Doma Classica - Novembre 2014

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doma classica

Numero Zero • Novembre 2014

rmandia G 2014 No l D-Day E W LE IA SPEC enti de Tutti i mom o Iberico el Cavall di Parigi d r te s a M nale Verso la fi

o piano ere in prim Tameni ro Alessand netica della Ge I segreti ei migliori Il colore d assiti ria: I par a in r te e V chiarezza Facciamo

il cavali

Dressage • Alta Scuola Spagnola • Doma Vaquera • Arte Equestre



Editoriale

Editoriale

Non per caso: per passione

P

robabilmente le coincidenze non esistono, come sostengono alcuni. O forse sì, ma sono spesso pilotate da scelte personali ben precise, da idee che nascono confrontandosi con chi ci è vicino, da una passione comune che porta a decisioni spontanee, quasi naturali, condivise. E non di rado le cose che nascono spontaneamente sono le migliori, le più sincere. Doma Classica ha preso vita così: da un gruppo di persone che condividono la medesima, grande passione per il cavallo e per il mondo affascinante che ruota attorno a questa magnifica e nobile creatura, compagno di vita del genere umano da millenni e senza il quale la nostra strada attraverso i secoli e i continenti sarebbe stata ben più ardua e lenta. Un gruppo di appassionati, quindi, che “casualmente” (ma chi ci crede?) sono anche professionisti dell’informazione: giornalisti, grafici, pubblicitari, fotografi. Poi sono arrivati i collaboratori, anche loro “donne e uomini di cavalli”: tecnici veterinari, allevatori, istruttori, storici del mondo equestre… E il progetto, l’idea, è divenuto realtà, una nuova rivista dedicata al mondo del cavallo e nata dalla passione per il cavallo. L’avete per le mani in questo stesso momento, un’edizione limitata, su carta, che è la nostra presentazione a voi lettori. Ma d’ora in avanti, per leggerla, non dovrete andare in edicola; potrete godervela comodamente e facilmente ovunque vi sia modo di connettersi al web attraverso un computer, un tablet o uno smartphone, perché Doma Classica è una rivista digitale, un magazine dell’era di Internet. La trovate all’indirizzo www.DomaClassica.it. E neppure questa scelta è casuale, perché una rivista digitale costa meno a chi la fa e molto meno a chi la vuol leggere. E conviene, parecchio, anche a chi, attraverso di noi, vuole pubblicizzare la propria attività. Di cosa parliamo su Doma Classica? Di cavalli, ovvio, ma in particolare delle tante specialità equestri spesso trascurate dalle riviste di settore italiane: dressage, alta scuola, doma vaquera, arte equestre; parliamo di tradizione, di cultura del cavallo, di costume; parliamo di storia, di salute, di amazzoni e cavalieri, delle associazioni e delle loro mille attività, delle scelte di vita di chi ha un cuore che batte al ritmo di un galoppo. Insomma, parliamo di voi. E quindi anche di noi, certo. La redazione di Doma Classica

www.DomaClassica.it Doma Classica è un mensile web, ma è anche un sito di informazione gratuito costantemente aggiornato. Andate a scoprirlo su: www.DomaClassica.it DOMA CLASSICA -

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Sommario

doma Sommario classica • Editoriale................................................ pag. 2 • Sommario.............................................. pag. 3 • News & Appuntamenti......................... pag. 5 • Spazio Associazioni............................ pag. 13 • Reportage WEG 2014 Normandia in Weg ............................ pag. 18 • Dal rettangolo del Dressage Master del Cavallo Iberico ................ pag. 30 • Astri nascenti Il cavaliere silenzioso .......................... pag. 36 • I segreti della genetica Il colore dei migliori ............................. pag. 46 • Veterinaria Parassiti? No grazie! ............................ pag. 54 • Addestramento Una vida entre los caballos ............... pag. 62 • Prodotto ai raggi X Helen X-Prestige .................................. pag. 70 • Tecnica Il rettangolo del dressage .................. pag. 75 • Allevamento del mese Equisport Beretta ................................ pag. 78 • Prossimo Numero................................. pag. 80

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News & Appuntamenti

Notizie di novembre Ancce: estratto dalla lettera del neopresidente

C

ari soci dell’ANCCE, durante la nostra campagna

anche i risultati ottenuti, che sono importanti e che a

abbiamo sempre ricordato la forza di un’ANCCE

volte passano inosservati. Ritengo essenziale stabilire un

unita... colgo quindi l’occasione per mettermi a

canale di informazione e di comunicazione costante

vostra disposizione e ribadire la validità del messaggio

con tutti i soci per favorire la partecipazione e migliorare

trasmesso alla mia investitura: oggi inizia una nuova

sensibilmente la gestione dell’ANCCE, quindi, ancora

epoca per la nuova ANCCE... qui siamo tutti colleghi,

una volta, vi invito a contattarmi direttamente via

tutti uniti dalla stessa passione per il PRE,

e-mail... Abbiamo promesso di risolvere i

e tutti remiamo nella stessa direzione...

problemi che riteniamo esserci nel settore

Sono diventato il vostro presidente, ma

ma, in particolare, quelli che sussistono a

io sono solo uno di voi. La mia porta

casa nostra... ci stiamo aggiornando con

è sempre aperta per soddisfare tutte

la situazione odierna della Associazione,

le

e

stiamo analizzando tutte le questioni e

critiche costruttive, solo così potremo

abbiamo già iniziato a lavorare in base

realizzare il nostro obiettivo di un’ANCCE

alle premesse del nostro programma.

partecipativa e multipla... In questo

Vorrei concludere condividendo con voi

senso, sarò ben felice di prendere in

la più grande soddisfazione per questa

vostre

proposte,

suggerimenti

esame tutte le eventuali proposte, suggerimenti,

nuova squadra e speriamo che il passo successivo sia

contributi e preoccupazioni che gli allevatori e i soci

che l’assemblea annuale diventi, come già lo è stato,

dell’ANCCE vogliano inviare al mio indirizzo e-mail:

una vera festa degli allevatori dell’ANCCE, in modo

jtpresidente@ancce.com. Allo stesso modo, i membri

che essi possano venire qui per esporre tutte le idee, le

interessati a partecipare attivamente ai vari comitati

preoccupazioni e che sia anche il luogo di incontro in

di lavoro possono anche rendere nota la propria

cui ci riuniamo ogni anno per festeggiare il fatto che

intenzione di collaborare attraverso questo indirizzo

siamo una delle principali associazioni equestri del

e-mail... Il consiglio che presiedo è fatto da persone che

mondo e che di questo siamo molto orgogliosi. Ancora

conoscono l’Associazione e rappresentano le diverse

una volta vi ringrazio per tutto il sostegno entusiasta e

sensibilità e punti di vista... Voi sapete che io chiederò

l’aiuto che ci avete dato per poter arrivare fin qui, e

dei sacrifici ai miei compagni di squadra, e a tutti i soci

per tutto lo sforzo che mi aspetto da tutti voi per poter

dell’ANCCE per raggiungere tutti gli obiettivi del nostro

realizzare il nostro ambizioso programma nei prossimi

programma. Dobbiamo essere in grado di trasmettere

quattro anni.

tutte le nostre preoccupazioni e le nostre difficoltà, però 4 - DOMA CLASSICA

Juan Tirado - Presidente de ANCCE



News & Appuntamenti

Comunicato AICL, Uaipre e AAEE italia: sinergia per il cavallo iberico

“A

ICL, UAIPRE e AAEE, di fronte alle

rivolgersi alle altre Associazioni presenti

difficoltà che quotidianamente gli

all’evento, potendo contare sull’appoggio

allevatori dei nostri splendidi esemplari e

logistico e godere degli stessi privilegi

gli operatori del settore in genere devono

riservati ai soci. Non è ancora molto, ma

affrontare in un momento di profonda crisi

è un primo gradino per creare una sempre

soprattutto economica, hanno deciso di

più forte sinergia che porti benefici al

compiere un primo piccolo ma significativo

nostro mondo fatto di professionisti e di

passo per andare incontro alle esigenze

appassionati”.

degli operatori del settore. Infatti le tre

Firmano così congiuntamente quest’atto Il

Associazioni hanno stipulato un accordo

presidente AICL Gino Cassetti, il presidente

per cui i rispettivi soci, in caso di assenza

AAEE Roberto Bruno e il presidente UAIPRE

di AICL, di UAIPRE o di AAEE, potranno

Angelo Grasso.

L’oro nel dressage ai WEG di Normandia 2014 va a Valegro e Charlotte Dujardin

M

edaglia d’oro ai WEG di Normandia per il super binomio Valegro/Dujardin

che con il punteggio di 92.161 % si aggiudica l’edizione 2014 dei World Equestrian Games. Secondo

il

binomio

Damon

Hill

NRW/

Langehanenberg con 88.286 % e al terzo posto, con il bronzo, Jerich Parzival NOP/ Cornelissen con il punteggio di 85.717 %. Entusiasmante la prova di Valegro sotto la guida della Dujardin, che totalizza un punteggio strepitoso nel Freestyle. Con questi risultati si concludono i giochi di Normandia per il dressage. Alla fine delle gare la classifica per nazioni vede invece la Germania al primo posto, seguono

Truppa, con un punteggio di 73.814 %, non

Inghilterra, Olanda, Stati Uniti e Spagna.

è da sottovalutare; anzi, se guardiamo tutti i

l’Italia, purtroppo, si classifica quindicesima,

punteggi ottenuti dalle altre squadre, risulta

anche se la prova della nostra Valentina

una tra le migliori concorrenti.

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News & Appuntamenti

Isabel Werth è la prima regina di Central Park: la stoffa della campionessa si vede sempre

L

ocation d’eccezione per uno dei CDI più

volte medaglia d’oro olimpica Isabell Werth.

attesi della stagione. Dal 18 al 20 settembre

A New York l’amazzone tedesca ha dimostra-

gli specialisti del rettangolo si sono infatti dati

to cosa vuol dire essere una campionessa,

appuntamento a New York per il Central Park

presentando una kur da manuale eseguita in

Horse Show, un appuntamento che ha fatto

sella a El Santo. La percentuale ottenuta dalla

parlare molto di sé. Del resto pensate cosa

vincitrice è stata del 82.042%, nettamente

significhi portare la grande equitazione, e in

superiore, quindi, a quella dell’olandese Hans

particolare il grande dressage, all’interno di

Peter Minderhoud con Glock’S Flirt (78.833%).

Central Park. E a iscrivere per prima il proprio

Addirittura abissale il distacco della Werth sulla

nome nell’albo d’oro di questa competizio-

terza classificata, la canadese Karen Pavicic

ne è stata una vera campionessa, la cinque

con Don Daiquiri (73.500%).

Debutto per gli Alunni della Real Escuela il 5 aprile a Jerez

I

l prossimo 5 aprile, gli alunni della Fundación Real Escuela Andaluza del Arte Ecuestre

dimostreranno il frutto di tutto il loro duro lavoro e quello che hanno appreso durante l’addestramento in accademia in una serata magica e piena di emozioni. All’interno della prestigiosa accademia di Jerez de la Frontera, infatti, si terrà la terza edizione del Alumni Gala dove le nuove leve della Real Escuela daranno il benvenuto con lo spettacolo “Cómo Bailan los Caballos Andaluces”. Questa volta, oltre a guardare lo spettacolo e ammirare le grandi gesta tecniche che ci si attende da tali jinetes, dalle ore 17 i partecipanti potranno godere di una piacevole passeggiata intorno al giardino e visitare il Museo di Arte Equestre. L’ingresso alla serata costa solo 10 euro. Per chi volesse fare un viaggio primaverile in Andalusia...

