Dimmi! #1 autunno 2013

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N° 1 AUTUNNO 2013

€ 1,00

SOS PERSONAL SHOPPER

Must Have autunno

moda i trend della stagione

PAOLA MARELLA

Michelle

Consigli di design

LA DIFFICILE VITA DI UNA TRANS

Tradimento

Il fascino dell’ uomo maturo

parola all’investigatore

Food

Cake design&co

Intervista

La felicità in un espresso

Nadia Toffa

Cover Story SIOOT

SPECIALE WEDDING I NOSTRI CONSIGLI PER IL TUO SI’

OSSIGENO OZONO TERAPIA


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ditoriale

La felicità di cambiare... E così, all’improvviso, una notte in cui stai dormendo, coperta solo da un candido lenzuolo bianco, una leggera brezza entra dalla finestra; ti svegli per il freddo, prendi una coperta e capisci che l’estate è finita. Settembre è il vero gennaio. E’ l’inizio di un anno nuovo, è il mese dei cambiamenti, delle svolte e dei sacrifici: “Da settembre mi iscriverò in palestra, inizierò una dieta sana a base di verdura, non guarderò più Uomini e Donne e leggerò un sacco di libri impegnati”. Ma non è mai così. La pigrizia vince sulla buona volontà e il lavoro sul tempo libero. La voglia di cibi spazzatura con il freddo si rinnova, e tutti i buoni propositi finiscono nella spazzatura. I cambiamenti, i miglioramenti che vogliamo dare a noi stessi, non dovrebbero seguire il calendario, ma la nostra volontà. Cambiare è evolversi, evolversi è crescere e crescere fa paura. Ma fa ancora più paura la staticità; rimanere fermi nello stesso posto, con la stessa persona nella medesima città, solo perché è la cosa più comoda e facile da fare; così come rimanere testardamente attaccate a un lavoro che odiamo, magari solo perché è a tempo indeterminato, anche se ogni sera arriviamo a casa stanche, annoiate, spente e con le lacrime agli occhi. Avere il coraggio di credere nelle proprie idee e nelle proprie capacità, questa è la vera svolta. Ed è questo che auguro a tutte le lettrici di Dimmi! che da settembre vogliano rinnovare la propria vita. Lanciatevi! Abbandonate la quotidianità, non fidatevi delle abitudini. Abbiate il coraggio di abbandonare ciò che non vi piace e di inseguire un sogno, anche se difficile e lontano da raggiungere. Il segreto della felicità è poter fare quello che

N° 1 - Autunno 2013 Trimestrale moda, stile, tendenze. Autunno 2013 Anno I, n° 1 Autorizzazione Tribunale di Bergamo n° 13/13 del 20/05/2013 Direttore Responsabile Elisabetta Moretti direzione@dimmibg.it Graphic & Art Director autofocus BG grafica@dimmibg.it Responsabile Commerciale Silvia Di Geronimo silvia@dimmibg.it Redazione e Contributors Damiano Tozzo, Carlo Carrara, Renato Cortesi, Carlotta Panattoni,Chiara ce’ Delia Pontremoli, Mariano Franzini Eleonora Albericci, Francesca Finazzi,Giancarlo Bassi, Il Conte, Luca Rota Nodari,Marcella Dotti, Marianna Caffi, Mario Poggini, Martina Pesenti Rachele Lodetti, Renato Cortesi Silvia Bassi,Silvia Fretti, Silvia Piccoli Paola Rovelli, Sara Facheris, Barbara Valtellina, Tootsie, Sarah Viola, Roberta Todeschini, Michelle Delmiglio, Paolo Loner, Isaia Lando, Anna Francesconi, Sara Cantoni. Dorina Kola, Giada Musci. Photo Chiara Isner Matera Giorgio Sorti Michele Maggioni Carmelo Poidomani Società Editrice Uno per tutti srl Amministrazione Studio Landi srl - tel. 035 320017 Sede Legale Via San Bernardino 142, Bergamo Stampa CPZ spa Costa di Mezzate Distribuzione Orobici Ecologistica

si vuole. Lo so, non sempre è possibile, ma molto dipende

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anche da noi, perché, come dice Virgilio: “ La fortuna aiuta

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gli audaci”; e allora forza e coraggio! State pur certe che, gli eventi, il destino, il fato, la fortuna – e qualsiasi altra cosa in cui crediate – saranno dalla vostra parte!

Testi e materiale fotografico contenuti in questa rivista, sono di proprietà di Uno per tutti srl. E’ pertanto vietata ogni riproduzione, anche solo parziale, non autorizzata dall’editore e/o dal direttore responsabile.

Elisabetta Moretti

Dimmi Bg


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Dimmi Bg

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Home&Design

In questo numero

Moda

COVER STORY RUBRICHE

10 Autunno must have 12 Indovina la location 13 Sospetti che ti tradisca? Ecco come scoprirlo 14 Sos avvocato 15 Sorgente di vita, le cellule staminali 16 Dimmi! Nadia Toffa 18 Vuoi osare? 19 La difficile vita di un trans 20 Racconti: Cerchi in lega 21 4 chiacchiere con Yle Vinil Manzoni 22 Dimmi! Paola Marella 24 Colloquio di lavoro? I consigli del coach

MODA

27 Shooting: Dorina Kola 32 Il nuovo principe azzuro Tutte le tendenze dell’autunno 33 Dimmi! Blogger 34 Sos personal shopper 35 Animalier vs tartan Colore, colore e ancora colore! 36 Il fasciono dell’uomo maturo Tendenze da star 38 L’outlet delle meraviglie Parola d’ordine: esagerate con i gioielli

SPECIALE WEDDING 42 Wedding Planner 43 Bomboniere 44 Location & Catering 46 Wedding cake 47 Fiori 48 Atelier 50 Foto & Beauty 51 Viaggi

BEAUTY

60 Metodo Jugendstil, contro l’invecchiamento Stanchezza? La cura nei massaggi 61 Il segreto della bellezza nei prodotti bio Al lavoro! 62 OrioCenter: il mondo della bellezza

HEALTH

77 Macaroon

64 Cosa è l’endometriosi? I malanni stagionali 65 Marianno Franzini, il precursore dell’ossigeno ozono terapia Una palestra pensata dalle donne

HOME&DESIGN

66 D come design Il design della quotidianità 68 Voglia di fiori in tavola L’arte del bonsai 70 Idee Outdoor Kiki Smith

41 Speciale Wedding

FOOD

72 La felicità in un espresso 74 Una perfetta cena romantica Dimmi! come mangi 76 Storie di ordinaria follia al bar Tradizione e sapore senza tempo 77 Nel cuore di Bergamo un assaggio di Parigi 78 Cake Design La Marianna 80 Una domenica perfetta 82 Valcalepio 83 Ricette: Mozza in carozza

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MUST HAVE !!!

MOTORI

BAMBINI

52 Un bambino e il suo pony Il mistero del vaccino 53 Change Onlus: da Bergamo al Madagascar 54 Moda bimbi Click Clack Family

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56 Cheratina, ecco alcune dritte Magia, il trucco non va più via!| 58 Lo smalto semipermanente è pericoloso? Mai sentito parlare di botox per capelli?

86 Il vero motore di ogni automobile E all’improvviso... la grandine 87 Una passione Brutale 88 E’ ora della revisione Il bello della Moto GP

PETS

90 4 cani per strada Veterinario: cappottino si o no? 92 Il cercapadrone Animalibera onlus 94 Oroscopo

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Botox per capell i

56 Beauty Autunnale


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L’ossigeno ti fa bella!

Per la cura del corpo, per mantenere la pelle giovane e sana, per combattere gli inestetismi; ecco tutti i benefici dell’ossigeno ozono terapia Ph. Chiara Isner Matera - Michele Maggioni Model Eleonora Albericci Make Up Silvia Fretti

L’ossigeno ti fa bella! Bellezza e benessere: è senza dubbio questo il binomio vincente degli ambulatori SIOOT, specializzata nello sfruttamento terapeutico e cosmetico delle più svariate caratteristiche benefiche di ossigeno e ozono. La direzione scientifica degli ambulatori è del professor Marianno Franzini, vero e proprio precursore in questo ambito che, proprio quest’anno, ha tagliato il prestigioso traguardo dei trent’anni di studi approfonditi sull’impiego di ossigeno e ozono al servizio della salute e della bellezza dei propri pazienti.

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Che cosa rende l’ozono tanto prezioso in trattamenti salutistici e di bellezza? Le approfondite ricerche scientifiche sull’ Ozono, oltre ad averne permesso l’applicazione rendendolo sempre più protagonista del futuro della medicina moderna, hanno svelato la totale mancanza di effetti collaterali. Non a caso, dunque, l’Ossigeno Ozono Terapia è attualmente impiegata per la prevenzione e la cura di malattie di diversa natura, in quanto la


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somministrazione di ozono puro e acqua, produce nel corpo una serie di reazioni benefiche. E l’ossigeno? E’ proprio attraverso l’aggiunta di ossigeno a ozono e acqua, che si ottiene l’attivazione di sostanze fondamentali per la salute, il benessere e la longevità dell’uomo, che comporteranno un ritrovato equilibrio tra corpo e mente. Spesso si nutrono non pochi dubbi sulla qualità dell’acqua che normalmente ingeriamo, che non sempre pare avere purezza e caratteristiche concretamente benefiche. Ciò dipende dal fatto che l’acqua che di norma assumiamo, se pur potabile, non ha al suo interno quelle caratteristiche e quella quantità di ossigeno, necessarie e in grado di fare la differenza, di apportare cioè reale benessere. Ecco perché è quanto mai importante per la salute del nostro corpo, che l’acqua che beviamo contenga ancora la forza vitale dell’ossigeno, fonte naturale di salute e benessere.

Acqua di lunga vita

Come si conquistano, dunque, benessere, bellezza e armonia? La bellezza, che è quasi sempre prerogativa della gioventù, può essere preservata aiutando il nostro corpo a eliminare le cause che ne accelerano i processi di invecchiamento; Multiossigen, a riguardo, ha creato “Acqua di Lunga Vita®”. Di cosa si tratta? Si tratta di acqua facilmente ottenibile attraverso OM3, il modernissimo Ozonizzatore portatile. La regolare assunzione di quest’acqua adeguatamente ozonizzata, contribuisce in maniera decisiva alla conservazione di un corpo vigoroso, di una pelle elastica e tonica, e di una mente attiva, come dimostrato da nostri studi approfonditi. Da qui il binomio “purezza e vitalità”? Esattamente; è proprio questo il concetto cardine seguito dai ricercatori e dai progettisti di Multiossigen che, sviluppando OM3, ci hanno dato la possibilità di diffondere il concetto di

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“volersi bene bevendo Acqua di Lunga Vita®”. Si sa, la salute non ha prezzo, e quella dei nostri cari, della nostra famiglia, è di primaria importanza; proprio per questa ragione OM3 è un prodotto davvero eccezionale, che depura l’acqua e regala ossigeno, fornendo l’assoluta certezza dell’assenza di virus e batteri, con il contestuale e concreto risultato di bere un’acqua coadiuvante nella prevenzione delle malattie. Che cosa fa in concreto quest’acqua? Beh, porta ossigeno ai vari distretti corporei e agisce come coadiuvante nella prevenzione di disbiosi intestinali e patologie correlate, quali intolleranze alimentari, colite ulcerosa, Morbo di Crohn, mucoviscidosi, gastrite anacida cronica, cefalee vasomotorie, nefropatie croniche, asma bronchiale allergica, rinite allergica e alitosi. Inoltre aiuta a lenire dolori muscolari e stimola il metabolismo delle cellule liberandolo dalle tossine e favorendo il drenaggio dei liquidi in eccesso; dona, infine, forza e vigore, è un immunostimolante naturale e un efficace


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coadiuvante per la cura della cellulite. Dando uno sguardo alla miriade di trattamenti medicali e di bellezza che è possibile effettuare nei vostri centri, non ho potuto fare a meno di notare il depliant di “The Mask”… Di cosa si tratta di preciso? In realtà The Mask è un’apparecchiatura a uso estetico che, con semplici applicazioni, aiuta la pelle del viso e del collo a combattere i segni del tempo. The Mask si basa innanzitutto sui principi della cromoterapia e del micro massaggio a impulsi; si tratta di un apparecchio rivoluzionario ed estremamente efficace, ideale per ogni istituto di bellezza che desideri proporre alle proprie clienti un trattamento veloce, non invasivo e che permetta di far riacquistare l’antica giovinezza; il tutto in pochi minuti di applicazione e a costi contenuti. Altri trattamenti di bellezza a base di ossigeno? The Mask è un trattamento al quale può essere affiancata la pratica di micro punture agli enzimi che hanno lo scopo di aumentare sensibilmente la produzione corporea di collagene su viso e collo, donando un aspetto sano ed elastico a tutti i tipi di pelle. Le lettrici di Dimmi! ne saranno entusiaste!


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mancare nel tuo autunno a cura di Carlotta Panattoni

IPhone 5S e 5C

Apple lancia gli ultimissimi modelli di smartphone di nuova generazione, con alcune novità: super tecnologico IPhone 5s con sensore di impronte digitali Touch ID e chip A7 da 64 bit; super colorato, invece, IPhone 5c disponibile in ben cinque colorazioni con cover in coordinato; Entrambi equipaggiati con il nuovissimo sistema operativo ios7, sono dotati di reti 4G LT per una navigazione ultraveloce! Purtroppo per l’uscita in Italia dovremo aspettare fino a dicembre.

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Fermate gli sposi

Insoddisfatta dalle relazioni inconcludenti con gli uomini Lottie, reduce dall’ennesima delusione amorosa, decide di sposarsi con Ben, un passato flirt estivo mai più rivisto! Sarebbe tutto rosa e fiori per i neo sposini in partenza per un’isola greca, se non fosse per Fillis, sorella di Lottie, e Lorcan, socio di Ben che, preoccupati che possa accadere l’inevitabile, partono al loro inseguimento! E’ questa la nuova ed esilarante commedia romantica di Sophie Kinsella, già autrice di diversi best seller quali I love shopping e La regina della casa.

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Sunglasses

Perline, roselline, pietruzze… e chi più ne ha, più ne metta! E’ questo il trend per tutto il 2013! L’occhiale da sole, pezzo ormai fondamentale per un total look che si rispetti, assume le più disparate forme geometriche. Piccoli o enormi, da gatta o squadrati, neri o colorati; ma il vero must dell’anno è l’occhiale elaborato, con l’aggiunta di pietre e cristalli, borchie e persino pelliccia; insomma, ciò che ricoprirà i nostri occhi sarà una vera e propria opera d’arte!

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Collane

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Senza dubbio un diamante è per sempre... ma anche un bijoux, finchè dura, fa la sua gran bella figura! Mettiamo un attimo da parte il classico filo di perle e riempiamoci di collane, catene, ciondoli, pendenti e, mi raccomando, il tutto, senza dimenticare di esagerare! Da abbinare con tutto: di giorno con jeans e t-shirt e la sera su un abito di alta sartoria. Tutte le collezioni di moda per l’A/I 2013, dall’haute couture, ai brand low cost, presentano una serie di bijoux davvero incredibili in collaborazione con diversi marchi...il più richiesto ovviamente è Swarovski!

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Flower Bomb Rose Explosion

La casa di moda olandese Victor&Rolf lancia sul mercato la rivisitazione del suo profumo più famoso, Flower Bomb; rimane la particolarissima forma a granata ma si colora d’oro! La dolcezza del miele si unisce a profumi di rosa, gelsomino e mandarino e incontra sapori di spezie orientali per creare una fragranza in grado di trasportarvi in terre lontane e misteriose!

Fuga Romantica

Per un’evasione dalla vita di tutti i giorni, dallo stress della città e dagli impegni lavorativi cosa c’è di meglio di una fuga nelle campagne della Romagna?! Palazzo Viviani, al Castello di Montegridolfo, dimora di nobili famiglie medioevali, sin dal XIII secolo, è oggi uno tra i relais più belli e suggestivi d’Italia. Lasciatevi coccolare di giorno da La bottega del Benessere: palestra, sauna, idromassaggio e trattamenti estetici e la sera dai meravigliosi ristoranti, sempre all’interno del borgo, che offrono le migliori tradizioni romagnole ma con quel qualcosa in più che, parola mia, non vi farà dimenticare mai e poi mai questo splendido week end!


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Pensi di conoscere Bergamo come le tue tasche? Bene!!! Indovina le 4 location proposte da MOOD BERGAMO! Per il primo che indovinerà, in regalo una cena a sorpresa per due persone... ai successivi 4, in ragalo l'abbonamento annuale a Dimmi! Posta sulla bacheca di MOOD BERGAMO un messaggio con le 4 risposte e tagga anche DIMMI BG!!! I 5 più veloci riceveranno il premio! Il concorso è valido fino a venerdì 1 novembre!

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ubriche

Alzi la mano chi tra noi non abbia sospettato almeno una volta di essere tradita dal proprio compagno. Certo, per me che per lavoro spesso mi trovo a smascherare il furbetto di turno, è più facile vedere cose che voi, amiche mie, più o meno innamorate che ancora siate del vostro lui, spesso non notate nemmeno avendole davanti agli occhi. E allora, come scoprire se il vostro compagno vi tradisca o meno…? Beh, a parte la “flagranza di reato”, difficilmente si può avere la certezza che il tradimento avvenga o meno, ma di certo noi tutte possiamo avvicinarci a qualcosa di davvero prossimo alla verità. Come? Mettete in pratica queste poche regole e scommetto avrete presto idee molto più chiare sul vostro compagno e sul vostro rapporto di coppia:.

Sospetti che lui ti tradisca? ecco come smascherarlo parola di INVESTIGATORE CORSA AL BAGNO! A qualsiasi ora lui rientri, sforzatevi di notare se, ancor prima di dirvi “ciao”, si sia già precipitato in bagno, afflitto da chissà quale bisogno impellente; solitamente il traditore cerca goffamente di cancellare tracce di effusioni non autorizzate; via dunque davanti allo specchio a celare anche la più insignificante delle tracce.

UN SOLO PENSIERO: LA PALESTRA! Il vostro compagno pigro e magari anche rotondetto, riceve un’improvvisa illuminazione celestiale che lo trasforma per incanto nel più convinto dei salutisti? Per intenderci, dopo anni di vostra inutile insistenza, si appassiona a jogging, palestre o piscine? Beh, forse è il caso che vi accertiate che tanti miglioramenti nel girovita, siano effettivamente frutto di sudate che nulla abbiano a vedere con esercizi aerobici…da camera.

E IL DESIDERIO?!? Almeno che il vostro uomo sia un marziano e da sempre non vi abbia degnato di particolari attenzioni e neppure vi abbia abituato a chissà quale “maratona” indoor, chiedetevi che fine abbia fatto il suo consueto spirito “animalesco”;

insomma, siamo davvero tanto imbruttite da non meritare di essere doverosamente appagate dal nostro compagno? E’ giusto e plausibile che debba scricchiolare la nostra autostima, o è forse bene che tanta pigrizia sotto coperte amiche, sia l’inevitabile frutto di qualche suo nuovo “passatempo”?

PROFUMI SCONOSCIUTI... Sfruttate l’olfatto; quello di noi donne, poi, è pressoché infallibile; non fingete di non vedere, anzi, di non sentire. Non esiste donna che per inebriare la sua preda non impieghi profumi vari o altre “pozioni magiche” che, di certo, non potranno che lasciare traccia di sé anche sulla pelle del vostro compagno; non inalberatevi se quelle tracce le scoverete sul suo volto, in fondo i baci amichevoli, innocenti e di circostanza, esistono davvero; ma se collo, braccia e altro ancora, non dovessero sapere di lui o di voi, avrete scoperto ciò che temevate.

del suo giro in moto con amici, sbagliate sistematicamente la cottura della sua pasta preferita… e lui sorprendentemente reagisce paciosamente, vi asseconda e porge l’altra guancia? Care mie, qualcuno al vostro posto sta facendo vivere qualcosa di paradisiaco e rigenerante a quel rompiscatole del vostro compagno, o meglio, a ciò che ne resta… Ad ogni modo, sappiamo bene come siano fatti loro; la cosa migliore da fare, penso sia vivere giorno per giorno, non fasciarsi la testa prima del tempo e, soprattutto, affidarci al nostro innato sesto senso: difficile che ci esponga a una cantonata, parola di investigatrice…in gonnella!

E POI LA PACE DEI SENSI... Il vostro compagno è notoriamente aggressivo e polemista non appena gliene date un barlume di ragione d’esserlo? E, ciò nonostante, da qualche tempo a questa parte, fissate la cena con amici proprio la sera della finale di Champions, lo costringete a fare un salto all’Ikea il pomeriggio

Anche tu hai dei sospetti? Vorresti indagare ma non sai a chi rivolgerti? Scrivi alla redazione, ti aiutiamo noi! direzione@dimmibg.it


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Compagno nuovo, assegno di mantenimento vecchio Pronto intervento Avvocato

A cura dell’Avvocato Marcella Dotti E’ una splendida giornata di sole, supponiamo che siate un uomo, che siate stati lasciati da vostra moglie e che il tribunale vi abbia condannato a versare un assegno di mantenimento in favore della moglie fedifraga (eh, già, l’infedeltà non è stata la causa ma la conseguenza della separazione, la signora non ha mezzi di sostentamento propri, voi siete economicamente in posizione dominante e a lei spetta lo stesso tenore di vita goduto in costanza di matrimonio). Avete appena disposto il bonifico dell’assegno, da poco aumentato in base agli indici ISTAT, quando il vostro più caro collega fa capolino dalla porta: “Eh, hai capito la Gigia?! Il giorno dopo la separazione è andata a convivere con il Gigio! Troppo buono, tu...”. In tre secondi capite che la Gigia è la vostra ex. La rabbia monta inesorabile ma, all’improvviso, la luce in fondo al tunnel: se la Gigia convive, forse l’assegno di mantenimento non sarà più dovuto! Almeno questo, cavolo. Il pensiero di contribuire al pagamento della bolletta del gas del Gigio proprio non vi va giù. Sanno tutti che è freddoloso. Chiamate il vostro avvocato; il giorno dopo parte un ricorso per la modifica delle condizioni stabilite in sede di separazione, sulla base del miglioramento economico della situazione patrimoniale della Gigia, che è andata a convivere con il Gigio. Riuscirà il nostro eroe a vincere la causa? Probabilmente no. Non solo perchè questa non è decisamente la sua giornata (e questo l’avevano capito un po’ tutti), ma soprattutto perchè secondo una recente massima giurisprudenziale “la situazione di miglioramento economico avutasi a seguito di una convivenza con un uomo, non consente di presumere il miglioramento delle condizioni economiche di chi conviva con lo stesso e a ritenere la stessa da sola sufficiente a esonerare il coniuge dal contributo di mantenimento”. Supponiamo che siate quell’uomo. Ma state leggendo Dimmi!, avete letto tutto l’articolo, non ci sono donne nude fra le righe e neppure messaggi subliminali. E’ più probabile che siate la Gigia. Come sta il Gigio? E’ ancora freddoloso?

Non andate in letargo A cura di Sarah Viola, Medico Psicoterapeuta

Ed eccoci qua. Spaesati di fronte al primo freddo, alle prime piogge. Smarriti, alla ricerca di quella meravigliosa energia che avevamo sperimentato durante l’estate. Nostalgici di quella straordinaria sensazione che ci aveva fatto sentire di nuovo padroni del nostro corpo, dei nostri sensi. Sull’onda della carezza amica del sole e della brezza estiva, avevamo fatto ottimi propositi: migliorare la dieta, magari sposando definitivamente quella mediterranea, ricca di frutta e verdura che d’estate, sono facili da acciuffare. Fare più attività fisica: due, anche tre volte la settimana. Non farsi risucchiare completamente dal giogo lavorativo per poter seguire il filo di tutte quelle relazioni, nuove o del passato, che l’estate, con le sue sere luminose ed interminabili, ci ha permesso di assaporare. E, non da ultimo, continuare a vivere l’intesa erotica con il nostro partner. A sentirlo vicino, a sentirci fusi con lui o con lei, come tante sere, in questi mesi, ci è sembrato naturale che fosse. Ora è bastato il calo di qualche grado di temperatura per sentirci derubati di tutte le sensazioni, nuove o rinnovate, che l’estate, generosa, aveva preparato per noi. I primi appuntamenti mancati con la dieta, le sedute in palestra rinviate per i problemi di lavoro, gli amici che, contrariamente a quanto si erano ripromessi, e ci avevano promesso, non si fanno più sentire. E quella stanchezza strana ed invincibile che ti fa crollare sul divano quando avevi fermamente deciso di finire il romanzo iniziato in vacanza. Non andiamo in letargo, però. Noi siamo “animali” a sangue caldo, mammiferi che vivono tutte e quattro le stagioni. La sensazione di spegnersi, di ridurre quasi a zero l’entusiasmo e l’iniziativa della dimensione estiva è solo un inganno. E ‘legata alla necessità del nostro organismo e della nostra psiche di adattarsi alla stagione che arriva. E anche quel velo di tristezza, quasi di malinconia che sembra calare sul nostro cuore all’arrivo delle sere d’autunno, scomparirà presto, cancellata dal rigore bianco e romantico dell’inverno.

Lynch e le donne A cura di Martina Pesenti “Il fumo è come una bella donna, l’ami ma ti rendi conto che non è quella giusta per te. La lasci. Poi cominci a vagheggiarla, ti rendi conto che la tua giornata è triste senza di lei. E pian piano dimentichi guai e tormenti, Incominci a scriverle, a pregarla di tornare con te. L’amore fa male, ma la mancanza d’amore ancora di più”. Questa la donna di David Lynch. Regista prima di tutto; ha fatto dell’intera arte il suo mestiere, tanto che qualcuno l’ha definito “l’incarnazione moderna del Rinascimento”. I suoi film? Set desolanti, paesaggi inquietanti e surreali,

come quelli di Twin Peaks, Elephant man e Velluto blu. Ma per le donne Lynch conserva un posto speciale. L’immaginario è ovviamente trasgressivo. Le donne mostrano una sensualità misteriosa e conturbante; sono corpi che il regista santifica e maltratta. La donna diviene elemento scatenante delle vicende narrative, un oggetto del desiderio rincorso affannosamente ma sempre inafferrabile. Alle donne dedica gli scatti “Nudes and smoke”; labbra tinte di rossetto scuro da cui escono boccate di fumo. E che dire delle scarpe dal tacco vertiginoso da lui decorate per Louboutin? Fotografate da Lynch; ovviamente ai piedi delle “ragazze cabaret” del Crazy Horse de Paris!


