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IL PARCO DI MIRAMARE
800 mila ingressi all’anno lo rendono il terzo luogo di cultura gratuito più visitato in Italia. — 800 visitors a year, which makes it the third most visited cultural place with free entry in Italy.
“P rendersi cura di un parco storico è come prendersi cura di un’opera d’arte o di un monumento. Ma un parco è fatto di materia vivente, fragile e mutevole, che cresce, si trasforma e interagisce con l’ambiente circostante”. Ne è certa Andreina Contessa, direttore del Museo storico e il Parco del Castello di Miramare.
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Il Parco storico del Museo di Miramare è nato da un progetto dell’Arciduca Massimiliano d’Asburgo che nel 1855 cominciò ad acquistare nel promontorio di Grignano. Oggi conta 22 ettari e, nelle intenzioni del suo fondatore, doveva unire diverse concezioni di Parco: il giardino paesistico, di modello inglese e una zona fiorita a partiture geometriche su modello del giardino formale all’italiana.
Attualmente, il Parco del Castello di Miramare ha circa 800 mila ingressi all’anno, che lo rendono il terzo luogo di cultura gratuito più visitato in Italia. È considerato dai triestini un “luogo del cuore”, dove fare una passeggiata e trascorrere qualche ora di serenità. Dal 2017 è stato intrapreso un percorso di valorizzazione, ripristino e conservazione del verde che ha coinvolto sia la parte boschiva sia il giardino, con un filo conduttore unico: l’intento di ristabilire nelle aree verdi le primarie intenzioni del suo creatore, Massimiliano d’Asburgo, il quale ha concepito un orto botanico e un giardino sperimentale nel quale potessero trovare dimora specie rare ed esotiche. Con questo intento, gli interventi nella parte boschiva hanno riportato alla luce sentieri dimenticati (viale dei Lecci), zone ricoperte dalla vegetazione e non più apprezzabili nella loro estetica originaria (rocaille nei vari percorsi) e belvedere da dove si possono nuovamente ammirare incantevoli scorci.
Il Progetto prevede la ripresa del disegno originario. Per conferire una dimensione verticale del parterre sono state reintrodotte le piante sempreverdi impiantate al tempo di Massimiliano (Araucarie, Ginepri, Thuya) e collocate piante perenni e annuali di origine messicana con fioriture la cui dimensione sarà in grado di arricchire il parterre della terza dimensione di cui era dotato all’epoca. — The project plans to resume the original design. To give a vertical dimension to the parterre evergreen plants have been reintroduced which were planted in the time of Maximilian (Araucaria, Juniper, Thuya) and also perennial and annual plants of Mexican origin with blooms whose size will enrich the parterre with a third dimension of which it was endowed at the time.
La banca del germoplasma, piantare semi per il futuro
La biodiversità come eredità di Massimiliano d’Asburgo verrà preservata dal Museo storico e il Parco del Castello di Miramare con la banca del germoplasma. Si tratta di un investimento sul futuro del Parco che consentirà di riprodurne gli alberi partendo proprio dai loro semi o per talea per conservarne il patrimonio genetico. In questo modo possono essere impiantati vivai di piante provenienti dai semi conservati per sostituire le piante del Parco a fine ciclo biologico con quelle originarie.
The germplasm bank, planting seeds for the future
Maximilian of Habsburg ‘s inheritance of biodiversity will be preserved by the Historical Museum and the park of the Miramare Castle through the germplasm bank. It is an investment in the future of the Park which will permit the reproduction of the trees starting from their seeds or cuttings to preserve their genetic heritage. In this way, plants from the preserved seeds can be used to replace those at the end of their biological cycle with original ones from the park. ENGLISH TEXT
“T aking care of a historical park is like taking care of a work of art or a monument. But a park is made of living matter, it is fragile and ever-changing, it grows, it transforms and it interacts with the surrounding environment” –says the director of the historical park of the Miramare Museum Andreina Contessa. The Park was created from a project of the Archduke Maximilian of Habsburg who in 1855 started to buy up the headland of Grignano. Today it counts 22 hectares and expresses its founder’s intention to blend together various types of parks: the English landscaped garden and an area with flower beds with geometric partitions modelled on the more formal Italian garden. At the moment, the park of the Miramare Castle counts about 800 visitors a year, which makes it the third most visited cultural place with free entry in Italy. It is considered a “place of the heart” by the people of Trieste somewhere to take a walk and spend a few hours surrounded by peace and quiet.
Since 2017 a program of enhancement, restoration and conservation of the green areas has been undertaken involving both the woodland and the garden, with a unique common thread: the aim of re-establishing the green areas to the primary intentions of its creator, Maximilian of Habsburg, who conceived a botanical garden and an experimental garden in which rare and exotic species could be found. With this aim, the interventions in the wooded part have unearthed forgotten paths (Viale dei Lecci), areas covered with vegetation and no longer appreciable in their original appearance (rocaille in its various paths) and Belvedere from where enchanting landscapes can be seen again.
