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Il Settecento

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Il Seicento

Il Seicento

Il XVIII secolo vede completamente mutati gli equilibri europei dopo la guerra di successione austriaca, che coinvolse Austria, Spagna e Prussia e si concluse con la pace di Aquisgrana (1748). L’Inghilterra, dopo aver sconfitto la Francia nella guerra dei Sette Anni (1756-1763), si afferma come grande potenza coloniale. Decadono Paesi come Spagna e Portogallo. Il territorio italiano, a eccezione di alcuni Stati, è sotto il controllo dell’Austria.

L’ILLUMINISMO

Nel Settecento in Francia, grazie a pensatori come Voltaire, Montesquieu, Rousseau, nasce e si sviluppa l’Illuminismo, il movimento che afferma che «la luce della ragione deve illuminare il mondo». Gli Illuministi credono nella tolleranza, nella libertà di pensiero e nel progresso, possibile proprio grazie alla ragione. Questo modo di pensare e vedere la realtà influenza anche alcuni regnanti europei, detti “sovrani illuminati”, che operano una serie di riforme ispirate ai princìpi illuministi: Maria Teresa d’Austria, che riforma l’istruzione e Federico II di Prussia, che riduce la censura e riforma anch’egli l’istruzione.

La Prima Rivoluzione Industriale

In Inghilterra, nuove tecniche di coltivazione, come la rotazione agraria, migliorano e aumentano la produzione agricola. Nello stesso periodo, sempre in Inghilterra, si verifica un forte aumento demografico: c’è molta manodopera disponibile che cerca lavoro in città. A questi fattori si aggiunge la straordinaria invenzione della macchina a vapore, che verrà applicata al telaio meccanico

Tutti questi elementi sono le basi della Prima rivoluzione industriale: nascono le prime fabbriche tessili e cambia per sempre il modo di produrre.

Nelle campagne di fine Settecento, nel paesaggio contadino, si innestano macchine della prima industrializzazione.

La Rivoluzione Americana

In questi stessi anni, le colonie lungo la costa atlantica dell’America del Nord sono popolate soprattutto da inglesi e scozzesi. I rapporti con la madrepatria entrano in crisi a causa degli eccessivi obblighi economici: scoppia così la Rivoluzione americana, che termina il 4 luglio 1776 con la Dichiarazione d’indipendenza delle colonie. Nascono gli Stati Uniti d’America, la prima nazione con una democrazia liberale di stampo costituzionale basata sui principi dell’Illuminismo: libertà, uguaglianza e sovranità popolare.

La Rivoluzione Francese

In Francia Luigi XVI, sul trono dal 1774, deve affrontare una imponente crisi economica, dovuta anche alle ingenti spese di guerra sostenute dal Paese.

L’estrema povertà di gran parte della popolazione e la rabbia suscitata dai privilegi in cui vivono i nobili e il clero spingono il resto della popolazione, il cosiddetto “Terzo Stato”, a ribellarsi per realizzare una società più equa.

Il 14 luglio 1789 i cittadini occupano la Bastiglia, fortezza parigina e carcere dei prigionieri politici: è l’inizio della Rivoluzione francese, guidata dai princìpi illuministici di libertà, uguaglianza e fratellanza. Viene emanata la Dichiarazione dei Diritti dell’uomo e del cittadino.

La Rivoluzione francese ha come conseguenza l’abolizione della monarchia, con la condanna a morte di re Luigi XVI, e l’instaurazione della repubblica.

Rogo degli emblemi monarchici a Place de la Concorde, Parigi, stampa oleografica da dipinto di anonimo, XVIII secolo.

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