Kiremba - Luglio 2016

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SPEDIZIONE A.P. - 45% - ART.2 COMMA 20/B - LEGGE 662/96 - FILIALE DI BRESCIA - TAXE PERçUE (TASSA RISCOSSA) - ANNO XLViI - N° 3 Luglio 2016 - BIMESTRALE - ABBONAMENTO EURO 12 IN CASO DI MANCATO RECAPITO INVIARE ALL’UFFICIO P.T. - C.M.P. DI BRESCIA PER LA RESTITUZIONE AL MITTENTE CHE SI IMPEGNA A CORRISPONDERE LA RELATIVA TASSA

Missionari del Vangelo della gioia

Luglio 2016


SPEDIZIONE A.P. - 45% - ART.2 COMMA 20/B - LEGGE 662/96 - FILIALE DI BRESCIA - TAXE PERçUE (TASSA RISCOSSA) - ANNO XLVI - N° 2 mAggIO 201 6 - BImESTRALE - ABBONAmENTO EURO 12 IN CASO DI mANCATO RECAPITO INVIARE ALL’UFFICIO P.T. - C.m.P. DI BRESCIA PER LA RESTITUZIONE AL mITTENTE CHE SI ImPEgNA A CORRISPONDERE LA RELATIVA TASSA

Sommario

Primo piano Missionari del Vangelo della gioia

Abbiamo fatto missione 4-5

Luglio 2016

Bimestrale dell’Ufficio Missionario Diocesano, via Trieste 13/B - Brescia Tel 030.3722350 - Fax 030.3722360 Direttore don Adriano Bianchi Direzione e redazione Via Callegari, 6 – 25121 Brescia Tel. 030.3754560 Fax 030.3751497 e-mail redazione: kiremba@cmdbrescia.it e-mail Ufficio Missionario: info@cmdbrescia.it web: www.cmdbrescia.it Kiremba su facebook: Kiremba Magazine Redazione don Carlo Tartari: doncarlo@cmdbrescia.it Andrea Burato: andrea@cmdbrescia.it Claudio Treccani: claudio@cmdbrescia.it Chiara Gabrieli: chiara@cmdbrescia.it Alessandro Piergentili: a.piergentili@libero.it p. Marcello Storgato: marcello@saveriani.bs.it Francesca Martinengo: fra.martinengo@gmail.com

Chiesa & missione Lavori in corso

I missionari raccontano Paquita non è più tornata

Bilancio Economico Un anno di progetti

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Animazione missionaria

Scrivo a te... Non è una lezione tradizionale

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Grafica e impaginazione Andrea Burato Autorizzazione del tribunale di Brescia N. 269 del 11.07.1967 Stampa Tipografia Camuna Editrice Fondazione opera diocesana San Francesco di Sales, via Callegari, 6 - 25121 Brescia

Orizzonti

La differenza tra confine e frontiera

Formazione & spiritualità Abbonamento ANNUALE 12,00 euro ORDINARIO 50,00 euro sostenitori PER LE POSTE ITALIANE CONTO CORRENTE N° 389254. INTESTATO A: DIOCESI DI BRESCIA VIA TRIESTE, 13 25121 BRESCIA CON CAUSALE: “ABBONAMENTO KIREMBA 2016” BONIFICO BANCARIO: IBAN: IT75S0350011205000000007463

IL TUO AIUTO PER LE MISSIONI BANCO DI BRESCIA AGENZIA N. 5 C/C N. 7463 - ABI 3500 CAB 11205 IBAN IT 75 S 03500 11205 0000 0000 7463 BANCA POP. ETICA VIA MUSEI, 31 - 25122 BRESCIA C/C N. 102563 - ABI 5018 CAB 11200 IBAN IT 51 K050 1811 2000 0000 0102 563INTESTATO A: UFFICIO MISSIONARIO DIOCESANO. Kiremba - Luglio 2016 2

Eliminare la disuguaglianza si può Pregare Insieme

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Blocknotes

Agenda 27

NOVITÀ PER ACCEDERE AI CONTENUTI MULTIMEDIALI, INQUADRA CON IL TU SMARTPHONEM DOTATO DI LETTORE, IL CODICE QR PRESENTE IN ALCUNE PAGINE DI KIREMBA. CON QUESTA MODALITÀ DESIDRIAMO INTEGRARE SEMPRE MEGLIO LA RIVISTA CON LA POSSIBILITÀ DI VISIONARE FILMATI, GALLERIE FOTOGRAFICHE, SITI WEB DEL MONDO MISSIONARIO ED ECCLESIALE. QUI A SINISTRA TROVATE IL CODICE QR CHE RIMANDA AL SITO DEL CMD DI BRESCIA


editoriale

Contemplazione e Missione don carlo tartari doncarlo@cmdbrescia.it

S

pesso lo ripetiamo: abbiamo bisogno di conversione; questo termine lo associamo a noi stessi e lo chiamiamo “conversione personale”, lo attribuiamo alla società, al mondo e lo esprimiamo con riferimento ai costumi, agli usi, al sentire comune; auspichiamo anche la “conversione della pastorale” come passaggio necessario e autentico per essere costantemente fedeli a Dio e fedeli all’uomo. Nelle linee per un progetto pastorale missionario, si delineano alcuni passaggi importanti che esprimono l’esigenza alta di una conversione: “nelle nostre comunità si fanno tante iniziative, ma spesso manca un autentico spirito contemplativo. Facciamo fatica a sostare su una pagina della Scrittura, a celebrare con calma, a stare davanti al Crocifisso, a metterci in ginocchio davanti al tabernacolo, o più semplicemente a stare davanti agli occhi di Dio”. Eppure, scrive il Papa, “ la migliore motivazione per decidersi a comunicare il Vangelo è contemplarlo con amore, è sostare sulle sue pagine e leggerlo con il cuore. Quando non proviamo più l’intenso desiderio di comunicare il Signore Gesù, abbiamo bisogno di soffermarci in preghiera per chiedere a Lui che torni ad affascinarci”. Mi pare provocatorio e innovativo che l’unica strategia pastorale per una efficace evangelizzazione parta esattamente da qui: dall’incontro con Gesù. Potrebbe apparire scontato e ovvio, ma talvolta nel nostro attivismo tutto ciò rimane sullo sfondo del non detto o del già detto e rischiamo di dimenticare. Il peccato, personale e sociale, nasce sempre da una dimenticanza; la conversione invece è potente e innovativa perché si genera da un ricordo. Il ricordo non è semplice ricerca nel passato, ma è ascolto di ciò che Dio ricorda al nostro

spirito: la Sua presenza, la Sua misericordia, il Suo amore, la Sua missione. Comunità che dimenticano divengono comunità sterili e tristi, scostanti e chiuse: dimenticarsi della presenza viva e vivificante di Gesù porta alla nostalgia cattiva dei “bei tempi andati” e rende opachi gli occhi, chiusi alla novità e al verificarsi delle parole di Gesù ai discepoli: “Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28,20). Guardare alle giovani chiese, alle comunità nascenti, alla chiesa che vive e cresce laddove non c’è ancora nulla da rimpiangere è una grazia grande: la “missio ad gentes” non è un residuato antico, una reliquia da venerare, ma un segno profetico che ci dice una verità semplice ed essenziale, ovvero che evangelizzare presuppone la disponibilità a lasciare che il Vangelo mi cambi, mi trasformi, mi converta. Le sfide del nostro tempo sono una provvidenza grande e immeritata: l’incontro con altre culture e religioni, lo sfiorire di forme antiquate, la liberazione dolorosa dai “grandi numeri”, la pesantezza delle strutture, la non scontata accoglienza, sono tutte evidenze ed emergenze del tempo che viviamo dentro alle quali scorgere la fiducia di Gesù in noi discepoli di oggi; quella fiducia che dice: “Tu sei inviato e non un altro”,”Tu sei la chiesa chiamata a vivere e testimoniare la resurrezione oggi in mezzo a queste tempeste”, “ A te è affidata la missione in mezzo ai popoli e alle genti, tra i pagani di questo tempo”, “Tu sei il discepolo amato chiamato a conformare la tua vita alla mia”. Il Signore ha fiducia in noi, ci sarà di grande conforto sentire la Sua presenza e regalare gratuitamente un po’ più di fiducia ai fratelli e alle sorelle. La sfiducia, la rinuncia, la tristezza, la noia, il giudizio distruttivo sono le armi che il nemico utilizza per rovinare l’uomo e oscurare il Regno, ma sappiamo che ha già perso: è bene ricordare!!!

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Primo piano

labmissio 2016

ABBIAMO FATTO MISSIONE andrea burato andrea@cmdbrescia.it

A

d essere sinceri,il LabMissio 2016 è stato il nostro pensiero fisso nei mesi che lo hanno preceduto. E alla fine è successo. Non vogliamo però essere noi a descrivervi cosa si è vissuto, abbiamo chiesto ad alcuni partecipanti di condividere le loro impressioni. Don Amerigo Barbieri, di Brescia, descrive così: “Non so perché, ma questa nota di Papa Francesco, mi ha accompagnato nella mattinata, mentre si succedevano le varie proposte: “Esiste anche una tensione bipolare tra l’idea e la realtà. La realtà semplicemente è. L’idea si elabora. Tra le due si deve instaurare un dialogo costante. Da qui si desume che occorre postulare un terzo principio: la realtà è superiore all’idea. Questo implica di evitare diverse forme di occultamenti della realtà, i progetti più formali che reali, gli intellettualismi senza saggezza”. (EG. 231) Sono stato colto da stupore e mi 4

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anche la danza É stata uno dei linguaggi utilizzati al labmissio

sono trovato coinvolto. Ringrazio l’intelligenza e il coraggio di chi ha saputo affrontare e proporre il messaggio del convegno in armoniosa e innovativa sintesi. Ho rilevato in primo luogo una accoglienza e un clima famigliare, che ha portato tutti a sentirsi facilmente a casa e in “squadra”. Quando ci si sente attesi e accolti, parte una dinamica di comunione e di amicizia. La prima cifra di un processo missionario è fare casa. Curioso e intrigante è stato l’aver scelto di affidare il “con-venire a una tavolozza di linguaggi. Senza accorgersi si è creata una “tavola rotonda”, dove il tutto non è stato affidato alla parola e all’intellettuale. Ha finalmente prevalso il comunicare per emozioni, spazi ed immagini. Ne è scaturita un’esperienza di fascino e di persuasione emozionali, che non ha velato il messaggio, ma lo ha reso accessibile e diretto. Le varie proposte, pur non mancando professionalità e rigore artistico,

“Ha finalmente prevalso il comunicare per emozioni, spazi ed immagini. Ne è scaturita un’esperienza di fascino e di persuasione emozionali, che non ha velato il messaggio, ma lo ha reso accessibile e diretto. Le varie proposte, pur non mancando professionalità e rigore artistico, sono arrivate come segnate di forte passione e testimonianza. (Don Amerigo - Brescia)


 immagini

Galleria fotografica

 Attraverso il codice Qr potete accedere alla galleria fotografica del LabMissio e vedere i visi, le performance, le espressioni e tutto quanto ha caratterizzato il LabMissio2016. Speriamo spronino a partecipare chi quest’anno era assente.

