Presidente
Adolfo URSO
urso@ farefuturofondazione.it
Presidente onorario
Gianfranco FINI
fini@ futurofondazione.it
Segretario amministrativo
Rosario CANCILA
cancila@farefuturofondazione.it
Consiglio dei revisori Gianluca BRANCADORO, Giovanni LANZILLOTTA
Consiglio di fondazione
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Segreteria organizzativa fondazione Farefuturo Via del Seminario 113, 00186 Roma - tel. 06 40044130 - fax 06 40044132 info@farefuturofondazione.it
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Trimestrale della Fondazione Farefuturo Nuova serie anno VII - n. 4 - ottobre/dicembre - Euro 12 Direttore Adolfo Urso
Nuova serie Anno VII - Numero 4 - ottobre/dicembre 2012
Rosario CANCILA, Emilio CREMONA, Federico EICHBERG, Ferruccio FERRANTI, Gianfranco FINI, Giancarlo LANNA, Emiliano MASSIMINI, Giancarlo ONGIS, Roberto PASCA DI MAGLIANO, Pietro PICCINETTI, Gianmaria SPARMA, Pierluigi SCIBETTA, Adolfo URSO
Poste italiane S.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - 70% /Roma/Aut. N. 140/2009
L’altro modo di fare politica
Farefuturo è una fondazione di cultura politica, studi e analisi sociali che si pone l’obiettivo di promuovere la cultura delle libertà e dei valori dell’Occidente e far emergere una nuova classe dirigente adeguata a governare le sfide della modernità e della globalizzazione. Essa intende accrescere la consapevolezza del patrimonio comune, di cultura, arte, storia e ambiente, con una visione dinamica dell’identità nazionale, dello sviluppo sostenibile e dei nuovi diritti civili, sociali e ambientali e, in tal senso, sviluppare la cultura della responsabilità e del merito a ogni livello. Farefuturo si propone di fornire strumenti e analisi culturali alle forze del centrodestra italiano in una logica bipolare al fine di rafforzare la democrazia dell’alternanza, nel quadro di una visione europea, mediterranea e occidentale. Essa intende operare in sinergia con le altre analoghe fondazioni internazionali, per rafforzare la comune idea d’Europa, contribuire al suo processo di integrazione, affermare una nuova e vitale visione dell’Occidente. La fondazione opera a Roma, Palazzo Serlupi Crescenzi, via del Seminario 113. Èun’organizzazione aperta al contributo di tutti e si avvale dell’opera tecnico-scientifica e dell’esperienza sociale e professionale del Comitato promotore e del Comitato scientifico. Il Comitato dei benemeriti e l’Albo dei sostenitori sono composti da coloro che ne finanziano l’attività con donazioni private.
2012 L’altro modo di fare politica
SOMMARIO NUOVA SERIE ANNO VII - NUMERO 4 - OTTOBRE/DICEMBRE 2012
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La fondazione intende contribuire a costruire l’Italia di domani, promuovere gli ideali della libertà e far emergere una nuova classe dirigente adeguata a governare le sfide della modernità e della globalizzazione. Sua mission è sviluppare la cultura della responsabilità, della legalità e del merito a ogni livello e accrescere la consapevolezza di un patrimonio comune fatto di arte, storia, letteratura e bellezza. Farefuturo è una sfida per costruire una cittadinanza del Ventunesimo secolo in cui l’appartenenza alla Nazione sia un atto volontario di amore verso il Paese nel quale si è nati o che si è scelto per patria; per affermare una laicità positiva, combattendo il nichilismo del relativismo culturale e morale. È una scommessa per promuovere una cultura dei diritti umani e della dignità della persona, come simbolo e obiettivo delle relazioni internazionali.
L’altro modo di fare politica L’Italia è al fronte: la salveremo solo con le idee - 1 ADOLFO URSO - EDITORIALE
Astrid, perché l’Italia ha bisogno di think tank liberi e moderni - 142 FRANCO BASSANINI
La vitalità di Magna Carta nel cammino delle idee - 8 GAETANO QUAGLIARIELLO
Attraverso gli anni, una casa per rilanciare i moderati - 150 SERGIO MARCHI
Farefuturo: dobbiamo tornare a giocare un ruolo importante - 18 LUIGI DI GREGORIO
Charta minuta, una palestra di dialogo - 156 PIETRO URSO
L’European Ideas Network per affrontare la sfida europea - 28 GUILLERMO MARTINEZ CASAÑ
L’eterna promessa di un’economia verde - 166 ENRICO CANCILA
PensAR e Farefuturo, questione di obiettivi comuni - 34 DUILIO FERLAT
Farefuturo in onda - 174
Symbola, una visione integrale della qualità - 38 FABIO RENZI
La fondazione Free, che ha messo in Rete i think tank di centrodestra - 182 RODOLFO RIDOLFI
Dove gli interessi particolaristici diventano collettivi - 44 ANDREA URSO
CRONOLOGIA
FareitaliaMag, uno strumento agile di analisi e confronto - 52 DOMENICO NASO Non c’è (Fare)futuro senza giovani - 60 GIOVANNI BASINI Mezzogiorno Europa, per un Sud competitivo e moderno - 70 UMBERTO RANIERI Investire in capitale umano: subito! - 76 ROBERTO PASCA DI MAGLIANO Sedici anni sulla via del XXI secolo - 110 FEDERICO EICHBERG Per non mandar perduto un percorso lungo vent’anni - 118 GENNARO MALGIERI Un pezzo della nostra storia - 124 PAOLO QUERCIA Le nostre partnership in Italia, in Europa, nel mondo - 138
Le attività di Farefuturo 2007-2012 Eventi, convegni, seminari - 5 Pubblicazioni - 78 Formazione - 91 Le attività dell’Osservatorio Parlamentare 1996-2006 Eventi, convegni, seminari - 109 Pubblicazioni - 183 Formazione - 190 Charta minuta I numeri di Charta minuta - 201
LE ATTIVITA’ Formazione e ricerca Farefuturo crede nei giovani e organizza corsi e scuole di formazione per contribuire a far crescere una nuova classe dirigente; elabora ricerche, rapporti annuali e working paper sui temi cruciali di politica sociale e internazionale, di economia, ambiente, scienza e tecnologia. Seminari e convegni La fondazione organizza seminari, conferenze e forum di discussione sulle grandi sfide del futuro - dall’innovazione tecnologica allo sviluppo sostenibile, alle nuove governance economiche - con l’obiettivo di delineare una chiara visione della Nazione nell’epoca della globalizzazione.
Editoria Farefuturo edita la rivista a struttura monografica Charta minuta, strumento di approfondimento, proposta politica e provocazione culturale. Pubblica anche le collane editoriali Saggi e ricerche e Interventi, in collaborazione con Marsilio Editori, e Quaderni, in collaborazione con Rubbettino. Web La Fondazione ha un proprio sito (www.farefuturofondazione.it), sul quale pubblica appuntamenti, notizie, documenti, paper di analisi e teoria. Collabora inoltre con il magazine online dell’associazione Fareitalia (www.fareitaliamag.it), guida ragionata e commentata al panorama delle principali notizie di politica nazionale ed estera, attualità e cultura.
PARTNERSHIP Farefuturo aderisce all’European Ideas Network e opera in sinergia con fondazioni, sia nazionali che internazionali, che fanno riferimento a un analogo orizzonte valoriale, cercando di individuare soluzioni condivise ai principali problemi dell’agenda politica italiana, europea e mondiale. In Italia Sul piano nazionale la Fondazione collabora con altri istituti di cultura politica, condividendo progetti per realizzare le grandi riforme e modernizzare il Paese. Tra questi: Magna Carta, Glocus, Liberal, Freefoundation, Symbola, Fondazione Craxi, La Versiliana, Città Nuove e ItalianiEuropei, fondazione con cui organizza ogni anno l’appuntamento dei “Dialoghi asolani”, un workshop dedicato ai grandi temi della politica nazionale e della società. Sul piano universitario, Farefuturo ha stretto un accordo di collaborazione con la facoltà di Scienze politiche dell’Università statale “La Sapienza”. In Europa Farefuturo aderisce al Ppe e collabora, a livello europeo, con altre fondazioni che si riconoscono nella cultura popolare. Tra le altre, la tedesca Konrad Adenauer - con la quale ha organizzato una serie di workshop da cui ha preso vita una collana di pubblicazioni -, la spagnola FAES - il cui presidente, José Maria Aznar, ha partecipato anche all’atto fondativo di Farefuturo -, la fondazione rumena Democratico-Cristiana e l’azera Association for Civil Society Development in Azerbaigian . Nel mondo Farefuturo ha un programma di intensa attività con la Fondazione argentina PensAR e collabora con le omologhe fondazioni conservatrici statunitensi.
Direttore Adolfo Urso urso@farefuturofondazione.it Direttore responsabile Pietro Urso direttorecharta@gmail.com In redazione Domenico Naso naso@chartaminuta.it Collaboratori: Roberto Alfatti Appetiti, Giovanni Basini, Stefano Basilico, Rodolfo Bastianelli, Simona Bottoni, Luciano Capone, Rosalinda Cappello, Pasquale Giordano, Silvia Grassi, Matteo Laruffa, Giuseppe Mancini, Matteo Mannello, Cecilia Moretti, Alessandro Mulieri, Giuseppe Pennisi, Paolo Quercia, Antonio Rapisarda, Giampiero Ricci, Adriano Scianca, Francesca Siciliano, Angelica Stramazzi, Bruno Tiozzo, Michele Trabucco, Caterina Zanirato. Direzione e redazione Via del Seminario, 113 - 00186 Roma Tel. 06/40044130 - Fax 06/40044132 E-mail: direttorecharta@gmail.com Segreteria di redazione redazione@chartaminuta.it Grafica ed impaginazione Giuseppe Proia Editrice Charta s.r.l. Abbonamento annuale € 60, sostenitore da € 200 Versamento su c.c. bancario , Iban IT88X0300205066000400800776 intestato a Editrice Charta s.r.l. C.c. postale n. 73270258 Registrazione Tribunale di Roma N. 419/06
Amministratore unico Silvia Rossi Tipografia Tipografica-Artigiana s.r.l. - Roma Ufficio abbonamenti Domenico Sacco
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La fondazione intende contribuire a costruire l’Italia di domani, promuovere gli ideali della libertà e far emergere una nuova classe dirigente adeguata a governare le sfide della modernità e della globalizzazione. Sua mission è sviluppare la cultura della responsabilità, della legalità e del merito a ogni livello e accrescere la consapevolezza di un patrimonio comune fatto di arte, storia, letteratura e bellezza. Farefuturo è una sfida per costruire una cittadinanza del Ventunesimo secolo in cui l’appartenenza alla Nazione sia un atto volontario di amore verso il Paese nel quale si è nati o che si è scelto per patria; per affermare una laicità positiva, combattendo il nichilismo del relativismo culturale e morale. È una scommessa per promuovere una cultura dei diritti umani e della dignità della persona, come simbolo e obiettivo delle relazioni internazionali.
L’altro modo di fare politica L’Italia è al fronte: la salveremo solo con le idee - 1 ADOLFO URSO - EDITORIALE
Astrid, perché l’Italia ha bisogno di think tank liberi e moderni - 142 FRANCO BASSANINI
La vitalità di Magna Carta nel cammino delle idee - 8 GAETANO QUAGLIARIELLO
Attraverso gli anni, una casa per rilanciare i moderati - 150 SERGIO MARCHI
Farefuturo: dobbiamo tornare a giocare un ruolo importante - 18 LUIGI DI GREGORIO
Charta minuta, una palestra di dialogo - 156 PIETRO URSO
L’European Ideas Network per affrontare la sfida europea - 28 GUILLERMO MARTINEZ CASAÑ
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Le attività di Farefuturo 2007-2012 Eventi, convegni, seminari - 5 Pubblicazioni - 78 Formazione - 91 Le attività dell’Osservatorio Parlamentare 1996-2006 Eventi, convegni, seminari - 109 Pubblicazioni - 183 Formazione - 190 Charta minuta I numeri di Charta minuta - 201
LE ATTIVITA’ Formazione e ricerca Farefuturo crede nei giovani e organizza corsi e scuole di formazione per contribuire a far crescere una nuova classe dirigente; elabora ricerche, rapporti annuali e working paper sui temi cruciali di politica sociale e internazionale, di economia, ambiente, scienza e tecnologia. Seminari e convegni La fondazione organizza seminari, conferenze e forum di discussione sulle grandi sfide del futuro - dall’innovazione tecnologica allo sviluppo sostenibile, alle nuove governance economiche - con l’obiettivo di delineare una chiara visione della Nazione nell’epoca della globalizzazione.
Editoria Farefuturo edita la rivista a struttura monografica Charta minuta, strumento di approfondimento, proposta politica e provocazione culturale. Pubblica anche le collane editoriali Saggi e ricerche e Interventi, in collaborazione con Marsilio Editori, e Quaderni, in collaborazione con Rubbettino. Web La Fondazione ha un proprio sito (www.farefuturofondazione.it), sul quale pubblica appuntamenti, notizie, documenti, paper di analisi e teoria. Collabora inoltre con il magazine online dell’associazione Fareitalia (www.fareitaliamag.it), guida ragionata e commentata al panorama delle principali notizie di politica nazionale ed estera, attualità e cultura.
PARTNERSHIP Farefuturo aderisce all’European Ideas Network e opera in sinergia con fondazioni, sia nazionali che internazionali, che fanno riferimento a un analogo orizzonte valoriale, cercando di individuare soluzioni condivise ai principali problemi dell’agenda politica italiana, europea e mondiale. In Italia Sul piano nazionale la Fondazione collabora con altri istituti di cultura politica, condividendo progetti per realizzare le grandi riforme e modernizzare il Paese. Tra questi: Magna Carta, Glocus, Liberal, Freefoundation, Symbola, Fondazione Craxi, La Versiliana, Città Nuove e ItalianiEuropei, fondazione con cui organizza ogni anno l’appuntamento dei “Dialoghi asolani”, un workshop dedicato ai grandi temi della politica nazionale e della società. Sul piano universitario, Farefuturo ha stretto un accordo di collaborazione con la facoltà di Scienze politiche dell’Università statale “La Sapienza”. In Europa Farefuturo aderisce al Ppe e collabora, a livello europeo, con altre fondazioni che si riconoscono nella cultura popolare. Tra le altre, la tedesca Konrad Adenauer - con la quale ha organizzato una serie di workshop da cui ha preso vita una collana di pubblicazioni -, la spagnola FAES - il cui presidente, José Maria Aznar, ha partecipato anche all’atto fondativo di Farefuturo -, la fondazione rumena Democratico-Cristiana e l’azera Association for Civil Society Development in Azerbaigian . Nel mondo Farefuturo ha un programma di intensa attività con la Fondazione argentina PensAR e collabora con le omologhe fondazioni conservatrici statunitensi.
Direttore Adolfo Urso urso@farefuturofondazione.it Direttore responsabile Pietro Urso direttorecharta@gmail.com In redazione Domenico Naso naso@chartaminuta.it Collaboratori: Roberto Alfatti Appetiti, Giovanni Basini, Stefano Basilico, Rodolfo Bastianelli, Simona Bottoni, Luciano Capone, Rosalinda Cappello, Pasquale Giordano, Silvia Grassi, Matteo Laruffa, Giuseppe Mancini, Matteo Mannello, Cecilia Moretti, Alessandro Mulieri, Giuseppe Pennisi, Paolo Quercia, Antonio Rapisarda, Giampiero Ricci, Adriano Scianca, Francesca Siciliano, Angelica Stramazzi, Bruno Tiozzo, Michele Trabucco, Caterina Zanirato. Direzione e redazione Via del Seminario, 113 - 00186 Roma Tel. 06/40044130 - Fax 06/40044132 E-mail: direttorecharta@gmail.com Segreteria di redazione redazione@chartaminuta.it Grafica ed impaginazione Giuseppe Proia Editrice Charta s.r.l. Abbonamento annuale € 60, sostenitore da € 200 Versamento su c.c. bancario , Iban IT88X0300205066000400800776 intestato a Editrice Charta s.r.l. C.c. postale n. 73270258 Registrazione Tribunale di Roma N. 419/06
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L’Italia è al fronte: la salveremo solo con le idee di Adolfo Urso* In questo volume non c’è solo un pezzo di storia del nostro Paese, ma un modo di intendere la politica che è ben diverso da quello che emerge dalla cronaca degli ultimi mesi. La politica fatta di idee e di progetti, aperta al mondo e all’innovazione, che si confronta sui programmi e costruisce le classi dirigenti, nell’obiettivo di perseguire il bene comune e comunque innanzitutto l’interesse generale. La politica che aveva fatto sognare e sperare in una nuova Italia, nel cambiamento e nel rinnovamento; la politica delle riforme che si è arenata nel pantano della conservazione, dei veti e degli interessi, ma che va assolutamente perseguita, oggi più che mai, in questa ultima fase di legislatura e tanto più nella prossima, chiunque vinca le elezioni. Non si tratta di meri ricordi, per quanto belli essi siano, né di un’antologia sull’impegno di una generazione politica, ma di un modo di essere che contraddistingue sempre chi agisce per cambiare e non per arraffare, sulla base di studi e di analisi, libri, riviste, meeting, seminari e corsi. Quella che con una parola dal sapore antico si definisce semplicemente “cultura politica”. Oltre tre lustri di iniziative per realizzare una destra moderna, liberale, europea, aperta e tollerante, soprattutto riformista e innovativa, che potesse contribuire all’evoluzione politica del Paese e a incidere nel processo di modernizzazione. Una destra fatta di valori e di programmi che non si sentisse mai figlia di un dio minore, consapevole che occorre sempre confrontarsi con il presente ma sulla base di una prospettiva, di una visione e quindi di un progetto. Una destra che sapesse esprimere una classe dirigente capace di realizzare un modello di governo diverso e migliore di quello della Prima Repubblica. Non è ancora tempo di bilanci, sarebbero forse oggi troppo magri; è nuovamente tempo di costruire, come e più di quando cominciammo il cammino che poi portò alla destra di governo. La sede di questo laboratorio, oggi fondazione Farefuturo, è in una dimora storica a poche decine di metri da quella via del Pantheon in cui sorse, alla fine del ’92, il Comitato promotore di Alleanza Nazionale. Sono passati vent’anni da allora e si apre un’altra stagione politica che ha bisogno di altrettanta visione e di una nuova classe dirigente. 1
L’altro modo di fare politica
Ci sono le energie per farlo, ci sono i giovani, le donne e gli uomini per realizzarlo? È questa la vera scommessa in questi mesi, non tanto per la destra italiana ma per l’Italia in quanto tale. La crisi finanziaria non è solo monetaria, non riguarda l’Euro o la Bce: è la crisi di un modello sociale e politico europeo a fronte di una globalizzazione che necessita di altre istituzioni e di tempi e metodi decisionali diversi. L’Italia è al fronte, sulla linea del Piave, non può cedere perché cadrebbe l’Europa, deve trovare in sé le risorse per agire, come sempre nei momenti più difficili. Ci vuole un grande sforzo di idee, non bastano i numeri.
* Presidente della fondazione Farefuturo
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2007
2007-2012
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2007
L’altro modo di fare politica
2007 n Roma,
15 maggio 2007 Presentazione di Farefuturo Gianfranco Fini celebra la nascita di Farefuturo con José Marìa Aznar. Si dà così ufficialmente il via alle attività del think tank di centrodestra diretto da Adolfo Urso, nato con l’obiettivo di «risvegliare la cultura e i valori di destra». Intervistati dall’editorialista de Il Sole 24 ore Stefano Folli, Fini e Aznar danno vita a un dibattito sui temi della politica internazionale, confrontandosi sul ruolo dell’Europa e sulla necessità di recuperarne la tradizione morale, storica e culturale, avviando una improcrastinabile trasformazione economico-sociale. Al centro degli interventi, tutti improntati a delineare la visione di un’Europa ideale, anche la minaccia del terrorismo, l’immigrazione, la situazione nel Medio Oriente, l’importanza della battaglia delle idee e il bisogno di una svolta culturale.
n Roma, 4 giugno 2007 Giornata di studi sulle politiche internazionali “La lezione di Francia. Sarkozy, l’Italia e l’Europa” La fondazione Farefuturo organizza una giornata di studi per inaugurare l’Osservatorio sulle politiche internazionali che monitora l’evoluzione della destra in Occidente e le proposte e i leader che delineano i nuovi scenari. Sarkozy ha dato il via a una nuova era? Ha rifondato la destra e la politica francese e ha promesso di riformare la Francia e l’Europa. Quali conseguenze e quali prospettive per il centrodestra in Italia? Si confrontano politici, intellettuali, giornalisti, conclusioni del presidente Gianfranco Fini.
n Roma, 3 luglio 2007 Giornata di studi sulle politiche internazionali “Dopo Blair. Cameron e la sfida dei nuovi Conservatori” Dopo l’incontro dedicato al caso francese, Farefuturo organizza un’analoga iniziativa seminariale sul caso inglese. L’incontro, dal titolo “Dopo Blair. Cameron e la sfida dei nuovi Conservatori” prende spunto dall’uscita di scena di Tony Blair il 27 giugno scor-
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L’altro modo di fare politica
so con il passaggio di consegne a Gordon Brown. Il seminario si prefigge di approfondire le proposte di David Cameron, la leadership e il nuovo programma dei Conservatori inglesi. I lavori sono articolati in due sessioni e prevedono la partecipazione di esponenti del mondo della politica, dell’informazione nazionale e internazionale e della cultura. Conclusioni del presidente Gianfranco Fini.
n Roma,
8 Ottobre 2007 Giornata di studi sulle politiche internazionali “La nuova welfare community. Fredrik Reinfeldt e il modello di centrodestra scandinavo” A un anno dalla nascita del nuovo governo svedese, la fondazione Farefuturo organizza il terzo seminario dell’Osservatorio permanente sulle politiche e gli stili comunicativi del centrodestra nel mondo. Il titolo dell’incontro è La nuova welfare community. Fredrik Reinfeldt e il modello di centrodestra scandinavo. Vi si confrontano politici, intellettuali e giornalisti, conclusioni del presidente Gianfranco Fini.
n Roma, 15 Ottobre 2007 Workshop sulla politica internazionale “Scenari di evoluzione dell’alleanza occidentale: l’ipotesi di Grande Alleanza e l’interesse italiano” L’America resta una superpotenza, ma è ormai troppo piccola per sostenere da sola sia il mercato sia la sicurezza globali. Questo è il tema del workshop promosso dalla Fondazione Farefuturo dal titolo “Scenari di evoluzione dell’alleanza occidentale: l’ipotesi di Grande Alleanza e l’interesse italiano”. L’incontro prende spunto dal libro di Carlo Pelanda “La grande alleanza. L’integrazione globale delle democrazie”.
n Roma,
17 ottobre 2007 Presentazione del fascicolo di Charta minuta “E se i verdi andassero a destra?” In occasione della presentazione del nuovo numero di Charta minuta, il mensile di Farefuturo, si tiene il convegno dal titolo “E se i verdi andassero a destra?”. Partecipano: Benedetto Della Vedova, Altero Matteoli, Ermete Realacci, Carlo Ripa di Meana e Adolfo Urso. 6
2007
n Roma, 22 Ottobre 2007 Inugurazione I Corso di formazione Cerimonia di inaugurazione del primo Corso di formazione in “Tecnica legislativa e comunicazione politica” promosso dalla fondazione Farefuturo. Il corso si svolge a Roma presso la sede della fondazione da ottobre 2007 a marzo 2008, con cadenza bisettimanale e per una durata complessiva di 84 ore.
n Roma,
20 novembre 2007 Presentazione del progetto “Fare Italia nel mondo” Il presidente di Farefuturo Gianfranco Fini, il segretario generale Adolfo Urso e il Comitato scientifico a supporto della Fondazione presentano il progetto in preparazione “Fare Italia nel mondo”: un’analisi del ruolo e dell’operato dell’Italia in ambito internazionale, attraverso l’identificazione dei principali interessi nazionali.
n Roma,
27 novembre 2007 Presentazione del progetto “Donne nel Mediterraneo” La fondazione presenta un progetto di studio sul ruolo della donna come “agente di integrazione” all’interno del contesto migratorio, in relazione al proprio nucleo familiare e alla comunità di appartenenza. Un’iniziativa che vede il Mediterraneo come luogo di confronto e di sviluppo per un modello di convivenza positivo per l’Europa e la donna come fulcro e punto di partenza sia del processo integrativo sia di quello identitario. Un progetto di ricerca che nasce con l’obiettivo di fornire alla classe dirigente del Paese gli strumenti per capire come realizzare una vera, concreta ed efficace politica di integrazione e sviluppo, quindi, nel migliore dei modi, un’azione politica efficace nel campo dell’educazione, della famiglia, del lavoro. Intervengono Gianfranco Fini, Adolfo Urso e Franco Frattini.
n Roma,
4 dicembre 2007 Workshop sulla politica e l’immagine che dà di sé “Le sfide dell’antipolitica: le radici della crisi della democrazia italiana” Che cosa si intende per antipolitica? Si svolge in fondazione un workshop a porte chiuse per interrogarsi su questo. Politologi, ana7
L’altro modo di fare politica
di Gaetano Quagliariello *
La vitalità di Magna Carta nel cammino delle idee La fondazione Magna Carta, tra i primi think tank italiani di area liberal conservatrice, nacque nel 2003 all’esito di una riflessione sulla crisi dell'Occidente suscitata dall'abbattimento delle Torri Gemelle. All’epoca esistevano pochissimi “pensatoi” culturali di area. Le prime fondazioni politicamente orientate erano nate in Italia dopo il crollo della prima Repubblica e la crisi dei partiti-cattedrale di stampo novecentesco che l'avevano caratterizzata. Ma la diffusione (e il consolidamento) di centri di elaborazione politica-culturale si è avuta nel nostro Paese soprattutto dall'inizio del decennio scorso a seguito dell’attacco al cuore del mondo occidentale inferto dal terrorismo internazionale e della consapevolezza di come quell’attacco imponesse all’Occidente di interrogarsi su se stesso. Dieci anni dopo, il dilagare di un'altra crisi e il crollo di altre torri, impongono una riflessione ulteriore. Oggi come allora, alle spalle dei giganteschi epifenomeni - nel 2001 il più grave attentato terroristico nella storia dell'umanità, ai giorni nostri lo scollamento tra economia reale ed economia virtuale che ha terremotato i mercati e portato gli Stati nazionali sull'orlo del fallimento - un dato si evidenzia in tutta la sua drammaticità: lo smarrimento delle radici e dei paradigmi di riferimento. Anche sul terreno politico. I mutamenti intercorsi con una rapidità non prevedibile, il terremoto economico-finanziario, il venir meno delle paratie ideologiche e di strumenti consolidati di formazione del consenso, come il ricorso alla spesa pubblica, hanno infatti messo in crisi i canoni e gli stilemi della politica tradizionale. Da questa debolezza è derivato un affanno generale dei partiti, evidenziato dalla sfida lanciata loro dai cartelli della cosiddetta antipolitica. La risposta a questa sfida non può essere una reazione di terrore né una sprezzante sottovalutazione. La risposta alla crisi da parte della politica deve consistere da un lato nella capacità dei partiti di valorizzare gli elementi fondanti della propria storia declinandoli in forma attuale; dall'altro in un rafforzamento dei contenuti. Su questo secondo fronte le fondazioni culturali devono continuare a dare un importante contributo sia nella formulazione di proposte, sia nella definizione di quel perimetro ideale che, muovendo dalla riscoperta di una tradizione, possa fornire risposte alle questioni inedite del nostro tempo. La crisi che stiamo vivendo è innanzi tutto una crisi ideale e di identità; la politica deve ripartire dalla riscoperta di una tradizione e dal coraggio delle nuove idee. Non a caso accostando il termine italiano di fondazione, che richiama la soli-
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2007
dità delle fondamenta e la dimensione dell'origine all'espressione anglosassone "think tank" (serbatoio di pensiero), il risultato è il binomio della tradizione e delle idee. Oggi più che mai le fondazioni culturali devono fungere da "agenti contaminatori" della politica, fornendo a una comunità che si riconosce in una determinata area di pensiero occasioni di incontro e di confronto, dando il proprio contributo all'elaborazione di progetti e alla preservazione di un patrimonio ideale che l'avanzare del relativismo e del nichilismo rischia di erodere. Perché per uscire dalla crisi non basta la tecnica, non bastano le soluzioni economicistiche o contabili se queste non sono ancorate a una visione più ampia, se non si nutrono della sedimentazione delle esperienze e non salvaguardano i progressi del passato (ivi compresi quelli maturati a livello del senso comune). Magna Carta si è sempre mossa in questa direzione, nonostante i continui mutamenti di scenario. Da almeno un decennio gli spazi del confronto e gli ambiti del dibattito pubblico sono completamente mutati, così come anche i paradigmi interpretativi dei fenomeni politici e sociali. Ma i punti di riferimento sono rimasti gli stessi: la centralità della persona, che va tutelata contro l’avvento di un nuovo determinismo e posta a fondamento delle politiche sociali, educative, della giustizia; la difesa della famiglia così come intesa dalla nostra Carta costituzionale; la preservazione di una identità culturale; la capacità di praticare accoglienza e integrazione senza creare nuovi deboli né abdicare alla difesa della tradizione; l’emancipazione del liberalismo dalla tentazione minoritaria e la sua contaminazione con le esigenze altrettanto importanti dettate dalla solidarietà sociale; l’elaborazione di un percorso di riforme istituzionali che aggiorni l‘architettura del nostro Stato, rendendola all’altezza delle sfide del nostro tempo e coerente con le esigenze di una democrazia davvero decidente.Su queste direttrici Magna Carta ha sempre operato con determinazione, incontrando sul proprio cammino fondazioni e associazioni che testimoniano la vitalità culturale di un centrodestra che ha una carta d'identità e un patrimonio genetico di tutto rispetto da far valere in questo snodo cruciale della storia del nostro Paese.
* Fondatore e presidente onorario della fondazione Magna Carta
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L’altro modo di fare politica
listi sociali, storici, giornalisti e rappresentanti del mondo politicoassociativo analizzano e si confrontano sul tema, anche dal punto di vista linguistico-concettuale.
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10-11 dicembre 2007 Convegno internazionale “Lottare per la democrazia nel mondo islamico” Le fondazioni Magna Carta, Farefuturo, Craxi, Appuntamento a Gerusalemme e Adelson accolgono a Roma studenti, politici e intellettuali per il convegno internazionale “Lottare per la democrazia nel mondo islamico”. Partecipano persone perseguitate nei loro Paesi e in prima linea nella battaglia per i diritti umani, per la libertà e per la democrazia, protagonisti dell’impegno dell’affermazione della libertà che raccontato le loro storie. I lavori vengono inaugurati dal più autorevole storico del Medio Oriente, il professor Bernard Lewis, che interviene con una lectio dal titolo: “L’Islam è compatibile con la Democrazia?”. Segue un dibattito diretto da Natan Sharansky sull’aggressione jihadista che la democrazia sta subendo nel mondo islamico. La giornata si conclude con una tavola rotonda coordinata da Fiamma Nirenstein, con gli interventi di José Marìa Aznar, Fabrizio Cicchitto, Gianfranco Fini, Umberto Ranieri e Lord David Trimble. Chiude i lavori Sharansky.
n Roma,
18 dicembre 2007 Presentazione del libro “Outlet Italia, viaggio nel Paese in svendita” A Farefuturo si presenta l’ultimo libro dell’inviato speciale de Il Coriere della Sera Aldo Cazzullo, “Outlet Italia, viaggio nel Paese in svendita” (ed. Mondadori). Il volume denuncia il mercato dei beni più preziosi: la giustizia, l’amore, il tempo, gli embrioni, la fede, la cultura, gli uomini - trattati come cose - proprio mentre cani e Suv diventano più importanti delle persone. Partecipano al dibattito di presentazione, oltre all’autore, Alessandro Campi e Fabrizio Roncone. Coordina Angelo Mellone.
n Roma, 20 dicembre 2007 Convegno sulle politiche ambientali “Energia e nucleare, il futuro dell’Italia” Gianfranco Fini, Ferdinando Adornato e Pier Ferdinando Casini partecipano al convegno “Energia e nucleare, il futuro dell’Italia”,
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organizzato dal mensile di Farefuturo, Charta minuta, e dalle riviste Liberal e Formiche. Intervengono all’appuntamento l’ex ministro dell’Ambiente Altero Matteoli e Adolfo Urso, segretario generale di Farefuturo e promotore-relatore della proposta di legge per un piano energetico nazionale per la riapertura del nucleare civile in Italia. Vi prendono parte, inoltre, Fulvio Conti, amministratore delegato e direttore generale di Enel spa e gli onorevoli Luigi D’Agrò (Udc) e Angelo Sanza (Fi). Modera Paolo Messa.
n Roma, 21 dicembre 2007 Presentazione dei primi risultati delle “Primarie delle idee” Renato Brunetta e Adolfo Urso presentano i primi risultati delle “Primarie delle idee”, il referendum telematico per contribuire a ricostruire il programma del centrodestra, promosso dal Portale delle Libertà dalla nostra fondazione e da Free Foundation, il laboratorio di idee di Renato Brunetta. Le Primarie delle idee sono la prima iniziativa del Portale: partendo dal programma elettorale del 2006, sono stati formulati 10 punti sui quali è stato chiesto di esprimere il proprio parere e avanzare proposte a tutti coloro che volessero contribuire a scrivere il nuovo programma di governo del centrodestra. Il Portale ha quindi avviato un forum di discussione e approfondimento su temi ricavati dalle segnalazioni, circa mille, degli internauti: nucleare, liberalizzazioni, Ogm ed equiparazione dell’età di pensionamento per uomini e donne. Il Portale delle Libertà, primo e unico nel suo genere, nato il primo settembre 2007, è uno strumento agile e dinamico per mettere in rete tutti i think tank dell’area di centrodestra. Dalle fondazioni agli istituti di ricerca, dalle associazioni ai partiti, dai giornali e dalle riviste ai blog del Popolo delle libertà, raccoglie, al momento, 126 siti selezionati di cultura, politica, economia ed informazione giornalistica italiani ed internazionali. L’obiettivo è quello di mettere a disposizione del popolo della rete l’intera produzione culturale presente nel web dell’area moderata, liberale e riformatrice. Una sorta di biblioteca on line che, dal 1° settembre al 30 novembre, ha registrato 1.424.366 visitatori.
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17 gennaio 2008 Convegno di studi sulle politiche ambientali “Una strategia energetica per l’Europa” Si svolge in fondazione il convegno di studi dal titolo “Una strategia energetica sostenibile, sicura e competitiva per l’Europa”. Con Pierluigi Bersani, Gianfranco Fini e Adolfo Urso.
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24 gennaio 2008 Worhshop sulla questione giovanile “Dal ’68 alla generazione Tuareg: costruire nel deserto un’Italia più giovane” “Dal ‘68 alla generazione Tuareg: costruire nel deserto un’Italia più giovane”, questo è il titolo del workshop organizzato da Farefuturo, che, prendendo spunto dal volume Generazione Tuareg scritto dal direttore Giovani Imprenditori di Confindustria Francesco Delzìo e dal numero di gennaio di Charta minuta, - “Quel che resta del Sessantotto”, nasce per per creare un tavolo permanente sulla situazione dei giovani italiani. Protagonista dell’iniziativa è un gruppo composto da qualificati rappresentanti della generazione dei trentenni - intellettuali, imprenditori, professionisti, esponenti di associazioni giovanili, opinion leader -, che si riuniscono per dar vita a un dibattito di alto livello. Coordinati da Adolfo Urso, partecipano (in ordine alfabetico): Annamaria Bernini, Tula Calcagni, Alessandro Campi, Carlo Capalbo, Daniele Capezzone, Mara Carfagna, Christian Carrara, Alberto Castelvecchi, Giuliano Cazzola, Mario Ciampi, Giuliano Da Empoli, Stefano Da Empoli, Walter Da Riz, Michele De Feudis, Antonio De Napoli, Maurizio Del Tenno, Francesco Delzìo, Luigi Di Gregorio, Paolo Galimberti, Giuliano Gennaio, Davide Giraudo, Alessandro Lanteri, Paolo Lanteri, Sergio Marchi, Angelo Mellone, Giorgia Meloni, Marco Pancini, Vittorio Pesato, Catia Polidori, Mario Profumi, Paolo Quercia, Umberto Ronga, Filippo Rossi, Emanuele Rossini, Florindo Rubbettino, Maura Satta Flores, Beniamino Scarfone, Francesco Sibilla, Marco Tibaldeschi, Diego Zarneri.
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n Roma, 31 gennaio 2008, Presentazione del libro “Obiettivi quasi sbagliati. Storie di vittime degli anni di piombo” Gli anni di piombo visti dalla prospettiva delle vittime. Una provocazione, in un’Italia dove spesso le famiglie delle vittime del terrorismo sono state abbandonate e relegate nell’ombra, senza un risarcimento, con le sofferenze morali che si sommano anche al mancato riconoscimento economico, mentre gli ex terroristi sono stati spesso reintegrati, trovando persino voce nei media. Questo l’argomento del convegno organizzato dall’Osservatorio Parlamentare per presentare il libro di Roberto Arditti, Obiettivi quasi sbagliati. Storie di vittime degli anni di piombo raccontate dalle loro famiglie (Sperling&Kupfer). Sono intervenuti, insieme con l’autore, Adolfo Urso, segretario generale di Farefuturo; Sergio Marchi, presidente dell’Osservatorio parlamentare; Bruno Berardi, presidente dell’associazione vittime del terrorismo “Domus civitas” e figlio del maresciallo Rosario Berardi assassinato dalle Br nel 1978, e due testimoni di quella stagione come Silvio Di Francia, assessore alle Politiche culturali del Comune di Roma e Vincenzo Piso, vice presidente del Consiglio comunale di Roma.
n Vicenza e Padova, 11 febbraio 2008 Conferenza di presentazione del workshop sul progetto “Fare Italia nel mondo” Adolfo Urso presenta a Vicenza e Padova il workshop sul progetto “Fare Italia nel mondo”, in calendario il 21 febbraio a Vicenza, e la cena con i soci. Partecipano alle conferenze stampa, tra gli altri, i parlamentari di Alleanza Nazionale Filippo Ascierto, Giorgio Conte e Maurizio Saia e i consiglieri regionali Piergiorgio Cortelazzo e Raffaele Zanon.
n Vicenza,
21 febbraio 2008 Workshop sul progetto “Fare Italia nel mondo” Si svolge a Vicenza il 21 febbraio il primo di tre seminari a porte chiuse sul progetto “Fare Italia nel mondo”, un appuntamento per lanciare la prima edizione di un rapporto sulla politica estera e sugli interessi economici internazionali del nostro Paese che la Fondazione Farefuturo presenterà nel luglio di quest’anno. Lo studio - affidato a un gruppo di ricercatori e analisti supportato dal comitato scientifico della fondazione - mira all’analisi degli 13
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aspetti della politica estera italiana, dalla competitività dei prodotti made in Italy nel mondo all’apertura di nuovi mercati, dalla sicurezza globale alle missioni militari nel mondo, dedicando anche non poco spazio al ruolo della lingua italiana e delle minoranze dei connazionali all’estero. I partner impegnati in questo progetto sono Unicredit, Finmeccanica, Confindustria Vicenza e Confagricoltura. Il workshop a porte chiuse di Vicenza riunisce un centinaio tra i maggiori rappresentanti del sistema dell’internazionalizzazione (Ice, Sace, Simest e Finest) e noti esponenti del mondo imprenditoriale che operano nei mercati esteri. Dedicato al made in Italy, agli interessi economici italiani nel mondo e alla possibilità di aumentare la competitività delle industrie italiane attraverso gli strumenti della politica estera, l’appuntamento si conclude con una cena riservata ai soci della fondazione, alla quale interviene il presidente Gianfranco Fini.
n Bologna,
12 febbraio 2008 Presentazione di Farefuturo a Bologna Gianfranco Fini e Adolfo Urso illustrano i progetti futuri della fondazione. Assieme a loro il capogruppo azzurro in Comune Enzo Raisi e l’avvocato socio della fondazione Anna Maria Bernini.
n Bologna, 25 febbraio 2008 Cena di Farefuturo a Bologna Sono seicento i partecipanti alla cena aperta a soci e nuovi soci organizzata da Farefuturo a Bologna il 25 febbraio. Padroni di casa dell’evento, che si svolge a Palazzo Re Enzo, il presidente della Fondazione Gianfranco Fini e il segretario generale Adolfo Urso, organizzatori della serata, l’avvocato Anna Maria Bernini e l’imprenditore Rosario Cancila. Tra gli intervenuti: Antonio Berloni, Paolo Gerani, Marilena Ferrari, Daniele Furlanetto, Adolfo Guzzini, Nicoletta Mantovani e Catia Polidori.
n Roma, 25 febbraio 2008 Presentazione del libro “Ragazzo. Storia di una vecchiaia” Farefuturo ospita la presentazione del libro del giornalista Massimo Fini, “Ragazzo. Storia di una vecchiaia” (ed. Marsilio), del giornalista Massimo Fini. Un volume - si legge nella recensione della casa editrice - attraversato dall’orrore di diventare vecchi. Una sorta di singolare
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autobiografia giocata sul filo del rapporto giovinezza/vecchiaia e attraversata dall’orrore di diventare vecchi, sul cui sfondo domina il vero protagonista del libro: il tempo. Un’analisi senza auto-illusioni né auto-inganni sulla vecchiaia, al di là della retorica che porta a censurare la parola “vecchio” e a preferire la versione edulcorata di “anziano” e insieme un inno alla giovinezza, «quella irripetibile età in cui ci chiamavano ragazzi». A discuterne, insieme con l’autore, anche l’attore e produttore cinematografico Luca Barbareschi.
n Bari, 28 febbraio 2008 Presentazione di Farefuturo in Puglia Adolfo Urso, segretario generale della fondazione, presenta Farefuturo e le sue iniziative a Bari, giovedì 28 febbraio. All’incontro - che si svolge nell’ex sala Giunta della Regione - partecipa, tra gli altri, anche il deputato europeo di Alleanza Nazionale Salvatore Tatarella.
n Roma, 4 marzo 2008 Tavolo sul programma per Roma Si tiene il 4 marzo a Farefuturo il Tavolo sul programma per Roma, per contribuire alla stesura del programma elettorale di Gianni Alemanno, in corsa per il Campidoglio per il Popolo della libertà. Circa trenta esperti della fondazione si confrontano con il candidato sindaco sui grandi temi della Capitale, dai trasporti all’edilizia, dalla sicurezza alle politiche sociali, dai beni culturali al turismo. Presenta i lavori il segretario generale Adolfo Urso, introduce Sergio Marchi, presidente dell’Osservatorio parlamentare.
n Roma, marzo 2008 Tavoli tecnici sul programma elettorale del Pdl Si tengono durante il mese di marzo i Tavoli sul programma del Popolo della libertà organizzati dalla fondazione Farefuturo. Dopo aver contribuito alla stesura dei sette punti, presentando i risultati di un gruppo di lavoro di circa 30 esperti interni, prosegue l’azione di consulenza specialistica della fondazione, con il duplice obiettivo di approfondire le proposte politiche sui singoli punti del programma e di sostenerle con argomenti fondati sul piano tecnico. La redazione dei dossier tematici è affidata a giovani professionisti scelti tra gli allievi del corso di formazione in “Tecnica legislativa e comunicazione politica” di Farefuturo. Di seguito il calendario degli incontri tenuti nella sede della Fondazione:
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1. Rilanciare lo sviluppo Lunedì 17 marzo, ore 14.00 2. Sostenere la famiglia Mercoledì 12 marzo, ore 16.30 3. Più sicurezza, più giustizia Martedì 2 aprile, ore 14.00 4. I servizi ai cittadini: sanità, scuola, università, ricerca, cultura e ambiente Mercoledì 19 marzo, ore 14.00 5. Il Sud Giovedì 20 marzo, ore 14.00 6. Il federalismo Mercoledì 26 marzo, ore 16.30 7. Finanza pubblica venerdì 28 marzo, ore 14.00
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26 marzo 2008 Workshop sul rilancio culturale “Arte e cultura della libertà” Il 26 marzo nella sede della fondazione Farefuturo si svolge il workshop, organizzato dalla fondazione stessa e dall’Osservatorio Parlamentare, dal titolo “Arte e cultura della libertà”. È l’occasione per presentare le proposte del Pdl per il rilancio e la promozione della cultura e dell’arte nel nostro Paese. Presiede il segretario generale Adolfo Urso, partecipano Sergio Marchi, presidente dell’Osservatorio parlamentare e capolista al Comune di Roma, Fiorella Ceccacci Rubino, vice responsabile nazionale del dipartimento Spettacolo di Forza Italia, e Luca Barbareschi, candidato del Pdl in Sardegna.
n Roma, 20 maggio 2008 I working paper sulle sette missioni del governo Adolfo Urso presenta i documenti di studio elaborati da Farefuturo sulla base del programma di governo presentato agli elettori dal Popolo delle libertà. Intervengono il ministro per l’Attuazione del programma, Gianfranco Rotondi, il direttore scientifico, Alessandro Campi, e i coordinatori dei sette tavoli di lavoro. I documenti, elaborati da un centinaio di esperti dell’area culturale e scientifica di centrodestra, forniscono idee e approfondimenti per l’elaborazione della prossima agenda di governo. I tavoli sono coordinati da Emilio Cremona, presidente Gestore ser-
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vizi energetici; Paola Maria Zerman, avvocato dello Stato; Annibale Marini, ordinario di Diritto Civile, già presidente della Corte Costituzionale; Ester Dini, responsabile Politiche pubbliche del Censis; Ferruccio Ferranti, consigliere delegato Sviluppo Sistema Fiera Spa; Stelio Mangiameli, ordinario di Diritto costituzionale; Amedeo Panci, responsabile centro studi Economia Reale.
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27 maggio 2008 Consegna attestati del primo Corso di formazione Si tiene nella sede di Farefuturo il “battesimo” dei 50 migliori del primo Corso di formazione in “Tecnica legislativa e comunicazione politica” organizzato dalla fondazione. Obiettivo di Farefuturo è contribuire a creare la nuova classe dirigente che potrà meglio aiutare l’azione di Governo. Alla consegna degli attestati intervengono il segretario generale della fondazione, Adolfo Urso, e il ministro per le Politiche giovanili, Giorgia Meloni. Per l’occasione si tiene un dibattito dal titolo: “I think tank e la formazione della nuova classe dirigente”.
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10 giugno 2008 Dibattito sul tema “Una politica comune per lo sviluppo del Mediterraneo” Si svolge a Farefuturo l’incontro tra il sottosegretario allo Sviluppo economico, Adolfo Urso, e il ministro francese delegato al Commercio estero, Anne-Marie Idrac, dedicato al tema “Una politica comune per lo sviluppo del Mediterraneo”. Intervengono al dibattito Giancarlo Lanna, presidente di Simest- Società italiana per le imprese all’estero, e Roberto Pasca di Magliano, professore ordinario di Economia politica all‘università “La Sapienza” di Roma.
n Roma,
16 giugno 2008 Presentazione di Charta minuta con convegno su “Ruolo e obiettivi del governo ombra” In occasione della presentazione del centesimo numero di Charta minuta dal titolo Strumenti di governo, si tiene a Farefuturo un convegno dedicato al ruolo e agli obiettivi del governo ombra. Partecipano Walter Veltroni, segretario nazionale del Partito democratico, Stefano Folli, editorialista del Sole 24 Ore, Massimo Franco, editorialista del Corriere della Sera, e il sottosegretario allo Sviluppo economico, Adolfo Urso. 17
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di Luigi Di Gregorio *
Farefuturo: dobbiamo tornare a giocare un ruolo importante Questo contributo non sarà sui 16 anni di attività dell’Osservatorio Parlamentare, Farefuturo e Fareitalia. Non avrei titolo per raccontare una storia così lunga, della quale ho fatto parte solo per alcuni anni in maniera diretta e continua. Parlerò, dunque, della mia attività nella fondazione Farefuturo. Quattro anni di lavoro intenso e coinvolgente del quale ho un bellissimo ricordo, ma per il quale nutro anche un forte rimpianto. Ho visto nascere Farefuturo e penso, nel mio piccolo e come tanti altri, di aver contribuito a farla crescere. È stato, a mio avviso, il think tank più importante della destra italiana dell’ultimo decennio e forse – per la qualità dei lavori prodotti, delle iniziative promosse e delle persone che ne hanno fatto parte – uno dei più importanti di sempre. Farefuturo nacque accompagnata da un grande entusiasmo, da una voglia autentica di “fare cultura politica”, di incidere nel dibattito culturale e politico italiano. E c’è riuscita. Forse anche troppo per un Paese in cui la cultura è vista spesso come ancillare e organica ai partiti. Questo è il lato più amaro della vicenda di Farefuturo. La sua capacità di stimolare le discussioni, di lasciare il segno nel dibattito politico ha generato anche “l’inizio della fine” della fondazione, almeno relativamente a quelli che considero i suoi anni d’oro. E la colpa (se esiste) di tutto ciò non è di chi ha preso parte attivamente alla fondazione, ci tengo a sottolinearlo. La colpa, piuttosto, è di un Paese e di una comunità nazionale che non è riuscita ancora a stabilire – né a livello di classe dirigente, né a livello di popolo – un confine netto tra chi “fa” politica e chi la studia, la osserva, la analizza e, in quanto tale, deve essere il più possibile libero, autonomo e pervaso da spirito critico. Ricordo come fosse ieri un pranzo col presidente Fini alla Camera dei deputati. Era un periodo “caldo” in cui le nostre posizioni contro la Lega Nord, specie in tema di immigrazione e cittadinanza, stavano creando non poche fibrillazioni interne alla maggioranza di centrodestra. E le creavano, ovviamente, perché quello che scrivevamo io, Rossi, Mellone, Campi, Ventura, ecc. veniva automaticamente – ed erroneamente – riportato come il pensiero autentico di Gianfranco Fini, “re del controcanto”. Ebbene, ricordo che durante il pranzo chiedemmo, con grande realismo, al presidente Fini se non fosse il caso di fermarci o quantomeno di limitarci, visto che i nostri pensieri erano quotidianamente strumentalizzati a sinistra come a destra. La risposta di Fini fu: «Divertitevi: se dovessi non condividere un vostro punto di vista, sarò io a prendere le distanze, ma voi dovete essere liberi di scrivere ciò che pensate».
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In quel momento ho pensato: “Il leader dei post fascisti è l’editore più liberale che abbia mai incontrato”. Purtroppo però le cose precipitarono. Questa idea liberale per cui il think tank dovesse sviluppare idee e ragionamenti indipendentemente dal partito di riferimento era troppo “moderna” per l’Italia. E le “risse” quotidiane tra Rossi e Feltri erano diventate simultanee, complementari e rumorose quanto quelle tra Fini e Berlusconi. Gli sviluppi successivi li conosciamo tutti e purtroppo a pagare è stata anche Farefuturo, il suo webmagazine di indubbio successo e le sue attività culturali, che continuano certo, ma che hanno perso la centralità e la visibilità di un tempo. Sognavamo una “nuova destra”, popolare ma non populista, riformista e aperta, che affrontasse la realtà con i suoi problemi strutturali e non come un reality in cui tutto è finzione; che fosse pronta a trasformare l’Italia in una fase in cui era possibile farlo, senza essere obbligati a farlo, come avviene oggi. Una destra figlia anche della discesa in campo di Berlusconi del ’94, con idee liberali, meritocratiche, moderne. Quella destra che, purtroppo, non si è mai vista. Anzi, diciamo la verità, c’è stata un’involuzione costante da quei primi anni della seconda Repubblica, pieni di voglia di cambiare, di dimostrare che anche l’Italia poteva diventare finalmente un sistema bipolare maturo. Il bipolarismo è diventato sempre più “muscolare”, rissoso e divisivo, ma anche sempre più plasmato dai tempi e dalle logiche dei mass media che l’hanno reso superficiale, ipocrita e schiacciato sui personalismi e sul presente, privo della capacità di immaginare un futuro, così come di risolvere i problemi ereditati dal passato. Non a caso oggi abbiamo un governo tecnico che sta prendendo tutte le decisioni politiche – e sottolineo politiche – che non sono state prese nei due decenni di Seconda Repubblica. E non a caso è alle viste una riforma elettorale che rischia di spazzare via del tutto la dinamica bipolare, la logica dell’alternanza, l’indicazione del premier e tutto ciò che di buono – in termini sistemici – eravamo riusciti a ottenere dopo il 1993. Della serie “si stava meglio quando si stava peggio”… Ma questo discorso ci porterebbe troppo lontano, torniamo a Farefuturo. Personalmente i miei contributi alle attività della fondazione sono stati sia orientati alla ricerca – in particolare con la curatela del volume “(Dis)fare gli italiani. Dal familismo all’antipolitica, la fotografia di una democrazia dissociativa”; con l’analisi del caso dei conservatori britannici nel volume “La destra nuova”, curato da Alessandro Campi e Angelo Mellone; con il contributo al position paper della fondazione su immigrazione e cittadinanza, presentato ad Asolo durante un workshop congiunto con Italianieuropei – sia all’analisi quotidiana sul magazine on line (Ffwebmagazine), per il quale ho scritto oltre 60 articoli su vari argomenti.
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Il magazine è stato uno strumento formidabile per Farefuturo. Lo strumento che le aveva fatto fare il salto di qualità necessario per emergere davvero nel dibattito politico, culturale e mediatico del Paese. Non solo convegni e rapporti di ricerca, dunque. Anche opinioni e tesi quotidiane sull’attualità politica. Talvolta erano opinioni forti e provocatorie. Eravamo diventati una sorta di grillo parlante all’interno del Pdl e dell’intera maggioranza. A conti fatti, come detto, quell’evoluzione non ha portato grandi risultati né in termini politici – si pensi alla vicenda Fini-Berlusconi e al suo epilogo – né, ahimé, in termini culturali. Fiumi di parole spesi sulle riforme strutturali e istituzionali, su immigrazione e cittadinanza, sulla politica economica. Tutto usato dai mass media per alimentare lo scontro politico e “fare notizia” e poi tritato e gettato via come se non fosse mai stato pronunciato. È un’analisi triste la mia, che non rinnega nulla di quegli anni, ma che prende coscienza di quanto detto in precedenza: non siamo un Paese maturo al punto tale da distinguere un pensatoio di cultura politica dalle posizioni ufficiali dei partiti, né da avere partiti con una pluralità di idee e di posizioni al suo interno. Chi prova a discutere è un eretico per definizione e va annientato. Strana idea di democrazia. Ma molto italiana, partigiana – nel senso di parziale – partitocratica e partitocentrica. Ho usato quattro parole che derivano tutte da “parte”, inutile aggiungere altro... Farefuturo ha provato a stuzzicare e scardinare alcune delle sedimentazioni tutte italiane del Paese del “particulare”, diviso e rissoso; ad andare oltre gli steccati ideologici e post-ideologici (di steccati in questo Paese ce ne sono sempre e per questo ci sono sempre le “parti”), a provare a ragionare e a far ragionare sui “fondamentali” che ancora ci mancano come nazione. Il risultato, paradossale, è stato che finché è servita ad alimentare ulteriormente gli scontri e le divisioni la fondazione è stata un attore importante nel panorama politico-culturale. Quando ha esaurito questa sua funzione perché “lo scontro” ha avuto il suo epilogo, la mission della fondazione si è consumata agli occhi degli osservatori. Lo dirò ancora più brutalmente facendo un esempio tra tanti: fin quando proporre la revisione della legge sulla cittadinanza sulla base del testo Granata-Sarubbi è servito a mettere in crisi l’asse Pdl-Lega, quella proposta è sembrata fondamentale e centrale nel dibattito politico e giornalistico del Paese. Una volta che è nata Fli e che la rottura col Pdl si è consumata, di quella proposta – come di decine di altre – si sono perse le tracce. E dunque, un Paese con un disperato bisogno di leggi e di politiche pubbliche di buon senso, si è ritrovato a doversi affidare ai tecnici perché i politici hanno usato quel buon senso solo strumentalmente, per farsi la guerra giorno dopo giorno senza portare a casa nulla, o quasi nulla. Ora però metto un argine alla mia lettura pessimistica e colma di rimpianti. L’epilogo di questi anni di politica urlata, divisiva e improduttiva ha generato
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la sua “sospensione” in quest’ultimo anno, quanto mai salutare visto l’andamento che aveva preso il nostro sistema-Paese. Quegli stessi politici che per anni si sono scontrati pubblicamente, oggi approvano trasversalmente quasi tutti i provvedimenti – peraltro spesso impopolari – proposti dal governo Monti. È la presa di coscienza tacita di un fallimento. Allora, il mio auspicio è che questa parentesi “tecnica” serva davvero a qualcosa anche per il futuro. Serva a far capire alla nostra classe politica che le nazioni si guidano con la lungimiranza, la strategia, l’ottica di lungo periodo, la verità e la trasparenza. Non basta urlarsi contro e parlarsi addosso per ore nelle trasmissioni di approfondimento, né è possibile guidare un Paese solo a colpi di politiche popolari e “populistiche”. La politica non è solo comunicazione. E lo dico proprio mentre ricopro il ruolo di direttore di un Dipartimento di Comunicazione. Più passa questa idea, più la politica si appiattirà su un “eterno presente” che non risolverà alcun problema collettivo. Servirà solo a screditare ulteriormente partiti e parlamento che oggi, non a caso, vantano una fiducia che oscilla tra il 3 e il 5%. Se si prenderà coscienza seriamente di tutto ciò, la fondazione potrà tornare a giocare un ruolo importante. Tutte le fondazioni potranno farlo. Sarebbe un segnale di maturità che gli italiani aspettano da anni. Il segnale di un Paese con una classe dirigente ritrovata, in grado di “dirigere” appunto e non di essere diretta dagli umori degli elettori, di prendersi delle responsabilità e di fare scelte anche impopolari, di accettare le provocazioni, i dibattiti, i controcanti senza gridare al “nemico del popolo” o al traditore. Un Paese normale come direbbe D’Alema? Si, un Paese normale…
* Docente universitario, ricercatore di Farefuturo
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n Roma, 30 giugno 2008 Workshop sul progetto Fare Italia nel mondo “Il ruolo dell’Italia nelle nuove relazioni internazionali” Si svolge a Farefuturo un workshop a porte chiuse per riflettere, prendendo spunto dal progetto promosso dall’associazione fondazione Fare Italia nel mondo, sul ruolo dell’Italia nelle nuove relazioni internazionali. La convinzione alla base della discussione, secondo il documento preparato per il workshop, è che «il contributo che l’Italia potrà portare all’Ue e alla Nato sarà tanto maggiore quanto più il nostro paese, al pari degli altri paesi della grande famiglia euroatlantica, sarà capace di sviluppare una propria politica estera nazionale da portare in dote agli alleati europei e americani».
