portato notevoli trasformazioni nei macchinari e nelle loro prestazioni. La Renzacci Spa, da azienda che investe ogni anno oltre il 5% del proprio fatturato in ricerca e sviluppo di nuove tecnologie e macchinari al servizio dell’industria del lavaggio,, ha seguito questo cambiamento incorporando nelle nuove linee di lavasecco numerosissime novità che rappresentano un vero e proprio punto di svolta in termini di risparmio energetico, consumi di acqua, solvente,ecologia e salvaguardia dell’ambiente e della salute dell’operatore. Tra le più importanti vale subito la pena segnalare l’ultima generazione di macchine MULTISOLVENTE DELLA SERIE
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EXCELLENCE, (disponibili in modelli da 15 a 90 Kg. di capacità), studiate tra l’altro per lavorare al meglio con solventi a base di idrocarburi isoparaffinici, idrocarburi siliconici, Green Earth™, Rynex™, Solvon K4, DrySolv™ etc... Tra queste spiccano in particolare le nuove serie di lavasecco supercentrifuganti di ultima generazione HYDROSOFT line, a cui si affiancano in un contesto di rapida progressiva diffusione anche nel continente Europeo quelle senza distillatore, che riprendono il successo fatto registrare tradizionalmente in mercati quali soprattutto quello USA ed alcuni mercati Asiatici come ad esempio il Giappone. C’è inoltre da segnalare il grande successo di pubblico e di interesse fatto registrare da NEBULA, la prima lavasecco MULTISOLVENTE che utilizza “COMBICLEAN” System, l’esclusivo sistema a Tecniche di lavaggio MULTICOMBINATE, UNICO PERCHE’ per la prima volta fa scegliere al cliente; tra molte alternative disponibili; la combinazione migliore di azione dinamica di lavaggio del solvente sulle fibre in relazione al tipo di capo trattato. NEBULA inoltre utilizza il Nuovo sistema DSF™ (Dinamic Saving Flow), che riduce di oltre il 45% la potenza installata ed aumenta il RISPARMIO DI ENERGIA di circa il 40%; senza rinunciare ad un tempo di esecuzione del ciclo estremamente ridotto, che la pone al vertice della categoria per PRODUTTIVITÀ E RAPIDITÀ. NEBULA è MULTISOLVENTE dato che può essere utilizzata ottenendo risultati di altissimo livello con una gamma molto ampia di solventi, come ad esempio quelli a base di idrocarburo sia isoparaffinico che siliconico, (KWL), Green Earth™, Rynex™, Solvon K4™ Drysolv™ etc.. Nel versante delle macchine a percloro invece primeggia l’avanzata serie PROGRESS, dove si concentrano un numero elevatissimo di importanti ed interessanti innovazioni come mai si era visto fino ad ora nel settore del lavaggio a secco con questo tipo di solvente. Tra i tanti, vale la pena ricordare il rivoluzionario nuovo sistema di micro filtrazione con tele “NO FLEX” system; l’ultima versione del nuovo sistema integrato di asciugamento e recupero del solvente “Windjet™” e l’avanzatissimo sistema di estrazione rapida del solvente “Multipoint™”, i quali apportano un notevole contributo ad un incredibile abbattimento dei costi operativi. La serie PROGRESS si distingue inoltre perché rappresenta una vera e propria rivoluzione nel modo di concepire e gestire una macchina per il lavaggio a secco, grazie al suo nuovo sistema di gestione e controllo della macchina in tempo reale VIDEOTRON™, dotato di capacità interattive che permettono tra l’altro un attento e costante monitoraggio della macchina, con particolare riferimento anche al consumo ed al recupero del solvente.
ILSA In termini di innovazione, le macchine della linea IPURA per il lavaggio a secco con idrocarburi, rappresentano oggi quanto di più dinamico ed evoluto sia stato introdotto nel mercato per ciò che riguarda tecnologia di lavaggio e gestione solvente. La tecnica di lavaggio Jet Clean di IPURA rappresenta ormai uno standard consolidato ed affidabile, in grado di supportare le più diverse esigenze di manutenzione sia in termini di sicurezza che di pulizia. La tecnica di “cura” del solvente consente di mantenerlo in condizioni sempre ideali. Il tutto con costi estremamente ridotti rispetto allo standard offerto dalle macchine tradizionali dove gli indumenti si saturano di solvente e dove lo sporco viene separato dal solvente stesso tramite distillazione. Questo nuovo equilibrio risultati/costi è vitale per rendere realmente proficuo il lavoro di pulitura degli indumenti. Dall’esperienza IPURA, che rimane ancora il fulcro della nostra offerta, è nata oggi ISOL, una macchina progettata sulla base della tecnica Jet Clean, in grado di lavorare con nuovi solventi quali Rynex e Solvon K4. ISOL prevede, a differenza di IPURA, un riscaldamento supplementare a vapore o elettrico utile a garantire la completa evaporazione di questa tipologia di solventi. In questo caso c’è quindi la necessità di un maggiore apporto di energia. ISOL dispone inoltre di un sistema di assorbimento utile a ridurre la concentrazione di solvente a fine ciclo. Per questi solventi è anche disponibile tutta la linea di macchine C2 standard con un apposito kit. AirWash è una nuova lavasciuga espressamente realizzata e programmata per effettuare lavaggi in acqua Wet
Cleaning con o senza asciugamento integrato. Il computer di AirWash permette livelli di programmazione molto dettagliati al fine di potere realizzare ogni “ricetta” sulla base dei detergenti utilizzati e delle specifiche esigenze. Con AirWash è possibile procedere in modalità automatica selezionando i programmi presenti nella vasta libreria in modo da definire automaticamente tutti i parametri quali livelli di acqua e dosaggio di detergenti. Il sistema AirMix provvede a miscelare opportunamente nel bagno i prodotti chimici utilizzati. Sono pre-caricati programmi di solo lavaggio, lavaggio+asciugamento o solo asciugamento per ogni altra esigenza. Vi ni te te
invitiamo a visitare il nostro sito per ulteriori informazioo direttamente il nostro show room dove, in un ambienopportunamente attrezzato, potete testare personalmenle macchine di cui sopra.
Speciale
LAVANDERIE INDUSTRIALI: stiratura, piegatura e confezionamento Quando la biancheria esce dalla pressa o centrifuga, va ancora sottoposta a stiratura, piegatura e confezionamento; in molte lavanderie la biancheria è, a questo punto, asettica. Quindi, meno viene a contatto con mani umane, meglio è. Anche per questo è bene che le linee di finissaggio siano il più possibile automatiche e che l’intero percorso della biancheria fino al confezionamento finale avvenga senza bisogno di interventi di operatori. Le aziende che producono macchine per stirare, sistemi di trasporto, piegatrici e confezionatrici da anni si adoperano per consentire tutto questo; sul numero di settembre DETERGO ha dato loro uno spazio per illustrare le caratteristiche e i vantaggi della loro produzione.
JENSEN INTRODUTTORE JENSEN LOGIC PLUS L’installazione riuscita di più di 700 introduttori Logic e 850 introduttori Variant è stata la base per lo sviluppo del nuovo introduttore Logic Plus. L’introduttore Jensen Logic Plus è un introduttore molteplice per capi di grandi e piccole dimensioni dedicato a lenzuola, federe e tovagliato, che sfrutta la nuova tecnologia di pinze allargatrici “Soft Touch” orientabili. Campo di impiego Le lavanderie industriali richiedono una produttività sempre maggiore, cioè un numero elevato di capi per ora di lavoro. Per questo motivo i sistemi di finissaggio per biancheria piana sono stati sviluppati in modo da lavorare con velocità sempre crescenti e in modo che gli operatori davanti agli introduttori debbano eseguire meno operazioni manuali possibili, lasciando all’introduttore la totalità della lavorazione. Presa ottimale “Soft Touch’’ Le pinze allargatrici “Soft Touch“ offrono nuove possibilità rispetto alle pinze allargatrici tradizionali perché funzionano con l’ausilio di un sistema a cuscini d’aria, in questo modo il fissaggio degli angoli viene ottimizzato e si assicura un arresto sempre ottimale indipendentemente dallo spessore della biancheria e dal numero degli strati. Ergonomia ottimale La collaudata altezza di introduzione regolabile individualmente della serie Jenfeed Logic è stata introdotta nel 1992 da JENSEN. La concezione, ancora unica sul mercato delle lavanderie (*Brevetto JENSEN), ha migliorato notevolmente l’ergonomia per gli operatori dell’introduttore.
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Possibilità di controllo visivo Nella modalità per capi di grandi dimensioni per lenzuola, federe e biancheria da tavola tutti gli operatori possono seguire l’intero processo di introduzione e monitorarne la qualità stando di fronte alla macchina. Poiché viene introdotta da ogni stazione di introduzione in due pinze allargatrici che si muovono verso il centro dell’introduttore e stendono la biancheria. Sistema di comando e PLC Jentrol MMI Il sistema di comando Jentrol MMI offre un processore rapido e preciso, un’interfaccia semplice da utilizzare, una guida dei menu in più lingue e la possibilità della manutenzione remota. Oltre alla visualizzazione in tempo reale dello stato del prodotto, del carico e dello stato di manutenzione sono disponibili informazioni dettagliate per un massimo di 99 categorie diverse riguardanti: • minuti di funzionamento dall’azzeramento della categoria • numero di capi per categoria, totale, per stazione, rilavaggio e riparazione
Il primo introduttore sul mercato con il sistema di pinze di allargamento brevettato Soft-Touch
Logic Plus 2, 3 o 4 stazioni di introduzione con altezza regolabile Funzionamento a 1 via oppure combinato in 1 e 2 vie e 3, 4 o 5 vie di pezzi piccoli.
