TRIESTE PHOTO DAYS 2020 promosso da
dotART Sede legale: Via del Veltro 30 - 34137 Trieste Sede operativa: Via San Francesco 6 - 34133 Trieste Tel. +39 040 3720617 - info@dotart.it - www.dotart.it C.F. 90125960329
con il contributo
Regione Friuli Venezia Giulia Fondazione Benefica Kathleen Foreman Casali
in collaborazione con
Comune di Trieste Servizio Musei e Biblioteche Servizio Promozione Turistica, Eventi Culturali e Sportivi Segretariato regionale del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo per il Friuli Venezia Giulia
patrocinio Photo Days Tour
Comune di Aquileia Comune di Cormòns
main partner
Install.Pro Unicusano Trieste Cooperativa Lase RFI - Rete Ferroviaria Italiana
fondatori
Stefano Ambroset, Roberto Fermo
direttore artistico
Angelo Cucchetto
foto del visual
Adrian Wojtas
grafica
Studio grafico Stefano Ambroset
si ringraziano
Alba Basezzi, Andrea Boni, Andrea Rossato, Angela Borzacconi, Annalisa Gomezel, Christy Karpinsky, Dario Trevisiol, Domenico Florio, Duccio Zennaro, Elvira Fulco, Emanuele Vrech, Emanuele Zorino, Enrico Scaglia, Federica Nardese, Federica Santoro, Francesco Mosetti, Giancarlo Rupolo, Gioacchino Boglich, Giulia Venus Livia, Giuliano Cossu, Giulio Bonivento, Lydia Alessio - Vernì, Manuela Declich, Mara Zanette, Marco Perla, Maria Luisa Bongiovanni, Martina Borraccia, Massimiliano Pusich, Piero Camber, Riccardo Crevatin, Rita Dagiat, Roberto Giovetti, Serafino Staurini, Tullio Tebaldi, Walter Borghisani.
© Tutte le foto appartengono ai rispettivi autori
4
Trieste Photo Days 2019 - Museo Revoltella Bagno di folla per Martin Parr, ospite d’onore del festival all’inaugurazione mostra Life’s a Beach
5
Spaz io alle Istituz ion i L’arte della fotografia permette di cogliere e fissare per sempre scorci, stati d’animo e momenti diversi di vita personale e sociale di ognuno. Un singolo scatto può far riaffiorare alla mente di ciascuno di noi il ricordo e l’emozione di un breve attimo, ma ha anche un’importante valenza a livello didattico, perché ci aiuta a ripercorrere la storia dell’umanità sotto diversi aspetti. Da sette edizioni “Trieste Photo Days” racconta e rappresenta, attraverso l’esposizione di istantanee, l’ambiente urbano che diventa protagonista assoluto, declinato nelle sue diversità in ogni angolo del pianeta. La manifestazione propone agli occhi dei visitatori aspetti variegati della società, rappresentando figure e personaggi diversi, immersi nel loro habitat cittadino, in un binomio iconografico efficacie e sublime carico di significato. In questo contesto si inserisce anche la parte che riguarda la nostra regione e che, con il progetto Photo Days Tour, esplora le città del Patriarcato che sono, ancora oggi, luoghi di straordinaria bellezza ed attrattività storica e culturale. Ma l’Associazione dotART dedica anche uno spazio importante all’argomento di attualità per eccellenza: la pandemia da Covid-19 che in questi mesi ha stravolto e necessariamente modificato la vita di tutti noi. Il progetto “Stay Home Together” nasce proprio nel periodo del lockdown e ci mostra uno spaccato interessante e variegato dei momenti che abbiamo vissuto e che stiamo vivendo ancora oggi. In un periodo come questo, la fotografia aiuta a farci sentire uniti anche nelle distanze. Ci fa sognare ed immaginare luoghi lontani che presto – ne sono certa - saranno nuovamente raggiungibili. Nell’attesa di un ritorno alla normalità, possiamo scorrere questa importante raccolta che testimonia ancora una volta che “Trieste Photo Days” rientra a pieno titolo tra i festival più importanti a livello europeo nell’ambito della fotografia contemporanea.
Tiziana Gibelli Assessore Regionale alla Cultura e Sport Friuli Venezia Giulia
6
Spaz io alle Istituz ion i Anche quest’anno si rinnova la collaborazione tra Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, rappresentato sul territorio dal Segretariato regionale, e Trieste Photo Days, una manifestazione che sempre più si sta affermando come un punto di riferimento a livello europeo per la fotografia contemporanea. Il Ministero, come è noto, ha già da alcuni anni avviato progetti nel campo della fotografia e attivato uno specifico servizio nell’ambito della Direzione generale creatività contemporanea, come confermato dall’ultima riforma entrata in vigore il 5 febbraio 2020. In un momento di grande difficoltà come l’attuale, attraversato dalle tensioni e preoccupazioni procurate dalla pandemia di Covid-19, è particolarmente importante tornare a offrire occasioni di incontro non solo virtuali, pur con le cautele del caso, anche in considerazione della necessaria ripresa del turismo culturale in vista dell’auspicato rapido ritorno alla normalità.
Roberto Cassanelli Segretario regionale del MiBACT
7
Trieste Photo Days 2019 - Museo Revoltella Martin Parr firma autografi
8
Spaz io alle Istituz ion i La collaborazione del Servizio Musei e Biblioteche del Comune di Trieste con l’Associazione dotART prosegue proficuamente per il terzo anno consecutivo nell’ambito del settimo Trieste Photo Days - Festival di Fotografia Urbana. Presso il Civico Museo d’Arte Orientale, la mostra This is not Korea accoglie 30 scatti di Alain Schroeder. Le opere del fotografo belga, suggerite dall’art director del Festival, Angelo Cucchetto, e dal presidente dell’Associazione, Stefano Ambroset, dialogano con le stampe giapponesi individuate da Michela Messina, conservatore delle collezioni del museo, e la fotografia storica della Fototeca dei Civici Musei di Storia ed Arte selezionata dal responsabile, Claudia Colecchia. Lo sguardo del fotografo spazia tra la Corea del Nord e del Sud, fornendo spunti per confronti e inediti punti di osservazione e lettura, anche sotto il profilo della “libertà condizionata” dal regime nordcoreano. Nell’ambito di una rosa suggerita dagli organizzatori del Festival, ho personalmente selezionato, insieme a Claudia Colecchia, i vincitori del “Premio Musei Civici”. Gli scatti dei fotografi prescelti sono esposti al Civico Museo Sartorio: Lorenza Resciniti, che ne è il conservatore, ha collaborato alla realizzazione dell’evento. L’elegante villa triestina, in cui i Sartorio erano soliti sfogliare i preziosi album di famiglia, rivive il suo legame con la fotografia e si cala nella contemporaneità attraverso gli scatti di Chiara Panariti & Gianfranco Ferraro che raccontano il sofferto lockdown milanese. Antonio Tartaglia affronta, invece, il problema dell’inquinamento del mare: modellando i polimeri, trasforma i rifiuti in interessanti opere d’arte. Indugiano sui volti delle Shebeen Queens, proprietarie dei bar della Namibia, gli scatti di Julia Runge. Romain Thierry, infine, denuncia l’abbandono di edifici, un tempo lussuosi ed eleganti, ma ora decadenti, in cui giacciono vecchi pianoforti a coda. L’Auditorium del Museo Revoltella ospiterà l’inaugurazione del Festival oltre ad altre occasioni di confronto. L’interazione tra la fotografia contemporanea e i luoghi museali sottolinea ancora una volta l’importanza di valorizzare nel presente i luoghi e le collezioni del passato.
Laura Carlini Fanfogna direttore del Servizio Musei e Biblioteche del Comune di Trieste
9
Il Fe stival Trieste Photo Days è un festival italiano interamente dedicato alla fotografia urbana. Una rassegna che dal 2014 esplora la contemporaneità attraverso tutte le forme di fotografia ambientate nel tessuto cittadino. Un contenitore creativo crossmediale che riunisce mostre di artisti italiani e stranieri, workshop, proiezioni, contest, presentazione di libri, incontri, letture portfolio e altri eventi collegati alla fotografia. Un luogo d’incontro e scambio tra il pubblico e i fotografi. Denominatore comune è la Città, l’ambiente urbano e l’umanità che lo popola: la vita quotidiana delle metropoli e dei piccoli centri abitati, i contrasti e le contraddizioni della città e della provincia, gli scorci artistici, le geometrie architettoniche, i frammenti di colore che spezzano il grigiore cittadino. Obiettivo del festival è promuovere un tipo di fotografia portatrice di valore artistico, documentale, etnografico e sociologico, che offra testimonianza dell’oggi. Uno spaccato di contemporaneità urbana in grado di parlare dei cambiamenti sociali che avvengono nella grande città come nel piccolo villaggio. L’ambizione è di dare vita a una manifestazione internazionale con cadenza annuale, che miri a diventare un punto di riferimento in Italia e in Europa.