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14 luglio 2008 Ciclo di incontri con esponenti di governo Primo appuntamento di “Colloquia. Spunti di dialogo” Fedele al suo ruolo di osservatorio e laboratorio di progetti culturali e politici a servizio di istituzioni e società, la fondazione Farefuturo avvia un nuovo ciclo di attività per approfondire temi di interesse strategico al rilancio economico del Paese. Inaugura una serie di incontri informali, a porte chiuse, tra autorevoli esponenti del governo e un pubblico selezionato di stakeholder, intitolati “Colloquia. Spunti di dialogo”. Il primo degli incontri - lunedì 14 luglio alle ore 19 a Palazzo Ruspoli a Roma - è un’occasione per discutere con il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, sul tema “Infrastrutture e mobilità per rilanciare il Paese”.
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29 settembre 2008 Dibattito politico culturale “Il Sessantotto e i suoi interpreti. Tra storia, politica e ideologia politico culturale” Intellettuali, ricercatori e giornalisti animano il dibattito su ‘68 organizzato da Farefuturo. L’incontro, dal titolo “Il Sessantotto e i suoi interpreti. Tra storia, politica e ideologia”, è moderato dal direttore scientifico della fondazione, Alessandro Campi. Intervengono i docenti universitari Giuseppe Bedeschi, Dino Cofrancesco, Danilo Breschi, Giulio De Ligio, Stefano De Luca, Roberto Pertici e il giornalista e direttore editoriale di Farefuturo, Angelo Mellone.
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n Roma, 13 ottobre 2008 Convegno di presentazione della ricerca “Donne del Mediterraneo, l’integrazione possibile” I risultati della ricerca Donne del Mediterraneo: l’integrazione possibile vengono presentati il 13 ottobre, nel corso di un convegno organizzato da Farefuturo, che ha realizzato lo studio in collaborazione con l’Istituto Piepoli. L’incontro rappresenta un’occasione per avviare un dibattito tra autorevoli esponenti della società e delle istituzioni sul ruolo della donna all’interno dei processi di integrazione. Apre i lavori Adolfo Urso, li conclude Gianfranco Fini. Intervengono, tra gli altri, Eugenia Roccella, sottosegretario al Lavoro, Salute e Politiche sociali, Emma Bonino, vice presidente del Senato, e, per il Governo ombra, Marco Minniti, ministro dell’Interno .
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14 ottobre 2008 Incontro a porte chiuse con Mark Francois Venti esperti della fondazione incontrano nella sede di Farefuturo il ministro-ombra inglese per gli Affari europei, Mark Francois.
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16 ottobre 2008 Seminario a Montecitorio: “Federalismo fiscale, la sfida del Paese” Si svolge a Montecitorio, nella Sala della Regina, il seminario sul tema “Federalismo fiscale: la sfida del Paese”, organizzato dal network delle fondazioni politiche - di cui fa parte Farefuturo - in collaborazione con l’Intergruppo parlamentare per la Sussidiarietà.
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7-8 novembre 2008 “Dialoghi asolani”, workshop di formazione su “Federalismo e riforme istituzionali” La città di Asolo (Tv) ospita il 7 e 8 novembre 2008 un’iniziativa congiunta delle fondazione Farefuturo e Italianieuropei, fondazione presieduta da Massimo D’Alema, e del Comune di Asolo. Il primo appuntamento del progetto formativo “Dialoghi asolani” è occasione per ragionare con i più giovani sul tema del federalismo e delle riforme istituzionali. Al workshop di formazione, dal titolo “Federalismo e riforme istituzionali”, partecipano 100 giovani sotto i 35 anni selezionati dalle due fondazioni e dal Comune di Asolo attraverso un bando. Prendono parte alla due giorni anche politici, amministratori e docenti universitari, la chiusura è affidata ai presidenti delle fondazioni promotrici, Massimo D’Alema e Gianfranco Fini. 23
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n Sesto San Giovanni, 10 novembre 2008 Convegno sulle politiche energetiche e ambientali “Pacchetto clima-energia: una sfida tra costi e benefici” Farefuturo organizza a Sesto San Giovanni (Mi)un convegno per approfondire le questioni energetiche e ambientali e prospettare le conseguenze per le economie nazionali. La riflessione è resa urgente dai cambiamenti climatici, dalla crisi energetica e dalla difficile congiuntura finanziaria, tutti temi che si sono imposti nell’agenda politica internazionale. La necessità che si pone oggi a tutti i Paesi industrializzati è l’attuazione di politiche ecosostenibili concrete ed efficaci, che sappiano coniugare gli interessi commerciali con quelli ambientali. Come i suoi partner globali, anche l’Italia è chiamata a rispondere a questa doppia sfida: tutelare l’ambiente e garantire il sistema economico e produttivo nazionale, trovando un equilibrio tra costi e benefici. Su questo verte l’incontro a porte chiuse, dedicato a esponenti del mondo politico ed economico, che si intitola “Pacchetto clima-energia: una sfida tra costi e benefici”.
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17 novembre 2008 Workshop a porte chiuse “Il Popolo della Libertà under construction” Si svolge a Farefuturo un workshop a porte chiuse dal titolo “Il Popolo della Libertà under construction”, articolato in due sessioni: nella prima si parla di cultura politica e ruolo delle fondazioni, nella seconda di forma-partito e selezione della classe dirigente. Tra gli invitati, dirigenti ed esperti delle fondazioni politiche di centrodestra, politologi, intellettuali.
n Roma, 16 dicembre 2008 Ciclo di incontri con esponenti di governo Secondo appuntamento di “Colloquia. Spunti di dialogo” Prosegue il ciclo di attività organizzato da Farefuturo per approfondire temi di interesse strategico al rilancio economico del Paese. Il secondo appuntamento della serie “Colloquia. Spunti di dialogo” incontri informali, a porte chiuse, tra autorevoli esponenti del governo e un pubblico selezionato di stakeholder - è con il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola. L’incontro, che si tiene martedì 16 dicembre nella sede di Farefuturo, è dedicato al tema “Obiettivi e strategie per l’energia del futuro”.
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12 gennaio 2009 Nasce il periodico online Ffwebmagazine Lunedì 12 gennaio 2009 viene presentato il periodico online di Farefuturo. Nasce Ffwebmagazine, una guida ragionata e commentata al panorama di argomenti che riguardano la politica nazionale ed estera, l’attualità e la cultura. Il magazine si pone l’obiettivo di diventare uno strumento, moderno e innovativo, in grado di veicolare e approfondire le idee, i contenuti, i valori e le attività della fondazione. Intervengono il segretario generale Adolfo Urso e il direttore responsabile della nuova testata, Filippo Rossi.
n Roma, 23 febbraio 2009 Presentazione del progetto di ricerca “Oltre gli stereotipi. La nuova cultura civica in Italia” Lunedì 23 febbraio, presso la sede di Farefuturo, viene presentato il progetto di ricerca “Oltre gli stereotipi. La nuova cultura civica in Italia”. L’indagine, promossa dalla fondazione, ha come obiettivo quello di delineare un “modello italiano” di cultura civica che, superando la percezione dell’Italia come Paese di contraddizioni sociali e politiche, si orienti verso una valorizzazione delle peculiarità della cultura civica italiana. Intervengono alla presentazione Adolfo Urso, segretario generale di Farefuturo, Andrea Olivero, portavoce del Forum del Terzo Settore, Luigi di Gregorio, responsabile scientifico del progetto di ricerca, e Alessandro Campi, direttore scientifico di Farefuturo.
n Roma, 2 aprile 2009 Cena con i soci di Farefuturo Il 2 aprile è ospitata dallo Spazio Etoile, a Roma, la cena annuale della fondazione Farefuturo, riservata ai soci che hanno versato la quota annuale di adesione. Nel corso della serata, la keynote lecture del presidente della fondazione Gianfranco Fini.
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n Roma, 3 aprile 2009 Workshop su “Politica e valori” delle fondazioni Farefuturo e Adenauer Il 3 aprile Farefuturo ospita il workshop a porte chiuse organizzato assieme alla fondazione Konrad Adenauer sul tema “Politica e valori. Persona, società, Stato”. Intervengono il direttore di Farefuturo Mario Ciampi, il direttore scientifico di Farefuturo Alessandro Campi, professore di Storia delle dottine politiche all’Università di Perugia, Sergio Belardinelli, professore di Sociologia dei processi culturali e comunicativi all’Università di Bologna, Rocco Pezzimenti, professore di Scienze politiche europee e internazionali all’università del Molise, Matthias Herdegen, professore di Diritto pubblico all’Università di Bonn, Thomas Sternberg, portavoce per i problemi fondamentali culturali e politici nel Comitato centrale dei cattolici tedeschi (Zdk) e Ulrich Karpen, già presidente della Società germanica per la legislazione “Dgg”.
n Roma, 28 aprile 2009 Workshop sulle Pari opportunità “Donne e politica” Si svolge il 28 aprile a Farefuturo il workshop “Donne e Politica”. L’incontro è occasione per discutere con autorevoli interlocutori del mondo accademico e con esponenti del governo e dell’opposizione di quali ostacoli si frappongano oggi alla carriera politica delle donne e su quali siano le strategie per superarli. Intervengono: Catia Polidori, deputato Pdl e membro del comitato promotore di Farefuturo, Anna Maria Bernini, deputato e viceportavoce vicario Pdl, Barbara Saltamartini, deputato e responsabile Pari opportunità Pdl, Linda Lanzillotta e Alessia Mosca, deputate Pd, Donata Francescato, docente di Psicologia di Comunità all’Università “La Sapienza”, Donatella Campus, docente di Comunicazione politica all’Università di Bologna e Sofia Ventura, docente di Scienza politica all’Università di Bologna.
n Roma, 4 maggio 2009 Convegno sulle famiglie politiche europee “Popolari versus socialisti” Lunedì 4 maggio, presso la sede di Farefuturo, viene presentato l’ultimo numero di Charta minuta, “La svolta popolare”, volume che analizza le tappe fondamentali del percorso che hanno portato la destra italiana nella grande casa comune del centrodestra continentale.
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È questo il tema dell’incontro organizzato per l’occasione, dal titolo “Popolari versus socialisti, le due grandi famiglie politiche europee a confronto”. Ne discutono Mario Mauro, vicepresidente del Parlamento europeo, e Giuseppe Fioroni, parlamentare e già ministro della Pubblica istruzione. Modera Federico Eichberg, direttore delle Relazioni internazionali della fondazione Farefuturo. Interviene Adolfo Urso, sottosegretario allo Sviluppo economico e segretario generale di Farefuturo.
n Roma, 21 maggio 2009 Conferenza sul sociologo Michel Maffesoli In occasione dell’uscita dei volumi del sociologo francese Michel Maffesoli “Icone d’oggi. I nostri idoli postmoderni” ( Sellerio editore) e “La trasfigurazione del politico. L’effervescenza dell’immaginario postmoderno” (Bevivino editore), Farefuturo organizza un incontro con Umberto Croppi, assessore alla Cultura del Comune di Roma, Giuliano da Empoli, sociologo ed editorialista del Sole 24 ore e Angelo Mellone, editorialista del Giornale e direttore editoriale di Farefuturo. La conferenza, dal titolo “Michel Maffesoli. In nome del nostro idolo quotidiano: le icone della Postmodernità, nella politica e oltre”, si svolge nella sede di Farefuturo il 21 maggio alle ore 18.00.
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3 giugno 2009 Incontro con Walter Russell Mead Farefuturo, mercoledì 3 giugno alle ore 17.30, incontra in sede Walter Russell Mead, Mead, che è tra i massimi esperti di relazioni internazionali, è attualmente Henry A. Kissinger Senior Fellow for U.S. Foreign Policy presso il Council on Foreign Relations. L’incontro, organizzato in collaborazione con l’Ambasciata americana a Roma e riservato a un gruppo molto ristretto di esperti della fondazione, ha come tema generale Obama, i cambiamenti in Iran e le conseguenze della politica estera americana in Medio Oriente.
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19 giugno 2009 Fondazioni Farefuturo e Adenauer, convegno su “Il futuro del parlamentarismo” Le fondazioni Farefuturo e Konrad Adenauer, venerdì 19 giugno, organizzano il convegno dal titolo “Il futuro del parlamentarismo in Italia e in Germania” a Roma, presso la sede del Cnel. Inter27
L’altro modo di fare politica
di Guillermo Martínez Casañ *
L’European Ideas Network, per affrontare la sfida europea L’European Ideas Network (EIN) è una rete di think-tank paneuropei volti alla ideazione di soluzioni innovative per le sfide che i Paesi europei si troveranno ad affrontare. L’EIN inizia la sua attività nel 2002, l’attuale presidente è Jaime Mayor Oreja, capogruppo del Ppe spagnolo e vicepresidente del gruppo Ppe. Il Network è finanziato dal gruppo Ppe, il più grande gruppo parlamentare del Parlamento europeo ed è diventato uno dei più importanti punti di riferimento per tutto il centrodestra europeo. L’EIN offre una piattaforma unica, a esperti e non, per discutere e trovare soluzioni alle attuali sfide incontrate dai Paesi membri e dai popoli europei. Coinvolge nelle sue attività giornalisti, politici, ricercatori universitari, membri della società civile e di altri think tank che condividono la stessa prospettiva per il futuro dell’Europa. Creato per gestire le questioni legate all’economia sociale di mercato e la politica estera europea, fornisce ai membri del Ppe soluzioni innovative per l’agenda politica. L’EIN opera su base europea: attualmente ci sono più di 18 Paesi membri che contribuiscono alla crescita e allo sviluppo della rete, inoltre vi sono ben 40 fondazioni che vi collaborano, tra le quali alcuni dei più conosciuti think tank come la FAES, la Fondation pour l’innovation politique, la Joseph Andall Foundation e la Konrad Adenauer Stiftung. Nel 2006 l’EIN idea il Transatlantic Group (TAG), uno strumento per facilitare i contatti tra i membri del Ppe e i colleghi di centrodestra dell’altra riva dell’Atlantico, come i membri del Congresso statunitense, della Camera e del senato canadesi, con lo scopo di facilitare le relazioni transatlantiche. L’EIN opera attraverso regolari incontri, come seminari, conferenze e colazioni di lavoro, e una conferenza annuale, la Summer University, tradizionalmente tenuta a settembre: responsabili per l’organizzazione di questi meeting sono dieci gruppi di lavoro, ognuno con una sua specifica area di competenza (per esempio economia e politica estera) e ciascuno con un presidente e un responsabile. I gruppi di lavoro sono permanentemente in contatto con i coordinatori del Ppe per assicurare la piena coesione tra il lavoro dell’Ein e le necessità del gruppo del Ppe. Quest’anno la Summer University è a Berlino dal 4 al 6 ottobre, gli ospiti che intervengono partecipano al dibattito “Futuro dell’industria in Europa: sfide e opportunità nel mercato globale”. A Berlino, particolare attenzione
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sarà dedicata all’economia dell’Unione Europea. Sono in agenda anche diverse tavole rotonde dedicate ai risultati delle elezioni statunitensi e agli esiti della primavera araba. La Summer University è il più grande evento organizzato dall’EIN, con un pubblico di circa 450 persone, con l’obiettivo di dare la possibilità ai partecipanti, ospiti e relatori, di discutere di importanti temi in un’atmosfera rilassata. Noti uomini politici come Francois Fillon, Silvio Berlusconi, Vicente Fox, José Maria Aznar e José Manuel Boroso, hanno partecipato, nel corso degli anni alla Summer University. Sono passati circa dieci anni da quando è stato lanciato l’EIN e si è imposto come uno dei più autorevoli think-tank paneuropei. E tanto più nel contesto attuale di crisi economica, l’agenda politica necessita di attingere a idee innovative: l’EIN lavora per questo.
* Direttore dell’European Ideas Network
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vengono Gianfranco Fini, Norbert Lammert, Antonio Marzano, Adolfo Urso, Wilhelm Staudacher e i docenti Paolo Armaroli, Ulrich Karpen, Andrea Manzella, Hans-Jorg Hennecke, Agostino Carrino.
n Roma, 22 giugno 2009 Convegno su temi finanziari “Private Equity & Turnaroud Aziendale” Farefuturo, lunedì 22 giugno alle ore 18.30, si confronta sul tema “Private Equity & Turnaroud Aziendale”. Partecipano gli esperti del settore Guido Nicola, Massimo Girardi, Francesco Mancini, Enrica Maria Ghia, Marco Bracaglia e Antonio Marano. Coordina Ferruccio Ferranti.
n Roma, 25 giugno 2009 Presentazione del nuovo fascicolo di Charta minuta “Iran, quo vadis?” Giovedì 25 giugno, alle ore 16, presso la sede di Farefuturo si tiene la presentazione del nuovo numero di Charta minuta “Iran, quo vadis?”. Il volume, prendendo spunto dal trentesimo anniversario della Rivoluzione islamica dell’Ayatollah Khomeini, si propone di offrire al lettore uno strumento interpretativo del Paese e del suo ruolo negli equilibri regionali e mondiali. In occasione della presentazione del fascicolo, Charta minuta organizza un incontro sul tema “Quali scenari all’indomani del voto?”. Ne discutono Stefania Craxi, sottosegretario agli Affari esteri con delega al Medio Oriente, Emma Bonino, vice presidente del Senato della Repubblica e Andrea Margelletti, presidente del Ce.s.i. Interviene Adolfo Urso, viceministro allo Sviluppo economico e segretario generale della fondazione Farefuturo. Modera Federico Eichberg, direttore Relazioni internazionali di Farefuturo.
n Roma, 1 luglio 2009 Convegno su l’Italia e la globalizzazione “Fare Italia nel mondo. Le sfide post-globali delle nuove relazioni internazionali” Mercoledì 1 luglio alle ore 9.30, a piazza della Minerva 38, la fondazione Farefuturo organizza un convegno dal titolo “Fare Italia nel mondo. Le sfide post-globali delle nuove relazioni internazio-
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nali”. A che serve il mondo per l’Italia? Questa è la domanda chiave del dibattito organizzato da Farefuturo in occasione della presentazione del volume Fare Italia nel Mondo. Discutono lo studio-rapporto sulle relazioni internazionali e l’azione dell’Italia nel mondo curato da Paolo Quercia: Emma Bonino, Luca Caracciolo, Federico Eichberg, Gianfranco Fini, Marco Fortis, Oscar Giannino, Giancarlo Lanna, Angelo Mellone, Andrea Ronchi, Adolfo Urso, Paolo Zegna.
n Roma, 11 luglio 2009 Summer school luglio 2009 su “Politica e immaginario” Dall’11 al 13 luglio, a Frascati, Farefuturo dedica la sua prima summer school all’analisi dell’immaginario - inteso come contenitore di simboli, immagini, icone, archetipi, metafore, culture popolari, consumi mondiali e culture web elettroniche - e alla riflessione su come questo immenso repertorio si connetta con l’azione politica. La tre giorni di lavori, intitolata “La politica dell’immaginario. L’immaginario della politica”, vede protagonisti settanta ragazzi provenienti da tutta Italia, che si confrontano con esponenti del mondo culturale - registi, scrittori, accademici -, uomini del Made in Italy e operatori dell’informazione, su quello che è il patrimonio di miti, immagini, metafore che caratterizza oggi l’essere italiani, al di là delle appartenenze politiche e ideologiche codificate da parametri novecenteschi. Con sessioni di studio e incontri, i partecipanti approfondiscono il tema dei nuovi rapporti tra sapere, creatività e potere, e l’influenza di queste relazioni nei diversi ambiti della vita sociale e politica. Con: Gianfranco Fini, Adolfo Urso, Pupi Avati, Antonio Scurati, Mogol, Santo Versace, Lucia Annunziata, Roberto Arditti, Antonio Polito, Flavia Perina, Gianluca Nicoletti, Fabio Segatori, Alberto Abruzzese, Alberto Castelvecchi, Paolo Mancini, Luciano Lanna, Maurizio Castro, Filippo Rossi, Angelo Mellone, Federico Eichberg.
n Roma, 22 luglio 2009 Farefuturo alla Versiliana, al via l’intesa con il festival di Marina di Pietrasanta Il segretario generale e viceministro allo Sviluppo economico con delega al Commercio estero, Adolfo Urso, partecipa il 22 lu-
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glio 2009 all’appuntamento degli “Incontri al Caffè” organizzato dal Festival “La Versiliana” nel Caffè della Versiliana di Marina di Pietrasanta. Al centro del dibattito - al quale prendono parte anche Stefania Craxi, sottosegretario agli Affari esteri e presidente onorario della fondazione Craxi, e Mario Ciampi, direttore di Farefuturo - l’obiettivo delle fondazioni e il loro ruolo nei confronti della società e delle istituzioni. A margine dell’incontro, la firma di un’intesa tra Adolfo Urso e il presidente delle fondazioni La Versiliana Festival e il Festival Pucciniano, Massimiliano Simoni.
n Roma, 9 settembre 2009 Transatlantic Trends 2009: presentazione del rapporto sull’opinione pubblica di Europa e Usa Il 9 settembre 2009 viene presentata a Roma, in contemporanea a livello mondiale, l’edizione 2009 del rapporto Transatlantic Trends, che illustra gli orientamenti delle opinioni pubbliche europea e statunitense sui temi dell’agenda internazionale. Il rapporto è realizzato dal German Marshall Fund of the United States e dalla Compagnia di San Paolo. Alla presentazione, organizzata dall’Istituto affari internazionali in cooperazione con le fondazioni Farefuturo e Italianieuropei, intervengono, tra gli altri, Giuliano Amato, Pierangelo Isernia, Ian Lesser, Stefano Silvestri e Adolfo Urso. L’evento si tiene dalle 14.45 alle 17 presso la Sala delle conferenze di Palazzo Marini, in via del Pozzetto 158.
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30 settembre 2009 Presentazione del nuovo fascicolo di Charta minuta “Il futuro è già qui” Mercoledì 30 settembre, alle ore 18 presso la sede della fondazione Farefuturo, ha luogo la presentazione del nuovo numero di Charta minuta, “Il futuro è già qui”. Per l’occasione si organizza un incontro sul tema delle riforme economiche e istituzionali. Ne discutono Renato Brunetta, ministro per la Pubblica amministrazione, ed Enrico Letta, esponente del Pd e già ministro dell’Industria. Interviene Adolfo Urso, viceministro allo Sviluppo economico e segretario generale di Farefuturo. Modera Francesco Verderami, giornalista del Corriere della Sera.
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n Roma, 7 ottobre 2009 Convegno sulle politiche ambientali “Italia e green economy” Mercoledì 7 ottobre, alle ore 9.30, presso Palazzo San Macuto a Roma, ha luogo il convegno “L’Italia e la green economy, gestione e recupero dei rifiuti come green business”. Sarà la green economy a guidare la nuova economia e la ripresa economica mondiale, soprattutto in Europa? Ne discutono il viceministro allo Sviluppo economico e segretario generale di Farefuturo Adolfo Urso e, tra gli altri, il ministro per le Politiche europee Andrea Ronchi, il sottosegretario all’Ambiente Roberto Menia, e il presidente della commissione Ambiente del Senato Andrea Fluttero.
n Roma, 8 ottobre 2009 Elezioni in Germania: le Fondazioni Farefuturo e Ugo La Malfa a dibattito All’indomani delle elezioni in Germania, le fondazioni Farefuturo e Ugo La Malfa organizzano una discussione (a porte chiuse, nella sede di Farefuturo) sul tema “Da Berlino a Berlino. La nuova Germania cristiano-liberale a vent’anni dal Muro”. La discussione verte sull’affermazione elettorale dei Cristiano-Democratici e dei Liberali e sul loro programma di governo, con le relative problematiche e gli ammaestramenti che l’Italia può trarne. Introducono Adolfo Urso e Giorgio La Malfa.
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9 ottobre 2009 Farefuturo e Konrad Adenauer Stiftung: giornata di studi su “Bioetica e biopolitica” Le fondazioni Farefuturo e Konrad Adenauer, venerdì 9 ottobre 2009, organizzano la giornata di studi (a porte chiuse, nella sede di Farefuturo) dal titolo “Bioetica e biopolitica”. Intervengono Adolfo Urso, Wilhelm Staudacher, Benedetto Della Vedova, Laura Palazzani, Karlies Abmeier, Walter Schweidler, Klaus Tanner, Winfried Kluth e Lorenzo d’Avack.
n Roma, 10 ottobre 2009 Fondazione Farefuturo e associazione Mezzogiorno Nazionale, confronto sul tema “Sud, un interesse nazionale” Con l’organizzazione dell’associazione MezzogiornoNazionale e della fondazione Farefuturo, sotto il patrocinio della Provincia di Saler-
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di Duilio Ferlat *
PensAR e Farefuturo, questione di obiettivi comuni La fondazione PensAR è un serbatoio di idee legato al Partito Proposta Repubblicana -PRO-, che sin dal 2007 governa la Città Autonoma di Buenos Aires, capitale della Repubblica Argentina. La mission fondamentale è quella di disegnare politiche pubbliche e coordinare le risorse umane tecniche per un governo nazionale in grado di affrontare il cambiamento. PensAR è convinta che si possa contribuire a fare dell’Argentina un grande Paese, una grande nazione. Suo obiettivo è lavorare con le idee e le proposte di politiche pubbliche sociali e culturali, in modo da generare un pensiero attivo e militante per un’Argentina moderna, libera, democratica e sostenibile nel lungo periodo; si impegna a promuovere istituzioni politiche, sociali ed economiche solide, integrando in modo costruttivo il piano nazionale e internazionale con un capitalismo che produca benessere e buona qualità di vita per tutti, rinforzando i valori della libertà politica, intellettuale ed economica, della democrazia e dell’umanesimo occidentale. È un’istituzione aperta, alla quale collaborano e partecipano persone con opinioni diverse, che cercano il confronto e il dibattito libero, attraverso l’organizzazione di spazi di discussione, seminari, conferenze e corsi di formazione, pubblicazioni digitali, libri e documenti di lavoro. Sempre con lo scopo di raggiungere gli obbiettivi, PensAR realizza anche incontri, dibattiti, corsi, ricerche e conferenze: accorda borse di studio e contributi a persone fisiche e soggetti di diritto, sigla convenzioni di cooperazione e ricerca con istituzioni nazionali e internazionali, con aziende e organismi pubblici locali e internazionali, crea centri di studio su argomenti specifici. Nel luglio 2010, una missione parlamentare del PRO in Italia, composta dall’onorevole Federico Pinedo -capogruppo del PRO alla Camera- e dall’onorevole Jorge Triaca - già direttore esecutivo di PensAR -, ha visitato la sede di Farefuturo, gettando le basi per siglare un’accordo di cooperazione. Con data 21 settembre 2010, PensAR e Farefuturo siglano la convenzione di cooperazione reciproca, stabilendo dei rapporti di collaborazione, nell’ambito delle rispettive qualifiche, a partire dalla realizzazione di seminari e dalla promozione di attività e progetti concreti. La prima attività in cooperazione si è svolta con grande successo il 26 aprile 2012, con il convegno internazionale “Distretti industriali e internazionalizzazione delle imprese. L’esperienza italiana” che si è tenuto nella Città di Buenos Aires, nel prestigioso Hilton Hotel. L’appuntamento, organizzato dal Go-
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verno della Città Autonoma di Buenos Aires in collaborazione con le fondazione Farefuturo e PensAR, ha implementato uno scambio fruttuoso di conoscenze tra Argentina e Italia, avviando una piattaforma di sperimentazione di modelli condivisi e ha visto l’adesione di circa 700 imprese argentine e più di mille persone. Oltre alle autorità del Governo di Buenos Aires, l’Ambasciatore d’Italia in Argentina, il dottor Guido La Tella e relatori ed esperti locali di primo piano, hanno partecipato al Convegno -ospitati dalla Città di Buenos Aires- il presidente di Farefuturo, l’onorevole Adolfo Urso, i dottori Federico Eichberg, Giancarlo Lanna, Gianmaria Sparma e l’esperto dei distretti industriali, il professor Roberto Grandinetti, docente dell’Università di Padova. La scelta dell’argomento del primo seminario in comune è stata vincente: siamo convinti sia fondamentale puntare sull’innovazione e sull’internazionalizzazione per vincere la competizione internazionale e rispondere alla sfida della modernità. La ricca esperienza del modello dei distretti industriali italiani è di grande successo all’estero e l’Argentina ha molto da imparare da tale esperienza. Citando dall’interessante intervento di Adolfo Urso, si può rilevare come «il modello ha contribuito in maniera notevole al trionfo delle esportazioni del Made in Italy e questo dimostra come si può crescere anche in un momento di crisi, puntando su innovazione e internazionalizzazione» e sottolineare che, nell’attuale contesto politico ed economico argentino, «l’export è la strada dello sviluppo per l’Italia, ma anche per l’Argentina, perché sbaglia chi crede che si possa resistere chiudendosi in se stessi, tra espropri e autarchia». Le ricadute del convegno sono in vista, perchè oltre al successo di presenze e ripercusioni nei media, si sono subito avviate molteplici rapporti e progetti di partnership. Il prossimo appuntamento sarà sicuramente a Roma. PensAR e il partito PRO sono convinti che l’Italia debba diventare un partner strategico dell’Argentina. Ci uniscono tanti legami di storia in comune, e quasi il 50 % della popolazione argentina è di origine italiana e, guardando al medio e lungo termine, ci sono enormi prospettive tra design e tecnologia di punta italiana e creattività e risorse argentine.
* Coordinatore di Programma, responsabile Rapporti con l’Italia della fondazione PensAR.
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no, il 10 ottobre a Salerno, politici, sindacalisti, esponenti del mondo imprenditoriale e studiosi danno vita, per l’intera giornata, a un confronto sul tema “Sud, un interesse nazionale”. Intervengono il presidente della Camera dei deputati Gianfranco Fini e il ministro dell’Economia e delle Finanze Giulio Tremonti, nonché, tra gli altri, la presidente di Confindustria Emma Marcegaglia e i leader sindacali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, - Guglielmo Epifani, Raffaele Bonanni, Luigi Angeletti e Renata Polverini - per avviare un dialogo sociale sul Sud, tra governo, istituzioni, mondo del lavoro, sindacati e associazionismo. Il confronto ruota intorno a due forum, quello delle “idee” e quello degli “attori sociali”. Al primo intervengono Aldo Bonomi (Consorzio A. A. Ster), Andrea Geremicca (Mezzogiorno Europa), Massimo Lo Cicero (Università Tor Vergata) Paolo Macry (Università Federico II), Giancarlo Lanna (Simest) e Ortensio Zecchino (Europa Popolare). Al “Forum degli attori sociali”, con il ministro dell’Economia Giulio Tremonti partecipano il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, i segretari generali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, Guglielmo Epifani, Raffaele Bonanni, Luigi Angeletti e Renata Polverini, il presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini e il presidente di Confagricoltura Federico Vecchioni. L’intervento conclusivo è del presidente della Camera, Gianfranco Fini. Ad aprire i lavori, che si svolgono nel Teatro Verdi, sono i saluti del sindaco di Salerno Vincenzo De Luca e del presidente della Provincia Edmondo Cirielli. Seguono gli interventi introduttivi di Pasquale Viespoli, presidente dell’Associazione MezzogiornoNazionale, e di Adolfo Urso, segretario generale di Farefuturo.
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16-17 ottobre 2009 “Dialoghi asolani”, workshop di formazione su “Le nuove politiche per l’immigrazione. Sfide e opportunità” Si svolge ad Asolo il 16 e il 17 ottobre la seconda edizione dei “Dialoghi Asolani”, il workshop di formazione organizzato dalle fondazioni Farefuturo e Italianieuropei. L’appuntamento di quest’anno, dal titolo “Le nuove politiche per l’immigrazione. Sfide e opportunità”, è dedicato al tema dell’immigrazione, con la partecipazione e il confronto di esperti di politiche per l’immigrazione. Il workshop è aperto a un gruppo di cento giovani under 35 provenienti da tutta Italia, selezionati attraverso un bando pubblico. L’incontro è anche occasione per presentare il documento “Immi36
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grazione integrata e cittadinanza di qualità”, curato da Valentina Cardinali e con i contributi di Adolfo Urso, Alessandro Campi, Mario Carta, Luigi Di Gregorio, Federico Eichberg e Mario Ciampi.
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6 novembre 2009 Presentazione del nuovo fascicolo di Charta minuta “La Russia dopo il Muro” Venerdì 6 novembre alle ore 11.30 presso la sede della fondazione Farefuturo, in occasione della presentazione del nuovo numero, “La Russia dopo il Muro”, la rivista Charta minuta organizza un incontro per celebrare il ventesimo anniversario del crollo del Muro di Berlino. Un’occasione per ricordare il significato epocale dell’evento e tracciare un bilancio sugli sviluppi successivi, dall’integrazione dei paesi dell’ex blocco sovietico nell’Unione europea al nuovo ruolo della Russia nello scacchiere geopolitico mondiale. Ne discutono Gianni De Michelis, già ministro degli Affari esteri, e il giornalista Jas Gawronski, già europarlamentare. Interviene Adolfo Urso, viceministro allo Sviluppo economico e segretario generale di Farefuturo. Modera Federico Eichberg, direttore Relazioni internazionali della fondazione.
n Roma,
9 novembre 2009 Tavola rotonda sui paradigmi 2.0. “Navigare oltre il muro. I riferimenti culturali nell’era del web” In occasione del ventesimo anniversario della caduta del muro di Berlino, Farefuturo organizza, in collaborazione con Reti, una tavola rotonda modello barcamp sul cambio dei paradigmi culturali, sociali, economici e politici risultante dallo sviluppo di Internet. Internet diventa metafora del crollo delle ideologie, dei muri culturali e psicologici, del passaggio dalla codificazione razionale dei mondi di appartenenza alla libertà delle interconnessioni digitali del web. Internet è fonte di nuove opportunità e, spesso, di maggiore libertà per i cittadini e il suo sviluppo porta con sé un inedito confronto tra un “mondo off-line” legato a logiche di relazione basate sulla intermediazione della realtà e un “mondo on-line” che si definisce come egualitario, futurista e aperto. Navigare oltre il muro, in mare aperto, significa accettare la sfida della complessità, mettere in gioco le proprie identità e quindi aprirsi alle possibili e imprevedibili osmosi culturali. Il barcamp vuole essere un’occasione di incrementare e sviluppare la conoscenza di Internet e delle opportunità a esso legate, pro37
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di Fabio Renzi *
Symbola, una visione integrale della qualità All’origine della nascita di Symbola c’è un’idea della qualità come un progetto prioritariamente culturale, ma che necessariamente deve parlare alla politica, all’economia e alle istituzioni se vuole essere un’opzione concreta e non solo una visione, per quanto suggestiva. Per vincere questa sfida è però necessario dar vita a un’alleanza che sia essa stessa prefigurazione e dimostrazione della perseguibilità di una visione integrale della qualità. Ma non integralista. Proprio perché la qualità è soprattutto un approccio, una tensione all’eccellenza. E i processi creativi e innovativi sono per loro natura anche dispersivi e distruttivi. Ma pure emulativi e diffusivi. Come quelli che i promotori di Symbola rintracciano e riconoscono nelle tante realtà imprenditoriali e territoriali che dimostrano che la qualità è un’opzione competitiva vincente e soprattutto praticabile. Anche perché inscritta nel codice genetico di un Paese la cui forza risiede nella capacità di produrre all’ombra dei campanili cose che piacciono al mondo, secondo la felicissima immagine di Carlo Maria Cipolla. L’idea è quella di costruire un centro di iniziativa politico/culturale che promuova la conoscenza dei processi e delle esperienze di qualità. Attraverso la testimonianza diretta dei protagonisti, siano essi piccoli o grandi imprenditori, artigiani, manager, dirigenti di associazioni imprenditoriali, culturali, sociali, ambientaliste o amministratori impegnati nelle istituzioni. Ma anche attraverso il contributo di personalità impegnate sul fronte dell’elaborazione e della riflessione culturale, economica, sociale e politica. Creando così cortocircuiti tra grandi e piccoli, tra imprenditori, politici e intellettuali, tra importanti manager e leader territoriali. Per far emergere la trama, l’ordito che accomuna molte di queste esperienze al di là delle apparenze, i caratteri fondamentali di quella che successivamente una maturazione teorica definirà come “soft economy”. La dinamica è quella del movimento, la pratica è quella della lobby, la forma è quella della fondazione, l’arte è quella della rappresentazione. Non quella della rappresentanza, istituzionale o sociale che sia, che è il mestiere di altri. Né tantomeno la rappresentanza delle rappresentanze. Nasce così, nell'aprile del 2005, Symbola, un movimento in forma di fondazione che lavora sul terreno della rappresentazione, fenomenologica e teorica, per affermare il progetto della qualità. Restituendo un’idea della qualità concreta, reale, agibile, più empatica e meno metodologica. Alla ricerca di quelle esperienze che annunciano la nascita di "un nuovo made in Italy" capace di tenere insieme l'eredità del passato (saperi tradizionali, culture locali, qualità del paesaggio) e la proiezione verso il futuro (ricerca di punta nei settori avanzati, tutela dell'ambiente, innovazione, hi-tech). Una lettura che
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troverà conferma nelle iniziative promosse insieme alla fondazione Farefuturo e successivamente a Unioncamere a partire dal 2010, dedicate alla Green Italy, al Piq - Prodotto Interno Qualità - e al contributo delle industrie culturali all'economia nazionale in generale e in particolare allo sviluppo di una "manifattura culturale", che trae forza da quella cultura della manifattura che contraddistingue molti territori del Paese. Un’idea dell'Italia, della sua economia e della sua società che tiene insieme i suoi tratti più identitari, e proprio per questo più competitivi, e l’universalità dei valori che la animano come la centralità della persona, il valore del capitale umano, le culture e i saperi dei territori, la loro capacità di produrre sussidiarietà e coesione sociale, l’attitudine all’intrapresa, la passione, la creatività e la spinta all’innovazione. Una visione che in questi anni ha fatto fatica a emergere nella politica, nelle istituzioni e anche nell'accademia, nei luoghi deputati alla ricerca, alla formazione e alla produzione del sapere. Sono state piuttosto le nuove esperienze associative, di cui le fondazioni che realmente lavorano sono un'espressione importante, a svolgere un ruolo di riflessione e proposta critica rispetto alle troppe e diffuse inerzie culturali e politiche. Nella stagione dell'incomunicabilità e dello scontro frontale tra i diversi protagonisti del dibattito pubblico, del venir meno del ruolo di formazione e di orientamento dei partiti, i think tank rappresentano uno dei pochi luoghi di confronto tra persone e organizzazioni di diverso orientamento, dove ritrovare la passione e la responsabilità di un discorso comune sull'Italia e sul suo futuro.
* Segretario generale della fondazione Symbola
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muovendo un momento di riflessione ampio, non limitato agli addetti ai lavori ma aperto anche a intellettuali, esperti e protagonisti del mondo accademico, culturale, economico e politico che stanno vivendo in prima persona la cosiddetta “rivoluzione digitale”. Come tutti i barcamp l’ambiente sarà informale per consentire a tutti i partecipanti di esprimersi liberamente. L’incontro a porte chiuse ha luogo lunedì 9 novembre 2009 alle 19.30 presso la sede di Farefuturo. Alla fine del dibattito si traggono le conclusioni di fronte a una cena veloce.
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10 novembre Presentazione del libro “Il futuro della libertà” Martedì 10 novembre alle ore 18 all’Hotel Parco dei Principi di Roma, in Via G. Frescobaldi 5, si tiene la presentazione del libro di Gianfranco Fini, “Il futuro della libertà”. Coordinati da Antonello Piroso, intervengono, oltre all’autore del libro, Pierluigi Battista e Andrea Romano. Partecipano anche Andrew Howe e Giorgio Pasotti.
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17 novembre 2009 Convegno sulle politiche migratorie “Green Italy, ambiente, innovazione e qualità per sfidare il futuro”
Martedì 17 novembre, le fondazioni Symbola e Farefuturo organizzano un convegno dal titolo “Green Italy, ambiente, innovazione e qualità per sfidare il futuro”. L’incontro si tiene dalle ore 9.30 alle ore 19.00 presso la sala Conferenze di piazza Montecitorio 123/a. Sono presenti, tra gli altri, Gianfranco Fini, Ermete Realacci e Adolfo Urso.
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18 novembre 2009 Incontro-dibattito sulle politiche migratorie “L’Italia a chi la ama. Per una cittadinanza di qualità” Il Bimestrale CON in collaborazione con Farefuturo, mercoledì 18 Novembre alle ore 16, presso la Sala del Mappamondo della Camera dei Deputati, organizza un incontro-dibattito dal titolo “L’Italia a chi la ama. Per una cittadinanza di qualità”. Assieme al presidente della Camera Gianfranco Fini e al produttore cinematografico Tarak Ben Ammar, si affronta il tema della cittadinanza, nella ferma convinzione di voler coniugare la lotta all’immigrazione clandestina all’insegna dello slogan “L’Italia a chi la ama”. 40
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n Roma, 19 novembre 2009 Presentazione del rapporto FAES “Europa: proposte di libertà” Giovedì 19 novembre si tiene a Roma, presso la Sala delle Conferenze di Palazzo Marini - Camera dei Deputati (via del Pozzetto 158), la presentazione del rapporto di ricerca realizzato dalla fondazione FAES, “Europa: proposte di libertà”. Intervengono José Maria Aznar, presidente della fondazione Faes, Gianfranco Fini, presidente di Farefuturo, Adolfo Urso, segretario generale di Farefuturo, Andrea Ronchi, ministro per le Politiche europee, Alberto Carnero, direttore Area internazionale FAES, Federico Eichberg, responsabile Relazioni internazionali di Farefuturo, Marta Dassù, direttore di Aspenia, e Vittorio Emanuele Parsi, professore di Relazioni internazionali all’Università Cattolica di Milano.
n Roma, 21 novembre 2009 Farefuturo al “Luiss Barcamp 2009” Farefuturo partecipa all’iniziativa “Luiss Barcamp 2009”, sul tema “Velocità = spazio/tempo”. L’evento si svolge il 21 novembre nella sede Luiss di viale Romania a Roma. I giornalisti di Ffwebmagazine, magazine online di Farefuturo, prendono parte alla sessione “Pensare e fare: velocità dei pensieri e tempi delle decisioni politiche”. L’evento, aperto a tutti, prevede l’integrazione tra interventi di esperti, docenti, studenti, ricercatori ed esponenti della società civile. Il barcamp rappresenta una nuova metodologia di confronto attraverso una conferenza destrutturata in cui il dibattito è generato dai partecipanti secondo le logiche del 2.0. L’obiettivo è quello di creare un contesto interattivo.
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27-28 novembre 2009 Workshop a porte chiuse delle fondazioni Farefuturo e Konrad Adenauer “Il futuro della democrazia” Il 27 e il 28 novembre, le fondazioni Farefuturo e Konrad Adenauer organizzano un workshop a porte chiuse sul tema “Il Futuro della Democrazia”, a Cadenabbia, in provincia di Como, presso Villa La Collina. Il seminario, che conclude una serie di attività congiunte svolte dalle due fondazioni nel corso del 2009, è riservato a circa trenta partecipanti, italiani e tedeschi, e ad alcuni rappresentanti di altre fondazioni del Partito popolare europeo, come FAES e Ein (European Ideas Network). Obiettivo dell’incontro, che si apre venerdì pomeriggio con gli interventi del segretario generale di Farefuturo, 41
L’altro modo di fare politica
Adolfo Urso, e del direttore della Rappresentanza della KAS a Roma, Wilhelm Staudacher, è quello di creare un dibattito sul presente e sul futuro delle democrazie contemporanee, contestualmente al loro rapporto con la religione, l’economia e le relazioni internazionali. Si tratta di un dibattito aperto, introdotto dagli interventi di esperti della materia e a cui prende parte anche il presidente di Farefuturo, Gianfranco Fini. Al seminario intervengono, tra gli altri, Mario Ciampi e Alessandro Campi, rispettivamente direttore e direttore scientifico di Farefuturo, Mario Baldassarri, presidente di Economia Reale, Alberto Carnero, responsabile Area internazionale della Fondazione FAES, Guillermo Martinez Casañ, direttore di Ein.
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9 dicembre 2009 Presentazione del libro “Rousseau, cittadino senza patria” Mercoledì 9 dicembre alle ore 17,30, presso la sede di Farefuturo, viene presentato il libro “Rousseau, cittadino senza patria” di Robert Spaemann, edito dalla Ares. Assieme all’autore del volume, intervengono Leonardo Allodi, Sergio Belardinelli, Alessandro Campi, Mario Ciampi, Benedetto Ippolito e Alessandro Rivali.
n Roma, 11 dicembre 2009 “Dieci passi nel 2000”, presentazione dell’ultimo numero di Charta minuta Venerdì 11 dicembre, alle ore 10.30, presso la sede di Farefuturo si tiene la presentazione del nuovo numero di Charta minuta: “Dieci passi nel 2000”. Un primo bilancio a un decennio dall’inizio del Terzo Millennio e dalla suggestione della cifra simbolica. Dalle antiche profezie alla fine della storia, dal Millennium bug alla fine del mondo, le aspettative erano le più varie. Nessuna si è avverata, ma il nuovo decennio è stato davvero segnato da eventi che ci hanno costretto a misurarci con nuove problematiche. Ne discutono Massimo Cacciari, sindaco di Venezia, e Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio. Interviene Adolfo Urso, viceministro allo Sviluppo economico. Modera Federico Eichberg, direttore Relazioni internazionali della fondazione.
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18 dicembre 2009 Auguri natalizi Scambio di auguri natalizi a Fatrefuturo, venerdì 18 dicembre alle 18.00. Benvenuti tutti gli amici. 42
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10 febbraio 2010 Presentazione de “La nostra nuova politica”, ultimo numero di Charta minuta Mercoledì 10 febbraio, alle ore 15, presso la Sala del Refettorio di Palazzo San Macuto (Roma, via del Seminario 76), Gianfranco Fini interviene alla presentazione del nuovo numero di Charta minuta, “La nostra nuova politica”. Quali sono i nuovi temi della politica italiana e come vi si rapporta la nuova destra? Dal superamento delle ideologie al patriottismo repubblicano, dalla laicità positiva ai diritti civili, dalla legge sulla cittadinanza alla questione femminile, dalla solidarietà all’attenzione per l’ambiente a un nuovo approccio in politica estera, bimestrale offre al dibattito il suo contributo per ridare visione alla politica italiana. Ne discutono Gianfranco Fini, intervistato dall’editorialista de Il Sole 24 ore Stefano Folli e Luigi Amicone, direttore di Tempi. Interviene Adolfo Urso.
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23 febbraio 2010 Convegno sul tema “Il futuro made in Italy. Le regole, la missione, la sfida” Le fondazioni Farefuturo e Symbola insieme per il convegno “Il futuro made in Italy. Le regole, la missione, la sfida”. L’appuntamento è il 23 febbraio alle 10.00 a Roma, presso la Sala delle Conferenze del Garante della Privacy, in piazza Montecitorio 123/a. Partecipano all’incontro, tra gli altri, Ermete Realacci, presidente di Symbola, e il viceministro alle Attività produttive, Adolfo Urso, segretario generale di Farefuturo.
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26 febbraio 2010 Presentazione del libro “Dossier Ogm” Giovedì 25 febbraio alle ore 18, presso la sede di Farefuturo, si tiene la presentazione del libro “Dossier Ogm - Conoscere gli Organismi geneticamente modificati”, scritto dal professor Angelo Gallippi. All’incontro, moderato da Angelo Mellone, direttore editoriale di Farefuturo, intervengono il segretario generale della fondazione, Adolfo Urso, Luciano Caglioti, prorettore dell’Uni43
L’altro modo di fare politica
di Andrea Urso *
Dove gli interessi particolaristici diventano collettivi Nella prima Repubblica, esistevanoi partiti ed esistevano, di conseguenza, le “correnti”. Il disastro di Tangentopoli ha consegnato alla memoria collettiva un ricordo assolutamente negativo di entrambi questi soggetti, ma si tratta, a ben vedere, di un giudizio ingeneroso, sbagliato come sempre sbagliate sono le generalizzazioni tranchant. I gruppi politici di ieri e di oggi, se costituiscono mere aggregazioni di potere o per la conquista di un potere fine a se stesso e agli interessi degli aggregati, finiscono sempre per determinare fenomeni di degrado delle istituzioni pubbliche in cui questi stessi gruppi agiscono. Esiste però, anzi, deve esistere, una dimensione dell’azione pubblica in cui donne e uomini - che non solo fanno parte della società, ma “si sentono” parte integrante del tessuto umano e politico in cui costruiscono le loro esistenze e progettano il loro futuro - trovano il gusto, la volontà e provano addirittura il piacere di riflettere sui problemi generali della comunità, delle articolazioni in cui si suddivide, dello Stato propriamente detto, mossi prioritariamente dallo stimolo di migliorare se stessi e il mondo che li circonda. I partiti e le correnti di un tempo sono stati anche questo: luoghi di perfezionamento intellettuale e di azione concreta, perni di manovre politiche volte a far uscire dalle stanze cerebrali le idee, per realizzarle a beneficio di tutti. Ovviamente, il modello di allora non sarebbe più proponibile, nell’attualità: né per i partiti né tanto meno per la sotto-struttura correntizia. In primo luogo, per ragioni di costi. Anche se la cronaca continua, purtroppo, a descrivere un universo politico affollato di partiti rapaci di risorse pubbliche, è chiaro che, a breve, tutto ciò sarà solo uno spiacevole ricordo. Le strutture partitiche sono e saranno sempre più costrette a snellirsi, diventando costantemente più agili, efficienti, parsimoniose e funzionali quasi esclusivamente all’organizzazione delle campagne elettorali. Non saranno più, quindi, quelle mastodontiche organizzazioni per l’allevamento di classi dirigenti in grado di garantire il turn over ai partiti di governo, oppure la sostituzione globale di una squadra con un’altra. Nel bene, ma anche nel male, il partito non è e non può più essere il luogo esclusivo di formazione del personale politico, anche perché non sono più le sole “doti politiche” -le doti cioè utili alla costruzione e alla raccolta del consenso pubblico- quelle necessarie a fare di una persona il soggetto adatto alla gestione della cosa pubblica. La diversificazione e la complicazione della società contemporanea costringono chi decide di dedicarsi alla politica ad affrontare una molteplicità di problemi - economici, sociali e culturali - che presuppongono non solo la disponibilità a un continuo aggiornamento, ma anche e soprattut-
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to il costante confronto con le migliori intelligenze di settore. Il fine non è semplicemente quello di migliorare la produzione legislativa e l’organizzazione sociale, ma anche quello di mettere il “politico” in grado di dialogare e anche scontrarsi con i “tecnici” - siano essi quelli del mondo privato ed economico, siano essi quelli della galassia burocratica -, al fine di non far mai prevalere gli interessi particolaristici su quelli collettivi. Quale miglior soluzione, quindi, delle “fondazioni”? Nate con la cosiddetta seconda Repubblica, le fondazioni che orbitano intorno ad alcuni dei principali movimenti politici hanno proprio questa funzione: determinare un terreno di analisi sostanzialmente “neutro”, alla cui promozione e produzione intellettuale è possibile partecipare anche senza adesione fideistiche e persino senza alcun interesse politico-elettorale diretto. Anzi, se le finalità restano saldamente ancorate alla politica, la buona fondazione si distingue proprio per la capacità di tenere distinti il momento formativo della persona dall’altrettanto importante, ma diversa, fase di aggregazione consensuale. La costanza e l’intensità dell’impegno sul terreno politico non lede mai, o non dovrebbe mai ledere, nella fondazione, la libertà assoluta di dialogo e di studio, con il coinvolgimento di tutte le energie che possono contribuire non tanto e non solo all’affermazione del partito di riferimento, ma alla crescita costante della capacità di comprensione e delle soluzioni dei problemi della società in cui è incardinata. Libertà che, per altro, come nel caso di Farefuturo e Fare Italia, non impedisce certo di coltivare e promuovere anche scale di valori che, però, più che fortezze da difendere o scudi con cui difendersi, diventano “chiavi interpretative” dei fenomeni politici, sociali ed economici. Forse, il lavoro più impegnativo che le fondazioni politiche dovranno affrontare nei prossimi anni sarà proprio quello di trovare nuove e più convincenti sintesi tra ciò che la tradizione italiana rappresenta, anche in termini reali, e quanto la contemporaneità e la globalizzazione impongono a tutti in termini di innovazione e sfida culturale, sociale ed economica. Il terreno economico e finanziario, per altro, sarà quello in cui maggiormente si dovrà contendere mentalmente tra soggetti diversi, nella speranza di individuare nuovi modelli organizzativi dei rapporti tra politica cioè interesse collettivo - e denaro - inteso come interesse privato -, al fine di restituire alla prima quel ruolo direttivo che, venendo meno, sta rischiando di disumanizzare lo stile di vita occidentale, con tutte le conseguenze di cui si discute da ormai più di un ventennio. Lo strumento-fondazione, inoltre, permette e può consentire con ancora più efficacia l’incontro tra attori diversi della società - personale politico, imprese, intellettuali e opinion-maker - proprio per la comprensione, la composizione e la sintesi dei diversi interessi legittimi che si manifestano nel tessuto istituzionale, economico e produttivo, ma, appunto, non già in una dimensione lobbistica, riservata e a fini speculativi, bensì pubblica, alla luce del sole, con l’intenzione di trovare le strade mi-
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gliori per favorire lo sviluppo e il progresso delle attività economiche e delle condizione generali di vita per tutti. La sfida raccolta da Farefuturo e Fareitalia fin dai primi momenti della transizione politica del nostro Paese dal vecchio al nuovo modello politico è quindi stata quelle di creare a destra e per la Destra - in un contesto bipolare e di alleanza con l’ala moderata del panorama politico italiano - un luogo di eccellenza del Pensiero, oltre e prima ancora che dell’azione. I prossimi eventi politico-elettorali permetteranno di giudicare appieno questa esperienza, evidenziandone i risultati sotto vari punti di vista. Dunque, il percorso delle fondazioni - di Farefuturo e Fareitalia in particolare - deve non solo continuare per altri 15 o 30 anni, ma essere ampliato e fatto condividere a una platea sempre più crescente di osservatori e appassionati della politica, poiché solo lungo questa strada potrà viaggiare quell’essenziale, indispensabile rinnovamento delle istituzioni politiche, delle sovrastrutture economiche e sociali e finanche degli stili di vita, di cui si parla dal crollo della prima Repubblica, ma che, in fondo, è ancora lontano dall’esser stato realizzato.
