COMPLESSO DI MONTE ANTUNI
COMMITTENTE: CASTELLO DEL DRAGO srl.
Ottobre 2011
COMPLESSO DI MONTE ANTUNI
INDICE
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Premessa Oggetto dell'incarico Introduzione Scelta metodologica
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Analisi dello stato di fatto Premessa Cenni storici Situazione geomorfologica I vincoli esistenti sull'area e sui manufatti: Vincoli urbanistico-territoriali (Riserva Naturale) Vincoli paesaggistici Vincoli su beni di interesse storico-artistico e archeologico
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Il metaprogetto
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Le principali strategie d'intervento proposte :
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Nuove funzioni e destinazioni d'uso previste Principali strategie progettuali di reintegrazione dell'edificato:
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Perimetrazioni (attuali e previste) del comparto nord-est Nuovi sistemi strutturali costituiti da scatolari leggeri Elevazione rispetto al piano di campagna Verifiche sull'inserimento delle nuove funzioni nel Borgo. Tabella del potenziale ricettivo
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Considerazioni preliminari sulla tipologia e il dimensionamento degli impianti e sulle
INDICE
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Elementi per la V.I.A. e per la stesura della relazione paesaggistica
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Definizione delle successive fasi conoscitive dell'esistente
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Definizione delle successive fasi progettuali
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Quadro economico
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Tavole allegate Inquadramento territoriale Vista assonometrica dello stato attuale Vista assonometrica con l'inserimento dei volumi di reintegrazione Vista assonometrica con lo schema delle nuove funzioni (da ovest) Schema nuove funzioni: Piante dei livelli -2 e -3 Schema nuove funzioni: pianta del livello -1 Schema nuove funzioni: Pianta del livello 0 Schema nuove funzioni: Pianta del livello 1 Schema nuove funzioni: pianta del livello 2 Schema nuove funzioni: piante sovrapposte
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COMPLESSO DI MONTE ANTUNI PREMESSA Oggetto dell'incarico. La Spira engineering di Firenze stata incaricata dal Sig. Andrey Kravets, titolare della del srl, di redigere uno studio di relativo al recupero del Borgo di Monte Antuni in Comune di Castel di Tora (RI), comprendente il Palazzo principesco sottoposto a lavori di ristrutturazione) ed il residuo tessuto edilizio all'interno dalla cinta muraria, in vista di realizzarvi una struttura ricettiva d'eccellenza con annessa scuola di alta cucina. Obiettivo dello studio stato quello di esaminare le diverse problematiche inerenti l'attuazione della proposta di recupero - dalla tutela dei valori architettonici e paesaggistici del complesso alla messa a norma delle strutture ivi esistenti, della rispondenza agli standards richiesti per il tipo di da insediare - evidenziando le principali da risolvere, con scelte tecniche e formali appropriate, nelle successive fasi di elaborazione del progetto.
Veduta del Borgo da ovest
Introduzione In alle indicazioni espresse dalla Committenza e sulla scorta di quanto emerso dai sopralluoghi e dalle indagini preliminari, lo studio ha tenuto debitamente conto dei vincoli di tutela del compendio monumentale e dei valori storici e paesaggistici del sito, con l'obiettivo di preservare i caratteri architettonici dell'insediamento, oggi per lo allo stato di rudere, vagliando le di riuso delle strutture superstiti grazie a puntuali provvedimenti di riqualificazione conservativa e alle opportune integrazioni edilizie e tecnologiche nel rispetto dei connotati architettonici del Borgo, con l'intento di assicurarne Peraltro, anche se la valutazione delle strategie di marketing capaci di favorire il successo dell'iniziativa esulano dall'argomento di questo studio, indubbio che la salvaguardia della fisionomia storica del borgo rappresenti un notevole dell'offerta ricettiva, in grado di incentivarne la frequentazione turistica, con evidenti vantaggi per Veduta dal Palazzo del Drago verso nord-ovest
Resti della Chiesa all'interno del Borgo
PREMESSA
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COMPLESSO DI MONTE ANTUNI CASO STUDIO: Adattamento funzionale e restauro conservativo del complesso "Madonna degli Angeli" SPIRA srl (2006)
Scelta metodologica In una di dimensioni piuttosto contenute, come il Borgo in esame, dovranno essere affrontate e risolte problematiche dipendenti da esigenze di segno diverso, spesso in contrasto fra loro, quali:
1,2: Confronto tra lo stato attuale e quello di progetto (rendering) 3: Progetto di restauro della muratura 4: Prospetto del progetto 5: Schema della struttura portante 6: Vista interna
- recupero dello spazio urbano e del quadro paesaggistico. - riconfigurazione (funzionale e semantica) degli spazi esistenti, loro adeguamento ai - Completamento/integrazione delle volumetrie design, nuovi criteri di utilizzo degli ambienti.
attuali, housing, hotel/food/store
Nel suo insieme, la proposta di recupero deve confrontarsi con un ventaglio di problematiche assai articolato in ragione della dei vari casi, che non consente quindi di fare riferimento a una sola tipologia d'intervento, ma che richiede, di volta in volta, l'impiego di approcci e pratiche disciplinari (pianificazione, restauro urbano, conservazione e ripristino, completamento edilizio, ecc.). In breve, il recupero prevede riferibili a ciascuna di queste categorie ma, prima ancora di intervenire direttamente sul Borgo, presuppone una campagna di indagini finalizzata ad acquisire ogni elemento utile alla formulazione di un adeguato quadro conoscitivo. richiede la messa a punto e l'impiego di una efficiente metodologia di produzione e gestione dei dati occorrenti alla impostazione all'affinamento delle scelte progettuali. Particolare cura essere rivolta alla loro archiviazione, creando una banca dati suscettibile di progressivo aggiornamento, ai fini di un proficuo utilizzo da parte delle diverse competenze specialistiche coinvolte nella campagna d'indagini e nella elaborazione del progetto. In parallelo alle ricerche documentali essere effettuato un completo rilevamento, con metodi topografici e fotogrammetrici, del sito e dei fabbricati integrandolo con misurazioni dirette e, ove occorra, con scansioni laser 3D, da disporre di un modello esaustivo dell'intero Borgo. Va evidenziato, in considerazione dei vincoli di tutela del bene, che tali adempimenti costituiscono comunque l'indispensabile premessa per un positivo confronto, in fase progettuale e nel corso del cantiere, con le Soprintendenze preposte. inoltre verificata l'effettiva rispondenza delle ipotesi progettuali alle prescrizioni di legge onde richiedere, in caso di non le opportune deroghe di vigilanza. Il metodologico cui uniformarsi nello sviluppo del lavoro in estrema sintesi, quello del restauro: dal riconoscimento dei valori (storici ed estetici) insiti nell'opera alla definizione degli interventi finalizzati ad assicurarne la preservazione ed un uso compatibile. Il restauro, che si connota per una spiccata vocazione multidisciplinare, esige un continuo processo di verifica, mediante il contributo di specialisti, sia delle conoscenze raccolte nella fase e delle conseguenti ipotesi diagnostiche, sia delle scelte progettuali e delle loro attuative, in riferimento ad alcuni principi-guida: scarsa minimo intervento, e potenziale delle che si rendessero necessarie per la messa in sicurezza e la fruizione del bene.
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CASO STUDIO: Restauro delle Mura di Asciano, Siena, Spira srl (2011).
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Esempi di interventi per il restauro di muratura: 7: Pulizia, 8: Consolidamento, 9: Prove di stilatura. 4
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PREMESSA
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COMPLESSO DI MONTE ANTUNI ANALISI DELLO STATO DI FATTO
diga posta in corrispondenza di un marcato restringimento della valle Posticciola) dove un tempo scorreva il fiume. La diga alimenta la centrale elettrica di Cotilia nei pressi di Rieti.
Premessa Tutte le ipotesi metaprogettuali qui di seguito descritte dovranno necessariamente essere validate mediante apposite analisi, generali e di settore, reperimento di testimonianze documentali e verifiche dirette da condurre in loco. Il Borgo Monte Antuni un insediamento posto alla (664 metri s.l.m.) dell'omonima penisola attorniata dal Lago del Turano (536 metri s.l.m.) avente una superficie di circa 24,7 ha, collegata al resto della terraferma da un sottostante istmo ed inserito all'interno della riserva naturale parziale del Monte Navegna e Monte Cervia (riserva costituita con la L.R. Lazio del 9 settembre 1988, n. 56 e successivamente ampliata dall'Art. 41 della L.R. Lazio del 6 ottobre 1997, n. 29). Dal punto di vista climatico la Riserva Naturale Monti Navegna e Cervia caratterizzata da temperature medie annue strettamente legate all'altimetria del rilievo: nelle zone rilevate dei massicci montuosi la temperatura media inferiore a per sei mesi all'anno. L'andamento delle precipitazioni a regime appenninico (1247-1550 mm), infatti si nota un generale massimo autunnale in novembre ed un generale minimo estivo accentuato in luglio-agosto. Il Comune di Castel di Tora inserito nella zona climatica E (ai sensi del D.P.R. 412/93) con Gradi Giorno: 2.469 con una temperatura minima esterna di Quanto al rischio sismico, il territorio comunale classificato come zona di secondo grado media). Si renderanno comunque necessari accertamenti supplementari, su base storica e mediante indagini ad hoc, sull'eventuale incidenza di altre tipologie di rischio
Situazione geomorfologica. Come i rilievi del Monte Cervia e del Monte Navegna, la penisola costituita da rocce sedimentarie, in prevalenza calcari organogeni e calcareniti, con presenza anche di argille e marne piuttosto diffuse nel restante rilievo dei Monti Carseolani. I terreni sono classificati di Categoria A "ammassi rocciosi affioranti o terreni molto rigidi". Nell'area presente il vincolo idrogeologico ai sensi dei R.D. n. 3267/1923 e R.D. n. 1126/1926.
