Le Vie della Bellezza

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vita!

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IRC per la scuola secondaria di primo grado

AttivitĂ e laboratori



Presentazione Il presente fascicolo costituisce l’offerta di attività e laboratori inerenti le quindici opere d’arte che trovi descritte nella rubrica Le Vie della Bellezza del corso Che vita! - IRC per la scuola secondaria di primo grado. L’arte, prima tra tutte le discipline scolastiche, è innegabilmente una “via maestra” per il supporto e l’approfondimento delle tematiche di studio della Religione e, anzi, ne è essa stessa parte integrante. Per ciascuna proposta artistica, una per ogni sezione del corso, troverai: ORA

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l’invito a trasformarti in “critico d’arte” e dimostrare di conoscere le opere che hai studiato nel testo; la possibilità di usufruire di espansioni digitali offerte su www.elilaspigaedizioni.it/libridigitali ;

Curiosità notizie su ciascuna opera d’arte; Leggi proposte di testi biblici; Confronta sguardi sinottici con altre opere; Attività

proposte operative e laboratori.

A conclusione del percorso inerente le quindici opere ti verrà chiesto di presentare una “perla preziosa” presente nel tuo territorio e, infine, sarai invitato a realizzare un tuo elaborato artistico su un tema religioso a tua scelta, descrivendolo e analizzandolo in dettaglio.

Buon cammino sulle Vie della Bellezza!


Il labirinto della cattedrale di Chartres

Labirinto pavimentale, XI secolo, Chartres (Francia).

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VOLUME SINGOLO: VOLUME UNICO:

pag. 28 pag. 32


SEZIONE Un nuovo inizio

CuriositĂ

di Don Maurizio Viviani

Il labirinto della Cattedrale ha un diametro di quasi 13 metri. Chi lo percorre, seguendo i molti cambiamenti di percorso, arriva alla meta dopo aver camminato per ben 260 metri.

Leggi

Leggi Numeri 33,1-49: Il difficile cammino del popolo di Israele, un percorso lungo e articolato come quello di un labirinto.

Confronta

Confronta l’opera con il labirinto presente nella cattedrale Amiens con geometrie ottagonali.

Il mio labirinto Realizza un tuo labirinto e descrivilo, spiegando il suo particolare significato.

Lucca misteriosa Fa’ una ricerca sul labirinto della cattedrale di Lucca e la misteriosa iscrizione che lo accompagna.

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L ospitalità di Abramo

Abramo e i tre angeli, VI secolo, basilica di San Vitale, Ravenna.

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VOLUME SINGOLO: VOLUME UNICO:

pag. 42 pag. 46


SEZIONE Una vita in viaggio

Curiosità

di Don Maurizio Viviani

I mosaici di San Vitale hanno colori così brillanti che sono visibili anche con poca luce. Di notte, basta una sola candela accesa (o la luce del flash del cellulare) perché le minuscole tessere s’illuminino e riflettano la luce.

Leggi

Leggi Genesi 18,1-10: l’Ospitalità di Abramo; e Genesi 22,1-18: il Sacrificio di Isacco.

Confronta

Confronta l’opera con l’icona di Andrej Rublev Trinità (1422 circa) e con il quadro di Marc Chagall Ospitalità di Abramo (1960-1966).

Ravenna, città UNESCO del mosaico Dal 1996 alcuni monumenti di Ravenna sono Patrimonio dell'Umanità. Questa la motivazione: Basilica di San Vitale

Mausoleo di Galla Placidia

Sant’Apollinare Nuovo

Basilica di San Francesco

L'insieme dei monumenti religiosi paleocristiani e bizantini di Ravenna è di importanza straordinaria in ragione della suprema maestria artistica dell'arte del mosaico. Essi sono inoltre la prova delle relazioni e dei contatti artistici e religiosi di un periodo importante della storia della cultura europea.

