Dimmi! #0 estate 2013 by Elisabetta Moretti

dimmi

n° 0 ESTATE 2013

€ 1,00

BAMBINI LE APP

moda

borse scarpe&co.

Doppia Difesa

GIULIA BONGIORNO

Psicologia IL RISVEGLIO DEI SENSI

Sclerosi Multipla

“La comando io”

I desideri dell’Estate CAPELLI

proteggili dal sole

Tradimento

cosa fare in caso di...

HOME i consigli dell’interior designer

Pets

trova un amico

Cover Story TRATTORIA CASA LEONE

HEALTH&BEAUTY! TUTTI I TRATTAMENTI DELL’ESTATE cellulite e ritenzione idrica ecco i nostri rimedi

Crosswood

www.stefanomazzucchetti.com www.arkof.it Via Camozzi 71, Bergamo tel. 331 8800525 stefanomazzucchetti@libero.it @ smazzucchetti

ditoriale

Alle donne della mia vita… Laura è la persona più dolce e solare che conosca, ha sempre

N° 0 - Estate 2013 Trimestrale moda, stile, tendenze. Estate 2013 Anno I, n° 0 Testata in via di registrazione presso il Tribunale di Bergamo

una buona parola per tutti; comprensiva e paziente, è l’amica dai preziosi consigli. La Vale è la più posata e discreta tra noi, mai una parolaccia, sempre super chic, siamo amiche dall’asilo e ormai ci leggiamo nel pensiero. Anna è quella fuori dagli schemi, con cui chiacchierare fino a notte fonda; tra noi non c’è un solo segreto. Eleonora è la “teen” del gruppo; compagna di viaggi e vacanze, la conosco da meno tempo, ma è già un pezzo del mio cuore. L’altra Vale, quella più rock, è scappata in Australia, per un’esperienza anti crisi; mi mancano le sue imitazioni e le sue risate senza senso, ma finalmente tra poco si ricongiungerà al gruppo. Alessia, invece, è quella mondana e festaiola; capita che non ci si capisca, ma il bene che le voglio è grande e spassionato. Ci sono poi Chiara e Silvia, colleghe e amiche. Chiara è l’anima creativa, dolce e disponibile; è “l’artista grafica” di DIMMI!; notti in bianco davanti al computer sono per lei routine. Poi c’è Silvia, un vulcano in continua eruzione; piena di energie e d’iniziativa, passionale e impulsiva, è la socia ideale e la super PR di DIMMI! Questa nuova rivista è dedicata a loro, alle donne della mia vita, e a tutte le donne che in loro si rispecchiano. Sensibilità, empatia e attenzione per il prossimo, ma anche chiacchiere, pettegolezzi e tendenze. DIMMI! è tutto questo; tra le sue pagine si racchiude la miriade di sfumature di un universo, il nostro, che solo noi donne possiamo capire e vivere fino in fondo. Per dare un tocco di femminilità a Bergamo, di stagione in stagione, DIMMI! proporrà interviste, temi d’attualità, moda, benessere, casa e tanto altro ancora… Storie raccontate proprio da voi donne… anima e cuore di questa nuova scommessa, tutta rigorosamente “rosa”…! Elisabetta Moretti

Direttore Responsabile Elisabetta Moretti direzione@dimmibg.it Graphic & Art Director autofocus BG grafica@dimmibg.it Responsabile Commerciale Silvia Di Geronimo silvia@dimmibg.it Redazione e Contributors Gianluca Volpe, Damiano Tozzo, Carlo Carrara, Renato Cortesi, Paola Rovelli, Fulvio Leone, Nadia Rovelli, Angela Tanzella, Sara Facheris, Laura Facchi, Patrizia Canzonieri, Maurizio Secomandi, Roberto Colleoni, Selene Carboni, Chiara Balestri, Martina Pesenti, Gabriela Oancea, Monica Locatelli, Ermanno Donadoni, Erika Sorti, Stefano Mazzucchetti, Giovanni Spreafico, Ivana Fadini, Giuliana Colosio, Manuela Ghislotti, Veniero Serighelli, Paolo Loner, Guenda Rohrich, Carla Rota, Elena Prestini, Giancarlo Bassi, Delia Prontemoli, Chiara Cè, Barbara Valtellina, Marcella Dotti, Tootsie, Beniamino Tommasoni, Mirko Magoni Sarah Viola Photo Chiara Isner Matera Michele Maggioni Carmelo Poidomani Giorgio Sorti Società Editrice Uno per tutti srl Amministrazione Studio Landi srl - tel. 035 320017 Sede Legale Via San Bernardino 142, Bergamo Stampa CPZ spa Costa di Mezzate Distribuzione Orobici Ecologistica www.dimmibg.it

Dimmi

Per info e pubblicità 393 7999163 339 1223501 Testi e materiale fotografico contenuti in questa rivista, sono di proprietà di Uno per tutti srl. E’ pertanto vietata ogni riproduzione, anche solo parziale, non autorizzata dall’editore e/o dal direttore responsabile.

Con il sole torna a splendere l’appuntamento più suggestivo di Bergamo! IL CHIOSTRO riapre i battenti ai suoi fedeli con una nuova stagione tutta da scoprire, nella quale l’arte dei nostri mastri bartender accompagnerà eventi, concept art ed installazioni, musica dal vivo,

dj set e la voglia di divertimento di chi sa come vivere serate che fanno parlare di sé. Ogni tramonto d’estate, dal venerdì alla domenica, sarà qui che il weekend si ritroverà per far cominciare nuove storie oppure raccontarne di appena trascorse: welcome to the new weekend connection!

ommario

Beauty

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In questo numero COVER STORY

6 Il gusto ha una nuova Casa Trattoria Casa Leone

RUBRICHE

9 Estate must have 10 sul mio corpo l’intervista 11 Pronto intervento avvocato Psicologia, vicini e lontani 12 Doppia Difesa 13 Sclerosi Multipla “La comando io” 14 Intervista ad Alina Marazzi Tutto parla di te 15 Life coaching

BAMBINI

16 BBS, stiamo diventando grandi Libere di scegliere! 18 Ecco le app di Nyuki High-Tech, i nostri consigli

BEAUTY

26 E’ arrivata l’estate risveglia la tua pelle Stanca e stressata? Ci pensa l’hair stylist 27 La cura del corpo e dello spirito Make up: la regola delle F 28 Sole e capelli, come prevenire l’effetto paglia Largo finalmente a minigonne e shorts! 29 Estate a portata di… unghie

Tutti i look di Rihanna!

FOOD

34 La ricetta di Mozza in Carrozza 35 Il potere dell’aperitivo Mi sposo, dove organizzo il ricevimento? 37 Una cena primaverile tra amici Edera mania!

DESIGN

38 Assorta, pensierosa e malinconica Pink street art 39 Interior designer, la soluzione a ogni problema E luce sia 40 La casa dei sogni? Si può fare Tendenze... e personalità

Dottoressa ho i denti gialli

HEALTH

30 Ozonopatia, la tua pelle implora ossigeno La ritenzione idrica, questa sconosciuta

MOTORI

A tutto occhiale!

42 Donna la volante, pericolo costante? Ragazze divertitevi ma con la testa

PETS

44 L’associazione I Giardini di Zoe Estate: sole, caldo, passeggiate e… parassiti! 45 Dimmi! dove posso trovare un amico 46 Oroscopo

19 Una città nella città 20 Torno con il mio ex?

MODA

22 Scarpe!Scarpe! 23 A tutto occhiale Le evoluzioni di Rihanna 24 Dimmi! blogger Borse, ecco le tendenze dell’estate

32 Estate, come mettersi in forma con la testa 03 La formula del benessere 33 Perché la sigaretta elettronica è meglio Cellulite, hai pensato alla mesoterapia omeopatica?

Scarpe!Scarpe!

Trattoria Via Piave 6, Paladina (BG) +39 035 63 70 20 Casa Leone

over story

Il gusto ha una nuova Casa Per mangiare dell’ottima carne, godervi una serata speciale e sentirvi come a casa Casa. E’ questa semplice e comune parola che, meglio di ogni altra, descrive la trattoria di Fulvio (che ovviamente fa Leone di cognome), aperta lo scorso settembre a Paladina. L’idea nasce dal voler infondere in ogni cosa - nella cucina, nell’arredamento e nel servizio - il più caldo e accogliente sentore di casa propria. Il ristorante, infatti, è gestito proprio come una casa; tutto, dalla spesa, alla ricerca di materie prime, passando per le ricette e l’accoglienza, è controllato e realizzato da Fulvio, che dalla sua ha anni di esperienza nel settore. Dal suo primo ristorante sul lago di Garda, nel 2006 Fulvio espande i propri orizzonti oltreoceano e a New York inizia una nuova avventura culinaria che lo porterà ad aprire un ristorante a Brooklyn, O’ Barone. Durante quest’esperienza impara tutto quello che c’è da sapere sulla gestione di un ristorante: cucina, serve ai tavoli, accoglie la clientela e gestisce i fornitori, insomma…tutto. Ma la lontananza da casa inizia presto a farsi sentire e nel 2011 Fulvio torna in Italia per ristrutturare un immobile della fine dell’’800 e aprire Casa Leone. La trattoria, che segue una filosofia

molto americana (non si paga il coperto!), è specializzato in carne alla griglia di qualità. Il menù è ridotto, ma al suo interno si possono trovare le materie prime migliori; la carne è fornita da tre macellai diversi: uno specializzato nella carne di manzo, uno in quella di maiale e uno nella carne equina. La pasta arriva da un pastificio artigianale del lago di Garda, i salumi e i formaggi sono selezionati solo dopo un’attenta e accurata ricerca. Tagliata di manzo, di cavallo, costata d’asino, fiorentina e costatone; queste sono alcune delle specialità di Fulvio che, come sottolineato da un suo cliente, offre il tutto a un pezzo “congruo”; dunque niente eccessi, a differenza di ciò che spesso accade in città, ma solo il giusto prezzo per cucina e materia prima. Anche la carta dei vini è studiata ad hoc, selezionando vini profumati e corposi, perfettamente abbinati ai piatti di carne, come quelli provenienti dalle aziende agricole Zenato e Ottella. A chi, poi, non amasse il vino, Fulvio mette a disposizione birre artigianali, italiane e austriache; mentre chi dovrà guidare dopo cena, potrà scegliere un’ottima birra analcolica. Per il futuro Fulvio ha tante idee e progetti; il ristorante è grande, perfetto per feste private e cene aziendali. Un occhio di riguardo anche ai più piccoli che, a breve, avranno a disposizione una stanza tutta loro in cui giocare con una baby sitter; un’iniziativa ideale per far sì che, nel frattempo, i genitori possano godersi la cena in piena tranquillità e serenità. La bella stagione è arrivata; non vi resta che andare a trovare Fulvio; vi accoglierà nella sua bellissima terrazza, dal panorama davvero incantevole…vi sentirete a Casa!

Il Venerdi sera al Roof Garden Restaurant Live Music dalle 19.30

APERITIVO IN TERRAZZA

con la vista su Città Alta dall’8° piano dell’ Hotel Excelsior San Marco Ingresso libero e possibilità di cenare “alla carta” prenotazione tavolo consigliata (cucina aperta dalle 19.30 alle 23.00)

Piazza della Repubblica, 6 - 24122 Bergamo TEL 035.366159 FAX 035.366175 ristorante@hotelsanmarco.com - www.roofgardenrestaurant.it EXECUTIVE CHEF GIAMPIETRO SEMPERBONII - RESPONSABILE RISTORANTE MIRKO MAGONI ARTE E COMUNICAZIONE LUCIANA RADICI - GENERAL MANAGER BENIAMINO TOMASONI

STATE Must have!

Come aprire questa nuova rivista tutta rosa, se non con una colorata rubrica dedicata ai must have di quest’estate 2013?!? Ecco, cosa piace a noi di DIMMI!… prendete nota!

Un tappeto interattivo che somiglia a un prato di margherite, intrecciato a mano con fibre e tecniche che riproducono l’effetto dell’erba fresca di un soffice prato. Si chiama Daisy Garden Interactive Rug, ideato dallo studio canadese Joe Jin Design Company.

Ci piacciono perché sono eccessivi e super pendenti. Colorati o ricamati, l’importante è che tocchino le spalle. Lanciati dalla bellissima modella lodigiana, Bianca Balti che al festival di Sanremo ha indossato un paio di orecchini d’oro, stile barocco, di Dolce & Gabbana Jewellery.

Stanche dei rossetti che sbavano e che se ne vanno in poche ore? La soluzione arriva dall’America, più precisamente dall’artista Athena Elliot, che ha creato i rossetti Glitzy lips; adesivi per labbra che promettono di durare (e di non rompersi!) fino a otto ore. Da provare.

L’estate è la stagione dei festival. Coachella, Fib, Reading e Sziget? L’importante è presentarsi con il look giusto! Mood neo hippie alla Woodstock, reso moderno da accessori sexy, come quelli indossati dalla modella Alessandra Ambrosio.

Cosa fa più estate di un bel libro letto sotto l’ombrellone? Alla faccia della crisi, quest’estate potrete godervi i più grandi romanzi della letteratura mondiale, a soli 0,99 centesimi. Una gran bella idea di Newton Compton Editori.

Direttamente dalla Maison Moschino, arriva la cover iPhone Oca Luisa. Coloratissima e State organizzando divertente, abbraccerà le vacanze? Cosa con amore il vostro ne dite di un tour di iPhone. E la cosa più gruppo internazionale bella è che Oca Luisa rigorosamente in è allungabile, perfetta bicicletta negli splendidi anche per l’iPhone 5. paesaggi della Provenza e Camarge? Organizzato da Girolibero.

Mi sono accostata al libro di Sonia Rottichieri pensando fosse la risposta bergamasca alle 50 sfumature della James, ma, già prima di iniziarlo, ho presto scoperto non sia così. Almeno per due motivi. Il primo è che l’autrice ha più volte affermato, non smentita, che il suo libro sia stato scritto prima di quello della James; il secondo è che si tratta di tutta un’altra storia. Delle 50 sfumature abbiamo già detto: è una favola, ma capace di frugare nell’intimità di un rapporto di coppia. Il libro della Rottichieri, invece, racconta la storia di una donna che, attraversando l’inferno e il paradiso del rapporto “schiava - padrone”, riesce a conoscere se stessa e ad affermarsi, non solo nei rapporti con gli uomini, ma in un senso molto più complesso e completo, nei confronti del mondo.

