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premiere issue
Pillole di Saggezza Piccole Pesti: istruzioni per l ’uso
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i consigli di Nanny&Butler , un’utile guida per i genitori moderni di Paola Diana www.nannybutler.com
INDICE Introduzione Parte Prima: IL
NEONATO (0-18 MESI)
1. E’ nato e non si dorme più 2. L’importanza di una buona routine 3. L’allattamento 4. Lo svezzamento 5. Vuole stare sempre in braccio... 6. Aiuto! Piange sempre Parte seconda:
“TODDLER” (2-6 ANNI)
1. Il vasino... che stress 2. Mio figlio è un tiranno 3. Gelosia: vietato uccidere il fratellino 4. Aiuto non mangia la verdura! 5. A nanna presto !! 6. Vado all’asilo 7. A casa con la tata Parte terza:
pag. 21 pag. 21 pag. 22 pag. 22 pag. 22 pag. 23 pag. 23
“SCHOOL AGE” (6+ ANNI)
1. Le buone maniere 2. La televisione: istruzioni per l’uso 3. Le 10 regole d’oro di Nanny&Butler
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pag. 05 pag. 09 pag. 14 pag. 16 pag. 18 pag. 19
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pag. 25 pag. 25 pag. 26
Introduzione
Abbiamo deciso di scrivere questo libro per poter condividere con te la nostra
esperienza di madri e consulenti, oltre a quella delle nostre migliori Tate, che hanno aiutato a vivere meglio migliaia di famiglie. La verità è che per una mamma e un papà è sempre difficile trovare la forza di imporsi e di dare un freno alle richieste dei propri figli, perché il loro amore è talmente grande che li rende deboli di fronte alle continue richieste delle loro piccole adorabili pesti. E’ per questo che ti chiediamo di leggere questo piccolo libro cercando di liberare la tua mente da tutte le convinzioni e le abitudini che hai adottato fino ad oggi. Lo sappiamo è difficile, ma ti possiamo garantire che i nostri suggerimenti funzionano e hanno aiutato moltissime famiglie come la tua.
L’ autrice ha usato il maschile (figlio, bambino, neonato…) per favorire la scorrevolezza del testo… ovviamente intende rivolgersi ad entrambi i sessi!
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PARTE PRIMA:
“Il neonato” (0-18 mesi)
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è NATO E NON SI DORME PIù
Aiuto! Ci sono milioni di bambini, dai 4 mesi ai 6 anni (se non oltre) che non dormono tutta la notte (come dovrebbero!) e che continuano a svegliare i loro poveri genitori anche 5 o 6 volte per notte. Il risultato è che i padri se ne vanno a dormire sul divano e le mamme sono distrutte e sempre più stressate. Il problema dell’insonnia infantile (si chiama così) è molto più diffuso di quanto si pensi e va affrontato fin da subito senza pensare che sia dovuto al carattere del bambino, ma cercando di capire quali sono le abitudini sbagliate che noi genitori gli abbiamo dato fin dalla nascita. Tuo figlio è un genio, ricordatelo! Lui capisce tutto e sa sempre quello che vuole e quello che può ottenere, soprattutto se l’ha già ottenuto... Iniziamo con il capire esattamente quante ore di sonno hanno bisogno i bambini, in base alle loro età.
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EtĂ
Sonno Notturno
Pisolini
0-2 mesi*
10/12ore (dalle 20.00 alle 8.00, con 2/3 pause per 2/3 poppate notturne
6/8 ore (3 la mattina e 3 il pomeriggio)
2-4 mesi
10,5 ore (dalle 20.00 alle ore 8.00, con 1 o 2 poppate notturne)
4,5 ore (2 la mattina e 2 il pomeriggio)
4-12 mesi
11,5 ore senza piĂš poppate notturne (dalle 20.00 alle 7.30)
3,5 ore (1,5 la mattina e 2 il pomeriggio)
1/3 anni
12 ore (dalle 20.00 alle 8.00)
2 ore il pomeriggio, dopo pranzo
3/4 anni
12 ore (dalle 20.00 alle 8.00)
1 ora il pomeriggio, dopo pranzo
5/6 anni
11 ore (dalle 20.00 alle 17.00)
NO
7/10 anni
10 ore (dalle 21.00 alle 7.00)
NO
11/14 anni
9 ore (dalle 22.00 alle 7.00)
NO
* In questa fase le variazioni sono moltissime e molto veloci. Per maggiori informazioni vai al nostro libro sulla Puericultura.