10
la g r an de fotog r afia è di casa a trie ste Conosco un solo modo di avvicinarmi ad un luogo: a piedi. Alex Webb Alex Webb e Rebecca Norris Webb sono i due ospiti principali di Trieste Photo Days 2020. Ma saranno con noi solo in video, perché questo è un anno particolare e i due artisti americani hanno dovuto rinviare tutti gli impegni oltreoceano fino a data da destinarsi. Cosi è in covid time. Ad Alex Webb è dedicato il grande progetto editoriale collettivo – oltre 150 fotografi - Chromantic, che verrà presentato dal critico Sandro Parmiggiani. Ci saranno comunque molti ospiti stranieri, europei soprattutto, perché Trieste Photo Days è uno dei pochi festival Italiani veramente internazionale. Per il secondo anno con noi Nick Turpin, che ci racconterà della rinascita di iN-PUBLiC, il primo collettivo di street photographer dell’era moderna, e Alain Schroeder, fresco vincitore di un World Press Photo con la sua serie Orangutan, che esporrà al Civico Museo d’Arte Orientale la doppia personale This is not Korea. Ximena Echague presenterà un grande progetto espositivo internazionale, per la prima volta in Italia: la mostra Women
Street Photographers con più di 50 fotografe da tutto il mondo all’Accademia Scaglia, la street photographer polacca Ania Klosek ci racconterà del collettivo internazionale Burn my Eye, il fotografo ceco Miloš Nejezchleb illustrerà la sua originale visione street. Ma quest’anno il festival gioca anche in casa, e abbiamo con noi molti autori Italiani, iniziando dal grande fotoreporter Francesco Cito, ospite d’onore che terrà una public lesson, al “nostro” Graziano Perotti, a Lorenzo Zoppolato, Francesco Faraci, Andrea Rossato, Carlo Barberio, la vincitrice dell’URBAN Book Award Valeria Sacchetti, Enzo Crispino – Vincitore Chromantic e molti altri. E mi fermo qui per mancanza di spazio, non certo per mancanza di persone da citare, perché ne avremmo una lista infinita! Angelo Cucchetto Art Director Trieste Photo Days
11
#TPD2020 ► GLI OSPITI
ALEX WEBB
Alex Webb ha pubblicato più di 15 libri di fotografia, tra cui The Suffering
of Light, panoramica sui 30 anni delle sue fotografie a colori. Ha esposto in musei di tutto il mondo, tra cui il Whitney Museum of American Art di New York, l’High Museum of Art di Atlanta e il Museum of Fine Arts di Boston. Membro dell’agenzia Magnum Photos dal 1979, i suoi lavori sono apparsi su The New York Times Magazine, National Geographic, Geo e altre celebri pubblicazioni. Ha ricevuto numerosi premi tra cui una Guggenheim Fellowship nel 2007 e una borsa di studio NEA nel 2019. I suoi libri più recenti sono La Calle: Photographs from Mexico e le collaborazioni Slant Rhymes e Brooklyn: The City Within con Rebecca Norris Webb, sua moglie e partner creativa. Attualmente sta fotografando le città degli Stati Uniti per un nuovo progetto in corso, Out of Many. www.webbnorriswebb.co
12
#TPD2020 ► GLI OSPITI
REBECCA NORRIS WEBB
Originariamente poetessa, Rebecca Norris Webb è autrice di sette libri di fotografia, che spesso intrecciano immagini e parole: il più noto è My
Dakota, un’elegia per il fratello morto inaspettatamente, con una mostra personale al Cleveland Museum of Art (2015). Assieme al marito tiene seminari di fotografia presso musei, università e organizzazioni artistiche di tutto il mondo. Le sue opere sono state pubblicate su The New Yorker, The New York Times Magazine e Le Monde, e sono entrate a far parte di numerose collezioni, tra cui quella del Museum of Fine Arts di Boston e il Cleveland Museum of Art. Nel 2019 vince una borsa di studio NEA con il suo libro più recente, Brooklyn: The
City Within (con Alex Webb), che diventerà una mostra al Museum of the City di New York da marzo 2020. In uscita a settembre 2020 il suo ottavo libro, Night Calls, in cui ha ricostruito il percorso delle visite a domicilio del padre novantanovenne, ex medico di campagna, nella la contea rurale del Midwest dove sono nati entrambi. instagram.com/webb_norriswebb
13
© Alex Webb – Sancti Spiritus, Cuba, 1993
14
© Alex Webb – San Ysidro, California, USA, 1979
15
© Alex Webb – Bombay, India, 1981
16
© Alex Webb – Istanbul, Turkey, 2001
17
© Alex Webb – Park Slope, Brooklyn, 2019
18
© Alex Webb – Bombardopolis, Haiti, 1986
19
© Alex Webb – Rochester, 2013
20
© Alex Webb – Nuevo Laredo, Mexico, 1996
21
Š Rebecca Norris Webb, Blackbirds, 2006, from the book, My Dakota
22
© Rebecca Norris Webb, Badlands, 2010, from the book, My Dakota
23
© Rebecca Norris Webb, Havana, 2007, from the book, Violet Isle (with Alex Webb)
24
© Rebecca Norris Webb, Havana, 2008, from the book, Violet Isle (with Alex Webb)
25
Š Rebecca Norris Webb, Brienna, 2013, from the book, Memory City (with Alex Webb)
26
Š Rebecca Norris Webb, Blossoming, 2019, from the book, Night Calls
27
Š Rebecca Norris Webb, Shimmering, 2018, from the book, Brooklyn: The City Within (with Alex Webb)
28
© Rebecca Norris Webb, Paris, 1999, from the book, The Glass Between Us
29
#TPD2020 ► GLI OSPITI
sandro parmiggiani
Nato a Bibbiano (Reggio Emilia) nel 1946, studia in Italia e negli USA. Critico e storico dell’arte, collaboratore di quotidiani e riviste (tra le quali “Il Giornale dell’Arte”), e autore di numerosi testi di presentazione di mostre (monografiche e di gruppo), di saggi in volumi e cataloghi – oltre 250 titoli –, e curatore di cataloghi ragionati dell’opera pittorica e grafica di vari artisti, è stato, dall’apertura, nel 1997, al 2010, curatore delle attività espositive di Palazzo Magnani a Reggio Emilia. Tra le mostre da lui direttamente curate nello spazio espositivo reggiano, oltre a quelle dedicate a importanti pittori e scultori, e a raccolte di opere grafiche, di libri d’artista e di fotografie, particolare attenzione è stata riservata all’immagine fotografica: André Kertesz, Eugene Smith, Luigi Ghirri, Arnold Newman, Memoria dei campi, Tibet perduto di Fosco Maraini,
Route 66 di Franco Fontana, Edward ‘Sheriff’ Curtis, Li Zhensheng, le antologiche di Stanislao Farri, di Vasco Ascolini, di Gérard Castello-Lopes, di Francisco Infante, di James Natchwey, di Werner Bischof, di Arno Rafael Minkkinen, di Francesco Zizola, di Michael Kenna, le mostre di Mario De Biasi e di Carla Cerati, la grande esposizione Il volto della follia. Cent’anni
di immagini del dolore. Dopo il 2010 ha curato mostre per Fotografia Europea, a Reggio Emilia, dedicate a Franco Fontana, Michael Kenna, Ferdinando Scianna, Stanislao Farri, Nino Migliori, Carla Cerati, e nel 2012 ha curato, per Palazzo Magnani, la mostra antologica e il catalogo di Don McCullin. Negli ultimi anni ha curato varie mostre in istituzioni pubbliche e gallerie private italiane e straniere, dedicate a pittori, scultori e fotografi. È stato, negli ultimi quindici anni, docente di Sistemi di gestione dell’arte
contemporanea nel Corso di Laurea Specialistica in Gestione dei Beni Artistici e Culturali all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Parmiggiani ha collaborato al progetto Chromantic in veste di consulente e ha impreziosito il volume fotografico con un ampio contributo testuale critico.
30
CHROMANTIC Tributo ad Alex Webb Sala “U. Veruda”
Lanciato dall’associazione culturale dotART tramite la propria piattaforma Exhibit Around, Chromantic nasce come ambizioso tributo collettivo ad Alex Webb, pioniere della fotografia a colori in grado di spaziare dalla fotografia urbana al reportage giornalistico. Un progetto corposo, unico nel suo genere, che si compone di un prestigioso volume fotografico e di una mostra collettiva internazionale, qui presentata, di fotografie e progetti fotografici rigorosamente a colori, che utilizzano la luce in maniera artistica e originale, donando vita agli elementi cromatici e trasformando il colore in un linguaggio autoriale in grado di raccontare la realtà contemporanea.
Chromantic è il risultato della straordinaria partecipazione alla call che Exhibit Around ha lanciato a dicembre 2019 oltre 4100 foto e 210 portfolio provenienti da tutto il mondo - per un totale di oltre 430 fotografi di cui 169 selezionati. Uno straordinario omaggio a Alex Webb che raggiunge il proprio apice ad ottobre 2020 in occasione del Festival Trieste Photo Days con la presentazione ufficiale del volume, a cui ha collaborato il critico Sandro Parmiggiani, e della mostra collettiva in Sala “U. Veruda” con oltre 150 foto. Alex Webb in persona avrebbe dovuto presenziare all’inaugurazione assieme a Rebecca Norris Webb, sua moglie e partner creativa. L’emergenza sanitaria legata al Covid-19 ha purtroppo impedito al grande fotografo americano di raggiungere l’Italia, la mostra Chromantic invece si presenta allo spettatore in tutta la sua originalità.
31
Chromantic Enzo Crispino
32
Chromantic / Sergio Ferreira Ruiz
33
Chromantic / Andrea Bettancini
34
Chromantic / Cosimo Manlio De Pasquale
35
Chromantic / Roberto Malagoli
36
Chromantic Adrian Wojtas
37
Chromantic / Daniele Faverzani
38
Chromantic / Barry Gilbert-Miguet
39
Chromantic / Giovanni Ferioli
40
Gli autori del progetto
Adrian Wojtas Alberto Campello Alberto Mesirca Aleksandr Gorban Alessandra Antonini Alessandro Idini Alessia Santambrogio Alexandre Chaym Alfons Cabrera Allan Syphers Ana Vodusek Andrea Bettancini Andrea Maini Andrea Rossi Andrea Scirè Anil Purohit Antoine Buttafoghi Antonella Pellegrino Antonino Clemenza Arianna Todisco Augusto Barbieri Barry Gilbert-Miguet Beppe Castellani Betty Press Birgit Lu Mazen Carla Cosenza Mormile Carlo Silva Carlos Queiroz Cate Franklyn Chiara Conti Cinzia Leghissa Cinzia Stecca Clementine Smart Clive Eariss Corrado Enea Crevatin Cosimo Manlio De Pasquale Cristina Embil Cristina Ferri Dan Fenstermacher Daniela Bartolomeoli Daniela Figna Daniele Faverzani Daniele Ficarelli Dean Forbes
Domenico Ianaro Dorina Scandurra Ed Fetahovic Emanuela Zini Emanuele Genovese Emanuele Vincenzi Emiliano Beltrame Emiliano Pinnizzotto Enrica Ridolfi Enrico Mika Crevatin Enzo Crispino Fabrizio Svetina Farzane Keshavarz Federica Paoletti Francesca Codogno Francesca Di Ciaula Francesca Pompei Francesco D’Alonzo Francesco Falciola Gábor Hegyi-Kovács Gabriela Griggs Gabriele Fiolo Georg Worecki Gerhard Wagner Giancarlo Rupolo Gianni Olivetti Giorgio De Zan Giovanni Ferioli Giulia Dari Giuliana Mariniello Giuseppe Benincasa Gloria Galovic Guido Argenta Harry Giglio Henning S. Pettersen Hieronymus Grabstein Hubert Michel Immacolata Giordano Irina Petrova Jacek Salaga James Abell Jasmine Cattai Paladin Jean Pierre Baud Jeannette Muller
John Nordell Juan Rodríguez Morales Katarzyna Urbanek Konrad Kloch Laura Malaterra Laura Pierangeli Lello Fargione Lora Gorodetsky Lorella Frignani Lorenzo Giaccone Lorenzo Rondali Luca Iacono Luca Paccusse Luciano Cannella Luigi Franco Malizia Maddalena Zotti Majid Bazaei Małgorzata Mikołajczyk Marcello Mariella Marco Bortoluzzi Margherita Del Piero Maria Cristina Cupin Maria Grazia Castiglione Maria Kremneva Maristella Campolunghi Marvin Villanueva Massimiliano Macchia Massimo Russo Massimo Tabasso Matteo Dalle Feste Matteo Maurizio Mauro Mattia Pasini Maurizio Sartoretto Max Sturgeon Meletios Vasileiou Michael Kofteros Miloš Nejezchleb Mimma Livini Morena Pinto Never Edit Nicola Daddi Oana Pughineanu Oliver Gargan Orietta Masala
