Flmaggio2016

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MAGGIO 2016

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La dolcezza del suo sguardo ci accompagni in questo Anno Santo, perché tutti possiamo scoprire la gioia e la tenerezza di Dio. Tutto nella sua vita è stato plasmato dalla presenza della misericordia fatta carne.

(Misericordiae Vultus)

“D

opo averli scelti e istruiti, li inviò: a predicare il regno vicino, a guarire, a sana-

re, …” In questa frase del Vangelo di Matteo si rispecchia un doppio movimento del cammino, svolto con ardore, con generosità, con costanza e fedeltà da p. Pagani e che desidero sia per tutta la vostra Famiglia religiosa di incoraggiamento al cammino del Carisma.

Movimento contemplativo P. Pagani ha camminato incessantemente alla sequela di Gesù, che aveva incontrato nella sua vita e ha fatto esperienza della sua salvezza e del suo amore. Il suo cammino non si è mai fermato, perché desiderava amare sempre di più Gesù. La ricerca di luoghi sempre più solitari, il desiderio del silenzio per ascoltare la voce del Signore, l’adorazione alla s. Croce, sorgente di forza e di vittoria sul male, la devozione a Maria Immacolata, novità nella Chiesa del suo tempo: sono questi i segni di un grande desiderio di sperimentare e conformarsi alla pienezza della comunione con Dio, attraverso la conformità a Gesù, seguendo le sue orme. Chiediamo al p. Fondatore di camminare nella via del silenzio interiore, dell’adorazione, e dell’offerta semplice della nostra vita nel quotidiano, con umiltà e fiducia. Movimento verso gli uomini P. Pagani è stato inviato ad annunciare la verità agli uomini del suo tempo: un tempo faticoso e incerto, di grande fermento nella proposta della verità della fede cattolica e nel desiderio di accogliere il rinnovamento ecclesiale proposto dal

Concilio di Trento. P. Pagani ha camminato verso la città degli uomini con l’entusiasmo di annunciare il Vangelo, perché credeva fermamente “che risponde alle necessità più profonde delle persone, perché tutti siamo stati creati per quella via che il Vangelo ci propone: l’amicizia con Gesù e l’amore fraterno.” Chiediamo la forza al p. Fondatore di annunciare il Vangelo a tutte le persone che incontriamo e specialmente ai ragazzi e ai giovani d’oggi perché, al di là delle apparenze esteriori, “per l’azione dello Spirito c’è un’attesa, anche se inconscia, di conoscere la verità di Dio sull’uomo, sulla via che porta alla liberazione dal peccato e dalla morte…” EV 265-266 Il richiamo insistente del Papa ci doni sicurezza, serenità e anche gioia nel seminare in questo nostro tempo il Vangelo del Signore, perché anche tante vite giovanili possano trovare la via sicura della vita e incamminarsi per la strada che il Signore rivelerà loro, anche con l’esempio e la nostra testimonianza di discepoli, che appartengono alla comunità cristiana. Fra Livio Folcato ofm guardiano di S. Pancrazio 16-04-2016


San Pancrazio

D

opo il nostro annuale incontro a San Pancrazio il 4 gennaio, ci era rimasto in cuore il desiderio di ottenere dalla provincia veneta dei Padri Francescani Minori “come reliquia” i sandali del Fondatore. La richiesta formulata dalla Madre generale è stata accolta; così

il 16 aprile siamo ritornati lì pieni di gioia e gratitudine. Nella chiesa i sandali erano preparati con decoro davanti all’altare; il devoto passaggio è avvenuto in un contesto di preghiera guidata dal Padre guardiano. a Fraternità laicale continua a incontrarL si ogni mese per approfondire la conoscenza del Carisma e della spiritualità delle