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Perché il sonno è così importante per i bambini? Perché di notte, quando il bambino dorme il suo cervello si rigenera e il suo corpo sviluppa e rilascia l’ormone della crescita, indispensabile per il suo corretto sviluppo.
Perché i pisolini sono importanti per un bambino piccolo? Perché consentono ai bambini di riposarsi e ritrovare energia e buonumore per affrontare il resto della giornata. Sono un momento di recupero indispensabile che non va assolutamente tolto prima dei 3 anni di età. Non è affatto vero che i bambini non dormono di notte a causa dei pisolini, anzi, non farglieli fare accentuerebbe la loro irritabilità e stanchezza, che nei bambini provocano insonnia. La cosa importante è far fare i pisolini sempre alla stessa ora. Lo sappiamo che è difficile, ma ci devi assolutamente provare, e poi vedrai che è possibile ed è meglio sia per lui che per te.
Come farlo dormire? Dormire è un’abitudine e va insegnata fin da subito a tutti i neonati.
Più vizierai tuo figlio i primi tempi e più farai fatica dopo a togliergli le abitudini che gli hai dato… quindi, se non vuoi passare i prossimi anni con due occhiaie lunghe come borse della spesa e con un nervosismo così forte da farti accendere una lampadina con lo sguardo, allora ascoltaci I. è importante che tu dia a tuo figlio una buona routine giornaliera, ossia degli orari
precisi (possono variare di 30 minuti circa) in cui gli darai la pappa, gli farai fare i pisolini e gli farai il bagnetto. II. dopo la pappa della sera tienilo sveglio per circa 20/30 minuti. Gioca con lui
(giochi tranquilli), parlagli in modo dolce, cambiagli il pannolino e preparalo per la nanna con un pigiamino pesante (nei mesi più freddi) così, anche se si scopre mentre dorme, non sentirà freddo. III. se usa il ciuccio, mettine 3 o 4 nella culla, così lo troverà da solo se lo perde.
Mettigli nella culla anche il suo peluche “inseparabile” e la sua copertina preferita. Metti una musica dolce e ripetitiva, di un carillon o di un cd. Lascia la stanza al buio con solo una lucina di sicurezza. IV. metti nella sua culla il tuo piccolino e parlagli dolcemente, ripetendo sempre le
stesse frasi della buonanotte e, magari, muovendo un pò la culla.Assicurati che sia pulito e che non abbia sete. 7
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V. dopo 2 minuti vai fuori dalla stanza e lascia che si addormenti da solo. VI. se proprio non riesce a dormire e urla disperato, torna con tranquillità e parlagli
sempre allo stesso modo. Muovi un pò la culla, ma evita di prenderlo in braccio e di dargli da bere. Lui cerca solo sicurezza e amore e tu devi fargli capire che può averli anche così e che non c’é niente di strano a dormire, anzi, è bellissimo. Le emozioni che gli trasmetterai sono molto importanti, perché lui sente tutto e si comporta in relazione a come ti comporti tu. VII. se si sveglia di notte, dopo i 4 mesi, aspetta un pò prima di andare.
E’ normale che durante il sonno ci siano dei momenti in cui il bambino ritorna semi cosciente e cerchi conforto ed è proprio in questi momenti che non bisogna dargli delle cattive abitudini.
Dove farlo dormire? Lo sappiamo che è più comodo, soprattutto se allatti al seno, ma ti prego, non prendere il bambino a dormire con te nel lettone, magari buttando fuori tuo marito o il tuo compagno! Questa è la situazione più difficile da sistemare una volta che sarà più grande. Una buona idea è invece quella di farlo dormire da subito nella sua culla (tra l’altro è più sicuro) e di tenere la culla nella tua camera per i primi 3 mesi (non oltre!). Dopo i 3 mesi è giusto che inizi a dormire da solo nella sua cameretta. Potrai mettere un microfono che ti avviserà dei suoi minimi spostamenti, così da poterlo controllare. Se ti sacrifichi adesso sarai molto più felice dopo e gli farai un piacere: gli eviterai il trauma di doversi spostare dal lettone dei genitori quando sarà più cosciente e gli eviterai di attaccarsi a te in modo morboso ed esagerato, come succede a tanti bambini che dormono con i genitori fino a 10 anni!
