Nulvi, centro di grandi tradizioni agropastorali, nei primi decenni del novecento vede l'iniziativa nelle vie del paese di aziende toscane, laziali e locali nella produzione del Pecorino Romano. Nel dopoguerra, accanto alla produzione artigianale del "casu frittu" e del "casu ruju", si affermò l'imprenditoria locale con la costituzione di tre gruppi pastorali che negli anni '60 diedero vita alla locale lattiera sociale. La famiglia Sechi da oltre cinquant'anni alleva nei pascoli di Sa Mura Bianca pecore di razza sarda la cui produzione lattea veniva ceduta negli anni '50 a caseifici privati. La trasformazione casearia avveniva comunque anche in famiglia con la produzione di formaggi semicotti e di "casu frittu"da destinare alla provvista casalinga.