* Segretario amministrativo di Fareitalia
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versità “La Sapienza” di Roma, Giovanni Vittorio Pallottino, ordinario di Elettronica all’Università “La Sapienza”, Ugo Laneri, biotecnologo del Cnr, e Giampiero Jacobelli, direttore responsabile di Technologyreview.it.
n Napoli, 5 marzo 2010 Convegno sulla questione meridionale “Per una buona politica. Per un nuovo Mezzogiorno” Venerdì 5 marzo, a Napoli, le fondazioni Farefuturo e Mezzogiorno Europa organizzano il convegno dal titolo “Per una buona politica. Per un nuovo Mezzogiorno”. Partecipano all’incontro, che ha luogo a partire dalle 9.30 presso la Sala D’Amato – Unione Industriali di Napoli (Piazza dei Martiri, 58), Gianfranco Fini e Andrea Geremicca, rispettivamente presidente di Farefuturo e di Mezzogiorno Europa, Adolfo Urso, segretario generale di Farefuturo, Gianni Lettieri, presidente dell’Unione Industriali di Napoli, Mario Ciampi, direttore di Farefuturo, Ivano Russo, direttore di Mezzogiorno Europa, e Giustino Fabrizio, direttore de La Repubblica - Napoli.
n Roma, 10 marzo 2010 Convegno dal titolo “Oltre la paura. La politica e la sfida del futuro” Mercoledì 10 marzo si tiene a Roma presso la Sala del Refettorio della Biblioteca della Camera dei Deputati, in Via del Seminario 76, dalle 9.30 alle 18.00, un convegno dal titolo “Oltre la paura. La politica e la sfida del futuro”. Il 2009 è stato l’anno della “grande paura”, determinato dall’acuirsi della crisi economico-finanziaria che ha colpito il mondo. Ma la paura è da anni un sentimento diffuso e generalizzato, con il quale le società occidentali si sono abituate o - peggio - rassegnate a convivere: paura del terrorismo, delle pandemie globali, della disoccupazione di massa, dell’immigrazione, delle manipolazioni genetiche, dei cambiamenti climatici. E la paura, reale o immaginaria, è insomma diventata la sfida più importante che i governi dei diversi Paesi si sono trovati ad affrontare nel corso dell’ultimo decennio. Così, dinnanzi alla politica contemporanea, si è posto un dilemma semplice: cavalcare la paura o cercare di neutralizzarla e vincerla? La paura, risorsa e minaccia, può essere utilizzata per ottenere consenso e legittimazione, ma può anche diventare un potenziale fattore di conflitti sociali e di disgregazione. Il convegno parte proprio da questa alternativa per
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cercare di mostrare che, se è vero che la paura è un sentimento radicato nella storia umana e qualcosa che appartiene al bagaglio biologico dell’uomo, è altrettanto vero che non si può governare una collettività umana complessa facendo leva su di essa, alimentando fobie e fantasmi. Scopo della politica, in altre parole, è vincere la paura per costruire il futuro.
n Roma, 18 marzo 2010 Presentazione dell’ultimo numero di Charta minuta “2011, un anniversario per ricominciare” A un anno dal 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia, il 17 marzo Charta minuta promuove un dibattito sulla celebrazione, in chiave non retrospettiva ma prospettiva: il terzo Giubileo della patria visto come un nuovo inizio possibile per il nostro Paese. A Roma, presso la fondazione Memmo, ne discutono Giuseppe De Rita, segretario generale del Censis, Piero Melograni, storico, Aldo Cazzullo, giornalista del Corriere della Sera e Adolfo Urso, direttore della rivista. Modera Federico Eichberg, direttore Relazioni internazionali di Farefuturo, conclude il presidente della Camera dei deputati Gianfranco Fini.
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8 aprile 2010 Convegno dal titolo “La Quinta Repubblica: un modello per l’Italia?” Giovedì 8 aprile 2010, dalle ore 15, si tiene a Roma, presso la Sala delle Conferenze di Palazzo Marini - Camera dei Deputati, il convegno organizzato da Farefuturo “La Quinta Repubblica: un modello per l’Italia? ”. Apre i lavori Gianfranco Fini, presidente di Farefuturo, intervengono Adolfo Urso, segretario generale di Farefuturo, Frédéric Rouvillois, docente presso l’Università di Paris V e collaboratore del Centro Studi dell’Ump, Franco Bassanini, presidente di Astrid, e i docenti universitari Stelio Mangiameli, Sofia Ventura, Ida Nicotra, Luca Mezzetti, Felice Giuffré, Pier Giorgio Casalena.
n Roma, 14 aprile 2010 Ciclo di seminari, organizzati da Glocus e Farefuturo, dedicato all’innovazione nei territori Mercoledì 14 aprile alle ore 12 Glocus e Farefuturo, presso la sede della fondazione Farefuturo, presentano con una conferenza stampa
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il ciclo di seminari “L’innovazione nei territori, la nuova classe dirigente per un’Italia competitiva”. Gli incontri, destinati agli amministratori locali, sono dedicati al tema dell’innovazione con l’obiettivo di diffondere la cultura del cambiamento e favorire la modernizzazione del Paese. A tutti i seminari partecipano rappresentanti del mondo delle imprese e dell’Università. Il ciclo di seminari è inaugurato dal presidente della Camera, Gianfranco Fini, la prima sessione è introdotta e coordinata da Linda Lanzillotta e Adolfo Urso. Tra gli speaker: Giuliano Amato, Luca Antonini, Francesco Caio, Alessandro Campi, Domenico De Masi, Alfonso Fuggetta, Giulio Napolitano, Umberto Paolucci, Giuliano Zuccoli. Un’iniziativa per contribuire a sviluppare un processo di ammodernamento della Pubblica amministrazione sulla base di valori condivisi, soprattutto nel territorio, ovvero dove si misurano le migliori energie e si manifestano i maggiori problemi. E un modo per diffondere la cultura del cambiamento nella classe dirigente, coniugando il principio dell’unità nazionale con quello del federalismo, che ha profondamente trasformato la forma di Stato dando sempre più responsabilità agli enti locali.
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11 maggio 2010 Convegno sul tema “Oltre il Pil: i nuovi indicatori del benessere e la sostenibilità dello sviluppo” Martedì 11 maggio presso la Sala delle Conferenze di Palazzo Marini in via del Pozzetto 158, la fondazione Farefuturo organizza il convegno “Oltre il Pil: i nuovi indicatori del benessere e la sostenibilità dello sviluppo”. Intervengono ai lavori, che si svolgono dalle 10.00 alle 12.30: Kazuiko Takeuchi, vicerettore Università delle Nazioni Unite, editorin-chief della rivista scientifica internazionale Sustainability of Tokyo, Fiorella Kostoris, professore ordinario di Economia presso l’Università “La Sapienza” di Roma e presidente comitato “Pari o Dispare”, Mario Baldassarri, senatore Pdl e presidente dell’associazione Economia Reale, Fabio Orecchini, membro del Centro Interuniversitario per lo Sviluppo sostenibile de “La Sapienza” di Roma ed editor della rivista Sustainability Science, Enrico Cancila, responsabile dell’area di ricerca Politiche ambientali di Farefuturo, Raffaele Bonanni, segretario nazionale Cisl, Federica Guidi, presidente Giovani Imprenditori Confindustria, Enrico Letta, vicesegretario del Partito democratico, Adolfo Urso, segretario generale di Farefuturo e viceministro allo Sviluppo economico con delega al 49
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Commercio estero e Mario Ciampi, direttore di Farefuturo. Conclude Gianfranco Fini, presidente della Camera dei deputati e della fondazione Farefuturo.
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20 maggio 2010 Presentazione del volume “L’ora di Telemaco. Un’odissea americana” Giovedì 20 maggio alle ore 18, presso la sede di Farefuturo, viene presentato il volume “L’ora di Telemaco. Un’odissea americana” di Alberto Pasolini Zanelli, edito da Settecolori. Con l’autore intervengono: Roberto Menotti, Alessandro Merola, Federico Eichberg e Paolo Quercia.
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28 maggio 2010 Convegno organizzato da Treves Editore e Farefuturo, “Senso dello Stato ed etica di governo” Venerdì 28 maggio alle ore 17, a Roma, presso il Conservatorio di Santa Cecilia in Via dei Greci 18, Treves Editore in collaborazione con Farefuturo organizza il convegno dal titolo “Senso dello Stato ed etica di governo”. L’incontro, organizzato in occasione della pubblicazione italiana di Ensemble di Nicolas Sarkozy, con l’introduzione di Gianfranco Fini, prevede gli interventi di Fausto Bertinotti, Benedetto Della Vedova, Francesco Rutelli, Debora Serracchiani, Marina Valensise. Coordina Nicolò Sella di Monteluce, conclude Gianfranco Fini con Enrico Mentana.
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7 giugno 2010 “La strada dell’Africa”, presentazione dell’ultimo numero di Charta minuta Lunedì 7 giugno alle ore 17, presso la sede di Farefuturo, ha luogo la presentazione del nuovo numero di Charta minuta, “La strada dell’Africa”. Il continente nero non è più il grande buco nero della globalizzazione, ma, anzi, il luogo in cui si misureranno le migliori prospettive di crescita dei prossimi decenni e dove si decideranno le nuove gerarchie globali e gli assetti del futuro. L’Europa, delusa da una politica degli aiuti in parte fallimentare, tarda a riconoscere nell’Africa un partner con cui agire in rapporto di reciproco vantaggio. Ne discutono Elisabetta Belloni, direttore generale della Cooperazione allo sviluppo del ministero degli Affari esteri, Aminata Fofana, scrittrice e cantante, autrice di La luna che mi seguiva, il 50
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cardinale Peter Turkson, presidente del Pontificio consiglio della giustizia e della pace, e Adolfo Urso, viceministro allo Sviluppo economico e segretario generale della fondazione Farefuturo. Modera Paolo Quercia, coordinatore area ricerca Politica internazionale della fondazione Farefuturo.
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8 giugno 2010 Convegno sul Sistema sanitario nazionale Una riflessione sul modello di assistenza sanitaria e le priorità di intervento - anche alla luce della manovra economica - per l’introduzione del federalismo fiscale, la sostenibilità e il finanziamento del Sistema sanitario nazionale. Questi gli argomenti al centro del convegno “La cura del Sistema Sanitario Nazionale. Priorità di intervento”, che si tiene martedì 8 giugno a Roma alle ore 10, presso la Sala Capranichetta (Piazza Montecitorio). L’iniziativa, organizzata dalle fondazioni Farefuturo e Italianieuropei in collaborazione con Iapg (Italian American Pharmaceutical Group), è introdotta da Mario Ciampi, direttore di Farefuturo, Andrea Peruzy, segretario generale di Italianieuropei, e Claudio Carpentieri, coordinatore dello Iapg. La discussione prende avvio dalla presentazione dello Studio Ceis Tor Vergata sulla sanità e i farmaci in Italia realizzato da Vincenzo Atella, professore di Economia presso il Ceis Tor Vergata, e dal dottor Lorenzo Carbonari. Su questi temi verte il confronto tra studiosi e addetti ai lavori. Le conclusioni sono affidate a Cesare Cursi, presidente Consulta nazionale Politiche sociali e Sanità Pdl, Ignazio Marino, presidente Commissione d’inchiesta sul Ssn del Senato, e Massimo Scaccabarozzi, presidente dello Iapg.
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21 giugno 2010 Convegno di studi delle fondazioni Farefuturo e Spadolini “Patriottismo repubblicano e unità nazionale” Lunedì 21 giugno le fondazioni Farefuturo e Spadolini Nuova Antologia organizzano a Roma, presso la Sala delle Conferenze di Palazzo Marini, dalle ore 15, un convegno di studi dal titolo “Patriottismo repubblicano e unità nazionale”. Partecipano, nell’ordine: Francesco Nucara, Italico Santoro, Adolfo Urso, Giorgio Rebuffa, Michele Bagella, Massimo Teodori, Stelio Mangiameli. Coordinano: Cosimo Ceccuti, Mario Ciampi, Antonio Del Pennino. Alle 17.40 Stefano Folli intervista Gianfranco Fini.
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L’altro modo di fare politica
di Domenico Naso *
FareitaliaMag, uno strumento agile di analisi e confronto Quando, nell'aprile 2011, Adolfo Urso fondò l'associazione Fareitalia, per molto tempo ci siamo chiesti se fosse davvero necessario dotarsi di un webmagazine, di uno strumento, cioè, che non si limitasse a pubblicare comunicati stampa o resoconti di convegni, ma si occupasse anche di offrire una lettura, naturalmente parziale e limitata, del mondo che ci circonda. Si veniva dall'esperienza esaltante di Ffwebmagazine, il giornale online di Farefuturo che, nel bene e nel male, aveva fatto parlare tanto di sé. E allora il dubbio era più che legittimo: ha senso replicare un esperimento editoriale che, per mutato quadro politico, non aveva più ragione di esistere? La risposta che ci eravamo dati era chiarissima: no, un altro Ffwebmagazine non era possibile né auspicabile. Troppo era cambiato, troppa acqua era passata sotto i ponti ed era arrivato il momento di costruire, non di distruggere. Il tempo della contrapposizione dialettica, anche durissima, nei confronti del Pdl e del governo Berlusconi era finito. Bisognava, piuttosto, ricostruire le macerie del centrodestra italiano. E allora il dilemma iniziale lo abbiamo risolto a modo nostro: sì a uno strumento di discussione online, no all'ennesimo foglio polemista tout court. FareitaliaMag sarebbe stato un mezzo agile e “leggero” di analisi politica, sociale ed economica, con l'occhio rivolto più ai temi davvero interessanti per una comunità politica e culturale come Fareitalia che alle polemiche che durano un giorno, a uso e consumo dei quotidiani italiani. Senza rinnegare nulla dell'esperienza precedente ci siamo rimboccati le maniche e siamo partiti da zero con un'avventura nuova e molto giovane. Chiamare un trentenne praticante giornalista a dirigere FareitaliaMag è stata forse la prova più evidente della volontà di cambiare rotta. E quel giorno, quando è andato online il primo numero, scrivevamo: «FareitaliaMag vuole aprire una strada nuova, che abbatta steccati e pregiudizi, che superi finalmente il bipolarismo muscolare e le intransigenti contrapposizioni che hanno avvelenato gli ultimi due anni. Cercheremo di farlo nel modo che meglio conosciamo: attraverso la proposta. Non troverete mai, in queste pagine, un attacco preventivo e pregiudiziale, una posizione per partito preso. Troverete, invece, una serie di proposte concrete sui temi più spinosi del dibattito pubblico, in chiave riformatrice e liberale, all’interno di un centrodestra alternativo alla sinistra e competitivo con l’attuale impostazione della maggioranza di governo». Non c'era, e non poteva esserci, un ritorno acritico nella maggioranza che appoggiava il governo Berlusconi. Ma c'era, e c'è ancora, la volontà di risanare strappi dolorosi che negli ultimi anni hanno lacerato, forse mortalmente, il centrodestra italiano.
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E la posizione chiara di FareitaliaMag era espressa anche da un altro fondamentale passaggio del primo editoriale: «Il senso di responsabilità che ci guiderà in questa nostra avventura non deve e non può essere confuso con un’annacquata posizione di compromesso, priva di coraggio e di mordente. Non saremo teneri con le posizioni che riterremo sbagliate, ma non per questo le discrediteremo o le bolleremo come inascoltabili. Dialogheremo con tutti, ci confronteremo con tutti. Racconteremo questa fase di schizofrenia italiana e lo faremo in piena libertà e consapevolezza. A chi obietterà che si tratta di un passo indietro, rispondiamo senza timore di essere smentiti che è esattamente il contrario. Sono due passi in avanti, convinti e decisi verso il dopo Berlusconi». Mentre ancora il Cavaliere era a Palazzo Chigi, dunque, noi già intravedevamo quello che la storia recente ci ha poi mostrato: si era chiusa una lunga e contraddittoria fase storica e politica ed era arrivato il momento di cambiare pagina. Né rinnegare né restaurare, insomma, per usare un vecchio motto caro alla destra italiana. E da allora abbiamo tentato di continuare nella nostra certosina opera di ricostruzione. Con fasi diverse e alterne fortune, ovviamente, perché il terremoto politico degli ultimi mesi, in combinato con la crisi economica ancora in atto, ha distrutto le certezze di molti. FareitaliaMag, però, ha attraversato la tempesta con umiltà e spirito di iniziativa. Non siamo rimasti fermi, facendoci travolgere dagli eventi, ma abbiamo sempre tentato di offrire una chiave di lettura, una via d'uscita, una nuova stella polare da seguire per ricostruire un centrodestra realmente liberale, riformatore, coraggioso, immune da nostalgismi di ogni genere e che sappia finalmente guardare avanti, non indietro. Nel nostro piccolo, siamo soddisfatti di quanto fatto, perché lo abbiamo fatto con la libertà e l'indipendenza di sempre. Ma la strada è ancora lunga e fino alle elezioni del 2013 c'è moltissimo da fare per far sì che l'Italia abbia un centrodestra moderno ed europeo, nel solco del popolarismo continentale, alternativo alla sinistra e nel contempo lontano da certe stortura dell'ultima fase del berlusconismo. I giornalisti di FareitaliaMag non fanno politica. Quello che sanno, vogliono e possono fare, invece, è contribuire al dibattito culturale di un'area in piena crisi di identità, affinché si recuperi lo spirito perduto e si ricostruisca, anche nel nostro Paese, un blocco liberale e riformatore che possa guidare l'Italia. Continueremo a farlo. Con i nostri mezzi, non certo mastodontici, beninteso, ma con la convinzione che il mondo vada raccontato attraverso la lente dell'indipendenza e della libertà, e con una buona dose di coraggio per “rompere” i vecchi schemi e costruire l'Italia che verrà.
* Direttore di FareitaliaMag
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L’altro modo di fare politica
n Roma, 27 settembre 2010 Seminario sui nuovi modelli energetici “Il Futuro dell’energia. Interdipendenza energetica e indipendenza economica” Lunedì 27 settembre, dalle ore 9.15, la fondazione Farefuturo in collaborazione con Cetri-Tires organizza in sede un seminario (che si può seguire anche in streaming) dal titolo “Il Futuro dell’energia. Interdipendenza energetica e indipendenza economica”. Con questa giornata di studi sui nuovi modelli energetici ad alta intensità di lavoro della Terza rivoluzione industriale, i migliori esperti del Circolo europeo per la Terza rivoluzione industriale, (Cetri-Tires) intendono condividere con Farefuturo il loro contributo di idee e conoscenza, attraverso due sessioni di lavori interattive, inframmezzate dalla lectio magistralis di Jeremy Rifkin, introdotta dal presidente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini, e trasmessa in videoconferenza dalla Sala della Lupa di Montecitorio. Le relazioni sono concepite secondo una logica espositiva unitaria. I relatori effettuano presentazioni tra loro interconnesse e complementari fino a formare un’unica presentazione articolata e coerente sulle dinamiche complessive della Terza rivoluzione industriale; i partecipanti possono interloquire con i relatori attraverso appositi formulari distribuiti preliminarmente e sottoposti dal conduttore ai relatori al termine di ogni sessione.
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28 settembre 2010 Convegno sull’Italia all’esposizione universale 2010 “Il padiglione italiano all’Expo Shangai 2010” Martedì 28 settembre, dalle 9 alle 13, le Fondazioni Symbola e Farefuturo organizzano a Palazzo San Macuto, in via del Seminario 76, il convegno dal titolo “Il padiglione italiano all’expo Shanghai 2010”. In un quadro attuale in cui la politica, le istituzioni, ma anche i soggetti intermedi e le forze dell’economia e della società non sembrano in grado di produrre una visione comune e di mettere in movimento il Paese, se guardiamo però all’Italia con occhio attento, possiamo trovare enormi energie da mobilitare. Un’Italia che è stata colta e rappresentata nel padiglione italiano all’Expo di Shanghai, il più visitato dopo quello cinese: dall’hi-tech del cemento che lascia trasparire la luce alla cupola di Santa Maria del Fiore al made in Italy tradizionale, dalla qualità agroalimentare al paesaggio, fino alle tante imprese italiane che sono presenti nel mondo. Ma anche cogliendo l’aggregazione e collaborazione tra livelli istituzionali, territori e imprese. Insomma, una bella foto di gruppo di un’Italia di qualità che 54
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vorremmo vedere fin da subito al lavoro per il successo dell’Expo 2015. Presiedono i direttori di Farefuturo e Symbola Mario Ciampi e Fabio Renzi; intervengono Francesco Albertoni, presidente Ucina, Aldo Bonomi, direttore Aaster e membro del Comitato scientifico di Symbola, Maurizio Lupi, vicepresidente della Camera dei deputati e amministratore delegato di Fiera Milano congressi, Beniamino Quintieri, commissario generale del Governo Exspo Shanghai 2010 e Santo Versace, deputato e presidente di Altagamma; concludono il presidente di Symbola Ermete Realacci e il segretario generale di Farefuturo, Adolfo Urso.
n Roma, 6 ottobre 2010 Presentazione del volume sull’immigrazione nato dai “Dialoghi asolani” Le fondazioni Farefuturo e Italianieuropei organizzano a Roma (Sala Cristallo – Hotel Nazionale, Piazza Montecitorio 131) mercoledì 6 ottobre alle ore 16.30, un dibattito in occasione dell’uscita in libreria del volume “Le nuove politiche per l’immigrazione. Sfide e opportunità”, che raccoglie gli interventi della seconda edizione dei “Dialoghi asolani”. Con questa iniziativa, le due fondazioni avviano una riflessione comune intorno a una questione cruciale dell’agenda politica nazionale ed europea, convinte che l’Italia debba adottare, dinanzi al fenomeno migratorio e alla sua crescente importanza nella società e nell’economia, un modello di integrazione organico e adeguato alla rilevanza delle sfide attuali.
n Roma, 14 ottobre 2010 Conversando sul futuro dell’Europa con Steven Hill Giovedì 14 ottobre, alle ore 19.45 presso la fondazione Farefuturo, si conversa sul futuro dell’Europa con Steven Hill, autore del bestseller Europe’s Promise. Why the European way is the best hope in an insecure age. Introduce l’incontro Federico Eichberg, direttore delle Relazioni internazionali di Farefuturo.
n Asolo,
22-23 ottobre 2010 “Dialoghi asolani”, workshop di formazione sulla legalità La città di Asolo (TV) ospita il 22 e 23 ottobre la terza edizione dei “Dialoghi asolani”. Il workshop “La legalità del cittadino, la legalità delle istituzioni”, organizzato congiuntamente dalle fondazioni Farefuturo e Italianieuropei, prevede la partecipazione e il confronto 55
L’altro modo di fare politica
di personalità del mondo della politica, delle istituzioni e dell’economia, ed è aperto a un gruppo di cento giovani under 35, provenienti da tutta Italia, selezionati attraverso un bando pubblico. Partecipano, tra gli altri: Giuliano Amato, già presidente del Consiglio, Alessandro Butticè, Capo Unità Indagini & Operazioni A3 dell’Ufficio Europeo per la Lotta alla Frode (OLAF), Roberto Maroni, ministro dell’Interno, Piero Grasso, Procuratore nazionale antimafia, Luciano Violante, già presidente della Commissione parlamentare antimafia e della Camera dei deputati, Giuseppe Pisanu, della Commissione parlamentare bicamerale Antimafia, Ivan Lo Bello, Presidente Confindustria Sicilia, Adolfo Urso, Segretario generale fondazione Farefuturo e i presidenti delle fondazioni organizzatrici, Massimo D’Alema e Gianfranco Fini.
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2011 n Pisa,
11 marzo 2011 Farefuturo, Italianieuropei e Giovane Europa dibattono su democrazia e riforma delle istituzioni Si svolge a Pisa l’11 marzo 2011 un dibattito dal titolo “La democrazia in Italia e la riforma delle istituzioni”, a partire dal volume, curato da Roberto Cerreto, “La democrazia in Italia: forme, limiti, garanzie”. Organizzato dalle fondazioni Farefuturo e Italianieuropei e dall’Associazione Giovane Europa, il dibattito è ospitato nella Scuola Superiore Sant’Anna (piazza Martiri della Libertà, 33) dalle 15.30 alle 19.00. Presieduto e moderato dal curatore del volume, Roberto Cerreto, l’incontro è introdotto da Mario Ciampi, direttore di Farefuturo, Andrea Peruzy, segretario generale della fondazione Italianieuropei, Giorgio Malet, coordinatore dell’associazione Giovane Europa. Seguono le relazioni di Raffaele Bifulco, docente di Istituzioni di diritto pubblico all’Università di Napoli “Parthenope” e di Tania Groppi, docente di Istituzioni di diritto pubblico all’Università di Siena. Concludono Remo Bodei, docente di Filosofia all’University of California, e Pietro Grilli di Cortona, docente di Politica comparata all’Università “Roma Tre”.
n Roma, 5 aprile 2011 Presentazione di “Il domani al noi”, un volume per uscire dal presentismo Martedì 5 aprile 2011 alle ore 18, presso Farefuturo, viene presentato il volume “Il domani appartiene al noi. 150 passi per uscire dal presentismo”, di Federico Eichberg e Angelo Mellone. Assieme agli autori, intervengono Andrea Augello, Alessandro Campi, Enrico Letta, Gianluigi De Palo, Isabella Rauti, Adolfo Urso. Modera Mario Ciampi.
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8 aprile 2011 Fondazioni a convegno per guardare al futuro La fondazione Konrad Adenauer, in partnership con le fondazioni Farefuturo, Alcide De Gasperi, UniVerde e Rui, il centro Meseuro, la comunità di Sant’Egidio, l’istituto Luigi Sturzo e le università Luiss e Luspio organizza l’8 aprile dalle 13 alle 20, presso la Ponti57
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ficia Università Gregoriana, un convegno dal titolo “Una nuova misura per il mondo: uno sguardo verso il futuro”. Intervengono, nell’ordine, Francois-Xavier Dumortier, Katja Plate, Ulf Merbold, Wilhelm Staudacher, Thomas Jansen, Andrea Riccardi, Ana Palacio, Gian Enrico Rusconi, Carlo Rubbia, Alfonso Pecoraro Scanio, Antonio Intiglietta, Cesare Zucconi, Giuliano Amato, Gianfranco Fini, Pier Ferdinando Casini, Mario Mauro, Hans-Gert Pöttering, Maria Romana De Gasperi. Moderano Andrea Bachstein e Sergio Belardinelli.
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19 aprile 2011 Nasce Fareitalia. L’associazione si presenta con il convegno “Ri/fareitalia” Martedì 19 aprile 2011 alle ore 16, presso palazzo Ruspoli in via del Corso 418, viene presentata l’associazione Fareitalia. Si tiene contestualmente il convegno “Ri/fareitalia”, con Umberto Ambrosoli e Marco Vitale.
n Roma, 3 maggio 2011 Un convegno sulla mancanza di leadership in Italia, per presentare l’ultimo Charta minuta “Pensare il futuro” In occasione della presentazione dell’ultimo fascicolo di Charta Minuta “Pensare il futuro”, dove vengono tracciati i profili di quindici opinion leader globali dei nostri tempi, si svolge il convegno dal titolo “La leadership che manca. In Italia”. L’incontro si tiene martedì 3 maggio alle ore 17, presso la fondazione Farefuturo. Intervengono: Adolfo Urso, presidente di Farefuturo, Pietrangelo Buttafuoco, giornalista e scrittore, Domenico De Masi, professore di Sociologia del lavoro all’Università “La Sapienza” di Roma, e Andrea Romano, direttore di Italia Futura. Modera Federico Eichberg, direttore dell’area Relazioni internazionali di Farefuturo.
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7 maggio 2011 Presentazione di Fareitalia a Catania, con il dibattito “Una politica per il Sud” Sabato 7 maggio 2011 alle ore 18, viene presentata a Catania Fareitalia, l’associazione promossa e presieduta da Adolfo Urso, presidente di Farefuturo. Per l’occasione si svolge il dibattito dal titolo “Una politica per il Sud”, a cui partecipano Gianfranco Miccichè, leader di ForzaSud e sottosegretario alla presidenza del Consiglio 58
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con delega al Cipe, Nello Musumeci, neo sottosegretario al Lavoro de La Destra, Gianpiero D’Alia, capogruppo al Senato dell’Udc, e Pippo Scalia, coordinatore regionale Sicilia di Fli. L’incontro è introdotto da Fabio Fatuzzo.
n Roma, 25 maggio 2011 Workshop a porte chiuse “L’internazionalizzazione dell’economia nell’ottica degli investimenti esteri” Si svolge mercoledì 25 maggio il workshop a porte chiuse “L’internazionalizzazione dell’economia nell’ottica degli investimenti esteri”. Nel corso dell’incontro viene presentato il documento sull’argomento elaborato da Farefuturo con il Cidem dell’Università “La Sapienza” di Roma, partner scientifico per l’iniziativa. L’appuntamento è nella sede di Farefuturo, i lavori sono aperti dal presidente della fondazione, Adolfo Urso, e coordinati da Federico Eichberg, direttore delle Relazioni internazionali. Seguono la relazione di Roberto Pasca di Magliano, ordinario di economia politica de “La Sapienza” e la presentazione di alcuni casi aziendali di particolare rilievo; in conclusione, il dibattito aperto ai partecipanti.
n Roma,
10 giugno 2011 “I conti a destra”, I seminario di Farefuturo e Magna Carta Le fondazioni Farefuturo e Magna Carta organizzano un ciclo di seminari per tracciare la nuova identità del centrodestra. Il 10 giugno 2011 alle ore 11 a Roma, presso la Sala Capitolare in Piazza della Minerva 38, c’è il primo incontro, dal titolo “I conti a destra”. Con: Adolfo Urso e Gaetano Quagliariello.
n Roma,
22 giugno 2011 “Multiculturalismo, immigrazione e cittadinanza”, II seminario di Farefuturo e Magna Carta Mercoledì 22 giugno 2011 dalle 18, in via dei Lucchesi 26 a Roma, Farefuturo e Magna Carta organizzano il secondo appuntamento del ciclo di incontri di formazione organizzato in sinergia dalle due fondazioni. Il titolo del seminario è “Multiculturalismo, immigrazione e cittadinanza”, intervengono Mario Ciampi, segretario generale di Farefuturo, e Raffaele Perna, direttore di Magna Carta. 59
L’altro modo di fare politica
di Giovanni Basini *
Non c’è (Fare)futuro senza giovani Tratteggiare un quadro delle attività rilevanti per i giovani di Farefuturo e della sua associazione politica, Fareitalia, non è compito da poco. Se si vuole raccontare le cose come sono davvero, non si tratta di scattare una fotografia quanto di delineare una prospettiva, perché quella da descrivere non è una attività tra le altre, ma forse quella da considerare lo scopo di tutto, l'oggetto sociale, il valore di riferimento. È dunque una narrazione strana, perché in essa contano più il perché e il cosa sarà del cosa è stato. È un po' un raccontare il futuro. Forse è anche per questo che un “ultimo arrivato” di 25 anni, quale io sono, può farlo. Gli atti di molti convegni, le foto, i video, l'esperienza di chi c'era, testimoniano che fin dalla nascita dell'Osservatorio Parlamentare e di Charta minuta, ormai lontane nel tempo, le occasioni nelle quali i giovani sono stati al centro del lavoro di questa comunità umana sono state molte. Un sintomo di questo, per chi viene a conoscere questa storia per la prima volta, è proprio l'evoluzione in “Farefuturo” del nome dello storico istituto di via del Seminario. La parola futuro istituisce un collegamento immediato alle nuove generazioni: non c'è futuro senza di loro e non c'è futuro degno se non per loro. A via del Seminario tutto è chiaro appena si entra: basta incontrare la giovane redazione del magazine e di Charta e si capisce che “non è una fondazione per invecchiati”. Così, dai convegni di Vallombrosa alla stessa quotidiana routine dell'Osservatorio Parlamentare, chi, giovane e meno giovane, ha frequentato quelle stanze ricorda la presenza costante di persone che non avevano i così consueti capelli bianchi della politica italiana. Erano persone che avevano trent'anni e che sognavano un centrodestra futuro nel quale sarebbero stati protagonisti. Per alcuni di loro è stato in effetti proprio così. È da quegli anni che Adolfo Urso fa risalire in ogni suo discorso la sua causa per i giovani. È diventato così un punto chiave dell'idea di centrodestra che hanno Farefuturo e Fareitalia: lavorare per sostituire chi invecchia, lavorare per creare una classe dirigente che porti avanti - a sua volta - il lavoro politico dei propri padri. Alcune generazioni prima della mia avrebbero detto “lavorare per portare avanti la buona battaglia”, ma, quali siano le parole scelte, il riferimento ai valori della destra italiana intesa in modo mediterraneo, eterodosso, accogliente, inclusivo è immediatamente intellegibile. Non solo la moderna economia che insiste sull'importanza del capitale umano e la cultura della destra, da sempre permeata del mito dell'ardore giovanile, ma anche altre forze storiche oggi congiurano perché in questo momento storico le persone dalla visione più lungimirante investano sui giovani. Gli uomini di Farefuturo, i suoi finanziatori, la sua dirigenza, lo hanno capito. È la gerontocrazia italiana, che di frequente propone o ripropone candidati premier settantacinquenni, a rendere urgente la formazione di una nuova classe politica all'altezza di sostituire gli attuali nomi che la affollano. Diverse sono le ragioni. Prima di tutto gli attuali politici sono ormai pericolosamente vicini a un'età media in
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cui la biologia e il concreto affacciarsi di un diffuso rischio di “morte in carica” diverrà un fattore pericoloso e potenzialmente in grado di destabilizzare gli equilibri. Senza arrivare alla rievocazione delle tragiche conseguenze della morte dell'ottantaseienne Paul von Hindemburg nella Repubblica di Weimar, si rifletta, in un periodo storico per fortuna meno drammatico, su quanto la forza dell'attuale governo tecnico dipenda dal prestigio di un uomo come Giorgio Napolitano, saldo e venerando, che di anni ne ha ottantasette. Secondariamente, persistere nel non avere in Parlamento (ma non è solo una questione di Parlamento, è una questione di Cda che contano, di associazioni, di partiti, di sindacati) una rilevante quota di giovani continuerebbe a privare quell'istituzione di idee nuove e della percezione sui giovani degli effetti delle proprie scelte politiche, finendo per viziare dall'apice ancora, ogni anno, su ogni cosa, tutti i processi decisionali correlati - ad esempio - con le nuove tecnologie. Si pensi al caso del Wi-Fi e ai ritardi incredibili dovuti a un Decreto Pisanu figlio di un'altra epoca (quella appunto, col massimo rispetto, del suo autore) per avere un esempio di “problema difficile da risolvere per un over 35”. Si gioca intorno a questi problemi il confronto tra un'Italia a demografia e crescita del Pil negativi, in cui fare un figlio - concepire un giovane - è una follia, e un'Italia rampante, in cui si fanno le cose prima e meglio che altrove e si vive ognuno per essere ricordato domani dai propri figli. “Che futuro fare” è dunque la domanda. Noi abbiamo un'idea. Vogliamo un futuro in cui una nuova leva di imprenditori, professionisti, candidati - ognuno forte delle sue competenze - prenda le redini dei rispettivi settori, giovandosi della sapienza di chi li avrà preceduti per governare i cambiamenti e della debolezza di chi ancora insiste a occuparli senilmente per poterlo più rapidamente sostituire. Per realizzare quest'idea - che non è rivoluzionaria, si badi, se non si vuol considerare la normale fisiologia di un Paese sano e dotato di ricambio come un qualcosa per noi di rivoluzionario - non basteranno proclami, che non sono comunque mancati negli ultimi vent'anni da parte dei partiti e delle loro giovanili, del centrodestra e non solo. Per realizzarla, occorrono e occorreranno sempre più selezione, condivisione del know how politico e messa alla prova di ognuno dei giovani potenzialmente adatti a portare avanti il processo, tramite strutture pensate per questo scopo e costruite, fin da principio, per essere adeguate ai suoi sviluppi. In Farefuturo e Fareitalia facciamo, o proviamo a fare, proprio questo. Tante sono le iniziative che nell'anno accademico 2011-2012 hanno visto l'impegno giovanile. La fondazione di FareitaliaMag con decine di giovani chiamati a contribuire con i propri articoli per vedere rilanciato, a volte anche sui media più importanti che ne riprendono i contenuti, il loro lavoro. Il tradizionale appuntamento di discussione e approfondimento, tra senior ma di fronte a una platea di giovani coinvolti con domande e continui richiami, nella splendida Asolo. La creazione dei corsi di formazione di Farefuturo per gli under 35, ideati dalla redazione del magazine - giovani che hanno messo impegno per altri giovani - e tenuti da relatori di livello, spesso di eccezione, che hanno saputo dare stimoli ai corsisti. La
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scelta, innovativa e tutta da sperimentare, di costruire un dipartimento di ricerca e formazione talenti e non una - l'ennesima - “giovanile di partito” (o più correttamente di associazione) come il Team Italia. L'idea di lanciare un dibattito giovanile ben costruito come “Crediamoci!” e aprirne le porte anche al di fuori di Fareitalia, invitando - nell'antica tradizione dell'Osservatorio Parlamentare, giovani di tutto il centrodestra il 1 e il 2 giugno a Spilimbergo (e presto anche in altre parti d'Italia). Queste sono state le decisioni qualificanti, le nostre azioni seguite alle parole di Adolfo Urso che avevano conquistato tutti noi di Farefuturo e Fareitalia, giovani e meno giovani. Forse non basteranno, certo, perché non si possono emulare i modelli funzionali dell'ascensore sociale della classe dirigente di Paesi come l'Inghilterra o l'America, con grandi università, una vera democrazia interna dei partiti, un capitalismo meno familiare e più aperto alla competizione e alle public companies solo con le risorse - per quanto ottime e ben impiegate - di una fondazione e di una associazione. Però è qualcosa, è un impegno, e potrà crescere, con quanti più finanziatori della buona politica e giovani nuove anime di essa convinceremo a mettersi in società assieme, tramite il nostro lavoro organizzativo, per costruire futuro. Di più: è una tendenza. È la tendenza a Farefuturo. La tendenza a pensare all'Italia che verrà.
* Responsabile Team Italia, Web e Social Networks di Fareitalia
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n Roma, 28 giugno 2011 Presentazione di “Change”, ultimo numero di Charta minuta Martedì 28 giugno 2011, alle ore 16, si tiene la presentazione del nuovo fascicolo di Charta Minuta “Change”. L’appuntamento è nella caffetteria della Galleria Alberto Sordi, a Roma, in via del Corso.
n Roma, 5 ottobre 2011 “Fareitalia popolare”, convegno al Tempio di Adriano Mercoledì 5 ottobre alle ore 17, presso il Tempio di Adriano di Roma, si tiene il convegno “Fareitalia popolare”, con gli onorevoli Angelino Alfano, Giovanni Collino, Andrea Ronchi, Pippo Scalia, Adolfo Urso e il ministro Franco Frattini.
n Roma,
11 ottobre 2011 Presentazione del volume “(Dis)fare gli italiani? Dal familismo all’antipolitica” Martedì 11 ottobre 2011 alle ore 10, viene presentato a Roma, presso Farefuturo, “(Dis)fare gli italiani? Dal familismo all’antipolica. La fotografia di una democrazia dissociativa”, il terzo rapporto della fondazione. Il volume è l’esito di una ricerca sul senso civico degli italiani, curata da Luigi Di Gregorio e dai ricercatori della fondazione e realizzata anche mediante un’indagine empirica a cura della Società Metodia. Dopo la presentazione della ricerca da parte del curatore, seguono gli interventi di Maurizio Sacconi, ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, e di Enrico Letta, vicesegretario nazionale del Partito democratico. Modera i lavori Angelo Mellone. L’incontro è occasione per discutere le principali evidenze che emergono dal volume e, in particolare, la tesi di fondo della “democrazia dissociativa”, che attribuisce alla politica le maggiori responsabilità della - vera o presunta - “eccezione italiana”.
n Roma, 12 ottobre 2011 “Bipolarismo, bipartitismo e riforme istituzionali”, III seminario di Farefuturo e Magna Carta Mercoledì 12 ottobre 2011 dalle 18, in via dei Lucchesi 26 a Roma, Farefuturo e Magna Carta organizzano il terzo appuntamento del ciclo di incontri di formazione organizzato in sinergia dalle due fondazioni. Il titolo del seminario è “Bipolarismo, bipartitismo e ri-
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forme istituzionali”, intervengono Luigi Di Gregorio e Giovanni Orsina, modera Raffaele Perna.
n Roma, 13 ottobre 2011 Presentazione di “Avanti popolari”, ultimo numero di Charta minuta Giovedì 13 ottobre 2011 alle ore 18, presso la fondazione Farefuturo, viene presentato l’ultimo numero della rivista bimestrale Charta minuta, dal titolo “Avanti popolari”. Intervengono: Rocco Buttiglione, Giuseppe Fioroni, Antonio Tajani, Adolfo Urso.
n Roma,
27 ottobre 2011 Convegno sulle biomasse Giovedì 27 ottobre 2011 alle ore 15, presso la fondazione Farefuturo, si tiene un convegno dedicato alle biomasse e alle possibilità di sfruttamento di questa fonte energetica. Con gli onorevoli Andrea Ronchi e Adolfo Urso e il sottosegretario Stefano Saglia.
n Udine,
29 ottobre 2011 Meeting “Fareitalia, Fareimpresa” Sabato 29 ottobre 2011 alle ore 17, a Udine, presso l’hotel Là di Moret in viale Tricesimo 276, si tiene il meeting Fareitalia, Fareimpresa. Con Giovanni Collino, Maurizio Saia, Adolfo Urso.
n Milano, 7 novembre 2011 Meeting “Fareitalia popolare” Lunedì 7 novembre 2011 alle ore 17, i ministri Franco Frattini e Ignazio La Russa e gli onorevoli Andrea Ronchi e Adolfo Urso tengono un meeting a Milano, presso l’Hotel Principe di Savoia, in piazza della Repubblica. Intervengono anche gli onorevoli Giovanni Collino, Giuseppe Menardi e Maurizio Saia.
n Roma,
15 novembre 2011 Presentazione del nuovo numero di Charta Minuta, “Shock economy” Viene presentato in sede martedì 15 novembre alle ore 12 il nuovo fascicolo del bimestrale di Farefuturo, Charta minuta. Il volume, dal titolo Shock economy, avanza la proposta di una manovra shock di 64
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500 miliardi da un lato per ridurre il rapporto debito/Pil al 100% e dall’altro per rilanciare la crescita del Paese. Ne parlano, insieme con Adolfo Urso, il ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta, l’economista Nicola Rossi e l’imprenditrice Luisa Todini. A moderare l’incontro è la giornalista Myrta Merlino.
n Roma,
23 novembre 2011 “La riforma della giustizia”, IV seminario di Farefuturo e Magna Carta Mercoledì 23 novembre 2011 dalle 18, presso Farefuturo, si tiene il quarto appuntamento del ciclo di incontri di formazione “I conti a destra si fanno con le idee” organizzati da Farefuturo e Magna Carta. Il titolo del seminario è “La riforma della Giustizia”, intervengono Stelio Mangiameli, Giorgio Spangher, Gianluca Brancadoro.
n Roma,
28 novembre 2011 Presentazione del rapporto “I Brics e noi” Lunedì 28 novembre 2011 alle ore 15, a Roma, presso la sala delle Conferenze internazionali del ministero degli Affari esteri - piazzale della Farnesina, si svolge, alla presenza di numerosi stakeholder e tecnici del settore, la presentazione del rapporto “I Brics e noi. L’ascesa di Brasile, Russia, India e Cina e le conseguenze per l’Occidente, a cura di Paolo Quercia e Paolo Magri. L’incontro è il primo di una serie di appuntamenti dedicati alla globalizzazione, in un contesto in cui l’Italia partecipa da protagonista. Intervengono, tra gli altri: Maurizio Caprara, Giandomenico Magliano, Adolfo Urso, Alfredo Mantica, Federico Eichberg, Aldo Ferrari. A seguire, tavola rotonda con: Luca Franchetti Pardo, Luca Trifone, Pierfrancesco Sacco, Gianmaria Gambacorta, Carlo Jean, Gianluca Ansalone, Nunzio Mastrolia, Giuseppe Cucchi, Edoardo Centore, Patrizio Papalino, Giancarlo Aragona, Antonio Armellini, Mario Maiolini
n Spilimbergo,
3 dicembre 2011 Presentazione di Fareitalia popolare Sabato 3 dicembre alle ore 10 a Spilimbergo (Pn) - hotel President, via Cividale 10, si tiene la conferenza stampa di presentazione di Fareitalia popolare. Con Giovanni Collino, Piero Piccinetti, Maurizio Saia, Adolfo Urso. 65
L’altro modo di fare politica
n Roma, 14 dicembre 2011 Convegno-dibattito: “Un anno dopo, ricominciamo insieme con la Costituente popolare” Il 14 dicembre alle 17, Fareitalia per la Costituente popolare organizza a Roma, al tempio di Adriano, in piazza di Pietra, il convegno-dibattito “Un anno dopo, ricominciamo insieme con la Costituente popolare”. Con Angelino Alfano, Antonio Buonfiglio, Renata Polverini, Gaetano Quagliariello e Adolfo Urso.
n Potenza, 17 dicembre 2011 Fareitalia popolare a Potenza Presentazione di Fareitalia popolare a Potenza, alle 11, presso il Museo provinciale, sala Michele Lacava. Con: Michele Napoli, Gaetano Quagliariello, Adolfo Urso.
n Bari,
17 dicembre 2011 Fareitalia popolare a Bari Presentazione di Fareitalia popolare a Bari, alle 15, presso la Sala consiliare del Palazzo della Provincia. Con Adolfo Urso e Francesco Bello.
n Roma, 20 dicembre 2011 Scambio degli auguri Martedì 20 dicembre alle ore 19, Fareitalia, Farefuturo e Charta minuta si scambiano gli auguri di buone feste con i soci, gli amici e i lettori. Tutti benvenuti per il brindisi.
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2012 n Asolo,
13-14 gennaio 2012 “Dialoghi Asolani”, workshop di formazione su politica e crescita I Dialoghi Asolani, l’annuale workshop di formazione organizzato dall’omonima associazione e dalle fondazioni Farefuturo e Italianieuropei, si svolge ad Asolo (Tv) il 13 e 14 gennaio 2012. L’incontro, che prevede la partecipazione e il confronto di personalità del mondo della politica, delle istituzioni e dell’economia ed è aperto a un gruppo di cento giovani under 35 provenienti da tutta Italia e selezionati attraverso un bando pubblico, si intitola “La politica della crescita, la crescita della politica”. L’appuntamento si conclude con un faccia a faccia tra Massimo D’Alema e Gianfranco Fini, intervistati da Roberto Napoletano.
n Perugia, 23 gennaio 2012 Convegno dal titolo “Il ritorno necessario della Politica” Lunedì 23 gennaio ore 17.30, a Perugia, presso il palazzo Cesaroni, si svolge il convegno organizzato da Farefuturo e Fareitalia dal titolo “Il ritorno necessario della Politica, come riavvicinare i cittadini alle Istituzioni”. Introduce la professoressa Chiara Moroni, docente di Comunicazione pubblica. Intervengono Franco Zaffini, consigliere regionale Fareitalia, e Antonino Ruggiano, sindaco di Todi. A seguire, il professor Alessandro Campi, direttore di Rivista di Politica, intervista Adolfo Urso, presidente di Farefuturo, e Renata Polverini, presidente della Regione Lazio.
n Roma, marzo-luglio 2012 Corsi di formazione “Formiamoci il futuro” Farefuturo continua a credere nei giovani qualificati e nella necessità di far crescere una nuova classe dirigente per un’Italia migliore. Per questo organizza tre corsi di formazione: in giornalismo e comunicazione politica al tempo dei nuovi media; in tecniche legislative e strategie di comunicazione per assistenti e consulenti parlamentari; in storia e fondamenti del Popolarismo europeo. I
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L’altro modo di fare politica
percorsi didattici, ai quali sono stati riconosciuti crediti formativi da alcune delle più prestigiose università italiane, partono a febbraio e si concludono a maggio, con test finale. Le lezioni sono anche scaricabili online per tutti gli iscritti ai corsi. Ai migliori viene offerta la possibilità di effettuare uno stage, per sperimentare i meccanismi pratici della professione e per entrare in contatto diretto con il settore di interesse.
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13 febbraio 2012 “La fine dell’Europa?”, presentazione dell’ultimo numero di Charta minuta Lunedì 13 febbraio alle ore 15.45 a Roma, presso Palazzo San Macuto - via del Seminario 76 (sala del Refettorio), si tiene la presentazione dell’ultimo fascicolo di Charta minuta, dal titolo “La fine dell’Europa?”. Intervengono: Franco Frattini, Enrico Letta, Adolfo Urso. Modera Enrico Cisnetto.
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15 febbraio 2012 Cena sociale La fondazione Farefuturo in collaborazione con Fareitalia organizza una cena sociale, alla quale interviene anche Renata Polverini, Presidente della Regione Lazio. Partecipano i parlamentari aderenti a Fareitalia e i componenti del Consiglio di fondazione. L’evento si tiene a Roma, mercoledì 15 febbraio alle ore 20.30, nei locali della fondazione, secondo le consuete modalità. È l’occasione per confrontarsi sulle prospettive del centrodestra e soprattutto sulle riforme necessarie per il riscatto dell’Italia. Nel corso dell’incontro viene presentato il programma 2012 della fondazione e l’iniziativa nazionale del 17 marzo. Un modo per contribuire al comune progetto di rifondazione della politica, partendo da un’etica pubblica che sappia valorizzare cultura e partecipazione.
n Roma,
24 febbraio 2012 Inaugurazione dell’anno didattico Venerdì 24 febbraio alle ore 11, la fondazione Farefuturo inaugura il suo anno didattico presso la propria sede. Il percorso formativo quest’anno si articola in tre corsi, nel quadro degli accordi sottoscritti con l’Università “La Sapienza” di Roma. Intervengono all’inaugurazione Rocco Buttiglione, presidente Udc, e Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione Europa e vicepresidente 68
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del Ppe. L’apertura dell’anno didattico è aperta agli studenti e ai docenti dei tre corsi e a tutti i giovani di età inferiore ai 35 anni che intendano parteciparvi.
n Roma,
2 marzo 2012 Incontro organizzato dalle fondazioni Craxi e Farefuturo “Una Costituzione per governare” Venerdì 2 marzo alle ore 10, le fondazioni Craxi e Farefuturo organizzano in via Montevideo 2/a, presso la sede della fondazione Craxi, un incontro dal titolo “Una Costituzione per governare”. Con Adolfo Urso e Stefania Craxi.
n Roma, 12 marzo 2012 Fareitalia incontra Alemanno Lunedì 12 marzo alle ore 19, presso la sede di Farefuturo, si tiene il meeting “Fareitalia per Roma”. Un incontro con il sindaco di Roma Gianni Alemanno e Adolfo Urso, Andrea Ronchi, Antonio Buonfiglio e Sergio Marchi per discutere della rete civica quale impegno della società civile e dell’associazionismo nella città di Roma.
n Belgrado,
27 marzo 2012 Farefuturo alla presentazione di Confindustria Serbia La sfida del sistema Italia si vince nel teatro della competizione internazionale. Forte di questa consapevolezza, Farefuturo spinge il suo sguardo verso il cuore dei Balcani, la frontiera orientale d’Europa, ponendo la sua attenzione in particolare sulle realtà economica, politica e culturale di Serbia e Romania. Nei Balcani le nostre imprese sono già al primo posto e questo consente loro di essere più competitive nei mercati globali e rende sinergie, alleanze e strategie economiche con tali Paesi specialmente auspicabili e interessanti. È per esplorare a fondo queste possibilità che Farefuturo, nella persona del suo presidente Adolfo Urso (che interviene nella prima sessione dei lavori dal titolo “L’Italia in Serbia, una partnership forte al centro dei Balcani”), partecipa martedì 27 marzo alle 15 a Belgrado, presso l’Hotel Moskva, alla presentazione di Confindustria Serbia, l’associazione degli imprenditori italiani in Serbia, che aderisce al sistema confindustriale e nasce dall’esperienza associativa triennale di Sistema. Prendono parte ai lavori (tradotti simultaneamente in italiano e serbo) esperti del settore finanziario, per illustrare strumenti e agevolazioni a supporto dell’internazionalizzazione delle 69
L’altro modo di fare politica
di Umberto Ranieri *
Mezzogiorno Europa, per un Sud competitivo e moderno La fondazione Mezzogiorno Europa nasce come associazione e centro studi nel 1999 su iniziativa di Giorgio Napolitano. L’idea dei fondatori era quella di mettere in rete informazioni, idee, competenze, esperienze, programmi e problemi del nuovo Mezzogiorno, impegnato nella sfida europea, in linea con le istanze del cosiddetto “euromeridionalismo”, e cioè di quella parte del pensiero meridionalista e riformista che non concepisce il futuro del Mezzogiorno se non all’interno della costruzione europea. «Il Centro - diceva lo statuto dell’associazione - ha lo scopo di stabilire uno scambio costante di conoscenze, di idee e di proposte tra il Parlamento europeo e gli ambienti rappresentativi delle forze sociali e culturali e delle istituzioni locali». L’associazione Centro di Iniziativa Mezzogiorno Europa ha operato fino al luglio 2006, promuovendo momenti di discussione “alta” per contenuti e per prestigio e competenza dei partecipanti. Il 3 luglio 2006, attraverso un insolito iter di trasformazione, il centro, da associazione, è divenuto fondazione. La scelta di un iter così peculiare è stata motivata dalla precisa volontà dei soci fondatori di mantenere pressoché inalterate le finalità della neonata fondazione, pur ampliandone la portata e, ovviamente, gli strumenti; ma soprattutto riconfermando le persone che ne hanno fatto parte a vario titolo e la continuità ideale con il “padre fondatore”, l’attuale presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Strumenti operativi e di comunicazione, confronto e approfondimento della fondazione sono il sito web www.mezzogiornoeuropa.it, i convegni a tema, i seminari e le scuole di formazione, le ricerche e le pubblicazioni scientifiche. Si menzionano tra le più importanti: “Nasce la nuova Europa. Il Parlamento Europeo e il processo di allargamento ad est dell’Unione”; “Il (micro)credito: capitale e lavoro per i meritevoli. Sperimentazioni e speranze di ‘business sociale’”; “La questione energetica e le relazioni Russia – Ue”; “Lo sviluppo del porto di Napoli. Le tendenze recenti e le prospettive future”; “Un'idea di Europa. Riflessioni e proposte per l'Unione Europea di domani”; “Programmazione Europea. Azione e politiche attive per il lavoro”; “L’Italia e l’Unione per il Mediterraneo”; “L’anatra zoppa. L’Europa senza Stato, moneta e mercati senza governo dell’economia”; “Mercati emergenti e strategie internazionali delle Pmi napoletane e sicurezza e cooperazione nel Mediterraneo contemporaneo” . E poi la rivista: il bimestrale Mezzogiorno Europa, uscito col suo “numero zero” nel gennaio del 2000 e divenuto in pochi anni un punto di riferimento per politici, docenti universitari, studenti, quadri d’azienda e per quanti sono interessati a un dibattito di alto livello sui problemi del Mezzogiorno e al tempo stesso ai grandi temi della costruzione europea. *Presidente della fondazione Mezzogiorno Europa
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imprese italiane in Serbia. L’evento fondativo, organizzato in collaborazione anche con Confindustria Balcani, è di alto profilo istituzionale ed è occasione di incontro per tutte le aziende italiane, che guardano a Belgrado come a una piattaforma produttiva importante, un mercato di espansione per le proprie attività all’estero e un terreno di sfide e opportunità.
n Timisoara, 28 marzo 2012 Romania, meeting sui distretti industriali Mercoledì 28 marzo a Timisoara, in Romania, si tiene un meeting sul modello dei distretti industriali italiani. Tra altri esponenti di rilievo del panorama politico-economico rumeno, prendono parte all’incontro il presidente di Farefuturo Adolfo Urso e Teodor Baconschi, il presidente della Fondazione rumena Democratico-Cristiana con sede a Bucarest, che con Farefuturo nel gennaio scorso ha siglato un protocollo di collaborazione.
n Roma,
29 marzo 2012 Workshop su innovazione e internazionalizzazione “Banda larga, uno strumento per la crescita” Si tiene giovedì 29 marzo alle ore 14, presso la sede di Farefuturo, il workshop dal titolo “Banda larga, uno strumento per la crescita culturale ed economica del paese”. Un’iniziativa che nasce dalla consapevolezza che innovazione e internazionalizzazione sono i binari su cui può crescere l’impresa Italia, che deve però colmare con urgenza un gap sulla banda larga che pesa sulla competitività del sistemaPaese. Aprono i lavori il presidente di Farefuturo Adolfo Urso, il consigliere di amministrazione di Farefuturo, Ferruccio Ferranti, e il presidente di Infratel Italia, Domenico Tudini. Partecipano alla tavola rotonda numerosi rappresentanti delle associazioni e delle imprese di settore, tra i quali: gli onorevoli Paolo Romani, Paolo Gentiloni, Linda Lanzillotta, Silvano Moffa, Mario Valducci, il senatore Giuseppe Menardi, Roberto Sambuco, capo dipartimento per le Comunicazioni Mise, Giovanni Anselmi, vicepresidente Unimatica-Confapi, Ennio Lucarelli, presidente Servizi innovativi e tecnologici Confindustria, Danilo Broggi, presidente Retelit spa, Biagio De Marchis, direttore P.A. Ibm, Maria Luisa Cesaro, head on convergent business Vodafone, Amedeo Paulone, direttore mercato enterprise Wind telecomunicazioni, Ivano Giacomelli, segretario nazionale Codici Centro per i diritti del cittadino, Luca Torrigiani, direttore Strategic business development Bt Italia, Gianluca Bran71
L’altro modo di fare politica
cadoro, associato di diritto commerciale presso l’Università di Teramo, Alessandro Luciano, presidente Fondazione Ugo Bordoni. Conclude i lavori Andrea Ronchi, segretario generale di Fareitalia.