“Sul mio CORPO”

di Sonia Rottichieri

Recensione a cura di Tootsie

La protagonista del libro si chiama Alice, vive da sola, lavora ed è una donna padrona di se stessa. Se a casa non l’aspetta nessuno, è solo per scelta. Ha raggiunto i quarant’anni e per lei gli uomini non sono un problema: sa come farsi notare e come gestire un rapporto, in piedi, seduti e a letto. Non è soddisfatta, però sente che le manchi qualcosa e lo cerca. Per fortuna ha due alleati: il coraggio e la curiosità. Grazie a loro entra in contatto, quasi per caso, con un uomo che le si propone come un padrone: forte, sicuro di sé e in grado di prendersi cura di lei. Alice e quest’uomo misterioso, appena entrati in contatto, consapevoli di quello che fanno e senza alcun equivoco, instaurano un legame di totale dipendenza dell’una dall’altro. Il rapporto diviene subito totalizzante e, in poco tempo, attraverso un percorso preciso quanto terribile e straordinario, la schiava Alice scopre sè stessa come non si immaginava, e il padrone intravede il traguardo che senza saperlo ha sempre cercato. Questa è la storia. Il romanzo non è breve e l’autrice usa un linguaggio molto forte ma mai fastidioso. Certo, immedesimarsi nei protagonisti è difficile, tuttavia i personaggi del libro, pur descritti in ruoli non certo facili o consueti, appaiono più umani e reali di quelli presenti in molti racconti contemporanei.

L’intervista A cura di Tootsie Ho incontrato Sonia Rottichieri dopo aver letto fino all’ultima riga “Sul mio corpo”, il suo primo libro, che l’autrice ci conferma essere stato completato prima dell’uscita delle ormai famose cinquanta sfumature ecc. La risposta bergamasca al libro della James, quindi, è solo una leggenda. Subito dopo, sapendo che l’intervista sarebbe stata pubblicata come appendice della recensione, ci siamo limitate a domande e risposte secche e precise. D. Perché i padroni dispongono di case bellissime, di servitù sempre all’altezza e non hanno mai problemi economici? R. E’ una esigenza ineludibile di queste storie. Lo stesso motivo per cui attori e attrici sono, in genere, belli e affascinanti. D. Perché la protagonista del libro - Alice - accetta il ruolo di schiava, anzi, quasi lo cerca? R. Perché è curiosa, vuole essere amata, ma soprattutto per scoprire sè stessa, i propri limiti e i modi di superarli. D. Dopo un’esperienza come quella che vive Alice, come si rientra nella vita di tutti i giorni? R. Alla fine della sue esperienza, Alice trova sè stessa. Può rientrare nella normalità con maggiore consapevolezza di sè. D. La schiavitù che Alice sceglie, non rischia di ridurla a oggetto? O peggio, a un insieme di oggetti? R. L’individualità di Alice è sempre presente. Chiunque la “usi”, anche solo in parte, in realtà vive un’esperienza alla quale Alice partecipa con tutta se stessa. D. Può definirsi libertà la scelta di rinunciare alla libertà stessa? R. Secondo me, se lo si sceglie, sì. D. A questo punto, prima di terminare l’incontro, non ho resistito e ho fatto una domanda che mi è venuta spontanea; ha mai ricevuto una proposta indecente? R. Sì! La risposta è stata secca e precisa, ma non ostile. D. Incuriosita, ho avanzato un’altra domanda. Che cos’è, per lei, una proposta indecente? R. Una proposta fatta dalla persona sbagliata, nel momento sbagliato e alla persona sbagliata! D. Bene, complimenti! A pensarci bene, l’intervista poteva anche esaurirsi solo con queste due ultime domande. A quando il prossimo libro? R. A maggio. Il 16 verrà presentato al salone internazionale del libro a Torino. Non è il seguito di “Sul mio corpo”, ma un libro nuovo, sempre erotico, ma con una tematica diversa. Sempre edito da Aliberti. il titolo è “Perla. Il desiderio e la colpa”. Non chiedermi di più, rovinerei la sorpresa ai lettori.

Vicini e lontani A cura di Sarah Viola Medico Psicoterapeuta

Estate, che bella stagione. Tutto si vive al massimo del proprio splendore. C’è più luce, più tepore, le ossa infreddolite riprendono vigore. Ci si sente rinnovati e pronti a nuovi progetti, nuove scoperte, perfino a nuovi incontri. E, qualche problema può quindi nascere, proprio con l’arrivo della bella stagione, per chi, di fatto, avrebbe già una situazione sentimentalmente stabile.

“Avvocato, avvocato! Mio marito mi tradisce! Non ne sono sicura, ma lo percepisco, lo sospetto... Ne sono praticamente certa! Mi voglio separare. Se ne deve andare da casa! E voglio il mantenimento! E l’addebito della separazione. Col cavolo che rientra da quella porta!”. Situazione tipica, tutta femminile. L’approccio dell’uomo è solitamente diverso: “avvocato, avvocato! Credo che mia moglie mi tradisca... Cioè... lo penso perché me l’ha detto lei. Mi ha anche detto che me ne devo andare da casa.. Sì, in effetti quella è casa mia... Io però posso anche ripensarci, eh! E se non mi rivorrà, dovrà andarsene lei.. Ma poi perché non dovrebbe rivolermi?”.

Cosa fare in caso di.. tradimento Pronto intervento Avvocato A cura dell’Avvocato Marcella Dotti marcella@studiolegaleacerbis.it

In caso di separazione, una delle domande che più frequentemente vengono poste al legale, riguarda proprio l’infedeltà. Le corna sono (ancora) causa di separazione, non c’è nemmeno discussione. Ma quando si va dall’avvocato per denunciare un tradimento, non ci sono mai certezze. Ci sono i “forse”, i “potrebbe”, i “va contestualizzato”. E, in effetti, per orientamento più che consolidato della Suprema Corte, pure l’infedeltà va contestualizzata. In particolare, la violazione dell’obbligo di fedeltà dev’essere la causa, non l’effetto della separazione. Ovvero: allorchè venga accertato che il ménage familiare si sia rotto a causa della violazione dell’obbligo di fedeltà, allora sì, sarà possibile ottenere l’addebito - a carico del fedifrago - della separazione. Non sarà così se l’infedeltà sarà invece conseguenza di una crisi già in atto fra i coniugi. Sulla carta, nulla da eccepire. Ma all’atto pratico, quando mai il responsabile si accollerà ogni colpa – e, dunque, il relativo aggravio economico delle condizioni della separazione - invece che sostenere, in maniera più che credibile, di non essersi sentito compreso e coccolato perché il coniuge era troppo indaffarato con il lavoro, i figli, la casa?

La voglia di rinnovamento, infatti, non riguarda solo gli armadi, il vecchio guardaroba; si ha desiderio di scoprire, di avventurarsi in nuovi mondi, di togliersi di dosso le ragnatele dell’inverno e partire verso nuovi orizzonti. Che fare, dunque, di chi ci aspetta a casa e, ormai da tempo, condivide la nostra quotidianità? Bella domanda… Ci sono persone, uomini o donne, che inconsciamente vorrebbero mettere “sotto vuoto” il loro partner, tenerlo congelato fino all’arrivo delle brume dell’autunno, e approfittare dei mesi più eccitanti dell’anno per vivere emozioni travolgenti. Sono i cosiddetti “traditori stagionali”, quelli cioè, che in realtà non vogliono cambiare compagno o compagna di strada, non pensano neppure lontanamente di mettere in discussione la famiglia, non sono neppure alla ricerca del “grande amore”. Semplicemente vorrebbero prendersi una vacanza dagli impegni e dalle costrizioni di ogni giorno, una vacanza dalla realtà, per fuggire, solo per un poco, in una dimensione completamente emozionante. Il problema è che, il partner nel congelatore non ci sta e, se non si è più che abili nel non far trapelare cosa frulli nella mente, si rischia di arrivare, malgrado le diverse intenzioni, a compromettere seriamente, se non addirittura completamente, la stabilità della coppia. Un consiglio? Beh, trascorrere almeno una parte delle vacanze separatamente, in modo da assicurarsi, per un po’, una distanza anche fisica da moglie, marito, fidanzato o fidanzata che sia, tornando poi a ritrovarsi con maggiore slancio e desiderio. Vietato, però, raccontare ciò che sia davvero accaduto mentre si era lontani.

Il problema della sempre più dilagante violenza sulle donne, rappresenta una delle più gravi e umilianti piaghe per una società, la nostra, che si è soliti definire civile; basti pensare che, solo nel 2012, nel nostro Paese si sono verificati ben 124 casi di femminicidio, mentre sono migliaia le donne che hanno subito violenza; cambiare le cose è senza dubbio difficile ma non impossibile; lo sa bene l’avvocato Giulia Bongiorno che, con Michelle Hunziker, non è stata a guardare e ha fondato Doppia Difesa.

Doppia Difesa Due difensori d’eccellenza

A cura di Elisabetta Moretti

1. Dalla nascita dell’associazione, avrete raccolto diversi dati. Quante sono le donne in Italia che subiscono stalking e violenze? La percentuale di donne che vivono nel silenzio, è sempre alta o le cose stanno migliorando? Il numero di donne vittime di ricatti sessuali e molestie è senza dubbio altissimo. Tuttavia, è impossibile indicarlo con precisione per via del “sommerso” – cioè di quanto non viene denunciato. Purtroppo le denunce sono ancora poche: per vergogna, per paura, ma anche per mancanza d’informazione. Fortunatamente, le campagne di sensibilizzazione iniziano a produrre gli effetti sperati. Le donne stanno, dunque, diventando più coraggiose e denunciano più che in passato. 2. Il reato di stalking è stato riconosciuto solo recentemente. Siete riusciti, con Doppia Difesa, a sensibilizzare l’opinione pubblica in merito a questo problema spesso trascurato? Uno dei primi obiettivi di Doppia Difesa è proprio sensibilizzare l’opinione pubblica e sostenere le donne, che spesso sono doppiamente vittime: della violenza, e dell’isolamento ideologico e sociale. L’indifferenza ha reso la violenza di genere un’emergenza nazionale, ma anche grazie alle campagne cui hanno partecipato diversi personaggi dello sport e dello spettacolo, mi sembra che oggi la gente si preoccupi e si informi di più. 3. Forse lo stimolo migliore per convincere una donna ad aprirsi può essere costituito dalle testimonianze di altre donne che, come lei, hanno subito la medesima violenza. Come convincere una donna, chiusa nel silenzio per paura e vergogna, a confidare i propri problemi? Innanzitutto spiegando che il silenzio può condurre a problemi persino più gravi di quelli che si cerca di nascondere. Ecco perché all’aiuto psicologico fornito dai nostri specialisti, si associa quella che noi chiamiamo “staffetta della fiducia”: attraverso il dialogo e il confronto con donne che hanno vissuto

esperienze analoghe, è più facile capire che essere vittime non è una colpa, né una condanna senza appello, e che dall’incubo si può e si deve uscire. 4. Comunemente, è considerata violenza solo quella fisica; ma non è così. Quali e quanti soprusi possono essere considerati violenze, passibili di denuncia? La violenza si manifesta in tanti modi. Spesso, alla violenza fisica si aggiungono le molestie, le umiliazioni, il controllo dei comportamenti, l’isolamento, le intimidazioni e anche le limitazioni economiche. 5. Capita che la violenza non sia denunciata perché non riconosciuta come tale. Come aiutare una donna a riconoscerla? Innanzitutto non bisogna mai minimizzare i piccoli abusi e le discriminazioni mascherate, né sottovalutare le molestie. E poi è importante confrontarsi con chi può dare aiuto, presso i centri di ascolto e di assistenza specializzati. 6. Spesso sono vergogna e paura a costringere una donna al silenzio. Esiste la possibilità, con Doppia Difesa, di rimanere nell’anonimato? Certo. È perfettamente comprensibile che alcune donne – soprattutto nel corso del primo contatto – preferiscano non farsi identificare, e che comunichino la propria identità soltanto quando si sentano sicure di aver ben riposto la loro fiducia. Per questa ragione, la privacy delle vittime viene rigorosamente rispettata da tutti i nostri operatori. 7. Uno dei suoi obiettivi è quello di inasprire le pene in caso di femminicidio. Ci è riuscita? Quali pene sono previste oggi per il reato di stalking? Ho proposto la pena dell’ergastolo per chi uccide una donna solo perché femmina, al fine di tutelarne la libertà di autodeterminazione. Purtroppo, la precoce fine della legislatura non ha permesso che venisse approvata la

mia proposta. Lo stalking, invece, è punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni, ma in alcuni casi è previsto un aumento della sanzione. 8. L’idea dell’associazione Doppia Difesa è nata dall’incontro casuale con Michelle Hunziker. In Michelle l’idea è nata da un’esperienza personale di stalking. Anche per lei è stato così? Sembra incredibile, ma alla fine degli anni ottanta – all’inizio della mia carriera – non circolavano molti avvocati donna: ricordo bene quanto mi sentissi delusa e frustrata quando capivo che i clienti non si fidavano di me e non mi ritenevano all’altezza dei colleghi uomini. Aver vissuto il pregiudizio e la discriminazione, mi ha dato la voglia di reagire, di dimostrare le mie capacità e – in seguito – di impegnarmi per combattere i preconcetti. Perché un domani, per altre giovani donne, l’uguaglianza fosse il punto di partenza e non una conquista. 9. Quanto può influire e quali benefici può portare il supporto di una donna dello spettacolo, famosa come Michelle, in questo progetto? Influisce moltissimo. Michelle è simpatica, allegra, piena di entusiasmo, ma anche intelligente e determinata. Trasmette forza e fiducia. La combinazione tra le nostre personalità è stata ed è importantissima. Siamo credibili quando parliamo di impegno e di coraggio; questo la gente lo sente subito. 10. Per concludere, uno sguardo al futuro. Quali progetti avete in serbo per integrare l’attività di Doppia Difesa? L’attività della Fondazione, che si avvale di uno staff di avvocati, psicologi e assistenti sociali, è complessa: a una prima fase di ascolto segue l’assistenza legale e psicologica gratuita. Inoltre, si cerca di attuare la cosiddetta “prevenzione culturale”, atta ad aiutare le donne a diventare sempre più consapevoli di sé e dei propri diritti. Il nostro primo obiettivo è continuare a migliorare i servizi che offriamo.