Oscar Masi Paola Bet Patricia D. Richards Patrizio Broggi Pedro Venâncio Peter Erickson Philippe Sarfati Pia Parolin Pier Luigi Mariotti Radu Patrascu Ranu Jain Renzo Donati Riccardo Crevatin Roberta Grubelli Roberta Lodi Roberto Malagoli Scott R. McMaster Selina Bressan Sergio Ferreira Ruiz Silvia Paulin Sofia Erto Stefano Agnello Stefano Ciol Stefano Salati Susa Solero Susanna De Vido Swen Bernitz Tania Barbagli Teresa Bianchi Tommaso Sacconi Ulysses Aoki Umberto Cenedese Valentina Brunello Waldemar Ostrowski Ximena Echague Yana Hryhorenko Zbigniew Brzozowski
41
URBAN Photo Awards / Andi Abdul Halil
42
URBAN PHOTO AWARDS Mostra dei vincitori 2020 Sala Xenia
Il concorso URBAN Photo Awards è uno dei principali “serbatoi culturali” di Trieste Photo Days. Giunto nel 2020 all’undicesima edizione, il contest ricerca talento e qualità sia tra i fotografi professionisti che amatoriali, offrendo loro un palcoscenico internazionale da cui farsi notare. URBAN vede ogni anno migliaia di foto in gara e centinaia di partecipanti da tutto il mondo. È un contest di respiro internazionale in continua crescita, uno dei pochi a “varcare i confini” del web offrendo ai fotografi una reale visibilità attraverso decine di mostre fotografiche in giro per il mondo. Oltre ai premi e ai riconoscimenti, URBAN offre la possibilità ai migliori fotografi classificati di entrare a far parte di un circuito di mostre itineranti, che rappresentano il reale valore aggiunto di questo concorso. Dal 2011, infatti, URBAN ha allestito più di 100 mostre tra Polonia (Cracovia, Lodz, Raciborz e Varsavia), Ungheria (Budapest, Pècs e Miskolc), Cipro (Limassol, Paphos e Nicosia), Lettonia (Riga), Slovenia (Capodistria), Slovacchia (Bratislava), Germania (Berlino e Amburgo), Croazia (Fiume e Parenzo), Ucraina (Sumy), Serbia (Belgrado), Colombia (Bucaramanga) e Italia (Milano, Venezia, Trieste e Roma). Cominciato l’1 marzo, URBAN 2020 ha visto oltre 10.000 foto in gara, 390 progetti e 160 libri, per oltre 2.700 partecipanti da tutto il mondo. Il concorso culmina a Trieste Photo Days, dove viene svelato in anteprima il podio finale e il presidente della giuria Alex Webb, super ospite del festival in collegamento streaming, incorona il vincitore assoluto. www.urbanphotoawards.com
43
URBAN Photo Awards / Marzena Hans
44
URBAN Photo Awards / Bart Heynen
45
URBAN Photo Awards / Piotr Trybalski
46
URBAN Photo Awards / Harry Giglio
47
URBAN Photo Awards / Francesco Pace Rizzi
48
URBAN Photo Awards / Forrest Walker
49
URBAN Photo Awards / Szymon Lewinski
50
URBAN Photo Awards / Angiolo Manetti
51
Mostra-premio “Civici Musei” / Shebeen Queens / Julia Runge
52
urban 2020: mostra-PREMIO “Civici musei” di trieste Civico Museo Sartorio
Anche quest’anno la collaborazione tra il Servizio Musei e Biblioteche del Comune di Trieste e URBAN Photo Awards darà vita a una prestigiosa mostra-premio al Museo Sartorio. Saranno esposti quattro progetti finalisti, selezionati da Laura Carlini Fanfogna, direttrice dei Civici Musei del Comune di Trieste e da Claudia Colecchia, responsabile della Fototeca e della Biblioteca dei Civici Musei del Comune di Trieste. Per l’allestimento ci si è avvalsi della collaborazione del conservatore del museo Lorenza Resciniti e del personale della Fototeca dei Civici Musei di Storia ed Arte. I progetti selezionati: Shebeen Queens – Julia Runge (Germania) È una serie dedicata a una speciale categoria di bar della Namibia e alle loro proprietarie, prevalentemente donne: le Shebeen Queens. La parola “shebeen” deriva dall’irlandese “síbín”, che significa “whisky illecito”. Il termine indica i bar dove vengono servite bevande alcoliche senza licenza. I locali della Namibia, aperti all’interno delle abitazioni, inizialmente fungevano da luogo d’incontro per gli attivisti antiapartheid. Sebbene dal 1998 gli shebeen siano stati legalizzati, ancora oggi, molti esercizi continuano a vivere nell’illegalità. Cronostasi – Chiara Panariti & Gianfranco Ferraro (Italia) È una riflessione fotografica sulla popolazione milanese durante il recente lockdown: lo sguardo invita a meditare sul nuovo tempo della condizione umana. Mentre fuori dal nostro spazio fisico tutto assume una dimensione di irreale silenzio, la vita “domestica” per-corre la routine quotidiana. Requiem Pour Pianos – Romain Thiery (Francia) La musica e la fotografia sono le grandi passioni di Romain Thiery. La serie ci racconta di vecchi pianoforti a coda, abbandonati in ambienti diroccati: luoghi fuori dal tempo, dove un tempo regnavano lusso ed eleganza. Fishing For Plastic – Antonio Tartaglia (Italia) Il problema dell’inquinamento del mare è al centro del progetto fotografico di Antonio Tartaglia. Fishing For Plastic è un’iniziativa di pulizia dei fondali marini realizzata dalla Marina di San Benedetto del Tronto con una flotta di 40 pescherecci e oltre 100 pescatori (la più grande mai impegnata in Italia per attività di pesca finalizzata al contrasto all’inquinamento marino). In soli sette mesi, dalla seconda metà del 2019, sono stati raccolti dall’Adriatico oltre 24 tonnellate di rifiuti.
53
Mostra-premio “Civici Musei” / Fishing For Plastic / Antonio Tartaglia
54
Mostra-premio “Civici Musei� / Cronostasi / Chiara Panariti & Gianfranco Ferraro
55
Mostra-premio “Civici Musei” / Shebeen Queens / Julia Runge
56
Mostra-premio “Civici Musei” / Requiem Pour Pianos / Thiery Romain
57
URBAN Book Award / Journey to the Lowlands / Valeria Sacchetti
58
JOURNEY TO THE LOWLANDS Valeria Sacchetti - Progetto vincitore URBAN Book Award 2020
Nell’ambito del concorso fotografico URBAN Photo Awards, la nuova sezione URBAN Book Award è dedicata ai fotografi che desiderino proporre progetti estesi concepiti come “dummy”, ovvero bozze di libri fotografici, siano essi pdf con l’ossatura definita, oppure sequenze di foto. L’obbiettivo è dare la possibilità al fotografo vincitore di produrre e promuovere a livello internazionale il proprio progetto fotografico autoriale, che viene pubblicato come volume cartaceo da dotART / URBAN e presentato ufficialmente al festival Trieste Photo Days. Dal 2020 l’URBAN Book Award ha preso il posto del TPD Book Award, la “call for dummies” lanciata negli ultimi tre anni in occasione del festival triestino, grazie alla quale sono stati scoperti, premiati e supportati talenti da tutto il mondo: nel 2017 il giapponese Tadashi Onishi con Lost in Shinjuku, nel 2018 il greco Zisis Kardianos, con il progetto InLimbo e il giapponese Hiro Tanaka con Around 42nd and 7th, nel 2019 il fotografo russo Ilya Shtutsa con il progetto Not Only Grey. Quest’anno è la volta di Journey to the Lowlands di Valeria Sacchetti, selezionato dallo street photographer inglese Nick Turpin tra oltre 160 progetti in gara.
Journey to the Lowlands è un road movie che racconta il sogno oltre la frontiera degli abitanti della pianura, immersi in un microcosmo ancora sconosciuto, dove la vita scorre lenta. Qui il tempo è frammentato, sfocato, onirico e l’acqua ha una sua musica e sussurra le storie degli abitanti. I legami familiari, il paesaggio bucolico, i luoghi e gli animali: qui, nella bassa, tutto è collegato, tutto scorre e tutto rimane. Sono racconti di terre poste sotto il livello del mare, racchiuse da catene montuose e solcate da fiumi che straripano durante la stagione invernale. Il sogno di un’Emilia rossa, è ormai evaporato; il terremoto ha falciato gran parte della zona, la disoccupazione, l’alcool e l’inquinamento hanno fatto il resto: ma le persone continuano a lavorare e sperare che questo duro momento passi, sono temprati ad affrontare le sfide della quotidianità. Qui si è abituati alla fitta nebbia che rimane per mesi e copre un mondo contadino scomparso che non va cercato, ma sentito spiritualmente. Qui le anime dei nostri padri e delle nostre madri riecheggiano come suoni di un tempo lontano.
59
URBAN Book Award / Journey to the Lowlands / Valeria Sacchetti
60
URBAN Book Award / Journey to the Lowlands / Valeria Sacchetti
61
URBAN Book Award / Journey to the Lowlands / Valeria Sacchetti
62
URBAN Book Award / Journey to the Lowlands / Valeria Sacchetti
63
URBAN unveils - Vol. #06 / Md Tanveer Hassan Rohan
64
URBAN unveils the City and its secrets - Vol. #06 Presentato in anteprima a Trieste Photo Days, URBAN Unveils the City and its Secrets è una pubblicazione curata da dotART che ha l’obiettivo di offrire al lettore una serie di storie narrate attraverso la street photography. Per il quinto volume di questo progetto editoriale sono state selezionate immagini tratte dall’edizione 2020 del concorso fotografico URBAN Photo Awards. Foto accomunate da un elemento, a volte evidente, altre appena accennato, che tutte insieme compongono un collage organico che “svela la Città e suoi segreti.” La street photography è la forma d’arte che racconta al meglio la contemporaneità. Il termine “street” indica un luogo generico segnato dall’attività umana, e in questo volume si è scelto di soffermarsi in particolare sulla Città, in quanto luogo in cui convergono gli innumerevoli aspetti dell’oggi. La Città, le sue strade, i suoi edifici, i suoi spazi, portano con loro ampie testimonianze di storia, cultura “alta” e popolare, interazioni sociali e contraddizioni. La fotografia di strada riproduce attimi di assoluta realtà, ai quali ogni fotografo imprime una propria cifra artistica. La street photography è un genere in grado di rivelare le infinite sfaccettature del tessuto urbano e le vite che lo popolano. Spesso questi istanti visivi raccontano più di ciò che mostrano: aspetti inediti della società, attimi di vita vissuta, angoli segreti della Città, contrasti e contraddizioni della modernità, celebrazioni della bellezza o narrazioni del degrado urbano. La tecnica della street poggia quasi interamente sull’occhio, sul tempismo e la sensibilità personale dell’autore, che gli permettono di essere lì, nel posto giusto, al momento giusto, per comporre l’inquadratura che restituisce quel fugace frammento di quotidianità. Il fotografo di strada mette in risalto l’inosservato, rende speciale e unica la normalità. La fotografia di strada congela in un istante senza fine attimi di assoluta realtà, unici, irripetibili e contrassegnati dal graffio anch’esso unico e irripetibile dell’artista. Piccole storie quotidiane condensate in una frazione di secondo possono raccontare un intero periodo storico. Scatti talvolta ricchi di pathos, talvolta in apparenza banali ma ricchi di spunti di riflessione. www.urbanphotoawards.com
65
URBAN unveils - Vol. #06 / Max Sturgeon
66
URBAN unveils - Vol. #06 / Pranab Basak
67
URBAN unveils - Vol. #06 / JoĂŁo Coutinho
68
URBAN unveils - Vol. #06 / Rosetta Bonatti
69
URBAN unveils - Vol. #06 / Daria Shevchenko
70
URBAN unveils - Vol. #06 Marcos Alvarez
71
URBAN unveils - Vol. #06 / Joseph Ford
72
Gli autori del progetto Alain Schroeder Alan Yee Aleksandr Mamaev Alessio Trerotoli Alexander Sharr Allan Syphers Amanda Costa Samways Andi Abdul Halil Andrea Bettancini Andrea Cicchetti Andrea Maria Noventa Angelo Bonarelli Angiolo Manetti Anil Purohit Ann Nikonenok Annalaura Lombardozzi Annu Esko Antonella Platania Antonello Marini Antonio Aragon Renuncio Antonio Tartaglia Antonio Vezzari Azim Khan Ronnie Barry Gilbert-Miguet Bart Heynen Bart Vos Beniamino Pisati Biagio Salerno Biancamaria Monticelli Bruce Haswell Carlo D’orta Carlo Traini Chad Windham Chiara Panariti Chiara Zocchetti Chin Leong Teo Cyril Abad Dan Hermouet Dan Nelken Daniel Heilig Danny Franzreb Daria Shevchenko David Marciano Davide Cristin Denis Karasev Diana Cheren Nygren Diana Vopseva Dimpy Bhalotia
