SPEDIZIONE A.P. - 45% - ART.2 COMMA 20/B - LEGGE 662/96 - FILIALE DI BRESCIA - TAXE PERçUE (TASSA RISCOSSA) - ANNO XLViI - N° 3 Luglio 2018 - BIMESTRALE - ABBONAMENTO EURO 12 IN CASO DI MANCATO RECAPITO INVIARE ALL’UFFICIO P.T. - C.M.P. DI BRESCIA PER LA RESTITUZIONE AL MITTENTE CHE SI IMPEGNA A CORRISPONDERE LA RELATIVA TASSA
Popoli tutti acclamate il Signore
Luglio 2018
SPEDIZIONE A.P. - 45% - ART.2 COMMA 20/B - LEGGE 662/96 - FILIALE DI BRESCIA - TAXE PERÇUE (TASSA RISCOSSA) - ANNO XLVII - N° 3 LUGLIO 2018 - BIMESTRALE - ABBONAMENTO EURO 12 IN CASO DI MANCATO RECAPITO INVIARE ALL’UFFICIO P.T. - C.M.P. DI BRESCIA PER LA RESTITUZIONE AL MITTENTE CHE SI IMPEGNA A CORRISPONDERE LA RELATIVA TASSA
Sommario
Primo piano
Labmissio 2018
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Popoli tutti acclamate il Signore Luglio 2018
Chiesa & missione Bimestrale dell’Ufficio Missionario Diocesano, via Trieste 13/B - Brescia Tel 030.3722350 - Fax 030.3722360 Direttore don Adriano Bianchi Direzione e redazione Via Callegari, 6 – 25121 Brescia Tel. 030.3754560 Fax 030.3751497 e-mail redazione: kiremba@diocesi.brescia.it e-mail Ufficio Missionario: missioni@diocesi.brescia.it web: www.diocesi.brescia.it/missioni Redazione don Carlo Tartari: carlotartari@diocesi.brescia.it Andrea Burato: andrea.cm@diocesi.brescia.it Claudio Treccani: claudiotreccani@diocesi.brescia.it Chiara Gabrieli: chiaragabrieli@diocesi.brescia.it Don Francesco Pedrazzi : frapedro73@gmail.com Francesca Martinengo: fra.martinengo@gmail.com
Incontri: Marcelo Barros
I missionari raccontano Tanzania Venezuela
Bilancio Economico
Possiamo continuare a progettare
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Animazione missionaria
Nuovi stili di Viaggio 18-19 Bresciamondo 20-21
Grafica e impaginazione Andrea Burato Autorizzazione del tribunale di Brescia N. 269 del 11.07.1967 Imprimatur Curia vescovile di Brescia Stampa LITOS – Gianico (BS) Editrice Fondazione opera diocesana San Francesco di Sales, via Callegari, 6 - 25121 Brescia KIREMBA - ISSN 2533 -3062 (versione cartacea) KIREMBA – ISSN 2533 -3054 (versione digitale)
Abbonamento ANNUALE 12,00 euro ORDINARIO 50,00 euro sostenitori PER LE POSTE ITALIANE CONTO CORRENTE N° 389254. INTESTATO A: DIOCESI DI BRESCIA VIA TRIESTE, 13 25121 BRESCIA CON CAUSALE: “ABBONAMENTO KIREMBA 2018” BONIFICO BANCARIO: IBAN: IT79F0311111205000000007463
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Orizzonti
Tutti abbiamo sangue rosso
Formazione & spiritualità iovani e Missione G Preghiamo insieme
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Blocknotes Proposte di lettura 27
NOVITÀ PER ACCEDERE AI CONTENUTI MULTIMEDIALI, INQUADRA CON IL TUO SMARTPHONE DOTATO DI LETTORE, IL CODICE QR PRESENTE IN ALCUNE PAGINE DI KIREMBA. CON QUESTA MODALITÀ DESIDERIAMO INTEGRARE SEMPRE MEGLIO LA RIVISTA CON LA POSSIBILITÀ DI VISIONARE FILMATI, GALLERIE FOTOGRAFICHE, SITI WEB DEL MONDO MISSIONARIO ED ECCLESIALE. QUI A SINISTRA TROVATE IL CODICE QR CHE RIMANDA AL SITO DEL CMD DI BRESCIA DELL’UFFICIO PER LE MISSIONI
editoriale
Santi, Discepoli, Missionari don carlo tartari carlotartari@diocesi.brescia.it
T
ra pochissimi giorni il Vescovo Pierantonio consegnerà alla nostra chiesa bresciana la sua prima lettera pastorale intitolata “Il bello del vivere. La santità dei volti e i volti della santità”; l’attesa è forte perché si intuisce che dalla lettera pastorale del Vescovo possano essere desunti gli orientamenti fondamentali e le linee programmatiche del suo episcopato: il pastore, successore degli Apostoli, indica e conduce il gregge che gli è affidato. Dove ci sta portando il Vescovo Pierantonio? Quali pascoli indica? Quale cammino si intravede? Verso quali orizzonti? Indubbiamente l’orizzonte è alto, impegnativo, e per questo affascinante e attraente: il cammino conduce alla bellezza, realizza la vita, da senso e direzione all’impegno quotidiano. Istintivamente la santità viene percepita come distante, si presenta nell’immediatezza come una prospettiva pretenziosa e per certi versi così elevata da diventare scoraggiante anziché attraente. Questa percezione nasce dal fatto che la santità è riconosciuta da altri, dalla Chiesa, con un procedimento canonico impegnativo, lungo e approfondito e soprattutto viene riconosciuta dopo la morte. Ma il riconoscimento della santità, la canonizzazione, esprime ciò che la vita ha già detto, non rimanda a “un dopo”, ma anzi valorizza e approfondisce la straordinaria fecondità del quotidiano. La santità non dei gesti eroici, unici, ma della fertilità, del giorno dopo giorno, della normale e assidua fedeltà al vangelo. Quando abbiamo incontrato i “santi della porta accanto” la nostra vita ne è rimasta affascinata, in noi è nato il desiderio di poter imparare la santità dei gesti semplici. Ho provato a rileggere così la bellezza degli incontri vissuti in questi anni in occasione delle visite ai missionari e alle missionarie del Vangelo, o anche solo ripensando a quando li ho ricevuti nel
nostro centro missionario: quante storie, quanto vangelo incarnato, quanti racconti nei quali si coglie che Gesù è all’opera. Si perché la santità o viene dal Santo, l’unico giusto, o non è santità! L’ho incontrata, la santità, nella vita spesa al passo con gli ultimi, nei luoghi più desolati e difficili, nei contesti nei quali il mondo non vede né bellezza, né attrattiva, ma solo povertà, degrado, sottosviluppo. Sono i luoghi nei quali il Vangelo sembra essere più forte perché il Vangelo lo comprende meglio e lo restituisce in modo più profondo chi non porta i segni della tronfia sicurezza del denaro e del potere; lo dice meglio chi davvero spende la vita perché “uno di questi piccoli” possa ricevere anche solo un bicchiere d’acqua fresca nel Suo nome. I missionari sono discepoli in cammino, con la vita ci dicono che per camminare basta davvero una tunica, il bastone e i sandali: nulla di più, nulla di diverso. Spero tanto che le parole alte, impegnative, foriere di speranza che il Vescovo ci consegna siano lette, approfondite, accolte camminando; non siano solo occasione di una statica e sedentaria “buona lettura”, ma offrano una opportuna e provvidenziale revisione di vita che ci induce a rialzarci per osare il passo verso quella santità che solamente il Signore vede. Chiediamo anche occhi e cuore capaci di vedere il bene nell’altro e a farne motivo di lode e ringraziamento al Signore. Il grande libro della missione ci consegna e racconta questo “volto buono dell’umanità, il suo lato più bello e più vero. È l’umanità così come Dio l’ha desiderata da sempre. È l’umanità redenta in Cristo, liberata da ciò che la offende, la intristisce, la ferisce, la mortifica, la disonora; da ciò che la rende crudele, volgare, violenta. È l’umanità che vorremmo sempre incontrare, che non ci fa paura, che, al contrario, ci rallegra, ci stupisce, ci commuove, ci attrae, ci conquista”.
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Primo piano
LAB MISSIO 2018
. .. a it v a l l a e e id e l Dal ? o t n iu g g a r o iv t obiet Suor Grazia Anna Morelli graziannasmsm@gmail.com
un momento del lab missio 2018
I
riflessione, sono stati importanti. Ma... si è davvero riusciti nell’intento? Abbiamo davvero raggiunto l’obiettivo?
l titolo del Lab Missio 2018 mi è sembrato gravido di speranza per le parrocchie bresciane che, da più di un anno, si sono confrontate con la “missione” di costruire il loro Progetto di Pastorale Missionaria, missione affidata loro dal Vescovo Monari prima, e confermata poi dal nuovo Vescovo, Monsignor Tremolada. Il Lab Missio 2018 voleva essere l’occasione per capire un po’ più praticamente ciò che questo compito/missione richiede. Ecco il perché di quel titolo: “Dalle idee alla vita. Progetto di Pastorale Missionaria”. L’esigenza che si sente nelle parrocchie è, infatti, quella di avere linee chiare e pratiche sul come procedere. Gli sforzi fatti da parte dell’equipe dell’Ufficio Missionario Diocesano per rendere interessante e proficua quella mattinata che ci vedeva impegnati, insieme alle varie comunità parrocchiali, nella
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Per certi versi il Lab Missio 2018 è stata un’esperienza interessante e che ci ha un po’ sorpresi e destabilizzati. Questa esperienza ci ha visti alle prese con dei giovani che, giustamente, hanno reagito ad un tipo di Chiesa “maestrina”, come l’hanno chiamata; ad un tipo di Chiesa vecchia, sempre uguale, troppo legata alla struttura e poco aperta allo Spirito; ad una Chiesa non più in cerca di una sua identità, perché troppo sicura di sé... ad una Chiesa che fissa i suoi occhi all’interno, nella futile speranza di vedere le folle riempire i banchi vuoti, più che essere rivolta all’esterno, dove Dio la invita al vero banchetto insieme a santi, pubblicani e peccatori. La sfida di quei giovani ha aperto il nostro cuore ad una nuova
Questa nuova chiamata troverà risposta positiva nei nostri cuori e nelle nostre vite? Sarà veramente l’inizio di qualcosa di nuovo? Il Lab Missio è stato quindi un’esperienza interessante. Ma... quello che doveva essere l’obiettivo della mattinata, il Progetto di Pastorale Missionaria nella sua attuazione pratica, nella sua versione vitale, è stato davvero raggiunto?