www.doppiadifesa.it

“La

Sclerosi Multipla

E’ una compagna di viaggio scomoda. Ma ho capito che a comandare posso essere io” di Angela Tanzella Ciao a tutti! Mi chiamo Angela, sono nata il 06/02/66 e Sono sempre stata una donna felice e realizzata. Non stavo mai ferma. Beh fino a qui cosa c’è di strano? Qui inizia la mia vera storia. Sono passati quasi cinque anni, ma ricordo ancora perfettamente la sensazione provata di fronte alla diagnosi di sclerosi multipla. Queste due parole le avevo sentite solo in televisione, dunque il loro significato non mi era molto chiaro. Chi mai avrebbe immaginato che da quel momento avrebbero accompagnato ogni giorno della mia vita? Smarrimento, rabbia, frustrazione… sentivo tutto questo. Pensavo che non ce l’avrei mai fatta. Ero convinta di essere la persona più sfortunata del mondo. Ogni giorno il mio corpo peggiorava; e’ stato un periodo bruttissimo. La sclerosi multipla è un malattia bastarda perché ti prende all’improvviso, non sai mai quali arti colpirà e quando si stabilizzerà se mai si stabilizzerà; se ti va male sei sulla sedia a rotelle visto che ne esistono di diverse forme, alcune molto gravi. Il percorso è stato faticoso, lungo e complicato. E una delle cose più difficili è stata iniziarlo, fare il primo passo verso un nuovo modo di concepire la propria vita con una compagna di viaggio scomoda come la sclerosi multipla. La prima cosa che bisognerebbe riuscire a fare (anche se è più facile dirlo che farlo) e’quella di cancellare una frase dal nostro vocabolario: “Sono malata”. Già. ‘’Io non sono malata di sclerosi multipla, io ho la sclerosi multipla.’’ Non la subisco, la “possiedo” dentro di me e ho imparato a conoscerla. Ho imparato a riconoscere le vertigini, i tremori e la stanchezza: tutti quei sintomi che ogni giorno mi mettono KO ma che non possono impedirmi di realizzare il mio progetto di vita. Certo, non ho fatto tutto da sola, non avrei potuto; è stato mio marito il mio più’ grande aiuto, colui che non mi ha mai lasciato sola e mai lo farà’, colui che mi ha permesso di superare il morale che va giù e la stanchezza che invece va su’. Anche quando il morale va sotto la soglia di benessere, lui non mi lascia

sola. È veramente un marito fantastico! Certo, anch’io però, nonostante tutto, non sono poi così male come moglie! Personalmente, posso dire che i problemi legati alla malattia, diverse volte abbiano bloccato il percorso della mia vita, aiutati purtroppo anche dall’ignoranza, perché avere una malattia senza segni evidenti è un ostacolo e non vieni quasi mai creduta. Le mie abitudini sono cambiate e anche i miei ritmi lo sono; il non poter più mettere i tacchi... li adoravo... Il non potermi più sistemare i capelli sola e ricorrere sempre alla parrucchiera - voi direte: ma questa e’ una fortuna! Lo è sola la prima settimana -. Vedere un oggetto fuori posto e non riuscire a sistemarlo da sola; essere costretta alla ginnastica e non farla per passatempo come poteva essere una volta. La cosa che odio e mi pesa di più, sono gli sguardi fissi della gente sulla mia gamba quando sono in giro con le stampelle o la carrozzina; quegli sguardi che ti mangiano dentro, pieni di curiosità e di domande, senza accorgersi di quanto siano pesanti per noi che li subiamo. Questa malattia e’ accompagnata anche da grandi pianti e da periodi di depressione durante i quail, solo con farmaci e ausilio di professionisti, si riesce ad andare oltre... Sopratutto in questi momenti ti domandi come mai tu non possa, e altri si.... Ti nasce una forte curiosità verso chi vedi sui giornali; ti domandi quali cure possano aver fatto loro, e che potresti fare anche tu. Io sono convintissima che comunque vada, se la malattia si evolverà in un modo o in un altro, ciò sarà dipeso molto anche da me, dal mio spirito, che dovrei riuscire a mantenere sempre e comunque positivo. Ma quanto è dura! Il futuro per me è una vita normale, un lavoro, una casa e una famiglia. Tutte cose delle quali ora so che, niente e nessuno, potrà privarmi, neppure la sclerosi multipla. Non rimane che sperare nella medicina che, nonostante le scoperte rivoluzionarie - quelle cioè davvero in grado di debellare una malattia siano per ora ancora troppo rare, se pur a piccoli passi, continua a progredire.

Alina Marazzi Tutto parla di te A cura di Veniero Serighelli

Giovedì mattina 02 maggio 2013 ho intervistato Alina Marazzi, regista milanese, autrice del toccante film “Tutto parla di te”, uscito nelle sale l’11 aprile scorso, il tema molto attuale è quello della maternità e della depressione post partum. La trama parla di una giovane mamma: Emma, interpretata dall’attrice Elena Radonicich, aiutata in questo difficile percorso di rinascita solamente da un’altra donna: Pauline, superbamente interpretata da Charlotte Rampling. A detta della regista con il film “Tutto parla di te” si chiude un cerchio, che fu aperto con il pluripremiato documentario “Un ora sola ti vorrei”, dedicato alla prematura scomparsa della madre, Lìseli Hoepli. In “Tutto parla di te” risuona una certa e convinta nota ottimista, una raggiunta consapevolezza del superamento delle nostre angosce e ciò lo si evince proprio dalle parole pronunciate dalla regista stessa durante il nostro colloquio.

1. Nasce con un sentirsi “profondamente inadeguate” la paura di diventate madre. Un sentimento che, credo, colga, ogni donna, così come la protagonista del film: Emma, le donne intervistate e penso pure la regista stessa, dato che anche tu sei mamma. E’ corretto ciò? Credo di si. Questo è un po’ il sentimento comune che affiora da diverse esperienze che io ho raccolto quando ho iniziato ad interessarmi a questa tematica, parlando ed intervistando molte donne e madri che vivevano anche in contesti più diversi ed anche più protetti. L’inadeguatezza a divenire madre nasce a prescindere dal contesto. Questo sentimento nasce con la scoperta della maternità, sai che da quel momento la tua vita cambierà e si dovrà fare una scelta o si o no, un cambiamento molto reale e in quel momento la scoperta pare quasi virtuale allo stesso tempo, proprio perché non accade che improvvisamente ti esplode Dentisti Associati

il pancione, è qualche cosa che può essere molto destabilizzante. Infatti alcune donne, nonostante desiderassero e fossero felicissime per l’arrivo del bambino mi hanno confidato che sono scoppiate a piangere quando hanno scoperto di essere incinta. Come cittadini della nostra società così urbanizzata siamo andati molto lontani dall’esperienza del figlio, non solo perché si fanno meno bambini, ma perché spesso i giovani non frequentano altre coppie che hanno bimbi, i piccoli spesso non fanno veramente parte della nostra quotidianità, sono quasi degli estranei e nel momento in cui si presentano nella tua vita ci si accorge che è mancata questa famigliarità di frequentazione con bebè che è importante per una futura mamma. 2. La depressione è un dolore profondo, interiore e per ciò unico. Ci sono momenti nel film in cui si avverte in Emma, la protagonista, quanto sia labile il confine che separa la voglia di superare questa depressione postpartum e quanto invece sia forte il desiderio di custodire questo “piacere di star male”. Volevi esprimere proprio questo? O resta solo una mia sensazione? Io non intendevo descriverla in questo modo, però è evidente la difficoltà, quando uno sta male, a chiedere aiuto, ad uscire dal bozzo e a sentirsi incompresi. In questo sentirsi incompresi, forse si, c’è anche questa sorta di autocompiacimento, solo io posso sapere cosa sento veramente. Così inizialmente anche chi offre aiuto ad Emma nota immediatamente che è un personaggio respingente e non accogliente, soprattutto nei confronti dell’aiuto donato delle donne che lavorano nella casa del consultorio, è proprio di Emma la sua incapacità di aprirsi subito alla

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3. Andrea Emo, filosofo italiano, scrisse nei suo libro: “Quaderni di metafisica” : “La gente porta al cinema i propri rimorsi affinché si divertano con le ombre e tacciano in silenzio”. Che ne pensi? E’ così anche per te in quanto regista? Lo è un po’ anche il film “Tutto parla di te”? Sicuramente, anche in questo film, come nel documentario “Un ora sola di vorrei” e nei precendenti, ho notato che il pubblico ritrova qualcosa di sé che va oltre ai miei spunti autobiografici. Finora quello che mi viene sempre restituito dalla gente è un forte coinvolgimento personale, provocato dalle tematiche che toccano zone private ed intime che diventano comuni a tutte le donne e non solo, si sentono chiamati in causa o anche solo interpellati dai temi che propongo in tutti i miei lavori.

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relazione con le altre donne. C’è sicuramente diffidenza perché non ci si fida di chi vuole anche aiutarci, ma in quel momento, sei così dentro al tuo buco nero, proprio come uno struzzo con la testa nella sabbia che non senti veri i buoni propositi degli altri. In questo film è importante la dinamica della relazione personale tra Emma e Paoline, l’instaurarsi della loro lenta, in alcuni momenti critica ma vera amicizia tra donne.

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Life Coaching per ritrovare sè stessi e scoprire la forza interiore Ritrovare la motivazione verso lo studio, affrontare al meglio colloqui lavorativi, orientare scelte, ma anche questioni più pratiche come ritrovare il peso forma o liberarsi dalla dipendenza del fumo. Abbiamo parlato di Life Coaching con Paolo Loner, Coach e collaboratore didattico della Scuola Italiana di Life & Corporate Coaching. In cosa consiste il life coaching? E’ una tecnica di prevenzione dal disagio che porta a risultati concreti, sia in ambito lavorativo che personale. Empatia, confidenza e fiducia tra le parti, sono gli elementi fondamentali per un buon coaching. Il coaching è un metodo di sviluppo, di formazione ma anche di analisi e d’interpretazione. A chi si rivolge? Il coaching oggi è diffuso maggiormente all’interno delle grandi aziende multinazionali, ma si sta diffondendo anche nelle medie/ piccole imprese; ad esempio è adottato dai manager e dagli imprenditori per svolgere un importante funzione di confronto, formazione e supporto, allenando la loro auto-efficacia, lo stile di leadership, la chiarezza della loro visione, l’efficacia dei loro obiettivi. Il life coaching può anche essere applicato alla famiglia. In tal caso si distingue in parent coaching (riservato alla coppia genitoriale), teen coaching (riservato agli adolescenti), coaching

per la coppia (riservato alla relazione di coppia) e coaching sistemico (riservato alla famiglia). Come si svolge una seduta tipo? E’ importante partire da una seduta conoscitiva, per capire quali siano le necessità del cliente. E’ il cliente a stabilire il contenuto che vuole affrontare e il risultato che vuole conseguire. Attraverso domande specifiche, il coach valuta possibili azioni da realizzare. Nel corso della sessione, il cliente coglie nuove prospettive e nuovi punti di vista. Quali obiettivi si possono raggiungere attraverso il supporto del life coach? Attraverso consigli mirati, esercizi e spiegazioni, il life coach aiuterà il cliente a sviluppare la propria capacità decisionale. Potrà ritrovare motivazione per svolgere il proprio lavoro, superare brillantemente esami e colloqui di lavoro, potrà ritrovare equilibrio nelle relazioni familiari e riacquistare l’autostima perduta. Spesso ci troviamo di fronte a problemi che non siamo in grado di gestire, e può capitare che la paura e il panico prendano il sopravvento. Ma ricordatevi, tutto nella vita può essere risolto con serenità… a volte basta solo un piccolo aiuto…

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bbs stiamo diventando GRANDI A cura di Patrizia Canzoneri, Direttrice BBSchool

Nata nel settembre del 2011, con una sola sezione della scuola materna, oggi la Bilingua British School sta diventando grande... Come ogni seme ben piantato, per il prossimo anno scolastico si aprirà una terza sezione della materna e una seconda classe di elementari. L’evoluzione in positivo della scuola è innegabile ed esponenziale ed è solo in parte riconducibile al vuoto formativo - legato allo studio delle lingue straniere - lasciato dall’istituzione scolastica statale sul nostro territorio. Al centro delle priorità della BBSchool ci sono, infatti, sia lo sviluppo BILINGUE dei bambini, che la loro globale crescita culturale. Partendo dal presupposto scientifico che il cervello umano sia perfettamente in grado di gestire due o più lingue simultaneamente fin dalla nascita, l’esposizione all’italiano e all’inglese consente al bambino di sviluppare non solo la potenzialità di riproduzione fonetica, morfologica e sintattica pressoché perfetta in entrambe le lingue, ma stimola anche il cervello alla duttilità e quindi all’apertura verso il diverso. La creatività degli italiani, da secoli esportata nel mondo, ha prodotto nelle generazioni precedenti, lo stereotipo dell’Italiano “medio” che è sì bravo a inventare e creare, ma poco capace di inserirsi appieno nell’humus culturale di un nuovo Paese. Con i bambini Italiani che arriveranno, competenti a livello linguistico e culturale, si può dire quindi definitivamente conclusa l’era dell’immigrato che si esprime solo attraverso un inglese maccheronico. Il bilinguismo non rappresenta solo una competenza linguistica spendibile dal punto di vista comunicativo, ma anche una reale opportunità lavorativa in un mondo sempre più globale. Alla BBSchool s’insegna l’amore per la conoscenza e il sapere, attraverso il gusto del “ben fatto”, che può essere sempre migliorato con la passione e il duro lavoro, mantenendo però sempre viva la curiosità innata in ognuno di noi.

Libere di scegliere! Siamo sei giovani ostetriche che nel novembre 2011 hanno fondato il gruppo “Cerchio di Maia” che ha per obiettivo quello di accompagnare la donna lungo il suo intero ciclo di vita, nella consapevolezza che ogni cambiamento potrà offrirle notevoli occasioni di apprendimento e crescita: nascita, adolescenza, maternità, menopausa e vecchiaia sono esperienze che le permettono, infatti, di affermare la propria salute, intesa come capacità di affrontare nuove sfide e di emergerne più forte e consapevole. Il nostro approccio è caratterizzato dal sostegno, dalla promozione di stili di vita salutari e dall’ascolto dei bisogni profondi della persona che accompagniamo, nel rispetto delle scelte, dei tempi e delle risorse individuali, senza intervenire se non laddove le circostanze lo richiedano. Il percorso nascita è un esempio di come un accompagnamento di questo tipo promuova il benessere di madre e bambino, prevenendo disagi e individuando, efficacemente e precocemente, le situazioni che necessitino di cure.  Parlando ora di libertà di scelta in materia di parto, segnaliamo il film “Freedom for birth”, che aiuta a sfatare il mito comune secondo il quale le donne possano partorire solo in ospedale; sono, infatti, ormai numerosi gli studi che dimostrano come, per le donne che vivono una gravidanza senza complicazioni, il parto a domicilio e in casa-maternità, assistito da ostetriche, garantisca la medesima sicurezza della struttura ospedaliera. Ciò non significa che tutte le donne debbano partorire in casa, ma che la scelta del dove e con chi partorire, dovrebbe essere presa in base a bisogni e condizioni del tutto personali, senza quindi essere condizionata da disinformazione o da esigenze di carattere economico. In un momento storico nel quale tanto si fa strada il diritto per le donne di partorire in assenza di dolore fisico, garantendo la possibilità di accedere liberamente all’analgesia epidurale, sarebbe coerente offrire anche l’opportunità, per chi lo desiderasse, di ricevere assistenza ostetrica domiciliare gratuita. Divulgando questo documentario, noi ostetriche del Cerchio di Maia speriamo d’aver contribuito a dar voce al grido “LIBERTÀ PER LA NASCITA”.

