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Giornale dell’Associazione Milanosud
ANNO XX NUMERO 06 MAGGIO/GIUGNO 2016
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La questione morale non tocca Palazzo Marino
Il prerequisito dell’onestà e le contraddizioni del Movimento
Il Piano Anticorruzione a Milano ha funzionato
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uesta strana primavera elettorale qualche sorpresa potrebbe riservarla. Il Partito democratico, tramortito da una raffica di inchieste e di disavventure giudiziarie, sembrava avviato a una consistente sconfitta, con la perdita di molti importanti capoluoghi. La concomitanza di queste “disavventure” e la loro stagionalità, forse in altri tempi avrebbero suscitato almeno il sospetto di “giustizia a orologeria” (per i più smemorati: è la formuletta canonica con la quale si commentavano tutti i guai giudiziari di Berlusconi). Ma è bene essere chiari: il travaglio del Pd non è tanto figlio di accanimento delle toghe, quanto della mutazione del partito, che era in atto prima dell’avvento di Renzi e che Renzi ha bruscamente accelerato. Oggi quello che solo i nostalgici della guerra fredda considerano l’erede del Partito comunista, ha una notevole carica innovativa, un leader ciarliero ma dinamico, ma anche una incerta fisionomia ideale (è dura combinare la tutela del lavoro con la religione del libero mercato) e una struttura organizzativa così lacunosa che persino in una delle piazze principali (Milano) non si è in grado di proporre una candidatura che sia inattaccabile sotto il profilo formale (solo su quello formale, si badi, ma di cavilli si può anche morire). Il problema è serio: non è ammissibile che il lavoro svolto dalla Giunta Pisapia (di cui la coalizione guidata da Sala è la naturale erede) venga vanificato da smagliature organizzative. Auguriamoci che non avvenga: Palazzo Marino e il Pirellone (arresti di Mantovani e Rizzi) hanno dato in questi anni immagini eticamente molto differenti. Ora, le prospettive del Pd sono forse meno cupe, non perché il partito nel frattempo si sia redento, ma perché la questione morale – che è questione essenziale – sta mostrando una complessità che l’antipolitica, principale alimento dei partiti populisti, non basta a spiegare. In generale si tende a negare che il vento dell’antipolitica soffi nelle vele dei grillini. Ma io non sono d’accordo. L’antipolitica non è tanto il rifiuto in toto della politica, ma il suo ridursi a un “tutti a casa”, a una voglia di palingenesi di cui non si ravvisano i contorni, al rogo di tutte le sigle e delle figure consolidate a vantaggio di chiunque dica ‘io non c’ero, io non costo, io sono antropologicamente diverso’. Piero Pantucci Continua a pag. 2
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ra il febbraio del 2011 quando il consigliere Pdl Mirko Pennisi, presidente della Commissione Urbanistica, fu colto in flagrante mentre intascava una mazzetta da 5mila euro, in piazzetta S. Fedele. A consegnargliela un rappresentante di una società immobiliare, che qualche mese prima ne aveva pagate altre 5mila, per avere il via libera su una pratica edilizia per la costruzione di una palazzina di tre piani alla Bovisa. Questo fu l’ultimo episodio di malaffare accaduto durante la Giunta Moratti. Da allora fatti del genere a Palazzo Marino non ne sono accaduti più. Nessun rappresentante politico di maggioranza è stato anche solo indagato. Pochissimi i dipendenti comunali coinvolti in episodi penalmente rilevanti. Fortuna o superiorità morale? Niente di tutto questo, secondo David Gentili, consigliere comunale (Pd), presidente uscente della Commissione Antimafia e candidato alle prossime amministrative, c’è una ragione precisa: «Come maggioranza in questi anni abbiamo lavorato per favorire il rispetto della legalità e la trasparenza negli appalti pubblici. Nel 2014 abbiamo approvato il Piano Anticorruzione e i risultati sono stati di grande rilievo: nel 2015, per esempio, abbiamo azzerato le richieste di integrazione di lavori negli appalti, fonte spesso di episodi di corruzione e concussione, con un risparmio per il Comune di 116 milioni di euro, rispetto al 2011, ultimo anno della giunta Moratti». Stefano Ferri
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ALL’INTERNO Marijuana al Gratosoglio In aumento le assunzioni a Milano Morosità incolpevole, accordo in comune
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PASSin, il sito d’arte per i disabili sensoriali
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A piedi da Duomo a Chiaravalle
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Macchine da scrivere, mon amour
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Cori sacri e profani all’Auditorium de laVerdi
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Le rubriche di Milanosud
L’eredità del presidente uscente Aldo Ugliano
48 mila euro per i condòmini di via Aicardo
Previsti spazi per iniziative sociali e per il tempo libero
Orti urbani, anche i privati potranno realizzarli
ush finale del Consiglio di Zona e del suo presidente uscente Aldo Ugliano, ora candidato al Consiglio comunale nelle liste del Pd. Nelle ultime settimane diverse piccole grandi questioni sono arrivate a soluzione o a una svolta significativa. Ultima fra tutti, il rimborso di 48mila euro che A2a dovrà riconoscere ai condòmini di via Aicardo 2 e 4.«Cinque anni di intenso lavoro, con i colleghi del Consiglio e con i cittadini hanno portato molti risultati di cui sono orgoglioso – ha spiegato il presidente – rimangono alcuni nodi ancora da sciogliere, come il problema della Casa dell’Accoglienza di via Saponaro. Se sarò eletto in Consiglio comunale questo sarà uno dei primi temi che porterò all’attenzione del nuovo sindaco, chiedendo di trovare una soluzione perché la struttura venga spostata, superando l’ostacolo dello sciagurato contratto trentennale, firmato dalla Fondazione Fratelli di S. Francesco con Mariolina Moioli, assessore della giunta Moratti».
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Medico di base in via Saponaro
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Teatro, cinema, mostre 12-31
Le gite di Milanosud Ultimi posti disponibili per la gita dell’11 giugno a Brescello e Gualtieri, in Emilia Romagna. Oltre poter ammirare gli splendidi centri storici delle due cittadine, sarà possibile visitare i musei “Peppone e Don Camillo”, “Brescello e Guareschi, il territorio e il cinema” e il bellissimo Palazzo Bentivoglio, a Gualtieri. Previsto anche un pranzo tipico.
A pag. 10
Adele Stucchi Continua a pag. 4
Apre il cantiere di piazza Negrelli
A poche decine di metri dalla Casa dell’Accoglienza, in via Saponaro 36, ha riaperto l’11 maggio scorso l’ambulatorio medico, esattamente dove si trovava lo studio del dottor Bolsi andato pensione. Il risultato è stato possibile dopo mesi di lavoro, condotto con i dirigenti dell’Asl. Durante gli incontri è stata riscontrata la disponibilità di una banca di zona, sollecitata dal presidente Ugliano, a concedere un finanziamento agevolato al nuovo medico, per consentirgli di realizzare i lavori di adeguamento alle norme vigenti. Giovanni Fontana
l 22 aprile scorso, sono stati assegnati, dall’assessore ai Lavori Pubblici Carmela Rozza, i lavori all’impresa vincitrice dell’appalto e quindi, dopo il 22 maggio aprirà, salvo ricorsi, il cantiere per la realizzazione del progetto di una nuova piazza Negrelli. I lavori, su questo snodo importante d’interscambio tra Milano ed i comuni limitrofi, Buccinasco e Corsico, dureranno 12 mesi. Claudio Calerio
Continua a pag. 8
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