“É stata una bella ed efficace esperienza, porterò quanto ho visto e vissuto nel gruppo missionario parrocchiale in cui sono impegnato nell’auspicio di costruire “ponti”, di incontro, perchè l’altro è una ricchezza, non una “minaccia”, la Missione non ha fine, non ha limiti, come la Provvidenza. Grazie!” (Domenico - Milano)

sono arrivate come segnate di forte passione e testimonianza. Non era occasione di “teatro”, ma luogo e tempo per dire messaggi di vita. Ho trovato in quelle ore una forte provocazione: la missione o comunica, o scomunica o si scomunica. La sorpresa e il fascino lentamente si sono trasformati in una domanda e in desiderio. La domanda. Siamo convinti che l’evangelizzazione è “stare” nei linguaggi umani a costo anche di qualche imperfezione? Un desiderio. Non fermarsi, perché non rimettere in circolo le convinzioni e le scelte che hanno ispirato quella giornata? Non lasciamo in una “tana” la ricchezza e il dono che Lo Spirito ha suggerito. Grazie di cuore agli “artisti” di quella mattina. Hanno fatto missione.” Domenico, della Diocesi di Milano, ha accettao l’invito a partecipare al LabMissio e ce lo racconta: “Stavo facendo ritorno dall’università sull’autobus di linea a Milano e mi

giunge una notifica di messaggio su facebook dal Centro missionario diocesano di Brescia che diceva: “Ciao! Saremo felici di averti con noi al LabMissio 2016! Se non l’hai ancora fatto ti invitiamo ad iscriverti A presto! Don Carlo e l’équipe del Cmd Laboratorio Missionario 2016 - Festa dei Popoli - cmdbrescia. it” . Ho preso la palla al balzo e mi sono iscritto. Le occasioni che la Provvidenza ci indica attraverso le circostanze, vanno colte al volo. Papa Francesco ci indica una Chiesa in uscita, non chiusa in sé stessa, una Chiesa Missionaria, sollecita, aperta. Per me è stato un vero e proprio “incontro” quello del 28 maggio, il cristiano è uno che intesse relazioni e si fa prossimo ad ogni persona che intercetta nel suo cammino. Per attrarre, ossia portare a Cristo, è necessario che la Chiesa esca e faccia conoscere a tutti, anche a coloro che sembrano essere lontani, la bellezza del Vangelo, del Volto di Cristo che

sempre attrae e di cui la Chiesa Missionaria è chiamata a diventare attraente riflesso. LabMissio è stata occasione per interrogarsi sui modi per rendere attraente la Chiesa Missionaria. L’équipe dell’Ufficio per le Missioni di Brescia, attraverso i linguaggi della preghiera, delle immagini, del ballo, del canto, della recitazione, della testimonianza, ha voluto “narrare” una Chiesa Missionaria attraente. Mi ha colpito ciò che, proprio nella testimonianza, don Mario Neva ha affermato: che ciò che muove il missionario è il Fuoco, è lo Spirito Santo e bisogna conservare una scintilla di questo fuoco. É stata una bella ed efficace esperienza, porterò quanto ho visto e vissuto nel gruppo missionario parrocchiale in cui sono impegnato nell’auspicio di costruire “ponti”, di incontro, perchè l’altro è una ricchezza, non una “minaccia”, la Missione non ha fine, non ha limiti, come la Provvidenza.Grazie!” Kiremba - Luglio 2016

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Chiesa & missione itinerario del ppm

LAVORI IN CORSO DON CARLO TARTARI DONCARLO@CMDBRESCIA.IT

il volume edito dalla diocesi con le linee del progetto di pastorale missionaria

n questi mesi, incontrando i consigli pastorali di alcune parrocchie e di alcune unità pastorali della nostra diocesi, il confronto circa le linee per un progetto pastorale missionario diviene sempre più coinvolgente e appassionante: nel dialogo emergono attese e desideri misti a timori e ad incognite. Evidentemente il passaggio ad una “pastorale di missione” accende prospettive e apre orizzonti interessanti ed attraenti, ma lasciare, cambiare, trasformare le abitudini e gli schemi consolidati genera anche una certa inquietudine. Non credo che questa polarità sia da ridurre semplicemente a tensioni strutturali e fisiologiche interne alla chiesa per cui c’è sempre e ovunque - in ogni consesso umano - una duplice sensibilità che si esprime in atteggiamenti conservatori o progressisti; mi pare di cogliere in chi manifesta perplessità circa i cambiamenti auspicati un sincero attaccamento alla propria esperienza, al proprio vissuto ecclesiale, alla

storia della comunità nella quale è stato generato alla fede: la costante preoccupazione di non inseguire le novità per il gusto di cambiare o perché frettolosamente affascinati dall’idea che qualche strategia pastorale nuova possa miracolosamente risolvere annosi problemi è un’istanza da ascoltare e considerare con grande rispetto e attenzione. Non sono solo gli anziani ad esprimere questa preoccupazione, ma anche giovani adulti che hanno grande gratitudine per ciò che la parrocchia ha loro offerto negli anni di formazione e crescita. Potrà forse aiutarci ad uscire da una sterile contrapposizione tra chi vuol cambiare tutto e chi non vuol modificare nulla concentrare lo sguardo sull’orizzonte, su ciò che il Signore indica alla Chiesa come missione da attuarsi dentro a questo tempo e in questo luogo. Permangono luoghi certi e sicuri ai quali fare costante riferimento: la Parola di Dio, il Magistero della Chiesa, il discernimento personale e comunitario. Yves Congar scriveva:

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“La Chiesa deve dunque svilupparsi e progredire nel mondo, con il mondo, seguire lo sviluppo incessante e polimorfo di una umanità in perpetua crescita, in perpetua invenzione di forme e situazioni nuove. La Chiesa avanza sulla scia stessa degli uomini”. Il padre gesuita Thomas Rausch, commentando questo passaggio, dice che lo sviluppo, che è la legge di questa vita, comporta rispetto delle forme acquisite e passate, fedeltà, fondamento e continuità; ma implica pure movimento, crescita e adattamento. Bisogna vigilare perché un ambiguo desiderio di sicurezza non comporti pusillanimità in luogo di un servizio integrale della verità. La chiesa deve essere missionaria non soltanto sul piano del ministero pastorale, ma anche su quello delle idee e della verità. Le idee generano le azioni, la ricerca costante e faticosa della verità orienta i progetti, le programmazioni, le strategie pastorali: nel percorso che porterà all’elaborazione del progetto di pastorale missionaria


 Possibilità

Introdursi al tema  Per chi volesse, attraverso questo codice Qr si può accedere al file in formato Power Point, in cui vengono presentate le linee del Progetto di Pastorale Missionaria. Pensiamo sia un buon modo per avvicinarsi al contenuto del volume distribuito dalla Diocesi.

Un nemico nascosto e pervasivo è da sconfiggere: il disfattismo e la critica distruttiva. Il muro di gomma dell’inerzia e dell’ottusità sul quale si infrangono molte chance di cambiamento è difficile da scalfire, ma è decisivo guardare ai piccoli ma significativi germi di cambiamento piuttosto che lamentarsi e chiudersi in visioni stereotipate e sterili.

Un’ambiguità va assolutamente evitata: pensare che non si possa far nulla, dir nulla, tentare nulla finché non si è pienamente ed esaustivamente formati; se così fosse i discepoli sarebbero ancora impegnati in qualche seduta di formazione, gli evangelisti starebbero ancora correggendo le bozze, i missionari sarebbero ancora a studiare la tradizione e la lingua dei popoli a cui si sarebbe rivolto l’annuncio...

bisognerà integrare e tenere in debita considerazione la pluralità delle sensibilità che coesistono nelle nostre comunità. Tra le priorità indicate da tanti laici coinvolti in questo processo progettuale, spesso torna l’esigenza di una solida formazione; la formazione richiede competenze e scelte prioritarie: non è possibile avere tempo per tutto, non è possibile eludere questa richiesta. Un’ambiguità va assolutamente evitata: pensare che non si possa far nulla, dir nulla, tentare nulla finché non si è pienamente ed esaustivamente formati; se così fosse i discepoli sarebbero ancora impegnati in qualche seduta di formazione, gli evangelisti starebbero ancora correggendo le bozze, i missionari sarebbero ancora a studiare la tradizione e la lingua dei popoli a cui si sarebbe rivolto l’annuncio… formarsi è prioritario e decisivo, ma non può essere un alibi per non sperimentare mai la gioia dei settantadue inviati avanti a sé da Gesù , i quali sperimentano, in un contesto di

grande povertà di mezzi, che il regno di Dio è efficace, vivo, presente, e che persino Satana si sottomette alla forza di un semplice annuncio: “Pace a voi” e “il Regno di Dio è vicino”. La formazione richiede tempo ed energie, richiede programmazione pastorale essenziale ed intelligente, richiede una proposta capillare e diffusiva, richiede competenze e disponibilità: le grandi convocazioni non funzionano più da tempo, anche se magari ci piacevano e ci consolavano; ora è più importante utilizzare bene l’ordinarietà e la fertilità delle proposte già in essere, senza aggiungere altro, ora è decisivo un utilizzo intelligente dei mezzi per i quali siamo tutti in rete, ma non per questo più vicini e concordi. Un nemico nascosto e pervasivo è da sconfiggere: il disfattismo e la critica distruttiva. Il muro di gomma dell’inerzia e dell’ottusità sul quale si infrangono molte chance di cambiamento è difficile da scalfire, ma è decisivo guardare ai piccoli ma significativi germi di cambiamento piuttosto che lamentarsi e chiudersi in visioni stereotipate e sterili. Tra le proposte del Progetto ve n’è una decisiva e fondante: “leggere il testo della Scrittura a partire dalla realtà, dalle problematiche e dalle interrogazioni della situazione, così che si possa percepire non tanto cosa dice la Scrittura come messaggio valido in generale per tutti i tempi, ma cosa dice lo Spirito di Dio alla sua Chiesa in questa situazione concreta e attuale. Si tratta, in pratica, di operare in una prospettiva di fede e con l’aiuto dello Spirito Santo”. Il cammino prosegue: si moltiplicano le parrocchie disponibili ad aprire una stagione progettuale nuova, dinamica, incerta ma capace di suscitare entusiasmi sopiti. Kiremba - Luglio 2016

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I missionari raccontano VENEZUELA

PAQUITA NON É PIù TORNATA

ANDREA BURATO ANDREA@CMDBRESCIA.IT

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lcune strade portano ad un destino più che a una destinazione. L’affermazionen di Jules Verne calza a pennello per la storia di Francesca Ravasio, sorella di Don Andrea, che quando negli anni settanta lasciò Pisogne per insediarsi a Barquisimeto, seconda città venezuelana, pensava solo di poter seguire la sua vocazione e non immaginava di certo ciò che poi ne sarebbe scaturito. Francesca, o meglio Paquita, come è stata ribattezzata dalla gente dei barrios, era arrivata in Venezuela con un progetto di tre anni della Ceial, la Commissione Episcopale Italiana per l’America latina. Durante questo periodo, le era spesso capitato di visitare le realtà degradate delle baraccopoli ai confini della città. Un animo sensibile non resta impermeabile quando incontra storie e realtà in cui povertà ed ingiustizia sono le tinte che colorano le giornate dei meno fortunati. 8

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un momento di gioco nella “ciudad de los muchachos”

Da allora Paquita non è più tornata. Ha fatto sua la causa dei tanti venezuelani esclusi dal sistema educativo e sanitario che abitano le baracche di Barquisimeto.In un’intervista pubblicata sui Quaderni di Brixia - Migranti del Vangelo, dalla Vallecamonica al mondo, a cura di Sergio Re, la stessa Paquita afferma che: «Mi proposi di inserirmi in una delle zone più povere di Barquisimeto. Dopo aver conosciuto alcune persone del “Barrio de el Triunfo” andai a vivere lì, in una casetta di terra. Per farmi accettare in questo ambiente, cominciai ad occuparmi dei bambini e, con l’aiuto di alcuni giovani, presi a far scuola nella mia stessa baracca, dopodiche entrai in contatto con le loro famiglie. Mi rendevo conto però che proprio per le condizioni in cui vivevano sin da piccoli, questi bambini erano quasi sempre destinati a finire nelle carceri o nelle case di correzione. Presi perciò a riunire alcuni ragazzini rimasti senza genitori. Il problema

Paquita, come è stata ribattezzata dalla gente dei barrios, era arrivata in Venezuela con un progetto di tre anni della Ceial, la Commissione Episcopale Italiana per l’America latina. Durante questo periodo, le era spesso capitato di visitare le realtà degradate delle baraccopoli ai confini della città. Un animo sensibile non resta impermeabile quando incontra storie e realtà in cui povertà ed ingiustizia sono le tinte che colorano le giornate dei meno fortunati.


