Raccontando L’XI Convegno di Firenze
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Raccontando XI CONVEGNO NAZIONALE
“L’endoscopia chirurgica oggi, un pionieristico passato, un dinamico presente, un futuro senza limiti?”
ISSE
ITALIAN SOCIETY SURGICAL ENDOSCOPY
XI CONVEGNO NAZIONALE
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SOCIETA’ ITALIANA DI ENDOSCOPIA AREA CHIRURGICA (ISSE) 1st MEETING OF THE INTERNATIONAL SOCIETY FOR SURGICAL ENDOSCOPY
… la somma sapienza è il primo amore. Dinanzi a me non fur cose create Se non eterne, e io eterna duro. Di Adriano Tagliaferri
L’Endoscopia chirurgica oggi: un pionieristico passato, un dinamico presente, un futuro senza limiti.
E’ possibile che il Prof Luca Bandettini si sia ispirato a Seneca quando ha ideato il titolo del Congresso dell’ISSE che si è tenuto a Firenze dal 9 al 12 maggio 2012 ? Nel “De Brevitate vitae” anche Seneca grande conoscitore dell’uomo, ragiona sul passato, sul presente e sul futuro dell’uomo. L’uomo saggio calato nel presente e instancabile ricercatore di sapienza, guarda volentieri al passato con l’occhio critico di chi riesamina le proprie azioni e si proietta nel futuro, incerto ma foriero di novità Noi vogliamo credere che la genesi del titolo del
SALA LUCA GIORDANO PALAZZO MEDICI RICCARDI
è svolto nella splendida cornice di Firenze ed ha visto protagonisti importanti esponenti della Endoscopia Chirurgica italiana e straniera.
Per tutti il benvenuto del Presidente Cattaneo a nome delle ISSE e del Presidente Norberto per l’ ISSE International.
Chi ha avuto la possibilità di assistere al Corso ha colto subito il suo significato.
La commozione suscitata dalla consegna delle targhe ricordo a suggello di una grande Scuola chirurgica fiorentina, si è mescolata alle note del volonteroso coro AOUC diretto dal M.o Giovanni Del Vecchio.
Un’ampia ed esaustiva carrellata sulle problematiche relative alla Endoscopia Chirurgica partendo da un ormai pionieristico passato fino a giungere ad ardimentose tecniche oggi futuribili, domani certamente accreditate dalla pratica.
L’Auditorium Sant’Apollonia è stato teatro del Congresso. Numerosissimi relatori si sono avvicendati per portare il loro contributo di conoscenza ed esperienza.
Nel mezzo il presente con tutte le sue difficoltà e contraddizioni.
Impossibile e poco generoso citarli tutti; una dimenticanza sarebbe quantomeno spiacevole.
Bandettini novello Caronte traghettatore di generazioni di endoscopisti!
Basti ricordare tuttavia l’apporto prestigioso dei relatori stranieri, provenienti dalla Russia, dalla Cina, dall’Austria a testimoniare l’importanza dell’evento.
Naturalmente ben diverso dal truce personaggio descritto da Dante e Virgilio, ma simile nella capacità di tenere ben saldo il timone della barca congressuale. Viaggio che è cominciato con una cerimonia inaugurale nella Galleria tardo barocca di Palazzo Medici- Riccardi ove, almeno per una volta, le lodi da parte delle autorità sono apparse consapevoli e sincere.
Tutti i relatori hanno contribuito al successo del Congresso, tuttavia dobbiamo chiederci perché un Congresso ha successo dal punto di vista scientifico? Secondo noi quando i Relatori dimostrano di “sapere”, “saper fare” e “saper dire”.
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Il “sapere” come patrimonio culturale e professionale acquisito in anni di esperienza, costituito dall’insieme di nozioni, informazioni e conoscenza della materia.
importante per una platea di nicchia qual è la nostra, ove chi ascolta è anche cultore della materia e attento critico. Ciò vale anche e soprattutto per i giovani colleghi endoscopisti o aspiranti tali, attenti spettatori e spesso collaboratori solerti.
Il “saper fare”. ove la teoria si traduce nella concretezza dell’atto medico attraverso l’abilità manuale o clinica in senso lato.
A loro è stato dedicato questo Congresso in quanto depositari della grande responsabilità di continuare il nostro lavoro, di creare nuove e migliori prospettive, eredi di una disciplina in evoluzione che necessita di competenza e abnegazione, ma soprattutto di entusiasmo.