BRASILE

Suore Dimesse. Ci scambiamo notizie sui vari gruppi con l’impegno di fare ulteriori passi nella spiritualità che ci unisce come membri della Famiglia religiosa. Nel mese di maggio 2015 abbiamo avuto la visita di Madre Ottavina che ci ha portato un grande regalo: due giovani suore Dimesse dal Kenya: sr. Lucy e sr. Anastasia. In quei giorni un gruppo di membri ha fatto le promesse e altri le hanno rinnovate. Pure in maggio abbiamo iniziato la preparazione alla 1ª Assemblea generale della Fraternità della Delegazione Brasiliana con lo studio di 4 punti del Documento 107 della CNBB (Conferenza Nazionale dei vescovi del Brasile): “Cristiani laici nella Chiesa e nella società”. Il 26 e il 27 settembre 2015 nella Casa di for mazione S. Giuseppe a Xerem, si è riunita la 1ª Assemblea generale. Erano presenti i membri di Xerem, Santa Cruz (Rio de Janeiro), Cobilandia, Sooretama (Espirito Santo) e Fazenda Nova (Pernambuco). È stata eletta la Commissione della Fraternità con i seguenti membri: Irmã Paula coordinatrice, Martha Carraretto segretaria, Irmã Ana Paula rappr. Espirito Santo, Vitória (laica) rappr. Espírito Santo, Irmã Maria da Luz rappr. Rio de Janeiro, Maria di Fátima (laica) rappr. Rio de Janeiro, Irmã Rosilene rappr. Pernambuco. Questa commissione è chiamata ad attuare, in comunione con la Commissione centrale, i contenuti formativi, gli orientamenti, la Regola di vita, la spiritualità e la missione. Come Fraternità Laicale continuiamo a partecipare ai momenti celebrativi della Congregazione e a donarci nella pastorale parrocchiale con attenzione alle esigenze della Chiesa e della società, vivendo lo spirito del Carisma che il P. Fondatore ha ricevuto da Dio: “Conformità d’amore e di vita a Gesù Crocifisso”. Questa è la proposta di vita che ci impegniamo a vivere e a condividere. Contiamo sulle preghiere, l’appoggio e l’amicizia della Famiglia religiosa e di tutte le Fraternità. Martha Carraretto, segretaria

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Pellegrinaggio Giubilare Roma 1·2·3 aprile 2016

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ITALIA: Incontri di zona L’OGGI della MISERICORDIA Vicenza, 20-02-16; Corte, 27-02-16; Torreglia, 27-02-16; Udine, 05-03-16. editare sull’incontro di Gesù con ZacM cheo ci ha dato la possibilità di incontrare la misericordia di Dio che si fa presente

nella vita e nella quotidianità di ciascuno, con la certezza che è sempre Dio che fa il primo passo verso di noi. Dio, innanzitutto, è “Amante della vita”, colui che desidera e cerca sempre una vita più degna e felice per ogni essere umano e per tutta la creazione. Dio è la fonte e lo stimolo di una vita più coerente e sana, più gratificante e unificante. Il Vangelo è “una forza per vivere”, e sarà ascoltato solo da persone che sono in cerca di ragioni per vivere, per amare la vita e per goderla in modo sensato e responsabile. Nel racconto evangelico, in casa di Zaccheo, Gesù si definisce “Qualcuno che è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto”. Non dobbiamo dimenticarlo: il Dio di Gesù Cristo è un Dio che vuole ravvivare e ricostruire ciò che noi possiamo rovinare. Dio è vigore e stimolo per vivere in modo riuscito! Sr. Marilena

L

e Fraternità di Bastia, Costozza, Ospedaletto, Urbana e Zanè sono state ospiti della Fraternità di Vicenza, sabato 20 febbraio 2016. L’accoglienza è sempre vissuta in un’atmosfera cordiale, ricca di attenzione per tutti. Ancora una volta eravamo lieti di tornare là dove P. A. Pagani ha dato vita alla Compagnia delle Dimesse. Desiderosi di rivederci, in quest’anno straordinario del Giubileo della Misericordia, è stata speciale la presenza di sr. Fabrizia che ci ha portato la sua esperienza, la sua efficace disponibilità al dialogo, all’ascolto, alla spiegazione sempre chiara, precisa e interessante. Il tema dell’incontro era quanto mai attuale: “L’oggi della Misericordia” è stato sviluppato intorno all’episodio di Zaccheo. Quante volte,

nella preghiera iniziale, abbiamo ripetuto: “Eterna è la sua misericordia” e quante volte lo potremo ripetere, all’infinito, oserei dire. Zaccheo con il suo comportamento ci suggerisce di liberarci dal peso della colpa e di aprirci con fiducia a Dio. Dapprima, infatti, viveva isolato e odiato, prigioniero nel suo deserto personale, con le tasche piene e il cuore vuoto. Gesù non entra solamente nella sua casa, bensì nel suo cuore, dentro di lui facendolo passare dalla morte alla vita in un coinvolgimento totale. Zaccheo gli ha dato spazio, lo ha messo nel posto che merita, cioè al primo posto. Cerchiamo perciò lo sguardo di Gesù, quello sguardo penetrante e profondo che ci segue ovunque. Liberiamo tutto il bene e il bello che sono dentro di noi, magari ci potremo sentire meglio, più contenti e più buoni. La vita può diventare ricca di grazia e di buoni propositi, passando per la via dell’amore misericordioso di Dio. Con una bella primula, segno della rinascita gioiosa in Cristo, ci siamo salutati e augurato un buon arrivederci di cuore. Lina (Costozza)