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Cresce il numero dei CDIO con tre nuove tappe in Svezia, Danimarca e Germania

L’

ultima parola spetta alla Federazione

che ci sia o meno il circuito delle Coppe

Equestre Internazionale, chiamata a

delle Nazioni. Ma non è tutto: il prossimo

decidere se il circuito delle Coppe delle

anno i CDIO presentano varie novità in

Nazioni di Dressage varato due anni fa

calendario, dovute all’uscita di Aachen che

e vinto dall’Olanda in entrambe le sue

ospiterà i Campionati Europei e a quella di

edizioni, rimarrà tale anche la prossima

Kristiansand in Norvegia. Di contro, oltre a

stagione. Intanto per il 2015 il gruppo dei

Falsterbo sono entrate Aalborg (Danimarca)

CDIO, ossia i concorsi internazionali di

e Hagen (Germania).

dressage che prevedono anche la gara a squadre, è aumentato di unità. L’ultima delle new entry è quella di Falsterbo, in Svezia, con il Falsterbo Horse Show che ha messo in calendario per il prossimo luglio anche un CDIO a 5 stelle, dopo che già nel 2009 aveva organizzato una kur a squadre. Con sette appuntamenti che si svolgono al di qua e al di là dell’Atlantico, per la disciplina si tratta di un record. E questo a prescindere

Prossimi Appuntamenti 4/8 Marzo - CDIO3* Vidauban (Francia) 24/29 marzo - CDIO3* Wellington (USA) 17/21 giugno - CDIO5* Rotterdam (Paesi Bassi) 25/28 giugno - CDIO3* Aalborg (Danimarca) 8/12 luglio - CDIO5* Hagen (Germania) 9/12 luglio - CDIO5* - Falsterbo (Svezia) 15/19 luglio - CDIO3* Hickstead (Gran Bretagna)

Damon Hill, quale futuro lo attende?

O

K, è evidente che sono i cavalli migliori quelli che destano il maggior interesse,

ma sembra proprio che non ci sia tranquillità per gli assi del dressage. Dopo la stratosferica cessione di Totilas di ormai qualche anno fa, e le voci - “è in vendita, no non è in vendita” - che si sono rincorse per mesi sul destino di Valegro, stavolta i rumors toccano Damon Hill.

indicano come prossima la vendita del

Voci insistenti, e soprattutto mai smentite né

cavallo. La decisione sembra sia stata presa

da Helen Langehanenberg, la sua amazzone,

dopo i WEG di Normandia. Quale sarà il futuro

né da Christian Becks, il proprietario, che

del quattordicenne super stallone Westfalen? DOMA CLASSICA -

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News & Appuntamenti

Ranking FEI al 30 settembre: in testa la Dujardin, Langehanenberg seconda, Gal terzo

A

nche

l’ultima

classifica

internazionale

dal tedesco Alexander Matthias Rath con

la vede in vetta. La britannica dal

Totilas. Per quanto riguarda i cavalli iberici,

nome francese Charlotte Dujardin, con il suo

il primo cavaliere in sella a un PRE o a un PSL

eccezionale Valegro, è infatti in testa con 3.175

è José Daniel Martin Dockx con Grandioso,

punti al FEI World Individual Dressage Ranking

36esimo, giusto una posizione alle spalle di

del 30 settembre, per un dominio pressoché

Morgan Barbançon Mestre (35esima) che con

incontrastato. Seconda la tedesca Helen

Painted Black è, invece, la prima portacolori

Langehanenberg con Damon Hill (2.937 punti)

della Spagna.

ma il loro è un futuro incerto, viste le voci sulla

Per consultare il Ranking FEI:

probabile vendita del cavallo. Terzo l’olandese

https://data.fei.org/Ranking/Search.

Edward Gal con Glock’s Undercover, seguito

aspx?rankingCode=D_WR

SICAB 2014: il meglio dei PRE dal 2 al 7 dicembre al Salon Internacional di Siviglia

D

al 1991, il SICAB si tiene al Palacio de Exposiciones y Congresos di Siviglia. Si tratta

di un evento di grande rilievo al quale hanno partecipato, nell’ultima edizione, oltre 240mila visitatori e un migliaio di PRE. Per il cavallo spagnolo, questo è l’appuntamento fieristico di maggior rilevanza mondiale, in grado di mostrare ai visitatori tutti gli aspetti di questa magnifica razza alla quale è interamente dedicato. In tale contesto, infatti, si tiene tra l’altro la finalissima del campionato nazionale spagnolo per stalloni e fattrici. Inoltre, ci sarà la morfologia, la Copa ANCCE di salto, Doma Vaquera e Doma Clásica, il concorso di attacchi e quello di esibizione e spettacolo. Per gli appassionati della razza, un appuntamento da non mancare. Per informazioni: ancce@ancce.com - http://sicab.org

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Spazio passione

Dalle associazioni doma I Il nostro spazio per la vostra voce

l mondo dell’equitazione è fatto di

donne, uomini e cavalli. E di tanta

passione. Molta di questa passione la

possiamo ammirare sui rettangoli di gara, nei campi di allenamento dei centri ippici,

all’interno dei paddock... ma altrettanta, se non di più, rimane nascosta nelle stanze dove si riuniscono i membri delle diverse associazioni di settore. E’ qui che nascono tante delle iniziative che poi, dopo un lungo e duro lavoro, prendono forma nelle manifestazioni equestri, nei concorsi, nelle fiere. C’è molto impegno dietro a tutto ciò che ammiriamo quando ci avviciniamo a un campo gara, con il profumo di cuoio dei finimenti nelle narici e lo scalpitio degli zoccoli nelle orecchie. A questo impegno, alle associazioni, alla vostra voce, offriamo il nostro spazio.

classica

Spazio dedicato a tutte le associazioni e le federazioni di settore del panorama equestre. Se volete far conoscere e dare spazio ai vostri eventi, attività, iniziative, potete inviare materiale (testi e foto) al nostro indirizzo di posta elettronica:

redazione@domaclassica.it Per maggiori informazioni visita il nostro sito:

www.DomaClassica.it

Articoli per equitazione e laboratorio artigianale


DOMA CLASSICA -

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Spazio passione

UAIPRE - Unificazione Associazioni Italiane Pura Raza Española

U

aipre (Unione Associazioni Italiane Pura Raza

come il cavallo spagnolo possa essere utilizzato

Española) è l’unica associazione italiana

per il recupero di bambini disabili. Abbiamo, inoltre,

di promozione e sviluppo del cavallo di pura

portato un inedito esempio di doma etologica di

razza spagnola (PRE) riconosciuta dall’Ancce.

una giovane puledra e abbiamo presentato in

L’associazione nasce nel 1998 per volere di un

anteprima assoluta l’edizione di due libri sul mondo

piccolo gruppo di cavalieri, per la maggior

del cavallo spagnolo e sulla tradizione equestre

parte emiliani (ecco perché la sede nazionale

italiana. Per il 2014 i nostri progetti sono stati ancora

è presso l’ippodromo di Ferrara) ed oggi conta

più impegnativi: Uaipre infatti ha partecipato alla

un centinaio di soci, quasi tutti allevatori. Tra i

Fiera Cavalli di Roma, a fine aprile, e ovviamente

suoi compiti, oltre ovviamente a promuovere

partecipa a Fieracavalli a Verona dove propone

il PRE in Italia, l’organizzazione di concorsi di

un concorso internazionale di morfologia e varie

Doma Vaquera, Dressage, Alta Scuola, gare di

altre iniziative tra cui una tavola rotonda sul codice

morfologia e la gestione del Libro Genealogico.

etico da noi redatto e profondamente voluto. Ai

Nel 2013 Uaipre ha partecipato a Fieracavalli di

primi di dicembre, inoltre, è assai probabile la

Verona organizzando eventi prestigiosi all’interno

nostra partecipazione al Sicab di Siviglia, con i

del Salone del Cavallo Iberico, come l’esibizione

migliori prodotti dell’allevamento italiano. Vorrei

di binomi internazionali di altissimo livello in Doma

poi sottolineare che dopo anni di diatribe e due

vaquera e in Alta scuola. Uaipre, da sempre

associazioni italiane che si occupano del cavallo

sensibile al sociale, per la prima volta ha organizzato

spagnolo, Aaee e Uaipre, hanno deciso di

anche un piccolo ma significativo esempio di

collaborare pienamente. Già a Troina, in provincia di Enna, abbiamo seguito assieme un evento dedicato al cavallo spagnolo e a Verona tale collaborazione sarà rafforzata con l’organizzazione congiunta di numerose iniziative e la creazione di stand

comuni in un unico spazio. Alle due

associazioni del cavallo spagnolo si è aggiunta anche l’Associazione nazionale del puro sangue lusitano (Aicl), cosicché possiamo affermare che a Verona assisteremo veramente al Salone del Cavallo Iberico. Andrea Giovannini, socio Uaipre, in sella a Soleada, dell’allevamento El Palo Borracho

Angelo Grasso - presidente Uaipre

UAIPRE (Unificazione Associazioni Italiane Pura Raza Española) Segreteria: Gianni Ughi, Monia Montanari - Orari: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 Tel e Fax + 39 0532 762005 - e-mail: info@uaipre.com (www.uaipre.it) 14 - DOMA CLASSICA


AICL - Associazione Italiana del Cavallo Puro Sangue Lusitano

I

l puro sangue lusitano è ricercato, sia come

(Associacao

Portuguesa

do

Cavalo

Puro

cavallo sportivo e da tempo libero sia come

Sangue Lusitano), a cui possono associarsi,

riproduttore, per le sue rare qualità caratteriali

oltre agli allevatori, anche i proprietari o

e l’antichità del suo patrimonio genetico. In

semplici appassionati del cavallo lusitano.

