COSA%20DIRE%20A%20TE%20SIGNORE%20DELLA%20VITA

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Cosa dire ora a te, Signore della vita, padrone della morte: tu vedi le nostre lacrime, tu hai pianto sulla tomba dell’amico Lazzaro: anche tu, Signore Gesù, che hai percorso le nostre strade, sai cos’è il dolore, l’amarezza, l’angoscia, l’abbandono, la tristezza: ora la mia anima è triste fino alla morte. O tu Signore hai detto Padre se è possibile passi da me questo calice, questo amaro calice di sangue. Tu Signore hai detto su quella croce, la tua croce: Padre, Padre perché mi hai abbandonato? Si proprio tu, Gesù, Dio della vita, Dio che hai pianto Tu Dio Uomo tu sulla croce come ogni uomo è sulla croce: anche tu, tu hai sofferto, quanto Signore su quella croce come ogni uomo soffre sulla croce della propria esistenza quaggiù. Anche tu, tu Signore sei morto su quella croce tu innocente condannato come ogni uomo muore su questa terra insanguinata. Quanto la sua vita è pianto nascosto, è dolore dell’anima, è martirio del corpo. Si Signore come la tua croce anche quella dell’uomo sta piantata sul monte del mondo, di questo terribile e stupendo mondo dove pianto e gioia si mescolano per essere un fiume di speranza che sgorga dalla viscere del nostro cuore per giungere nel tuo mare, Signore della vita, dolce uomo del pianto,


grande amico dell’uomo, unico orizzonte possibile., unico sguardo per i nostri occhi. Ci è difficile ora, Gesù Dio, ci è difficile dire come te: Padre non la mia volontà sia fatta, ma la tua. Ma noi vogliamo fare questo sforzo: intravedere nel velo di pianto che appanna i nostri occhi il tuo volto sereno la tua amara e amabile volontà e amare ancora te Signore della vita, vincitore della morte, amico risorto che porti il nostro cuore verso le cose belle del cielo che fai della nostra carne trafitta l’esser nuovo della nuova creazione. Tu che ti sei fatto morte, hai lasciato la tua tomba vuota, ora sei resurrezione e in te morto noi diventiamo resurrezione. Allora il nostro pianto si cambia in letizia eil nostro giorno si fa attesa del tuo giorno: aspettaci Signore, ora, non andare via, unico amico, è ormai sera dentro di noi e senza te la notte è troppo buia e triste; veglia con noi, Signore, attendi con noi il nuovo giorno quel giorno che tu hai fatto senza tramonto quel giorno che non muore, quel giorno eterno, che sei tu Signore, per il tuo fratello e nostro fratello …


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