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Un po’ di shopping

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Bambini e tecnologia ecco le app di Nyuki A cura di Laura Facchi Osserviamo stupefatti le innovazioni tecnologiche che ci vengono quotidianamente proposte, ma che per la nuova generazione, e soprattutto per i bambini, rappresentano la normalità. Nati e cresciuti circondati da smartphone, tablet e computer microscopici, i bambini di oggi non hanno mai conosciuto altra realtà se non questa. Usano la tecnologia che i loro genitori hanno dovuto metabolizzare un poco alla volta, con più facilità dei cubetti del Lego, e questo è solo l’inizio. Il futuro dei bambini sarà digitale, studieranno su supporti digitali, comunicheranno grazie a piattaforme digitali e giocheranno dentro a mondi virtuali. Qualcuno storce il naso, rimpiangendo i tempi in cui giocare significava socializzare e correre, respirare aria fresca e sbucciarsi le ginocchia. La buona notizia è che i bambini amano ancora giocare all’aria aperta e correre a perdifiato in mezzo a un prato; ma non sono più solo questo; i bambini sono anche digitali, useranno le tecnologie future con la stessa naturalezza con la quale sfogliano un libro e montano una macchinina. La meraviglia di ciò che sta accadendo è nella possibilità di trasformare strumenti complessi in giochi. Il loro primissimo approccio con la tecnologia avviene attraverso il gioco e la fantasia. Il compito dei genitori è di veicolare i prodotti che i bambini usano sui vari device. Se, come

per tutte le cose, si evitasse l’eccesso e si valutasse l’accesso, essere un nativo digitale avvezzo all’uso della tecnologia sin da piccolo, potrebbe essere solo una fortuna. Nyuki esiste per questo, esiste per loro, per i nativi digitali di oggi che saranno i professionisti di vari settori nel domani. E’ una giovane casa editrice digitale pensata per i più piccini e per insegnare loro che la qualità di quello che guardano e leggono deve essere alta anche se fruita da tablet o smartphone. Nyuki crea app ed ebook per bambini, perché attraverso lo smartphone della mamma o il tablet del papà possano incontrare mondi fantastici e storie scritte, pensate e illustrate apposta per loro. Alta tecnologia riscritta con linguaggi semplici, per bambini di tutte le età. Nyuki significa “ape” in swahili, una lingua parlata in diverse regioni africane e l’ape concentra in sé la filosofia di Nyuki: complessa come le straordinarie celle che ricordano una programmazione informatica, dolce come le fiabe e le storie scritte e illustrate per i più piccini e dolci come il miele prodotto dalle api, utili come la propoli e la cera e come la applicazioni e gli Ibook che insegnano a usare il futuro per poter gestire e padroneggiare al meglio il domani. Perché i nostri figli cambieranno il mondo. www.nyuki.it

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Quello nel quale viviamo è un mondo in continuo e veloce cambiamento. La tecnologia oggi ci mette a disposizione strumenti che fino a pochi anni fa, appartenevano alla nostra più ardita immaginazione

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Una citta’ nella città

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A cura delle Donne di Dimmi!

D’accordo, alcuni lo considerano poco più di un gigante di cemento pieno di negozi d’ogni genere… Ma noi Donne di Dimmi! saremmo troppo superficiali se ci fermassimo a questa sterile e ingenerosa descrizione. Sì, perché inutile negarlo, Oriocenter rappresenta molto, molto di più di un semplice centro commerciale. Sarà per la moltitudine di colori dei suoi negozi, per la vastità dei suoi spazi, per la possibilità di trovarvi praticamente ogni cosa che si desideri, ma ciò che è certo è che Oriocenter somigli a una sorta di “città nella città”. E come tale, questo gigante fatto di uomini, colori, sapori e cose, offre molteplici possibilità di viverlo; quanti amori saranno sbocciati fra gli scaffali dell’ipermercato al suo interno? E quanti sfizi saranno stati soddisfatti scegliendo tra l’offerta dei suoi oltre 200 negozi?

Quanti affari saranno andati in porto seduti a uno dei tanti, tantissimi punti di ristoro aperti 365 giorni l’anno? Che dire, poi, delle mode che ogni donna avrà scoperto e copiato nell’incedere sicuro di una delle tante fashion victm che ogni giorno fanno bella mostra di sé, tra un piano e l’altro. Tutto senza dimenticare la possibilità di farsi belli, tenersi in forma e badare la propria salute; e perché no, anche al proprio buon umore, per esempio ammirando lo splendido panorama offerto dalle vaste vetrate che immergono ogni visitatore in un ambiente affascinante, in una città romantica e senza tempo quale è la nostra Bergamo. Vi starete chiedendo se sia dunque perfetta, questa “città nella città”… Beh, a voler essere proprio pignole, noi Donne di Dimmi un difetto l’avremmo trovato: la mancanza di un importante spazio ricreativo attrezzato e gestito da uno staff di professionisti, interamente dedicato ai più piccoli. Quando ve ne sarà uno, potremo cambiare il nome di Oriocenter in Paese dei Balocchi!

La parola al presidente Giancarlo Bassi, Presidente di Oriocenter

Non posso che condividere le parole di Elisabetta Moretti, direttore responsabile e portavoce delle Donne di Dimmi!. E’ vero, Oriocenter è una sorta di “città nella città” o, come amo definirlo io, un gigante con un grande cuore. E’ il cuore di quanti, e sono davvero tantissimi, ogni anno e ogni istante contribuiscono al suo successo, rendendomi sempre più fiero di esserne il presidente. Non è facile gestire una “macchina” composta di oltre 200 tra negozi, bar e molti dei più importanti marchi dello shopping, a livello mondiale; che dire, poi, dei numeri in materia di visitatori: 28/30mila le visite medie giornaliere, per un totale di circa 10 milioni su base annua. In Oriocenter collaborano, fattivamente ed entusiasticamente, diverse entità la cui

complementarietà sta senza dubbio alla base del successo di quello che è uno dei più grandi centri commerciali d’Europa; infatti, con le due proprietà (Galleria, Iper), la società di gestione e la collaborazione di alcune società specializzate nei vari settori della comunicazione e marketing abbiamo creato un team fortemente motivato. Per quanto complesso e non sempre facile, è per me sempre molto stimolante presiedere il tavolo dei lavori di Oriocenter; proprio grazie al nostro continuo e approfondito confronto, nel corso degli anni, Oriocenter ha saputo aggiornarsi e crescere, senza però mai rinunciare alla propria identità. Ecco perché sarò lieto di fare mie i suggerimenti delle Donne di Dimmi! al fine di trasformare Oriocenter nella meta ideale anche per i più piccoli.

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Torno con il mio ex? Quante volte sarà capitato anche a te e alle tue amiche, di risentire un ex quasi dimenticato? E magari una chiacchierata al telefono si è trasformata in un caffè e poi, in una cenetta a lume di candela. Insomma, l’ipotesi di rimetterti con il tuo ex, è sempre più reale. Ma sarà un errore? Questo test ti aiuterà a riflettere sull’argomento, dandoti anche dei suggerimenti utili per una possibile ricostruzione del legame. 1 Quando vi siete conosciuti che cosa ti ha attratto subito del tuo partner? A Il suo sguardo d’intesa B La capacità di sintonizzarsi su di te C La sua enigmaticità 2 A pensarci bene, erano di più le volte in cui... A Eri felice B Stavi bene ma con alti e bassi C Eri insoddisfatto/a e avvertivi anche la solitudine 3 Prova a riflettere sulla principale manchevolezza del tuo partner A Il rifiuto di affrontare i problemi B La sua scarsa sincerità C La mancanza di fantasia

STOP ALL’OMOLOGAZIONE “Chi siamo? Siamo quelli che nella moda cercano l’originale, la cosa che ti sorprende, che ti arriva al cuore. Da noi non troverai quello che puoiriconoscere addosso a tutti, vogliamo rompere, vogliamo che l’unicità di tutti si ritrovi nella nostra ricerca. Inseguiamo la liberta’.”

4 La gestione del vostro tempo libero come avveniva? A Stando insieme con inventiva reciproca ed iniziative varie B Principalmente insieme ma con poche idee C Spesso ciascuno per conto proprio 5 Dopo la rottura il tuo ex partner ha cercato un riavvicinamento? A Sì e con convinzione B No, ma gli amici in comune mi hanno riferito che è sofferente C No e non ho saputo più nulla

MAGGIORANZA DI A: Siete due metà della stessa mela Siete nati per stare insieme. In passato non siete stati in grado di gestire incomprensioni e problemi, forse avete seguito qualche consiglio sbagliato, che vi ha portato a dividere le vostre strade. Da subito, però, avete capito di aver fatto un errore. Con lui vicino ti senti più serena e felice e sai che ogni problema potrà essere risolto con tranquillità. Corri da lui, ti sta aspettando a braccia aperte.

MAGGIORANZA DI B: Non perdetevi di vista Probabilmente la vostra storia non ha mai funzionato in modo realmente soddisfacente ma sarebbe comunque un peccato perdervi di vista. Forse la rottura è stata determinata dalla richiesta di maggiore autonomia da parte di uno di voi; stando insieme da poco tempo, non siete riusciti a comprendervi in modo adeguato. Il vostro caso sembra lasciare qualche possibilità di ripresa; per il momento cercate di non perdere i contatti, sviluppando magari un rapporto di amicizia.

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MAGGIORANZA DI C: Meglio single! Nel tuo caso, la vita di coppia sembra alquanto problematica; sembri molto legata ai tuoi spazi e difficilmente riesci ad adeguarti a quelli altrui. Per questo sembri maggiormente predisposto alla vita da Single. Ricorda comunque che vivere sotto lo stesso tetto e condividere maggiormente la vita di coppia, non significa affatto rinunciare alla propria libertà, sempreché vi siano comprensione, rispetto e fiducia reciproca.

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A tutto Occhiale E’ l’accessorio estivo per eccellenza, appoggiato vanitosamente sul naso, ci accompagna lungo tutta la bella stagione, diventando un accessorio davvero indispensabile. Ma quali modelli scegliere per l’estate 2013? Queste le tendenze che vanno per la maggiore. E’ sicuramente l’occhiale tondo ad avere maggiore successo quest’estate. Come Giotto insegna, il cerchio deve essere assolutamente preciso e possibilmente di grande dimensione. Metello leggerissimo per gli occhiali Mykita, in collaborazione con lo stilista Damir Doma. Il giallo è il colore del sole, del caldo e dell’estate. Ecco allora che proprio di giallo si tingono le lenti e la montatura degli occhiali disegnati dai più grandi stilisti mondiali, come questi di Louis Vitton. Sarà la montatura, la vera protagonista della stagione. Grande, ironica ed eccessiva, potrete scegliere tra un’infinità di forme e colori. Iconica e davvero divertente quella Chanel. Arrivano direttamente dallo spazio, futuristici e d’avanguardia, sono gli occhiali dalla montatura geometrica. Tagli netti e squadrati, per montature grandi che nascondono quasi tutto il viso. Miu Miu.

E’ come un camaleonte; in ogni video, evento o live, sfoggia un look sempre diverso, che non si limita a un cambio di abito, ma a una trasformazione a 360 gradi. Ha cambiato acconciatura più volte di quanto possiamo ricordarci, per non parlare delle sue curve, una volta da modella, la volta dopo da pin up anni ’50. Lei è Rihanna, e queste sono le sue metamorfosi.

Dimmi! blogger...

Borse

ecco le tendenze dell’estate… A cura di HOOK

“Questa non è che una borsa, ma ci sentiremmo nude, senza”. Questa perla di saggezza, un’ovvietà per ogni donna, è pronunciata da Carrie Bradshaw in “Sex and the city”, diventata ormai un riferimento imprescindibile, per chiunque veda la moda come passione e come gioco. La borsa, accessorio irrinunciabile e perfetto coronamento di ogni look, quest’estate ci piace così: Modello: La dimensione deve essere media o grande, perfetta anche la tracolla; si apre una stagione all’insegna della comodità. Modelli quindi pratici, che possano essere indossati durante tutto l’arco della giornata, dal lavoro fino all’aperitivo con le amiche. Materiali: E’ sicuramente la pelle ad avere la meglio. Siamo in estate, fa caldo e la pelle si adatta diventando morbida, leggera e destrutturata; vanno per la maggiore la nappa e il suède. Lavorazioni: Dall’inverno scorso ci portiamo dietro le borchie, che saranno protagoniste anche dell’estate. Ma ad arricchire borse di ogni forma e dimensione, ci saranno anche tante cerniere, lacci, manici lunghi e corti, tasche e fibbie. La pelle, infine, avrà un aspetto volutamente vissuto, quasi rovinato, per un effetto vintage sempre di tendenza. Colori: Alle più classiche nuance naturali del cuoio, della sabbia e del tortora, si uniranno toni più solari e decisamente più estivi, come il verde e il giallo. Fantasie: Il militare rimane un must have anche di questa stagione, sia nelle borse da giorno che nelle pochette da sera, meglio ancora se in canvas. Di spunti ve ne abbiamo dati tanti…ora non vi resta che scegliere la vostra borsa preferita!

Come ogni rivista femminile che si rispetti, anche DIMMI! Avrà la sua personalissima e super preparata fashion blogger. Le dedicheremo una sezione del sito, in cui Eleonora – questo il suo nome – vi terrà aggiornate costantemente con tutte le news e le tendenze della moda. Ma il nostro blog non si limiterà a questo; Eleonora posterà anche tante interessanti notizie e immagini di design, food, attualità, viaggi e celebrities, per raccontarvi il nostro mondo femminile a 360 gradi. Vi aspettiamo sul sito www.dimmibg.it dove oltre al blog di Eleonora, troverete tanti contenuti interessanti e la rivista sfogliabile.

