La tratta dei bambini‌
Di bianco c’è solo il sole‌ Il traffico dei bambini riguarda soprattutto quelli neri; alcuni sono ospitati nel grande centro di protezione a Ashaiman, nei pressi di Ghana
I dormitori di questo centro sono stanze con letti a castello di ferro protetti da una zanzariera per combattere la malaria
In questo centro i bambini sono «educati» da alcuni frati e preti, come Frederick Okusu, il quale testimonia che durante l’anno al centro arrivano sempre più minorenni, centinaia e centinaia di ragazzi di età compresa tra i 6 e i 17 anni
Questo parroco spiega che il paese in cui si trovano, Ghana, è diventato il punto di transito dei trafficanti di bambini, che portano all’estero per sfruttarli in lavori spesso pesanti
Queste alcune testimonianze del parroco del centro: Li portano all’estero e poi li sfruttano. Dove? Molto spesso nei paesi musulmani, per molte ragioni. Alcuni per essere impiegati come inservienti domestici, altri per essere sfruttati nei campi, mentre altri ancora finiscono nel mercato della prostituzione minorile. Sono sfruttati in ogni modo
Se i bambini si trovano nel centro è solo grazie alla polizia , che ne trova centinaia e centinaia all’anno
I trafficanti vanno di villaggio in villaggio e convincono i genitori a dargli in custodia i figli perchĂŠ dicono che troveranno e doneranno loro un lavoro e un futuro migliore. I genitori ci credono e glieli affidano
A queste famiglie si prospetta l’idea che i lori figli possano avere uno stipendio all’estero, e possano così aiutarli con i loro risparmi, ma la realtà è tutta diversa…
In realtĂ si lavora dalla mattina alla sera, senza stipendio, a volte consumando solo un pasto al giorno. I loro passaporti vengono distrutti e non possono piĂš scappare. Restano schiavi per sempre
ÂŤQuando hai trasformato un essere umano in uno schiavo puoi fare di lui qualsiasi cosa. Di questo, qui in Ghana, siamo certiÂť Patience Quay
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