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Dal 1975

La “Ciudad de los Muchachos”  Don Andrea è arrivato in Venezuela quando aveva 54 anni e oggi, che ne ha più di ottanta, non sente la vecchiaia perchè questi ragazzi gli permettono di mantenersi giovane: aiutandoli nella formazione e accompagnandoli alla loro piena realizzazione. Paquita afferma che quando si ama il lavoro che si fa senza nessun interesse non ci si stanca. Fortunatamente ha ancora la forza di far scoprire ai ragazzi il loro vero valore, quello che la società cerca di nascondere loro. Ha ancora la forza di far capire a questi ragazzi che sono stati creati ad immagine e somiglianza di Dio. Per chi volesse, attraverso questo codice Qr, si può accedere all’intervista realizzata alle figure educative presenti nel centro.

La Provvidenza non si è mai distratta, e Paquita ha avuto l’appoggio, anche economico, sia da parte degli immigrati italiani in terra sudamericana, che da parte dei bresciani. Da Pisogne sono arrivati negli anni container con mille e più cose utili alla causa oltre a tante donazioni in denaro.

era grave, perché non avevo mezzi a disposizione. Cercai pian piano di sensibilizzare la comunità: ero convinta infatti che essa stessa, una volta presa coscienza di alcuni problemi, avrebbe dovuto cercare di risolverli». «Per fortuna – dice Paquita – conobbi don Ripa, responsabile della Caritas locale e sensibile a questo problema, che riuscì ad ottenere un po’ di terreno e un capannone. Fu così che nacque il primo nucleo di quella che, con il tempo, sarebbe diventata la “Città dei ragazzi”. Avevamo bambini di tutte le età, sia maschi che femmine. Avevo pensato con don Ripa che da un punto di vista psicologico fosse meglio creare un ambiente misto: se Dio ha fondato famiglie miste, era più logico che anche noi facessimo altrettanto, anche correndo alcuni rischi. A piano a piano poi abbiamo organizzato una équipe locale che si interessava della parte economica». La Provvidenza non si è mai distratta, e Paquita ha avuto l’appoggio,

anche economico, sia da parte degli immigrati italiani in terra sudamericana, che da parte dei bresciani. Da Pisogne sono arrivati negli anni container con mille e più cose utili alla causa di Paquita,oltre a tante donazioni in denaro. Con forza, costanza e fiducia, col tempo le “Città dei ragazzi” si moltiplicarono ad Arecue, Jabon, San Francisco, Timaquillo, Yaritagua, Cercado, Palaciero, Camburici. Il governo ha fatto dono di sessanta ettari di terreno boscoso che i volontari hanno dissodato, nell’intento di trasformarlo in una azienda agricola, affinché i «muchachos» di Paquita potessero finalmente diventare autosufficienti. Nel 1987, don Andrea iniziò ad affiancare la sorella come fidei donum in Venezuela, oltre ad insegnare filosofia in seminario. I progetti realizzati erano tanti , ma col tempo le richieste erano molte di più. Nacquero così l’ “Hogar de los niños impedidos” (la Casa dei bambini

handicappati), poi il Cottolengo che si chiama oggi “Piccolo Cottolengo don Orione”, iniziative entrambe passate in gestione ai padri di don Orione. A Barquisimeto nacque poi una “Casita Maria Inmaculada” dove trovavano ospitalità sessanta bambini fra i tre e i cinque anni, tutti provenienti dai barrios e una “Chiquillada” (Nidiata) che assiste altri sessanta bambini denutriti, mentre nel “Barrio de el Triunfo”, dove aveva preso avvio l’opera di Paquita, è nata un’altra “Chiquillada”, quella di San Costanzo, significativamente patrono di Pisogne. Paquita e Don Andrea, hanno seminato in tante vite un germe di speranza. Anche attraverso il sostegno di molti, sono riusciti, e continuano a farlo, a invertire la rotta di tante vite che, altrimenti, sarebbero degenerate nel vortice della miseria umana che caratterizza purtroppo le favelas, los asentamientos o come si vogliano chiamare le povere periferie sudamericane. Kiremba - Luglio 2016

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Bilancio Economico ufficio per le missioni

un anno di prog etti chiara gabrieli chiara@cmdbrescia.it

L

a presentazione del bilancio dell’Ufficio per le Missioni per l’anno 2015 è un’occasione per esprimere riconoscenza e un profondo ringraziamento a Dio che non finisce mai di mostrare e dimostrare disponibilità alla missione. Il bilancio è una delle numerose azioni che caratterizzano le attività promosse da questo ufficio: all’apparenza mostrerebbe solo delle mere cifre, ma in realtà questi numeri rappresentano chiaramente la grande generosità dei bresciani, la loro solidarietà e l’attenzione al mondo delle missioni che ha sempre reso Brescia tra le Diocesi più attive e altruiste nel panorama nazionale. Una menzione particolare è da rivolgere alle offerte destinate alle Pontificie Opere Missionarie (Giornata Missionaria Mondiale, Adozione dei Seminaristi, Santa Infanzia), per le quali Brescia risulta essere da molti anni ai primi posti tra le diocesi italiane per quantità di offerte inviate alla CEI. Alle Pontificie Opere Missionarie quest’anno sono stati inviati ben €

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Kiremba - Luglio 2016

LE OFFERTE HANNO PERMESSO DI SOSTENERE TANTI PROGETTI MISSIONARI

378.409,90, in calo di € 26.999,00 rispetto al 2014. Per la Quaresima Missionaria nell’anno 2015 sono stati raccolti € 163.283,38 a fronte dei € 147.382,90 nel 2014. Si può evidenziare una crescita di offerte rispetto all’anno precedente di quasi € 16.000,00: questo continua a confermare la grande attenzione delle parrocchie a sostenere i progetti dei Fidei Donum, dei religiosi e dei laici missionari bresciani. Con queste offerte è stato possibile sostenere cinque progetti: • La compartecipazione per la costruzione della Cattedrale nella Diocesi di Moroto in Uganda dove è Vescovo il comboniano Mons. Damiano Guazzetti. La cattedrale attuale è diventata troppo piccola e presenta seri problemi strutturali, il terreno di Moroto, inoltre, richiede un tipo particolare di struttura che implica gravosi costi aggiuntivi. • Aiuto alla giovane Chiesa albanese dove prestano servizi due Fidei Donum bresciani, don Gianfranco Cadenelli e don Roberto Ferranti. La missione in

Albania si dedica essenzialmente a piccole cose nascoste che aiutano a creare le basi per un futuro di questa piccola e giovane chiesa come la catechesi, incontri formativi per giovani e adolescenti, la possibilità di far frequentare la scuola e l’università ad alcuni giovani le cui famiglie non possono economicamente permetterselo. • Sostegno agli orfani della “Maison des enfants” in Guinea Conakry gestita dalla comunità gesuita e in particolare da Padre Dorino Livraghi. Questa casa di accoglienza mira a trovare quanto necessario per far vivere gli orfani, sostenere gli insegnanti e tutti coloro che si occupano di loro. • La richiesta di aiuto dal combinano Padre Eugenio Petrogalli per la costruzione di un pozzo al seminario di Lolobi nella Volta in Ghana. Nel seminario vi sono 800 seminaristi e studenti che ogni giorno devono percorrere a piedi più di un chilometro con in mano o sulla testa un secchio per attingere l’acqua al fiumiciattolo più vicino. • L’Ospedale Mons. Monolo di


VOCE DI SPESA

ENTRATE

USCITE

QUARESIMA MISSIONARIA

€ 163.283,38

€ 163.283,38

GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE

€ 277.269,11

€ 277.269,11

€ 2.659,00

€ 2.659,00

ADOZIONI SEMINARISTI

€ 71.464,00

€ 71.464,00

SANTA INFANZIA

€ 27.017,79

€ 27.017,79

INTENZIONI DI MESSE

€ 46.316,72

€ 15.615,65

GIORNATA DELLA LEBBRA

€ 2.150,00

€ 2.150,00

BRESCIAMONDO

€ 3.400,00

€ 3.088,19

€ 624,24

€ 3.813,15

€ 108.591,15

€ 83.073,75

PROPAGANDA FIDE

ORGANIZZAZIONE DI CONVEGNI CONTRIBUTI ALLE MISSIONI OSPEDALE KIREMBA

€ 1.380,00

RIVISTA KIREMBA

€ 14.765,00

STAMPA E INVIO VOCE del POPOLO

€ 14.556,32 € 25.409,28

RICAVO DELL'UFFICIO DALLA GIORNATA MISSIONARIA E S. INFANZIA

€ 21.300,09

FUNZIONAMENTO DELL’UFFICIO (ordinario e straordinario)

€ 31.102,14

VIAGGI IN MISSIONE E PER ANIMAZIONE MISSIONARIA

€ 7.278,38

SPESE DEL PERSONALE LAICO

€ 132.042,89

SPESE DEL PERSONALE CONSACRATO E IN MISSIONE

€ 67.720,50

SPESE PER COLLABORATORI E PROFESSIONISTI

€ 13.081,50

INTERESSI ATTIVI E UTILI

€ 2.033,38

ONERI FINANZIARI

€ 1.847,09

FONDO PER SOSTEGNO AI PROGETTI

€ 200.218,26

TOTALE

€ 942.472,12

Il bilancio è una delle numerose azioni che caratterizzano le attività promosse da questo ufficio: all’apparenza mostrerebbe solo delle mere cifre, ma in realtà questi numeri rappresentano chiaramente la grande generosità dei bresciani, la loro solidarietà e l’attenzione al mondo delle missioni che ha sempre reso Brescia tra le Diocesi più attive e altruiste nel panorama nazionale.