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E’ arrivata l’ estate risveglia la tua pelle! A cura di Gabriela Oancea, GABY CENTRO DI BELLEZZA

E’ arrivata finalmente l’estate, ma la pelle del viso proprio non ne vuole sapere di risvegliarsi. Ancora in sintonia con l’inverno, appare, infatti, grigia, opaca e giù di tono. Urge un serio e immediato programma di rivitalizzazione, per darle una decisa botta di vita. La prima cosa da fare è un Peeling, per favorire il ricambio cellulare ed eliminare le cellule morte, una delle principali cause dell’aspetto opaco e spento dell’epidermide. Usando prodotti naturali come lo zucchero di canna e olii a base di frutta, la pelle acquisterà immediatamente un colorito più roseo e luminoso. Dopo il peeling, è necessario applicare una maschera purificante; è importante che i prodotti utilizzati siano naturali e antiallergici, adatti anche alle epidermidi più delicate. Il lievito di birra, ad esempio, è formidabile per ottenere una pelle pulita, morbida e raggiante. Ma non è solo il viso a risentire degli effetti negativi dell’inverno; tutto il corpo ha bisogno di rigenerarsi, mani e piedi compresi. Un massaggio a base olii naturali, estratti di frutta e fiori, risveglierà i sensi, tonificherà la pelle e infonderà energia a tutto il corpo. Si tratta di trattamenti che possono essere fatti in casa; è vero però, che tutte ci meritiamo un po’ di coccole tra le mani esperte di un’ estetista; lei saprà consigliarci al meglio, in base alla nostra pelle e alle nostre esigenze; i risultati saranno più evidenti e professionali e anche il nostro spirito godrà dei benefici effetti di una giornata dedicata alla bellezza...

Stanca e stressata? Ci pensa l’Hair Stylist A cura di Elena Prestini Officine 31

Porta i bambini a scuola, passa in lavanderia, fai la spesa, vai all’appuntamento di lavoro, pulisci casa… che stress! Noi donne siamo sempre di corsa e tra un impegno e l’altro, non abbiamo mai tempo da dedicare a noi stesse, al nostro aspetto e al nostro stile. Ritagliarci un momento di relax, in cui far riposare corpo e mente è fondamentale, altrimenti rischiamo di scoppiare. Anche un taglio di capelli, una piega o un trattamento, da questo punto di vista, possono essere utili; non si dovrebbe andare dal parrucchiere solo per necessità, ma anche, e soprattutto, per farsi coccolare da mani esperte, in grado di esaudire i nostri desideri di stile. E’ importante, per questo motivo, scegliere un salone in cui ci si possa sentire a proprio agio, in cui colori, profumi e suoni siano in armonia con noi stesse, in cui, ad esempio, poter sfogliare un libro o una rivista per ingannare l’attesa. E’ ancora più importante, poi, rivolgersi a una hair stylist, che sappia consigliare al meglio e interpretare i nostri desideri; non esistono mode e tendenze, ognuna di noi ha bisogno di un taglio personalizzato che si adatti alla forma del viso e che risponda alle nostre esigenze. L’hair stylist dev’essere in grado di esaudire i nostri sogni e deve saperci aiutare – con un trattamento e un taglio “giusto” - a ritrovare l’energia persa, a riscoprire la femminilità nascosta e a ritrovare la personalità sopita. Per questo motivo consiglio a tutte le “donne di corsa”, un taglio elegante e femminile ma comunque con un tocco originale e personale, per sentirsi sempre belle e in ordine, anche tra i mille impegni di un’ordinaria giornata di follia…

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La cura del corpo e dello spirito? Usa i colori e i profumi della natura! A cura di Giuliana Colosio, SUITE IN THE CITY Siamo abituate a rivolgerci all’estetista quando abbiamo bisogno di una ceretta, di una manicure o di un peeling esfoliante; ma l’estetica non è solo questo. Esistono numerosi trattamenti che, attraverso olii essenziali, massaggi mirati e prodotti naturali, curano tensioni e stati d’animo negativi, riportando serenità mentale oltre che fisica. Un trattamento che consiglio è quello creato da Altearah Bio, marchio francese che propone un approccio multisensoriale al benessere. Proponendoti 14 colori tra cui scegliere, associati a 14 fragranze naturali, il trattamento è in grado di dare una risposta olistica alle varie problematiche del corpo e dello spirito, coinvolgendo vista, olfatto e tatto. Tutto parte dalla scelta spontanea di un colore che rappresenti il tuo bisogno del momento, per esempio: allentare le tensioni, tonificare la mente, purificare il corpo. Scelto il colore e la profumazione, inizia il massaggio che, oltre al corpo, coinvolgerà anche la mente e lo spirito, per un momento di puro piacere e isolamento dallo stress quotidiano. Altro elemento fondamentale in questo approccio psico-fisico all’estetica, è il sale dell’Himalaya. Ricco di ben 84 elementi naturali e oligoelementi, il sale dell’Himalaya si rivela un potente alleato

per la salute e il benessere della persona; racchiude in sè proprietà vitali per i tessuti del corpo ed è un’autentica miniera di sostanze utili per il corretto funzionamento del metabolismo. Un massaggio con questo sale, allontanerà i disturbi causati da una cattiva alimentazione e dallo stress, purificando sia il corpo che la mente. Non vi resta che provare di persona questi trattamenti; sono sicura che ritroverete in breve tempo il benessere che tanto stavate cercando.

Make up: “la regola delle F” Frutta, Fluo e Femminilità

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A cura di a cura di Guenda Rohrich

Come ci truccheremo quest’estate? Quali colori e quali texture potremo osare e a quali classici potremo ispirarci? Dalle passerelle di tutto il mondo, ecco arrivare fresche e divertenti, le novità imperdibili dell’estate, per un make up sempre di tendenza e super glamour. Quella del 2013 sarà l’estate degli estremi, che vedrà alternare colori fluo e tinte forti, a nuance più tenui e dall’effetto “nude”. Obbligatorio puntare sullo sguardo; gli occhi, infatti, saranno i veri protagonisti della stagione. Largo quindi a colori decisi e luminosi, in particolare verde menta, turchese e arancione. L’ombretto potrà essere applicato in modo deciso, con disegni netti e geometrici; il mio consiglio, però, è quello di sfumare; solo sfumando, infatti, eviterete di eccedere con il colore, scongiurando il tanto temuto effetto “clown”. Non passa mai di moda lo smoky eyes, che subisce variazioni colorate; immancabile sarà lo smoky argento. Anche l’eyeliner nero anni ’50 andrà alla grande, con il flick – la famigerata e tanto difficile da disegnare linea finale – rivolta verso l’alto. Nuance fruttate anche per le labbra. L’estate è la stagione della passione e dei baci; prepariamoci allora con tinte tropicali: corallo, pesca, albicocca, arancione e il sempre intramontabile rosso. Tutte rigorosamente mat. Se colori così decisi non fanno per voi, un semplice color “nude” potrà fare al caso vostro, per un effetto “acqua e sapone” sempre elegante e chic. E infine il blush; anche qui largo ai toni del rosa e del corallo, ma mi raccomando, non mi stancherò mai di dirlo… sfumate, sfumate e sfumate!

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Largo finalmente a minigonne e shorts! Ma i peli? Aiuto!! A cura di NOMASVELLO

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Sole e capelli Come prevenire l’effetto “paglia” A cura di Ettore, ETTORE PARRUCCHIERE

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Di giorno sole, caldo, sudore, salsedine, cloro e sabbia; di sera shampoo, pettine e phon: in questi termini l’estate è un vero e proprio incubo per i capelli. Il rischio maggiore è che la luce e il calore li ossidino, disidratandoli e riducendo così lo strato di pigmenti che serve a dare protezione e colore. Il risultato saranno capelli stopposi, opachi e deboli, soprattutto per le chiome tinte. La parola d’ordine è, come sempre, prevenzione: così come per la pelle, è buona norma applicare una protezione anche sui capelli; distribuendo un olio con filtro di protezione UVA, arricchito di vitamine, assicurerete una maggior idratazione al capello. Altra regola importante è quella di lavare più spesso i capelli durante la stagione estiva, avendo cura di eliminare sale, sabbia e sudore, usando uno shampoo delicato. Indispensabile è il balsamo che ci permette una facile pettinabilità, senza spezzare le fibre; in caso di capelli particolarmente secchi e indeboliti, si può applicare oltre che dopo, anche prima dello shampoo. Infine, l’applicazione di una maschera rigenerante, darà un risultato ottimale. L’asciugatura non deve essere aggressiva e il phon dovrebbe essere tenuto almeno a 30 centimetri dal cuoio capelluto, in quanto il calore intacca le proteine dei capelli. Ma se in vacanza avete trascurato la cura dei capelli, e al rientro vi ritrovate con una chioma secca e crespa come paglia, non abbiate paura. Vi consiglio un trattamento lisciante a base di keratina, che renderà i vostri capelli morbidi, lucenti e addomesticati, facilitandovi anche la piega, che farete in pochi minuti senza bisogno della piastra.

Qual è l’incubo peggiore di ogni donna? La cellulite, le smagliature o i peli superflui? La sfida è ardua, ma se per le prime due la soluzione è più difficile, per i peli un rimedio facile, veloce ed efficace c’è: si chiama luce pulsata. Sicuramente ne avrete già sentito parlare: il pelo viene eliminato tramite l’utilizzo della luce, garantendo un risultato permanente. Gli interrogativi su questo tipo di trattamento sono numerosi, ma all’interno del nostro centro troverete personale altamente qualificato pronto a darvi una consulenza specifica, atta a dissipare ogni dubbio. Prima di tutto capiamo nello specifico come funzioni il trattamento; la luce applicata sopra la pelle, si trasforma in calore distruggendo il follicolo pilifero. Questo significa che la melanina del pelo assorbe la luce e la conduce alla radice del pelo stesso, distruggendo le cellule che lo alimentano. In questo modo il pelo muore e cade. Prima di ogni trattamento è importante porre una serie di domande riguardo al tipo di pelle, di colore e di spessore del pelo, per avere tutte le informazioni utili e studiare, così, un trattamento specifico per ottenere il risultato desiderato. In seguito, è fondamentale fare un test di prova sulla zona da depilare. Uno dei vantaggi del macchinario Nomasvello è quello di poter eseguire i trattamenti anche su pelle abbronzata tramite la tecnologia Safe and Sun. Anche la bellezza più mediterranea potrà cosi finalmente liberarsi dall’incubo dei peli e sfoggiare una pelle liscia e morbida.

Estate a portata di… unghie A cura di Barbara Valtellina Estetica Mania

Un’alimentazione scorretta può causare carenze molto importanti, di ferro, calcio e zinco; questa mancanza si ripercuote sulla salute delle unghie, che sono particolarmente sensibili; per questo motivo tendono a sfaldarsi e indebolirsi, perdendo il classico colore roseo. La ricostruzione delle unghie, fatta da un professionista, può aiutarvi a renderle più forti, vi donerà un aspetto più curato e potrete divertirvi con tanti colori e fantasie. Sull’unghia naturale ben preparata, viene steso un sottile strato di gel che, indurendosi, crea una base solida, da modellare nel modo più naturale possibile; dopo aver dato la forma desiderata, si passa alla colorazione e alla sigillatura. Colori pastello e tinte fluo, da miscelare anche tra di loro formando fantasie molto particolari; unghie in technicolor, che vedono il giallo sfumare sul verde, il rosso sul rosa, il verde sull’azzurro, il fuxia sul viola; un’unghia diversa dall’altra, tutte molto colorate e estive. Queste le numerose tendenze per l’estate, adatti ai gusti e allo stile di ogni ragazza. Per le signore, i colori sono più naturali e delicati; qualche eccezione è concessa solo per i toni del rosso e del fuxia, da portare nelle occasioni più particolari. Piace molto anche “l’half moon manicure”, una moda in uso negli anni venti, che mette in risalto lo spazio semisferico alla base dell’unghia, con due colorazioni diverse. Mi raccomando, prestate attenzione ai prodotti che vengono utilizzati; controllate che abbiamo le certificazioni di legge, e che le persone che avete davanti siano professioniste qualificate e non persone che si improvvisano esperti nel settore. Servono molti studi e tanta esperienza per fare questo tipo di lavoro; i danni che si posso causare, infatti, sono più gravi di quanto si pensi. L’estate è arrivata, sbizzarritevi con i colori e largo alla fantasia!

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“Dottoressa, ho i denti gialli” “Ci abbini una bella cravatta marrone!” A cura della Dottoressa Chiara Balestrieri La tarda primavera e l’inizio dell’estate portano inesorabilmente con i primi caldi, inviti e partecipazioni alle più svariate cerimonie e, dal battesimo del figlio al matrimonio del nipote, celano lo spauracchio delle famigerate fotografie di famiglia che resteranno a imperituro ricordo su album mostrati a eredi e amici, nei secoli dei secoli….. Accade quindi che in studio, magicamente e puntualmente, fiocchino le esternazioni del dubbio sulla propria estetica: “Dottoressa, secondo lei, ho i denti gialli??”; “Mi sono accorto che il colore dei miei denti è molto peggiorato con gli anni…. È una malattia??”; “E se facessimo un bello sbiancamento? Cosa ne dice??”…. e via discorrendo. Vorrei qui tentare di sfatare qualche mito e consigliare, spero al meglio, L’esteta dell’abbronzatura che sta così bene con un sorriso bianchissimo, e la sposina disperata, perché non potrà mai sorridere nel giorno più bello della propria vita. Innanzitutto chiarirei che, eccezion fatta per le situazioni più gravi di striature multicolore spesso associate ad utilizzo di specifici farmaci in tenera età per cui subentrano anche problematiche psicologiche e di relazione, il colore di una dentatura sana non ne pregiudica in alcun modo la funzionalità; si mastica allo stesso modo con i denti gialli o bianchissimi! Ragion per cui la decisione di effettuare uno sbiancamento estetico è assolutamente personale e non del professionista a cui ci si rivolge, il quale potrà invece sicuramente consigliare al meglio sull’eventuale tipo di trattamento da effettuare. In commercio esistono svariati prodotti che promettono di donare una dentatura che pare appena passata in candeggina, assolutamente accessibili a tutte le tasche; hanno però lo svantaggio di non tener conto dell’individualità di ogni sorriso…. Grazie al cielo non siamo tutti uguali! Il personale grado di sensibilità dei denti, che può aumentare con questo tipo di prodotti; i restauri già presenti, otturazioni o protesi che ovviamente non verranno sbiancati; le abitudini alimentari e di vita di ognuno di noi, possono sicuramente pregiudicare la durata, e addirittura la riuscita, di uno sbiancamento effettuato con prodotti non idonei. Altro punto fondamentale da chiarire è l’importanza del colore di partenza - cara signora dai denti giallo ocra, difficilmente otterrai un sorriso alla Simona Ventura! -; una miglioria anche ottima è indubbia, ma non tutti potranno raggiungere lo stesso risultato! Lo sbiancamento estetico professionale può essere effettuato in studio direttamente dal dentista e con l’ausilio o meno di lampade e laser specifici; in genere sono sufficienti una o due sedute per raggiungere il risultato desiderato; consigliabile quindi per chi desideri buoni risultati immediati a discapito del lato economico. Oppure, nei casi più semplici, in cui non si abbia fretta ma si voglia unire un piccolo risparmio, si può optare per uno sbiancamento da effettuare a casa propria, in genere notturno, con l’utilizzo di uno specifico kit personalizzato e creato dal proprio dentista. Attenzione! Esistono anche casi in cui non sia indicato o sarebbe inutile uno sbiancamento. Una visita odontoiatrica accurata potrà indicare soluzione più adatta al vostro problema, ad esempio una semplice ed estetica applicazione con faccette di ultima generazione…delle quali parleremo nella prossima puntata!

