IL CUORE DELL’ARMENIA

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MONDO Thailandia e Indonesia

EUROPA Le vie della birra

MODA Ermanno Scervino

ATTUALITĂ€ Samantha Cristoforetti

ULISSE

ANNO XXXVIII | NOVEMBRE 2015 | No 372


EXPLORE ARMENIA

IL CUORE DELL’ARMENIA

Dal centro alle estremità, il suo fascino è grande in ogni stagione dell’anno

La grande scalinata di Cascade a Yerevan, capitale armena. Foto PAN

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di Federico Thoman i parte dal centro, per poi andare verso le estremità. Il punto di partenza del viaggio armeno di Ulisse è Erevan, la capitale, che si trova nel cuore del Paese in una piana dominata, sullo sfondo, dal monte Ararat. La cima su cui, secondo la tradizione, l’arca di Noè si fermò dopo il diluvio universale. Qui risiede un terzo dei 3 milioni di abitanti dell’Armenia. Erevan è più antica di Roma (fu fondata nel 782 a.C.) e incarna la capacità che ha questo popolo di vivere un presente dinamico senza dimenticare un passato ricco di storia, come testimoniano le tracce del regno armeno di Urartu: la fortezza di Erebuni e Karmir Blur (la ‘Collina Rossa’). Il cuore della città è piazza della Repubblica, su cui si affacciano palazzi governativi ma anche il Museo Nazionale di Storia Armena. L’imponenza dei volumi, eco del periodo sovietico, è addolcita dalle fontane

THE HEART OF ARMENIA From the centre to the borders, fascinating all year round From the centre to the borders. The departure point for Ulisse’s Armenian journey is w, the capital right in the heart of the country on the plains dominated by Mount Ararat, the peak, as tradition goes, on which Noah’s ark came to rest after the great flood. Yerevan is home to a third of Armenia’s 3 million inhabitants, and a city more ancient than Rome (founded in 782 B.C.) that incarnates the capacity of this people to live in a dynamic present without forgetting a past rich in history, witnessed by the ruins of the ancient Armenian kingdom of Urartu: the fortress of Erebuni and Karmir Blur (the ‘Red Hill’). The city’s heart is the Republic Square, bordered by government buildings and the Armenian Natural History Museum. Their imposing volumes, an echo of the soviet era, are softened by fountains that sooth passers-by with plays of light and sound

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Il cuore di Erevan by night: piazza della Repubblica. Foto PAN

Vernissage, il mercatino delle pulci della capitale

Il tempio ellenistico di Garni risale al I sec. d C. Foto di Garen Kokcyian

che, di sera, allietano i passanti con giochi di luci e suoni. Uno dei luoghi più spettacolari della città è Cascade, la ‘cascata’, che è anche il centro dell’arte contemporanea locale. Tanti gradoni di pietra ospitano, su vari livelli, opere e sculture. Ancora più in alto, sulla collina Tsitsernakaberd, si trova il complesso del Memoriale di Tsitsernakaberd: il 2015 è l’anno del centenario di questa tragedia che colpì il popolo d’Armenia. Vernissage è il mercatino delle pulci, si trova in centro e qui, nel week end, si possono trovare manufatti dell’artigianato armeno, come il tipico flauto in legno di albicocco, il ‘duduk’, ma anche medaglie d’epoca sovietica o gioielli del periodo zarista. Per gustare i piatti della cucina armena, consigliamo su tutti High Rest, in via Tumanyan, accanto al distretto della moda. La raffinatezza degli interni, di gusto locale e internazionale, fa da cornice alla qualità dei piatti: tutte le materie prime provengono dalle proprietà di Gabriel, il padrone del locale. La cucina armena offre una vasta gamma di piatti, con carne, formaggi, verdure e spezie tra i protagonisti. Il coriandolo, un prezzemolo ancora più aromatico e intenso, è il re delle erbe utilizzate. Alla base di tutto c’è il Lavash, pane sottile come un panno di stoffa che viene cucinato nel ‘tonir’, il forno interrato. Da provare poi i Manti, ravioli al forno, e i Qiufta, involtini di carne impastati con il cognac e bolliti nell'acqua. Per suggellare un buon pasto consigliamo l’ottimo brandy armeno: in città ci sono diversi produttori che aprono le porte ai visitatori. Alla fabbrica Noy si possono assaggiare qualità pregiate. La vita notturna di Erevan è vivace: i giovani si riversano nelle strade del centro tra piazza della Repubblica e l’Opera. La città è molto tranquilla e sicura, e per gli spostamenti i taxi offrono comodità e rapidità a prezzi veramente bassi. Per chi ama il jazz imperdibile è il Malkhas Jazz Club, uno dei locali più in vista della capitale e frequentato da vip (le sorelle Kardashian, che sono di origine armena) e capi di Stato. La cortesia e l’ospitalità armene sono esaltate da comfort e servizi di livello internazionale in hotel come il Golden Tulip Yerevan, il Double Tree Hilton, il Tufenkian, l’Opera Suite e il National. Lasciata Erevan, a