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2 L’IMPORTANZA DI UNA BUONA ROUTINE
Se vuoi che tuo figlio cresca sereno e se vuoi avere un pò di tempo per te allora ascolta il nostro consiglio: non c’è niente di meglio che dare al tuo bambino una buona routine fin da subito. Cosa significa? Significa che ogni neonato ha dei bisogni e, anche se non può parlare per esprimerli, tu puoi conoscerli e cercare di assecondarli. Se riuscirai a dargli delle abitudini e degli orari certi lo renderai più sicuro e più tranquillo. Lui riposerà meglio ed anche tu sarai meno stressata. E’ molto importante che anche gli ambienti siano giusti e che lui ritrovi sempre le stesse cose e le stesse condizioni ogni volta che deve dormire, mangiare o fare un’attività: le regole e i rituali danno ai bambini un senso di sicurezza e profonda serenità. Il neonato deve dormire molto, deve mangiare spesso, deve essere pulito e cambiato e deve fare un pò di attività (che varia in base alla fase di crescita). Ecco una buona routine di massima per tuo figlio:
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Da 0 a 16 settimane* Orario delle pappe
Attività
Orari del sonno
• 8,00
•cambiarlo prima della poppa
GIORNO
max 6 ore
• 11,00
•fargli le coccole dopo
9,00 - 45 min. circa
•lasciarlo nella sua culla a giocare
12,00 - 2 ore circa
• 14,00 - 17,00
15,00 - 45 min. circa 18,00 - 45 min. circa
• 20,00 - 23,00
•non stimolarlo troppo per 20 min. prima della nanna
20,30 - 2 ore circa
• 4,00
•chiudere le imposte nella sua camera al momento della nanna
NOTTE
23,15 - 5 ore circa 4,30 - 3,5 ore circa •fargli sempre il bagnetto alla stessa ora, di sera alle 18,30
* In questa fase le variazioni sono moltissime e molto veloci. Per maggiori precisazioni vai al nostro libro sulla Puericultura
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Da 6 a 16 settimane Orario delle pappe
Attività
Orari del sonno
• 8,00
•cambiarlo prima della poppa
max 4,5 ore
• 11,30
•fargli le coccole dopo
10,30 - 45 min. circa
• 15,30
•lasciarlo nella sua culla a “giocare” prima della nanna
12,30 - 2,5/3 ore circa
• 19,30
•non stimolarlo troppo per 20 min. prima della nanna
20,30 - 1 ore circa
• 22,30
•chiudere le imposte nella sua camera al momento della nanna
NOTTE
•eliminare gradualmente la pappa della notte
23,00 - 9 ore circa
•fargli sempre il bagnetto alla stessa ora, di sera alle 18,30
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GIORNO
Da 6 a 12 mesi Orario delle pappe
Attività
Orari del sonno
• 8,00
•cambiarlo prima della poppa
GIORNO:
max 3,5 ore
• 12,00
•fargli le coccole dopo
10,00 - 30/45 min. circa
• 15,30
•lasciarlo nella sua culla a “giocare” prima della nanna
13,00 - 2/2,5 ore circa
• 17,00
•non stimolarlo troppo per 20 min. prima della nanna
• 20,00
•chiudere le imposte nella sua camera al momento della nanna
NOTTE
20,00 - 12 ore circa •fargli sempre il bagnetto alla stessa ora, di sera alle 18,30
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• Non farti prendere dal panico! Anche se vari gli orari di 30 minuti va bene lo stesso, ma cerca di mantenere comunque la tabella di marcia. • Cerca di non allattare mai per più di 40 minuti per volta. • Se il bimbo non vuole svegliarsi durante il giorno, cerca di svegliarlo con dolcezza, soprattutto se ha già dormito 2 ore. • Non dargli da mangiare appena piange: il pianto è il suo linguaggio e può significare diverse cose, non solo che ha fame! Controlla sempre che abbia il pannolino pulito, se ha già mangiato prova a vedere se ha sete offrendogli acqua calda bollita, controlla che non abbia troppi stimoli (rumori, suoni, colori)… • Parla al tuo bimbo, comunica con lui come se ti capisse perfettamente, osserva i suoi movimenti, ascolta i suoni che emette, il suo pianto. • Mettilo sempre a dormire offrendogli la stessa situazione: luce fioca o buio, il suo peluche preferito, un po’ di ciucci nella culla (se li usa), il suo carillon, la sua copertina. Digli sempre le stesse cose in modo dolce e con calma. Non abituarlo a dormire in braccio, in macchina, con la tv accesa, nel tuo letto... • Appena si sveglia lascialo qualche minuto da solo, non accorrere appena senti un versetto. E’ giusto che lui provi a stare un pò da solo a osservare l’ambiente e il suo corpo (sempre di più a mano a mano che cresce). 13