Ricerca e riporta qualche notizia su ciascuna delle 4 realtà citate nell’immagine qui sopra. Basilica di San Vitale

Mausoleo di Galla Placidia

Sant’Apollinare Nuovo

Basilica di San Francesco (cripta)

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Il Mosè di Michelangelo

Michelangelo Buonarroti, Mosè, 1513-1515, chiesa di San Pietro in Vincoli, Roma.

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VOLUME SINGOLO: VOLUME UNICO:

pag. 74 pag. 78


SEZIONE La libertà in gioco

Curiosità

di Don Maurizio Viviani

La leggenda vuole che Michelangelo, sorpreso dall’intensità dello sguardo, dal realismo delle forme e dalla bellezza del suo Mosè, l’abbia colpito con un martello, esclamando: «Perché non parli?».

Leggi

Leggi Esodo 34,29-35: Mosè scende dal Monte Sinai con le Tavole.

Confronta

Confronta l’opera con il quadro di Marc Chagall Mosè riceve i dieci comandamenti (1939).

I grandi stanno... seduti

Ricerca in rete con l’aiuto dell’insegnante altre immagini di figure maschili e femminili sedute nell'antichità e incollane una qui accanto. Scrivi anche chi raffigura e dove si trova.

Che barba! Sulla folta barba di Mosè scolpita da Michelangelo - peraltro eseguita con mirabile maestria - si trova più di qualche aneddoto e curiosità. Fa’ una ricerca e scopri che cosa si narra.

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Il David di Bernini

Gian Lorenzo Bernini, David, 1623-1624, Galleria Borghese, Roma.

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VOLUME SINGOLO: VOLUME UNICO:

pag. 112 pag. 116


SEZIONE Nella terra di mezzo

Curiosità

di Don Maurizio Viviani

In molte opere d’arte, realizzate in ambienti e secoli diversi, sono stati inseriti degli elementi o dei simboli che si riferiscono alle persone o alle famiglie che hanno commissionato o acquistato l’opera. Bernini ha scolpito ai piedi del “David” una cetra con la testa d’aquila, che era il simbolo della potente famiglia Scipione Caffarelli-Borghese. Tale elemento permette di leggere l’opera anche come una forma di elogio della famiglia che ha ordinato e pagato l’opera.

Confronta Confronta con il quadro di Caravaggio David con la testa di Golia (1609-1610).

Leggi

Leggi il primo libro di Samuele 17,38-51: La vittoria di David su Golia.

Sculture a confronto Confronta le due opere tracciando delle linee ed esprimendoti a parole.

David di Michelangelo

David di Bernini

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Il seminatore di Van Gogh

Vincent Van Gogh, Seminatore al tramonto, 1888, Kröller–Müller Museum, Otterlo (Olanda).

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VOLUME SINGOLO: VOLUME UNICO:

pag. 158 pag. 162


SEZIONE Questo Gesù, una sorpresa

Curiosità

di Don Maurizio Viviani

Van Gogh faceva un uso abbondante del colore giallo, soprattutto nelle tonalità più brillanti (vedi i Girasoli del 1888 o Contadini in siesta del 1890). Col passare del tempo gli agenti atmosferici hanno a poco a poco deteriorato la lucentezza del giallo e pure degli altri colori. Nei musei dove sono esposti i suoi quadri si presta grande attenzione all’illuminazione, usando faretti a luce fredda, al fine di mantenere per quanto possibile i colori originali.

Confronta Confronta l’opera l’altro dipinto di Van Gogh, il Seminatore (1888).

Leggi

Leggi Luca 8,4-8: la Parabola del seminatore.

Il seminatore di Van Gogh in 3D Divertiti a ricreare la scena del quadro in versione tridimensionale. Segui le istruzioni. Procurati una scatola di scarpe che farà da base e le immagini a livelli dell’opera reperibili tra i nostri materiali offerti online. Fissa il coperchio della scatola come vedi qui a fianco. Ritaglia il seminatore, il campo blu, l’orizzonte di spighe arancioni con la casa e, infine, il cielo giallo con il sole.