1: Stemma del drago Tratto da: Famiglie romane di T. Amayden 2: Estratto: Catasto Gregoriano 1816-1835 1
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Cenni storici Castrum Antoni fu fondato verso i primi del XI secolo forse per iniziativa della consorteria dei Guidoneschi che lo donarono all'Abazia di Farfa, nel 1092. La storia e le vicissitudini del Borgo sembra essere parallela a quella di Castel di Tora, Castrum Vetus de Oppiano e poi denominato Castelvecchio. I primi cenni storici si hanno con la famiglia dei Brancaleoni di Romania che la possedettero sino al 1583, quando fu venduta a Paolo della famiglia Mattei che l'ebbero sino al 1676. Il Borgo fu ceduto al duca Filippo della prestigiosa famiglia dei Lante della Rovere. Successivamente, nel 1720, al Marchese Filippo Gentili; nell'ottobre del 1816 la marchesa Margherita Sparapani Gentili Boccapaduli ai diritti feudali su Antuni tutti i possedimenti giunsero ai Del Drago (vedi la mappa del Catasto Gregoriano, 1819 c.ca). Nel 1832 il feudo di Antuni venne elevato da papa Gregorio XVI a principato a favore di Urbano Del Drago. Nel 1944 il Borgo probabilmente per errore, un bombardamento da parte degli Alleati che ne in seguito alla distruzione di molti edifici, lo spopolamento e quindi il definitivo abbandono. Dal 1992 del Comune di Castel di Tora. Destinato ad ospitare un centro di recupero per tossicodipendenti, stato oggetto, dal 1996 al 2000, di ragguardevoli lavori di ricostruzione, riguardanti soprattutto il Palazzo Del Drago, la corte bassa e la storica mulattiera di collegamento con la di fondovalle. In seguito sono state restaurate le Il lago artificiale del Turano sorto tra il 1937 e il 1938 in seguito alla costruzione di una diga posta in corrispondenza di un marcato restringimento della valle Posticciola) ANALISI DELLO STATO DI FATTO
3: Dipinto di Paul Bril. inizi XVII sec.
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Sezione longitudinale di rilievo 1992 PAGINA
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COMPLESSO DI MONTE ANTUNI I vincoli esistenti sull'area e sui manufatti. -
Vincoli urbanistico-territoriali (Riserva Naturale) Vincoli paesaggistici Vincoli su beni artistici e archeologici
ESTRATTI DEL PTP N.6 "BASSA SABINA" (SCALA ORIGINARIA 1:25000) 1: tavola E1. 2: tavola E2. 3: tavola E3.
Il Borgo di Monte Antuni incluso nella Riserva Naturale Parziale dei Monti Navegna e Cervia istituita con la L.R. 9 settembre 1988, n. 56 ai sensi degli articoli 4, 6 e 20 della L.R. 28 novembre 1977, n. 46, ed quindi sottoposto alle norme previste dal programma e dal regolamento di attuazione (art. 9 L.R. n.56/88) del Piano di utilizzazione del territorio della Riserva. Al riguardo occorre ricordare che ai sensi della legge quadro sulle aree protette (legge 6 dicembre 1991, n. 394, articolo 25, co. 2) il piano di utilizzazione sostituisce i piani paesistici e quelli territoriali o urbanistici di qualsiasi livello e, quindi, le autorizzazioni rilasciate dagli enti locali competenti sono soggette alla previa richiesta di nulla osta dell'ente gestore della riserva. In precedenza il Borgo era stato incluso nelle zone A (zona - reperto storico in periodo medioevale X sec. Vincolo L.1497 - assoggettato a restauro dal P.R.G. del Comune di Castel di Tora, approvato con Delibera del Consiglio comunale 222 del 15/6/1979, mentre il restante territorio della penisola era inserito nelle Verdi V2 Dal punto di vista della tutela paesistica attualmente convivono due piani: il Piano Territoriale Paesistico (PTP) n. 6 approvato ai sensi dell'articolo 20, co. 2 della Legge Regionale sul Paesaggio n. 24/98, ed il nuovo Piano Territoriale Paesaggistico Regionale (PTPR) adottato dalla Giunta Regionale con atti n. 556 del 25 luglio 2007 e n. 1025 del 21 dicembre 2007, ai sensi degli articoli 21, 22 e 23 della cita L. R. n. 24/98. I vincoli cui il Borgo natura:
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direttamente sottoposto sono quelli derivanti dalla sua duplice
- Bene paesaggistico (Art 134 co 1, lettera b, del Codice Urbani ovvero DLgs. 42/2004) in quanto posto all'interno della fascia di rispetto dei 300 metri dalla linea di battigia del Lago di Turano (art. 9 e 34 Norme PTPR, art. 6 Norme PTP n.6 art. 6 L.R. 24/98)
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- Bene d'insieme (con la sigla identificativa cd057_026 ai sensi dell'art 136 lettere c e d del Codice, art. 8 PTPR), ovvero vaste con valore estetico tradizionale e bellezze panoramiche con dichiarazione di notevole interesse pubblico;
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ANALISI DELLO STATO DI FATTO: I VINCOLI ESISTENTI SULL'AREA E SUI MANUFATTI
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COMPLESSO DI MONTE ANTUNI
Il Borgo stesso un Bene Paesistico inserito all'interno delle aree di interesse archeologico individuate (con la sigla identificativa m057_0363: ai sensi dell' articolo 142 co. 1 del Codice e all'art. 13, co. 3 lettera a L.R. 24/98, articolo 41 Norme PTPR) con relativa fascia di rispetto di 100 metri ovvero soggetta alle procedure di cui all'articolo 7 della ex L. 1497/1939, e quindi con parere preventivo della soprintendenza archeologica territorialmente competente prima del rilascio delle autorizzazioni edilizie. In quanto Bene di rilevante interesse storico e architettonico, il PTPR inserisce il Borgo e la sua fascia di rispetto all'interno degli Ambiti Prioritari per i progetti di conservazione, recupero, riqualificazione, gestione e valorizzazione del paesaggio regionale ai sensi dell'articolo 31 ter della L.R. 24/98. Il vincolo assoggetta ogni modifica dello stato dei luoghi all'autorizzazione paesistica da integrarsi, caso di nuove costruzioni o ampliamenti superiori della sagoma degli edifici esistenti compresi interventi pertinenziali inferiori al 20% interventi di ristrutturazione edilizia qualora comportino totale demolizioni e ricostruzione, dal preventivo parere della competente soprintendenza (Articolo 41, co.5 PTPR);
ESTRATTI DEL P.T.P.R. DELLA REGIONE LAZIO. (SCALA ORIGINARIA 1:25000) 1: tavola A. 2: tavola B. 3: tavola C.
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Il Palazzo del Drago, recentemente oggetto di interventi di ristrutturazione e restauro, accertata l'esistenza di eventuali misure di salvaguardia e delle conseguenze che ne derivano. Per esempio per il vecchio PTP l'avvenuto inserimento del Borgo all'interno delle Zone A, ai sensi del D.M. 1444/68, fa che si possa derogare a molte delle restrizioni imposte dai vincoli paesistici che lo riguardano, mentre nel PTPR adottato tali deroghe non appaiono menzionate.
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Estratti delle legende del P.T.P.R. della regione Lazio.
ANALISI DELLO STATO DI FATTO: I VINCOLI ESISTENTI SULL'AREA E SUI MANUFATTI
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COMPLESSO DI MONTE ANTUNI 1: CASO STUDIO Studio dell'inserimento di una piattaforma elevatrice, Fortezza Medicea, Arezzo. SPIRA srl (2010)
Il metaprogetto
2: Ponte d'accesso al borgo
Obiettivo principale di questo studio stato quello di predisporre una utile per la messa a punto di una sequenza logica di attraverso cui giungere all'impostazione del progetto preliminare, delineando i criteri di approccio alle diverse problematiche con la enucleazione di alcuni quesiti su cui attivare un primo, proficuo confronto tra tutti i soggetti interessati (promotore, ente locale, soprintendenze competenti, ente gestore della riserva, ecc.). Conseguentemente vengono qui proposte alcune considerazioni sugli aspetti che si ritengono particolarmente rilevanti ai fini della dell'ipotesi di riconversione funzionale del Borgo, quelli e
3: Veduta dall'interno del portale di accesso recentemente ricostruito
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4 Uno tra i principali requisiti, specie per una - come Monte Antuni - a vocazione turistico-ricettiva, senz'altro quello di essere facilmente raggiungibile dall'esterno e accessibile al suo interno. Questa caratteristica, specie in contesti quali gli insediamenti storici, risulta essere una delle maggiori problematiche per la messa a norma del complesso tra le difficili da conseguire in modo omogeneo. In molti casi necessario ricorrere ad una compartimentazione di tutto lo spazio da rendere accessibile in aree o connesse tra loro mediante sistemi meccanizzati di risalita (ascensori, piattaforme elevatrici, servoscala, eccetera), secondo un percorso logico e possibilmente tenendo in considerazione il concetto della ridondanza per quelli strategicamente importanti. Da uno studio condotto in parallelo da altri tecnici stata esaminata la di inserire un ascensore inclinato a cremagliera per connettere direttamente il piazzale del parcheggio, posto in dell'istmo, con il Borgo bypassando il percorso di collegamento costituito da una ripida mulattiera. Lo sbarco principale stato ipotizzato all'interno delle mura del Borgo in della terrazza posta a nord (isola 5) consentendo un facile connessione con l'area principale posta al piano terra di Palazzo del Drago (isola 6). Uno sbarco secondario a valle della cinta muraria (isola 3) consentirebbe di raggiungere comunque il Palazzo del Drago mediante l'uso di veicoli di servizio di tipo elettrico. comunque verificata la presenza o meno di eventuali fosse sepolcrali che si presume esistano nell'area dello sbarco principale.
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5 Sono evidenziate le "isole" ove si ritiene si possa conseguire, con
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omogenea da parte di persone diversamente abili.
LEGENDA COSTRUITO
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"ISOLE" OMOGENEAMENTE ACCESSIBILI ASCENSORE INCLINATO CONNESSIONI VERTICALI PUNTI DI ACCESSO CONNESSIONI ORIZZONTALI PERCORSI PEDONALI / MEZZI DI SERVIZIO PAGINA
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COMPLESSO DI MONTE ANTUNI Nel presente studio stato ipotizzato l'inserimento di due sistemi di elevatori da posizionare all'interno delle volumetrie esistenti. Il importante risulta essere l'ascensore ubicato all'interno del Palazzo del Drago che, oltre a rendere accessibile tutti i piani del medesimo edificio, se esteso ai livelli inferiori, potrebbe garantire al giardino pensile (isola 4, altrimenti non accessibile direttamente dal resto del sistema). L'ascensore potrebbe proseguire fino al piazzale antistante gli edifici posti sul fronte sud-ovest (isola 2) garantendo la sopracitata ridondanza dei mezzi di accesso all'interno del Borgo, quale seconda alternativa all'ascensore inclinato, mediante l'ausilio di mezzi di servizio che possano percorrere la mulattiera. Se le verifiche dimensionali e altimetriche lo consentissero si ipotizzare l'inserimento di una piattaforma elevatrice (con cabina avente le dimensioni minime consentite dalla normativa: ovvero cm 80 per 120) all'interno del vano scala esistente a servizio delle residenze interne del corpo di fabbrica posto a sud-ovest del Borgo. Entrambi i punti di risalita sopraindicati, inoltre, garantirebbero un minor isolamento, rispetto alle che il Borgo ospita, delle residenze esterne alla cinta muraria poste sul lato ovest. Allo stato attuale sono state individuate 8 aree o all'interno delle quali si prevedere, con interventi limitati, uniforme per persone diversamente abili: tali aree dovranno adempiere anche alla funzione di aree sicure esterne quale di punto di ritrovo in caso di emergenza.
