IV
Grosseto
IL TIRRENO DOMENICA 19 MARZO 2017
CAFFÈ il quartiere pace I giornalisti insieme a te per una citt migliore
◗ GROSSETO
Il quartiere Pace ha una priorità: la riapertura del supermercato Coop di via Inghilterra chiuso dal 26 ottobre, ufficialmente «per ristrutturazione». Lo storico punto vendita offriva un servizio essenziale ai tanti residenti anziani, ma assicurava anche ai negozi di vicinato – che si aprono al piano terra del complesso pubblico-privato 167 Nord – di brillare di luce riflessa, contando su un buon “movimento” giornaliero di potenziali clienti. E pensare che i titolari di queste attività stanno pure investendo risorse proprie per la ristrutturazione del condominio che alla fine costerà 500.000 euro. Il circolo virtuoso si è spezzato. «Rivogliamo la nostra Coop» è il primo tra i desiderata dei grossetani del quartiere Pace, che ieri abbiamo incontrato al bar Espressamente Illy di via Abruzzo per la partenza del tour Caffè Tirreno, l’iniziativa per cui – facendo tappa nei quartieri cittadini – i giornalisti incontrano i cittadini per raccogliere segnalazioni e spunti, idee e proposte per sollevare le questioni che stanno a cuore a chi vive la città e cercare di trovare una soluzione. “Il Pace” è un grossa “pancia” di Grosseto, una maxi contrada assai popolosa – dal Sacro Cuore all’ospedale alla zona Regioni – ma è tutt’altro che un ventre molle; qui i cittadini dicono la loro in modo fermo ma non fazioso. Non protestano ma sollecitano, propongono. Ce ne siamo accorti subito, sorseggiando un caffè con loro e ascoltando ciò che hanno voluto dirci. Residenti e commercianti hanno già fatto molto per far riaprire la loro Coop: hanno dato vita a un comitato cittadino che ha raccolto 860 firme che hanno spedito sia al sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna che ai top manager di Unicoop Tirreno. Ad aggiornarci sulla loro battaglia è Sabina Rombaldi, (ritratta nella vignetta di Domin-
La Coop chiusa è unÕemergenza Via Inghilterra: non c’è una data per la riapertura del market Fissati un incontro con Piombino e un’assemblea pubblica addio buone abitudini
Dove lo butto l’olio da cucina? «Basta fare una convenzione» C’è un altro servizio che è sparito dal quartiere Pace da quando la Coop è chiusa: la raccolta degli oli (usati) da cucina. I residenti avevano la buona abitudine di versarli in bottiglie e depositarli al punto raccolta del supermercato, tant’è che alcuni di loro hanno scritto, diverse settimane fa, una lettera aperta al sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna per segnalare il problema. E ora? «Non si sa come fare – ci dice durante il Caffè Tirreno Franco Innocenti – Vedo tanta gente che lascia le bottiglie accanto ai cassonetti. È una pratica da “fessacchiotti” perché Un raccoglitore di olio usato prima o poi qualcuno le prende a calci, le getta a terra, il recipiente si rovescia e l’olio si sparge. Chi è a piedi rischia di scivolarci sopra o le auto di sbandare». Ecco la proposta: «Il Comune – dice Innocenti – potrebbe fare una convenzione con una ditta specializzata, ad esempio, la Calussi srl di Barbaruta, o altre imprese. Basterebbe che passassero per il ritiro una volta ogni 15 giorni. C’è anche chi – conclude – getta le bottiglie piene d’olio nel cassonetto: peggio che lasciarle accanto».