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sorgente di vita

Il cordone ombelicale e le cellule staminali

A cura del Dott. Alessio Trevisani, biologo molecolare - Responsabile scientifico Sorgente Le cellule staminali possiedono tre caratteristiche che le distinguono da tutte le altre cellule; sono infatti cellule non specializzate (indifferenziate), capaci di auto replicarsi e di dare virtualmente origine a cellule di qualsiasi organo. Le staminali sono presenti in più tipi di tessuti e fra questi il cordone ombelicale, l’organo di scambio ematico tra madre e feto. Rispetto ad altre tipologie di staminali, l’uso delle cordonali risulta molto vantaggioso poiché tali cellule da un lato si possono differenziare in numerosi tipi cellulari - cellule cardiache, nervose, pancreatiche, ecc - e dall’altro perché essendo immunologicamente “immature”, nel corso di trapianti allogenici - ovvero trapianti in cui il ricevente è un soggetto terzo al donatore - inducono con minor frequenza quelle complicanze tipicamente associate all’intervento stesso, come per esempio il rigetto e la cosiddetta “malattia del trapianto contro l’ospite” – GvHD -. Grazie quindi alle loro capacità, le staminali del cordone ombelicale si rivelano molto

interessanti dal punto di vista della loro applicazione clinica; al momento queste cellule sono utilizzate per il trattamento di oltre ottanta patologie - indicate nel Decreto Ministeriale 18 Novembre 2009 -. In aggiunta, come confermato dai numerosi trials clinici attualmente in corso, oltre alle già note patologie ematologiche, le staminali cordonali rappresentano sempre di più una possibile opzione terapeutica per il trattamento di malattie onco-ematologiche, endocrine, neurologiche, e anche di patologie conseguenti a disordini enzimatici. É importante ricordare che le staminali del cordone ombelicale, subito dopo il parto possono essere raccolte e conservate presso banche pubbliche o private, come previsto dalla normativa vigente. Nel caso in cui la famiglia decidesse di donare il sangue cordonale del neonato presso banche pubbliche, tale campione non sarà più di proprietà della famiglia e potrà anche essere diversamente impiegato, per esempio nel corso di trapianti allogenici. I genitori che decidessero di conservare il sangue cordonale

del bambino in banche private necessariamente situate all’estero come indicato dalla normativa -, ne manterranno la proprietà fino al compimento del 18esimo anno del neonato che, ormai divenuto adulto, ne diventerà quindi il nuovo proprietario. Va comunque detto che campioni conservati in banche private, possono essere infusi in fratelli o familiari del donatore purché, come per qualsiasi altro trapianto, sussista compatibilità. In conclusione, è evidente che le staminali del cordone ombelicale siano uno strumento molto importante di cura a disposizione della medicina; purtroppo, però, ad oggi oltre il 95% dei cordoni viene gettato tra i rifiuti. É necessario quindi rendere minimo questo insensato spreco e per farlo è fondamentale che i futuri genitori ricevano informazioni chiare, complete e super partes in merito ai possibili vantaggi/svantaggi associati alla conservazione pubblica o privata; solo in questo modo i futuri genitori potranno operare una scelta realmente libera e consapevole.

STUDIO DI ODONTOIATRIA E PROTESI DENTARIA DOTT. MAURIZIO MAGGIONI La nostra equipe di professionisti, guidati dal dott. Maurizio Maggioni, accompagna i pazienti dall'infanzia alla vecchiaia con tecnologie avanzate e terapie indolori, quali la laser terapia e la sedazione cosciente. Tanti i servizi offerti, dall'igiene orale allo sbiancamento con laser, dalla chirurgia implantare all’ortodonzia invisibile. "Per i nostri pazienti cure odontoiatriche con un piano di pagamento personalizzato in base alle esigenze di ognuno"

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Una rivista femminile che si rispetti (come la nostra ovviamente) deve sì parlare di moda, bellezza e casa, ma anche di argomenti più impegnati come il sociale e l’attualità. Anche le nostre interviste sono sempre pensate per offrirvi storie interessanti, di donne forti e che fanno la differenza. Lei è una di queste. Una ragazza sveglia, simpatica e irriverente, pronta a tutto per portare a galla la verità e scovare furfanti di ogni tipo. L’abbiamo intervistata perché il suo spirito ci piace, la sentiamo vicina; come noi di Dimmi!, infatti, ha creduto nelle proprie capacità, grintosa e un po’ sfacciata, si è lanciata all’inseguimento del suo sogno… riuscendo a raggiungerlo alla grande! Ecco a voi l’intervista alla Iena Nadia Toffa

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dimmi! NADIA TOFFA A cura di Elisabetta Moretti

Per iniziare una breve presentazione per le nostre lettrici: nome, età (se vuoi), cosa fai, dove ti vediamo. Nadia Toffa, Iena 24 ore al giorno, bresciana doc!!! Di me non si direbbe che sono laureata in lettere e filosofia e che il greco era la mia passione. Come sei riuscita a diventare una Iena? Inizialmente mi sono buttata nelle tv locali come video giornalista. Mi è capitato di condurre il tg,

lanciando i miei stessi servizi, che avevo girato e montato poco prima. Insomma la vera gavetta. Aspirando poi alla tv nazionale, ho proposto tre inchieste (girate e scritte da me) a Davide Parenti delle Iene Italia 1. Da lì è partita l’avventura de le Iene, che va avanti da 4 anni ormai. Ognuno arriva a Le Iene in modo diverso. Io personalmente sono arrivata piantonando l’ufficio di Davide Parenti, il grande capo delle Iene, che ha cercato di cacciarmi in tutti i modi (e non scherzo), ma alla

fine la mia tenacia l’ha convinto, e all’ennesima proposta di un servizio mi ha detto: “Ok, prova”. Non me lo sono fatta ripetere due volte ed eccomi qua. Ovviamente quella prova non è mai andata in onda! La parte più divertente e quella più stressante del tuo lavoro. Guarda sono proprio la stessa…. Noi delle iene siamo sempre in giro, sballottati da un capo all’altro dell’Italia. Divertente certo, perché ho la possibilità di vedere posti incredibili sotto molti aspetti, ma allo stesso tempo è stressante perché si vive sempre con la valigia in mano, ma francamente è uno stress che si può assolutamente sopportare. Quali sono le caratteristiche che deve avere una vera Iena? Tenacia, faccia tosta, un pizzico di ironia e una buona dose di culo! Parliamo dei tuoi servizi: come scegli gli argomenti da trattare? Un servizio nasce da una curiosità, da uno scandalo, da un racconto, da una follia, da un fatto di cronaca. Il primo servizio di cui sono andata fiera “il mondo degli Emo” è nato semplicemente da un mio interesse, insomma mi chiedevo cosa pensassero questi giovani dall’aria triste, dai capelli piastrati e il ciuffo sugli occhi e da quel momento mi sono infiltrata in varie feste da loro organizzate... L’età media era 17 anni: non è stato per nulla facile. Possiamo dire che il rischio fa parte del tuo mestiere. Mai avuto paura


durante un’inchiesta? Beh, una volta abbiamo scoperto un giro di auto usate rivendute con migliaia e migliaia di chilometri ribassati, praticamente queste auto avevano fatto il doppio dei chilometri segnati sul tachimetro. In quel concessionario le macchine ringiovanivano, era come una spa delle 4 ruote, e quando siamo andati a farglielo notare il mio autore è stato malmenato e minacciato con un cacciavite. Ho provato rabbia e qualcosa di più, ma è acqua passata. Qual è stato il tema da te trattato, che ti sta più a cuore? Direi che c’è l’imbarazzo della scelta, ma per preparazione, raccolta materiale e resa finale credo che il posto più alto del podio se lo sia guadagnato l’inchiesta sulla farmacia e la truffa delle fustelle (i bollini che si attaccano sulle ricette e che il farmacista stacca dai farmaci convenzionati). Quello che invece mi ha più commosso è sicuramente la storia di Sara, una ragazza anoressica morta a 24 anni. Ho avuto la fortuna di conoscere lei, la sua famiglia, la sua vita.... ne ho avuto solo un piccolo spaccato, che porterò per sempre nel mio cuore. Sicuramente vedrai tante cose “sbagliate”; rabbia, delusione o mancanza di fiducia nel prossimo, cosa provi di fronte alle tue scoperte? Come tutti noi vedo cose che non vanno, cose sbagliate, ingiustizie…. E come tutti rischio di provare rassegnazione. Provo invece a reagire e penso sempre che la maggioranza delle persone sono persone per bene. Questo mi dà speranza e voglia di andare avanti. Pensi che i tuoi servizi, come quelli dei tuoi colleghi, possano portare a dei cambiamenti? Si certo. Sono state molte le occasioni in cui il nostro intervento ha sensibilizzato l’opinione pubblica oppure ha accelerato la risoluzione di situazioni allarmanti. Questa è proprio una delle componenti che più mi rende orgogliosa del nostro lavoro. Poter dar voce al dolore, alla disperazione, ma perché no anche alla gioia. Passiamo ai pettegolezzi, è pur sempre una rivista femminile… cosa fai quando non sei una Iena?

Eh! Bella domanda…quest’anno a causa di questo strambo mestiere e di alcune inchieste di cui vado fiera ma che mi hanno impegnato parecchio, ho fatto ben poco… cioè cerco di dormire, di guardarmi un film, di leggere un po’, incontrare gli amici e – perché no? – mia mamma, che si è rotta di vedermi solo in giacca e cravatta su Italia uno. Svelaci un segreto che ti riguarda… Che cammino con i piedi a papera E un sogno… 9 mesi d’estate, uno di autunno (caldo), uno di primavera (molto calda), e un mese di inverno (senza pioggia e con un po’ di neve sotto natale). Chiedo troppo? Libro, album e film preferito? Ce ne sono tanti…ci provo La casa degli spiriti della Allende

Anime salve di Fabrizio De Andrè C’era una volta in America Sempre alla faccia della privacy… fidanzata o single? Inguaiata Progetti per il futuro (lavorativi e non)? Per ora ho un chiodo fisso: Le Iene, ma chissà in futuro…..sono una che vive alla giornata ma non nascondo di avere tanti sogni nel cassetto.

Quali sono le caratteristiche che deve avere una vera Iena? Tenacia, faccia tosta, un pizzico di ironia e una buona dose di culo!


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Vuoi osare? A cura di Barbara Valtellina www.babyfashionblog.it

Vuoi osare? Era l’oggetto della mail che lui le aveva inviato. Due parole che la provocavano e la sfidavano. Due parole che riassumevano il gioco dentro il gioco. Perché il feeling tra loro era nato con le prime parole scritte, si era accresciuto al suono delle loro voci e si era definitivamente affermato al loro primo incontro. Qualche bacio rubato, qualche carezza e la consapevolezza di condividere sensualità, fisica e mentale. Non una cosa da tutti i giorni… molte persone non ci arrivano in una vita. Menti aperte, comunicazione totale, qualche sms audace e il passaggio di livello. Vuoi osare? La risposta era stata “sì” e ora, sola con lui nella stanza d’albergo, non se ne pentiva minimamente. Lui sarebbe stato il suo padrone, forse solo per qualche ora, probabilmente per sempre. Mentre attendeva in trepidazione di ricevere il suo primo ordine, l’eccitazione cominciava a farsi strada nella sua intimità. Le aveva detto di prepararsi e lei era stata dall’estetista, non con poco imbarazzo, vista l’eccitazione che anche quel giorno non l’aveva abbandonata. Le aveva detto di presentarsi solo con la gonna, nulla sotto… e qualche minuto prima, mentre bevevano un caffè al tavolo del bar, lo aveva anche verificato. Dietro di lei una voce disse: “Spogliati e non girarti”. Mentre ubbidiva imbarazzata, l’eccitazione continuava a salire. Gettò tutto su una poltrona vicina… mai prima di allora, aveva provato una sensazione simile; fare l’amore, o anche solo puro sesso, con qualcuno, comporta effusioni reciproche, lei invece era adesso sola e nuda, a completa disposizione di qualcuno che non poteva nemmeno vedere… Sentì che si stava alzando, lo sentì dietro di sé, sentì il suo odore, sentì le sue mani che le appoggiavano una benda sugli occhi e la stringevano sulla nuca. Da quel momento buio. “Metti le mani dietro la testa e allarga le gambe!”. Obbedì, insicura sulle ginocchia tremanti, e lui iniziò a esplorarla. Sempre stando dietro le afferrò con vigore i seni, li soppesò, strinse fra pollice e indice i capezzoli aumentando la pressione delle dita a fermandosi un attimo prima del suo grido di dolore che, invece che uscire, le fece pulsare il ventre. Scese con la mano lungo le sue curve e insinuò le dita a toccare il suo punto più sensibile. Un orgasmo era già alla soglia, mentre le dita allargavano la sua intimità. Lui, per niente sorpreso di trovare tanto nettare, si fermò appena in tempo, poco prima che lei esplodesse nel suo orgasmo più liberatorio. Togliendo la mano gliela fece scivolare sul volto, tra naso e bocca, lasciando il suo odore da annusare. Sei curiosa di sapere come finisce il racconto? Scoprilo su www.babyfashionblog.it


michelle delmiglio

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la difficile vita di una trans A cura di Elisabetta Moretti

Capita, a volte, che madre natura si confonda; che faccia nascere Riccardo, un bambino sano e felice, ma di una felicità destinata ad andarsene presto; questo bambino, infatti, divenuto grande non si sente più Riccardo, bensì Michelle. Segue il suo spirito, il suo istinto e i suoi desideri; cambia nome e sesso, ma da qui iniziano i problemi…

Grazie alla chirurgia estetica e agli ormoni, Riccardo si trasforma in una vera donna; il seno cresce e i lineamenti del viso si addolciscono, le labbra diventano carnose e i capelli si allungano. Diventa Michelle, una ragazza che tiene alla propria femminilità; il trucco è sempre curato così come l’abbigliamento. Ma nel suo paese, quello in cui è cresciuta, tutti conoscono la sua storia; la ricordano bambino e la vedono donna. Le vogliono bene, su questo non ci sono dubbi, ma il lavoro è tutt’altra storia. Da quando Michelle è diventa donna, infatti, di trovare un vero lavoro non se ne parla. “Davanti a me vedo solo un muro – mi racconta – impossibile da superare”. La diffidenza è tanta; commessa, barista o cassiera di colloqui Michelle ne ha fatti tanti, andati tutti male per lo stesso motivo, è una trans.

“Chiedo solo un lavoro onesto e pulito, non voglio ridurmi come molte mie amiche, costrette, per il mio stesso problema, a prostituirsi”. Oggi Michelle non sta lavorando; Il padre è la sua ancora di salvezza. Un militare che ha messo da parte tutto e tutti – compresa la sua posizione in caserma – per la felicità del proprio figlio. E’ lui che ha pagato l’operazione al seno di Michelle, che la sostiene economicamente e che le permette di vivere da sola. Oggi è vicino ai settant’anni, in pensione, e Michelle è stanca di dover dipendere da lui. Quello che desidera è solo l’indipendenza economica, per donare un po’ di serenità anche al padre. Una soluzione ci sarebbe, cambiare paese, magari anche città; andare in un posto dove nessuno la conosca, conosca il suo passato e la sua storia, dove verrebbe trattata solo come una ragazza e non come una trans. Ma questo non è quello che Michelle desidera. “ Non voglio scappare; questo è il mio paese, la mia gente e la mia famiglia, sono nata qui e qui voglio restare a vivere e a lavorare – racconta - . Andarsene, infatti, significherebbe scappare”. Ha pensato anche al suicidio Michelle; in un periodo buio e senza speranza, perché, oltre al lavoro, di problemi ce ne sono altri. La vita di una trans, in un piccolo paese di provincia non è facile. Anche l’amore è complicato. Due storie importanti alle sue spalle, finite bruscamente entrambe, e ora c’è quell’ex geloso e rancoroso che la perseguita con sms

e chiamate minatorie. Le hanno clonato più volte il profilo di facebook e, mesi fa, ha subito un’aggressione alle spalle che l’ha lasciata tramortita e tumefatta. Vive nella paura Michelle; in passato ha mosso denuncia, ma la cosa le è costata solo altre pesanti minacce e oggi non osa ripercorrere quella strada. “Non sono una persona cattiva e non merito tutto questo male. Spero un giorno di trovare un po’ di serenità, un nuovo inizio, magari con un lavoro onesto e rispettabile…”


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Cerchi in lega Marco e Vania si conobbero in un villaggio vacanze sul mare. Lui era arrivato a giugno, subito dopo gli esami di maturità, canadese e fidanzatina al seguito. di Tootsie Prima di ripartire, si accorse che cercavano personale e nel giro di un’ora divenne un animatore. La ragazza ci rimase male, ma lui fu categorico: “Siamo nel terzo millennio. Occorre saper cogliere le opportunità!”. Alla fidanzatina non restò che tornarsene a casa. Vania arrivò in luglio, con un gruppo di amici. Incontrò Marco e fu amore a prima vista: trascorsero la notte in riva al mare, più che altro parlando; la notte successiva la passarono svegli nella tenda di lei, senza parlare; dalla terza, iniziarono a vivere insieme. Quando gli amici ripartirono, Vania aveva già cominciato a lavorare nel villaggio, insieme a Marco. Fu un periodo bellissimo: ambiente simpatico, paga dignitosa - con vitto e alloggio - bagni serali e ginnastica da letto. Difficile trovare di meglio. Marco e Vania si somigliavano molto: entrambi svegli e ambiziosi per età e per carattere. Al contrario di molti coetanei, sapevano già cosa volevano e come ottenerlo. Se il mondo era dominato dalla legge di mercato, a quella bisognava adeguarsi: domanda e offerta, impegno e compenso. In ogni occasione, viaggio, o iniziativa, seguivano questi principi e ogni scelta veniva valutata in base all’utile economico che ne poteva derivare. Il resto veniva dopo. Tutto veniva dopo. Con queste certezze condivise, che consolidavano sempre più il loro legame, i primi risultati non si fecero attendere. La nuova direzione del villaggio era favorevole alla socializzazione tra turisti e dipendenti: migliorava gli affari e semplificava i rapporti. Anche i balli serali erano organizzati con quello scopo. Marco e Vania, giovani e pieni di vita, c’erano sempre. Una sera, un turista di mezza età invitò Vania ad accompagnarlo in un tango figurato. Marco la

vide e fingendosi geloso, invitò a sua volta una giovane americana. Vania capì e accettò lo scherzo ed entrambi ballarono per tutta la sera con lo stesso partner. Quando la musica finì, i due si ritrovarono, accorgendosi, però, che i rispettivi accompagnatori tiravano un sospiro di sollievo. A volte invenzioni e scoperte nascono per caso, come quella sera: fingendo di ingelosirsi l’uno con l’altra, avevano trasformato i propri accompagnatori in protagonisti, in seduttori, la cui gratitudine non sarebbe mancata. Scoprirono presto che una carezza o un bacio frugale, potevano tradursi in una mancia importante, concessa volentieri da chi tornava alla vita di tutti giorni, felice dell’involontaria avventura e soddisfatto per averla chiusa lì, senza complicazioni né scenate. Una buona mancia in cambio di qualcosa da raccontare. Finita l’estate, come animali migratori, si spostarono in altri villaggi, mari tropicali o località montane. Anche lì si ballava, anche lì, complice lo splendido tramonto o il limpido cielo stellato, il gioco delle gelosie incrociate fruttava molto bene...

tootsie@virgilio.it Vuoi sapere come finisce il racconto di Marco e Vania? Leggilo su www.dimmibg.it


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chiacchiere con Yle Vinil Manzoni

C’è chi sin da bambina sognava la propria carriera: “Da grande farò la veterinaria, la ballerina e la dottoressa”. a cura di Elisabetta Moretti C’è chi, invece, la propria vocazione, la scopre per caso, magari a causa di una scelta universitaria sbagliata che l’ha portata – e qui c’entra un po’ il destino - a fare da assistente in uno studio di tatuatori. Riceve le prenotazioni, aiuta l’organizzazione, sterilizza l’attrezzatura… mai pensato a tatuare. Poi un giorno la svolta; in una fiera di settore incontra quella che diventerà la sua prima vera fonte d’ispirazione, e da lì tutto cambia. Il sogno che non hai mai avuto da bambina, diventa quello di una giovane ragazza, con una dote innata per il disegno e uno stile unico e personale. Lei è Ylenia Manzoni –Yle – una ragazza che a soli venticinque anni vanta già una lunga carriera e una schiera numerosa di amanti dei suoi tatuaggi: rivisitazioni in chiave molto femminile e fiabesca che derivano dal traditional. Mongolfiere, carte da gioco, matriosche e ventagli sono solo alcuni dei suoi soggetti preferiti, che, ormai, la identificano meglio di una foto o di una firma. Fu Amanda Toy, nota tatuatrice milanese, ad accendere in Yle la passione per il tatuaggio, che la spinse ad acquistare la sua prima macchina e a tatuarsi sulla gamba la scritta “First”, forse più grande di quanto avrebbe voluto. Poi ci sono stati i primi temerari amici, che le hanno fatto da cavie; come Simone, che vanta il primo vero tatuaggio di Yle, una tromba sull’interno del braccio. Il passaggio da amici a veri e propri clienti è veloce e presto Yle si trova a tatuare nello stesso studio in cui aveva iniziato come assistente. A Bergamo lavoro da Skin Fantasies, ma la potete trovarla anche da Traccia Bastarda a Imbersago. Sul braccio destro, quello che usa per lavorare, Yle conserva, indelebili, tutti gli oggetti e le persone a lei care, che l’hanno portata a diventare la grande tatuatrice che è oggi: c’è

la sua prima macchina per tatuare, la cugina preferita, che l’ha spinta a farsi il primo tatuaggio e la matita, strumento principe per ideare i suoi disegni. Tutti tatuaggi realizzati da Amanda Toy, a cui Yle ha dedicato l’intero braccio. Un lavoro magico il suo; divertente, anticonvenzionale e anche un po’ folle, che tra le mille ore passate a disegnare e le altrettante a tatuare, la porta a viaggiare moltissimo. Dalla Toscana alla Sardegna, Yle oggi è ospite di numerosi studi d’Italia e d’Europa – a breve partirà per Barcellona, ospite da LTW Tattoo Studio- in cui ha la fortuna di conoscere tanti tatuatori di fama internazionale, dei quali conserva di ognuno un ricordo indelebile sul proprio corpo. Ha da poco vinto un importante premio: secondo posto come miglior figurativo, alla Cagliari Tattoo Convention 2013. E’ in uno di questi viaggi che Yle ha incontrato l’amore, un tatuatore come lei, ma qui l’intervista diventa conversazione tra amiche e quindi non aggiungerò altro. Le chiedo quale sia il suo tatuaggio preferito, la sua risposta è che non l’ha ancora realizzato. Beh, a questo punto, finita l’intervista, spero di esser io la fortunata che un giorno potrà dire di avere sulla pelle, il tatuaggio migliore di Yle Vinil Manzoni.

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dimmi! PAOLA MARELLA

A cura di Elisabetta Moretti

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Prima cercava casa disperatamente, poi altrettanto disperatamente ha iniziato a venderle, le case; nel nuovo programma dà consigli su come migliorare lo stile del proprio arredo e per il futuro… beh, non vi resta che leggere l’intervista all’agente immobiliare più famosa d’Italia. Avete già capito vero? Sto parlando di Paola Marella, il volto che è entrato nelle case di tutti coloro che si sono appassionati alle trasmissioni che conduce con ritmo e simpatia, tutti i giorni in onda su Real Time - canale 31 del digitale terrestre.

Prima di approdare a Real Time, era un agente immobiliare di Milano, un bel cambiamento; riesce ancora a svolgere il suo precedente lavoro?

Partiamo con una breve presentazione per le lettrici di Dimmi!; Com’è iniziata la sua esperienza televisiva?

Prima c’era “Cerco casa disperatamente”, seguito da “Vendo casa disperatamente”; è lampante la differenza di classe tra i due programmi, il primo con case di lusso e accessibili a pochi, il secondo più popolare; una scelta della rete? Per quale motivo?

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La mia carriera televisiva è iniziata quasi per caso. Ho sempre lavorato come agente immobiliare a Milano, ma nel 2007, a causa della crisi che ha colpito profondamente anche questo settore, avevo purtroppo molto più tempo libero. Ho partecipato quasi per gioco a un casting della Endemol e sono piaciuta. Mi hanno offerto un contratto di tre mesi per realizzare le prime puntate, che sono andate molto bene e da lì la collaborazione è diventata continuativa. Dopo “Cerco casa disperatamente”, è nato “Vendo casa disperatamente” e, da poco, anche “Welcome Style”.

Quello dell’agente immobiliare rimane e rimarrà sempre il mio primo grande amore. Faccio questo lavoro da oltre vent’anni e, grazie al prezioso aiuto del mio socio, continuo a farlo anche oggi, ovviamente con meno tempo a disposizione e un ritmo che necessariamente deve conciliarsi con quello dei miei impegni televisivi.

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“Cerco casa disperatamente” è un programma aspirazionale, nato con lo scopo di far sognare. Le case sono volutamente di lusso, i posti davvero meravigliosi, pensati proprio per far sognare, me per prima! “Vendo casa disperatamente”, invece, è alla portata di tutti. Le case presentate, sono appartamenti accessibili e i consigli che vengono dati per migliorarli sono sempre a budget molto basso, per permettere davvero a tutti di vendere la propria casa con facilità.


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Da aprile la vediamo tutti i pomeriggi con Welcome style, un nuovo programma in cui da consigli su come migliorare lo stile della propria casa. Quale dei tre programmi preferisce condurre? “Welcome Style” è stata una sfida per tutti. Non sapevamo bene come muoverci essendo un format nuovo; abbiamo deciso di puntare su consigli pratici e divertenti. Vendo e Cerco casa, invece, sono i miei primi programmi, ormai entrati nel mio cuore, che seguo con passione cercando di migliorare di stagione in stagione. Sono tre programmi molto diversi tra loro, divertenti e appassionanti, non saprei scegliere il mio preferito.