1 1: Facciata palazzo del drago 2: Vista dell'interno di Palazzo del drago, piano terra
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Sono evidenziate le "isole" ove si ritiene si possa conseguire, con omogenea da parte di persone diversamente abili.
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LEGENDA COSTRUITO
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"ISOLE" OMOGENEAMENTE ACCESSIBILI ASCENSORE INCLINATO CONNESSIONI VERTICALI PUNTI DI ACCESSO CONNESSIONI ORIZZONTALI PERCORSI PEDONALI / MEZZI DI SERVIZIO PAGINA
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COMPLESSO DI MONTE ANTUNI
Si cercato di ipotizzare una fruizione del Borgo quanto possibile omogenea ma, al contempo, compartimentata per ovvi motivi di sicurezza e di controllo, in rapporto alle I visitatori occasionali potranno accedere alle collocate sulla terrazza panoramica (bar, punto vendita, info point, chiesa e servizi igienici), come pure al ristorante con relativa terrazza posto al primo piano del Palazzo del Drago se muniti di apposito sistema di accesso fornito alla reception, al centro benessere o alle piscine del giardino pensile. Se accompagnati potranno accedere alla visita dell'area archeologica o assistere alle lezioni di alta cucina tenute nelle sale di Palazzo del Drago. Gli ospiti della struttura ricettiva, muniti di apposite chiavi magnetiche, potranno accedere direttamente, oltre che alle proprie residenze, alle varie aree specialistiche (scuola di alta cucina, centro benessere, piscine eccetera) del Borgo.
1,2 CASO STUDIO: Recupero del Borgo Colletta, Castelbianco, Savona, Italia. Arch. Giancarlo De Carlo,(1993-1999) Esempio di recupero di un intero villaggio abbandonato che non ha alterato il codice genetico che ha mantenuta l'originaria logica dei sistemi costruttivo, aggregativo e avvenuta anche mediante l'inserimento di sofisticate connessioni tecnologiche a fibre ottiche con internet che consentono ai nuovi abitanti anche il telelavoro. 1
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3: Vista della scala al terrazza del ristorante 4: Vista percorso dalla portale di ingresso al Palazzo del Drago
NUOVE FUNZIONI E DESTINAZIONI D'USO PREVISTE.
LEGENDA SPAZI ESTERNI A TUTTI ANCHE A VISITATORI ESTERNI ACCOMPAGNATI SOLO OSPITI SOLO AL PERSONALE ADDETTO AREE NON ACCESSIBILI SPAZI INTERNI RECEPTION / INFO POINT A TUTTI ANCHE A VISITATORI ESTERNI ACCOMPAGNATI SOLO AGLI OSPITI INTERNI SOLO AGLI ADDETTI AI LAVORI PERCORSI PRINCIPALI ASCENSORE INCLINATO ASCENSORE / PIATTAFORMA DI DISTRIBUZIONE INTERNA SCALE PERCORSI PEDONALI PERCORSI PEDONALI / MEZZI DI SERVIZIO PERCORSI DI CONNESSIONE NODO DISTRIBUTIVO
sono evidenziati, i comparti accessibili da ciascuna tipologia di fruitore del Borgo.
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COMPLESSO DI MONTE ANTUNI NUOVE FUNZIONI E DESTINAZIONI D'USO PREVISTE. La collocazione delle nuove funzioni e destinazioni d'uso scaturisce sia dalle considerazioni precedentemente svolte sulle e della che dalla presenza in situ di tre macrofunzioni:
LE FUNZIONI Per poter leggere meglio le possibili interrelazioni, le funzioni relative alle nuove destinazioni d'uso del Borgo sono state suddivise in tre gruppi: - funzioni ricettive, - funzioni benessere,
1 dagli ospiti interni che da quelli esterni; 2 estrapolare per poter meglio analizzare gli aspetti legati al loro dimensionamento; 3 ospiti interni e per il personale residente. Nelle seguenti pagine verranno presentate e discusse in dettaglio le principali relazioni che vengono ad instaurarsi. Lo schema proposto rappresenta in nuce tutte le che hanno l'impegnativo compito di rivitalizzare il Borgo e andranno attentamente vagliate nella fase decisionale del business plan ancor prima di portare avanti il progetto architettonico. Va tenuto conto che in come quelle dei borghi storici vi una forte compresenza di funzioni e spazi con forti elementi di contaminazione reciproca. Il raggiungimento di una diffusa degli spazi esterni diviene un necessario prerequisito che, se presente, impedisce il rischio di ottenere quello standard tipico degli odierni outlet store. Al contrario, va ricercata la necessaria ad una fruizione slow ed emozionale tipica della filosofia di vita proposta dai borghi storici. Riteniamo che soltanto un giusto layout elaborato da un accorto business plan assieme ad una proposta di architettonica,
LEGENDA FUNZIONI RICETTIVE PIAZZA TERRAZZA PANORAMICA PERCORSO VISITATORI ESTERNI AREE ACCESSIBILI SOLO DAGLI OSPITI O PERSONALE ADDETTO RECEPTION CAFFETTERIA / INFOPOINT/ NEGOZIO CENTRO DI EDUCAZIONE AMBIENTALE CHIESA SCUOLA DI ALTA CUCINA RISTORANTE TERRAZZA RISTORANTE LOCALI DI SERVIZIO FUNZIONI BENESSERE SPA
LE FUNZIONI RICETTIVE
PISCINE
ALBERGO APPARTAMENTI HOSPITALITY PER ALLIEVI SCUOLA CUCINA APPARTAMENTO PRIVATO ALLOGGI PER DIPENDENTI ASCENSORE INCLINATO
DESTINAZIONI D'USO
SCHEMA GENERALE
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COMPLESSO DI MONTE ANTUNI 1: Vista dalla Terrazza ristorante
LE FUNZIONI RICETTIVE
2: Palazzo del Drago dalla Terrazza
Come si verificare dalla tavola, la disposizione principale di tipo radiale ed ha il suo centro nella piazza antistante il Palazzo del Drago ove gli ospiti possono scegliere di fruire delle presenti attorno alla terrazza panoramica (caffetteria, negozio, infopoint, chiesa), o procedere nella direzione opposta verso specializzate (ristorante, scuola di cucina, spa, piscine). Alle funzioni ricettive spetta il compito di rivitalizzare il Borgo differenziandolo da altre offerte similari. La e la connotazione degli spazi aperti (la piazza, le terrazze panoramiche, le vie di accesso, eccetera), e le che vi si svolgono o vi si affacciano, acquisiscono una importanza strategica: essi sono tra gli elementi caratterizzanti del detto Italian way of life. Un accorto disegno dell'arredo urbano (si pensi all'importanza del posizionamento anche di una semplice panchina), consentire
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Seguendo la logica di accorpare i servizi disponibili anche ai visitatori non residenti nei pressi della terrazza panoramica posta a sud, e di facilitare per i diversamente abili, gli spazi espositivi dedicati alla Riserva Naturale, attualmente previsti negli ambienti interni del bastione della cinta muraria est, si scelto di ricollocarli nei due
LE FUNZIONI DEL BENESSERE 2
LEGENDA FUNZIONI RICETTIVE PIAZZA TERRAZZA PANORAMICA PERCORSO VISITATORI ESTERNI AREE ACCESSIBILI SOLO DAGLI OSPITI O PERSONALE ADDETTO RECEPTION CAFFETTERIA / INFOPOINT/ NEGOZIO CENTRO DI EDUCAZIONE AMBIENTALE CHIESA SCUOLA DI ALTA CUCINA RISTORANTE TERRAZZA RISTORANTE LOCALI DI SERVIZIO ASCENSORE INCLINATO ALTRE FUNZIONI
FUNZIONI RICETTIVE
SCHEMA DELLE FUNZIONI RICETTIVE
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COMPLESSO DI MONTE ANTUNI LE FUNZIONI DEL BENESSERE Rispetto a quanto richiesto dalla committenza, ovvero di collocare un centro benessere nei pressi della zona sbarco dell'ascensore inclinato sulla terrazza panoramica, si scelto, dopo un'attenta analisi delle spaziali presenti, di ubicarlo nella parte opposta sul lato sud nei pressi del giardino pensile. Tale scelta consente di proporre un unico comparto con destinazioni d'uso omogenee dotato sia di in spazi chiusi (centro spa con reception/tisaneria e spogliatoi) sia dell'ampio spazio all'aperto costituito dal giardino pensile ove poter ospitate affini (piscine, percorsi benessere, corsi specifici quali yoga, acqua gym e simili) di dimensioni apprezzabili. Lo stesso non si certamente affermare per la Spa che risulta decisamente sottodimensionata, in rapporto alle attuali richieste del mercato. importante svolgere alcune considerazioni preliminari sulla spa, da valutare attentamente in fase di pianificazione finanziaria piuttosto che architettonica ancor prima di dover soddisfare una domanda quantitativa, determinante poter avere un'offerta ben Si scelto comunque di dare una dimensione accettabile degli spogliatoi (con una capienza per circa 20 ospiti) questi dovranno servire anche per le all'aperto. indagata la di poter ricavare ulteriori spazi benessere negli ambienti sottostanti collegabili dal vano scala esistente quali la vecchia cisterna d'acqua ed i magazzini. Attualmente gli investimenti in tale risultano tra i onerosi ma spesso sono anche i redditizi hanno una forte attrattiva per gli utenti. Al fine di ridurre l'impatto dovuto alle opere di scavo necessarie alla realizzazione della piscina (prevista in questa fase con dimensioni utili pari a metri 15x7), si ipotizzare la realizzazione di una pavimentazione perimetrale di tipo galleggiante.