in the evenings. One of the city’s most spectacular places is the Cascade, a giant stairway that’s also the local contemporary art centre, with artworks and sculptures housed at various levels in the colossal stone steps. Even higher up, on Tsitsernakaberd hill, we find the Tsitsernakaberd Memorial Complex: 2015 marks the centenary of this tragedy for the Armenian people. Vernissage is the city’s flea market. Here, at weekends, you can find all kinds of Armenian artefacts, from ‘duduks’ ( traditional apricot wood flutes) to soviet era medals or jewellery from Tsarist Russia. To get a taste of Armenian cuisine we recommend above all others the High Rest, in Tumanyan street close by the fashion district. Its elegant local and international style interiors are the perfect backdrop to the quality dishes served, all made with produce from the estates of Gabriel, the restaurant’s owner. Armenian cuisine offers a vast range of dishes starring meat, cheese, vegetables and spices, but coriander, a more aromatic, intense kind of parsley, is the favourite herb. The staple for everything is Lavash, thin, unleavened bread made in a clay oven or ‘tonir’. Armenian specialties include Manti, baked ravioli, and Qiufta, meaty wraps marinated in with cognac and boiled. To round off a good meal we recommend some excellent Armenian brandy: the city has a number of producers open to visitors, and you can taste some particularly prized qualities at the Noy factory. Nightlife in Yerevan is buzzing. The city’s young people gather in the evenings between Republic Square and the Opera, but Yerevan is a safe, peaceful city, and taxis are the best way of getting around: comfortable, quick and really cheap. A must for any self-respecting jazz lover is a night at the Malkaus Jazz Club, one of the capital’s most renowned clubs and haunt of heads of State and VIPs like the Kardashyan sisters (originally from Armenia). The natural courtesy and hospitality of the Armenians are even further exalted by the comfort and international standard services offered by hotels like the Golden Tulip Yerevan, the Double Tree Hilton, the Tufenkian, the Opera Suite and the National. Leaving Yerevan, half an hour’s drive from the capital we find

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mezz'ora di distanza dalla capitale c'è Echmiadzin, la Santa Sede della Chiesa Apostolica Armena. La comunità cristiana ha qui radici antichissime: l'Armenia è stata la prima ad adottare ufficialmente il cristianesimo, nel 301, prima ancora dell’impero romano. Non lontano dalla capitale, perfette per una gita fuori porta, si trovano vicine tra loro Garni e Geghard. La prima ospita un tempio ellenistico del I sec. d.C. dedicato al dio Mitra; a Geghard c’è invece un monastero del IV sec. mirabilmente scolpito nella roccia. Se invece ci si vuole spingere più verso il Sud, la prima tappa è il monastero di Khor Virap, il ‘pozzo profondo’. Situato su un piccolo colle nella regione di Ararat, alle pendici del grande monte, è il luogo dove fu convertito al cristianesimo il re armeno Tiridate III da San Gregorio Illuminatore. Il santo in precedenza rimase imprigionato 15 anni in un pozzo. Luogo che è ancora oggi possibile visitare scendendo una ripida scala. Viaggiare in auto nel cuore dell’Armenia è un piacere per gli occhi, con gli altipiani incontaminati e, lungo le strade, i contadini che allestiscono banchetti di legno e paglia per vendere i prodotti dei loro raccolti. Per spezzare il viaggio, passate un giorno a Jermuk, nella regione di Vayots Dzor: la città, un tempo luogo di villeggiatura dei principi armeni, è famosa per le sue acque termali. Poco lontano c’è Areni, la patria del vino, dove c’è il sito di produzione enologica più antico del mondo, risalente al terzo millennio a.C. Proseguendo ancora un po’ verso Sud, nella regione di Siunik, arriviamo a Tatev, centro medievale. L’antico monastero è collegato alla strada principale dalla funivia più lunga del mondo, oltre 5 chilometri: nei 15 minuti di traversata si può ammirare il canyon sottostante dove ci sono alcune rovine di edifici, sacri e non. Per gli amanti della montagna c’è invece il Nord del Paese. Nella regione di Kotayk, si trova la ‘valle fiorita’, Tsakhkadzor. D’inverno è la meta preferita degli sciatori, d’estate degli amanti del trekking e delle gite in mountain bike. Vale davvero la pena scoprire le virtù di questo popolo sempre ospitale e le innumerevoli ricchezze del suo territorio!