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Ozonopatia la tua pelle implora ossigeno

A cura di Delia Pontremoli

...Ho una grande passione per la salute e per il benessere, probabilmente ereditata da mio padre, biologo e imprenditore in ambito sanitario. Da anni m’interesso di dermocosmesi e degli effetti che essa ha sulla pelle; ne parlo nel corso di una trasmissione televisiva intitolata “Esperienza Benessere” in onda Su Canale Italia e su Sky, il mercoledì alle 19.30. Questa mia nuova rubrica all’interno di “Dimmi!” nasce con lo scopo di mettere a disposizione la conoscenza da me acquisita in merito a una nuovissima linea di trattamenti d’eccellenza, raggruppati sotto il nome di “Ozonopatia”. Tali trattamenti o cosmeceutici all’ossigeno-ozono (formulati e brevettati dal centro di ricerca Multiossigen) rispondono a un concetto tanto semplice quanto rivoluzionario: portare ossigeno ai tessuti, migliorandone il microcircolo, la rigenerazione e la riparazione. Il principio attivo è l’ossigeno arricchito (O3) che, trasportato nel cuore della cellula, stimola l’attività dei mitocondri che sono la centrale energetica delle nostre cellule. Ne consegue che tali trattamenti topici siano veri e propri stimolatori del metabolismo della pelle e della rigenerazione del collagene tissutale. La loro attività è polifunzionale e si distinguono per la straordinaria efficacia che determinano nel curare difficili e antiestetici problemi cutanei: rughe e segni di espressione, occhiaie, macchie dell’età, atonicità, foto danneggiamento, acne e impurità della pelle, microcircolo rallentato, ulcere, cellulite..e molto altro ancora. Questi prodotti nascono da una lunga e approfondita ricerca scientifica, e si trovano solo in Farmacia. Sono lieta di parlarvene e di svelarvene le proprietà, avendone testato l’efficacia in prima persona: i risultati sono stati sorprendenti. Vi aspetto a settembre con la presentazione di uno dei prodotti della linea Ozonopatia.

La ritenzione idrica, questa sconosciuta A cura di Individual Training Company E’ il cruccio di ogni donna, magra o in carne che sia, non conta; la famigerata ritenzione idrica, prima o poi presenta il conto, trasformandosi in un vero e proprio incubo. Fenomeno complesso e multifattoriale, a differenza di ciò che si pensi, non è risolvibile attraverso trattamenti estetici, integratori o esercizi casuali in palestra. Per risolvere seriamente il problema, la prima cosa da fare è un esame approfondito della composizione corporea - in modo personalizzato - che misuri acqua totale, stati infiammatori, grasso corporeo sottocutaneo e viscerale, oltre che il livello muscolare e il metabolismo. Anche lo stress, acuto o cronico, può enfatizzare la ritenzione idrica e la flaccidità. In base a questi dati oggettivi, il secondo step prevede l’elaborazione delle curve alimentari tramite un’intervista approfondita per inserire variazioni utili al successo. Non ultima la verifica costante dei risultati, a brevemedio termine, per apportare correzioni e variazioni nella scheda d’allenamento e nella pianificazione alimentare, sempre da condividere con il cliente nella realtà quotidiana. Tutto questo può essere affrontato in modo veloce e non invasivo, grazie all’aiuto di esperti del settore che, a differenza di tutti i metodi fai-da-te, saranno in grado di dare un aiuto professionale e deciso contro la ritenzione idrica, scongiurando la sua trasformazione in qualcosa di ancora più mostruoso… la cellulite!!!

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“O Cavolo! L’estate è alle porte e io come al solito non ho combinato niente! Devo mettermi in forma in tempo zero”. In quante abbiamo fatto questo pensiero? Problema numero uno della primavera che, dopo un inverno nascoste sotto pesanti maglioni di lana, ci costringe a spogliarci e mostrare un fisico, forse non troppo curato. E’ questo il periodo in cui, ovunque, si materializzano metodi, più o meno disparati, per perdere peso; c’è la dieta delle verdure unicamente verdi, quella dell’acqua che “intelligentemente” consiglia di bere quando sopraggiungono i morsi della fame; c’è chi consiglia di correre tre ore al giorno senza magari avere la minima preparazione fisica e c’è chi, poi, suggerisce beveroni dal contenuto misterioso. Insomma, è risaputo che i metodi per perdere peso “fai da te”, celino più rischi che benefici; per questo motivo, ho chiesto la consulenza a un esperto nel settore, Raoul Saccone della palestra Il Club, che mi ha dato qualche sano consiglio per il raggiungimento di una forma fisica smagliante.

Estate come mettersi in forma ...con la testa

A cura di Raoul Saccone

“Non c’è niente che faccia più male di una dieta drastica e improvvisata. Quando prendete la decisione di mettervi in forma, la primissima cosa che dovete fare è consultare un medico. Solo dopo un’attenta visita, infatti, potrete dedicarvi serenamente all’attività fisica; fate un giro anche dal dietologo, vi consiglierà un’alimentazione adeguata alle vostre personali necessità, certamente più efficace di una scelta a caso tra tante. Ovviamente l’alimentazione gioca un ruolo fondamentale; dovete trovare la forza di essere costanti e mangiare sano, altrimenti ogni sforzo fisico sarà vano. Passerò per quello noioso e un pò bacchettone, ma i peggiori nemici del nostro corpo sono fumo, alcool, disordini alimentari e sedentarietà; moderare queste cattive abitudini porterà benefici immediati. Arriviamo ora all’attività fisica vera e propria. La cosa più importante di tutte è divertirsi! Solo unendo l’attività fisica al divertimento, potrete infatti, assicurarvi un buon risultato. Affidandovi a strutture specializzate, troverete l’esercizio che fa per voi: ginnastica a ritmo di musica, esercizi personalizzati per le proprie esigenze, amici con cui chiacchierare, zone relax per riposarsi e moltissime attività tra cui scegliere. Solo così l’attività fisica verrà fatta con piacere, la fatica passerà in secondo piano e senza nemmeno che ve ne rendiate conto, arriverete all’estate con un fisico invidiabile.

O3 la formula del benessere Ozonopatia è una linea di prodotti cosmetici all’ozono unica ed esclusiva che porta miglioramenti immediati e visibili sin dalle prime applicazioni. Questi prodotti detergono in profondità e purificano la pelle mentre la idratano, rimuovono delicatamente le cellule morte e stimolano la microcircolazione. Riducono i segni del tempo, le infiammazioni e gli arrossamenti. Sono coadiuvanti nel trattamento di herpes simplex e herpes zoster, nel trattamento di ulcerazioni, contusioni e distorsioni, gonfiori, pesantezza e stanchezza di gambe e caviglie. Sono utili nel combattere efficacemente le macchie scure della pelle, igienizzano le mani, ripristinano la circolazione sanguigna e linfatica e stimolano la circolazione periferica, aiutando l’organismo a espellere scorie e tossine. Decongestionano e rivitalizzano il cuoio capelluto, combattendo la devitalizzazione e la caduta dei capelli. Igienizzano il cavo orale, rinforzano le gengive più delicate ed esercitano un’azione sbiancante. I trattamenti topici a base di ozono costituiscono un vero salto di qualità; vai in farmacia a conoscere la nuova linea cosmeceutica all’ossigeno ozono! www.ozonopatia.com Tel: 035 302751

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E’ il problema estetico più diffuso tra le donne. Ci ossessiona perché, nonostante l’impegno, i sacrifici e i numerosi rimedi provati, lei resta sempre lì e ad andarsene proprio non ci pensa!

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Fine dei denti macchiati, della puzza di fumo, ma soprattutto addio al tabacco e, di conseguenza, minor probabilità di gravi problemi di salute. Questi in sintesi i vantaggi della sigaretta elettronica, vero e proprio fenomeno sociale e commerciale degli ultimi mesi, che ha portato le città a riempirsi di punti vendita pronti ad accogliere fumatori pentiti. Se ancora non lo avete fatto, per iniziare il vostro percorso di redenzione non vi resta che scegliere il modello e la fragranza che più vi aggrada e lasciarvi consigliare sul percorso migliore per un allontanamento non traumatico dal vostro vizio. Se non siete fumatori, sicuramente conoscete qualcuno che lo è; per loro la sigaretta elettronica sarà un regalo apprezzato, se non subito sicuramente in futuro.

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Predisposizione genetica, alimentazione, equilibrio ormonale e stile di vita: sono questi i quattro fattori principali causa della cellulite. Per sconfiggerla è necessario quindi partire dalla superficie, per arrivare in profondità. E’ chiaro che alimentazione e attività fisica siano di fondamentale importanza per la soluzione di questo problema, ma quando, nonostante tutti i nostri sforzi, non vediamo risultati concreti, è necessario operare dall’interno. La mesoterapia è forse una delle poche tecniche contro la cellulite, scientificamente provate. Il prezzo da pagare non è eccessivo, né in termini economici, né in termini di dolore, e non presenta controindicazioni. Come funziona? Grazie a micro punture, s’iniettano sotto pelle elementi naturali, in grado di eliminare le tossine presenti nel tessuto colpito e di migliorarne così l’aspetto. La terapia si divide in due momenti: il primo prevede un trattamento a domicilio e un regime alimentare controllato, il secondo richiede delle visite settimanali per effettuare le iniezioni. I risultati saranno da subito visibili e la cellulite si ridurrà in breve tempo. Ovviamente per questo tipo di trattamento è importante rivolgersi a un medico specializzato, che vi segua durante tutte le fasi della cura e che conosca perfettamente la vostra anamnesi. Solo in questo modo il medico potrà studiare una cura personalizzata, in base alle vostre esigenze e ai vostri disturbi e sarà quindi in grado di risolvere più efficacemente il problema. Ma la mesoterapia non è una cura prettamente estetica, anzi! Grazie ai prodotti naturali che sono utilizzati e alle “punturine” che rendono più efficace l’assunzione del farmaco, questo trattamento può essere impiegato anche per risolvere situazioni di dolore articolare, muscolare od osseo, come ad esempio lombalgia o dolore cervicale. Insomma, grazie alla mesoterapia, diversi problemi estetici e fisici possono essere risolti con efficacia; la cosa importante è farsi seguire da un’equipe di medici specializzati che sarà in grado di rispondere alle domande, colmare i dubbi e le paure ma, soprattutto, trattare al meglio il problema.

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Disporre la frolla su uno stampo di 24 cm (imburrato o con carta da forno) e bucherellarla con la forchetta. Coprirla con alluminio e qualche pugno di legumi secchi di modo che non si alzi durante la cottura. Cuocerla in forno già caldo a 180° per 20-25 min e lasciarla raffreddare. Intanto mettere a bagno la gelatina in acqua fredda e portare a bollore il latte con la vanillina. Montare i tuorli con lo zucchero. Versare il latte a filo, mescolare e cuocere a fuoco basso per 10 min, mescolando. Lasciare intiepidire e incorporare la gelatina strizzata e quindi la panna montata. Fare fondere il cioccolato a bagnomaria e versarlo sul guscio della frolla. Aggiungere 250 g di FRUTTI DI BOSCO e quindi coprire con la crema preparata. A volte a me ne avanza un pò, dipende da quanto son alti i bordi... Fare raffreddare in frigo per 2 ore. Prima di servire, decorare con i FRUTTI DI BOSCO rimasti.

Il mare a Bergamo Profumi e sapori Da noi i piatti saporiti della tradizione orobica/partenopea

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Il potere dell’aperitivo A cura di Giorgia Longhi, LE BLANC

Il capo ti ha tartassato tutto il giorno, le colleghe non hanno fatto altro che spettegolare e, come se non bastasse, hai concluso in bellezza litigando animatamente con il fidanzato… insomma, una giornata decisamente da dimenticare. Quando l’umore è sotto i tacchi e ti senti più sfortunata di Calimero, un solo rimedio farà girare le cose per il verso giusto: un aperitivo tra amiche! Uno spritz ghiacciato, un buon bicchiere di vino o un analcolico fruttato, il tutto accompagnato da gustosi e invitanti finger food; è questo il segreto per la felicità eterna. Se poi aggiungiamo la giusta dose di chiacchiere e un dolce sottofondo musicale, lo stress e le preoccupazioni accumulate durante il giorno evaporeranno in un istante. Non per niente si chiama “happy hour”, l’ora più felice della giornata. Ma perché un aperitivo possa essere degno di questo nome, ci sono delle regole da rispettare: QUANDO: dalle 17:00 alle 21:30. DOVE: il design e l’atmosfera sono fondamentali e devo mettere sempre a proprio agio, da scegliere in base all’umore. COSA: ai più classici cocktail e vini, si possono alternare drink più originali, a base di frutta e spezie. CON CHI: amiche, fidanzati o colleghi; non importa con chi ci si accompagna, l’importante è che non ci siano musi lunghi. PERCHE’; semplice, è il metodo migliore per riacquistare il sorriso.