Kiremba in Burundi. Donato dalla Diocesi di Brescia a quella di Ngozi, in occasione dell’elezione del Beato Paolo VI del 1963, oggi offre servizi primari, essenziali, vitali a migliaia di persone del nord del Paese, grazie alla competenza e professionalità di chi vi opera stabilmente e di chi dedica parte del proprio tempo decidendo di trascorrere alcuni periodi di servizio laggiù sulla collina di Kiremba. A Kiremba nessun paziente viene rifiutato, nemmeno quando i letti sono tutti occupati. • In partnership on la Caritas diocesana di Brescia, l’Ufficio per le Missioni ha pensato di sostenere un progetto locale: nuove forme di accoglienza e integrazione di richiedenti la protezione internazionali e rifugiati all’interno di nuclei familiari in cui sia garantito un continuo tutoraggio e accompagnamento della persona accolta da parte delle famiglie. Nel 2015 la nostra rivista Kiremba, rispetto al bilancio del 2014 dove si rilevava una passività di € 28.777,38, ha fruttato un attivo di € 208,68, questo è stato possibile grazie ad

€ 942.472,12

una scrupolosa raccolta fondi, alla trasformazione dell’abbonamento cartaceo ad abbonamento online (in particolare per gli abbonamenti all’estero) e al numero di uscite annuali che è passato da sei a cinque. Anche l’invio della “La Voce del Popolo”, € 25.409,28 a fronte dei € 31.152,70 del 2014 (quest’ultimo omaggiato dall’Ufficio a tutti i religiosi bresciani in missione), ha avuto una buona diminuzione dei costi grazie alla trasformazione di alcuni abbonamenti dalla forma cartacea a quella digitale. L’Ufficio Missionario, inoltre, nel 2015 ha potuto sostenere tanti e piccoli progetti nel mondo per un costo complessivo di € 283.292,01 di cui € 83.073,75 attinti dal conto economico mentre il restante dal fondo accumulato dall’ufficio in questi anni. Sempre nella tabella delle uscite si può rilevare che i costi del personale laico che presta servizio presso il nostro Ufficio e i costi del funzionamento ordinario e straordinario incidono sul totale dei costi per una cifra pari al 17,32%. Kiremba - Luglio 2016

11


N

elle tabelle che seguono sono riportate le offerte ricevute dalle parrocchie nell’anno solare 2015 (depositate presso dal 01/01/15 al 31/12/15). Quanto ricevuto dall’Ufficio per le Missioni è stato suddiviso secondo le intenzioni di chi ha elargito l’offerta: Giornata Missionaria Mondiale (GMM), Adozione dei

Città

Parrocchia

12

Kiremba - Luglio 2016

Badia Beato L. Palazzolo Buffalora Buon Pastore Caionvico Cattedrale Chiesanuova Costalunga Cristo Re Divin Redentore Fiumicello Folzano Fornaci Maria Madre della Chiesa Mompiano S. Gaudenzio Noce Ospedale Civile S. Afra S. Agata S. Alessandro S. Angela Merici S. Anna S. Antonio di Padova S. Barnaba S. Bartolomeo S. Benedetto S. Cuore S. Eufemia della Fonte S. Francesco da Paola S. Giacinto S. Giacomo S. Giovanna Antida S. Giovanni Bosco S. Giovanni Evangelista S. Gottardo S. Lorenzo S. Luigi Gonzaga S. M. Crocifissa Di Rosa S. Maria della Vittoria S. Maria Immacolata S. Maria in Calchera S. Maria in Silva S. Spirito S. Stefano S. Zeno Naviglio S.Polo conv.S.Paolo Sante Capitanio e Gerosa Ss. Faustino e Giovita Ss. Francesco e Chiara SS. Nazaro e Celso SS. Trinità Stocchetta Urago Mella Vill. Sereno I S. Filippo N. Vill. Sereno II S. Giulio p. Villaggio Prealpino Violino Volta Bresciana

Seminaristi (Clero), Giornata per la Santa Infanzia (Infanzia), Giornata mondiale per i malati di lebbra (Lebbra), Quaresima Missionaria 2015 (Quaresima), intenzioni per le Messe (S.Messe) e altre intenzioni (Diverse). Le offerte ricevute oltre le date indicate, anche se riferibili al 2015, saranno rendicontate per esigenze di bilancio nell’esercizio successivo. Gmm

930.00 210.00 1328.16 1490.00 300.00 480.00

Clero

Infanzia

500.00

1400.00

Lebbra

Non compaiono le offerte che le singole parrocchie destinano autonomamente ai missionari e a sostegno di altri progetti. Nell’ottica di un’assoluta trasparenza, prima dell’attuale pubblicazione, le parrocchie hanno ricevuto previamente un prospetto riassuntivo al fine di verificare la conformità tra offerte e registrazione delle medesime. Quaresima

S.Messe

Diverse

1020 45.00 877.44 2250.00 376.00

1720.50

250.00

780.00

70.00

600.00 1615.54

250.00 1120.00

230.00 475.00 600.00 566.00 2200.00

182.30 350.00 183.00 1003.00

400.00

1040.00

400.00 550.00 700.00

600.00 300.00

650.00 320.00

400.00 50.00

800.00

100.00

15.00 50,00

2.000,00

1.000,00

400,00

182,30 450,67

60,00 20,00 900,00 1.500,00

2.700,00

300,00 2.000,00 1.550,00

310,00 600,00 670,00

910,00 460,00 500,00

770.00

570,00

500,00

1.285,00

25,00 500,00 200.00

600,00 600,00 480,00 1.045,00

600,00

230,20

550,00 900,00 420,00

390,00

1.650,00 100,00

TOTALE 2450.00 255.00 2205.60 5140.00 676.00 480.00 00.00 00.00 1970.50 00.00 400.00 850.00 00.00 850.00 3535.54 00.00 00.00 00.00 230.00 657.30 950.00 849.00 4243.00 00.00 400.00 1150.00 1000.00 00.00 1065.00 370 50,00 0,00 3.000,00 0,00 0,00 582,30 450,67 60,00 20,00 900,00 0,00 4.200,00 0,00 610,00 2.600,00 3.290,00 0,00 2.220,00 460,00 1.000,00 0,00 200,00 0,00 600,00 600,00 2.680,00 3.265,20 420,00


Provincia

Parrocchia

Acquafredda Acqualunga Adro Agnosine Alfianello Anfo Anfurro Angolo Terme Angone Armo Artogne Astrio Avenone Azzano Mella Bagnolo Mella Bagolino Barbariga Barco Barghe Bargnana - Rovato Bargnano Bassano Bresciano Beata di Pian Camuno Bedizzole S. Stefano Belprato Berlinghetto Berlingo Berzo Demo S. Eusebio Berzo Inferiore S. M.N. Bessimo Bettegno Bienno Binzago ione S. Faustino e Giovita Bione S. Maria Assunta Boario Terme Bogliaco Boldeniga Bollone Borgo Poncarale Borgo S. Giacomo Borgonato Borgosatollo Bornato Borno Bossico Botticino Mattina Botticino Sera Bovegno Bovezzo Brandico Branico Braone Breno Brione Brozzo Cadignano Cailina Caino Calcinatello Calcinato Calino Calvagese Calvisano Camignone Campione del Garda Campoverde Canè Capo di Ponte Capodimonte Capovalle Capriano del Colle Capriolo Carcina Carpeneda Carpenedolo Carzago Riviera Carzano di M. Isola Casaglia Castegnato Castelcovati Castelfranco di Rogno Castelletto di Leno Castello di Serle Castelmella Castenedolo Casto Castrezzato Castrezzone Cazzago S.M.

Gmm

Clero

Infanzia

Lebbra

60,00

Quaresima

Missioni

S.Messe

Diverse

201,78

440,00

400,00

150,00

300,00 220,00 415,00 400,00 191,50

935,00 185,00

224,00 123,00 700,00

230,00 83,23 500,00

300,00

500,00

100,00

1.260,00

1.500,00 205,00

80,00 145,00 150,00 300,00

50,00

825,00

217,00 860,00

140,00 200,00 280,00

200,00 665,00 1.400,00 750,00 149,00 200,00 250,00 125,00 2.300,00 860,00 1.700,00 346,64 310,00 455,00

41,69 135,00 335,00 50,00

250,00 300,00 600,00 150,00 650,00 79,00

300,00 1.510,00 1.925,00

485,00 300,00

200,00

90,00 250,00

1.125,00 420,00 200,00

3.000,00

310,00

850,00

375,00

110,41

150,00 732,54

737,00 530,00 855,00

300,00 1.000,00 655,00 100,00

580,00

250,00 1.400,00 450,00 310,00 175,00 200,00

250,00

365,00 256,00

300,00

395,00

1.758,02

100,00

3.337,00

200,00 310,00 3.420,18

200,00

1.025,00

1.500,00 660,00 200,00

80,00 700,00 3.964,00 2.250,00 550,00 650,00 40,00

150,00

370,00 105,00 2.350,00 1.980,00

1.130,26 1.000,00

1.021,00 269,36

640,00

1.310,00 2.265,00 500,00

850,00 500,00 500,00

250,00

800,00

600,00

510,00 90,00 300,00 3.325,00 580,00

773,79

500,00 5.000,00 740,00

275,00

TOTALE

261,78 0,00 0,00 840,00 150,00 300,00 220,00 1.350,00 400,00 376,50 0,00 454,00 206,23 2.000,00 0,00 0,00 0,00 100,00 0,00 0,00 0,00 2.760,00 205,00 0,00 121,69 280,00 335,00 250,00 300,00 0,00 217,00 1.685,00 140,00 650,00 1.245,00 2.000,00 150,00 1.400,00 228,00 650,00 620,00 230,00 6.845,00 5.265,00 1.700,00 346,64 310,00 1.845,00 0,00 2.875,00 1.080,00 400,00 0,00 4.160,00 0,00 150,00 1.217,95 0,00 737,00 830,00 1.855,00 1.235,00 350,00 1.400,00 450,00 925,00 175,00 456,00 0,00 0,00 695,00 0,00 2.988,28 0,00 0,00 5.998,00 269,36 80,00 2.010,00 7.079,00 2.750,00 550,00 1.660,00 630,00 1.050,00 8.525,00 0,00 6.913,97 0,00 0,00

Kiremba - Luglio 2016

13


Provincia

Parrocchia

14

Kiremba - Luglio 2016

Cecina di Toscolano Cedegolo Cellatica Cemmo Ceratello Cerveno Cesovo Ceto Cevo Chiari Chiesuola Cignano Cigole Ciliverghe Cimbergo Cimmo Cividate Camuno Civine Cizzago Clibbio Clusane Coccaglio Cogno Cogozzo Collebeato Collio di Vobarno Collio V.T. Cologne Colombaro Comella Comero Comezzano Concesio Concesio - Costorio Concesio - S. Andrea Concesio - S. Vigilio Coniolo Corna di Darfo Cortenedolo Corteno Golgi Corti Corticelle Pieve Cortine di Nave Corzano Cossirano Costa di Gargnano Cremezzano Darfo Degagna Dello Demo di Berzo S Lorenzo Duomo di Rovato Edolo Erbanno Erbusco S. Maria Ass. Erbusco Villa Esenta Esine Fantecolo Farfengo Fasano Faverzano Fenili Belasi Fiesse Flero Forno d'Ono Fraine Frontignano Fucine Gaino Gambara Garda di Sonico Gardone Riviera Gardone V.T. Gargnano Gavardo Gazzane Gerolanuova Ghedi Gianico Gombio Gorzone Gottolengo Gratacasolo Grevo Grignaghe e Seniga Gussago Idro Incudine Inzino