n Roma,
4 aprile 2012 Tavola rotonda a porte chiuse sulla sfida dei Brics Come può l’Italia rispondere alle sfide dei nuovi Paesi emergenti? Quanto conta ancora il nostro paese - tra la crisi europea e l’ascesa di Brasile, Cina e India - nelle relazioni internazionali e come può mantenere il suo peso nel mondo? Mercoledì 4 aprile a Farefuturo, in una tavola rotonda a porte chiuse, Angelino Alfano, Adolfo Urso, i ricercatori che hanno preso parte ai progetti di ricerca della fondazione e altri studiosi di Affari internazionali si cimentano nel trovare risposta a questi interrogativi. Sempre più spesso l’Italia si trova a doversi confrontare con l’aumento delle ambizioni politiche dei Paesi emergenti, Stati che fino a vent’anni fa erano considerati ancora in via di sviluppo, un decennio fa sono divenuti i principali motori dell’economia mondiale e oggi affermano in maniera sempre più assertiva la propria sovranità e i propri interessi nazionali. Già nel 2008, la fondazione Farefuturo - attraverso il suo gruppo di ricerca sulle relazioni internazionali - ha realizzato un primo rapporto di analisi dal titolo “Fareitalia nel Mondo” (dedicato alle trasformazioni del sistema internazionale e del mutato ruolo del nostro Paese nel mondo) e un secondo rapporto nel 2011 dal titolo “I BRICs e noi. L’ascesa di Brasile, Russia, India e Cina e le conseguenze per l’Occidente” (dedicato all’analisi del power shift tra Occidente e resto del mondo emergente). Due nuovi rapporti sono in uscita: il primo dedicato alle sfide internazionali per la sicurezza e l’industria della difesa italiana, il secondo alla sicurezza energetica. Non si può più rimandare una riflessione su questi temi, bisogna rispondere con tempismo ed efficacia su come fermare un simile processo di decadimento, che chiaramente prescinde dalla maggioranza politica di governo. Partecipano all’incontro: Angelino Alfano, segretario del Pdl, Tommaso Amico di Meane, segretario generale Associazione Italia-India, Federico Eichberg, consigliere di amministrazione Invitalia e direttore Relazioni internazionali di Farefuturo, Riccardo Gefter, ricercatore specialista di America Latina e responsabile cooperazione Ptp Lodi, Andrea Grazioso, ricercatore e analista, docente dell’Università di Pavia, Carlo Jean, generale in congedo, Giancarlo Lanna, presidente Simest, Mario Maiolini, ambasciatore in congedo, Nunzio Mastrolia, ricercatore e docente università Luiss, Giorgio Novello, ministro plenipotenziario del ministero Affari Esteri, Roberto 72
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Pasca di Magliano, Professore dell’università “La Sapienza”, Paolo Quercia, ricercatore del Center for Near Abroad Strategic Studies, Ferdinando Sanfelice di Monteforte, ammiraglio in congedo, Gianmaria Sparma, vicecapo gabinetto presso il ministero dell’Ambiente, Adolfo Urso, deputato e presidente di Farefuturo.
n Roma,
17 aprile 2012 Presentazione dell’ultimo numero di Charta minuta, “Le guerre dimenticate” Martedì 17 aprile alle ore 18 a Roma, presso Palazzo San Macuto, in via del Seminario 76, viene presentato l’ultimo fascicolo della rivista Charta minuta, dal titolo “Le guerre dimenticate”. Con Stefania Craxi, Benedetto della Vedova e Adolfo Urso. Testimonianza di Fuad Suleymanov (Association for Civil Society Development in Azerbaijan), modera Alan Friedman.
n Buenos Aires, 26 aprile 2012 Fondazione PensAR e Farefuturo, seminario sui Distretti industriali Giovedì 26 aprile in Argentina, a Buenos Aires, il presidente di Farefuturo Adolfo Urso partecipa al convegno “Distretti industriali e internazionalizzazione delle imprese”. L’evento è organizzato, in collaborazione con Farefuturo, dalla fondazione argentina PensAR, presieduta da Maurizio Macri, che con Farefuturo ha sottoscritto un Protocollo d’Intesa. Un appuntamento per implementare uno scambio fruttuoso di conoscenze tra Argentina e Italia e avviare una piattaforma di sperimentazione di modelli condivisi. Aderiscono circa 700 imprese argentine.
n Roma, 7 maggio 2012 Meeting con Sali Berisha, “L’Albania in Europa, opportunità di cooperazione” Lunedì 7 maggio alle ore 9.30, si tiene a Roma, presso la Sala della Confindustria in Viale dell’Astronomia, il meeting “Albania in Europa, opportunità di cooperazione economica e industriale per le imprese italiane”. Il premier albanese Sali Berisha, il ministro degli Esteri Giulio Terzi di Sant’Agata, il vicepresidente di Confindustria Paolo Zegna e il presidente Unioncamere Ferruccio Dardanello illustrano le possibilità di cooperazione per le imprese italiane. A seguire, dalle 13, presso Farefuturo, è organizzata una colazione di
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L’altro modo di fare politica
lavoro con Sali Berisha, Adolfo Urso, le imprese sponsor, le istituzioni, gli enti preposti alla internazionalizzazione e le principali imprese italiane impegnate in Albania. L’incontro rientra nel quadro delle partnership sottoscritte da Farefuturo con le omologhe fondazioni europee.
n Roma,
31 maggio 2012 Presentazione del rapporto sull’Italia nel mondo “Quale difesa per la Repubblica?” In occasione della festa della Repubblica del 2 giugno, giovedì 31 maggio alle ore 10 la Fondazione Farefuturo presenta, presso la propria sede, i risultati del rapporto “Quale difesa per la Repubblica? Sicurezza nazionale, scenari internazionali e industria della difesa”. Si parla di sicurezza nazionale interna e internazionale, delle nuove forme di terrorismo e dell’industria italiana per la difesa. Intervengono il presidente di Farefuturo Adolfo Urso e il curatore della ricerca Paolo Quercia, il vice presidente della Iai, già capo di Stato Maggiore, Vincenzo Camporini, l’ammiraglio Sanfelice di Monteforte, già rappresentante italiano alla Nato, e il professore emerito all’Università di Bologna De Vergottini. Segue un confronto tra due ex ministri della Difesa, Ignazio La Russa e Arturo Parisi.
n Spilimbergo, 1-2 giugno 2012 Workshop “Crediamoci!” L’1 e il 2 giugno a Spilimbergo di Pordenone, Farefuturo organizza un workshop per discutere della stesura di una carta di proposte per il cambiamento dell’Italia. L’iniziativa prende il nome di “Crediamoci!” ed è un focus di giovani che pensano al futuro. Saranno, infatti, gli under 35 accreditati ai lavori a redigere il documento, con un’intera prima giornata di convegno (venerdì 1 a partire dalle 12) riservata a un dibattito, organizzato con giri successivi di interventi non superiori a 140 secondi. Segue, la sera dell’1, una discussione con alcuni intellettuali e, la mattina successiva, una presentazione in pubblico.
n Roma, 12 giugno 2012 Incontro con Konstantin Grishenko “Ucraina al bivio. Integrazione europea o riavvicinamento a Mosca?” Un gruppo di parlamentari, diplomatici, esperti del settore e rappresentanti di alcune associazioni d’area, martedì 12 giugno alle 13,
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incontrano a Farefuturo il ministro degli Esteri ucraino Konstantin Grishenko, in visita in Italia. È occasione per discutere dello stato dei rapporti complessivi tra l’Italia e l’Ucraina e del difficile ma importante percorso di integrazione europea di questo Paese. E anche per ribadire le posizioni espresse dal Parlamento italiano in merito al pieno rispetto dei diritti nei confronti dell’ex premier Yulia Tymoshenko, nel contempo confrontandosi sulle tematiche di grande interesse per il nostro Paese e le nostre imprese.
n Roma, 11 luglio 2012 Cena sociale Farefuturo e Fareitalia organizzano a Roma, mercoledì 11 luglio, una cena sociale a cui interviene il sindaco di Roma Gianni Alemanno. Partecipano Adolfo Urso, Andrea Ronchi e Sergio Marchi.
n Roma,
28 giugno 2012 Chiusura corsi di formazione Al termine dell’anno didattico, Farefuturo saluta i giovani che hanno partecipato ai tre corsi formativi organizzati dalla fondazione con un incontro conclusivo, in sede, sulla nuova classe dirigente del Paese, tenuto dagli onorevoli Gelmini e Buttiglione e presieduto da Adolfo Urso. In occasione della chiusura dei corsi, vengono consegnati gli attestati di partecipazione. Tre, ognuno della durata di circa 4 mesi, i corsi formativi che si sono svolti nel quadro degli accordi sottoscritti con l’Università “La Sapienza” di Roma e che hanno visto la partecipazione di circa 100 giovani. Un corpo docente di grande prestigio si è succeduto in cattedra: hanno portato il loro sapere e la loro esperienza rappresentanti politici, professori universitari e tecnici delle materie in programma. Tra questi: Rocco Buttiglione, Francesco D’Onofrio, Altero Matteoli, Andrea Ronchi, Maurizio Gasparri, Gaetano Quagliariello, Luca D’Alessandro, Luciano Violante, Roberto Pasca di Magliano, Alfonso Celotto, Giovanni Floris, Luca Telese, Francesco Verderami, Nicola Rao, Angelo Mellone, Pietrangelo Buttafuoco, Roberto D’Agostino, Nicola Piepoli.
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L’altro modo di fare politica
di Roberto Pasca di Magliano *
Investire in capitale umano: subito! Nell’incessante impegno che gran parte del mondo dedica allo sviluppo affrontando ogni specie di ostacoli e difficoltà, possono distinguersi alcuni percorsi di successo. Percorsi che, seppur in modo diverso, hanno contribuito a migliorare le condizioni economiche e sociali delle popolazioni; percorsi che dimostrano come sia l’accumulo di capitale umano, più che quello di capitale fisico, a innescare lo sviluppo e a riprodurlo nel tempo. E questo perché è proprio il capitale umano a interagire sulla produttività del lavoro, al tempo stesso principale motore della crescita economica ed elemento-chiave per attrarre capitali e investimenti. Il capitale umano trae alimento dalla crescita demografica, garante del ricambio generazionale, ma il suo miglioramento si realizza solo grazie al virtuoso connubio tra formazione - di qualsiasi ordine e grado -, cultura civica e accesso ai bisogni essenziali del vivere civile. Nei Paesi emergenti ciò si concretizza nell’impegno a garantire i diritti naturali e costituzionali, insieme con l’accesso al cibo e all’abitazione, alla formazione e alla sanità primaria. Nei Paesi avanzati, dove tali bisogni sono in genere soddisfatti, la crescita del capitale umano si alimenta specialmente con la formazione continua, specialistica e professionale. Nel loro insieme tutti questi bisogni possono considerarsi come gli “ingredienti” che consentono il riscatto dell’individuo dalla povertà, il suo rafforzamento psichico e fisico, esaltandone la responsabilità e di conseguenza la produttività. L’individuo, forte dei propri diritti e dotato di servizi adeguati, diventa attore del proprio destino e contribuisce a un processo di sviluppo dal basso (endogeno) più solido e duraturo di quello di percorsi di sviluppo dall’alto (esogeni), che degenerano in assistenzialismo e assuefazione all’intervento pubblico. Laddove sussistono dotazioni di capitale umano di qualità, non mancano afflusso di capitali e tecnologie, perché entrambi sono attratti dalla disponibilità di lavoro specializzato, ossia dalla possibilità di ottenere rendimenti più elevati e capacità di impiego di innovazioni tecnologiche. Nel mondo, sia tra i Paesi emergenti che tra i Paesi avanzati, i casi di successo sono tutti riferibili all’impegno per la crescita del capitale umano. Dalla Corea del Sud che negli anni ’50 investì massicciamente in capitale umano per imitare le produzioni del Giappone e attrarre suoi investimenti, alle esperienze dei tanti Paesi emergenti e anche alla tradizionale cultura formativa tipica dei numerosi Paesi avanzati con le loro celebri università e fondazioni, emerge che l’investimento più efficace in termini di crescita economica e sociale è quello sul capitale umano. La stessa letteratura economica sulla crescita è oggi dominata dal ruolo determinante dei fattori endogeni, non da quelli esogeni. I recenti modelli di
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crescita endogena pongono maggiore enfasi sull’importanza determinante della formazione, dell’acquisizione di conoscenza, ossia del capitale umano, come stimolo alla crescita del prodotto. Rispetto al convenzionale modello neoclassico, i nuovi approcci teorici giungono a una spiegazione del tutto innovativa del motore della crescita, legando la valorizzazione del capitale umano alle esternalità create all’interno del processo produttivo, ossia a effetti esterni al processo produttivo, non intenzionali e non apprezzati dal mercato in quanto tali. Ma, nella misura in cui tali effetti possano diventare attrattori di investimenti e tecnologie se realizzati in Paesi affidabili sul piano della governance, possono generare ricadute apprezzate dal mercato, dalle imprese e dai lavoratori. Per dirla in termini più concreti: un percorso di crescita di lungo periodo della produttività del lavoro realizzato in paesi virtuosi si accompagna generalmente alla riduzione del costo del lavoro per unità di prodotto (Clup) rispetto ad altri che non riescono a migliorare il proprio capitale umano. I capitali e le innovazioni si sposteranno inevitabilmente verso i Paesi virtuosi a tutto svantaggio di altri che rinunciano a perseguire un percorso al tempo stesso allentante sul piano sociale oltre che economico. Stridenti, inoltre, sono le implicazioni di politica economica e sociale che ci riguardano da vicino in periodi in cui la crisi finanziaria tende a colpire i Paesi più fragili, più esposti a rischi di solvibilità e al tempo stesso meno attraenti in termini di bassa performance della produttività del lavoro. Certo non basta solo il capitale umano a promuovere la crescita; occorrono anche altri fattori come la credibilità delle istituzioni, servizi efficienti, giustizia equa e rapida. Ma, se si riflette attentamente, anche questi possono più facilmente realizzarsi in ambienti dove il capitale umano è in continuo miglioramento. Percorsi virtuosi di crescita del capitale umano richiedono impegni costanti e duraturi che devono realizzarsi in centri di alta formazione delle università, delle imprese più sensibili e nelle fondazioni culturali che operano a sostegno della società civile e del progresso continuo dell’individuo.
* Direttore della formazione della fondazione Farefuturo
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PUBBLICAZIONI
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DOCUMENTI e ATTI Giugno 2007 “La lezione di Francia. Sarkozy, l’Italia e l’Europa” Working paper sulla giornata di studi sulle politiche internazionali del 4/06/07 Effetto Sarkozy. Il neopresidente francese Nicolas Sarkozy, appena insediato all’Eliseo, ha rifondato la destra e la politica francese nel segno della modernità e si ripromette di riformare la Francia e l’Europa. Alla luce di questo, quali conseguenze e quali prospettive per il centrodestra in Italia? A questa domanda tenta di dare una risposta la Fondazione Farefuturo nei due working paper, a cura di Sofia Ventura e Massimo Nava, redatti in seguito alla giornata di studi internazionali presieduta da Gianfranco Fini, tenutasi il 4 giugno 2007.
Gennaio 2008 “Una strategia energetica sostenibile, sicura e competitiva per l’Europa” Atti del convegno di studi su energia e ambiente del 17/01/08 A quasi due anni dalla pubblicazione del Libro verde della Commissione europea e a breve distanza dal World Energy Congress, la fondazione Farefuturo avvia una riflessione sulle misure messe in campo per il conseguimento degli obiettivi economici, sociali e ambientali della nuova politica energetica europea. Con l’ iniziativa si intende favorire anche un confronto di alto profilo tra i principali operatori del settore energetico e le istituzioni competenti, affinché nel 2008 l’Italia - attraverso l’attuazione di un piano energetico nazionale che preveda anche la realizzazione di impianti nucleari civili - trovi la sua strada per rispettare il protocollo di Kyoto, al fine di limitare la dipendenza energetica dall’estero e ridurre il costo dell’energia per famiglie e imprese. Gli atti del convegno contengono gli interventi di: Mario Ciampi, Alessandro Luciano, Adolfo Urso, Giordano Rigon, Oscar Giannino, Carlo Maria Bollino, Renato An78
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gelo Ricci, Carlo Pelanda, Gianluca Comin, Daniele Fortini, Sebastiano Serra, Enrico Salza, Bruno Vespa, Gianni Armani, Federico Vecchioni, Stefano Saglia, Sergio Garribba, Massimo Romano, Enrico Cisnetto, Umberto Quadrino, Salvatore Zecchini, Alessandro Ortis, Massimo Orlandi, Nicolo Dubini, Maurizio Beretta, Pierluigi Bersani.
Maggio 2008 Working paper sulle sette missioni del Governo I documenti di studio, elaborati da circa trenta esperti dell’area culturale e scientifica di Farefuturo sulla base del programma di Governo presentato agli elettori dal Popolo delle libertà, forniscono idee e approfondimenti per l’elaborazione della prossima agenda di governo. I working paper nascono dal lavoro che si è svolto attorno a sette tavoli tecnici così intitolati: “Rilanciare lo sviluppo”, “Sostenere la famiglia”, “Più sicurezza, più giustizia”, “I servizi ai cittadini: sanità, scuola, università, ricerca, cultura e ambiente”, “Il Sud”, “Il federalismo”, “Finanza pubblica”. Coordinatori dei tavoli di lavoro: Emilio Cremona, Paola Maria Zerman, Annibale Marini, Ester Dini, Ferruccio Ferranti, Stelio Mangiameli, Amedeo Panci.
Ottobre 2009 “L’Italia e la Green Economy. Gestione e recupero dei rifiuti come green business” Working paper a margine del convegno del 7/10/09 Sarà la green economy a guidare la nuova economia e la ripresa economica mondiale, soprattutto in Europa? Da questo interrogativo prende avvio il working paper “L’Italia e la Green Economy. Gestione e recupero dei rifiuti come green business”, a cura di Enrico Cancila, di accompagnamento al convegno organizzato da Farefuturo sul tema. Mentre a livello globale la crisi economica sta cambiando gli equilibri conosciuti, i temi ambientali dal protocollo di Kyoto alle energie rinnovabili - stanno vivendo un momento di crescente interesse, facendo sempre più virare il colore dell’economia verso il verde. Da più parti fioriscono ricette per uscire dalla crisi e sempre più spesso l’ambiente fa parte degli ingredienti fondamentali. È forte la necessità di comprendere su quali mercati si svilupperà la domanda del futuro. Solo ragionando sui mercati futuri e sulle esigenze di salvaguardia ambientale che questi esprimeranno si può discutere di green economy. 79
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Ottobre 2009 “Conclusioni del seminario su bioetica e biopolitica” Documento comune delle fondazioni Adenauer e Farefuturo a margine della giornata di studi sul testamento biologico del 9/10/09 Al centro dell’approfondimento si colloca la sfida che le societa contemporanee vivono rispetto a una nuova triade apparentemente “titolare” dell’etica contemporanea occidentale: desiderio-possibilita-diritto. Il documento, nato a margine della giornata di studi su bioetica e biopolitica organizzata dalle fondazioni Adenauer e Farefuturo, cerca di chiarire quanto imprescindibile sia la simmetria fra accresciute conoscenze scientifiche e giudizio etico, al fine di non generare una società destinata ad alimentarsi di utopie e a inseguire traguardi soggettivi. Lo studio esamina quindi l’esperienza di Germania e Italia in tema di testamento biologico.
Ottobre 2009 “Immigrazione integrata e cittadinanza di qualità” Documento contributo sulle politiche migratorie Il working paper, a cura di Valentina Cardinali, è dedicato all’immigrazione e alle politiche per gestire i temi legati al mondo degli immigrati. Il documento, dal titolo “Immigrazione integrata e cittadinanza di qualità”, contiene i contributi di Alessandro Campi, Mario Carta, Mario Ciampi, Luigi Di Gregorio, Federico Eichberg, Adolfo Urso.
Novembre 2009 “Green Italy. Ambiente, innovazione e qualità per sfidare il futuro” Working paper a margine dell’omonimo convegno del 17/11/09 La Green economy come scelta obbligata per affrontare la sfida dei mutamenti climatici. E come strategia efficace per combattere la crisi e rilanciare l’economia a partire dall’innovazione, dalla ricerca, dalla conoscenza. Se ne parla (e si agisce) nei Paesi economicamente più avanzati, sarà uno dei temi al centro anche dell’importante vertice Onu di Copenhagen. L’Italia deve recuperare ritardi storici, accumulati nel tempo. Una sfida che la politica deve cogliere intercettando quanto già si sta muovendo nell’economia del Paese e favorendone le potenzialità. Farefuturo e Symbola ritengono che in Italia ci siano già molte esperienze imprenditoriali e istituzionali che stanno favorendo questo cambia80
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mento e che in molti campi il nostro Paese presenti già casi avanzati. La vitalità del nostro sistema di piccole e medie imprese può giocare un ruolo rilevante, a patto che sia aiutato a muoversi nella giusta direzione e che in Italia la green economy incroci la sfida della qualità legata al territorio che caratterizza una larga parte del nostro sistema produttivo, accrescendone la competitività. Questo il tema del documento “Green Italy. Ambiente, innovazione e qualità per sfidare il futuro”, redatto a margine dell’omonimo convegno. Contributi di Enrico Cancila, Mario Ciampi, Sara Consolato, Federico Eichberg, Fabio Renzi, Domenico Sturabotti, Romina Surace.
Febbraio 2010 “Il futuro made in Italy. Le regole, la missione, la sfida” Working paper a margine dell’omonimo convegno del 23/02/10 L’espressione “made in Italy” si è affermata negli anni ben oltre il suo originario perimetro produttivo. È diventata sinonimo delle qualità italiane, da quelle manifatturiere a quelle artistiche, da quelle enogastronomiche a quelle ambientali e culturali. È un marchio che si nutre di tutto ciò che rende il nostro Paese unico e apprezzato nel mondo. Per questo, la sua tutela riveste un significato e un’importanza nazionali. Il “made in Italy” si è dimostrato una importante risorsa della nostra economia anche in questi tempi di crisi e, proprio per questo, sulle sfide future che dovrà sostenere, sulla sua missione e sulle strategie per meglio difenderlo, diffonderlo e promuoverlo è necessario costruire un comune punto di vista, una convergenza tra le imprese, le istituzioni e la società. Su questo verte il documento, a cura delle fondazioni Symbola e Farefuturo, “Il futuro made in Italy. Le regole, la missione, la sfida”, uscito a margine dell’omonimo convegno.
Marzo 2010 “Per una buona politica nel Mezzogiorno. Per un profondo rinnovamento delle classi dirigenti” Working paper a margine dell’omonimo convegno del 5/03/10 Occorre rinnovare, nel Sud, le istituzioni, la politica e le classi dirigenti, recuperando uno spirito, una capacita di progettazione, una vocazione realizzativa e stili oggi diffusamente inadeguati. Basta con il pigro continuismo, la stanca gestione fine a se stessa della spesa pubblica, la mera denuncia e la proclamazione di nuovi obiettivi che, seppur giusti e condivisibili, restano sempre inat81
L’altro modo di fare politica
tesi. Un cambiamento radicale è improcrastinabile. Il documento “Per una buona politica nel Mezzogiorno. Per un profondo rinnovamento delle classi dirigenti”, redatto dalle fondazioni Farefuturo e Mezzogiorno Europa a margine dell’omonimo convegno, affronta la questione Meridionale, interrogandosi sulle soluzioni per risolverla.
Aprile 2010 “La Quinta Repubblica: un modello per l’Italia?” Working paper a margine dell’omonimo convegno dell’8/04/10 Il documento “La Quinta Repubblica: un modello per l’Italia?”, a cura dell’area di Ricerca “Riforme istituzionali” della fondazione Farefuturo, è redatto a margine dell’omonimo convegno. Contiene gli interventi di Stelio Mangiameli, Sofia Ventura, Ida Nicotra, Luca Mezzetti, Felice Giuffrè, Pier Giorgio Casalena.
Maggio 2010 “Oltre il Pil: i nuovi indicatori del benessere e la sostenibilità dello sviluppo” Working paper a margine dell’omonimo convegno dell’11/05/10 Il documento “Oltre il Pil: i nuovi indicatori del benessere e la sostenibilità dello sviluppo” parte dall’analisi dei limiti del prodotto interno lordo come indicatore sintetico per la definizione, la misurazione e la valutazione delle politiche espresse da un Paese e del suo benessere, per arrivare a illustrare la necessità di mettere al centro della valutazione anche altri fattori, che vengono passati in rassegna. Redatto a margine dell’omonimo convegno organizzato da Farefuturo, è a cura di Enrico Cancila, Fabio Orecchini e Francesco Zecca.
Giugno 2010 “La cura del Sistema sanitario nazionale. Priorità di intervento” Atti dell’omonimo convegno di studi dell’8/06/10 Una riflessione sul modello di assistenza sanitaria e sulle priorità di intervento - anche alla luce della manovra economica - per l’introduzione del federalismo fiscale, la sostenibilità e il finanziamento del Sistema sanitario nazionale. Questi gli argomenti al centro del convegno di studi “La cura del Sistema sanitario nazionale. Priorità di intervento”, cui sono seguiti gli atti, a cura di Farefuturo e Iapg (Italian American Pharmaceutical Group). 82
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Maggio 2011 “L’internazionalizzazione dell’economia nell’ottica degli investimenti esteri” Rapporto realizzato da Farefuturo e dal Cidem de “La Sapienza” Il rapporto “L’internazionalizzazione dell’economia nell’ottica degli investimenti esteri” è realizzato dalla fondazione Farefuturo in collaborazione con il Cidem dell’università “La Sapienza” di Roma. Lo studio, redatto da Roberto Pasca di Magliano, Daniele Terriaca ed Elisa Sovarino, è dedicato alla crescente integrazione dei mercati e alla tendenza delle imprese ad allargare il proprio spazio vitale sulla scena internazionale.
Ottobre 2011 “Biomasse, un’opportunità da sviluppare” Working paper a margine dell’omonimo convegno del 27/10/11 Una riflessione sulle possibilità di sfruttamento delle biomasse e sulle differenze con le altre fonti di energie rinnovabili. Il ricorso alle biomasse a fini energetici sarà sempre maggiore nel prossimo futuro, sia a livello nazionale sia a livello mondiale e la domanda di tecnologia per lo sfruttamento della biomassa non convenzionale aumenterà, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo. L’Europa, e l’Italia in particolare, già fortemente orientate al sostegno della diffusione di questa fonte energetica, hanno l’opportunità di sviluppare tecnologia innovativa sia per soddisfare il proprio fabbisogno che per vincere la sfida internazionale nel settore. Per fare questo occorre però uno sforzo collettivo di integrazione di settori differenti e di miglioramento del quadro normativo. Questi gli argomenti al centro del documento “Biomasse, un’opportunità da sviluppare”, a cura dell’area di Ricerca della fondazione, redatto a margine dell’omonimo convegno.
Ottobre 2011 “Documento per il Sud. Per una buona politica nel Mezzogiorno. Per un profondo rinnovamento delle classi dirigenti” Working paper realizzato da Farefuturo e Mezzogiorno Europa La preoccupante e generale caduta di attenzione nei confronti del Mezzogiorno vede, più o meno inconsapevolmente, lo stesso Sud in buona parte corresponsabile. Se è vero che negli ultimi dieci anni i trasferimenti dal centro verso le aree tradizionalmente in ritardo di sviluppo - così come i grandi investimenti pubblici - si sono rivelati ampiamente insufficienti, è pur vero tuttavia che le risorse nazio83
L’altro modo di fare politica
nali, endogene o europee gestite localmente sono state in larga parte poco e male utilizzate. Occorre spostare l’attenzione dalle rivendicazioni quantitative alla qualità dei risultati prodotti. Parte da questa considerazione il “Documento per il Sud. Per una buona politica nel Mezzogiorno. Per un profondo rinnovamento delle classi dirigenti” realizzato congiuntamente dalle fondazioni Mezzogiorno Europa e Farefuturo. Un testo che arriva a mettere a fuoco le questioni principali da affrontare per mettere in atto un radicale cambiamento e scongiurare l’inasprimento del solco che divide il Sud dal resto del Paese, impedendo che il Mezzogiorno continui a frenare lo sviluppo dell’Italia intera.
SAGGI e RICERCHE Ottobre 2008 “Donne del Mediterraneo. L’integrazione possibile” Il volume, a cura di Valentina Cardinali ed edito da Marsilio Editori, è un’indagine sulle percezioni, condizioni e prospettive di integrazione delle diverse comunità provenienti dalla sponda Sud ed Est del Mediterraneo, di diversa etnia, religione, età, istruzione, condizione anagrafica e professionale. Uomini e donne presenti in Italia, chiamati a confrontarsi con le sfide, i dubbi e le prospettive dell’integrazione sui temi della vita quotidiana, sui problemi che definiscono le relazioni con la popolazione residente, sulle questioni più controverse del confronto (la poligamia, la religione, la cultura). Particolare attenzione viene rivolta al ruolo della donna “agente di integrazione”, non solo all’interno della realtà femminile, ma anche del proprio nucleo familiare e della comunità di appartenenza. Prefazione di Gianfranco Fini.
Gennaio 2009 - aprile 2011 Collana di pubblicazioni Adenauer - Farefuturo L’esperienza dei workshop organizzati dalla fondazione Farefuturo con la fondazione Konrad Adenauer dà vita a una collana di pubblicazioni, arrivata al quinto volume, edita da Rubbettino e curata da Mario Ciampi, segretario generale di Farefuturo, e Wilhelm Staudacher, direttore uscente Kas Roma. 84
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VOLUME 1: “Valori e Costituzioni nelle democrazie contemporanee. Percorsi e prospettive in Germania e in Italia” VOLUME 2: “Politica e valori. Persona, società e Stato” VOLUME 3: “Il futuro del parlamentarismo in Germania e in Italia” VOLUME 4: “Bioetica e biopolitica. Persona, società e Stato” VOLUME 5: “Il futuro della democrazia”
Marzo 2009 “La destra nuova. Modelli di partito e politiche a confronto in Francia, Gran Bretagna e Svezia” Sarkozy in Francia, Cameron in Gran Bretagna, Reinfeldt in Svezia, Fini in Italia. Da qualche anno, una destra nuova s’aggira per l’Europa: né statalista né liberista, né conservatrice né populista, ma pragmatica, postideologica e modernizzatrice, rispettosa delle proprie radici culturali ma aperta alle sfide del futuro, interessata a conciliare l’autorità dello Stato con la responsabilità individuale, la sicurezza con la libertà, la tradizione con il progresso. Una destra, come l’ha definita Sarkozy, immaginativa, generosa, aperta, sensibile all’ecologia, ai diritti civili, alle problematiche del mondo del lavoro, al tema della cittadinanza. Scopo del volume, scritto da Alessandro Campi e Angelo Mellone ed edito da Marsilio Editori, è proprio quello di illustrare, in chiave comparativa, alcuni dei cambiamenti - sul piano culturale, politico, organizzativo e programmatico - che negli ultimi tempi, grazie all’ascesa di nuovi leader, si sono registrati all’interno della tradizionale famiglia delle destre europee occidentali.
Giugno 2009 “Fare Italia nel mondo. Le sfide post-globali delle nuove relazioni internazionali” Uno studio-rapporto sulle relazioni internazionali e l’azione dell’Italia nel mondo, curato da Paolo Quercia ed edito da Marsilio 85
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Editori. Il volume parte dalla considerazione che, a vent’anni dalla caduta del muro di Berlino, il mondo appare ancora lontano da un equilibrio stabile. Né il modello unipolare fondato sull’egemonia soft americana, né l’utopistica governance mondiale basata sul trasferimento di sovranità verso le organizzazioni multilaterali hanno saputo generare un nuovo sistema internazionale capace di produrre sicurezza, sviluppo e prosperità condivise. Una delle cause d’instabilità è il continuo processo di rapida redistribuzione della potenza politica ed economica, aggravato dalla turbo-globalizzazione degli anni Novanta. Tuttavia, negli ultimi anni si è potuta osservare un’inversione di tendenza. Dopo gli attentati dell’11 settembre 2001, ma ancora di più dopo l’inizio della crisi economica mondiale, gli Stati sono ritornati progressivamente al centro delle relazioni internazionali. Nel mondo post-globale che si sta delineando, l’Italia deve prendere coscienza del proprio ruolo di media potenza inserita in un contesto mondiale fluido e incerto, accettando i limiti della propria condizione ma preparandosi anche a coglierne le opportunità. Il rapporto non mira semplicemente a descrivere le condizioni del pianeta in cui ci troviamo, ambisce anche a individuare gli interessi nazionali del nostro Paese e a orientarne le scelte sul terreno decisivo della politica estera. Stando alle sue conclusioni, l’Italia deve occuparsi maggiormente della politica internazionale, dedicare più risorse all’internazionalizzazione economica, manifestare più coraggio e consapevolezza nell’inviare i suoi militari nelle aree di crisi, intensificare la propria azione di cooperazione allo sviluppo e investire con determinazione nell’esportazione della propria cultura.
Ottobre 2009 “La fine di un mito. Destra, sinistra e nuova civiltà” Nell’ambito di una nuova civiltà che annuncia il futuro, il significato della parola “politica” cambia in maniera sostanziale. I politici amministrano, distruggono, fanno le guerre, ma non inventano il futuro. “Oggi è politica internet, ma anche YouTube, sono politica le PlayStation su cui si formano milioni di giovani, sono politica le canzonette che trasmettono valori, il diffondersi delle droghe, i talk show, anche i più sciocchi”. Lo afferma Alberoni nell’introduzione, i mille nuovi strumenti che consentono di ideare il futuro. Sabino Acquaviva, autore del volume edito da Marsilio Editori, esamina gli elementi di questa diversa maniera di costruire, gestire e governare il mondo, frutto della trasformazione della società. Siamo di fronte a una realtà nuova: per comprenderla è illogico riferirsi alle catego86
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rie tradizionali di destra e sinistra, ormai vecchie, ammuffite, inutili. La politica reale è diventata un’altra cosa. Farla, parlarne, scriverne ci costringe anche a pensarla diversamente.
Dicembre 2009 “Europa, proposte di libertà” Edizione italiana del rapporto FAES Farefuturo cura l’edizione italiana del rapporto “Europa, proposte di libertà”, elaborato dalla fondazione spagnola FAES nel suo ventesimo anniversario. Nel volume, l’istituto presieduto da Aznar analizza le sfide principali che affronta l’Europa, proponendo una serie di misure per fronteggiare con successo le sfide dell’Unione. Dopo la Seconda guerra mondiale l’integrazione europea è stata un successo. Gli obiettivi perseguiti sono stati ampiamente raggiunti: la pace e la sicurezza tra le Nazioni europee, la sicurezza per scongiurare la minaccia di un modello totalitario ed espansivo, la libera cooperazione per raggiungere degli obiettivi condivisi dalle Nazioni democratiche e la comune aspirazione alla prosperità sulla base della libera economia. Oggi gli obiettivi potrebbero sembrare diversi, ma non lo sono. Viviamo in pace, ma la pace non è un bene assicurato. Abbiamo bisogno di evitare delle tentazioni come la diluizione degli Stati nazionali in una super struttura carente di legittimità o la creazione di enti con pretese di carattere statale che servono solo a riaccendere vecchi conflitti. L’uscita dalla crisi economica richiede apertura, competenza e integrazione, solo così le economie europee possono farcela.
Settembre 2010 “Le nuove politiche per l’immigrazione. Sfide e opportunità” Il volume “Le nuove politiche per l’immigrazione. Sfide e opportunità”, a cura di Valentina Cardinali e Marcella Lucidi ed edito da Marsilio, raccoglie gli interventi della seconda edizione dei “Dialoghi asolani”, dedicata all’immigrazione. Con questa iniziativa, le fondazioni Farefuturo e Italianieuropei avviano una riflessione comune intorno a una questione cruciale dell’agenda politica nazionale ed europea, convinte che l’Italia debba adottare, dinnanzi al fenomeno migratorio e alla sua crescente importanza nella società e nell’economia, un modello di integrazione organico e adeguato alla rilevanza delle sfide attuali. Lo sforzo congiunto delle due fondazioni è stato anzitutto metodologico e si è ispirato alla necessità di “depoliticizzare” la questione immigrazione, evitando che l’analisi 87
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potesse essere condizionata da giudizi di parte, allo scopo di tratteggiare i contorni di uno spazio condiviso nel quale pensare strategicamente. I contributi raccolti hanno un minimo comune denominatore nella percezione del fenomeno migratorio come dato strutturale della società italiana e nel conseguente realismo suggerito dai numeri e dalle tendenze dell’immigrazione. Un realismo che tuttavia sconsiglia di negare le difficoltà, in quanto anche nelle democrazie mature non si è immuni da sentimenti di disagio quando ci si deve confrontare con gruppi di origine e identità diverse. Accogliere milioni di persone che portano con sé culture, religioni, abitudini differenti è una sfida, forse la più complessa delle sfide indotte dalla globalizzazione. In questa prospettiva è necessario rinvigorire i legami comunitari e ricostituire quella fiducia che rende possibile il patto di cittadinanza e la sua estensione ai nuovi italiani. La lezione di Asolo, in definitiva, è questa: l’Italia è ormai un Paese multietnico, con fenomeni migratori strutturali e con percentuali di immigrati pari alla media europea. Deve chiunque dotarsi di robuste politiche di integrazione poiché oggi non ha più senso obbedire a una logica di tipo emergenziale né si possono sostenere visioni approssimative o ideologiche. Le soluzioni trascendono l’ordinaria amministrazione e non sono di semplice elaborazione. È la cultura politica italiana a essere interrogata al riguardo ed è il progetto che il Paese ha di se stesso ciò di cui si parla.
Ottobre 2011 “(dis)fare gli italiani. Dal familismo all’antipolitica. La fotografia di una democrazia dissociativa” Luigi di Gregorio, docente di Scienza politica presso l’Università della Tuscia di Viterbo, cura il terzo rapporto realizzato dai ricercatori di Farefuturo. Il volume è dedicato al senso civico degli italiani, che in questi tempi moderni deve necessariamente confrontarsi con i fenomeni dell’immigrazione e della globalizzazione, come persone e come comunità. Il nuovo rapporto giunge in un momento particolare, quello in cui sembra più che mai difficile ma doveroso coniugare gli interessi particolari con l’interesse generale al servizio del Bene Comune. E affronta il nodo che sta a fondamento dell’identità nazionale e del suo farsi Stato, ancora non sciolto centocinquanta anni dopo l’Unità del Paese. È ormai chiaro a tutti che l’Europa e l’Occidente, e quindi l’Italia, sono al centro di una crisi strutturale e non meramente contingente, alla quale non si può continuare a rispondere con misure dagli effetti tampone ma solo con radicali riforme che prefigurino un nuovo modello sociale ed 88
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economico. Oggi, l’interesse generale non è la somma degli interessi particolari e non lo sarà mai più, come dimostra l’andamento della manovra, riscritta più volte sull’onda delle corporazioni e dei localismi. Oggi, solo il prevalere dell’interesse generale su corporazioni e localismi può far tutelare e affermare il Bene Comune. Per farlo, però, occorre che il senso civico degli italiani vada oltre la sua configurazione naturale, oltre la famiglia e il localismo, per dare futuro alla famiglia e al proprio territorio, perché le correlazioni in atto non consentono risposte e soluzioni di “parte”.
Novembre 2011 “I Brics e noi. l’ascesa di Brasile, Russia, India e Cina e le conseguenze per l’Occidente” Come può l’Italia rispondere alle sfide dei nuovi Paesi emergenti? Quanto conta ancora il nostro Paese - tra la crisi europea e l’ascesa di Brasile, Russia, India e Cina - nelle relazioni internazionali e come può mantenere il suo peso nel mondo? La costruzione di un forum politico che raggruppa i Brics - le quattro potenze emergenti più il Sud Africa - indica che i principali Paesi non occidentali motori della crescita mondiale stanno vagliando la possibilità di stringere alleanze e sviluppare comuni strategie. La possibilità che attorno ai Paesi emergenti prenda forma una nuova seconda globalizzazione rappresenta uno scenario che deve essere preso in considerazione. All’analisi di ciò si sono dedicati Ispi (Istituto per gli studi di politica internazionale) e Farefuturo nel volume “I Brics e noi. L’ascesa di Brasile, Russia, India e Cina e le conseguenze per l’Occidente”, a cura di Paolo Quercia e Paolo Magri. Il volume parte da uno studio dei punti di forza e di debolezza di Brasile, Russia, India e Cina tanto sul piano politico quanto su quello economico, a livello sia interno sia regionale e internazionale e spazia dalle politiche sociali alle strategie di sicurezza. Con contributi di Aldo Ferrari, Carlo Frappi, Riccardo Gefter Wondrich, Serena Giusti, Carlo Jean, Anna Marra, Nunzio Mastrolia, Antonella Mori, Tomislava Penkova, Paolo Quercia, Ferdinando Sanfelice di Monforte, Lorenzo Striuli, Massimiliano Vaghi, Matteo Verda, Matteo Villa.
Maggio 2012 “Quale Difesa per la Repubblica? Sicurezza nazionale, Costituzione, scenari internazionali e industria per la Difesa” L’Italia sta entrando in una nuova fase della sua storia repubblicana. I cambiamenti del sistema hanno profondamente modificato la 89
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grammatica delle relazioni internazionali e gli stessi loro fondamenti, mettendo in discussione il ruolo politico ed economico ricoperto dall’Italia. La crisi economica e finanziaria internazionale obbliga a rivedere le strutture vitali degli Stati, come quella della Difesa. La stessa Difesa italiana sta procedendo a una riforma della massima importanza e anche l’industria per la Difesa italiana attraversa una fase di forti trasformazioni e sfide. In un tale scenario è fondamentale che l’Italia costruisca una strategia integrata per affrontare le tre trasformazioni in corso: del sistema politico e di sicurezza internazionale, del sistema di Difesa nazionale e dell’industria italiana per la Difesa. Vuol dire costruire una politica estera che comprenda una politica di sicurezza che a sua volta comprenda una politica industriale per la Difesa. Vuol dire aver ritrovato il filo dell’interesse nazionale nelle inevitabili trasformazioni del mondo globale. Su questo verte il rapporto di Farefuturo, a cura di Paolo Quercia, “Quale Difesa per la Repubblica? Sicurezza nazionale, Costituzione, scenari internazionali e industria per la Difesa”. Con i contributi di Vincenzo Camporini, Giuseppe De Vergottini, Paolo Quercia, Ferdinando Sanfelice di Monforte, Francesco Tucci.
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FORMAZIONE
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Ottobre 2007/febbraio 2008 - Corso di tecnica legislativa e comunicazione politica Corso di formazione dedicato allo studio teorico e applicato dei momenti fondamentali dell’organizzazione parlamentare: dal riparto delle competenze alla concertazione fra Stato, Regioni ed Enti Locali; dal drafting legislativo all’organizzazione degli apparati governativi. In sintonia con gli obiettivi della fondazione, il corso intende promuovere la formazione di figure professionali che siano in grado di assicurare un supporto sempre più attivo e consapevole a chi svolge attività di rappresentanza istituzionale a livello centrale e periferico. Docenti: Eduardo Gianfrancesco, Giada Bevacqua, Luigi Ciaurro, Stelio Mangiameli, Riccardo Carpino, Nicola Lupo, Antonio Palma, Luca Mezzetti, Piercarlo Carta, Fabio Torriero, Giuseppe Sanzotta, Fabio Torriero, Carlo Puca
7-8 novembre 2008 - “Dialoghi asolani”, workshop di formazione su federalismo e riforme istituzionali La città di Asolo (Tv) ospita il 7 e 8 novembre 2008 un’iniziativa congiunta della fondazione Farefuturo, della fondazione presieduta da Massimo D’Alema, Italianieuropei, dell’associazione Dialoghi Asolani presieduta da Pietro Piccinetti, e del Comune di Asolo. Il primo appuntamento del progetto formativo, che prende il nome di “Dialoghi asolani”, è occasione per ragionare con i più giovani sul tema del federalismo e delle riforme istituzionali. Al workshop di formazione, dal titolo “Federalismo e Riforme istituzionali”, partecipano 100 giovani sotto i 35 anni selezionati dalle due fondazioni e dal Comune di Asolo attraverso un bando. Prendono parte alla due giorni anche politici, amministratori e docenti universitari, la chiusura è affidata ai presidenti delle due fondazioni promotrici, Massimo D’Alema e Gianfranco Fini. Docenti: Luca Antonini, Carlo Buratti, Alessandro Campi, Agostino Carrino, Giovanni Collino, Marco Ferrante, Alberto Giorgetti, Maurizio Leo, Aldo Loiodice, Stelio Mangiameli, Francesco Marini, Luca Mezzetti, Leonardo Muraro, Domenico Nania, Ida Nicotra. 91
L’altro modo di fare politica
11-13 luglio 2009 - Summer school su politica e immaginario Farefuturo organizza a Frascati (Rm) la sua prima summer school residenziale, dal titolo “L’immaginario della politica, la politica dell’immaginario”. Sono tre giorni di lavori con ragazzi provenienti da tutta Italia che si confrontano con esponenti del mondo culturale, registi, scrittori, accademici, uomini del Made in Italy e operatori dell’informazione su quello che è il patrimonio di miti, immagini, metafore che caratterizzano oggi l’essere italiani. Al di là delle appartenenze politiche e ideologiche codificate da parametri novecenteschi. Docenti: Alberto Abruzzese, Alberto Castelvecchi, Federico Eichberg, Luciano Lanna, Paolo Mancini, Angelo Mellone, Pupi Avati, Fabio Segatori, Santo Versace, Maurizio Castro, Mogol, Gianluca Nicoletti, Antonio Scurati, Filippo Rossi, Lucia Annunziata, Roberto Arditti, Flavia Perina, Antonio Polito.
16-17 novembre 2009 - “Dialoghi asolani”, workshop di formazione su politica e immigrazione Seconda edizione dei “Dialoghi Asolani”, il workshop organizzato congiuntamente dalle fondazioni Farefuturo e Italianieuropei e dall’associazione Dialoghi Asolani presieduta da Pietro Piccinetti ad Asolo (Tv), con il titolo “Le nuove politiche per l’immigrazione. Sfide e opportunità”, è dedicato quest’anno al tema dell’immigrazione, con la partecipazione e il confronto di esperti di politiche per l’immigrazione. È aperto a un gruppo di cento giovani under 35 provenienti da tutta Italia, selezionati attraverso un bando pubblico. Docenti: Fabio Granata, Marcella Lucidi, Antonio Golini, Emilio Reyneri, Giuseppe Pisanu, Valentina Cardinali, Renzo Guolo, Giovanna Zincone, Maurizio Ambrosini, Aldo Bonomi, Luigi Taranto, Luca Einaudi, Renato Finocchi Ghersi, Roberto Garofoli, Massimo D’Alema, Gianfranco Fini.
Giugno/novembre 2010 - “L’innovazione nei territori”, ciclo di seminari Farefuturo-Glocus Farefuturo e Glocus organizzano “L’innovazione nei territori, la nuova classe dirigente per un’Italia competitiva”, un ciclo di seminari che si svolge da giugno a novembre. Destinate specialmente agli amministratori locali, le lezioni sono incentrate sul tema dell’innovazione, con l’obiettivo di diffondere la cultura del cambiamento e favorire la modernizzazione del Paese. A tutti gli incontri partecipano rappresentanti del mondo delle imprese e dell’università. I seminari si articolano in cinque sessioni e si svolgono a Frasca92
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ti, presso il Grand Hotel Villa Tuscolana “La Ruffinella”. Docenti: Linda Lanzillotta, Adolfo Urso, Piercarlo Padoan, Marco Cammelli, Silvano Moffa, Domenico De Masi, Maria Teresa Petrangolini, Giuliano Amato, Giulio Napolitano, Giuliano Zuccoli, Francesco Caio, Luca Antonini, Nicola Pasini, Alessandro Campi, Andrea Valboni, Umberto Paolucci, Alfonso Fuggetta, Emilio Frezza, Massimo Melica, Valerio Zappalà, Mario Dal Co, Michele Iaselli, Lorenzo Broccoli, Massimo Melica, Mario Garioni, Filippo Satta, Michele Vianello, Andrea Nicolini, Andrea Maggipinto.
22-23 ottobre 2010 - “Dialoghi asolani”, workshop di formazione sulla legalità La città di Asolo (TV) ospita il 22 e 23 ottobre la terza edizione dei “Dialoghi asolani”. Il workshop, organizzato congiuntamente dalle fondazioni Farefuturo e Italianieuropei e dall’associazione “Dialoghi Asolani” presieduta da Pietro Piccinetti, si intitola “La legalità del cittadino, la legalità delle istituzioni” e prevede la partecipazione e il confronto di personalità del mondo della politica, delle istituzioni e dell’economia. È aperto a un gruppo di cento giovani under 35, provenienti da tutta Italia, selezionati attraverso un bando pubblico. Docenti: Giuliano Amato, Antonio Marchesi, Francesco Marelli, Alessandro Butticè, Roberto Maroni, Piero Grasso, Luciano Violante, Giuseppe Pisanu,Ivan Lo Bello, Maurizio Lauri, Gianluca Brancadoro, Massimo D’Alema, Gianfranco Fini.
Marzo-luglio 2012 - Corsi di formazione “Formiamoci il futuro” Farefuturo continua a credere nei giovani qualificati e nella necessità di far crescere una nuova classe dirigente per un’Italia migliore. Per questo, per il quadrimestre marzo-luglio 2012, organizza tre corsi di formazione: in giornalismo e comunicazione politica al tempo dei nuovi media; in tecniche legislative e strategie di comunicazione per assistenti e consulenti parlamentari; in storia e fondamenti del Popolarismo europeo. I percorsi didattici, ai quali sono stati riconosciuti crediti formativi da alcune delle più prestigiose università italiane, partono da febbraio e si concludono a maggio, con test finale. Le lezioni sono anche scaricabili online per tutti gli iscritti ai corsi. Ai migliori viene offerta la possibilità di effettuare uno stage, per sperimentare i meccanismi pratici della professione e per entrare in contatto diretto con il settore di interesse. Docenti corso di giornalismo: Luca D’Alessandro, Angelo Mellone, Luca Telese, Antonio Rapisarda, Daniel De Filippis, Giovanni Flo93
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ris, Luigi Di Gregorio, Domenico Naso, Nicola Piepoli, Pietrangelo Buttafuoco, Guerino Bovalino, Francesco Verderami, Nicola Rao, Roberto D’Agostino, Andrea Ronchi. Docenti corso di tecniche legislative: Donato Bruno, Stelio Mangiameli, Giada Bevacqua, Maurizio Gasparri, Antonio Buonfiglio, Maurizio Saia, Roberto Pasca di Magliano, Altero Matteoli, Alfonso Celotto, Francesco Schlitzer, Luciano Violante, Manuela Conte. Docenti corso sul Popolarismo europeo: Francesco D’Onofrio, Gaetano Quagliarello, Andrea Ronchi, Manuela Conte, Federico Eichberg, Rocco Buttiglione, Maria Stella Gelmini, Giuseppe Fioroni.
Anno formativo 2012-2013 CORSI PROFESSIONALI Progettazione europea La conoscenza delle opportunità di finanziamento di progetti di ricerca e di investimento offerti dall’Unione europea rappresenta un essenziale elemento di riferimento per amministratori, quadri pubblici e privati interessati alla valorizzazione del proprio settore di interesse. Management per mercati esteri Il corso ha lo scopo di offrire strumenti di analisi e di conoscenza delle tecniche più appropriate per poter diventare un manager dei mercati esteri a servizio di enti pubblici di promozione e di imprese private. SEMINARI DI APPROFONDIMENTO Politiche per la crescita Il corso si propone di offrire analisi delle condizioni di instabilità attualmente diffuse, specie in Europa e in Italia, e di articolare e discutere soluzioni innovative. L’Italia e l’Europa di fronte alle sfide globali in collaborazione con il gruppo Ppe al Parlamento europeo Finanza, istituzioni, mercati, imprese, consumatori. Il futuro dell’Europa e il ruolo del Ppe. Il corso si propone di offrire ai partecipanti un’ampia e critica visione dei fenomeni politici, economici e sociali che sottostanno alle ricorrenti instabilità attraverso testimonianza di esperti o attori operanti nelle diverse strutture di governo nazionale ed europeo. GIORNATE DI STUDIO Cooperazione internazionale allo sviluppo Tracciando il percorso storico della cooperazione e le implicazioni sociali ed economiche, si cercherà di fornire gli elementi essenziali 94
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di inquadramento per poter costruire un percorso personalizzato all’interno del vasto campo della cooperazione. Attrazione degli investimenti esteri La capacità di attrarre gli investimenti esteri è la cartina di tornasole della credibilità di un Paese. Da un decennio sono cambiate le strategie e in un periodo di crisi c’è meno fiducia nelle società straniere. Con l’ausilio di esperti, si cercherà di analizzare i fattori che hanno determinato questa situazione, cercando di trovare le soluzioni. Riforma del mercato del lavoro Con la riforma Fornero è radicalmente cambiato il mercato del lavoro in Italia. La giornata di studio fornirà ai partecipanti gli strumenti per comprendere le nuove norme e le ricadute che esse avranno sul sistema economico e sociale italiano. Spending review Con i tagli e il controllo a tutto campo della spesa pubblica, il governo ha messo a punto un sistema di razionalizzazione delle uscite che eviterà gli sprechi e contribuirà ad abbattere il debito. Il workshop analizza i punti salienti del provvedimento.
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Roma, 19 novembre 2009. Sala delle Conferenze, Palazzo Marini. Andrea Ronchi, José Maria Aznar, Gianfranco Fini e Adolfo Urso presentano il rapporto “Europa. Proposte di libertà”, a cura delle fondazioni Faes e Farefuturo.
Cadenabbia (CO), 27-28 novembre 2009. I partecipanti al workshop “Il Futuro della Democrazia. Die Zukunft der Demokratie�, organizzato dalla Fondazione Farefuturo e dalla Konrad Adenauer Stiftung.
Cadenabbia (CO), 27-28 novembre 2009. Markus Krienke, Mario Ciampi, Adolfo Urso, Gianfranco Fini, Wilhelm Staudacher e Alessandro Campi, tra i relatori del workshop “Il Futuro della Democrazia�, organizzato dalla Fondazione Farefuturo e dalla Konrad Adenauer Stiftung.
Roma, 1 luglio 2009. Convegno “Fare Italia nel mondo. Le sfide post-globali delle nuove relazioni internazionali�. Nella foto: Emma Bonino, Angelo Mellone, Adolfo Urso, Paolo Zegna e Lucio Caracciolo.
Roma, 8 aprile 2010. Sala delle Conferenze, Palazzo Marini. Convegno “La Quinta Repubblica: un modello per l’Italia?”. Nella foto: Adolfo Urso, Gianfranco Fini e Franco Bassanini.
Roma, 23 febbraio 2010. Sala delle Conferenze Garante della Privacy. Fabio Renzi, Ermete Realacci, Adolfo Urso e Federico Eichberg al convegno “Il futuro del Made in Italy. Le regole, la missione, la sfida�, organizzato dalle Fondazioni Farefuturo e Symbola.
Adolfo Urso, Antonio Tajani e Rocco Buttiglione inaugurano i corsi di formazioni organizzati da Farefuturo nel 2012.
Roma, Sala del Refettorio, Palazzo San Macuto. Luigi Amicone, Gianfranco Fini, Stefano Folli e Adolfo Urso alla presentazione del fascicolo di Charta minuta “La nostra nuova politica�
Roma, 7 maggio 2012. Il presidente di Farefuturo Adolfo Urso e il premier albanese Sali Berisha al workshop di Farefuturo “Albania in Europa. Nuove opportunità di cooperazione economica e industriale per le imprese italiane”.
Roma, Sala del Refettorio, Palazzo San Macuto. Benedetto Della Vedova, Adolfo Urso, Alan Friedman, Stefania Craxi e Fuad Suleymanov presentano il numero di Charta minuta “Le guerre dimenticate�
OSSERVATORIO PARLAMENTARE
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4 novembre 1996 Tlc, una via per l’Europa - L’Autorità come strumento di garanzia” Il primo convegno di rilievo con la denominazione di Osservatorio Parlamentare si svolge il 4 novembre del 1996 nella Sala Cenacolo della Camera dei Deputati, con la partecipazione dei massimi esperti del settore: Maurizio Decina (Politecnico di Milano), prof. Beniamino Caravita di Toritto (Università di Perugia), dott. Alfredo Macchiati (Ufficio Studi Consob), prof. avv. Italo Minguzzi (Università di Bologna), dott. Fedele Confalonieri (presidente Mediaset), dott. Ernesto Pascale (amministratore delegato Stet) ed i parlamentari Francesco D’Onofrio, Francesco Storace, Ernesto Stajano, Roberto Formigoni, Adolfo Urso e Vincenzo Maria Vita (sottosegretario delle Poste e delle Telecomunicazioni). Nella prima parte si delineano gli scenari tecnologici e di mercato; nella seconda gli interventi legislativi. In particolare, Urso illustra una proposta di legge sulla istituzione delle Autorità per le Garanzia nelle comunicazioni.