una riflessione sulla Missione e sull’Annuncio, siamo ancora noi che dobbiamo far diventare pratica per la vita ciò che è stata quella meditazione. Insomma abbiamo un po’ di amaro in bocca perché pensavamo di poter ripartire con qualcosa di più pratico...non certo la ricetta pronta, ma almeno di avere delle dritte per rendere vitale il Progetto di Pastorale Missionaria.
chiamata di Dio, nuova perché forse la riascoltiamo dopo un tempo di sordità. Una chiamata ad essere meno rigidi, meno fissati, più umani nel modo di dire Dio (che, guarda un po’, per rivelarsi è diventato uomo) e nel modo di rivolgersi a Lui nella preghiera. Questa nuova chiamata troverà risposta positiva nei nostri cuori e nelle nostre vite? Sarà veramente l’inizio di qualcosa di nuovo? Il Lab Missio è stato quindi un’esperienza interessante. Ma... quello che doveva essere l’obiettivo della mattinata, il Progetto di Pastorale Missionaria nella sua attuazione pratica, nella sua versione vitale, è stato davvero raggiunto? A mio avviso non del tutto. La riflessione sul Progetto di Pastorale Missionaria si è infatti trasformata in una sia pur bella e interessante meditazione sul Padre Nostro e quindi non ha centrato del tutto l’obiettivo. Se anche dal Padre Nostro si può far venir fuori
E adesso? Cosa viene offerto come nuova possibilità alle comunità parrocchiali? Almeno a quelle che si sono dimostrate interessate a riguardo? Io sono certa della serietà dell’equipe dell’Ufficio Missionario Diocesano. L’équipe farà in modo di adoperarsi per rispondere alle esigenze di tutte le comunità parrocchiali che desiderano capirci un po’ di più e che, soprattutto, desiderano voltare pagina rispetto a un tipo di pastorale che non parla più a nessuno, che fonda il proprio vissuto sulle attività da svolgere piuttosto che su una relazione più profonda con Gesù, unico reale movente e culmine della missione di una comunità. È uno dei cambiamenti necessari che il Progetto di Pastorale Missionaria mette in evidenza per cominciare una nuova modalità di essere Chiesa, una modalità che risponde a nuove esigenze, una modalità che privilegia la semplicità delle relazioni e che viene fuori da una vita cristiana rinnovata nello Spirito. È Lui che fa nuove tutte le cose e le rende a misura di Cristo. Delle comunità così?... oh, sì! Queste cambieranno il nostro mondo! Kiremba - Luglio 2018
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Chiesa & missione incontri
s o r r a b o l e c r ma e l’ereditÁ a r a m a c r e d l e di h Anselmo Palini palini.anselmo@gmail.com
H
o incontrato il teologo brasiliano Marcelo Barros a Brescia durante la presentazione del suo libro “Helder Camara. Non lasciate cadere la profezia”. Padre Marcelo Barros, brasiliano, un monaco benedettino è stato stretto collaboratore di dom Helder Camara. Biblista, teologo della liberazione e scrittore, Marcelo Barros è stato consigliere teologico della Commissione Pastorale della Terra e delle Comunità di Base, consigliere del Movimento dei SemTerra e Segretario dell’ASETT (Associazione ecumenica dei teologi e delle teologhe del Terzo mondo). Due volte a Brescia Nell’introduzione all’incontro si è ricordato che Helder Camara è stato due volte nella nostra città. La prima il 25 novembre 1977, al Franciscanum, su invito della
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padre marcelo barros
Cooperativa cattolico democratica di cultura, accolto da mons. Luigi Morstabilini, allora vescovo di Brescia, un vescovo che era grande amico dell’America Latina. L’anno prima, nel mese di agosto 1976, in Uruguay, mons. Morstabilini era stato deciso e irremovibile davanti al nunzio che gli diceva che non era possibile la visita in carcere a don Murgioni. La seconda visita a Brescia di Helder Camara è del 29 ottobre 1984, in Vanvitelliano gremito in ogni ordine di posti. Qui è accolto, tra gli altri, dal sindaco Cesare Trebeschi e da mons. Carlo Manziana. Quest’ultimo ha in comune con Helder Camara il fatto di essere un testimone di pace e di giustizia e di aver pagato questo, negli anni del nazifascismo, con quindici mesi nel lager di Dachau. Un lascito testamentario Sin dalla prime pagine del libro,
Marcelo Barros esprime il significato che per lui ha avuto Helder Camara: una “meravigliosa persona umana, un esempio di umanità” che si distingue tra le persone che hanno abitato la terra nel XX secolo. Marcelo Barros ha ricordato all’inizio dell’incontro di avere visto dom Helder per l’ultima volta una ventina giorni prima della sua morte, avvenuta il 27 agosto 1999. Era indebolito e intorpidito dalle medicine e dal peso dei suoi novant’anni. Padre Barros dice di avere percepito da un suo balbettio queste parole: “Non lasciare cadere la profezia”. Una sorta di lascito testamentario. Un impegno a cui padre Barros ha sempre cercato di tener fede. Da conservatori a voce dei poveri Per alcuni aspetti la vicenda biografica di dom Helder, ha sostenuto padre Barros, può essere letta in parallelo a
Intervista
Marcelo Barros Attraverso questo codice Qr, il monaco Marcelo Barros parla della profezia di Helder Camara e dell’eredità che ha lasciato agli oumini e donne del XXI secolo. Non poche sono le analogie, secondo P. Marcelo, tra le idee di dom Helder e l’attuale pontefice Papa Francesco.
Marcelo Barros esprime il significato che per lui ha avuto Helder Camara: una “meravigliosa persona umana, un esempio di umanità” che si distingue tra le persone che hanno abitato la terra nel XX secolo. Per alcuni aspetti la vicenda biografica di dom Helder, ha sostenuto padre Barros, può essere letta in parallelo a quello di mons. Romero. Entrambi, infatti, da giovani sacerdoti sono stati conservatori e integralisti. Erano inoltre amici di potenti politici e ritenevano che così potessero meglio servire i poveri.
quello di mons. Romero. Entrambi, infatti, da giovani sacerdoti sono stati conservatori e integralisti. Erano inoltre amici di potenti politici e ritenevano che così potessero meglio servire i poveri. Poi hanno iniziato a guardare la realtà con occhi diversi, con gli occhi dei poveri, degli sfruttati, dei perseguitati. Sia Dom Helder che Romero, una volta che sono diventati la voce dei poveri e dei perseguitati, sono stati definiti “comunisti e sovversivi”. Famosa al riguardo una frase di dom Helder: “Fin quando davo da mangiare ai poveri, tutti dicevano che ero un santo. Quando ho cominciato a chiedermi perché ci sono i poveri, ecco che hanno cominciato a dire che ero un comunista”. Per queste posizioni entrambi vennero isolati anche all’interno della Chiesa. Per padre Barros, soprattutto dopo il Concilio, dom Helder fu “profondamente umiliato dalla sua Chiesa” proprio perché iniziò con coraggio a denunciare le ingiustizie e a compromettersi con i poveri. Secondo padre Barros, dom Helder fu il vescovo che più direttamente contribuì al successo del Concilio, pur senza mai prendere la parola nell’sssemblea generale. Questo grazie ai suoi molteplici contatti. Fu poi l’organizzatore del famoso “Patto delle Catacombe”, sottoscritto da diversi vescovi presenti al Concilio. Tra liberazione e conversione Marcelo Barros ha poi parlato della posizione di dom Helder di fronte all’affermarsi della teologia della
liberazione, dopo la pubblicazione nel 1971 del libro di Gustavo Gutierrez. Dom Helder parlava di liberazione, ma prima di tutto di conversione e ricordava che la sfida della teologia della liberazione consiste nel prendersi carico della realtà, aiutando a scendere dalla croce i crocifissi del nostro mondo. È noto che in America Latina vi furono credenti che per combattere la brutalità della repressione messa in atto dalle dittature militari scelsero la strada della lotta armata. Pensiamo a Camilo Torres, a Rutilio Sanchez che fu stretto collaboratore di mons. Romero. Cosa pensava dom Helder di tale scelta? L’arcivescovo di Olinda e Recife, ha precisato padre Barros, non metteva sullo stesso piano la brutale violenza della repressione con la disperata lotta violenta delle vittime della repressione. Tuttavia la sua indicazione era sempre per la nonviolenza, che chiamava anche “violenza dei pacifici” o “pressione morale liberatrice”. La stessa posizione che aveva abbracciato anche mons. Oscar Romero. Il Brasile oggi In conclusione è stato chiesto a Marcelo Barros cosa sta avvenendo in Brasile oggi. La presidente Dilma Roussef è stata costretta alle dimissioni e l’ex presidente Lula da Silva addirittura arrestato con l’accusa di corruzione. Padre Barros ha affermato chiaramente che si tratta di macchinazioni ordite dai grandi poteri economici per togliere di mezzo due personaggi che potevano contrastare i loro interessi. Kiremba - Luglio 2018
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I missionari raccontano tanzania
l’africa ha tanto da dare andrea burato andrea.cm@diocesi.brescia.it
A
bbiamo incontrato Don Tarcisio Moreschi, missionario Fidei donum in Mozambico, che si sta prodigando per andare incontro alle necessità della popolazione dei villaggi di Ilembula e Mtwango, sostenendo in particolare la scolarizzazione di bambini e giovani. Don Tarcisio, come stai? Come sta andando la tua missione? Io sto bene, anche perché mi trovo in ottima compagnia. Nella parrocchia di Ilembula in cui vivo condivido la casa con alcuni giovani volontari ed un sacerdote africano; con me vivono anche Maurizio Morandini, un laico Fidei donum originario di Bienno, sua moglie e la loro figlia. Mi trovo bene, la chiesa tanzaniana è in crescita e stiamo vivendo un momento felice. Anche dal punto di vista politico il clima è generalmente tranquillo. Ci hai detto che ospiti alcuni giovani volontari, che esperienza stanno facendo? 8
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don tarcisio con alcuni bambini tanzaniani
Sto ospitando un gruppo di 18 ragazzi che stanno facendo per un anno il servizio civile. Sono suddivisi in modo da occuparsi degli ultimi: gli orfani e gli handicappati. Si danno da fare cercando di essere attenti alla realtà che li ha accolti. Mi rendo conto che questa esperienza fa bene ai giovani italiani che vengono qui perché quando tornano a casa provano ed essere più attenti all’essenziale. L’esperienza africana li plasma e li aiuta ad essere più attenti alle persone. Credo che l’Africa abbia ancora tanto da dare, da proporre e da insegnare ai nostri ragazzi; vedo che i ragazzi che fanno esperienza del mondo africano, tornano in Italia arricchiti di buon senso e contenti di aver speso un periodo con i loro pari africani, anche avendo condiviso qualche difficoltà. Ho ospitato un gruppo di ragazzi di una parrocchia di Torino a cui ho chiesto una mano nei lavori manuali come la costruzione dei mattoni
con altri ragazzi africani; hanno sperimentato in prima persona cosa significhi fare fatica in un ambiente in cui le risorse, l’acqua in primis, può scarseggiare. È stata un’esperienza altamente educativa. Che consiglio hai per i giovani che hanno voglia di fare? Vorrei che i ragazzi capissero che la vita, come ha detto Gesù, per essere gustata fino in fondo, va’ donata. Se cerchiamo di tenercela stretta si impoverisce e perde di sapore. Quest’estate suggerisco davvero di fare esperienze che fortifichino lo spirito e che permettano di crescere. I ragazzi di Torino che ho ospitato erano accompagnati dal loro prete, che li ha aiutati a rileggere e a valorizzare l’esperienza fatta in Tanzania. Fate esperienze e capirete sulla vostra pelle che le cose sono diverse da come immaginiamo. L’Africa non sono i barconi che vediamo al telegiornale, o almeno non solo.
