SSC NAPOLI Backstage IMAGE CALENDAR 2015

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presenta

25 CALCIATORI

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BELLISSIME

ADDETTI

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FOTO ph: luca varchetta |||||| studios

INEDITE

MODELLE

INTERNAZIONALI

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MISTER

365 GIORNI AZZURRI

2015 - DAL CALENDARIO UFFICIALE DELLA S OCIETÀ S PORTIVA C ALCIO N APOLI

Il backstage - Questi sono i numeri! SSCNAPOLI.it

diretto e fotografato da

santangelo |||||| studios


Gokan Inler, Giovanni Chianelli alias “Hermes”, Bianca Valentino, Camilo Zuniga e Anna Solla preparano lo scatto del mese di Novembre, circondati dallo staff di produzione, Camilo indossa un copricapo che lo trasformerà nel Minotauro, l’orribile mostro del mito di “Arianna e Teseo”. Lo sponsor del mese è Caffè Motta, con i cui chicchi sarà ricreato il famoso filo d’Arianna che consentirà a Teseo (Inler) di trovare l’uscita dal labirinto. Che l’idea abbia suscitato qualche imbarazzo e qualche battutina più intrigante, beh, va da sè.


8

o

ANNO e

1/2 MILIONE COPIE VENDUTE

I D E AT O E P R O D O T T O D A

SSC NAPOLI diretto & fotografato da

con foto di diego santangelo e luca varchetta


siamo fieri del nostro prodotto e non abbiamo esitazioni nell’affermare che il Calcio Napoli è l’unico club, a livello mondiale, a poter contare su una pubblicazione editoriale di tale livello e di pari successo. I numeri e i motivi li abbiamo presentati, certi che il pubblico si farà rapire dalla bellezza e dall’ironia che permea l’intero Calendario.

Head of Operation, Sales & Marketing e mentore del progetto Calendario Immagine SSCN, Alessandro Formisano, ai microfoni di Sky Sport24


365 GIORNI AZZURRI

2015 - DAL CALENDARIO UFFICIALE DELLA S OCIETÀ S PORTIVA C ALCIO N APOLI

Tutti i numeri di un Calendario unico al Mondo! di Giovanni Chianelli - giornalista e attore

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fotografie di Luca Varchetta

Per un 2015 davvero mitico. Un anno finisce e, puntuale come il fi-

schio dell’arbitro al novantesimo, recupero a parte, arriva il nuovo Calendario immagine della SSC Napoli. Per il tema di quest’anno abbiamo voluto pescare nell’identità più profonda della nostra terra, la Magnagrecia. Radici antiche, suggestioni estetiche e immediata riconoscibilità le prime ragioni di questa scelta. Che si sposava in modo perfetto all’ispirazione stilistica: mostrare la bellezza vivida e ideale dei nostri atleti. I quali, veri eroi di questo tempo, sono riusciti a incarnare il richiamo mitologico di dei e figure della classicità, rivelando l’intatto valore del corpo e del racconto. Una continuità cui ammiccare in molti modi: magari confondendo il campo di battaglia con quello di gara, come nella posa di copertina, in cui Benitez in versione stratega spiega ai suoi valorosi il modo migliore per espugnare. Ieri la città di Troia, oggi un terreno avversario. O quell’Ulisse, uomo dal multiforme ingegno, restituito da un Higuain che escogita piani per riconquistare l’avito palazzo, premonizione di una difesa nemica. Insomma, tra ironia e omaggio alla cultura, questo calendario propone un’offerta di colori, abiti e scenografie davvero ambiziosa. Perdetevi tra le onde del mare Egeo dove ci sarà sempre un’Afrodite pronta ad emergere dalla schiuma, ricordando che la bellezza che ci circonda sfida i secoli.