Il tuo partner JENSEN Locale: JENSEN ITALIA S.r.l. 路 Strada Provinciale Novedratese 46 IT-22060 Novedrate Italy T +39 031 789119 路 www.jensen-group.com
Introduttore a pinze versatile per capi di grandi e piccole dimensioni con caricamento frontale
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• eventi, come ad es. guasti, allarmi ed errori appena verificatisi Modelli disponibili 3 o 4 stazioni di introduzione regolabili in altezza per l’introduzione a 1 e 2 vie di capi di grandi dimensioni; 3, 4 o 5 corsie per capi di piccole dimensioni o fuori standard; Logic Plus Automatic per l’introduzione automatica di capi di grandi dimensioni dal sistema di alimentazione decentrato Jenrail Automatico (unico introduttore automatico sul mercato ad avere la possibilità di poter introdurre su 1 o 2 stazioni manuali poste direttamente all’introduttore). Nuovi campi di utilizzo Negli ultimi anni l’introduttore Jensen Logic Plus si è sempre più contraddistinto per la sua qualità di introduzione e di preparazione dei capi di alta qualità, rispondendo all’esigenza di molti utilizzatori, alla ricerca di una soluzione innovativa per la lavorazione del tovagliato (coprimacchia e tovaglie) oltre che ai normali campi di utilizzo quali lenzuola, copripiumini, copriletti e traverse. Con una linea di ultima generazione composta da un introduttore Logic Plus, da un mangano con la tecnologia Express20 (conca flessibile e diametro 2000 mm) a vapore o a gas e da una piegatrice Classic (con la nuova contropiega ‘‘italiana’’ dedicata all’alta qualità) si può garantire una produttività superiore ad una linea tradizionale dedicata alla ristorazione (composta da un banco aspirante, mangano, piegatrice e autocentro a tre vie). A livello di produzione in numero di capi che una linea produce a 3 vie può essere senza difficoltà pareggiata dal Logic Plus a 2 vie utilizzando le pinze. Un ulteriore vantaggio è la possibilità di introdurre tovaglie a 1 via con l’utilizzo di un solo operatore (cosa non possibile su un banco aspirante) o qualsiasi altro articolo fuori standard nel funzionamento in bypass (accessorio standard sul Logic Plus).
FIMAS
ghezza, altezza e direzione, presso il punto raccolta dei capi stirati, o di immetterla su un trasportatore, automatizzato o manuale, laddove il punto di raccolta non è affiancato al manichino stesso. Concepito inizialmente per lo smistamento delle camicie stirate in confezione, questo accessorio si rivela particolarmente interessante ed utile anche nelle lavanderie e stirerie che movimentano volumi medio/alti di tali capi, in quanti permette di automatizzare il processo di stiratura, eliminando tempi morti ed ottimizzando la produttività del reparto. Il manichino Fimas 389 è una macchina molto semplice da utilizzare e con un’alta produttività: con un operatore di media esperienza si possono ottenere tranquillamente fino a 50/60 capi/ora, se lavati a secco, e fino a 40 capi/ora se lavati ad acqua, dopo averli passati alla centrifuga alta velocità.
Fimas, azienda leader mondiale nella produzione di macchine da stiro per il settore lavanderia, hotels e comunità, presente sul mercato italiano ed internazionale da 25 anni, è sempre alla ricerca di nuove tecnologie e soluzioni per le più svariate e differenti problematiche della stiratura. Fimas e Macpi propongono sistemi di stiro sempre più automatici mirati ad una maggiore diminuzione dell’intervento dell’operatore con un aumento della resa produttiva. Modello Fimas 389 manichino stiracamicie completo di scaricatore automatico camicie. Tale manichino solido e poco ingombrante, presenta alcune caratteristiche interessanti, che garantiscono quel qualcosa di più rispetto a quanto offre oggi il mercato: - altezza del corpo manichino e della struttura base della macchina accessibile molto facilmente per calzare la camicia - regolazione dell’altezza della macchina, per poterla adeguare alle esigenze dell’operatore/operatrice - gruppo combinato - di serie - di pinze per stirare sia le maniche lunghe che le maniche corte delle camicie, senza lasciare la piega sui polsini. - programmatore a logica programmabile (10 programmi, 4 funzioni) con possibilità di selezionare cicli di stiratura. Il modello Fimas 389 può naturalmente stirare camicie con manica lunga e con manica corta, semplicemente variando il programma di stiratura. Le pinze per la manica lunga si posizionano per la tensione durante il ciclo di stiratura, e la pinza tonda permette di ottenere il polsino perfettamente stirato, senza piega. Per la manica corta il sistema è similare, con una tensione interna delle pinze, che garantisce anche qui una finitura perfetta. Su questo manichino si possono stirare anche Tshirt, maglioncini, polo ecc. Lo scarico automatico delle camicie stirate è un meccanismo elettropneumatico, abbinato al programmatore elettronico, che permette di sincronizzare i tempi del ciclo di stiratura con il movimento di sollevamento della camicia stirata a fine ciclo, e di dirottarla, con un apposito binario, regolabile in lun-
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Modello Macpi 290.88 macchina per lo stiro dei camici e delle casacche, dotata di 4 manichini rotanti e regolabili in altezza. Dotata di un programmatore con 20 programmi memorizzabili e di una tecnologia all’avanguardia, tale macchinario è una vera novità per il mercato delle lavanderie industriali. I manichini, aspiranti nella zona centrale per tenere il capo posizionato e soffianti con aria calda nella zona dei fianchi e della manica, sono predisposti per l’inserimento della gruccia. Nella prima fase il capo viene caricato sul manichino; nella seconda fase viene pressato attraverso 2 piastre ad alta pres-
sione specifica. Successivamente si passa al soffiaggio di aria calda su tutto il capo ed infine, quarta ed ultima fase, vi è lo scarico automatico del capo - già sulla gruccia caricata dal manichino stesso ad inizio ciclo - verso il nastro trasportatore. A livello di resa oraria, il modello Macpi 290.88 può arrivare a 150 camici/ora e 240 casacche/ora. Questi modelli e tutti quelli prodotti da Fimas e da Macpi sono disponibili per prove tecniche di stiro presso lo Show Room di Vigevano e di Palazzolo s/O.
LAPAUW - SETEL EFFICIENZA E RISPARMIO NEL SETTORE STIRO Ciò è possibile con la società Belga LAPAUW conosciuta a livello mondiale e già nota per la propria propensione all’innovazione in quanto, è stata la prima azienda ad introdurre le conche flessibili ed ha aperto la strada, fin dal 1998, ai sistemi di stiro con il funzionamento a gas, successivamente utilizzati nelle lavanderie di tutto il mondo. LAPAUW si propone oggi, in un ottica di continuità e performance, con il nuovo mangano a gas “DUO 1201 TurboFAN” che offre un consumo di gas più basso del 20% rispetto agli standard presenti oggi sul mercato. Con TurboFAN si ottiene una temperatura di stiratura più stabile, infatti la sfida più grande per il sistema di riscaldamento a gas è il controllo della compressione in camera di combustione. Con il TurboFAN, Lapauw è riuscita a controllare e ottimizzare questa compressione, offrendo al gestore di lavanderia un mangano con riscaldamento a gas che ha una temperatura di stiratura più costante, anche dopo brevi pause. Il DUO TurboFAN ha un singolo bruciatore modulare con sistema di controllo a microprocessore, il bruciatore modulare assicura una reazione molto accurata e rapida alle variazioni di temperatura, il sistema di controllo a microprocessore, offre una flessibilità ottimale, affinché il manager di lavanderia possa creare diversi programmi di stiro. Il grande diametro dello scambiatore di calore e la pompa ad alta velocità di flusso assicurano un’elevata uniformità e uno scambio ottimale di temperatura grazie all’elevata portata attraverso il circuito. I fumi di gas rigenerati recuperano il massimo di energia termica dai gas bruciati assicurando: una temperatura del camino di 135°C invece degli attuali 250°C e soprattutto un consumo inferiore di gas perché il calore recuperato viene iniettato nel circuito ad olio diatermico e distribuito nel medesimo in modo ottimale. Per facilitarne l’uso e contenere di costi di manutenzione, Lapauw propone inoltre di installare sul DUO TurboFAN il proprio sistema elettronico “ELS”. IL cuore del sistema è una connessione permanente ad un server centrale LAPAUW combinato con il sistema a microprocessore ELS – permette di contare sempre sul sostegno degli ingegneri Lapauw che possono intervenire direttamente attraverso il PLC e inviare automaticamente anche eventuali aggiornamenti al software dell’apparecchiatura. Il marchio LAPAUW è distribuito in ITALIA dalla Società SETEL
s.r.l sita in CASALETTO CEREDANO (CR) - la quale è anche un’Azienda di Servizi Tecnici in grado di fornire sia un’accurata installazione delle macchine nonché una qualificata assistenza, su tutto il territorio nazionale.