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I suoi programmi sono rivolti principalmente a un pubblico femminile, proprio come Dimmi! Passiamo ai consigli; quale sarà il colore di tendenza quest’autunno?

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E’ tutta opera mia. Sono io, è il mio stile e la mia personalità, nessun imposizione o dettame. Come ho accennato prima, amo lo stile classico, che si riflette anche nel mio abbigliamento. Per quanto riguarda il look dei capelli, invece, è stato una conseguenza di un triste avvenimento nel 1999 quando, a causa della morte di mio padre, sono diventata improvvisamente bianca. Tingermi di nero non mi convinceva e così ho seguito un consiglio che mi ha dato al tempo il mio parrucchiere: per avere un tocco di originalità e non dover continuamente tener d’occhio la ricrescita.

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Oltre che alla rete, è famosissima anche su facebook, con più di 17000 mi piace; gestisce personalmente il social network? Come riesce a gestire lavoro, tv, fama, social e famiglia?

Non mi piace parlare di tendenze e di colore; come per l’abbigliamento, anche la casa deve rispecchiare la personalità di chi ci vive. Ovviamente, se proprio devo dare un consiglio, è quello di cercare di riordinare gli spazi, creare armonia tra gli ambienti, per ottenere un’atmosfera serena e piacevole da vivere.

Allora, qui la faccenda è complicata. Ho due profili: quello da 9000 “mi piace” è gestito direttamente da me, quello da 17000, invece, dai fans. Idem su Twitter; il profilo da 10000 followers è seguito dai fan, quello da 3000 direttamente da me. Purtroppo, tra tv, casa e lavoro non ho la possibilità di seguire direttamente tutti i profili, ma faccio del mio meglio per essere sempre presente e rispondere in prima persona dove mi è possibile.

L’errore più comune che si commette quando si arreda casa?

Mai cercato, venduto o dato consigli d’arredo a Bergamo?

L’errore più comune è sicuramente il disordine. Spesso non si ha ben in mente che stile adottare e si rischia di mescolare elementi che tra loro non hanno niente da dirsi. La cosa migliore in questo caso è sempre quella di optare per uno stile semplice e pulito, puntando magari sugli accessori per dare un tocco di personalità. E’ utile poi, soprattutto per una casa nuova, farsi aiutare da un professionista. Ce ne sono tanti, bravi e professionali, troverete sicuramente quello che più si adatta alle vostre esigenze.

Purtroppo no. Vivo e lavoro a Milano da sempre, e i ritmi lavorativi non mi danno la possibilità di spostarmi troppo dalla città, anche per una questione di comodità con le riprese televisive. Ma potrei tenerla presente per il futuro…

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Passiamo ai suoi gusti personali, è una domanda che le faranno spesso: com’è la casa di Paola Marella? Sì, questa è una domanda che mi fanno spesso, ma sono sempre felice di rispondere. La mia casa è come me, classica e tradizionale, con elementi originali, per dargli un tocco di colore. Amo giocare con luci, quadri e tessuti. In questo periodo vado pazza per tutte le nuance del tortora.

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E’ giunto il momento di parlare di moda; oltre alla più famosa agente immobiliare d’Italia, è conosciuta anche come un’icona di stile, sempre elegante e chic e con un tocco originale e personale, i capelli. E’ tutta farina del suo sacco o di una stylist che segue le sue scelte di stile? I capelli? Una sua scelta o un consiglio imposto dalla rete?

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A proposito, progetti futuri?

Continuerò sicuramente con i due programmi principe: Cerco e Vendo casa, una grande novità sarà sicuramente il cambio di location; gireremo “Cerco casa disperatamente” a Parigi! Una città meravigliosa, con delle case davvero mozzafiato. Altra novità sarà quella che partirà nel mese di ottobre: condurrò un nuovo programma “Shopping Night Home Edition”, per saperne di più non vi resta che seguirmi…


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Colloquio di lavoro?

Ecco i 10 consigli del life coach! A cura di Paolo Loner

Questo articolo è dedicato a tutte le nostre giovani lettrici, magari laureate da poco, in cerca di un lavoro in questo difficile periodo. Mai come di questi tempi, sarebbe alquanto difficile indicarvi unicamente le dieci regole d’oro per un colloquio dal successo assicurato; reputo semmai più utile suggerirvi quelle che considero possano essere 10 regole generali adatte alla vostra reale preparazione, alle vostre aspettative e ai vostri desideri inerenti al sempre più complesso mondo del lavoro odierno; regole che costituiranno, dunque, le basi di un vostro vero e proprio progetto di vita, oltre che di lavoro. Oggi è più che mai fondamentale che prendiate atto del fatto che non necessariamente il vostro futuro lavoro sarà strettamente collegato agli studi svolti o all’eventuale laurea conseguita negli anni; il sistema ha spesso promesso che, avendo studiato con dedizione e profitto, dopo la laurea avreste avuto in qualche modo diritto a un lavoro che fosse anche una sorta di coronamento di tanti sforzi fra i libri; come noto, però, la realtà è ben diversa tanto che, il più delle volte, il nostro futuro lavoro ce lo dobbiamo in qualche modo inventare, creare ad hoc, mettendo a frutto quanto più possibile anche le nostre esperienze di vita, oltre al titolo di studio. Non ci rimane che iniziare la nostre marcia

d’avvicinamento al nostro tanto desiderato lavoro; per farlo, non a caso, inizieremo il nostro percorso andando a riscoprire e ascoltare un elemento troppo spesso lasciato da parte: i nostri sogni. 1. Fate il punto della situazione della vostra vita professionale attuale; immaginate dove e come vorreste essere tra cinque o dieci anni. 2. Analizzate e definite quali competenze potranno essere necessarie per la vostra professione futura. 3. Stilate l’elenco delle competenze necessarie, decidete da quali vogliate o dobbiate partire, e come acquisirle. 4. Descrivete la vostra motivazione nei confronti del lavoro, da cosa sia caratterizzata quella spinta interiore che vi porta a fare bene il vostro - se non avete mai lavorato, immaginate di regalare al lavoro risorse e passione che impiegate di norma praticando il vostro hobby preferito -. 5. Descrivete le vostre potenzialità, quali vi caratterizzino maggiormente nello svolgimento di una professione - se non avete mai lavorato, vedete sopra -. 6. Individuate i principali alleati utili allo sviluppo del vostro progetto a lungo termine. Alcuni di questi potranno essere coinvolti subito altri in un secondo tempo.

7. Cercate di individuare eventuali ostacoli che potrebbero frapporsi tra voi e la realizzazione del vostro progetto, e strutturate una politica e una strategia per superarli. 8. Individuate una persona di riferimento con cui possiate condividere il vostro progetto - fate attenzione che sia una persona che veda e riconosca il vostro potenziale -. 9. Scrivete, dunque, una serie di punti con relativo timing, che vi permetta di raggiungere passo passo, il traguardo professionale desiderato. 10. Cercate di avere sempre coscienza del fatto che, ogni pur piccolo passo che farete verso la vostra meta professionale, sia un importante e concreta tappa d’avvicinamento alla meta. Un ultimo doveroso suggerimento: trovate il modo di divertirvi in tutto ciò che farete; proprio il divertimento è, infatti, quasi sempre il principale indicatore del fatto che la strada sia quella giusta.

Paolo Loner Life Coach Per realizzare la vita che ami

coaching a Bergamo - Milano - Pavia www.coachloner.it paolo@coachloner.it tel 333 3502220


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TORRE BOLDONE

smeraldo@losmeraldo-preziosi.it.


INDOSSARE LA FAVOLA


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The Ritual Love A cura di Dorina Kola Model Valentina Fradegarda www.coopstyle.com Foto di Francesco Previtali e Simone Montanari

Cappotto architettonico in lana cotta


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T-shirt bianca uomo con impunture nere


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Abito in lana fantasia con grandi maniche in pelo


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Abito nero anelli in lana con tessuto felpato


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Felpa uomo con dolcevita all’infinito con anelli in lana


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Bicipiti scolpiti e pettorali depilati? Radical chic con occhiali da finta-vista e pochette nel taschino? O ancora bohémienne dal capello arruffato e barba incolta? Nulla di tutto questo. Le donne di oggi vogliono un uomo maturo, che sia elegante, semplice e educato. E’ questo l’identikit del nuovo principe azzurro, frutto di uno studio realizzato dal portale Aristofonte.com, dedicato agli incontri fra uomini e donne. Raccogliendo il parere di un campione di 2mila donne di età compresa tra i 18 e i 40 anni delle principali città italiane, il risultato è stato da subito lampante: secondo 8 italiane su 10 il “Principe Azzurro” deve essere galante (84%) ma anche semplice (77%). Deve essere in grado di capire la sua partner (76%) e, naturalmente, deve essere coinvolgente (71%). Mentre tra gli atteggiamenti degli uomini che le donne sembrano proprio non apprezzare, spiccano la superficialità (74%) e l’egocentrismo (69%).

Il nuovo PRINCIPE AZZURRO ecco l’ IDENTIKIT A cura di Ileana Facheris, FACJLE

Ecco allora che, in quest’ottica, un’importanza speciale è da attribuire all’abbigliamento: è dal look, oltre che dai modi, che emerge l’eleganza dell’uomo, il suo charm e tutto il suo fascino. Dalle passerelle della “Milano Moda Uomo” arrivano le tendenze per il prossimo autunno/inverno 2013-2014, all’insegna dell’eleganza totale. Abiti classici, ma per niente noiosi, con colori forti e decisi. Il tessuto più fashion sarà il velluto da indossare con spontaneità sia di giorno sia di sera. Parliamo dei colori, di quelli che saranno di tendenza la prossima stagione invernale. Il guardaroba maschile strizzerà l’occhio a ben tre tonalità: rosso rubino, giallo ocra e celeste cielo. Addio alle forme troppo oversize, ai volumi troppo esagerati. Si ritorna a uno stile più asciutto, ma non strizzato. I quadretti andranno per la maggiore il prossimo inverno. Li ritroveremo sui completi da giorno, sui cappotti, sulle maglie. Il doppiopetto sarà il capo di abbigliamento che proprio non dovrà mancare nell’armadio. Le giacche doppiopetto sono state proposte di tutte le dimensioni, ma senza dubbio il modello che sarà più influente sarà il cappotto di media lunghezza (fino alle ginocchia). Insomma, le regole del principe azzurro sono state dettate, care lettrici, non vi resta che convincere il vostro uomo ad adottarle…

Galleria Fanzago, 25 Bergamo - Tel 035/220251 Facile DI Facheris Ileana

Principi di oggi


Dimmi!... BLOGGER!!! Dimmi! non è semplicemente una rivista, ma molto, molto di più! E’ una redazione di sole donne, è un sito fresco e colorato, è una pagina facebook super attiva e, infine, è uno, no due, anzi tre fantastici blog nuovi di zecca!!! Ad accompagnarci in questa avventura ovviamente tre ragazze, che troverete sul sito di Dimmi! con consigli e curiosità di moda, bellezza, salute, gossip e chi più ne ha più ne metta! Ecco a voi:

Carlotta Panattoni, 24 anni, dopo aver “sbagliato” università un paio di volte fa un corso di organizzazione eventi allo IED; collabora da sempre con la famiglia presso i ristoranti Pianone e Marianna, lavora regolarmente come party planner, offre servizi di personal shopper e da questo numero segue la pagina “must have” sulla rivista “dimmi!”. Il suo blog si chiamerà MA COME TI...CHARLY! Moda e non solo, attuale e irriverente, come chi lo gestisce. “Nel blog alternerò look& outfit, con critiche alla simpatica gente che gira per Bergamo senza aver la minima idea di come ci si vesta o per lo meno di come si abbinino i colori. Al contrario pubblicherò ed elogerò le vere icone di stile bergamasche. Insomma una sorta do/don’t per tutte le occasioni!”.

Sara Cantoni, quasi trentenne, un terzo veneta, un terzo piemontese un terzo lombarda. “Sin da piccola ho sviluppato una grande passione per la comunicazione: sono un’incredibile curiosa e amo scoprire cose nuove… ma ancora di più, adoro condividerle con gli altri (ok, sono una chiacchierona)”. Organizzatrice di eventi e personal shopper, ama la possibilità che la moda dà ad ognuna di noi di esprimere noi stesse, di comunicare agli altri, di trasmettere ciò che siamo e sentiamo dentro di noi attraverso abiti, accessori e make up. NONSOLOSHOPPING è il suo blog, un canale youtube (www.youtube.com/crazyjuliet85), una pagina facebook (NonSoloShoppingVerona), un profilo Instagram (@ saretta85vr) e chi più ne ha più ne metta. E’ la mia finestra sul mondo. Scrivetemi una mail, un commento sul blog, un messaggio su facebook, mandatemi un piccione viaggiatore … per qualsiasi problema legato alla moda, allo stile, agli eventi che dovete organizzare o ai quali dovete presenziare: sono qui per voi!

Anna Francesconi, dottoressa in Infermieristica, lavora presso lo studio di Rimedi Naturali di Vaprio D’Adda, che opera nel settore delle discipline bio-naturali e della Naturopatia, avvalendosi di rimedi e trattamenti manuali, energetici, vibrazionali, per l’elaborazione di un programma benessere che sia comprensivo anche di consigli o piani nutrizionali. Il mio desiderio per questo blog, che si chiamerà RIMEDI NATURALI, è pubblicare informazioni, riflessioni, consigli, di medicina naturale e rimedi naturali, per adulti e bambini, ed essendo anche una appassionata di cucina tradizionale, naturale e macrobiotica, condividere con voi magari le mie “piccole ricette da 15 minuti”. Non vediamo l’ora di assagiarle!

VICOLO 1 VIA QUARENGHI 9 BERGAMO


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Chiacchiere tra amiche.. SOS Personal Shopper A cura di Sara Cantoni

“Sono la classica persona che non sa fare shopping! “Sono Compro capi di abbigliamento che poi non riesco ad abbinare e mi ritrovo nelle classiche situazioni in cui non so cosa mettermi, perché ho tutto il guardaroba sportivo e casual, non adatto alle varie occasioni d’uso. Consigli su come potermi organizzare, dove prendere spunti ecc?” ANGELICA Cara Angelica, Il mondo dello shopping è un universo affascinante ma proprio in quanto tale spesso veniamo travolte da un vortice di acquisto al termine del quale ci ritroviamo a guardare nelle buste chiedendoci “Perché?”. Nell’ultimo periodo l’abbigliamento sportivo è tornato in gran auge, perchè non sfruttare a tuo vantaggio questo trend reinventando i capi del tuo guardaroba? Si prevede un grande ritorno della felpa e delle sneakers. Ciò che cambia tutto è il modo di abbinare tra loro i capi: ad esempio una felpa con una gonna a tubino. I miei consigli di shopping sono: - preferisci sempre i capi basici; - quando ti trovi in camerino immagina già l’occasione d’uso del nuovo acquisto, - crea dei look completi in negozio per evitare lo stress del “E ora con cosa lo abbino?” - sfoglia i blog di moda e le riviste di settore ma ricorda che sono tutti consigli e mai leggi : la moda la facciamo noi! S.

Hai delle domande o cerchi dei consigli di stile? Scrivi alla redazione, ti aiutiamo noi! info@nonsoloshopping.eu

MODA tutte le tendenze

del prossimo autunno/inverno! A cura di Matteo Culasso, VICOLO 1 www.vicolo1.it L’autunno è alle porte e la moda per questa stagione vede una donna che abbia voglia di osare; non abbandona i colori dell’estate e li porta con sé per esorcizzare il grigio dell’inverno. Insieme al total look white, troviamo colori pieni che non passano certo inosservati, dal rosso fuoco, al viola, al blu

“Ciao Sara, sono una giovane mamma, sempre di corsa e con poco tempo a disposizione per curare il mio look! Vorrei qualche consiglio pratico, veloce, alla moda e abbastanza versatile da poter indossare tutti i giorni. Qualcosa che sia diverso dal solito jeans. ARIANNA Cara Arianna, Nel tuo caso la parola d’ordine deve essere praticità. La scelta più pratica e veloce per ottenere un look perfetto in tempo record è sicuramente l’abito. Gli abiti dalla linea geometrica sono perfetti per un look da tutti i giorni e si prestano benissimo per essere indossati con stivali e ballerine; le calzature giuste per correre dietro ai bimbi. Se sei un’affezionata del pantalone, ti consiglio la linea a palazzo: morbidi, pratici e confortevoli ma al tempo stesso molto eleganti. Mai dimenticare le proporzioni: se la parte inferiore è larga e morbida, la parte superiore deve essere più ridotta. Perfetto quindi l’abbinamento con una bella blusa e un bel cardigan dalla linea stretta. Puoi anche optare per un look “maschile”, pantaloni dalla linea dritta e con la piega al centro e una camicia abbinata ad un blazer. In questo caso abbinerei scarpe di taglio maschile, stringate. Gioca sul contrasto maschile-femminile, abbinando una camicia con dei volants, un blazer ben sfiancato a segnare il punto vita e, perché no, qualche bijoux colorato e sfizioso. S.

elettrico. Superato il camouflage, tornano le fantasie animalier in tutte le declinazioni. Dalle passerelle torna la fantasia tartan, non devono mancare quindi camicie e gonne scozzesi o semplicemente a quadretti, Prada ne ha fatto un must. L’atavico conflitto tra bianco e nero trova spazio un po’ ovunque ma, facciamo vincere il bianco, che diventerà il vero punto di riferimento. Non possiamo non dedicare un pensiero alla maglieria, alle nostre latitudini necessaria; di lana o cachemire l’importante che sia colorata e che nelle forme e fantasie strizzi l’occhio agli anni ‘60. Un’altra tendenza importante, vede il ritorno della donna che riscopre il tailleur come passepartout per il lavoro o per una serata con gli amici. Nell’accessorio puntate sui bijoux importanti,

con pietre colorate o inserti metallici. Per quanto riguarda il capospalla: intramontabili i capi in pelle e cappotti di panno over o super avvolgenti. Assolutamente in, le scarpe a punta. Per quanto riguarda l’uomo, ecco alcuni consigli che potrete dare al vostro compagno: il look casual - jeans e chino in cotone o velluto mille righe con camicia a quadretti cardigan o girocollo - si alterna con l’abito portato semplicemente con sotto un dolcevita. L’autunno vuole un uomo che peschi nel guardaroba del proprio avo, che sappia mixare colori caldi con fantasie retrò e che punti sul blu e sul verde, colori che non devono mai mancare. Il ragazzo sportivo, invece, può puntare su una t-shirt, preferibilmente in tinta unita, portate morbide sopra i pantaloni arrotolati alle caviglie e sneakers basse. Assolutamente in giacche in panno. Buona Stagione a tutti!!!


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Colore, colore e ancora colore!!! A cura di Elena Zanga, LE FATE

I colori, come i lineamenti, seguono i cambiamenti delle emozioni, e allora lasciamoci emozionare dal rosso, dal fuxia, dal giallo e dal verde… Sulla moda è stato detto e scritto di tutto; ne parlano consumatori, negozianti, giornalisti, manager ed imprenditori. Ognuno dice la sua e di conseguenza sembra che tutto e il contrario di tutto venga detto. C’è chi la considera un argomento futile e chi un argomento serissimo, chi dice che la moda è quella delle sfilate e delle riviste e chi quella dei convegni istituzionali; infine, c’è chi dice che non esista se non nella fantasia di chi la crea e che chiunque possa costruirsi la propria moda e il proprio stile. Tutti saranno però sicuramente d’accordo nel dire che la moda è la cosa più mutevole che ci sia, perché si impone nelle abitudini e nei modi di vivere di tutti noi!

CHARLY INDOSSA Cappotto a spalle ampie Erika Cavallini Stivaletto a punta Zara Collana in cristalli neri Zara

Abito in seta nei toni del rosso, linea fluida che mette in risalto le curve, abbinato ad un cappottino in lana. L’insieme elegante e raffinato si può trasformare in diverse soluzioni.

Per la donna che non rinuncia all’accessorio particolare e curato. Abito nel colore di tendenza dell’autunno inverno 2013, il verde in tutte le sue sfumature.

Immancabile l’elegante bianco e nero. Abitino senza maniche. Grintoso abbinato con cappottino destrutturato nero con inserti in pelle sulle maniche.

tendenze autunno animaliervstartan Ecco i trend di quest’autunno interpretati dalla nostra nuova collaboratrice Charly

CIP INDOSSA Scialle cashmere Casacca leopardata Leggins opachi Occhiali tondi (il tutto vintage) Bombetta nera H&M Stivaletto a punta Zara

CIP INDOSSA Giacca in lana cotta Pantalone a sigaretta Maxi sciarpa Decoltè a punta in vernice Borsa a mano con tracolla total look Zara

CHARLY INDOSSA Gonnellina scozzese vintage Chiodo in pelle twenty-twelwe Calzettone a rombi Ballantyne Stringata a carroarmato Marni Cappello a cilindro vintage


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Tendenze da Star Sono loro a lanciare le mode; indossano un abito e subito diventa di tendenza e parte la corsa all’emulazione! Nostrane o d’oltreoceano, sono le star a decidere cosa andrà di moda. Ecco le tendenze da VIP più particolari di quet’autunno. CIGLIA SCURE: Basta con le microciglia anni ’90. La prossima stagione vuole ciglia folte e soprattutto scure; meglio ancora se abbinate a capelli biondissimi. La modella Cara Delavigne ne è il perfetto esempio. EAR CUFF: Stanche di indossare semplici orecchini? Le stra lanciano gli ear cuff, gioielli che non si limitano al lobo ma decorano l’orecchio intero. Extralarge e super brillante quello dell’attrice Diane Kruger. GRILLZ: Sempre di gioielli si tratta, ma questa volta per i denti. Mascherine da indossare come una dentiera; la particolarità? Devono essere super preziosi; meglio d’oro e diamanti come quello di Katy Perry. CAPELLI GRIGI: Forse per essere in tinta con il cielo plumbeo che ci accompagnerà lungo la fredda stagione autunnale, le star si danno al grigio.. A lanciare questa tendenza non poteva che essere l’irrequieta – in fatto di capelli - Rihanna!

Il fascino dell’ uomo maturo L’uomo maturo ha da sempre il suo perché. Fascino, cultura, intelligenza... ...sono tanti i motivi per cui le ragazze tra i 20 e 29 anni, si sentano attratte dagli over 40. Lei giovane, lui un po’ meno; una tendenza, questa, che sta spopolando anche tra le star che, sempre più spesso, lasciano il fidanzato coetaneo per puntare sul brizzolato. Ma perché l’uomo maturo è cosi affascinante per noi giovani ragazze? Sicuramente conta l’esperienza e la serietà, più facili da trovare in un quarantenne che in un ventenne. Inoltre, l’uomo maturo è spesso più istruito, raffinato e ispirerebbe un senso di sicurezza e stabilità maggiore. Per capire quanto questa tendenza stia crescendo, basti pensare che recentemente

è stato lanciato il sito SugarDaddy.it, portale in cui giovani donne ambiziose hanno la possibilità di conoscere uomini maturi e facoltosi. La fascinazione dell’uomo di mezza età di potere, che molte ragazze subiscono, è un altro motivo che induce le donne a scegliere uno sugar daddy. Il 34% ha, infatti, dichiarato di essersi invaghita grazie a queste caratteristiche. Infine, con una percentuale del 25%, l’avere obiettivi comuni è una motivazione che spinge giovani donne a frequentare uomini maturi. E voi come la pensate; toy boy o sugar daddy?


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A ciascuno il suo... NUOVA APERTURA A BERGAMO VIA BORGO PALAZZO 78/E - VIA TIRABOSCHI 61 Tel. 035 236211


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Parola d’ordine esagerate con i gioielli A cura di Giada Musci, LO SMERALDO GIOIELLERIA

Settembre, il mese dei matrimoni autunnali!

L’outlet delle meraviglie O meglio, il mese del matrimonio di mio fratello, ed io sono la sua testimone! Ebbene, a meno di una settimana dal grande giorno, eccomi qua a fissare il mio armadio: il clima sembra non sarà favorevole a tutti i miei abiti pro-cerimonia, e io, ovviamente, sono in panico da scelta del vestito! Presa dallo sconforto chiamo Linda, amica fidata e hair stylist esperta di look; sicuramente saprà darmi qualche consiglio! Decidiamo insieme che mi serve un look serio ma sbarazzino, fashion ma con eleganza. Linda suggerisce di andare al Wonder Outlet: un punto di riferimento sicuro per chi cerca capi firmati delle più recenti collezioni; alla moda, fashion, a prezzi realmente competitivi. Mi fido della sua esperienza, voglio essere bellissima senza dover prosciugare il mio borsellino! Entriamo nel negozio e rimango colpita dall’essenzialità del design, dalle luci calde ma brillanti e dall’ordine con cui sono divisi i vari capi: “non sarà difficile trovare qualcosa di interessante!” penso. Ecco che una ragazza gentilissima ci saluta con un sorriso. Dopo un breve giro di perlustrazione decido di coinvolgerla; le spiego che devo partecipare ad

La congiuntura negativa dei mercati internazionali e la crisi economica mondiale, hanno portato a livelli record il prezzo dei metalli preziosi che, negli ultimi due anni, hanno visto crescere il loro valore in modo esponenziale. Ciò ha influito sul calo della produzione di monili prodotti in Italia, essenzialmente con metalli come oro e argento, rivoluzionando i campionari delle aziende del settore. Inizia così una nuova era per i gioielli, con la riscoperta in una prima fase, dei metalli poveri - quali bronzo, acciaio e zama lavorati con tecniche all’avanguardia e impreziositi da cristalli Swarovsky, ciondoli cromati e smalti multicolore. Dal 1° Aprile 2013 è entrata in vigore la nuova norma sul contenuto di Nichel nei gioielli, imponendo ai fabbricanti una soglia di rilascio dieci volte più bassa di quella precedente, al fine di tutelare il consumatore da allergie e problemi. L’Autunno 2013 vedrà così spopolare la moda del gioiello in plastica e in silicone; la fantasia dei disegnatori esplode in bracciali e collane di forme e colori appariscenti, spaziando da una varietà di nuance pastello (in particolare il verde), ai fluo e al camouflage. I trend che accompagneranno la nuova stagione, permettono di accontentare anche le più stravaganti, con gioielli in plastica di macro dimensioni modello chanel e maglia marina, caratterizzati da applicazioni di glitter, borchie e siliconi profumati. Consiglio rivolto alle lettrici: attenzione alla provenienza del prodotto, che va sempre e comunque certificata dal venditore, che garantisce la qualità dei materiali utilizzati.

un matrimonio e che sarò la testimone! Non so come ma capisce al volo - probabilmente a causa dei miei capelli arruffati?!? - che non sono la classica persona da giacca e gonna aderente e mi propone un abito verde smeraldo, il colore dell’anno, che cattura subito la mia attenzione: adoro il verde, e credo sia il colore perfetto per un matrimonio, porta fortuna! Lo provo ed effettivamente è il mio vestito: scollato quanto basta, sciancrato ma morbido sui fianchi. Decido che è quello giusto, ma adesso devo abbinare un coprispalle. Ancora una volta la commessa mi stupisce: mi propone una pashmina semplicissima, nera, in seta grezza, molto morbida con dei punti luce... perfetta! Infine gli accessori; le scarpe le ho già- regalo di laurea, mai messo – e trovare una pochette è un gioco da ragazzi; elegante ma con qualche piccola borchia per sdrammatizare. E il gioco è fatto! A questo punto mi rendo conto di non aver neanche chiesto il prezzo di questi capi e, un po’ preoccupata, decido di farlo subito: è tutto molto bello ma non voglio comunque sforare il mio budget! La commessa mi dice il totale e, a sorpresa, è ben al di sotto della spesa massima

che volevo affrontare! Soddisfatta, con la borsa dei miei acquisti in mano, esco dal negozio, certa di far presto ritorno; ogni giorno porta con sé l’occasione e la necessità del corretto outfit e da Wonder ogni settimana arrivano capi nuovi. Finalmente ho trovato l’outlet delle meraviglie!