Echmiadzin, the main religious centre of the Armenian Apostolic Church. The Christian community has very ancient roots here: in the year 301 Christianity was proclaimed as the state religion of Armenia, even before the Roman empire. Not far from the capital and perfect for a quick excursion, Garni and Geghard are two neighbouring villages, the former with a beautiful 1st century AD Hellenistic temple dedicated to the god Mitra, and the latter a 4th century monastery masterfully sculpted into the rock. On the other hand, travelling south the first stop is the monastery of Khor Virap, or ‘deep well’. Set on a low hill in the region of Ararat in the foothills of the great Mount, this is where Armenian king Tiridates III was converted to Christianity by St. Gregory the Illuminator. The Saint had previously been imprisoned for 15 years in a well, a place you can still see today, at the bottom of a steep stairway. Driving through the heart of Armenia is a feast for the eyes: the uncontaminated high plains, the farmers setting up stands of wood and straw on the roadsides to sell their produce. To break your journey, spend a day in Jermuk, in the Vayots Dzor region: the city, once a summer retreat for the princes of Armenia, is famed for its thermal springs. Not far from there is Areni, the homeland of Armenian wines and one of the world’s most ancient wine producing sites, dating back three thousand years before Christ. A little further south, in the region of Siunik, we reach the medieval centre of Tatev. The ancient monastery is linked to the main road by the world’s longest aerial tramway, built in a single section 5 kilometres long: the 15 minute ride offers spectacular views to the gorge below, where you can see a number of ruined churches and other buildings. Then for mountain lovers there’s the country’s north. In the Kotayk region, we find Tsakhkadzor, which literally means valley of flowers. In the winter it’s the favourite resort of skiers, giving way to trekkers and mountain bikers in the summer. Armenia is truly worth a visit, simply to discover its exceptionally hospitable people and the unique heritage of its lands!

Khor Virap, monastero sacro per la Chiesa Armena. Foto di Garen Kokcyian

I VOLI PER YEREVAN • Per raggiungere Yerevan i passeggeri possono approfittare di numerose opzioni di viaggio offerte da Alitalia tra l’Italia e Parigi CDG (5 frequenze giornaliere da Roma Fiumicino, 20 frequenze settimanali da Milano Linate) e da qui in proseguimento verso la capitale armena grazie a due collegamenti bisettimanali diretti (mer e sab da Parigi per Yerevan; gio e dom da Yerevan per Parigi) offerti in partnership da Alitalia e Air France. Visita alitalia.com per scoprire le offerte. FLIGHTS TO YEREVAN • To reach Yerevan, passengers can take advantage of the numerous travel options Alitalia offers between Italy and Paris CDG (5 daily flights from Rome Fiumicino, 20 weekly frequencies from Milan Linate) and from there to the Armenian capital thanks to two biweekly connections (Wed/ Sat Paris - Yerevan; Thur/Sun Yerevan - Paris) operated by Alitalia and Air France in partnership. For more information, visit alitalia.com.

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