Eduardo Citrinblum Elena Phillips Emanuele Bissoli Emiliano Pinnizzotto Enrica Ridolfi F.Dilek Uyar Fabien Ecochard Fabio Patronelli Federica Zucchini Federico Possati Filipe Bianchi Florence Vesval Forrest Walker France Leclerc Francesco Pace Rizzi Frank L Gerdie Hutomo Gianluca La Bruna Giedo Van Der Zwan Gil Ribeiro Giuseppe Ulizio Grzegorz Fajerski Harry Giglio Immacolata Giordano Ingrid Gielen Istvan Kerekes Ivan Turukhano Jagdev Singh Jana Estocinova Javier Arcenillas Javiera Estrada Jo Ann Chaus João Coutinho Joe Buergi Jorge Ivan Macias Mejia Jose Gaston Barriga Jose Ignacio Hernández Joseph Ford Joseph Rafferty Julia Runge Kazi Muhaiminul Islam Munaj Klaus Lenzen Kristian Leven Kristyn Taylor Krzysztof Bednarski Leyla Emektar Luca Alessandro Scaramuzza Luca Lorenzi
Luca Paccusse Luca Sorato Luciana Trappolino Luciano Chiari Lucie Nechanická Luigi Toscano Lukasz Zietara Lung-tsai Wang Małgorzata Mikołajczyk Małgorzata Szura Piwnik Marcin Giba Marco Tagliarino Marcos Alvarez Marek Neumann Margelatu Iulian Maria Kremneva Maria Tomas-Rodriguez Marino Da Costa Marisa Paoli Mark Phillips Marzena Hans Maude Bardet Mauro Brienza Mauro De Bettio Max Sturgeon Md Enamul Kabir Md Tanveer Hassan Rohan Michael Martin Michel Guillet Michele Cimini Miguel González Balbuena Mirko Fambrini Mohammad Rakibul Hasan Muhammad Almasri Natalie Christensen Nicoletta Cerasomma Nina Welch-kling Orietta Masala Orna Naor Oscar Rialubin Paolo Iommelli Paolo Quadrini Paweł Jędrusik Pepe Hanze Péter Rácz Philippe Sarfati Pia Parolin Pietro Cavalosci
Piotr Trybalski Pranab Basak Pygmalion Karatzas Raffaele Canepa Robert Virga Roberto Gabriele Roberto Giovetti Roberto Malagoli Roberto Pestarino Rodrigo Roher Roman Robroek Rosetta Bonatti Sabrina Guitart Sally Ryan Salvatore Favia Samuel Dossi Samuel Moulin Sandipan Mukherjee Sandor Kelemen Sandra Cattaneo Adorno Sara Bianchi Sarah Wouters Sebastien Durand Selina Bressan Shinya Itahana Silvia Mara Lombardi Simon Johansson Simone Mantia Slock Slock Stanislav Sitnikov Stefano Carotenuto Stefano Cestari Stefano Paradiso Szymon Lewinski Ted Lau Thiery Romain Tomas Loukota Valentina D’Alia Viet Van Tran Vincenzo Montefinese Vladau Vlad-viorel Wanda Von Bremen Willem Kuijpers Ximena Echague Yasser Alaa Mobarak Yoni Blau Yuliy Vasilev
73
#TPD2020 ► GLI OSPITI
francesco cito
Nato a Napoli il 5 maggio 1949, si trasferisce a Londra nel 1972 per dedicarsi alla fotografia. Divenuto free-lance, inizia a collaborare con il Sunday Times, che gli dedica la prima copertina per il reportage “La Mattanza”. Nel 1980 è uno dei primi fotoreporter a raggiungere clandestinamente l’Afghanistan occupato dell’Armata Rossa. Sue le foto dei primi soldati russi caduti in imboscate. Nel 1982-83 realizza a Napoli un reportage sulla camorra pubblicato dalle maggiori testate giornalistiche, nazionali ed estere. Dal 1983 al 1989 è sul fronte libanese come inviato di Epoca, unico foto-giornalista a documentare la caduta di Beddawi (campo profughi), ultima roccaforte di Arafat in Libano. Nel 1984 si dedica alle condizioni del popolo palestinese nei territori occupati della West Bank (Cisgiordania) e della Striscia di Gaza. Segue tutte le fasi della prima “Intifada” (1987-1993) e della seconda (2000-2005). Nel 1989 è inviato in Afghanistan dal “Il Venerdì” di Repubblica e ancora clandestinamente a seguito dei Mujahiddin per raccontare la ritirata sovietica. Nel 1990 è in Arabia Saudita nella prima Guerra del Golfo per seguire l’operazione Desert Storm e la liberazione del Kuwait. Nel 2002 è tra i pochi ad entrare nel campo profughi di Jenin, sotto coprifuoco durante l’assedio israeliano alle città palestinesi. Nel 1995 il World Press Photo gli conferisce il terzo premio “Day in the Life” per il Neapolitan Wedding story e nel 1996 il primo premio per il Palio di Siena. Nel 1997 l’Istituto Abruzzese per la storia d’Italia contemporanea gli conferisce il premio “Città di Atri” per l’impegno del suo lavoro sulla Palestina, mentre nel 2001 il Leica Oskar Barnak Award lo segnala con una Menzione d’Onore per il reportage Sardegna. Nel 2006 l’associazioni FIAF gli conferisce il titolo di “Maestro della fotografia italiana” e nel 2009 riceve il premio “Antonio Russo” per il reportage di guerra. Nel 2013 vince il primo premio Canon-Mondadori. www.francescocito.it
74
Palestina 1983-2011 / Francesco Cito
75
The Wall / Francesco Cito
76
The Wall / Francesco Cito
77
The Wall / Francesco Cito
78
The Wall / Francesco Cito
79
#TPD2020 ► GLI OSPITI
NICK TURPIN
Nick Turpin è uno street photographer con base a Londra. Nel 2000 ha fondato il collettivo internazionale iN-PUBLiC, che ha svolto un ruolo significativo nella moderna rinascita di interesse per la fotografia di strada intesa come approccio. Nick è direttore artistico del festival STREET LONDON e ideatore dell’iniziativa #canpubphoto per identificare la fotografia “candid” online. Nick è anche un esperto fotografo pubblicitario, di design ed editoriale, con alle spalle importanti campagne per marchi come IBM, Toyota, Barclays Bank e Jaguar. Il suo recente libro “On The Night Bus” esplora le vite dei pendolari dei bus di Londra che viaggiano nei mesi invernali. Nick ha insegnato Street Photography alla Tate Gallery, alla Sony World Photography Organization, a Discovery Channel e ad Apple. www.nickturpin.com
80
iN-PUBLiC Il collettivo iN-PUBLiC è stato fondato nel 2000 per fornire una casa ai fotografi di strada. L’obiettivo è promuovere la Street Photography e continuare a esplorarne le possibilità. Tutti i fotografi membri sono stati invitati nel collettivo perché hanno la capacità di vedere l’insolito nel quotidiano e di catturare il momento. iN-PUBLiC è stato rilanciato nel 2020 con un rinnovato impegno a presentare la migliore fotografia dal regno pubblico che registra fedelmente la vita di tutti i giorni senza messa in scena o manipolazione. www.in-public.com
81
iN-PUBLiC / Nick Turpin
82
iN-PUBLiC / Nick Turpin
83
iN-PUBLiC / Nick Hannes
84
iN-PUBLiC / Nils Jorgensen
85
iN-PUBLiC / Richard Baker
86
iN-PUBLiC / Rob Hogenbirk
87
#TPD2020 ► GLI OSPITI
ania klosek
Ania Klosek è clebre per i suoi lavori documentari e di street photographer, per i quali ha ricevuto prestigiosi premi. È membro dei collettivi BURN MY EYE e UN-POSED. Le fotografie di Klosek sono state esposte a Street Photography Now, Miami Street Photography Festival, Brussels Street Photography Festival, EASTREET, Eyes on Main Street, Women Street Photographers Tiene lezioni di fotografia di strada presso ZPAF, un’associazione polacca di fotografi d’arte. Il tema post-sovietico è uno dei suoi soggetti preferiti nella sua fotografia. http://aniaklosek.com
88
burn my eye In un mondo che si stringe sotto un diluvio costante di immagini usa e getta, il collettivo internazionale di street photographer Burn My Eye cerca di fornire una considerazione fotografica ponderata e informata di ciò che ci circonda, un modo per vedere la superficialità e la pretesa del passato, per bruciare la patina della società e vedere “veramente”. Tra i membri del collettivo Pau Buscató, Kanrapee Chokpaiboon, Julie Hrudova, Zisis Kardianos, Andrew Kochanowski, Simon Kossoff, Junku Nishimura, Jack Simon e molti altri. www.burnmyeye.org
89
Burn my Eye / Ania Klosek
90
Burn my Eye / Ania Klosek
91
Burn my Eye / Julie Hrudova
92
Burn my Eye / Julie Hrudova
93
#TPD2020 ► GLI OSPITI
alain schroeder
Alain Schroeder è un fotoreporter belga, nato nel 1955. Ha scoperto la fotografia giovanissimo attraverso le riviste di settore quali Photo e Zoom. Il suo lavoro è una mescolanza di fotogiornalismo, documentarismo contemporaneo, influenzato dal surrealismo, in particolare di Magritte e Delvaux. Da oltre tre decenni lavora nel campo della fotografia, prima come fotografo sportivo nei campi del Roland Garros, Wimbledon, US Open, successivamente si è dedicato ai libri di viaggio, arte e architettura. Ha curato oltre trenta volumi dedicati a Cina, Iran, il Rinascimento, Roma antica, Giardini d’Europa, Thailandia, Toscana, Creta, Vietnam, Budapest, Venezia, Abbazie d’Europa, i siti naturali d’Europa, ecc. Ha pubblicato le sue foto in prestigiose riviste quali il National Geographic, Geo, Paris
Match. Ha vinto numerosi premi internazionali tra cui un premio Nikon Japan per la serie Who Will Save the Rohingya, il premio TPOTY (fotografo di viaggio dell’anno) per due serie: Living for Death e Kushti, World Press Photo 1st Prize Sport Stories per la serie Kid Jockeys. Ha partecipato a numerose mostre in tutto il mondo. Ha fondato nel 1989 Reporters, una nota agenzia fotografica in Belgio. A Parigi è rappresentato dall’agenzia fotografica HEMIS. https://alainschroeder.myportfolio.com
94
THIS IS NOT KOREA Immagini delle due Coree negli scatti di Alain Schroeder Civico Museo d’Arte Orientale
Il Servizio Musei e Biblioteche del Comune di Trieste, in collaborazione con l’Associazione dotART, per il terzo anno consecutivo, propone una serie di esposizioni/occasioni volte a indagare l’interazione tra la fotografia contemporanea e i luoghi museali in occasione del settimo Trieste Photo Days - Festival di Fotografia Urbana. La mostra This is not Korea. Immagini delle Coree negli scatti di Alain Schroeder è stata ideata e realizzata dai Civici Musei di Storia ed Arte, con la direzione di Laura Carlini Fanfogna, direttrice del Servizio Musei e Biblioteche, a cura di Michela Messina, conservatore del Civico Museo Orientale, e di Claudia Colecchia, responsabile della Fototeca e della Biblioteca dei Civici Musei di Storia ed Arte. Protagonista dell’esposizione fotografica è la Corea, paese altrimenti quasi completamente assente dalle pur ricche collezioni dei Civici Musei di Storia ed Arte. Due xilografie relative alle ambascerie coreane in Giappone, opera del notissimo artista Katsushika Hokusai, selezionate da Michela Messina unitamente a due testimonianze fotografiche sulla Corea custodite in Fototeca, individuate da Claudia Colecchia dialogano con le foto contemporanee scattate in Corea da Alain Schroeder. L’autore belga, già premio URBAN 2019, offre l’opportunità di posare lo sguardo su questa regione dell’Asia attraverso tre storie. La divisione politica che caratterizza la Corea dal 1945 è restituita anche nell’allestimento proposto: a ogni stanza corrisponde una nazione e il muro divisorio rievoca quella linea di confine che coincide con il 38° parallelo. La prima stanza è dedicata alla Corea del Nord, uno degli stati più secretati al mondo, ed è dedicata alle sezioni
Taekwondo e Kim City. Si tratta di una preziosa documentazione fotografica che però, come sottolinea egli stesso, non restituisce fedelmente il paese ma è condizionata dai meccanismi manipolatori dell’informazione di regime, visto che il servizio è stato effettuato sotto il rigido controllo censorio di due guide ufficiali che hanno indicato cosa guardare e cosa fotografare.