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3 1: Giardino pensile stato attuale 2: Vista dal giardino pensile 3: Prospettiva volumetrico del giardino pensile
LEGENDA FUNZIONI BENESSERE SPA
PISCINE ASCENSORE INCLINATO ALTRE FUNZIONI
FUNZIONI DEL BENESSERE
SCHEMA DELLE FUNZIONI BENESSERE
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COMPLESSO DI MONTE ANTUNI 1,2,3 CASO STUDIO: Pousada Santa Maria Do Bouro, Amares, Portogallo. Architetti E. Souto de Moura, H. Vieria (1994-1997).
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miniappartamenti (aventi superfici nette da 35 a 45 mq circa); suite composte da camere doppie dotate di uno spazio living; camere doppie dotate ciascuna di un proprio bagno; camere singole, eventualmente con bagno in comune.
A motivo della vista panoramica e della di spazi che offre l'affaccio sud-ovest del Borgo , si scelto di collocarvi le residenze di maggior pregio, malgrado il possibile isolamento della zona imputabile all'ingresso dall'esterno della cinta muraria. Tale svantaggio cesserebbe qualora venissero convalidate le ipotesi proposte nel paragrafo riguardante il tema con l'inserimento di almeno uno dei due sistemi di collegamento verticale. Oltre a queste sono stati inseriti, all'interno del gruppo di preesistenze poste ad Ovest ed esterne alla cinta muraria del Borgo, un appartamento privato e 3 alloggi per i dipendenti.
inserita in un antico convento in rovina: nell'intervento sono stati aggiunti nuovi volumi che, seppur rivestiti con la stessa tipo di pietra delle strutture esistenti, denunciano seguono pedissequamente la forma originale. L'introduzione di nuovi materiali e forme estranee alla struttura originaria dell'impianto conventuale segue quella vocazione originaria dell'architettura di 1 completare, aggregare e di mantenere vivo l'esistente
PRINCIPALI STRATEGIE PROGETTUALI DI REINTEGRAZIONE DELL'EDIFICATO.
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Area da riqualificare per camere
LEGENDA RECEPTION ALBERGO APPARTAMENTI HOSPITALITY PER ALLIEVI SCUOLA CUCINA APPARTAMENTO PRIVATO ALLOGGI PER DIPENDENTI ASCENSORE INCLINATO ALTRE FUNZIONI PAGINA
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COMPLESSO DI MONTE ANTUNI 1, 2, 3: Sequenza di rendering del modello tridimensionale con punto di vista volto verso il fronte nord-est per verificare dell'impatto visivo delle volumetrie della reintegrazione.
PRINCIPALI STRATEGIE PROGETTUALI DI REINTEGRAZIONE DELL'EDIFICATO. Il problema dell' integrazione dei ruderi del tessuto edilizio che insisteva sul lato nord-est del Borgo affrontato in una fase successiva, data la particolare natura dei luoghi, sulla scorta di appositi rilievi e controlli diagnostici, di eventuali indizi iconografici e documentali. Fin da ora risulta comunque chiaro che il loro inserimento avvenire nel Nella consapevolezza che le future scelte progettuali potranno essere definite solo in seguito a una completa conoscenza dello stato dei luoghi e attraverso l'indispensabile confronto con gli enti autorizzativi, si sono prodotte in questa sede solo alcune simulazioni planivolumetriche di insieme allo scopo di fornire una prima traccia di discussione riguardo all'argomento.
MITIGAZIONE
PERCETTIVA
DALL'ESTERNO
DEI
VOLUMI
RICOSTRUITI
E
1
LORO
(prospetto e sezioni del fronte nord-est) In generale, la progettazione architettonica deve sottostare a molteplici vincoli e condizioni al contorno. In questo caso, la di operare in presenza di un contesto storico e paesaggistico di notevole pregio ha imposto di valutare attentamente la ricaduta che la riqualificazione funzionale del Borgo sulla fisionomia storica del tessuto insediativo e del sito, con particolare riguardo all'impatto percettivo degli interventi in programma.
2
PERIMETRAZIONI (ATTUALI E PREVISTE) DEL COMPARTO NORD-EST
3 5
4: Prospetto del fronte nord-est con verifica dell'impatto visivo delle volumetrie della reintegrazione. I possibili fuorisagoma rispetto ai profili esistenti non saranno percepibili da
A
basso rispetto al Borgo. Per tale porzione fuori sagoma rispetto al profilo esistente
l'analisi della configurazione antecedente il bombardamento attraverso l'apporto di un'accurata ricerca della documentazione storica e iconografica.
5: Sezione A-A, con rappresentato un possibile schema di allineamento verticale dei piani della ricostruzione.
PRINCIPALI STRATEGIE PROGETTUALI DI REINTEGRAZIONE DEL FABBRICATO
4
A
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COMPLESSO DI MONTE ANTUNI PERIMETRAZIONI (ATTUALI E PREVISTE) DEL COMPARTO NORD-EST (stato esistente e nuova perimetrazione di progetto del comparto nord-est) La diversa natura dei del comparto nord-est suggerisce un duplice tipo di proposta insediativa. Sul versante delle mura esterne si propone, ove possibile, di che viene ricostruito dall'esistente per consentire la percezione, seppur discreta, della di fasi edificatorie. Per ricostituire del fronte sud-ovest (di fronte a Palazzo del Drago) si possono erigere dei possenti setti isolati costituiti da cestonate in rete di acciaio e da massi provenienti dai crolli, non suscettibili di essere ricollocati in opera. Questa sorta di diaframma murario assolverebbe anche il compito di celare alla vista il nuovo sistema distributivo interno delle residenze.
1 2, CASO STUDIO: Architetti J. Herzorg, P. De Meuron, Dominus winery (1996-1998), California Esempio di paramento esterno composta da cestonate in pietra e rete d'acciaio. 3, CASO STUDIO: Arch. A. Bruno, Restauro delle mura del Circo romano di Tarragona di consolidamento sulle rovine esistenti. 4, CASO STUDIO: Albergo-ristorante nelle rovine del Castello di Godesburg. Arch. G. Bohm, (1956-1961). Esempio di recupero funzionale delle rovine del castello attraverso un intervento avente un linguaggio architettonico differente da quello originario ma che non ha rinunciato a dialogo con il contesto.
1
4
2
3
STATO DI FATTO, PIANTA LIVELLO 0
LEGENDA MURA ESISTENTI IN ELEVATO TRACCE DELL'ANTICO INSEDIAMENTO MURARIO SUPERFICIE SU CUI VA VERIFICATA LA POSSIBILE RICOSTRUZIONE FASCIA DI DISTRIBUZIONE ALLE CAMERE BORDO DI RISPETTO DELLA RICOSTRUZIONE NUOVI MURI COSTITUITI DA CESTONATE IN RETE DI ACCIAIO E PIETRE
PRINCIPALI STRATEGIE PROGETTUALI DI REINTEGRAZIONE DEL FABBRICATO
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COMPLESSO DI MONTE ANTUNI NUOVI SISTEMI STRUTTURALI COSTITUITI DA SCATOLARI LEGGERI (foto e dettagli x-lam) La configurazione composta da un'aggregazione di celle murarie di piccole dimensioni suggerisce la di adottare internamente sistemi scatolari leggeri sia per l'adeguamento sismico, riconnettendo strutturalmente i setti murari esistenti, sia per la realizzazione delle nuove volumetrie.
ELEVAZIONE RISPETTO AL PIANO DI CAMPAGNA (sezioni del fronte nord-est) Uno dei vantaggi assicurati dall'impiego di una struttura soprastante leggera quello di poter adottare un sistema di attacco al suolo mediante una maglia composta da elementi puntuali il meno invasiva possibile che avrebbe anche la duplice funzione di rendere accessibili e proteggere le preesistenze archeologiche non ancora indagate.
VERIFICHE SULL'INSERIMENTO DELLE NUOVE FUNZIONI RICETTIVE NEL BORGO
1 2, CASO STUDIO: esempi montaggio di pannelli tipo x-lam preformati per strutture scatolari.
1
13
3, CASO STUDIO: Arch. M. Arnaboldi, recupero di un borgo rurale (2001-2003), Pianezzo, Canton Ticino. Consolidamento strutturale mediante posa dei pannelli prefabbricati autoportanti trasportati in sito con elicottero.
2
3
4, CASO STUDIO: Parma, Arch. G. Canali (1983) Esempio di intervento che denuncia la adeguato al contesto per scelta di materiali e rispetto delle regole morfologiche dell'originario insediamento storico.
4
Sezione schematiche dei volumi aggiunti
LEGENDA AREE PASSIBILI DI INDAGINI ARCHEOLOGICHE ASSE VERTICALE DEI PILASTRI
PRINCIPALI STRATEGIE PROGETTUALI DI REINTEGRAZIONE DEL FABBRICATO
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COMPLESSO DI MONTE ANTUNI VERIFICHE SULL'INSERIMENTO DELLE NUOVE FUNZIONI RICETTIVE NEL BORGO Allo scopo di quantificare il possibile numero di alloggi si reso necessario dare una forma alle nuove destinazioni d'uso. Si effettuata pertanto una verifica preliminare della ricettiva del borgo, avendo presente che questa costituisce, di fatto, il principale di tutto l'investimento assicurare il rilevante ritorno economico. Anche se la verifica del divario tra gli standard richiesti per una attrezzatura ricettiva di questo tipo e le risorse che l'edificato residuo in grado di offrire al riguardo necessita di una puntuale valutazione del quoziente di delle strutture esistenti e quindi del grado di degli interventi con quanto imposto dai vincoli di tutela, lo studio dimostra, in base alle simulazioni compiute in questa fase, come sia possibile ottenere, dal punto di vista quantitativo, il superamento della soglia indicata dalla Committenza. Per il dimensionamento delle camere ci si riferiti agli standard minimi nazionali dei servizi e delle dotazioni previsti per le turistiche dal DPCM del 21 ottobre 2008, con camere singole aventi la superficie minima di 9 mq e quelle doppie di 14 mq. In questa fase di mera quantificazione si preferito utilizzare le superfici minime consentite definendo dei moduli elementari di camere tipo (vedi lo schema a pagina 33) che poi si provveduto ad inserire all'interno dei volumi esistenti o, per quanto riguarda l'area delle rovine poste a nord-est, all'interno del sedime di queste tenendo conto della richiesta della committenza di avere sempre una vista, dalla camera, sul paesaggio. La composizione dell'impianto proseguita seguendo le di configurare i percorsi di distribuzione interni, degli accessi e di tutti i possibili servizi accessori. Tali e tipologie di camere conseguite potranno poi essere ridefinite in successive fasi di perfezionamento del layout dell'offerta ricettiva alla luce della ricerca del giusto equilibrio tra le superfici residenziali e quelle necessarie alle altre sia di servizio all'albergo che al resto delle possibili nel Borgo. Si sottolinea comunque l'importanza di applicare, nelle successive fasi progettuali, una metodologia d'analisi storico-critica propria della disciplina del restauro, affiancata da verifiche d'impatto visivo (rendering) tipiche della progettazione territoriale, che consenta una costante validazione delle scelte progettuali.