Portogallo non ci sono più di 1800 fattrici, in

L’Associazione assiste gli allevatori e i proprietari

Brasile 1200, in Francia 400 e il resto si divide tra

nell’espletamento

Messico, Inghilterra, Belgio, Germania, Italia,

all’iscrizione al Registro delle nascite, al Registro

Canada e Stati Uniti d’America. Il puro sangue

dei riproduttori, ai passaggi di proprietà, ecc.

lusitano conosce oggi una grande crescita,

Inoltre, organizza la presenza in Italia della

soprattutto in Europa e in Brasile, dove si verifica

Commissione APSL per l’approvazione dei

uno straordinario aumento di numero e qualità.

riproduttori. L’obiettivo primario dell’AICL è

Nel XXI secolo, il puro sangue lusitano resta il

però quello di promuovere, nel nostro paese, la

cavallo per eccellenza dell’arte equestre e della

conoscenza e la presenza del cavallo lusitano

tauromachia, ma continua a sorprendere per

- e dell’immenso patrimonio di tradizione e di

la sua naturale attitudine alla monta da lavoro,

cultura a lui legato - tramite l’organizzazione di

al dressage, agli attacchi e al salto ostacoli.

eventi, manifestazioni e incontri con la presenza

Nell’Equitazione Classica, il grande maestro

di esperti della razza e cavalieri professionisti di

portoghese Nuno Oliveira è stato una figura

fama internazionale.

delle

pratiche

relative

fondamentale nella storia dell’equitazione del ‘900 e ha fortemente contribuito a far conoscere e apprezzare il cavallo lusitano in tutto il mondo. L’istituzionalizzazione ufficiale dello Stud-Book della Razza Lusitana ha segnato una svolta decisiva, attraverso la definizione di regole di ammissione dei riproduttori, la realizzazione di lavoro di selezione generalizzato e rigoroso e la conoscenza approfondita delle genealogie, al fine di ottenere i migliori riproduttori. Nel 2010 è nata in Italia l’Associazione degli Allevatori del Cavallo Puro Sangue Lusitano (AICL), riconosciuta ufficialmente dall’APSL AICL – Associazione Italiana Cavallo Puro Sangue Lusitano Segreteria: tel. 335 8230343 - e-mail: marzia_maestri@yahoo.it - m.maestri.aicl@gmail.com (http://cavallopurosanguelusitano.weebly.com/aicl.html) DOMA CLASSICA -

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Spazio passione

AAEE - Asociación de Alta Escuela Española en Italia

G

li obiettivi dell’Associazione sono quelli

seguire il Regolamento per

di diffondere l’equitazione accademica

i Concorsi di Alta Scuola

Bassa e Alta Scuola, unificare i criteri di Doma,

Spagnola” approvato da FISE

potenziare l’equitazione di base in centri

il 24 ottobre 2011.

raccomandati e/o affiliati FISE, organizzare

Stage e corsi alla Real Escuela

incontri culturali sul tema equestre, favorire

Grazie alle relazioni che la nostra Associazione

le

Escuela

intrattiene con la Fundación Real Escuela

Espanola e dare impulso alle esibizioni con lo

Andaluza del Arte Ecuestre, in via del tutto

scopo di far conoscere la disciplina dell’Alta

eccezionale e privilegiata siamo riusciti a

Escuela e promuovere ed organizzare “Clinic”

concludere

in Italia e in Spagna con professionisti del settore

corso di Alta Scuola e uno di Attacchi presso

scelti tra i Jinete della Real Escuela Andaluza

la scuola stessa, riservato solamente ai soci

del Arte Ecuestre di Jerez de la Frontera,

AAEE. Un’occasione da non perdere.

competizioni/concorsi

di

Alta

l’accordo

per

effettuare

un

Responsabili AAEE Italia Presidente: Roberto Bruno Vice Presidente: Maurizio Orsolini Segreteria: Paola Salvador Responsabile Attacchi: Costanzo Tameni Rappresentante dei cavalieri: Michele Massarelli Responsabile Formazione e Corsi alla Fundación Real Escuela Andaluza del Arte Equestre: Maurizio Orsolini Responsabile Sezione Arte Equestre Rinascimentale: Roberto Cinquegrana Responsabili Alta Scuola Centro Italia: Marco De Masi Sicilia: Nidoli Francesco Consiglieri: Alessandro Tameni, Alice Priori, Francesco Nidoli

Asociación de Alta Escuela Española in Italia C/o Agriturismo Vallalta di Botticino - Via della Marogna 1 - 25082 Botticino (Bs) Segreteria: paola-salvador@tiscali.it - Tel. 348 5978383 - (http://www.aaee.it/) 16 - DOMA CLASSICA



Reportage

Normandia Equestrian games 2014

in WEG 18 - DOMA CLASSICA


Lo sbarco in Normandia per i World Equestrian Games 2014 è iniziato con in campo i migliori binomi del dressage

P

A cura della redazione

er la loro edizione numero sette, gli Alltech World Equestrian Games sono sbarcati in Normandia. Per due settimane, dal 23 agosto all’8 settembre, i riflettori di tutto il mondo equestre sono stati puntati sullo stadio D’Ornano di Caen e sulle altre location che hanno ospitato le otto discipline del programma - salto ostacoli, completo, dressage, endurance, reining, para-dressage, attacchi e volteggio - più le due dimostrative - horse-ball e polo. Ben 984 amazzoni e cavalieri di 74 nazioni, 1.283 cavalli, 565mila spettatori: questi i numeri totali di una edizione che se non ha deluso dal punto di vista sportivo, ha in realtà lasciato molto a desiderare sotto il profilo organizzativo e più strettamente logistico. Ma a far passare in secondo piano i disagi vissuti dagli addetti ai lavori e dal pubblico è stato per fortuna lo sport e i suoi protagonisti. Ad aprire le ‘danze’ - è il caso di dirlo - delle due settimane dei WEG normanni è stato il dressage con i migliori specialisti del mondo scesi in campo dal 25 al 29 agosto per darsi battaglia e conquistare titoli iridati e medaglie in palio. Ben cento i binomi al via in questa disciplina, in rappresentanza di ben 31 nazioni, 24 delle quali in gara con una squadra. Record di presenze, quindi, per il dressage in un campionato mondiale. Quanto ai risultati, le classifiche finali non hanno riservato particolari sorprese, ma buone nuove sono arrivate per i cavalli iberici. DOMA CLASSICA -

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Reportage

WEG 2014: nel dressage non solo i soliti noti Nulla di nuovo all’orizzonte del dressage che conta? In parte è così, come ci hanno indicato i recenti World Equestrian Games della Normandia. A Caen i pronostici sono stati infatti pienamente rispettati, seguendo un copione negli ultimi due-tre anni già visto. La britannica Charlotte Dujardin e Valegro sono infatti saliti sul tetto del mondo, dimostrando ancora una volta di più di essere imbattibili, con la tedesca Helen Langehanenberg in sella allo stallone Damon Hill NRW a rincorrere una vittoria che non sembra proprio possa arrivare, perlomeno

La britannica Charlotte Dujardin e il suo Valegro hanno dominato questa edizione dei WEG disputata in Normandia

finché in campo ci sarà il super dressagista KWPN. Alla fine la Dujardin ha portato a casa due ori individuali (Grand Prix Special e Kur) e un argento a squadre. La Langehanenberg l’esatto contrario, oro a squadre e due argenti individuali. Film già visto, quindi, anche tra i team, anche se la partita alla vigilia appariva aperta, meno scontata, con almeno cinque-sei squadre potenzialmente con le carte in regola per salire sul podio, seppur fossero solo in tre, in realtà, quelle in grado di vincere l’oro: Germania, Gran Bretagna e Olanda. E questo, alla fine, è stato il podio tra i team ai WEG della Normandia. Quindi senza particolari scossoni per quelli che sono gli equilibri a cui siamo abituati da anni nella disciplina. Non è stata una sorpresa nemmeno il quarto posto degli Stati Uniti, stesso piazzamento dei mondiali di Lexington, e tantomeno il quinto della Spagna, sesto posto nel 2010, decimo nel 2006 e addirittura medaglia di bronzo davanti al pubblico di casa ai WEG di Jerez de la Frontera nel 2002.

C’erano anche gli Azzurri

C

hiusa la trasferta in terra francese con il 15° posto a squadre e il 20° nel Grand Prix Special di Valentina Truppa e Fixdesign Eremo del Castegno come migliore risultato individuale, il dressage azzurro ha poco da recriminare. Il quartetto azzurro era tutto al debutto con, accanto alla Truppa, Ester Soldi su Harmonia, Federica Scolari su Beldonwelt e Leonardo Tiozzo su Randon. L’aver ripresentato in Normandia, dopo due edizioni di assenza tra i team, una squadra è quindi un punto importante per l’Italia dal quale ripartire per il futuro.

20 - DOMA CLASSICA

Valentina Truppa in sella a Fixdedign Eremo del Castegno


Charlotte Dujardin in sella a Valegro WEG 2014 - Normandia

DOMA CLASSICA -

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Reportage

Adelinde Cornelissen e Jerich Parcival

22 - DOMA CLASSICA


In dieci dalla penisola iberica Gli spagnoli, fedeli alle loro tradizioni, allo stadio D’Ornano di Caen hanno presentato una squadra per metà in sella a cavalli PRE: Grandioso con Jose Daniel Martin Dockx e Norte Lovera con José Antonio Garcia Mena, due binomi tra l’altro quest’anno primo e secondo classificato nel Campionato nazionale di Spagna di Doma Clásica. Gli altri componenti del team erano Morgan Barbançon, artefice del miglior risultato individuale con il KWPN Painted Black, Borja Carrascosa con un cavallo tedesco, Hicksteadt. Grandioso, stallone baio del 1999 (da Adelante) e Norte Lovera, stallone grigio del 2000 (da Cortesano VII), sono però due dei cavalli storici delle equipe di doma della Spagna. Entrambi hanno infatti all’attivo un’Olimpiade (Londra 2012) e un Campionato Europeo (Herning 2013). Per Norte Lovera c’è inoltre la partecipazione, quattro anni fa, ai WEG di Lexington, in Kentucky. Ma i World Equestrian Games della Normandia hanno segnato un momento particolarmente importante per i cavalli iberici in generale, visto che sono stati ben dieci i PRE o i PSL in competizione. Il Portogallo, per esempio, ha schierato un quartetto montato su tre cavalli Lusitani (PSL). Insieme a Soberano (grigio del 1999 da Hostil) con Carlos Pinto, stallone al suo debutto in un evento di massimo livello, ma già con figli apprezzati per le loro qualità genetiche e attitudinali, c’erano anche Xiripiti e Ben Hur da Broa. Xiripiti è uno stallone grigio del 2003 (da Qualificado) che con Maria Caetano quest’anno si è anche laureato, per la terza volta consecutiva, Campione di Doma Clásica del Portogallo. Nel suo curriculum ci sono però anche due Campionati Europei (Rotterdam 2011 e Herning 2013). Ben Hur da Broa (stallone grigio del 2006 da Quinteiro da Broa), invece, con i suoi otto anni è stato in

Dieci erano i cavalli PRE e PSL in competizione nel dressage a Caen, e i progressi sono stati evidenti per molti DOMA CLASSICA -

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Reportage

Le classifiche finali del dressage ai WEG A squadre 1. Germania ............................. 241.700 pt 2. Gran Betagna ...................... 231.343 pt 3. Olanda ................................. 227.400 pt 4. USA ........................................ 222.714 pt 5. Spagna ................................. 221.800 pt

Individuale Grand Prix Special 1. Charlotte Dujardin (GBR) Valegro ..................................... 86.120 %

assoluto il cavallo più giovane in gara, agli ordini di Manuel Veiga. Meglio ancora ha fatto il Brasile, con quattro cavalieri tutti in sella ad altrettanti PSL tre dei quali - Vinheste, Samba e Pastor sotto la sella dei giovani fratelli Tavares De Almeida, i gemelli Manuel e Pedro (classe 1993) e Luiza (classe 1991). Vinheste (stallone baio del 2002 da Hircino) con ManuelTavares de Almeida aveva già partecipato ai Giochi Panamericani del 2011, mentre ben più ricco è il curriculum di Samba (stallone grigio del 1999 da Incal). Montato da Luiza Tavares De Almeida, Samba ha infatti al suo attivo un’Olimpiade (Pechino 2008), una prima edizione dei WEG (Lexington

2. Helen Langehanenberg (GER) Damon hill NRW ....................... 84.468 % 3. Kristina Sprehe (GER) Desperados FRH ..................... 79.762 % 4. Adelinde Cornelissen (NED) Jerich Parzival NOP ................ 79.328 % 5. Tinne Vilhelmson Silfven (SWE) Don Auriello ............................. 78.235 %