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Specchio delle mie brame chi è la più bella del reame?

Via Provinciale, 166 - URGNANO (BG) Tel. 035 893248 ORARI APERTURA da Martedi a Sabato orario continuato 10.00 - 19.00 Lunedi 15.00 - 19.00

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bill and coo

v

Mirochi srl - Bill and Coo via Borfuro, 6 - 24122 Bergamo Telefono e Fax 035.223054 info@mirochisrl.com


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Wedding

Speciale

dimmi

Wedding Planner Italy Eventi con Stile Bolle in Festa

Rossana Moretti Atelier Sposa Blumarine Sposa Roof Garden Restaurant Pianone La Marianna Villa Surre DaFlo Pasticceria dei Castelli MG Fiori Locatelli Franco e Figli I Giardini di Giava Alex’s Dream Petite Fleur Ciak Sposi Alberto Merisio Fotografia Magic Moment Silvia Fretti Idea Vacanze


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Partecipazioni

istruzioni per un corretto invito

A cura di Michela Testa, Wedding Planner Italy

Hai preso un’importante decisione. Dopo la classica proposta con la consegna dell’anello, il sogno si realizza!
Il primo passo: trovare il luogo, il giorno, il mese, l’anno e la wedding planner adatta a pianificare il tuo grande giorno. Individuata la location per il ricevimento, scelta la chiesa per la cerimonia religiosa o il comune per il rito civile e concordata la lista degli invitati, la favola inizia a prendere forma. Carta e penna alla mano è arrivato il momento di annunciare il lieto evento.
 Comunicarlo nel modo più appropriato significa dare ai destinatari un segnale ben preciso, esprimere attraverso la partecipazione, lo stile che si vuole dare al proprio matrimonio. La partecipazione è, infatti, il vero biglietto da visita del matrimonio. Come muoversi? Con semplicità. E’ preferibile seguire linee classiche, usare caratteri in stampatello o in corsivo, carta bianca o avorio anche se qualche concezione creativa è concessa, a patto che rimanga nei limiti del buon gusto. Desideri un matrimonio formale e tradizionale? Perfetto potrebbe essere il classico cartoncino doppio bianco o avorio, con caratteri aggraziati color grigio o seppia.
Il carattere corsivo inglese è il più elegante. Molto raffinate anche le iniziali

degli sposi incise a secco o in rilievo in oro. Per un matrimonio giovanile e informale, si può mettere da parte l’etichetta e optare per una partecipazione colorata e con testi magari dal tono più fresco ed amichevole. La partecipazione è composta da due parti: l’annuncio di matrimonio e l’invito al ricevimento. Per annunciare il matrimonio esistono diverse formule: la più tradizionale prevede che ad annunciare siano i genitori degli sposi. Oggi, formula in disuso, gli sposi preferiscono, annunciare il loro matrimonio da sé. Anche per l’invito al ricevimento esistono diverse formule, ma d’obbligo è richiedere la gentile richiesta di conferma con la perfetta e discreta sigla R. S. V. P. (dal francese “Répondez s’il vous plaît”). Quando recapitare le partecipazioni? Esse vanno spedite circa tre mesi prima la data del matrimonio o come dice il bon ton essere consegnate a mano dagli sposi. Nota importante: i nomi sulle buste non devono essere stampati. Vanno sempre trascritti a mano con un’elegante e bella calligrafia. Un consiglio dalla wedding planner? Dedicate del tempo alla scelta delle partecipazioni: vi devono piacere al 100% perché anche tutti gli altri stampati (libretti cerimonia, menù, segnaposti, segnatavolo, tableau de mariage..) dovranno essere coordinati!

Locations • Wedding cake • Scenografie • Partecipazioni • Stampati • White table • Bomboniere • Confetti Flower Design • Servizi fotografici e video • Musica • Abiti • Make up artist • Hair stylist • Intrattenimenti Animazioni • Blumarine Sposa • Fedi • Banqueting • Catering • Honeymoon • Liste nozze

BLUMARINE SPOSA & WEDDING PLANNER ITALY Via Sant’Orsola, 16 - 24122 Bergamo Mobile: (+39) 339.60.87.256 Show-Room: (+39) 035.23.61.51 Fax: (+39) 035.45.012.56 Website: www.wpitaly.com

Passione per gli eventi, creatività ed entusiasmo sono gli elementi con cui affrontiamo ogni singola attività e che ci permettono di elaborare idee e soluzioni innovative, atmosfere esclusive e scenografie sorprendenti ed eleganti. Consulenza, confronto, ascolto e gestione dell’imprevisto sono il riassunto del nostro impegno. Tutto nasce da scambi, chiacchierate e risate, lavoriamo a quattro mani con gli sposi per creare il matrimonio dei loro sogni. Noi ci siamo per loro. EVENTI CON STILE Brembate di Sopra BG www.eventiconstile.com info@eventiconstile.com Francesca 342 07 55 257 Valeria 340 53 06 392


Wedding P lanner&Bomboniere

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E ai bambini chi ci pensa? A cura di Serena Guglielmo, BOLLE IN FESTA

Il ricevimento è iniziato, le portate sono servite, la musica accompagna dolcemente le chiacchiere degli invitati; si ride, scherza e balla. L’atmosfera è perfetta ma ecco che all’improvviso si odono pianti, urla, schiamazzi e corse improvvise. Bambini che, annoiati e stanchi dopo l’ennesima portata, non vedono l’ora di andarsene o di fare qualcosa d’altro. Parliamoci chiaro. La loro presenza a un matrimonio, spesso diventa un vero e proprio incubo per i genitori, per gli ospiti e per gli sposi stessi.
Ecco allora che la migliore soluzione sembra lasciarli a casa in compagnia dei nonni o di qualche baby sitter improvvisata.

ALEX’S DREAM Comun Nuovo Via Zanica, 11 Tel. 035 595559 info@alexsdream.it www.alexsdream.it

Ai genitori resta comunque il pensiero…

 Ecco allora un’altra soluzione! Avete mai pensato a un servizio di animazione per bambini, organizzato e gestito da operatori competenti?
Immaginate attività ludiche e divertenti pensate per i più piccoli; immaginate animatori che aiutano i più piccini a mangiare in tavolini a parte; immaginate infine, giochi, spettacoli di magia, bolle di sapone, truccabimbi, pennarelli e tempere. Tutto il necessario insomma, per rendere il matrimonio un evento unico non solo per gli sposi e per gli invitati, ma anche per gli ospiti più piccini.

Alex’s Dream Petite Fleur

Che si tratta di un sacchettino in seta, di una bustina colorata o di una scatolina di confetti non importa; quello che davvero conta per Alessandra, la titolare di Alex’s Dream, è che la bomboniera sia unica e personalizzata. Ogni vostra idea, anche quella più originale e fantasiosa, si trasformerà in realtà, grazie allo staff di grafici, sarte e ricamatrici che creeranno per voi una bomboniera speciale, che rispecchi i vostri sogni e sia in tema con il matrimonio. Per non lasciare nessun dettaglio al caso, da Alex’s Dream potrai trovare tutto il necessario per il tuo matrimonio e trasformarlo così in un giorno davvero speciale.

bolle in

festa

animazione per bambini

Stai cercando una bomboniere raffinata, magari un piccolo cadeau in argento? Da più di trent’anni Petite Fleur è sinonimo di eccellenza nella realizzazione e confezione di raffinate bomboniere per cerimonia, un punto di riferimento storico per chi cerca un prodotto esclusivo e personalizzato. Tutti gli ingredienti sono di alta qualità - e gli articoli da regalo delle migliori marche: Raspini per gli argenti, Argenesi per i vetri di Murano. E per una bomboniera personalizzata, affidatevi alle mani esperte della titolare, che vi aiuterà a creare qualcosa di unico e speciale, che non passerà certo inosservato…

PETITE FLEUR Bergamo Via G. D’alzano, 10/D Tel. 035 21 22 56 FB Petite Fleur

cosa?

giochi, truccabimbi, laboratori, palloncini bolle di sapone gigante, gonfiabili

dove?

in tutta la Lombardia

quando?

compleanni, cerimonie, inaugurazioni, fiere e molti altri eventi

info

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Location & Catering

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Viva gli sposi! A cura di Ristorante PIANONE e Ristorante LA MARIANNA

È dai primi anni cinquanta del secolo scorso, che nei nostri ristoranti risuona glorioso e benaugurante lo stesso “viva la sposa” che ha accompagnato le feste matrimoniali di generazioni in generazioni di famiglie; fedeli al nostro marchio, sicure delle professionalità e della garanzia di successo per le loro feste nuziali al Pianone, alla Marianna oppure a casa loro con il nostro curatissimo catering. Immerso nella pace del verde dei colli di Bergamo, il Pianone, villa seicentesca già casa

un comune pranzo di nozze un’indimenticabile esperienza gastronomica. Il primo incontro poi, per chi sale in Città Alta, è la Marianna, locale storico che fa veramente parte della storia della città. Non è retorico affermare che La Marianna è conosciuta in tutto il mondo. Sarà per la posizione strategica alle porte delle città vecchia che ne fa meta obbligata di tutti i turisti; sarà per il gelato di Stracciatella qui inventato dal patron Enrico Panattoni nel

natale di Lorenzo Mascheroni, rivive l’atmosfera soffusa di tempi andati nello spazio fiorito con vista mozzafiato a 360 gradi sulla città e le sue valli. La terrazza, anche chiusa da immense vetrate scorrevoli, garantisce suggestivi pranzi con vista panoramica, sia con la neve di natale che con il verde dei mesi più caldi. I menù raffinatissimi seguono e si modificano rigorosamente secondo le offerte della stagione e le esigenze dei nostri ospiti, così da rendere

‘61 e assurto a indiscussa delizia internazionale; sarà per la cucina di invariata e deliziosa impostazione toscana che dal ‘59 ha fatto scoprire ai bergamaschi un gusto diverso del cibo, ma la Marianna da più di mezzo secolo, fa parte integrante della vita e delle abitudini dei bergamaschi. Grazie alla pasticceria La Marianna, realizzeremo wedding cake personalizzate, per esaudire i vostri sogni e ragalarvi una cerimonia magica in tutte le sue sfumature.


Location & Catering

Roof Garden Villa Surre Situato all’ottavo piano dell’Hotel Excelsior San Marco, nel cuore di Bergamo, Roof Garden Restaurant è una struttura unica: un cubo di cristallo che offre una spettacolare vista sulla città e sulle antiche mura venete; uno scenario che renderà ancor più emozionante il tuo giorno speciale. Potrai studiare il menù più adatto ai tuoi gusti direttamente con lo chef, che ti consiglierà sia tradizionali ricette bergamasche, che ricercati piatti di pesce. L’allestimento della sala potrà essere personalizzato e la torta realizzata come più vi piace. Dopo la cena potrai intrattenere in tuoi ospiti con un ricco open bar e con la musica scelta da te, che diventerà il perfetto coronamento di una cerimonia speciale. E se dopo tutte le emozioni di questa giornata, sarai un po’ stanca, l’Hotel Excelsior San Marco sarà lieto di accoglierti e coccolarti in una delle sue meravigliose stanze. ROOF GARDEN RESTAURANT Piazza Della Repubblica 6, 24122 Bergamo – tel. 035 366159 ristorante@hotelsanmarco.com www.roofgardenrestourant.it

Opera del genio e della fantasia del massimo esponente italiano dello stile liberty, l’architetto milanese Giuseppe Sommaruga, Villa Surre, realizzata nel 1912, è una maestosa e complessa costruzione di rara eleganza che si affaccia sulla costa occidentale del lago d’Iseo. La villa ed il suo rigoglioso ed elegante parco offrono la cornice più appropriata per matrimoni, cene di gala, anniversari, ricevimenti, presentazioni, conferenze stampa, servizi fotografici e set cinematografici. Al piano terra troviamo tre splendide sale che possono ospitare fino a 160 persone a sedere. Ai piani superiori troviamo una splendida terrazza e la torre dalle quali si può ammirare il suggestivo panorama del lago e sulle quali si possono organizzare aperitivi o cene sedute per un numero ristretto di partecipanti. Al piano inferiore è presente una taverna, con entrata dalla grotta artificiale che si affaccia sul giardino, che può ospitare sino a 200 persone sedute. Villa Surre è la location perfetta per il tuo giorno speciale, magico e indimenticabile… VILLA SURRE & CENTRO CONGRESSI www.villasurre.it info@villasurre.it Matrimoni o Eventi Privati+39 347.9637455 oppure +39 342.0545113 Eventi Business: +39 02.26816.752

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Catering&Wedding Cake

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Pasticceria dei Castelli Dopo la sposa è lei la regina della festa, la wedding cake, per una conclusione magica al tuo ricevimento perfetto. A più piani, decorata, alla frutta, colorata o completamente bianca. Grazie ai preziosi consigli dei nostri pasticceri, potrai realizzare la torta dei tuoi sogni. Magari accompagnata da pasticcini e sormontè da offrire agli ospiti mentre attendono l’arrivo della sposa. PASTICCERIA DEI CASTELLI via dei mille 31 - 24060 Castelli Calepio Tel 035 848130 pasticceriadeicastelli@virgilio.it Facebook Pasticceria dei Castelli

DaFlo Siete in cerca di un’idea sorprendente e diversa dal solito per il servizio catering del vostro giorno più bello? DaFlo ha la soluzione adatta a voi: i packet lunch OVUNQUE possono essere la giusta, e gustosa, sorpresa da inserire nel menù di nozze magari dopo un ricchissimo buffet di apertura e prima della tavolata dei dolci. Eleganti, pratici e versatili, i packet lunch sono la soluzione sorprendente per un matrimonio diverso dal solito, magari immerso nella natura e che permetta a sposi e ospiti di vivere fino in fondo la propria festa nel modo in cui preferiscono. DAFLO CATERING & BANQUETING Via Fratelli Calvi, 1 - Credaro ( Bg) Cell. 340 8695810 Tel: 035 935164 Fax: 035 4265735 events@daflo.it


Fiori

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MG Fiori

Cambiano gli stili, le tendenze si evolvono, eppure c’è un avvenimento nella vita che non muta mai: è il “grande giorno” del matrimonio, un evento all’insegna dell’unicità e della ricercatezza, anche nella scelta delle composizioni floreali. Mg Fiori realizza allestimenti per tutte le occasioni, in particolare per i matrimoni, combinando al mondo floreale il proprio gusto artistico, con un occhio particolare per il design, l’assoluta attenzione al dettaglio e la stagionalità della coltura. In un sapiente connubio di luci, colori e profumi, il vostro matrimonio sarà ricordato a lungo per l’armonia, lo stile e la raffinatezza degli intrecci floreali.

Locatelli Franco e Figli

MG FIORI 24020 Villa di Serio (Bergamo) via Aldo Moro, 2 Tel. 035667892

Creare la cornice perfetta per il tuo matrimonio è il nostro obiettivo e per raggiungerlo mettiamo a tua disposizione passione, curiosità, intuito creativo e professionalità. Raccontaci il tuo sogno, quello che più desideri per il tuo giorno speciale; realizzeremo un allestimento personalizzato, per rendere ogni momento unico con semplicità. E’ dai primi del ‘900 che la famiglia Locatelli lavora a contatto con piante e fior, coniugando preparazione e capacità con l’ingrediente principale per ottenere lo sperato successo: l’amore e la passione per il verde e le piante. Siamo sempre attenti alle tendenze e ai cambiamenti di costume, per essere sempre al passo con i tempi, mantenendo la nostra originalita’ e professionalita’ che ci contraddistinguono.

LOCATELLI FRANCO E FIGLI Bergamo, Via Pignolo,3/a Ambivere,Via Briantea, 9 Tel. 035.795809 www.locatellifranco.it

I Giardini di Giava Rendere unico e indimenticabile ogni attimo del tuo matrimonio, questa è la filosofia che guida Andrea Brazzoli, Floral designer de I Giardini di Giava, laboratorio floreale situato nel cuore del centro storico della città, in una delle vie più artistiche di Bergamo,a due passi dall’Accademia Carrara. Qui arte e esperienza, tradizione e innovazione si fondono sapientemente per creare composizioni floreali uniche e senza tempo, dove ogni fiore, forma e colore, luce e profumo viene scelto con cura, cercando sempre quel dettaglio che fa la differenza. L’estro creativo di Andrea guida il suo staff, che con passione e entusiasmo lavora per creare ogni volta allestimenti floreali sensazionali e personalizzati, in cui le emozioni, idee e desideri degli sposi vengano valorizzati concretizzandosi in splendide architetture fiorite. Eleganza, poesia, creatività, armonia ed equilibrio, unite alla continua ricerca di nuove forme, strutture e materiali sono la firma inconfondibile de I Giardini di Giava.

I GIARDINI DI GIAVA Via S. Tomaso, 94/A 24121 Bergamo Tel. 035 221099 info@giardinidigiava.it www.giardinidigiava.it


Atelier

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Dimmi che taglia indossi ti darò l’abito perfetto A cura dell’ Atelier ROSSANA MORETTI BERGAMO Qual è il primo pensiero di ogni ragazza quando si parla di matrimonio? Ovviamente l’abito. Di pizzo o organza, a sirena o voluminoso, lungo o corto; di modelli ce ne sono tanti, la cosa importante è che l’abito vi faccia sentire bene, che rispecchi la vostra personalità e che, per il giorno più importante della vostra vita, vi faccia sentire delle vere principesse. Sceglierlo non è sempre facile; spesso emozione ed entusiasmo hanno la meglio, distogliendo l’attenzione da dettagli importanti e il rischio di fare una scelta sbagliata, è dietro l’angolo. Ho aiutato tante spose nella scelta del loro abito, cercando sempre di interpretare i loro sogni, consigliandole sul modello più adatto alla loro fisicità. Perché questo è il segreto per scegliere l’abito giusto: trovare il modello più adatto alle proprie forme. Lo so, non sempre questo modello rispecchia il sogno, ma una volta indossato l’abito giusto, sono certa che ve ne innamorerete. Ecco alcuni pratici consigli: Se siete una ragazza minuta, che porta

abitualmente una taglia small, consiglio sempre abiti voluminosi, stile principessa, con gonne a più strati di organza. Abiti troppo aderenti, infatti, accentuerebbero eccessivamente la vostra magrezza. Se indossate una taglia che va dalla 42 alla 46, siete le più fortunate. Alla vostra fisicità si adattano numerosi modelli. Vi consiglio di puntare su un modello a sirena, con vita bassa e corpetto liscio. Fianchi e decolté saranno magnificamente esaltati, in tutto il loro splendore. Se avete forme più morbide, puntate sulla linea a impero. Una cinturina stretta sotto il seno, esalterà il decolté, nascondendo i fianchi. Sconsiglio vivamente tessuti troppo rigidi e strutturati, che andrebbero ad accentuare i punti sbagliati. Per quanto riguarda l’accessorio, in particolare le scarpe, io consiglio sempre il tacco. Non deve essere troppo alto ma nemmeno raso terra, 8 cm è la scelta perfetta. Un ultimo suggerimento: è importante che nella scelta del vostro abito perfetto, siate seguite da un’esperta; fidatevi dei suoi consigli, saranno preziosi e vi trasformeranno una vera principessa!

Aristocratica, elegante e romantica; è questo il mood della sposa Blumarine per il 2014. Ancora in auge lo stile old Hollywood degli Anni ‘20, con una sposa iperfemminile; declinata in tessuti che vanno dal mikado in seta al pizzo francese, e in colori che toccano le nuances romantiche del rosa cipria, del rosa antico, del nude. Blumarine Sposa ha scelto la professionalità di WPITALY quale rivenditore esclusivista per le città di Bergamo, Brescia e relative province. Vi aspettiamo nel nostro Show-Room, per dare inizio alla magia… BLUMARINE SPOSA & WEDDING PLANNER ITALY Via Sant’Orsola, 16 - Bergamo Tel: 035.23.61.51 info@wpitaly.com www.wpitaly.com


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Rossana Moretti

Via Verdi, 26/B BERGAMO Tel. 035 4284401 www.vanessasteel.com L’atelier Vanessa Steel cambia nome, attribuendo un’identità reale al marchio già conosciuto alle spose prendendo così il nome della stilista che segue il negozio di Bergamo e diventa atelier ROSSANA MORETTI alta moda per sempre


Foto

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Ciak Sposi

Da sempre fotografi specializzati in matrimoni, abbiamo uno stile, il nostro, che nasce dalla ricerca della qualità e della passione, che porta con sé l’amore per la cura dei dettagli. Da oltre vent’anni professionisti nel settore, siamo consapevoli che le vostre emozioni siano racconti indimenticabili; per questa ragione abbiamo creato in un modo esclusivo, un team di fotografi e grafici pronti a proporre in ogni stagione collezioni diverse, creando così molta scelta e varie possibilità

Beauty CIAK SPOSI

Almè - P.zza S. G. Battista 8/D Tel. 035 639778 alme@ciaksposi.com www.ciaksposi.com

di personalizzazione, con idee sempre innovative e all’avanguardia, sia in campo grafico, che fotografico. I momenti più significativi saranno raccontati con spontaneità e naturalezza dai fotografi, non dimenticando le immagini più evocative, che daranno un tocco di eleganza e romanticismo al vostro giorno più importante. Collaboriamo, inoltre, con il Royal Team.

Alberto Merisio

“Non sai chi scegliere? Ti sposo io! Divertire, comunicare, emozionare, sorprendere… Narrare il tuo giorno più bello e renderlo indelebile”. Questo è l’obiettivo di Alberto Merisio; i suoi non sono semplici scatti ma veri e propri reportage di matrimonio. Una storia, quella del tuo matrimonio, che verrà raccontata attraverso scatti rubati, pose naturali e momenti intimi, magicamente immortalati dallo sguardo di Alberto Merisio; Dettagli e atmosfere in bianco e nero, che diventeranno il più grande ricordo del tuo giorno speciale, reso davvero unico e profondo dalla maestria di Alberto.

ALBERTO MERISIO FOTOGRAFIA

Pedrengo - Via Delle Crocette,5 Tel. 035 19964265 Cell. 3395389187 info@albertomerisio.it www.albertomerisio.it

Silvia Fretti

una tenuta perfetta durante tutto Baci, abbracci e tante, tante lacrime. Il make up, l’evento. E per un’invitata speciale, Silvia ti regalerà il suo make up! nel giorno delle nozze, è sottoposto ad una sfida davvero dura: resistere tutto il giorno e renderci perfette fino a sera. Silvia Fretti, con le sua pluriennale esperienza SILVIA FRETTI nel trucco sposa e nel trucco per Bergamo, Milano, Monza. fotografico, è la persona che Cell.348/6032320 silfretti@tiscali.it. fa per te! Professionista nello studio del viso e nella cura della pelle, ti darà preziosi consigli per tua esigenza. Silvia garantirà la massima disponibilità di orario, verrà a casa tua per truccarti e ti seguirà durante l’intero ricevimento, per assicurarti

Magic Moment

Parliamoci chiaro; per noi donne sono tre le cose che veramente contano il giorno delle nozze: abito, trucco e acconciatura! Vogliamo essere perfette, dal primo all’ultimo minuto. Per un’acconciatura impeccabile, rivolgetevi a Magic Moment, che vi proporrà un pacchetto sposa unico: due giornate di prova, la piega il giorno prima e l’acconciatura il giorno del matrimonio. Se ti presenterai con un po’ di anticipo, le ragazze di Magic Moment, studieranno anche il colore più adatto a te, al tuo abito e soprattutto ai tuoi desideri. Fiocchi, fiori o brillanti, scegli l’accessorio che preferisci, pensa a tutto Magic Moment!

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Viaggi

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Spirituale, etereo, incontaminato… il viaggio di nozze in Bhutan A cura di Valentina Raho

Il viaggio di nozze un tempo era l’unica occasione per dei novelli sposi di viaggiare, di conoscere nuovi orizzonti e culture diverse. Oggi il mondo è a portata di mano e le mete una volta riservate ai viaggi di nozze, sono spesso già state esplorate prima del fatidico “Si”.

turismo; solo così si può mantenere intatta la cultura di questa nazione. Per cercare di entrare nella mentalità di questo popolo, basti pensare che il Bhutan sia l’unico paese al mondo dove il benessere della popolazione non si misura sul prodotto interno lordo, bensì in base alla felicità nazionale lorda.