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l’allattamento
L’ALLATTAMENTO AL SENO
Se hai latte, non c’è niente di più bello che allattare il tuo bambino al seno. Ricordati di creare un’atmosfera rilassata e di dedicare al tuo bimbo tutta la tua attenzione: lui deve poter guardare il tuo sorriso e ascoltare la tua voce! Se il piccolo si addormenta durante l’allattamento (possibile nelle prime settimane), sveglialo con dolcezza e assicurati che abbia mangiato abbastanza. Quando il tuo bambino piange e sembra sempre nervoso anche se ha già mangiato, o se non bagna il pannolino almeno 6 volte al giorno, prova a pesarlo per vedere se il suo peso sta aumentando in modo corretto. Se non è così significa che il tuo latte è diventato insufficiente o poco nutriente e, quindi, dovrai iniziare a dargli delle aggiunte di latte artificiale. Ricorda che il latte materno è fondamentale per i primi 4/6 mesi di vita del neonato… dopo potrai benissimo smettere di allattarlo e passare al latte artificiale e allo svezzamento. Non ti devi sentire una cattiva madre se non lo allatti per anni! Anzi, allattare troppo a lungo tuo figlio gli creerà una dipendenza psicologica eccessiva e sarà sempre più difficile togliergli il seno... L’ALLATTAMENTO ARTIFICIALE
Se non puoi o non vuoi allattare al seno il tuo bimbo, non ti sentire in colpa, crescerà benissimo anche con il latte artificiale, l’importante è che tu stabilisca un momento di contatto profondo al momento dell’allattamento, dedicando tutta la tua attenzione al tuo bimbo e facendolo sentire amato ed unico. Ricordati di sterilizzare tutto il necessario per l’allattamento fino ai 9 mesi di vita del bambino. Controlla sempre la temperatura del latte, versando qualche goccia sul tuo polso. Prima di iniziare, accarezzagli la guancia dolcemente per stimolare il riflesso alla suzione. Fagli sempre fare il ruttino dopo ogni poppata, questo lo aiuterà ad espellere l’aria ingurgitata. 14
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QuantitĂ energetica di latte artificiale prevista ( da correggere in base al peso del bambino e al tipo di latte): Orari/ etĂ
8:00
11:00
14:00
17:00
20:00
23:00
3:00
TOT.
1
90 ml
90 ml
90 ml
60 ml
60 ml
90 ml
90 ml
570 ml
2
90 ml
120 ml
90 ml
90 ml
60 ml
120 ml
90 ml
660 ml
3
120 ml
120 ml
90 ml
90 ml
90 ml
120 ml
90 ml
720 ml
4
150 ml
120 ml
120 ml
90 ml
90 ml
150 ml
60 ml
780 ml
23:00
sett. sett sett. sett.
I tempi dell’allattamento: EtĂ
0-2
ogni 2 ore e mezza circa, a sua richiesta
2-6
4:00
8:00
11:00
14:00
17:00
20:00
6-10
4:00
8:00
11:00
14:30
18:30
22:30
10-12
8:00
11:00
14:30
18:30
23:00
3-5
8:00
12:00
15:00
19:00
23:00
5-6
8:00
12:00
16:00
20:00
6-9
8:00
poppa
16:00
poppa
9-12
8:00
poppa
16:00
poppa
sett. sett. sett. sett. sett. sett. sett. sett.
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Volte/orari
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4 lo svezzamento
Dal 5° o 6° mese il tuo bambino ha bisogno di iniziare a mangiare anche cibi solidi, che vanno inseriti nella sua dieta gradualmente e con attenzione. Puoi iniziare con piccoli tentativi durante il pasto di mezzogiorno, proponendogli un alimento nuovo per volta. Appena inizierai a svezzarlo ricordati che dovrà bere anche acqua, visto che il latte non sarà più in grado di calmare la sua sete. Introduci un cibo nuovo ogni 3 giorni. Inizia con la verdura e la frutta e solo dopo passa alla carne e al pesce. Non svezzarlo mai prima dei 4 mesi, corri il rischio di compromettere il suo apparato digerente e di favorirne l’ obesità.