Un po’ di numeri dati…

100 bombolette spray d’oro e d’argento impiegate da 20 hairstylist , 57 elementi scenografici in 420 kg di polistirolo per 210 mq di fondali scenografici disegnati e fotografati da Santangelo Studios, due quintali di sabbia, 4 litri di argento diluito con la crema corpo, 100 placche d’oro da 0,01 grammi l’una per il trucco applicato da 20 makeup artist per 53 volte su 23 calciatori, 6 modelle da 6 paesi diversi del mondo, un attore napoletano, 16 elmi da guerra, 4 kg di gioielli e catene di oro e d’argento, 740 borchie cucite e incollate su 50 paia di scarpe, 18 corazze e armature antiche, 15 scudi, 1253 scatti fotografici di Diego Santangelo per la selezione di 14 quadri post prodotti in 62 ore e oltre 2000 immagini backstage ad opera di Luca Varchetta per un peso totale di 78 GB, 7 macchine fotografiche, 4 telecamere, 100 giga di materiale video per 48 ore di girato complessivo, 17 abiti di scena realizzati su misura da Angela Solla per un totale di 48 metri di seta pura combinati con corone e decorazioni scelti tra 100 modelli di corone di bronzo, ottone e oro dalla Sartoria Teatrale Canzanella, 3 costumi dall’archivio storico di Mario Valentino con più di mille piume cucite a mano, 7 litri di caffè bevuti e 1000 chicchi usati nelle scenografie.

Un po’ di numeri presi…

Mezzo milione di copie vendute. Per dare un’idea concreta è come se l’intera città di Palermo sfogliasse il nostro calendario. Immaginatevi la scena. Le vendite hanno riguardato anche una decina di paesi stranieri: il Napoli è tra le società europee più seguite di là degli oceani. E vogliamo parlare delle visualizzazioni dell’ormai famoso, o famigerato, backstage? Tra le varie edizioni si supera il milione. Il solo spot di lancio dell’anno in corso ha collezionato, in soli cinque giorni, oltre centomila clic. L’eco delle apparizioni dei nostri giocatori, agghindati in abiti di foggia antica (stavolta nel senso della mìse, non della città), è arrivata negli Stati Uniti dove diverse testate e siti hanno riportato la notizia. Certo, la trasformazione di Hamsik e Mertens in divinità ed eroi non è roba di tutti i giorni.

L’edizione 2015? Un oggetto di culto

Niente di meglio della foto. Ferma, solenne, eterna. Niente di meglio di uno scatto riesce a riassumere i diversi significati che gli stanno dietro. Poi, ognuno potrà interpretarla come vuole, sta di fatto che da qualche anno l’idea piace a molti. Anzi, a moltissimi. E non c’entra l’abuso di calendari che si fa da oltre un decennio: il Calendario immagine del Napoli


Mezzo milione di copie vendute. Per dare un’idea concreta è come se l’intera città di Palermo sfogliasse il nostro calendario. Immaginatevi la scena... il solo spot di lancio del backstage 2015, ha collezionato, in cinque giorni, più di centomila visualizzazioni

resta unico. Ormai cult per i nostri tifosi, questo elegante oggetto che avete tra le mani parla di una storia virtuosa realizzata al Sud d’Italia. Mostra, con la dovuta leggerezza, le vicende di una società che miete successi nel paese e in Europa, agganciandosi ad una storia quasi centenaria altrettanto gloriosa. Racconta l’armonia di una squadra e dei suoi componenti, realizzata con un impegno quotidiano. Avvicina alle case del pubblico gli atleti, tanto osannati la domenica, qui colti nella loro capacità di mettersi in discussione e prestarsi al gioco. Ed è pure la testimonianza di un territorio ricco di eccellenze produttive. Le aziende che sostengono l’operazione, protagoniste di ognuna delle immagini, sono il simbolo di