PONY Camicia lavata, stirata e… imbustata Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un notevole incremento di negozi specializzati nella manutenzione delle camicie e questo tipo di servizio viene sempre più spesso utilizzato come vero e proprio strumento di richiamo e fidelizzazione del cliente anche nella tinto-lavanderia tradizionale. Per un miglior servizio e la soddisfazione di ogni cliente, si
pone talvolta la necessità di presentare la camicia ripiegata e imbustata, anziché appesa sulla classica gruccia. PONY dispone di una macchina piegacamicie che Vi può aiutare a gestire anche questa fase in modo ottimale, a complemento di una ricca gamma di macchinari per lo stiro delle camicie (manichini e presse) Il piegamicie PONY, a funzionamento manuale, risulta di semplicissimo utilizzo, non richiede installazione e necessita di minima manutenzione. La sequenza prevede pochi e rapidi movimenti, restituendo la camicia piegata e imbustata, pronta per la riconsegna. Per maggiori informazioni visitate il ns. sito o chiamate il nostro ufficio commerciale.
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PIZZARDI Sistema di automazione scarichi delle linee di piegatura Teren Quando un articolo di biancheria è stato lavato ed esce dalla pressa-centrifuga, la possibilità che rimanga in condizioni igieniche ottimali fino al confezionamento e quindi alla consegna al cliente dipende dalle modalità con cui viene trattato – manipolato. Fin dal 1998 Pizzardi srl ha sviluppato, messo a punto e commercializzato un Sistema completamente automatico di automazione degli scarichi dalle piegatrici e movimentazione automatica della biancheria fino all’imbustatrice, denominato Teren. Teren è un sistema modulare, studiato per adattarsi alle diverse macchine delle lavanderie industriali ottimizzando gli spazi a disposizione. L’altezza da terra è di 520 mm e l’accesso alle macchine di piegatura è assicurato da speciali scalette dotate dei necessari dispositivi di sicurezza. Un’unità di controllo di facile programmazione gestisce tutto il sistema. Cuore del sistema Teren sono gli speciali dispositivi di scarico della biancheria dalle piegatrici al nastro di trasporto principale.
Nuova Piega spugne automatica Axia con Dispositivo ottico di centratura Nell’ambito della piegatura degli articoli di spugna è sempre più sentita l’esigenza, da parte delle Lavanderie Industriali, di macchine che possano costituire il miglior compromesso fra produttività, costo di acquisto- esercizio, qualità della piegatura. Pizzardi srl ha sviluppato e presentato già ad Expodetergo 2010 la nuova generazione di Piega spugne AXIA. Queste nuove macchine, oltre alla tradizionale affidabilità e qualità già dimostrata dalla precedente versione, introducono due importanti novità per i nostri clienti. La prima è un aumento molto significativo della produttività. Grazie alla completa riprogettazione della modalità d’ introduzione degli articoli e del sistema di movimentazione delle barre di piegatura la nuova Axia, rispetto al modello precedente, consente aumenti medi di produttività fino al 25% per programmi singoli e fino al 27-30% per programmi automatici (selezione di 3 diversi articoli). La seconda importante novità, di recente messa a punto, è costituita da un Dispositivo ottico di centratura dell’articolo. In modo totalmente automatico, questo dispositivo illumina la zona esatta del piano di introduzione ove posizionare l’articolo che man mano viene introdotto. In tal modo viene eliminata la possibilità di errori e quindi ottimizzata la qualità di piegatura. Axia è disponibile per lavorare capi fino a 1800 o 2100 mm di lunghezza e può avere fino a sei accatastatori automatici a caduta. Nel caso di installazione di macchine gemellate, il software gestisce in modo completamente automatico il sincronismo degli scarichi.
SILC
Tali dispositivi sono autocentranti ed ottimizzati anche per i pacchi più instabili. Il trasferimento di tali pacchi al nastro principale avviene con nastro fermo. Oltre a garantire l’igiene della biancheria, il sistema Teren crea ordine, ottimizza gli spazi delle installazioni, riduce l’impiego di manodopera per la raccolta della biancheria dopo la piegatura. La velocità del nastro di trasporto principale può variare, a seconda delle esigenza dell’impianto del cliente, da 9 a 18 mt/min. Il sistema Teren costituisce il presupposto indispensabile per l’ installazione di Mati, il Sistema Gestionale di Produzione sviluppato da Pizzardi Srl in collaborazione con Sapra Elettronica, in grado di fornire alle Lavanderie tutti i dati necessari per l’identificazione del prodotto.
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La Silc per la stiratura del bianco La Silc, offre come è noto agli addetti del settore, un gamma completa di macchine per la stiratura e smacchiatura dei capi di abbigliamento che debbono essere stirati e/o trattati nelle lavanderie tradizionali ed industriali. Evidentemente un settore importante come il reparto bianco è stato affrontato dalla Silc con progetti specifici che hanno rispettato la caratteristica base di questa società che prevede nei suoi prodotti l’utilizzo di una tecnologia all’avanguardia offrendo macchine con una automazione semplice ed efficace nell’utilizzo. Questo per rispettare la filosofia di questa azienda che ha deciso di continuare a credere, come e sempre più che le macchine debbono svolgere il lavoro di stiratura autonomamente ed automaticamente indipendentemente dall’operatore che le utilizza! Ecco quindi per l’esigenza molto attuale di stirare le camicie classiche la SILC. ha progettato e realizzato una macchina speciale e specifica per la stiratura industriale sia di camicie nuove sia di lavanderia. Si tratta del Modello S/MPC. Caratteristiche qualificanti di questa macchina sono una serie di automazioni e tensionamenti pneumatici che agiscono sulla camicia in modo tale da garantire una qualità di finitura eccezionale in tempi molto brevi. Infatti, uno speciale castello opportunamente sagomato e rivestito, agisce in modo tale da adattarsi alla forma e taglia della camicia che è posta sopra dall’operatore. Due forme estensori laterali andranno, allargandosi fino a mettere in tensione il corpo della camicia, dopo che la pala frontale avrà bloccato su tutta la lunghezza l’abbottonatura della camicia. Successivamente, una trazione verticale, garantirà la tensione necessaria lungo le cuciture del corpo della camicia. Le ormai sperimentate pinze di bloccaggio dei polsini delle maniche faranno il resto. A questo punto un ciclo completamente automatico sarà avviato in modo tale che, in pochi secondi aria calda e vapore, provvederà ad asciugare e stirare la camicia per poi liberarla, sempre automaticamente, da tutti i blocchi pneumatici e meccanici. A questo punto all’operatore non resterà che sfilare la camicia dal castello, già pronta per essere appesa o imbustata. Questo manichino è fornibile solo per collegamento a fonte di vapore (necessita di circa 25 kg/h a 6 bar) ed aria compressa (150 litri minuto a 6 bar) La produzione giornaliera è partico-
larmente alta con oltre 500 camicie Ideale completamento al lavoro di stiratura della camicia è la pressa da stiro colli e polsi mod. S/ICP. Con questa pressa si provvede alla stiratura dei colli e polsi per poi passare alla finitura della camicia sul manichino citato. Una volta finita di stirare, la camicia potrà essere consegna appesa su una stampella metallica ovvero piegata ed imbustata sul tavolo piega-camicie mod. S/TPC (vedi foto allegata 1). Sempre per rispondere alle esigenze delle lavanderia industriali e nello specifico settore della stiratura del bianco camici,
divise del personale di ospedali, cliniche e/o alberghi, la SILC ha negli anni realizzato una gamma completa di presse da stiro con piani lucidi riscaldati a vapore ed elettriche. Si tratta di presse con le forme tradizionali universali, forme bacino e rettangolari in versioni anche maxi con piani lunghi sino a 145 cm (vedi foto allegata 2). Sono macchine da stiro specifiche che assolvono in modo perfetto le esigenze di finitura ad alto livello richiesto con sempre maggiore insistenza dagli economi di ospedali e/o cliniche specialistiche ed i direttori dei piĂš qualificati alberghi.
Si apre a Roma la seconda edizione di:
Convegni PULIZIA E SANIFICAZIONE
NELLE STRUTTURE SANITARIE E SOCIO SANITARIE
Torna a Roma il Convegno dedicato alle più moderne e innovative tecnologie e agli strumenti per il controllo, la verifica e la valutazione del servizio.