Gmm

Clero

Infanzia

200,00

Lebbra

Quaresima

Missioni

S.Messe

Diverse

300,00

300,00 100,00 130,00

290,00

500,00 2.000,00 200,00

320,00 270,00 100,00

200,00

750,00 140,00

300,00 120,00 600,00 750,00 450,00

200,00

400,00

843,00

80,00 404,70

252,00

400,00 375,00

370,00

1.745,80 210,00 1.250,50 2.700,00

900,00 730,00 1.800,00 1.008,42 500,00 655,00 163,40 500,00 190,00 288,92 839,00

600,00 480,00 517,72

485,32 430,00 2.400,00 478,54 500,00

2.000,00

1.070,00 1.277,50 580,00

380,00

500,00 350,00

2.550,00 4.195,00 250,00 1.100,00

500,00 3.470,00

500,00 1.146,43

100,00

156,50

450,00 150,00 120,00 450,00

60,00

700,00 150,00

70,00 350,00 1.405,00

300,00 500,00 1.500,00 100,00 300,00

2.105,00

3.600,00

1.590,00

5.000,00 600,00

2.530,00

1.022,00 700,00 3.400,00 2.080,00

300,00

185,00

260,00

300,00

110,00 130,00 410,00 494,51 150,00 700,00 29,53

375,00 1.000,00

300,00

965,83 500,00

405,49 300,00 1.800,15 60,00

52,00 9.140,00 300,00 100,00 1.339,28

300,00

150,00 1.900,00

380,00

3.215,57

80,00 400,00

250,00 270,00 2.231,05

311 195,00 335,14

500,00

1.000,00

TOTALE

500,00 0,00 320,00 860,00 200,00 130,00 0,00 0,00 500,00 3.002,00 540,00 0,00 0,00 0,00 900,00 120,00 600,00 1.150,00 825,00 0,00 923,00 2.150,50 580,00 0,00 1.250,50 0,00 0,00 2.700,00 0,00 0,00 1.985,32 1.640,00 6.200,00 2.004,68 1.000,00 655,00 163,40 500,00 1.260,00 1.566,42 1.419,00 0,00 880,00 0,00 650,00 0,00 0,00 3.050,00 0,00 8.850,00 500,00 1.100,00 0,00 500,00 2.268,76 500,00 0,00 450,00 260,00 310,00 860,00 0,00 900,00 450,00 2.500,15 89,53 0,00 0,00 370,00 850,00 2.905,00 100,00 675,00 3.105,00 150,00 7.590,00 300,00 1.530,00 11.125,57 600,00 250,00 350,00 3.653,05 700,00 0,00 52,00 12.540,00 611,00 295,00 5.314,42


Provincia

Parrocchia

Irma Iseo Isorella Lavenone Lavino Lavone Leno Levrange Limone Livemmo Lodetto Lodrino Lograto Longhena Losine Loveno Grumello Lovere Lozio Ludriano Lumezzane Fontana Lumezzane Gazzolo Lumezzane Pieve Lumezzane S. Apollonio Lumezzane S. Sebas. Lumezzane Valle Lumezzane Vill. Gnutti Maclodio Maderno Magasa Magno di Gardone V. T. Mairano Malegno Malonno Malpaga di Calvisano Manerbio Marcheno Marmentino Marone Mazzano Mazzunno Mezzane di Calvisano Milzanello Milzano Mocasina Moerna Molinetto Monno Monte Berzo Montecchio Montemaderno Monterotondo Monticelli Brusati Monticelli d' Oglio Montichiari Montichiari di Borgosotto Montirone Motella Mura Muratello di Nave Muscoline Muslone Nadro Navazzo Nave Niardo Nigoline Novagli Novelle di Sellero Nozza Nuvolento Nuvolera Odolo Offlaga Ome Ono Degno Ono S. Pietro Orzinuovi Orzivecchi Ospitaletto Ossimo Inferiore Ossimo Superiore Ovanengo Padergnone Padernello Paderno F. C. Paisco Paitone Palazzolo S. Cuore Palazzolo S. Giuseppe Palazzolo S. M. Assunta

Gmm

30,00 2.790,00 842,30 195,00 100,00 150,00 3.000,00 100,00 400,00 112,00 1.000,00 735,00

Clero

Infanzia

Lebbra

250,00

Quaresima

Missioni

S.Messe

Diverse

800,00 87,01 54,58

4.450,00

4.500,00 173,40

625,00

13,00

226,37 1.150,00 500,00

100,00 50,00 685,00 70,00

210,00

500,00 1.550,00 1.770,00 1.000,00 1.100,00 213,30 300,00 3.585,00 200,00 250,00 2.365,00

1.030,00

250,00

60,00 500,00 250,00 350,00 1.000,00 100,00 3.000,00 500,00

300,00

585,00

1.550,00 91,00 250,00 300,00

150,00 158,00

50,00 1.200,00 247,62 481,00 300,00 250,00 169,20 1.198,00

1.390,00 1.490,00

185,00 5.600,00 300,00 5.900,00 485,49 500,00

156,00

3.205,00

50,00

50,00

350,00 150,00 700,00

200,00 850,00 750,00

200,00

100,00 153,60 768,23

1.280,47 500,00 120,00

225,00

20,00 40,00

1.300,00 761,08

270,96

175,00

473,36

265,00 1.710,00 500,00

200,00

852,00 145,00

383,00 636,20

5.367,00

2.800,00

2.520,00 250,00 150,00

450,00

500,00 60,00 1.000,00 100,00

500,00

350,00 1.292,00

4.120,00

300,00

600,00

180,00 700,00

650,00

264,00

TOTALE

30,00 3.840,00 929,31 195,00 154,58 150,00 12.588,00 273,40 400,00 338,37 2.150,00 1.235,00 0,00 0,00 100,00 50,00 895,00 70,00 0,00 0,00 500,00 0,00 2.940,00 4.875,00 1.300,00 0,00 0,00 2.650,00 304,30 500,00 750,00 3.585,00 200,00 593,00 7.965,00 300,00 50,00 7.100,00 733,11 481,00 800,00 156,00 0,00 350,00 322,80 5.271,23 0,00 60,00 500,00 600,00 700,00 2.550,00 100,00 5.030,47 1.000,00 0,00 545,00 0,00 0,00 0,00 20,00 0,00 40,00 1.475,00 0,00 1.505,40 0,00 0,00 265,00 1.710,00 0,00 700,00 0,00 1.235,00 781,20 0,00 8.167,00 0,00 7.090,00 250,00 150,00 0,00 500,00 240,00 2.800,00 100,00 0,00 350,00 650,00 1.856,00

Kiremba - Luglio 2016

15


Provincia

Parrocchia

16

Kiremba - Luglio 2016

Palazzolo S. Pancrazio Palazzolo S.P in S.Rocco Palosco Paspardo Passirano Passo del Tonale Pavone Mella Pedrocca Persone Pescarzo di Breno Pescarzo di Capodiponte Peschiera Maraglio Pezzaze Pezzo Pezzoro Piamborno Pian Camuno Piano di Costa Volpino Piazze d'Artogne Pievedizio Pilzone Piovere Pisogne Plemo Polaveno S. Nicola Polaveno S. Giovanni Pompegnino Pompiano Poncarale Pontagna Pontasio Ponte Caffaro Ponte di Legno Ponte S. Marco Ponte Saviore Ponte Zanano Pontevico Pontoglio Porzano Pralboino Prandaglio Precasaglio Preseglie Prestine Prevalle S. Michele Prevalle S. Zenone Provaglio d'Iseo Provaglio Sopra Provaglio Sotto Provezze Qualino Quinzanello Quinzano d' Oglio Remedello di Sopra Remedello di Sotto Rezzato S. Carlo Rezzato S. G. Battista Rino di Sonico Roccafranca Rodengo Roè Volciano Rogno Rogno - S. Vigilio Roncadelle Ronco di Gussago Rovato S. Andrea Rovato S. Anna Rovato S.G. Bosco Rovato S. Giuseppe Rovato S. Maria Assunta Rudiano S. Colombano S. Faustino di Bione S. Gallo S. Gervasio Bresciano S. Giovanni Polaveno S. Pietro in Aprica S. Vito di Bedizzole Sabbio Chiese Sacca Saiano Sale di Gussago Sale Marasino Salò San Paolo Santicolo Sarezzo Sasso e Musaga Saviore Scarpizzolo

Gmm

Clero

1.000,00 600,00 700,00 990,00 570,00 1.300,00 110,00 45,00

Infanzia

Lebbra

Quaresima

600,00

660,00 380,79

300,00 150,00

1.000,00 780,00

250,00

250,00 105,00 275,00

430,00

Missioni

S.Messe

Diverse

240,00

570,00 100,00

446,00 820,00 919,00

200,00 680,00 150,00

4.060,00

250,00 1.220,00 200,00 100,00 48,00

1.210,00

192,00

715,00 456,00

250,00

635,00

150,00

400,00 200,00

250,00

600,00

500,00 274,00 130,00

80,00

1.000,00 558,00 697,00 660,00

200,00 200,00

277,84 600,00 4.935,00

1.070,00 55,00 200,00 100,00 300,00

305,00 480,00 2.168,85 1.000,00

300,00 100,00

883,81

150,00 210,00 53,00

374,00 400,00 600,00 140,00 2.100,00 1.000,00

105,00 500,00

80,00

300,00 1.620,00 500,00 210,00 150,00 750,00 1.792,29 250,00 260,00 525,96 400,00 333,00 250,00 126,00 600,00

400,00

500,00 500,00

210,00

2.210,00

560,00

800,00 1.800,00

150,00

290,00

120,00

100,00 660,00

120,88 1.850,00

540,00

810,00 1.000,00

70,00

250,00 782,00 5.345,00

1.090,00

600,00

650,00 800,00 1.400,00 1.000,00 4.360,00 400,00

335,00

3.150,00

550,00 491,60 40,00

250,00

TOTALE

1.500,00 1.380,79 600,00 2.000,00 1.920,00 0,00 570,00 1.800,00 215,00 320,00 0,00 1.000,00 0,00 100,00 0,00 1.688,00 1.276,00 919,00 0,00 0,00 0,00 1.085,00 6.370,00 150,00 400,00 600,00 0,00 3.050,00 200,00 700,00 48,00 0,00 1.460,00 1.800,00 0,00 2.900,00 1.832,00 5.657,00 530,00 660,00 0,00 190,00 0,00 100,00 860,00 200,00 277,84 0,00 0,00 850,00 550,00 1.852,00 11.955,00 200,00 100,00 500,00 300,00 210,00 455,00 1.530,00 3.961,14 1.250,00 360,00 1.409,77 550,00 917,00 703,00 600,00 371,00 2.700,00 1.500,00 0,00 0,00 80,00 400,00 0,00 0,00 710,00 500,00 0,00 2.210,00 560,00 800,00 1.800,00 550,00 612,48 5.000,00 40,00 150,00 0,00


Varie

Provincia

Parrocchia

Sellero Seniga Serle Siviano Solato Sonico Sonvico Sopraponte Soprazzocco Stadolina Sulzano Tavernole S.M. Teglie Temù Terzano Tignale Timoline Toline Torbiato Torbole Torchiera Toscolano Travagliato Tremosine Pieve Tremosine-Sermerio Tremosine-Vesio Tremosine-Voltino Trenzano Treviso Bresciano Turano Urago d' Oglio Valvestino Valle Saviore Vallio Terme Vello Verolanuova Verolavecchia Vestone Vezza D'oglio Viadana di Calvisano Vighizzolo Villa Carcina Villa Dalegno Villa di Lozio Villa di Salò Villachiara Villanuova sul Clisi Ville Marmentino Vione Virle Treponti Visano Vissone Vobarno Volpino Zanano Zocco di Erbusco Zone Zurlengo