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di Federico Eichberg *
Sedici anni sulla via del XXI secolo Nel grande mondo della Polis, in cui la volatilità ed il “breveterminismo” sono sovente la cifra dei programmi e degli orizzonti, soffermarsi a ragionare su un progetto che, nato nelle stanze di Palazzo Serlupi Crescenzi alla metà degli anni ’90, supera oggi la boa dei tre lustri è già di per sé un motivo di soddisfazione e, in qualche misura, d’orgoglio. Un orgoglio e una soddisfazione che non riguardano solo i promotori ma che, ovviamente, vanno condivisi con tutti i protagonisti, innanzitutto le centinaia, migliaia di giovani che hanno dato forma al più bel racconto di Politica con la P maiuscola che si sia compiuto in Italia dopo la fine della prima Repubblica. Un progetto, nato come Osservatorio Parlamentare, che si è prontamente trasformato in una vera e propria galassia e ha visto germogliare iniziative di profilo molto variegato: l’Arsenale delle Idee, una ambiziosa raccolta dei testi più importanti dei filoni della destra italiana e internazionale; il progetto Blue Europe che ha raccolto le fondazioni di centrodestra europee e statunitensi (già attive oltreoceano nel progetto townhall e right pages); la rivista Charta Minuta che ha fornito la palestra per visioni politiche nella forma di numeri monografici (con una varietà di temi che va dalla politica internazionale alla sociologia, alle policies); l’associazione È uropa nella sua focalizzazione sulle politiche dell’Unione, sempre più rilevanti nella agenda degli Stati nazionali; i corsi del Pantheon, palestre che hanno istruito (nel senso più autentico di instruere, dotare cioè di strumenti per il confronto), fornito stimoli, conoscenze ad una generazione di giovani desiderosi di donarsi nell’impegno per la Cosa pubblica; fino a Farefuturo, un ambizioso laboratorio intenzionato a gettare ponti a quella generazione perduta che sconta un ventennio di prima Repubblica all’insegna del presentismo e del localismo. Tre lustri che hanno, in senso metaforico e in senso reale, aperto la via al nuovo Millennio. L’Italia infatti negli anni ’80 aveva mangiato il proprio futuro raddoppiando il debito pubblico e dimezzando il tasso di natalità. A coronamento di questo scellerato ridimensionamento di prospettive (se non di vero e proprio suicidio nazionale) aveva preso forma una riforma delle pensioni all’insegna della insostenibilità di lungo periodo, di fatto creando le fondamenta per la perdita di una generazione.Per uscire da quella contabilità di speranze crollate e ricostruire dal cumulo di macerie della prima Repubblica il progetto Osservatorio Parlamentare pose le basi per un nuovo protagonismo della generazione perduta. Gli incontri di Vallombrosa resteranno scolpiti nella memoria come il primo vero tentativo di far dialogare sui contenuti le risorse più giovani ed assetate di futuro del centrodestra italiano, ponendole a confronto con le dirigenze dei (spesso neonati) partiti della seconda Repubblica. A tale elaborazione intergenerazionale ne è seguita una internazionale che ha posto il laboratorio italiano in una forma di benchmarking con i soggetti gemelli, innanzitutto europei, dando il proprio contributo alla definizione di quel cammino istituzionale che poi sarebbe sfociato nel fast Forward Europe, con il trattato di Amsterdam, la Carta di Nizza e
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il Trattato costituzionale europeo. Si poteva fare più e meglio? Sicuramente sì. Forse si potevano gettare basi più solide che rendessero la pur comprensibile polarizzazione carismatica, mediatica e leaderistica della politica dopo la fine della prima Repubblica (e lo “scongelamento” dei blocchi politici ed elettorali) un dato accidentale e non sostanziale, dotando i soggetti pre-politici e politici di una autonomia e “visibilità” maggiori. Occorreva forse dare maggiore impulso a una partecipazione fondata sui corpi sociali e sulle dinamiche relazionali e “sussidiarie”. La forte mediatizzazione della contesa ha portato alla «dis-intermediazione», legata al rapporto carismatico leader - elettorato, rendendo le campagne elettorali (e perfino i simboli partitici) candidate-centered, a “misura di” leader, e trasformato i partiti in mere macchine elettorali (candidate-parties). Il cerchio si è chiuso con una legge elettorale che consente ai leader di partito di “designare” gli eletti e di vincolarli a una fedeltà assoluta nei suoi confronti, ai limiti della sudditanza. Ma proprio questa democrazia plebiscitaria diviene vittima delle estemporaneità legate alla personalizzazione, e, in ultima analisi, alla minore o maggiore “biodegradabilità” del leader e del suo carisma. E quando le leadership e i carismi evaporano resta il piccolo tesoro di partecipazione e di “reti sociali” (troppo spesso trascurate nell’ambito dei partiti della seconda Repubblica). Un tesoro che la fondazione e la Galassia Osservatorio Parlamentare possono a buon titolo rivendicare. Quindici anni in cui non ci si è stancati di seguire un percorso – arduo ma necessario – di esplorazione e coinvolgimento dei corpi sociali. Superando l’orizzonte del “presentismo”, della prospettiva (politica e individuale) segnata da «istinti e istanti», dalle futili battaglie per screditare il nemico (sia esterno alla destra che interno o “scissionista”) di volta in volta elevato a paradigma negativo. I meccanismi dell’invettiva e dei rancori si sono inseriti nella piega di antiche amicizie, di sodalizi consolidati, di tensioni ideali improvvisamente scopertisi poco più che case di cartapesta, buttate giù dal soffio di un aggettivo malefico, una scelta non condivisa, una diversa valutazione sullo stato di salute della maggioranza di governo o dell’Italia. Oggi forse la ricostruzione di una prospettiva politica passa proprio da lì, dal piccolo tesoro della fondazione Farefuturo, dall’esperienza dell’Osservatorio Parlamentare, di Charta Minuta e delle fondazioni internazionali; dalla rimozione dell’idea leaderistica e carismatica (peraltro non piu’ vincente) e dalla simultanea ricerca di un dialogo aperto e limpido con una società viva da “empower”, da chiamare in causa come generatrice di risorse e di nuovo welfare, in un’antropologia positiva che vede nella relazionalità, nell’innovazione, nell’impresa l’energia che spetta al decisore politico esclusivamente liberare. Così la destra (potrà chiamarsi in questo modo o con categorie più attuali) si potrà cimentare in una difficile ma necessaria catarsi, con cui uscire da presentismo e individualismo e ritrovare la via partecipativa. E forse un senso (e un consenso) meno volatile dell’impegno culturale e politico. La fondazione sarà, ancora una volta, in prima fila. * Direttore Relazioni internazionali di Farefuturo
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L’altro modo di fare politica
1997 n Roma,
5-7 febbraio 1997 Progetto fondazione Il convegno di inaugurazione delle attività si tiene a Roma il 5 e 7 febbraio 1997 sulla transitorietà delle attuali “forme partito” e sulla definizione di una identità comune per i filoni cattolico, liberale e nazionale della cultura politica italiana. Relazioni di Gianni Baget Bozzo, Francesco D’Onofrio, Roberto Formigoni, Antonio Martino, Adolfo Urso. Interventi di Pierferdinando Casini, Rocco Buttiglione, Gianfranco Fini, Silvio Berlusconi.
n Roma, 18 febbraio 1997 Osservatorio sulla Bicamerale Nel periodo di attività della Commissione bicamerale per le Riforme Costituzionali, i giovani dell’Osservatorio Parlamentare il 18 febbraio 1997 istituiscono un’area studi per garantire in tempo reale un monitoraggio della rispondenza fra programmi stilati in tema di riforme e operato in seno alla Commissione. A tal proposito si svolgono anche dei faccia a faccia tra esponenti politici delle due principali coalizioni: il 14 marzo Achille Occhetto con Giorgio Rebuffa sulla nuova forma dello Stato; il 9 maggio Pietro Folena con Giulio Maceratini sul sistema giustizia.
n Roma,
26 febbraio 1997 Incontri conviviali Cena tenutasi nei saloni di Palazzo Viscardi, il 26 febbraio 1997, in occasione della presentazione alla società civile e produttiva romana del progetto della Fondazione Osservatorio Parlamentare, alla quale intervengono: Francesco D’Onofrio, Antonio Martino, Adolfo Urso e Gianfranco Fini.
n Roma, 19 marzo 1997 Il Polo per l’Europa. Progetto, speranze e futuro nel quarantennale dei Trattati di Roma Il convegno si tiene a Roma il 19 marzo 1997 sul rapporto tra l’Italia e l’Europa, sul tema della sovranità e su come la sovranità si
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1997
combina con il processo di integrazione europea; i professori Riccardo Monaco, Pietro Pastorelli, Antonio Tizzano e Achille Chiappetti ricostruiscono la storia e il senso dei trattati alla presenza dei leader del Polo (Berlusconi, Fini, Casini, Buttiglione). Nella seconda sessione dei lavori i garanti dell’Osservatorio Parlamentare, Francesco D’Onofrio, Roberto Formigoni, Antonio Martino e Adolfo Urso, evidenziano le antiche tradizioni europeiste del centrodestra per una vera unità europea rispetto alle difficoltà della sinistra erede della tradizione comunista.
n Roma,
25 marzo 1997 Il sistema aereo alla prova della deregulation Il convegno si tiene il 25 marzo 1997, con la partecipazione dei rappresentanti delle aziende del settore e delle forze politiche. Le relazioni introduttive sono svolte da Antonio Martino (La liberalizzazione, motore dello sviluppo) e dagli avvocati Andrea Russo e Roberto Padova (Deregulation e realtà europee); le conclusioni sono tratte da Adolfo Urso e dal sottosegretario Giuseppe Albertini. Intervengono, tra gli altri, i parlamentari: Mario Baccini, Angelo Sanza, Enzo Savarese, Annamaria Biricotti, Adolfo Urso e Giuseppe Albertini (sottosegretario di Stato al ministero dei Trasporti); ed inoltre: dott. Domenico Cempella (amministratore delegato Alitalia), com. Augusto Angioletti (presidente Anpac), dott. Lupo Rattazzi (presidente Air Europe), ing. Andrea Molinari (amministratore delegato Lauda Air), dott. Miceli Godwin (presidente Ibar), dott. Gaetano Galia (amministratore delegato Aeroporti di Roma), dott. Egidio Pedrini (presidente Iarat), dott. Italo Inglese (direttore Agens Federtrasporto), dott. Angelo Nicoletti (presidente Assoaeroporti), ing. Fredmano Spairani (presidente Rai).
n Roma, 14 maggio 1997 Incontro sul federalismo Incontro conviviale il 14 maggio 1997 nella sede dell’Istituto sui temi del federalismo, con l’intervento dell’on. Irene Pivetti nella sua qualità di Presidente della Camera. Centinaia di ospiti e molte domande per capire quali sono le riforme possibili.
n Roma, 16 maggio 1997 Il libro bianco sul primo anno del governo Prodi Il convegno di presentazione del Rapporto annuale dell’Istituto sul-
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L’altro modo di fare politica
le attività del governo, si tiene il 16 maggio 1997. Nella prima parte dal titolo L’Italia Sinistrata il prof. Ornello Vitali mette a confronto il progetto elettorale dell’Ulivo con quanto è stato realizzato. Nella seconda parte, Agenda Rossa di Romano Prodi , si stilal’agenda del Presidente del Consiglio dal 16 Maggio 1996 al 16 Maggio 1997.
n Roma, 22 maggio 1997 Il Federalismo possibile Il convegno sulle riforme istituzionali si tiene il 22 maggio 1997. Nella prima sessione (Federalismo, presidenzialismo, unità nazionale), presieduta da Antonio Martino, svolgono le relazioni Riccardo Migliori (Federalismo e presidenzialismo), Paolo Del Debbio (Federalismo fiscale e solidarietà sociale),Franco Frattini (Riforma federale e riforma amministrativa) e Gianni Baget Bozzo (Federalismo e identità nazionale). Nella seconda sessione (Il Federalismo possibile) si confrontano Francesco D’Onofrio, Roberto Formigoni, Irene Pivetti, Cesare Salvi, Adolfo Urso; coordina il giornalista Mauro Mazza.
n Roma,
27 maggio 1997 Senza rete, senza regole. Il quadro normativo delle Tlc e le richieste delle imprese Il convegno si tiene il 27 maggio 1997. Il convegno si apre con le relazioni di Antonio Martino (Le Tlc nel contesto della liberalizzazione e delle privatizzazioni), Cento Veljanovski (Il quadro normativo e legislativo europeo) e Gianluca Brancadoro (Il caso-Italia: lacune e ritardi). Nella prima sessione (Le difficoltà del mercato italiano) intervengono Massimo Biondi, John Fanti, Giancarlo Ferrero, Tommaso Pompei, Silvio Scaglia, Giuliano Venturi, Tomaso Tommasi di Vignano; i lavori sono coordinati da Mauro Bevilacqua. Nella seconda sessione (Quante reti, quali regole), intervengono i parlamentari Ugo Boghetta, Francesco Bosi, Ilario Floresta, Andrea Guarino, Ernesto Stajano, Adolfo Urso e il sottosegretario alle Poste e Telecomunicazioni Vincenzo Maria Vita; i lavori sono coordinati dal giornalista Gianni Scipione Rossi.
n Roma,
27 maggio 1997 “La vittoria del sinistra-centro nelle elezioni politiche del 1996” Presentazione del libro del prof. Ornello Vitali, il 27 maggio 1997, nell’ambito delle iniziative Incontri con l’Autore. Intervengono Stefa114
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no Folli, editorialista del Corriere della Sera, l’on Marco Rizzo di Rifondazione comunista e l’on. Adolfo Urso.
n Roma, 9 giugno 1997 “Il popolo, la decadenza e gli dei” Presentazione del libro di Jean Cau, nell’ambito delle iniziative Incontri con l’Autore, il 9 giugno 1997. All’iniziativa intervengono i giornalisti Maurizio Cabona e Giuseppe Del Ninno.
n Roma,
18 giugno 1997 “La guerra dei trentenni” Presentazione del libro di Giuseppe Pennisi, il 18 giugno 1997, nell’ambito delle iniziative Incontri con l’Autore. Intervengono Stefano Cenci, Pietro Maria Paolucci, Domenico Temperini, Sergio Marchi.
n Roma
25 giugno 1997 Incontro sulla Giustizia Incontro conviviale il 25 giugno 1997 nella splendida cornice dell’Appia Antica Club sui temi della giustizia, con l’intervento del prof. Antonio Baldassarre, presidente emerito della Corte Costituzionale.
n Vallombrosa
(FI), 27-29 giugno 1997 Manifesto delle nuove generazioni. Primo meeting nazionale giovanile Riservato a duecento componenti dei movimenti politici giovanili, si tiene nell’Eremo di Vallombrosa il 27, 28 e 29 giugno 1997. Intervengono come relatori, tra gli altri: Federico Eichberg, Francesco Tufarelli, Andrea Di Teodoro, Gianni Martino, Basilio Catanoso, Marcello Marrocco, Lucilla Pastorelli, Giovanni Calabresi, Andrea Sitzia, Fabio Valente, Sergio Marchi, Rocco Buttiglione, Francesco D’Onofrio, Gianni Baget Bozzo, Franco Cardini, Adolfo Urso.
n Roma,
30 giugno 1997 “Il Fascio Littorio e l’Aquila di Skanderberg” Presentazione del libro di Federico Eichberg sull’Albania, il 30 giugno 1997, nell’ambito delle iniziative Incontri con l’Autore. In115
L’altro modo di fare politica
tervengono il prof. Domenico Caccamo, il dott. Rando Devole, l’ on. Adolfo Urso.
n Roma, 2 ottobre 1997 Impari opportunità, trasparenza e informazione a sostegno dell’occupazione giovanile femminile Il convegno si tiene il 2 ottobre 1997 sulle “pari opportunità” e sullo sviluppo del mercato del lavoro. Intervengono: dott.ssa Anna Schiavone (presidente Ente di Formazione Artigiani ed Imprese), dott.ssa Gabriella Camozzi (vice presidente del Comitato nazionale parità presso il ministero del Lavoro), dott.ssa Maria Nevi (vice presidente Comitato imprenditoria femminile), on. Adriana Poli Bortone (componente Commissione politiche dell’Unione europea della Camera dei Deputati), on. Avv. Maretta Scoca (componente Commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati), on. Maria Luisa Todini (deputato Parlamento europeo), dott.ssa Delia La Rocca (capo gabinetto ministro Pari Opportunità) dott.ssa Vanda Giuliano (componente Commissione nazionale pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri), dott. Domenico Temperini (consigliere della Filas).
n Domodossola,
4-5 ottobre 1997 Ripensare il Polo Il seminario di studi si tiene nell’Eremo rosminiano di Domodossola il 4 e 5 ottobre del 1997, con la partecipazione dei principali intellettuali e politici del centrodestra. Tra i partecipanti: Gino Agnese, Gianni Baget Bozzo, Giuseppe Barranco, Giuseppe Basini, Pino Bicchielli, Italo Bocchino, Silvano Boroli, Mariella Burani Procaccini, Maurizio Cabona, Nicola Carlesi, Carmelo Carrara, Basilio Catanoso, Cesare Cavalleri, Marco Cellai, Francesco D’Onofrio, Marco De Petro, Pietro Di Muccio, Andrea Di Teodoro, Arturo Diaconale, Federico Eichberg, Sandra Fei, Marco Follini, Gian Guido Folloni, Sandro Fontana, Roberto Formigoni, Tommaso Foti, Maurizio Gasparri, Renzo Gubert, Federico Guiglia, Vi rgilio Ilari, Ignazio La Russa, Mario Landolfi, Gennaro Malgieri, Alfredo Mantovano, Sergio Marchi, Antonio Martino, Domenico Martino, Diego Masi, Altero Matteoli, Vittorio Matthieu, Piero Melograni, Alessandro Meluzzi, Domenico Mennitti, Pietro Milio, Gianfranco Morra, Gabriele Pagliuzzi, Giovanni Palladino, Giovanni Pallanti, Francesco Perfetti, Armando Plebe, Giorgio Rebuffa, Marco Ricceri, Antonio Saccà, Angelo Sanza, Enzo Savarese, Giulio Savelli, Ma116
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retta Scoca, Nicola Sella di Monteluce, Massimo Serena, Vincenzo Speziali, Antonio Tajani, Marzio Tremaglia, Francesco Tufarelli, Adolfo Urso, Giuseppe Valditara, Fabio Valente, Ornello Vitali, Marco Zacchera.
n Roma, 30 ottobre 1997 Incontro con Francesco Cossiga L’ex Presidente della Repubblica interviene il 30 ottobre 1997 all’incontro organizzato in suo onore dall’Osservatorio Parlamentare presso l’Appia Antica Club. Davanti ad una platea di imprenditori e parlamentari Francesco Cossiga traccia le prospettive politiche future evidenziando due elementi fondamentali: le riforme costituzionali e il progetto di riorganizzazione alla “francese” del centrodestra.
n Roma, 20 novembre 1997 Lotta alla disoccupazione - 35 ore o flessibilità? Il convegno si tiene il 20 novembre 1997 sul problema occupazionale e sulle ragioni di una priorità per la politica economica con particolare riferimento all’orario di lavoro, fra tendenza storica e nuove forme di attività produttive. Al convegno intervengono Adolfo Urso, Diego Masi, Giuliano Cazzola, Mario Segni, Gianfranco Fini oltre ai rappresentanti delle categorie: Coldiretti, Confapi, Confagricoltura, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti, Confindustria, Consulenti del Lavoro, Cna, Imprenditalia e Otep.
n Roma, 23 novembre 1997 Il Partito repubblicano negli Usa Il leader del Partito repubblicano Usa, mr. Henry Hyde, è in Italia dal 23 al 29 novembre 1997 per un ciclo di conferenze su invito della nostra fondazione. Hyde, che è anche il presidente della Commissione Giustizia del Congresso, parla nella Residenza di Ripetta di Roma sul tema: “ll Partito repubblicano negli Usa: le prospettive di governo della destra americana” e alla Università Bocconi di Milano, sul tema: “Il rapporto tra Italia e Stati Uniti dopo la caduta del Muro di Berlino.
n Roma, 25 novembre 1997 Incontro con Henry Hyde Incontro conviviale sui rapporti tra Italia e Stati Uniti il 25 novem-
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L’altro modo di fare politica
di Gennaro Malgieri *
Per non mandar perduto un percorso lungo vent’anni Circa vent'anni fa, a ridosso della cosiddetta "svolta di Fiuggi", il cui lavorío durò dal 1992 al 1995, tra incertezze, perplessità e generosi entusiasmi, ci si chiese da parte di osservatori e studiosi quale Destra si sarebbe proposta come nuovo soggetto del rinnovamento politico nazionale. Interrogativo più che legittimo e fondato all’epoca, dal momento che per molti la Destra che stava cambiando e che poi assunse le fattezze di Alleanza nazionale risultava piuttosto indecifrabile, nonostante il dettagliato "biglietto da visita" costituito dalle Tesi elaborate in vista del Congresso di fondazione. Indecifrabile non tanto per responsabilità dei dirigenti del partito che stava nascendo, il cui nucleo centrale era costituito da militanti del Movimento sociale italiano cui si affiancarono qualificati esponenti provenienti da altre esperienze politicoculturali, quanto per difetto di informazione che, coniugato con il pregiudizio storico circa la cosiddetta "impresentabilità" della Destra - mito storico dell'antifascismo organico e dell'eversiva teoria dell'"arco costituzionale" - indusse numerosi osservatori a giudicare la sua evoluzione "sospetta" perché motivata esclusivamente dal grande e, per certi versi, inatteso successo elettorale del marzo 1994 che la proiettò al governo. Soltanto l’ignoranza di un travaglio storico, continuo e costante, punteggiato da passaggi talvolta dolorosi, poté indurre molti esegeti del fenomeno che stava affermandosi, a non comprendere l’evoluzione di una Destra che per anni aveva cercato di emanciparsi dalle sue origini storiche, senza beninteso negarle, allo scopo di giungere ad approdi che le permettessero di qualificarsi come autentica forza riformista e concorrere con la sua cultura, la sua storia, la sua tradizione nutrita, tra l’altro, di una assidua e non marginale presenza parlamentare nel corso della storia repubblicana, a contribuire alla ridefinizione del paesaggio politico italiano. Nel solco di questo percorso, la Destra italiana ha incontrato altre soggettività politiche alla ricerca della costruzione di uno schieramento radicalmente alternativo alla sinistra. Il Polo delle libertà, la Casa delle libertà, il Popolo della libertà sono state le tappe significative che hanno scandito il contributo della Destra alla creazione di un movimento non soltanto elettorale, dunque occasionale, ma dalle caratteristiche politico-culturali evidenti con l’intento di offrire un apporto ambizioso alla costruzione di un soggetto nazional-conservatore teso a preservare i valori qualitativi della tradizione coniugandoli con le esigenze della modernità. Lungo questa rotta per circa vent’anni, senza contare il lavoro precedente, la Destra si è mossa destrutturandosi e riproducendosi, mai però abbandonando i principi ispiratori che l’hanno qualificata nel tempo come laboratorio di efficaci innesti e fusioni. Almeno fino agli ultimi anni quando qualcosa si è
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oggettivamente rotto nel suo ambito politico non tanto in ragione dell'adesione al partito unico berlusconiano, quanto per il venir meno di una tensione ideale che si sarebbe dovuta manifestare nel campo dell'azione fino a contaminare (pur naturalmente accettando altrettante compatibili contaminazioni) l'intero centrodestra attraverso un'opera di affinamento culturale che davvero favorisse quel "fusionismo" da tanti invocato, ma da nessuno neppure larvatamente organizzato. Sicché quando si è dato vita al partito unico nella primavera del 2009, la Destra è come se si fosse dissolta. Paradossalmente oggi, quando si constata la sua sparizione dall'orizzonte politico-culturale, ci si chiede se non siano davvero maturi i tempi perché si riproponga all'interno di una più vasta aggregazione di centrodestra dalle dimensioni continentali, come espressione di componenti cattoliche, nazionali e conservatrici che si sono incontrate nella felice sintesi di un'esperienza politica che, per quanto in difficoltà in Italia, è, sia pure a un livello più propriamente culturale intellettuale percepita come la sola che possa, in termini valoriali soprattutto, contrapporsi alla sinistra. Alla domanda non c'è - almeno finora - risposta. O, perlomeno, la risposta resta confinata nel recinto teorico, posto che della Destra come soggetto politico attivo nessuno sembra volerne sentire parlare. Di tanto in tanto coloro che ne sono stati i protagonisti maggiormente rappresentativi la tirano fuori dal cassetto delle occasioni perdute per riproporla come deterrente ad alcune derive centriste del mondo berlusconiano. Altri, soprattutto intellettuali d'area, come si sarebbero detti una volta, ne vedono la ripresa in un progetto che potrebbe essere vincente soltanto se si intersecasse con uno politico. Resta il fatto che l'incorporazione per fusione del partito che la rappresentava in un soggetto onnicomprensivo, voluta da Silvio Berlusconi e da Gianfranco Fini e da quest'ultimo abbandonata senza alcun rimpianto dopo averla guidata per oltre vent'anni, ha determinato la fine della Destra politica, come espressione di una storia, di un'eredità morale e culturale, di una prospettiva di rinnovamento sociale, politico e istituzionale. Insomma, la Destra non esiste più ed è questa la differenza sostanziale rispetto al tempo in cui sorsero agenzie di orientamento culturale, come le associazioni e le fondazioni, con lo scopo non di abrogare una soggettività politica, ma conferirle quello spessore in grado di farne un elemento dinamico nel quadro del complessivo cambiamento italiano. Non è accaduto, difficilmente accadrà. Ed è una vera e propria anomalia per quella che da tempo chiamo la "Destra diffusa", cioè per quanto non recepita come organismo burocratico, ma vivente come ideale radicato nelle pratiche e nel costume tradizionale di buona parte degli italiani, dal momento che i presupposti fondativi che la legittimano comunque non soltanto non sono venuti meno, ma si sono rafforzati con il progredire della crisi, tanto di fronte all'esigenza di dare nuove istituzioni decisionali e rappresentative al Paese quanto per rispondere alla richiesta di un protagonismo che nel tempo della declinante globalizzazione e nella ripresa del primato della nazione si fa sempre più sentire.
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In questo contesto, il rispetto della volontà popolare intesa come partecipazione alle scelte completa il quadro della visione politica della Destra. Senza partecipazione dei cittadini alla vita politica non c’è democrazia. I cittadini devono poter contare e contribuire alla formazione della decisione. Tutti hanno il diritto di non delegare la loro volontà e di esprimerla direttamente nelle forme più consone. Democrazia vuol dire sovranità popolare e quanto più "diretta" è la democrazia tanto più i cittadini sono sovrani, come insegnava oltre un secolo fa Giuseppe Rensi. Augusto Del Noce aggiungeva che «l’idea di popolo importa quella di solidarietà con le generazioni passate e con quelle che ancora hanno da venire; non esiste popolo quando questa solidarietà si è rotta; si ha un aggregato di individui, ognuno dei quali ridotto a mens momentanea , rescisso dal passato e dal futuro». Se l’unità del popolo è indispensabile perché un sistema democratico viva di vita propria e con sicurezza contemperi nel suo seno le molte vicende che vi si sviluppano senza subirne contraccolpi esiziali alla sua stessa sopravvivenza, è altrettanto vero che tale unità deve essere nel senso più partecipativo possibile. Perciò è auspicabile la partecipazione dei cittadini a tutte le scelte politiche, fino alla elezione del capo dell’esecutivo quale governante e garante dell’unità politica e morale della nazione, poiché non sono le istituzioni a fare la democrazia, ma la partecipazione del popolo alla vita delle istituzioni. È fin troppo chiaro, in questa prospettiva, come la partecipazione politica non possa essere ridotta al solo potere elettorale. È necessario che il popolo decida il più possibile e che quando non possa farlo, gli sia data la possibilità di manifestare negativamente o positivamente il suo consenso. Libertà significa anche difesa delle specificità culturali. Il nostro tempo è caratterizzato dalla tendenza alla omogeneizzazione delle culture e delle differenze. Una variante del totalitarismo. Da Destra si ritiene di doversi opporre a questa tendenza al fine di salvaguardare la libertà dei singoli e dei popoli. Il dogmatismo contemporaneo vuole che la democrazia si trasformi progressivamente nell’accettazione indifferente di meccanismi di costrizione delle volontà fondati sulla sollecitazione dei bisogni. E pertanto dovrebbe essere buono e giusto tutto ciò che viene comandato attraverso la grande informazione, inevitabilmente ispirato agli interessi della finanza e dell’economia, cioè al mercato inteso non solo come terreno di gioco senza regole, ma più ancora come arbitro unico e indiscusso del gioco medesimo. Il “pensiero unico” è l’ideologia di riferimento di tutto questo. E ha un obiettivo preciso: il dominio della realtà veicolato da un nuovo tipo di universalismo laico. In tale ideologia s’incontrano il fondamentalismo egualitario, il relativismo morale, la soggezione del pensiero al bisogno, l’interesse indotto verso l’inessenziale. Insomma, la mercificazione come strumento e la cancellazione delle specificità dei popoli come fine. La variante, appunto, del totalitarismo classico. La Destra ha mostrato nel corso del tempo un’attenzione particolare alla degenerazione del sistema dei partiti e alle nuove forme di aggregazione che si
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sono andate manifestando come risposta alla complessiva crisi della politica. Le manifestazioni cui diedero vita, per esempio, sul finire degli anni Novanta, categorie produttive non sindacalizzate, né politicamente egemonizzate, furono le ruvide apparizioni di un disagio antico che attraversava una parte della società italiana sistematicamente trascurata dalle oligarchie che la consideravano niente di più che un serbatoio elettorale. Rifiutavano la politica tradizionale perché la ritenevano una sorta di rito esoterico; si arroccavano attorno alla difesa dei loro interessi perché li vedevano minacciati; apparivano legati ad una concezione chiusa della vita, senza averne nessuna colpa. Le responsabilità erano (e restano) di chi non ha permesso loro di esprimersi in un contesto statuale comunitario. Questi “ceti esclusi" si sono ritrovati, per esempio, in una Destra non ideologica, ma intessuta di valori politici, che oggettivamente rappresenta una tendenza radicata nell'Italia profonda che non rifiuta aprioristicamente la modernità, ma si tiene fedele a una visione del mondo che potremmo definire tradizionale; è «conservatrice» nella misura in cui esprime, come diceva Karl Mannheim, «una continuità storicamente e sociologicamente afferrabile, che è sorta in una determinata situazione storica e sociologica e si sviluppa in diretta connessione con la storia vivente»; è impegnata nel favorire il ritorno della politica esiliata dalla pratica partitocratica esercitata dalla classi dominanti per mezzo secolo; è riformista per vocazione e nel suo bagaglio custodisce un’ispirazione innovatrice dello Stato e delle istituzioni rappresentative, unitamente a un europeismo non di maniera, ma sostanziato da una concezione realistica della costruzione comunitaria fondata sull’integrazione delle identità e delle culture dei popoli. Può bastare per ritenerla attuale come vent'anni fa?
* Deputato Pdl, scrittore e saggista, già direttore de Il Secolo d’Italia
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L’altro modo di fare politica
bre 1997 nella sede dell’Istituto, con l’intervento di mr. Henry Hyde, leader repubblicano Usa e presidente della Commissione Giustizia del Congresso.
n Roma,
dicembre 1997 Referendum per sbloccare le riforme Alla presenza dei garanti dell’Osservatorio Parlamentare, si svolge un incontro con il Comitato promotore del referendum per l’abolizione della quota proporzionale. partecipano Adolfo Urso e in rappresentanza dei promotori il sen. Giuseppe Basini, l’on. Achille Occhetto, l’on. Mario Segni, l’on. Gabriele Pagliuzzi e il dott. Luigi Abete.
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1998 2007
1998 n Roma,
21 gennaio 1998 La giungla della liberalizzazione Il convegno sulle prospettive delle aziende, nel quadro legislativo si tiene il 21 gennaio 1998. Svolgono relazioni: Romano Righetti (direttore generale ministero delle Comunicazioni) su Il nuovo quadro legislativo italiano nel contesto europero, Renzo Greco (presidente Assistal) su Le prospettive delle aziende e Giampiero Antonioli (presidente Unione Consumatori) su Le conseguenze per i consumatori. Intervengono, inoltre: M. Pia Caruco (responsabile regolamentazione Albacom), Vito Gamberale (amministratore delegato Tim), Riccardo Ruggiero (amministratore delegato Infostrada), Silvio Scaglia (amministratore delegato Omnitel), Enrico Testa (presidente Enel s.p.a.), Tomaso Tommasi di Vignano (amministratore delegato Telecom Italia). Al termine dei lavori si svolge una tavola rotonda con i parlamentari Italo Bocchino, Francesco Bosi, Roberto Castelli, Ilario Floresta, Gian Guido Folloni, Ernesto Stajano . Le conclusioni sono tratte dal sottosegretario al ministero delle Comunicazioni sen. Michele Lauria e dall’on. Adolfo Urso.
n Roma,
28 gennaio 1998 Costituite quattordici Commissioni Con un convegno svoltosi il 28 gennaio 1998 prendono avvio le quattordici commissioni di studio, modellate su quelle parlamentari. Coordinate da deputati e senatori, hanno la funzione di monitorare l’attività legislativa con il contributo attivo di qualificati esperti dei vari settori e di elaborare proposte e disegni di legge. Le commissioni predispongono, inoltre, emendamenti ai disegni di legge in corso, secondo le richieste e le indicazioni scaturite dal dibattito politico. Alla struttura, pensata e promossa come indispensabile strumento di approfondimento e dialogo tra la società civile e la rappresentanza parlamentare, aderiscono circa settecento persone, tra cui centoventi parlamentari. Il Comitato scientifico che coordina l’attività delle quattordici commissioni è presieduto dal professor Ornello Vitali, ed è composto, tra gli altri, da docenti universitari e studiosi come Giuseppe Pennisi, Achille Chiappetti, Learco Saporito, Gianluca Brancadoro, Francesco Valsecchi. 123
L’altro modo di fare politica
di Paolo Quercia *
Un pezzo della nostra storia In motorino a Palazzo Serlupi Crescenzi Deve essere stata una mattina di primavera del 1998 quando l’amico Federico Eichberg – in sella a un malconcio motorino – mi porta a visitare la sede della neonata fondazione politica dell’Osservatorio Parlamentare, di cui mi decantava da tempo le lodi e prospettato futuri gloriosi. Salita la scalinata nobile di Palazzo Serlupi Crescenzi, ci infiliamo in una serie di uffici per irrompere poi in una piccola stanza dove l’onorevole Adolfo Urso è in fervido lavoro, preso nelle sue idee e quasi sepolto dalle carte che straripano dal tavolo. Con la consueta gentilezza e raffinatezza, Federico ci introduce. Non devo fargli una grande impressione, visto che Urso a mala pena si stacca dal suo lavoro e abbozza un saluto assente e distante. Solo con gli anni, conoscendolo meglio, ho imparato a interpretare i suoi malinconici silenzi e a capire che dietro all'apparente timidezza nasconde una fervida intelligenza politica e, soprattutto, una capacità di instancabile organizzatore e innovatore culturale. Il nome di “Osservatorio Parlamentare” mi sembra piuttosto banale e incolore; ma la possibilità che mi prospetta Federico di collaborare con questa promettente fucina culturale nel cuore di Roma appare una buona opportunità per un venticinquenne giunto, quasi per sbaglio, dalla provincia nella Capitale, solo con l’iniziale prospettiva di restarvi per il tempo necessario a svolgere il servizio militare. Occorre ricordare che la metà degli anni Novanta è il tempo del grande risveglio, che oggi forse possiamo dire della grande illusione; anni in cui, dopo le elezioni del 1994, vi è nel Paese un grande attivismo e fermento culturale attorno all’area della destra. Un attivismo dovuto al fatto che, per la prima volta nella storia dell’Italia repubblicana, è ritornato agibile lo spazio politico di un’alternativa liberal-conservatrice che per cinque decenni è stata sottratta – per il combinato disposto dell’egemonismo centrista democristiano e il reducismo antistorico missino – dalle schede elettorali che quasi annualmente vengono messe in mano agli italiani. Politicamente mi ritenevo un montanelliano, una strana bestia senza alcuna rappresentanza politica, ossia un fedele seguace de Il Giornale nuovo di Indro Montanelli, al punto che negli anni dell’università avevo dato il mio piccolo contributo a costituire e radicare nel Friuli-Venezia Giulia l’associazione dei lettori de Il Giornale “Controcorrente”, fondata dal compianto Umberto Moscato. Non avendo particolare sintonia con nessuno dei partiti nati dopo tangentopoli e avendo all’attivo un’esperienza culturale (che oggi si direbbe di “società civile”) di cui ero particolarmente orgoglioso ritengo che la nuova cornice romana del duo Eichberg-Urso possa essere un buon contesto di relazioni e di riferimento. È così che inizio a frequentare via del Seminario. Dal
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1998 al 2001 è tutto un proliferare di iniziative (giornali, riviste, convegni, tavole rotonde, network internazionali con i partiti di centrodestra dell’Europa occidentale e orientale, le scuole di politica estive a Vallombrosa e Farfa), a cui do il mio contributo con i primi articoli e soprattutto con i primi convegni (ricordo in particolare quello sugli “italiani dimenticati” dedicato alle minoranze italiane all’estero). Mi accorgo presto che l’ “Osservatorio” – come per semplicità viene chiamato dai suoi frequentatori – è in realtà un punto d’incontro della più varia umanità, ove passano molti ex e post (democristiani, missini, socialisti), ma soprattutto tanti giovani (allora trentenni e oggi quarantenni) che in realtà non mi sembrano affatto “di destra”, quanto più che altro desiderosi di partecipazione, delusi dai partiti della prima Repubblica e consapevoli della necessità di elaborare una politica in cui la “polis” di riferimento non sia più costituita dalle segreterie dei partiti ma dalla nazione intera, di cui si ambisce, con parecchia spavalderia, ingenuità e povertà di mezzi, a rappresentare i bisogni. Dopo l’avvio scoppiettante, che coincide con l’opposizione parlamentare, vengono gli anni dell’ambito governo e con essi un certo decadimento nel numero e nella qualità delle iniziative dell’Osservatorio parlamentare, a conferma che in Italia le fondazioni danno il meglio di sé dall’opposizione, quando non sottendono compagini governative. Dall’Osservatorio d’opposizione a quello di governo passando per il Mincomes Nel 2001 Adolfo Urso diviene vice ministro per il Commercio estero, Federico Eichberg capo della sua Segreteria tecnica. Mi trascinano in qualche modo in questa nuova avventura istituzionale (che iniziò con una scopa in mano, con cui dovetti liberare dalle foglie entrate da una finestra rimasta aperta per anni la stanza spoglia e inutilizzata a me assegnata a Viale Boston). Pulizie ministeriali a parte, il meccanismo artigianale messo su da Urso, almeno nel mio caso, aveva funzionato. Il soldatino neo-laureato raccolto dal “rabdomante” Federico si è raffinato all’Osservatorio, ha mosso i primi passi ed è cresciuto sufficientemente da poter essere portato temporaneamente come consulente al ministero del Commercio con l’Estero, con l’altisonante titolo di “consigliere del vice ministro”. Altro non è che lo spoil system americano, forse leggermente corretto in salsa 'matriciana, che rappresenta la forza delle grandi fondazioni americane (snodo chiave di quel vaso comunicante che mette assieme mondo della ricerca e mondo delle istituzioni governative al fine tanto di “efficientare” il processo di decisione politica quanto di rendere “applicato” quello della ricerca). Gli anni “ministeriali” sono estremamente gratificanti, aprendomi a prospettive inattese (le missioni internazionali, la diplomazia economica, il convegno di Villa Madama per la firma degli ultimi accordi mancanti per la costruzione dell’area di libero scambio dei Balcani, la
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creazione del Club dei Diplomatici Commerciali etc.), ma avverto che ben poco di quello che si è elaborato a livello culturale e politico negli anni dell’ “Osservatorio da opposizione” è presente nelle attività giorno per giorno. Verso il 2003 iniziano anche i mal-di-pancia politici e l’insofferenza per la coalizione governativa, per molti dei suoi esponenti e soprattutto per un modo vecchio di fare politica, che il centrodestra ha in toto ereditato dalla prima Repubblica, cooptandone la gran parte dei propri rappresentanti. A parte la vecchia e costante critica pregiudiziale proveniente “dalla sinistra” politica, giornalistica e culturale contro il governo (che almeno lascia di tanto in tanto qualche soddisfazione di non essere del tutto fuori luogo), non trovo in realtà affatto di destra il governo per il quale, in qualche modo, lavoro. Anche i raduni estivi all’Abbazia di Vallombrosa mi sembrano sempre più stanchi, poco più di una comparsata di sottosegretari, sempre di corsa nelle auto blu che li portano nella rossa Toscana a parlare di una destra di governo che nessuno sa né cosa sia né dove sia. Cerco di far emergere il mio malcontento, ma inutilmente. Quando esce il bel libro di Alessandro Frigerio e Paolo Avanti “A cercar la bella destra. I ragazzi di Montanelli” che racconta delle illusioni tradite dei “ragazzi di Controcorrente” trovo conforto al mio disappunto. Ne regalo una copia a Federico e una a Urso, sperando ne traggano spunto per un rilancio delle attività della fondazione e per una sterzata culturale, politicamente critica, alla destra di governo. Ma invano. (Se forse mi avessero dato ascolto nel 2005, ci sarebbe stato il tempo sufficiente per costruire, su più solide basi, un diverso progetto politico sicuramente migliore di quello abbozzato tre anni dopo in parallelo alla nascita di Farefuturo e che invece a mio avviso è risultato effimero, equivoco e strumentalizzabile). Paradossalmente, il termine dell’esperienza governativa nel 2006 non coincide con una svolta nelle attività culturali della fondazione politica dei miei amici Federico e Adolfo (mi sono ormai rassegnato allo stile di Federico di chiamare tutti per nome) che anzi ne portano il logorio post-governativo. Decido di proseguire per la mia strada, ponendomi, questa volta io, in una situazione di “osservatore” a distanza. Verso il futuro tra luci ed ombre. Nasce Farefuturo, malgrado i neofuturisti Con Federico siamo in un container dell’esercito italiano a Pec/Peja, in Kosovo, nella base di Villaggio Italia. È il 2007 e stiamo compiendo una ricerca sul campo sull’indipendenza del Kosovo, quando arriva la telefonata di Urso che chiede un parere sul nome della nuova fondazione che l’infaticabile parlamentare si appresta a lanciare e che prenderà il posto dell’Osservatorio Parlamentare. Proponiamo una rosa di una dozzina di nomi, dal suono più o meno patriottico e movimentista. Via sms arriva invece la scelta di Urso: Farefu-
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turo. Non potendo prevedere il successo mediatico che quel nome dalla doppia f (a cui presto si sarebbe aggiungerà la terza, quella di Fini) conquisterà su giornali e tv, rimango un po’ deluso. Sempre meglio di “Osservatorio Parlamentare”, certo. Ma l’importante è ripartire di slancio dopo il tempo perso, con un nuovo progetto politico-culturale. Mi offro da subito disponibile a curare l’area di Ricerca internazionale, restando in disparte rispetto al disegno politico principale – che invero mi sembra poco chiaro – che Federico e Adolfo stanno tessendo, e che poi nei mesi seguenti emerge in tutta la sua rilevanza. Contrariamente alle mie scettiche aspettative si parte subito a tambur battente. Una sede rinnovata, molte nuove energie, uno o due eventi a settimana, un nuovo entusiasmo sia dal mondo dei delusi del centrodestra che da altri ambienti che guardano con interesse a questo nuovo esperimento che – in una fase di crisi dei partiti e della rappresentanza politica – si pone a metà tra un centro studi e una fondazione politica. Malgrado la piccola struttura operativa, a cui il segretario organizzativo Mario Ciampi cerca di sopperire come può, gli eventi si susseguono freneticamente, spaziando a 360 gradi. Mi ritaglio un mio spazietto nell’area politica estera e sicurezza, che ha bisogno di tempi di elaborazione più lunghi rispetto ai ritmi politicogiornalistici della fondazione e di una maggiore “distanza” dalle questioni politiche interne. Ancora una volta l’idea di Urso è buona. In un Paese sempre più votato al pessimismo e alla rassegnazione riesce a creare un laboratorio di riflessione, dibattito e analisi probabilmente unico in Italia. Mettiamo su un bel team di Ricerca internazionale, con un misto di ricercatori senior e giovani, che sforna “Fare Italia nel Mondo”, un rapporto di 500 pagine sulla politica estera e le sfide internazionali dell’Italia che lascia spiazzati i principali istituti italiani che si occupano di affari internazionali, l’Istituto Affari Internazionali (Iai) di Roma e l’Istituto di Studi Politici Internazionali di Milano (Ispi). Il taglio dato all’analisi di politica estera è realista e gollista, senza paura di mettere al centro dell’analisi la nazione e i suoi interessi, né di dare un approccio critico e nazionale al fenomeno della globalizzazione, che erode quote sempre maggiori di sovranità e rilevanza all’Italia nel mondo. Il Corriere della Sera ci dedica una intera pagina. La cosa più gratificante è che l’anno successivo l’approccio “nazionale” scelto da Farefuturo per “Fare Italia nel Mondo” sarà adottato anche dal classico rapporto congiunto sulla politica estera italiana che Iai e Ispi producono da molti anni e che è solitamente una rassegna degli scenari globali. Un piccolo contributo al dibattito nazionale sul tema, l’abbiamo dunque dato. Il successo di “Fare Italia nel Mondo” è seguito da altri prodotti di ricerca più specialistici, come il rapporto sulle nuove potenze emergenti (Brasile, Russia, India e Cina) dal titolo “i BRICs e noi”, presentato nella Sala delle conferenze internazionali del ministero degli Affari esteri, e un rapporto sulla Difesa in Italia, “Quale Difesa per la Repubblica?”,
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dibattuto il 2 giugno tra i massimi esperti del settore in occasione della festa della Repubblica. Sul piano politico, che osservo sempre a una certa distanza, la fondazione prende a essere caratterizzata da una linea liberal di stampo anglosassone, che in Italia definiremo liberale di sinistra, per distinguerla dalla destra liberale, liberal-conservatrice e liberal-nazionale. Non mi entusiasma né mi sembra una grande scelta, visto il momento storico di riflusso di questo pensiero politico che è stato egemone negli anni Novanta ma che poi segna il passo sotto gli squilibri causati dalla globalizzazione. La interpreto come una fase tattica di passaggio, legata al processo di destrutturazione del Pdl e alla riconfigurazione di un nuovo centrodestra. Ma più che la linea politica della fondazione mi causa un certo disturbo l’emergere di improbabili personaggi, ribattezzatisi futuristi, che sfruttando il propizio momento politico (e il fatto che in Italia la visibilità mediatica è spesso inversamente proporzionale alla accuratezza delle elaborazioni intellettuali) passano le giornate impegnati in quotidiane polemiche con l’intero centrodestra italiano, in particolare i berlusconiani e gli ex colonnelli di An, oltre che ad annunciare il futurismo prossimo venturo. La sovraesposizione mediatica fa il resto, relativizzando e marginalizzando quanto di buono e di serio la fondazione stava pur costruendo in vari ambiti. È il momento più difficile di convivenza tra chi vede nella fondazione un progetto di lungo periodo con cui costruire, secondo i canoni tradizionali dei think tank europei e anglosassoni, un ampio retroterra culturale a supporto dell’evoluzione del pensiero politico della destra italiana e del processo decisionale pubblico, e chi la intende solo come un grimaldello sfasciatutto, utile per un po’ e poi da abbandonare. Purtroppo il futurismo con l’elmetto da guerra rischia di estromettere dalla fondazione attività di ricerca e analisi di più alto respiro e, a mio avviso, di maggiore utilità. Attività che necessitano – anche nelle fondazioni di estrazione politica – della creazione di un terreno moderato e neutrale di confronto politico/strategico su cui portare attori pubblici e privati, maggioranza e opposizione, con l’obiettivo di costruire, nel corso di una condivisa visione di interesse nazionale, un percorso di ricerca/analisi/proposta strategica per affrontare le principali sfide che attendono il sistema-Italia. Protesto come posso contro questa inopportuna commistione, ma i fatti sono più veloci. Fortunatamente, la stagione della rissosità politica costruita su effimere vicende di costume e società è di breve durata, spegnendosi dopo qualche mese e restituendo la fondazione a un suo più naturale ruolo di think tank politico a servizio non solo dell’area di centrodestra, ma dell’intero paese. Forse la rassegna stampa degli ultimi mesi è un po’ più magra, ma così d’altronde s’addice a centri studi e fondazioni che solitamente preferiscono che il proprio nome corra nelle menti dei decision makers piuttosto che sulla bocca dell’uomo della strada. Non è un’invocazione all’élitarismo, ma un semplice richiamo alla necessaria divisione dei
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ruoli tra il mondo della politica (e della raccolta del consenso, o della distruzione di quello altrui…) e il mondo dell’analisi strategica (e della razionalizzazione delle decisioni prese nel nome e nell’interesse collettivo). In questi anni l’Osservatorio Parlamentare prima e la fondazione Farefuturo poi hanno dimostrato che quando lavorano sui temi della ricerca e dell’analisi a supporto della decisione pubblica sono in grado di primeggiare nel panorama nazionale dei think tank e dei centri studi e con qualche ulteriore sforzo anche di posizionarsi bene tra quelli internazionali (ambito in cui l’Italia è terribilmente indietro). Questo deve restare, a mio avviso, il livello di impegno per il futuro: gettare ponti culturali e strategici tra mondi politici diversi, in nome dell’interesse nazionale e non costruire steccati in nome delle microidentità politiche. Nella speranza che questo anniversario serva a rilanciare la fondazione verso nuovi obiettivi, in un momento in cui la mancanza di un governo “politico” rende ancora più prezioso il lavoro delle fondazioni e dei centri studi politici in Italia, un ringraziamento sincero e affettuoso agli amici Adolfo e Federico per quanto da loro fatto in questi anni.
* Responsabile area di Ricerca internazionale
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n Padova, 6 febbraio 1998 Ripartire dal Veneto, quale Federalismo per l’Italia? Il convegno si tiene a Padova il 6 febbraio 1998 sulla spinta progressiva della impresa post-fordista nel Nord-Est e sulla mancata realizzazione da parte dello Stato centrale di mirate e riformate politiche industriali. Nella prima sessione dei lavori i garanti dell’Istituto svolgono le relazioni: Francesco D’Onofrio (Quale federalismo per l’Italia?), Antonio Martino (Federalismo fiscale), Diego Masi (Più flessibilità,più competizione), Roberto Formigoni (Ripartire dalle regioni), Adolfo Urso (La via bavarese per il Veneto?). La seconda parte è caratterizzata da un dibattito a cui prendono parte rappresentanti di associazioni, sindacati, imprese ed eletti negli enti locali della regione Veneto.
n Roma,
20 febbraio 1998 Quale progetto per la città metropolitana Organizzato il 20 febbraio 1998 dall’Associazione culturale Polis per Roma che opera nell’ambito dell’Istituto, con particolare attenzione al territorio romano ed alla formazione degli amministratori degli enti locali, intervengono Adalberto Baldoni, Massimo Bugli, Bruno Tagliaferri e Sergio Marchi. L’Associazione realizza, anche, un ciclo di conferenze sul bilancio, coordinato da Giulio Del Bon e dal prof. Vellucci.
n Roma, 4 marzo 1998 Il ‘68 trent’anni dopo: come siamo e come eravamo Convegno organizzato dall’Associazione culturale Polis per Roma che opera nell’ambito dell’Istituto, con la partecipazione dell’on. Boato, Adriano Bolzoni e Cesare Mantovani.
n USA,
marzo 1998 La fondazione negli States Alla visita di Henry Hyde in Italia segue il 2 marzo 1998 quella negli Usa di Adolfo Urso e alcuni dirigenti della nostra fondazione, Eichberg, Tagliaferri e Temperini, i quali incontrano a New York e Washington i principali esponenti delle Fondazioni conservatrici Heritage Institute e American Enterprise Institute e del Partito repubblicano. Di particolare rilievo, gli incontri con Newt Gingrich, Henry Hyde, Rudolph Giuliani, George Pataki e Bill Young. Quest’ultimo, presidente del Comitato per la sicurezza nazionale, guida 130
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poi la delegazione del Partito repubblicano Usa alla Conferenza programmatica di An che si svolge a Verona.
n Roma, marzo 1998 Delegazione del Partito democratico albanese in Italia Nel mese di marzo, il capogruppo del PdA Genci Pollo, accompagnato da una delegazione di parlamentari, incontra a Roma i gruppi parlamentari del Polo. Lotta alla criminalità organizzata, piano contro l’immigrazione clandestina, situazione del Kosovo, progetti di cooperazione tra i partiti europei del centrodestra. Questi i temi dibattuti negli incontri organizzati dall’Osservatorio Parlamentare e concordati in una precedente riunione tenutasi a Tirana, in gennaio, alla presenza dei parlamentari Urso e Rivolta.
n Roma,
marzo 1998 Le donne e la società: partecipazione piena o parità virtuale? Incontro-dibattito organizzato dall’Associazione culturale Polis per Roma che opera nell’ambito dell’Istituto, con gli interventi della sen. Maria Grazia Siliquini e dell’euro parlamentare Luisa Todini.
n Roma, 20 aprile 1998 Incontro sulla destra Incontro conviviale il 20 aprile 1998 presso l’Appia Antica Club sulla destra di governo, con l’intervento di Gianfranco Fini. I soci dell’Albo d’Onore interrogano il Presidente di An.
n Roma,
2 giugno 1998 Sicurezza del volo. Quale agenzia? Il convegno si tiene il 2 giugno 1998 sulla necessità di istituire l’Agenzia di studio e di investigazione per la sicurezza del volo per fronteggiare le sfide del nuovo millennio, quali lo sviluppo del traffico, l’aumento della capacità degli aeromobili e la politica di liberalizzazione dei trasporti. Partecipano i parlamentari Enzo Savarese, Paolo Becchetti, Vittorio Parola e Giuseppe Albertini, sottosegretario ai Trasporti. Inoltre, il gen. Giovanni Tricomi del ministero dei Trasporti, il col. Pietro Valente, il com.te Silvano Manera di Alitalia e l’ing. Riccardo Raimondi di Aeroporti di Roma. 131
L’altro modo di fare politica
n Roma, 3 giugno 1998 Albania: l’Italia torna nazione Il convegno si realizza il 3 giugno 1998, dal gruppo giovani dell’Associazione Ludovisi che opera nell’ambito dell’Istituto. Intervengono E. Del Re, F. Eichberg, A . Martino, L. Ramponi, M. Tassone, A. Urso, l’ambasciatore d’Albania Pandeli Pasko, F. Apollonj Ghetti, F. Gherardi, G. Calabresi.
n Roma,
8 giugno 1998 L’Irlanda del Nord dopo gli accordi di pace Thomas L. Richardson, l’ambasciatore della Gran Bretagna, e Joseph Small, l’ambasciatore della Repubblica d’Irlanda, sono ospiti d’onore di una interessante conferenza sulla questione nordirlandese, organizzata dalla Commissione di studio Esteri, lunedì 8 giugno 1998, dopo due mesi dal raggiungimento dell’accordo di Stormont del 10 aprile 1998 che ha posto fine, dopo trenta anni, al sanguinoso conflitto nell’Irlanda del Nord. La tavola rotonda ripercorre le principali vicende storiche della questione, sia dal punto di vista di Londra che di Dublino. Intervengono, oltre ai due ambasciatori, il prof. Gabriele Mattioli, Marco Zacchera, Gualberto Niccolini e Adolfo Urso.
n Roma,
18 giugno 1998 Retribuzione e/o riabilitazione Il dibattito sulla pena dell’ergastolo, si tiene il 18 giugno 1998. Intervengono al convegno: Furio Colombo, Giulio Maceratini, Vittorio Matthieu e Giacomo Marramao. Partecipano: Adalberto Baldoni, Sergio Marchi e Sergio D’Elia.
n Vallombrosa,
26-28 giugno 1998 Euro e non solo. Secondo meeting nazionale giovanile Si tiene nell’Eremo di Vallombrosa il 26, 27 e 28 giugno 1998, ed è dedicato al tema della flessibilità, intesa come nuova modalità di dare risposte concrete ai problemi che toccano da vicino le giovani generazioni: il lavoro, la formazione, l’accesso al credito, la previdenza e la politica per la famiglia. Intervengono, tra gli altri: Federico Eichberg, Marco Casella, Pamela Lecci, Gianluca Carrus, Renata Valli, Gianni Martino, Francesco Tufarelli, Nicoletta Barbato, Andrea Di Teodoro, Sergio Brienza, Stefania Fuscagni, Basilio Catanoso, S.E. Padre Lorenzo, il prof. Rocco Buttiglione, l’on. Adolfo Urso. 132
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n Roma, 8 luglio 1998 Il riordino della disciplina delle libere professioni Il convegno si tiene l’8 luglio 1998 sull’abolizione del divieto dell’esercizio dell’attività professionale sotto forma societaria e segnatamente di società di capitali, connesso al problema comunitario della libertà di stabilimento e quindi alla libertà di esercizio sulla base del riconoscimento reciproco e della libertà di esercizio nei Paesi Ue. Partecipano, tra gli altri, G. Brancadoro, Nicola Buccico, presidente dell’Ordine Nazionale Forense; Filippo Lubrano, presidente dell’Ordine Avvocati di Roma; Aldo Pagni, presidente dell’Ordine Nazionale Medici. Intervengono i senatori: G. Maceratini, F. Bosi, A. Pastore, M. Grazia Siliquini ed il prof. A. Mirone, sottosegretario al ministero di Grazia e Giustizia.