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L’Istituto Internazionale di Ricerca propone a medici, infermieri, farmacisti ospedalieri, biologi, assistenti sanitari e tecnici della prevenzione una serie di incontri di formazione e informazione. L’obiettivo è quello di mettere a confronto il mondo della sanità pubblica e privata su una tematica, quella della pulizia e della sanificazione ambientale, troppo spesso sottovalutate dal punto di vista degli impatti sulla qualità dell’erogazione dei servizi sanitari. Il convegno vero e proprio, che si terrà il 15 e 16 novembre 2011 presso l’Hotel NH Leonardo da Vinci, verrà preceduto il giorno 14 da un workshop pratico e interattivo su: ”Il piano di pulizia, stesura e gestione di un disciplinare tecnico”. In sostanza, si tratta di un’iniziativa che assomma la qualità di un convegno con la forza di una manifestazione espositiva sui più efficaci e innovativi prodotti atti a garantire pulizia e
igiene all’interno delle strutture sopra citate. Nei due giorni di svolgimento del convegno si susseguiranno ben 21 relatori, che porteranno 14 casi di studio “ dal vivo” sui seguenti argomenti: • Responsabilità dei soggetti coinvolti nel servizio di pulizia e sanificazione ambientale • Sistemi di pulizia, metodologie, attrezzature e loro gestione • Ruolo del sistema premiante per le professioni sanitarie ausiliarie impegnate nel servizio di pulizia • Il capitolato tipo si rinnova... • Controllo e valutazione del servizio di pulizia e sanificazione • Considerazioni sull’aspetto ambientale e sull’importanza delle precauzioni di isolamento • L’importanza di asciugare le mani in modo appropriato • Stato dell’arte e novità sulla decontaminazione ambientale
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ASSOSISTEMA
Giovani, imprese e lavoro: l’apprendistato
Il ruolo strategico di Assosistema per le imprese della categoria
di Patrizia Ferri, Segretario Generale Assosistema
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Già nel 1942, durante il Regno d’Italia, con l’approvazione del testo del Codice Civile da parte del Re (R.D. del 16 marzo 1942 n. 262) si promuoveva ufficialmente e pubblicamente l’istituto del Tirocinio quale strumento di accesso delle nuove leve ad un’occupazione qualificata. L’obiettivo del legislatore di allora come del legislatore di oggi era ed è l’inserimento graduale dei giovani nel mondo del lavoro. Gradualità che implicitamente consente evoluzione e crescita personale, elementi entrambi necessari per il rafforzamento delle potenzialità individuali. Il tirocinio, o l’apprendistato come comunemente oggi più diffuso, stante la sua natura di contratto per l’espletamento del diritto-dovere di istruzione e formazione rappresenta la formula ideale per una virtuosa cooperazione tra giovani, mondo del lavoro, scuola e istituzioni. Il mix ideale di una società civile che ha inteso fondare i suoi principi sul diritto inalienabile dei suoi cittadini al lavoro e sul dovere di promuovere le condizioni che rendano effettivo tale diritto. Sotto il profilo psicologico, l’apprendistato consente al giovane lavoratore di affrontare l’ingresso nel mondo del lavoro più serenamente, senza l’ansia di dover immediatamente dimostrare le sue capacità e sentirsi da subito all’altezza della situazione. Gli consente di cimentarsi sul nuovo con la curiosità e la
soddisfazione del progresso giornaliero senza soffrire troppo delle conseguenti possibili frustrazioni di non ritorno. Consente a lui e all’impresa di sperimentare una interazione con la serenità del traguardo che spesso si realizza in un sodalizio fattivo e produttivo. Nel contempo, sul piano organizzativo, avviene l’integrazione graduale nel team di lavoro e un assestamento produttivo equilibrato. L’impresa, a tutto tondo. Sbocco delle eterogenee vocazioni manuali, tecniche e intellettuali di quei giovani che - coscienti del valore aggiunto che dall’apprendimento graduale deriva alla strutturazione della loro persona - sono disponibili a mettersi in gioco e a scommettere su se stessi per la costruzione del loro futuro. Una flessibilità del lavoro che consente, altresì, alle imprese di compensare la minore produttività con gli incentivi economici statali e di ammortizzare l’impatto del costo del lavoro nel tempo. Cosa di non poco conto considerata anche la grave crisi economica congiunturale. Tale virtuosa cooperazione, però, nonostante molte fonti normative siano intervenute nel frattempo a riordinarne i contenuti contrattualistici non si è concretamente mai realizzata, vanificando tutti i tentativi di sostegno alla qualità del lavoro e alla effettività dell’addestramento. L’utilizzo “non compreso” o il “mancato” utilizzo dell’apprendistato ha determinato un continuo rinvio della riforma del lavoro e rimesso direttamente ai contratti collettivi nazionali di categoria, sti-
pulati da associazioni dei datori e prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, la “facoltà” di disciplinarne l’utilizzo (comma 5-bis art. 49 D.lgs. 276/03 introdotto con il c.d. “pacchetto competitività” del 2005). Di fatto, però, la “svolta” si rendeva disponibile solo per quei contratti collettivi che avevano disciplinato anche i profili formativi dell’istituto. Di qui il ruolo strategico di Assosistema, che risultava fra le prime e ancora oggi fra le poche Associazioni “elette” che agli albori della Legge Biagi, apprezzandone la portata sociale, organizzativa ed economica, recepivano nel contratto collettivo nazionale la disciplina dell’apprendistato e ne normavano i profili formativi, ”liberando” le imprese dall’intreccio di competenze fra Stato e Regioni e rafforzando l’elemento di autodeterminazione degli standard nazionali, quale principio di indirizzo su cui ASSOSISTEMA, con orgoglio, fonda quotidianamente le politiche per la crescita e lo sviluppo delle imprese della categoria. La lungimiranza di Assosistema è stata, oggi, riconosciuta e premiata dal Consiglio dei Ministri che in data 28 luglio 2011 ha approvato definitivamente il Decreto Legislativo che riforma l’apprendistato. Nel Testo Unico formato da soli 7 articoli sono fissati i punti cardine dell’istituto che riguardano la definizione del contratto di apprendistato, la parte generale di rinvio della disciplina dell’istituto agli accordi interconfederali ovvero ai contratti collettivi di lavoro stipulati a livello nazionale da associazioni dei datori e prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale. È a questi, quindi, che si affida il compito di definire durata e modalità della formazione personalizzata dell’apprendista oltre agli aspetti di natura più strettamente economica e contrattuale. Infine, oltre alle 3 tipologie note di apprendistato si disciplina l’apprendistato per la riqualificazione di lavoratori in mobilità espulsi da processo produttivi. Il contratto collettivo della categoria
è pronto e con la stesura definitiva, da parte dell’Ente bilaterale, del catalogo delle azioni formative ha compiuto con netto anticipo quanto molti altri settori devono ancora iniziare a fare. Il 21 luglio 2011, ASSOSISTEMA in collaborazione con l’Università degli Studi Roma Tre e ADAPT ha organizzato una Giornata di studio sui temi del lavoro durante la quale, nella sessione pomeridiana, il Prof. Michele Tiraboschi - Consigliere Giuridico del Ministro Sacconi - ha tenuto una “Lectio Magistralis” sul contratto di apprendistato nell’ottica del contratto collettivo di categoria di cui il Professore ha elogiato l’impianto e i contenuti. La giornata, dedicata interamente agli imprenditori del settore, è risultata - come è ormai consuetudine qualitativamente ricca di contenuti e di pubblico.
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SERVIZI, ASSISTENZE, CONSULENZE ASSOSECCO ed UNIONE CONFCOMMERCIO assicurano al Socio eccezionali vantaggi per la gestione ottimale dell’attività. Far parte di ASSOSECCO significa poter usufruire di servizi e consulenze ad alto valore aggiunto: • assistenza specialistica • analisi gratuite sui capi danneggiati • informazioni sulle principali normative del settore • copertura assicurativa a condizioni interessanti • risparmi sui consumi energetici • certificazione di qualità (TÜV) • consulenza legale • consulenza fiscale e tributaria • consulenza finanziaria e creditizia • consulenza in materia pensionistica e previdenziale • consulenza ambientale • assistenza in tema di: sicurezza sociale e sul luogo di lavoro, credito e finanza, gestione del personale.
Il servizio di perizie sui capi danneggiati permettere di risolvere ogni controversia con la clientela. Il socio di ASSOSECCO riceve ogni mese la RIVISTA DETERGO e viene invitato a partecipare a MOMENTI di INCONTRO, MANIFESTAZIONI ed EVENTI. Promotrice di un’importante AZIONE FORMATIVA, ASSOSECCO organizza CORSI TEORICI e PRATICI per gli operatori sui principali temi di interesse della categoria. Tra i temi affrontati ed approfonditi nei corsi più recenti: • Aggiornamento costante sulla legislazione del settore • Nuove norme di etichettatura di manutenzione • L’attività di pulitura e secco proiettata nel futuro • Nuovi tessuti e trattamenti • Smacchiatura efficace e risolutiva • Stiratura delle camicie • Attività alternative per diversificare le proposte ed aumentare i profitti • Analisi dei costi, controllo di gestione, tasse ed imposte, amministrazione dell’azienda, studi di settore, ecc. Contattate la SEGRETERIA ASSOSECCO al n. tel. 02.7750447: saremo lieti di fornire agli operatori (senza alcun impegno) informazioni per meglio comprendere il valore dell’Associazione e l’efficace rappresentanza degli interessi che essa può garantire. Per affrontare in modo responsabile le tematiche del settore ed ampliare la visione imprenditoriale, scegliete di entrare in Assosecco, il luogo ideale per essere SEMPRE informati ed evolvere professionalmente. La nostra sede è al centro di Milano (metropolitana rossa, fermata PALESTRO), corso Venezia, 47/49.