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I primi 15 giorni*
giorni
1-3 4-6
7-9
10 - 12
13 - 15
orario
pappe
12:00
Latte al seno o artificiale (240 ml) + 1cucchiaio di farina di riso per neonati sciolto nel latte
20:00
Latte al seno o artificiale (240 ml) + 1 cucchiaio di farina di riso per neonati sciolto nel latte
12:00
Latte al seno o artificiale (240 ml) + 1 porzione di purea di carote
20:00
Latte al seno o artificiale (240 ml) + 1 o 2 cucchiai di farina di riso per neonati sciolto nel latte o nell’acqua + purea di pere
12:00
Latte al seno o artificiale (240 ml) + 1 porzione di purea di mele
20:00
Latte al seno o artificiale (240 ml) + 1 o 2 cucchiai di farina di riso per neonati sciolto nel latte o nell’acqua
12:00
Latte al seno o artificiale (240 ml) + 1 porzione di purea di patate
20:00
Latte al seno o artificiale (240 ml) + 1 o 2 cucchiai di farina di riso per neonati sciolto nel latte o nell’acqua + purea di pere
* Mi raccomando, se noti delle reazioni allergiche, come rossore, prurito, gonfiore... chiama subito il pediatra per un controllo. 17
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5 vuole stare sempre in braccio Tuo figlio capisce tutto e ha una buonissima memoria! Non è per niente stupido e quindi, se lo abitui fin da subito a stare sempre in braccio, beh... non vorrà più farne a meno e farà in modo di starci sempre... Basta davvero poco per dargli questa abitudine: una nonna che per non farlo piangere se lo tiene sempre in braccio, sentirsi in colpa perché si lavora tutto il giorno e prenderlo sempre in braccio quando si torna a casa, essere una mamma molto coccolona che non si accorge di quanto lo sta viziando... Un buon consiglio è quello di prendere in braccio tuo figlio quando inizia a piangere, per consolarlo e coccolarlo, ma poi rimetterlo giù una volta finita l’emergenza. Se poi riprenderà a piangere (e lo farà certamente!) allora riprendilo in braccio, ma sempre per breve tempo, così da trasmettergli il messaggio che va tutto bene e che può stare tranquillo. In generale bastano pochi giorni per far sì che il nuovo comportamento sostituisca il vecchio, ma bisogna che tutti, in famiglia, siano coerenti e capiscano che i bambini agiscono solo in conseguenza delle azioni di noi adulti… se cambiamo le nostre azioni allora cambieranno anche le loro. Lo sappiamo che è bello tenerlo in braccio, ma pensa anche al futuro! Fra poco tuo figlio peserà molto di più e inizierà a spaccarti la schiena…
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aiuto! piange sempre
Se davvero piange sempre potrebbe essere per colpa delle coliche, di un’eccessiva alimentazione, del fatto di essere sporco e avere il sederino arrossato, di avere sete o di essere troppo stanco. Cerca sempre di analizzare la situazione con calma e di escludere ognuna di queste cause per trovare la soluzione giusta. LE COLICHE
Quando il bimbo ha le coliche diventa molto nervoso, porta le gambe al petto, ha la pancia rigida e piange generalmente per più di 3 ore al giorno, per tre giorni a settimana o più. Purtroppo non ci sono rimedi certi per questa sofferenza, che generalmente compare attorno alle 4 settimane di vita e scompare verso i tre mesi, quando l’apparato digerente matura. La cosa migliore è fargli dei massaggi circolari sulla pancia, in senso orario, meglio se con oli rilassanti e fargli fare ginnastica con le gambine, piegandole verso la sua pancia, per aiutarlo a far uscire l’aria. SOSTANZE NOCIVE
Purtroppo esistono anche questi casi, rari ma terribili, in cui i neonati si comportano in modo strano, con pianti continui e insonnia notturna, a causa del fatto che le loro mamme li allattano trasmettendo loro sostanze nocive (medicinali, alcol..). Molto spesso queste mamme ignorano che il latte materno trasmette al bambino anche queste sostanze, da loro assunte, e non si rendono conto dei gravi danni che possono causare ai loro figli. I CAPRICCI E LO STRESS
Alle volte sono solo le abitudini sbagliate che noi abbiamo dato ai nostri bambini che li rendono nervosi e irritabili. Ricordati che un bambino, per crescere bene e in modo sereno, ha bisogno di vivere in un ambiente pulito e tranquillo, di una vita quotidiana con orari certi, di sonno, di pappa e igiene, di calore umano, dell’affetto e della calma… Tutto questo gli infonderà sicurezza ed amore e lo farà stare più tranquillo.