Preoccupazione
Un disastro senza fine Una notizia recente riferisce che l’Assemblea Nazionale ( il Parlamento venezuelano), legalmente eletta, però non rispettata dal governo, ha approvato, con 105 voti a favore e 2 contrari, di dar corso al giudizio di merito preventivo contro il presidente Maduro, sollecitato dal Tribunale Superiore di Giustizia in esilio, per crimini di lesa umanità. Questa risoluzione porterebbe alla
destituzione dell’attuale presidente. Con atteggiamento orante siamo invitati a seguire le vicende di questo Paese tragicamente provato. Anche la chiesa, attraverso diverse voci, continua a chiedere giustizia e pace nel Paese sudamericano dove sembrano non esserci spiragli positivi per la soluzione della crisi, c’è uno scoraggiamento diffuso nella società e c’è il desiderio di andare in altri Paesi .
venezuela
il rischio di perdere se stessi don giannino prandelli gianpran@gmail.com
L
a situazione sociale ed economica del Venezuela sta attraversando una profonda crisi umanitaria. In questi ultimi anni e specialmente dal 2017 l’inflazione ha raggiunto livelli astronomici, si parla del 13 mila per cento. Scarseggiano in tutto il Paese gli alimenti, e le medicine; sanità, trasporti, educazione, occupazione lavorativa sono sempre più inefficienti. La gente disperata e affamata che ha abbandonato il Paese supera i tre milioni e l’immigrazione interna verso le regioni del sud-est, ricche di minerali preziosi, supera il milione di persone. Aumentano le morti di bambini denutriti e quelle causate da diverse epidemie, in particolare la malaria. Si diffondono bande armate e aumentano la violenza, le aggressioni e gli assassini. Se comparassimo il Venezuela a una nave dovremmo riconoscere che è
manifestazioni di protesta a caracas
in pieno naufragio e che non resta alternativa al grido “si salvi chi può”. Ancora, possiamo domandarci se ci sono vie di uscita a una situazione sempre più tragica oppure, dove è finita l’illusione di benessere e sicurezza di una nazione ricca in petrolio, risorse minerali, terra e cultura? Secondo i Vescovi venezuelani, che si esprimono con dichiarazioni coraggiose, di tre cose i venezuelani dovrebbero essere sicuri: che questa situazione di emergenza non l’ha voluta o procurata il Signore, che ci sono responsabilità dirette di questa tragedia e che dovremmo metterci in azione e aiutarci mutuamente. Insieme alla perdita di benessere materiale quello che preoccupa è la perdita dei valori morali, del rispetto della dignità umana, delle leggi e regole che la difendono. Sembra che la vita umana non abbia più valore.
Concludo condividendo la riflessione di un sacerdote della diocesi venezuelana di Acarigua Araure . “Il Venezuela ha bisogno urgente di eroi della carità, capaci di rischiar la vita per salvare gli altri, con un cuore esperto nell’arte del condividere, di sentire l’altro come fratello. La Nazione vive una realtà che solo Dio con il suo amore può salvare. Questa profonda crisi non deve bloccare la nostra speranza, perché Dio esiste e ci offre un messaggio di speranza e di conversione. Se ognuno, dai politici al più piccolo cittadino, fa quello che gli corrisponde, allora diventeremo come i remi di una scialuppa, che restituiscono al Paese un autentica sicurezza. se siamo fedeli alla voce della retta coscienza, ancora possiamo evitare che al Venezuela succeda quello che è successo al Titanic.” Kiremba - Luglio 2018
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Bilancio economico ufficio per le missioni
possiamo continuare a prog ettare chiara gabrieli chiaragabrieli@diocesi.brescia.it
L
a presentazione del bilancio dell’ufficio è sempre occasione di riflessione e revisione di un aspetto non secondario dell’attività missionaria. Non si tratta semplicemente di “mettere ordine” nei numeri e nelle voci che compongono il bilancio, ma di coglierne le profonde implicazioni pastorali. Il bilancio esprime ben più del doveroso compito di monitorare e governare l’economia di un ufficio, serve a orientare le risorse in una direzione e questo significa scegliere alcune priorità e elaborare alcune decisioni. Analisi Con soddisfazione emerge la costante generosità e attenzione verso i progetti in missione: le cifre raccolte anche quest’anno in occasione della Quaresima Missionaria (€ 156.000,00) sono pressoché costanti: questo dato
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Kiremba - Luglio 2018
LE OFFERTE HANNO PERMESSO DI SOSTENERE TANTI PROGETTI MISSIONARI
ha permesso la copertura di ogni singolo progetto presentato nel sussidio per l’animazione della quaresima e di sostenere ulteriori piccoli progetti che durante l’anno i nostri missionari ci hanno presentato. Forse in leggero calo le offerte per la giornata missionaria mondiale, ma comunque tra le più rilevanti nel panorama nazionale. È da notare una lieve flessione delle offerte destinate alla Pontificia Opera S. Pietro Apostolo (POSPA) ovvero destinate all’adozione dei seminaristi: questa importante voce di bilancio è fondamentale perché esprime la speranza e la fiducia che le giovani chiese dell’Africa, dell’America Latina e dell’Asia possano provvedere alla formazione dei futuri presbiteri senza costringere i giovani a lasciare la propria chiesa diocesana. Sarà opportuno rinnovare e presentare compiutamente questa
importante azione missionaria. Spesso la propensione a donare si rivolge prevalentemente a progetti “visibili” e a carattere emergenziale, ma divengono sempre più importanti e profetici i progetti che sostengono la formazione delle persone, perché presbiteri, religiosi, laici, tecnici formati sono garanzia di un profondo rinnovamento nelle comunità. L’altra evidenza è legata al consistente contributo ricevuto a sostegno delle “missioni diocesane”: nei complessivi € 231.000,00 sono annoverati alcune “generosità” straordinarie relative ad eredità ricevute. Come leggere le tabelle Sul lato destro della tabella sono elencate le uscite. Oltre le doverose “partite di giro” sono evidenti alcune disparità rispetto al bilancio 2016. In particolare nel 2016 si era realizzato a Brescia il Convegno dei presbiteri
VOCE DI SPESA
ENTRATE
ANNO DI RIFERIMENTO
2016
USCITE
2017
2016
2017
QUARESIMA MISSIONARIA
€ 158.881,96
€ 156.753,55
€ 158.881,96
€ 156.753,55
GIORNATA MISSIONARIA M.
€ 237.421,44
€ 219.857,78
€ 237.421,44
€ 219.857,78
€ 1.425,00
€ 2.255,00
€ 1.425,00
€ 2.255,00
ADOZIONI SEMINARISTI
PROPOGANDA FIDE
€ 64.954,00
€ 55.547,00
€ 64.954,00
€ 55.547,00
SANTA INFANZIA
€ 25.163,62
€ 21.048,17
€ 25.163,62
€ 21.048,17
INTENZIONI DI MESSE
€ 47.737,29
€ 46.659,99
€ 17.680,65
€ 17.930,35
GIORNATA DELLA LEBBRA
€ 4.660,00
€ 3.280,00
€ 4.660,00
€ 3.280,00
BRESCIAMONDO
€ 6.119,86
€ 4.432,05
€ 4.810,19
€ 3.040,00
ORGANIZZAZIONE DI CONVEGNI
€ 1.000,00
€ 0,00
€ 42.930,00
€ 2.788,40
€ 239.237,35
€ 231.347,81
€ 73.145,95
€ 89.580,22
€ 20.446,27
€ 11.961,52
RIVISTA KIREMBA
€ 12.402,35
€ 14.000,00
€ 12.402,35
€ 14.007,00
FONDO OSPEDALE KIREMBA
€ 21.500,00
€ 0,00 € 20.213,34
€ 19.692,13
€ 19.634,91
€ 35.054,60
OFFERTE CONTRIBUTI VIAGGI IN MISSIONE E PER ANIMAZIONE MISSIONARIA
STAMPA E INVIO VOCE DEL POPOLO RICAVO DALLA GIORNATA MISSIONARIA E S. INFANZIA
€ 18.380,95
€ 16.863,42
FUNZIONAMENTO DELL'UFFICIO (ordinario e straordinario) FESTIVAL DELLA MISSIONE INTERESSI ATTIVI E UTILI
€ 46.236,00 € 5.155,40
€ 1.657,00
SPESE DEL PERSONALE LAICO
€ 125.708,36
€ 113.208,24
€ 61.269,84
€ 64.239,32
SPESE PER COLLABORATORI E PROFESSIONISTI
€ 3.328,00
€ 319,16
ONERI FINANZIARI
€ 2.185,70
€ 1.575,49
€ 896.261,58
€ 878.373,93
SPESE DEL PERSONALE CONSACRATO E IN MISSIONE
FONDI PER SOSTEGNO AI PROGETTI
TOTALE
Come ogni anno la presentazione del Bilancio dell’Ufficio per le Missioni per l’anno 2017 diventa un’occasione per ringraziare le parrocchie e i gruppi di animazione per la loro generosità, sensibilità e sostegno al mondo della missione.