Incolla sulla parete di sfondo il cielo giallo e, poco più avanti, la linea di orizzonte con le spighe arancioni e la casa. Fissa infine sopra al campo il seminatore, nella posizione che preferisci.

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La Crocifissione bianca di Chagall

Marc Chagall, Crocifissione bianca, 1938, The Art Institute, Chicago (USA).

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VOLUME SINGOLO: pag. 24 VOLUME UNICO: pag. 186


SEZIONE Tra fiducia e delusioni

Curiosità

di Don Maurizio Viviani

Papa Francesco, alla domanda su quale fosse il suo quadro preferito ha risposto: «La “Crocifissione bianca” di Marc Chagall». Ha aggiunto: «È un’opera che non è crudele, ma è ricca di speranza. Mostra un dolore pieno di serenità».

Leggi

Leggi Marco 15,22-39: la Crocifissione di Gesù.

Confronta

Confronta l’opera con il quadro qui accanto di Paul Gauguin Crocifissione gialla (1943).

Uno alla volta, per carità La Crocifissione bianca di Chagall è, per così dire, molto “affollata” di personaggi ed altri elementi. Cerca di far ordine e spiegare ogni soggetto facendo delle ricerche sul tuo testo e in rete con l’aiuto di un adulto. Riporta qui sotto quanto hai scoperto.

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La Cena in Emmaus di Caravaggio

Caravaggio (Michelangelo Merisi), Cena in Emmaus, 1601-1602, National Gallery, Londra (Inghilterra).

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VOLUME SINGOLO: pag. 60 VOLUME UNICO: pag. 222


SEZIONE Ripartire come nuovi

Curiosità

di Don Maurizio Viviani

La risurrezione di Cristo è avvenuta durante la Pasqua ebraica, che si celebra in primavera. Sul tavolo della Cena in Emmaus ci sono l’uva e il melograno, frutti che maturano in autunno. Il pittore li ha voluti inserire per il loro forte valore simbolico: l’uva è l’elemento dal quale si ricava il vino; il melograno, che ha una forma sferica con dentro molti semi, simboleggia la Chiesa, che è un'unica realtà con al suo interno tantissimi credenti.

Confronta Confronta l’opera con l’altra Cena in Emmaus (1606) di Caravaggio, conservata a Milano.

Leggi

Leggi Luca 24,13-35: i Discepoli di Emmaus.

Menù alla locanda Hai notato la differenza dei cibi presenti sulle due tavole “imbandite” da Caravaggio? Quali sono le differenze? Quali i cibi “irrinunciabili” in base al messaggio del racconto biblico?

La conchiglia del pellegrino Uno dei due discepoli di Emmaus è vestito alla classica maniera del “pellegrino”, riconoscibile dalla mantellina marrone e, soprattutto, dalla presenza di una conchiglia. Perché, secondo te, è raffigurato in questo modo?

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Il figliol prodigo di Rembrandt

Rembrandt Harmenszoon van Rijn, Il figliol prodigo, 1668, Ermitage, San Pietroburgo (Russia).

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VOLUME SINGOLO: pag. 88 VOLUME UNICO: pag. 250


SEZIONE L’amore e i suoi segni

Curiosità

di Don Maurizio Viviani

Rembrandt dipinge questa tela quasi al termine della sua vita, dopo la morte di un figlio. Pertanto, nell’abbraccio tra il padre e il figlio è possibile vedere un riflesso dell’ultimo commovente saluto che il pittore ha dato al figlio, prima della sua morte.

Leggi

Leggi Luca 15,11-32: la Parabola del Padre buono.

Confronta

Confronta l’opera con il quadro di Guercino Il Figliol prodigo (1619) e con lo stesso soggetto di Giorgio de Chirico (1922).