Gmm

511,00 2.425,00

Clero

Infanzia

Lebbra

900,00 150,00

250,00 310,00 2.830,00 900,00 650,00 509,00 283,00 1.530,00 300,00 70,00 200,00

300,00 250,00

800,00

200,00

400,00

110,00

225,00

3.310,00

800,00

2.894,36 1.305,00

200,00

1.000,00

250,00 266,40

745,00

220,00 1.150,00

3.000,00

50,00

225,00 800,00

185,00

1.212,00

275,00

300,00 320,00

220,00

300,00 515,00 1.000,00 151,00 960,00

272,00

1.237,54 400,00

Gmm

Infanzia

Quaresima

Diverse

0,00 156,40 2.531,00 3.675,00 0,00 885,11 150,00 0,00 0,00 395,00 0,00 940,00 0,00 2.150,00 180,00 1.150,00 500,00 95,00 300,00 400,00 385,00 1.060,00 11.350,48 1.305,00 0,00 0,00 0,00 1.300,00 210,00 429,40 745,00 0,00 0,00 525,00 1.330,00 3.980,00 2.297,00 650,00 809,00 878,00 0,00 1.530,00 3.520,00 70,00 200,00 0,00 1.150,00 50,00 515,00 1.550,00 1.273,00 0,00 3.319,00 1.737,54 0,00 683,44 1.000,00 0,00

TOTALE 800,00

800,00

1.150,00

1.150,00

0,00 400,00

650,00

250,00

200,00

200,00

500,00

500,00

150,00

Seminario minore - Maria Immacolata Università Cattolica - Bs

Istituto "Mater Divinae Gratiea" delle Suore S. Dorotea di Cemmo BS

100,00

160,00 500,00

TOTALE

90,00

300,00

683,44 600,00

Chiesa di S. Clemente Bs

200,00

200,00 150,00

550,00 850,00

Realtà Padri della pace Brescia Istituto "S. Maria degli Angeli" Brescia Santuario Madonna Valverde Rezzato Santuario S.Maria Stella Cellatica Santuario S. Angela Merici Via Crispi - Brescia Suore Ancelle della Carità Via Benacense, 1 - Bs Monastero Buon Pastore Mompiano Bs Scuola materna S. Giuseppe Brescia

1.600,00

340,00

850,00 50,00

2.359,00 500,00

Diverse

180,00

300,00

850,00 210,00 163,00

S.Messe

333,23

215,00

400,00 50,00 900,00 2.846,12

Missioni

156,40 420,00 260,00

401,88 150,00

600,00 180,00 550,00 350,00 95,00

Quaresima

180,00

330,00

500,00

500,00

1.393,22

1.393,22 50,00

50,00

360,00

360,00 50,00

50,00

Kiremba - Luglio 2016

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animazione missionaria

dal labmissio

scrivo a te... andrea burato andrea@cmdbrescia.it

I

n occasione del LabMissio 2016, affinchè non fosse un’esperienza spot, circoscritta al 28 Maggio, è stato chiesto ai partecipanti di suddividersi in cinque gruppi e di redigere una lettera. I destinatari delle cinque missive erano: il consiglio pastorale diocesano, le comunità non cristiane presenti a Brescia, i consigli pastorali parrocchiali, i giovani e gli universitari e la società civile. Attraverso questo mezzo di comunicazione, abbiamo voluto lanciare un messaggio a chi abita le nostre vie, per comunicare ciò che sentiamo, ciò che vorremmo e ciò che siamo disposti a fare. Riportiamo di seguito le parti salienti degli scritti che, se lette con attenzione, ci dicono molto su ciò che è emerso dai cuori e dalle menti del LabMissio. Scrivo a Te... Consiglio Pastorale Diocesano “Nel nostro confronto abbiamo rilevato alcuni aspetti preminenti: vorremmo concorrere a

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Kiremba - Luglio 2016

CINQUE LETTERE PER CINQUE DESTINATARI. SARÁ L’INIZIO DI UN DIALOGO?

dar vita ad una chiesa meno clericale e più ministeriale, missionaria, sinodale. Rinnoviamo la disponibilità di noi laici a camminare accanto ai presbiteri perché possano dedicarsi prioritariamente all’accompagnamento spirituale dei fedeli, all’edificazione della comunità cristiana, liberandoli fin dove è possibile, da incombenze burocratiche. Desideriamo che nelle comunità cristiane vengano organizzate meno attività e sia data una priorità ai cammini di spiritualità e formazione. Vorremmo concorrere ad animare le celebrazioni liturgiche in modo più vivo, partecipato ed attraente, aprendoci alla pluralità e alla complessità dei linguaggi dell’uomo: la parola, il canto, le immagini, la danza. Chiediamo e offriamo una maggiore fiducia reciproca tra laici e presbiteri. Abbiamo bisogno di comprendere meglio la Sacra Scrittura e soprattutto abbiamo bisogno di chi possa aiutarci con l’insegnamento e la testimonianza a coniugare la

Parola e la vita così che possano illuminarsi reciprocamente”. Scrivo a Te... Comunità non cristiane di Brescia “Ci è venuta l’idea che, essendo nostro lo spazio e il tempo in cui viviamo, una possibilità sia quella della condivisione fraterna. La nostra fede ci spinge a non avere paura degli altri, a uscire da noi stessi, a credere nella ricchezza della diversità. Noi diamo per scontato, essendo uomini e donne di speranza, che sia comune il rifiuto della violenza, il rifiuto della discriminazione, il rifiuto della illegalità. Il nostro desiderio punta dritto il cuore verso l’utopia, la speranza il progetto di un’umanità fraterna a Brescia come altrove. Nel nostro Credo, incentrato sulla persona e sull’opera di Cristo, si dice che Dio illumina ogni uomo che viene in questo mondo. Possa questa luce risplendere negli occhi di tutti. Questo messaggio esprime il nostro desiderio, la nostra decisione e la nostra disponibilità a dialogare


In occasione del LabMissio 2016 è stato chiesto ai partecipanti di suddividersi in cinque gruppi e di redigere una lettera. I destinatari delle cinque missive erano: il consiglio pastorale diocesano, le comunità non cristiane presenti a Brescia, i consigli pastorali parrocchiali, i giovani e gli universitari e la società civile.

con tutti. La voce di Dio ci chiama tra le pieghe della nostra vita e nella fatica delle nostre giornate ad uscire dal nostro Io pronunciando la parola Noi”. Scrivo a Te... Consiglio pastorale parrocchiale “Per essere fedeli a Cristo e aderire alle parole di Papa Francesco, riteniamo che la Chiesa debba diventare sempre più attraente e credibile. Come? Riappropriandoci del nostro battesimo: questo sacramento ha posto in noi il seme della presenza di Dio, a noi il compito di farlo fruttificare. Testimoniando che la gioia del Signore ci riempie intimamente. Ponendo l’attenzione che in ogni progetto pastorale non manchi un occhio di riguardo verso i poveri, gli emarginati. Lavorando insieme, affinché l’ “io” diventi il “noi”, senza protagonismi e con la consapevolezza che tutti operiamo per il Regno di Dio. Realizzare tutto questo non è compito esclusivo dei sacerdoti,

ma di tutti i membri della Chiesa”. Scrivo a Te... Giovane e Universitario “Dove trovi la gioia di vivere? Per capire per chi, per cosa e perché i nostri cuori ardono, qualcosa deve succedere…ma cosa? Abbiamo capito che l’unico modo per far ardere il nostro cuore è incontrare qualcuno, vivere un’esperienza di vita che ci provoca e ci smuove dentro. Ti vogliamo così provocare e desideriamo che anche tu, a tua volta, possa provocarci. Da soli non possiamo completamente rispondere, te la vogliamo rilanciare. Aiutaci a rispondere, trova il tuo modo di esprimerti (foto, quadro, disegno, musica, breve video, danza, ecc ). Per meglio capirla e viverla ti lanciamo questa provocazione slogan: Che colore ha la felicità? Raccontaci l’incontro. Aspettiamo le tue risposte a questa mail: info@cmdbrescia.it, successivamente ti faremo sapere quando trovarci tutti insieme per

vivere un momento di incontro e condivisione”. Scrivo a Te... Società civile “Affinchè la società civile e le chiese all’interno di essa non si limitino ad essere delle agenzie di servizio ma operino per migliorare la vita di tutti. Chiediamo di pensare a come collaborare insieme, secondo le proprie capacità e risorse, per opporsi alla cultura dell’indifferenza, riconoscersi reciprocamente, superare le proprie paure e fragilità, far crescere la legalità superando l’omertà a partire dal territorio, favorire una cittadinanza attiva”. Ogni lettera è stata recapitata ai destinatari attraverso canali adeguati. Il dado è tratto e speriamo che ad ogni lettera corrisponda almeno una risposta dalla parte coinvolta. La stessa risposta può dare inizio ad una riflessione, ad un confronto, ad un’idea. Chissà che non sia un piccolo passo verso il cambiamento. Kiremba - Luglio 2016

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animazione missionaria

bresciamondo

NON è UNA LEZIONE TRADIZIONALE CLAUDIO TRECCANI CLAUDIO@CMDBRESCIA.IT

B

resciaMondo si configura come un progetto a rete. Le realtà che vi aderiscono condividono i valori della mondialità, dell’intercultura, della missione e ogni proposta per costruire un mondo migliore per tutti. Anche quest’anno, grazie anche alla sensibilità di tanti insegnanti, le tematiche proposte da Bresciamondo sono arrivate in numerose scuole della città e della nostra Provincia. Abbiamo chiesto a due insegnanti di raccontarci come è nata e come è stata vissuta la collaborazione con Bresciamondo. “Durante l’anno scolastico appena concluso - racconta la Prof. Elisabetta Bellinardi dell’ Istituto Comprensivo di Orzinuovi - è stato realizzato un progetto sul Consumo Sostenibile. La finalità era accompagnare i ragazzi a comprendere che solo una gestione delle risorse del pianeta più lungimirante e rispettosa dell’ambiente e la loro ripartizione secondo una logica di

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Kiremba - Luglio 2016

il mondo entra nelle scuole

solidarietà potranno garantire a tutta l’umanità la sopravvivenza. Nel corso dell’iniziativa, ho avuto modo di conoscere i percorsi proposti da BresciaMondo e mi è sembrato naturale proporre ai miei colleghi di inserire nel solco già tracciato il contributo di Claudio Treccani, che con il progetto “Perché e per chi scarseggiano le risorse” ha offerto ai nostri alunni numerosi e interessanti spunti di riflessione. Innanzitutto è stato veramente intrigante il gioco a squadre, con il quale i ragazzi, attraverso una modalità operativa che li vedeva protagonisti del loro apprendimento, hanno compreso perfettamente l’ineguale distribuzione delle risorse e dei mezzi di produzione tra i vari Paesi del mondo e la logica perversa di speculazione e di massimizzazione dei profitti, che sta alla radice della povertà estrema di molti Stati extraeuropei, la cui unica colpa è quella di essere vittime del colonialismo di ieri e

del neocolonialismo di oggi, più subdolo, ma, forse proprio per questo, più gravido di conseguenze devastanti per gli uomini e spesso anche per l’ambiente. Per i ragazzi è stato quasi sconvolgente scoprire che alla logica dell’accumulo di risorse e di denaro, proposta dalla nostra società si può opporre una logica di condivisione, di solidarietà e di collaborazione, come unica via possibile verso la salvezza dell’umanità intera. Estremamente illuminante è stato anche scoprire che ormai tutta la popolazione mondiale è divisa in tre gruppi: l’enorme massa di poveri sfruttati, il numero sempre più ridotto di ricchi nelle cui mani si concentra una grandissima parte delle ricchezze del pianeta ed il numero sempre più elevato di appartenenti al cosiddetto ceto medio, del quale facciamo parte noi tutti, che consumano in modo esponenziale, contribuendo così ad aumentare il gap tra i ricchi ed i poveri.