Dovendo pensare a un viaggio che possa regalare emozioni forti e uniche, istintivamente penso a quei, aimè sempre più rari, paradisi terrestri ancora lontani dall’essere occidentalizzati e quindi ancora al riparo da inquinamento e caos. Tra questi spicca il Bhutan. Questo piccolo stato si trova tra la Cina e l’India, sulla catena montuosa dell’Himalaya. I suoi confini sono stati aperti al turismo solo nel 1974; questo particolare rende davvero unico il Bhutan, che non avendo mai subito invasioni e non avendo mai avuto contatti con il mondo esterno fino la metà del XX secolo, si può considerare puro e autentico. Annualmente vengono emessi solo pochi visti per turismo, per non di disturbare la normale vita della popolazione e, soprattutto, per evitare che la stessa si snaturi e che finisca per dipendere dal

Lo scrosciare dei ruscelli come colonna sonora, i selvaggi paesaggi montuosi che si estendono in infiniti boschi sormontati da maestose cime innevate, l’architettura magica dei monasteri, costruiti in posizioni dominanti, contornati da sventolanti prayer flags, monaci con le vesti giallo e arancio e gli abitanti tutti in abiti tradizionali. E, infine, il cielo, con le sue nuvole che cambiano colore in base all’ora del giorno, a completare questa immagine eterna, di questa meta senza tempo. Questo paese, traboccante di storia e cultura vi farà sognare e dimenticare i ritmi della quotidianità; un regno sospeso tra il medioevo e il mondo moderno, lontano dalla vita materiale, che vi obbligherà a guardarvi dentro, liberando la testa e colmando l’animo con la vera essenza dell’essere.

“Finalmente soli”… E’ la fatidica frase che i neo-sposi pronunciano quando, alla fine di una giornata magica, memorabile – ma anche interminabile - salutano l’ultimo ospite che lascia il ricevimento. E adesso la parte migliore… il viaggio di nozze! L’agenzia Idea Vacanza propone una lista nozze in agenzia ed on line e la creazione della pagina web personalizzata, con foto e descrizione per il vostro viaggio di nozze, completamente gratuita! Personale qualificato vi seguirà passo passo nella programmazione della vostra luna di miele e perché no, anche di un indimenticabile addio al celibato o nubilato. Collaboriamo con i migliori Tour Operator che garantiscono il miglior rapporto qualità/prezzo, presenza di assistenza in loco e blocco del cambio euro/dollaro garantito. Per i futuri sposi un omaggio esclusivo: un set di valige. Offiramo, inoltre, la nostra totale disponibilità ad appuntamenti fuori ufficio o in ufficio anche oltre l’orario di apertura delle due agenzie, con presentazione del viaggio tramite video e fotografie. IDEA VACANZE

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Il mistero del VACCINO… A cura del dottor Isaia Lando Medico Chirurgo Specialista in Pediatria

Un bambino e il suo pony… un uomo e il suo cavallo

A cura di Silvia Rampinelli, JUMPING TEAM

Solo chi si avvicina e tocca con mano il mondo dell’equitazione, può capire che cosa significhino davvero queste parole: “un bambino e il suo pony, un uomo e il suo cavallo”. Sono poche lettere che in realtà nascondono fiducia, crescita e inscindibilità del rapporto che lentamente si instaura fra un uomo e il proprio cavallo; e sono parole che rappresentano al meglio il fulcro dell’SF Jumping Team di Zanica, a due passi da Bergamo, il centro ippico all’interno del quale io, Paola, Fabrizio e il resto dello staff, dedichiamo la nostra vita a una missione ben precisa: insegnare e diffondere l’arricchimento di anima e corpo che solo questi fantastici animali, “figli del vento”, sanno regalare all’uomo. Montare a cavallo, infatti, non è solo un esercizio fisico; si tratti di un pony o di un cavallo, chiunque si avvicini a questi straordinari animali, si trova davanti alla concreta opportunità di costruire un rapporto incredibilmente complesso e appagante, basato innanzitutto su una fiducia e una crescita reciproca che solo il tempo sarà poi in grado di consolidare. Un rapporto che, soprattutto fra i più giovani, si trasforma spesso in amicizia, nel piacere di vivere in gruppo e di condividere una passione; andare a cavallo permette, infatti, di scoprire ed esplorare proprie risorse interiori e umane altrimenti sconosciute. Che giovani uomini vivano in simbiosi con la natura circostante, con il proprio cavallo e con quanti condividano sin dalla tenera età questa straordinaria ed educativa passione, è quanto stia più a cuore a tutto lo staff dell’Sf Jumping Team, il nostro scopo quotidiano.

Circolo Ippico federale Scuola federale cavalli Scuola federale pony Pensione www.sfjumpingteam.xoom.it

Preparazione competizioni Doma e addestramento cavalli giovani Organizzazione stage di alto livello

Vi sarà capitato di sentire la frase “Tuo figlio lo fai vaccinare?” oppure “Io sono contraria alle vaccinazioni!”, come se essere a favore o contro una vaccinazione fosse un’opinione politica. Ma ci siamo mai chiesti in epoca pre-vaccinatoria quali malattie rischiava una persona tutti i giorni, e con quali conseguenze? Tanto per cominciare, perché si chiama vaccino? Non c’entrerà qualcosa con le vacche? Ebbene, sì, e andiamo a scoprire perché. Dobbiamo partire dal vaiolo, malattia che nel 1979 è stata dichiarata estinta, anzi eradicata dal pianeta terra, dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Eradicata grazie alla vaccinazione. Dal 1900 al 1979 il vaiolo ha causato 500 milioni di decessi. Nel 1967, per esempio, 15 milioni di persone contrassero la malattia e di questi 2 milioni morirono. Tanto per capirci, il vaiolo aveva l’aspetto di una bruttissima varicella, con migliaia di pustole che sfiguravano il volto, ma deturpavano anche gli arti. Moriva l’80% dei bambini, e il 20-60% degli adulti. Molti restavano ciechi. Adesso facciamo un salto indietro di circa 200 anni, a fine 1700. In Europa il vaiolo è la prima causa di morte: 400.000 decessi l’anno. In questo contesto, nel 1796, opera uno dei miei miti, Edward Jenner: era un medico condotto, ma era anche un naturalista (fu premiato per le sue ricerche sul cuculo) ed esperto di mongolfiere. Fu così che conobbe la moglie, la sua mongolfiera, infatti, cadde nel parco del suo futuro suocero. Ma sto divagando. Jenner notò che le mungitrici avevano un’insolita pelle liscia e si rese conto che non avevano segni di cicatrici di vaiolo. Si rese anche conto che le mungitrici avevano sofferto in precedenza di vaiolo vaccino, una malattia che colpiva le mammelle delle vacche, simile al vaiolo umano ma più attenuata, e che poteva infettare anche l’uomo. Jenner si convinse che essendo state colpite da una malattia più lieve, ovvero da vaiolo vaccino, le mungitrici fossero diventate immuni al vaiolo. Dopo 21 anni di studi ed esperimenti, il 14 maggio provò la sua teoria: prelevando una piccola quantità di liquido dalla pustola di vaiolo vaccino dalla mano di una mungitrice, Sarah Nelmes, lo iniettò nel braccio di un robusto ragazzino di 8 anni, James Phipps. Jenner fondò così i principi della vaccinazione, come lui stesso definisce questa procedura: trasmettere il vaiolo di vacca, o vaiolo vaccino, all’uomo, determinando l’immunizzazione nei confronti della malattia. Così nasce anche il termine “vaccino”. In soli dieci anni i casi di vaiolo si ridussero da 18.596 a 182, e la vaccinazione si diffuse in tutta Europa. Il primo a usare il termine “vaccinazione” per designare tutti i procedimenti di immunizzazione attiva artificiale fu qualche decennio più tardi Pasteur. Ma questa è un’altra storia...

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SF-JUMPING TEAM


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CHANGE Onlus

da Bergamo al MADAGASCAR Non esistono distanze incolmabili né ostacoli insormontabili per chi desideri davvero fare del bene per il prossimo; ne è prova tangibile quanto è stato fatto in Madagascar dall’associazione Change Onlus che, nata a Milano nel 2005 per iniziativa di un piccolo gruppo di medici, ha raggiunto l’ambizioso e importantissimo scopo di realizzare un dispensario nell’isola di Sakatia, Nosy Be, un ospedale a 150 km a nord della capitale Antananarivo e una serie di altri servizi primari, in questo Paese africano molto arretrato e afflitto da gravissimi problemi di natura sociale, economica e sanitaria. Abbiamo chiesto all’odontoiatra bergamasco Maurizio Maggioni , responsabile del programma odontoiatrico dell’associazione,di raccontarci questa sua straordinaria esperienza umana e benefica.

Qual è la reale distanza tra il suo studio di via Zelasco e Maherivaratra, il poverissimo villaggio del Madagascar nel quale la onlus di cui fa parte ha realizzato questa scuola per bambini fino ai dieci anni d’età? Si tratta di una distanza difficilmente spiegabile a parole e che, solo se vissuta da vicino, è possibile comprendere. Il Madagascar, come altre vaste zone dell’Africa, vive un’emergenza generale costante che, come di consueto, affligge in maniera più grave i più deboli, i bambini. In queste zone manca tutto e l’economia, basata sull’agricoltura, non basta in alcun modo a soddisfare anche i più basilari bisogni della popolazione.

La tua

Cos’ha fatto Change Onlus per tentare di porre rimedio a questa grave situazione? Negli anni ci siamo adoperati inviando pool di specialisti che potessero innanzitutto effettuare visite e offrire cure di base e specialistiche; facciamo 4 missioni l’anno alle quali partecipano diversi specialisti: ottici, odontoiatri, dermatologi, ginecologi, pneumologi e tanti altri ancora. Il nostro obiettivo non è semplicemente quello di curare bambini e genitori, ma di far si che i medici locali possano continuare il nostro lavoro anche quando non siamo lì con loro. Abbiamo, infatti, un infermiere e dei medici malgasci che lavorano tutto l’anno con noi e sono nostri preziosi referenti; ci tengono aggiornati sullo stato di avanzamento dei lavori e dei progetti. Proseguendo a passo lesto con il programma salute e medicina, via via è dunque andato prendendo forma il progetto di realizzare una scuola; ce l’abbiamo fatta: è infatti stata inaugurata lo scorso mese di giugno e abbiamo deciso di intitolarla simbolicamente a un Papa che adorava i più piccoli, Papa Giovanni XXIII (e poi che bergamasco sarei se non lo avessi fatto). Sappiamo che a breve diventerà realtà un altro importantissimo progetto di Change Onlus… Esattamente; si tratta di un vero e proprio ospedale che inaugureremo entro il mese di ottobrenovembre di quest’anno, attraverso il quale andremo ad affiancare un dispensario medico e odontoiatrico, precedentemente insediato. Questo permettera’ a tutti i volontari di avere una vera base di appoggio per effettuare servizi piu’ lunghi, addirittura mensili o semestrali, per meglio esercitare la professione e formare sul posto nuovi collaboratori.

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Quale scopo vi accompagna nella realizzazione di opere tanto importanti per bambini e adulti così lontani da noi? Chiunque, in qualsiasi zona del mondo viva, dovrebbe poter avere accesso alle strutture sanitarie e usufruire di cure mediche di base e specialistiche; e proprio in questa direzione con l’associazione di cui faccio parte, ci muoviamo e profondiamo ogni nostro sforzo con energie sempre nuove e inesauribile entusiasmo, continuamente alimentato dal sorriso spensierato e innocente di ogni bambino che riusciamo a salvare, a curare e a istruire. Come possiamo aiutarvi? Le donazioni sono preziose, anche se piccole possono dare un grande aiuto. Si può donare materiale medico-sanitario scrivendo a info@change-onlus.org, oppure fare una donazione sul conto corrente: Change Onlus presso Banca Intesa IBAN: IT63C0306909513625021331680 E, infine, attraverso il tuo 5x1000, il nostro codice fiscale è 974 192 301 52 Interessante e’ creare occasioni di incontro e convivialità, che ognuno può organizzare, per raccogliere fondi, ma anche adesioni ai vari progetti. Tutti possono dare e fare qualcosa,secondo le loro peculiarità; da goccia dopo goccia, si forma il mare. Concludo coi i ringraziamenti. Un grazie speciale a Rosa, Lauretta, Roberta, Anna, Lella e Brunella, che sono già andate in missione, Fabiano e Stefano che hanno contribuito qui sul territorio fattivamente.

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Moda Bimbi tutte le tendenze dell’autunno A cura di Paola e Simona, FATE E FOLLETTI

1. Alle bambine, anche quelle più piccole, piace lo stile principessa: gonne di tulle e ecopellicce, per un inverno sui ghiacciai… 2. British style: pantaloni in velluto a coste, blazer e fantasie scozzesi per bambini sempre eleganti, ma mai troppo seri e scontati. 3. Alice nel paese delle meraviglie: cappottini bon ton per le bambine e blazer da gentiluomo per i maschietti, sono il must dell’inverno. 4. Rock/punk: teschi, chiodo in pelle, piumini colorati, pizzo e maculato sono per un look da veri duri 5. Stile militare: di gran moda per gli adulti è declinato anche in versione bambino, con la stampa maculata che non passa mai di moda 6. Street style: Jeans e piumini la fanno da padrone, l’importante è osare con il colore! 7. Sportivo: tute colorate e magliette stampate, per i bambini che vogliono essere liberi di scatenarsi. Per l’autunno, sono tanti i brand che hanno concentrato la propria attenzione sulla moda bimbo, strizzando l’occhio al guardaroba di mamma e papà. E’ così che Manila Grace, conosciuta nel mondo della moda femminile, disegna abiti e accessori per una bambina romantica e glamour. Dondup si concetra sullo stile metropolitano, Il Gufo punta tutto sulla lana di primissima qualità e Hydrogen fa del colore il suo punto di forza. Da Fate e Folletti, in via Circonvallazione 56 a Cologno al Serio, troverete tutto questo e altro ancora; un negozio nato dal desiderio di offrire, a bambini e adolescenti, abiti eleganti e di alta qualità per tutti i momenti della loro giornata e per tutte le occasioni: feste con gli amici, sport e gioco, tempo libero, scuola ed eventi speciali. Veniteci a trovare e resterete sorpresi dalla varietà e dall’originalità dei capi di abbigliamento che abbiamo selezionato per i nostri piccoli clienti.

L’autunno è arrivato; la scuola è iniziata e i nostri bambini sono cresciuti. Come ogni cambio di stagione, il quesito – chiamiamolo pure dramma – è sempre lo stesso. Come lo vesto!?! Gli abiti dello scorso anno sono ormai piccoli e i suoi gusti sempre più difficili. Ecco di seguito i nostri consigli; ciò che ci piace e come vediamo i nostri bambini. Tanti gli stili, per vestire tutti i gusti.

Click Clack family

il nuovo centro per mamme e bambini nel cuore di Bergamo A cura di Francesca Patti, CLICK CLACK FAMILY

Click Clack Family è un centro polifunzionale nel cuore di Bergamo che offre numerosi servizi per le mamme, i bambini e le famiglie. L’idea nasce da un sogno di Francesca, giovane mamma di due bimbi, con l’obiettivo di creare un luogo elegante, familiare e accogliente per le mamme di Bergamo, dove fornire servizi mirati di elevata qualità a mamme e bambini. Da Click Clack Family si organizzano corsi preparto per prima e seconda maternità, (coadiuvati da ostetrica, insegnante di yoga e musicoterapeuta), yoga e massaggi in gravidanza, massaggi neonatali A.I.M.I., incontri a tema con pedagogiste e psicologhe. I bambini potranno sperimentare corsi in inglese firmati Kindermusik, corsi di arte e disegno, di cucina, nonché laboratori creativi con valenza pedagogica. Per i “cuccioli”, i bimbi dai 12 ai 36 mesi,

si propone un’alternativa al nido. I genitori potranno decidere di lasciarli per 3, 4 o 5 mattine a settimana, impareranno attraverso il gioco la socializzazione, le regole della condivisione e acquisteranno gradualmente la propria autonomia. Ma non è tutto! Tante le novità che Click Clack Family propone stagionalmente. Quest’autunno sono previsti percorsi di musicoterapia prenatale per le mamme dal quinto mese di gravidanza fino al parto, una ginnastica dolce post parto per la ripresa del tono muscolare nonchè di consapevolezza dei nuovi assetti psicofisici; un “salotto” speciale è invece dedicato alle neo-mamme ed i loro bebè! E’ inoltre una location ideale per organizzare ricorrenze e feste di compleanno. Visitate il sito www.clickclack.it per scoprire tutte le novità e saperne di più…

Un’alternativa al nido, corsi preparto, yoga per gestanti, musicoterapia, corsi di inglese, laboratori, corsi di cucina per bambini, e molto altro! Click Clack Family, Via San Lazzaro, 7/B 24122 Bergamo - Tel/Fax 035 216359 info@clickclack.it www.clickclack.it Click Clack Family


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Magia...

il trucco non va più via! A cura di Quero Katia, QUERO KATIA PERMANENT MAKE UP

CHERATINA per capelli ecco alcune dritte… A cura di Valentina Ventra, NEW LOOK

Agenti atmosferici, stress e smog, sono solo alcuni dei tanti fattori che, quotidianamente, causano l’indebolimento dei nostri capelli, che appaiono così sempre più spenti, sfibrati e deboli. Restituirgli un aspetto sano e forte è possibile, grazie alla cheratina. Questo tipo di trattamento, rischia però di diventare dannoso, se fatto con prodotti sbagliati, nocivi e non certificati o se applicato da mani poco esperte. Per questo è importante diffidare di chi offre trattamenti liscianti alla cheratina a basso costo o eseguito in tempi rapidi. Un vero trattamento, si compone di diverse fasi, che vi indico di seguito, in modo che possiate controllare di persona che venga eseguito in modo corretto: 1 - Lavaggio dei capelli con shampoo alcalino e asciugatura al naturale. 2 - Applicazione del prodotto a base di cheratina, con pennello, ciocca per ciocca. 3 - Piega con spazzola e phon. 4 - Passaggio della piastra lisciante. 5 - Risciacquo dei capelli. 6 - Applicazione di una maschera nutriente da tenere in posa per 1 minuto. 7 – Risciacquo. 8 - Messa in piega finale. Una volta tornate a casa, non lavate i capelli per almeno 3 o 4 giorni, non esponeteli all’umidità della doccia, evitate anche di fare sport, inoltre non legateli con elastici o fermacapelli e state anche attente a non metterli dietro le orecchie. Il trattamento alla cheratina varia secondo la lunghezza dei capelli, generalmente dai 50 minuti alle 2 ore circa per capelli molto lunghi. Il risultato finale, grazie proprio alla cheratina, sarà un effetto anti crespo e lisciante su tutta la capigliatura. I vantaggi della lisciatura alla cheratina sono molteplici: risanamento del capello, vitalità, nutrimento dalle radici alle punte, morbidezza e setosità, anche per capelli fortemente danneggiati da anni di phon, piastre, tinte e meches. Il trattamento può durare dai 2 ai 4 mesi, ma può aumentare facendo attenzione a non utilizzare prodotti che contengano “sodium chloride” e “sulfate” in quanto, se assorbiti dalla cheratina, la proteina cessa il suo effetto nutriente. L’autunno è arrivato e con lui freddo e umidità, consiglio a tutte voi un trattamento alla cheratina, che aiuterà i vostri capelli a sopportare questo cambiamento mantenendo un aspetto sano e luminoso.

La mattina pennellate d’artista contro le occhiaie, in ufficio capatine in sordina per ritoccare il mascara sbavato, la sera super restyling prima della cenetta romantica; parliamoci chiaro, il make up condiziona la nostra intera esistenza. Non usciamo di casa senza almeno una passata di mascara e guai a dimenticare la pochette con i trucchi, più importante di portafogli e cellulare. Truccarci ci fa sentire bene, ordinate e sempre belle; con il trucco riusciamo a esaltare i nostri pregi e a nascondere i piccoli difetti che tanto ci infastidiscono. Ma il make up è anche un impegno. Tempo e denaro che ogni giorno dedichiamo per ritoccare, coprire e sistemare i tratti del viso. Ecco allora una soluzione comoda e intelligente, che potrebbe risolvere i nostri problemi per sempre: il trucco permanente. La definizione esatta è dermo-pigmentazione. Attraverso dei sottilissimi aghi (assolutamente indolori) vengono introdotti sottocute dei pigmenti che vanno a riempire le zone interessate. Sopracciglia troppo sottili o poco folte? Con il trucco permanente si riprodurranno i singoli peletti delle sopracciglia, con numerose sfumature cromatiche, che doneranno un effetto tridimensionale, assolutamente naturale all’intera arcata sopraccigliare. Anche le labbra potranno essere ritoccate, con un effetto riempitivo che renderà il sorriso carnoso e sensuale. E se siete delle abitué dell’eyeliner, tanto complicato da disegnare, ecco che anche questo potrà essere riprodotto con il trucco permanente, che vi donerà uno sguardo ammaliante a qualsiasi ora del giorno e della notte. Ovviamente, quando si tratta di trucco permanente, molto importante è la scelta dell’operatore, che deve essere un esperto truccatore, saper conoscere i volumi e le forme del viso per scegliere il trucco più adatto. Affidarsi a mani poco esperte potrebbe causarvi danni seri o risultati non desiderati.


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Mai sentito parlare di botox per i capelli?! A cura di Mariella Santoro, New Fashion

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Lo smalto semipermanente è pericoloso A cura di Barbara Valtellina, ESTETICA MANIA

Quella dello smalto semipermanente è una moda sempre più diffusa. Non sono solo le estetiste ad applicarlo, ma, spesso, viene realizzato in casa. E’ vero, costa poco e potete applicarlo da sole, magari con l’aiuto di qualche amica; ma attenzione: i rischi che si nascondono dietro questo metodo sono numerosi e pericolosi per la salute delle nostre unghie. Il problema, sta nella rimozione dello smalto, fatta con acetone puro e con una lima che graffia l’unghia per rimuovere i residui dello smalto. Questo metodo di rimozione, causa l’indebolimento delle unghie, che rischiano così di spezzarsi facilmente. Inoltre, se applicato in maniera scorretta, lo smalto semipermanente lascia sull’unghia un alone giallastro e non sono rare le reazioni allergiche causate dai prodotti usati. Sulla pericolosità dello smalto semipermanente, si è espressa la dermatologa Riccarda Serri, presidente di Skineco (Associazione internazionale di ecodermatologia) che spiega: “Questo tipo di smalto potrebbe provocare dei danni duraturi, causati dall’asportazione tramite solventi e lime. L’acetone, ad esempio, è usato per rendere permeabile lo smalto che poi viene rimosso del tutto limando in modo anche aggressivo l’unghia. Questi passaggi risultano altamente nocivi per l’unghia stessa, a cui rischia di essere asportato uno strato corneo. A questo punto il danno è fatto e l’unghia non può essere recuperata. E’ come dare un pugno sul naso a qualcuno e dire: ora te lo ricostruisco”. Se desiderate unghie perfette e mani sempre in ordine, rivolgetevi a una professionista con esperienza di ricostruzione unghie in gel. Vi consiglierà il metodo migliore, che non danneggi la vostra unghia; userà una lima diversa per ogni singolo cliente e sterilizzerà i ferri con autoclave, imbustandoli singolarmente. Infine, utilizzerà sempre prodotti certificati. E ora una dritta sulle tendenze per quest’autunno; puntate su nuance scure: verde, marrone e bordeaux i più gettonati, insieme al nero che non passa mai di moda. Per le decorazioni, le novità più divertenti saranno l’effetto pelle di serpente, velluto e le borchie super rock!

Quanto tempo dedicate alla cura dei vostri capelli? Shampoo, balsamo, maschera e ancora, taglio, piega e colore. Ma sapevate che anche i capelli, esattamente come la pelle, mostrano i segni dell’invecchiamento? Con il passare del tempo diventano più secchi, sciupati e sfibrati. E’ per questo motivo che anche per loro vanno utilizzati prodotti specifici che, come le creme antirughe, aiutino a ritrovare la luminosità e la morbidezza di quando eravamo bambine. Finalmente è arrivato un nuovo trattamento a base di botulino, “Tahe Magic Efecto Botox”, che grazie ad una nuova formulazione penetra a fondo nei capelli per cancellare i segni del tempo. Collagene Naturale, olio di Argan, Keratina e acido ialuronico, questi i quattro componenti principali che insieme donano al capello un’azione di ricostruzione che dura nel tempo. Basta mezz’ora per la posa per un effetto immediatamente visibile: capelli più forti, luminosi, morbidi e ricostituiti, grazie alla tossina botulinica che riempie gli strati profondi delle cuticole e ristruttura i capelli allo stesso modo in cui riempie le rughe del viso. Se tornate dalle vacanze i vostri capelli si presentano secchi e sciupati, simili a quelli di vostra nonna, provate questo miracoloso trattamento che, insieme a un nuovo taglio e un nuovo colore - magari dai toni caldi della terra, tanto di moda in questa stagione - vi donerà un aspetto unico, per affrontare l’autunno con una marcia in più.


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A bergamo la nuova frontiera dell’ antinvecchiamento metodo Jugendstil

Stanchezza, dolori muscolari, ansia? La cura è nei massaggi

A cura di Delia Pontremoli

Che la bellezza dell’asino sia merito soltanto della giovane età è cosa risaputa. Quando siamo giovani, il corpo funziona al meglio, resistiamo bene alla fatica, digeriamo il cibo più malsano, se ci ammaliamo, guariamo in fretta, reagiamo anche bene alle avversità che la vita ci riserva, ci sentiamo forti, vitali, pieni di entusiasmo. Più il tempo passa però, più ci accorgiamo che le funzioni del nostro corpo non sono più quelle di una volta e che il nostro organismo ha bisogno di cure. Ma quali? Quello che serve in realtà non è ingolfare il sistema con supplementi dei più vari tipi, ma ridare al corpo la capacità di funzionare al meglio, come quando eravamo giovani. Quando tutti gli organi funzionano bene, la pelle riacquista vigore, non si appesantisce di tossine e la bellezza torna a essere il riverbero della salute mostrando splendore. Questo risultato si ottiene attraverso la metodica Jugendstil: terapia citoplasmatica a base del proprio sangue, estratti timici, placentari e ossigeno attivo, che è in grado di dare una sferzata all’organismo che ha del miracoloso. A esplorare tele metodica in Italia, a Bergamo, c’è Cerifos, centro di ricerca e formazione scientifica che si occupa principalmente di immunologia ed endocrinologia, branche mediche che rappresentano la cabina di comando della nostra salute. “Cerifos si concentra su progetti scientifici innovativi, correlati soprattutto dall’impiego delle citochine autologhe”, commenta il Dott. Samorindo Peci, direttore scientifico di Cerifos. “Queste molecole proteiche, prodotte dal nostro organismo e poi arricchite, sono in grado di influenzare il comportamento di altre cellule e di innescare naturalmente processi di autoregolazione, riparazione e rigenerazione di tessuti compromessi”. “Ogni danno della struttura biologica, ha in sé il fattore della propria riparazione - ribadisce il Prof. Marianno Franzini, Presidente di SIOOT - e il metodo Jugendstil rappresenta il vero anti- aging che deve essere affrontato per sostenere un organismo che non era programmato per una aspettativa di vita così elevata. La medicina del futuro punterà ad agire in un’ottica di prevenzione, senza lasciare che il disturbo diventi patologia. La terapia Jugendstil è l’unica in grado di contrastare l’invecchiamento della persona, che, vedendosi più bella e sentendosi più scattante sia nel corpo sia nella mente, vive la propria viva con maggior gioia e soddisfazione”.