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1999 n Roma,
14 gennaio 1999 Incontro sui referendum Incontro conviviale il 14 gennaio 1999 presso l’Appia Antica Club con il prof. Mario Segni sul tema “Dal referendum alla Costituente liberaldemocratica”.
n Roma, 19 gennaio - 22 aprile 1999 Corso di formazione per quadri dirigenti Dal 19 gennaio 1999 al 22 aprile 1999 si svolge il corso di formazione orientato alle attività istituzionali e parlamentari al fine di formare una classe dirigente comune per il centrodestra italiano. Programma: elementi di dottrina politica, i partiti politici tradizionali e gli altri soggetti politici, l’ordinamento costituzionale italiano e le organizzazioni internazionali, i trend di riforma per il XXI secolo. Gli incontri sono tenuti da un qualificato corpo docente, fra cui: Marzio Tremaglia, Francesco Caroleo Grimaldi, Adolfo Urso, Giuseppe Basini, Marco Respinti, Ferdinando Adornato, Giano Accame, Altero Matteoli, Giampiero Antonioli, Pierluigi Borghini, Manlio Contento, Pietro Armani, Emanuele Emmanuele, Elio Vito, Maurizio Gasparri, Marco Zacchera, Alessandro Luciano, Francesco Tufarelli, Greg La Gana, Luigi Vittorio Ferraris, Giulio Tremonti, Riccardo Migliori, Gino Agnese, Angelo Gallippi, Giuseppe Pennisi, Mauro Mazza, Domenico Fisichella, Antonio Baldassarre, Giuseppe Mammarella, Renato Brunetta, Giampiero Gamaleri, Antonio Ferraris, Marco Follini, Franco Frattini, Jas Gawronski, Giulio Maceratini, Marco Cellai, Ignazio La Russa, Altero Matteoli, Alfredo Mantovano, Adolfo Urso. Il corso è supportato da un viaggio a Strasburgo per una conoscenza diretta dei lavori parlamentari europei e da una visita alla Camera dei Deputati.
n Roma, 22 gennaio 1999 Banche locali e piccole e medie imprese Il convegno si tiene il 22 gennaio 1999 sullo svolgimento del rapporto tra banche locali e Pmi, in riferimento ai finanziamenti per lo sviluppo. Relazione introduttiva del direttore generale della Banca
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d’Italia Vincenzo Desario. Vi partecipano, tra gli altri: Giorgio Carducci (direttore generale Ass. Naz. Banche Popolari), Claudio Schwarzenberg (presidente Banca di Credito Cooperativo di Roma), Claudio Calza (presidente Banca Popolare del Sinni), Giulio Codacci-Pisanelli (responsabile capital market Bear Stearns), Stefano Cusumano (sottosegretario al ministero del Tesoro), Franco Debenedetti (commissione Finanze e Tesoro del Senato), Paolo Garonna (direttore generale Istat), Franco Lattanzi (responsabile servizio studi Mediocredito Centrale), Gennaro Moccia (presidente comitato per la Piccola Industria, Unioni Industriali di Roma), Pier Luigi Bersani (ministro dell’Industria, Commercio e Artigianato).
n Roma
4 marzo 1999 Ripartire dal sapere. Il ruolo dello sviluppo dell’università nel 2000 L’incontro-dibattito ha luogo il 4 marzo 1999 dal gruppo giovani dell’Associazione Ludovisi che opera nell’ambito dell’Istituto, con la partecipazione del prof. D’Ascenzo, Magnifico Rettore dell’Università “La Sapienza” di Roma.
n Roma,
13 aprile 1999 Facciamo 13 al referendum Riforma delle istituzioni, del sistema previdenziale, del fisco, del mercato del lavoro: sono i punti del Rapporto sulle Riforme elaborato dal comitato coordinato da Achille Chiappetti, Giuseppe Pennisi, Ornello Vitali e Francesco Valsecchi. Il documento è presentato in un convegno che si svolge il 13 Aprile1999 presso l’Osservatorio Parlamentare e presieduto dall’on. Urso, alla presenza di Gianfranco Fini, Pierferdinando Casini, Mario Segni e di una vasta rappresentanza parlamentare del centrodestra.
n Roma,
26 aprile 1999 La navigazione satellitare - Un’eurobussola per il futuro dei trasporti Il convegno si svolge il 26 aprile 1999 sul ruolo degli organismi pubblici e dell’industria nello sviluppo del programma Gnss (global navigation satellite system). Vi partecipano i parlamentari: G. Basini, M. Baccini, M. Cellai, P. Mammola, G. Merlo, E. Savarese, E. Stajano, M. Tassone, A. Urso e L. Danese (sottosegretario al ministero dei Trasporti). Intervengono i rappresentanti delle aziende e di associazioni imprenditoriali; tra gli altri: Fausto Cereti (presiden135
L’altro modo di fare politica
te Alitalia), Massimo Dolciami (presidente Unitai), Luciano Mancini (presidente Enav), Paolo Prudente (direttore Alenia Marconi Sistem), Alfredo Roma (presidente Enac), Raimondo Soria (presidente Consorzio Interporto Roma Fiumicino), Domenico Tatangelo (presidente Vitrociset).
n Roma,
28 aprile 1999 Comitato promotore del referendum elettorale L’incontro si tiene il 28 aprile 1999 con Luigi Abete, Giuseppe Basini, Francesco D’Onofrio, Antonio Martino, Diego Masi, Achille Occhetto, Mario Segni, Gabriele Pagliuzzi e Adolfo Urso, per promuovere i Comitati di sostegno al Si.
n Roma,
10 maggio 1999 Concerto per l’Europa Concerto del soprano Cecilia Gasdia in occasione della festa dell’Europa il 10 maggio 1999 nella splendida Sala Lancisi del complesso monumentale di Borgo Santo Spirito in Saxia. Intervengono Marco Cellai e Adolfo Urso.
n Roma,
8 giugno 1999 Recital per l’Europa Pochi giorni dopo, seconda manifestazione celebrativa con il Recital per l’Europa di Luca Barbareschi e Claudio Pascoli l’8 giugno 1999 nel giardino dell’Appia Antica Club dal tema “Musica, parole e poesie”.
n Vallombrosa, 2-4 luglio 1999 La metapolitica “Terzo meeting nazionale giovanile” Si tiene nell’Eremo di Vallombrosa il 2, 3 e 4 luglio 1999 sui rapporti tra l’associazionismo giovanile e il mondo della cultura e dei media. Intervengono, tra gli altri: Federico Eichberg, Francesca Pagliara, Alessandro Cipolla, Emanuela Altilia, Andrea Serlupi, Michele Guerriero, Gloria Monaco, Domenico Martino, Carlo Garzia, Andrea Di Teodoro, Francesco Tufarelli, Basilio Catanoso, l’on. Sandra Fei, il dott. Angelo Mellone, il prof. Rocco Buttiglione, l’on. Adolfo Urso.
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n Roma, 5 ottobre-16 dicembre 1999 La comunicazione politica Il corso di formazione si tiene dal 5 ottobre al 16 dicembre 1999. Quattro le sessioni: la prima “La comunicazione nel villaggio globale”; la seconda “I media. Gli strumenti del comunicare”; la terza “I media e il messaggio. Come comunicare”; la quarta “I luoghi e le testimonianze. I grandi comunicatori”. Vi partecipano in veste di docenti: Ferdinando Adornato, Carlo Sartori, Domenico Mennitti, Gino Agnese, Angelo Gallippi, Diego Masi, Mauro Mazza, Vera Slepoj, Sabino Acquaviva, Altero Matteoli, Claudio Scajola, Giampiero Gamaleri, Marco Follini, Maurizio Belpietro, Giuseppe Leone, Gianni Massaro, Massimo Rossi, Gianmaria Fara, Nicola Piepoli, Carlo Fusi, Pialuisa Bianco, Luca Barbareschi, Gianni Masotti, Marco Taradash, Pietrangelo Buttafuoco, Claudio Pascoli, Massimo Arlechino, Maurizio Costanzo, Bruno Vespa, Gianfranco Funari, Vittorio Sgarbi, Gianfranco Fini.
n Roma, 18 ottobre 1999 Le nuove frontiere dell’Autorità Il convegno di studio si tiene a Roma il 18 ottobre 1999 sul ruolo della Authority nella società civile, con particolare riferimento alle funzioni e agli sviluppi futuri. Vi partecipano, tra gli altri, Angelo Piazza (ministro per la Funzione Pubblica), Luigi Abete (presidente Banca Nazionale del Lavoro), Giorgio Bernini (Autorità garante della concorrenza e del mercato), Gino Giugni (presidente Commissione di garanzia sull’esercizio del diritto di sciopero), Bruno Franchi (presidente Agenzia di sicurezza del volo), Alessandro Luciano (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni), Claudio Manganelli (Autorità per la riservatezza dei dati), Sergio Migliorini (Autorità per i servizi pubblici locali del Comune di Roma), Mario Petrina (presidente Ordine dei giornalisti), Guido Mario Rey (presidente Autorità per l’informatica nella pubblica amministrazione), Vincenzo Ricciuto (Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici), Giampiero Gamaleri (Consiglio di amministrazione Rai).
n Roma,
8-9 novembre 1999 Il Polo dell’Est Seminario internazionale organizzato dall’Osservatorio Parlamentare presso la Sala Conferenze di Palazzo Marini in Roma l’8 e 9 novembre 1999 in occasione del decimo anniversario della caduta del Muro di Berlino, con la partecipazione di intellettuali, diplomatici 137
L’altro modo di fare politica
Le nostre partnership in Italia, in Europa, nel mondo Tra gli obiettivi che Farefuturo si propone, c’è quello, altissimo, di fare la propria parte nella sfida che il mondo occidentale ha fatto propria a cavallo fra il XX e il XXI secolo, ovvero essere promotore della cultura dei diritti umani e della dignità della persona come simbolo e obiettivo dell’impegno nelle relazioni internazionali. E questo affermando il peso e la forza di venti secoli di diritto e di oltre cinquant’anni di integrazione europea e promuovendo una condivisa politica dell’umanesimo occidentale come cifra delle aspirazioni euro-atlantiche. Con lo sguardo a questo ambizioso orizzonte, Farefuturo sceglie come compagni di viaggio – per la realizzazione di attività e la messa a punto di programmi e progetti – altre fondazioni e istituti che si riconoscano nei valori della libertà politica, intellettuale ed economica, nella democrazia e nell’umanesimo occidentale. È in quest’ottica che Farefuturo, in ambito internazionale, ha un programma di intensa attività con la fondazione argentina PensAR e collabora con le omologhe fondazioni conservatrici statunitensi. Per quanto riguarda l’orizzonte europeo, Farefuturo aderisce al Ppe e collabora con altre fondazioni che si riconoscono nella cultura popolare. Tra le altre, la tedesca Konrad Adenauer - con la quale ha organizzato una serie di workshop da cui ha preso vita una collana di pubblicazioni -, la spagnola FAES - il cui presidente, José Maria Aznar, ha partecipato anche all’atto fondativo di Farefuturo -, la fondazione rumena Democratico-Cristiana - presieduta da Teodor Baconschi e con sede a Bucarest - e l’azera Association for Civil Society Development in Azerbaigian. Una sinergia per sostenere la promozione di una visione politica di centrodestra, che sia sostenuta dai valori fondamentali che hanno costruito l’Europa: dignità e libertà della persona, bene comune, educazione e famiglia, patriottismo costituzionale, responsabilità civica, cultura della memoria, assunzione della tradizione cristiana, tutela del patrimonio nazionale, rispetto per la diversità dei valori e delle convinzioni religiose, affermazione della meritocrazia in tutti gli ambiti, a partire da quello politico, accademico e corporativistico. Anche sul piano nazionale la fondazione collabora con altri istituti di cultura politica. Tra questi: Magna Charta, Glocus, Liberal, Freefoundation, Symbola, fondazione Craxi, La Versiliana, Città Nuove e Italianieuropei, istituto con il quale organizza ogni anno l’appuntamento dei “Dialoghi asolani”, un workshop dedicato ai grandi temi della politica nazionale e della società. Sul piano universitario, Farefuturo ha stretto un accordo di collaborazione con la facoltà di Scienze politiche dell’Università statale “La Sapienza”. Sempre con lo stesso fil rouge: la condivisione di progetti per realizzare le grandi riforme e modernizzare il Paese.
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e uomini politici italiani e dell’Est europeo. Il convegno è stato preceduto da un incontro con il Premio Nobel Lech Walesa tenutosi a Roma presso la sede dell’Osservatorio Parlamentare il 30 ottobre 1999. Il seminario si articola su quattro sessioni: Dieci anni di libertà; Il Polo al governo dell’Est; I muri che devono cadere; Come riunire le due metà d’Europa. Intervengono, tra gli altri: Valeria Novodvorskaja (Russia), Stephane Tafrov (Bulgaria), Lauri Vahtre (Estonia), Jorda Boskov (Fyrom), Uwe Lehmann Brauns (Germania), Guntars Krasts (Lettonia), Feliksas Palubinskas (Lituania), Sali Berisha (Albania), Vaclav Klaus (Repubblica Ceca), Josefina Topalli (Albania), Stephan Sofijanski (Bulgaria), Mogens Camre (Danimarca), Thierry de La Perriere (Francia), Liam Hyland (Irlanda), Frantisek Kroupa (Repubblica Ceca), Konstantin Borovoi (Russia). Francesco D’Onofrio, Pietro Grilli di Cortona, Paolo Guzzanti, Marco Zacchera, Stefano Massari, Federico Eichberg, Umberto Ranieri, Antonio Tajani, Mirko Tremaglia, Diego Masi, Alessandro Forlani, Giulio Maceratini, Gustavo Selva, Domenico Fisichella, Antonio Martino, Cristiana Muscardini, Vi rgilio Ilari, Fabrizio Luciolli, Domenico Mennitti, Livio Caputo, Marco Follini, Alberto Pasolini Zanelli, Adolfo Urso, Gianfranco Fini. Nella sera dell’8 novembre a Palazzo Brancaccio si è svolge una cena d’onore con la partecipazione dei relatori, dei diplomatici accreditati a Roma e dei soci dell’Istituto; intervengono i leader del Polo, Silvio Berlusconi, Gianfranco Fini e Pierferdinando Casini.
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L’altro modo di fare politica
2000 n Roma,
22 gennaio 2000 An e il Polo, da anomalia italiana a modello europeo Il convegno di studio è organizzato dall’Osservatorio Parlamentare e realizzato a Roma il 22 gennaio 2000 nella Sala Conferenze di Palazzo Marini in occasione del sesto anniversario della Assemblea Costituente di Alleanza nazionale. Vi hanno partecipato politici e intellettuali, tra i quali Domenico Fisichella, Adolfo Urso, Altero Matteoli, Riccardo Migliori, Giuseppe Basini, Ernesto Galli della Loggia, Gianni Baget Bozzo, Piero Ignazi, Domenico Mennitti e Marco Tarchi.
n Roma,
24 gennaio 2000 I giovani e la Cittadella della politica: antagonismo, diffidenza e voglia di cambiare Il convegno è realizzato il 24 gennaio 2000 con la partecipazione dei rappresentanti delle forze giovanili e nel corso del quale si presentano gli atti del meeting nazionale giovanile di Vallombrosa.
n Roma,
27 gennaio 2000 I referendum delle libertà Il convegno sui quesiti referendari presentati da An e Lista Bonino è realizzato a Roma il 27 gennaio 2000 al quale partecipano l’economista Giuseppe Pennisi ed i parlamentari Martino, Della Vedova, Contento e Urso.
n Roma,
2 febbraio 2000 La crisi della giustizia fra difesa del cittadino e difesa della società Il Convegno è realizzato il 2 febbraio 2000 in collaborazione con l’Associazione Caravella con la partecipazione di Giancarlo Caselli, direttore Dipartimento per l’Amministrazione penitenziaria, dott. Mario Cicala, segretario Associazione nazionale magistrati, cons. dott. Giovanni Salvi, vicepresidente Associazione nazionale magistrati, e on. Alfredo Mantovano, responsabile giustizia Alleanza nazionale. 140
2000
n Roma, 6 marzo 2000 Cultura e politica: il ruolo delle Fondazioni L’incontro-dibattito è realizzato il 6 marzo 2000 presso l’Osservatorio Parlamentare, in occasione della presentazione del nuovo numero di Charta minuta, al quale intervengono Ferdinando Adornato, Marcello Dell’Utri, Domenico Mennitti e Adolfo Urso. Promosso il coordinamento tra l’Osservatorio Parlamentare, la Fondazione Liberal, il Centro Ideazione e Il Circolo.
n Roma, 8 marzo 2000 “Il bacio sul muro e altre storie” Presentazione del libro di Francesca Mambro, l’8 marzo 2000, presso l’Osservatorio Parlamentare, organizzato dalla casa editrice Sperling & Kupfer. Intervengono: Furio Colombo, Pablo Echaurren, Clara Sereni, Gianni Borgna, assessore alla Cultura di Roma.
n Roma, 10 marzo 2000 La destra al governo della Regione Convegno realizzato il 10 marzo 2000 presso l’Osservatorio Parlamentare, con Enrico Romoli, Giuseppe Basini, Adolfo Urso e Francesco Storace, sui programmi del Polo per il governo della Regione Lazio.
n Roma, 20 marzo 2000 Convergenza verso la società digitale L’incontro si tiene il 20 marzo 2000, nell’ambito dell’iniziativa “Forum delle comunicazioni” sui temi della multimedialità, con interventi di rappresentanti delle istituzioni, delle Authority e delle forze politiche a confronto con gli esponenti della società produttiva e delle aziende del settore. Tra gli altri, partecipano il sottosegretario delle Comunicazioni, sen. Michele Lauria, Gianluca Brancadoro, Enrico Bucci, Claudio Carnevale, Giampiero Coco, Antonio Bernardi, Manlio Contento, Fabio Corsico, Giorgio Di Stefano, Marco Follini, Giampiero Gamaleri, Emmanuel Gout, Alessandro Luciano, Pierluigi Magnaschi, Claudio Manganelli, Antonio Marano, Antonio Marzano, Gilberto Nava, Stefano Selli, Ernesto Stajano, Vittorio Zambardino. Conclude i lavori l’on. Adolfo Urso.
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L’altro modo di fare politica
di Franco Bassanini *
Astrid, perché l’Italia ha bisogno di think tank liberi e moderni La Fondazione Astrid (Fondazione per l’Analisi, gli Studi e le Ricerche sulla Riforma delle Istituzioni Democratiche e sulla innovazione nelle amministrazioni pubbliche) è nata nel 2001, in forma di associazione no profit di ricerca e cultura politica; si è trasformata in fondazione nel 2009. Riunisce oggi più di trecento accademici, ricercatori ed esperti, specializzati nell’analisi, progettazione e implementazione delle politiche pubbliche, delle riforme istituzionali e amministrative, della regolazione dell’economia e delle problematiche dell’Unione europea. Tra i suoi aderenti comprende giuristi, economisti, sociologi, politologi e scienziati della amministrazione impegnati nella ricerca e nell’insegnamento universitario; ma anche alti funzionari delle amministrazioni pubbliche, amministratori locali, imprenditori e manager, parlamentari ed esponenti politici. Tra essi, una trentina ha fatto parte dei governi italiani degli ultimi quindici anni, presidente del Comitato scientifico è Giuliano Amato. Astrid è nata per contribuire alla diffusione della cultura democratica e riformista e al dibattito sulla reinvenzione delle istituzioni di governo, delle politiche pubbliche, dei sistemi amministrativi e della regolazione dell’economia, nel contesto della globalizzazione e dell’unità europea. All’origine, il proposito era quello di proseguire e sviluppare il disegno di riforma e modernizzazione avviato negli anni Novanta soprattutto dai governi di centrosinistra, anche mediante un coraggioso ripensamento critico delle scelte compiute in passato. Con l’andare degli anni, il profilo politico di Astrid si è andato attenuando, diventando sempre più un luogo di confronto, dialogo ed elaborazione comune delle diverse culture riformiste presenti nel nostro Paese. Astrid ha così collaborato con tutti i governi italiani dell’ ultimo decennio, offrendo, in totale autonomia di valutazione e proposta, un contributo originale di analisi, riflessioni e progetti di riforma; non di rado è riuscita anche a incidere in modo significativo sulla definizione di riforme in itinere (come nel caso, per esempio, della legge delega sul federalismo fiscale, delle varie leggi di semplificazione amministrativa, della liberalizzazione dei servizi pubblici locali, della promozione della finanza di progetto nelle infrastrutture). Negli ultimi anni, Astrid ha sviluppato iniziative comuni di ricerca e di dibattito con altri think tank di vario indirizzo politico-culturale, come la fondazione Bertelsmann (Berlino), Confrontations Europe (Parigi-Bruxelles), Italianieuropei (Roma), ResPublica (Milano), Italiadecide (Roma), Glocus (Roma), Magna Charta (Roma), Think! (Milano), Arel (Roma), Di Vittorio
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(Roma), Bruno Leoni (Torino), Mezzogiorno Europa (Napoli), Luigi Sturzo (Roma) e, per l’appunto, Farefuturo. Due importanti ricerche sono programmate per i prossimi mesi in partnership con la fondazione Adenauer (Berlino), sui problemi della costruzione delle istituzioni politiche europee e dell’economia sociale di mercato. Astrid opera prevalentemente mediante seminari permanenti o gruppi di studio che producono ricerche, analisi e proposte collegiali: i prodotti delle ricerche di Astrid (libri, quaderni, papers, progetti di legge) non sono mai una antologia di monografie individuali, ma il risultato di una elaborazione collettiva. Astrid organizza anche seminari riservati ai soci e agli abbonati, rigorosamente a porte chiuse e a inviti, e, più raramente, seminari e convegni pubblici. Fornisce inoltre ai soci e agli abbonati un quotidiano servizio di documentazione sugli argomenti oggetto delle analisi e delle ricerche della fondazione. Particolare attenzione viene dedicata alla ricerca di documenti, studi e papers inediti o difficilmente reperibili; e alla diffusione in anteprima di articoli, ricerche e relazioni destinate bensì alla pubblicazione, ma solo nei tempi lunghi propri delle riviste scientifiche. I temi di riflessione variano dai problemi della governance democratica della globalizzazione alla riforma delle organizzazioni internazionali; dalle riforme costituzionali ed elettorali alle trasformazioni del sistema politico italiano e dello statuto dei partiti; dall’ammodernamento delle amministrazioni pubbliche ai problemi del governo elettronico; dalle politiche per la riqualificazione della spesa pubblica alla riforma delle procedure di programmazione finanziaria e di bilancio; dagli strumenti delle politiche infrastrutturali e ambientali alla liberalizzazione delle public utilities locali; dalla riforma regionale e degli enti locali all’attuazione del federalismo fiscale; dalle politiche per la qualità della regolazione e per la semplificazione, alla riforma delle fondazioni bancarie; dalle politiche per le pari opportunità, ai problemi della scuola, dell’università e della ricerca scientifica. Un’attenzione speciale Astrid dedica, fin dalla sua nascita, alle istituzioni europee e ai problemi dell’Unione europea. Nei primi mesi della sua vita, Astrid rappresentò infatti anche una sorta di back office del lavoro di elaborazione della Costituzione europea, che Giuliano Amato era incaricato di svolgere nella veste di vicepresidente della Convenzione per il futuro dell’Europa. Successivamente, Astrid ha pubblicato, per i tipi dell’editore il Mulino, il primo commentario in lingua italiana tanto della Costituzione europea (poi bocciata dai referendum francese e olandese) quanto del Trattato di Lisbona. Ha poi lavorato alla elaborazione delle idee e delle proposte che hanno portato al varo del Fiscal Compact e del Six Pack. Astrid vive grazie al lavoro volontario dei propri aderenti; si finanzia mediante le quote sociali versate annualmente dagli associati e con i proventi degli
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L’altro modo di fare politica
abbonamenti agli studi, ricerche e documenti di Astrid sottoscritti da imprese private, amministrazioni pubbliche, dipartimenti universitari e studi professionali. Una quota delle risorse di Astrid proviene anche convenzioni o contributi per progetti di ricerca. Non riceve contributi a fondo perduto da amministrazioni pubbliche. Alla luce della evoluzione nel tempo della decennale esperienza di Astrid, azzardo, per concludere, una riflessione generale. La fine delle ideologie dell’Ottocento e del Novecento e la crisi dei partiti della prima (e, anche, della seconda) Repubblica hanno lasciato un vuoto di cultura politica che genera una forte domanda di elaborazione e proposte riformiste. Lo spazio per i think tank è assai largo. Lo copriranno meglio di tutti gli altri quelli che sapranno liberarsi dei retaggi culturali e politici dei secoli passati, e accogliere in positivo e fronteggiare le sfide del ventunesimo secolo e del mondo globalizzato. L’indipendenza dalle logiche di partito e di corrente, la determinazione nel respingere strumentalizzazioni di parte, la capacità di costruire progetti culturali e proposte riformiste bipartisan o multipartisan sono condizioni dell’efficacia della loro azione. L’Italia non ha bisogno di veicoli al servizio del protagonismo di questo o quel leader di partito o di corrente. Ha bisogno di think tank moderni, liberi e innovativi.
* Presidente di Astrid
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n Roma, 27 aprile-13 giugno 2000 Identità e progetti del centrodestra in Europa Corso di studio articolato su tre sessioni: Storia e istituzioni; Il centrodestra nell’Europa dei Quindici; Le nuove euro sfide politico-culturali e gli strumenti. Tredici lezioni dal 27 aprile al 13 giugno. Docenti: Adolfo Urso, Pierferdinando Casini, Rocco Buttiglione, Manlio Contento, Enzo Tarantino, Emma Bonino, Franco Cardini, Ernesto Galli della Loggia, Benedetto Della Vedova, Domenico Mennitti, Aldo Di Lello, Antonio Martino, Enrico La Loggia, Fabrizio Luciolli, Gianfranco Fini. Di particolare interesse il viaggio studio al Parlamento di Strasburgo dove si svolgono le lezioni di Cristiana Muscardini, Charles Pasqua, Mogens Camre, Javier Pomès Ruiz, Gerard Collins. Partecipano al corso novantadue corsisti.
n Roma, 6 giugno 2000 L’inquinamento elettromagnetico: minaccia alla salute o freno allo sviluppo? Le esigenze delle aziende, i diritti dei cittadini Il secondo Forum delle comunicazioni si svolge martedì 6 giugno con la partecipazione di parlamentari, authority, esponenti delle associazioni e delle imprese. Tra gli altri, Gianluca Brancadoro, Valerio Calzolaio, Manlio Contento, Giorgio Di Stefano, Laura Fincato, Giancarlo Gabbianelli, Walter Ganapini, Domenico Gramazio, Franco Guidi, Roberto Lasagna, Michele Lauria, Ettore Lazzarotto, Alessandro Luciano, Carlo Pace, Marcella Pavan, Stefano Pupolin, Massimo Sessa, Adolfo Urso.
n Roma,
31 maggio 2000 La questione adriatica: la memoria e il futuro Convegno organizzato dalla Associazione Amici della Caravella, mercoledì 31 maggio nei locali del nostro Istituto. Intervengono Lucio Toth , Luigi Papo, Amleto Ballarini, Giuseppe De Vergottini, Gianni De Michelis, Augusto Sinagra, Adolfo Urso.
n Roma,
27 giugno 2000 Conoscere la Turchia per comprenderla Convegno organizzato dalla Associazione Amici della Caravella, mercoledì 27 giugno nei locali del nostro Istituto. Intervengono Necati Utkan, Kemal Alemdaroglu, Mesut Onen, Pietro Pastorelli, Giorgio Vitangeli, Adolfo Urso. 145
L’altro modo di fare politica
n Vallombrosa, 30 giugno-2 luglio 2000 Eurolandia 2050 Quarto meeting di Vallombrosa Oltre duecento giovani dei movimenti giovanili di centrodestra e una rappresentanza dei movimenti europei aderenti alla European Young Conservatives partecipano al quarto Seminario di Vallombrosa che si svolge nell’Abazia vicino Firenze il 30 giugno, 1 e 2 luglio. Tre le commissioni di studio: “La cultura nel territorio planetario di internet: valori, idee e progetti in rete”; “Il ruolo dello Stato tra eurocentrismo, identità e autonomie”; “Le fondazioni e gli istituti di cultura: soggetti scientifici ispiratori della politica”. Tra i relatori: Emanuela Altilia, Federico Eichberg, Andrea Serlupi, Pierpaolo Bucalo, Lucrezia Titi, Fabio Reali, Claudia Castellani, Simone Torello, Irene Schiralli, Basilio Catanoso, Paolo Grimoldi, Francesco Tufarelli, Gianni Martino, Stefano Massari, Eli Cohen, Gent Strazimiri, Sigmundur Sigurgeirsson, Roberto Formigoni, Adolfo Urso, Diego Masi, Gustavo Selva.
n Roma,
27-29 ottobre 2000 La nuova frontiera. I rapporti economici tra Italia e Paesi dell’Est Convegno economico sui temi dell’Allargamento ad Est dell’Ue, tenuto a Bologna il 27, 28, 29 ottobre 2000, alla vigilia del vertice europeo di Nizza. Partecipano: Romano Prodi, Silvio Berlusconi, Gianfranco Fini, Pierferdinando Casini, Rocco Buttiglione, Adolfo Urso, Domenico Fisichella, Francesco D’Onofrio, Emanuela Altilia, Francesco Amante, Massimo Arlechino, Ernesto Auci, Mario Baldassarri, Stefano Balsamo, Giuseppe Basini, Francesco Bellotti, Pierluigi Bersani, Filippo Berselli, Sergio Billè, Augusto Bocchini, Gianluca Brancadoro, Renato Brunetta, Cristina Busi, Giancarlo Cerutti, Roberto Colaninno, Giovanni Collino, Manlio Contento, Rosaria Corso, Catello Cosenza, Mario Cospito, Paolo Cuccia, Vincenzo De Bustis, Flavio Del Bono, Giustina Destro, Giovanni di Stasi, Federico Eichberg, Raffaele Fitto, Roberto Formigoni, Daniele Franz, Alain Friedman, Giancarlo Galan, Sandro Gozi, Giorgio Guazzaloca, Guidalberto Guidi, Giancarlo Lanna, Alberto Paolo Lembo, Marco Leonelli, Enrico Letta, Alessandro Lucani, Giulio Maceratini, Luciano Magnalbò, Ruggero Manciati, Emma Marcegaglia, Luigi Mirino, Roberto Maroni, Italo Marri, Marcello Marrocco, Antonio Martino, Diego Masi, Stefano Massari, Altero Matteoli, Mauro Mazza, Domenico Menniti, Riccardo Migliori, Stefano Morselli, Cristiana Muscardini, Silvia Noè, Fabrizio Onida, Giovanni Pace, Mario Palombo, Angelo Panebianco,Piero Pellicini, Giuseppe 146
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Pennisi, Maurizio Pica, Massimo Ponzellini, Alessandro Profumo, Umberto Ranieri, Enzo Raisi, Eugenio Riccio, Sergio Romano, Fabio Roversi Monaco, Fabrizio Saccomanni, Maurizio Saia, Gustavo Selva, Dino Sorgonà, Pasquale Squitieri, Bruno Tagliaferri, Antonio Tajani, Giorgio Tellini, Maria Luisa Todini, Nicola Tognana, Enzo Trantino, Giulio Tremonti, Lanfranco Turci, Adriano Turrini, Giancarlo Elia Valori, Ornello Vitali, Giorgio Vitangeli, Marco Zacchera, Peter Jotev, Siim Kallas, Aivars Kalvitis, Algimantas Rimkunas, Teresa Malecka, Hana Sevcikova, Peter Brno, Ioan Roman, Gyorgy Matolcsy, Anton Grabelisek, Jadro Prlic, Alush Gashi, Valentina Pastolache, Leontiv Cuci, Boris Hudyma, Miroslav Ivanisevic.
n Roma,
9 novembre 2000-20 febbraio 2001 Corso per consulenti politici e assistenti nelle assemblee legislative Corso di formazione per assistenti parlamentari, tra i temi trattati: il ruolo dei partiti politici nella moderna rappresentanza politica; le fonti legislative e regolamenti parlamentari; la riforma Bassanini; le funzioni di controllo e di direzione politica del Parlamento; il ruolo della società civile; la comunicazione politica. Diciannove lezioni dal 9 novembre al 20 febbraio. Docenti: Adolfo Urso, Domenico Fisichella, Enrico La Loggia, Paolo Armaroli, Fabio Garella, Mario Tassone, Giuliano Urbani, Antonio Baldassarre, Carlo D’Orta, Franco Frattini, Manlio Contento, Francesco D’Onofrio, Elio Vito, Attilio Scarcella, Claudio Barbaro, Carlo De Marchi, Altero Matteoli, Paolo Ricciotti, Marco Zacchera, Cirino Pomicino, Luca Volontè, Paolo Napolitano, Carlo Giovanardi, Massimo Arlechino, Mauro Mazza, Giovanni Collino, Giulio Savelli.
n Roma,
4 dicembre 2000 “Lo stomaco della Repubblica” Presentazione del libro di Filippo Ceccarelli, alla presenza dell’autore, lunedì 4 dicembre 2000, nell’ambito dell’iniziativa Il libro del lunedì o rganizzata dalla Biblioteca delle libertà. Intervengono: Giano Accame, Franco Cangini, Paolo Cirino Pomicino.
n Roma,
11 dicembre 2000 “L’altro risorgimento” Presentazione del libro di Angela Pellicciari alla presenza dell’autrice, lunedì 11 dicembre 2000, nell’ambito dell’iniziativa Il libro del 147
L’altro modo di fare politica
lunedì organizzata dalla Biblioteca delle libertà. Intervengono: Pierluigi Battista, Roberto De Mattei, Pasquale Squitieri.
n Roma, 18 dicembre 2000 “Gli italiani dimenticati” Presentazione del libro di Giulio Vignoli alla presenza dell’autore, lunedì 18 dicembre 2000, nell’ambito dell’iniziativa Il libro del lunedì organizzata dalla Biblioteca delle libertà. Intervengono: Adolfo Urso e Augusto Sinagra.
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2001 n Roma,
15 gennaio 2001 “Regina Coeli” Presentazione del libro di Duilio Marchesini alla presenza dell’autore, lunedì 15 gennaio 2001, nell’ambito dell’iniziativa Il libro del lunedì organizzata dalla Biblioteca delle libertà.
n Roma, 22 gennaio-12 febbraio 2001 Itinerari bibliografici Incontro con intellettuali, nell’ambito della Biblioteca delle libertà, che, sulla base della loro formazione, tracciano un percorso di studio sul pensiero politico della destra. Partecipano, nella sede dell’Osservatorio Parlamentare, Aldo Di Lello, lunedì 22 gennaio 2001, e Gennaro Malgieri, lunedì 12 febbraio 2001.
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29 gennaio 2001 “La fine dell’innocenza” Presentazione del libro di Pierluigi Battista alla presenza dell’autore, lunedì 29 gennaio 2001 nell’ambito dell’iniziativa Il libro del lunedì organizzata dalla Biblioteca delle libertà. Intervengono: Antonio Martino e Giacomo Marramao.
n Roma
5 febbraio 2001 “Denaro e democrazia” Presentazione del libro di Domenico Fisichella alla presenza dell’autore, lunedì 5 febbraio 2001 nell’ambito dell’iniziativa Il libro del lunedì organizzata dalla Biblioteca delle libertà. Intervengono Stefano Folli e Giuseppe Pennisi.
n Roma,
14 febbraio 2001 Israele. Il nuovo governo, il processo di pace Convegno sulla questione israelo-palestinese e sugli sviluppi del processo di pace all’indomani dell’esito delle elezioni nello Stato di Israele. Organizzato dall’Osservatorio Parlamentare e dalla rivista Charta minuta, in occasione del numero speciale su Israele, si svolge 149
L’altro modo di fare politica
di Sergio Marchi *
Attraverso gli anni, una casa per rilanciare i moderati La costruzione del nuovo centrodestra italiano nasce all’inizio degli anni ’90, con il Paese alle prese con le macerie morali ed economiche del post tangentopoli e la consapevolezza che in Italia esista un’area moderata, alternativa al blocco socialdemocratico e alla sinistra massimalista e giustizialista, che, se organizzato sulla base di un progetto politico credibile e di una classe dirigente seria e presentabile, ha sempre rappresentato una chiara maggioranza elettorale e sociale. La nascita di Forza Italia, che raccoglieva esperienze laiche e cattoliche, proponendo una innovativa formula di partito leggero, con una chiara impostazione leaderistica ed aziendalista, e l’intento di coinvolgere forze nuove, fino a quel tempo lontane dall’impegno diretto nei partiti tradizionali e nella politica, si concretizzò allora nella convergenza con la Destra italiana di Gianfranco Fini, impegnata in un percorso di rinnovamento che sarebbe sfociato nel 1995 nel nuovo movimento di Alleanza Nazionale, e con un accordo con quell’area cattolica figlia dell’implosione della Dc, non disponibile a un’alleanza in posizione minoritaria con la sinistra. Nasceva anche in quegli anni un asse con la Lega Nord, dapprima problematico e quasi casuale (si pensi alla caduta repentina del primo governo Berlusconi nell’autunno del ’94), poi via via più stabile, fino a diventare granitico all’inizio degli anni Duemila, con importanti conseguenze anche in termini di tenuta delle alleanze e di evoluzione finale del quadro politico italiano. Qualunque lettura si voglia dare di quegli anni, due considerazioni sono difficilmente confutabili. L’emersione di un nuovo blocco sociale, il popolo delle partite Iva e della piccola e media impresa convinto a entrare direttamente in politica e la legittimazione definitiva della Destra come forza di governo, con il superamento di un interminabile dopoguerra e di una conventio ad escludendum oramai priva di ogni significato storico e politico. A metà degli anni ’90 ed in questo clima, con la cultura maggioritaria che si afferma come tratto distintivo della neonata Seconda Repubblica, nasce anche, attorno alla figura di Adolfo Urso e di un gruppo di amici, l’esperienza dell’Osservatorio Parlamentare, Istituto di Cultura politica, che dopo aver formato centinaia di giovani, selezionato classe dirigente, contribuito al dibattito e alla crescita dei Partiti protagonisti di quella stagione, diventerà il motore della fondazione Farefuturo e fucina di idee per ripensare e rilanciare nuovamente un progetto di alternativa moderata per il Paese nella traccia del filone del popolarismo europeo. Tra le tante iniziative messe in campo nel corso degli anni, di cui si trova importante traccia nella rivista Charta minuta, mi piace ricordare l’esperimento delle riunioni di Vallombrosa, promosse dai giovani dell’Osservatorio, prove-
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nienti dalle fila di Alleanza Nazionale, Forza Italia e Ccd – Cdu, per creare una piattaforma comune di valori e di obiettivi politici, tale da prefigurare la nascita di un unico grande movimento di centrodestra, capace di contenere al suo interno le diverse anime di destra, cattoliche e liberali che sarebbero andate a sostanziare il nuovo soggetto politico di cui si auspicava una rapida nascita, con un dibattito aperto e vivace, coinvolgendo intellettuali ed esponenti del mondo della cultura, dell’arte, della comunicazione e dell’impresa, dunque quella società civile che viene spesso sollecitata nei dibattiti e nei comizi, ma poi difficilmente coinvolta nell’impegno diretto nella politica e nelle istituzioni. Mi ricordo molti amici, allora giovanissimi; oggi alcuni di loro sono ancora impegnati direttamente nell’attività politica, altri hanno scelto strade diverse, continuando a dare il loro contributo per il rinnovamento e il rilancio dell’Italia. Beatrice Lorenzin, deputata del Pdl con importanti incarichi nel campo della formazione e della comunicazione, Federico Eichberg, Francesco Tufarelli, Fabio Valente, Lucilla Pastorelli, sono alcuni dei nomi e dei volti che mi vengono in mente di getto, insieme a tanti altri che potrei citare e che idealmente saluto, nella convinzione che quei giorni e quelle notti di studio e di documenti, che facevano sorridere i politici “senior” più smaliziati, siano stati in realtà il seme gettato per contribuire alla nascita di una Nazione diversa e rinnovata, con quelle profonde riforme dello Stato, della burocrazia, del lavoro, del sociale e della rappresentanza politica, che se fossero state realizzate dieci anni fa, forse avrebbero evitato quel collasso di sistema e quella crisi politica, economico-finanziaria e sociale, che purtroppo ha caratterizzato gli ultimi anni della nostra Repubblica. Oggi ci troviamo in una situazione per certi versi simile a quella dell’inizio degli anni ’90 e per altri aspetti più complicata da definire e da inquadrare. L’esperimento di un grande movimento unitario capace di rappresentare tutto il centrodestra, inseguito per un decennio, è purtroppo fallito. E paradossalmente, proprio la nascita del Pdl, come fusione “a freddo” tra Alleanza nazionale e Forza Italia, ne ha accelerato la fine. I contrasti emersi da subito tra i due leader, Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini, e le relative diffidenze reciproche, hanno di fatto impedito che il nuovo movimento acquisisse un’anima ed una missione chiara ed unitaria; l’assenza di congressi e momenti di confronto, e la selezione verticistica della classe dirigente, hanno contribuito ad un progressivo allontanamento dal territorio e ad una disaffezione di fasce crescenti di elettorato. Infine , la frattura tra Berlusconi e Fini, con la nascita di Futuro e Libertà, la sfiducia al governo respinta nel dicembre 2010 per soli tre voti con un costo altissimo in termini di immagine e prospettive politiche, e la lenta agonia del 2011, fino alle forti prese di posizione del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, alle dimissioni di Berlusconi e all’incarico al premier Mario Monti, hanno sancito la fine di una stagione politica. Ancora una volta quindi, si riparte dalle macerie per costruire il nuovo, ma in questo caso la crisi della politica, più evidente nel campo del centrodestra, corrisponde a una crisi morale (come all’inizio degli anni ’90), ma anche finanzia-
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ria, strutturale e di sistema, che coinvolge trasversalmente, con sfumature diverse, l’intero assetto istituzionale del Paese. Nel campo della Destra italiana poi, non si tratta più solo di ricostruire un movimento, ma di ridare speranza ed entusiasmo a un popolo, che lo si voglia fare rifondando e rigenerando il Pdl, o con il contributo di esperienze nuove di taglio civico e regionalista, magari puntando su alcuni banchi di prova come le prossime elezioni in Sicilia, che potrebbero diventare importanti laboratori nazionali. Nel recente convegno promosso dai giovani di FareItalia a Spilimbergo, abbiamo voluto riprendere un concetto già chiaro quindici anni fa: quando la gente, e particolarmente il nostro elettorato reale e potenziale, perde la fiducia e forse anche la pazienza e chiede forti segnali di discontinuità, questi segnali debbono essere dati. Senza indulgere al populismo, ma aprendosi realmente ai giovani, alle categorie escluse, tornando a rappresentare il ceto medio in difficoltà, puntando su innovazione, ricerca, merito e partecipazione, insomma uscendo dai palazzi e dimostrando di essere forza viva di cambiamento. Non galleggiando in una conservazione timorosa dell’esistente, ma puntando decisamente al nuovo. Rischiando di sbagliare, ma nella consapevolezza di esserci e di essere vivi. La fondazione Farefuturo e i circoli di FareItalia saranno sempre su questa linea, lontani da ogni chiusura mentale e da qualunque idea conservativa, pronti a percorrere una strada nuova, oggi in salita e ancora incerta, in compagnia di chi ancora una volta vorrà gettare il cuore oltre l’ostacolo, non arrendendosi all’evidenza del quotidiano ma mantenendo il gusto della sfida per realizzare insieme il nostro futuro, da donne e uomini liberi in un’Italia forte e rispettata in Europa e nel mondo, non solo per aver raggiunto l’equilibrio finanziario, ma per essersi di nuovo data un’anima e una missione, da costruire insieme ai giovani migliori, che rappresentano già il nostro futuro e che spesso aspettano solo un’opportunità per mettersi in gioco e dimostrare il loro valore. Nello spirito di Vallombrosa e di Spilimbergo, questa opportunità alle nuove generazioni abbiamo il dovere di darla. Ora. Costruiamola insieme per noi stessi e per l’Italia.
* Coordinatore nazionale Circoli Fareitalia
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mercoledì 14 febbraio 2001. Partecipano: Massimo Arlechino, Adolfo Urso, Oreste Bisazza Terracini, Padre Giovanni Marchesi, Rabbino Chaim Klein, Nemer Hammad, Over Bavli.
n Roma,
19 febbraio 2001 “I voti del cielo” Presentazione del libro di Massimo Franco alla presenza dell’autore, lunedì 19 febbraio 2001 nell’ambito dell’iniziativa Il libro del lunedì organizzata dalla Biblioteca delle libertà.
n Roma, 26 febbraio 2001 “Storia di una repubblica” Presentazione del libro di Giano Accame alla presenza dell’autore, lunedì 26 febbraio 2001 nell’ambito dell’iniziativa Il libro del lunedì organizzata dalla Biblioteca delle libertà.
n Roma,
26 febbraio 2001 Il teatro pubblico: l’arte della commedia Tavola rotonda sull’attualità del ruolo “pubblico e privato” del teatro organizzata dall’Osservatorio Parlamentare e dalla Associazione Koros Forum dello spettacolo. Lunedì 26 febbraio 2001 nella sede dell’Osservatorio Parlamentare. Partecipano: Adolfo Urso, Claudio Maria Pascoli, Massimo Arlechino, Gennaro Malgieri, Luca De Fusco, Francesco D’Onofrio, Gilberto Casciani, Massimo Pedroni, Guglielmo Rositani, Franco Asciutti, Gabriella Carlucci.
n Roma, 5 marzo-9 aprile 2001 Corso di formazione sulla Pubblica Amministrazione e il nuovo governo: progetti, strumenti ed obiettivi ll corso, sulla base della riforma Bassanini, affronta le seguenti tematiche: il programma di governo della Casa delle libertà e gli strumenti per attuarlo; l’organizzazione dei ministeri nella nuova legislatura; la politica estera, la finanza e le attività produttive; il sistema giudiziario italiano; la formazione ed il lavoro. Dodici lezioni dal 5 marzo al 9 aprile. Docenti: Pierferdinando Casini, Adolfo Urso, Roberto Castelli, Franco Frattini, Gustavo Selva, Riccardo Migliori, Carlo Pace, Marco Follini, Alfredo Biondi, Antonio Baldassarre, Valentina Aprea, Silvano Moffa, Giuseppe Pennisi, Nevio Mastragostino.
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L’altro modo di fare politica
n Padova e Catania, 2 marzo 2001 L’autostrada telematica Convegno nazionale in videoconferenza Padova-Catania sulla new economy e le infrastrutture della comunicazione, organizzato dal Dipartimento nuove tecnologie di An in collaborazione con l’Osservatorio Parlamentare, l’Osservatorio Quadrante Nord-Est (Padova) e il CE.S.A.P (Catania). Il convegno si svolge venerdì 2 marzo 2001 e si sviluppa in tre sessioni: la prima (in videoconferenza): “L’autostrada telematica unisce l’Italia”; la seconda (Padova): “L’impresa e la spinta propulsiva del Nord Est”, (Catania): “Formare per occupare, la sfida dell’Etna valley”; la terza (in videoconferenza): “Piattaforma telematica: occasione di sviluppo, formazione e occupazione”. Partecipano: Gianfranco Fini, Adolfo Urso, Fabio Fatuzzo, Umberto Scapagnini, Giustina Destro, Sebastiano Musumeci, Stella Rao, Ilario Floresta, Basilio Catanoso, Fabio Granata, Renato D’Amico, Saretto Leonardi, Michele Boccaccio, Alfredo Cavallaro, Salvatore Leotta, Carmelo Mazzeo, Alain Friedman, Filippo Ascierto, Maurizio Saia, Vittorio Casarin, Giovanni Collino, Alberto Giorgetti, Gabriele Del Torchio, Valerio Zingarelli, Giovanni Faverin, Arturo Cavallini, Gianni Alemanno, Enrico Villa, Nicola Tognana, Lucia Morselli, Mauro Branchero, Paolo Mazzanti, Enrico Casini, Antongiulio Lombardi, Giancarlo Loquenzi, Lorenzo Vita.
n Vallombrosa,
5-7 luglio 2001 5 anni per le nuove frontiere. I giovani di centrodestra per un’Italia da innovare e un’Europa da allargare Il 5° meeting nazionale giovanile si svolge il 5, 6 e 7 luglio nell’Abazia toscana di Vallombrosa, il meeting riunisce oltre duecento giovani dei movimenti giovanili di centrodestra. Partecipano tra gli altri alcuni esponenti del governo Berlusconi con i quali i giovani si confrontano. Tre le sessioni di studio: “Frontiere generazionali (Formazione e occupazione); Frontiere tecnologiche (L’Italia della modernizzazione); Frontiere geografiche (I nuovi confini d’Europa). Tra i relatori: Rocco Buttiglione, Altero Matteoli, Lucio Stanca, Adolfo Urso, Giancarlo Innocenzi, Alain Friedman, Emanuela Altilia, Davide D’Antoni, Francesco D’Onofrio, Federico Eichberg, Aventino Frau, Alberto Giorgetti, Gianni Masotti, Giuseppe Pennisi, Fabio Roversi Monaco, Massimo Serena, Francesco Tufarelli, Ornello Vitali.
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n Roma, novembre 2001-febbraio 2002 Corso di formazione sulla comunicazione politica Da novembre 2001 a febbraio 2002, il corso è suddiviso in cinque aree di studio: Comunicare in politica; I media; Le nuove strategie; Le Istituzioni; La legislazione e gli organi di controllo. Docenti: Franco Frattini, Adolfo Urso, Pierluigi Battista, Antonio Palmieri, Giuseppe Leone, Francesco Verderami, Mauro Mazza, Angela Buttiglione,Bruno Vespa, Massimo Bordin, Giorgio Albertazzi, Emilio Carelli, Alberto Giorgetti, Angelo Sanza, Massimo Rossi, Enzo Trantino, Andrea Ronchi, Massimo Magliaro, Giorgio Lainati, Gian Maria Fara, Filippo Pepe, Luciano Ghelfi, Valeria Scattoni, Maurizio Gasparri, Claudio Petruccioli, Enzo Cheli.
n Roma, 30 ottobre 2001 Inaugurazione delle attività dell’Osservatorio Parlamentare per l’anno 2001/2002 Tra i presenti, il ministro per le Politiche comunitarie, on. Rocco Buttiglione; il sottosegretario agli interni, on. Alfredo Mantovano; il sottosegretario all’economia, on. Manlio Contento; il sottosegretario per le riforme istituzionali, on. Aldo Brancher; il presidente della Commissione Bilancio della Camera dei Deputati, l’on. Giancarlo Giorgetti.
n Roma,
3 dicembre 2001 “Luci ed ombre sul ring” Presentazione del libro di Roberto Fazi alla presenza del figlio Fernando, lunedì 3 dicembre 2001 nell’ambito dell’iniziativa Il libro del lunedì organizzata dalla Biblioteca delle libertà. Intervengono Nino Benvenuti, Franco Melli, Vincenzo Belfiore, Dario Torromeo. Tra gli ospiti: avv. M. Lancellotti, on. F. Rampelli, on. M. Marsilio, dott. F. Antonelli.
n Roma,
5-19 dicembre 2001 Comunicare da destra - Comunicare la destra In collaborazione con i Circoli “Arsenale delle Idee” di Azione Giovani. Ciclo di tre incontri, nell’ambito di una serie di iniziative sulla cultura politica, affronta le tematiche della formazione e della diffusione delle idee dei filoni nazionale e liberale nella carta stampata, nel mondo dello spettacolo ed in Internet. 5 dicembre: “La Stampa”, con interventi di Adolfo Urso, Aldo Di Lello, Alessandro 155
L’altro modo di fare politica
di Pietro Urso *
Charta minuta, una palestra di dialogo Quando nacque Charta minuta nell'ormai lontano ottobre 1997, nessuno poteva pensare, forse neanche noi, che questa esperienza sarebbe durata tanto a lungo. Siamo, infatti, la rivista di cultura politica più longeva nel panorama di centrodestra e di questo sicuramente ci possiamo vantare, come possiamo vantarci anche di non aver mai preso finanziamenti pubblici all'editoria. Quindici anni di pubblicazioni, di articoli, di approfondimenti che hanno fatto diventare Charta minuta una delle riviste più apprezzate e seguite nell'intero panorama politico, sia di centrodestra che di centrosinistra. Un nostro punto di forza, certamente, è stato quello di coinvolgere nei nostri monografici sempre persone competenti nelle tematiche scelte, non solo politici di tutti gli schieramenti, ma anche imprenditori, economisti, sindacalisti, giornalisti, uomini di cultura che con i loro interventi hanno contribuito a realizzare un prodotto di qualità e unico nel suo genere. Altro aspetto importante è stato quello di portare avanti sempre una politica di proposta e mai di propaganda, evitando in questo modo che Charta minuta diventasse solo una rivista per alcuni e di alcuni, ma facendola diventare un magazine aperto a ogni iniziativa a favore della società e del Paese. Sono state tante le proposte partite dalle pagine di Charta minuta. Dalla volontà di creare un partito unico di centrodestra di ispirazione europea alla nascita di un bipolarismo maturo anche in Italia; dalla cittadinanza agli immigrati nati sul suolo italiano ai piani anticrisi; dalle analisi sui Paesi esteri come Stati Uniti, Cina, Russia, Turchia, Iran e molti altri allo studio sulle possibilità del nostro Paese a proporsi nel futuro globale. Abbiamo cercato di offrire uno sguardo diverso, più approfondito sui diversi temi, ma sempre con l'obiettivo di creare un'idea nuova e soprattutto utile; abbiamo cercato di far cambiare la visione che si aveva della destra in Italia, di far crescere le nostre iniziative la classe dirigente del Paese, di far capire che anche il centrodestra era in grado di governare l'Italia come poi è avvenuto nel 2001 e nel 2008. Crediamo che anche in Italia possa e debba esistere un partito unico di centrodestra in cui tutti i moderati possano riconoscersi nei valori europei. Ed è questo uno dei punti focali sui quali Charta minuta continuerà a lavorare nel prossimo futuro. È un onore per noi aver contribuito a far crescere il centrodestra e il nostro Paese con idee e proposte. E continueremo perseguendo il nostro intento con la passione e il duro lavoro che ci hanno contraddistinto in tutti questi anni. Continueremo a credere che il dialogo fra i partiti politici debba essere la forza motrice dei prossimi anni e che gli steccati e i muri divisori sono solo un ostacolo per il futuro dell'Italia e per le generazioni di domani. La crisi ci
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ha fatto capire che le riforme non sono più rinviabili e che la politica deve dare delle risposte forti alle richieste di cambiamento che la società civile vuole, perché l'antipolitica non è la soluzione per risolvere le problematiche ataviche che hanno impoverito la politica nostrana, ma può diventare un muro che crea frammentazione. Charta minuta è una rivista che ha sempre lottato contro le divisioni demagogiche che per molti anni hanno fatto male al Paese. E per questo crediamo nel dialogo e nel confronto che deve esistere tra politica, economia e cultura. Queste sono le basi sulle quali il nostro progetto è nato quindici anni fa e continueremo sempre su questa strada.
* Direttore di Charta minuta
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L’altro modo di fare politica
Caprettini; 12 dicembre: “Lo Spettacolo”, interventi di Luca Barbareschi, Tommaso Del Monaco, Piernico Solinas; 19 dicembre: “Internet”, con Roberto Genovesi, Marzio Lolli Ghetti, Renata Manno.
n Roma,
10 dicembre 2001 “Vent’anni d’impazienza, scritti di politica e di battaglia” Presentazione del libro di Ernesto Galli della Loggia alla presenza dell’autore, lunedì 10 dicembre 2001 nell’ambito dell’iniziativa Il libro del lunedì organizzata dalla Biblioteca delle libertà. Intervengono l’autore, Gad Lerner e Stenio Solinas.