Gestione risorse? Osservo la biciclettina appoggiata al muro: praticamente nuova, sarà un regalo per la promozione, ed ammiro la versatilità del cambio. Quando ero ragazzino (sembra incredibile, ma lo sono stato anch’io) i più fortunati avevano un cambio a tre rapporti, questa bici, che sto ammirando ha ventuno combinazioni diverse, cerco di immaginarmi cosa avrei potuto fare, … tanti anni fa, con un simile mostro sotto il sellino. Nel frattempo arriva il ragazzino proprietario del mezzo (avrà dieci anni) e gli chiedo se è contento di avere tutte quelle possibilità di pedalata: mi guarda stupito, non sa di cosa parlo. Gli spiego i vantaggi di un cambio simile, specie nel luogo in cui ci troviamo che presenta tratti pianeggianti ma anche qualche salita piuttosto impegnativa, mi guarda con aria assente, inforca la bicicletta e se ne va. È timido, penso. Lo incontro il giorno dopo e gli chiedo se ha provato quell’aggeggio meraviglioso. “No, non mi interessa”, e se ne va. Forse, se glielo avessero spiegato i genitori, avrebbe recepito meglio il messaggio. Ma, ai genitori, qualcuno aveva spiegato tutte le possibilità del mezzo? Nell’incontro, aperto a tutti, che Assosecco ha organizzato il prossimo mese a Mortara, due nostri Consiglieri di buona volontà, presenteranno una serie di punti di riflessione sulle diverse possibilità di guadagno che la nostra attività, piccola o grande che sia, offre. Potranno essere cose scontate o idee nuove, comunque proposte da valutare, ma conosciamo almeno teoricamente tutte le opzioni operative che ci offrono le macchine che già abbiamo a disposizione nei nostri negozi? Chi usa il computer per la gestione dei capi sa che può servire per spedire e ricevere fax? Abbiamo mai preso in considerazione il fatto che la lavatrice o la lavasecco potrebbero essere utilizzate per fare trattamenti ammorbidenti sui capi nuovi di maglieria? Non pensiamo che offrire un servizio “valido” di impermeabilizzazione o reimpermeabilizzazione dei capi sportivi od invernali potrebbe essere ben accetto dalla clientela? Ma, innanzitutto, sappiamo che sono cose che si possono fare facilmente? Chi ci ha venduto il computer o la lavasecco ci ha illustrato tutte le possibilità della macchina che abbiamo acquistato? Naturalmente non voglio pensare che il venditore stesso non sapesse di queste elementari possibilità, così come non voglio pensare che chi ci fornisce i prodotti ausiliari non abbia cercato di illustrarci tutta la gamma a disposizione. Il succo di questa mia chiacchierata estiva si riduce ad un invito a studiare il modo migliore di sfruttare tutti i nostri investimenti, che devono ripagarci il più possibile dei sacrifici che abbiamo, e continuiamo, a fare. A presto. Cesare Locati
ASSOSECCO
PARLIAMONE TRA NOI
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ASSOSECCO
Corsi
Incontro formativo GRATUITO presso “LAVANDERIA LAMPO” Abbiamo il piacere di invitarVi ad un incontro informativo sulla nuova tecnologia di lavaggio a secco SYSTEM 4. Nel corso della giornata saranno confrontati i costi energetici dell’attività di lavanderia e verranno presentate proposte per innovare l’azienda ed iniziative per nuove opportunità di guadagno. L’appuntamento è per DOMENICA 2 OTTOBRE 2011 A PARTIRE dalle h. 8.30 presso LAVANDERIA LAMPO via U. Olevano, 48 - MORTARA (Pv)- tel. 0384.92767 Per ragioni organizzative Vi preghiamo di inviare (fax. 02.7750424 – e-mail: assosecco@unione.milano.it) la scheda di partecipazione al corso, entro e non oltre il 27 Settembre p.v. PROGRAMMA h. 8.30 Registrazione dei presenti h. 9.00 Apertura dei lavori - Cesare Locati h. 9.15 Benvenuto ai partecipanti - Rocco Lamoglie h. 9.30 Informazioni tecniche sul Sistema K4 - Roberto Grandi h. 9.45 Prove pratiche di lavaggio con K4 h. 10.15 Risparmio energetico in una lavanderia - Roberto Manara h. 10.45 Coffee Break h. 11.00 Finissaggio e stiratura di capi lavati con sistema K4 h. 12.00 Proposte per innovare l’azienda ed iniziative per nuove opportunità di guadagno: Riccardo Ripamonti - Rocco Lamoglie h. 12.30 Differenziare l’attività con l’esposizione e la vendita di prodotti - Gentile Natali h. 12.45 Buffet h. 14.00 Dibattito e conclusione dei lavori SCHEDA DI PARTECIPAZIONE INCONTRO FORMATIVO gratuito - presso LAVANDERIA LAMPO da completare e restituire alla Segreteria ASSOSECCO entro il 27 Settembre p.v. (fax. 02.7750424 - e.mail: assosecco@unione.milano.it)
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Nome ______________________________________________________________________ Cognome ___________________________________________________________________ Ragione Sociale ______________________________________________________________ ❐ Socio ASSOSECCO ❐ NON Socio ASSOSECCO Via _________________________________ Città _________________________ Prov. ___ Tel. _________________________________ Fax __________________________________ Cellulare _____________________________ E-mail________________________________ Eventuale accompagnatore _____________________________________________________ Ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs. 30 giugno 2003 n. 196 (trattamento dati personali) si informa che i dati saranno oggetto di trattamento svolto con o senza l’ausilio di sistemi informatici, nel pieno rispetto della normativa in vigore. Titolare dei dati forniti è Assosecco che viene autorizzata al trattamento dei dati personali.
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DATA …………………………...........…….. FIRMA…………………………….……………
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Sistri Si - Sistri No
ASSOSECCO
Il recente decreto legge del 13 agosto n. 138 ha, di fatto, abrogato il SISTRI. Dall’esperienza che abbiamo fatto in questi giorni risulta difficile prevedere cosa succederà quando il D.L. sarà convertito in Legge, la proposta ha però dato origine ad uno scambio di e-mail tra un Consigliere Assosecco e la Segreteria che ci sembra interessante pubblicare.
“Non siamo molto contenti di questa manovra che ha causato solo problemi e riunioni per capire come fare a districarsi con le nuove disposizioni. La cosa scandalosa è che oltre al versamento dell’iscrizione e alla chiavetta, che ha come al solito favorito qualche azienda che ha incassato un sacco di soldi, il governo ci ha messo un ricco ricarico guadagnando e spendendo risorse anche sue per gestire una cosa forse ingestibile o volutamente creata per far lavorare qualcuno. Sottolineo comunque che molti hanno dovuto organizzarsi con l’acquisto di pc, connessioni ad internet e rompere le scatole a amici parenti che ne capivano di più. E poi sono state pagate persone per organizzare creare e gestire questo sistema (vedi camera di commercio distribuzione call center ecc.) sempre soldi nostri, ma chi poi il responsabile non si sa mai... Non era meglio destinare questi soldi per fare un corso gratuito dove si poteva accrescere la cultura del rispetto dell’ambiente e sull’utilizzo delle tecnologie? Chi ha pensato al Sistri non era sicuramente in mala fede anzi voleva tutelare il nostro ambiente ma sicuramente non era un esperto di tecnologia ne tanto meno di organizzazione. Ma non capisco come possiamo fare a migliorare il nostro ambiente se prima non abbiamo rispetto delle piccole cose (tutti o quasi hanno il vizio di buttare la sigaretta per terra o si butta con una certa disinvoltura un pezzo di carta in strada).” Scusate delle due righe scritte al volo Ripamonti Riccardo.- Tintoria Candor
Gentile Sig. Ripamonti, concordiamo con la sua analisi: effettivamente la situazione italiana è confusa e disarmante. Resta la soddisfazione di Assosecco di avere agito con l’intento di informare con tempestività e completezza le aziende associate e non, senza speculare per la partecipazione a convegni e corsi che sono stati aperti a tutti e completamente gratuiti, come al contrario hanno fatto altre organizzazioni. Inoltre, risulta fondamentale comprendere l’importanza dell’azione di coagulo della categoria che Assosecco svolge in occasione dell’entrata in vigore di nuove normative e/o procedure operative. Con i migliori saluti. Emilia Pecorara Segretario Generale Assosecco
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21 puntata
Piccola guida del Pulitintore A cura di Ing. Vittorio Cianci direttore di LART
Trattamenti di finissaggio e nobilitazione
parte quinta
Per comprendere il comportamento dei capi durante la manutenzione è opportuno conoscere tutti quei trattamenti, in aggiunta a quelli già considerati nei mesi precedenti “ramatura, sanforizzo, mercerizzo, sodatura, garzatura, cimatura, smerigliatura calandratura, termofisso, cloraggio, bruciapelo, resinatura, spalmatura “eseguiti sui tessuti per vari scopi che modificano sostanzialmente le proprietà delle fibre i cui effetti potrebbero essere modificati o scomparire dopo il lavaggio.
Coagulati in poliuretano I poliuretani sciolti in dimetilformammide DMF sono ad oggi i protagonisti di una tecnologia che consente di ottenere prodotti spalmati o strutture tessili impregnate microporose con mano molto simile al fiore di pelle o alla pelle scamosciata. Il processo si basa sulla impregnazione e/o spalmatura di un adeguato supporto tessile con un PU e sfrutta l’affinità fisica del DMF con l’acqua. Il solvente viene sostituito dall’acqua ed il PU non più solubile coagula dando luogo ad una struttura microporosa.
Abbinatura o accoppiatura Si possono abbinare due tessuti per ottenere un articolo con le due facce esteticamente contrastanti, ad esempio una pelliccia sintetica ed una lamina polimerizzata effetto pelle per simulare uno shearling sintetico.
In un prossimo numero forniremo indicazioni più correte nella manutenzione per prevenire i difetti dei tessuti resinati.
Floccatura
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La floccatura o stampa a flock consiste nel far aderire al tessuto frammenti corti di fibre, chiamati fiocchi, per formare dei disegni ad effetto velluto. La stampa prevede tre fasi di lavorazione: • stampa a disegno del collante; • applicazione di flock; per flock si intende materiale fibroso corto (da 0,2 a 0,9 mm) in genere di viscosa, nylon vergine o rigenerato. L’applicazione del flock può avvenire per via meccanica (caduta o soffiatura sul materiale provvisto di collante seguita da una soffiatura per eliminare l’eccesso) o per via elettrostatica (con un campo elettrico si provoca l’orientamento e l’accelerazione del flock lanciato perpendicolarmente al tessuto e perfettamente orientato). Nelle zone stampate il col-
lante trattiene il flock e le stesse risultano coperte da uno strato regolare di peluria simile alla pelle vellutata di molti animali da pelo.