This is not Korea sottolinea il fotografo, ma il servizio, seguendo gli stilemi comunicativi del regime, ha il merito di restituirci la prodigiosa macchina organizzativa creata per la costruzione del consenso che, in questo caso, è per una volta desideroso di travalicare i confini nazionali. La Corea del Sud è descritta attraverso una serie di ritratti femminili - le Grandma Divers - scattati presso l’isola di Jeju. Qui la pesca a immersione è praticata dalle donne Haenyeo che si tuffano senza bombole nelle acque gelide a caccia dei preziosi awabi (abaloni o orecchie di mare): frutti di mare in via di estinzione sempre più richiesti anche dagli chef stellati occidentali. Schroeder restituisce i volti segnati delle donne mature che, nonostante l’età, le mille rughe, si ergono in un tempo sospeso, maestose, elegantissime e ancora capaci di stupirci, persino di sedurci. Un senso di mistero e di distanza pervade la fotografia del belga Schroeder, confermando la profonda influenza subita dal surrealismo di Magritte.
95
This is not Korea / Taekwondo North Korea Style / Alain Schroeder
96
This is not Korea / Taekwondo North Korea Style / Alain Schroeder
97
This is not Korea / Kim City / Alain Schroeder
98
This is not Korea / Kim City / Alain Schroeder
99
This is not Korea
Grandma Divers Alain Schroeder
100
This is not Korea
Grandma Divers Alain Schroeder
101
#TPD2020 ► GLI OSPITI
ximena Echague
Ximena Echague è una documentarista e fotografa di strada. Cresciuta a Buenos Aires si divide ora tra New York e Bruxelles. Il suo lavoro è stato esposto in tutto il mondo e ampiamente pubblicato in tutte le principali pubblicazioni. Ximena è membro fondatore del Little Box Collective ed è ambasciatrice di Women Street Photographers, mostra ospitata da Accademia Scaglia nell’ambito del Trieste Photo Days 2020. www.ximenaechague.com Instagram: ximena_echague
102
WOMEN STREET PHOTOGRAPHERS Accademia Scaglia Il grande collettivo Women Street Photographers, nato dal fortunatissimo profilo Instagram Women Street Photographers (@womenstreetphotographers) creato da Gulnara Samoilova, arriva per la prima volta in Italia, durante il Trieste Photo Days. Nell’ambito della mostra itinerante che ha già toccato New York, Washington, Bruxelles, Nuova Delhi e Sofia, la mostra è ospitata all’Accademia Scaglia. Women Street Photographers (@womenstreetphotographers) è la più grande comunità al mondo di fotografe di strada, oltre 96mila follower, ed è una mostra itinerante. Una piattaforma di street photography dedicata esclusivamente a fotografe con l’obiettivo di creare visibilità per le donne fotografe di strada e incoraggiarle a seguire la loro passione. Un progetto fondato da Gulnara Samoilova, fotografa di strada e di belle arti con sede a New York City, è iniziato come un catalogo Instagram personale per una futura mostra, ma è diventato rapidamente una piattaforma popolare sia per le fotografe amatoriali che per quelle professionali. In mostra foto di: Andrea Torrei Anna Biret Annette Lang B Jane Levine BearLy BonniE Callie Eh Catherine Le Scolan-Quéré Charlotte Stone Colleen Cavanaugh Farnaz Damnabi Fatteme Pezeshki Moghadam Fernanda Gandara Haeily Jeon Heike Frielingsdorf
Inge Colijn Jana Kupčáková Jenna Mulhall-Brereton Julie Kerbel Karine Bizard Kasia Trojak Katerina Christina Liliana Ranalletta Linda Hacker Linda Maclean lopamudra Talukdar Marianna Troeva Marina Volskaya-Nikitina Martine Lanser
Martine Roegiers Marylise Vigneau Maude Bardet Melissa Breyer Melissa O’Shaughnessy Michelle Rick Nataša Tvrdinić Niki Gleoudi Pelin Guven Rebecca Weston Regula Tschumi Rose Vandepitte Ruti Alon Sandra Cattaneo Adorno
Sandra Hernandez Santos Álvarez León Serena Pallaro Sigrid Debusschere Sofia Sebastian Sonia Goydenko Susanne Grether Sylvie Moyen Taru Latva-Pukkila Tatum Wulff Xenia Petrovska Ximena Echague Yadira Perez Yael Gadot
103
Women Street Photographers / B Jane Levine
104
Women Street Photographers / Ximena Echague
105
Women Street Photographers / Regula Tschumie
106
Women Street Photographers / Ruti Alon
107
#TPD2020 ► GLI OSPITI
graziano perotti
Graziano Perotti è nato a Pavia nel 1954 dove tuttora risiede. In veste di fotoreporter ha pubblicato oltre 200 reportage (di viaggio, cultura e sociale) sui più importanti magazine, ottenendo 25 copertine e prodotto foto per importanti campagne pubblicitarie “Grand foulard Bassetti”, Alpitour-Francorosso, Hotelplan, Brunello di Montalcino della Fattoria dei Barbi per citarne alcuni. Di lui hanno scritto e pubblicato lavori su riviste specializzate di fotografia e sui maggior quotidiani italiani i più noti critici. Numerose sono le sue mostre personali e partecipazioni a collettive con grandi fotografi in rassegne di livello internazionale. Recentemente Pio Tarantini lo ha inserito nel suo libro “Fotografia. Elementi fondamentali di linguaggio, storia, stile” tra fotografi contemporanei più significativi. Ha vinto importanti premi in Italia e all’estero “Destino Madrid”, “Scatti Divini”, “Il genio Fiorentino” e sue fotografie sono in importanti collezioni private, fondazioni e musei. è il Photo Editor del magazine CITIES, prodotto da ISP - Italian Street Photography. Ha esposto, a Palazzo Gopcevich, una selezione degli scatti dedicati al Porto Vecchio a Trieste nel 2019, nell’ambito del Festival Trieste Photo Days. A Trieste Photo Days 2020, Graziano Perotti tiene l’esclusivo workshop Utopia Melara. è inoltre presente come ospite speciale nel volume Trieste
tra passato, presente e futuro, presentato in anteprima al festival. www.italianstreetphotography.com/collaborators/graziano-perotti
108
TRIESTE: TRA PASSATO, PRESENTE E FUTURO Sala Xenia
Un progetto collettivo che racchiude foto e progetti focalizzati sulla Trieste che cambia: una città d’arte e di mare, ricca di Storia, cultura ed eccellenze enogastronomiche, porta a Oriente e cuore della Mitteleuropa. Una città dal passato glorioso e proiettata verso il futuro.
Trieste tra passato, presente e futuro è stato ideato dall’associazione culturale dotART tramite la piattaforma Exhibit Around. 42 autori per oltre 200 foto che gettano uno sguardo originale e insolito su Trieste. Partecipano al progetto: Alba Basezzi Alessandro Ledda Alessandro Pellican Alessandro Sarti Alessia Arban Alessia Peretti Andrea Scirè Antonino Clemenza Asya Gefter Dario Reggente Eleonora Donadini
Ester Pertegato Fabiana Chiarelli Francesca Maddaloni Francesco Cremonese Francesco Finotto Gabriele Boglich Giacomo Festa Giancarlo Rupolo Giorgia Melegari Giulia Cargnelli Giulia Livia
Giulio Bonivento Gloria Bergagnini Graziano Perotti Ivano De Simon Laura Pierangeli Lorenzo Feurra Luca Zimolo Luciana Passaro Marco Biancardi Maria Kremneva Marisa Paoli
Mattia Pasini Michele Forni Never Edit Paola Bet Roberto Furlan Romina Tancredi Selina Bressan Simonetta Rossetti Tania Giorgi
109
Trieste tra passato, presente e futuro / Graziano Perotti
110
Trieste tra passato, presente e futuro / Graziano Perotti
111
Trieste tra passato, presente e futuro / Luciana Passaro
112
Trieste tra passato, presente e futuro / Giulio Bonivento
113
Trieste tra passato, presente e futuro / Giancarlo Rupolo
114
Trieste tra passato, presente e futuro / Marco Biancardi
115
#TPD2020 ► GLI OSPITI
Miloš Nejezchleb
Il fotografo ceco Miloš Nejezchleb si è concentrato sulla fotografia concettuale da appena 3 anni, e tuttavia ha già vinto diversi premi. Vincitore del concorso Czech Press Photo, vincitore assoluto del concorso Nikon Calendar, Medaglia d’Argento al Fine Art Photography Award a Londra e Medaglia d’Oro del Super Circuito Double Trierenberg. I tratti più caratteristici delle sue fotografie sono gli elementi visivamente colorati con una chiara attenzione per la fotografia artistica. Miloš sceglie spesso argomenti sociali attuali, che elabora come storie usando serie fotografiche. Queste storie sono narrate dalle persone. Lavora su tali serie da solo e gestisce l’intera direzione artistica. Lui stesso disegna lo styling, cerca luoghi e realizza la post-produzione. Oltre all’arte concettuale, dove sottolinea argomenti attualmente discussi, Miloš ha 3 cicli tematici a lungo termine che documentano storie di persone reali. Il più famoso di questi è il ciclo fotografico “Stronger”, in cui Milos fotografa persone che hanno vissuto momenti difficili nella loro vita, e grazie a questa esperienza sono diventate personalità più forti. www.nejmil.com
116
MiloĹĄ Nejezchleb
117
MiloĹĄ Nejezchleb
118
MiloĹĄ Nejezchleb
119
MiloĹĄ Nejezchleb
120
MiloĹĄ Nejezchleb
121
MiloĹĄ Nejezchleb
122
MiloĹĄ Nejezchleb
123
#TPD2020 ► GLI OSPITI
francesco faraci
Francesco Faraci nasce a Palermo nel 1983. Si occupa di fotografia documentaria e reportage sociale. Al centro del suo lavoro c’è la sua terra, la Sicilia, della quale ama descriverne gli incroci culturali e i paradossi esistenziali (nascita e morte, gioia e violenza, la solitudine che si nasconde fra le pieghe della modernità) con un occhio particolare alle minoranze e ai minori che nascono, crescono e spesso si formano nelle zone disagiate e abbandonate della città, nelle periferie marginali. Diversi suoi reportage sono stati pubblicati su riviste nazionali ed estere (Il Venerdì di Repubblica, La Repubblica, Il Manifesto, Time Magazine, Globe and Mail, The Guardian, VICE, Erodoto108) e ha preso parte a conferenze e seminari sulla realtà delle periferie della sua città. È anche videomaker e scrittore di romanzi, di racconti e di saggi che ruotano intorno alle sue radici e alla sua terra d’origine. Nel 2016 viene inserito nella TOP 100 degli Street Photographers stilata da LensCulture nel corso degli Street Photographers Awards 2016. Nello stesso anno pubblica il suo primo libro “Malacarne-Kids come first”, a cura di Benedetta Donato e edito da Crowdbooks, un viaggio dentro le estreme periferie della città di Palermo viste attraverso i bambini. Nel 2017 “Malacarne-Kids come first” viene selezionato dal “Centre de Cultura Contemporània de Barcelona” (CCCB) per il Photobook Phenomenon, riceve il premio nella sezione libri fotografici al PX3 di Parigi e al MIFA di Mosca ed è esposto ad Arles durante “Le Rencontres” e a Barcelona nell’ambito di Photobook Phenomenon al CCCB. Ha esposto, al Museo Sartorio, una selezione degli scatti del progetto
Atlante Umano Siciliano a Trieste nel 2018, nell’ambito del Trieste Photo Days. Nel 2019 Faraci ha accompagnato Jovanotti lungo il suo tour italiano “Jova Beach Party”. I suoi scatti sono stati raccolti nel volume: “Jova Beach Party. Cronache da una nuova era”, edito da Rizzoli. www.francescofaraci.com
124
Atlante Umano Siciliano / Francesco Faraci
125
Atlante Umano Siciliano / Francesco Faraci
126
Atlante Umano Siciliano / Francesco Faraci
127
Atlante Umano Siciliano / Francesco Faraci
128
Atlante Umano Siciliano / Francesco Faraci
129
#TPD2020 ► GLI OSPITI
lorenzo zoppolato