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2002
2002 n Roma,
23 gennaio 2002 “Dalla Convenzione alla Costituzione” Incontro con il Ministro, mercoledì 23 gennaio 2002, in collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le Politiche comunitarie. Partecipano il Ministro per le Politiche comunitarie, on. Prof. Rocco Buttiglione, il prof. Achille Chiappetti, l’on. Giacomo Stucchi, il sen. Mario Greco, il dott. Roberto Santaniello, l’on. Enrico Letta.
n Roma,
28 gennaio 2002 La sfida del terrorismo Il 28 gennaio 2002, la Commissione esteri e sicurezza dell’Osservatorio Parlamentare organizzano un incontro sul terrorismo, al quale intervengono il dott. Fabrizio Luciolli, segretario generale del Comitato Atlantico Italia e Vittorfranco Pisano della John Cabot University.
n Roma,
5 febbraio 2002 5 Febbraio 1997 – 5 Febbraio 2002: 5 anni di sfide In occasione del quinto anniversario dell’Osservatorio Parlamentare si svolge il convegno dal titolo: “Lo scontro delle civiltà? Quale nuovo scenario geopolitico del pianeta”. Intervengono: il sen. Francesco D’Onofrio, l’on. Gianni De Michelis, il sen. Paolo Guzzanti, il prof. Sabino Acquaviva, il prof. Vittorio Matthieu, il prof. Virgilio Ilari, padre Arij Roest Crollius, il dott. Oscar Camiletti, l’on. Riccardo Migliori e il dott. Guidalberto Guidi A conclusione del convegno si svolge una tavola rotonda dal titolo: “Quale nuovo scenario geopolitico futuro?” Vi partecipano il vice presidente della Convenzione europea, sen. Giuliano Amato, il vice ministro alle Attività Produttive, on. Adolfo Urso, moderato il dott. Mauro Mazza, vice direttore del Tg1.
n Roma,
13 marzo 2002 La competitività dell’agricoltura italiana, nel quadro dell’allargamento del mercato mondiale e della Comunità europea Il 13 marzo 2002, la Commissione agricoltura dell’Osservatorio 159
L’altro modo di fare politica
Parlamentare presieduta dal dott. Enrico Sermonti organizza una tavola rotonda sulla competitività in agricoltura. Intervengono l’on. Daniele Franz, il prof. Roberto Volpi, il dott. Arcangelo Manfrici, il dott. Silvano Marsella, il dott. Luca Altieri, il prof. Fausto Santarelli.
n Roma,
aprile-giugno 2002 Corso di formazione “Gli assetti geopolitici e i nuovi equilibri mondiali” Da aprile a giugno 2002, 16 lezioni suddivise in due aree di studio: Lo scenario internazionale.“I Teatri”; Le organizzazioni. “Gli Attori”. Docenti: Adolfo Urso, Roberto De Mattei, Patrizia Paoletti Tangheroni, Card. Sergio Sebastiani, Lucio Caracciolo, Marco Zacchera, Gianni De Michelis, Alain Friedman, Katia Miranda Salemi, Boris Biancheri, Giuseppe Pennisi, Fabrizio Luciolli, Maria Pia Garavaglia.
n Massafra
(Ta), 13 maggio 2002 Più destr@ Più modernizzazione Massafra (TA), 13 maggio 2002. Conferenza in collaborazione con il Circolo di Ag “Ettore Casulli”. Intervengono l’on. Manlio Contento, sottosegretario di Stato all’Economia, l’arch. Giuseppe Cofano, sindaco di Massafra, l’avv. Cosimo De Luca, l’avv. Francesco Laghezza, il dott. Sergio Fanelli, Luigi Spadaro, Michele Guerriero, resp. editoriale Osservatorio Parlamentare.
n Roma,
5 giugno 2002 “Terza Pagina” Presentazione del libro di Felice Borsato alla presenza dell’autore, mercoledì 5 giugno 2002 nell’ambito dell’iniziativa Il libro del lunedì organizzata dalla Biblioteca delle libertà. Interventi di Felice Borsato, Marina Valensise, Luigi Compagna, Gino Agnese, Giancarlo D’Andrea, Giuseppe Mannino.
n Vallombrosa, 5-7 luglio 2002 Il nuovo Continente. Dalla Russia al Mediterraneo, l’Europa che sarà Il 6° meeting nazionale giovanile di centrodestra si svolge il 5, 6 e 7 luglio 2002 nell’Abazia toscana di Vallombrosa. Patrocinato
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dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le Politiche Comunitarie, dal ministero degli Affari Esteri e dal ministero per i Beni e le Attività Culturali, al seminario partecipano i movimenti giovanili di centrodestra. Tre le sessioni di studio: “La Convenzione per la Costituzione: “La grande sfida europea”; “Nato-Russia 2002: equilibri geopolitici e rapporti transatlantici. Quale collocazione per l’Unione europea?”; “La cooperazione euromediterranea: il futuro dopo Barcellona”. A conclusione dei lavori una tavola rotonda su “La frontiera meridionale d’Europa: rilanciare il dialogo interculturale”. Tra i relatori: Rocco Buttiglione, Adolfo Urso, Francesco Speroni, Massimo Ponzellini, Salvatore Cicu, Grazia Sestini, Franco Cardini, Giancarlo Aragona, Carlo Jean, Pedrag Matvejevic, Alberto Ribera, Giuseppe Sacco, Vitaliano Gemelli, Fabrizio Luciolli, Emanuela Altilia, Federico Eichberg, Valerio Giardinelli, Michele Guerriero, Marcello Marrocco, Francesco Tufarelli.
n Roma, 12 novembre 2002 I nostri magnifici 50 di Charta minuta Analisi e progetti per far crescere la destra La cena di gala si svolge il 12 novembre 2002 presso il Salone delle Fontane dell’Eur in Roma. Ospite d’onore della serata, in occasione della presentazione del cinquantesimo numero di Charta minuta, il vice presidente del Consiglio Gianfranco Fini. Tra i 2000 invitati c’erano esponenti di governo, del mondo dell’economia e dello spettacolo, tra cui: Adolfo Urso, Altero Matteoli, Mario Baldassarri, Francesco D’Onofrio, Ferdinando Adornato, Mauro Mazza, Antonio Marano, Anna La Rosa, Giuseppe Ciarrapico, Giorgio Albertazzi, Lando Buzzanca, Luca Barbareschi, Nino Benvenuti.
n Roma,
novembre-marzo 2002 Corso di formazione “Governare il territorio: le autonomie regionali e locali” Da novembre a marzo, il corso è suddiviso in quattro aree di studio: le Regioni, le Province, i Comuni, le città metropolitane. Docenti: Paolo Agostinacchio, Marco Baldino, Filadelfio Basile, Beniamino Caravita Di Toritto, Achille Chiappetti, Giorgio Ciardi, Salvatore Cirignotta, Antonio D’Alì, Ing. Fiore, Alberto Giorgetti, Beatrice Lorenzin, Riccardo Migliori, Silvano Moffa, Enzo Raisi, Dott. Rucco, Maurizio Saia. 161
L’altro modo di fare politica
n Roma, 12 dicembre 2002 Evoluzione delle armi di distruzione di massa. Il know how dell’industria della difesa italiana Il 12 dicembre 2002, la commissione Esteri e Difesa dell’Osservatorio Parlamentare organizza un incontro sull’evoluzione delle armi di distruzione di massa, al quale intervengono il sen. Mario Palombo, il dott. Sandro Pazzini, l’on. Luigi Ramponi, l’on. Adolfo Urso e il dott. Giorgio Zappa.
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2003
n Roma, 24 febbraio 2003 “Il segno della Dc” Presentazione del libro di Nico Perrone, alla presenza dell’autore, lunedì 24 febbraio 2003 nell’ambito dell’iniziativa Il libro del lunedì organizzata dalla Biblioteca delle libertà. Interventi di Marco Follini e di Antonio Polito.
n Roma, 6 maggio 2003 La Nuova Politica Energetica Nazionale. Innovazione e Liberalizzazione Il 6 maggio 2003 si svolge il convegno sulla nuova politica energetica nazionale. Intervengono l’on. Giovanni Dell’Elce, l’on. Pino Ranci, l’on. Ruggero Ruggeri, l’on. Stefano Saglia. A conclusione del convegno si svolge una tavola rotonda dal titolo: “Riassetto del mercato interno dopo i monopoli: il riposizionamento delle aziende”. Vi hanno partecipato l’on. Maurizio Saia e l’on. Adolfo Urso.
n Roma,
13-15 giugno 2003 Il semestre italiano di presidenza dell’Ue. Dalla Convenzione europea alla Conferenza Intergovernativa Settimo meeting nazionale giovanile di centrodestra. Svoltosi il 13, 14 e 15 giugno nel castello toscano di Gargonza. Patrocinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal ministero per le Politiche Comunitarie, dal ministero per i Beni e le Attività Culturali e dal ministero delle Attività Produttive, il seminario vede la partecipazione dei movimenti giovanili di centrodestra. Tre le sessioni di studio: “La Costituzione della Grande Europa: obiettivi e competenze per l’Unione dei cittadini”; “Competitività del sistema-Europa: il rilancio dell’economia e della coesione sociale attraverso la Strategia di Lisbona”; sessione conclusiva su “Ricostruire il Partnerariato transatlantico: la sfida europea per la pace e la sicurezza nel mondo”. Tra i relatori: Rocco Buttiglione, Achille Chiappetti, Francesco D’Onofrio, Pietro Grilli di Cortona, Altero Matteoli, Giuseppe Pennisi, Gustavo Selva, Grazia Sestini, Valdo Spini, Lucio Stanca, Adolfo Urso, Marco Zacchera. 163
L’altro modo di fare politica
n Roma, 28 ottobre 2003 “Ricerca e Università”: quale futuro per le scienze umane? A cura della Commissione Istruzione-Ricerca- Università dell’Osservatorio Parlamentare. Intervengono: Gianfranco Fini, Adolfo Urso, Maurizio Saia, Maria Rosaria Valensise , Michele Coccia, Marco Tangheroni, Daniela Primicerio, Andrea Di Porto, Antonio Mussa, Giuseppe Valditara, Roberto De Mattei, Maurizio Pica.
n Roma,
16 dicembre 2003 Analisi sul semestre europeo Tavola rotonda di bilancio sull’andamento e i risultati della Presidenza italiana del semestre europeo. Partecipano: Antonio Polito, Maurizio Pica, Marco Zacchera.
n Roma, 1 dicembre 2003-8 marzo 2004 Master in Management della Comunicazione politica e Relazioni istituzionali Il corso si svolge nella sede dell’Osservatorio Parlamentare in collaborazione con Running, in Via del Seminario 113 , Roma. Durata 3 mesi: dal 1° dicembre 2003 all’8 marzo 2004, per un totale di 70 ore, di cui 60 in aula, 10 di esercitazioni e approfondimenti tematici. Docenti: Achille Chiappetti, Massimo De Meo, Giada Bevacqua, Giuseppe Pennisi, Carlo Vizzini, Paolo Menta, Daniele Franz, Sabino Acquaviva, Pierluigi Battista, Alessandro Buttaroni, Stefano Colarieti, Giampiero Antonioli, Irene Bertucci, Claudio Velardi, Roberto Rao, Raffaella Di Sipio, Gianni Pontecorvo, Giuseppe Mazzei, Carlo Gelosi.
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n Roma, 22 gennaio 2004 In occasione dei 10 anni di Alleanza nazionale Gianfranco Fini presenta il numero speciale di Charta minuta: “La lunga marcia di An”. Partecipano: Gianfranco Fini, Adolfo Urso, Mauro Mazza. Scrivono in occasione del numero speciale: Domenico Fisichella, Luigi Ramponi, Gustavo Selva, Publio Fiori, Gaetano Rebecchini, Giuseppe Basini, Pietro Armani, Davide D’Antoni, Massimo Arlechino, Italo Bocchino, Gennaro Malgieri, Pierfranco Bruni, Pietro Ignazi, Marco Tarchi, Paolo Franchi, Francobaldo Chiocci, Pino Rauti, Roberto Maroni, Marcello Veneziani, Giuseppe Tatarella, Enzo Erra, Antonio Martino, Mario Landolfi, Giuseppe De Rita, Mauro Nobilia, Umberto Croppi, Antonia Masino, Fiamma Nirestein, Gianni Scipione Rossi, Franco Perlasca, Emanuele Macaluso, Giuliano Urbani, Alfredo Biondi, Francesco D’Onofrio, Michele Guerriero, Cristiana Muscardini.
n Roma,
28 settembre 2004 Cocktail di presentazione delle attività 2004/2005 organizzate dall’Istituto. Incontro conviviale si svolge il 28 settembre 2004 presso l’Appia Antica Club, con l’On. Adolfo Urso e il Presidente dell’Osservatorio Parlamentare, Federico Eichberg.
n Roma,
2 dicembre 2004 “Bridges, ponti per la pace”, cooperazione ed istruzione nel dialogo israelo-palestinese In occasione di tale evento svoltosi il 2 dicembre 2004, si presenta il sondaggio realizzato da Euro Media Research dal titolo “La percezione del conflitto Israelo-Palestinese in Italia”, condotto su un campione di 1000 unità, rappresentativo della popolazione italiana. Nel corso del convegno si analizzano le difficoltà e le prospettive di pace in Israele e Palestina dopo la svolta di Sharon e l’avvento della nuova leadership palestinese alla luce di iniziative trilaterali volte ad implementare lo sviluppo di progettualità concrete dal basso, a partire dalla condizione dei giovani, delle minoranze etniche e reli165
L’altro modo di fare politica
di Enrico Cancila *
L’eterna promessa di un’economia verde C’è stato un momento, seppur breve, in cui si pensava che la crisi economica portasse a cambiamenti, anche radicali, nelle logiche che muovono non solo l’Italia ma l’intero pianeta. Cambiamenti del mondo della finanza, sempre meno legata al territorio e alla produzione reale e sempre più alla mercé dei grandi fondi di investimento. Cambiamenti nello sviluppo dell’economia reale con una necessaria rivisitazione del ruolo di assoluto comprimario che l’ambiente ha sempre svolto rispetto alle dinamiche legate ad occupazione e reddito. Cambiamenti, in sostanza, che potessero ricalibrare un'equità intergenerazionale sempre più lontana. Questo breve momento era già svanito quando a Rio de Janeiro a giugno ci si riuniva per l’Earth Summit sullo sviluppo sostenibile e dove i principali leader mondiali erano assenti. Barack Obama, David Cameron e Angela Merkel erano in Messico, a quasi ottomila chilometri di distanza, impegnati a salvare l'economia mondiale. A detta di molti Rio è stato un vertice mondiale deludente anche se ha introdotto per la prima volta l’economia verde nel documento finale condiviso. Personalmente ritengo che il cambiamento del termine da sviluppo sostenibile a green economy non porta a cambiare il risultato. Basti pensare che fra i documenti della conferenza non esiste un piano d‘azione o un piano strategico ma solo l’ennesimo documento di intenti. Se valutiamo in maniera asettica quanto è stato fatto negli ultimi anni, si deve dare atto che per lo sviluppo di energie più pulite non solo a livello globale ma anche a livello nazionale qualche risultato lo si è raggiunto. Per la verità nel nostro paese si è agito grazie ad oscillanti incentivi per lo sviluppo del fotovoltaico mai coerenti con una visione di lungo termine (qui la mancanza di una pianificazione energetica nazionale è tutt’ora una lacuna di primaria grandezza). A parte le energie rinnovabili è veramente difficile elencare altri risultati rilevanti in campo ambientale del recente passato. Nel caso specifico del nostro paese poi l’atteggiamento è quasi sempre basato sulla reazione ad emergenze improvvise. Emergenze che, in realtà, sono dovute in molti casi, a problemi ormai noti da tempo che si fatica ad affrontare come il dissesto idrogeologico, la gestione dei rifiuti, la bonifica dei siti inquinati tanto per fare alcuni esempi non certo esaustivi. All’Earth Summit probabilmente l’unico elemento di indubbio successo è stato il forte coinvolgimento della società civile che ha portato moltissimi casi di buone pratiche. In modo analogo anche il nostro paese è pieno di eccellenze da cui partire. Può il semplice apporto di buone pratiche che emergono dai singoli ottenere risultati duraturi? Può la semplice spinta “dal basso” riuscire dove sino a ora le politiche internazionali e nazionali stentano ?
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La risposta è dura ma sincera: se manca il contesto che porti al cambiamento, se manca l’azione riformatrice, se manca una pianificazione del futuro seria, le azioni dei singoli sono destinate a perdere entusiasmo e a disperdersi. La politica sembra irrigidita su paradigmi anche ambientali ormai passati e invece deve affrontare la sfida mal affrontata di un mondo globalizzato in cui le decisioni di un paese sono, con la stessa velocità di un collegamento internet, traino per tanti altri. Se guardiamo l’Italia, però, vediamo un paese non certo all’avanguardia e pronto a trainare altri, ma molto attento a guardare giornalmente lo spread e poco a capire cosa e come cambiare. Un Paese che si accorge che ha speso i soldi anche dei suoi futuri figli e tramite la spending review taglia orizzontalmente i costi senza alcuna idea di cosa offrirà a questi figli anche in termini di dotazioni ambientali. L’ambiente è lì, nelle pieghe della crisi. A tanti piacerebbe che le moltissime eccellenze ambientali italiane aumentassero e si rafforzassero ma perché ciò avvenga si deve ragionare di futuro e fare importanti scelte conseguenti. Quando saremo pronti all’eterna promessa dell’economia verde? Leggi e regole meno cervellotiche, certezza di incentivi e semplificazioni e un quadro decisionale stabile per attrarre finanziamenti, budget per innovazione e ricerca mirato dove più serve sono solo alcuni dei punti di un’agenda seria per il nostro futuro sostenibile.
* Coordinatore Politiche ambientali fondazione Farefuturo
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giose e delle donne nelle due sponde del Mediterraneo. Partecipano al convegno l’on. Ghila Gamliel, parlamentare del Likud e l’on. Zohera Kamal, ministro palestinese, che si sono confrontati con parlamentari e ministri italiani (Gianfranco Fini, Adolfo Urso, Giulio Andreotti, Bobo Craxi, Marco Zacchera, Valdo Spini, Andrea Ronchi, Maurizio Saia) insieme ad esponenti del giornalismo internazionale (Abed ElRauf Arnout, Rula Jebreal, Lucio Caracciolo, Elisabetta Gardini, Magdi Allam, Giorgio Torchia, Gad Lerner), delle rappresentanze diplomatiche dei tre Paesi (Nemer Hammad, Mordegai Rodgold, Eugenio D’Auria, Mahmud Saleh Alam, Alexander Moll) ed esponenti dell’associazionismo (Sergio Bianchi, Maurizio Scelli, Antonio Raimondi, Eyal Mizrahi).
n Roma, 13 dicembre 2004 Centrodestra, la Cultura ben… Rivista. Convegno tenutosi il 13 dicembre 2004 Focus di discussione del convegno sono le iniziative editoriali come laboratori politici. Nei parla sopratutto di sinergie, coordinamento e incontri volti a potenziare le iniziative in una logica di rete. Aderiscono all’iniziativa Alfa e Omega, Area, Charta minuta, Ideazione, Il Domenicale, Imperi, Formiche, La Destra, Letteratura/Tradiizone, Liberal, Nova Historica, Palomar, Percorsi. Nel corso del convegno intervengono: Daniela Coli, Angelo Crespi, Marcello De Angelis, Michele Guerriero, Gennaro Malgieri, Siro Mazza, Pierluigi Mennitti, Marco Respinti, Walter Stafoggia, Fabio Torriero, Massimo Viglione. Introduce i lavori il Presidente dell’Osservatorio Parlamentare Federico Eichberg. Moderatore: Aldo Di Lello.
n Roma, 15 dicembre 2004 Ritualità e politica Ciclo di incontri sulla cultura della destra politica italiana e sulle tematiche religiose con analisi dei testi degli autori “classici” e del testo “biblico”.
n Roma,
17 dicembre 2004 Liberare la competitività Realizzato il 17 dicembre 2004, il seminario dal titolo “Come far esprimere le potenzialità del Sistema-Italia nella sfida globale?”, costituisce un’occasione di approfondimento delle possibili linee d’azione di politica economica ed industriale per la crescita delle 168
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imprese italiane. Il ciclo di incontri è articolato su diverse sessioni tematiche di lavoro, affidate a relatori di notevole spessore culturale, politico ed istituzionale, nazionali ed internazionali.
n Roma,
18 dicembre 2004 Concerto di Natale Il 18 dicembre 2004, in occasione del Natale, l’Osservatorio Parlamentare organizza un concerto presso l’Auditorium di Roma. Le musiche di Ludwig Van Beethoven, sinfonia 5 in do minore op. 67 e sinfonia n°5 in mi minore op. 64 di Petr Il’Ic Ciaikovsky, sono eseguite dall’Orchestra Filarmonica Arturo Toscanini, e dirette dal maestro Eliabu Inbal.
n Roma,
22 dicembre 2004 Incontro con il Cardinale Ersilio Tonini Incontro tenuto il 22 dicembre 2004 presso il nostro Istituto in occasione delle Festività Natalizie insieme al Cardinale Tonini che omaggia gli invitati con i suoi auguri.
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L’altro modo di fare politica
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n Roma, 22 dicembre 2005 Alleanza nazionale: dieci anni di idee Incontro-cocktail tenuto con i Costituenti dei Circoli promotori il 22 gennaio 2005. Intervengono: On. Armani, Sen. Fisichella, On. Fiori, On. Malgieri, On. Ramponi, On. Rebecchini, On. Selva, On. Urso. Introduzione ai lavori: Federico Eichberg.
n Roma, 25 febbraio 2005 Concerto in memoria di Salvo D’Acquisto Si svolge il 25 Febbraio 2005, oratorio postulante per la beatificazione del Vice Brigadiere dei Carabinieri, Salvo D’Acquisto, testo e musica di Antonio Pappalardo presso l’Auditorium Parco della Musica.
n Roma, 3 marzo 2005 Convegno: Sminamento, situazioni, prospettive e aspetti umanitari Convegno realizzato il 3 marzo 2005 presso l’Osservatorio Parlamentare, con: Sen. Luigi Ramponi, Ammiraglio Manfredo Camozza, conclude i lavori: Federico Eichberg.
n Roma, 14 marzo 2005 Convegno: Fare Impresa per il XIII Municipio Convegno organizzato con la collaborazione della Confesercenti di Roma XIII, il 14 marzo 2005, per sollecitare il mondo economico ad una riflessione al proprio interno sul nuovo ruolo sociale che l’impresa è chiamata a svolgere nel mercato.
n Roma, 31 marzo 2005 Verso una rilettura della storia del Risorgimento Il convegno si svolge presso L’Istituto “Via Luisa di Savoia” il 31 marzo 2005, principalmente rivolto a insegnanti, famiglie e studenti, vuole essere un momento di confronto fra esponenti di più
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contesti, politici, accademici ed istituzionali, per realizzare un modello di dibattito, condotto in modo razionale e pluralistico, avente per tema il Risorgimento, attualmente oggetto di diverse riletture da parte degli storici. Al convegno (organizzato dall’Associazione Culturale Gymnasium, Osservatorio Parlamentare, Istituto Superiore Via Luisa di Savoia e patrocinato dal MIBAC, Regione Lazio, Ufficio Scolastico Regionale del Lazio, I.R.R.E. Lazio), dopo il saluto delle autorità (On. Maria Grazia Squillino, On. Francesco Storace, Dott.ssa Maria Maddalena Novelli, On. Giorgio Simeoni, Prof. Vincenzo Gori), intervengono in qualità di relatori gli storici Emilio Brogi, Maurizio Moscone, Gianfranco Legitimo, Mario Bernardi Guardi, Massimo Viglione, Aldo Mola, Francesco Pappalardo. Al termine si svolge una tavola rotonda sul tema della riforma scolastica presieduta da Federico Eichberg (Presidente dell’Osservatorio Parlamentare), con interventi dei responsabili scuola-formazione di partiti di maggioranza ed opposizione parlamentare.
n Roma,
27 maggio 2005 “Alle origini della Globalizzazione” Presentazione del libro di Umberto Bianchi, alla presenza dell’autore il 27 maggio 2005, presso il nostro Istituto. Intervengono: A. Miceli, G. Canori, A. De Micheli.
n Roma, 17 giugno 2005 Nucleare: quale futuro nella politica energetica italiana? Convegno organizzato con la collaborazione dell’Enea e di Charta minuta il 17 giugno 2005, si svolge presso il nostro Istituto. Introduzione ai lavori, Federico Eichberg, (Presidente dell’Osservatorio Parlamentare). Intervengono: On. Bruno Tabacci, On. Enrico Letta, On. Altero Matteoli, On. Adolfo Urso, Dr. Alessandro Cecchi Paone, Dott. Enrico Cisnetto, Prof. Maurizio Cumo, Prof. Sergio Garriba, Gen. Carlo Jean, Ing. Corrado Kropp, Ing. Giovanni Lelli, Prof. Carlo Lombardi, Ing. Luigi Novello.
n Roma, 22 giugno 2005 Tavola rotonda sul tema: Prospettive della Cooperazione ai Pvs Il 22 giugno 2005, la Commissione Agricoltura, con la collaborazione delle Commissioni Esteri e Giustizia, organizza una tavola rotonda, il cui fine è quello di fornire al legislatore indicazioni
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L’altro modo di fare politica
tecniche sulla cooperazione. Intervengono: Marina Romualdi, Roberto Volpi, Marcello Vichi, Carlo Di Tullio, Valerio Di Michele, Catello Fasullo, Federico Grazioli, Giancarlo Cenci, Sergio Bianchi, Saverio Sesti. Coordina il dott. Enrico Sermonti, Presidente della Commissione agricoltura dell’Osservatorio Parlamentare.
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12 luglio 2005 Cocktail di saluto Incontro conviviale si svolge il 12 luglio 2005 presso l’Appia Antica Club, con l’On. Adolfo Urso e il Presidente dell’Osservatorio Parlamentare, Federico Eichberg.
n Roma 26 luglio 2005 Workshop Il 26 luglio 2005 si tiene questo Workshop, il cui obiettivo di carattere tecnico-operativo insieme alla IATT ( Italian Association for Tranchless Technology), è stato quello di presentare ad un gruppo ristretto e selezionato di imprese gli strumenti di internazionalizzazione a livello nazionale, Unione europea e Banca Mondiale, aprendo poi un confronto sulle opportunità cantierabili attraverso SIMEST SPA ed i fondi di Venture Capital. Tra i relatori del Workshop intervengono: Andrea Margelletti (CESI), Gianmaria Sparma (SIMEST), Federico Eichberg (Presidente dell’Osservatorio Parlamentare), Alessandro Cipolla (ministero degli Affari Esteri), Sergio Bianchi (Osservatorio Parlamentare), Giuseppe Pennisi (Banca Mondiale), Maurizio Saia (Parlamento italiano).
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26 settembre 2005 Convegno: Fisioterapia oggi, normative ed innovazione tecnologica Convegno organizzato il 26 settembre 2005 in collaborazione con la Commissione per la Cultura scientifica, la ricerca filosofica ed innovazione tecnologica, per promuovere la necessità di aggiornamenti normativi propedeutici agli investimenti nella ricerca e strategici rispetto agli obiettivi operativi. Partecipano: Aldo De Micheli, Federico Eichberg, Alessandro Falcioni, Fabrizio Gardin, Fabrizio Aversa, Anselmo Dainotto, Antonio Dal Monte, Paolo Delle Donne, Corrado Ficorella. E’ intervenuto l’On. Adolfo Urso. 172
2005
n Roma, 26 ottobre 2005 “Com’erano Rosse le mie Brigate. Gli anni di piombo visti da un giornalista dalla parte sbagliata” Presentazione del libro di Luciano Garibaldi. Si svolge alla presenza dell’autore, il 26 ottobre 2005, presso l’Osservatorio Parlamentare. Interventi: Aldo Di Lello, Federico Eichberg, Marco Ferrazzoli, Luciano Lucarini, Franco Servello, Luca Telese, Fabio Torriero.
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16 novembre 2005 Incontro sulla finanziaria Il Sen. Riccardo Pedrizzi, presidente della Commissione finanze del Senato, il 16 novembre 2005 tiene una conferenza sul tema della finanziaria presso l’Osservatorio Parlamentare.
n Roma, 23 novembre 2005 Il futuro del centrodestra: dalla riforma elettorale alla nuova Italia Convegno tenuto il 23 novembre 2005 presso l’Osservatorio Parlamentare. Intervengono: Aldo Di Lello, Silvano Moffa, Domenico Nania, Fabio Torriero.
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22 novembre 2005 Incontro sulla Riforma elettorale L’On. Vincenzo Nespoli, membro della Commissione affari istituzionali della Camera dei deputati, il 22 novembre 2005 tiene una conferenza sul tema della Riforma elettorale presso l’Osservatorio Parlamentare.
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25 novembre 2005 “Cattolicesimo e Modernità: la metafisica civile di Augusto Del Noce” Presentazione del libro di Luca Del Pozzo, tenutasi presso l’Osservatorio Parlamentare il 25 novembre 2005. Interventi: Aldo Di Lello, Federico Eichberg, Gianfranco Morra, Learco Saporito, Fabio Torriero, Marcello Veneziani.
n Roma, 29 novembre 2005 Incontro sulla Devolution Il Sen. Domenico Nania, Capo gruppo di Alleanza nazionale al Se-
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L’altro modo di fare politica
Farefuturo in onda Dal marzo al luglio 2012 Farefuturo si è cimentata anche con l’etere, inaugurando una fitta stagione radiofonica. È andata in onda per cinque mesi, ogni lunedì e mercoledì, sulle frequenze dell’emittente romana Elle Radio (88.100 FM e ascoltabile in streaming sul web), una trasmissione radio a cura della redazione della fondazione. Un contenitore battezzato “FfSocialClub”, dedicato alla politica, ma anche all’attualità, alla cultura e allo sport, che ha dato la parola a politici, opinionisti, scrittori, intellettuali e in generale a quanti avevano qualcosa da dire sulle questioni “più calde” del momento. A 360 gradi, sempre con spirito critico e il sorriso sulle labbra. In ordine alfabetico, ci hanno detto la loro: Fulvio Abbate, Ferdinando Adornato, Alessandro Amadori, Roberto Amodeo, Ritanna Armeni, Andrea Augello, Michele Barcaiuolo, Francesca Barra, Pierluigi Battista, Franco Bechis, Francesco Boccia, Nuccio Bovalino, Pietrangelo Buttafuoco, Alessandro Campi, Rossella Canevari, Giuliano Cazzola, Luigi Compagna, Paola Concia, Giuseppe Conte, Massimo Corsaro, Antonello Cracolici, Guido Crosetto, Italo Cucci, Luca D’Alessandro, Gian Piero D’Alia, Klaus Davi, Marcello De Angelis, Francesco Del Vigo, Benedetto Della Vedova, Graziano Delrio, Massimo Donadi, Piercamillo Falasca, Vittorio Feltri, Paola Ferrari, Michela Ferrari, Giovanni Floris, Paola Frassinetti, Giancarlo Galan, Gianpiero Galeazzi, Maurizio Gasparri, Mariastella Gelmini, Roberto Gervaso, Pietro Ichino, Ignazio Ingrao, Paola Jacobbi, Vito Lops, Clemente Mastella, Antonio Mazzocchi, Angelo Mellone, Alessandro Meluzzi, Salvatore Merlo, Gianfranco Micciché, Enzo Miccio, Pietro Migliaccio, Gianluca Mingotto, Iginio Molini, Domenico Nania, Lanfranco Pace, Giancarlo Pagliarini, Maurizio Paniz, Pancho Pardi, Giuliano Pintus, Adriana Poli Bortone, Antonio Polito, Donatella Poretti, Nicola Porro, Gaetano Quagliariello, Paolo Quercia, Roberto Rao, Alessandro Rimassa, Antonio Rinaldi, Martina Riva, Elena Rosselli, Massimo Russo, Filippo Salone, Andrea Sarubbi, Ivan Scalfarotto, Vittorio Sgarbi, Francesco Specchia, Giorgio Stracquadanio, Valentino Tavolazzi, Luca Telese, Luisa Todini, Andrea Tornielli, Carolina Varchi, Lorenzo Vignolo, Diego Volpe Pasini, Carlo Vulpio, Roberto Zaccaria, Giacomo Zucco.
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nato, il 29 novembre 2005 tiene una conferenza sul tema della Devolution presso l’Osservatorio Parlamentare.
n Roma, 30 novembre 2005 La famiglia alle soglie del terzo millennio Seminario svolto il 30 novembre 2005 presso l’Osservatorio Parlamentare. Interventi: Prof. N. Mastragostino, Avv. G. Lauro-Grotto, Dott. R. Bruzzone, Avv. Ciro Intino, On. R. Pedrizzi. Moderatore: Dott. Federico Eichberg; conclusioni: On. A.Urso.
n Roma 19 dicembre 2005 Brindisi di Natale con il vice ministro per le Attività Produttive Adolfo Urso L’incontro si tiene il 19 dicembre presso l’Osservatorio Parlamentare.
n Roma, 21 dicembre 2005 “Dove scorre l’acqua… diario di due vite” Presentazione dell’ultimo romanzo di Clementina Magliulo Podo, alla presenza dell’autrice, il 21 dicembre 2005 presso l’Osservatorio Parlamentare. Relatori: Marilù Giannone, Giammario Mascolo, Maria Rita Parsi, Rita Pensa.
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2006
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24 gennaio 2006 “Il Codice Urbani - Il Corpo giuridico italiano dei beni culturali e paesistici. Istituzioni giuridiche e storiche” Presentazione del libro di Riccardo Scarpa, alla presenza dell’autore, il 24 gennaio 2006 presso l’Osservatorio Parlamentare. Interventi degli On.li: N. Bono, L. Saporito, G. Severini, S. Sfrecola. Moderatore: L. Lucarini. Collabora alla realizzazione dell’evento la Casa editrice Pagine.
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1 febbraio 2006 Conferenza programmatica di An: idee per la destra La tavola rotonda è organizzata per il 1° febbraio 2006 dall’Osservatorio Parlamentare, in collaborazione con la Casa editrice Nuove Idee. Intervengono: A. Di Lello, M. Gasparri, S.Moffa, A.Pantano, F.Torriero. Moderatore: L.Lucarini. Nel corso dell’incontro è presentata la nuova Agenda 2006 “I Giovani della Destra”.
n Roma, 7 febbraio 2006 Istria, Fiume e Dalmazia, Foibe ed Esodo: il ricordo condiviso Incontro di approfondimento organizzato il 7 febbraio 2006 dall’Osservatorio Parlamentare in collaborazione con l’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, in occasione del Giorno del ricordo delle vittime delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata, istituito dal Parlamento italiano. Intervengono: A.Urso, vice ministro per le Attività Produttive, R.Menia, deputato di An, G.Brazzoduro, Presidente della federazione delle associazioni degli esuli, A. Ballerini, Presidente della società di studi fiumani.
n Roma, 15 febbraio 2006 Convegno sulla Devolution Convegno organizzato il 15 febbraio 2006 presso l’Osservatorio Parlamentare. Relatore: Sen. D. Nania.
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n Roma, 1 marzo 2006 Cristiani di Ninive: immagine dei monasteri e dei villaggi cristiani in Iraq Documento video di Elisabetta Valgiusti presentato il 1° marzo 2006 presso l’Osservatorio Parlamentare. Alla proiezione segue un dibattito con S. E. Mons. M. Al-Jamil, l’On. R. Buttiglione, l’On. G. Selva.
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8 marzo 2006 La nuova stagione delle idee. 9 aprile: l’Italia al bivio Tavola rotonda organizzata dall’Osservatorio Parlamentare in collaborazione con la casa editrice Nuove Idee l’8 marzo 2006. Intervengono: Aldo Di Lello, Direttore di Imperi, Federico Eichberg, Presidente dell’Osservatorio Parlamentare, Luciano Magnalb, Parlamentare di An, Sergio Marchi, Capogruppo An al Comune di Roma, Fabio Torriero, Direttore de La Destra, Adolfo Urso, vice ministro Attività Produttive. Moderatore: Luciano Lucarini, editore. Nel corso dell’incontro sono presentati i nuovi numeri delle riviste Imperi e La Destra.
n Roma, 10 marzo 2006 PACS: una trasgressione sociale Incontro tenuto dalla Prof.ssa Navarini il 10 marzo 2006 presso l’Osservatorio Parlamentare.
n Roma, 15 marzo 2006 Ruolo della Corte costituzionale Convegno tenuto il 15 marzo 2006 presso l’Osservatorio Parlamentare, in occasione del 50° anniversario della Corte costituzionale. Interviene il Prof. Romano Vaccarella, giudice della Corte costituzionale. Curatrice: Beatrice Sciarra Mennini.
n Roma, 23 marzo 2006 Il malato mentale nella famiglia e nella società Incontro organizzato il 23 marzo 2006 presso l’Osservatorio Parlamentare dall’Associazione culturale Noi e il nostro tempo, in collaborazione con l’Associazione per la Riforma dell’Assistenza Psichiatrica. Interventi: Dott. Federico Eichberg, Min. G. Alemanno, Prof. G. Umani Ronchi, Avv. L. Frattari.
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L’altro modo di fare politica
n Roma, 27 marzo 2006 “Cuori Neri” Presentazione del libro di Luca Telese, alla presenza dell’autore, il 27 marzo 2006, presso l’Osservatorio Parlamentare. Intervengono: S. Solinas, B. Socillo, F. Perina. Introduzione di G. de Francisci.
n Roma, 4 aprile 2006 Cocktail - party per la presentazione dell’Osservatorio giovani L’incontro, presieduto dall’On. Adolfo Urso e dal Dott. Federico Eichberg, si tiene all’Osservatorio Parlamentare il 4 aprile 2006.
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6 aprile 2006 I giovani e la loro lunga permanenza nel nucleo d’origine Tema del talk show televisivo trasmesso in diretta sul canale Rai utile il 6 aprile 2006 dalle ore 10 alle ore 11 . Tra gli ospiti, interviene la Prof.ssa Natalia Barbato, presidente della Consulta Cattolica dell’Osservatorio Parlamentare.
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9 maggio 2006 Assemblea generale dell’Osservatorio giovani Il 9 maggio 2006, presso l’Osservatorio Parlamentare.
n Roma, 10 maggio 2006 Agricoltura: impresa o presidio ambientale Convegno organizzato il 10 maggio 2006 presso l’Osservatorio Parlamentare, con la collaborazione della Commissione agricoltura dell’Osservatorio. Intervengono: Dott. Sermonti, Prof. Volpi, Prof. Sequi, Prof. Ceccarelli, Dott. Pisanti, Avv. Sesti. Introduce i lavori il Dott. Federico Eichberg.
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19 maggio 2006 Incontro con l’On. Giorgio Lainati, membro della Camera dei deputati per il gruppo di Forza Italia. L’incontro si tiene il 19 maggio 2006 presso l’Osservatorio Parlamentare.
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n Roma, 23 maggio 2006 Drink di saluto Incontro conviviale organizzato il 23 maggio 2006 presso l’Appia Antica Club dal presidente dell’Osservatorio Parlamentare, Dott. Federico Eichberg, e dall’On. Sergio Marchi. Presenziano all’evento gli On.li A. Urso e G. Alemanno.
n Roma, 24 maggio 2006 Roma: problemi e proposte Incontro-dibattito organizzato il 24 maggio 2006 presso l’Osservatorio Parlamentare dall’Associazione culturale Noi e il nostro tempo. Presenzia il Dott. Federico Eichberg.
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25 maggio 2006 Famiglia e malattia mentale Tema del talk show televisivo trasmesso in diretta sul canale Rai utile il 25 maggio 2006 dalle ore 10 alle ore 11. Tra gli ospiti, interviene l’Avv. Laura Frattari, membro della Commissione giustizia dell’Osservatorio Parlamentare.
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31 maggio 2006 “Oltre lo Spirito del tempo” Presentazione del volume di Italo Inglese, alla presenza dell’autore, il 31 maggio 2006, presso l’Osservatorio Parlamentare. Partecipanti: Prof. G. Accame, Dott. A. di Lello, Dott. F. Torriero, Dott. G. Sanzotta. Moderatore: L. Lucarini.
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6 giugno 2006 Ripartire dal sì. Sì al referendum, sì alle riforme L’incontro si svolge il 6 giugno 2006 presso l’Osservatorio Parlamentare. Introduzione ai lavori: On. Marchi; coordinazione: Dott. Federico Eichberg; interventi: On.li Adornato, Maroni, Urso.
n Roma, 13 giugno 2006 La difesa delle Professioni italiane e il Referendum costituzionale L’incontro si tiene il 13 giugno 2006, presso l’Osservatorio Parlamentare. Introduce i lavori l’On. A. Urso. Intervengono gli On.li N. Lo Presti e M. Vietti e gli Avv.ti M. Grillo e V. Militi.
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L’altro modo di fare politica
n Roma, 15 giugno 2006 “Fatica sprecata” Presentazione del saggio di Enrico Sermonti, alla presenza dell’autore, il 15 giugno 2006 presso l’Osservatorio Parlamentare. L’evento è organizzato dalla Commissione agricoltura. Introduzione del Dott. F. Eichberg; presentazione del Prof. Volpi; interventi: Dott. C. Gambescio, Dott. E. Cipriano, Avv. R. Sermonti.
n Roma, 3 luglio 2006 Ripartire da Roma. Dal voto, idee per cambiare L’incontro si svolge il 3 luglio 2006 presso l’Osservatorio Parlamentare. Partecipano: N. Piepoli, E. Stajano, C. San Mauro, M. Sechi. Introduzione: F. Eichberg.
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6 luglio 2006 “La caduta dell’Impero Ittita e la Guerra di Troia. Omero nell’Egeo” Presentazione del libro di Ernesto Rolli, alla presenza dell’autore, il 6 luglio 2006 presso l’Osservatorio Parlamentare. Interviene la Dott.ssa R. Tozzo.
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11 luglio 2006 Ripartire da Roma. Le sfide delle libertà Incontro con F. M’Banga Bauna, G. M. Fara, C. Panbianchi, G. E. Valori, l’11 luglio 2006, presso l’Osservatorio Parlamentare. Intervengono l’On. A. Urso; introduce l’On. S. Marchi.
n Roma, 18 luglio 2006 Incontro-cocktail con i Parlamentari di Camera e Senato della Casa delle libertà L’incontro, presieduto dall’On. Urso, si svolge il 18 luglio 2006 presso l’Osservatorio Parlamentare.
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31 ottobre 2006 Eventi di Charta: “Campioni europei” Presentazione del n. 84 di Charta minuta, il 31 ottobre 2006, presso l’Osservatorio Parlamentare. Intervengono: Antonio Di Pietro, 180
2006
Franco Frattini, Enrico Cisnetto, Adolfo Urso. Coordinazione: Federico Eichberg; introduzione: Sergio Marchi.
n Padova, 10 novembre 2006 Finanziaria: una manovra contro il Nord? Convegno per la presentazione del n. 85 di Charta minuta, dal titolo “NordDestra”. L’ incontro è organizzato dall’Osservatorio Parlamentare di Padova, presso l’Hotel Holiday Inn della città il 10 novembre. Partecipano: Paolo Giaretta, Andrea Riello, Roberto Papetti, Adolfo Urso. Coordinazione: Maurizio Saia.
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13 novembre 2006 “Patria indivisa” Presentazione del n. 86 di Charta minuta, il 13 novembre 2006, presso l’Osservatorio Parlamentare. Intervengono: Sergio De Gregorio, Andrea Martelletti, Antonio Martino, Umberto Ranieri. Coordinazione: Federico Eichberg; introduzione: Sergio Marchi.
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21 novembre 2006 Dal buio degli anni Settanta al governo del Paese Confronto con Luigi Manconi e Adolfo Urso in occasione della presentazione dei libri di Mauro Mazza (I ragazzi di via Milano), e Claudio Velardi (L’anno che doveva cambiare l’Italia). L’incontro si tiene il 21 novembre 2006 presso l’Osservatorio Parlamentare. Coordina Luca Telese.
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di Rodolfo Ridolfi *
La fondazione Free, che ha messo in Rete i think tank di centrodestra Presieduta da Bruno Bernardi, la fondazione Free è orientata verso tematiche economiche e politiche. In origine era presieduta da Renato Brunetta, economista ed europarlamentare di Forza Italia, e da Franco Frattini, vicepresidente della Commissione europea e commissario per la giustizia. Una vera officina di idee culturali e popolari, ma soprattutto alternative alla sinistra, grazie alla sua attività editoriale messa a frutto con Libero, Il Giornale e Panorama, attraverso i “Manuali di conversazione politica” (per un totale di 30 pubblicazioni), essa opera in una rete di fondazioni, associazioni italiane e internazionali, elaborando analisi e previsioni sui trend economici italiani, europei e internazionali con un occhio particolare alla riforma istituzionale e dello stato sociale e pubblicando rapporti di analisi e previsione economica. Da un’idea di Brunetta, la fondazione ha realizzato nel 2007, inizialmente insieme a Farefuturo, il Portale della Libertà, archivio on line di tutte le associazioni e contenitore all’interno del quale è possibile rintracciare l’attività delle istituzioni governate dal centrodestra, dei movimenti giovanili, delle organizzazioni di categoria, dei partiti del centrodestra, dei Circoli della libertà, dei comitati civici. Il Portale della libertà, primo e unico nel suo genere, è sempre stato uno strumento agile e dinamico per mettere in Rete tutti i think tank dell’area di centrodestra: dalle fondazioni agli istituti di ricerca, dalle associazioni ai partiti, dai giornali e dalle riviste ai blog del Popolo delle libertà. Raccoglie oltre 150 siti di cultura, politica, economia e informazione giornalistica italiana e internazionale ed è dotato di un proprio motore di ricerca che consente la navigazione attraverso tutti i siti collegati. In questo modo la ricerca tematica viene non solo facilitata, ma anche valorizzata in termini comparativi. Il portale viene aggiornato attraverso la collaborazione degli utilizzatori, che segnalano i nuovi siti atti a formare una comunità culturale aggiornata e costantemente in evoluzione. Oggi è gestito unicamente da Free che attraverso la rete “amici di Free” sul territorio, organizza convegni, presentazione di libri, incontri tematici e seminari.
*Direttore responsabile di Free News online
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pubblicazioni 1996-2006
PUBBLICAZIONI
1996-2006
Atti e Quaderni. I documenti dei principali convegni, corsi e seminari pubblicati in una collana editoriale. Le tappe di un percorso cominciato nel novembre del 1996.
AT T I 1 - Progetto Fondazione
Roma, 5 - 7 febbraio 1997 Francesco D’Onofrio, Roberto Formigoni, Antonio Martino, Adolfo Urso, Gianni Baget Bozzo, Rocco Buttiglione, Pierferdinando Casini, Gianfranco Fini, Silvio Berlusconi.
2 - Tlc, una via per l’Europa. L’Autorità strumento di garanzia
Roma, 4 novembre 1996 Maurizio Decina, Gianluca Brancadoro, Beniamino Caravita di Toritto, Italo Minguzzi, Vincenzo Maria Vita, Adolfo Urso, Ernesto Pascale, Ernesto Stajano, Francesco Storace, Franco Debenedetti, Ilario Ferruccio Floresta, Luciano Cafagna, Francesco D’Onofrio.
3 - Il Polo per l’Europa. Progetto, speranze e futuro nel quarantennale dei Trattati di Roma
Roma, 19 marzo 1997 Francesco D’Onofrio, Riccardo Monaco, Pietro Pastorelli, Antonio Tizzano, Achille Chiappetti, Antonio Martino, Adolfo Urso, Roberto Formigoni.
4 - Lotta alla disoccupazione. 35 ore o flessibilità?
Roma, 20 novembre 1997 Gianfranco Fini, Antonio Martino, Diego Masi, Mario Segni, Adol183
L’altro modo di fare politica
fo Urso, Giuliano Cazzola, Camillo Ferraccioli, Mario Jacober, Adolfo Masetti, Alessandro Vecchietti.
5 - Ripartire dal Veneto. Quale federalismo per l’Italia?
Padova, 6 febbraio 1998 Renzo Belcaro, Sergio Berlato, Aldo Bottin, Paolo Dalla Vecchia, Paolo Danieli, Francesco D’Onofrio, Roberto Formigoni, Elio Franzin, Andrea Leoni, Ferruccio Macola, Renzo Marangon, Antonio Martino, Diego Masi, Vittoriano Mazzon, Bruno Mazzuccato, Giovanni Monastra, Elisa Pozza Tasca, Vincenzo Quagliato, Maurizio Saia, Paolo Scaravelli, Giorgio Simonetto, Adolfo Urso.
6 - Sicurezza del volo. Quale agenzia? Proposte tecniche di adeguamento alla normativa dell’Unione europea
Roma, 2 giugno 1998 Giuseppe Albertini, Renzo Arcari, Paolo Becchetti, Gianluca Brancadoro, Alessandro Cardi, Antonio Cavanna, Daniele De Judicibus, Renzo Dentesano, Bruno Franchi, Silvano Manera, Vittorio Parola, Alberico Pellacchia, Riccardo Peresempio, Riccardo Raimondi, Enrico Romoli, Umberto Ruzzier, Enzo Savarese, Carlo Scipinotti, Flavio Sordi, Giuseppe Surace, Mario Testa, Gianni Torre, Giovanni Tricomi, Adolfo Urso, Pietro Valente.
7 - Euro e non solo. 2° Meeting nazionale giovanile
Vallombrosa, 26 - 28 giugno 1998 Introduzione: Federico Eichberg, Sergio Marchi, Francesco Tufarelli. Interventi: Lucilla Pastorelli, Federico Eichberg, Marco Casella, Gianni Martino, Gianluca Carrus, Renata Valli, Pamela Lecci, Sergio Marchi, Andrea Di Teodoro, Giacomo Boscagli, Nicoletta Barbato, Basilio Catanoso, Padre Lorenzo, Francesco Tufarelli, Sergio Brienza, Adolfo Urso, Rocco Buttiglione, Stefania Fuscagni.
8 - Il riordino delle discipline delle libere professioni
Roma, 8 luglio 1998 Diego Masi, Gianluca Brancadoro, Lorenzo De Angelis, Stefano Bertollini, Nicola Buccico, Rita Roascio, Ezio Ercole, Aldo Pagni, Gabriella Perini, Maurizio Pirazzoli, Armando Zingales, Giulio Maceratini, Maria Grazia Siliquini, Antonio Mirone, Andrea Pastore, Francesco Bosi. 184
pubblicazioni 1996-2006
9 - Banche locali e piccole e medie imprese
Roma, 22 gennaio 1999 Giorgio Vitangeli, Gianluca Brancadoro, Vincenzo Desario, Claudio Schwarzenberg, Antonio D’Alì, Claudio Calza, Gennaro Moccia, Paolo Garonna, Franco Debenedetti, Franco Lattanzi, Giulio Codacci Pisanelli, Paolo Sassetti, Giorgio Carducci, Domenico Temperini, Adolfo Urso.
10 - La navigazione satellitare. Un’eurobussola per il futuro dei trasporti
Roma, 26 aprile 1999 Andrea Anesini, Augusto Angioletti, Mario Baccini, Fausto Capalbo, Catalano Sgrosso, Fausto Cereti, Cesare D’Amico, Luca Danese, Renzo Dentesano, Massimo Dolciami, Luigi Iodice, Antonio Iozzino, Paolo Mammola, Luciano Mancini, Pietro Maria Paolucci, Paolo Prudente, Alfredo Roma, Enrico Romoli, Enzo Savarese, Marco Sebastiani, Raimondo Soria, Ernesto Stajano, Franz Turchi, Giuseppe Viriglio.
11 - La metapolitica. 3° Meeting nazionale giovanile
Vallombrosa, 2 - 4 luglio 1999 Introduzione: Federico Eichberg, Marcello Marrocco. Interventi: Gianfranco Fini, Federico Eichberg, Francesca Pagliara, Alessandro Cipolla, Emanuela Altilia, Andrea Serlupi, Michele Guerriero, Gloria Monaco, Domenico Martino, Carlo Garzia, Andrea Di Teodoro, Francesco Tufarelli, Basilio Catanoso, Sandra Fei, Angelo Mellone, Rocco Buttiglione, Adolfo Urso.
12 - Le nuove frontiere delle Autorità
Roma, 18 ottobre 1999 Luigi Abete, Antonio Baldassarre, Giorgio Bernini, Gianluca Brancadoro, Bruno Franchi, Franco Frattini, Gino Giugni, Alessandro Luciano, Claudio Manganelli, Riccardo Migliori, Sergio Migliorini, Andrea Mondello, Angelo Piazza, Carlo Pisanti, Guido Mario Rey, Vincenzo Ricciuto, Adolfo Urso.
13 - Il Polo dell’Est. Come riunire le due metà d’Europa
Roma, 8 - 9 novembre 1999 Lech Walesa, Massimo Arlechino, Francesco D’Onofrio, Adolfo Urso, Domenico Fisichella, Livio Caputo, Gustavo Selva, Alberto Pa185
L’altro modo di fare politica
solini, Zanelli, Domenico Mennitti, Valeria Novodvorskaja, Vaclav Klaus, Tamas Major, Stefhan Tafrov, Lauri Vahtre, Jorda Boskov, Uwe Lehmann Brauns, Guntars Krasts, Feliksas Palubinskas, Nicolae Ionescu Galbeni, Sali Berisha, Pietro Grilli di Cortona, Paolo Guzzanti, Federico Eichberg, Marco Zacchera, Gent Strazimiri, Aliaksandr Straltsou, Stefano Massari, Giulio Maceratini, Umberto Ranieri, Nicole Thomas Mauro, Antonio Tajani, Mirko Tremaglia, Diego Masi, Alessandro Forlani, Antonio Martino, Virgilio Ilari, Fabrizio Luciolli, Frantisek Kroupa, Istvan Balsai, Cristiana Muscardini, Josefina Topalli, Thierry de La Perriere, Konstantin Borovoi, Stefan Sofijanski, Marco Follini, Mogens Camre, Liam Hyland, Gianfranco Fini.
14 - An e il Polo. Da anomalia italiana a modello europeo
Roma, 21 gennaio 2000 Domenico Fisichella, Adolfo Urso, Altero Matteoli, Riccardo Migliori, Giuseppe Basini, Ernesto Galli della Loggia, Gianni Baget Bozzo, Piero Ignazi, Domenico Mennitti, Marco Tarchi.
15 - La convergenza verso la societĂ digitale. Forum delle comunicazioni
Roma, 20 marzo 2000 Gianluca Brancadoro, Michele Lauria, Adolfo Urso, Enrico Bucci, Claudio Carnevale, Giampiero Coco, Antonio Bernardi, Manlio Contento, Giorgio Di Stefano, Giampiero Gamaleri, Emmanuel Gout, Alessandro Luciano, Pierluigi Magnaschi, Claudio Manganelli, Antonio Marano, Antonio Marzano, Gilberto Nava, Stefano Selli, Ernesto Stajano, Vittorio Zambardino.
16 - La comunicazione politica
Roma, 5 ottobre - 16 dicembre 1999 Corso di formazione in 21 lezioni. Domenico Mennitti, Adolfo Urso, Gino Agnese, Angelo Gallippi, Mauro Mazza, Vera Slepoj, Sabino Acquaviva, Altero Matteoli, Claudio Scajola, Marco Follini, Maurizio Belpietro, Giuseppe Leone, Carlo Sartori, Gianni Massaro, Massimo Rossi, Giovanni Negri, Gian Maria Fara, Pialuisa Bianco, Luca Barbareschi, Gianni Masotti, Nicola Piepoli, Massimo Arlechino, Pietrangelo Buttafuoco, Maurizio Costanzo, Marco Taradash, Bruno Vespa, Gianfranco Fini, Gianfranco Funari, Vittorio Sgarbi.