Pellicce ecologiche Le macchine per maglieria vengono usate per allestire finte pellicce utilizzando fibre acriliche e modacriliche; successive stampe e tinture del tessuto a maglia rendono i tessuti simili in aspetto al pelo da imitare. Le tecniche per allestire tessuti a pelo sono complesse. La procedura più comune consiste nel realizzare su macchina una maglia unita semplice in cui il fondo è costituito da un filo di fondo e di legatura e da un nastro cardato per il pelo. Mentre gli aghi tirano fuori il filato di fondo per formare le asole, essi afferrano il nastro e lo fanno passare attraverso di esse in modo che venga bloccato al loro interno dal filo di legatura.
Finissaggi con garzatura, cimatura, tintura o stampa danno luogo a perfette imitazioni delle pellicce animali: agnello – astrakan – visone - castorofoca – volpe – leopardo - lince - orsetto – scimmia - ecc.
Difetto più ricorrente: perdita di pelo in quanto lo stesso è poco ancorato al tessuto a maglia di supporto. Per verificare la tenuta o perdita di pelo viene utilizzata per la prova una striscia di nastro bi-adesivo con forza al distacco su tessuto standard di lana di 0,5 N/cm. Il nastro viene posto a contatto con il pelo esercitando una leggera pressione e viene staccato in senso contrario al senso del pelo.
Si valuta per confronto con la scala LART con giudizio da 1 pessimo a 5 ottimi.
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DIFETTI Degrado colore alla luce su seta La seta presenta una bassa solidità del colore alla luce. La maglietta nella zona di piegatura esposta alla luce presenta una riga più chiara.
Prevenzione Controllare per capi in seta la presenza di zone e fasce di tonalità più chiara che spesso sono interpretate come normali macchie da eliminare con il lavaggio. I viraggi di colore provocati dalla luce o dai faretti sono irreversibili “non si possono più eliminare “
Fuoriuscita di fili da alcune parti della trapunta
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Sulla trapunta nelle fasce grigie in un caso e nelle fasce marroni in un altro caso, sono presenti tratti di filo nero di lunghezza limitata in rilievo fuoriuscenti dalla struttura. Un filo nero in cotone è inserito nella struttura senza legami particolari che lo fissino al substrato tessile per cui è sufficiente un minimo sfregamento per provocare la fuoriuscita del filo nero in superficie. Abbiamo controllato la resistenza allo snagging (fili tirati) del tessuto verificando un valore piuttosto basso: 1 nella scala di giudizio da 1 pessimo a 5 ottimo. Il tessuto non è in grado di sopportare gli sfregamenti durante la normale manutenzione ad acqua, tra l’altro consentita dalla etichetta di manutenzione senza alcuna restrizione o riduzione di agitazione meccanica.
Prevenzione Nel caso di trapunte, in particolare con strutture aperte o in rilievo, è bene effettuare una prova di sfregamento con un velcro in varie parti del capo per verificare la tenuta o la fuoriuscita di fili o peluria.
MUSEO DELLE ETICHETTE
L’etichetta di composizione è errata in base alla legge 883 in quanto lo “spandex” è un marchio di una fibra elastomerica prodotta in America. Si doveva indicare il 5% di elastan al posto del 5% di “spandex”.
L’etichetta sotto riportata vieta il lavaggio a secco e l’asciugatura in tumbler, ma non è stato indicato come deve essere lavato il capo. In aggiunta la parola inglese “do not tumbler dry” è stata tradotta in italiano “non centrifugare”.
Lavare solo a secco con precauzione e asciugare in piano.
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“SE NON SAI DOMANDA” Nella rubrica “SE NON SAI DOMANDA” l’Ing. Vittorio Cianci e il suo Staff di collaboratori saranno a vostra disposizione per rispondere a tutte le domande che invierete via e-mail agli indirizzi indicati.
SE NON SAI DOMANDA
L’ESPERTO RISPONDE
(Risposte chiare a problemi complessi) • Domande riguardanti problemi tecnici legati ai materiali, alle difettosità, alla tossicità, ai reclami, alle anticipazioni dei materiali e alle problematiche di manutenzione, alla chimica tessile del lavaggio • Domande riguardanti le controversie • Informazioni generali e altre informazioni • Problematiche di manutenzione e di chimica tessile del lavaggio
I quesiti vanno inviati a info@detergomagazine.net oppure a e-mail: lart@lartessile.it Le domande più interessanti saranno pubblicate con relativa risposta
RISPOSTE ALLE DOMANDE PERVENUTE NEL MESE DI GIUGNO Perché alcuni tessuti utilizzati per le fodere dei piumini e resinati diventano appiccicosi con il lavaggio ad acqua? Ing. Vittorio Cianci Le cause del difetto è da attribuirsi ad una non perfetta reticolazione del collante che nel tempo ha subito un processo di idrolisi. Per idrolisi si intende la frammentazione del polimero collante per effetto dell’umidità e dell’invecchiamento (il polimero si rompe diventa appiccicoso e non esercita più alcuna forza di adesione col substrato tessile). Spesso per dare ad un tessuto una mano morbida l’operazione di reticolazione del collante non viene del tutto completata (non viene raggiunto lo stato di “perfezione” del poliuretano). Una imperfetta reticolazione può determinare l’idrolisi del collante e causare il difetto lamentato “degrado del collante, appiccicosità, distacco, sfogliatura del film ecc.” senza sottoporre il capo ad alcuna manutenzione. Le cause pertanto possono essere: • la resina che nel tempo si idrolizza • la resina non è ben reticolata.
Quali sono i candeggianti più usati rispetto alla composizione fibrosa del tessuto?
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Ing. Vittorio Cianci Talvolta i tessuti o capi vengono candeggiati allo scopo di renderli più bianchi o di rimuovere le macchie. Qualora si usi un candeggiante chimico (ad esempio ipoclorito sodico o candeggina domestica) esso dovrebbe venire versato in acqua ed agitato accuratamente prima di introdurre il capo da lavare, per evitare danneggiamenti, quali macchie, degradi di colore, falli, che una concentrazione troppo elevata dell’agente di sbianca potrebbe provocare. La funzione del candeggiante chimico è quella di ossidare le ultime tracce di sporco che i tensioattivi non riescono ad eliminare come le macchie di vino, caffè, salsa, frutta, ecc. I candeggianti chimici usuali sono: perborato sodico - ipoclorito sodico - acqua ossigenata - idrosolfito. Nel grafico seguente è indicato il comportamento delle varie fibre ai trattamenti di candeggio; la diversa sensibilità delle varie fibre impone la scelta del tipo di candeggiante dal più aggressivo (candeggina) al meno aggressivo (acqua ossigenata). Nel grafico è indicato il tipo di candeggiante più adatto ad ogni singola fibra.
Perche spesso gli accessori metallici montati su pelle si ossidano? Ing. Vittorio Cianci Nella foto seguente le zip montate nel giubbino presentano un inscurimento delle componenti metalliche causate da ossidazione.
Il degrado delle zip montate sul giubbino è imputabile ai residui di concia spesso presenti sugli indumenti in pelle (in particolar modo zolfo). Secondo l’esperienza di laboratorio, quantità di zolfo superiori a 2.000 mg/kg (0,2%) possono dare origine alle ossidazioni lamentate.
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Se voglio aprire una lavanderia cosa devo fare? È la richiesta di una lavanderia che si rivolge a LART per avere ragguagli in merito Ing. Vittorio Cianci È necessario fare riferimento alla legge 84/2006 sulle Tintolavanderie e alla sua applicabilità. La competenza di tale legge spetta alle regioni e non devono derivare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica. La lavanderia si rivolge all’amministrazione comunale e chiede di aprire l’attività di tinto lavanderia. L’amministrazione comunale chiede alla lavanderia in base alla legge 84/2006 che si nomini un responsabile tecnico. Il responsabile tecnico deve essere in possesso di uno dei requisiti previsti dalla legge. a) frequenza di corsi di qualificazione tecnico-professionale di almeno 450 ore da svolgersi nell’arco di un anno; b) attestato di qualifica in materia attinente l’attività conseguito ai sensi della legislazione vigente in materia di formazione professionale integrato dall’inserimento della durata di 1 anno presso altra tintolavanderia da effettuarsi nell’arco di tre anni; c) diploma di maturità tecnica o professionale o di livello post secondario superiore o universitario in materie inerenti l’attività; d) periodo di inserimento presso imprese del settore non inferiore a 1, 2 o 3 anni a seconda dell’esistenza di un pregresso rapporto di apprendistato o della posizione ricoperta in azienda. Non valgono gli attestati e i diplomi rilasciati a seguito di frequenza a corsi professionali che non sono stati autorizzati o riconosciuti dagli organi pubblici competenti. La lavanderia nomina il responsabile tecnico provvisorio; poiché non possiede i requisiti di cui ai punti “b”, “c” e “d” e chiede di conoscere l’istituto autorizzato dove si terranno i corsi ed i relativi costi, come indicato al punto a. L’amministrazione comunale non è in grado di rispondere e probabilmente consiglierà a voce intanto di avviare l’attività, e poi si vedrà. La lavanderia avvia l’attività e si potranno verificare due situazioni: - l’amministrazione comunale potrebbe revocargli il permesso di attività (non vi è una disposizione che non lo vieti) se la Regione non ha nel frattempo istituito i corsi per il tecnico professionale oppure il tecnico dovrà trasferirsi in altra regione lontana dalla sua se in quella regione sono stati istituiti i corsi riconosciuti legalmente. - passato un certo tempo senza aver partecipato ad alcun corso, automaticamente i requisiti di legge sono rispettati senza aver partecipato ad alcun corso. Solo un matto o squilibrato aprirà una attività di lavanderia con obblighi di legge previsti e certi e l’impossibilità e/o l’incertezza di soddisfarli. Anziché sostenere a forza e a divulgare la legge come dei Paladini in Terrasanta, le associazioni avrebbero dovuto prima aiutare gli organi competenti a individuare gli istituti riconosciuti in grado di tenere i corsi di formazione, poi stabilire i contenuti dei corsi, scegliere i docenti, stabilire i costi ecc.; invece le associazioni esultano del risultato: “la legge c’è - avevano ragione noi - non manca proprio nulla” si leggeva in un comunicato pubblicato dalle Associazioni su Detergo. Il classico pasticcio all’italiana.
