KATALOGO SETTEMBRE 2018
DR. MABUSE COLLETTIVO
KLINIKA
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La KLINIKA del Dr. Mabuse Mabuse, personaggio letterario e
invisibili di altre dimensioni e luoghi,
lato, limpido e solare se visto da un’altra
fantastico che ci compone, cellula per
cinematografico, ambiguo se visto da un
angolazione. Mabuse, personaggio simbolo dell’espressionismo, ma anche del perturbante e del fantastique in
in perpetuo divenire. Mabuse sarà
tutte le riviste, è quella di cambiare
l’immaginario dei lettori, numero dopo numero. Per mantenere simile
ambizione, il nostro “contenitore” si servirà di storie di varie forme, forme scritte, disegnate, redatte… su “cose”
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La vita della mente non dorme mai,
tempo e lo spazio, capace di cambiare della nostra rivista, e in fondo di
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noi c’è un atomo di una stella, si dice.
crea altra vita dai sogni, dagli incubi,
la realtà in senso cosmico. Il senso
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cellula, atomo per atomo. In ognuno di
generale, in quanto manipolatore dell’immaginario che attraversa il
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materiali che raccontano tra le righe il
dai pensieri, dalla visione di un mondo
(È) questo: un magazine in divenire,
mutante come un germe benigno, una
nuova genia di virus rigeneranti, una specie di cui ancora non si conosce il nome, ma solo il titolo tribale, quello
di una divinità urlata da un popolo primitivo: MABUSE.
Il Cacciatore di Stelle (parte 1) – Stefano Cardoselli
Ehy amigo, è arrivato Johnny Voo Doo, hai chiuso! (parte 1) – Massimo Perissinotto Hexdocius (parte 1) – Lenny Lucchese
Editoriale Arte: Un nume tutelare doppiamente affascinante: Hermaphrodito di Alberto Savinio - Alessandro De Bei
L’agente Y. va in paradiso (parte 1) – Testi: Giovanni Ferrazzano Disegni: Altered State Peccatum (parte 1) – Leonardo Bonesso
Editoriale Cinema: Mummie azteche... all’attacco! – Nicola Pezzella HoloScout (Parte 1) – Andrea Sponchiado
Copertina: Alessandro De Bei Terza di Copertina: Sceneggiatura: Davide D Controversy / Disegni: Leonardo Bonesso Quarta di Copertina: Alessandro de Bei, Carmelo Marzà Logo: Alberto Lavoradori Grafica e impaginazione: Nicoletta Aveni
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Il Cacciatore di Stelle di Stefano Cardoselli
la realtà è ben diversa... la realtà puzza di morte e follia... e noi poveri esseri umani finiamo sempre in mezzo...
…e
alla fine del film c’è solo morte e desolazione.
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non credo più in niente!
ehy amigo, è arrivato
JOHNNY VOO DOO
hai chiuso!
di Massimo Perissinotto
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oh si bonzo! portalo qui! il paziente ha bisogno di un’operazione neuronale d’urgenza, solo il dottor mabuse ce la può fare!
o si,
pronti a operare
cominciamo!
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DR. MABUSE COLLETTIVO
KLINIKA
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Ipnosi e Persuasione Viene spontaneo pensare a Klinika come a un prodotto espressionista, vuoi per i suoi chiaroscuri e il ritmo incalzante, vuoi per l’incastro tra vari fili narrativi, sogni e incubi, visioni e apparizioni, fusioni e confusioni, un continuo ‘montaggio alternato’ che si riallaccia alla tradizione della rivista a fumetti anni ’70 – oggi solo parzialmente recuperata – ma perfettamente radicata nell’oggi, in un mondo che non insegue la luce di un ideale ma trova nell’oscurità e nella tenebra profonda dell’anima il calore e la pace necessarie alla sopravvivenza del corpo e delle idee. La forma si fa duttile, il linguaggio si spezza aggrappandosi comunque a quel filo sottile che distingue senza separarle le storie dalla narrazione. In Klinika non ci sono solo i racconti, ma anche e soprattutto il raccontare: attorno al moderno focolare
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della diffusione in rete, perché se fosse una rivista di sola carta rischierebbe di bruciare. Un potenziale ancora dormiente, pronto per esplodere, come un sonnambulo dai movimenti spettrali in grado di predire il futuro attraverso le sue cognizioni. Come un androide impazzito dopo una scarica elettrica troppo intensa che gli ha mandato in corto circuito le sinapsi. Come un orrido nobiluomo che vive in un castello nei pressi di Brema e si rivela una creatura assetata di sangue. Come un mago del doppiogioco che manipola gli individui attraverso l’ipnosi e la persuasione. Come il genio del male – ma in questo caso un male incatenato e incastrato nella gabbia di una tavola a fumetti – da cui il collettivo che la realizza prende il nome, il leggendario DR. MABUSE. Andrea Guglielmino
