Araldini chi

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“Araldo” al tempo di Francesco e Chiara d'Assisi era il banditore, colui che annunziava per la città gli eventi più importanti… Francesco si definiva “Araldo del gran Re”… araldo di Dio. Annunziava: Altissimu omnipotente bon Signore, Tue so le laude, la gloria e l'onore Et onne benedizione! I Francescani secolari più piccoli, che vogliono essere come lui si chiamano Araldini! L’Araldinato è la prima tappa dell’esperienza Francescana, il primo passo nel cammino della Famiglia Francescana. Conoscere gli Araldini significa capire che prendersi cura dei piccoli è essenzialmente verificare la propria vocazione francescana di famiglia. L’Ofs, la Gifra e gli Araldini appartengono, infatti, ad una sola grande famiglia, nella quale ogni membro deve sentirsi responsabile dell’altro, del fratello, che è dono di Dio e si fa carico della sua crescita umana e spirituale. Essi hanno in comune la radice, l’appartenenza, la vocazione e la missione. Convinti della necessità di educare « i fanciulli in modo che aprano il loro animo alla comunità ... e acquistino la coscienza di essere membri vivi e attivi del Popolo di Dio » e del fascino che Francesco può esercitare su di loro, si favorisca la formazione di gruppi di fanciulli i quali, con l'aiuto di una pedagogia e di una organizzazione adatta alla loro età, siano iniziati alla conoscenza e all'amore della vita francescana. [Costituzioni Generali dell'Ordine Francescano Secolare . Art.25] Ofs, Gifra e Araldini sono una vera e propria famiglia, voluta da Francesco nella amorevole interdipendenza dei suoi membri che hanno Cristo quale centro della loro vita. I piccoli sono chiamati a scoprire che c’è un Dio Padre che li ama, che c’è una comunità di fratelli che rende visibile questo amore e che, con la gioia e lo stile di Francesco d’Assisi, li porta per mano nel cammino della vita. In questo cammino scoprono il fascino di Francesco e Chiara, riconoscono di appartenere alla famiglia di Dio, si sentono invitati a rispondere alla loro personale chiamata, e inviati a portare la loro gioia ovunque. Questa grande famiglia fatta di adulti, piccoli, anziani e giovani ha una radice comune di nascita spirituale. Tutti sono chiamati ad appartenervi e a renderla migliore perché hanno il dovere e la gioia di rispondere con prontezza alla vocazione ricevuta accogliendo il dono del Signore di avere una famiglia spirituale. IDENTITÀ L’Araldino, sull’esempio di Francesco d’Assisi, è “l’araldo del Gran Re”, colui che annunciando il lieto messaggio di Dio si impegna a servire Cristo portando pace e gioia ovunque: in famiglia, a scuola, in fraternità, in parrocchia, per le strade e contribuisce alla costruzione di un mondo più giusto e più bello. La fraternità degli Araldini è costituita da bambini e ragazzi di età compresa tra i 6 ed i 13 anni. Gli Araldini sono costituiti in fraternità di diverso livello: locale, regionale e nazionale, così come per l’Ofs e la Gifra. Gli Araldini non sono un gruppo, non sono un’associazione ma una fraternità, cioè un insieme di fratelliamici. Ciò che li identifica e caratterizza è l’essere inseriti nella Chiesa per testimoniare il messaggio evangelico secondo lo stile del Poverello di Assisi. Vivendo in fraternità l’Araldino sperimenta un nuovo rapporto con i fratelli. E’ il concetto di fraternità che esprime in maniera più esatta l’essenza del loro stare insieme: non luogo di semplice aggregazione ma ambiente privilegiato dove scoprire che ogni compagno-amico è un dono che Dio gli fa perché non sia solo. L’Araldino va aiutato a scoprire la bellezza della vita, a comprendere perché comportarsi in un modo piuttosto che in un altro e a comprendere che il dono ricevuto di avere dei fratelli va ricambiato col dono di sé agli altri. L’Araldino realizza il progetto di Dio su di sé mediante il personale impegno a conoscerlo e a metterlo in pratica ogni giorno. Per far ciò è importante curare la sua formazione di individuo, la scoperta continua della sua figliolanza con Dio, la sua amicizia con Francesco e Chiara, presenze concrete nella loro vita che vanno conosciute più a fondo. Il cammino formativo deve mettere al centro il bambino e il ragazzo con tutto il suo essere. Per vivere con efficacia la propria fede, la formazione non può prescindere dalla conoscenza di Gesù, dal rapporto con Lui e dal considerarlo un amico reale.

Fraternit , Araldini - Pistoia -


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