A cura della famiglia Baggi Estetica & Benessere NEW LIFE Tutto il giorno a correre: porta i bambini a scuola, vai al lavoro, fai la spesa, ricordati la riunione, corri in palestra, non dimenticare l’appuntamento dal commercialista, prepara la cena e sbriga le faccende in casa. La nostra giornata è composta di tanti impegni e tanto stress. Spesso ci sentiamo sopraffatte dagli eventi e arriva il momento in cui il nostro corpo cede e la stanchezza vince sulla buona volontà. E’ in questi momenti che staccare la spina, anche solo per poco tempo, è necessario per riacquistare serenità sia mentale che fisica. Ecco tre massaggi ideali per riacquistare l’armonia perduta:

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STONE ENERGY MASSAGE Un massaggio orientale con pietre calde che trasmettono una piacevole sensazione di benessere. Il calore delle pietre viene rilasciato gradualmente sul corpo, riscaldando la zona di applicazione con conseguente aumento della vasodilatazione, della circolazione e del metabolismo; l’effetto è fortemente distensivo, lenitivo per i disturbi muscolari e complessivamente riequilibrante. I tessuti risultano drenati, levigati e disintossicati. Indicato anche per difficoltà legate a crisi di ansia e panico. MASSAGGIO POSTURALE La postura del nostro corpo cambia continuamente influenzata da squilibri psicologici, anatomici e oscillazioni d’umore . Una cattiva postura crea tensioni muscolari e articolari fastidiose, anche lo stato d’animo agisce su di essa allontanando il corpo dalla propria struttura naturale. Lavorare, quindi, sulla postura significa non solo migliorare l’aspetto fisico ma anche l’atteggiamento mentale. MASSAGGIO THAILANDESE La tecnica utilizzata consiste in uno stretching passivo e di pressione gentile, lungo le linee energetiche del corpo per incrementare la flessibilità, alleviare la tensione dei muscoli e delle articolazioni, migliorando così la postura e la funzionalità del sistema nervoso, circolatorio e linfatico. Si ottiene un rilassamento e un benessere generale é inoltre ottimo per la prevenzione di specifici disturbi come nevralgie, insonnia, dolori articolari, deformazioni della colonna vertebrale. I benefici di un buon massaggio sono tanti, non vi resta che provarli di persona...

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Il segreto della BELLEZZA nei PRODOTTI BIO A cura di Francesca Vedovelli, THYMIAMA BIOPROFUMERIA Ho iniziato ad appassionarmi al mondo Bio, qualche anno fa, quando in Italia era ancora poco diffuso. Ho avuto la fortuna di imbattermi, quasi per caso, in Thymiama, una profumeria di prodotti esclusivamente biologici. Sono rimasta affascinata dalla loro idea di bioprofumeria e ho deciso di lanciarmi nell’impresa, affidandomi alla mia passione e all’idea che il futuro della bellezza risiedesse anche nei prodotti naturali. Quello che intendo fare con il mio negozio è creare uno spazio dove le donne (e anche gli uomini, perchè no!) possano conoscere prodotti buoni per il corpo e per il pianeta, senza spendere cifre esagerate. I prodotti che propongo sono naturali, biologici e certificati; permettono di prendersi cura di se’ senza l’utilizzo di ingredienti dannosi (petrolati, paraffina, SLS, SLES sono solo i più famosi) ma con attivi naturali veramente efficaci. Voglio creare uno spazio ricercato ma amichevole, in cui scambiarsi consigli e astuzie per potersi sentire belle e curate in maniera naturale. A tal proposito, ciclicamente, offro giornate di make up con sessioni personalizzate a cura di truccatrici qualificate, che insegnano alle clienti a valorizzarsi con prodotti minerali e biologici. In Italia esistono molti brand ecobio e ci sono sempre più persone che credono in questo progetto e lo portano avanti sfidando la crisi. Marche come La Saponaria e Biofficina Toscana si stanno piano piano affermando sul mercato, fino a pochi anni fa governato solo da nomi stranieri, affiancando produttori già famosi e affermati, come Fitocose e Neve Cosmetics. Consiglio per la stagione: pelle e capelli al rientro dalle vacanze e con il primo freddo sono stressati e sciupati; come possiamo prendercene cura per farli tornare a splendere? Per il corpo concediamoci uno scrub una volta a settimana e ricordiamo di nutrirlo con una buona crema idratante o, in caso di pelle molto secca, con un burro a base di karitè. Possiamo coccolare i capelli con impacchi a base di olii puri: olio di cocco, di semi di lino, di jojoba. Anche sul viso possiamo utilizzare degli olii, poche gocce ogni sera ci doneranno idratazione e ritarderanno i segni del tempo. In questo caso consiglierei degli olii più “preziosi”, come l’olio di Rosa Mosqueta o quello di Argan.

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Al LAVORO

A cura di Fabio Secomandi, MY FIT Quante, tra le numerosissime donne che frequentano una palestra, possono realmente affermare di aver ottenuto risultati soddisfacenti? E quante, fra loro, si sentono motivate a continuare perché si divertono? Basandomi sulla mia esperienza personale, ho notato che molte delle assidue frequentartici dell’ambiente fitness, sono spesso stravolte e non esattamente soddisfatte. Questo perché è necessario riuscire ad unire il divertimento all’esercizio fisico. Le ore trascorse in palestra devono essere momenti piacevoli, di svago; momenti dedicati a noi stessi per staccare dal lavoro, dallo studio, dai figli! Se si vogliono ottenere dei buoni risultati sarebbe perfetto anche seguire con costanza dei corsi che hanno il compito di alternare l’attività fisica tramite attrezzature con un attività a corpo libero mentalmente stimolante. Trovare un posto capace di unire divertimento, attività fisica, e socializzazione ora è possibile. Rendiamo la seduta di allenamento più dinamica e divertente. Questo è lo spirito. I risultati arriveranno senza patemi d’animo e sarete voi stesse le prime a dire: “Sono tornata in gran forma, mi piaccio e voglio continuare perché mi diverto da matti!”. E ora ragazze… al lavoro!

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OrioCenter il mondo della bellezza E’ sabato mattina e stranamente mi sono svegliata di buonora. Apro le finestre e un cielo plumbeo e minaccioso, mi augura il buongiorno… ottobre è iniziato proprio male. Mi vesto e inizio a truccarmi – non esco mai di casa senza un velo di fondotinta e un accenno di mascara – apro il beauty e faccio una triste scoperta: nell’astuccio, ormai da buttare, ci sono solo matite consumate, rossetti sciolti, ombretti sbriciolati e creme ormai solide. E’ proprio il caso che vada a fare un po’ di “shopping della bellezza”; è da tanto che rimando questo momento, ma approfitto del tempo libero e dell’imminente pioggia, per andare a Orio Center. Dunque, prima di partire facciamo la lista della spesa: come prima cosa, data la mia tragica situazione, vai di make up! Un paio di rossetti da Douglas, il mio fondotinta preferito da Limoni, primer occhi e crema per il viso da Sephora; vado sul sicuro. Con l’arrivo dell’autunno ho voglia di sperimentare nuovi colori, più caldi e luminosi, non c’è niente di meglio che Kiko, dove ho l’imbarazzo della scelta. Infine, una capatina da Colors&Beauty; voglio fare un regalo a mia cugina Paola che, a quattordici anni, ha da poco iniziato a usare i primi trucchi. La prima parte della lista è completa, passiamo alle creme e ai bagnoschiuma. Per questi prodotti preferisco puntare sulla natura e sul bio. Ho finito il latte corpo al borotalco della Bottega Verde, amo il suo profumo. Ora l’Isola Verde Erboristerie; vado matta per la loro linea “do Brasil” che sfrutta principi attivi di frutti e semi provenienti direttamente dalla Foresta Amazzonica brasiliana. Per mia mamma scelgo l’Erbolario che propone una linea di prodotti anti-age, effetto lifting, perfetti per la sua pelle. Infine, Seacret, per un bagno rilassante e uno scrub con il portentoso sale del Mar Morto. Una corsa da Capello Point per comprare nastri, forcine, fermagli e tutto quello che serve per un’acconciatura da primo appuntamento.

Arrivata a Orio Center, cammino per la galleria felice come una bambina, finalmente il mio beauty case è degno di questo nome! Mentre, spensierata, mangio un gelato, vengo attratta da profumi misteriosi, dolci e sensuali; seguo la scia, ritrovandomi da Lush dove faccio incetta di saponi e olii fatti a mano. Ovviamente non può mancare il profumo per la casa, e da Rituals compro candele e incensi a non finire. Ma il meglio deve ancora venire! Arrivata a Orio Center faccio una scoperta meravigliosa: ha aperto il punto vendita Mac Cosmetics. Per chi di voi non lo sapesse, Mac è una delle marche di make up professionale più famose al mondo. Non c’è sfilata o evento nel cui backstage non sia presente qualche prodotto del brand canadese, e le beauty addicted hanno una vera e propria fissazione per i cosmetici da essa prodotti. La qualità dei cosmetici Mac è molto alta; vi consiglio di provare i loro lipstick in cui la scelta tra colori e finish differenti è quasi imbarazzante, e i pigmentatissimi blush, sia in polvere che in crema; gli ombretti sono molto famosi per la loro alta pigmentazione e il fondotinta in polvere è imbattibile. Lo so, ho già comprato un sacco di trucchi ma non resisto e mi butto a capofitto tra gli scaffali Mac dove, make up artist altamente specializzati, sapranno consigliarmi al meglio. La mia giornata può finire qui, sono soddisfatta delle mie scelte e pronta per l’imminente serata, ma non prima di una lampada veloce da Duca’s e una spuntatina alle doppie punte da Godiva Luxury Hair Spa.


Cos’è l’ endometriosi?

Malanni stagionali: combattili con i rimedi naturali A cura di Anna Francesconi STUDIO DI RIMEDI NATURALI

A cura della Dottoressa Stefania Mazza, Medico Chirurgo Specialista in Ginecologia ed Ostetricia

A tutte noi è capitato, almeno una volta, di avere un ciclo abbondante e molto doloroso. Le cause possono essere tante e di vario genere; ma se questi sintomi dovessero presentarsi di frequente, una causa possibile potrebbe essere l’endometriosi. Colpisce una donna su otto, spesso viene sottovalutata e diagnosticata in ritardo. Ma oltre a incidere sulla qualità della vita femminile, può essere causa d’infertilità. L’endometriosi è una malattia molto diffusa, ma poco nota alle donne, che considerano la sofferenza una condizione ‘normale’. Invece quei dolori pelvici addominali, quelle mestruazioni abbondanti e molto dolorose e i rapporti sessuali dolorosi, sono dei campanelli d’allarme che donne e medici non dovrebbero sottovalutare. L’endometriosi è una condizione caratterizzata dalla presenza di tessuto simile a quello che normalmente riveste la cavità uterina, localizzato al di fuori della sede uterina. Durante il ciclo mensile di una donna, gli estrogeni stimolano naturalmente l’ispessimento dell’endometrio. Anche le porzioni di endometrio poste al di fuori della sede uterina rispondono agli stimoli dell’estrogeno, ma questo tessuto può dare origine a lesioni e infiammarsi. L’endometriosi è un disturbo comune, che affligge le donne soprattutto in età fertile, manifestando gravi dolori che impattano l’attività quotidiana e la vita di coppia. I sintomi possono variare da gravi crampi mestruali e dolore premestruale, dolore durante il rapporto, dolore premestruale, flussi mestruali abbondanti o irregolari, sintomi intestinali o vescicali associati durante il ciclo mestruale. A oggi non esiste una cura definitiva per l’endometriosi. Di solito gli obiettivi del trattamento sono indirizzati a lenire il dolore, a migliorare la qualità di vita, alla rimozione delle lesioni endometriosiche, alla prevenzione delle recidive dei sintomi e al mantenimento della fertilità. Le opzioni di trattamento possono essere chirurgiche e mediche: le lesioni endometriosiche possono essere rimosse con la chirurgia laparoscopica, oppure esistono terapie ormonali e antidolorifici; terapie complementari che vengono generalmente utilizzate per alleviare il dolore. Vista la varietà dei sintomi e il diverso grado di severità delle lesioni, è importante che il disturbo venga individuato così come il trattamento; mi raccomando, parlatene con il vostro ginecologo.

Marta è una bella bambina di cinque anni; la mamma è preoccupata, un nuovo anno scolastico significa malanni da cui si riprenderà con fatica. Silvia, 49 anni, si sente gonfia, esce dall’estate con qualche chilo in più e la sensazione di non riuscire a digerire neanche un grissino, all’orizzonte il fantasma della menopausa. Marco, 60 anni, ha liberato un nuovo ripiano nel mobiletto del bagno, altri farmaci si aggiungono ai precedenti: antiaggreganti e antipertensivi; farmaci che prenderà forse per tutta la vita. Tre persone diverse accumunate dal cambio di stagione, che ognuna di loro affronterà con ripercussioni e problemi respiratori differenti. Possiamo dare in tutti e tre i casi, lo stesso rimedio? L’approccio olistico si rivolge alla persona. Il sintomo è l’effetto di una causa, è lo stravaso del recipiente colmo d’acqua. Mentre la medicina si occupa della goccia, la naturopatia si occupa di contenitore e contenuto. Si occupa di noi. Per combattere i malanni causati dal cambio stagione, è fondamentale un’alimentazione sana. E’ necessario aumentare il consumo di frutta e verdura ed evitare o ridurre drasticamente i latticini, specie durante le fasi acute con iperproduzione di muco. Ricordate, inoltre, che non tutto quello che è vegetale è buono e va bene sempre e per tutti. Il rimedio più “semplice” da utilizzare, è sicuramente la Propoli, anche in tavolette, esistono prodotti molto pratici che mettono a disposizione le proprietà migliori della resina delle api. Piante interessanti tra le molte a disposizione, sono l’Astragalus membranaceus o l’Andrographis paniculata, il Sambucus nigra, tradizionalmente impiegato per i disturbi respiratori e le sindromi influenzali; utile anche l’Echinacea angustifoglia, come stimolante immunitario, nella prevenzione e nel trattamento delle patologie influenzali ed infettive in genere. Una cosa che il polmone e le prime vie respiratorie proprio non gradiscono è il clima secco, quindi umidificate. Inoltre attraverso l’umidificatore, possono essere veicolati oli essenziali sinergici nell’alleviare i sintomi respiratori, come l’Eucalipto officinale. Ovviamente, non abbiamo a disposizione solo piante, ma anche rimedi floriterapici e manuali come la Reflessologia plantare integrata e la Cromopuntura (applicazione di fasci di luce sui punti di agopuntura). Esiste poi la Dietetica Cinese e la Macrobotica. Ad esempio lo Zenzero, che ha un forte potere riscaldante, aiuta l’organismo ad eliminare il freddo e l’energia negativa che ha causato lo squilibrio energetico. Insomma, evitiamo gli errori del passato perché, come saggiamente spiega Einstein: “Follia è fare sempre la stessa cosa aspettandosi risultati diversi”.

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Marianno franzini il precursore dell’Ossigeno Ozono Terapia E’ un libro fortemente voluto e simbolicamente molto importante quello che vi presentiamo; si tratta, infatti, di un volume all’interno del quale sono racchiusi ben trent’anni di genio, coraggio, tenacia, duro lavoro e grandi soddisfazioni. Protagonista il professor Marianno Franzini, primo italiano a credere e a investire nell’ossigeno ozono terapia, oggi impiegata con successo nella cura di numerose patologie. Qual è il primo pensiero che le attraversa mente e cuore ripensando a quel 3 novembre del 1983, data nella quale fondò a Bergamo la Società Scientifica di Ossigeno Ozono Terapia? Provo innanzitutto una grande emozione; ripensare oggi a cosa significò, fresco di laurea e già in corsia, credere e dedicare tutto me stesso a una terapia ai tempi davvero poco diffusa e pressoché sconosciuta in Italia, non smette di emozionarmi e di farmi pensare a quanto nella vita sia importante saper scegliere e credere nelle proprie scelte. Questo volume con la prefazione del professor Francesco Alberoni, è strutturato in modo tale che non vi possa essere alcun dubbio sulla bontà dei suoi studi e dei suoi investimenti, oltre naturalmente alla miriade di passi avanti e traguardi che l’ossigeno ozono terapia ha raggiunto negli anni… Era l’estate 1983 ed ero in vacanza nel Principato di Monaco quando casualmente incontrai un medico italo francese, il dottor Guido Razzoli; mi parlò con una tale partecipazione e passione di ossigeno ozono e delle loro potenzialità terapeutiche, che non potei più fare a meno di approfondire e avvicinarmi a questa che, ai tempi, era una terapia pressoché sconosciuta nel nostro Paese. Ecco perché queste pagine rappresentano, per me e per quanti abbiano creduto a questa mia scelta, un piccolo grande tributo, un riconoscimento a tanti sforzi profusi negli

anni; ma rappresenta soprattutto un concreto ed efficace strumento scientifico e informativo dedicato a quanti vogliano veder scritti, nero su bianco, studi scientifici, convegni, numeri, dati, traguardi, statistiche e reale efficacia dell’ossigeno ozono terapia. Un’efficacia che lei e il suo pool di esperti avete testato e certificato attraverso l’utilizzo di macchinari progettati da voi e certificati secondo direttive CEE 93/42 Esattamente; dopo ben dieci anni di ricerche e studi in materia di ossigeno ozono terapia ci rendemmo conto dell’importanza di poter contare su macchinari in grado di rendere estremamente sicura ed efficace, a livello terapeutico, la somministrazione di questi elementi. Ecco perché, dopo aver individuato due ingegneri altamente preparati, nacque Multiossigen; la società ha appena festeggiato i suoi primi vent’anni di attività durante i quali i macchinari prodotti hanno meritato prestigiose certificazioni CEE grazie alle quali garantiamo appunto sicurezza ed efficacia delle nostre terapie. Infine, professor Franzini, che mi dice di quel “…e continua…” conclusivo? Sono poche ma significative lettere che racchiudono il mio spirito e quello di tutto il mio staff; intendo dire che, a trent’anni di distanza da quella mia scommessa, non solo non ci sentiamo arrivati, ma abbiamo se possibile ancor più entusiasmo e voglia di andare avanti e di scoprire quanto di straordinario l’ossigeno ozono terapia possa ancora offrire all’uomo.

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Una palestra pensata dalle donne A cura di Raffaella Zambetti AL SETTIMO CIELO Molte di noi vivono la dimensione del fitness come un obbligo piuttosto che come un piacere che ci fa stare bene a livello fisico e mentale. Riviste e televisione ci spingono fin dalla più tenera età ad ambire a risultati estetici di un certo tipo, e spesso il tenersi in forma viene percepito come una reale imposizione esterna. “Al Settimo Cielo” è un associazione che nasce in palese controtendenza rispetto a quelli che sembrano i dettami della società e si propone, fin dagli albori, come spazio di condivisione, incontro, ascolto e movimento, per donne e uomini di tutte le età. Col tempo l’attenzione si è spostata sempre più al benessere psicofisico e all’ambiente, accogliente, chiaro e semplice. Ospitiamo incontri, conferenze e seminari su diversi temi, che ci vengono proposti e che ci appassionano. Quest’anno lo spazio del mattino e del pomeriggio è principalmente dedicato a ginnastiche vertebrali e tecnica Pilates; i corsi, sempre a numero chiuso per permetterci di seguire con attenzione ognuna di voi, si orientano verso figure yoga, stretching, pilates - classico o in movimento, a seconda degli istruttori. Si organizzano inoltre lezioni personali per chi necessita esercizi specifici. Per chi durante il giorno fosse impegnato con scuola, lavoro o famiglia, non ci sono scuse! La sera, dalle 20 alle 22, abbiamo mantenuto uno spazio fitness aerobico per chi desideri più movimento, con corsi tradizionali di step e con i nuovi corsi di zumba al ritmo di musiche sudamericane. E poi c’è uno spazio Yoga, uno spazio Tai Chi e uno spazio Jujutzu; tradizioni diverse che si orientano verso l’equilibrio, l’ascolto, l’attenzione, il respiro, l’armonia. La nuova proposta per quest’anno è un corso di difesa personale, organizzato in otto incontri con tecniche Jujutzu ed esperti. Venite a trovarci, con la sola quota associativa potrete provare i diversi corsi e decidere in seguito se restare con noi… centrofitnessalsettimoncielo@yahoo.it


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come DESIGN A cura di Matteo Galeno

Design, letteralmente progettazione, è un termine inglese che, secondo la definizione del dizionario, indica la realizzazione di un oggetto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica. Spiegare cosa effettivamente il design sia, però, non è un compito facile, considerando che oggi, soprattutto in Italia, la parola design si trova praticamente all’interno di ogni campagna di marketing. Il termine, entrato a far parte del lessico comune, si è “inflazionato”, perdendo parte del suo significato originario di “progetto” trasformandosi in una definizione che unisce principalmente tre caratteristiche: carino, moderno, tecnologico. Ora, personalmente, sentire che i frutti della mia attività siano limitatamente sintetizzati come carini, moderni e tecnologici un pò mi infastidisce; così come l’essere etichettato banalmente come un artista o un inventore, senza che nessuno sappia effettivamente che cosa sia il design e il designer. Forse è colpa dei grandi marchi e degli uffici marketing, che sfruttano il design per abbindolare la gente, e forse è colpa della gente stessa, che non ha cultura e si fa

circuire troppo facilmente. Sicuramente, ma solo parzialmente, è anche colpa dei designer, che non si sono raccontati sufficientemente bene e, infine, è colpa delle associazioni di categoria, che sono rimaste abbarbicate con ottusa tenacia al loro perbenismo aristocratico e autoreferenziale. Non abbiamo fatto un granché per risolvere questo problema, ma per fortuna la crisi ci è venuta in aiuto. Dal consumismo compulsivo, stiamo passando inesorabilmente al consumismo consapevole e qualcosa nell’atteggiamento all’acquisto, lentamente, sta cambiando. Il design, in fondo, è proprio questo: consapevolezza. E’ una pratica necessaria per dare vita a qualcosa di buono, indipendentemente dal settore di applicazione. Il design oggi è pensiero. È antropologia culturale. Saper capire i bisogni del mondo, delle culture, delle età e rispondervi con coscienza etica, sapienza tecnica, armonia estetica. Il designer è il professionista che conosce i processi necessari per raggiungere questo obiettivo.

Il design della

quotidianità

A cura di Stefano Mazzucchetti

sergioluci@virgilio.it

“C’è bellezza ovunque, ma non tutti riescono a vederla”: così disse Confucio tra il 400 e il 500 a.C. Di fronte ad una fotografia, a un quadro è facile emozionarsi, perdersi nelle immagini e lasciarsi andare ai pensieri… quello che abbiamo davanti diventa lo specchio del nostro vissuto o del nostro desiderato. L’immaginazione nel corso della nostra vita ci regala tantissime diverse sfumature, ma è soprattutto quando si è bambini che, grazie all’ingenuità, riusciamo a vestire gli oggetti di nuove funzioni, dando loro, così, una nuova identità, una nuova dimensione. Difficile mantenere questa capacità negli anni: la vita, l’esperienza e l’abitudine ti portano a considerare le cose soltanto per quello che sono; in fondo, un rastrello non può che essere un semplice rastrello! La nostra quotidianità ci ha insegnato le forme, i colori e le caratteristiche degli oggetti: un porta giornali, un appendiabiti, una sedia… non siamo abituati ad andare oltre, non riusciamo più a guardare con gli occhi di un bambino cercando di donare una nuova realtà anche agli oggetti più normali. Ma la sfida del designer è proprio questa: vestire di nuovo il quotidiano, spogliarlo all’essenziale ed innalzarlo a nuove forme, a nuovi contenuti, a nuovi materiali. Soltanto così un rastrello può diventare un appendiabiti, soltanto così un legno naturale potrà diventare il più ricercato dei tavolini. Ma, come dicevamo pocanzi, anche se la bellezza è ovunque, solo pochi riescono a coglierla, solo pochi hanno ancora quella ingenuità che consente all’immaginazione di creare non ex novo, ma de novo: nasce così una forma di design che è un’arte in continua ricerca, una ricerca volta a creare una nuova identità alla normalità, concedendoci di conoscere un nuovo concetto di quotidianità ed abitudine.