HoloScout (parte II) – Andrea Sponchiado Peccatum (parte II) – Leonardo Bonesso Hexdocius (parte II) – Lenny Lucchese L’Ospite: Gino Andrea Carosini
Editoriale Arte: Le origini della videoarte - sperimentazioni video dagli anni 60 ad oggi. - Piermarco Parracciani Il Cacciatore di Stelle (parte II) – Stefano Cardoselli
Ehy amigo, è arrivato Johnny Voo Doo, hai chiuso! (parte II) – Testi: Massimo Perissinotto Disegni: Alessandro De Bei L’agente Y. va in paradiso (parte II) – Testi: Giovanni Ferrazzano Disegni: Altered State
Copertina: Maurizio Ercole Seconda di Copertina: Alessandro De Bei Terza di Copertina: Andrea Sponchiado Logo: Alberto Lavoradori Grafica e impaginazione: Nicoletta Aveni
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HoloScout di Andrea Sponchiado
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Hexdocius di Lenny Lucchese
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STEFANO STEFANO CARDOSELLI CARDOSELLI
NON SONO MAI Stefano Cardoselli NON SONO MAI MORTO PRIMA MORTO PRIMA
CYBERPUNK~ E RUGGINE
DR. MABUSE COLLETTIVO
A R T BO O K
CYBERPUNK E RUGGINE
DI CYBER IN PUNK, L'ARTE SOVVERSIVA DI STEFANO CARDOSELLI Stefano Cardoselli ha esordito co/firmando una miniserie con Bryan Talbot, l'autore del distopico “Luther Arkwright”, continuazione "ideale" della fantascienza sperimentale della rivista “New World”, curata da Michael Moorcock e che vedeva tra le sue file gli autori ispiratori del cyberpunk: Harlan Ellison, James Ballard, Kurt Vonnegut, Samuel Delany, lo stesso Moorcock e i loro allievi migliori, tra cui John Shirley (che convinse William Gibson, l'autore di “Neuromante”, a scrivere fantascienza). Quando Bruce Sterling coniò il termine "CYBERPUNK" (per presentare gli autori presenti nella splendida antologia da lui curata, "Mirrorshades"), esso - come movimento - esisteva da tempo e si trovava anche nei fumetti e negli anime, che i cyberpunks hanno sempre riconosciuto tra le loro fonti d'ispirazione. Sulla rivista di fumetti francese “Metal Hurlant”, Dan O'Bannon e Moebius crearono con "The Long Tomorrow" lo scenario perfetto per il film “Blade Runner” e il romanzo “Neuromante” che sarebbero nati solo alcuni anni dopo (dando vita alla leggenda metropolitana che P.K. Dick, scrittore di “Blade Runner”, sia uno dei padri putativi del cyberpunk). Altri segni di cyberpunk li troviamo nelle opere di Enki Bilal, negli anime di Yoshiaki Kawagiri, nei romanzi giovanili di Dean R. Koontz (soprattutto "Sonda Mentale" e "Generazione Proteus") in “The Exploded Heart” di John Shirley che ha praticamente anticipato "1997, fuga da New York", "Terminator", "Robocop", "Strange Days" e chi più ne ha più ne metta. Perfino nella fantascienza tedesca degli anni 60 e 70 di William Voltz dove ne “La leggenda dei robot” la follia della protesi porta alla sostituzione totale della carne e della vita, trasformando l'uomo in una leggenda. Il cyberpunk non è un genere di accumulo tecnologico, ma un'attitudine, un approccio, un movimento, come detto prima, destinato a non passare mai di moda, casomai ad evolversi. L'arte di Stefano Cardoselli parla anzi urla, di questo, e lo fa molto bene. Cardoselli, italianissimo, ha scelto una via del samurai a metà strada tra l'antica Albione e la giovane America, pur non difettando l'Italia di pubblicazioni validissime come: “Cyborg”, “Fuego”, “Frigidaire”, “Nova Express”... Lui è sempre stato fin da subito "ALTROVE", e a noi piace così. Lo vogliamo così. Un altrove in cui il cyberpunk era nato e prosperato, quello delle riviste come “Heavy Metal” e “2000 AD” dove il nostro ha mosso i primi passi, ma anche l'underground più oscuro, libero e creativo. Per tutto questo, dopo il duo Tamburini/Liberatore (“Ranxerox”), Stefano Cardoselli può definirsi a pieno titolo l'unico fumettista cyberpunk italiano, benchè internazionale. Massimo Perissinotto
Collana Kartelle Klinike
N.1: “Non sono mai morto prima, cyberpunk e ruggine” di Stefano Cardoselli.
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Kartelle Klinike n.1 è una rivista Dr. Mabuse Collettivo senza scopo di lucro. Tutti i diritti sono riservati ai singoli autori, la riproduzione dei contenuti, totale o parziale, è vietata senza l’autorizzazione degli stessi. Finito di stampare nel mese di Settembre 2018 presso Press Up.
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