VERIFICHE SULL'INSERIMENTO DELLE NUOVE FUNZIONI NEL BORGO
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COMPLESSO DI MONTE ANTUNI E
La configurazione attuale di tutti gli accessi, delle scale, delle pavimentazioni, non
Si qui riportato un insieme di quesiti che riteniamo debba costituire oggetto prioritario del programma di indagini, cui si volte fatto richiamo, al fine di raggiungere il grado di conoscenza indispensabile per la impostazione delle scelte progettuali che, se condivise dall'investitore e dagli Enti, verranno sviluppate nelle successive fasi di messa a punto degli interventi.
un primo esame, non risultano conformi alla normativa sulla sicurezza antincendio. elevatrice conforme ai requisiti minimi prescritti dalla normativa per il superamento delle barriere architettoniche; F
La medesima problematica si pone per la terrazza ed il giardino pensile che
ipotesi metaprogettuali avanzate nel presente studio;
percorribili da carrozzine e predisporre un idoneo sistema di parapetti;
-
G
Il corridore scoperto interposto fra il fianco sud-ovest di Palazzo del Drago ed il
ricadute negative circa l'ottemperanza alle norme di sicurezza degli spazi pubblici. percorso caratteristiche dimensionali e geometriche tali da renderlo utilizzabile come via d'esodo. A
Tra le andranno incluse quelle relative all'inserimento dei volumi tecnici, dei sottoservizi, della canne fumarie degli impianti idrico, energetico, fognario e antincendio, meglio definite nel successivo paragrafo.
Mancanza di un rilievo completo ed affidabile dell'intera cinta muraria, accompagnato da saggi e campionamenti puntuali, per valutarne lo stato di degrado e fornire le prime indicazioni riguardo agli interventi di maggior urgenza per la messa in sicurezza e la bonifica delle strutture. Tali indagini sono rese peraltro di importanza decisiva per la convalida dell'ipotesi di attraversamento della cinta in corrispondenza dello sbarco dell'ascensore inclinato;
B valutazioni in merito alla ricostruzione dei muri sulle rovine poste sul fianchi nord e nord-est. Andranno Inoltre concordate con la soprintendenza archeologica tutte le indagini ispettive occorrenti.
B A
C attraversamento da parte di mezzi di soccorso (ambulanze, VV.FF, ecc.). Anche in questo caso risulta indispensabile un rilievo accurato per eseguire quei controlli dimensionali e statici (con particolare riguardo al ponticello antistante il portale di accesso) necessari allo studio dei provvedimenti e delle misure da concordare con le
B C
G
D
per l'extracorsa della fossa e per gli attraversamenti; E
F E
La configurazione attuale di tutti gli accessi, delle scale, delle pavimentazioni, non
D
LEGENDA STRATEGICHE
SCHEMA DELLE PRINCIPALI
DI ACCESSIBILITA'/SICUREZZA PAGINA
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COMPLESSO DI MONTE ANTUNI CONSIDERAZIONI PRELIMINARI SULLA TIPOLOGIA E IL DIMENSIONAMENTO DEGLI IMPIANTI E SULLE DI CONTENIMENTO DEI CONSUMI ENERGETICI E DEI COSTI DI ESERCIZIO. Il Borgo sorge sulla di una collina posta ad una quota di circa 600m sul livello del mare, completamente isolato e raggiungibile solo da una strada tortuosa ed in pessime condizioni. Attualmente servito da utenze che non risultano sufficienti per il buon funzionamento in relazione alla sua nuova destinazione d'uso. Il Borgo ha funzionato come sede di una e quindi i servizi pur presenti vennero quasi sicuramente dimensionati al minimo. E' pertanto da prevedere un approfondimento delle indagini in tal senso. I SERVIZI I servizi necessari al funzionamento del Borgo, che seguenti: - approvvigionamento idrico e sua distribuzione; - approvvigionamento energetico e sua distribuzione; - sistema di scarico delle acque meteoriche; - sistema di scarico delle acque reflue; - approvvigionamento materiale per alimentazione; - approvvigionamento materiale di manutenzione; - sistema antincendio; - riserva idrica; - sistema raccolta e smaltimento rifiuti. Oltre a tali servizi essenziali sono previsti altri servizi quali: - piscina scoperta; - centro spa; - servizi cucina; - lavanderia.
di
autonome, sono i
(nucleo ricostruito) che si trova in posizione baricentrica rispetto all'intero complesso. C. Approvvigionamento energetico. L'approvvigionamento energetico riguarda l'approvvigionamento del combustibile e dell'energia elettrica. Al momento il Comune di Castel di Tora ed il Borgo di Monte Antuni risultano serviti da una fornitura di GPL i cui serbatoi sono posti nell'area a valle del promontorio. semplice l'approvvigionamento dell'energia elettrica, la distributrice fornisce l'energia elettrica ma deve essere verificata la necessaria al Borgo (se consideriamo una superficie utile di 4500 mq si ipotizzare una potenza complessiva di circa 800 KW). Naturalmente la consegna in media tensione (fra l'altro economicamente conveniente dal punto di vista delle tariffe) per cui prevedere lo spazio necessario per l'ubicazione delle cabine di trasformazione e del quadro generale di bassa tensione (da prevedersi 55 mq) oltre a 18 mq necessari per il gruppo elettrogeno della potenze di circa 120 KVA, quest'ultimo locale essere situato in diretta comunicazione con l'esterno, con ingresso anch'esso direttamente dall'esterno. L'attuale locale deputato risulta sottodimensionato: andranno svolte ulteriori indagini per verificare se essere ampliato, sfruttando i volumi adiacenti esistenti o necessariamente essere ricollocato. Per la gestione del gruppo elettrogeno si considera la di installare un serbatoio GPL ad uso esclusivo per le emergenze, tuttavia ipotizzabile l'impiego di gasolio, anche se il suo trasporto risulta non agevole per la ristrettezza della sede stradale e dell'ingresso al Borgo.
A. Approvvigionamento idrico. L'approvvigionamento idrico del Borgo fondamentale per il suo funzionamento. avere di alimentare n. 40 camere circa, una o due piscine, inaffiamento dei prati, le esigenze del centro benessere, le esigenze delle cucine della scuola e del ristorante. Al momento l'approvvigionamento idrico garantito dall'acquedotto cittadino e da due cisterne esistenti che dovranno garantire una di riserva idrica di almeno due o tre giorni. Il consumo giornaliero per persona essere valutato in 250 litri/giorno, quindi la riserva idrica essere almeno di 80/100 mc per acqua potabile (metri 5x5x4 H) oltre lo spazio per la stazione di pompaggio e serbatoio autoclave (10/15 mq).
D. Impiego delle fonti energetiche. Le fonti energetiche saranno adibite ai seguenti usi: - illuminazione di interni; - illuminazione di esterni; - alimentazione apparecchi audiovisivi, computers, eccetera; - alimentazione centrale idrica; - alimentazione centrale frigorifera; - alimentazione centrale termica; - alimentazione impianti di condizionamento e riscaldamento; - alimentazione piscina (depurazione e circolazione); - alimentazione spa. Sostanzialmente le alimentazioni di cui sopra sono tutte di carattere elettrico, salvo la centrale idrica e la centrale termica alimentate rispettivamente da acqua potabile e GPL. La centrale termica esistente essere verificata ed eventualmente adeguata, si ipotizzare anche il suo trasferimento in altra sede, all'interno di un locale in diretta comunicazione con l'esterno con una superficie di 40 mq circa ed un'altezza di 3 metri. La centrale frigorifera una superficie di 55 mq circa ed un'altezza di 3 metri; nessun vincolo di ubicazione se non quello di evitare rumori fastidiosi. Per l'alimentazione degli impianti di condizionamento e riscaldamento prevista una distribuzione radiale che, a partire dal quadro generale di bassa tensione i quadri di zona che provvederanno all'alimentazione e al controllo dei terminali.
B. Distribuzione idrica. L'insediamento si sviluppa lungo un asse di circa 80 metri. I vari servizi ed in particolare la distribuzione idrica svilupparsi lungo tale asse, partendo dal nucleo di intervento 2 (nucleo ricostruito) che si trova in posizione baricentrica rispetto all'intero complesso.
L'alimentazione della piscina mediante un quadro elettrico posto nel locale pompe, filtri e vasca di compenso, il locale posto a diretto contatto con la piscina, avere una superficie di circa 15 mq ed un'altezza di 3 metri. L'alimentazione della spa mediante un quadro elettrico posta in un locale di facile
I servizi dovranno essere commisurati alla presenza contemporanea di 90 ospiti oltre al personale di servizio, stimato in 20 persone circa (il reale numero indicato dal gestore).
CONSIDERAZIONI PRELIMINARE SUGLI IMPIANTI
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COMPLESSO DI MONTE ANTUNI L'alimentazione della spa mediante un quadro elettrico posta in un locale di facile accesso che al funzionamento delle apparecchiature installate nella spa (sauna, bagno turco, trattamenti, eccetera).