IL PARCO DI MIRAMARE
800 mila ingressi all’anno lo rendono il terzo luogo di cultura gratuito più visitato in Italia.
800 visitors a year, which makes it the third most visited cultural place with free entry in Italy.
“Prendersi
cura di un parco storico è come prendersi cura di un’opera d’arte o di un monumento. Ma un parco è fatto di
materia vivente, fragile e mutevole, che cresce, si trasforma e interagisce con l’ambiente circostante”. Ne è certa Andreina Contessa, direttore del Museo storico e il Parco del Castello di Miramare.
Il Parco storico del Museo di Miramare è nato da un progetto dell’Arciduca Massimiliano d’Asburgo che nel 1855 cominciò ad acquistare nel promontorio di Grignano. Oggi conta 22 ettari e, nelle intenzioni del suo fondatore, doveva unire diverse concezioni di Parco: il giardino paesistico, di modello inglese e una zona fiorita a partiture geometriche su modello del giardino formale all’italiana.
Attualmente, il Parco del Castello di Miramare ha circa 800 mila ingressi all’anno, che lo rendono il terzo luogo di cultura gratuito più visitato in Italia. È considerato dai triestini un “luogo del cuore”, dove fare una passeggiata e trascorrere qualche ora di serenità.
Dal 2017 è stato intrapreso un percorso di valorizzazione, ripristino e conservazione del verde che ha coinvolto sia la parte boschiva sia il giardino, con un filo conduttore unico: l’intento di ristabilire nelle aree verdi le primarie intenzioni del suo creatore, Massimiliano d’Asburgo, il quale ha concepito un orto botanico e un giardino sperimentale nel quale potessero trovare dimora specie rare ed esotiche. Con questo intento, gli interventi nella parte boschiva hanno riportato alla luce sentieri dimenticati (viale dei Lecci), zone ricoperte dalla vegetazione e non più apprezzabili nella loro estetica originaria (rocaille nei vari percorsi) e belvedere da dove si possono nuovamente ammirare incantevoli scorci.
Il Progetto prevede la ripresa del disegno originario. Per conferire una dimensione verticale del parterre sono state reintrodotte le piante sempreverdi impiantate al tempo di Massimiliano (Araucarie, Ginepri, Thuya) e collocate piante perenni e annuali di origine messicana con fioriture la cui dimensione sarà in grado di arricchire il parterre della terza dimensione di cui era dotato all’epoca. — The project plans to resume the original design. To give a vertical dimension to the parterre evergreen plants have been reintroduced which were planted in the time of Maximilian (Araucaria, Juniper, Thuya) and also perennial and annual plants of Mexican origin with blooms whose size will enrich the parterre with a third dimension of which it was endowed at the time.
La banca del germoplasma, piantare semi per il futuro
La biodiversità come eredità di Massimiliano d’Asburgo verrà preservata dal Museo storico e il Parco del Castello di Miramare con la banca del germoplasma. Si tratta di un investimento sul futuro del Parco che consentirà di riprodurne gli alberi partendo proprio dai loro semi o per talea per conservarne il patrimonio genetico. In questo modo possono essere impiantati vivai di piante provenienti dai semi conservati per sostituire le piante del Parco a fine ciclo biologico con quelle originarie.
The germplasm bank, planting seeds for the future
Maximilian of Habsburg ‘s inheritance of biodiversity will be preserved by the Historical Museum and the park of the Miramare Castle through the germplasm bank. It is an investment in the future of the Park which will permit the reproduction of the trees starting from their seeds or cuttings to preserve their genetic heritage. In this way, plants from the preserved seeds can be used to replace those at the end of their biological cycle with original ones from the park.
ENGLISH TEXT
“Taking
care of a historical park is like taking care of a work of art or a monument. But a park is made of living matter, it is
fragile and ever-changing, it grows, it transforms and it interacts with the surrounding environment” –says the director of the historical park of the Miramare Museum Andreina Contessa. The Park was created from a project of the Archduke Maximilian of Habsburg who in 1855 started to buy up the headland of Grignano. Today it counts 22 hectares and expresses its founder’s intention to blend together various types of parks: the English landscaped garden and an area with flower beds with geometric partitions modelled on the more formal Italian garden. At the moment, the park of the Miramare Castle counts about 800 visitors a year, which makes it the third most visited cultural place with free entry in Italy. It is considered a “place of the heart” by the people of Trieste somewhere to take a walk and spend a few hours surrounded by peace and quiet.
Since 2017 a program of enhancement, restoration and conservation of the green areas has been undertaken involving both the woodland and the garden, with a unique common thread: the aim of re-establishing the green areas to the primary intentions of its creator, Maximilian of Habsburg, who conceived a botanical garden and an experimental garden in which rare and exotic species could be found. With this aim, the interventions in the wooded part have unearthed forgotten paths (Viale dei Lecci), areas covered with vegetation and no longer appreciable in their original appearance (rocaille in its various paths) and Belvedere from where enchanting landscapes can be seen again.