Mano maschile, mano femminile Avrai letto nel tuo libro le informazioni riguardo la differenza tra la mano a destra e la mano a sinistra del padre e la differenza tra il piede a sinistra e il piede a destra del figlio. Ora, c’è chi ha messo in relazione tra loro questi due elementi - le mani e i piedi - dando alla cosa un preciso significato. Collega le frasi qui sotto al corrispondente tondo fotografico qui a fianco.

La mano femminile del padre... ...si prende cura delle ferite del figlio. La mano maschile del padre... ...incoraggia a rialzarsi in piedi.

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Al Giordano con Piero della Francesca

Piero della Francesca, Battesimo di Cristo, 1440-1460, National Gallery, Londra (Inghilterra).

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VOLUME SINGOLO: VOLUME UNICO:

pag. 136 pag. 298


SEZIONE Radici e identità

Curiosità

di Don Maurizio Viviani

Si nota nel quadro uno sfondo composto da un paesaggio collinare e da un piccolo borgo fortificato alle pendici. Si tratta verosimilmente di Borgo San Sepolcro, dove il pittore viveva. In tal modo egli rimarca le sue origini e idealizza la sua cittadina, raffigurandola come una “Città Santa” e come una “Nuova Gerusalemme”.

Leggi

Leggi Matteo 3,1-17: il Battesimo di Gesù.

Confronta

Confronta l’opera con l’affresco di Giotto Battesimo di Gesù (1303-1305) che vedi qui accanto.

Sulle sponde del Giordano Confronta il panorama dell’opera pittorica con il reale contesto del fiume Giordano. Esprimi poi le tue considerazioni a riguardo.

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, L Ultima Cena di Dalì

Salvador Dalì, Ultima Cena, 1955, National Gallery of Art, Washington (USA).

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VOLUME SINGOLO: VOLUME UNICO:

pag. 162 pag. 324


SEZIONE Persone in cammino

Curiosità

di Don Maurizio Viviani

L’incantevole paesaggio dipinto alle spalle di Gesù è assai simile all’insenatura del mare di Port Lligat, nella Spagna nord-orientale, dove Dalì abitava. Egli inserisce pertanto la bellezza di un luogo straordinario, aggiungendo un preciso riferimento autobiografico.

Leggi Leggi Matteo 26,20-30: l’Ultima Cena.

Confronta

Confronta l’opera con il dipinto di Leonardo da Vinci Ultima Cena (1495-1498).

Ad ognuno il suo posto Scopri quale posto a tavola occupa ciascuno degli apostoli. Completa i loro nomi.

Affascinante dodecaedro In quest’opera Dalì ha “nascosto” la figura geometrica del dodecaedro, simbolo di perfezione fin dai tempi del filosofo greco Platone. Individuala e disegnala in rosso sull’immagine del quadro qui accanto (attenzione: potrebbe anche in parte uscire dal quadro stesso). Perché secondo te l’artista l’ha utilizzata in questo contesto?

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L Albero della Vita di Chagall

Marc Chagall, Albero della vita e della pace, 1976, vetrata della Cappella dei Penitenti, Sarrebourg (Francia).

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VOLUME SINGOLO: pag. 40 VOLUME UNICO: pag. 360


SEZIONE A battito accelerato

Curiosità

di Don Maurizio Viviani

La vetrata di Chagall è alta dodici metri, come una casa di quattro piani. Quanto egli ha realizzato sul vetro non è una storia che appartiene soltanto al passato. Dipingendo in basso alcune case di Sarrebourg, contestualizza l’evento e dona attualità a quanto ha rappresentato.

Leggi

Leggi Genesi 2,8-17: l’Albero della conoscenza del Bene e del Male.

Confronta

Confronta l’opera con il quadro di Keith Haring Albero della vita (1986).

Imitando Klimt Anche Gustav Klimt ha realizzato un’opera intitolata Albero della vita (1905-1909). Sperimentati nel realizzare un albero alla maniera tipica di questo artista, seguendo le indicazioni qui accanto.