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Domande pervenute nel mese di luglio/agosto • Cosa è la durezza dell’acqua e come si misura? • Si può utilizzare la candeggina nel lavaggio ad acqua dei piumini o piumoni bianchi? • Perché il nickel è proibito? LART LABORATORIO ANALISI E RICERCA TESSILE 41012 Carpi (MO) - Via Vasco Da Gama, 2 - Tel. 059/645279 - Fax 059/621856 e-mail: lart@lartessile.it http://www.lartessile.it - Skype lartsrl
Sistemi EAS Importanti per i commercianti ma, se di cattiva qualità, un pericolo per i pulitintori Un nuovo spettro si aggira nelle attività di pulisecco. Si chiama EAS (Electronic Article Surveillance) ed è un sistema di sorveglianza elettronica degli articoli di abbigliamento in grado di offrire ai dettaglianti la tecnologia anti-taccheggio più efficace sul mercato, ma che sta portando nuovi grattacapi ai professionisti della manutenzione. Si tratta di quella piccola etichetta in plastica nera o bianca oppure trasparente che, incollata al capo di abbigliamento in zone nascoste, alle volte sui capi di valore ne viene posta anche più di una, fa scattare l’allarme ai varchi in uscita se non viene prima disattivata alla cassa. Una innovazione antitaccheggio importante per aiutare i retailer a proteggere i profitti, con la garanzia di una netta riduzione di furti. Sin qui tutto bene. Il problema però si manifesta al momento della manutenzione quando, se il capo deve essere lavato a secco, queste etichette spesso si sciolgono letteralmente nella macchina provocando un mare di guai: non solo rovinano tutti i capi della macchinata, ma danneggiano la stessa lavatrice i cui filtri devono essere ripuliti se non sostituiti ed il liquido completamente distillato. La frequenza crescente con cui colleghi ci chiamano segnalandoci il danno subito, ci porta a pensare che il diffondersi del sistema ha fatto entrare nel mercato un numero elevato di etichette o difettose o di scarsa qualità che, a differenza di quelle di un tempo, non resistono al trattamento con percloro. Lungi da noi l’idea di combattere questo sistema di controllo, a quanto pare efficace, chiediamo però che venga trovata una soluzione che garantisca anche il nostro lavoro. Queste etichette infatti sono difficilissime da individuare, vengono messe in zone nascoste per evitare che i malintenzionati le stacchino e, una volta sciolte, diventa anche estremamente difficile individuare il capo al quale
erano incollate. Da qui il mio appello ai commercianti. “Se siete utilizzatori di questo sistema, chiedete la collaborazione della pulitura a secco a voi più vicina, una breve spruzzata di percloro su un campione delle etichette che intendete comperare vi permetterà di sapere se il prodotto che vi vogliono vendere è affidabile o meno. Inoltre, sensibilizzate i vostro personale sul problema affinché oltre a smagnetizzarla, tolgano l’etichetta dal capo prima di consegnarlo all’acquirente.” Oltretutto bisognerebbe fare attenzione anche a dove si posiziona l’antitaccheggio. In alcuni casi infatti, la colla che resta sul capo, se questo viene lavato ad acqua ad esempio, può catalizzare colori strani oppure spalmarsi. Produttori, commercianti e pulitintori sono una filiera che nella collaborazione può e deve trovare motivo di benessere e sviluppo comuni.
di Letizia Baccichet Presidente nazionale ANIL Confartigianato
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Notizie dal Territorio
Aggiorna…Menti 2011 Pulitinto Lavanderie Conoscere la filiera per erogare un servizio migliore Visita alla
Per informazioni sulle iniziative: Segreteria Sistema Moda tel. 0444-168305. Oppure Confartigianato del Veneto 041- 2902954
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Ventiquattro operatori di pulitura a secco di 18 diverse aziende, quattro Dirigenti di Categoria dei Direttivi provinciali di Padova e Treviso oltre ai funzionari di categoria sia provinciale che regionale. Questo il gruppo che ha aderito alla giornata formativa realizzata lo scorso 4 luglio a Valdagno grazie al contributo del Comitato di categoria Pulitintolavanderie dell’EBAV. Per la prima delle tre uscite in programma nel progetto formativo: “AGGIORNA…MENTI 2011 conoscere la filiera per erogare un servizio migliore” (vedasi anche l’articolo pubblicato con lo stesso titolo nel precedente numero di DETERGO) è stata scelta una delle più importanti aziende del tessile italiano: il Gruppo Marzotto di Valdagno. Da 175 anni sinonimo di competitività e capacità di innovazione, Marzotto è oggi uno dei protagonisti di rilevanza mondiale nell’industria del tessile, forse l’unico nel panorama mondiale che, attraverso marchi di grande prestigio, detiene una posizione di assoluto rilievo per ricerca, innovazione, qualità e volumi sia nel mercato mondiale dei filati che in quello dei tessuti. Il Gruppo Marzotto opera direttamente nel settore dei tessuti di lana e di cotone per ab-
bigliamento e nell’arredo casa e, attraverso partecipazioni, nel settore della seta e dei filati di lana per maglieria e dei filati di lino. La cronaca della giornata formativa inizia nei locali del RiTex (Laboratorio Ricerca e Analisi Tessili) struttura per la consulenza e analisi nel settore tessile fibre, filati, tessuti, capi confezionati, studi di difettosità, convenzionato con Confartigianato Vicenza. Il laboratorio RiTex è accreditato ACCREDIA. In RiTex i partecipanti alla giornata di formazione hanno seguito la lezione, condotta dalla dottoressa Claudia Sperotto responsabile del laboratorio, di introduzione alla tessitura. Una esposizione molto interessante con la doppia valenza di spiegare teoricamente le varie fasi si lavorazione ed i macchinari impiegati per la lavorazioni, che successivamente si sarebbero visti nello stabilimento e porre in risalto le problematiche ed i difetti dei capi conseguenti al non rispetto delle corrette fasi della lavorazione. Trasferito poi a Valdagno, il gruppo è stato accolto dal Direttore Tecnico e di Produzione Divisione Tessuti di Marzotto dr. Bruno Bagnara che lo ha guidato ai reparti di orditura,
tessitura, finissaggio e controllo qualità dei tessuti. “Una esperienza straordinaria - racconta la Presidente del mestiere di Vicenza Lunardon - innanzi tutto per la completezza delle fasi che abbiamo avuto la possibilità di vedere. Marzotto è tra le ultime aziende mondiali ad avere in casa orditura, tessitura e finissaggio alle quali va aggiunto il laboratorio di controllo qualità sia delle materie prime in entrata sia del prodotto finito in uscita. La visita a questo laboratorio di controllo è stata estremamente interessane e formativa per chi fa il nostro mestiere”. Decine le domande poste, gli approfondimenti richiesti dai partecipanti, tutte pienamente e professionalmente soddisfatte dalle spiegazioni fornite dai tecnici Marzotto, a dimostrazione che la categoria ha voglia di crescere. “La conoscenza - conclude Lunardon - è la chiave del successo nel mondo del lavoro. Una regola che è ancor più valida nel nostro settore dove siamo quotidianamente chiamati a spiegare ai clienti errori ed omissioni che non dipendono certamente da noi ma dalla necessità delle aziende produttrici di rincorrere bizzarrie di una moda sempre più spinta”. Da qui l’importanza di vedere in diretta i procedimenti ed i processi di realizzazione dei capi/lavorazioni utili a comprendere e a risolvere correttamente le problematiche che si riscontrano nel processo di manutenzione. Questi gli argomenti trattati nel corso di questa giornata formativa: LE FIBRE TESSILI Le caratteristiche delle fibre Definizione di tessuto Tipologie di tessuto Tessuto ortogonale Schema di intreccio Operazioni preliminari alla tessitura: l’ordito L’inserzione della trama
Supercentrifugante Kg 16 Essiccatore Kg 16
INTRECCI: classificazione dei tessuti ortogonali in funzione degli elementi costituenti
In meno di 84 cm, lavi e asciughi anche in wet cleaning
ARMATURE FONDAMENTALI: armature di rapporto quadrato che posseggono un solo punto di legatura per ogni filo e per ogni trama Denominazioni tipiche di alcuni tessuti
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IL FINISSAGGIO Garzatura e smerigliatura Cimatura
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LA TINTURA I coloranti Classificazione tecnologica Il fenomeno della tintura Diffusione: avvicinamento del colorante alla fibra Adsorbimento: contatto superficiale tra fibra e colorante Diffusione solida: diffusione del colorante attraverso l’interno della fibra
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Notizie Sindacali
ETICHETTATURA TESSILE Il Consiglio dell’UE adotta formalmente il testo in seconda lettura