Mi sposo dove organizzo il ricevimento? Ecco il nostro consiglio

I dolci profumi dei fiori, il cielo terso e luminoso, i colori che si scaldano e rendono magico ogni momento. L’estate porta con sé amore e romanticismo; una stagione misteriosa e stimolante, che non di rado, spinge le coppie d’innamorati a convolare a nozze. Organizzare un matrimonio, però, non è facile; sono mille e più le cose cui pensare: abito, cerimonia, fiori, foto, inviti, bomboniere e, cosa più importante di tutte, la location. Se desideri un’ambientazione mozzafiato, che incornici il tuo matrimonio rendendolo unico e speciale, il ristorante Roof Garden è ciò che fa per te.

Situato all’ottavo piano dell’Hotel Excelsior San Marco, nel cuore di Bergamo, Roof Garden Restaurant è una struttura unica: un cubo di cristallo che offre una spettacolare vista sulla città e sulle antiche mura venete; uno scenario che renderà ancor più emozionante il tuo giorno speciale. Potrai studiare il menù più adatto ai tuoi gusti direttamente con lo chef, che ti consiglierà sia tradizionali ricette bergamasche, che ricercati piatti di pesce. L’allestimento potra’ essere personalizzato e la torta realizzata come piu’ vi piace. Dopo la cena potrai intrattenere in tuoi ospiti con un ricco open bar e con la musica scelta da te, che diventerà il perfetto incoronamento di una cerimonia speciale. E se dopo tutte le emozioni di questa giornata, sarai un po’ stanca, l’Hotel Excelsior San Marco sarà lieto di accoglierti e coccolarti in una delle sue meravigliose stanze.

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A cura di Barbara Valtellina

Ecco alcuni utili consigli per una cena dal successo assicurato L’estate è finalmente arrivata; giornate lunghe e assolate, colori caldi e profumi freschi e inebrianti. Cosa c’è di meglio di una cena tra amici per festeggiare questo magico momento dell’anno? Ecco alcuni utili consigli per una cena dal successo assicurato: Per una cena elegante, la prima cosa cui pensare, sono i sottopiatti. Possono essere di qualsiasi colore e forma, l’importante è che siano abbinati al colore della tovaglia e del centro tavola. La tovaglia va scelta con cura, ricamata è sempre d’effetto, magari tono su tono, di lino o di fiandra. Non scegliete mai tovaglie dai colori sgargianti o dalle fantasie geometriche e ricordate bene: il rosso va usato

I bicchieri vanno sulla destra, prima quello del vino rosso “ballons”, poi quello del vino bianco e infine quello dell’acqua. Il vino si serve nel decanter e l’acqua nella caraffa. Per una tavola primaverile, vi consiglio una tovaglia bianca, con sottopiatti di feltro colorati, dalle forme sinuose, che ricordano i fiori – io li ho ritagliati personalmente -. Per il centro tavola, l’elemento che più rimarrà impresso nella mente dei vostri ospiti, ho utilizzato piccoli mazzetti di fiori sui toni del rosa e del verde, messi in vasetti di vetro di varie forme. Ho aggiunto delle candele rosa e bianche, appoggiate su specchi rotondi. E’ così che, con pochi accorgimenti e un pizzico di fantasia, otterrete una tavola d’effetto,

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solo a Natale. E’ il momento di apparecchiare: sopra il sottopiatto, mettete un centrino sul quale appoggerete il piatto fondo, il piatto piano e il piattino da antipasto. Sulla destra mettete i coltelli con la lama rivolta verso l’interno, prima quello della carne e poi quello C Z EN del pesce, per finire il cucchiaio. A sinistra EN TR O CON V E N I E F vanno le forchette, dalla più grande, allaT più IORI E PIAN piccola; il tovagliolo va dopo le posate, sulla sinistra; si può mettere anche sul piatto, se decorato e d’effetto.

allegra e facile da eseguire. Consigli per accogliere: - I posti in tavola sono assegnati dalla padrona di casa; si alternano uomo e donna e si dividono le coppie; i padroni di casa si siederanno a capotavola. - Gli aperitivi e il caffe vanno serviti in salotto. - Intrattenere gli ospiti. Questa è la regola più importante di tutte, non sempre facile, ma che, se fatta bene, assicurerà il successo della vostra cena.

Edera mania! A cura di Monica Locatelli, Locatelli Fioristi

In città si sta diffondendo, in maniera incontrollata, direi quasi allarmante, una nuova tendenza; anzi, stando ai pareri di molti esperti dal pollice verde, potremmo parlare di una vera e propria mania: l’edera. E’ verde, rampicante e richiede pochissime cure; sarà per questo che, in breve tempo, l’edera è diventata il complemento d’arredo prediletto da architetti e interior designer che, costretti in case sempre più bianche e minimal, vedono proprio in questa piccola pianta dalle foglie romboidali, l’unico accessorio ammissibile per dare un tocco di originalità all’ambiente. Verde smeraldo, verde pisello, verde acqua o verde bottiglia: l’edera può variare in tantissime sfumature; l’importante è siano sempre rigorosamente di colore verde. Guai, poi, a suggerire ai bergamaschi doc, di aggiungere un tocco di colore alle loro splendide e immacolate dimore; una piccola primula gialla, una delicata azalea rosa o un’elegante orchidea; il più delle volte risultano, ai loro occhi, quasi volgari e comunque per niente indicate alle loro spesso algide regge. Con l’arrivo dell’estate, è però giunta l’ora di fermare questa monotona e monocromatica tendenza: basta con il “total green”! Allargate i vostri orizzonti e sperimentate. Scoprirete che anche con il giusto accostamento di colori, che dai toni tenui e pastello delle begonie, arriva fino all’intensità di gradazioni piene come quelle dei tulipani, la casa acquisterà un nuovo, splendido, aspetto. I colori dei fiori vi regaleranno sensazioni magiche, che renderanno la vostra casa davvero unica e personale. Domani mattina andate a trovare il vostro fiorista di fiducia, aggiratevi tra le piante, e innamoratevi di un fiore colorato. Sarà una scelta di cui non vi pentirete!

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Un’ ESTIVA CENETTA tra amici…

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e malinconica... la Donna di Salvadori A cura di Selene Carboni, COLLEONI PROPOSTE D’ARTE

Colleoni Proposte d’arte ha da poco accolto nei suoi spazi un’interessante retrospettiva dedicata all’artista. La mostra è stata realizzata in memoria, non solo di un grande artista, ma prima di tutto di un amico che ha saputo condividere con la famiglia Colleoni, in particolare con Roberto, la passione per l’arte. La sensibilità spiccata di Salvadori volta alla ricerca della bellezza, pone l’artista a indagare con acume gli oggetti culminati nelle nature morte, ma soprattutto la figura femminile. È la donna il punto cardine del suo lavoro, soggetto principe della maggior parte delle opere in mostra. L’universo femminile viene indagato dall’artista di origine toscana nelle sue varie sfaccettature e, nei numerosi ritratti,

realizzati per lo più con tocchi rapidi di pastello, egli cerca di coglierne il mistero: le sue donne, rappresentate in maggioranza negli ambienti intimi di una casa, sono figure assorte, pensierose, malinconiche, sfuggevoli allo sguardo sedotto dell’osservatore, quasi volessero mantenersene intimamente distanti. “… Il segreto è saper vedere…”, “…piacere agli occhi, arricchimento delle anime”. “Questa è l’arte…” così affermava Salvadori, e nei suoi disegni, nei suoi quadri dipinti a olio, vige un equilibrio formale e cromatico che dona alle opere una parvenza di rarefatto silenzio, dove le figure si stagliano sulla tela nude o vestite, in posa o a riposo e il loro stato d’animo è definito con pochi tratti di mano.

pink street art alicè pasquini A cura di Chiara Ce’

Per iniziare questa rubrica dedicata all’arte femminile, vi voglio parlare di una giovane artista italiana, talentuosa e fuori dall’ordinario, in quanto è una delle pochissime donne nel mondo a praticare la Street-Art: lei è Alice Pasquini, in arte Alicè. Nata nel 1980 a Roma, dove tutt’ora vive e lavora, è pittrice, scenografa, illustratrice, ma principalmente è un’artista di strada che ha avuto modo di lavorare in diversi Paesi del mondo, tra i quali Marocco, Australia, Russia, Gran Bretagna, Norvegia, Olanda. “Dipingo sui muri delle città, in Italia e nel mondo. Questa ricerca artistica nasce dalla necessità, come pittrice, di andare oltre i limiti della tela.”

Tutta l’opera di Alicè è dalla parte delle ragazze e racconta storie di vita reale. Le sue protagoniste sono donne di carattere, ragazze indipendenti o bambine curiose. Secondo l’artista, il valore delle sue opere risiede nel momento magico in cui il passante, non lo spettatore, si accorge del suo murales e dentro di lui nasce un’emozione, un pensiero, una sensazione. Questo è lo scopo di Alicè, creare un rapporto con i cittadini, con tutti i cittadini, non solo con quelli che vanno a vedere una mostra!

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Interior DESIGNER la soluzione a ogni problema

E luce sia!\

A cura di Ermanno Donadoni Spesso, quando scegliamo casa, spendiamo tutte le nostre risorse e anche tante energie, nella ricerca di una costruzione adatta alle nostre esigenze: piano alto, terrazzo, giardino, box doppio, lavanderia e mille altre cose. Trascuriamo invece un elemento importante … l’arredamento. Arredare casa non è semplice e i rischi di sbagliare e cimentarsi in un’impresa più difficile del previsto, sono alti. Un interior designer saprà darvi un punto di vista in più sull’argomento; vi aiuterà se non avete idea su come arredare casa, o se non siete pratici del settore. Sfatiamo il mito per cui l’interior designer sia solo per persone ricche e famose; la verità è che vi farà risparmiare una grande quantità di tempo, di denaro e di emicranie! Ecco cinque buoni motivi per chiedere la consulenza di un interior designer: 1. Risparmio. Può sembrare strano, ma assumere qualcuno per arredare casa vi farà risparmiare denaro; un interior designer accrescerà il valore della vostra casa, evitando errori costosi che potrebbero portare a inutili perdite di denaro. 2. Collegamento. Un interior designer è in grado di costruire un “ponte” tra voi e il vostro architetto o imprenditore, scongiurando così incidenti di progettazione nel piano generale. 3. Ampia disponibilità di risorse. Ci sono materiali e oggetti a disposizione degli interior designer che non sono accessibili al pubblico; avrete a disposizione maggiori contatti, risorse, materiali e merci in generale. 4. Fattore “wow”. I progettisti possono aiutarvi a dare il fattore “wow” che stavate cercando. Sono portati a pensare in modo diverso, assolutamente fuori dall’ordinario! 5. Narratore visivo. Questo è il punto più importante. Un interior designer vi aiuterà a rendere unica la vostra casa. In ogni stanza ci saranno elementi che racconteranno la vostra storia, che vi faranno vivere emozioni speciali e trasformeranno la vostra casa in un angolo di paradiso!

A cura di Martina Pesenti LUCE IN

www.lucein.it

Era il 1879 quando Thomas Edison “diede alla luce” la rivoluzionaria lampadina. Riuscite a immaginare una città finalmente ben illuminata, in cui antiche e nuove architetture si fusero tra loro per divenire monumenti di luce nella notte? Una città in cui gli abitanti, per la prima volta, compresero l’importanza di un’atmosfera luminosa nelle proprie abitazioni. Fu così che, nei primi anni del Novecento, iniziò la storia del light design. Architetti e designers realizzarono numerose lampade, che ancora oggi sono sinonimo di avanguardia e creatività; elencarle richiederebbe un manuale, mi limiterò a citarvene alcune, tutte assolutamente evergreen! Nel 1930, Gio Ponti realizzò Bilia e 0024 per Fontana Arte. Nel 1950 e ‘60, i fratelli Castiglioni disegnarono l’insostituibile Arco, mentre Magistretti realizzò per Artemide la divertente Eclisse. Nel 1970, poi, nacque il “tormentone” Tizio di Artemide e il piccolo Cuboluce di Cini&Nils, ancora esposto al Moma di New York. Oggi il light design è in continua evoluzione, con lo scopo di progettare sistemi di luce per fini domestici, urbanistici e artistici. Ma non si tratta solo di illuminare. Studiare la luce significa anche valorizzare l’identità dell’ambiente e di conseguenza l’identità di chi lo usufruirà. La luce non ha solo la finalità di “far vedere”, essa incide profondamente nella nostra psiche e nella nostra fisiologia. La luce è armonia e comfort, ma anche personalità, atmosfera e storia; non sottovalutate la sua importanza!

La casa dei sogni? si può fare A cura di Laura Panseri, BORGO DI VILLA ASTORI – EDIPROJECT srl Finalmente il grande passo. Sei stanca di vivere con i tuoi, ti stai per sposare o vuoi iniziare una nuova vita da single? Il punto di partenza è lo stesso per tutte… la casa! Ma quanto è difficile trovare quella che fa per noi? Deve essere grande ma non troppo, piano alto ma con ascensore, immersa nel verde ma vicino alla città. Insomma… la ricerca si prevede ardua e faticosa, indipendentemente da quelle che siano le nostre necessità. Non parliamo poi di costi e mutui, sempre più difficili da trattare e ottenere. Scegliere una casa per noi donne, non è semplicemente una questione di tecnicismi: è vero, la classe energetica A, la geotermia e la domotica, sono questioni importanti, ma ancora di più lo sono il clima, l’atmosfera e i sogni che una casa riesce a trasmetterci. Per questo motivo, essere accompagnate nella scelta da una donna che capisca le nostre esigenze e che entri in empatia con i nostri desideri, è fondamentale. Solo così tutte le nostre paure saranno scemate e i dubbi colmati. Ovviamente il punto dolente è sempre il prezzo; spesso capita, infatti, che la casa dei sogni non sia proprio alla nostra portata. La chiave di volta è ottenere condizioni studiate ad hoc. Per chi scegla “Borgo Di Villa Astori” viene data la garanzia di accesso al credito a condizioni vantaggiose o la possibilità di acquisto posticipato con il beneficio del possesso del bene immediato, due canali che in questo periodo aiutano a prospettare orizzonti più ampi e sereni. Il sogno di una donna è creare un “involucro” sicuro per la propria famiglia… l’obiettivo di Ediproject è permetterne la concretizzazione, in un momento in cui si sta percependo il reinventarsi di un settore che cambia dal “saper fare” al “saper far capire”. Il clima d’instabilità rende l’ascolto sempre più basso; ecco perché il rapporto professionale è anche, e soprattutto, il sapersi parlare da donna a donna; un rapporto tenace, sincero, capace di ambire al meglio.