Tree of Life

Guarda la scena del film Tree of Life di Terrence Malick (2011) disponibile tra i materiali online e discutine in classe.

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La Vocazione di Matteo di Caravaggio

Caravaggio (Michelangelo Merisi), Vocazione di San Matteo, 1599-1560, chiesa di San Luigi dei Francesi, Roma.

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VOLUME SINGOLO: pag. 70 VOLUME UNICO: pag. 382


SEZIONE Outsider della vita

Curiosità

di Don Maurizio Viviani

Le altre due opere di Caravaggio: San Matteo e l’angelo (1602) e Martirio di San Matteo (16001601) sono custodite, assieme al quadro esaminato, nella Cappella Contarelli nella Chiesa di San Luigi dei Francesi (Roma). Le tre tele formano una sorta di Storia di San Matteo. È quanto volle il Cardinale Matteo Contarelli, che acquistò la cappella e lasciò scritto nel suo testamento che venissero realizzate tre opere sulla vita del suo patrono.

Confronta Confronta l’opera con il quadro di Carpaccio Vocazione di San Matteo (1502).

Leggi

Leggi Matteo 9,9-13: la Vocazione di Matteo.

Scusi, con chi ce l’ha lei? Osserva attentamente l’opera di Caravaggio e, per l’esattezza, la mano dell’apostolo Matteo: che significato può avere secondo te il modo in cui è raffigurata? Secondo alcuni, infatti, egli non indicherebbe se stesso in quel momento.

L’intruso

Un Caravaggio per tre

Stando al racconto evangelico (Mt 9,9) in quest’opera c’è un celebre... intruso. Rileggi il testo nel tuo libro e il passo dell’evangelista:

Nella chiesa di San Luigi dei Francesi, a Roma, oltre a questa ci sono altre due opere di Caravaggio: quali sono?

Andando via di là, Gesù vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì. Chi è?

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Il Buon samaritano di Van Gogh

Vincent Van Gogh, Buon samaritano, 1890, Kröller Müller Museum, Otterlo (Olanda).

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VOLUME SINGOLO: VOLUME UNICO:

pag. 100 pag. 412


SEZIONE Il mondo che vorrei

Curiosità

di Don Maurizio Viviani

La valigia aperta indica che il malcapitato della parabola è stato anche derubato di tutti i suoi averi. Nell’intenzione dell’autore tale valigia intende simbolicamente rappresentare la dura esperienza degli emigranti che a fine Ottocento partivano dall’Olanda verso l’America, in cerca di fortuna. Essi affrontavano lunghi ed estenuanti viaggi portando con sé una sola valigia, simile a quella dipinta.

Leggi

Leggi Luca 10,25-37: il Buon samaritano.

Confronta

Confronta l’opera con il quadro di Eugène Delacroix Buon samaritano (1849), al quale Van Gogh si è dichiaratamente ispirato.

Van ...Croix Osserva il fotomontaggio che abbiamo realizzato qui a fianco, girando a specchio l’opera di Delacroix e montandola su quella di Van Gogh: è identica, stile pittorico a parte. Prova anche tu a disegnare i personaggi.

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La Pentecoste di El Greco

El Greco (Domínikos Theotokópoulos), Pentecoste, 1597-1600, Museo del Prado, Madrid (Spagna).

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VOLUME SINGOLO: VOLUME UNICO:

pag. 132 pag. 444


SEZIONE Specchio riflesso

Curiosità

di Don Maurizio Viviani

Diversi pittori hanno voluto rappresentarsi nelle loro opere. Anche El Greco si è dipinto nel quadro: è l’uomo con la barba bianca subito alla destra di Maria. Si è fatto un autoritratto con un duplice scopo: non solo per consegnare alle future generazioni una sua “fotografia”, ma anche per mostrare la propria partecipazione all’evento che stava dipingendo.

Confronta Confronta l’opera con l’affresco di Giotto Pentecoste (1303-1305).