€ 52.222,36
€ 104.672,16
€ 896.261,58
€ 878.373,93
“fidei donum”, nel 2017 questa voce di bilancio è perciò molto ridimensionata. Abbiamo ampliato la destinazione delle risorse relative alle richieste di aiuto da parte dei missionari passando da € 73.145,00 a € 89.580,00. Abbiamo dimezzato le uscite relative ai viaggi in missione (in alcune situazioni particolari l’ufficio provvede all’acquisto dei biglietti aerei per i missionari laici e presbiteri). La rivista Kiremba e l’invio di Voce del popolo sono significative uscite, ma riteniamo importante mantenere un legame di comunicazione, riflessione, formazione attraverso questi due strumenti (sarebbe bello poter regalare questi abbonamenti ai nostri missionari nel mondo: potranno farsi carico di questo i gruppi missionari?). Costi ed entrate Da rilevare come nel corso del 2017 il costo ordinario e straordinario
dell’Ufficio sia aumentato rispetto all’anno precedente per l’acquisto di un’automobile usata (Fiat Qubo) utile agli spostamenti in Diocesi per l’animazione nelle parrocchie e nelle scuole e a disposizione dei missionari che ne avessero bisogno. Nell’anno precedente grande rilievo ha avuto in Diocesi, e nel panorama nazionale, il primo Festival della Missione che si è tenuto a Brescia dal 12 al 15 Ottobre.Le uscite relative a questo evento che ha coinvolto circa 15.000 persone sono pari a € 46.000,00 ma relative a due anni di lavoro e preparazione (nella voce di spesa è compresa la valorizzazione del personale). La missione vive di dono: le risorse economiche sono un aspetto importante di questa dimensione. È fondamentale saper rendere grazie per la generosità e la fedeltà di tanti fratelli e sorelle che hanno voluto e saputo condividere. Kiremba - Luglio 2018
11
N
elle tabelle che seguono sono riportate le offerte ricevute dalle parrocchie nell’anno solare 2017 (depositate presso l’Ufficio per le Missioni dal 01/01/17 al 31/12/17). Quanto ricevuto dall’Ufficio è stato suddiviso secondo le intenzioni di chi ha elargito l’offerta: Giornata Missionaria Mondiale (GMM), Adozione dei Seminaristi (Clero),
Città
Parrocchia
12
Kiremba - Luglio 2018
Badia Beato L. Palazzolo Buffalora Buon Pastore Caionvico Cattedrale Chiesanuova Costalunga Cristo Re Divin Redentore Fiumicello Folzano Fornaci Maria M. Chiesa Casazza Mompiano S. Gaudenzio Noce Ospedale Civile S. Afra S. Agata S. Alessandro S. Angela Merici S. Anna S. Antonio di Padova S. Barnaba S. Bartolomeo S. Benedetto S. Cuore S. Eufemia della Fonte S. Francesco da Paola S. Giacinto S. Giacomo S. Giovanna Antida S. Giovanni Bosco S. Giovanni Evangelista S. Gottardo S. Lorenzo S. Luigi Gonzaga S. M. Crocifissa Di Rosa S. Maria della Vittoria S. Maria Immacolata S. Maria in Calchera S. Maria in Silva S. Spirito S. Stefano S. Zeno Naviglio S.Polo conv.S.Paolo Sante Capitanio e Gerosa Ss. Faustino e Giovita Ss. Francesco e Chiara SS. Nazaro e Celso SS. Trinità Stocchetta Urago Mella Vill. Sereno I S. Filippo N. Vill. Sereno II S. Giulio p. Villaggio Prealpino Violino Volta Bresciana
Giornata per la Santa Infanzia (Infanzia), Giornata mondiale per i malati di lebbra (Lebbra), Quaresima Missionaria 2017 (Quaresima), Missioni diocesane (Missioni) Intenzioni per le Messe (S.Messe) e altre intenzioni (Diverse). Le offerte ricevute oltre le date indicate, anche se riferibili al 2017,saranno rendicontate per esigenze di bilancio nell’esercizio Gmm
Clero
Infanzia
Lebbra
770,00
successivo. Non compaiono le offerte che le singole parrocchie destinano autonomamente ai missionari e a sostegno di altri progetti.
Quaresima
Missioni
S.Messe
Diverse
765,00 100,00
1.500,00 248,68 2.170,00 480,00
1.300,00
1.453,44
1.080,00 2.700,00 314,54
416,91 600,00
810,00 500,00
400,00 735,17
220,00 155,00
1.100,00 470,30 485,00 2.267,00 300,00 545,00 425,00
1.050,00
100,00 1.006,00
150,00
230,00
900,00 300,00 710,00
350,00
2.665,00
4.000,00
185,00 283,20 100,00
155,00 70,00
1.900,00 400,00 2.000,00 800,00 1.000,00 620,00
520,00
150,00
450,00 650,00 2.077,33
100,00 200,00 20,00
1.140,00
700,00
100,00
110,00 300,00
200,00
475,00 610,00 855,00
250,00
40,00 164,25 164,00 53,79 755,00 205,00
610,00 200,00
50,00
TOTALE
1.535,00 0,00 1.180,00 5.500,00 563,22 2.170,00 480,00 0,00 1.870,35 0,00 600,00 810,00 0,00 900,00 735,17 0,00 0,00 0,00 220,00 1.255,00 470,30 585,00 4.323,00 0,00 300,00 925,00 425,00 0,00 1.250,00 300,00 710,00 0,00 6.665,00 0,00 0,00 340,00 353,20 100,00 0,00 0,00 0,00 1.900,00 0,00 850,00 2.850,00 3.747,33 1.020,00 1.870,00 0,00 1.000,00 0,00 200,00 40,00 164,25 639,00 663,79 1.865,00 1.060,00
Provincia
Parrocchia
Acquafredda Acqualunga Adro Agnosine Alfianello Anfo Anfurro Angolo Terme Angone Armo Artogne Astrio Avenone Azzano Mella Bagnolo Mella Bagolino Barbariga Barco Barghe Bargnana - Rovato Bargnano Bassano Bresciano Beata Bedizzole S. Stefano Belprato Berlinghetto Berlingo Berzo Demo S. Eusebio Berzo Inferiore S. M. Nasc. Bessimo Bettegno Bienno Binzago Bione S. Faustino e Giovita Bione S. Maria Assunta Boario Terme Bogliaco Boldeniga Bollone Borgo Poncarale Borgo S. Giacomo Borgonato Borgosatollo Bornato Borno Bossico Botticino Mattina Botticino Sera Bovegno Bovezzo Brandico Branico Braone Breno Brione Brozzo Cadignano Cailina Caino Calcinatello Calcinato Calino Calvagese Calvisano Camignone Campione del Garda Campoverde Canè Capo di Ponte Capodimonte Capovalle Capriano del Colle Capriolo Carcina S. Giacomo Carpeneda Carpenedolo Carzago Riviera Carzano di M. Isola Casaglia Castegnato Castelcovati Castelfranco di Rogno Castelletto di Leno Castello di Serle Castelmella Castenedolo Casto Castrezzato Castrezzone Cazzago S.M.
Gmm
Clero
100,00 1.678,55 500,00
Infanzia
Lebbra
100,00 100,00 150,00 150,00
1.100,00
1.995,00
100,00
152,00 75,00 360,00 100,00
65,00
113,00
130,00 200,00 650,00 1.000,00
100,00 150,00 150,00
1.100,00
300,00 500,00 500,00 70,00 735,00
300,00 1.240,00 1.885,00
400,00 200,00 500,00
295,00
2.163,00 2.121,18 740,00 1.155,00
855,00
1.500,00
150,00
189,00 568,00
825,00
300,00
635,00
30,00
350,00
200,00 200,00
150,00 623,90
131,50
562,00 1.000,00 450,00 300,00
1.000,00 890,00 150,00 1.576,87
510,00
435,00 205,00 563,00 100,00
150,00
1.000,00
150,00
415,00
50,00
330,00 1.426,03 1.750,00 220,00
510,00 120,00
3.640,00
1.840,00
400,00
1.000,00 1.000,00 1.750,00 500,00 203,00 637,00
850,00
550,00
250,00
945,00
300,00 220,00 1.895,76 1.090,00
100,00
700,00
200,00
70,00 700,00 2.594,00 700,00
Diverse
155,00
150,00
580,00 620,00
S.Messe
134,70 400,00
515,00 110,00
1.630,00
200,00
425,00
41,58
750,00 300,00 145,00 2.545,00
Missioni
200,00 721,49 530,57 450,00
100,00
310,00 240,00 225,00 300,00
Quaresima
400,00
210,00 500,00
250,00
800,00 671,95 1.350,00
2.800,00 225,00
TOTALE
400,00 100,00 2.400,04 2.130,57 550,00 310,00 240,00 650,00 300,00 0,00 0,00 0,00 176,28 400,00 0,00 0,00 515,00 265,00 0,00 0,00 150,00 3.095,00 0,00 0,00 252,00 175,00 660,00 200,00 150,00 0,00 367,00 568,00 230,00 650,00 1.300,00 1.500,00 70,00 1.560,00 0,00 1.050,00 700,00 145,00 6.543,00 5.141,18 1.630,00 0,00 1.320,00 2.660,00 0,00 2.500,00 0,00 550,00 0,00 0,00 200,00 350,00 1.755,40 562,00 0,00 0,00 2.000,00 2.000,00 450,00 1.576,87 435,00 770,00 563,00 100,00 50,00 0,00 840,00 1.426,03 4.110,00 220,00 0,00 4.640,00 0,00 70,00 1.700,00 5.194,00 2.145,00 203,00 1.437,00 0,00 3.100,00 0,00 1.230,00 3.942,71 0,00 2.440,00
Kiremba - Luglio 2018
13
Provincia 14
Kiremba - Luglio 2018
Parrocchia
Gmm
Cecina di Toscolano Cedegolo Cellatica Cemmo Ceratello Cerveno Cesovo Ceto Cevo Chiari Chiesuola Cignano Cigole Ciliverghe Cimbergo Cimmo Cividate Camuno Civine Cizzago Clibbio Clusane Coccaglio Cogno Cogozzo S. Antonio Collebeato Collio di Vobarno Collio V.T. Cologne Colombaro Comella Comero Comezzano Concesio Pieve Concesio - Costorio Concesio - S. Andrea Concesio - S. Vigilio Coniolo Corna di Darfo Cortenedolo Corteno Golgi Corti Corticelle Pieve Cortine di Nave Corzano Cossirano Costa di Gargnano Cremezzano Darfo Degagna Dello Demo di Berzo S Lorenzo Duomo di Rovato Edolo Erbanno Erbusco S. Maria Ass. Erbusco Villa Esenta Esine Fantecolo Farfengo Fasano Faverzano Fenili Belasi Fiesse Flero Forno d'Ono Fraine Frontignano Fucine Gaino Gambara Garda di Sonico Gardone Riviera Gardone V.T. Gargnano Gavardo Gazzane Gerolanuova Ghedi Gianico Gombio Gorzone Gottolengo Gratacasolo Grevo Grignaghe e Seniga Gussago Idro Incudine Inzino