Sembra quasi superfluo dire che tutte le attività non potevano che suscitare un grande interesse nei ragazzi, che hanno rivolto il loro sguardo verso il mondo, non attraverso una lente distorcente, come fanno spesso i massmedia, ma attraverso l’occhio limpido di chi riconosce quali sono i meccanismi socioeconomici che influenzano pesantemente i nostri stili di vita.

Sembra quasi superfluo dire che tutte le attività non potevano che suscitare un grande interesse nei ragazzi, che hanno rivolto il loro sguardo verso il mondo, non attraverso una lente distorcente, come fanno spesso i mass-media, ma attraverso l’occhio limpido di chi riconosce quali sono i meccanismi socioeconomici che influenzano pesantemente i nostri stili di vita. Nessuna lezione tradizionale avrebbe potuto far meglio comprendere agli alunni i fenomeni geoeconomici del mondo, né l’urgenza di invertire la rotta, sottraendosi ai condizionamenti, che ogni giorno ci impediscono di essere cittadini consapevoli, critici e solidali con l’intera comunità umana, con la quale reinventare un mondo più giusto”. L’altra testimonianza arriva dal Liceo Golgi di Breno, attraverso la Prof. Elisabetta Massoli. “Il filo che lega BresciaMondo al nostro Liceo è diventato sempre più

lungo e più forte mano a mano che passano gli anni. Nell’era in cui l’avanzata della tecnologia annulla le distanze, salire in Vallecamonica è ancora impegnativo e a volte si ha la sensazione che le spettacolari montagne che ci circondano ci isolino un po’ anche dal resto del mondo. Accogliere i volontari di BresciaMondo ci ha permesso di ottenere un doppio risultato, aprendo due finestre, una più prossima verso Brescia e l’altra più lontana: il mondo con i suoi problemi, le sue provocazioni, le non facili riflessioni. Il primo beneficio di questa lunga serie di incontri è che abbiamo capito di non essere l’ombelico del mondo, tentazione forte per chi vive l’isolamento della montagna come la gente camuna. Abbiamo bisogno di finestre sul mondo, anzi abbiamo bisogno di ponti con il mondo, di superare la diffidenza e le divisioni. In questo le attività che sono state

svolte in questi anni ci sono state molto di aiuto. Gli studenti hanno molto apprezzato la modalità del gioco di ruolo utilizzata nelle attività proposte, un modo per loro inusuale di fare lezione mettendosi in gioco in prima persona, apprendendo cose nuove senza annoiarsi. Anche la restituzione è molto importante e la riflessione è così coinvolgente che i ragazzi si lamentano perché il tempo a disposizione sembra sempre poco, anche se sono state dedicate quattro ore per ogni classe. In questi anni - continua la Prof. Massoli - ho potuto raccogliere anche l’interesse e l’apprezzamento di tanti colleghi per queste attività sia per la forma che per la sostanza e questo mi ha fatto molto piacere. Questa proposta piace a studenti e docenti. Un bel risultato! Per questo spero che il filo che ci lega resti saldo ancora per molto tempo e che BresciaMondo continui a portarci nel mondo”. Kiremba - Luglio 2016

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Orizzonti migrazioni

la differenza tra confine e frontiera P. MARIO TOFFari mariotoffari@davide.it

Q

uest’anno, all’esame di maturità, agli oltre 500 mila studenti italiani è stato proposto un tema sul confine e la frontiera. “Il confine indica un limite comune, una separazione tra spazi contigui; è anche un modo per stabilire in via pacifica il diritto di proprietà di ognuno in un territorio conteso. La frontiera rappresenta invece la fine della terra, il limite ultimo oltre il quale avventurarsi significava andare al di là della superstizione contro il volere degli dei, oltre il giusto e il consentito, verso l’inconoscibile che ne avrebbe scatenato l’invidia. Varcare la frontiera significa inoltrarsi dentro un territorio fatto di terre aspre, dure, difficili, abitato da mostri pericolosi contro cui dover combattere. Vuol dire uscire da uno spazio familiare, conosciuto, rassicurante, ed entrare in quello dell’incertezza. Questo passaggio, oltrepassare la frontiera, muta

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Kiremba - Luglio 2016

migranti in attesa di poter varcare il confine

anche il carattere di un individuo: al di là di essa si diventa stranieri, emigranti, diversi non solo per gli altri ma talvolta anche per se stessi”. Non è certo nostro compito svolgere questo tema, almeno in questa sede, ma vogliamo prendere lo spunto per chiarire il concetto di limite che sottosta sia al confine che alla frontiera. Il limite è una proprietà dell’essere umano e riguarda la sua potenza, le sue doti, la sua intelligenza e la sua capacità di amare. Solo Dio, è onnipotente, onnisciente e solo lui è l’Amore. Accettare, in questo senso, il proprio limite, quello che nell’enunciato viene chiamato frontiera, è segno di maturità: vuol dire che l’uomo accetta sé stesso per come è, ha un’immagine reale di sé, né negativa né gonfiata, e in base alla scoperta del proprio essere, esercita il suo amore le sue attività: in pratica vive la sua vita. Diverso, secondo me, è il concetto

di confine o frontiera intesi come delimitazione di una proprietà, di una città, di uno stato. Il confine e la frontiera degli stati sono delle realtà create dall’uomo, che determinano, per definizione, ciò che è mio e ciò che è tuo. Si tratta di confini artificiali, mutevoli nel tempo, normalmente appannaggio del vincitore. È interessante notare come nell’antichità il confine normalmente era più stabile dei confini moderni; il vincitore normalmente deportava i popoli o meglio, le persone valide al lavoro, e le schiavizzava nel proprio paese (2 Re 24,8-17), lasciando un resto nel territorio del popolo sconfitto. Ma il confine tracciato normalmente dal vincitore e comunque dagli interessi delle parti, è un opera artificiale dell’uomo che cerca in ogni modo, anche con muri e barriere, quanti ritiene non appartengano alla sua proprietà. Sicuramente però nessun confine


può fermare quanti, al di fuori, soffrono a causa della fame, della guerra, della persecuzione e che, quindi, sono costretti a varcare i confini altrui per sopravvivere. Anche per quanto riguarda la proprietà privata, sempre la Chiesa ha affermato che è sacra, ma che ha una funzione sociale: il mio diritto a possedere è pur sempre soggetto al tuo diritto di vivere. Teniamo presente che gli stessi tribunali assolvono chi ruba, cioè chi si appropria di beni circoscritti nella proprietà altrui, se questo avviene a causa di un bisogno invincibile. Possiamo capire anche come il fenomeno della migrazione, e soprattutto il fenomeno che porta alla richiesta di asilo, siano realtà legittime e unici baluardi contro la guerra. A titolo di esempio mi piace riportare l’episodio che raccontò l’allora Vicario Generale della Diocesi di Brescia, Mons. Beschi, ai pellegrini della Stocchetta che

si erano recati a piedi al Santuario della Madonna della Corona. Mons. Beschi disse che aveva accettato di venire perché legato alla vicenda di un suo familiare. Questi lavorava da garzone presso un mugnaio ma, rimasto senza nulla in casa per sfamare la numerosa famiglia, rubò un sacco di farina. Il parroco, da cui si era andato a confessare, gli disse che non poteva assolverlo se prima non avesse restituito la refurtiva. Soluzione teologicamente esatta, il perdono per un furto richiede la restituzione. Il poveretto se ne andò triste e sconsolato, non potendo restituire il sacco di farina. Decise allora di recarsi in pellegrinaggio a piedi alla Madonna della Corona. Lì, commosso, si rivolse ad un frate (i frati hanno sempre le maniche larghe) e gli spiegò l’accaduto. Il frate capì e gli disse: “Tu non hai rubato: tu hai solo sfamato i tuoi bambini. Vai in pace perché il Signore è con te.”

Ma torniamo alla problematica degli stati. Se vogliamo insistere sul concetto di patria, da noi ereditato dal romanticismo e consacrato dal Manzoni come realtà, “Una d’arme, di lingua, d’altare, di memorie, di sangue e di cor.”, vogliamo di fatto credere in un ente che prevede la guerra come unico strumento di difesa e di risoluzione dei problemi, una sola lingua dominante che condiziona la comunicazione, una sola religione di stato e una limitazione affettiva a ricordi del passato e a un prossimo da amare limitato e soprattutto dobbiamo pensare che solo il diritto di sangue crea una realtà politica. Ma noi questo non lo vogliamo. La Chiesa, nella sua cattolicità, credo abbia tracciato fin dal suo nascere la via maestra; tutti possono essere cristiani senza essere costretti a diventare ebrei, nessun confine nella chiesa cattolica, anzi il rispetto di tutte le tradizioni, l’amore per tutti, anche per gli stranieri e i nemici, e un unico sangue, quello di Gesù Cristo, che fa tutti figli di un unico Dio. Noi pensiamo al mondo dei popoli che formano l’unico popolo di Dio che “presenta caratteristiche che lo distinguono nettamente da tutti i raggruppamenti religiosi, etnici, politici o culturali della storia. Un popolo nuovo che ha per legge il nuovo precetto di amare come lo stesso Cristo ci ha amati, la legge dello Spirito Santo”. La nostra missione è di annunciare ai popoli che la regola d’oro della vita di ogni società non è la contrapposizione, ma l’amore senza confini e che, alla fine, un mondo senza confini verrà. Kiremba - Luglio 2016

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 Preghiera iniziale Tu sei magnanimo

Formazione & spiritualità

La preghiera, la formazione, la spiritualità sono l’anima di ogni azione autenticamente evangelica ed ecclesiale. Per questo in ogni numero cerchiamo di offrire spunti di riflessione, temi di approfondimento, proposte di preghiera personale e comunitaria.

 Tu sei magnanimo, Signore Gesù, con quelli che non hanno ambiziose aspirazioni, ma umile apertura all’accoglienza dei tuoi doni. Ti preghiamo: manda anche a noi, sulla strada deserta che percorriamo, la brezza primaverile del tuo Spirito, perché la nostra ricerca non sia uno sterile sforzo umano ma un fiducioso consenso alla fecondità del tuo Amore. Mandaci ogni giorno chi ci apra il cuore alla conoscenza del tuo mistero, sì che possiamo

comprendere chi sei tu per noi e noi per te. O mite Servo sofferente che ti sei lasciato condurre alla morte traendo forza dall’obbediente, amoroso silenzio, fa’ scaturire lungo il nostro cammino la fonte viva della tua grazia: immersi in essa e inebriati di Spirito Santo, proseguiremo con gioia il nostro viaggio, non più su strada deserta, ma popolata da tutta la santa Chiesa che ti proclama suo unico Signore e porta ad ogni uomo il lieto annunzio della tua salvezza.

Eliminare la disuguaglianza si può! claudio treccani claudio@cmdbrescia.it

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Il crescente divario tra i più ricchi e i sempre più poveri è ormai giunto ad un punto estremamente critico. Abbiamo due possibilità: o lasciare che si radichi ancor più profondamente, vanificando i nostri sforzi per ridurre la povertà, o agire subito con cambiamenti concreti per invertirne il corso. Il rapporto di Oxfam analizza i problemi causati dalla disuguaglianza estrema e le opzioni politiche a disposizione dei governi kiremba ottobre 2013 per costruire un mondo più equo, con pari opportunità per tutti. Questo rapporto è un appello ad agire per il bene comune. Rispondere a tale appello è per noi credenti un dovere.