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PARTE SECONDA:
“toddler” (2 - 6 anni)
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1. IL VASINO... CHE STRESS
Il passaggio dal pannolino al vasino/bagno è sempre un momento difficile e stressante. Il primo consiglio è quello di non perdere mai la calma, non è un dramma una pipì addosso o sul divano! E’ sempre meglio far coincidere questo passaggio con l’arrivo dell’estate, quando i bimbi sono meno vestiti ed è più comodo correre al bagno e svestirli! Generalmente in 1 o 2 mesi i bambini capiscono il meccanismo ed iniziano a sentire quando gli scappa... All’inizio bisogna portarli in bagno ogni 2 ore circa, poi si può aspettare che siano loro a chiamarci per andare. La notte è sempre il momento più difficile, per questo bisognerà lasciargli il pannolino di notte ancora per qualche mese, fino a quando non sarete sicuri che il bambino è cosciente dei suoi bisogni. Quando inizierai a metterlo a letto senza il pannolino, per il primo mese circa, sarà meglio che tu vada a svegliarlo a metà notte per portarlo in bagno a fare la pipì. Ovviamente è una buona cosa togliergli l’abitudine di bere molto prima di andare a letto o di notte. L’età giusta per procedere è quando il bambino ha 2 anni e mezzo circa. Ricordati che dovete dare al bambino l’esempio pratico di come si fa ad andare in bagno! Non è tutto così scontato..
2. MIO FIGLIO È UN TIRANNO
Tutti i bambini, nessuno escluso, vogliono quello che vogliono quando lo vogliono. E, ovviamente, vogliono tutto! Se ne fregano totalmente dei bisogni dei loro genitori e sono egoisti al 100%. Se voi non ponete dei freni ai vostri figli allora loro saranno i vostri tiranni per sempre e voi vi ridurrete a servirli e a lamentarvi perché non ricevete in cambio niente o poco. Sveglia! Sei ancora in tempo per capire che i bambini hanno bisogno dei NO. Devi contenerli entro i limiti della ragionevolezza e non devi mai aver paura di vietare loro delle cose, anzi… Tutti i bambini hanno bisogno di limiti per sentirsi più sicuri. Loro cercano sempre di oltrepassarli, mettendoti alla prova con continue richieste ma tu, che sei l’adulto, hai il dovere di ragionare anche per loro e di fermarli. Ricordati, da piccoli le richieste sono piccole e possono sembrare insignificanti, ma da grandi le loro richieste diverranno enormi e se tu non li avrai abituati e rispettare i tuoi limiti allora avrai dei seri problemi.
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3. GELOSIA: VIETATO UCCIDERE IL FRATELLINO!
La gelosia fra fratelli e sorelle è naturale. E’ strano se non è provata (anche pericoloso!) perché potrebbe covare e diventare un sentimento peggiore quando il bambino crescerà. Non preoccuparti troppo, ma affrontala e cerca di contenerla. Dividere sempre tutto in parti uguali fra fratelli/ sorelle e dare attenzione a tutti in misura eguale, questo è il segreto. Lo sappiamo, sembra facile, ma non lo è e tu dovrai provarci sempre, facendo autocritica quando ti faranno notare delle tue mancanze. Parla con i tuoi figli, la comunicazione è fondamentale! Fai loro sentire il tuo amore e la tua comprensione. I bambini, soprattutto se piccoli, manifestano la loro gelosia con capricci folli e crisi di pianto, che spesso sembrano incomprensibili alla logica degli adulti… ma non lo sono. Sono richieste di attenzione, piccole vendette per essersi sentiti soli e trascurati, SOS d’aiuto per far vedere che ci sono anche loro e che non sono felici. La rabbia va sempre contenuta, ma insieme ai rimproveri ti consigliamo anche di parlare con loro e di farli sfogare ed aprirsi. Una buona notizia: la gelosia, se trattata nel modo giusto, poi passa!
4. AIUTO NON MANGIA LA VERDURA!
E tu fagliela mangiare! In genere tutti i bambini schifano l’insalata e la verdura cruda… è normale ma non vuol dire che sia giusto. Fatevi furbi, iniziate fin da subito ad aggiungere la verdura cucinata, sminuzzata, passata, ad ogni piatto (pasta, carne..) così che il bimbo si abitui al gusto e non possa non mangiarla. La vecchia regola del non alzarsi da tavola fino a quando il piatto non è stato finito o, se proprio non è finito, di riproporglielo il giorno seguente, è ancora oggi una buona regola da seguire. Se cedete una volta poi non avrete più pace! Lo sappiamo che a volte è difficile, non occorre che ce lo ricordiate… ma questo non vuol dire che non dobbiate impegnarvi per farlo. Essere genitori è il mestiere più difficile del mondo!