110,00 195,00 400,00 530,00 100,00 195,00
Clero
Infanzia
Lebbra
Quaresima
Missioni
S.Messe
Diverse
50,00 1.000,00
120,00 345,00
2.000,00
1.000,00 250,00
170,00
200,00 250,00
100,00 300,00 83,00
800,00 415,00
450,00 250,00
473,00
271,00
2.665,00
440,00
295,55 157,00
1.776,50 1.065,00
1.027,00 1.600,00
798,25 420,00 1.510,00 1.200,00 891,05 700,00 480,00 115,18 451,82 220,00 226,89
825,00 440,00
1.150,00 460,00 2.799,23 558,01
303,20
1.085,00
230,00 135,00 244,12
220,00 415,68
149,16
1.230,00 1.109,48 400,00
100,00 2.300,00 4.100,00 250,00 600,00
150,00
300,00
200,00 500,00 1.000,00 246,45
717,72 130,00
25,00 70,00
58,60 150,00
1.495,00 846,15 66,81
125,10
265,00 70,00 200,00 1.605,00
300,00 130,00 1.815,00 60,00
615,00 1.100,00 2.700,00 350,00
1.420,00
3.700,00
1.480,00
1.200,00 722,90 230,00 102,00 15.250,00 600,00 100,00 434,26
350,00 320,00
200,00
6.750,00 2.140,00
500,00 100,00 700,00 3.189,85 450,00 250,00 250,00 600,00
100,00 350,00
845,00
32,74 70,00 171,20
3.000,00 180,00
TOTALE
160,00 195,00 1.400,00 650,00 100,00 540,00 0,00 0,00 0,00 6.105,00 420,00 0,00 0,00 300,00 550,00 83,00 0,00 1.250,00 665,00 0,00 1.039,55 0,00 157,00 1.776,50 2.092,00 0,00 0,00 1.600,00 798,25 0,00 2.395,00 2.410,00 5.084,23 1.752,26 700,00 480,00 345,18 451,82 1.585,00 1.729,65 0,00 0,00 620,00 415,68 0,00 0,00 100,00 2.300,00 0,00 4.100,00 600,00 1.100,00 1.000,00 300,00 246,45 717,72 0,00 0,00 213,60 220,00 0,00 0,00 1.495,00 0,00 846,15 191,91 0,00 265,00 370,00 330,00 3.420,00 60,00 615,00 1.600,00 100,00 4.920,00 700,00 0,00 9.884,85 450,00 250,00 250,00 2.000,00 722,90 230,00 134,74 25.000,00 600,00 170,00 2.925,46
Provincia
Parrocchia
Irma Iseo Isorella Lavenone Lavino Lavone Leno Levrange Limone Livemmo Lodetto Lodrino Lograto Longhena Losine Loveno Grumello Lovere Lozio Ludriano Lumezzane Fontana Lumezzane Gazzolo Lumezzane Pieve Lumezzane S. Apollonio Lumezzane S. Sebas. Lumezzane Valle Lumezzane Vill. Gnutti Maclodio Maderno Magasa Magno di Gardone V. T. Mairano Malegno Malonno Malpaga di Calvisano Manerbio Marcheno Marmentino Marone Mazzano Mazzunno Mezzane di Calvisano Milzanello Milzano Mocasina Moerna Molinetto Monno Monte Berzo Montecchio Montemaderno Monterotondo Monticelli Brusati Monticelli d' Oglio Montichiari Montichiari di Borgosotto Montirone Motella Mura Muratello di Nave Muscoline Muslone Nadro Navazzo Nave Niardo Nigoline Novagli Novelle di Sellero Nozza Nuvolento Nuvolera Odolo Offlaga Ome Ono Degno Ono S. Pietro Orzinuovi Orzivecchi Ospitaletto Ossimo Inferiore Ossimo Superiore Ovanengo Padergnone Padernello Paderno F. C. Paisco Paitone Palazzolo S. Cuore Palazzolo S. Giuseppe Palazzolo S. M. Assunta
Gmm
Clero
2.160,00 563,00 175,00 115,00 2.500,00 200,53 427,00 95,12 200,00 723,00 675,00
2.600,00
Infanzia
Lebbra
Quaresima
200,00
790,00 490,96 150,00 192,38
1.200,00
4.000,00 269,11 254,87 366,57 1.500,00 400,00 743,00
305,00
120,00 142,00 1.215,00
Missioni
50,00
S.Messe
600,00
130,00
330,00
500,00 1.250,00
500,00 1.615,00 1.125,00 300,00
950,00
850,00
605,00
198,00 2.120,00
71,00 385,00
600,00 357,00 250,00 250,00 107,00
230,00 5.300,00
440,00
1.800,00 450,00 275,00
220,00
200,00
150,00 3.025,00
50,00 450,00 180,00 300,00
685,81 50,00 230,00
180,00
793,22
69,00 2.000,00 500,00
4.100,00 500,00 150,00
250,00 790,50
545,00
70,00 1.085,00 569,25
398,18
80,00 241,00 1.000,00 1.220,00
277,00
50,00
379,28 150,00 400,00 404,00 700,00 611,14
350,96 4.042,49 805,00 1.860,00
70,00
300,00
2.200,00
707,93 100,00 1.970,00
100,00 50,00 500,00
700,00 372,00 664,00 1.250,00
300,00 300,00
550,00
228,00
Diverse
TOTALE
0,00 3.150,00 1.053,96 325,00 307,38 0,00 10.950,00 469,64 986,87 461,69 1.700,00 1.123,00 1.418,00 0,00 250,00 142,00 1.215,00 0,00 330,00 500,00 0,00 1.750,00 1.615,00 1.125,00 300,00 0,00 0,00 1.800,00 0,00 605,00 0,00 0,00 0,00 499,00 8.245,00 0,00 0,00 2.400,00 357,00 250,00 700,00 602,00 0,00 350,00 0,00 3.710,81 0,00 100,00 450,00 410,00 480,00 793,22 69,00 6.100,00 1.000,00 0,00 400,00 790,50 545,00 0,00 70,00 0,00 70,00 1.385,00 0,00 1.396,71 228,00 80,00 391,00 1.400,00 1.901,00 0,00 0,00 700,00 962,10 0,00 6.950,42 905,00 3.830,00 0,00 0,00 100,00 0,00 50,00 1.200,00 372,00 964,00 0,00 550,00 1.550,00
Kiremba - Luglio 2018
15
Provincia
Parrocchia
16
Kiremba - Luglio 2018
Palazzolo S. Pancrazio Palazzolo S.P in S.Rocco Palosco Paspardo Passirano Passo del Tonale Pavone Mella Pedrocca Persone Pescarzo di Breno Pescarzo di Capodiponte Peschiera Maraglio Pezzaze Pezzo Pezzoro Piamborno Pian Camuno Piano di Costa Volpino Piazze d'Artogne Pievedizio Pilzone Piovere Pisogne Plemo Polaveno S. Nicola Polaveno S. Giovanni Pompegnino Pompiano Poncarale Pontagna Pontasio Ponte Caffaro Ponte di Legno Ponte S. Marco Ponte Saviore Ponte Zanano Pontevico Pontoglio Porzano Pralboino Prandaglio Precasaglio Preseglie Prestine Prevalle S. Michele Prevalle S. Zenone Provaglio d'Iseo Provaglio Sopra Provaglio Sotto Provezze Qualino Quinzanello Quinzano d' Oglio Remedello di Sopra Remedello di Sotto Rezzato S. Carlo Rezzato S. G. Battista Rino di Sonico Roccafranca Rodengo Roè Volciano Rogno Rogno - S. Vigilio Roncadelle Ronco di Gussago Rovato S. Andrea Rovato S. Anna Rovato S. G. Bosco Rovato S. Giuseppe Rovato S. Maria Assunta Rudiano S. Colombano S. Faustino di Bione S. Gallo S. Gervasio Bresciano S. Giovanni Polaveno S. Pietro in Aprica S. Vito di Bedizzole Sabbio Chiese Sacca Saiano Sale di Gussago Sale Marasino Salò San Paolo Santicolo Sarezzo Sasso e Musaga Saviore Scarpizzolo
Gmm
Clero
Infanzia
Lebbra
500,00 1.000,00
Quaresima
Missioni
S.Messe
Diverse
125,07
920,00 1.000,00
120,00
700,00 1.000,00
350,00
1.000,00
200,00
60,00 150,00
150,00
460,00 2.434,00 1.055,00 360,00 175,00 715,00
3.025,00
340,00 1.207,50
130,00 105,00
540,00 754,00 1.057,00
170,00
545,00 1.167,00 400,00 380,00
200,00 1.240,00
680,00
300,00
170,00 35,00
490,00 50,00
750,00 600,00
700,00 850,00
1.300,00 880,00 1.270,00 425,00
1.000,00 531,00
680,00 115,00
100,00 2.510,00
330,00 430,00
170,00 50,00
130,00 300,00
1.300,00 602,20
230,00
793,10 185,00
325,00 250,00
300,00
50,00
3.500,00 1.000,00 300,00
4.515,00
450,00 180,00
1.660,00 500,00 100,00 1.400,00 600,00 255,38 500,00 1.556,09 300,00 330,00 260,00 100,00 282,00
520,00
1.818,14 650,00 140,00 1.600,80 300,00
200,00 100,00
290,00
59,17
1.900,00 1.000,00
300,00
140,00
100,00
500,00 410,00 265,00
400,00
250,00 400,00
1.185,00
500,00
500,00 1.500,00 500,00 104,94 1.020,00
422,00
100,00
3.250,00
82,38
885,00 290,64 70,00
100,00
150,00
150,00 1.365,00
TOTALE
500,00 1.125,07 0,00 1.920,00 1.120,00 0,00 700,00 1.550,00 0,00 0,00 0,00 60,00 0,00 300,00 0,00 1.130,00 3.293,00 2.112,00 0,00 0,00 360,00 890,00 5.587,00 0,00 740,00 580,00 0,00 2.747,50 0,00 660,00 85,00 0,00 1.450,00 1.450,00 0,00 2.400,00 1.411,00 4.460,00 870,00 430,00 170,00 180,00 0,00 300,00 1.300,00 0,00 1.625,30 0,00 0,00 860,00 250,00 450,00 9.995,00 1.500,00 400,00 1.400,00 600,00 0,00 255,38 1.020,00 3.374,23 1.150,00 470,00 1.860,80 600,00 282,00 349,17 0,00 0,00 1.900,00 1.800,00 0,00 0,00 410,00 0,00 265,00 0,00 750,00 400,00 0,00 1.685,00 0,00 922,00 1.800,00 1.385,00 477,96 5.635,00 70,00 0,00 100,00
Provincia
Parrocchia
Gmm
Sellero Seniga Serle Siviano Solato Sonico Sonvico Sopraponte Soprazzocco Stadolina Sulzano Tavernole S.M. Teglie Temù Terzano Tignale Timoline Toline Torbiato Torbole Torchiera Toscolano Travagliato Tremosine Pieve Tremosine-Sermerio Tremosine-Vesio Tremosine-Voltino Trenzano Treviso Bresciano Turano Urago d' Oglio Valvestino Valle Saviore Vallio Terme Vello Verolanuova Verolavecchia Vestone Vezza D'oglio Viadana di Calvisano Vighizzolo Villa Carcina Villa Dalegno Villa di Lozio Villa di Salò Villachiara Villanuova sul Clisi Ville Marmentino Vione Virle Treponti Visano Vissone Vobarno Volpino Zanano Zocco di Erbusco Zone Zurlengo
Clero
Infanzia
Quaresima
105,00
Missioni
S.Messe
Diverse
TOTALE
105,00 130,00 0,00 2.900,00 0,00 602,35 515,00 950,00 720,00 100,00 0,00 500,00 0,00 2.000,00 250,00 950,00 555,00 175,00 547,50 0,00 360,00 1.710,93 4.298,59 1.095,00 298,00 340,00 311,00 2.200,00 520,00 0,00 500,00 0,00 0,00 738,16 1.100,00 3.830,00 1.330,00 1.134,00 600,00 300,00 0,00 585,00 150,00 0,00 0,00 0,00 700,00 0,00 150,00 880,00 1.030,00 0,00 2.620,00 827,53 0,00 930,00 5.960,00 0,00
130,00
1.685,00
900,00
300,00 215,00 800,00 470,00 100,00