ga Tammone) tra i promotori del comitato. Mercoledì 22 marzo, alle 15, Paolo Bertini, responsabile soci e relazioni esterne di Unicoop, incontrerà i cittadini in via Unione Sovietica 62. Uscirà una data per la riapertura? «Non ci hanno garantito niente. Ci hanno detto che riaprirà, ma non quando», dice Sabina. Da una recente verifica dell’assessore al commercio Riccardo Ginanneschi risulta che la Coop riaprirà «ma entro la fine dell’anno – dice l’assessore – o presumibilmente non prima della fine dell’estate». Intanto, il comitato si sta dando da fare, non sempre in-
piccole manutenzioni
contrando porte aperte. «Volevamo parlare con il sindaco – dice Sabina – ma la sua segretaria ci ha detto che non era possibile prima di tre o quattro mesi». Anche l’altra richiesta non è andata in porto. «Avevamo chiesto di indire un consiglio comunale aperto perché secondo noi è un tema importante da affrontare – dice Rombaldi – ma Ginanneschi ci ha detto che non è possibile. Strano: a Follonica lo hanno fatto...». Il comitato ha ottenuto comunque che, dopo che si sarà riunito il cda di Unicoop, il 27 marzo, il Comune terrà una conferenza stampa congiunta col comitato stesso e l’azienda,
un’occasione per poter fare domande. Nell’attesa il comitato ha organizzato per venerdì 24 marzo alle 17.30 al centro anziani Pace di via Inghilterra un’assemblea pubblica per informare i firmatari la petizione di quanto si è fatto e ottenuto finora e se necessario per escogitare nuove azioni. La questione Coop non è l’unica tra i problemi segnalati: i residenti alzano il velo su parcheggi e traffico, barriere architettoniche, verde pubblico trascurato, sporcizia... Nelle edizioni dei prossimi giorni continueremo a rendere conto di quanto i cittadini ci hanno segnalato.
verde pubblico
In alto a sinistra una delle caricature realizzate ieri mattina da Dominga Tammone Sopra un momento del Caffè Tirreno Qui a sinistra la Coop di via Inghilterra ormai chiusa (foto Agenzia Bf)
vandali in azione
Sanpietrini da sistemare sotto le panchine La proposta di Franco: «Pecore nei parchi» E la casetta dell’acqua è sempre “a secco” Piccoli problemi di manutenzione vengono segnalati da Lino Signori, già manager della Usl 9, che da tempo abita nei pressi dell’incrocio tra via Europa e via Emilia. «Mi riferisco alla zona dove ci sono le panchine dove gli anziani si siedono abitualmente - dice - Lì i sanpietrini sono divelti. Una parte, quella proprio davanti a casa mia, l’ho rimessa a posto. Per la rimanente, ho fatto una segnalazione al Comune: mi hanno promesso che la prossima settimana interverranno». E poi la maleducazione di chi getta i rifiuti fuori dai cestini, per non parlare dei proprietari di cani che non raccolgono le feci dei propri animali. Piccole cose, sottolinea lo stesso Signori, «ma che se risolte possono portare a una convivenza migliore». Anche in quella zona c’è la piaga dei furti («due anni fa sono entrati anche in casa mia, ci siamo protetti con allarmi e telecamere») e quello è comunque «un incrocio pericoloso».
Le pecore contro il degrado del verde pubblico della città. Franco Innocenti – ex giornalaio e saldatore – ha le idee chiare e le ha esposte ai giornalisti durante il Caffè Tirreno di ieri. «Per tentare di risolvere il problema delle aiuole e dell’erba alta – spiega il cittadino del quartiere della Pace – inviterei i pastori con le loro pecorelle facendoli stare dalla mattina alla sera in tutta la città, in modo che le greggi possano cibarsi di tutta l’erba gratuitamente». La proposta di Franco, che per altro è stata già adottata in diverse parti d’Italia (e non solo), l’ultima delle quali nel Comune siciliano di Aliminusa, a suo dire potrebbe risolvere in parte il degrado provocato all’erba incolta nei parchi pubblici di Grosseto e del quartiere. «Gli animali ingrasserebbero e farebbero felice sia il pastore che i cittadini – conclude l’ex giornalaio – e risolverebbero, in parte, i problemi del verde pubblico della nostra città».
Possibile che la casetta dell’acqua di via Germania sia sempre ko? È quanto segnalano alcuni residenti di via Repubblica Dominicana e delle strade vicine. Andare a prendere l’acqua alle “casine” è un’abitudine a cui molti grossetani sono affezionati. Il problema è – segnalano alcuni residenti del quartiere Pace in occasione del Caffè Tirreno di ieri mattina – che al punto prelievo di via Germania il meccanismo delle monetine è sempre guasto. Forse c’è chi lo manomette per rubare l’incasso contenuto all’interno, forse è solo un poco visibile ma fastidioso atto vandalico. I residenti vorrebbero che la casina dell’acqua di via Germania funzionasse quando si recano per il “prelievo”. Che fare? Forse sarebbero necessarie, anche qui, delle telecamere? Forse bisognerebbe cambiare il meccanismo? Chiedono all’amministrazione comunale di trovare un rimedio.