Individuale Kur 1. Charlotte Dujardin (GBR) Valegro ..................................... 92.161 % 2. Helen Langehanenberg (GER) Damon hill NRW ....................... 88.286 % 3. Adelinde Cornelissen (NED) Jerich Parzival NOP ................ 85.714 % 4. Kristina Sprehe (GER) Desperados FRH ..................... 83.125 % 5. Laura Graves (USA) Verades ................................... 82.036 %

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Nella foto in alto Jose Daniel Martin Dockx e Grandioso, in basso Carlos Pinto e Soberano


Il cavaliere spagnolo JosĂŠ Antonio Garcia Mena in sella a Norte Lovera

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Reportage

Arnaud Serre in sella a Robinson De La Font

2010), una finale di Coppa del Mondo (2010) e un’edizione dei Giochi Panamericani (Rio de Janeiro 2007) culminata con il bronzo a squadre. Poi è passato sotto la sella del fratello. Luiza ha quindi iniziato a montare Pastor, (stallone baio del 1996 da Hostil) che con l’amazzone brasiliana prima di gareggiare in Normandia ha partecipato ai Giochi Olimpici di Londra 2012, ai Giochi Panamericani (Guadalajara in Messico 2011), e vinto la medaglia d’oro individuale e d’argento a squadre ai Campionati Militari di Rio de Janeiro sempre nel 2011. Il quarto componente la squadra brasiliana, Joao Victor Oliva, ha invece presentato lo stallone Signo dos Pinhais (grigio del 1998 da Zique) che agli ordini di Marcelo Da Silva Alexandre nel 2010 aveva già gareggiato ai WEG di Lexington. Per ultimo, ma non ultimo, Robinson de la Font compagno di gara del transalpino Arnaud Serre. 26 - DOMA CLASSICA

Robinson de la Font è uno stallone lusitano baio del 2005 (da Maestro JBG) che però è nato ed è stato allevato in Francia. Per alcuni di questi dieci soggetti iberici non è mancato nemmeno un risultato sportivo individuale più che dignitoso, soprattutto se confrontato con quelli di cavalli appartenenti a libri genealogici di grande tradizione nella disciplina e che negli ultimi decenni hanno sviluppato una forte selezione verso l’indirizzo del dressage. Grandioso ha infatti chiuso con Jose Daniel Martin Dockx al 18° posto il Grand Prix Special con la percentuale del 74.090%, seguito da Norte Lovera al 21° con il 72.689% agli ordini di José Antonio Garcia Mena. Ma quello che più conta è che i PRE e PSL sono passati da essere pressoché sconosciuti in competizioni di dressage di alto livello a soggetti in grado di competere con i migliori.





Dal rettangolo del Dressage

Master Iberico Dall’Italia a Parigi

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Crescono i binomi, gli appassionati e anche l’entusiasmo. E alla finale di Parigi chissà...

I

l circuito di concorsi che hanno quali protagonisti i cavalli spagnoli e lusitani è giunto alla finale, a Parigi il 24 25 e 26 ottobre. In attesa dei risultati, ripercorriamo insieme la storia di questo affascinante trofeo e della sua branca italiana con l’aiuto di un appassionato della prima ora, il presidente del Master del Cavallo Iberico, Giacomo Mazzoleni. Sull’esempio francese Agli inizi degli anni 2000, un gruppo di appassionati italiani ha deciso di dare vita alla “costola” tricolore del circuito, sull’esempio di quello che, all’epoca, aveva luogo in Francia, con finale ad Avignon. “All’inizio - ricorda Mazzoleni non è stato facile: il trofeo si teneva in scuderie private, con pochi concorrenti. Poi, grazie allo sforzo di Alessandra Giovinetti, Francesco Ferroni, Massimo Silingardi, e Franco Bobbiese (in seguito si sono aggiunti Monica Gramaglia e Daniele Marrone), il circuito viene allargato e inizia a seguire le tappe dei concorsi nazionali di dressage tipo B”. Mazzoleni ricorda molto bene la prima finale italiana a cui ha partecipato, che si svolse all’ippodromo di Ferrara: “La pista era situata nel rettilineo del galoppo, che non era perfettamente piano: quindi, nel rettangolo di dressage, quando ci si avvicinava agli spalti del pubblico il campo era in salita, quando ci si allontanava era in discesa… Una bella sfida per i dressagisti”. DOMA CLASSICA -

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Dal rettangolo del Dressage

Una festa europea Attualmente sono quattro le nazioni europee che organizzano il master: Belgio, Francia, Italia e Spagna. Quest’ultima, sorprendentemente, ha aderito al Master per ultima, nel 2010. “Più che una competizione - spiega Mazzoleni - è una bellissima festa, ritrovarsi ogni anno alla finale con i cavalieri di tutte le nazioni. Oltre a un’occasione per confrontarsi, è anche un punto d’incontro per scambiare opinioni e creare legami e amicizie profonde”. Fino al 2008, la finale si teneva sempre ad Avignon, durante la manifestazione Cheval Passion. Poi, cresciuto il numero dei cavalieri e delle nazioni partecipanti, si è deciso di spostarlo in strutture più grandi, quindi nel 2009 a Istres (sempre in Francia, ma in marzo invece che a gennaio, come si usava prima) e nel 2010 a Vidoban (ancora in Francia). Nel 2011, invece, la finale si svolge a Torino all’Horse Bridge Club, avviando una nuova consuetudine per la quale la finale si svolge in alternanza tra la Francia e uno degli altri paesi partecipanti. Così nel 2012 tocca ancora

a Parigi, nel 2013 a Barcellona e quest’anno si torna all’ombra della Tour Eiffel. E a proposito di tradizioni, dal 2009 se ne è aggiunta un’altra, “inaugurata” proprio da noi italiani in occasione della finale di Istres. Il sabato della finale si tiene regolarmente una cena ufficiale, istituzionale se vogliamo, con i cavalieri in gara. Il venerdì sera, invece, ogni equipe prepara un aperitivo in allegria, ciascun paese offrendo le proprie specialità: quindi tapas e cerveza per il team spagnolo, salame, formaggio e vino per l’equipe italiana, e così via. L’iniziativa ha avuto grande successo e ora ogni team si impegna al massimo per preparare aperitivi deliziosi. E questo rende l’idea della bella atmosfera che caratterizza l’ambiente del Master. Il Master “indipendente” Il 2014 è il primo anno di “indipendenza” del Master Iberico tricolore. “Fino all’anno scorso spiega Mazzoleni - l’organizzazione era affidata a un gruppo di consiglieri dell’Uaipre, poi si è deciso di creare l’associazione Master del Cavallo Iberico (http://mastercavalloiberico.com) per gesti-

Una dura scuola per il presidente

L’

attuale presidente dell’associazione Master del Cavallo Iberico, Giacomo Mazzoleni, ha seguito una lunga e dura scuola equestre. Dopo aver conseguito il titolo di istruttore della British Horses Society, nel 2002 è stato ammesso al corso di perfezionamento istruttori della Ecole Nationale d’Equitation di Saumur (Francia), primo italiano a entrare nel gruppo di sette prescelti da tutto il mondo per frequentare la prestigiosa scuola, insieme a una belga, una portoghese, due americane e due algerini. Il corso ha durata di un anno e affronta tutte le discipline equestri: dal salto ostacoli al dressage, dal cross country alla

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pedagogia infantile, per preparare al lavoro con i bambini. A ciascun allievo vengono affidati tre cavalli, uno per ogni disciplina (salto ostacoli, dressage, completo), più un quarto per la messa in sella, ovvero per controllare e perfezionare la posizione del cavaliere. Il corso è molto duro, ma pieno di soddisfazioni, infatti i sette studenti di quell’anno riescono ad organizzare un concorso (valido come prova d’esame) con il numero di partecipanti più alto della storia! “Il corso è stato duro: sveglia all’alba, tutto il giorno in sella e mal di schiena incredibili alla sera… ma è stata la più bella esperienza della mia vita”, confessa Giacomo Mazzoleni.


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Dal rettangolo del Dressage

Finale in Francia: ecco il team italiano

L

a finale che verrà disputata a Parigi dal 24 al 26 ottobre 2014 al Parc équestre francilien (cd 34 route de chelles 77180 LE PIN - http://www. parcequestrefrancilien.com) vedrà i binomi italiani confrontarsi e gareggiare con le equipe delle altre nazioni. Di seguito i classificati per la finale. Cristina Pilella Proto – Urbidor SG Giacomo Mazzoleni – Leroy Ginevra Coperchio – Edipo El Baio Giacomo Mazzoleni – Legal II Francesca Marucchini – Briseide Erminia Maria Passi – Barril Cathrin Ferrari – Tambor Andrea Giovannini – Soleada Petra Peter – Divinidad Daniele Marrone – Querido Nausicaa Maroni – Embajador SG Erik Bonzi – Quesero Eva Rosental – Xeres Do Zambujan Elena Formantici – Duende XXXIII

re il tutto, spinti anche dal desiderio dei proprietari di cavalli lusitani di togliere il patrocinio a una associazione di razza. All’inizio è stata una bella sfida, perché non sapevamo quanti e quali concorrenti si sarebbero presentati per gareggiare in un circuito sì consolidato, ma di fatto con una nuova struttura organizzativa. Inoltre, alcune tappe del Master sono state cancellate dai calendari Fise per problemi di spazio, e la finale è stata spostata all’ultimo a Cervia, mentre era prevista a Cattolica, nell’ambito dei Campionati italiani di dressage. Insomma - sottolinea Mazzoleni - le difficoltà non sono mancate, ma i rapporti con la Fise sono sempre stati ottimi”. Il bilancio dell’edizione 2014, comunque, è stato positivo: 25 binomi circa, qualcuno in più 34 - DOMA CLASSICA

dell’anno precedente, hanno infatti partecipato al circuito, con lo spirito giusto, in un’atmosfera di sana competizione. “E - evidenzia Mazzoleni siamo riusciti a organizzare una bella premiazione”. Dopo la finale di Parigi ci sarà un meritato riposo per cavalli e cavalieri, in vista del periodo invernale, “Ma senza tralasciare l’allenamento – ricorda Mazzoleni - dato che stiamo cercando di organizzare, prima di Natale, un mini trofeo per chi non ha potuto partecipare alla finale europea e interrompere così il lungo periodo di stop prima della finale del 2015. Ma per ora concentriamoci sull’obiettivo francese, dato che il nostro team ha buoni cavalieri, ottimi cavalli e buone chanche di ben figurare a Parigi”. La redazione



Il cavaliere silenzioso Astri nascenti

ALESSANDRO

Alleva Murgesi ma primeggia nelle specialità iberiche: già da questo si capisce che parliamo di un jinete non certo comune...