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Il Consiglio UE Agricoltura e Pesca, lo scorso 19 luglio, ha adottato formalmente il regolamento per la revisione del sistema europeo di descrizione delle fibre e di etichettatura dei prodotti tessili. Il testo, frutto di un accordo politico raggiunto in sede di trilogo, è stato votato in seconda lettura in Parlamento Europeo nella seduta plenaria dell’11 maggio 2011. Il regolamento stabilisce nuove norme sull’uso delle denominazioni di fibre tessili e sull’etichettatura, marcatura e determinazione della composizione fibrosa dei prodotti tessili, al fine di migliorare il funzionamento del mercato interno e di fornire informazioni maggiormente precise ai consumatori. Alcune delle principali disposizioni previste dal regolamento per migliorare il sistema sono: • Semplificazione e miglioramento del quadro normativo esistente per lo sviluppo e la diffusione di nuove fibre, al fine di incoraggiare l’innovazione nel settore tessile e dell’abbigliamento e per permettere agli utilizzatori di fibre e ai consumatori di beneficiare di prodotti innovativi in tempi rapidi; • miglioramento della trasparenza del processo teso a registrare nuove fibre nella lista delle denominazioni armonizzate di fibre; • garanzia che l’informazione corretta sia resa disponibile ai consumatori in tutta l’Unione. Il regolamento non impedirà agli operatori economici di indicare, in aggiunta alle norme obbligatorie sull’etichettatura di composizione e marcatura, la presenza di piccole quantità di fibre richieste per mantenere la qualità originale del prodotto tessile; • l’obbligo di indicare la presenza di parti non tessili di origine animale sull’etichetta; • riduzione degli oneri amministrativi per le autorità nazionali, al fine di consentire un’adozione più rapida di nuove denominazioni di fibre da applicare allo stesso tempo
in tutta l’UE; • fissazione dei metodi di campionatura e di analisi di prodotti tessili che possono essere trasformati in norme europee; • semplificazione normativa, sostituendo le tre direttive esistenti in materia (73/44/CEE, 96/73/CEE e 2008/121/CE) con un unico strumento giuridico. Il nuovo atto prevede espressamente la responsabilità dei fabbricanti e degli importatori nel garantire la fornitura dell’etichetta o del marchio e l’accuratezza delle informazioni in esso contenute quando immettono un prodotto tessile sul mercato europeo. L’art. 5 del Regolamento stabilisce che per la descrizione della composizione fibrosa nelle etichette e nel contrassegno di prodotti tessili sono utilizzate solo le denominazioni di fibre tessili elencate nell’apposito allegato I, e che è vietato l’impiego delle denominazioni elencate nell’allegato per designare qualsiasi altra fibra, sia a titolo principale, sia a titolo di radice, sia in forma di aggettivo. Inoltre il regolamento vieta l’impiego della denominazione “seta” per indicare la forma o la presentazione particolare di fibre tessili in filo continuo. Entro il 30 settembre 2013 la Commissione dovrà presentare una relazione al Parlamento europeo e al Consiglio riguardante possibili nuovi obblighi di etichettatura da introdurre a livello di Unione, nell’intento di fornire ai consumatori informazioni accurate, pertinenti, comprensibili e comparabili sulle caratteristiche dei prodotti tessili. Il Regolamento entrerà in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella G.U. dell’Unione Europea (che dovrebbe avvenire entro i prossimi 30 gg) e si applicherà a decorrere dal sesto mese dall’entrata in vigore.
ALLEGATO I Elenco delle denominazioni delle fibre tessili (di cui all’articolo 5)
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Notizie Sindacali
Capi di abbigliamento “pericolosi” per la salute? La prevenzione si chiama 100% made in Italy
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Tracce di sostanze chimiche tossiche capaci di provocare danni agli organi riproduttivi umani sono stati riscontrati in alcuni prodotti realizzati da quattordici grandi aziende di abbigliamento. La denuncia arriva da Greenpeace, nel rapporto “Dirty laundry 2” presentato recentemente a Pechino, che punta il dito contro Adidas, Uniqlo, Calvin Klein, Li Ning, H&M, Abercrombie & Fitch, Lacoste, Converse e Ralph Lauren. Secondo l’organizzazione internazionale a difesa dell’ambiente, i marchi sotto accusa, che producono abiti in Cina, Vietnam, Malesia e Filippine, utilizzerebbero nonilfenoli etossilati, sostanze chimiche pericolose per la salute Nel rapporto si legge che dalle analisi eseguite sui capi in esame, è emerso che gli indumenti rilasciano sostanze chimiche tossiche che negli uomini possono danneggiare gli organi riproduttivi. Ad allarmare sono gli etossilati di nonilfeno-
lo (NPE). Stando a quanto reso noto da Greenpeace, queste sono sostanze chimiche largamente utilizzate come detergenti in molti processi industriali e nella produzione di tessuti naturali e sintetici. Il nonifenolo è un distruttore endocrino pertanto, a parere degli esperti, la sostanza può contaminare la catena alimentare e accumularsi negli organismi viventi, mettendo a rischio la loro fertilità, il sistema riproduttivo, la crescita. Non è solo un problema dei paesi in cui vengono prodotti i capi, fa sapere Greenpeace: poiché una quantità residua di NPE viene rilasciata durante il lavaggio degli indumenti, la sostanza viene liberata anche nei Paesi in cui il suo uso è vietato. Assumendo per vero quanto denunciato da Greenpeace, non è secondario, quindi, per la nostra salute il luogo dove è stato prodotto un capo. Così come non è secondario avere certezza che ciò che viene indicato come prodotto in un Paese sia veramente stato prodotto in quel paese. La battaglia che da tempo sostiene Confartigianato per la difesa e la valorizzazione delle produzioni veramente Made in Italy, quelle cioè che possono a norma di legge ( legge 166/2009) fregiarsi della dicitura 100% prodotto italiano, appare alla luce di quanto denunciato da Greenpeace, determinanti anche per la difesa della nostra salute. Non a caso Confartigianato da tempo sostiene iniziative che rendano trasparenti le località di produzione dei capi: uno su tutti il sistema volontario di tracciabilità ITF. Sulle pagine di questa rivista abbiamo più parlato di questa certificazione messa in atto dal sistema delle Camere di Commercio. Ora Confartigianato promuove il marchio 100% Made in Italy con il motto che le è proprio OCCHIO ALL’ETICHETTA!
Più che un collega, un amico
SERGIO LONGONI ci hai lasciato in una calda giornata romana di agosto. È triste pensare come una amicizia maturata in tanti anni di collaborazione, spesso, molto spesso fuori da ogni interesse economico, improvvisamente termina per la fine di una vita! Sergio noi desideriamo e continuiamo a sentirti vicino a noi, con la tua serenità con la tua professionalità e la tua saggia dolcezza! Ti vogliamo bene Sergio sempre e per sempre Walter Darini Giovanni Ristè
Elenco iscritti all’Associazione Fornitori Aziende Manutenzione dei Tessili L’ASSOCIAZIONE FORNITORI AZIENDE MANUTENZIONE DEI TESSILI comprende i fabbricanti di macchinari, attrezzature ed accessori per il lavaggio ad acqua e a secco, per la stiratura ed il finissaggio; i produttori di detergenti, solventi, materie ausiliarie; i produttori di manufatti tessili. Con il progredire della società ed il maggior rilievo posto alle tematiche legate all’igiene, alla pulizia, alla salvaguardia ambientale ed al risparmio energetico, il comparto della manutenzione dei tessili ha acquisito un’importanza ed un significato pregnante, soprattutto nei confronti di un’opinione pubblica che ha rivalutato e finalmente compreso la funzione socialmente utile svolta dal comparto.
S c o p i L’ASSOCIAZIONE FORNITORI AZIENDE MANUTENZIONE DEI TESSILI si propone in modo specifico di: • riunire per la trattazione delle questioni di comune interesse tutti coloro che esercitano le attività legate alla manutenzione dei tessili; • stimolare la solidarietà e la collaborazione degli imprenditori del settore nel contesto di una libera e competitiva società in evoluzione; • promuovere e sostenere ogni iniziativa atta a favorire il miglior esercizio dell’attività delle imprese associate;
• difendere i legittimi interessi dei soci in tutte le questioni di ordine economico, giuridico e sindacale; • collaborare per le questioni di interesse generale, tanto con le autorità, quanto con eventuali altre Associazioni proponentesi scopi identici o similari ai propri; • diffondere anche con corsi professionali, studi, consulenze, ricerche, mostre, esposizioni, pubblicazioni, opere di divulgazione e con ogni mezzo utile la conoscenza, lo sviluppo, il progresso, la discussione delle attività proprie del settore merceologico per il miglioramento del prodotto e la riduzione dei costi anche nell’interesse della clientela; • attivare contatti con Enti, Ministeri ed Istituzioni.
Vi segnaliamo i nominativi, suddivisi per settori merceologi- Mentre ringraziamo le aziende che già lo hanno fatto, conci, delle aziende fornitrici che hanno aderito all'Associazio- fidiamo nell’adesione di numerose altre. ne secondo quanto previsto dallo Statuto.
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