600,00 250,00 450,00 305,00 100,00 406,50
250,00
240,00 110,00
192,35 300,00 150,00 250,00
270,00
230,00
900,00
150,00
100,00 1.000,00 1.654,95 300,00 118,00 340,00 311,00 1.000,00 420,00
100,00 450,00
75,00
100,00 500,00 150,00 75,00 141,00
100,00
160,00 710,93 2.643,64 345,00 180,00 700,00 100,00
500,00
500,00 400,00 180,00 1.000,00 1.180,00 984,00 400,00
220,00 1.150,00
585,00
50,00
288,16 700,00 650,00
150,00
330,00
700,00
150,00 200,00 300,00
150,00
700,00 150,00 630,00 770,00 1.730,00
250,00 260,00 890,00
827,53
930,00 600,00
Realtà
360,00
GMM
Lebbra
5.000,00
Quaresima
Diverse
TOTALE
Sant. Valverde Rezzato
535,00
Santuario S. Angela Merici - Brescia
200,00
Sant. Madonna d/Stella
320,00
449,50 2.575,65 1.000,00 1.000,00 500,00 800,00 107,00 0,00 520,00 250,00 2.550,00 520,00 535,00 200,00 320,00
Santuario S. A. Merici Bs
200,00
200,00
Suore Monastero Buon Pastore - Mompiano - Bs Convento S. Francesco - Brescia
300,00
149,50
2075,65
500,00
Gruppo Miss. - Carpenedolo Chiesa S. Maria della Pace - Brescia Suore Ancelle della Carità - Via Benacense - Bs
Varie
Lebbra
1.000,00 1000,00 500,00
Gruppo Miss. Castel Mella Santuario S. GB Piamarta - Brescia
800,00 107,00
Suore Ancelle della Carità Via Schivardi, 48 - Bs Scuola Materna S.Giuseppe - Ancelle Via Moretto - Bs Osp. Richiedei Gussago Fond scuola catt. Ist S. Maria degli Angeli - Bs
520,00 250,00 1350,00
Scuola materna San Giuseppe via Moretto - Bs
1.200,00 520,00
Kiremba - Luglio 2018
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Animazione Missionaria
nuovi stili di viaggio
É tempo di partire Emanuele Zanardini emanuele.zanardini@gmail.com
I
l viaggio è la parte più eccitante, quella da raccontare e ricordare. Lo si attende per mesi, spesso è una piccola luce che rischiara la quotidianità del lavoro e della vita di tutti i giorni. Di solito si comincia a preparare le cose nell’imminenza della partenza, quando inizia il conto alla rovescia degli ultimi giorni. Certo è necessario mettere in valigia le cose che servono, vestiti, scarpe, oggetti vari, con il rischio però, presi dal terrore che ci manchi qualcosa, di non riuscire più a chiuderla. Questi viaggi abbisognano di bagagli interiori, dove stipare il desiderio della partenza, le aspettative di un’esperienza di incontro, perché no anche un po’ del proprio benessere materiale, ma non per farne un gradino dall’alto del quale guardare giù, ma per condividerlo. Nella serata del 26 maggio alcuni
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Kiremba - Luglio 2018
alcuni dei ragazzi del gruppo “nuovi stili di viaggio” durante la celebrazione per il mandato missionario
hanno ricevuto il mandato dalle mani di don Carlo Tartati, direttore dell’Ufficio per le Missioni. Fondamentale sarà il fatto che l’esperienza in missione non rimanga un tesoro custodito gelosamente, ma che condiviso si moltiplichi e possa diventare nutrimento per le persone che ne ascolteranno il racconto, una prospettiva nuova sulla vita di ognuno. Ci auguriamo inoltre, che siano stimolo ad altri giovani per intraprendere questo percorso di vita. Linda Quasi ancora non ci credo, ma tra circa un mese prenderò l’aereo, destinazione: Repubblica Democratica del Congo. Condividerò il viaggio con Monica, un’amica e compagna di studi del corso di laurea in Ostetricia. La nostra decisione si è solidificata
Certo è necessario mettere in valigia le cose che servono, vestiti, scarpe, oggetti vari, con il rischio però, presi dal terrore che ci manchi qualcosa, di non riuscire più a chiuderla. Questi viaggi abbisognano di bagagli interiori, dove stipare il desiderio della partenza, le aspettative di un’esperienza di incontro, perché no anche un po’ del proprio benessere materiale, ma non per farne un gradino dall’alto del quale guardare giù, ma per condividerlo.
a gennaio, quando Monica, attraverso i contatti con il centro Mater Divinae Gratiae di Urago Mella, ha scoperto dell’esistenza di un centro di salute fondato dalle Suore Dorotee di Cemmo in RD Congo, comprendente anche un centro nascita. Anche solo l’idea di poter fare questo viaggio ci ha reso subito entusiaste. Il nostro percorso di preparazione è stato accompagnato da Sr. Nélida de Jesus che, attraverso diversi incontri, ci ha aiutato molto a riflettere e a vivere quest’esperienza con lo spirito giusto, uno spirito vivo e puro; inoltre ci ha integrato al gruppo di formazione dell’Ufficoo per le Missioni della Diocesi e con i partecipanti abbiamo potuto condividere diversi incontri. Uno di questi, chiamato ‘Aperitivo con il missionario’, è stata una splendida occasione per ascoltare delle grandi testimonianze che hanno acceso
ancor più in me la curiosità, la gioia e la voglia di partire. La stessa sera abbiamo anche avuto il piacere di essere spettatori dello spettacolo teatrale “Irene” della compagnia Controsenso. I due attori dell’opera ci hanno resi partecipi della vita della Beata Irene Stefani, vissuta a cavallo tra il 1800 e il 1900, una vita rivoluzionaria, fatta di carità, di silenzi e di pura dedizione in missione. Questo spettacolo è stato un grande punto di riflessione riguardo le fragilità e le priorità del nostro tempo. Anche il nostro viaggio, oltre che essere una bellissima occasione per aiutare nel mio piccolo, sarà sicuramente un grandissimo stimolo per riflettere profondente e per meglio riconoscere i valori fondamentali della vita. Ho tanta voglia di donare qualcosa di mio agli altri e so di avere tantissimo da imparare dal prossimo.
Pietro Sono venuto a conoscenza della possibilità di effettuare questo viaggio grazie a un’uscita in montagna lo scorso dicembre. Ho incontrato un gruppo di giovani corsisti e ho deciso di partecipare al corso per prepararmi a questa nuova esperienza. Spero di poter conoscere e comprendere i diversi stili di vita dei popoli che andrò a visitare per poterne fare un confronto con i nostri. Mi ritengo fortunato a poter vivere un’esperienza simile perché credo sia il modo migliore per ampliare la propria cultura e per mettersi a disposizione di chi ha bisogno. Così l’11 luglio parto per il Mozambico assieme ad altri 5 studenti e 1 accompagnatore per trascorrere assieme quest’esperienza o, per meglio dire, questa opportunità che abbiamo deciso di cogliere al volo. Kiremba - Luglio 2018
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animazione missionaria
bresciamondo
capiamo come gira il mondo claudio treccani claudiotreccani@diocesi.brescia.it
B
resciaMondo, rete di realtà Bresciane impegnate nel mondo della scuola per l’educazione alla mondialità, ha incontrato 5.421 studenti in questo anno scolastico. Tra questi abbiamo chiesto a Iris e Esther di raccontarci le loro impressioni. Iris In gennaio è venuto nella mia classe Claudio Treccani di BresciaMondo per tenere alcuni incontri di educazione alla mondialità. Questi incontri avevano vari temi ma il focus era incentrato su di noi, su noi esseri umani, su noi fortunati, nati in questo paese, tecnologici e all’avanguardia, a cui non manca niente e poi... E poi ci sono loro... dell’altra parte del mondo, per esempio dell’Africa del sud, che non si lamentano del vestito non firmato, del telefono passato di
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Kiremba - Luglio 2018
capire le dinamiche del mondo aiuta a formare un pensiero consapevole
moda, del non aver mangiato la pizza il sabato sera ... No! Loro non possono né permettersi di guardare indietro al passato né di pensare al futuro, a una vita dove l’obbiettivo sarebbe realizzarsi per esempio in ambito lavorativo... No! Loro devono pensare a sopravvivere e per sopravvivere si svendono, vengono sfruttati, usati come pezze da piedi, a cui abbiamo rubato tutto o quasi ... Questo rubare tutto viene racchiuso in una semplice parola: “globalizzazione”. Per rendere semplice il concetto, abbiamo fatto un gioco molto interessante che dì per sé sembrava banale ma ha una morale molto profonda che fa riflettere su quanto l’uomo ancora oggi sia corrotto e assetato di potere. Lo scopo del gioco era quello di procurarsi il “pane”. Eravamo divisi in gruppi e ognuno rappresentava vari stati. Ogni stato
Bisogna sempre informarsi, su tutto, essere curiosi, sapere da dove provengono i vestiti che indossi, il cibo che mangi, cosa succede nelle altre parti del mondo, cosa è successo in passato per imparare dagli errori.