5. A NANNA PRESTO!!
Andare a letto presto è una buona regola anche per i bambini più grandi, poiché dormire fa bene e ricarica le energie prima di una giornata di studio e di gioco. Non ci dire che tuo figlio non vuole andare a letto... sei tu che devi dargli delle regole e lui le deve ascoltare. Se gli dirai che può stare sveglio in camera a leggere, nel suo letto, dopo un pò si addormenterà come un angioletto! Non farlo mai giocare ai videogiochi prima di andarev a letto, questo lo rende nervoso e irritabile.
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Fino ai 10/11 anni i bambini dovrebbero andare a letto alle 8/8.30, mai oltre. La mancanza di riposo porta mancanza di concentrazione a scuola, irritabilità e stanchezza.
6. VADO ALL’ASILO
Andare all’asilo, indipendentemente dall’età in cui si inizia, è sempre un trauma... per i genitori! Generalmente i bambini piangono a dirotto al momento del distacco e i genitori “anema e core” si disperano pensando che sia arrivata la fine del mondo. Tranquilli: non solo non è arrivata la fine del mondo, ma l’asilo fa bene ai vostri bambini! Li abitua alla vita sociale, insegnando loro che si può giocare con gli stessi giochi senza che sia un dramma, e che ci si può divertire di più a giocare insieme piuttosto che da soli. A seconda del carattere, ci sono bambini che fanno più fatica di altri ad ambientarsi, ma è fondamentale che il genitore che li accompagna sia tranquillo e sereno al momento del distacco. Non importa se poi, girato l’angolo, dovrete urlare e sbattere la testa contro il muro! Ricordatevi di trasmette a vostro figlio l’impressione che l’asilo è bello e divertente e che è fortunato a poterci andare. Molto spesso i bambini possono diventare aggressivi all’inizio della loro vita sociale… ricercano attenzione e non capiscono che i giochi sono di tutti e che tutti hanno diritto ad usarli. Non ti preoccupare troppo, è normale. Una brava maestra e i tuoi consigli riusciranno a far capire al bambino che non deve essere violento con gli altri. Parla molto con lui, questo è il segreto!
7. A CASA CON LA TATA
La Tata può essere di grandissimo aiuto per tutte quelle famiglie che se la possono permettere. La missione della Tata è quella di prendersi cura del bimbo senza viziarlo, di farlo crescere attivo e sereno sviluppando le sue capacità e stimolandolo con i giochi adeguati alla sua età. Ricordati che una brava Tata non parcheggia i bambini davanti alla TV, non da loro tutto quello che vogliono pur di non farli piangere, non li addormenta dicendo loro che se non dormono arriva l’uomo nero... E’ normale che all’inizio tuo figlio pianga quando la Tata non gli fa fare tutto quello che vuole… è molto importante che tu non intervenga dando ragione tuo figlio, dicendo delle cose diverse dalla Tata, perché così le toglieresti autorità. Se proprio vuoi confrontarti con lei, allora fallo in un altro momento, quando a tuo figlio non è in ascolto. Una brava Tata sa far rispettare gli orari e le regole della casa, sa insegnare a comportarsi bene, sa capire e consigliare sia i bambini che i genitori...
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PARTE TERZA:
“school age” (6+ anni)
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1. le buone maniere
Le buone maniere sono fondamentali. Non c’è niente di peggio che incontrare un bambino maleducato che non sa comportarsi con gli adulti o i suoi coetanei, che risponde male ai genitori, che sta a tavola come un selvaggio e parla come uno scaricatore di porto (con tutto il rispetto per gli scaricatori di porto!). Le buone maniere vanno insegnate fin da subito: non si è mai troppo giovani per imparare a dire grazie, per chiedere scusa, per mangiare in modo corretto, per parlare senza dire parolacce, per salutare ... Ci vuole autorevolezza. I vostri figli devono riconoscere il vostro ruolo e rispettarlo, ma sta a voi farvi rispettare. Non comportatevi come degli amici al bar quando siete con i vostri figli: non ridete delle loro volgarità o dei loro atteggiamenti arroganti, fate sempre loro presente quando stanno sbagliando, anche quando vi dicono che siete pesanti, anche quando sembra che non vi ascoltino... La verità è che il vostro comportamento e la vostra coerenza entreranno dentro di loro, senza quasi che se ne accorgano, in modo naturale. La buona educazione si insegna, si dimostra, si ispira: servono le parole e serve il buon esempio. La buona educazione è la chiave per il successo in società, senza di quella i tuoi figli si troveranno le porte chiuse in faccia, e quindi ricorda: quando sei severo stai facendo loro un piacere, non il contrario.