U

omo di poche parole ma di tanti fatti concreti, leggi successi eclatanti, Alessandro Tameni è senz’altro un esempio per tutti gli amanti della monta spagnola. Intanto perché è riuscito a trionfare più volte nei concorsi di questa magnifica e difficile disciplina in sella a Max, che nulla ha di iberico ma molto di italiano, visto che è un Murgese, e poi perché, con la sua silenziosa quanto indomita ricerca dei dettagli storici e della perfezione, riesce sempre a stupire e a “fare scuola”. 36 - DOMA CLASSICA

TAMENI


Alessandro Tameni in sella a Max durante una ripresa di Alta Scuola

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Astri nascenti

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Una scommessa stravinta Di stupefacente, nella carriera equestre di Alessandro Tameni, c’è davvero tanto. In primis, l’età del “battesimo della sella”, avvenuto a soli 5 anni in un maneggio della cittadina di Nave, a due passi dal Garda bresciano, dove è nato, risiede e lavora. Curiosamente, la passione per i cavalli dura solo qualche anno e viene accantonata a favore di altri sport, per essere poi ripresa e mai più tradita da un Alessandro ormai quasi adulto, soprattutto grazie all’incontro con il suo maestro e mentore, Antonio Angulo, grande cavaliere andaluso campione di Spagna di Doma Vaquera. “Era il 1999 - ricorda Alessandro - quando ho incontrato Antonio. Prima avevo pratica-

Giù il cappello davanti a Max!

E

cco una parte del palmares di Max, lo stallone di razza Murgese di Alessandro Tameni che si è sempre contraddistinto nelle diverse competizioni e concorsi nazionali e internazionali e che sicuramente sarà ricordato come uno dei migliori cavalli italiani ad eseguire figure di Alta Scuola. Nel 2008 a Fieracavalli di Verona, con Alessandro in sella, Max si classifica 1° assoluto, superando tutti i cavalli di Pura Razza Spagnola, nel primo concorso di Alta Scuola Livello Kur in Italia. Nel 2009 vince il secondo concorso di Alta Scuola Livello Kur a Malpensa Cavalli e, sempre nel 2009, a Fieracavalli, conquista un altro primo posto nel medesimo tipo di concorso. Nel 2011 di nuovo vincitore a Travagliato Cavalli del Concorso di Alta Scuola livello Kur. É il caso di levarsi il cappello, davanti a Max.

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Astri nascenti

to la monta western, il reining per la precisione, e poi il dressage. Con lui ho scoperto i PRE, l’Alta Scuola e la Doma Vaquera. Ed è nata la mia passione più forte.” Che Alessandro sia un cavaliere speciale, testardo e originale, lo dimostra la sua scelta di puntare su un cavallo che nessun altro, crediamo, avrebbe scelto per una carriera nel difficile modo delle specialità iberiche: Max, uno stallone Murgese, razza originaria della zona tra Puglia e Basilicata, un cavallo rustico, robusto e dai grandi zoccoli, con una tradizione legata soprattutto alla monta da lavoro e al turismo equestre, non certo ai virtuosismi ma-

Alla prima gara, nel 2008 a Fieracavalli, Alessandro e Max sbaragliano tutti e vincono il titolo italiano di Alta Scuola! Carta d’identità • Nome e Cognome: Tameni Alessandro • Data di nascita: 04/06/1980 • Discipline praticate: Doma Vaquera, Dressage, Alta Scuola Spagnola • Quando è iniziata la tua passione per l’equitazione? Praticamente da bambino poi abbandonata per altri sport e ripresa circa 15 anni fa • I cavalli della tua vita: Max, Murgese del 1996, e Chiquelo, Anglo-ispano-arabo del 1998

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gici dell’Alta Scuola. Eppure, Alessandro ha sempre creduto nelle qualità di questa razza, e del suo Max in particolare: “Amo i Murgesi, tanto che li allevo. Sono cavalli splendidi, robusti e resistenti ma altrettanto belli e docili. Hanno tutte le caratteristiche per essere ottimi cavalli da sella. Max l’ho addestrato personalmente fin da quando era un puledro, con l’aiuto fondamentale di Antonio Angulo, e con lui ho avuto enormi soddisfazioni. Ora ha 18 anni e l’ho ritirato dalle competizioni, ma ha un posto speciale nel mio cuore”. Non stentiamo a crederlo, visto che il binomio Max-Alessandro ha vinto di tutto e di più fin dall’esordio. E già, perché il titolo di campione italiano di Alta Scuola Spagnola livello Kur i due se lo sono conquistato alla prima gara, a Fieracavalli Verona 2008, sbaragliando concorrenti affermati su cavalli allevati e selezionati proprio per questa difficile disciplina. Un grande Murgese Max, e lo dimostra il suo palmares (che pubblichiamo nel box a pagina 39), di quelli che lasciano a bocca aperta.


Alessandro Tameni su Chiquelo, cavallo Anglo-Ispano-Arabo Vincitore di Doma Vaquera Fieracavalli Verona 2013

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Il cavaliere silenzioso

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Che lotta con Chiquelo! Ad Alessandro, evidentemente, piacciono le sfide. Non contento di aver “sbancato” con un Murgese, invece di andare in Spagna e scegliere un cavallo già preparato o almeno avviato sul percorso dell’Alta Scuola e della Doma Vaquera, come molti fanno, il “cavaliere silenzioso” torna a Nave con un puledro anglo-ispano-arabo che sa soltanto muoversi alle tre andature canoniche: passo, trotto e galoppo. E per di più, con un carattere tutt’altro che docile. È Chiquelo, il nuovo compagno di avventure di Alessandro. Inizia ad addestrarlo, con il supporto del suo fidato maestro Antonio Angulo, e sono lotte dure, perché il giovane cavallo ha un ca-

Poi un’altra sfida, un anglo-ispano-arabo tutto pepe da costruire da zero: è Chiquelo, e arrivano altre vittorie rattere forte. Ma la pazienza e la passione portano i frutti sperati: “È il cavallo che mi ha dato più filo da torcere – spiega Alessandro – ma proprio per questo, quando abbiamo iniziato a capirci e a lavorare bene, le soddisfazioni sono state enormi”. E infatti, con Chiquelo arrivano

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Il cavaliere silenzioso

tanti altri successi, a partire dal secondo posto nella gara di Doma Vaquera a Travagliato Cavalli, nel 2010, per finire con il successo più recente, il trionfo nella gara della medesima disciplina alla scorsa edizione di Fieracavalli Verona. In mezzo, tanti altri podi di questa specialità, la Doma Vaquera, che ad Alessandro piace moltissimo. Per fortuna, anche a Chiquelo!

straordinaria coppia di esperti non solo di cavalli, ma anche della storia e della tradizione della monta iberica. Tra le “chicche” che il cavaliere silenzioso ha svelato al pubblico e agli altri cavalieri italiani ricordiamo la Marsillès in Doma Vaquera, il copricapo della Real Escuela (il Traje rondeno con catite) in Alta Scuola, la Longia sempre in Alta Scuola, oppure l’utilizzo dello spago, al posto degli elastici, per la legatura della criniera (castanuelas) in Vaquera. Un La perfezione sta nei dettagli L’amore di Tameni per l’arte equestre iberica detto recita che “il diavolo sta nei dettagli”, e si rivela anche in altri particolari. Per esempio, forse e vero, ma anche la perfezione. Ricercata con il maestro Antonio Angulo, Alessandro si e perseguita, nel caso di Tameni, in rispettoso reca spesso in Spagna alla ricerca di dettagli silenzio. della bardatura e della vestizione da proporre A cura della redazione Fotografie: Armando Tameni sui terreni di gara. I due, infatti, formano una 44 - DOMA CLASSICA



Genetica

Il colore dei migliori la genetica che conta

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Nella disciplina del dressage il mantello grigio è quasi una rarità… Vediamo perché e da cosa dipende

C’

è un mantello più diffuso di altri nei cavalli sportivi e in particolare in quelli da dressage? Per avere una risposta a questa domanda basta dare un rapido sguardo al ranking internazionale, oppure alle classifiche dei recenti World Equestrian Games in Normandia, per rendersi immediatamente conto di come la quasi totalità dei cavalli impegnati in dressage siano di mantello baio, baio scuro e morello. Poi vengono i sauri, comunque in buon numero, e infine, pochissimi, i grigi. Anche se è vero che in un buon cavallo sportivo il colore del mantello non conta - da decenni ormai la selezione del cavallo sportivo avviene infatti mediante la valutazione delle performance - questa prima facile osservazione sulla frequenza dei mantelli nei cavalli in attività sportiva ci permette di accennare a quello che viene definito il “determinismo genetico” attraverso il quale i mantelli si trasmettono dai genitori ai figli.

A cura della redazione

Questione di geni L’aspetto fenotipico del mantello, cioè quello che noi vediamo, dipende infatti dalla presenza o meno dei geni responsabili di questo o quel colore nel corredo genetico di uno stallone e/o di una fattrice. Senza addentrarsi nelle molteplici possibilità, probabilità e percentuali sulla trasmissibilità del colore del mantello, che fanno capo appunto al DOMA CLASSICA -

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Genetica

“determinismo genetico”, due sono le regole che possono tornare utili perché indiscutibili. Si tratta di due regolette semplici, sempre valide, e per questo di facile fruizione anche per chi non è proprio un esperto in materia. La prima: nell’accoppiamento tra uno stallone sauro e una fattrice saura nascerà sempre ed esclusivamente un puledro sauro. L’altra riguarda i grigi: un soggetto grigio avrà necessariamente almeno uno dei due genitori (indifferentemente padre o madre) di mantello grigio. Quest’ultima regola è però valida anche per altri mantelli oltre al grigio, e cioè al roano (rarissimo e oramai scomparso nel

Due genitori sauri generano esclusivamente un sauro. Un grigio può nascere solo se uno dei due genitori è grigio Sono bianchi, non grigi:

R

egole ferree a parte, la genetica di tanto in tanto regala qualche sorpresa. È il caso di Via Lattea, la puledra trottatrice albina, cioè completamente bianca (peli e crini bianchi e pelle rosa) nata qualche mese fa nell’allevamento umbro di Sergio Carfagna da due genitori bai. Le immagini di Via Lattea con il suo candido mantello hanno fatto il giro del mondo in un attimo, considerato che si tratta di un evento molto raro (si parla di un caso ogni milione). Nell’ambito del trottatore è comunque la prima volta che il mantello bianco viene riscontrato in Italia,

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ecco due casi eccezionali e la terza a livello internazionale. La risposta al perché di questo “scherzo della natura” sta comunque sempre nella genetica, visto che a determinare l’albinismo di Via Lattea è stata probabilmente la mutazione spontanea del gene chiamato “KIT” presente nel suo corredo cromosomico, quindi ciò che è accaduto prescinde dal genotipo dei due genitori. Vista l’eccezionalità del caso, studi approfonditi sono però in corso. Ma le cronache hanno recentemente fatto registrare un secondo caso di albinismo, stavolta in Nuova Zelanda, dove alla fine di settembre è nata una purosangue inglese “white”. In questo caso, però, anche sua madre è albina (il padre è invece baio).