Tendenze... e personalità A cura di Roberta Bazzana AL PORTICO La rivista Elle decor ha inaugurato il nuovo anno con la campagna di sensibilizzazione “Be Original”. L’ha fatto in diversi modi: il primo “appuntamento” con il lettore è stato dedicato alla definizione dello scenario, parlando del valore dell’oggetto di design certificato, e presentando il complesso tema della contraffazione. In seguito, in ogni numero del famoso mensile, sono stati coinvolti fotografi e aziende leader nel settore, per sensibilizzare il lettore nella scelta di un prodotto originale, unico e autentico. Negli ultimi anni siamo invasi dalle copie delle copie e diventa sempre più difficile riuscire a riconoscere facsimili e falsi. Ciò nonostante, continuiamo a pensare che accompagnare il cliente nella scelta di prodotti originali, sia uno sforzo che ripaga. Un oggetto di design può conquistare con la sua bellezza e acquistare un valore affettivo. E poi ci sono i giovani talenti da scoprire, nuovi designer che progettano il futuro ripartendo dal passato e riscoprono il valore della tradizione. Valorizzare il talento degli artisti e degli oggetti di design ci ha da sempre distinto nel corso degli anni. Design attuale e storico, lettering decorativi e tessuti sofisticati, oggetti insoliti e arredi minimali. Seguire le tendenze ma personalizzare..

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Donna al volante, pericolo costante? A cura di Carrozzeria Granelli

Mary Kies. Conoscete questa nobil donna? Mai sentita nominare? Eppure è proprio a lei che va attribuito il merito della nascita di uno dei più famosi detti al mondo: “donne al volante, pericolo costante”. Ebbene sì, Mary Kies, è stata la prima donna ad aver ottenuto, nel lontano maggio del 1899, la patente di guida; peccato che, poche ore dopo aver ricevuto questo importante riconoscimento che ha reso fiere le femministe di ieri e di oggi, la signora Kies provocò un incidente. E, proprio da quel fatidico istante, le automobiliste – anzi, le donne al volante - sono etichettate come delle vere incapaci: distratte alla guida e imbranate nei parcheggi. Ma la realtà dei fatti è ben diversa! Un’indagine svolta dal sito “Facile.it” sulle tariffe RC auto in vigore tra dicembre 2012 e febbraio 2013, ha rilevato riduzioni fino al 15,8% nei premi riservati ai neopatentati, e addirittura fino al 18,1% per quando riguarda le donne. Questo perché le donne sono più attente alla guida e meno coinvolte in incidenti con colpa rispetto a quanto non accada agli uomini. Le donne al volante, infatti, si preoccupano maggiormente della sicurezza verso le persone e il mondo che le circonda. Per questo motivo sono tanto amate dalle compagnie assicurative, che propongono loro prezzi più vantaggiosi di quanto non facciano ai colleghi maschi. E i parcheggi? Un istruttore di guida inglese ha condotto un esperimento su 2500 conducenti; le più precise, anche in questo caso, appartengono al gentil sesso. Insomma, si parla tanto di parità dei sessi, ma da queste statistiche la verità che emerge è chiara: quelle forti sono le donne.

Ragazze divertitevi! ma con la testa... A cura di Maurizio Secomandi CARS&LUXURY

Le limitazioni che le neopatentate devono rispettare dopo aver conseguito la patente di guida non sono una novità, sono infatti in vigore dal febbraio del 2011 e riguardano principalmente il limite di potenza massima in rapporto al peso dell’autovettura. Ma non finisce qui, care amiche mie: le limitazioni più importanti riguardano l’assunzione di bevande alcoliche - c’è, giustamente, tolleranza zero -, e i limiti di velocità massima da rispettare, più bassi - 100 km/h in autostrada e 90 km/h sulle strade statali -. Il divertimento è comunque possibile, anzi doveroso, purché si rimanga nei limiti previsti, oppure perché non optare per un ottimo aperitivo analcolico alla frutta? Veniamo ora alle vetture che voi care neofite della strada, potrete guidare. Beh, la bella stagione è ormai alle porte, e una delle auto più desiderate, è senza dubbio la nuova Fiat 500Cabrio che, nella versione 1.2 69Cv, è utilizzabile anche da voi. La gamma colori è vastissima e comprende un’infinità di possibili combinazioni e abbinamenti anche per gli allestimenti interni. L’estate sta per scoppiare, prudenza e good luck!

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In questo primo appuntamento fra le pagine di Dimmi!, oltre a presentarci, vogliamo parlarvi dello stretto legame fra la nostra associazione e i bambini. L’associazione “I giardini di Zoe” nasce nel 2009 dall’incontro in una giornata di sole tra un’educatrice professionale, Ivana Fadini, e un’istruttrice cinofila, Patrizia Milesi, fondatrice e responsabile della scuola cinofila Capiamo-Ci snc; successivamente è stato coinvolta anche la figura del veterinario Marco Torcello. Dal 2011 “I giardini di Zoe” sono inoltre iscritti nel registro Provinciale dell’Associazionismo di Promozione Sociale. La nostra missione è favorire, stimolare e diffondere una corretta conoscenza del vasto mondo dei nostri amici a quattro zampe, affinché anch’essi possano essere rispettati nella loro natura e quindi nell’essere cani, non umani o altro.

L’associazione I giardini di Zoe e i bambini Riteniamo che la diffusione di una corretta cultura cinofila sia alla base di una salda relazione con il proprio amico a 4 zampe, cosa che porta a una vita serena, tutte le coppie cane-conduttore: per i primi il vantaggio è quello di rimanere il meno possibile soli - ricordiamo che sono animali sociali! -, e per i secondi, di poter trascorre una vita casalinga, ma anche pubblica, accompagnati da un fedele ed educato compagno. Per raggiungere tali obiettivi cerchiamo di trasmettere le nostre conoscenze attraverso il coinvolgimento diretto sia dei bambini, che delle loro famiglie. Le nostre attività si svolgono non solo sul campo di educazione cinofila, gestito da Patrizia Milesi, ma anche all’interno delle scuole e dei comuni più attenti alle esigenze dei cittadini – dei più piccoli e non. I giardini di Zoe e Capiamo-Ci sono inoltre impegnati nella prevenzione delle aggressioni, partendo dai motivi di base e ha come obiettivo primario lo sviluppo di una CORRETTA cultura cinofila: per questo si adoperano con forza nella formazione sia dei bambini nelle scuole, biblioteche, centri estivi promuovendo corsi come ad esempio “Il mio maestro cane”, “Quattro zampette nella scuola materna”. I risultati sin qui ottenuti, sono stati davvero lusinghieri e rappresentano per noi tutti un ideale stimolo a fare ancora di più; vi aspettiamo a settembre con la Pet Teraphy e tanto altro ancora!

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Estate: sole, caldo, passeggiate e... Parassiti! A cura della dottoressa Manuela Ghislotti Le giornate primaverili ci invitano a trascorrere più tempo all’aria aperta con i nostri amici a quattro zampe; per questo, è soprattutto durante questo periodo dell’anno che dobbiamo proteggerli dai parassiti esterni che infestano l’ambiente, in particolar modo da pulci e zecche. Le prime si presentano come animali molto piccoli ma visibili a occhio nudo, che si annidano nel manto di cani e gatti. Si tratta di parassiti ematofagi capaci di moltiplicarsi molto rapidamente: una femmina depone nell’arco della sua breve vita fino a duemila uova, che cadono a terra andando a infestare l’ambiente dove l’animale vive! Anche le zecche si nutrono del sangue dei mammiferi e degli uccelli, sono di norma di dimensioni superiori (da pochi millimetri, a un centimetro circa in rapporto alla fase di sviluppo) e, come le pulci, sono assai pericolose per la salute dei nostri animali. Infatti, non solo l’infestazione massiva può causare anemia, ma entrambi possono veicolare agenti patogeni sostenitori di gravi malattie sistemiche, come l’erlichiosi nel cane o l’emobartonellosi nel gatto. Per questo motivo, è fondamentale proteggere i nostri amici utilizzando prodotti antiparassitari. In commercio, ne esiste un’ampia gamma e ciascun proprietario dovrà scegliere quello più adatto al proprio pet, facendosi consigliare dal veterinario di fiducia.

Stai pensando di prendere un cane? Lo desideri da tanto, ma sei indecisa? Gli amici di Animalibera si adoperano da anni per trovare una casa piena d’amore ai pelosi in diﬃcoltà. Ecco alcuni amici che stanno cercando un padrone; pieni d’amore e aﬀetto… aspettano solo te!!!

Drago

Scooby

Pal

Bart

Lady

Dimmi! Dove posso trovareBrun o un amico? Quod Lucky

Quasimo

Turbo

Tante cose abbiamo da condividere con voi e tante ne condivideremo nei prossimi articoli; nel frattempo, se volete venirci a trovare, potete farlo e vi accoglieremo a braccia e zampe aperte! Ci trovate in Via Brugarole, 100 a Grignano ( BG) Sul sito www.animaliberaonlus.com sulla pagina Facebook: ass. ANIMALIBERA Oppure puoi contattarci al numero: 338 4524334 e via mail: info@animaliberaonlus.it

dimmi 0roscopo A cura di Simona Zanardo

ARIETE la congiunzione di Urano, pianeta delle grandi trasformazioni, vi spronerà a esprimere la vostra personalità mettendo in atto grandi cambiamenti per tutto il 2013. Anche in amore l’aspetto favorevole di Giove fino a fine giugno farà sentire la sua presenza rendendovi allegre e seduttive e aperte a nuove esperienze. Ottima intesa anche professionale con i Gemelli e il Leone come voi segno di fuoco .

TORO Plutone in trigono per tutto l’anno aumenta l’ambizione e la fiducia in voi stesse donandovi più charme e carica erotica. Attenzione all’opposizione di Saturno che vi spinge a liberarvi dalla routine e mette tutto in discussione facendovi compiere a volte scelte irrazionali. Usate la grande energia Saturnina per fare una profonda analisi del vostro “vero” sentire. Buona l’intesa con Cancro e Sagittario, la passione arriva con un nato in Vergine.

GEMELLI favorite in questa parte dell’anno dalla presenza di Giove conosciuto come il “Grande benefattore” fino a fine giugno porta abbondanza e benessere ed espansione in ampi settori della vita(attente alla linea!!!) anche in amore sarete meno celebrali del solito e più affettuose e comunicative. In amore un Ariete potrebbe risvegliare la vostra passionalità mentre in comune con il segno della Bilancia il desiderio di leggerezza e divertimento, vivacità con il Sagittario.

CANCRO nel lavoro la situazione migliora, nonostante ciò la vostra carriera stenta ancora a decollare a causa della quadratura di Urano, questo comporterà una sforzo maggiore, ma dal 27 giugno qualchecosa potrebbe cambiare. In questo periodo possibili trasferimenti e viaggi per studio o lavoro. In amore positivo incontro con il segno della Vergine affidabile e concreto, grande intesa con lo Scorpione ma cautela fino a fine giugno.

LEONE Urano per tutto l’anno vi prospetta cambiamenti costruttivi in ogni ambito della vostra vita. In questa parte dell’anno in primo piano saranno i vostri legami affettivi in particolare le amicizie mentre qualche difficolta potreste averla con la casa e la famiglia. In amore avete bisogno di un partner che vi stupisca con effetti speciali oltre che essere generoso e affascinante e in questo periodo l’intesa maggiore potrà avvenire con Ariete, Bilancia e Acquario.

VERGINE questa parte dell’anno vi vede molto concentrate su di voi e poco inclini a socializzare anche a causa di qualche difficoltà che incontrate nell’ambito lavorativo e nei rapporti con i colleghi. Cambiamento di rotta nel secondo semestre. In amore l’incontro con un Toro, specie sul piano sessuale potrebbe farvi perdere il vostro proverbiale controllo. Molto bene anche con Cancro e Sagittario.

BILANCIA Giove fino a giugno favorisce relazioni e carriera, anche se la quadratura di Plutone per tutto l’anno crea ostacoli e qualche momento di incertezza. Questo non basterà a farvi perdere l’entusiasmo che trasmettete e che vi procura tante simpatie e nuove amicizie. In amore il partner ideale per voi è quello con cui condividere i piaceri della vita per es un Gemelli, seduttivo e mondano potrebbe essere l’ideale, buona anche la sintonia con Leone e Acquario..

SCORPIONE ottimo periodo per voi in ogni ambito in particolare quello professionale dove potrete contare sull’appoggio Plutone, Nettuno, Saturno, Giove e Mercurio pianificate bene ciò che volete e da luglio in avanti avrete buone possibilità di veder realizzati i vostri progetti. Anche in amore siete destinati al successo, meglio se con un Pesci creativo e originale o con un Cancro tenero e fantasioso oppure un Capricorno solido e passionale.

SAGITTARIO l’opposizione di Giove vi rende insoddisfatti ed insofferenti in particolare sul lavoro dove non vi sentite abbastanza gratificati e anche in ambito famigliare dove sentire la necessità di affrontare vecchi problemi irrisolti che vi trascinate da un po’. Anche in amore rischiate di essere instabili e di cominciare a cercare nuovi stimoli che potrebbero arrivarvi da un Gemelli oppure da un attento e cauto Vergine e se amate la natura e la buona cucina anche da un Toro.

CAPRICORNO in questa parte dell’anno l’amore e la famiglia non stanno dandovi grandi soddisfazioni. L’amore vi vede più concentrati su voi stessi e la vostra vita professionale e in famiglia da tempo la quadratura di Urano fa si che soffriate certe situazioni che non vi piacciono. Mentre nella vita professionale potete contare sull’appoggio di Saturno che vi rende audaci e vi da la spinta per portare avanti nuovi progetti o magari di aiuta ad ottenere riconoscimenti o promozioni.

ACQUARIO in questo periodo non vi mancheranno dinamicità e intraprendenza, sarà per questo che vi sentirete carichi di impegni e responsabilità. Insofferenti come siete alle regole, nel lavoro potreste avere il desiderio di ribellarvi alle autorità che vi comandano. Anche in amore vivete il mito della libertà, i rapporti convenzionali vi stanno stretti ma in questa parte potreste cambiare idea forse con un appassionato Ariete o un generoso Leone o magari l’eleganza di un Bilancino.

PESCI Molto bene in ambito professionale che vi vede favorite grazie anche alla presenza di Mercurio che vi regala il massimo della lucidità mentale necessaria per mettere a frutto i vostri progetti. In amore la quadratura di Giove fino a giugno non regala grandissime emozioni, ma l’incontro con un misterioso Scorpione potrebbe rivelarsi interessante benissimo anche con il vostro stesso segno ora che entrambi attraversate un momento di grande positività

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“E’ di notte che è bello credere alla luce” E. Rostand

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