2. la televisione: istruzioni per l’uso
La televisione fa male… è uno strumento passivo, va presa assolutamente a piccole dosi e, se possibile, non tutti i giorni. Meglio far sviluppare ai bambini la loro fantasia e la capacità di fare dei giochi, di leggere o giocare al computer, o anche di sperimentare la noia. Ti preghiamo: non usare la televisione come babysitter! Lo sappiamo, è più facile perchè basta premere un pulsante e lasciarli lì, così non piangono, così non si lamentano, così passa il tempo... ma ricordati che così facendo si impigriscono, si abituano ad essere passivi e confondono la realtà reale con quella virtuale. Controlla sempre cosa guarda tuo figlio in TV e cerca sempre di preferire programmi intelligenti e non violenti o stupidi. I bambini tendono ad immedesimarsi con quello che vedono ed è sempre bene che abbiano una guida adulta che aiuti loro a filtrare i messaggi che ricevono.
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3. le 10 regole d’oro di NANNY & BUTLER
Tutte le case hanno bisogno di regole e tutti i bambini devono imparare a rispettarle. Tutti i genitori hanno il dovere di insegnare ai loro figli le regole ed i principi che li guideranno per il resto dei loro giorni. Ecco le dieci buone regole che puoi insegnare ai tuoi figli: L’amore “Amare il prossimo come noi stessi”
La comprensione “Mettersi nei panni degli altri è sempre la cosa migliore per riuscire a capirli”
Il coraggio “Bisogna sempre avere il coraggio di essere se stessi e di dire la verità”
La felicita’ “La felicità è dentro di noi, non si trova fuori, ma è nascosta nel nostro cuore” L’onesta’ “Essere onesti con se stessi e con gli altri, sempre, anche se sembra difficile”
Il rispetto “Rispettare i propri genitori, i nonni, i fratelli, le sorelle e tutti quelli che ci vogliono bene” La forza “Mai perdersi d’animo, mai arrendersi!”
La riconoscenza “Non dimentichiamoci mai di chi ci ha fatto del bene e ritorniamogli il piacere quando ci capita l’occasione”
L’altruismo “Non viviamo solo per noi stessi, ma anche per gli altri, soprattutto per quelli che hanno meno di noi” La pazienza “La pazienza è la virtù dei forti e dei saggi. Il tempo aiuta basta saperlo aspettare...”
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BIBLIOGRAFIA
Gina Ford. “The New Contented Little Baby Book” Vermilion 2002. Elisabeth Murphy. “The Developing Child” Intercultural Press 1992. John Pearce. “The Baby And Toddler Sleep Programme” Vermilion 1997. Paul e Barbara Tieger . “Nurture By Nature” Little, Brown and Co. 1997. Sharleene Poole. “Baby Whispering” Gina Ford. “From Contented Baby To Confident Child” Vermilion 2000. Nancy Samalin. “Amare Senza Viziare” Rizzoli 2008. Eduard Estivill e Sylvia de Béjar. “Fate La Nanna” Mandragora 1999. Tracy Hogg. “Il Linguaggio Segreto Dei Neonati” Mondadori 2007. Miriam Stoppard. “Il Mio Bambino. Da 0 A 5 Anni” Mondadori Electa 2007. Giovanni Bollea. “Genitori Grandi Maestri Di Felicità” Feltrinelli 2007. Asha Phillips. “I No Che Aiutano A Crescere” Feltrinelli 2000 Elisabeth Deshays. “Come Favorire Il Bilinguismo Dei Bambini” Red 2009. Barbara Abdelilah-Bauer. “Il Bambino Bilingue” R.Cortina Editore 2008 Margot Sunderland. “Aiutare I Bambini Con Poca Autostima” Erickson 2005. Anna Oliverio Ferraris. “Piccoli Bulli Crescono” BUR 2008. Eduard Estivill e Montse Domènech . “Si Mangia” Feltrinelli 2005.
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•about the author•
PAOLA DIANA Paola, 38 anni passati fra Padova, Bologna e Roma, è mamma di due adorabili pesti, Edoardo, 14 anni e Sofia, 12 anni. Paola è laureata in Scienze Politiche con master in Comunicazione ed oltre a fare la mamma, lavora e si interessa di politica. Consiglia tutti i giorni le madri e i padri che si affidano a NANNY & BUTLER per trovare la Tata giusta per le esigenze dei loro figli e sa quanto possa risultare difficile il lavoro del genitore. Paola affronta tutte le problematiche della crescita e dell’educazione dei suoi figli con un mix di forza e dolcezza.
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