aveva dei materiali, alcuni avevano tutto (forbici, compasso, penne, ecc) altri solo dei fogli e uno addirittura nulla. Beh pensate a che lotta è scaturita, una lotta al potere, a chi si arricchisce di più anche se lo scopo era quello semplicemente di procurarsi il necessario per vivere ma ciò non ha funzionato perché alcuni hanno venduto a un prezzo molto stracciato i loro materiali solo perché “ne avevano molti” e quindi, invece di arricchirsi, si sono impoveriti anche se a dire la verità tutti si sono impoveriti e di conseguenza nessuno è riuscito a comprare il necessario per vivere in questo gioco di simulazione. Ma immaginate se tutti gli stati si fossero uniti, collaborando, senza competizioni e lotte al potere come sarebbe giusto e lecito. Esther Un’esperienza fuori dal comune
per farci prendere coscienza di ciò che ci sta intorno e per guardare il mondo da un altro punto di vista. Tutto è partito con un gioco di simulazione come anticipato da Iris. Durante il gioco abbiamo iniziato a definire la parola “sostenibile”, ad esempio, uno stile di vita sostenibile è uno stile di vita che può essere ripetuto all’infinito, con sprechi minimi o addirittura nulli tenendo conto delle generazioni future. Ora come ora, il nostro modello di sviluppo non è sostenibile in quanto a carico dei paesi economicamente poveri e soprattutto dell’ambiente. La società consumista di oggi ci spinge a volere sempre più cose, e per sostenere la domanda e guadagnare, le aziende prelevano materie prime da paesi economicamente poveri, sfruttandoli e impoverendoli ancora di più. Nel processo di produzione viene sprecata moltissima materia
ancora utilizzabile e come se non bastasse i gas di scarico delle fabbriche inquinano l’atmosfera e l’aria che respiriamo. Anche l’inquinamento è stato un tema toccato durante questi incontri. Lo strumento principale che ci può aiutare a combattere la morte del pianeta in cui viviamo è senz’altro l’informazione. Bisogna sempre informarsi, su tutto, essere curiosi, sapere da dove provengono i vestiti che indossi, il cibo che mangi, cosa succede nelle altre parti del mondo, e cosa è successo in passato per imparare dagli errori. La seconda arma che ci può venire in aiuto è la capacità di scegliere. Anche solo la scelta di bere acqua del rubinetto invece di quella in bottiglia può aiutare a risparmiare centinaia di chili di plastica ogni anno. Costruire alternative rispetto ai modi di vivere “convenzionali” è utile per cambiare le cose. Sostenere il commercio equo e solidale, scegliere di comprare cibo biologico e decidere di non acquistare più una determinata marca di vestiti a causa dei poco ortodossi metodi di produzione, sono solamente degli esempi di come anche un individuo può rendersi utile al pianeta Terra. Gli incontri si sono conclusi su una nota positiva, lasciando un bagliore di speranza a chi dovrà in futuro prendersi in carica la vita dell’ambiente. Kiremba - Luglio 2018
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Orizzonti avvenimenti
TUTTI ABBIAMO SANGUE ROSSO chiara buizza c.buizza@caritasbrescia.it
Come Alcino, re dei Feaci, abbiamo il beneficio di poter ascoltare dalla voce di tanti Ulisse racconti tragici e meravigliosi. Raccontaci una storia mio ospite inatteso di quell’eroe ferito, del tuo destin sospeso.
É
questo l’incipit dell’unica voce femminile fuori campo di Tutti abbiamo sangue rosso, una drammatizzazione autobiografica, ideata e interpretata da quattordici richiedenti asilo nell’ambito di un laboratorio etno biografico narrativo, curato dalla Cooperativa Kemay. Difficile scrivere di Tutti abbiamo sangue rosso senza impastare le parole di risonanze del cuore e della mente, ma almeno tre sono gli elementi distintivi. Tutti abbiamo sangue rosso è un percorso etno-biografico narrativo.
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Kiremba - Luglio 2018
un momento dello spettacolo “tutti abbiamo sangue rosso”
Un perco rs o lu n g o u n a n n o , scandito da incontri di gruppo settimanali, che prende le mosse dal riconoscere nella narrazione una opportunità vitale per mettere ordine nel mondo interiore dei richiedenti asilo, un mondo interiore frammentato, ferito, sospeso. Così Fabio Tosini, conduttore del laboratorio: “L’esperienza narrativa ha rappresentato per i ragazzi richiedenti asilo una sorta di viaggio migratorio, poiché è consistita nello sporgersi fuori di sé, fra qui e l’altrove, fra il prima e il dopo. Ripercorrere il proprio viaggio migratorio ha portato a riviverlo di nuovo, ma in modo differente: non si è trattato di rievocazione, bensì di rielaborazione”. A fare da bussola nel percorso di rielaborazione della storia autobiografica, alcuni assi narrativi “che hanno anche costituito un importante argine al fiume in piena delle narrazioni, permettendo
Ogni racconto porta con sé un doppio dono: a chi racconta, perché si riappropria in maniera più consapevole della propria esperienza e del suo significato; a chi ascolta, perché la condivisione può aiutare a creare legami, a viversi consegnati gli uni gli altri, a immaginare che un altro modomondo è possibile.
di contenerle, non disperderle, attribuire loro significati, continuare a raccontarle senza farsi travolgere”. Tutti abbiamo sangue rosso è una storia. Dall’intreccio della trama e dell’ordito delle storie dei quattordici Ulisse ne emerge una storia unica, inedita, che prende progressivamente la forma di una drammatizzazione autobiografica, in cui sono gli stessi richiedenti asilo a suggerire musiche, immagini e parole. Corale è infatti l’aggettivo che forse meglio qualifica Tutti abbiamo sangue rosso: corale il percorso di co-costruzione della drammatizzazione, corale l’esito. Le quattordici voci tendono infatti a unirsi e fondersi nella storia tragica e meravigliosa del migrante, dell’eroe ferito, dell’ospite inatteso. Se una storia si può raccontare da più punti di vista, Tutti abbiamo sangue rosso sceglie il punto di vista dei richiedenti asilo, un punto di vista che nondimeno fa appello al sé universale, a ciò che rende simili pur nella differenza, a ciò che fa sentire tutti sulla stessa barca dell’esistenza. Tutti abbiamo sangue rosso è un invito, quello di corrispondere al dono della storia dei richiedenti asilo con un’altra storia: la nostra. Ogni racconto porta con sé un doppio dono: a chi racconta, perché si riappropria in maniera più consapevole della propria esperienza e del suo significato; a chi ascolta, perché la condivisione può aiutare a creare legami, a viversi consegnati gli uni gli altri, a immaginare che un altro modo-mondo è possibile. Rispetto all’importanza delle
storie per promuovere una cultura dell’incontro così si è espresso il Card. Tagle (Presidente di Caritas Internationalis),“Io ascolto la tua storia, incontro una persona; ascolto la tua storia, e ascoltandoti, guardandoti, inizio a realizzare che potrebbe essere la mia storia. Non è la storia di un’altra persona, è anche la mia storia: perché tutti siamo migranti in questo mondo. La sofferenza dei migranti … anch’io ho la mia sofferenza! Allora non vedrò più uno straniero, vedrò un fratello, una sorella, un prossimo” (Festival della Missione , 14 ottobre 2017) Tutti abbiamo sangue rosso è dunque percorso, storia, invito; tre elementi qualificanti che nondimeno si fanno domanda, quella di cui si fa portavoce Mamadou a conclusione della drammatizzazione: perché noi uomini non ci amiamo tra di noi? Bianco, nero non vedo nessuna differenza perché siamo venuti al mondo nello stesso modo. Condividiamo lo stesso mondo e torneremo allo stesso Dio. Visto che la vita è corta, amiamoci intanto che siamo vivi. Kemay è il nome della Cooperativa che, nell’ambito di Caritas Diocesana Brescia, accompagna l’attivazione e la gestione di forme di accoglienza diffusa e di processi di integrazione per i richiedenti asilo nelle comunità parrocchiali. Kemay è il nome della prima bambina accolta, un nome, e un’accoglienza, che lascia il segno: “come me stesso” è il suo significato. Kiremba - Luglio 2018
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Formazione & spiritualità
APPROFONDIMENTI
Giovani e Missione P. Mario Fugazza mariokangole@gmail.com
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iovani speranza per la nostra chiesa e futuro della missione: è stata la tematica scelta per concludere l’itinerario dei “Giovedì della Missione” 20172018. Ad approfondire questo tema sono venuti due Missionari Comboniani: fr. Alberto Parise, che opera nell’ambito della pastorale dei giovani a Padova e p. Giorgio Padovan, responsabile del settore di Animazione Missionaria dei Comboniani in Italia. Mi soffermerò sul primo intervento di fratel Alberto che ci ha raccontato un’esperienza di incontro tra realtà di giovani appartenenti a mondi distanti. Ci ha testimoniato come dal vivere insieme, nascono le esperienze più significative. “La vita” potrebbe narrarci il vissuto dei giovani affamati ed assetati di esperienze nuove, di esperienze forti che trasformano la loroesistenza in profondità. “La realtà” potrebbe essere rappresentata
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Giovani speranza per la nostra chiesa e futuro della missione
dai giovani immigrati nei centri per richiedenti asilo, spesso tenuti lontani e esclusi dalla condivisione delle ricchezze. Che cosa accade se si organizza un campo tra due gruppi di giovani provenienti da culture differenti, che vivono situazioni diverse, ma che hanno in fondo gli stessi sogni e le stessa passioni ma faticano a trovare un terreno neutro dove aprirsi conoscersi e raccontarsi? Accade che la vita si rigenera, accade un incontro, anzi no … accade l’inizio di un processo, che continua a generare amicizia e collaborazione, si continua a camminare insieme nella gioia e si diventa un solo popolo capace di vivere la festa e di generare nuovi cammini. L’esperienza di Malankeba è stato questo! Un processo avviato durante un campo missionario giovani nel quale i partecipanti appartenenti a culture diverse hanno vissuto la sfida di
incontrarsi, con lo sforzo di mettersi in ascolto reciproco; ognuno ha giocato un ruolo da protagonista e da attore principale; si è trattato di un cammino condiviso, non strutturato a priori me nel quale mettersi in gioco insieme, ognuno con il suo specifico contributo. Per vivere questo c’è stato bisogno di una grande esercizio di ascolto; perché si parlavano lingue diverse e erano in gioco culture differenti, di giovani in situazioni di disparità. Alla fine però ne è emersa una grande esperienza di incontro, di scoperta dell’altro, di consapevolezza che il cuore è uguale, con gli stessi bisogni, che sognano allo stesso modo. A noi Missionari i giovani dicevano che siamo bravi nella catechesi, ma anche che “Noi oggi non ci accontentiamo più delle parole, siamo un po’ stanchi di parole e di idee. Desideriamo vedere come
vivete la missione, desideriamo essere in missione accanto a voi”. E dov’è la missione intorno a noi, vicino a noi, fuori di casa nostra? Dov’è questa missione che viene a noi? Basta aprire gli occhi, allungare lo sguardo e accorgersi della grande risorsa ed opportunità che si rivelano nella concretezza del nostro vissuto: giovani migranti provenienti da lunghi viaggi, persone che abitano strutture spesso mal sopportate e tollerate a fatica. Sarà necessario permettere e facilitare l’incontrarsi e scoprire che la comunione trasforma, perché vissuta in modo concreto e pratico; è un esercizio vero di incontro e di confronto, capace di smontare pregiudizi, capace di dare volti alle storie e trasformare gli esiti delle nostre paure. Naturalmente per facilitare questo processo, affinché diventi incontro e vita,è necessario considerare alcuni elementi importanti.