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Genetica

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cavallo da sella) e al pezzato. Quindi un cavallo roano o uno pezzato devono per forza di cose avere un genitore con lo stesso mantello. Attenzione, a ulteriore chiarimento di queste due regolette va tenuto bene a mente il loro esatto contrario, cioè, invertendo i termini delle stesse: un puledro sauro non è obbligatorio che nasca solo da due genitori sauri; uno o due genitori grigi non generano sempre e soltanto un puledro grigio (o roano o pezzato). Genetica a parte, non va comunque mai dimenticato che sono sempre le scelte dell’uomo a guidare o determinare la trasmissione dei mantelli, sia direttamente

che indirettamente. Direttamente perchè, per esempio, i principali libri genealogici di cavalli sportivi non ammettono i pezzati. Quindi questa scelta esclude a priori la trasmissibilità di questo mantello. C’è però un’eccezione e

Ai WEG in Normandia, dei cento cavalli che hanno preso il via nel dressage soltanto sette erano grigi

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Genetica

riguarda lo stud book olandese del KWPN che ha invece una certa presenza di pezzati attraverso lo stallone Samber, seppur con una discendenza di cavalli con questo mantello sostanzialmente ora scomparsa dai rettangoli di gara. A fronte di queste scelte dirette ce ne sono poi delle altre indirette, perché strettamente legate ai criteri di selezione che avvengono sulla base della valutazione delle performance. In parole più semplici, sulla qualità di stalloni e fattrici che vengono approvati per la riproduzione e che, ad oggi, nel dressage sono 52 - DOMA CLASSICA

praticamente tutti morelli, bai e sauri. E questo è il motivo per cui ai massimi livelli in questa disciplina i cavalli grigi sono rari. In altri libri genealogici che hanno il dressage come indirizzo non è però così. Nel caso dei cavalli iberici come i PRE (Pura Raza Española) o PSL (Puro Sangue Lusitano), i riproduttori grigi infatti abbondano. Non è quindi un caso che dei soli sette grigi, sui cento partenti, in gara ai WEG di Normandia, sei fossero iberici, un PRE e cinque PSL. La settima era una femmina hannoveriana allevata in Gran Bretagna.



Veterinaria

Parassiti? No, grazie! sani con poche regole

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Parassitologia: facciamo un po’ di chiarezza su rischi e rimedi

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a parassitologia è sempre stata uno degli argomenti più discussi e più confusi nel mondo equino. Le malattie parassitarie che colpiscono gli equini sono innumerevoli e, pur non rappresentando frequentemente un rischio per la vita degli animali, hanno la capacità di comprometterne lo stato fisico e peggiorarne il rendimento sportivo. Le infestazioni da ascaridi, grossi e piccoli strongili intestinali sono molto diffuse, con prevalenze che vanno dall’ 80 al 100% degli allevamenti nella maggior parte del mondo. Tali parassiti hanno richiamato l’interesse della comunità scientifica anche per l’aumento, all’interno della popolazione parassitaria, di ceppi resistenti ad uno o più farmaci antielmintici. Cerchiamo di fare il punto e di chiarire bene l’argomento, esaminando gli elminti intestinali più diffusi negli equini e illustrando come affrontarli e prevenirli.

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Veterinaria

Gli ascaridi Parascaris equorum, più comunemente chiamati ascaridi, sono nematodi in grado di infestare l’intestino tenue sia dei cavalli che degli asini. Vengono chiamati in gergo “spaghetti” per via della loro morfologia: sono molto lunghi (le femmine possono addirittura arrivare a circa 40 cm) e biancastri. Questi parassiti sono i più ricorrenti nei giovani animali e le infestazioni sono principalmente dovute a due cause: gli animali tenuti all’aperto ingeriscono le uova durante il pascolo, mentre i puledri in stalla si infestano semplicemente leccando, mordicchiando i muri e i pavimenti precedentemente infestati. Questi nematodi iniziano ad essere assenti dopo i primi sei mesi d’età degli animali e, nei cavalli adulti, raramente sono presenti infezioni. I segni clinici che presentano gli animali infettati si possono suddividere in due grandi categorie: respiratori ed intestinali. Nei giovani

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animali (meno di sei mesi d’età), si manifestano tosse frequente accompagnata da scolo nasale bianco o grigiastro; segni sistemici come anoressia ed apatia non sono caratteristici. I puledri possono presentare depressione e letargia in presenza di una larga massa di parassiti nel piccolo intestino. A otto-dieci mesi d’età i cavalli infetti manifestano, invece, uno scolo nasale sieroso o siero-mucoso, inappetenza e perdita di peso. La presenza di una grande massa di questo tipo di elminti nel lume intestinale è associata ad una riduzione dell’assimilazione di cibo e di crescita in peso; i puledri infetti sono depressi fino al 50%, se comparati con puledri sani e controllati. Gli animali malati possono morire sia per otturazione sia per rottura dell’intestino. Un sospetto clinico può essere confermato dal ritrovamento delle tipiche uova di P. equorum, dopo aver effettuato un esame delle feci in laboratorio.


Come affrontarli Il controllo dell’infezione da ascaridi nei puledri è mirato alla riduzione del numero delle uova infettanti presenti nelle stalle e nei paddock, e ovviamente alla minimizzazione di alte contaminazioni di queste aree. Per essere chiari, va detto che è estremamente difficile, se non impossibile, eliminare completamente l’infezione da ascaridi; ciò è dovuto alla persistenza e alla longevità delle uova di questi parassiti nell’ambiente. Come misura di prevenzione dettata dal buon senso e dalla pratica, le fattrici con i puledri dovrebbero essere poste a pascolare nei paddock più puliti, sebbene siano possibili infestazioni residue. Le stalle adibite ai puledri dovrebbero essere rigorosamente pulite e disinfettate. Queste precauzioni andranno con il tempo a ridurre l’ammontare di materiale potenzialmente infetto… ma non elimineranno com-

pletamente gli ascaridi. La principale fonte di perdita economica per gli allevatori è il ridotto sviluppo fisico dei puledri e le occasionali morti che sono associate agli stadi intestinali dell’infezione. Quindi, i giovani animali dovrebbero essere trattati con prodotti specifici, indicati dal veterinario, ad intervalli regolari e frequenti per precludere la crescita e lo sviluppo di una grande massa di parassiti nell’addome e nei visceri.

Non è possibile eliminare completamente le uova dall’ambiente, ma si può fare molto per ridurne nettamente il numero


Veterinaria

Ciatostomi Comunemente chiamati piccoli strongili, sono parassiti dannosi per la salute e il benessere dei cavalli; possono causare una vasta gamma di problemi che vanno dai danni economici alla morte improvvisa di animali affetti gravemente. I ciatostomi differiscono dagli ascaridi per la loro morfologia, sono di colore variabile dal bianco al rosso e di dimensioni ridotte. E’ comune credere che i piccoli strongili non abbiano valore patogeno importante perché sono presenti in centinaia di migliaia in un cavallo apparentemente sano. La ciatostomiasi larvale si manifesta più frequentemente all’interno di cavalli giovani (uno-tre anni d’età) e può essere presente in animali sotto un regolare programma di controllo parassitario. I segni clinici osservati includono perdita di peso,

debolezza generale, cambio del pelo ritardato ed enterite sia acuta che cronica. Come affrontarli Effettuare una diagnosi di ciatostomiasi larvale non è molto facile: primariamente si dovrebbero escludere altre possibili cause di enterite, inappetenza e perdita di peso; successivamente, per essere sicuri del nostro presentimento, dovremmo effettuare un esame necroscopico dal quale possiamo rilevare o meno una grande quantità di larve nella mucosa e sottomucosa dell’intestino. Il principale obiettivo dei programmi di controllo dei piccoli strongili è la riduzione del carico dei parassiti presenti all’interno dell’ospite: questo non solo porta a un miglioramento della salute del cavallo, ma anche a una diminuzione nella trasmissione degli elminti.

Le uova passano nelle feci e vengono espulse

Maturazione e riproduzione

Le larve ritornano all’intestino tenue quando il cavallo tossisce o ingoia

Attraverso l’intestino tenue, le larve migrano nel fegato e poi nei polmoni

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Ingestione delle uova, sovente durante il pascolo

Il secondo stadio larvale si sviluppa nelle uova


La completa eliminazione di endoparassiti, come i piccoli strongili, è molto auspicabile ma, purtroppo, attualmente non raggiungibile; il meglio che si può sperare è di mantenere le infezioni a livelli minimi. Grossi strongili Queste infestazioni hanno ricevuto molta attenzione nell’ambito degli studi sulla parassitologia equina, in quanto questo piccolo gruppo di endoparassiti rimane la maggior minaccia per la salute e lo stato di benessere dei cavalli in tutto il mondo. In passato i grossi strongili erano molto presenti negli equini e i danni erano notevoli. Per fortuna, dal 1970 l’introduzione di trattamenti antielmintici aggressivi ha causato la scomparsa quasi totale di questi parassiti. Ciò nonostante, è bene non abbassare la guardia e sapere di

Negli anni Settanta, grazie all’introduzione di nuovi trattamenti aggressivi, i grossi strongili sono stati quasi eliminati del tutto cosa si tratta. Gli stadi adulti di questi elminti vivono nel cieco e nel colon, e gli animali infestati eliminano le uova attraverso le feci. I segni clinici che l’animale manifesta più frequentemente durante un’infezione di questo parassita sono dolore addominale, febbre, perdita di peso e colica. Il primario interesse nella formulazione di antielmintici per i cavalli è stato proprio quello di rimuovere i grossi strongili dall’ospite. DOMA CLASSICA -

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Veterinaria

Come difendersi in generale Le misure di controllo dei parassiti possono essere divise in due categorie principali: l’uso di antielmintici, per uccidere i parassiti nei cavalli, oppure l’adozione di misure di controllo, non chimiche, per distruggere gli stadi presenti all’interno dell’ambiente. In passato è stata utilizzata una grande varietà di trattamenti per eliminare i parassiti all’interno degli equini, però dannosi per l’animale stesso. Grazie a ricerche e a sviluppi, i composti farmaceutici sono diventati meno tossici, più sicuri da utilizzare, con uno spettro d’azione più ampio e disponibili in formule o paste facili da somministrare. Esistono differenti opinioni su quando e con quale medicinale trattare gli animali presenti all’interno di un allevamento; secondo alcuni studiosi, bisognerebbe ruotare le classi disponibili di antielmintici; per altri si dovrebbero usare gli stessi prodotti per diversi trattamenti consecutivi. Ai cavalli dovrebbero essere somministrati almeno due antiparassitari nell’arco di un anno, per cercare di mantenere le popolazioni di elminti a bassi livelli in un determinato ambiente. All’interno di un allevamento si possono effettuare altre misure di controllo nei confronti degli endoparassiti: rotazione dei paddock per diversi mesi e rimozione delle feci nelle strutture che vengono a contatto con gli animali almeno due volte la settimana ed igiene generale.

parassita presente. Se si effettuassero più controlli sugli animali, si potrebbero somministrare meno farmaci antielmintici e, di conseguenza, si eviterebbe di aiutare i ceppi di parassiti resistenti ai farmaci a replicarsi notevolmente.Vorrei fare un piccolo appello a tutti gli “uomini di cavalli”, me compresa: le malattie parassitarie devono essere considerate delle vere e proprie patologie che possono causare gravi problemi e anche la morte dei nostri animali. Purtroppo ognuno, ancora oggi, pensa di essere in grado di gestire le parassitosi senza essere informato delle nuove tecniche di laboratorio, dei nuovi Informarsi è fondamentale! prodotti antielmintici presenti in commercio e La questione dei parassiti negli equini viene del fenomeno della farmacoresistenza. Un alspesso sottovalutata o affrontata senza la ne- levatore serio e un proprietario coscienzioso, cessaria riflessione da parte di molti. Perché per aumentare il benessere del proprio cavallo, trattare gli animali se non è necessario? Nessun dovrebbero cercare di imparare e capire i mecproprietario o allevatore è in grado di capire il canismi di questa variegata e vasta branca della livello di infestazione dei propri cavalli, se non veterinaria. E proprio i veterinari sono la fonte effettuando un esame delle feci in laboratorio, a cui rivolgersi. dove vengono contate una per una le uova di Francesca Sardo - Tecnico Veterinario 60 - DOMA CLASSICA