-
E. Sistema di scarico delle acque meteoriche. Le acque meteoriche dovranno essere raccolte e convogliate ad una cisterna dalla quale saranno prelevate per usi non potabili quali l'innaffiamento delle aree verdi e l'alimentazione del wc qualora si optasse per una distribuzione a doppia rete. La vasca di raccolta anche quale riserva idrica per l'impianto antincendio che
Pensiamo che prevedere la di aumentare la superficie, e le possibili offerte proposte; in quanto in genere le spa sono molto frequentate in contesti simili a quelli in esame. Nello schema allegato si ipotizza una spina centrale di distribuzione per i sottoservizi impiantistici lungo il lato nord-est del Palazzo del Drago. La collocazione delle principali centrali tecnologiche (200 mq circa) viene ipotizzata nei volumi adiacenti a quello attualmente destinato a cabina Enel si suppone che questo sia anche il punto di
La vasca di raccolta una di raccolta di 100 mc (metri 6x5x3h) circa, a fianco della vasca prevedere un locale per la motopompa di servizio, il locale d'installazione Occorre prevedere l'accesso dall'esterno al locale motopompa. F. Sistema di scarico delle acque reflue. Il sistema di scarico delle acque reflue gli scarichi dei bagni, una pendenza variabile dall'1 al 2 % verso il punto di recapito. Sulla tubazione principale si immetteranno gli scarichi delle cucine, previo trattamento mediante pozzetto antigrasso, il recupero della piscina (previo aggiustamento del ph), lo scarico della spa (previo trattamento di neutralizzazione dei componenti saponosi). Il trattamento delle acque reflue (sostanzialmente di origine biologica non avvenire in loco mediante vasche imhoff o fosse biologiche per la di manutenzione: spurgo dei fanghi, lavaggi, eccetera) per le quali si devono usare mezzi ingombranti per il trasporto delle materie solide residue. esiste l'obbligo di scarico (L. 152/2006 art. 100, comma 3) essere concordato con l'ufficio d'igiene del Comune di competenza il punto di recapito degli scarichi, qualora esista un sistema fognario a cui allacciarsi, ed in ogni caso ottenere lo spazio per l'installazione a valle di un impianto di depurazione.
L'esistente percorso di collegamento delle reti dei nuovi servizi con le varie utenze poste a valle del Borgo essere verificato ed eventualmente integrato per i servizi mancanti (ad esempio la fognatura). Particolare cura essere rivolta all'eventuale attraversamento della cinta muraria ed alle opera di scavo nella terrazza per la tutela delle preesistenze, in alternativa si ipotizzato un percorso che aggiri il perimetro murario sino a raggiungere le centrali tecnologiche site nel corpo di fabbrica sud-ovest. Riguardo alle di contenimento dei costi di esercizio (consumi energetici, ecc.) e di manutenzione della struttura si rimanda a successivi approfondimenti allo stato attuale, non si dispone di dati certi (tipo di approvigionamento energetico, vincoli specifici, ecc.) e con un layout di progetto ancora in fase embrionale, non risulta possibile effettuare tali valutazioni in modo appropriato. SCHEMA DI DISTRIBUZIONE PRINCIPALE DEI SERVIZI TECNICI
LEGENDA
I. Centro spa. Il centro spa previsto in 100 mq atti ad ospitare non contemporaneamente il pubblico potenziale di 90 persone, oltre che agli addetti; la questione essere risolta solo dalle scelte di management. Nella configurazione iniziale sono previsti: - Sauna; - Frigidarium; CONSIDERAZIONI PRELIMINARE SUGLI IMPIANTI
1
COSTRUITO
G. Sistema antincendio. installato un sistema ad idranti sottosuolo all'interno dei fabbricati, alimentati dalla centrale antincendio di cui si detto sopra. All'interno dei fabbricati si all'installazione di un sistema sprinkler per ogni ambiente, ad un opportuno sistema di compartimentazione e ad un efficace sistema di rilevazione incendi, impiegando materiali e tecnologie che evitino incendi e la loro propagazione. H. Piscina scoperta. La piscina scoperta eseguita secondo le regole della FIN (Federazione Italiana Nuoto) che fornisce i dati relativi ai ricambi dell'acqua, del suo tenore di cloro, eccetera. Il trattamento di depurazione delle acque effettuato mediante un impianto di filtrazione a diatomee con successiva clorazione controllata; tale trattamento come sopraddetto, in apposito locale posto a fianco della piscina.
Frigidarium; Sala massaggio; Sazio relax; Idromassaggio; Spogliatoi con servizi e docce.
CENTRALI TECNICHE (200 mq ca.) ASCENSORE INCLINATO
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ASSE PRINCIPALE DEI SOTTOSERVIZI PUNTI DI DIRAMAZIONE
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PERCORSO DI ALLACCIO A VALLE DEI SERVIZI ALLACCIAMENTO ESISTENTE
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PUNTO DI CONNESSIONE VERTICALE
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CABINA ENEL
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CISTERNA ACQUA
1 2 3 4 5 6 7
PALAZZO DEL DRAGO
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APPARTAMENTI
TERRAZZA TERRAZZA
SCHEMA GENERALE
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COMPLESSO DI MONTE ANTUNI ELEMENTI PER LA V.I.A. E PER LA STESURA DELLA RELAZIONE PAESAGGISTICA
complessivo stimato per 140 abitanti equivalenti (ai sensi dell'art. 74 DLgs 152/2006, la massa di inquinanti biodegradabili espressa in gBOD5/(abitante/giorno) prodotta da un 1 a.e. (abitante equivalente) = 60 g di ossigeno al giorno al quale pertanto equivale un BOD5 = 60 g/(ab.giorno) di ossigeno) tenendo conto delle principali che saranno presenti nel Borgo: - Albergo: 1 abitante equivalente per posto letto dell'albergo + 1 a. e. ogni qual volta la superficie di una stanza aumenta di 6 mq oltre i 14 mq + 1 a.e. ogni 3 addetti; - Ristorante: 1 a.e. ogni 3 coperti ristorante + 1 a.e. ogni 3 addetti; - Bar: 1 a.e. ogni 7 clienti del bar. Il consumo giornaliero di acqua, tenendo conto anche della presenza della spa e della piscina esterna, essere valutato in 250 litri/giorno per persona con un fabbisogno giornaliero massimo stimabile in circa 25.000/30.000 litri al giorno. Tra gli effetti positivi attesi dall'entrata in esercizio della nuova struttura sono da considerare gli indubbi vantaggi (diretti e indiretti) per l'economia della zona e le nuove
Tra la valutazione d'impatto ambientale (VIA) e la richiesta di istanza paesaggistica, pur facenti parte di specifiche disposizioni normative, vi sono molteplici rapporti ed intersezioni: le stesse che intercorrono tra la nozione di (ecologico-naturalistica) e quella di (bene culturale). Si anche affermare che alle ampie accezioni di tali termini corrisponde una elevata articolazione delle relative
Elementi per la V.I.A. Per VIA si intende quella procedura tecnico-amministrativa (normata dal DLgs 152/2006 e successive modifiche) finalizzata alla previsione degli effetti di una determinata opera sul Gli argomenti che verranno trattati in questa sede considerano soltanto l'impatto sull'area interessata e sono diretti a consentire l'avvio della fase di screening, di valutazione In primo luogo va ricordato che l'area del Borgo ricade all'interno della Riserva naturale parziale del Monte Navegna e Monte Cervia e che quindi l'intervento risulta passibile di valutazione d'impatto ambientale (art. 20 e allegato V parte II, DLgs. 152/2006). Inoltre essa rientra nella tipologia elencata dall'allegato IV alla parte II del DLgs. 152/2006 in quanto residenziale con un numero di posti letto superiore a 30, come anche, per il previsto inserimento dell'ascensore inclinato, tra gli interventi definiti come di trasporto a guida vincolata (tramvie e metropolitane), funicolari o linee simili di tipo particolare, esclusivamente o principalmente adibite al trasporto di (punto 8, lettera a e punto 7, lettera l). In questa fase si prendono in esame gli aspetti impattanti emersi e desumibili dall'ipotesi metaprogettuale delineata nel presente studio. Per che riguarda l'impatto dell'intervento in fase di costruzione occorre senz'altro fare richiamo all'esigenza di effettuare opere di scavo sia esterne al Borgo (per la realizzazione dell'ascensore inclinato, degli spazi di sosta e di circolazione e per il passaggio dei sottoservizi che seguiranno lo steso percorso), che interne (per realizzare le fondazioni, per le opere di ricostruzione e per la creazione della piscina esterna, per i passaggi di sottoservizi e impianti, per cisterne di accumulo e centrali tecniche). rendersi necessario anche l'adeguamento della via di accesso al Borgo per consentire l'arrivo dei mezzi e delle attrezzature di cantiere. Ad oggi si asserire che gli impatti diretti rilevanti e quantificabili sono quelli permanenti connessi alla fase di esercizio dell'intervento; per l'analisi puntuale dei servizi necessari al Borgo si rimanda all'apposito paragrafo di questo studio. Tra le risorse naturali quella idrica risulta essere la interessata (sia come fabbisogno che come rimmissione delle stessa nell'ambiente circostante). Altri elementi impattanti riguardano lo smaltimento fognario (ai sensi del DLgs 152/2006 e delle specifiche norme locali) e dei rifiuti. Le di tali emissioni e rifiuti possono essere approssimativamente desumibili assimilando le presenti nel Borgo a quelle di tipo domestico e residenziale , quantificabili sulla base della popolazione stimata del Borgo (suddivisa in ospiti esterni, ospiti residenti, personale residente e personale non residente): il calcolo della popolazione, in particolare del suo afflusso stagionale massimo, definito con precisione soltanto dal layout finale del progetto e dalle stime del piano economico. Per
ELEMENTI PER LA V.I.A. E PER LA STESURA DELLA RELAZIONE PAESAGGISTICA
Foto del bastione ovest nei pressi del ponte di accesso.
Veduta di una via interna alle rovine.
Elementi per la Relazione Paesaggistica Al momento, in mancanza dei dati necessari alla verifica delle possibili scelte progettuali, non risulta possibile definire in dettaglio i diversi interventi (di demolizione, ricostruzione, riabilitazione strutturale, restauro, ecc.) da effettuare sul Borgo di Monte Antuni. Questo studio vuole piuttosto fornire, sulla base delle osservazioni finora compiute e del quadro normativo di riferimento, dei lineamenti strategici su cui avviare il confronto fra i vari soggetti coinvolti nell'iniziativa. i vincoli paesistici che interessano il Borgo ed alcune possibili strategie di mitigazione percettiva hanno costituito argomento di precedenti paragrafi, si riportano qui alcuni rendering della proposta metaprogettuale allo scopo di fornire un quadro di sintesi delle trasformazioni previste quale supporto per un primo controllo della In riferimento alle ipotesi di ricostruzione del fronte nord-est le volumetrie inserite nel modello non sono da considerarsi quali vere simulazioni di progetto sono l'esito di una semplice estrusione tridimensionale dei perimetri del sedime delle attuali rovine ed hanno quindi il solo intento di suggerire quale fosse l'assetto volumetrico del Borgo prima del bombardamento del 1944. Le principali trasformazioni che risultano impattanti dal punto di vista paesaggistico sono: - la realizzazione, nei pressi del crinale nord della penisola, dell'ascensore inclinato e delle sue opere accessorie; - la ricostruzione dell'area nord-est del Borgo; - la realizzazione a sud della piscina e della nuova pavimentazione sul giardino pensile. Si analizzeranno puntualmente le possibili strategie da adottare e verranno suggeriti approcci volti a mitigare il loro impatto paesaggistico tenendo conto della duplice valenza paesistica conferita al borgo dai PTP/PTPR in quanto facente parte del quadro d'insieme quale bellezza panoramica posta all'interno della fascia di rispetto del Lago di Turano e in quanto bene afferente al patrimonio storico-architettonico. La realizzazione dell'ascensore inclinato.