Sono nato a Udine nel 1990. Nel 2014 decido di dedicarmi in maniera esclusiva alla fotografia. Vinco una borsa di studio presso la Nuova Accademia delle belle Arti di Milano e comincio a lavorare come fotografo professionista. Negli anni immediatamente successivi, oltre a numerosi errori e a molte porte in faccia, ricevo anche alcuni premi e riconoscimenti che vado elencando: 2015: vinco il primo premio all’International Black&White Photographer of the Year nella “Emerging Talent category” e sono finalista al concorso internazionale Lens Culture “Street Photography Award”. 2017: Vinco la borsa di studio “Ernesto Bazan Scholarship Fund for Young Photographers”. 2018: Vinco il 1° premio “Portfolio Italia Fiaf”. 2019: Vinco il primo premio per il miglior portfolio all’ “International Month of Photojournalism” di Padova e sono finalista al premio “Voglino Italy Photo Award”. 2020: vinco il primo premio all’Italian Street Photofestival e il primo premio come miglior portfolio al festival SiFest di Savignano sul Rubicone. Espongo in mostre personali e collettive in gallerie private e spazi pubblici, tra cui SpazioForma a Milano e Museo MACRO a Roma. www.lorenzozoppolato.com
130
Cronache immaginarie di un domatore di Cavalli Mostra di Lorenzo Zoppolato / Sala Xenia
Come è ben noto la realtà costituisce il punto di partenza ed il materiale costituente del sogno. Quando sogniamo ci lanciamo in una fuga verso un altro territorio, un altrove alternativo che molto spesso si costituisce come rifugio, modellato dalla mente a suo piacimento. Il sogno, l’immaginazione, il fantasticare rappresentano processi magici e misteriosi che paiono metterci in collegamento con un qualcosa che ancora non riusciamo a spiegare ma che siamo in grado di conoscere benissimo tramite il nostro cuore e le emozioni che ne derivano. Perché la materia del sogno sono le emozioni, gli impulsi irrazionali che si formano e prendono vita in immagini. E così proprio di un’emozione particolare e seducente è costituita la storia narrata da Lorenzo Zoppolato. E’ un racconto di uomini, cavalli e di vita in bilico tra realtà e sogno. Ci troviamo catapultati in un luogo non definito, in un tempo sospeso e magico insieme a personaggi usciti da dimensioni sconosciute e fiabesche. Lorenzo Zoppolato conduce la Fotografia in territori di inebriante incanto nei quali la vita acquista una dimensione affascinante generando una profonda sinergia di meraviglia tra l’uomo e la Natura. Un legame così forte e misterioso che pare in grado di annullare le differenze tra uomini e animali permettendo sorprendentemente un dialogo armonioso tra loro. Così sulle tracce del fantomatico domatore di cavalli, sognato, fantasticato durante notti insonne, Lorenzo trova un Mondo complesso e straordinario; il sentiero percorso sulle tracce del domatore conduce quindi ad una realtà nuova, altra, parallela e per questo prettamente “borghesiana”. E dunque anche la Fotografia e lo sguardo di Lorenzo giunti in questi luoghi appaiono incantati, meravigliati ad osservare rapiti i protagonisti nelle loro danze e giochi, nel loro dialogo con gli animali, nelle riflessioni in riva al mare. Indubbiamente il grande fascino della Fotografia di Lorenzo risiede proprio nel narrarci un Mondo agli antipodi del nostro vivere quotidiano. Un Mondo nel quale l’uomo vive a stretto contatto con l’ambiente e la Natura, baciato dal sole e accarezzato dal vento, rinfrescato dal mare e rispettando la Terra. Un mondo quindi che pare indicarci una nuova via, di salvezza individuale e collettiva. A questo proposito non pare difficile rintracciare una certa atmosfera di sacralità indirizzata tutta alla dimensione naturale, alla Natura, al Cosmo; si avverte una certa sensazione che superando quell’aspetto specificamente surreale che appartiene al progetto rivela un nucleo o sostanza di carattere ribelle, rivoluzionario, alludendo ad un cambiamento possibile del nostro modo di vivere. Sembra essere presente quindi una forza manifestamente poetica che sembra indicare quella via per il rinnovamento che in molti di noi stanno cercando ed aspettando. In accordo con il Mondo magico narrato, anche lo stile fotografico di Lorenzo si struttura in modo assolutamente funzionale dal punto di vista estetico: inquadrature non perfettamente bilanciate con sovente riprese sia dall’alto che dal basso; tagli netti di figure. Uno stile studiato e cercato per dare enfasi e dinamismo al racconto e per creare quella sensazione e atmosfera non ordinaria, diversa, alternativa come il Mondo mostrato. Vestito di un bianco e nero avvolgente composto di neri scurissimi e ombre tenebrose lo sguardo di Lorenzo si fa strada nella scena in modo sicuro e ispirato.
131
Cronache immaginarie di un domatore di Cavalli / Lorenzo Zoppolato
132
Cronache immaginarie di un domatore di Cavalli / Lorenzo Zoppolato
133
Cronache immaginarie di un domatore di Cavalli / Lorenzo Zoppolato
134
Cronache immaginarie di un domatore di Cavalli / Lorenzo Zoppolato
135
#TPD2020 ► GLI OSPITI
carlo barberio
Nato a Torre del Greco, dopo il diploma si trasferisce a Roma, dove si laurea al DAMS di Roma Tre. Dopo un breve periodo di lavoro come articolista e fotografo presso alcune testate online, inizia il suo percorso fotografico. “A gadjo”, il suo primo reportage realizzato, è stato pubblicato sulla rivista Image Mag. Attualmente è in fase di lavorazione “Thank God for my life”, reportage sulla tratta delle ragazze nigeriane e sul loro sfruttamento nelle zone tra Castel Volturno e Napoli. Il reportage è entrato a far parte del progetto editoriale “Immigrantopolis” e nel 2019 è stato premiato come miglior portfolio a Trieste durante la sesta edizione del TriestePhotoDays.
136
Thank God for my life Mostra di Carlo Barberio / Sala Xenia Progetto vincitore TPD Portfolio 2019
Thank God for my life è la storia di semplici ragazze africane che hanno l’ambizione di trasferirsi e sistemarsi in Europa, lontano da conflitti e carestie. Le tre ragazze presenti in questo reportage sono Zara, Fortuna e Joy, originarie di Benin City, il principale snodo di traffico umano dell’Africa. Sono giunte in Italia con la speranza di una vita migliore, anche se questo significa lavorare come prostitute giorno e notte, con il freddo atroce, la pioggia o la febbre. L’unica cosa che conta è restare più tempo possibile in strada per cercare di estinguere il grosso debito contratto per arrivare qui. La sola via per raggiungere l’Europa, infatti, per una ragazza nigeriana, è affidarsi completamente agli sfruttatori di esseri umani, i quali gestiscono un business di proporzioni immense trasportando e schiavizzando donne, spesso anche minorenni. E’ una vera e propria prassi d’immigrazione, un po’ come chiedere la carta verde per lavorare negli USA. Il percorso che dall’Africa subsahariana porta in Europa è decisamente insanguinato, diventando una vera e propria tratta di esseri umani. Zara, Joy e Fortuna, nonostante la loro esistenza fosse piegata alla logica della mercificazione del corpo lungo i marciapiedi e alla mercificazione dell’anima all’interno delle chiese pentecostali, sempre più presenti e invadenti nelle vite delle prostitute nigeriane, hanno avuto fede nella vita, nella propria vita e nei propri sogni. Con grande forza fisica e spirituale sono riuscite a superare l’inferno della strada, trovando alternative e vie di fuga che normalmente sono loro nascoste.
137
Thank God For My Life / Carlo Barberio
138
Thank God For My Life / Carlo Barberio
139
Thank God For My Life / Carlo Barberio
140
Thank God For My Life / Carlo Barberio
141
#TPD2020 ► GLI OSPITI
ANGELO CUCCHETTO
Agente di fotografi negli anni ‘90. Comunicatore, critico, ideatore e promotore di progetti, Editore di siti storici e nuove iniziative nel settore Fotografia. Nel 1999 ha aperto il sito photographers instaurando partnership con diverse realtà del mondo fotografico italiano. Ha tenuto seminari e organizzato contenuti in iniziative come come Photoshow, Photofestival, Festival Fotografico Europeo. Da settembre 2016 è l’Art Director del Trieste Photo Days, consulente per il premio URBAN Photo Awards Contest e partner del festival Corigliano Fotografia. è CEO e curatore dei progetti Italian street photography e ShootFood. Da due anni si occupa del progetto Cities, Magazine semestrale dedicato alla Fotografia Urbana e volumi speciali come il volume Back to the Past, lo speciale Wedding Time e l’ultimo nato Urbanscape. Attualmente impegnato sul suo nuovo progetto collettivo 100 Parole x 100 Fotografi. www.star-ring.it
142
cities 7 e urbanscape Progetti editoriali a cura di ISP - Italian Street Photography
Cities è un progetto editoriale dedicato alla Fotografia Urbana, con un magazine semestrale dedicato alla fotografia urbana con particolare focus sulla Street e una collana di volumi cartonati Autoriali dedicati a diversi focus. A partire dal sesto numero della rivista, uscito nel 2019, comincia un radicale cambiamento: le tradizionali Isp Experience, workshop di produzione condivisa con numerosi fotografi, cessano di essere il core del magazine, che diventa più autoriale. Cities 7, che viene presentato in anteprima a Trieste Photo Days 2020, è curato dal ceo di ISP Angelo Cucchetto e dal photoeditor Graziano Perotti, in collaborazione con Vanni Pandolfi, Sonia Pampuri, Attilio Lauria, Susanna Bertoni, Antonio Desideri, Debora Valentini e Irene Vitrano. All’interno, tre sezioni con dodici storie di bravissimi autori: Alain Schroeder, Bojan “Chibsterr” Nikolic, Streetmax21, Diana Cheren Nygren, Giacomo Infantino, Gianmarco Maraviglia, Fabio Moscatelli, Lorenzo Zoppolato, Fabio Itri, Loredana Celano, Lisa Sorgini, Simone Raeli. Angelo Cucchetto presenta al festival anche il volume Urbanscape, a cura di Fulvio Bortolozzo, che contiene i lavori di venti Autori: Dave Jordano, Mario Ferrara, Antonio Armentano, Francesco Viceconti, Antonello Di Gennaro, Alessandro Cirillo, Michele Vittori, Francesco Sammarco, Gianmatteo Cirillo, Matteo Garzonio, Marco Fogarolo, Federico Galli, Franco Zanin, Gianna Spirito, Giuliana & Simone Digiulio, Stefano Forti, Carola Casagrande, Fabio Viscardi, Gepe Cavallero, Beppe Castellani. www.italianstreetphotography.com
143
Cities 7 / Fabio Itri
144
Cities 7 / Fabio Moscatelli
145
Cities 7 / Gianmarco Maraviglia
146
Cities 7 / Giacomo Infantino
147
Urbanscape / Dave Jordano
148
Urbanscape / Gianna Spirito
149
Urbanscape / Michele Vittori
150
Urbanscape / Mario Ferrara
151
152
photo days tour 2020 Aquileia / Cormòns / Sacile / Milano
Una cornice di eventi che si svolgono fuori città: il Photo Days Tour. Quattro città per altrettante sedi espositive di primissimo livello: Palazzo Meizlik ad Aquileia, il Museo del Territorio di Cormòns, l’Imaginario Gallery di Sacile e il Solferino Lab di Milano. In mostra le migliori foto classificate al concorso URBAN 2020 Photo Awards, contaminate da tre importanti progetti fotografici collettivi ideati nel 2020 dalla piattaforma Exhibit Around.