Leggi

Leggi Atti 2,1-11: la Pentecoste.

Anche questa è... Pentecoste Osserva la Pentecoste del pittore statunitense Hyatt Moore.

Certo, la differenza con El Greco, ma anche con molti altri artisti, è notevole. Prova con parole tue a tentare un’interpretazione delle intenzioni di questo pittore contemporaneo.

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Il Giudizio finale di Michelangelo

Michelangelo Buonarroti, Giudizio finale, 1535-1541, Cappella Sistina, CittĂ del Vaticano.

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VOLUME SINGOLO: VOLUME UNICO:

pag. 186 pag. 498


SEZIONE Umanità, arrivo!

Curiosità

di Don Maurizio Viviani

Il più pregiato degli azzurri è estratto dal lapislazzuli, una pietra dura conosciuta anche con il nome di “oro blu”. Per la sua origine (proveniva dalle miniere dell’attuale Afghanistan), questo pigmento è inoltre chiamato “blu oltremare”. Dal dodicesimo secolo questo colore, costosissimo e molto resistente, era considerato il più adatto per esaltare la regalità di Gesù e di Maria e per dipingere il cielo, che è la dimora di Dio.

Leggi

Leggi Matteo 25,31-46: il Giudizio finale.

Confronta

Confronta l’opera con il mosaico Giudizio Universale (seconda metà dell’XI secolo-seconda metà del XII secolo) della Basilica di Santa Maria Assunta di Torcello nella laguna di Venezia.

La pelle di chi? Alla sinistra del Cristo di Michelangelo è raffigurato l’apostolo Bartolomeo mentre regge una “pelle umana”. Fa’ una ricerca e scopri di chi, in base alla tradizione, sarebbe questa pelle secondo le intenzioni dell’artista.

Ti aiuto io! Ci vollero più di quattro anni perché Michelangelo portasse a termine i lavori della Cappella Sistina: da luglio del 1508 a ottobre 1512. Dagli una mano colorando questa scena.

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, Un opera pittorica del mio territorio

incolla qui un’immagine dell’opera

Autore: 34

Titolo, anno, luogo:

ORA

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SEZIONE Titoletto

Notizie sull’autore

Descrizione dell’opera

Connessioni con il corso di Religione

Le mie sensazioni dinanzi all’opera

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Una mia opera artistica religiosa

Titolo: 36

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SEZIONE Titoletto

Perché ho scelto questo soggetto

Descrizione dell’opera

Connessioni con il corso di Religione

Il mio messaggio dell’opera

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Indice Presentazione Il labirinto della cattedrale di Chartres L'ospitalità di Abramo Il Mosè di Michelangelo Il David di Bernini Il seminatore di Van Gogh La Crocifissione bianca di Chagall La Cena in Emmaus di Caravaggio Il figliol prodigo di Rembrandt Al Giordano con Piero della Francesca L'Ultima Cena di Dalì L'Albero della Vita di Chagall La Vocazione di Matteo di Caravaggio Il Buon samaritano di Van Gogh La Pentecoste di El Greco Il Giudizio finale di Michelangelo Un'opera pittorica del mio territorio Una mia opera artistica religiosa 38

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Riguardo il corso così si è espressa la Conferenza Episcopale Italiana rilasciando il nulla osta alla pubblicazione (prot. n. 5/2018 dell’8 gennaio 2018):

Il testo CHE VITA! per scuola secondaria di primo grado è di grande pregio. Gli argomenti sono sempre calati nella realtà esperienziale degli alunni. Il linguaggio è adeguato e stimolante. La grafica è piacevole, molto valorizzata l’arte con la rubrica “Le vie della Bellezza”. Ricca la proposta di compiti di realtà, tanto richiesta oggi, come anche le proposte metodologiche attivanti e cooperative, tra queste il box “Filo rosa” che presenta figure femminili e valorizza il ruolo della donna.

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