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COMPLESSO DI MONTE ANTUNI Render del modello tridimensionale con punto di vista a "volo d'uccello" volto verso il fronte ovest con la percezione di tutte le principali volumetrie interessate dall'intervento di reintegrazione.
La ricostruzione dell'area nord-est del Borgo Nel metaprogetto si sono fornite alcune indicazioni generali sui possibili criteri da adottare per la ricostruzione dei due nuclei ora ridotti allo stato di rovina. Come accennato non si ancora in grado di entrare nel merito delle modifiche che lo stato attuale dei luoghi, vuoi attraverso il ripristino delle vecchie volumetrie, vuoi in conseguenza di eventuali, pur limitate, integrazioni edilizie. Al riguardo va rimarcata l'importanza che avranno gli esiti di apposite ricerche documentali e iconografiche l'esame dei dati in situ. In questo sottoparagrafo si formulano alcune linee-guida utili ad orientare gli interventi di delle lacune della compagine edilizia al fine di assicurarne la con il contesto storico e paesaggistico. Inserimento delle parti ricostruite nel contesto del Borgo (Percezione delle opere di ricostruzione dall'interno del Borgo): l'intervento proporsi di ristabilire la coerenza compositiva (per masse, rapporti volumetrici, materiali e cromie) e prospettica fra le parti del Borgo, sconvolta dagli eventi bellici. Ci si al contempo di segnalare le porzioni murarie ricostruite, avvalendosi di accorgimenti usuali nel campo del restauro di apparecchio e/o di finitura superficiale, sottosquadri, ecc.), senza tuttavia pregiudicare la lettura unitaria dell'insieme o manomettere le strutture esistenti.
1,2: Esempi di ascensori inclinati
La realizzazione dell'ascensore inclinato. Il Borgo sorge sul promontorio dell'attuale penisola posta sopra il Lago artificiale del Turano ed attorniato da un sistema vegetazionale basso e radure da pascolo con emergenze rocciose. Il tracciato proposto, a pendenza costante, ha inizio dell'istmo ( circa 50 metri dopo l'ultimo fabbricato) partendo dalla quota di circa 527 metri s.l.m. e termina all'interno del Borgo (circa 634 metri s.l.m.) correndo in del crinale del promontorio. Per una sua esatta descrizione si rimanda agli appositi elaborati tecnici. Qui esamineremo invece le principali trasformazioni prodotte dall'intervento sul territorio descrivendo le possibili misure di mitigazione. A valle l'impianto prevede la creazione di un parcheggio e di un piazzale che immette nella galleria dove sistemata la stazione di partenza. La galleria risulta necessaria per consentire l'attraversamento della soprastante strada di accesso al Borgo. Il percorso poi in trincea lungo un taglio di circa 30 metri circa, sviluppandosi in superficie per tutto il restante tratto (salvo alcuni segmenti in fossa con una massima di 1,5 metri). Per la sezione in superficie si prevede un binario composto da 2 rotaie aventi un interasse di 1,6 metri, affiancato, sul lato nord-est, da una scalinata di sicurezza larga 1 metro. La cabina, dimensionata per 10 passeggeri, misura all'interno 2 x 2,5 metri con un'altezza di 2,4 metri. Allo stato attuale sono ipotizzabili le sole opere di mitigazione dell'impatto visivo, da predisporre lungo il tratto in superficie del percorso e che consisteranno essenzialmente nella piantumazione di siepi e specie arboree (compatibili con l'ecosistema della Riserva) con simulazioni di verifica riguardanti le visuali significative, anche da lontano, del territorio circostante. Altre opere di ingegneria ambientale potranno risultare necessarie per impedire eventuali dissesti idrogeologici.
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Inserimento delle ricostruzioni nel contesto paesaggistico (Percezione delle opere di ricostruzione dall'esterno del Borgo): non alterare la percezione complessiva del Borgo tenendo conto, in particolar modo, di eventuali fuori sagoma rispetto ai profili esistenti. Nel valutare la o meno di tali trasformazioni si anche conto della configurazione del Borgo prima del bombardamento. Le verifiche mediante simulazioni fotorealistiche dovranno essere realizzate su punti di vista significativi posti anche a lunga distanza nel territorio circostante. Realizzazione a sud della piscina e della nuova pavimentazione sul giardino pensile. La trasformazione di rilevante impatto visivo riguarda la realizzazione sia della pavimentazione esterna che della piscina scoperta (prevista in questa fase con dimensioni utili pari a metri 15x7), compresi gli ambienti tecnici accessori descritti in dettaglio nel paragrafo relativo gli impianti. Al fine di minimizzare l'impatto dell'intervento, dovuto principalmente alle opere di scavo necessarie per la piscina, si ipotizzare la sua realizzazione fuoriterra mediante l'installazione di una pavimentazione di tipo galleggiante che celare al suo interno anche gli impianti necessari al suo funzionamento. Dal punto di vista percettivo la sua collocazione sul fronte verso il lago ne impedisce tuttavia la percezione dalla riva nord, celata dal Borgo. Le visuali dalla riva opposta, seppure poste ad una altezza pari o superiore a quelle del giardino, risultano a notevole distanza ( almeno 400 metri).
DEFINIZIONE DELLE SUCCESSIVE FASI CONOSCITIVE DELL'ESISTENTE
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La ricostruzione dell'area nord-est del Borgo
ELEMENTI PER LA V.I.A. E PER LA STESURA DELLA RELAZIONE PAESAGGISTICA
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COMPLESSO DI MONTE ANTUNI DEFINIZIONE DELLE SUCCESSIVE FASI CONOSCITIVE DELL'ESISTENTE In precedenza, specie nel paragrafo relativo ai principali elementi di emersi in questa fase, si sottolineata la di condurre - prima dell'avvio dei successivi livelli di progettazione - un rilevamento sistematico del Borgo, avvalendosi delle odierne risorse della geomatica, in vista di realizzare un modello 3 D, esplorabile e misurabile in ogni sua parte, dell'area e degli edifici che assicuri un effettivo controllo delle scelte
1 2, CASO STUDIO: Restauro, consolidamento e adeguamento impiantistico del Santuario di Santa Maria del Lavello SPIRA srl (capogruppo) Calolziocorte, Lecco (1997-2007) Esempio di rilievo archeologico a conclusione della campagna di scavo del Santuario.
In questo paragrafo ci limiteremo a un semplice elenco delle ricerche documentali e delle indagini diagnostiche occorrenti per la definizione puntuale delle opere, mettendo in grado di procedere alla verifica delle scelte progettuali ( e di provvedere, ove occorra, agli opportuni feed-back): - Controlli ispettivi e prove meccaniche sulle strutture murarie (sia in elevato che di fondazione); - Analisi petrografiche e geologiche; - Studi sulle tecniche costruttive e sui materiali presenti nel Borgo e di uso locale; - Ricerche storiche e iconografiche (vedute, mappe, fotografie ante 1944); - Definizione dei punti di approvvigionamento (idrici, energetici e per altri servizi); - Campagna di saggi di scavo (da concordare con la Soprintendenza archeologica);
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3 4, CASO STUDIO: Restauro del Castello di Bivona, SPIRA srl , Vibo Valentia, (2008) Esempio di rilievo su modello digitale ottenuto mediante scansioni laser tridimensionali.
DEFINIZIONE DELLE SUCCESSIVE FASI PROGETTUALI Qualora si intenda accedere a finanziamenti pubblici, necessario seguire l'iter di legge previsto per la progettazione e l'esecuzione delle OO. PP., organizzandosi fin da subito al riguardo. appare ancor cogente per lavori di restauro (articolo 198 DLgs 163/2006 e Titolo XI D.P.R. 207/2010). In questo scenario la figura del progettista riveste un ruolo strategico, non solo per quanto attiene l'ideazione e la architettonica dell'opera, ma anche per il coordinamento delle molteplici competenze specialistiche coinvolte (storici, archeologi, geologi, chimici, strutturisti, impiantisti, ecc,), assicurando il controllo di tutto il processo, compresa la raccolta e l'archiviazione dei documenti e degli elaborati prodotti, per l'approntamento del piano di manutenzione. Al fine di ottenere risultati certi ed in tempi rapidi decisiva la definizione del ruolo e di compiti di ognuno dei componenti del gruppo di lavoro e la del responsabile del progetto di interfacciarsi con i diversi soggetti istituzionali, attraverso anche lo strumento della Conferenza di servizi. Ai sensi del DLgs 163/2006 (Codice degli Appalti pubblici) e del suo regolamento di esecuzione ed attuazione D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207 le fasi della progettazione sono:
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4
- Progetto preliminare; - Progetto definitivo; - Progetto esecutivo; Si rimanda alla normativa di cui sopra per la descrizione dettagliata di ognuna di tali fasi.