Il “saper dire” poiché la capacità di comunicare il “sapere” è fondamentale. “Dire” significa anche conservare, accogliere, il leghein del greco antico, quindi ascoltare e farsi capire. L’interazione di questi tre fattori fa si che un relatore sia un buon relatore, e ciò è 4
Dobbiamo perciò essere grati all’amico Luca Bandettini ed ai suoi validi collaboratori per aver assunto l’onere della organizzazione di questo evento in un momento storico di gravi difficoltà economiche, tutti abbiamo percepito la fatica e l’entusiasmo profuso. Di entusiasmo, noi dell’ISSE ne abbiamo ancora tanto , noi endoscopisti del “presente” ma sempre proiettati al “futuro”, consapevoli con Oscar Wilde che “tutto ciò che è moderno viene, prima o poi, superato”.
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Il Presidente del Convegno Prof. Luca Bandettini L' XI Convegno Nazionale ISSE ed il Primo Meeting della Società Internazionale di Endoscopia Chirurgica si sono svolti a Firenze dal 9 al 12 Maggio 2012. L'evento è stato ritenuto da tutti i partecipanti di alto valore scientifico ed è stata sottolineata la perfetta organizzazione. Il programma, pubblicato sul sito, era strutturato in maniera tale che gli argomenti di ogni simposio erano affrontati non solo da endoscopisti chirurghi ma da tutti gli specialisti coinvolti per quel determinato argomento per cui ogni contributo è servito a fare chiarezza sui problemi che ogni procedura terapeutica presentava. Questa impostazione è derivata dal fatto che si è voluto evidenziare che l'endoscopia chirurgica non è una specialità come si usa dire oggi "di nicchia" ma è coinvolta a pieno titolo, direttamente nei processi decisionali diagnostici e terapeutici di ogni patologia. Interessante è stato anche il contributo dei giovani endoscopisti che con entusiasmo hanno presentato relazioni di alto contenuto scientifico ed hanno risposto con competenza alle domande
dei moderatori, dei discussant e della platea. Le letture magistrali del Prof. Tonelli, del Prof. Lerzoche, del Prof. Burroughs, del Prof. Fucini, del Prof. Mini, del Dr. Tagliaferri, del Prof. Kashin, del Dr. Yang Jianjun e del Prof. Carini hanno suscitato l'attenzione dell'auditorio per la chiarezza espositiva e per l'attualità dei contenuti. Le relazioni della Dott.ssa Galkova , del Dr Haefner, del Dr. Qingchuan e delle Dr.sse Zhang e Yiming hanno confermato la loro provata esperienza riguardo gli argomenti presentati. Voglio sottolineare che il simposio congiunto ISSE-SICE-SIPAD sulla MRGE è stato uno dei più apprezzati perchè questa patologia che presenta ancora oggi molte problematiche diagnostiche e terapeutiche è stata analizzata in ogni suo aspetto per cui tutti coloro che vi hanno partecipato ne sono usciti culturalmente arricchiti. Successo hanno avuto anche i corsi di aggiornamento per medici ed infermieri nei quali erano coinvolti come relatori anche molti di questi ultimi. Ben azzeccato anche il simposio sulle nuove tecnologie in endoscopia, perchè abbiamo potuto conoscere prototipi di endoscopi che nel prossimo futuro potrebbero far parte senza dubbio del bagaglio tecnologico che ogni centro endoscopico 7
deve avere (e-worm, radiofrequenze endoluminali, endomicroscopia confocale, laser in coledoscopia). In questo simposio sono state inoltre presentate le prime esperienze con l' Hai-fu, procedura non strettamente endoscopica ma che in un futuro potrà agire in stretta collaborazione con l'endoscopia. In conclusione, Firenze ha accolto il congresso in maniera splendida sia per la sede congressuale che per quella della cerimonia inaugurale. Le condizioni metereologiche sono state favorevoli e le cene congressuali si sono svolte in un clima di completa serenità che i partecipanti hanno molto apprezzato. Sul sito della nostra società nelle prossime settimane il Dr. Capezzuto provvederà a mettere i power point di tutte le relazioni e letture. Spero che l'evento da me organizzato diventi un punto di partenza per i nostri prossimi convegni e congressi e che la ISSE sia considerata a pieno titolo la Società di riferimento dell'Endoscopia Chirurgica Italiana. Cari amici, vi ringrazio ancora per aver contribuito alla riuscita del congresso, ringrazio anche la Dott.ssa Foppa che si è prodigata con entusiasmo. La buona riuscita del Congresso è la migliore ricompensa per lo sforzo fatto.
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