Sulle tracce dello Stato Patriarcale di Aquileia è un progetto realizzato in partnership con il Comune di Aquileia e il Comune di Cormòns. L’obbiettivo è produrre una mappatura fotografica delle città dell’ex Patriarcato, in occasione del 600° anniversario della caduta della “Patria del Friuli” per mano della Repubblica di Venezia. Collabora al progetto in veste di consulente scientifico la dott.ssa Angela Borzacconi, direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Cividale.
Generazioni è un progetto focalizzato sugli anziani che unisce fotografia e poesia, realizzato in collaborazione con l’associazione AsSostegno e l’ITIS di Trieste. Generazioni parla della Grande Età in maniera innovativa tramite la commistione fotografico-poetica. Gli anziani e la loro vita quotidiana nello spazio urbano e in casa: memoria storica della società, patrimoni da valorizzare, portatori di cultura, saggezza, tradizioni e valori. Un ponte tra diverse generazioni, una connessione per promuovere il dialogo e la comprensione tra anziani e giovani.
Staying Home Together è un progetto realizzato in collaborazione con il photomagazine americano F-Stop e focalizzato sull’esperienza globale condivisa del lockdown dovuto all’emergenza Covid-19. Una nuova routine vista dalle nostre finestre, all’esterno e all’interno. Strade deserte, locali e negozi chiusi, posti di blocco, persone in fila fuori dai supermercati, volti coperte da mascherine. www.triestephotodays.com/tour2020
153
#TPD2020 ► GLI OSPITI
andrea rossato
Nato a Udine nel 1969 risiede ora a Pasian di Prato. Anche se ha iniziato a fotografare solo nel 2011, le sue foto sono state pubblicate su diverse testate nazionali e internazionali. Molte sono le partecipazioni a mostre collettive internazionali e a personali nazionali (Londra, Roma, Parigi, New York, Mosca, Los Angeles, Miami Art Basel, Berlino, Milano, Pechino, Colonia, Saatchi Gallery di Londra). A partire dal 2013 ha avuto l’onore di vincere importanti riconoscimenti ai più rinomati concorsi fotografici mondiali ed italiani (FIPA, IPA, PX3, MIFA). Nel 2015 la World Photography Organisation gli conferisce il titolo di Miglior Fotografo Italiano Open nel 2015 assegnandogli il “National - Italy Award” durante il Sony World Photography Awards 2015. Nella stessa occasione è inoltre inserito tra i primi dieci fotografi nella categoria architettura. L’anno successivo la World Photography Organisation gli conferisce il titolo di terzo classificato nella categoria Professional–Art–Candid durante il Sony WPA 2016, mentre nel 2017 sempre la WPO lo seleziona tra i migliori sei fotografi al mondo nella categoria Professional-Sport durante il Sony WPA 2016, divenendo l’unico italiano a riuscire a confermarsi in tre edizioni consecutive ma anche in categorie diverse. Parallelamente continua a lavorare come responsabile per la pianificazione e la gestione dei corsi presso il Civiform soc.coop.soc. (Ente di Formazione Professionale) dove, nel 2015, inizia a insegnare fotografia agli studenti e, in qualità di fotografo ufficiale, cura pubblicazioni ed eventi. Adora la fotografia di architettura, ma questa passione lo porta a sperimentare anche in altri ambiti. www.andrearossato.it
154
SULLE TRACCE DELLO STATO PATRIARCALE DI AQUILEIA Palazzo Meizlik - Aquileia
Il progetto storico/fotografico Sulle tracce dello Stato patriarcale di Aquileia è promosso da dotART in collaborazione e con il prezioso sostegno della Regione Friuli-Venezia Giulia, in collaborazione con il Segretariato Regionale del MiBACT FVG, con i Comuni di Aquileia e Cormòns, e con il Museo Archeologico Nazionale di Cividale del Friuli.
Sulle tracce dello Stato patriarcale di Aquileia si presenta come una mappatura fotografica delle città dell’ex Patriarcato di Aquileia in occasione del 600° anniversario della caduta della Patria del Friuli per mano della Repubblica di Venezia. è un progetto multidisciplinare composto dalle migliori opere selezionate da dotART ed esposte in una mostra fotografica collettiva sviluppata tra le sedi del prestigioso Palazzo Meizlik di Aquileia e del Museo del Territorio di Cormòns nell’ambito del Photo Days Tour - una cornice di eventi che si svolgono fuori città durante il festival Trieste Photo Days. Tale progetto storico/fotografico si concretizza nel presente volume grazie alla partecipazione di molti fotografi e anche a due uscite fotografiche coordinate dal “mentore” d’eccezione, il fotografo friulano Andrea Rossato, che non solo ha guidato e stimolato i fotografi alla realizzazione di fotografie significative, ma ha anche realizzato un reportage ad hoc, e grazie alla fondamentale supervisione della dott.ssa Angela Borzacconi, Direttore del Museo Archeologico Nazionale di Cividale del Friuli, che ne ha anche curato l’introduzione. Partecipano al progetto: Alberto Benussi Alberto Pirazzoli Andrea Rossato Angelo Salvin Antonella Medici Claudio Ceron Diocleziano Galella Egidio Cignolin Enzo Tedeschi
Fabiana Stranich Franca Peratoner Franco Gardiman Gigliola Colausig Giovanna Morassutti Giulia Cargnelli Ivano De Simon Maristella Campolunghi Michela Clinec
Mimma Livini Monica Ravalico Nicola Bardi Nicola Bertellotti Paolo Bullo Pierluigi Bumbaca Renzo Donati Renzo Schiratti Riccardo Moretti
Roberto Furlan Samantha Degrassi Serafino Staurini Stefano Murello Tullio Marega Veronica Croccia
155
Sulle tracce dello Stato patriarcale di Aquileia / Andrea Rossato
156
Sulle tracce dello Stato patriarcale di Aquileia / Andrea Rossato
157
Sulle tracce dello Stato patriarcale di Aquileia / Franco Gardiman
158
Sulle tracce dello Stato patriarcale di Aquileia / Alberto Benussi
159
Sulle tracce dello Stato patriarcale di Aquileia Claudio Ceron
160
Sulle tracce dello Stato patriarcale di Aquileia / Samantha Degrassi
161
Sulle tracce dello Stato patriarcale di Aquileia / Renzo Donati
162
Sulle tracce dello Stato patriarcale di Aquileia / Serafino Staurini
163
Generazioni / Dejan Mijovic
164
GENERAZIONI Museo del Territorio - Cormòns
L’associazione culturale dotART, in linea con la propria filosofia, il 23 marzo 2020, in piena emergenza sanitaria legata al Covid-19, lancia sulla propria piattaforma Exhibit Around il progetto fotografico/letterario Generazioni. Una tra le call for entries gratuite, lanciate a livello mondiale durante il lockdown, fortemente voluta dall’Associazione per dare ai fotografi l’occasione di riscoprire, in un tempo sospeso, i propri scatti - ricordi, luoghi, persone, sentimenti, colori, odori che ritroviamo qui espressi anche nelle poesie che accompagnano ogni singolo capitolo. Il progetto Generazioni, frutto della collaborazione con l’associazione AsSostegno e ITIS - Azienda pubblica di servizi alla persona di Trieste, ci parla della Grande Età. Attraverso due forme di scrittura, una con l’inchiostro e l’altra con la luce, poesia e fotografia, Generazioni è la volontà di creare un ponte tra diverse generazioni, una connessione per promuovere il dialogo e la comprensione tra anziani e giovani. Gli anziani, i giovani del tempo passato che il tempo lo hanno sconfitto. Donne e uomini di esperienza e di saggezza che custodiscono e tramandano la nostra storia; stratificazioni di esperienze e di memorie a loro volta ricevute in eredità, coltivate e arricchite dalle proprie, che vengono tramandate ai giovani di oggi, agli anziani del futuro. Gli anziani, un patrimonio da custodire e valorizzare.
Generazioni è un progetto dedicato agli anziani ma con una mano tesa verso i giovani, per mantenere o ricreare quel necessario legame che da sempre unisce le generazioni, in un naturale ed inevitabile percorso di crescita ed evoluzione. Il progetto Generazioni, la cui iscrizione si è conclusa il 17 maggio 2020, ha registrato numeri di grande soddisfazione: 470 autori provenienti da tutto il mondo, 3.000 foto circa, 130 portfolio, 60 poesie e si è concretizzato nella realizzazione di questo straordinario volume, in cui ogni immagine e ogni poesia evoca storie, talvolta lontane nel tempo eppure così vicine nelle emozioni suscitate dalle parole, dai colori, dai chiari scuri, ma anche dai volti espressivi e dalle immagini di nuove quotidianità.
Generazioni è anche una mostra fotografica collettiva realizzata nell’ambito del festival internazionale Trieste Photo Days / Photo Days Tour 2020 presso il Museo del Territorio di Cormòns.
165
Generazioni / Willem Kuijpers
166
Generazioni / Riccardo Colelli
167
Generazioni Dmitriy Vavilov
168
Generazioni / Amir Ali Navadeh Shahla
169
Generazioni / Marylise Vigneau
170
Gli autori del progetto
Adriano Cascio Alain Schroeder Alan Fabricant Alexandre Chaym Ali Saeedi Amir Ali Navadeh Shahla Amir Behroozi Rad Andrea De Bonis Andrea Lo Maglio Andrea Pozzoni Ann Petruckevitch Anna Piwowarska-Sosik Anna Plyusnina Antonino Clemenza Antonio Vezzari Bahram Bayat Bogdan Mihai Caterina Mattana Cesare Salvadeo Cornel Gingarasu Corrado Tollin Cristina Corti Dan Fenstermacher Daniele Esposito Daria Shevchenko Dean Forbes Dejan Mijović Denis Vinar Diego Ravalico Dmitriy Vavilov Dmitry Sharabanov Dorin Mihai Dulce Helfer Eshagh Aghaeimansourabad
Farnaz Damnabi Fatemeh Abedi Francesco Baroni Francesco D’alonzo Georg Worecki Giorgio Nuzzo Giovanni Nicolosi Giovanni Rossi Giuseppe Ulizio Gregorio Diaz Gunther Schweigert Harry Giglio Hernan Colombo Abot Hezy Holzman Inna Tichnaya Iolanda Pazzanese Irina Boldina Iustin Baisan Ivan Tomasevic Jana Estocinova Javad Rezaei Salanghouch Javid Tafazoli Jean Fiorito Joseph Smith Joy Saha Saha Juanma Baialardo Karen Michler Kessel Paul Khashayar Laknezhad Ksana Bardot Lavinia Cioaca Lorenzo Feurra Luca Giuseppe Carlo Gandin Luca Sorato
Lucas Sanchez Luciana Passaro Luka Lukasiak Lukas Ilgner Małgorzata Mikołajczyk Maja Jerrentrup Marc De Tollenaere Marcello Dongu Marcin Maziej Marco Biancardi Marina Franci Mariya Tochko Martin Schitto Marylise Vigneau Maryna Kornilevska Marzena Hans Massimo Tabasso Maurizio Cacioppo Maurizio Cimino Mazyar Asadi Meysam Maleki Qazvini Michele Forni Mohamed Abdelkader Mohammad Hamed Asadi Natalia Andrianova Natalia Poniatowska Negar Aghaalitari Never Edit Olah László-tibor Oleg Konstantinov Oliver Gargan Paola Bet Paolo Dellepiane Partha Pratim Saha
Patrycja Sorensen Paulina Antelo Perry Wunderlich Péter Király Pia Parolin Polina Vilkova Ranu Jain Razmik Zackaryan Reza Baradaran Esfahani Reza Mohammadi Ricardo Pareyon Aveleyra Ricardo Reis Riccardo Colelli Roberto Serra S Dhanushka M Keerthirathna Salar Arkan Sara Marinangeli Sepide Rahmati Shelley Corcoran Simonetta Rossetti Svetlana Borozentseva Tahir Ün Taleb Heidari Tania Giorgi Ted Anderson Thom Sokoloski Ugo Fraccaro Umberto Cenedese Vladislav Gribov Willem Kuijpers Yoni Blau Yuan Peng Živana Selimović
Poesie di Alessio Monastra Amelia De Lazzari
Anna Sabrina Campagna Clarissa Cervantes
Edson Landaverde Fabiana Lanza Cariccio
Michal Bukowski Teresa Bianchi
171
Staying Home Together / Patricio Cassinoni
172
STAYING HOME TOGETHER Palazzo Meizlik - Aquileia
Il 27 aprile 2020 dotART lancia sulla propria piattaforma Exhibit Around il progetto Staying Home Together, una delle call for entries gratuite promosse dall’Associazione durante il lockdown. Un progetto realizzato in collaborazione con il suo storico media partner F-Stop Magazine, rivista americana online fondata nel 2003 che si focalizza sulla fotografia contemporanea di fotografi emergenti e affermati provenienti da tutto il mondo. Per il progetto Staying Home Together è stato scelto il tema che nei mesi recenti ha coinvolto il mondo intero: il lockdown globale dovuto all’emergenza Covid-19. Le migliori foto pervenute alla call, selezionate da dotART e dall’editor di F-Stop Christy Karpinski, sono parte del volume fotografico F-Stop Magazine Issue #102, un numero speciale del magazine pubblicato sia online che in edizione cartacea deluxe, presentato ufficialmente ad ottobre durante il Trieste Photo Days 2020. La mostra racchiude una selezione del meglio del volume. Staying Home Together racconta le nuove routine viste dalle nostre finestre, all’esterno e all’interno. Strade deserte, locali e negozi chiusi, posti di blocco, persone in fila fuori dai supermercati, volti coperte da mascherine. L’intento è condividere un’esperienza unica, vissuta a livello mondiale e senza precedenti nella nostra storia recente, che ha cambiato improvvisamente, alle volte stravolto, abitudini, certezze, stili di vita, rapporti sociali.