Addestramento

Vive e lavora con i cavalli da quando era un ragazzino e ha portato la sua esperienza dalla Spagna al nostro Paese

E

duardo Jimenez Buzon è nato a Osuna, in provincia di Sevilla, nel 1954. Da numerose generazioni, in Andalucia, la famiglia Buzon è riconosciuta come nucleo di buoni allevatori e addestratori di cavalli e lui, sin da giovane, si è sempre dedicato alla loro cura e al loro addestramento: a soli 12 anni aveva già addestrato il suo primo cavallo e a 17 anni è divenuto rejoneador, attività che ha dovuto poi abbandonare a causa di un grave infortunio. In seguito, per brevi periodi, ha operato anche all’estero (in Svizzera, Germania, Olanda e Austria, presso la prestigiosa Scuola di Vienna), addestrando cavalli con la doma classica o vaquera e trasmettendo a numerosi allievi la sua grande passione. Addestramento e allevamento Per un personaggio come Eduardo, la passione si mescola al talento e cresce insieme all’impegno nei confronti di una disciplina severa e affascinante come la monta andalusa. Già Campione di Spagna di Doma Vaquera e di Alta Scuola in Andalucia, Eduardo risiede attualmente in provincia di Pavia, a Vairano di Vidigulfo. Infatti, nel 1995, in occasione di un viaggio nel nostro paese, Eduardo ha trovato l’amore e ha deciso di trasferirsi in Italia. Siamo andati a trovarlo alla Cascina Languria, dove ha allestito un centro nel quale addestra cavalli in Alta Scuola, Vaquera e Attacchi. La struttura dispone anche 62 - DOMA CLASSICA


Una vida entre los caballos DOMA CLASSICA -

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Addestramento

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di un campo di gara regolamentare per gli addestramenti e le prove di equitazione spagnola. Qui si tengono lezioni delle varie discipline spagnole ed è possibile acquistare splendidi esemplari di cavalli andalusi. Ma non è tutto: una visita alla Cascina Languria è anche l’occasione per una bella cena caratteristica. Eduardo, infatti, è anche un ottimo cuoco, profondo conoscitore delle tradizioni culinarie spagnole. E così, tra una portata e l’altra, abbiamo fatto una bella chiacchierata con il Maestro. Eccola per voi:

DC: C’è molta differenza nel mondo equestre tra Italia e Spagna? EJB: Come tra la notte e il giorno! L’Italia, a livello generale, non ha la tradizione e la cultura del cavallo tipica degli spagnoli. In Spagna esistono regole ferree e tradizioni che regolano la doma del cavallo iberico. Qui, ognuno crede di essere un maestro. Io a 60 anni non ho ancora finito di imparare, e vedo invece ragazzi di 20 anni che credono di sapere tutto.

Doma Classica: Secondo te, a colpo d’occhio, quali sono le caratteristiche di un buon cavallo? E.J.Buzon: Un buon dorso, un collo non troppo grande né troppo piccolo, ma flessibile, in modo che il cavallo possa sia allungare che distendere, e una buona groppa, che è il “motore” del cavallo. DC: Qual è l’allenamento-tipo del cavallo in base alla tua lunga esperienza? EJB: Ritengo utile svolgere sempre 15-20 minuti al giorno di lavoro alternato: un giorno lavoro in piano, il giorno dopo lavoro alla corda. L’importante è lasciare che il cavallo esca dal lavoro “in allegria”, senza stancarlo, perché non prenda in odio il lavoro ma lo consideri come un gioco. Non bisogna mai fare uscire il cavallo dalla pista stanco o stremato, perché così la volta dopo ci entrerà volentieri. Estremamente importante, poi, è applicare molta doma di base al cavallo, cioè il lavoro in piano: passo, trotto, galoppo, transizioni, spalla in dentro. Avere un cavallo che vada sempre in avanti. La doma di base è importantissima nella costruzione di un buon cavallo. Mi piace riassumere il concetto con questa filastrocca: “Un cavallo ben domato sarà sempre ben trottato, un cavallo ben trottato sarà sempre ben galoppato, un cavallo ben galoppato sarà sempre un cavallo ben domato” DOMA CLASSICA -

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Addestramento

I gioielli dell’allevamento:

A

lla Cascina Languria si possono trovare numerosi esemplari di pura razza spagnola. Quelli che qui presentiamo sono i “gioielli” dell’allevamento. Iberico XXVI (P.R.E. - 2009) Maschio intero. Colore Baio. Medaglia di Bronzo al concorso morfologico Equinova 1999. Domato in Alta Scuola. Passo spagnolo, passage, piaffer, trotto in estensione, cambi di galoppo. Mejicano XIII (P.R.E. - 2005) Colore baio. Maschio intero. Domato in Alta Scuola. Ottimi passo spagnolo, passage, piaffer, trotto in estensione, cambi di galoppo. Hancendado II (P.R.E. - 2006) Maschio intero. Colore Grigio. Addestrato agli attacchi e Alta Scuola. Passo spagnolo, passage, piaffer, trotto in estensione, cambi di galoppo. Charro VI (P.R.E. - 2008) Maschio Intero. Colore Grigio. Domato in Alta Scuola e attacchi. Ottimi passo spagnolo, passage, piaffer, trotto in estensione, cambi di galoppo. Triunfo (P.R.E. - 2010) Maschio intero. Colore Baio. Domato in Alta Scuola. Buon passo spagnolo, passage, piaffer, trotto in estensione, cambi di galoppo. Durky (P.R.E. - 2007) Maschio intero. Colore Perla Isabella. Alta Scuola. Passo spagnolo, passage, piaffer, trotto in estensione. Travieso II (P.R.E. - 2004) Maschio intero. Colore Baio. Alta Scuola. Passo spagnolo, passage, piaffer, trotto in estensione, cambi di galoppo.

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DC: Come vedi l’attuale situazione dell’allevamento? EJB: Purtroppo la crisi colpisce tutti, sia in Italia che in Spagna. Prima un cavallo buono o mediocre si vendeva sempre, ora invece un cavallo si vende solo se è veramente buono, se è mediocre non si vende più. Ma va anche detto che su 30 cavalli venduti, solo 4-5 sono davvero buoni… In Spagna, si sa, sono molto gelosi dei propri cavalli, ma se prima esportavano soprattutto cavalli discreti, ora invece il cavallo buono si può trovare, ovviamente al prezzo giusto, in modo più semplice rispetto al passato. Anche questo è un risvolto della crisi. Inoltre, i caval-


li complicati oggi non si vendono più: la gente vuole solo cavalli finiti e domati, essendo rimasta scottata da allevatori che vendevano cavalli discreti al prezzo di un ottimo cavallo… DC: Quali sono le principali differenze nei movimenti del cavallo spagnolo rispetto alle altre razze? EJB: Il cavallo spagnolo ha un’incredibile flessibilità, soprattutto nel passage, nel piaffer; avendo morfologicamente una spalla alta è più facilitato nelle figure, perché il movimento va verso l’alto. I cavalli tedeschi o olandesi, invece, hanno un movimento in avanti e non verso l’alto, quindi sono più facilitati nel passo e

nel trotto allungato, dove il cavallo spagnolo è carente. Il cavallo spagnolo ha quindi difficoltà nel passo (fa fatica, passo corto) e nelle figure allungate, dato che ha un collo importante, massiccio, quindi non può allungarsi ma deve alzarsi (4 dita di collo sono come 2-3 spanne di passo). Viceversa, avendo una buona groppa, il cavallo spagnolo ha molto “motore”, che unito alla spalla alta fa in modo che le figure come piaffer e passage siano molto più flessibili, cadenzate, alte e sottolineate rispetto ai cavalli tedeschi o olandesi. DC: Oltre a proseguire le tue attività qui al centro di Cascina Languria, hai qualche progetto interessante da svelarci? DOMA CLASSICA -

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Addestramento

EJB: Uno molto interessante è lo stage per cavalieri che stiamo organizzando in associazione con la Federazione ippica Andalusa, con il presidente Baena e degli istruttori, per poter rilasciare un diploma, in vari livelli, ai cavalieri italiani, siglato direttamente dalla Federazione spagnola. DC: Tu hai domato oltre 400 cavalli nella tua lunga carriera. Ce ne sono di speciali che ti sono entrati nel cuore più degli altri? EJB: Sì, sono tre: Feriante, Descarado (Escalera) e Abelardo. Sono i miei cavalli del cuore. Feriante imparava tutto al volo: faceva un esercizio e il giorno dopo era come se non avesse mai fatto altro in vita sua... Una volta è stato ricoverato in clinica e il veterinario che lo aveva in cura non lo aveva mai visto prima, ma osservando i suoi atteggiamenti mi disse subito che doveva essere un cavallo intelligentissimo. Era vero. Descarado era un cavallo sempre sicuro di sé. Faceva splendidamente sia arie alte che arie basse con

la stessa facilità e non si confondeva in nessun esercizio. L’avevo preso a 3 anni ed è rimasto con me fino ai 12, quando purtroppo è morto di colica per aver mangiato un sacco di avena dopo essere scappato dal box. Che sfortuna! E infine, a completare il mio trio di cavalli speciali, c’è Abelardo. È arrivato in Italia con un fratello, che era già stato venduto. Il commerciante spagnolo aveva detto che se volevano l’altro cavallo dovevano prendersi anche Abelardo. Appena arrivato in Italia l’ho visto e non l’ho voluto più vendere io, Abelardo! Un giorno ero in box a pulire il beverino, mi è venuto un mancamento e stavo per svenire. Abelardo ha capito la situazione e mi ha messo il collo sotto il braccio per sostenermi e non farmi cadere. Poi mi ha portato verso l’uscita del suo box dove mi hanno preso. Da allora abbiamo un’affinità speciale, gli manca soltanto la parola. O forse sono io che non ho ancora imparato a parlare come un cavallo! A cura della Redazione

Cascina Languria: formazione di Alta Scuola

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el Campo Scuola alla Cascina Languria, Eduardo Jimenez Buzon tiene quotidianamente lezioni individuali di doma classica, vaquera, attacchi e addestramento alla carrozza. La struttura organizza poi stage sia nella propria sede sia in trasferta, in altri maneggi. Questi stage rappresentano momenti di approfondimento delle tecniche più avanzate nell’Alta Scuola Andalusa. La filosofia del Centro porta a seguire tutto il percorso formativo del cavallo e del cavaliere, dalla doma fino agli esercizi più elaborati e difficili: tanto il cavaliere più esperto quanto chi si avvicina per la prima volta all’affascinante

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mondo dell’equitazione spagnola troverà in Eduardo una guida attenta e meticoloso. Disciplina, rigore, rispetto dell’animale e, soprattutto, un amore assoluto per il cavallo sono per questo Centro i pilastri del modo di insegnare la monta Andalusa. E tra le proposte, anche spettacoli di equitazione andalusa in tutta Italia, forti di una consolidata esperienza che ha fatto di Eduardo Jimenez Buzon un saldo riferimento per la monta spagnola a livello europeo. Per qualsiasi informazione, potete contattare il Centro di Cascina Languria allo 0382 614861, (Cell. 335 8010681) oppure via e-mail scrivendo a info@eduardojb.com.