Kiremba - Luglio 2016

n questi ultimi anni abbiamo visto un progresso umano incredibile, sia in Africa che nel resto del mondo. Ora, però, questo progresso è minacciato dal rapido avanzare della disuguaglianza economica e sociale. L’imperativo del nostro tempo è colmare il baratro tra i più ricchi e i più poveri, facendo fronte alle conseguenze che esso produce su altre forme pervasive di disuguaglianza, come quelle di genere e di razza, che rendono intollerabile la vita alle fasce più povere di popolazione. Per troppi bambini nati oggi il futuro è ostaggio del basso reddito dei loro genitori, del loro genere e della loro razza. Una buona notizia però c’è: la disuguaglianza non è inevitabile. Può essere sanata! Parola della Chiesa La riflessione del Pontefice è partita dal brano della seconda lettera ai Corinzi (8, 1-9), nel quale san Paolo «sta organizzando nella Chiesa di Corinto una colletta per la Chiesa di Gerusalemme, che vive momenti difficili di povertà». L’apostolo «fa alcune considerazioni», una sorta di «teologia della povertà», appunto. «La povertà è proprio al centro del Vangelo», tanto che

«se noi togliessimo la povertà dal Vangelo, non si capirebbe niente del messaggio di Gesù». Fate, cioè, ha spiegato Francesco, «che questa ricchezza tanto grande — lo zelo, la carità la parola di Dio, la conoscenza di Dio — arrivi alle tasche». Perché, ha aggiunto, «quando la fede non arriva alle tasche, non è una fede genuina»; Dal brano paolino emerge, quindi, una «contrapposizione fra ricchezza e povertà. La Chiesa di Gerusalemme è povera, è in difficoltà economica, ma è ricca, perché ha il tesoro dell’annuncio evangelico». Ed è proprio «questa Chiesa di Gerusalemme, povera», ad avere arricchito la Chiesa di Corinto «con l’annuncio evangelico». Chi era ricco economicamente era in realtà povero «senza l’annuncio del Vangelo». Calandosi nella concretezza della vita quotidiana,


 Preghiera finale Tu Puoi - Canto Brasiliano Dio solo può dare la fede, tu, però, puoi dare la tua testimonianza; Dio solo può dare la speranza, tu, però, puoi infondere fiducia nei tuoi fratelli; Dio solo può dare l’amore, tu, però, puoi insegnare all’altro ad amare; Dio solo può dare la pace, tu, però, puoi seminare l’unione; Dio solo è la vita, tu, però, puoi far rinascere negli altri il desiderio di vivere; Dio solo basta a sé stesso, egli, però, preferisce contare su di te.

il Papa ha spiegato che «quando noi diamo aiuto ai poveri, non facciamo cristianamente opere di beneficenza». Siamo di fronte a un atto «buono», un atto «umano», ma «questa non è la povertà cristiana, che vuole Paolo». Perché povertà cristiana significa «che io do del mio e non del superfluo, anche del necessario, al povero, perché so che lui mi arricchisce». Lo stesso concetto è ribadito da Paolo quando scrive: «Nostro Signore Gesù Cristo, da ricco che era, si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà». Ecco perché, ha concluso Francesco, la povertà «non è un’ideologia». La povertà «è al centro del Vangelo». ( Tr a t t o d a l l ’ o m e l i a d i P a p a Francesco nella messa del 16 giugno 2015 a Santa Marta) Parola di Dio Vogliamo poi farvi nota, fratelli, la grazia di Dio concessa alle Chiese della Macedonia: nonostante la lunga prova della tribolazione, la loro grande gioia e la loro estrema povertà si sono tramutate nella ricchezza della loro generosità. Posso testimoniare infatti che hanno dato secondo i loro mezzi e anche al di là dei loro mezzi, spontaneamente, domandandoci con insistenza la grazia di prendere parte a questo servizio a favore dei santi. Superando anzi le nostre stesse speranze, si sono offerti prima di tutto al Signore e poi a noi, secondo la volontà di Dio; cosicché abbiamo pregato Tito di portare a compimento fra voi quest’opera generosa, dato che lui

stesso l’aveva incominciata. E come vi segnalate in ogni cosa, nella fede, nella parola, nella scienza, in ogni zelo e nella carità che vi abbiamo insegnato, così distinguetevi anche in quest’opera generosa. Non dico questo per farvene un comando, ma solo per mettere alla prova la sincerità del vostro amore con la premura verso gli altri. Conoscete infatti la grazia del Signore nostro Gesù Cristo: da ricco che era, si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà. (Seconda lettera ai Corinzi 8, 1-9) Per riflettere Tra il 1980 e il 2002 la disuguaglianza tra Paesi è rapidamente salita a un livello vertiginoso e in seguito è diminuita leggermente per effetto della crescita nei Paesi emergenti, in particolare in Cina. Ma ciò che conta di più per i cittadini è la disuguaglianza all’interno dei singoli Paesi, laddove i più poveri lottano per la sopravvivenza mentre i loro vicini prosperano, e nella maggior parte dei casi, questa situazione è in rapida espansione. Sette persone su dieci vivono in Paesi dove il divario tra ricchi e poveri è maggiore di quanto non fosse 30 anni fa, e nei Paesi di tutto il mondo le minoranze più ricche si appropriano di una quota sempre crescente del reddito nazionale. A livello mondiale, il divario tra patrimoni individuali è ancora più estremo. Oxfam ha calcolato che nel 2014 le 85 persone più ricche del pianeta possedevano tanto quanto la metà più povera dell’umanità. Tra il marzo 2013 e il marzo 2014 questi 85 individui

si sono arricchiti di 668 milioni di dollari al giorno. Dallo scoppio della crisi finanziaria, la schiera dei miliardari nel mondo è quasi raddoppiata arrivando a 1.645 persone. Le enormi ricchezze non sono un’esclusiva dei Paesi ricchi: l’uomo più ricco del mondo è il messicano Carlos Slim, che ha sottratto il primato a Bill Gates nel luglio 2014. In tutto il mondo, livelli assurdi di ricchezza convivono con la più disperata povertà. L’eventualità di poter trarre potenziali vantaggi dal taglio anche minimo di queste ricchezze sfrenate apre scenari avvincenti: Oxfam calcola che una tassazione di solo 1,5% sui patrimoni dei miliardari del mondo, se praticata subito dopo la crisi finanziaria, avrebbe potuto salvare 23 milioni di vite nei 49 Paesi più poveri fornendo loro il denaro da investire in cure sanitarie. Per condividere Qual è il nostro stile di vita oggi? Quanto riusciamo, nonostante la crisi, a consumare in termini di risorse del nostro pianeta? Come possiamo vivere un’esperienza di scambio reciproco per noi ricevendo spiritualità mentre abbiamo la possibilità di donare ancora qualcosa di materiale? Come condividiamo non solo il superfluo ma anche il necessario? Invitiamo la nostra comunità cristiana a riflettere e farekiremba un percorso di maggio 2014 25 formazione-discernimento sul tema della ricchezza-povertà. Puoi mandare le tue risposteriflessioni al CMD: missioni@ diocesi.brescia.it Kiremba Kiremba--Luglio Luglio 2016

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formazione & spiritualità

 Che intenzioni hai?

Pregare insieme Ogni mese il Papa indica due intenzioni: una di carattere generale e una più di intento missionario

La preghiera è il dialogo dell’uomo con Dio, che può assumere forme diverse, come la meditazione, la contemplazione, la domanda, il ringraziamento, la lode, l’adorazione. Secondo la spiritualità dell’Apostolato della Preghiera, la preghiera è anche uno strumento apostolico per offrire il proprio contributo personale alla salvezza di tutti gli uomini. I mesi estivi per molti - anche se non per tutti - portano la possibilità di maggior tempo libero per dedicarsi in modo più “consistente” del solito al riposo; alle relazioni sociali, familiari, di amicizia; a letture; ad esperienze di preghiera e di servizio. É un’ ottima occasione per approfondire il cammino spirituale, valorizzando anche le intenzioni che il Papa propone mensilmente all’Apostolato della Preghiera. “Perché la Chiesa in America Latina e nei Caraibi, mediante la sua missione continentale, annunci con rinnovato slancio ed entusiasmo il Vangelo”. Questa è l’intenzione che il Papa affida a tutta la Chiesa in questo mese di Luglio con particolare riferimento all’Evangelizzazione dei popoli. La sentiamo particolarmente nostra perché sono molteplici i legami con il grande continente latino americano. La Missione di evangelizzazione ci coinvolge perché espressa e vissuta da tanti missionari e missionarie bresciane partiti per il Brasile, l’Argentina, l’Uruguay, il Venezuela, l’Ecuador: sono questi i luoghi divenuti famigliari dai racconti e dalla testimonianza dei nostri presbiteri “fidei donum” ad essi si aggiungono i religiosi, le religiose e i laici che stanno spendendo e donando la vita per il Vangelo. La preghiera si allarga allora a tutte la chiesa dell’America Latina: una chiesa dinamica, giovane, profetica nella quale scorgiamo la bellezza del cammino del popolo di Dio, la profonda fede e devozione delle comunità, la speranza tenace e assidua dei piccoli e dei semplici. Le forme con le quali la fede si esprime sono caratterizzate dalla gioia e dall’entusiasmo, ma tutto ciò richiede un costante e rinnovato impegno da nutrire nella preghiera e nel rapporto personale con il Signore. La preghiera colma le distanze e diviene fonte di consolazione e comunione con le comunità più remote e disperse: ricordiamo con gratitudine il dono grande della presenza nel popolo di Dio di Papa Francesco che “dalla fine del mondo” è giunto a confermare i fratelli nella vera fede in Gesù. Molte istanze, linguaggi e stili della sua testimonianza e del suo magistero affondano le radici nella storia della chiesa latino americana. La missione continua in ogni luogo ove il Signore suscita doni e carismi.

Intenzioni DI PREGHIERA Universale: Perché vengano rispettati i popoli indigeni, minacciati nella loro identità e nella loro stessa esistenza. Per l’evangelizzazione: Perché la Chiesa in America Latina e nei Caraibi, mediante la sua missione continentale, annunci con rinnovato slancio ed entusiasmo il Vangelo.

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Blocknotes

Bunon com pleanno! Il progetto d i Bresciamon Un periodo in do compie 10 tenso di inco anni. ntri di educa gli studenti zione alla mo delle scuole ndialità con di ogni ordin scolastico s e e g ra do. Solo que ono stati in st’anno contrati 6.00 assieme i pe 0 s t u denti, condiv rcorsi forma idendo tivi. Auspich la Parola di D iamo che il c io e la nostra onfronto tra vita quotidia esigenza im n a possa diven pellente anc tare una he per gli ad nostre parro o le s c enti e giova cchie. Mentre ni delle viviamo cam di persone s b ia m enti epocali i spostano e milioni in cerca di li mutamenti b e rt à e dignità, e climatici e fa grandi natici semin e disumanit ano nel mo à, mentre il ndo terrore dialogo e la la corruzion p a c e s embrano ut e privata e opie e pubblica rag intollerabili, g iu n g e ogni giorno noi educhiam livelli o. E mentre gesto del se ripetiamo o minatore, sp gni giorno il eriamo che q prima di tutt u a lc o s a di nuovo ge o in noi. Bres rmogli ciaMondo pu e in tutte le ò a rr iv a re in tutte le sc Parrocchie! uole P e r m a g g io r i info r m a z io n i s u ll e t BresciaMond e m a t ic h e p o visita la pa ro p o s t e d a gina web ww Per info: Clau w.bresciamo dio Treccani ndo.it 334.9612946

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LabMissio 2016 - COInVOLTI per una Chiesa Missionaria Attraente


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