Gentilissima suor Marilena, sono Chiara, la nuora di Paola Buttazzoni di Udine. Finalmente trovo qualche minuto per inviarle i nostri ringraziamenti a seguito del pellegrinaggio svoltosi a Roma agli inizi di aprile. L’organizzazione calibrata delle giornate ha reso l’esperienza non solo piacevole e gioiosa, ma anche spiritualmente incisiva. È stata una bellissima occasione soprattutto per Agata e Leonardo di avvicinarsi a papa Francesco, a loro molto caro. Rimarrà un ricordo che conserveremo a lungo tutti quanti. Grazie di cuore. Andando a Messa a Santa Maria delle Grazie, c’è un sacerdote che è solito concludere la celebrazione così: “La gioia del Signore sia la nostra forza”, e mi è tanto piaciuta che me ne approprio spesso e volentieri. Le trasmetto l’augurio con altrettanto piacere.

Agata, Leonardo, Filippo, Chiara

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enerdì, 18 marzo, nel contesto delle celebrazioni dei 400 anni dalla fondazione della Comunità delle Dimesse a Padova, al Museo Diocesano è stato offerto alla riflessione della comunità Patavina un nuovo evento. Su progetto dell’editrice Il Poligrafo è stato presentato il volume “VITA DELLA VENERABILE MARIA ALBERGHETTI, FONDATRICE DELLE DIMESSE DI PADOVA”, edizione cr itica e commentata a cura di Andrea Maurutto. Il volume manoscritto, opera inedita di Paolo Botti, è stato trovato dal ricercatore Maurutto nella Biblioteca Statale di Cremona e da lui trascritto in occasione della sua tesi di laurea su Madre Maria Alberghetti, a completamento delle sue ricerche nell’archivio Dimesse a Padova e successivamente stampato. Alla presentazione nella Sala Barbarigo del Museo, dopo il saluto del direttore del Museo Dott. Andrea Nante, sono intervenuti i prof. universitari di Udine, Renzo Rabboni e Flavio Rurale e, naturalmente il curatore della pubblicazione An-

I

l 13 febbraio scorso abbiamo aperto la mostra con il desiderio di condividere con tutti coloro che ne avessero avuto piacere un tratto della storia passata, ma anche dell’attuale quotidianità; il titolo “Accoglienza e formazione” ci è sembr ato il più significativo per esprimere gli aspetti essenziali del nostro servizio. Fin dagli inizi, Maria

drea Maurutto. Erano presenti un gruppo di suore e laici, tra cui membri della Fraternità laicale P. Antonio Pagani; è stato un bel momento, per conoscere Madre M. Alberghetti, Fondatrice delle Dimesse a Padova. Con il loro intervento, i professori di Udine hanno approfondito il contesto storico e ambientale del ‘500 e ‘600, in cui si è sviluppato l’Istituto ed è vissuta questa grande donna che, oltre a essere Fondatrice, lasciò molte opere spirituali scritte, in prosa e in poesia (46 libri!), molte ancora inedite e manoscritte, alcune pubblicate subito dopo la sua morte. Sr. Donata

Alberghetti ha portato con sé un’educanda, e proprio l’impegno educativo è stato quello che ci ha ottenuto la possibilità di sopravvivere alla soppressione napoleonica. A due mesi dall’apertura, sono più di 600 i visitatori che sono entrati nella nostra casa e ci hanno trasmesso la gioia di aver ricevuto un dono nella possibilità di vedere ambienti e di conoscere alcune figure della nostra storia: da p. Antonio Pagani a m. Maria Alberghetti, da Lucrezia Grimani a m. Raffaella Viero, le costanti sono un attento ascolto del Signore, che ci raggiunge attraverso le mediazioni, e un’apertura al nuovo fidandosi del Dio che provvede. Ci sono due opere della stessa pittrice che aprono e chiudono la mostra: Rina Maluta ci ha lasciato una “Bambina con colom-

ba”, posizionata proprio all’ingresso, vicino al titolo. È lì a confermare l’attenzione che il nostro cuore desidera offrire ai bambini e ragazzi che frequentano la nostra Scuola. Alla fine della mostra, si può osservare il “Quo vadis?”, sempre della stessa autrice: “Dove vai, Signore? Dove vai con noi Suore Dimesse? Dove vai con il mondo intero?”. Sono interrogativi lasciati al cuore di ognuno, ma già l’esperienza di essere stati insieme per più di un’ora e di aver condiviso un’esperienza di scambio reciproco ci dice la direzione: siamo andati ascolto dopo ascolto, ci siamo accesi provando emozioni, nella condivisione e nel servizio perché ogni scambio fa crescere nella ricchezza interiore.

Sr. Lorella

Visitaci su facebook: https://www.facebook.com/pages/Collegio-Dimesse-400-anni-aPadova/609126329213557 web: www.dimesse.it


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