Dalla parte del popolo siriano Siamo dunque tragicamente nel reale. Allora non esiste più una" guerra giusta" né per la Chiesa né per la Costituzione. (don Lorenzo Milani, Lettera ai giudici) Le comunità parrocchiali di Vicofaro e di Ramini-Bonelle insieme al Centro di documentazione e di progetto don Milani, non possono che condividere il nobile e appassionato messaggio pronunciato domenica scorsa da papa Francesco "Mai più guerra!" e sentirsi unite spiritualmente alla veglia di preghiera che, per iniziativa del pontefice, si terrà sabato 7 a Roma, per riaffermare il bene irrinunciabile della Pace. Siamo convinti che la guerra, quando si verifica, si può vincere solo attraverso la pace; e la pace si vince attraverso i negoziati, il dialogo e la riconciliazione . Come diceva anche Papa Giovanni nella Pacem in Terris : a tutti spetta il compito di ricomporre i rapporti di convivenza nella giustizia e nell’amore. Invece, mentre per due anni la diplomazia delle grandi potenze è rimasta inerte e indifferente dinnanzi alla tragedia siriana, che ha visto ormai centinaia di migliaia di morti e milioni di profughi fuggire terrorizzati, oggi ci si vuole lavare le coscienze con una spedizione punitiva, che provocherà nuovi morti, distruzioni e esodi in massa delle popolazioni. Gli Stati Uniti stanno prendendo a pretesto l'uso dei gas - ancora si deve accertare da parte di chi - per dichiarare che un loro intervento militare contro il regime siriano è giusto e inevitabile. Tutti aspettano. Ma la guerra è considerata certa, manca solo la data di inizio. Unica certezza è che tutto è giocato cinicamente sulla pelle dei civili e dei profughi, le strumentalizzazioni viventi per le quali si giustifica l'intervento. Si parla di "guerre per esportare la democrazia", di "interventi a scopo umanitario", di "bombe intelligenti", ma le vere conseguenze sono da tempo sotto gli occhi dell'umanità: guerre infinite che seminano terrore tra i civili, dalla Somalia all'Afghanistan, all'Irak, alla Libia, al Mali, a ... in una scia di sangue che si allunga continuamente. Vogliamo ribadire che il dolore e le sofferenze delle vittime di tutte le guerre ci appartengono come uomini e come credenti, perciò le omelie di tutte le messe dei giorni 7 e 8 settembre verranno dedicate alla Pace, con testimonianze anche da parte della comunità ecclesiale. don Massimo Biancalani - Comunità parrocchiali di Vicofaro e di Ramini-Bonelle Mauro Matteucci - Centro di documentazione e di progetto "don Milani"