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Voglia di FIORI in tavola A cura di Barbara Valtellina www.babyfashionblog.it

Un sabato tra amici, ho voglia di freschezza; questa volta non apro l’armadio delle meraviglie, mi lascio guidare dalla natura. Amo le ortensie in tutti i suoi colori, adoro unire la loro speciale nuance di verde con il bianco delle roselline e il vaso prende subito forma. Le candele hanno sempre il loro fascino sulla tavola, creano un’atmosfera fatata. Ho usato una tovaglia di lino molto leggera e invece dei soliti sottopiatti, ho preferito delle piccole tovagliette comprate durante mio viaggio in Marocco; sono molto delicate ed eleganti, ricamate con delle piccole perle e con delle roselline disegnate, decisamente d’effetto. Completo sempre le composizioni appoggiando sul tavolo piccoli oggetti, in questo caso dei sassi bianchi e dei pezzi di vetro molto grossi, simili a delle pepite. Nei vasi di vetro ho messo della sabbia di una spiaggia

Kiki Smith una femminista nel mondo dell’arte A cura di Chiara Ce’

Nata a Norimberga nel 1954, si può però definire una newyorchese, per vita e lavoro vissuti. Artista di fama mondiale, in Italia ha esposto molte volte, in particolare ricordo la sua installazione nel 2005 alla Biennale di Venezia ed il progetto del 2012 ‘Meravigliosa Creatura’ presso la Fondazione Merz, a Torino. Nasce come scultrice, ma nella sua carriera ha prodotto di tutto: dipinti, disegni, incisioni, fotografie, installazioni.... Fin dall’inizio del suo percorso artistico, il tema dominante risulta essere il corpo femminile; con un profondo senso etico e politico, mostra la violenza subita dal corpo delle donne da parte degli uomini; viene per questo motivo definita un’artista femminista. Queste opere “sociali” colpiscono per la loro tragicità e creano nello spettatore un forte impatto emotivo. Comunque è più il corpo umano nella sua essenza ad interessare Kiki Smith, in particolare ciò che il corpo può farci sentire.

bellissima della Sardegna - che mi portò mia madre molti anni fa - la uso per tenere ferma la candela e per appoggiarci dei fiori decorativi. La preparazione della tavola è abbastanza informale: il tovagliolo è sul piatto e le posate semplici. Non si tratta di un’occasione speciale, solo una cenetta tra amici, buonumore e tante chiacchere. Per intrattenere gli amici ho cucinato una polentina con pomodorini e gamberi, squisitissima! Spaghetti alle vongole e, per restare leggeri, una fresca insalata di finocchi, pompelmo e pinoli. Adoro avere gente per casa, mi riempie di allegria ed è bello osservare la loro meraviglia nel vedere le mie tavole… mi riempie di orgoglio e soddisfazione. Ora per me è già tempo di pensare alla tavola natalizia. Continuate a seguirmi su www. babyfashionblog.it, sono sicura che resterete a bocca aperta… kissssssss

Disse, in un’intervista a Carlo McCormick: “Il corpo, come concetto, è universale, ma le percezioni che viviamo attraverso di esso sono uniche, speciali.” In un certo senso cerca di cogliere la spiritualità del corpo, vuole mostrare le nostre personali percezioni, i sentimenti, le reazioni che proviamo attraverso di esso. Così, secondo me, le sue opere analizzano due aspetti diversi del corpo umano: quello dell’artista in mostra e quello dello spettatore che guarda il suo lavoro. Oltre a questo genere di opere, Kiki Smith dà molto spazio anche al concetto di “Natura”, altro tema caro all’artista. Crea così sculture di uccelli in gesso, cervi in bronzo, disegni di lupi, schizzi di bimbe con gatti. Kiki Smith è ancora in piena attività e a New York è rappresentata dalla Pace Wildenstein Gallery.

L’arte del Bonsai natura, meditazione e filosofia A cura di Gabriele Noris, consulente di MG Fiori

La coltivazione dei bonsai è una disciplina che combina l’arte e la saggezza orientale con l’amore per la natura e le piante. Frutto di un’equilibrata commistione di arte, meditazione e filosofia, la dedizione al bonsai è anche un esercizio spirituale, tipico di una cultura Zen e orientale, molto lontana dalla mentalità e dallo stile di vita europeo. La tecnica Bonsai è nata in Cina ma è nel Paese del Sol Levante che è divenuta una vera e propria arte, ammaliando sin da subito letterati, nobili e monaci del luogo. Non a caso, l’etimologia del nome è di origine giapponese ed è formata da due ideogrammi, che letteralmente significano “albero coltivato in vaso”. Un bonsai non è altro che la rappresentazione in miniatura di un albero presente in natura (rispecchiandone i pregi e levigandone i difetti) e pertanto è una disciplina che implica discrete conoscenze botaniche. Come per la pittura e la scultura, anche quest’arte è sottoposta a regole: di prospettiva e di movimento, di conicità e asimmetricità, di equilibrio e naturalezza. Motivo per cui, la cura e gestione del bonsai non si discosta molto dalla realizzazione di giardini e pond domestici, dalla pratica dell’ikebana, dalla calligrafia giapponese e dalla cerimonia del tè. Anello di congiunzione tra cielo e terra, e tra uomo e natura, il bonsai permette di custodire un immenso paesaggio in un minuscolo spazio. Quando una pianta in vaso riesce a farvi sentire il rumore del vento tra le foglie, lo scorrere dell’acqua di un turbolento torrente o la melodia soave degli uccelli di bosco, siete davanti ad un bonsai.


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Vendita di fiori, piante e complementi d’arredo

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Idee OUTDOOR

A cura di Martina Pesenti, LUCE IN

NEW YORK

Avete mai pensato di valorizzare il vostro giardino o il vostro terrazzo in maniera creativa e inusuale? Qualche volta architetti e designers sono anche spiritosi; un gatto che cammina, una silohuette femminile, un tulipano o una rosa XXL… tutto rigorosamente luminoso per il tuo outdoor. Sono i prodotti Myyour; un vero e proprio laboratorio d’idee; un perfetto equilibrio tra bellezza esteriore e pura funzionalità. Basta sfogliare il catalogo ed ecco che la creatività balza subito agli occhi! E’ il caso di “gatto”; di giorno forse non lo noti, ma al buio s’illumina diventando la guida ammiccante tra le tenebre. E che dire dell’elegante silhouette femminile “Penelope”? Ispirata alle statue greche, ma ironica, fuori misura e decisamente sorprendente nella notte. Allegro e casual è invece il “Tulip XL”; un enorme tulipano disponibile in più colori per esterni. Vieni a vedere tutti i prodotti Myyour da LUCE IN. Cosa aspetti a stupire il tuo vicini?

Di Giorgio Sorti


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La felicità in un ESPRESSO A cura di Maurizio Valli di Buganvillea Cafe'è

E’ mattina presto, sei ancora assonnata, stanca e senza energia, hai davanti a te una giornata lunga e difficile, e vorresti solo tornare a letto… ma ecco che, avvicinando la tazzina al naso e inspirando lentamente l’inebriante profumo di un buon espresso, tutto cambia. La crema, densa e di colore castano, ti solletica delicatamente le labbra. L’aroma, intenso e deciso, porta alla mente ricordi di dolci fragranze di fiori, di frutti, di cioccolato e di spezie. E infine il sapore, forte, denso e vellutato. E’ un buon espresso, il segreto della felicità. Lo sa bene Maurizio Valli che, tredici anni fa, ha aperto in via San Bernardino 137 il bar Buganvillea, tempio del buon espresso. Definirlo tempio non è un’esagerazione, possiamo tranquillamente dire, infatti, che quella di Mauri – come lo chiamano gli amici – per il caffè non sia una semplice passione, ma una vera e propria ossessione. Basti pensare che lui il caffè non lo ordina in una torrefazione, come tutti i comuni mortali, ma va a Panama a coltivarlo. 21 ore di volo, 1700 metri di altitudine, 10 giorni di duro lavoro, il tutto per ottenere il suo preziosissimo “Cafè De Eleta”, uno speciale monorigine di chicchi unici, coltivati, raccolti, selezionati e tostati proprio da Mauri, che trasmette il suo amore per questo elemento, in ogni singolo chicco.

Ed è da quest’amore e da questa grande passione che da sempre muove Mauri in tutte le sue scelte, che parte la sua ultima sfida. Si chiama “Coffee Lab”, un’idea nata per esaudire un suo grande desiderio: diffondere la cultura del caffè. Si tratta, infatti, di un laboratorio vero e proprio, situato nel retro del bar. E’ qui che Mauri divulga tutto il suo sapere, la sua esperienza e le sue conoscenze sul mondo del caffè. Perché per aprire un bar, non basta semplicemente saper fare un espresso, bisogna capirlo, conoscere la sua storia e, soprattutto, carpire la sua vera essenza; solo così si sarà in grado di fare un espresso con la “E” maiuscola, denso, profumato, corposo e unico. Al “Coffee Lab” si organizzano corsi di formazione per baristi - sia livello base che avanzato - s’insegna la difficile fase della tostatura e si fa l’analisi sensoriale del caffè. Mauri è un trainer autorizzato a livello europeo e grazie all’iscrizione alla SCAE – Speciality Coffee Association of Europe - un’associazione europea nata per la tutela dei caffè speciali, potrà rilasciare ai suoi studenti un attestato certificato SCAE. Ma non è tutto; oltre ai corsi di formazione, “Coffee Lab” organizza, per tutti gli appassionati, corsi di avvicinamento al mondo del caffè insieme a corsi di degustazione. Inoltre, sarà possibile acquistare il pregiato “Cafè De Eleta”, e altri caffè sia miscelati che monorigini. E’ nel cuore di Bergamo che si nasconde il segreto della felicità; un mondo magico, profumato, intenso e inebriante che cambierà la vostra vita; non vi resta che scoprirlo di persona…


Buganvillea Cafè

La felicità in un espresso

Buganvillea Cafè

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Come organizzare una perfetta cena a lume di candela

Consigli romantici per uomini pratici

A cura di Roof Garden

Parlo agli uomini che, se non leggeranno questo articolo di spontanea volontà, saranno di certo obbligati a farlo dalle proprie compagne. Questa è la situazione: state insieme da sette anni; non è sempre stata una convivenza facile, c’è stata anche una piccola rottura di mezzo, ma alla fine l’amore ha sempre avuto la meglio. Siete felici, e di questo ne siete certi. E’ da tempo che lei fa discorsi “strani”: una volta parla dell’abito, la volta dopo con nonchalance vi chiede di fare la conta dei parenti e, infine, hai scoperto sul computer una cartella con decine di foto di fiori, ristoranti e bomboniere. Ok, non è più solo un presentimento. Vuole sposarsi. Parte la tachicardia, ti manca il respiro e la prima istintiva reazione è di prendere la macchina e scappare in Messico. Poi subentra il cuore e anche un po’ di cervello; effettivamente anche a te è capitato di pensare al futuro, sempre con lei, magari un paio di bambini, felici e spensierati come nelle pubblicità della Mulino Bianco. E’ giunto il momento fatidico, le chiederai di sposarti. Ma dove? Quando? Come? Quello della dichiarazione diventerà un ricordo indelebile, uno dei momenti più belli ed emozionanti della vostra vita; per questo la location dovrà essere scelta con cura, il menù dovrà includere i suoi piatti preferiti e l’anello, beh, spero che vi siate informati bene su misura e modello. Un consiglio ai futuri mariti bergamaschi. Per stupire la vostra dolce metà, una location perfetta potrebbe essere il ristorante Roof Garden che, posizionato all’ottavo piano dell’Hotel Excelsior San Marco, si affaccia sulle mura di Città Alta, e grazie a una grandissima vetrata con terrazza, creerà la cornice perfetta per il vostro Sì. Atmosfera magica, musica soffusa, lume di candela e piatti prelibati; e se la cena andrà a buon fine… non vi resterà che fermarvi in una delle lussuose stanze dell’Hotel Excelsior San Marco per festeggiare. Il Roof Garden è la cornice perfetta per queste occasioni: una romantica cenetta a due, una dichiarazione, un anniversario, un compleanno o per qualsiasi occasione speciale…e perché no, anche per il vostro ricevimento di nozze. Avrete, inoltre, la possibilità di regalare una cena presso il Roof Garden Restaurant, che, per l’occasione, preparerà e personalizzerà un elegante “coupon-invito” per una cena omaggio per due o più persone, scegliendo tra diversi percorsi degustativi.

Via Bartolomeo Colleoni 26 Bergamo Tel.035 248358 www.ristorantemimmo.com

dimmi! come mangi A cura di Roberto Amaddeo, RISTORANTE DA MIMMO “Dimmi come mangi e ti dirò chi sei” recita un antico detto; ed è proprio vero, il cibo è indissolubilmente legato all’identità di una persona, di una famiglia, di un popolo. Feurbach, scrittore, filosofo, sociologo, tedesco disse addirittura: “Siamo ciò che mangiamo”, anche se, ai tempi nostri, possiamo affermare, capovolgendo la frase ma non il senso, che “mangiamo ciò che siamo”. Infatti, il cibo che mangiamo è frutto delle scelte che facciamo, a livello personale e collettivo. Il cibo, in questo senso, diventa paesaggio, economia locale, magari turismo, identità e cultura di un luogo. Il cibo raggiunge il suo massimo scopo quando è convivialità, socialità, stare insieme; ecco che allora diventa anche linguaggio; del resto è più facile imparare quali siano i piatti tipici di un paese piuttosto che impararne la lingua. Ma far da mangiare a qualcuno significa soprattutto volergli bene, prendersi cura di lei o di lui, e allora il matrimonio è perfetto: Cibo e Amore. È amore quello materno che allatta il neonato; è amore anche la tentazione di addentare la mela che da Adamo ed Eva in poi, ha generato gli uomini e le donne. Ecco le donne, appunto, come si fa a parlare d’amore senza parlare di donne? Voglio dedicare questa rubrica a loro, al loro rapporto con la cucina e con noi uomini. Un mio amico mi ha detto che il suo sogno più grande, è un paradiso pieno di donne che cucinano per lui. Forse è un po’ troppo, ma che nell’eternità sia presente un ricordo di una felicità terrena è un bell’auspicio... Senza salire troppo in alto, pensiamo al primo appuntamento con la nostra amata; pensiamo a quei ragazzi che devono invitare per la prima volta un possibile amore, alla scelta del locale, magari per mangiare una pizza e un dolce diviso in due. Voi donne non immaginate quanto impegno e quanta ricerca, per non deludervi al primo appuntamento; che sia in una trattoria di paese o in un locale di lusso, l’intento è sempre quello di vivere insieme con voi un’esperienza indimenticabile. Arrivare al ristorante, fare scegliere a lei da che parte del tavolo vuole sedersi, aprire il menù, scambiare due parole: “Ti va un antipasto? Preferisci un vino bianco o rosso?”. E poi, a metà cena, dopo essersi dimenticato del mondo fuori, lei che finalmente ha smesso di chiedersi se sei buono o cattivo, ti guarda negli occhi e tu, che a quel punto, non sai più dove guardarla, un pò brillo le sussurri: “Come sono contento che il vino sia di tuo gradimento”. E lei, che oramai davanti a sé ha un libro aperto, decide se leggerlo fino a tardi oppure riporlo nella libreria. Del resto, come disse Woody Allen: “Noi uomini comandiamo, le donne prendono solo le decisioni... “.


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Valcalepio g i a r d i n o d i B e rg a m o

s p o s a l a n at u ra e d i s u o i c o lo r i

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Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale: l’Europa investe nelle zone rurali. PSR 2007-2013 Direzione Generale Agricoltura


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Cake design

per rendere magica la tua festa

A cura de E’ la moda del momento, che cambia l’immagine della torta così come l’abbiamo conosciuta fino a oggi. A vederle sembrano opera d’arte. Ricche di dettagli, decorazioni e colori, sono il giusto coronamento di ogni festa ed evento. Compleanni, battesimi, lauree, matrimoni o eventi aziendali, le torte cake design sono perfette per tutte le occasioni. Secondo gli esperti, il cake design deve le sue origini all’Inghilterra; e più precisamente ai pasticceri inglesi all’inizio dell’Ottocento. In quell’epoca, infatti, è stato scoperto il composto a base di zucchero e acqua di rose (poi sostituita con l’albume d’uovo) che, una volta fatto asciugare, diveniva una sorta di «brina» biancastra, simile al ghiaccio. Nel 1840, in occasione del matrimonio della Regina Vittoria, ci fu la consacrazione del dolcissimo composto. E la pasta zuccherina fu nobilitata con il nome royal ice, ghiaccia reale. La Marianna propone torte cake design per ogni occasioni, personalizzabili in base ai desideri dei clienti. Insieme ai pasticceri, potrete realizzare la torta dei vostri sogni, per sorprendere i vostri ospiti e regalare un

momento di felicità al festeggiato. Ma le torte del La Marianna non sono solo belle! Le materie prime usate, così come tutti gli ingredienti, sono di primissima qualità, per stupire il palato oltre che gli occhi.


CHEZ

RICHARD PARIS

Boutique Gastronomique Française

Nel cuore di Bergamo un assaggio di PARIGI A cura di Elisabetta Moretti

C’è un posticino nel cuore di Bergamo, in una delle vie più caratteristiche della città, affascinante e misterioso; varcata la sua soglia, infatti, come per magia, ti ritrovi a passeggiare tra gli Champs Elysé, ad assaporarne profumi e sapori, a bere un bicchiere di vino di fronte alla Torre Eiffel e ad assaggiare del prelibato paté lungo la Senna. Questo luogo incantato si chiama Chez Richard Paris, in via San Bernardino 13. Caterina, la titolare, è una giovane donna gentile e affabile; mi racconta la sua vita, trascorsa tra l’Italia e Parigi, dove, come nelle più romantiche delle favole, un bel giorno incontra il vero amore – Richard appunto – con cui avrà una meravigliosa bambina. E’ proprio insieme al marito Richard, che Caterina decide di aprire questo particolarissimo negozio, in cui poter offrire i migliori prodotti della più tradizionale cucina francese. Tra gli antichi scaffali in legno del negozio si possono trovare delle vere chicche: gustose confetture di Arnaud Soubeyard, senapi, mostarde e aceti di Edmond Fallot, creme di caramello con burro salato della Maison D’Armorine, aromatici the e profumati infusi firmati Le Palais Des Thès e i celebri marrons glacés di Clément Faugier, in esclusiva solo qui. Non possono chiaramente mancare i più deliziosi tra i dolci, i coloratissimi macarons. Caterina

- che di macaron è una vera esperta – come una cantastorie mi racconta l’origine di questi buonissimi dolci e io non posso che rimanerne affascinata: la leggenda narra che i macarons siano nati a Venezia nel XVI secolo e che siano stati poi importati in Francia nel 1682 da Caterina de Medici, come dolce di corte per il suo matrimonio con il Duca d’Orlèans. Ufficialmente, invece, X ogni sembrerebbero risalire al XVIII secolo, acquisto nati dall’estro culinario di due suore francesi del monastero delle Dames du Saint-Sacrement di Nancy. Consumati dai nobili e dai ricchi borghesi, 1 erano gustati in eleganti salottini, Macaron in raffinate pasticcerie o durante la pausa del tè. Ne assaggio uno al omaggio pistacchio, e rimango letteralmente folgorata dal suo sapore, squisito, dolce ma non stucchevole e il mio umore migliora all’istante. Ne vorrei subito un altro, ma ci sono sedici gusti tra cui scegliere e prese dall’indecisione mi faccio preparare una confezione da gustare, con calma, dopo cena. Il mio appuntamento da Chez Richard Paris è finito; saluto Caterina ed esco dal negozio, avviandomi verso Piazza Pontina e poi via XX Settembre; sono in centro a Bergamo, ma la mia mente è da tutt’altra parte, ancora avvolta dai caldi sapori parigini…

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Tradizione e sapori senza tempo

Storie di ordinaria follia... al bar!!

A cura di Silvia Di Geronimo

Lo trovi in Città Alta, proprio di fronte al ristorantepizzeria da Mimmo, ed è un vero e proprio laboratorio del gusto che si apre alla comunità del cibo. Mimì rappresenta la meta ideale per chi, per esempio, abbia poco tempo da dedicare a una pausa pranzo; ci si può accomodare all’interno dell’originale locale, piacevolmente avvolti da scaffali colmi di ogni prelibatezza, peraltro in vendita; le portate servite dal personale sono tutte preparate al momento, e davvero gustose. Scegliendo Mimì si ha anche l’ottima opportunità di unire il gusto della cucina che da sempre possiamo gustare da Mimmo, alla comodità di assaporare il tutto stando comodamente a casa, magari sul divano, con un plaid sulle gambe, un buon bicchiere di vino e il nostro programma preferito in TV. Altro elemento distintivo di questo caratteristico locale è costituito dal fatto che molti degli ingredienti utilizzati e dei prodotti in vendita, siano a “chilometro zero” e “bio”, ideali, dunque, per deliziare il palato valorizzando, in questo modo, anche il nostro territorio e i nostri migliori produttori locali, nonché nazionali. Qui possiamo trovare una cucina ancora “veramente casalinga”, lasagne fatte dalla mamma, la parmigiana di melanzane della nonna e un arrosto buonissimo. Per non parlare della Torta Mimì, una crostata di frutta freschissima, con tanto pistacchio di Bronte, spettacolare sia alla vista che per il palato. Il pane, cotto nel forno a legna, è croccante e si sposa bene con i salumi e il vino delle nostre valli. Insomma, chiunque desideri scoprire i veri sapori delle nostre terre e desiderasse portarli a casa con sé, non potrà fare a meno di scegliere Mimì, un piccolo grande angolo di paradiso dei sensi e del gusto, nel cuore pulsante di Bergamo Alta.

A cura delle Sisters , BAR LUNA BIANCA

La colazione al bar rappresenta un atto di cura legato alla volontà di premiare e coccolare se stessi, non riuscendo a reprimere il vuoto di dolorose mattine con cui cominciano giornate catastrofiche. “No! E’ finito il caffè. La faccio finita anch’io”. Sette e trenta del mattino, sul tavolo campeggiano solo cereali ma nessun liquido in cui inzupparli o litri di latte e nemmeno un biscotto smangiucchiato, non resta che indossare il primo impermeabile occulta-pigiama e uscire allo scoperto. Visibilmente lontana dallo stato di veglia, arrivo ancora sonnambula, al bar sotto casa. Alle sette e quarantacinque arzillissimi ottantenni si litigano il giornale e mamme nevrotiche, bevono il terzo caffè della mattina, prima di portare i figli a scuola. Donne truccatissime perdono perle di saggezza tra le pile di gomme da masticare e avventori storici litigano coi baristi. Infine, i migliori; quelli che tengono occupata la barista ore e ore, raccontandogli anche i segreti più intimi, scambiandola, forse, per una psicanalista da happy hour. Guadagnato un centimetro al bancone, provo a schiarirmi la voce, non faccio in tempo e con voce da caverna ordino un cornetto, che si materializza davanti a me con la stessa necessaria illogicità del sogno. Il croissant mi appare all’improvviso tra le mani, ma è condannato a restare come me goffo in piedi al bancone: non ho nulla su cui poggiarlo né una tazza in cui pucciarlo. Che faccio, lo mordo? E se il cappuccino non arriva in tempo? Riuscirò mai a sincronizzarli? No, devo resistere. Ma quando arriva? Immobile tra dilanianti interrogativi e con la brioche in mano a mo’ di paletta da vigile urbano, lancio uno sguardo malinconico alla teca dei dolci. L’osservo. Ha sempre un’aria un po’ sacra e un po’ ospedaliera. Sembra un’incubatrice ma anche la vetrina di una gioielleria. Sì è sempre un po’ triste, ma è carina... E lì, distrattamente, azzanno il cornetto. Oh no!

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Un angolo di Messico in pieno centro

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C’è chi non potrebbe mai fare a meno di massicce dosi di peperoncino perché elemento tipico e irrinunciabile dei piatti messicani, e chi invece lo usa con parsimonia per non coprire gli altri sapori. C’è poi chi usa i fagioli neri in crema e chi li lascia interi, chi riempie il burrito di carne macinata, e chi invece preferisce gli straccetti. Insomma ogni ristorante interpreta a suo modo le ricette messicane. Avete anche voi un ristorante messicano preferito? Noi si! Sempre a caccia di ristoranti nuovi e originali, una sera ci siamo imbattuti in “Shaan”, ristorante messicano che si trova in una piccola traversa di via Borgo Palazzo. Appena entrati, siamo stati accolti dal sorriso di Lucky, il titolare, che ci ha fatto accomodare e scoprire immediatamente che nel menù del suo ristorante ci sono specialità messicane e spagnole, nachos, chili di carne, fajitas, e paella; inoltre nella zona bar ci si può anche sbizzarrire con originalissimi cocktail. Per non parlare della sangria che ha accompagnato tutta la nostra cena. La cosa che più abbiamo apprezzato è stata la possibilità di scegliere un piatto, più o meno, piccante; inoltre anche la mia amica celiaca, ha potuto gustarsi l’intera cena in quanto, altra bella scoperta, Shaan è l’unico ristorante messicano della città con cucina senza glutine. Tutta la cena è stata accompagnata da una gradevole musica di sottofondo e a fine serata è poi giunto il momento della tequila “bum bum” con tanto di coreografia dedicata: luci spente, musica alta, giochi di fuoco tra i tavoli, e subito dopo i nostri bicchierini al tavolo. Ormai alla cassa ancora due sorprese; da Shaan possiamo organizzare compleanni e feste; e se un mercoledì sera decidessi di venire qui a cena con sole donne, avremo tutte uno sconto del 30 percento.

Una domenica perfetta A cura di Silvia Di Geronimo

Via Piave, 23 Scanzorosciate tel. 035 655066 FB Premiata Pizzeria di Negrone

Io, mio marito, mio figlio e una giornata trascorsa a Misano Adriatico a vedere una delle più grandi vittorie del Valentino nazionale. Dopo un viaggio di ritorno che sembrava quasi un’odissea, ho solo voglia di una buona pizza fumante con una birra, e se la location fosse a due passi da casa, la combinazione sarebbe sicuramente vincente. Per questo abbiamo deciso provare questa pizzeria, dall’aspetto sobrio e colorato, attratti dal fatto che sia sempre piena; e che dire del personale, sempre sorridente; insomma, dopo esserci passata davanti più volte senza mai entrare, ho deciso che questo fosse il momento giusto. Da subito sono stata colpita dall’originalità del locale, pieno di trofei e quadri riguardanti le partite di soft air alle quali partecipa sempre il titolare. Ma la sorpresa più grande l’ho avuta quando Claudia, la cameriera, mi ha portato la pizza: non era tonda ma a spicchi! E nemmeno sottile, ma alta....!

Ora capisco perché, al momento dell’ordinazione, mi avessero chiesto se la volessi normale o abbondante, ma stanca come sono, come chiedere di più alla mia attenzione? Che dire, poi, della farcitura… in questa pizzeria certo non lesinano in fatto di ingredienti e, nemmeno a dirlo, la splendida pizza che ho davanti agli è succulenta come quella che sognavo poco fa durante il viaggio di ritorno. Beh, sono trascorsi quasi tre anni dalla fatidica prima pizza che vi ho appena raccontato, ma mi pare ieri; ormai Marco, il titolare, Claudia, Ilaria, e Alessio sono amici che vado a trovare quasi ogni domenica alla Premiata Pizzeria di Negrone. Credetemi, tutti i miei amici hanno preso questa buona abitudine e non possono più farne a meno!