una comunità ancora in grado di esprimere talenti e professionalità. Lo sforzo, anno dopo anno, di comporre ogni ingrediente di questa storia, precipita in quattordici momenti grazie alla capacità di Santangelo Studios di fondere estetica, narrazione, moda e marchi di fabbrica. Per non parlare dell’attesa che crea il backstage, lo spazio video del nostro calendario. Una storia nella storia, sempre più articolata col passare delle stagioni: quest’anno vedremo un impacciato Hermes, messaggero degli dei, dividersi tra le volontà divine di Zeus e i capricci, la volubilità, la sfrenata allegria dei personaggi in scena. Risultato esilarante che le centinaia di migliaia di visualizzazioni premiano in pieno. Un fenomeno di culto

che solo il Napoli e il suo calendario possono vantare, attingendo all’innata teatralità di questa terra in cui ci muoviamo. I saluti sono accompagnati da quell’orgoglio, o amor proprio, che è una delle molle del successo: “Siamo fieri del nostro prodotto e non abbiamo esitazioni nell’affermare che il Napoli Calcio è l’unico club, a livello mondiale, a poter contare su una pubblicazione editoriale di tale livello e di pari successo – dice Alessandro Formisano, Head of Operation e mentore del progetto Calendario Immagine SSCN – I numeri e i motivi li abbiamo presentati, certi che il pubblico si farà rapire dalla bellezza e dall’ironia che permea l’intero Calendario”.


Lo scatto di copertina: un gruppo di valorosi eroi ascolta le direttive strategiche del condottiero. Come ai tempi di Troia, per abbattere le porte della città e sconfiggere i nemici bisogna sorprenderli con l’astuzia e uno schema tattico all’altezza. Una formazione oplitica o un 4-4-2, è lo stesso.



Una sequenza carica di climax: i due cannonieri, gli assi dell’attacco, i due prodi Gonzalo Higuain e Josè Maria Callejon, stanno aspettando il vaticinio di Molly in versione Pizia, l’oracolo. Probabilmente vogliono conoscere il loro destino: quanti gol segneranno quest’anno? Molti, a giudicare dalla concentrazione della sacerdotessa.



In alto: un dettaglio dello scatto per lo sponsor Tufano, mese di Dicembre. Nell’ingrandimento la posa eroica mette in risalto la vera potenza muscolare di Hamsik nel ruolo dell’eroe Achille. Diego Santangelo, fotografo storico del calendario asserisce: – non vi è assoultamente alcun intervento di fotoritocco con PhotoShop; la forma fisica è assolutamente veritiera e la foto di Marek corrisponde al 100% con la realtà!



Un dettaglio dell’immagine del mese di Novembre: Teseo (Inler) segue il percorso composto dai chicchi di caffè per ritrovare la via di fuga dal labirinto. Il Minotauro Zuniga, in primo piano, non si accorge della trama ordita alle sue spalle. Chissà, è distratto dal curioso copricapo?



Giovanni è il torturatore ufficiale del calendario. Quest’anno, nei panni di Hermes, fa ridere Raùl Albiol con la sua posticcia possanza fisica, palleggia con Dries Mertens, e neanche con pessimi risultati a sentire il campione belga, millanta conoscenze antiche con Henrique, conduce Edoardo De Laurentiis alla scoperta del set. Una vera divinità della rottura. Di schemi, chiaramente.



Jonathan De Guzman, circondato da splendide ancelle e i suoi sodali, all’alba di questo scatto segna una tripletta in campionato che manderà in visibilio il pubblico del San Paolo. Per il mese di Gennaio, sponsor MSC, si è voluto paragonare un simposio tra filosofi dell’antica Grecia alla vita a bordo di una nave in crociera nel Mediterraneo. Il relax e i suoi pensieri beati sono gli stessi.



Per un Mertens decollato, nel senso che non gli si vede la testa, non in riferimento alla sua nota velocità, c’è un Insigne formato Ulisse che tenta di far centro nel cuore di Penelope, nell’immagine Castellano di Febbraio



Pugnace più che mai, Paride, interpretato da Josè Maria Callejon nello scatto di Marzo per Sigma, aspetta il dono che Afrodite, la dea alle sue spalle, gli ha fatto per averla premiata come più bella tra le divinità. Ne capiamo la fremente attesa: si tratta della meravigliosa Elena, che infiniti addusse lutti agli Achei. Parola di Omero.




