Grosseto
LUNEDÌ 20 MARZO 2017 IL TIRRENO
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la parola ai cittadini
I 5 nodi da sciogliere
Ecco tre sentinelle in prima linea su tutto il territorio ◗ GROSSETO
Coop di via Inghilterra, certezze sulla riapertura e riqualificazione condominio 167 Sottopasso dell’ospedale, serve rampa per disabili o ascensore Parcheggio dell’ospedale, soluzioni per evitare l’occupazione degli stalli per disabili Via Emilia, risposte per evitare gli allagamenti Soluzioni su parcheggi selvaggi, bus in ritardo, attraversamenti pedonali di via Senese
Dalla prima tappa di Caffè Tirreno sono anche emerse tre sentinelle, ovvero tre persone residenti nel quartiere Pace e che si sono dette disponibili a segnalarci i problemi della zona monitorando ciò che non va o che sarà risolto dalle istituzioni; tre cittadini in prima linea come efficaci “segnalatori” dei problemi del quartiere e che potranno costituire un buon punto di riferimento per altri cittadini. Sabina Rombaldi, insegnante in pensione, residente nelle vicinanze della Coop, fa parte del comitato promotore per la riapertura in tempi brevi del supermercato Coop di via Inghilterra: è tra i firmatari della lettera aperta al sindaco Vivarelli Colonna con cui si chiede di risolvere il problema degli oli esausti da cucina ed è tra coloro che hanno consegnato in Comune 860 firme sollecitando un incontro con Unicoop Tirreno. Come lei Franco Paolucci, seconda sentinella; è lui il neo presidente del centro sociale anziani Pace la cui sede è al primo piano del condominio 167 nord, nonché uno degli organizzatori della festa dello scorso an-
La Coop chiusa (foto Bf)
no al quartiere. Ha tante idee e proposte anche per la terza età, tantissime attività che nei prossimi mesi animeranno il centro sociale. Infine Franco Innocenti, terza sentinella del quartiere: è lui l’altro cittadino interessato a risolvere i problemi della città, è stato edicolante e saldatore. È sua l’originale proposta di impiegare pecore (iniziativa già in uso in altre zone d’Italia, per esempio in Sicilia) contro il degrado del verde pubblico e dell’erba incolta; idea che potrebbe coinvolgere scuole e studenti per favorire anche un contatto con la natura.
Un’idea per via Senese: il rondò anticode All’incrocio con via Andorra, potrebbe risolvere molti problemi: ecco il progetto del geometra Vinicio Zanchi ◗ GROSSETO
C’è una strada di Grosseto dove ritrovarsi in coda, nelle ore di punta, non è un rischio ma una certezza. È via Senese, nel tratto urbano tra piazza Volturno e l’ospedale. Qui da sempre – di prima mattina, in tarda mattinata e nel tardo pomeriggio, il traffico si blocca. Perché? Perché tutti coloro che devono raggiungere in automobile la zona nordovest della città sono costretti a svoltare a sinistra in via Andorra, subito prima dell’ospedale, per imboccare viale Europa. Per svoltare devono fermarsi a uno stop e attendere il passaggio delle auto che provengono da Siena. Così, nonostante il piccolo slargo, inevitabilmente si crea una lunga fila che a volte arriva fino proprio alla rotonda di piazza Volturno. Un disagio e anche un problema serio, basti pensare agli scooter che sorpassano la coda sulla sinistra nella strettissima via Senese, ma soprattutto alle difficoltà che possono incontrare le ambulanze proprio nella strada che va e viene dall’ospedale. Si può fare qualcosa? Vinicio Zanchi, per 35 anni geometra all’ufficio lavori pubblici del Comune e oggi in pensione, un’idea ce l’ha. Anzi, molto più di un’idea: un vero e proprio progetto, con tanto di planimetrie e cartine, che Zanchi tra il gennaio 2012 e il novembre 2016 ha consegnato – con tanto di raccomandata – a due amministrazioni comunali differenti. L’idea è semplice: una rotatoria proprio all’incrocio tra via Senese e via Andorra, con quest’ultima trasformata a doppio senso di circolazione; con la
LA RICHIESTA
«Pochi giornali in Biblioteca»
Via Senese all’altezza del Villaggio Curiel (foto Bf)
Un rondò per via Senese: la vignetta di Dominga Tammone
Una soluzione fattibile e che appare efficace II cittadino l’ha proposta al Comune già nel 2013 e il nuovo sindaco ce l’ha nel programma elettorale Si attende l’intervento Una delle carte elaborate da Zanchi (a destra) per il suo progetto
possibilità cioè per chi arriva da viale Europa di immettersi su via Senese, cosa che potrebbe anche consentire di decongestionare le code che – nelle stesse ore – si creano in viale Unione Sovietica, oggi unico collegamento tra la parte ovest e la parte nord est della città.
Il progetto del geometra Zanchi, almeno sulla carta, appare semplice e convincente. Lo spazio per la rotonda c’è tutto (area ex Diversivo), peraltro assai più ampio di quello disponibile per altre rotonde ipotizzate in zona, come quella tra via Emilia e via Senese.
Nel 2012 e nel 2013 la precedente amministrazione, spiega Zanchi, non la prese neppure in considerazione. Stavolta alla sua raccomandata ha fatto seguito una nota della polizia municipale, che informa Zanchi come la sua proposta sia stata inserita nel Piano generale del
traffico urbano come “intervento strategico”. Peraltro nel programma elettorale del neosindaco Vivarelli Colonna la rotatoria tra via Andorra e via Senese è tra i primi punti della “città efficiente”. Insomma, l’idea di farla c’è. Ma quando? All’amministrazione la risposta.
Pochi quotidiani alla Biblioteca Chelliana. La segnalazione, fatta sabato al Caffè Tirreno, arriva da Sergio Dugaro. Non un “divoratore” di notizie, ma semplicemente una persona che vuole tenersi informata. E per farlo servono i quotidiani. «Alla Biblioteca comunale Chelliana _ lamenta Dugaro _ non ci sono quotidiani a tiratura nazionale, e nemmeno all’Informagiovani. Frequento molte biblioteche di tutta Italia e ovunque c’è una ricca scelta di quotidiani. A Grosseto no». Quella di Dugaro non è una lamentela dell’ultim’ora. «A settembre ho chiesto un appuntamento con l’assessore alla cultura Luca Agresti _ spiega _ Me lo hanno dato dopo due mesi. Confesso: ho fatto prima ad avere un appuntamento con il ministero delle Infrastrutture per parlare dell’autostrada…». L’attesa, purtroppo, non ha sortito grandi effetti. «Non ha saputo spiegarmi come mai alla Chelliana non sono consultabili i giornali a tiratura nazionale _ prosegue _ Credo si tratti di una questione di costi, ma è solo una mia ipotesi. Ho avuto l’impressione che per l’assessore non fosse un gran problema. E comunque non ne ho poi saputo più nulla». Ormai sono passati oltre quattro mesi. «Mi spiace», dice Dugaro. «I politici si lamentano sempre che i cittadini sono disaffezionati alla politica. Ma leggere i giornali e informarsi è la prima cosa da fare».