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Con l’autunno e il primo freddo non c’è niente di meglio di una cenetta in casa; romantica a due o divertente con amici e parenti

Dimmi... Che vino! A cura del Consorzio Tutela Valcalepio

Per queste occasioni è importante saper scegliere il vino giusto; Dimmi! viene in vostro aiuto, proponendovi una selezione di vini adatta per ogni occasione. Per il numero autunnale, abbiamo pensato di proporvi un prodotto un po’ particolare. Il vino in questione è un Terre del Colleoni Doc Schiava della Cantina Sociale Bergamasca (www.cantinabergamasca.it). La Schiava rientra nelle 14 tipologie della nuova Doc ottenuta da Bergamo, Terre del Colleoni appunto, e rappresenta un prodotto unico nel suo genere. Con cosa si produce: L’Uvaggio è 100% Schiava Lombarda e le uve provengono dai vigneti della fascia collinare che si estende da Bergamo al Lago d’Iseo. Come si produce: Le uve selezionate vengono pigiate e pressate, dopodiché il mosto viene lasciato a macerare per 24 ore a contatto con le bucce per raggiungere il colore rosato e ottenere le note aromatiche che lo caratterizzano. Gradazione Alcolica: 12% vol. Come lo riconosco: E’ un vino difficilmente confondibile con altri. Il colore è rosato con note profumate di frutti

di bosco e un retrogusto mandorlato molto piacevole in bocca. Quando berlo: La sua morbidezza e la mineralità ne fanno un vino perfetto per l’aperitivo. Può inoltre essere abbinato a primi piatti e risotti a base di pesce, verdure e a carni bianche. Da non sottovalutare, poi, la possibilità di abbinarlo fuori pasto a snack e panini. A che temperatura è meglio servirlo: La temperatura suggerita è di 10-12°C Dove servirlo: Il bicchiere più adatto per questo tipo di vino è un calice dall’apertura ampia che non concentri troppi gli aromi e permetta di apprezzarne a pieno i profumi e le note dolci di frutti di bosco, fragola e lampone. Perché ci piace: E’ il vino ideale per affrontare l’autunno. Dà un tocco di colore alle nostre tavole e ben si abbina alla cucina di questo periodo dell’anno, di transizione tra la calda estate e il freddo inverno. Inoltre è un vino che si presta molto bene ad essere miscelato ad esempio con dei succhi di frutta per dare vita ad aperitivi sempre nuovi. E’ il vino perfetto per stupire i nostri ospiti durante una cena o, perché no, per regalarci una coccola al rientro dal lavoro.

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Le ricette di

Mozza n Carrozza Tofu alla Mediterranea

difficolta': FACILISSIMO tempo: 15 min quantita': 4 persone • • • • • • • • •

INGREDIENTI: TOFU al naturale 300 gr 8 POMODORINI un cucchiaio di CAPPERI 2 cucchiai di olio e.v.o sale pepe q.b. mezzo SCALOGNO 2 cucchiai di pate' di pomodori secchi FARINA q.b. RUCOLA

Tagliare il tofu a cubetti ed impanarlo nella farina. Tagliare i pomodorini a meta'. Soffriggere lo scalogno tritato con l'olio in una padella. Aggiungere il tofu, i pomodorini, capperi e un po di pate' di pomodori secchi. far saltare finche il tofu risulta appena dorato. Insaporire a piacere con sale pepe ed erbe aromatiche. Servire caldo su un letto di rucola.

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Stelle alle castagne con glassa di caffè difficolta': media tempo: 1,30 h quantita': 6/8 persone 10 muffin INGREDIENTI: • • 2 vasetti (di yogurt) di farina di castagne • 1 vasetto di maizena • 2 uova • 2/3 di vasetto di miele di acacia • 2 tazzine di caffe' • 1 bustina di lievito • la scorza di una arancia biologica • 150 ml di olio di semi per la glassa: • 200 gr. di zucchero a velo • 3 cucchiai circa di caffe'(o piu')

Mescolate prima tutti i liquidi e poi tutti i solidi, quindi uniteli tutti insieme. Aggiungere la scorza dell'arancia e poi il caffe'. Se l'impasto vi dovesse sembrare un po' liquido aggiungete un altro cucchiaio o due di farina di castagne. Mettete il composto negli stampini a stella e cuocete in forno gia' caldo e statico a 180° per circa 20 minuti. Li ho quindi messi a raffreddare su una gratella e poi ho ricoperto con la glassa al caffe', che ho preparato mescolando bene lo zucchero con il caffe' (andate a occhio con il caffe').


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Il vero motore di ogni automobile

A cura di Maurizio Secomandi, CARS&LUXURY

Care amiche, l’estate è ormai alle spalle, si avvicina la stagione invernale e, con essa, i pericoli derivanti dal freddo, dalla pioggia e dalla neve, che rendono scivoloso il manto stradale. Il primo consiglio riguarda ciò che mantiene il contatto tra autovettura e suolo: gli pneumatici; pensateci bene, qualsiasi movimento impresso loro mediante lo sterzo, qualsiasi manovra di guida, passa attraverso di essi, quindi le loro risposte saranno efficaci finché manterranno una buona aderenza all’asfalto. E’ fondamentale avere sempre pneumatici adeguati alla stagione che andiamo ad affrontare; durante l’inverno è necessario montare le così dette gomme termiche che vi aiuteranno ad affrontare nel migliore dei modi le insidie della strada. E’ altrettanto importante, sempre, in estate come d’inverno, mantenere un giusto equilibrio mentale durante la guida della vostra auto. Freud, ne “il disagio della civiltà”, riflettendo sul progresso e sul fatto che, nonostante questo progresso, l’uomo non fosse più felice di prima, ha definito come “protesi” i molti strumenti tecnologici prodotti dall’uomo, dal telefono all’automobile. Equilibrio mentale, quindi la massima concentrazione alla guida; siate donne consapevoli e felici, e appena scese dalla vostra auto, ritrovate il piacere di camminare con le vostra gambe, felici di quelle inimitabili “protesi” donateci da Madre Natura. E’ la mente il vero motore di ogni automobile…. Alla prossima e good luck!

E all’improvviso... la GRANDINE! A cura di Alessandra Rossi, CARROZZERIA GRANELLI

Agosto, sole, cielo azzurro e caldo, molto caldo. In televisione il telegiornale ci propone quotidianamente servizi con suggerimenti per sopportare le alte temperature e, se possibile, trovare un po’ di refrigerio. Da un paio di giorni la cappa di calore e di umidità ha invaso Bergamo: la città boccheggia e tutto è rallentato. Sono le 7.30 del mattino e il termometro segna 27°C, ma è ora di prepararsi: doccia, un bel vestito leggero e un paio di sandali; la giornata lavorativa può cominciare. Salgo in macchina e accendo la radio, sembra che oggi siano in arrivo correnti di aria fresca: “finalmente” penso e, subito, la mia canzone preferita. In ufficio il tempo passa veloce fino a quando, verso metà pomeriggio, la luce del sole non filtra più dalla finestra, il cielo è pieno di nuvoloni grigi, un bel temporale in arrivo: incredibilmente le previsioni meteo ci hanno azzeccato ed io, ovviamente, ho i sandali! Presto cominciano a sentirsi i primi tuoni, dapprima lontani poi sempre più vicini, e i fulmini sembrano cadere proprio sopra le nostre teste. Infine, ecco la pioggia: è rilassante guardare fuori dalla finestra le gocce che scendono e il rumore che fanno quando incontrano la strada. Mi perdo nei miei pensieri quando, del tutto inavvertita, la pioggia diventa grandine. Presa dal panico guardo verso la mia macchina: eccola lì, nel parcheggio, a subire gli incessanti colpi dei chicchi di grandine. Come me molti miei colleghi sono in preda in panico. E adesso? Che faccio? I chicchi sembrano grandi come palline da ping pong e, in pochi minuti, hanno imbiancato tutta la strada. Poi, così inaspettata come è arrivata, la grandine è passata, lasciando dietro di sé non pochi danni. Presa dalla sconforto, esco nel parcheggio per verificare le condizioni della mia macchina: il cofano è pieno di ammaccature e così anche il tetto. Nervi saldi, mantengo il controllo: la macchina è assicurata e la mia carrozzeria di fiducia saprà sicuramente come aiutarmi. Penseranno a tutto loro e nel giro di pochi giorni la mia auto ritornerà splendente come prima, senza bolli e segni alcuni, solo la mia carrozzeria perfetta e lucente. Ed ecco che la mia giornata torna a risplendere.

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Sono ormai lontani i tempi nei quali, quella per le due ruote pareva essere una passione appannaggio esclusivo, o quasi, degli uomini; noi donne siamo, infatti, sempre più appassionate e competitive anche in sella alla nostra moto. Non ci credete? Ecco a voi Monica Bizioli, 31 anni, che gestisce un B&B, ha due Jack Russel a cui badare e un fidanzato centauro, proprio come lei che è anche presidente del vivace motoclub bergamasco Motorando.

Una passione BRUTALE A cura di Silvia Di Geronimo

1. Quando è nata la tua passione per le moto? Il mio interesse per le moto viene da lontano; ero ancora piccola quando mio padre iniziò a portarmi con sé alle gare di enduro e anche a fare qualche gita nei dintorni di Bergamo a bordo della sua moto da strada; ecco come mi ha tramandato questa sua grande passione che ho fatto mia. 2. Che utilizzo fai della moto? Vado in moto ormai da qualche anno e ora ho il piacere di guidare una Brutale 675; nutro la mia passione ogni volta che parto per una delle gite organizzate dal nostro motoclub Motorando di Bergamo, composto da un centinaio di soci, che ogni mese organizza una gita di uno o più giorni in Italia e nei Paesi a noi vicini. Mi capita, ovviamente, anche di usarla per girare in città ma, se devo essere sincera, le strade trafficate limitano molto il divertimento e il senso di libertà che solo andare in moto sa regalare; ecco perché preferisco strade piene di curve e bei paesaggi delle quali sono piene le nostre valli.

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3. Cosa pensano le persone a te vicine di questa tua passione? In famiglia la passione per le moto è sempre stata di casa e anche il mio compagno la condivide con me. Non mancano, però come normale e giusto, le raccomandazioni da parte delle persone a me più care ogni volta che infilo il casco. 4. Hai mai dovuto fare i conti con qualche problema tecnico durante un’uscita in moto? Hai intenzione di cambiare moto o l’hai appena cambiata? Fortunatamente no! Come dicevo prima, ora posseggo una splendida MV Brutale; ha meno di un anno, è super affidabile ed appagante in ogni situazione; mi trovo davvero benissimo e per il momento non esiste alcuna moto con cui potrei mai sostituirla! 5. Quali sono le qualità e caratteristiche che cerchi in una moto? Sul mercato ci sono molti generi di moto e la scelta di quella giusta, diventa dunque ancor più importante; una due ruote andrebbe comunque scelta in base all’uso più frequente

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che si intenda farne; per quanto mi riguarda, preferisco moto sportive e maneggevoli: nei viaggi lunghi sono un po’ impegnative e meno pratiche, ma regalano grandi emozioni, soprattutto in curva. 6. La passione per le due ruote è da sempre vista principalmente al maschile; hai dovuto superare pregiudizi o resistenze da parte dei maschietti? Le donne che guidano le moto attirano sempre un po’ l’attenzione; in effetti non siamo tantissime anche se, ultimamente, siamo in grande crescita; sicuramente molti motociclisti sottovalutano le capacità di noi donne alla guida, ma spesso si devono ricredere; con me capita spesso e non nascondo che la cosa mi dia una certa soddisfazione. 7. A una ragazza che si avvicini alla pista, che consiglio ti sentiresti di dare? Ho fatto anche qualche esperienza in pista, Mugello, Misano e Franciacorta, con moto diverse; ogni volta un grande divertimento e un’emozione forte, unica, con l’adrenalina che a quelle velocità aumenta a dismisura, e contribuisce a farti sfruttare appieno potenza e doti dinamiche della tua moto; tutte cose che per strada non si possono né devono fare. Ecco perché consiglio a chiunque abbia una moto, di fare almeno un’esperienza in pista, preferibilmente con un istruttore: s’imparano le migliori tecniche di guida, che poi per strada, a velocità più ridotte, si trasformano in maggiore sicurezza e controllo.

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A cura di Laura Fracassetti, BREMBANA CAR SERVICE

La revisione periodica obbligatoria dei veicoli a motore - auto, moto o altro - prima di essere a norma di legge, e quindi obbligatoria, è sicuramente un’abitudine importante per verificare lo stato di salute e di sicurezza del nostro mezzo. Parliamoci chiaro, laviamo e teniamo in ordine l’auto, ma delle condizioni del motore ce ne frega poco e, spesso, sottovalutiamo lo stress cui lo sottoponiamo nel traffico quotidiano e l’importanza di contribuire in modo efficace al ritorno di condizioni ambientali più vivibili. Per questo motivo l’Unione Europea si è posta due importanti obiettivi, ai quali la revisione periodica obbligatoria dei veicoli risponde perfettamente: maggiore sicurezza sulle strade e migliore tutela dell’ambiente. La prima revisione va effettuata entro il mese corrispondente alla data di rilascio della carta di circolazione, al compimento del quarto anno di vita. Le revisioni successive - ogni due anni - vanno effettuate entro il mese corrispondente alla data dell’ultima revisione. Ecco per tutte voi alcuni utili consigli, per prepararvi al meglio alla revisione, ed evitare sgradevoli sorprese; verificate sempre: - La presenza e integrità delle targhe, anteriore e posteriore. - Il funzionamento di luci e relative spie, in modo particolare l’orientamento del fascio luminoso che deve essere indirizzato in modo tale da illuminare la strada e non abbagliare chi circola nell’altro senso di marcia. - La presenza a bordo del triangolo europeo e della ruota/ruotino di scorta; - Gli pneumatici, compresa la ruota di scorta, e controllarne la pressione di gonfiaggio, il battistrada residuo (Il minimo di legge è di 1,6 mm). L’usura deve essere omogenea, altrimenti bisogna controllare anche l’assetto dell’auto. Prestare molta attenzione anche alla misura degli pneumatici, che deve rientrare tra quelle omologate e riportate sulla carta di circolazione. - I livelli dei liquidi: acqua, olio e liquido lavavetri. - Lo stato dei vetri e dell’impianto di scarico, facendone eliminare eventuali rumori anomali, gocciolamenti e perdite. - Lo stato di tutte le cinture di sicurezza dell’auto. Con l’aiuto del fidanzato o del papà potrete mettere facilmente in pratica questi consigli; eviterete spreco di tempo e denaro ma, soprattutto, la vostra auto sarà bella dentro e fuori.

Chi è il più bello della MotoGP? Ecco come la redazione di dimmi! vive il Motomondiale! Questa è la nostra classifica dei piloti più belli; voi cosa ne pensate?

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Marc Maqurez

Ph. M.Maggioni

E’ l’ora della REVISIONE, non fatevi cogliere IMPREPARATE!

2

Valentino Rossi

Jorge Lorenzo

3


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BREMBANASERVICE Siamo aperti dal lunedi al venerdi dalle 8.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 18.30 il sabato dalle 8.30 alle 12.00 (solo a Villa d’Almè)

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Autunno: cappottino ultrachic anche per il mio pet? A cura della Dottoressa Manuela Ghislotti

Siete sicure che il vostro amico animale vi voglia davvero bene? Siete sicure di prestargli tutte le cure che gli sono necessarie? Tutte le risposte che riguardano il benessere del vostro animale potrete trovarle da noi. Volete che il vostro amico peloso, pennuto o squamato che sia, vi ami per sempre? Noi lo riempiremo di attenzioni e delle cure più adatte per lui. Siete più simili a Lella, quindi attive e con la voglia di controllare cosa date ai vostri animali? Bene, avete mai pensato che lo stress quotidiano crea problemi non solo a noi ma anche a loro? Infezioni del tratto urinario, cancro, diabete, e problemi cardiovascolari sono i più comuni. Il trattamento di queste affezioni è costoso e spesso senza successo.

4 cani per strada A cura di Ilaria Foresti

Per questo abbiamo una vasta gamma di prodotti per soddisfare ogni tipo di problema: obesità, allergie, problemi intestinali, pelo da rimuovere, sterilizzazioni, problemi renali, età adulta, epatiti e molto altro! Se invece assomigliate di più a Ilaria e tra università, lavoro e sì, ammettiamolo, un po’ di pigrizia, non avete il tempo per passare da noi e pensate di risparmiare prendendo tutto al supermercato, rinunciando a volte alla qualità… ebbene, potrete approfittare della nostra consegna gratuita a domicilio per Bergamo e comuni limitrofi. Ovviamente troverete non solo alimentazione, ma anche tutto ciò che serve per la loro salute e il loro divertimento: trasportini, vestitini, cappotti, giochi e, a breve, il reparto toelettatura dove coccolare i vostri amici, con una sezione dedicata alla cura delle dermatiti. Abbiamo tutto non solo per cani e gatti ma anche pesci, roditori, rettili, rapaci e volatili in genere. Vi abbiamo incuriosite? Seguiteci su facebook o sul nostro sito per essere aggiornate su offerte e iniziative di beneficenza! Visitate la sezione blog con argomenti sempre nuovi che potrete proporre Voi stesse. A presto!

Ogni anno, all’arrivo delle prime giornate fresche, vengo puntualmente interpellata dai proprietari dei miei pazienti in merito all’eterna questione: cappottino sì o cappottino no, per il mio adorato cagnolino? La risposta, come spesso accade, è diversa in relazione a vari aspetti. Ad esempio, se il soggetto in questione è un pastore tedesco adulto, abituato a vivere costantemente all’esterno, trovo personalmente inutile addobbarlo con superflui orpelli; la natura farà in modo che il suo corpo si abitui gradualmente alle variazioni climatiche, inducendo dei cambiamenti a livello di cute e mantello, che lo prepareranno a tutte le intemperie! Per contro, se la fatidica domanda mi viene rivolta dalla proprietaria di un piccolissimo chihuahua toy, abituato a vivere giorno e notte in una stanza (spesso personale!) costantemente climatizzata a 23 gradi, l’abitudine di coprirlo con un più o meno lezioso cappottino durante le sortite, ha un ottimo significato protettivo. In sostanza, si al buon gusto nella scelta di modello e colori, ma soprattutto si al buon senso!


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Dimmi! Dove posso trovare un amico?

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Leone

Stai pensando di prendere un cane? Lo desideri da tanto ma sei indecisa? Gli amici di AMIMALIBERA si adoperano da anni per trovare una casa piena d’amore ai pelosi in difficoltà. Veniteci a trovare, vi accoglieremo a braccia e zampe aperte! Ci trovi in via Brugarole 100, Grignano (bg) Ecco alcuni amici che stanno cercando un padrone; pieni d’amore e d’affetto... aspettano solo te!

Jenny

Romeo

Leo

Tita

John

Dotti

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Mamma

ilCercapadrone.it é il primo canile on-line d’Italia. Si tratta di un'iniziativa di volontariato nata nel 2004 per dare la possibilità a tutti i cani (e i gatti) reclusi nei canili d'Italia, abbandonati, vaganti per strada, sfrattati dai proprietari o tolti a maltrattamenti, di trovare una meritata sistemazione presso persone serie e motivate da un sano amore per gli animali. Visita il sito www.ilcercapadrone.it; troverai tantissimi annunci di cani in cerca di casa e tra questi anche quelli dei casi più urgenti! Sul sito, inoltre, potrai anche fare segnalazioni e inserire a tua volta annunci di cani che cercano un nuovo amorevole padrone.

Nino www.ilcercapadrone.it bergamo@ilcercapadroneonlus.it

Otel lo

Saetta

Ruperth

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Per distriubuire dimmi! in modo sicuro, veloce ed ecologico

Innovatori “orobici” Vi è mai capitato di pensare qualcosa di simile ad “accidenti, che bella idea… vorrei averla avuta io?” E’ il primo pensiero che, in tanti, abbiamo avuto scoprendo Orobici, un originale ed efficientissimo corriere espresso che ha soprattutto nell’impiego di mezzi a impatto zero, una delle più importanti caratteristiche. Paolo Civera, Toni Filisetti e Pietro Calvi di Bergolo hanno dunque fatto centro in un periodo nel quale sono in primis le idee a essere tornate protagoniste, a vincere.

In tempi nei quali i carburanti hanno raggiunto prezzi folli, le Ztl stanno letteralmente rivoluzionando mobilità e accessibilità della città e, tempo e denaro vanno impiegati al meglio, il fatto di poter consegnare oggetti in tutta la città – da pochi grammi a svariate decine di chili - attraverso un servizio rapido, ecologico, accurato e dai costi competitivi, rappresenta senza dubbio una soluzione vincente e valida sotto ogni punto di vista. Il servizio viene effettuato da una squadra di corrieri che impiegano solo ed esclusivamente cicli a

impatto zero, alcuni dei quali assistiti elettricamente; ecco perché non c’è angolo, vicolo, o Ztl di Bergamo che non sia agevolmente raggiungibile dagli uomini di Orobici, la cui presenza per le vie della nostra città, sta ormai diventando una consuetudine. Un servizio assoluto pulito, dunque, ma anche all’avanguardia dal punto di vista tecnologico, vista la possibilità di monitorare ogni spedizione, continuamente e in tempo reale, semplicemente attraverso un computer o uno smartphone.


dimmi 0roscopo A cura di Silvia Piccoli silvia.piccoli2010@libero.it

ARIETE Urano nel segno sempre attivo continua a stimolare cambiamenti, per qualcuno la casa per altri il lavoro o trasferimenti; in questo periodo il transito di Marte in trigono con il vostro segno darà una grande energia e vitalità, buone occasioni anche di nuovi progetti lavorativi. Dall’8 di ottobre anche venere in buon aspetto aiuterà a ritrovare equilibrio, riuscendo ad avere un buon dialogo con chi vi stà accanto. Per i single possibilità di colpi di fulmine.

TORO Marte quadrato al vostro segno fino alla metà di ottobre metterà a dura prova i vostri nervi, dandovi nervosismi e stanchezza. Anche l’opposizione di Saturno e di venere, in questo periodo potrebbe creare qualche momento di crisi nei rapporti affettivi e qualche difficoltà nel settore economico. Per chi aspetta delle risposte dovrà attendere un pò più a lungo per un esito positivo, si consiglia dunque tanta pazienza ed evitare lo stress. In amore buona l’intesa con il cancro, con la vergine più stabilità e concretezza.

GEMELLI Periodo favorevole anche per voi con marte in aspetto positivo potrete contare su un periodo fortunato nel campo lavorativo; aprofittate quindi delle occasioni che vi si presenteranno per una vostra realizzazione finanziaria e cercherete ogni modo di agire per riuscire; i vostri sforzi saranno premiati. Amore in questa parte dell’anno si presenteranno molte occasioni per vivere un eros ricco di impeto e passione.

CANCRO Giove nel vostro segno e il trigono di saturno vi renderanno stabili e concreti nei progetti; periodo fortunato sia per quanto riguarda il lavoro che l’amore, sarete portati di più all’ottimismo. In amore non perdete tempo, è davvero il vostro momento, buona l’intesa con i romantici pesci e col passionale scorpione.

LEONE Con marte nel vostro segno l’energia non vi può mancare, portate avanti i vostri progetti lavorativi con determinazione, i risultati ci saranno solo entro l’anno, ma non verrete delusi. In amore possibilità di tensione, si consiglia di mantenere la calma ma con l’entarta in ottobre di venere nel segno amico sagittario, favorirà l’amore la passione con un segno di fuoco come un simpatico sagittario.

VERGINE Giove sestile al vostro segno risveglierà in voi l’ambizione e l’intraprendenza regalando nell’ambito lavorativo buone occasioni per alte promozioni o riconoscimenti. In amore potreste recuperare un rapporto o stabilizzare una situazione a cui tenete molto, intrigante l’intesa con il passionale e tenebroso scorpione, positivo anche con il toro con il quale potrete concretizzare i vostri progetti.

BILANCIA La quadratura di plutone continua a creare un pò di tensione e non poche difficoltà, ma grazie alle vostre capacità diplomatiche e sedutive saprete distreggiarvi in ogni situazione, da novembre con venere in capricorno sarete interessati a migliorare l’aspetto della vostra casa, potrebbero presentarsi problemi legali per un’eredità o questioni familiari. In amore momento ideale per iniziare un progetto di vita.

SCORPIONE Con la venere nel vostro segno sarete sempre più affascinanti e intriganti, è il momento delle conquiste per chi è single, mentre per i rapporti in crisi potrà ritornare la serenità, saturno da un anno a questa parte vi ha reso più responsabili e seri. Momento ideale per investimenti immobiliari e svolte di vita. Anche in amore sarete in grado di realizzare un vostro sogno a lungo agoniato; tutti i pianeti sono dalla vostra parte per la vostra realizzazione.

SAGITTARIO Finalmente liberi dall’opposizione di giove, anche per voi inizierà un periodo positivo, sopratutto nel campo lavorativo; anche per chi inizia nuovi progetti o chi da tempo cerca lavoro, buoni i contatti; favorite le collaborazioni, in particolare con il leone e l’ariete. Con l’entrata di venere l’8 ottobre nel vostro segno miglioreranno i rapporti affettivi, potreste iniziare o rinnovare una storia d’amore già esistente.

CAPRICORNO Plutone continua la sua influenza di grande trasformazione, a partire da novembre venere inizierà un lungo percorso nel vostro segno fino a marzo 2014. Questo aspetto di venere sveglierà un incandescente vita amorosa: sarà amore o guerra, a voi la scelta. Per quanto riguarda la vostra vita professionale, punterte dritti verso la vostra evoluzione, creando nuove progettualità all’interno di nuovi gruppi di lavoro.

ACQUARIO Con la quadratura di saturno i vostri legami saranno difficili da gestire a causa del vostro nervosismo e pessimismo, che potrebbe portarvi ad essere un pò depressi; abbiate pazienza è solo un breve periodo, siate prudenti anche negli spostamenti, prendetevi una pausa e cercate di guardare più avanti.

PESCI Avrete un periodo molto fortunato; il trigono di saturno e giove favorevole al vostro segno vi permtte di aspirare a nuovi progetti, con possibilità di rinascita e riconoscimenti nell’ambito professionale. In amore potrebbe ritornare un vecchio amore con il quale vivrete una rinnovata passione, buona l’intesa con il concreto capricorno per attuare progetti futuri con la possibilità di matrimonio o convivenza.


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