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pubblicazioni 1996-2006
17 - La nuova frontiera. I rapporti economici tra Italia e Paesi dell’Est
Bologna, 27 - 29 ottobre 2000 Romano Prodi, Silvio Berlusconi, Gianfranco Fini, Pierferdinando Casini, Rocco Buttiglione, Adolfo Urso, Domenico Fisichella, Francesco D’Onofrio, Emanuela Altilia, Francesco Amante, Massimo Arlechino, Ernesto Auci, Mario Baldassarri, Stefano Balsamo, Giuseppe Basini, Francesco Bellotti, Pierluigi Bersani, Filippo Berselli, Sergio Billè, Augusto Bocchini, Gianluca Brancadoro, Renato Brunetta, Cristina Busi, Giancarlo Cerutti, Roberto Colaninno, Giovanni Collino, Manlio Contento, Rosaria Corso, Catello Cosenza, Mario Cospito, Paolo Cuccia, Vincenzo De Bustis, Flavio Del Bono, Giustina Destro, Giovanni di Stasi, Federico Eichberg, Raffaele Fitto, Roberto Formigoni, Daniele Franz, Alain Friedman, Giancarlo Galan, Sandro Gozi, Giorgio Guazzaloca, Guidalberto Guidi, Giancarlo Lanna, Alberto Paolo Lembo, Marco Leonelli, Enrico Letta, Alessandro Lucani, Giulio Maceratini, Luciano Magnalbò, Ruggero Manciati, Emma Marcegaglia, Luigi Mirino, Roberto Maroni, Italo Marri, Marcello Marrocco, Antonio Martino, Diego Masi, Stefano Massari, Altero Matteoli, Mauro Mazza, Domenico Menniti, Riccardo Migliori, Stefano Morselli, Cristiana Moscardini, Silvia Noè, Fabrizio Onida, Giovanni Pace, Mario Palombo, Angelo Panebianco, Piero Pellicini, Giuseppe Pennisi, Maurizio Pica, Massimo Ponzellini, Alessandro Profumo, Umberto Ranieri, Enzo Raisi, Eugenio Riccio, Sergio Romano, Fabio Roversi Monaco, Fabrizio Saccomanni, Maurizio Saia, Gustavo Selva, Dino Sorgonà, Pasquale Squitieri, Bruno Tagliaferri, Antonio Tajani, Giorgio Tellini, Luisi Todini, Nicola Tognana, Enzo Trantino, Giulio Tremonti, Lanfranco Turci, Adriano Turrini, Giancarlo Elia Valori, Ornello Vitali, Giorgio Vitangeli, Marco Zacchera, Peter Jotev, Siim Kallas, Aivars Kalvitis, Algimantas Rimkunas, Teresa Malecka, Hana Sevcikova, Peter Brno, Ioan Roman, Gyorg y Matolcsy, Anton Grabelisek, Jadro Prlic, Alush Gashi, Valentina Pastolache, Leontiv Cuci, Boris Hudyma, Miroslav Ivanisevic.
18 - Israele. Il nuovo governo, il processo di pace
Roma, 14 febbraio 2001 Adolfo Urso, Massimo Arlechino, Oreste Bisazza Terracini, Rabbino Chaim Klein, Giovanni Marchesi, Nemer Hammad, Over Bavli.
19 - Il teatro pubblico: l’arte della commedia
Roma, 26 febbraio 2001 Adolfo Urso, Claudio Maria Pascoli, Massimo Arlechino, Gennaro 187
L’altro modo di fare politica
Malgieri, Luca De Fusco, Francesco D’Onofrio, Gilberto Casciani, Massimo Pedroni, Guglielmo Rositani, Franco Asciutti, Gabriella Carlucci.
20 - Dalla Convenzione alla Costituzione. Incontro con il Ministro
Roma, 23 gennaio 2002 Rocco Buttiglione, Achille Chiappetti, Enrico Letta, Roberto Santaniello, Giacomo Stucchi.
21 - Lo scontro delle civiltà? Quale scenario geopolitico del pianeta. 5 febbraio 1997- 5 febbraio 2002. 5 anni di sfide
Roma, 5 febbraio 2002 Sabino Acquaviva, Giuliano Amato, Gianluca Brancadoro, Omar Camilletti, Francesco D’Onofrio, Gianni De Michelis, Guidalberto Guidi, Virgilio Ilari, Vittorio Mathieu, Mauro Mazza, Riccardo Migliori, Arij Roest Crollius, Adolfo Urso.
22 - Analisi sul semestre europeo
Roma, 16 dicembre 2003 Tavola rotonda di bilancio sull’andamento e i risultati della Presidenza italiana del semestre europeo. Hanno partecipato: Antonio Polito, Maurizio Pica, Marco Zacchera.
23 - Nucleare: quale futuro nella politica energetica italiana
Roma, 17 giugno 2005 Enrico Cisnetto, Maurizio Cumo, Federico Eichberg, Paolo Fornaciari, Carlo Jean, Corrado Kropp, Giovanni Lelli, Enrico Letta, Carlo Lombardi, Enrico Mainardi, Agostino Mathis, Luigi Novello, Angelo Papa, Giuseppe Pennini, Maurizio Samuelli, Maurizio Sarcinelli, Bruno Tabacci, Adolfo Urso.
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pubblicazioni 1996-2006
QUADERNI 1 - Le nuove frontiere della brevettabilità. Computer e nuove tecnologie
Roma, 2005 Federico Eichberg (Una sfida per le imprese), Federico Etro (Brevetti, innovazione e crescita), Guido Scorza (Storia e funzione del brevetto per invenzioni industriali), Roberto Lisot (E’ una questione di coerenza a sostegno dell’innovazione), Sergio Bianchi (La brevettibilità dell’innovazione quale strumento di mobilitazione dei fondi per la ricerca). Allegati: Iter della proposta di Direttiva sulla brevettibilità del software. Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alla brevettibilità delle invenzioni attuate per mezzo di elaboratori elettronici.
2 - “Bisogni”. Idee, progetti, speranze: la seconda fase delle riforme
Roma, 2005 Annalisa Panio (La parola d’ordine è innovazione), Gaetano Lauro Grotto (Politica sociale: nuove forme di “partenariati civili”), Antonio Margiotta (Riflessioni sul Project Financing), Nevio Mastragostino (Riforma dell’art. 18 della legge 300/1970), Claudio Veroli (Influenza aviaria: pericolo per l’Italia), Bruno Tiozzo (Politica internazionale: un ruolo da protagonista per l’Italia e l’Europa), Walter Da Riz (Abbiamo bisogno del nucleare), Angelo Novellino (Riforma fiscale: ricominciare dalla famiglia), Antonio Picci (Proposte per una politica della sicurezza), Aldo Simoncini (Quelle professioni “in gabbia”).
3 - “Gli aiuti italiani ai Pvs”. La revisione della legge 49
Roma, 2005 Enrico Sermonti, Marcello Vichi, Roberto Volpi, Carlo Di Tullio, Antonio Valerio De Michele, Federico Grazioli. Allegati: Proposte per la riformulazione della disciplina (Parte prima, Parte seconda, Conclusioni di Giancarlo Cenci e Francesco Saverio Sesti, Mozione).
VOLUMI Adolfo Urso, Fare Italia nel mondo, 2005.
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L’altro modo di fare politica
FORMAZIONE
1996-2006
I corsi del Pantheon Una scuola di formazione per la nuova classe dirigente, nella logica della democrazia bipolare. Il primo corso si svolge nel 1994 su iniziativa del Centro Studi Pantheon, da allora si tengono ogni anno corsi di cultura politica generale e sui temi della globalizzazione e della comunicazione, con visite di studio nelle sedi istituzionali italiane ed europee.
1994 - Corso di storia, diritto, economia 24 lezioni presso il Centro Studi Pantheon in Via Adriana 5 Roma. Durata 2 mesi: dal 24 ottobre al 19 dicembre 1994. Docenti: Francesco Caroleo Grimaldi, Gianni Pinto, Roberto De Mattei, Domenico De Napoli, Vittorio dè Castiglioni, Nazareno Mollicone, Marco Giglio Invernizzi, Ettore de Marzio, Domenico Caccamo, Claudio Schwarzenberg, Nicola La Marca, Raffaele Ferrara.
1995 - Corso di storia, diritto, economia 27 lezioni nella sede del Centro Studi Pantheon in Via Cesare Fracassini 27 Roma. Durata 3 mesi: dal 28 febbraio 1995 al 30 maggio 1995. Docenti: Francesco Caroleo Grimaldi, Domenico Caccamo, Luigi Gagliardi, Vittorio dè Castiglioni, Enzo Erra, Franco Cangini, Adolfo Urso, Domenico Fisichella, Roberto De Mattei, Gennaro Malgieri, Franco Cardini, Nicola Piepoli, Fabrizio De Jorio, Pietrangelo Buttafuoco, Krancic, Gaetano Rasi, Fabrizio Testa, Ettore de Marzio, Luigi Ramponi, Maurizio Gasparri, Ignazio La Russa, Michele Marino, Gustavo Selva, Raffaele Ferrara, Severino Antinori, Paolo Valori, Enzo Trantino, Roberto Menia. 1996 - Corso di storia, politica, comunicazione 40 lezioni nella sede del Centro Studi Pantheon in Via Cesare Fracassini 27 Roma. 190
formazione 1996-2006
Durata 4 mesi: dal 27 ottobre 1995 al 23 febbraio 1996. Docenti: Paolo Togni, Michele Marino, Silvano Moffa, Romolo Arena, Giovanni Pinto, Marina Monassi, Marongiu Bonaiuti, Roberto De Mattei, Enzo Erra, Massimo De Leonardis, Domenico Caccamo, Giulio Maceratini, Francesco Caroleo Grimaldi, Sebastiano Neri, Maurizio Gasparri, Giovanni Merlo, Pialuisa Bianco, Gennaro Malgieri, Roberto Gervaso, Gianni Baget Bozzo, Tiziana Parenti, Fausto Gianfranceschi, Saverio Vertone, Antonio Martino, Franco Cardini, Tonaldo Serra.
1997 - Corso di storia, politica, pubblica amministrazione, economia, diritto, scienza, informazione 43 lezioni nella sede del Centro Studi Pantheon in Via Cesare Fracassini 27 Roma. Durata 6 mesi: dal 29 ottobre 1996 al 18 aprile 1997. Docenti: Viglione, Roberto De Mattei, Luigi Gagliardi, Fausto Gianfranceschi, Enzo Erra, Marco Giglio Invernizzi, Adolfo Urso, Giano Accame, Gianni Baget Bozzo, Riccardo Pedrizzi, Giorgio Rebuffa, Domenico Nania, Jas Gawronski, Silvano Moffa, Riccardo Migliori, Irene Pivetti, Franco Frattini, Dario Lucchino, Gianni Boncompagni, Gianni Pinto, Antonio Marzano, Ornello Vitali, Furio Bosello, Antonio Arena, Barnabè, P. Borghini, Mauro Nobilia, Casaccio, Nello Neri, Gianluigi Lallini, Alfredo Mantovano, Giulio Maceratini, Vittorio Pallottino, Abel, Pierluigi Mennitti, Pialuisa Bianco, Paolo Liguori, Gianfranco Funari.
1998 - Corso di storia, filosofia, letteratura, economia, istituzioni 36 lezioni nella sede del Centro Studi Pantheon in Via Cesare Fracassini 27 Roma. Durata 4 mesi: dal 14 gennaio 1998 al 22 maggio 1998. Docenti: Paolo Possenti, Giuseppe Parlato, Luigi Gagliardi, Gianvittorio Pallottino, Paolo Pisan˜, Francesco Caroleo Grimaldi, Lucio Toth, Oddone Talpo, Edgardo Sogno, Enzo Erra, Gianni Baget Bozzo, Gennaro Malgieri, Enrico Nistri, Mario Bernardi Guardi, Giulio Maceratini, Giuseppe Pennisi, Ornello Vitali, Adolfo Urso, Francesco Tufarelli, Giovanni Pinto, Riccardo Migliori, Domenico Nania, Mario Segni, Alfredo Mantovano, Domenico Fisichella, Stefano Santori, Gino Agnese, Maurizio Gasparri, Marco Zacchera, Emanuele Emmanuele, Livio Caputo, Adriana Poli Bortone, Riccardo Pedrizzi, Enzo Trantino. 191
L’altro modo di fare politica
1999 - Corso di formazione per quadri dirigenti 27 lezioni nella sede dell’Osservatorio Parlamentare in Via del Seminario 113 Roma. Durata 3 mesi: 19 gennaio 1999 al 22 aprile 1999. Docenti: Marzio Tremaglia, Francesco Caroleo Grimaldi, Adolfo Urso, Giuseppe Basini, Marco Respinti, Ferdinando Adornato, Giano Accame, Altero Matteoli, Giampiero Antonioli, Pierluigi Borghini, Manlio Contento, Pietro Armani, Emanuele Emmanuele, Elio Vito, Maurizio Gasparri, Marco Zacchera, Alessandro Luciano, Francesco Tufarelli, Greg La Gana, Luigi Vittorio Ferraris, Giulio Tremonti, Riccardo Migliori, Gino Agnese, Angelo Gallippi, Giuseppe Pennisi, Mauro Mazza, Domenico Fisichella, Antonio Baldassarre, Giuseppe Mammarella, Renato Brunetta, Giampiero Gamaleri, Antonio Ferraris, Marco Follini, Franco Frattini, Jas Gawronski, Giulio Maceratini, Marco Cellai, Ignazio La Russa, Altero Matteoli, Alfredo Mantovano, Adolfo Urso. Il corso è stato supportato da un viaggio a Strasburgo e da una visita alla Camera dei Deputati.
1999 - Corso di formazione sulla comunicazione politica 21 lezioni nella sede dell’Osservatorio Parlamentare in Via del Seminario 113 Roma. Durata 2 mesi: dal 5 ottobre 1999 al 16 dicembre 1999. Docenti: Domenico Mennitti, Adolfo Urso, Gino Agnese, Angelo Gallippi, Mauro Mazza, Vera Slepoj, Sabino Acquaviva, Altero Matteoli, Claudio Scajola, Marco Follini, Maurizio Belpietro, Beppe Leone, Carlo Sartori, Gianni Massaro, Massimo Rossi, Giovanni Negri, Gian Maria Fara, Pialuisa Bianco, Luca Barbareschi, Gianni Masotti, Nicola Piepoli, Massimo Arlechino, Pietrangelo Buttafuoco, Maurizio Costanzo, Bruno Vespa, Gianfranco Fini, Gianfranco Funari, Vittorio Sgarbi.
2000 - Corso di studio su identità e progetti del centrodestra in Europa 13 lezioni nella sede dell’Osservatorio Parlamentare in Via del Seminario 113 Roma. Durata 2 mesi: dal 27 aprile al 13 giugno 2000. Con viaggio di studio a Strasburgo. Docenti: Adolfo Urso, Pierferdinando Casini, Rocco Buttiglione, Manlio Contento, Enzo Trantino, Cristiana Muscardini, Charles Pasqua, Mogens Camre, Javier PomŽs Ruiz, Gerard Collins, Em192
formazione 1996-2006
ma Bonino, Franco Cardini, Ernesto Galli della Loggia, Benedetto Della Vedova, Antonio Martino, Enrico La Loggia, Fabrizio Luciolli.
2000 - Corso di formazione per consulenti politici e assistenti nelle assemblee legislative 19 lezioni nella sede dell’Osservatorio Parlamentare in Via del Seminario 113 Roma. Durata 3 mesi: dal 9 novembre 2000 al 20 febbraio 2001. Docenti: Adolfo Urso, Domenico Fisichella, Enrico La Loggia, Paolo Armaroli, Fabio Garella, Mario Tassone, Giuliano Urbani, Antonio Baldassarre, Carlo D’Orta, Franco Frattini, Manlio Contento, Francesco D’Onofrio, Elio Vito, Attilio Scarcella, Claudio Barbaro, Carlo De Marchi, Altero Matteoli, Paolo Ricciotti, Marco Zacchera, Cirino Pomicino, Luca Volontè, Paolo Napolitano, Carlo Giovanardi, Massimo Arlechino, Mauro Mazza, Giovanni Collino, Giulio Savelli.
2001 - Corso di formazione sulla pubblica amministrazione e il nuovo governo: progetti, strumenti ed obiettivi 12 lezioni nella sede dell’Osservatorio Parlamentare in Via del Seminario 113 Roma. Durata 1 mese: dal 5 marzo al 9 aprile 2001. Docenti: Pierferdinando Casini, Adolfo Urso, Roberto Castelli, Franco Frattini, Gustavo Selva, Riccardo Migliori, Carlo Pace, Marco Follini, Alfredo Biondi, Antonio Baldassarre, Valentina Aprea, Silvano Moffa, Giuseppe Pennisi, Nevio Mastragostino.
2001/2002 - Corso di formazione sulla comunicazione politica Da novembre 2001 a febbraio 2002, il corso è suddiviso in cinque aree di studio: comunicare in politica; i media; le nuove strategie; le istituzioni; la legislazione e gli organi di controllo. Docenti: Franco Frattini, Adolfo Urso, Pierluigi Battista, Antonio Palmieri, Giuseppe Leone, Francesco Verderami, Mauro Mazza, Angela Buttiglione, Bruno Vespa, Massimo Bordin, Giorgio Albertazzi, Emilio Carelli, Alberto Giorgetti, Angelo Sanza, Massimo Rossi, Enzo Trantino, Andrea Ronchi, Massimo Magliaro, Giorgio Lainati, Gian Maria Fara, Filippo Pepe, Luciano Ghelfi, Valeria Scattoni, Stanislao Argenti, Valerio Bellini, Maurizio Gasparri, Claudio Petruccioli, Enzo Cheli. 193
L’altro modo di fare politica
2002 - Corso di formazione sugli assetti geopolitici e i nuovi equilibri mondiali Da aprile a giugno, 16 lezioni suddivise in queste aree di studio: lo scenario internazionale. “I teatri”; le organizzazioni. “Gli Attori”. Docenti: Adolfo Urso, Roberto De Mattei, Patrizia Paoletti Tangheroni, Card. Sergio Sebastiani, Lucio Caracciolo, Marco Zacchera, Gianni De Michelis, Alain Friedman, Katia Miranda Salemi, Boris Biancheri, Giuseppe Pennisi, Fabrizio Luciolli, Maria Pia Garavaglia.
2002/2003 - Corso di formazione su: “Governare il territorio. Le autonomie regionali e locali” Da novembre a marzo, il corso è suddiviso in quattro aree di studio: le Regioni, le Province, i Comuni, le Città metropolitane. Docenti: Paolo Agostinacchio, Marco Baldino, Filadelfio Basile, Beniamino Caravita Di Toritto, Achille Chiappetti, Giorgio Ciardi, Salvatore Cirignotta, Antonio D’Alì, Alberto Giorgetti, Beatrice Lorenzin, Riccardo Migliori, Silvano Moffa, Enzo Raisi, Maurizio Saia. 2003/2004 - Master in Management della Comunicazione politica e Relazioni istituzionali Il corso si svolge nella sede dell’Osservatorio Parlamentare in collaborazione con Running, in Via del Seminario 113, Roma. Durata 3 mesi: dal 1° dicembre 2003 all’8 marzo 2004, per un totale di 70 ore, di cui 60 in aula, 10 di esercitazioni e approfondimenti tematici. Docenti: Achille Chiappetti, Massimo De Meo, Giada Bevacqua, Giuseppe Pennisi, Carlo Vizzini, Paolo Menta, Daniele Franz, Sabino Acquaviva, Pierluigi Battista, Alessandro Buttaroni, Stefano Colarieti, Giampiero Antonioli, Irene Bertucci, Claudio Velardi, Roberto Rao, Raffaella Di Sipio, Gianni Pontecorvo, Giuseppe Mazzei, Carlo Gelosi.
Seminario di Vallombrosa/Gargonza/Farfa Meeting nazionale che si tiene ogni anno all’inizio dell’estate presso l’Abazia di Vallombrosa, vi partecipano circa duecento giovani del centrodestra. Nel 2003 il meeting si svolge nel Castello di Gargonza, in provincia di Arezzo. Da ottobre 2004, i meeting si tengono presso l’Abbazia di Farfa. I lavori preparatori 194
formazione 1996-2006
si svolgono nell’arco dell’anno nella sede di via del Seminario, con sedute di Commissioni, corsi e viaggi di studio, elaborazione dei documenti.
1997, 27 - 29 giugno: Manifesto delle giovani generazioni 1° Meeting nazionale giovanile. Tre giorni di lavoro e di confronto, con la presenza di intellettuali e politici, con la stesura di un Manifesto in sedici punti sui principi e i programmi che sono alla base dei movimenti giovanili del centrodestra italiano. Una riflessione sul ruolo e la dignità della persona umana, in un rapporto inscindibile fra tradizione e modernità, comunità e federalismo, libertà e giustizia sociale. Tra i relatori: Federico Eichberg, Francesco Tufarelli, Andrea Di Teodoro, Lucilla Pastorelli, Gianni Martino, Rocco Buttiglione, Francesco D’Onofrio, Gianni Baget Bozzo, Franco Cardini, Adolfo Urso.
1998, 26 - 28 giugno: Euro e non solo 2° Meeting nazionale giovanile. Le coordinate di un grande movimento giovanile che sappia cogliere le sfide della globalizzazione per lanciare un progetto di modernizzazione. Cinque documenti conclusivi elaborati dalle commissioni sulle tematiche della flessibilità: nel sistema della formazione, nel credito, nel lavoro, nella previdenza e nelle politiche per la famiglia. Un messaggio generazionale per ridare cultura all’agire politico. Tra i relatori: Federico Eichberg, Marco Casella, Pamela Lecci, Gianluca Carrus, Renata Valli, Gianni Martino, Francesco Tufarelli, Nicoletta Barbato, Andrea Di Teodoro, Sergio Brienza, Stefania Fuscagni, Basilio Catanoso, Sua Eccellenza Padre Lorenzo, Rocco Buttiglione, Adolfo Urso. 1999, 2 - 4 luglio: La metapolitica 3° Meeting nazionale giovanile. I temi della metapolitica sviluppati intorno a cinque tematiche fondamentali: i soggetti istituzionali, l’associazionismo, i media, il mondo giovanile, ricreativo, artistico e della cultura. Un’analisi approfondita di cinquant’anni di egemonia della sinistra e gli strumenti per contrastarla e contestarla. Tra i relatori: Federico Eichberg, Francesca Pagliara, Alessandro Cipolla, Emanuela Altilia, Andrea Serlupi, Michele Guerriero, Gloria Monaco, Domenico Martino, Carlo Garzia, Andrea Di Teodoro, Francesco Tufarelli, Basilio Catanoso, Sandra Fei, Angelo Mellone, Rocco Buttiglione, Adolfo Urso. 195
L’altro modo di fare politica
2000, 30 giugno e 1 - 2 luglio: Eurolandia 2050 4° Meeting nazionale giovanile. Oltre duecento giovani dei movimenti giovanili di centrodestra e una rappresentanza dei movimenti europei aderenti alla European Young Conservatives partecipano al quarto Seminario di Vallombrosa che si svolge nell’Abbazia vicino a Firenze il 30 giugno e 1 - 2 luglio. Tre le commissioni di studio: “La cultura nel territorio planetario di internet: valori, idee e progetti in rete”; “Il ruolo dello Stato tra eurocentrismo, identità e autonomie”; “Le fondazioni e gli istituti di cultura: soggetti scientifici ispiratori della politica”. Tra i relatori: Emanuela Altilia, Federico Eichberg, Andrea Serlupi, Pierpaolo Bucalo, Lucrezia Titi, Fabio Reali, Claudia Castellani, Simone Torello, Irene Schiralli, Basilio Catanoso, Paolo Grimoldi, Francesco Tufarelli, Gianni Martino, Stefano Massari, Eli Cohen, Gent Strazimiri, Sigmundur Sigurgeirsson, Roberto Formigoni, Adolfo Urso, Diego Masi, Gustavo Selva.
2001, 5 - 7 luglio: 5 anni per le nuove frontiere - I giovani di centrodestra per un’Italia da innovare e un’Europa da allargare 5° Meeting nazionale giovanile. L’appuntamento, sul modello delle “Università d’estate”, approfondisce i grandi temi che attendono l’Europa all’inizio del terzo millennio e si articola in tre sessioni: : Frontiere generazionali (Formazione e Occupazione); Frontiere tecnologiche (L’Italia della modernizzazione); Frontiere geografiche (I nuovi confini d’Europa). Tra i relatori: Rocco Buttiglione, Altero Matteoli, Lucio Stanca, Adolfo Urso, Giancarlo Innocenzi, Alain Friedman, Emanuela Altilia, Davide D’Antoni, Francesco D’Onofrio, Federico Eichberg, Aventino Frau, Alberto Giorgetti, Gianni Masotti, Giuseppe Pennisi, Fabio Roversi Monaco, Massimo Serena, Francesco Tufarelli, Ornello Vitali.
2002, 5 - 7 luglio: Il nuovo Continente. Dalla Russia al Mediterraneo, l’Europa che sarà Il sesto appuntamento annuale del seminario di Vallombrosa si sofferma sulle prospettive geopolitiche dell’Europa in rapporto all’accordo siglato il 28 maggio 2002 tra la Russia e la Nato. Patrocinato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento per le Politiche Comunitarie, dal ministero degli Affari Esteri e dal ministero per i Beni e le Attività Culturali, il seminario si è suddiviso in tre sessioni di studio: “La Convenzione per la Costituzione: la grande sfida europea”; “Nato-Russia 2002: 196
formazione 1996-2006
equilibri geopolitici e rapporti transatlantici. Quale collocazione per l’Unione europea?”; “La cooperazione euromediterranea: il futuro dopo Barcellona”. A conclusione dei lavori, una tavola rotonda su “La frontiera meridionale d’Europa: rilanciare il dialogo interculturale”. Tra i relatori: Rocco Buttiglione, Adolfo Urso, Francesco Speroni, Massimo Ponzellini, Salvatore Cicu, Grazia Sestini, Franco Cardini, Giancarlo Aragona, Carlo Jean, Pedrag Matvejevic, Alberto Ribera, Giuseppe Sacco, Vitalino Gemelli, Fabrizio Luciolli, Emanuela Altilia, Federico Eichberg, Valerio Giardinelli, Michele Guerriero, Marcello Marrocco, Francesco Tufarelli.
2003, 13 - 15 giugno: Il semestre italiano di presidenza dell’Ue. Dalla Convenzione europea alla Conferenza intergovernativa Il settimo appuntamento annuale del seminario giovanile ha svolgimento per la prima volta nello storico castello di Gargonza, in provincia di Arezzo. Dedicato al semestre di presidenza europea dell’Italia, la tre giorni è stata patrocinata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal ministero per le Politiche Comunitarie, dal ministero per i Beni e le Attività Culturali e dal ministero delle Attività Produttive, e si è divisa in tre sessioni di studio: “La Costituzione della Grande Europa: obiettivi e competenze per l’Unione dei cittadini”; “Competitività del Sistema-Europa: il rilancio dell’economia e della coesione sociale attraverso la Strategia di Lisbona” ; “Ricostruire il partnerariato transatlantico: la sfida europea per la pace e la sicurezza nel mondo”. Tra i relatori: Rocco Buttiglione, Achille Chiappetti, Francesco D’Onofrio, Pietro Grilli di Cortona, Altero Matteoli, Giuseppe Pennisi, Gustavo Selva, Grazia Sestini, Valdo Spini, Lucio Stanca, Adolfo Urso, Marco Zacchera.
2004, 1 - 3 ottobre: Chi decide? Dall’Italia dei veti all’Italia delle responsabilità L’ottavo meeting annuale, dedicato agli approfondimenti politicoculturali, si svolge presso l’Abbazia di Farfa. Il tema scelto costituisce un’occasione di riflessione circa le linee politiche che il governo italiano ha deciso di adottare. Il seminario, articolato in commissioni di studio e diverse sessioni tematiche di lavoro affidate a relatori di notevole spessore culturale, politico ed istituzionale, ha tra i relatori: Adolfo Urso, Gianni Alemanno, Francesco Storace. 197
L’altro modo di fare politica
2005, 7 - 9 ottobre: Bi-sogni. Idee, progetti, speranze: la seconda fase delle riforme Con questo seminario, l’Osservatorio Parlamentare in collaborazione con Charta minuta, vuole contribuire ad avviare la “fase II” del processo di rilancio dell’Italia, sulla scia dello spirito riformista e modernizzatore, arricchito dalla consapevolezza di chi ha misurato le difficoltà dell’eredità storica del Sistema-Italia in cinque anni di governo caratterizzati da molte emergenze. Redigendo proposte concrete per i fora legislativi attraverso le competenti commissioni parlamentari e formando una giovane generazione alle tematiche politico-parlamentari e culturali in senso ampio, riflettendo e proponendo un ruolo da protagonista per l’Italia in Europa e per l’Unione europea nella sfida globale. Partecipano: Adolfo Urso, Federico Eichberg, Alessandro Miceli, Riccardo Pedrizzi, Fabio Fatuzzo, Enzo Raisi, Silvano Moffa, Marcello Taglialatela, Gustavo Selva, Antonino Lo Presti, Andrea Ronchi, Pasquale Viespoli, Francesco D’Onofrio.
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2007 Charta minuta
I numeri di Charta minuta Numero 1 – Ottobre 1997 – La guerra tra generazioni Numero 2 – Novembre 1997 – Che fare? Disfare o rifare il Polo? Numero 3 – Gennaio 1998 – Polo Nord Numero 4 – Febbraio 1998 – La folla e la destra Numero 5 – Marzo 1998 – Il Villaggio tribale Numero 6 – Aprile 1998 – Amerika. Ammerica Numero 7 – Maggio 1998 – Il partito della Middle Class Numero 8 – Giugno 1998 – L’èlite che sarà Numero 9 – Luglio 1998 – Aznar, Aznar Numero 10 – Settembre 1998 – Wojtyla, grande Wojtyla Numero 11 – Ottobre 1998 – Trasformismo Numero 12 – Novembre 1998 – Sindacato patrigno Numero 13 – Gennaio 1999 – Africa, frontiera del mondo Numero 14 – Febbraio 1999 – Le due Italie Numero 15 – Marzo 1999 – Nato per tutti Numero 16 – Aprile 1999 – Mediterraneo Numero 17 – Maggio/Giugno 1999 – Mai più democristiani Numero 18 – Luglio/Agosto 1999 – L’Autunno freddo Numero 19 – Settembre 1999 – L’asse delle riforme Numero 20 – Ottobre 1999 – La destra storica Numero 21 – Novembre 1999 – Poteri forti. Poteri deboli Numero 22 – Dicembre 1999 – Il Polo dell’Est Numero 23 – Gennaio 2000 – Ancora Numero 24 – Febbraio 2000 – Politica in Fondazione Numero 25 – Marzo 2000 – Le due Patrie Numero 26 – Aprile 2000 – www.lavoro.it Numero 27 – Maggio 2000 – L’Italia delle Signorie 201
L’altro modo di fare politica
Numero 28 – Giugno/Luglio 2000 – Annuario 2000 Numero 29 – Agosto/Settembre 2000 – L’Ulivo senza frutti Numero 30 – Ottobre 2000 – Eurolandia 2050 Numero 31 – Novembre/Dicembre 2000 – La Nuova frontiera Numero 32 – Gennaio 2001 – Israele Numero 33 – Febbraio 2001 – Governare da destra Numero 34 – Marzo 2001 – L’autostrada telematica Numero 35 – Aprile 2001 – Europa in fondazione Numero 36 – Maggio 2001 – Le tigri europee Numero 37 – Giugno/Luglio 2001 – La minoranza sinistrata Numero 38 – Agosto/Settembre 2001 – Annuario 2001 Numero 39 – Ottobre 2001 – EuroEvo Numero 40 – Novembre 2001 – New global Numero 41 – Dicembre 2001 – Generazione Europa Numero 42 – Gennaio 2002 – Diario 2002 Numero 43 – Febbraio/Marzo 2002 – Andare lontano Numero 44 – Aprile 2002 – Vent’anni, un progetto Numero 45 – Maggio 2002 – Russia, dove vai? Numero 46 – Giugno 2002 – Inchiesta sulla destra Numero 47 – Luglio/Agosto 2002 – Annuario 2002 Numero 48 – Settembre 2002 – Piccole imprese, piccola Italia Numero 49 – Ottobre 2002 – Shalom, Palestina Numero 50 – Novembre 2002 – I nostri magnifici 50 Numero 51 – Dicembre 2002 – La rivoluzione del bello Numero 52 – Gennaio 2003 – L’anno delle riforme Numero 53 – Febbraio 2003 – Scrivete e moltiplicatevi Numero 54 – Marzo 2003 – Indietro a sinistra Numero 55 – Aprile/Maggio 2003 – Fratelli d’Europa Numero 56 – Giugno 2003 – Ritorno a destra 202
2007 Charta minuta
Numero 57 – Luglio/Agosto 2003 – Annuario 2003 Numero 58 – Settembre 2003 – An, atto secondo Numero 59 – Ottobre 2003 – Sulle rotte del Sud Numero 60 – Novembre 2003 – La verità sul Dragone Numero 61 – Dicembre 2003/Gennaio 2004 – La lunga marcia di An Numero 62 – Febbraio 2004 – Spazio, la nuova frontiera Numero 63 – Marzo 2004 – C’è bisogno di Nord-est Numero 64 – Aprile/Maggio 2004 – Le nuove Tigri Numero 65 – Giugno 2004 – Imprese: etico è bello Numero 66 – Luglio/Agosto 2004 – Annuario 2004 Numero 67 – Settembre 2004 – Democrazia. Chi decide? Numero 68 – Novembre 2004 – De America Numero 69 – Dicembre 2004 – La menzogna Verde Numero 70 – Gennaio 2005 – An, 10 idee per i prossimi 10 anni Numero 71 – Febbraio 2005 – Cdl. Punto e a capo Numero 72 – Aprile 2005 – Ritorno al nucleare Numero 73 – Maggio 2005 – L’autonomia è a destra Numero 74/75 – Agosto/Settembre 2005 – Cdl tra sogni e bisogni Numero 76 – Ottobre 2005 – Annuario 2005 Numero 77 – Novembre 2005 – Integrazione: serve un nuovo Federico II Numero 78 – Dicembre 2005 – Passaggio a Nord-Est Numero 79 – Gennaio 2006 – Uno sport senza cultura Numero 80 – Febbraio 2006 – La politica rosa di An Numero 81 – Marzo 2006 – I quattro Moschettieri Numero 82 – Aprile 2006 – I nuovi talenti Numero 83 – Giugno/Luglio 2006 – NorDestra Numero 84 – Settembre 2006 – Campioni europei Numero 85 – Ottobre 2006 – Patria inDivisa Numero 86 – Novembre 2006 – Annuario 2007 203
L’altro modo di fare politica
Numero 87 – Dicembre 2006 – Farefuturo Numero 88 – Gennaio/Febbraio 2007 – Felicità a destra Numero 89 – Marzo 2007 – Sarkozy Numero 90 – Aprile 2007 – La nuova Ragion di Stato Numero 91 – Maggio/Giugno 2007 – Nuovo Occidente Numero 92 – Luglio 2007 – Emergenza droga Nuova serie – Numero 1 – Ottobre 2007 – Eco-destra Nuova serie – Numero 2 – Novembre 2007 – Second Right Nuova serie – Numero 3 – Dicembre 2007 – Raccontiamoci Nuova serie – Numero 4 – Gennaio 2008 – Quel che resta del Sessantotto Nuova serie – Numero 5 – Febbraio 2008 – Una politica a colori Nuova serie – Numero 6 – Marzo 2008 – Modello Dr. House Nuova serie – Numero 7 – Aprile 2008 – La rivincita dei buoni sentimenti Nuova serie – Numero 8 – Maggio 2008 – Strumenti di governo Nuova serie – Numero 9 – Giugno 2008 – Biografie della nuova Italia Nuova serie – Numero 10 – Luglio/Agosto 2008 – Mai più anni Settanta Nuova serie – Numero 11 – Settembre 2008 – Nostra patria globale Nuova serie – Numero 12 – Ottobre 2008 – Federiamoci Nuova serie – Numero 13 – Novembre 2008 – Under construction Nuova serie – Numero 14 – Gennaio/Febbraio 2009 – Quale governance mondiale? Nuova serie – Numero 15 – Marzo/Aprile 2009 – La svolta popolare Nuova serie – Numero 16 – Maggio/Giugno 2009 – Iran, quo vadis Nuova serie – Numero 17 – Luglio/Agosto 2009 – Il futuro è già qui Nuova serie – Numero 18 – Settembre/Ottobre 2009 – La Russia dopo il Muro Nuova serie – Numero 19 – Novembre/Dicembre 2009 – Dieci passi nel 2000 Nuova serie – Numero 1 – Gennaio/Febbraio 2010 – La nostra nuova politica Nuova serie – Numero 2 – Marzo/Aprile 2010 – Un anniversario per ricominciare 204
2007 Charta minuta
Nuova serie – Numero 3 – Maggio/Giugno 2010 – La strada dell’Africa Nuova serie – Numero 4 – Luglio/Agosto 2010 – Dalla parte degli animali Nuova serie – Numero 5 – Settembre/Ottobre 2010 – L’economia scopre la felicità Nuova serie – Numero 6 – Novembre/Dicembre 2010 – Quel che resta di Reagan Nuova serie – Numero 1 – Gennaio/Febbraio 2011 – Italia 2020 Nuova serie – Numero 2 – Marzo/Aprile 2011 – Pensare il futuro Nuova serie – Numero 3 – Maggio/Giugno 2011 – Change Nuova serie – Numero 4 – Settembre/Ottobre 2011 – Avanti popolari Nuova serie – Numero 5 – Novembre/Dicembre – Shock economy Nuova serie – Numero 1 – Gennaio/Marzo 2012 – La fine dell’Europa? Nuova serie – Numero 2 – Aprile/Giugno 2012 – Le guerre dimenticate Nuova serie – Numero 3 – Luglio/Settembre 2012 – Blackout Italia
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L’altro modo di fare politica
Hanno collaborato con Charta minuta (in ordine cronologico)
Adolfo Urso, Rocco Buttiglione, Ornello Vitali, Gianni Baget Bozzo, Paolo Del Debbio, Sergio Marchi, Federico Eichberg, Giuseppe Pennisi, Antonio Martino, Pietro Armani, Diego Masi, Ivo Germano, Gennaro Malgieri, Pietrangelo Buttafuoco, Francesco Cossiga, Ferdinando Adornato, Sergio Romano, Umberto Ranieri, Roberto Formigoni, Gianfranco Rotondi, Riccardo Migliori, Maurizio Saia, Tommaso Foti, Francesco D’Onofrio, Roberto Maroni, Fabrizio Comencini, Renato Mannheimer, Marco Zacchera, Gianni Pilo, Marco Tarchi, Sabino Acquaviva, Ferruccio Macola, Bruno Mazzuccato, Domenico Fisichella, Ernesto Galli della Loggia, Giuliano Ferrara, Sandro Curzi, Antonio Baldassarre, Stefano Di Michele, Giuseppe Basini, Stefano Rodotà, Domenico Mennitti, Giorgio Rebuffa, Giano Accame, Alessandro Meluzzi, Silvano Vinceti, Giuseppe Vacca, Armando Plebe, Giuseppe Nanni, Enrico Aimi, Saverio Vertone, Gian Enrico Rusconi, Marzio Tremaglia, Bruno Tagliaferri, Augusto Sinagra, Antonio Saccà, Enzo Raisi, Maurizio Dècina, Gino Agnese, Giampiero Gamaleri, Pierluigi Battista, Dario Antiseri, Giuseppe Mammarella, Marco Respinti, Alfredo Mantovano, Alfredo Mantica, Alain de Benoist, Luciano Pellicani, Edward Luttwak, Fernanda Pivano, Giulio Andreotti, Lucio Caracciolo, Luigi Caligaris, Andrea Grazioso, Silvio Berlusconi, Pialuisa Bianco, Antonio Marzano, Marco Follini, Arturo Gismondi, Manlio Contento, Gaetano Rasi, Giuseppe De Rita, Mario Bozzi Sentieri, Gian Maria Fara, Achille Chiappetti, Daniele Vimercati, Tonino Castrichino, Gloria Sabatini, Angelo Mellone, Lucilla Pastorelli, Stefano Da Empoli, Marco Casella, Marisa 206
2007 Charta minuta
Amadei, Giuseppe Leoni, Gaetano De Salvo, Fabio Viero, Gianluca Carrus, Pier Paolo Bucalo, Franz Turchi, Antonio Cenini, Francesco Tufarelli, Gianfranco Fini, Francesco D’Onofrio, Mario Segni, Giuseppe Bicocchi, Antonio Tajani, Marco Cellai, Piero Ignazi, Gabriele Ungaro, Emiliano Jimènez Leòn, Pablo Nuevo Lopez, Sergio Cotta, Cesare Cavalleri, Irene Pivetti, Franco Cardini, Massimo Introvigne, Pierferdinando Casini, Antonio Di Pietro, Gerardo Bianco, Augusto Barbera, Angelo Panebianco, Michele Salvati, Sergio Ricossa, Giuliano Cazzola, Giulio Tremonti, Renato Brunetta, Sergio Billè, Gaetano Cerioli, Giuseppe Leone, Pietro Romano, Arturo Diaconale, Vincenzo Scotti, Augusto Angioletti, Achille Occhetto, Maria Pia Garavaglia, Mirko Tremaglia, Giampaolo Landi di Chiavenna, Gianfranco Legitimo, Manuela Lamberti, Francesca Mambro, Giovanni Monastra, Pierluigi Borghini, Antonello Trizza, Gianfranco Funari, Virgilio Ilari, Alberto Pasolini Zanelli, Carlo Jean, Viaceslav Nikonov, Valdo Spini, Livio Caputo, Andrea Nativi, Fabrizio W. Luciolli, Gustavo Selva, Stefano Folli, Giulio Andreotti, Lamberto Dini, Roberto Aliboni, Maurizio Molinari, Antonio Fanuele, Osvaldo Baldacci, Gennaro Sangiuliano, Fabio Granata, Mauro Mazza, Willer Bordon, Dario Franceschini, Arnaldo Forlani, Gianfranco Morra, Massimo Franco, Ersilio Tonini, Pietro Di Muccio, Giuseppe Calderisi, Giampiero Cannella, Emma Bonino, Francesco Valsecchi, Mauro Mita, Roberto Chiarini, Emanuela Altilia, Aldo Di Lello, Gabriele Pagliuzzi, Fabio Tamburini, Gianluca Brancadoro, Fausto Carioti, Roberto Gervaso, Massimo Pini, Fabrizio Del Noce, Francesco Perfetti, Lech Walesa, Uwe Lehmann Brauns, Vaclav Klaus, Sali Berisha, Tamas Major, Stefhan Tafrov, Nicolae Ionescu Galbeni, Lauri Vahtre, Feliksas Palubinskas, Guntars Krasts, Jorda Boskov, Marcello Marrocco, Giancarlo Bosetti, Marcello Dell’Utri, Gabriele De Rosa, Michele 207
L’altro modo di fare politica
Guerriero, Emanuela Altilia, Giuseppe Mancini, Ludovico Incisa di Camerana, Marcello Staglieno, Federico Guiglia, Vittorio Messori, Antimo Della Valle, Michael Ledeen, Furio Colombo, Stefano Massari, Guidalberto Guidi, Sergio D’Antoni, Giuseppe Roma, Alessandro Pegoraro, Giuliano Urbani, Gianfranco Pasquino, Francesco Rutelli, Francesco Storace, Sandro Biasotti, Giuseppe Chiaravallotti, Simone Di Cagno Abbrescia, Renato Cristin, Francesco Valsecchi, Pietro Grilli di Cortona, Gaetano De Salvo, Valentina Aprea, Adriana Poli Bortone, Nino Sospiri, Enzo Trantino, Francesco Tufarelli, Paolo Grimoldi, Carlo Garzia, Lucrezia Titi, Fabio Reali, Giovanni Martino, Simone Torello, Bruno Tiozzo, Gent Strazimiri, Romano Prodi, Mario Cospito, Pierluigi Bersani, Emma Marcegaglia, Olga Mattera, Nemer Hammad, Avital Sahar, Chaim Klein, Emanuele Fiano, Giancarlo Elia Valori, Oreste Bisazza Terracini, Roberto Aliboni, Franco Perlasca, Dario Colombo, Altero Matteoli, Giampaolo Pansa, Gianni Alemanno, Maurizio Bianconi, Daniele Franz, Fabio Fatuzzo, Daniele Sterrantino, Massimo Massimi, Marco de Benedetti, Roberto Scibetta, Claudio Manganelli, Franco Battaglia, Guido Citerni di Siena, Carlo Pace, Saretto Leonardi, Alberto Tripi, Giovanni Collino , John Laughland, Tessa Keswick, Petr Mach, Bartolo Sammartino, Philippe de Saint Germain, Gabriel Corna de la Concha, Daniela Elena Trascu, Marcela Monica Stoica, Pjeter Arbnori, Renata Valli, Luis Losada Pescador, Pietro Folena, Pierluigi Castagnetti, Sergio Valzania, Luciano Ghelfi, Nicola Piepoli, Flavia Perina, Paolo Savona, Ida Magli, Alberto Giorgetti, Vittorio Sgarbi, Stefano Zecchi, Valerio Giardinelli, Maurizio Pica, Francis Fukuyama, Gianni De Michelis, Antonio Golini, Valerio Giardinelli, Pierfranco Bruni, Giancarlo Innocenzi, Lucio Stanca, Alan Friedman, Fabio Roversi Monaco, Aventino Frau, Flaminia Orsi, Mario Cervi, Rossella Miranda, Lucio Brunelli, Vettor 208
2007 Charta minuta
Maria Corsetti, Gianfranco De Turris, Valerio Giardinelli, Alessandro Luciano, Claudio Zarcone, Emanuele Macaluso, Cristiana Muscardini, Stefano Mensurati, Giorgia Meloni, Francesco Grillo, Nicola Caldarone, Vittorio Pesato, Daniele Capezzone, Enrico Polla, Giampiero Rubei, Pierluigi Diaco, Nando Pagnoncelli, Andrea Fantoma, Nazareno Mollicone, Giuliano Caroli, Alessandro Logroscino, Guido Gentili, Almerico Di Meglio, Paolo Guzzanti, Massimo Cacciari, Fabio Torriero, Charles Pasqua, Nazareno Mollicone, Maurilio Fraboni, Ugo Spezia, Angelo Gallippi, Giuseppe Lo Verso, Paolo Quercia, Alessandro Caruso, Marco Follini, Ehud Gol, Giuseppe Sacco, Paolo Longo, Manuela Parrino, Davide D’Antoni, Enrico Nistri, Carlo Fabrizio Carli, Mario Morcellini, Stefano Zecchi, Giuseppe Mazzei, Alfio Leotta, Franco Maria Ricci, Amedeo Teti, Domenico Nania, Antonio Polito, Francesco Speroni, Michele Vietti, Angelo Crespi, Cristina Clarizia, Umberto Croppi, Giancristiano Desiderio, Franco Servello, Adalberto Baldoni, Franco Provvisionato, Domenico Crocco, Peppino Caldarola , Ignazio La Russa, Massimo Teodori, Alessandra Magnalbò, Michele Tiraboschi, Camillo Caruso, Gianni De Michelis, Francesca De Martino, Giancarlo Salemi, Luciano Lanna, Filippo Rossi, Enrico Cisnetto, Marcello Taglialatela, Luca Cordero di Montezemolo, Carlo Rossella, Anna Maria Gravino, Antonio Parlato, Giuseppe Scopelliti, Maria Marino Cerrato, Cesare Romiti, Margherita Boniver, Luigi G. Guarda, Corrado Clini, Piergiorgio Togni, Nicolò Della Chiesa, Federico Romanelli Montarselo, Silvia Massimi, Giulio Venneri, Roberto Russo, Guido Viceconte, Luigi Ramponi, Publio Fiori, Gaetano Rebecchini, Massimo Arlechino, Italo Bocchino, Paolo Franchi, Francobaldo Chiocci, Pino Rauti, Marcello Veneziani, Giuseppe Tatarella, Enzo Erra, Mario Landolfi, Mauro Nobilia, Antonia Masino, Fiamma Nirestein, Gianni Scipione Rossi, Alfredo Biondi, Roberto Vittori, 209
L’altro modo di fare politica
Salvatore Capozziello, Adriano De Maio (, Marco Airaghi, Raffaele Cazzola Hofmann, Fabio Monnis, Luigi Bacialli, Giuseppe Bortolussi, Silvia Noè, Antonio Gozzi, Valeria Falcone , Ugo Martinat, Marco Fortis, Filippo Ghira, Marco Cochi, Roberto Coramusi, Gianluca Scagnetti, Sabrina Carreras, Ferdinando Milicia, Gabriele Natalizia, Louis Frechette, Don Skerrett, Elio Borgonovi, Riccardo Giovannini, Nicoletta Fiorucci, Teresa Petrangolini, Stefano Saglia, Giorgio Lodi, Walter Veltroni, Andrea Ronchi, Dante Fasciolo, Tullio Regge, Fabio Malaspina, Lucetta Scaraffia, Giorgio Gibertini, Paolo Gramiccia, Giorgio Salina, Bruno Vespa, Alfonso Gallo, Sandro Bondi, Roberto Calderoli, Sandro Del Mastro Delle Vedove, Enrico Letta, Bruno Tabacci, Ermete Realacci, Chicco Testa, Renato Angelo Ricci, Massimo Sepielli, Roberto Adinolfi, Carlo Lombardi, Nello Musumeci, Silvia Marchetti, Gianluigi Paragone, Marcello Pera, Claudio F. Fava, Aldo Simoncini, Angelo Novellino, Antonio Picci, Claudio Mutti, Nicola Cristaldi, Guido Lo Porto, Ilazhar Coen, Yosef Ben Shlomo, Sergio Bianchi, Andrea Margelletti, Andrea Marcigliano, Fabrizio Maffei, Giovanni Petrucci, Raffaele Guariniello , Mario Pescante , Italo Cucci, Maurizio Laudi, Nino Benvenuti, Andrea Abodi, Fiorenzo Pesce, Alberto Vecchi, Claudio Barbaro, Alberto Di Santolo, Daniela Santachè, Elda Turco Bulgherini, Roberta Angelilli, Angiola Filipponio Tatarella, Vera Slepoj, Giorgia Meloni, Angela Napoli, Maria Ida Germontani, Noemi Sanna, Stella Rao, Angiolina Fusco Petrella, Giuliano Amato, Pierluigi Mennitti, Charles Tannock, Franco Rotelli, Mario Bernardi Guardi, Michele De Feudis, Marco Marsilio, Enrico Morando, Vittorio Merloni, Luca Bellotti, Cesare San Mauro, Anna Maria Artoni, Maurizio Sacconi, Fulvio Conti, George Parker, Carlo Pelanda, Annalisa Raduano, Leonardo Tricarico, Doron Bergerbest, Alberto Gilardino, Graziella Quattrocchi, Filippo Ascierto, Ser210
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gio De Gregorio, Gianfranco Paglia, Arnaldo Ferrari Nasi, Roger Scruton, Guerino Nuccio Bovalino, Stefania Federico, Carlo Ripa di Meana, Ermete Realacci, Fabrizio Edomarchi, Holger J. Thuss, Antonio Gaspari, Mario Tozzi, Giampiero Mughini, Francesco Delzio, Vittorio Pesato, Adriano Scianca, Diletta Cherra, Anna Maria Massa, Gianni Valente, Michele De Feudis, Pierluigi Mennitti, Vito Tripi, Ludovico Incisa di Camerana, Francesco Guccini, Gigi Rizzi, Paola Mastrocola, Franco Cardini, Gianni Scipione Rossi, Francesco Linguiti, Federico Zamboni, Antonio e Gianni Pennacchi, Roberto Alfatti Appetiti, Pierluigi Biondi, Alessandro Campi, Agostino Carrino, Nicola Rossi, Mario Ciampi, Francesco Rubino, Daniele Capezzone, Luca Barbareschi, Camillo Ricci, Giacomo Petrella, Carlo Jean, Mario Baldassarri, Michele Salvati, Luca Ridolfi, Gad Lerner, Luigi Di Gregorio, Paolo Villaggio, Andrea Baffo, Carlo Freccero, Gianluca Nicoletti, Cecilia Moretti, Armando Ermini, Giuliano Compagno, Giano Accame, Massimo Cacciari, Alfredo Borgonovo, Maurizio Macovek, Nico Forletta, Giuseppe Conte, Lillo, Irene Despina, Valentina Cardinali, Renata Polverini, Italo Cucci, Luigi G. De Anna, Cristina Baldassini, Angelo Picariello, Nino Benvenuti, Rosalinda Cappello, Raffaella Duelli, Massimo Tosti, Annalisa Terranova, Pietro Urso, Stefano Cordero di Montezemolo, Giuseppe Pennisi, Gennaro De Vivo, Emilio Cremona, Alessandro Miceli, Ernesto Stajano, Carlo Montella, Isabella Rauti, Gianluca Fera, Antonio Morgante, Annibale Marini, Mario Cicala, Ester Dini, Marco Marazza, Saverio Salerno, Roberto Verna, Alessandro Ridolfi, Fernando Ferrara, Stelio Mangiameli, Ida Nicotra, Luca Mezzetti, Amedeo Panci, Gustavo Piga, Giulio Battioni, Augusto Grandi, Giovanni Marinetti, Giovanni Tarantino, Marco Ferrante, Barbara Mennitti, Fiorello Cortiana, Francesco Cossiga, Luigi Manconi, Giorgia Meloni, Giovanni Moro, Claudio Mar211
L’altro modo di fare politica
telli, Marco Tullio Giordana, Giovanni Pellegrino, Pablo Echaurren, Valerio Fioravanti, Miro Renzaglia, Fulvio Abbate, Aldo Di Lello, Andrea Riccardi, Gabriele Muccino, Federico Brusadelli, Carlo Petrini, Salvatore Santangelo, Marco Fortis, Cristiana Crenna, Germano Dottori, Paolo Quercia, Flaminia Romoli Venturi, Fernando Termentini, Lorenzo Striuli, Felice GiuffĂŠ, Alain De Benoist, Eugenio Guccione, Angelo Panebianco, Linda Lanzillotta, Paolo Feltrin, Gianfranco Morra, Aldo Loiodice, Pietro Grilli di Cortona, Piero Ignazi, Peppino Caldarola, Gaetano Quagliariello, Sofia Ventura, Emanuele Forlani, Gianluca Sadun Bordoni, Giuseppe Parlato, Marcello De Angelis, Benedetto Della Vedova, Fabio Torriero, Roberto Arditti, Stefano Folli, Franco Frattini, Massimo Lo Cicero, Roberto Pasca di Magliano, Ferruccio De Bortoli, Maria Elena Giuliano, Emanuele Baldacci, Emanuela Melchiorre, Alfredo Mantica, Alessandro Ortis, Alessandro Marrone, Franco Oliva, Alessandro Politi, Elisa Borghi, Giuseppe Mancini, Riccardo Gefter, Daniele Cristallini, Eric Molle, Rodolfo Bastianelli, Joseph Daul, Thierry Mariani, Eckhard Jesse, Alberto Carnero, Domenico Naso, Alexis Wintoniak, Gianrico Carofiglio, Silvia Grassi, Giampiero Ricci, Wilhelm Staudacher, Gianni De Michelis, Cristina Missiroli, Giuliano Francesco, Guido Lenzi, Viktor Zaslavsky, Stefano Magni, Emmanuel Gout, Francesco Forte, Stefano Grazioli, Silvia Antonioli, Andrea Mancia, Emma Bonino, Lorenzo Bini Smaghi, Tiziana Lanza, Fernando Aiuti, Agostino Miozzo, Stefano Caliciuri, Andrea Ronchi, Walter Veltroni, Cesare Cursi, Alberto Abbruzzese, Sergio Belardinelli, Carmelo Palma, Domenico Nania, Donatella Campus, Enrico Cancila, Francesco Valsecchi, Alberto Solia, Federico Romanelli Montarsolo, Andrea Romano, Ernesto Galli Della Loggia, Luciano Violante, Sergio Chiamaprino, Giuseppe Pisanu, Francesco Crocenzi, Pier Luigi Celli, Antonia Ma212
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sino, Benedetto Cottone, Emo Agneloni, Tiziana Mauriello, Elisabetta Belloni, Peter Turkson, Giulio Albanese, Daniele Terriarca, Giovannangelo Montecchi Palazzi, Elisabeth Mataka, Piero Bonadeo, Antonio Picasso, Umberto Veronesi, Susanna Blattler, Giorgio Celli, Isabella Pratesi, Gianluca Felicetti, Michela Kuan, Fernando Ferrara, Tessa Gelisio, Rita Dalla Chiesa, Licia Colò, Franco Angioni, Enrico Giovannini, Carlo Carraro, Caterina Cruciani, Elisa Lanzi, Francesco Zecca, Gianfranco Bologna, Fabio Orecchini, Fiorella Kostoris, Michele Trabucco, Mario Rino Me, Paolo Lombardi, Lucio Scudiero, Andrea Marcigliano, Klaus Davi, Massimo Amorosi, John Hulsman, Piercamillo Falasca, Carlo Stagnaro, Angelica Stramazzi, Enrico Cisnetto, Guido Tabellini, Alessandro Mulieri, Giovanni Boggero, Gianluigi Nuzzi, Clio Pedone, Federica Colonna, Simona Bonfante, Maria Elena Viggiano, Simona Bottoni, Caterina Zanirato, Alessandro Bilotta, Bianca Maria Sacchetti, Marc Lazar, Matteo Laruffa, Renato Mannheimer, Nicola Piepoli, Luigi Crespi, Gianni Alemanno, Gianfranco Miccichè, Giuseppe Leone, Antonio Lopez-Isturiz, Mario Mauro, Antonio Rapisarda, Roberto Formigoni, Giuseppe Fioroni, Raffaele Bonanni, Sergio Fabbrini, Giovanni Basini, Goffredo Bettini, Mario Morcellini, Gabriele Guida, Cristiana Muscardini, Stefania Pesavento, Alessia Ballanti, Antonio Martino, Oscar Giannino, Giuliano Cazzola, Nicola Rossi, Luisa Todini, Santo Versace, Franco Bassanini, Anna Maria Artoni, Andrea Monorchio, Umberto Guidoni, Eleonora Scarsella, Pietro Ichino.
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