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Una città che gioca

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Trieste Metro

Trieste Metro

—A playable city

di /by Rino Lombardi

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illustrazione di /illustration by Jan Sedmak

Secondo voi come può essere una città dove l’altalena si chiama zitolo-zotolo? Giocosa e giocherellona, certo. Tutto l’anno! D’estate, a Barcola, non mancano mai i tornei di lavre (piattelli) per chi non si accontenta del mare e del sole. I teli mare diventano tavoli verdi per i giochi di carte che a Trieste hanno una grande tradizione. Dal cotecio al burraco. Si vede che è la città della Modiano!

“Bati bati le manine” e “Ghirin ghirin gaia” sono l’iniziazione ludica per i bebè di queste parti. Si prosegue con “Din don campanon” con i papà che fanno dondolare i pargoletti come fossero delle campane. E le conte? Sono tante, ma a me viene sempre in mente “Andele bandele peteperè, quante feste ghe ne xe? Ghe ne xe ventitre, per andar in pescaria, tichete tachete, scampa via!” “Fortic” è la parola magica per fermare un gioco, termine che deriva probabilmente dal

“Tra i giochi di società c’è Friko, divertente ‘guerra’ tra triestini e friulani ispirata a un famoso gioco.”

tedesco fertig (finito), spesso abbinato allo sloveno tako (così).

Le strade un tempo erano piene di bambini che giocavano alla sesa color, a guerra mondiale, a calcio col pallone o... con i bottoni (altro che Subbuteo!), a pandolo (noto altrove come lippa, una specie di baseball alla buona), con le s’cinche (biglie), i tappi, con quello che c’era. Però qui esistono e resistono i ricreatori, autentiche oasi del gioco, oratori laici che sono un vanto per la città.

I giochi di società vivono una nuova giovinezza da quando quel genio di Diego Manna, autore, editore, creativo, si è messo a crearne di originali e contemporanei, come Friko, divertente “guerra” tra triestini e friulani ispirata a un famoso gioco (che non si può dire perché sennò mi tocca pagargli i diritti!) oppure la Barkolana ispirata dalla regata dei record.

Io personalmente ogni anno faccio e faccio fare a piccoli, grandi e intere famiglie, centinaia di girandole di carta, il più semplice gioco di vento. Mi onoro di essere un “accademico della girandola”, titolo assegnatomi dal grande giocologo Giorgio Reali, il papà dell’Accademia del gioco dimenticato che creò dei presidi del gioco in tutta Italia e che per Trieste pensò al vento e a me. Fu campione di braccio di ferro, e vicecampione italiano di ammazzamento-zanzare che venivano sepolte nelle zanzar-bare. Sì, giocare è una delle cose più belle del mondo. Anche a Trieste! “Fortic tako!”

ENGLISH TEXT

“Among the board games Friko, a funny ‘war’ between Triestini and Friulians inspired by a famous game.”

Trieste is lively and playful all year

round. In summer, in Barcola, beach towels become green tables for card challenges: in the city of Modiano it is an evergreen tradition. In the street you can play football, with buttons, marbles and from an early age parents entertain babies with playful songs. There are plenty of board games, especially those created by the brilliant Diego Manna, author, publisher and creative genius who designed some original and contemporary ones, such as Friko, an amusing “war” between the people of Trieste and Friuli inspired by a famous game, or the Barkolana inspired by the regatta of records.

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