DEFINIZIONE DELLE SUCCESSIVE FASI
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COMPLESSO DI MONTE ANTUNI
QUADRO ECONOMICO
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COMPLESSO DI MONTE ANTUNI
TAVOLE ALLEGATE
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INQUADRAMENTO TERRITORIALE
26
VISTA ASSONOMETRICA DELLO STATO ATTUALE
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VISTA ASSONOMETRICA CON L'INSERIMENTO DEI VOLUMI DI REINTEGRAZIONE
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VISTA ASSONOMETRICA CON LO SCHEMA DELLE NUOVE FUNZIONI (DA OVEST)
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SCHEMA NUOVE FUNZIONI: PIANTE DEI LIVELLI -2 e -3
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SCHEMA NUOVE FUNZIONI: PIANTA DEL LIVELLO -1
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SCHEMA NUOVE FUNZIONI: PIANTA DEL LIVELLO 0
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SCHEMA NUOVE FUNZIONI: PIANTA DEL LIVELLO 1
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SCHEMA NUOVE FUNZIONI: PIANTA DEL LIVELLO 2
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SCHEMA NUOVE FUNZIONI : PIANTE SOVRAPPOSTE
35
PAGINA
25
COMPLESSO DI MONTE ANTUNI
C
10
Ad
C 11
2
Ad
C 12
1
C13
C14
C16 C17
C 15
C 18
Lt5
Cs
4
C19
Cs 5
Lt6 7
Lt
M 4
S 4
C20
C7 C8
C9 S5
S 6
INQUADRAMENTO TERRITORIALE
PAGINA
26
COMPLESSO DI MONTE ANTUNI
VISTA ASSONOMETRICA DELLO STATO ATTUALE
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27
COMPLESSO DI MONTE ANTUNI
VISTA ASSONOMETRICA CON L'INSERIMENTO DEI VOLUMI DI REINTEGRAZIONE
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COMPLESSO DI MONTE ANTUNI
LEGENDA RECEPTION
OFFICE / FACILITIES / MAGAZZINI
SCUOLA DI ALTA CUCINA
SERVIZI ALBERGO E SCUOLA
PISCINE
ALLOGGI PER DIPENDENTI
LOCALI DI SERVIZIO
CAFFETTERIA / INFOPOINT/ NEGOZIO
CHIESA
RISTORANTE
SPA
RESIDENZA PRIVATO
CAMERA / SUITE / APPARTAMENTO
ASCENSORE INCLINATO
VISTA ASSONOMETRICA CON LO SCHEMA DELLE NUOVE FUNZIONI (DA OVEST)
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COMPLESSO DI MONTE ANTUNI
LEGENDA
C Cs S Ap Res Ad Lt M Spa
CAMERA DOPPIA CAMERA SINGOLA SUITE APPARTAMENTO RESIDENZA PRIVATA ALLOGGIO PER DIPENDENTI LOCALE TECNICO MAGAZZINO/SERVIZIO AREA SPA RECEPTION CAFFETTERIA / INFOPOINT/ NEGOZIO CENTRO DI EDUCAZIONE AMBIENTALE CHIESA SCUOLA DI ALTA CUCINA RISTORANTE TERRAZZA RISTORANTE SERVIZI ALBERGO E SCUOLA SPA PISCINE RESIDENZA PRIVATO ALLOGGI PER DIPENDENTI APPARTAMENTO SUITE
Q-6.20
Lt1
Lt2
C1
C2
S1
M1
CAMERA
Q-6.30
BALCONE/TERRAZZA CHIOSTRINA/LUCERNARIO SPAZI DISTRIBUTIVI
M2
LOCALI DI SERVIZIO ASCENSORE INCLINATO
Ap1
INGRESSO
Ap2
Res
Res
PIANTA LIVELLO -3 SCHEMA NUOVE FUNZIONI : PIANTE DEI LIVELLI -2 e -3
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COMPLESSO DI MONTE ANTUNI
LEGENDA
Cs3 M3
M4
C3
C4
C5
C6
Cs1 Cs2
C Cs S Ap Res Ad Lt M Spa
CAMERA DOPPIA CAMERA SINGOLA SUITE APPARTAMENTO RESIDENZA PRIVATA ALLOGGIO PER DIPENDENTI LOCALE TECNICO MAGAZZINO/SERVIZIO AREA SPA RECEPTION CAFFETTERIA / INFOPOINT/ NEGOZIO CENTRO DI EDUCAZIONE AMBIENTALE CHIESA SCUOLA DI ALTA CUCINA RISTORANTE TERRAZZA RISTORANTE SERVIZI ALBERGO E SCUOLA SPA PISCINE RESIDENZA PRIVATO ALLOGGI PER DIPENDENTI APPARTAMENTO SUITE
Lt3
Lt4
S2
S3
CAMERA
Spa
BALCONE/TERRAZZA CHIOSTRINA/LUCERNARIO SPAZI DISTRIBUTIVI LOCALI DI SERVIZIO ASCENSORE INCLINATO
Ap3
Ap4
SCHEMA NUOVE FUNZIONI : PIANTA DEL LIVELLO -1
INGRESSO
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COMPLESSO DI MONTE ANTUNI
LEGENDA
Cs5 C10
C11
C16
C13
C12
C17
C18
C14
C Cs S Ap Res Ad Lt M Spa
Cs4
C15
C19
M4 C20
CAMERA DOPPIA CAMERA SINGOLA SUITE APPARTAMENTO RESIDENZA PRIVATA ALLOGGIO PER DIPENDENTI LOCALE TECNICO MAGAZZINO/SERVIZIO AREA SPA RECEPTION CAFFETTERIA / INFOPOINT/ NEGOZIO CENTRO DI EDUCAZIONE AMBIENTALE CHIESA
Ad2
SCUOLA DI ALTA CUCINA RISTORANTE TERRAZZA RISTORANTE
Ad1
SERVIZI ALBERGO E SCUOLA SPA PISCINE RESIDENZA PRIVATO ALLOGGI PER DIPENDENTI APPARTAMENTO Q 0.00
Lt5
Lt6
Lt7
SUITE
S4
C7
C8
C9
S5
CAMERA BALCONE/TERRAZZA CHIOSTRINA/LUCERNARIO SPAZI DISTRIBUTIVI
S6
LOCALI DI SERVIZIO ASCENSORE INCLINATO INGRESSO
SCHEMA NUOVE FUNZIONI : PIANTA DEL LIVELLO 0 (PIANO TERRA PALAZZO DEL DRAGO)
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COMPLESSO DI MONTE ANTUNI
LEGENDA
C22
C23
C24
C25
C27
C26
C28
C Cs S Ap Res Ad Lt M Spa
CAMERA DOPPIA CAMERA SINGOLA SUITE APPARTAMENTO RESIDENZA PRIVATA ALLOGGIO PER DIPENDENTI LOCALE TECNICO MAGAZZINO/SERVIZIO AREA SPA RECEPTION CAFFETTERIA / INFOPOINT/ NEGOZIO CENTRO DI EDUCAZIONE AMBIENTALE CHIESA SCUOLA DI ALTA CUCINA RISTORANTE TERRAZZA RISTORANTE
Ad3
SERVIZI ALBERGO E SCUOLA SPA PISCINE RESIDENZA PRIVATO ALLOGGI PER DIPENDENTI APPARTAMENTO
Lt8
SUITE
S7
CAMERA BALCONE/TERRAZZA
C21
CHIOSTRINA/LUCERNARIO SPAZI DISTRIBUTIVI LOCALI DI SERVIZIO ASCENSORE INCLINATO INGRESSO
SCHEMA NUOVE FUNZIONI : PIANTA DEL LIVELLO 1
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COMPLESSO DI MONTE ANTUNI
LEGENDA
C Cs S Ap Res Ad Lt M Spa
CAMERA DOPPIA CAMERA SINGOLA SUITE APPARTAMENTO RESIDENZA PRIVATA ALLOGGIO PER DIPENDENTI LOCALE TECNICO MAGAZZINO/SERVIZIO AREA SPA RECEPTION CAFFETTERIA / INFOPOINT/ NEGOZIO CENTRO DI EDUCAZIONE AMBIENTALE CHIESA SCUOLA DI ALTA CUCINA RISTORANTE
Lt9
TERRAZZA RISTORANTE SERVIZI ALBERGO E SCUOLA SPA PISCINE RESIDENZA PRIVATO ALLOGGI PER DIPENDENTI APPARTAMENTO SUITE CAMERA BALCONE/TERRAZZA CHIOSTRINA/LUCERNARIO SPAZI DISTRIBUTIVI LOCALI DI SERVIZIO ASCENSORE INCLINATO INGRESSO
SCHEMA NUOVE FUNZIONI : PIANTA DEL LIVELLO 2
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COMPLESSO DI MONTE ANTUNI
VERIFICHE SULL'INSERIMENTO DELLE NUOVE FUNZIONI RICETTIVE NEL BORGO: SCHEMI ASSONOMETRICI
LEGENDA
ingresso
C Cs S Ap Res Ad Lt M Spa Sp
C28 C27
bagno 5,8 mq
disimpegno 1,9 mq
C26
PIANTA LIVELLO +2
C25 C24 C23
PIANTA LIVELLO +1
C22
S
7
C21
PIANTA LIVELLO +1
camera 14 mq C20
CAMERA DOPPIA TIPO
CAMERA DOPPIA CAMERA SINGOLA SUITE APPARTAMENTO RESIDENZA PRIVATA ALLOGGIO PER DIPENDENTI LOCALE TECNICO MAGAZZINO/SERVIZIO AREA TRATTAMENTI SPA SPOGLIATOI RECEPTION
Ad
SCALA 1:100
CHIESA
3
RECEPTION/TISANERIA SPA/TRATTAMENTI
Lt8
SPOGLIATOI M4
PISCINE S5
Cs5 Cs4
Ad
C19
C15
2
C8
Re
8 0.0
CAMERA
C9
0
Q 0.0
S6
C7
CHIOSTRINA/LUCERNARIO
C18 C17
PIANTA LIVELLO 0
C14
S
Ad
SPAZI DISTRIBUTIVE
4
5 1
0.0
C16
LOCALI DI SERVIZIO
Lt7
C13 Lt6
C12
INGRESSO
Lt5
C11
BALCONE/TERRAZZA
Spm
C10
Sp
f
S3 Ap
Re
a Sp
4
PIANTA LIVELLO 0
Ap
3
S2
Lt4 Lt3 Cs3
Cs2 Cs1
M1
C6
Ap
M2
2
S
PIANTA LIVELLO -1
PIANTA LIVELLO -1
1
Ap
C5
1
C2
C4
s Re
C3
C1
Lt2
M4
Lt1
M3
PIANTA LIVELLO -2
Re
s
SCALA 1:500
SCHEMA NUOVE FUNZIONI : PIANTE SOVRAPPOSTE
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COMPLESSO DI MONTE ANTUNI
SPIRA srl Servizi di Progettazione Integrata per il Restauro Architettonico
Via del Ponte all'asse 3 50144 Firenze Tel: ++39 055 321420 ++39 055 330971 Fax ++39 055 3246290 e-mail: spira@studiospira.it web site: www.studiospira.it
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