Prodotto ai raggi X - a cura della redazione

Helen X-Prestige il cavallo

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ringrazia


La sella x-Prestige Helen è stata sviluppata con e per la campionessa tedesca Langehanenberg

U

na delle amazzoni di maggior successo degli ultimi anni ha scelto di utilizzare un prodotto italiano di alto livello e ha contribuito al suo sviluppo. Scopriamo perché. Come ha scoperto Prestige? Durante il campionato tedesco, un mio amico, il cavaliere Carsten Otto Nagel, mi ha parlato di Prestige e del fatto che montava con le loro selle da molti anni. È sempre stato molto soddisfatto della qualità di questi prodotti e della morbidezza dei pellami. Carsten mi ha inoltre riferito che Prestige stava cercando un nuovo testimonial per il dressage. Dopo in paio di giorni sono stata contattata dal signor Bernd Carstens, l’agente tedesco di Prestige per il nord della Germania. Dopo tale conversazione ho incontrato i responsabili di Prestige in Italia e così “la storia iniziò”.

X-Prestige Helen: un telaio di profondità mai vista

L

a sella Prestige Helen si contraddistingue per una struttura altamente innovativa. Infatti, il nuovo telaio è più profondo di ogni altro telaio Prestige e pone il cavaliere in profondità nel seggio senza però bloccarne i movimenti. La sella dispone dell’ X-Technology. Le membrane elastiche integrate in prossimità degli ischi rendono il seggio estremamente morbido.

Anche i cuscini sono nuovi e sono costruiti con un materiale a nido d’ape combinato con una spugna morbida. Tali cuscini anatomicamente conformati garantiscono una massima libertà di movimento al muscoli del trapezio. La sella Prestige Helen è disponibile nelle misure di seggio: 16”-17”-18”; l’apertura di garrese varia da 29 a 37.

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Prodotto ai raggi X

Puoi raccontarci cos’ha di particolare la sella Prestige Helen? Questa nuova sella mi è piaciuta sin dall’inizio: l’ho trovata subito molto confortevole. La pelle è incredibilmente morbida. I tecnici di Prestige mi hanno riferito che si tratta di una sella al 100% nuova: per esempio, il telaio è più profondo di ogni altro telaio Prestige. Grazie alla X-Technology con le membrane elastiche integrate in prossimità degli ischi, il seggio è estremamente morbido. Anche i cuscini sono nuovi e sono costruiti con un materiale a nido d’ape combinato con una spugna morbida. Il risultato ottenuto è una riduzione dello spessore dei cuscini e l’ef-

Che bel Palmares per Helen Langehanenberg!

D

i seguito alcuni successi recenti della campionessa tedesca:

• Medaglia d’argento nel dressage a squadre ai Campionati Europei di Rotterdam nel 2011 • Medaglia d’argento a squadre alle Olimpiadi di Londra nel 2012 • Medaglia d’oro a squadre ai campionati Europei di Herning 2013 • 1° posto alla finale di Reem Acra FEI World Cup di Goeteborg 2013 • 1° posto alla finale del CDIO di Aachen nel settembre 2013

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fetto “close contact” è veramente molto apprezzabile. La sella Prestige Helen è disponibile in cuoio liscio, doppiata in morbido vitello con doppia oleatura o doppiata in cuoio lux. Anche i sottoquartieri sono doppiati per una morbidezza incredibile ed un migliore contatto. Cos’è veramente importante per lei in una sella? La sella è un elemento estremamente importante per me, ma specialmente per i miei cavalli. Prima di tutto deve rispettare la loro morfologia. Per ottenere alte prestazioni i cavalli devono potersi muovere il più liberamente possibile e la sella non dovrebbe in alcun caso disturbarli. Prestige è all’avanguardia nello studio dell’anatomia dei cavalli: ho sentito che collaborano con università e veterinari. Tutte le loro selle possono essere fatte su misura. Il telaio realizzato in materiali sintetici compositi è estremamente leggero e può sempre essere modificato nell’apertura di garrese per vestire le diverse morfologie di cavalli. Una sella deve inoltre pormi nella giusta posizione e farmi sentire tutti i movimenti del mio cavallo. La sella Prestige Helen mi mette veramente “in profondità” nel seggio senza disturbare in alcun modo i miei cavalli. Quali vantaggi vede in Prestige? Prestige è una azienda leader nella ricerca e nello sviluppo di nuove tecnologie e idee per il benessere del cavallo e per il comfort e la sicurezza del cavaliere.




Il rettangolo

Tecnica

Il campo gara del dressage ha degli strani simboli... impariamo a conoscere le lettere e le loro posizioni

L

e gare possono svolgersi all’aperto o al chiuso, su un terreno che deve essere piano, ben livellato e ben delimitato. Le dimensioni del rettangolo sono normalmente di 60x20 m oppure di 40x20 m. Eccezionalmente, per i Concorsi al chiuso, quando le dimensioni del maneggio non consentono la misura regolamentare di 60x20 m, è consentito effettuare il Concorso in un rettangolo con il lato lungo di dimensione minore, ma comunque non inferiore a 56 metri. Nei rettangoli di dimensione inferiori a 20x60 m non sarà possibile effettuare categorie freestyle. Queste distanze vengono prese all’interno della recinzione che possibilmente deve essere separata dal pubblico di almeno 15 metri. La recinzione deve essere alta 30 cm circa. La parte di recinzione che chiude l’ingresso in A (vedi schema) deve essere formata da un elemento mobile lungo 2 metri circa. Deve essere previsto un servizio di apertura e chiusura del rettangolo in corrispondenza dell’ingresso in A durante la prova di ogni singolo concorrente. Nelle riprese fino a livello M senza montepremi in denaro dei concorsi nazionali, con particolare riguardo ai concorsi didattici, formativi o di crescita, durante la gara il rettangolo potrà essere lasciato aperto in corrispondenza dell’ingresso in A, con sistema ad imbuto o similare (in analogia a quanto applicato nelle prove di addestramento dei concorsi di completo). Nei campi gara le cui dimensioni esterne al rettangolo non ren-

dono pratico o possibile eseguire il giro intorno al campo gara, ai cavalieri sarà consentito di entrare nel rettangolo prima che la campana sia suonata. Il cavaliere potrà iniziare la prova direttamente da dentro il rettangolo, dopo il suono della campana. La ripresa si considera iniziata non appena il cavaliere taglia in A procedendo sulla linea di centro. Le lettere all’e-

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Tecnica

Campo Gara 20x40 m

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linea di quarto

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linea di centro

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Campo Gara 20x60 m

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sterno della recinzione devono essere poste a circa 30 cm dalla stessa, devono essere chiaramente indicate e dell’altezza di 70 cm circa. Si raccomanda di porre un segno sulla recinzione all’altezza della relativa lettera, che ne permetta l’identificazione. Le lettere sono posizionate come da disegno. È raccomandabile programmare un intervallo di circa 10 minuti dopo il passaggio di 8 o 9 concorrenti, sia che si tratti di un terreno erboso, sia sabbioso, per il ripristino delle condizioni migliori del terreno. Se la prova si svolge al chiuso, le recinzioni del rettangolo non sono obbligatorie ove le dimensioni non corrispondono al limite minimo ed in tal caso le lettere potranno essere poste sulle pareti. Disposizione delle giurie Nel caso di Giuria composta da tre Giudici, essi possono essere così dislocati: H-C-M, H-C-B, E-C-M, posti all’esterno del lato corto e del lato lungo, da 3 a 5 m di distanza dalle rispettive lettere. Il Presidente (C) è dislocato nel prolungamento della linea mediana; gli altri due Giudici a 2,50 m all’interno della linea del prolungamento dei lati lunghi. Se composta da 5 Giudici, i due aggiunti devono essere posti sui due lati lunghi all’altezza delle lettere E, B, da 3 a 5 m di distanza dalle rispettive lettere. Possibilmente una cabina separata deve essere a disposizione di ciascun Giudice, rialzata di 0,50 m rispetto al terreno, per permettere ai Giudici di avere una buona visione del rettangolo. Nei prossimi numeri vedremo le varie figure e le tecniche per affrontarle all’interno del rettangolo di gara, ma una buona conoscenza delle lettere dell’arena è fondamentale... Estratto del Regolamento FISE

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Allevamento del Mese

Equisport Beretta L’

azienda si estende su una superficie di 5000

di cavalli in alta scuola che hanno dato mostra di

metri quadrati coperti, dove sono distribuiti

sé nelle varie manifestazioni, spettacoli equestri,

70 box per i cavalli. All’esterno dispone di ampi

fiere cavalli. I puledri discendono da PRE e lusitani

paddock e anche di un laghetto artificiale.

con una naturale predisposizione al Dressage e

Equisport Beretta soddisfa le varie esigenze con

all’Alta Scuola.

una scelta sempre costante di oltre 300 cavalli di varie razze del proprio allevamento: PRE, Lusitani, Argentini, Frisoni, Quarter Horse, Paint Horse, Appaloosa, Pony Shetland e mini Pony Shetland. Allevamento da oltre vent’anni Attività principale della Società Agricola di Pasquale ed Angelo Beretta è l’allevamento di cavalli da sport di razze da sella, razze da salto, razze da tiro e attacchi. Allevamento in particolar modo di PRE e Razza Lusitana. Un’esperienza più che ventennale nel settore del cavallo spagnolo e lusitano ha consentito di iniziare a produrre propri soggetti che riportino il bagaglio genetico

Equisport Beretta Strada Provinciale Francesca, 44 - Spirano, 24050 (BG) - Tel.: +39 035 877 246 - Mob: +39 335 52 16 919 Fax: +39 035 877 781 - E-mail: info@equisportberetta.it - www.equisportberetta.it 78 - DOMA CLASSICA



Anticipazioni

Sul prossimo numero visibile online sul sito www.DomaClassica.it

Intervista a Angel Cid Camas

Reportage: Vision 2014

Tecnica Veterinaria

Stage con il Jinete della Real Escuela Andaluza del Arte Ecuestre

Dietro le quinte del Gala d’Oro serale di Fieracavalli Verona

I problemi molte volte sottovalutati della scuderizzazione

e molto altro ancora su personaggi, concorsi, tecnica, genetica...

Scopritelo sul prossimo numero

doma classica

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Direttore Responsabile: Andrea Comini Progetto grafico: Lorenzo Sasso Foto di copertina: Melis Yalvac Fotografie: Sara Baroni, Melis Yalvac, Armando Tameni, FEI Catalogue, Archivi Prestige Italia Hanno collaborato a questo numero Francesca Sardo, Armando Tameni, Uaipre, AICL, AAEE, Master del Cavallo Iberico, Prestige Italia, Equisport Beretta Traffico pubblicità Redazione - info@DomaClassica.it Tel. +39.0371.675491 - Fax +39.0371.422192

Direttore marketing Patrizia Veronese - cell. 338.3564293 Commerciale@DomaClassica.it Sede legale e redazione Via Gera d’Adda, 5 - 26900 Lodi - Italia Tel. +39.0371.675491 - Fax +39.0371.422192 info@DomaClassica.it - www.DomaClassica.it Stampa: ISEP S.r.l. - Via Lucrezio Caro, 38 - 00193 Roma Doma Classica Pubblicazione mensile digitale Numero Zero - Novembre 2014 www.DomaClassica.it




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