173
Staying Home Together / Ricardo General
174
Staying Home Together / Suzanne Koett
175
Staying Home Together Patricio Cassinoni
176
Staying Home Together Max Intrisano
177
Staying Home Together / Carloman Macidiano CĂŠspedes Riojas
178
Gli autori del progetto
Aditya Mawardi Alena Paivina Amanda Cortese Anastasia Doroganova Andrea Alkalay Anita Peltonen Ann Petruckevitch Anna Piwowarska-Sosik Bahram Bayat Benson Spiers Bianca Costa Bogdan Mihai Brad Trone Bruno Alencastro Carl Shubs Carloman Macidiano Cespedes Riojas Carlos Becerra Chiara Fabbro Chitose Kuroishi Chloe Koebel Chris Lewtas Claudiu Asmarandei Colin McPherson Colin Page Cosimo Manlio De Pasquale Costanza Musto Cristina Embil Cynthia Isakson Dan Fenstermacher Daniel Colavito Daniele Fiorentino Danielle Goldstein Darja Olsevskaja Darsh Desai
Deepbrata Dutta Dimitra Papageorgiou Elena Beregatnova Elisabetta Pisani Emin Guluzade Eric Davidove Erin Nowak Eshagh Aghaeimansourabad Ester Pertegato Eugenio Novajra Francesca Berardi Francesco D’alonzo Gasimli Fargana Genny Ferro Giuliano Berti Guillaume Pinto Igor Lewicki Iustin Baisan Jadwiga Bronte Jerry Allison Jocelyn Allen Juan David Calderón Ardila Julia Keil Karabo Mooki Katerina Kouzmitcheva Kawai Cheung Kazal Amin Kazal Kessel Paul Kevin Convery Kyaw Soe Hlaing Laura Moraña Leon Syfrit Leyla May Luca Iacono Luciana Passaro
Luke Million Madison Beach Majid Bazaei Malgorzata Mikolajczyk Marcin Maziej Mardin Ahmadi Margherita Stagliano Maria Luz Bravo Maria Ntrougia Mariangela Muggianu Mariia Marchenkova Marsha Guggenheim Martin Schitto Matt Gold Matteo Dalle Feste Matthias Ley Maurizio Ugolini Mauro Fumagalli Max Intrisano Maximilian Glas Mercedeh Mirshamsi Michael Nguyen Michele Cirillo Mila Mokina-Khairullova Milad Jalilian Mona Collins Neil Kramer Nelson Armour Never Edit Niccolò Verecondi Nora Kabli / Florian LavieBadie Orsolya Boncsér Pantaleo Musarò Paola Bet
Paris Prasinos Partha Pratim Saha Patricio Cassinoni Phanuphan Kitsawaeng Philipp Zechner Poppy Matthews Prabu Mohan Rayhan Ahmed Rebecca Stumpf Ria Sharma Ricardo General Ricardo Sandoval Ridolfi Enrica Roberto Serra Russ Rowland Sandra Hernandez Sattva Horaci Da Silva Sergey Muzraev Shahriar Joy Simon Moricz-Sabjan Simone Zimmermann Sofia Sebastian Sonia Melnikova-Raich Stan Banos Ste Murray Suzanne Koett Suzette Bross Tadeo Bourbon Umberto Deramo Valeria Ferraro Vito Sardone Wednesday Aja Yiwei Lu Yulia Morris
179
New Buildings / Foto Vincitrice Rebeka Legović
180
new buildings Premio speciale e mostra nell’ambito di URBAN Photo Awards 2020 Solferino Lab - Milano
Dieci fotografie d’autore per dieci capolavori dell’architettura urbana recente: Matrix4Design, in collaborazione con URBAN Photo Awards, unisce la visione originale dei fotografi alla creatività rivoluzionaria degli architetti in occasione della mostra fotografica NEW BUILDINGS. Dieci fotografie raccontano le nuove icone dell’architettura urbana, un appuntamento da non perdere nel corso di Milano Design City, la kermesse che punta a riportare le idee e gli eventi al centro dell’autunno milanese. Dal 28 settembre al 10 ottobre 2020, presso Solferino LAB, lo showroom milanese di FIMA – Carlo Frattini, Megius e Scarabeo situato in Via Solferino 36 a Milano, la mostra NEW BUILDINGS espone i lavori dei dieci fotografi che sono entrati nella selezione finale del Premio New Buildings, promosso nel 2020 da Matrix4Design, magazine digitale di architettura e design, e da URBAN Photo Awards. Le immagini finaliste sono state selezionate dall’editore di Matrix4Design Andrea Boni e dalla fotografa Federica Nardese sulla base di criteri che uniscono la cura formale dello scatto alla potenza emotiva dell’immagine: ogni fotografia si distingue dalle altre per la ricerca visiva innovativa e la capacità di comunicare in modo originale l’identità architettonica dell’edificio nel paesaggio urbano che lo ospita. In mostra foto di: Alan Antonio Gallo, Cristiano Musardo, Enrico Raimondo, Gaia Marangon, Maj-britt Torhoff, Maria Francesca Bertoli, Oscar Rialubin, Philippe Sarfati, Rebeka Legović, Yasser Alaa Mobarak
181
New Buildings / Gaia Marangon
182
New Buildings / Maria Francesca Bertoli
183
New Buildings / Yasser Alaa Mobarak
184
New Buildings / Cristiano Musardo
185
Trieste Photo Fringe Natalie Christensen
186
trieste photo fringe 2020 Locali del centro città
Il “festival diffuso” di Trieste Photo Days. Si svolge in un circuito selezionato di locali del centro città e racchiude mostre di autori da tutto il mondo. Gli eventi del Fringe completano il programma e arricchiscono la città anche oltre il periodo ufficiale del festival. Quest’anno il curcuito Fringe conta 22 sedi espositive per oltre 500 foto in mostra. www.triestephotodays.com/fringe2020 I locali del Fringe 2020 Aqvedotto Caffè Viale XX Settembre 37/C
Caffè Tommaseo Piazza Tommaseo 4
Hops Beerstrò Via di Cavana 15
Pizzeria Bianco Via Armando Diaz 2
Bar Arc’OR Piazza del Barbacan 5
Casa della Musica Via dei Capitelli 3
Joia Riva Tommaso Gulli 4/A
Puro Via Torino 31
ArcoLab Piazza del Barbacan
Chocolate Coffee Via Domenico Rossetti 4
La Preferita Viale XX Settembre 29
White Cafè Via Genova 21/A
Bar Buffet Borsa Via Cassa di Risparmio 4
Gran Bar Unità Piazza Unità d’Italia 3
Le Bollicine P.zza Sant’Antonio Nuovo 2
Zuf Piazza del Barbacan 2/A
Birreria Forst Via Giorgio Galatti 11
Home – Sapore di casa Via Giusto Muratti 2
Mimì e Cocotte Via Luigi Cadorna 19
Café James Joyce Via Roma 14
Hop & Rock Via Machiavelli 10
Pa’Pi Via Machiavelli 24
187
Trieste Photo Fringe / Stefano Paradiso
188
Trieste Photo Fringe / Giacomo La Bruna
189
Trieste Photo Fringe / Jose Ignacio Hernandez
190
Trieste Photo Fringe / Bruce Haswell
191
192
193
Trieste Photo Fringe / Krzysztof Bednarski
194
Trieste Photo Fringe / Ferdinand David
195
Trieste Photo Fringe / France Leclerc
196
Trieste Photo Fringe / Anil Purohit
197
198
199
01
Sala Xenia Riva 3 Novembre ang. Via Mazzini
05
SEDE PRINCIPALE / INFO POINT
Civico Museo d’Arte Orientale Via S. Sebastiano 1
02
Sala “U. Veruda” Pal. Costanzi Piazza Piccola 2
06
Accademia Scaglia Via Cecilia de Rittmeyer 7
03
Museo Revoltella - Auditorium Via Armando Diaz 27
07
Stazione F.S. Trieste Piazza della Libertà 11
04
Civico Museo Sartorio Largo Papa Giovanni XXIII 1
08
Aqvedotto Caffè Viale XX Settembre 37/C
19
Hop & Rock Via Machiavelli 10
09
Bar Arc’OR Piazza del Barbacan 5
20
Hops Beerstrò Via di Cavana 11-15
10
ArcoLab Piazza del Barbacan
21
Joia Riva Tommaso Gulli 4/A
11
Bar Buffet Borsa Via Cassa di Risparmio 4
22
La Preferita Viale XX Settembre 29
12
Birreria Forst Via Giorgio Galatti 11
23
Le Bollicine P.zza Sant'Antonio Nuovo 2
13
Café James Joyce Via Roma 14
24
Mimì e Cocotte Via Luigi Cadorna 19
14
Caffè Tommaseo Piazza Tommaseo 4
25
Pa’Pi Via Machiavelli 24
15
Casa della Musica Via dei Capitelli 3
26
Pizzeria Bianco Via Armando Diaz 2
Chocolate Coffee Via Domenico Rossetti 4
27
16
Gran Bar Unità 17 Piazza Unità d’Italia 3
18
200
Home – Sapore di casa Via Giusto Muratti 2
Puro Via Torino 31
White Cafè 28 Via Genova 21/A
29
Zuf Piazza del Barbacan 2/A
PHOTO DAYS TOUR Aquileia Cormòns Sacile Milano
26
24 03
21
27 04
20
6
07
06
12
19 Sede principale INFO POINT 23 » 24 » 25.10.2020
16 25 23
01
22
13
14 4 11
28
08
18
17 02 05 15 09 10 29
201
CON IL CONTRIBUTO DI
•
IN COLLABORAZIONE CON
•
Segretariato regionale Friuli Venezia Giulia
PATROCINIO PHOTO DAYS TOUR
COMUNE DI CORMÒNS
MAIN PARTNER
•
MEDIA PARTNER
•
•
PARTNER
VENUES
•
•