Penelope e la sua proverbiale tela. Lo stratagemma di recupero tempi più vecchio del mondo rappresenta lo scatto di Dooa, mese di Aprile. I Proci (Gonzalo Higuain, Duvan Zapata, Roberto Colombo e Gokhan Inler) non sanno che la notte lei disfa ciò che ha tessuto il giorno. E così aspettano, aspettano…


Un composit di momenti di lavorazione. C’è un Lorenzo Insigne in fuga da Hermes che lo tortura, e infatti subito dopo si fa consigliare dal centauro Chirone (Christian Maggio) le tecniche per cacciarlo, mentre la modella Gefen è in procinto di trasformarsi in Afrodite. Non ci metterà molto: è così bella già di suo!




A proposito della bellezza di Gefen, come si può notare dalla foto Felce azzurra di Giugno il primo a riconoscerla è Giandomenico Mesto. Ma non le sta fischiando come si farebbe per strada. No, lui incarna il vento Borea che insieme ad Austro, interpretato da Christian Maggio che fa capolino da sotto e da Zefiro (Callejon: non si vede ma c’è), erano i venti nell’antichità.


Dettagli del grande lavoro prodotto sui corpi dei calciatori. Gli hair stylist e le make up artist, agli ordini del direttore creativo Naomi Sally Santangelo, trasformano Josè Maria Callejon, Christian Maggio e Giandomenico Mesto nelle divinitĂ dell’antica Grecia, i dei del vento



Quanto rideva Higuain nello scatto nei panni di Ulisse nello scatto di Maggio – il mese, non il calciatore – patrocinato da TTLines! E non solo perché è un bravo attore e doveva rendere l’imbarazzo del più furbo dei mortali alle prese col canto delle Sirene. Il fatto è che Laura Alina gli faceva un solletico terribile. Dispettosa.




Il set è anche un momento di grande sacrificio, serietà e dedizione, come si può notare dall’atteggiamento quasi trascendentale di Marek Hamsik, dalle fasi meditative di Alina, dalla trance di David Lopez.



Per preparare Alina alla prestazione attoriale e fisica della fotografia di Agosto, sponsor DHS, c’è voluto un po’ di tempo. Lei è stata davvero abile e paziente, come mostrano le contorsioni che, da brava ladra, deve sopportare per sfuggire al sistema di allarme che protegge le statue antiche, qui gli scultorei Marek Hamsik e Mariano Andujar. I giocatori sono preziosi, lo sanno tutti.




Cosa sta guardando Dries Mertens, imprendibile folletto belga? Ve lo sveliamo: lui è addirittura uno dei ciclopi che assistono il dio Efesto nello scatto di Luglio (Idir). E vuole vedere come procedono i lavori che dovranno portare alla costruzione di scudi inossidabili e leghe metalliche a prova di attaccante.




Bellissima la scena di Ottobre, sponsorizzata da B&G Di Palo, che rappresenta uno di quei banchett cui i pensatori greci amavano partecipare. Grazie, tra pietanze succulenti, vini magnifici e meravigliose ancelle, cosa chiedere di meglio? Parola di Miguel Angel Britos, Marek Hamsik e Henrique, alle prese con Park, Alina, Molly e un bendidio di specialitĂ campane.


Lo scatto olimpionico è naturalmente molto sentito. In questo si sostanzia il senso di continuità tra gli eroi di ieri e di oggi che ha permeato il calendario 2015. Christian Maggio potrebbe essere tranquillamente il discobolo che troviamo in tante piazze europee, magari senza piccioni addosso, mentre chi ci assicura che Kalidou Koulibaly non sia in realtà un guerriero mirmidone campione nella disciplina del cesto?




E voi ce l’avreste il coraggio di boxare con Koulibaly, nello scatto Lete di Settembre? Magari un lancio del giavellotto con Jorginho, ancora ancora. Mentre Maggio mette i dischi e Hamsik accende la scena


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