Incontrarsi per trasformare: • Il Papa ci ricorda di attivare processi anzichè occupare spazi. • La condivisione e il dialogo tra giovani, italiani e immigrati richiedenti asilo, in una realtà che attraversa le culture di oggi, può essere una opportunità sorprendente. • L’ascolto avvenga in un clima di accoglienza, e ascolto reciproco, rispetto, libertà; in uno spazio libero da pregiudizi, da luoghi comuni, da ruoli predefiniti, e libero da schemi preconfezionati, con la sola attenzione di facilitare e di favorire questo incontro . • L’obiettivo è che avvenga una trasformazione nel modo di rapportarsi reciproco, una trasformazione dei punti di vista personali.
• Offrendo questa opportunità ai giovani coinvolti nell’equipe organizzativa, attorno a tematiche generative utilizzando linguaggi pluriformi e tenendo vigile l’attenzione ai bisogni espressi ed inespressi • Ciò che alla fine è essenziale: facilitare l’incontro dei partecipanti, spazi informali, dinamiche di gruppo per facilitare la condivisione e la libertà di espressione • Tutto questo si trasforma in un percorso di crescita, favorisce e sviluppa competenza e creatività, promuove una spiritualità concreta, fa emergere e valorizza il potenziale dei giovani Spunti di riflessione • Secondo voi sono più interessati alla missione i giovani che frequentano le nostre parrocchie oppure gli altri che ormai gravitano lontani dalla chiesa? • Proporre la missione ai giovani potrebbe essere un terreno fertile per il dialogo e l’incontro? • Q u a l e p r o f e z i a p u ò o g g i provenire dal mondo dei giovani? Siamo pronti ad accogliere la loro novità? • Desideriamo vedere come “voi fate missione; desideriamo fare missione accanto a voi“. Che cosa suscita in noi questa provocazione? Invia le tue risposte a missioni@ diocesi.brescia.it Kiremba - Luglio 2018
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formazione & spiritualità
LA PregHIERA MISSIONARIA DEI SANTI Ogni santo, nelle piccole e grandi cose, ha dimostrato coraggio perché lo Spirito Santo abita dentro di lui e agisce in modo evidente, diceva San Paolo: «non sono più io che vivo ma è Cristo che vive in me».
San Massimiliano Maria Kolbe: una missione nel segno di Maria, per morire come Gesù DON FRANCESCO PEDRAZZI - frapedro73@gmail.com
Il 14 agosto la Chiesa celebra la memoria di san Massimiliano Maria Kolbe, frate minore conventuale, morto ad Auschwitz il 14 agosto del 1941.
Nato in Polonia nel 1894, Rajmund Kolbe entra nel noviziato francescano nel 1910 e l’anno successivo fa la sua prima professione semplice con il nome di “fra Massimiliano”. Prosegue poi la sua formazione a Roma, laureandosi in filosofia. Gli studi filosofici lo aiutano a cogliere nei grandi rivolgimenti culturali del tempo una sfida epocale per la fede cristiana, messa a dura prova dall’eresia modernista e dal sorgere di regimi totalitari materialisti a anticlericali. Massimiliano è convinto che non si tratti semplicemente di una sfida sul piano culturale, ma di una sfida eminentemente “spirituale”. Per questo, ritiene che la reazione più urgente sia l’apostolato della preghiera, specialmente insegnando ai fedeli a invocare la Vergine Immacolata, l’unica creatura che non è mai stata sfiorata dal male e dal peccato, a cui Gesù ci ha affidati prima di morire. Nel 1917 dà vita alla “Milizia di Maria Immacolata” e inizia una fervente e prodigiosa attività missionaria, che raggiungerà anche il Giappone (1930-36) e sarà supportata dalla stampa di centinaia di migliaia di copie di riviste di evangelizzazione. L’amore per la Vergine Immacolata di padre Kolbe è fuori dal comune, ma non si tratta di una devozione pietistica e slegata dalla vita. Egli chiede alla Madonna una cosa sola: poter amare sempre di più Gesù e assomigliare a lui nel sacrificare la propria vita per la salvezza dei fratelli. La sua preghiera è esaudita in un modo straordinario. Con l’ascesa del nazismo, viene imprigionato nel campo di sterminio di Auschwitz. Un giorno un prigioniero riesce a evadere e non viene ritrovato. Per questo, il comandante condanna dieci uomini, scelti a caso, al bunker della fame. Uno di essi comincia a piangere, chiedendo di poter essere risparmiato, perché la sposa e i figli lo attendevano a casa. Padre Massimiliano si fa avanti e dice: «Voglio morire al posto del mio compagno!». Anche nel bunker padre Kolbe si fa missionario della Parola che salva e conforta. Le guardie sentono preghiere e canti salire da quel luogo infernale. Nel 1982 è canonizzato da san Giovanni Paolo II, che con padre Kolbe condivide le origini polacche e l’amore smisurato per la Madonna. Una morte eroica e luminosa come questa non è frutto di un indole mite o altruista, ma di una solida vita teologale, che si è esercitata con costanza al dono di sé al Padre. Una vita “da figlio”, che aveva ben impresse nel cuore quelle parole del Maestro: «Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici» (Gv 15,13).
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Lo sconosciuto accanto Storie di conversioni nel Giappone di oggi
Tiziano Tosolini - Edizioni EMI
Blocknotes
Venticinque cattolici giapponesi raccontano la loro adesione al cristianesimo. Sono persone arriva ad abbracciare Gesù per vie diverse: il fascin te un’amicizia, la premura di una suora o di un missio o di nario, le domande che la lettura (spesso casuale) della Bibbia ha fatto sorgere in loro, un incontro con un’insegnan te premurosa e «diversa» dalle altre. Leggere queste piccole «Confessioni» offre un dopp io arricchimento: fa brillare la gratuità della fede, un dono che i «nuovi cristiani» accolgono con cuore grato per questo pungolano i credenti «di nascita» sulla , e scelta di Cristo. Inoltre, fanno intuire nuove stradeloro l’annuncio del Vangelo nel mondo attuale, vie per attraversano i nostri giorni con il fuoco di un’um che anità che rimanda ad uno Sconosciuto.
Rosemary Nyirumbe. Cucire la speranza
Henderson Nancy, Whitten Reggie - Edizioni EMI Trentamila morti, centomila minori schiavizzati come baby soldato, oltre due milioni di profughi. In queste cifre si condensa la folle eredità dell’Esercito di Resistenza del Signore (Lra), milizia che da anni semina morte in Africa centrale. Ma dentro uno dei drammi più sconvolgenti di oggi brilla l’esempio e l’azione di una piccola, grande donna: Rosemary Nyirumbe. Una religiosa ugandese che ha una visione chiara del cristianesimo: «La fede è meglio praticarla che predicarla». Rosemary ha dedicato tutte le sue forze per sostenere le vittime delle violenze dell’Lra, in particolare le ragazze sequestrate, brutalizzate e fatte schiave sessuali dei miliziani, le baby soldato cui è stata rubata ogni innocenza, donne rese strumenti di morte nelle foreste d’Africa. Con delicatezza e passione Rosemary conduce da anni una pacifica battaglia fatta di istruzione, lavoro e riscatto attraverso ciò che sa fare meglio e che insegna alle sue ragazze: cucire e cucinare. Con risultati straordinari. Queste pagine, coinvolgenti e sconvolgenti, ci raccontano drammi quasi inconcepibili. Ma ci fanno anche conoscere l’azione di una suora che ha restituito vita e dignità a migliaia di donne e di bambini. Un impegno che ha contagiato tanti volontari in tutto il mondo. Leggere la storia di Rosemary e delle sue ragazze rafforzerà la nostra speranza nel bene.
I migranti sono miei fratelli Tagle Luis Antonio Gokim - Edizioni EMI Breve riflessione sulla questione migranti da parte di uno degli uomini di Chie sa più importanti al mondo. Ogni persona costretta a lasciare la propria terra interpella la nostra umanità e la nostra capacità di essere solidali. «Ho conosciuto da vicino il dolore dei profughi. È enorme, incommensurabile. Non possiamo abbandonarli al loro destino. Sono persone, non numeri»
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