L'omeopatia a fumetti

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L’OMEOPATIA a fumetti Dr. Mario Paolo Samuele Gozzelino

OMEOPATA SARA’ LEI!!!

MA… CERTO!!!

Tutto quello che avreste voluto sapere sull’Omeopatia e non avete mai osato chiedere


Mario Paolo Samuele Gozzelino, nato a Costigliole d’Asti l’8 settembre ’53, laureato in medicina nel 1978, si occupa di Omeopatia dai primi anni ’80, ritiene sia l’unica opportunità per restituire alla medicina ed al rapporto medico-paziente quella dignità che tutti avvertono essersi affievolita con il “progresso” della “scienza”, che se da un lato ha portato a risultati tecnici ineccepibili nel settore diagnostico, dall’altro ha frammentato l’uomo nelle varie specialità, perdendo di vista la globalità, l’olismo, la condizione di non scindibilità dell’unità uomo: la visione omeopatica recupera questa condizione dimostrando l’esistenza di un’altra via per raggiungere lo stato di benessere. Autore del volume: “Materia medica essenziale in patologie acute” edito dal Centro Melanie - 2000


Dedicato a tutti i liberi pensatori.

Autore: Dr Mario Paolo Samuele Gozzelino Ideazione grafica e disegni: Roberta Ieraci Opera realizzata dal Centro Melanie o.n.l.u.s. Coordinata da Laura Lanzetti


Premessa

Questo libro è destinato a tutti coloro che

vogliono sapere qualcosa di più sull’Omeopatia e si trovano nella difficile posizione di chi non si accontenta dei depliants delle farmacie e non hanno tempo, né voglia, di andare a leggersi un poderoso trattato. Pertanto vuole essere un modo “leggero” per introdursi al mondo dell’Omeopatia, un mondo che da qualche anno molti cominciano ad esplorare, non a seguito delle pressioni pubblicitarie, ma perché è la gente stessa ad essere stufa della medicina tradizionale, tecnicamente perfetta, a cui però è sfuggito un aspetto importante: l’uomo non è una macchina divisibile nei suoi singoli organi, è un insieme di energia e corpo che si muovono in contemporaneità. L’Omeopatia è una metodica clinica e terapeutica che brilla di luce propria, non è un optional della “medicina ufficiale”. Curarsi con l’Omeopatia e farlo bene, richiede una mentalità diversa da quella allopatica-soppressiva della delega del sintomo al medico: “Dottore, le lascio qui il mio stomaco, che non funziona, vengo a riprenderlo quando funzionerà”, bensì basata sulla partecipazione attiva al mantenimento dinamico del proprio stato di salute, aiutando il medico omeopata nell’osservare i vari fenomeni, nel descrivere i sintomi con le modalità di peggioramento e di miglioramento, notando e annotando le modificazioni avvenute dopo la somministrazione del rimedio ecc… Medicina complessa l’Omeopatia, ripara dall’inquinamento farmaceutico, protegge la salute fisica e mentale, non dà dipendenza farmacologia, consente comunque la salvaguardia della propria dignità umana; perché per l’omeopata esistono “i malati” e non “le malattie”.


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Indice___________________

Di cosa parlo in questo libro: Introduzione.....................................................Pag. 5 Capitolo I

Storia dell’Omeopatia dall’antica Grecia ai giorni nostri ....................Pag. 9

Capitolo II

Il perché della medicina omeopatica ovvero che differenza c’è tra medicina omeopatica e medicina allopatica .......................................Pag. 21

Capitolo III Le costituzioni ovvero lo studio morfologico dell’individuo ..............................Pag. 26 Capitolo IV Omeopatia e psicosomatica .............................Pag. 33 Capitolo V

La tipologia sensibile “I tipi sensibili ad un rimedio omeopatico si assomigliano tra loro” ..................................Pag. 38

Capitolo VI L’interazione omeopata-paziente “Voi cercate un bravo medico, io cerco dei bravi pazienti................................Pag. 50 Capitolo VII “I rimedi omeopatici da portarsi in viaggio” ...Pag. 53 Conclusioni ed avvertenze ...............................Pag. 77 _______________________________________________________


Introduzione

LEOM LEOOOM…

L’OMEOPATIA TUTTI I M ALI PORTA A VIA

LEOM …NEANCHE QUI!

HOP! AH! SIETE VOI SAPETE… E’ MEGLIO ESSERE PRUDENTI!

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INDOVINO?! VOLETE GUARDARE LE FOTO DEL MIO ULTIMO VIAGGIO?

EHI! COSA VI PORTA FINO QUI?!

…O, VOLETE CHE VI MOSTRI LA MIA ABILITA’ NEL MIMETISMO?!

…COME? MI CHIEDETE DI ACCOMPAGNARVI IN UN VIAGGIO ALLA SCOPERTA DELL’ OMEOPATIA?

UHM… FATEMI RIFLETTERE

MA CERTO! SI PARTE!!!

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…LEOM, SI AFFRETTA A CERCARE LA SUA COMPAGNA DI AVVENTURE…

…FOLI’ FOOOLI’…

SONO QUI! LEOM!

CHE DIRE? E’ GENIALE!!!

…OH! E’ SOLO LA MIA STRATEGIA SEGRETA CONTRO I PREDATORI!

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FOLI’ E’ MOLTO SIMILE ALLE FOGLIE, QUINDI LE SONO INDISPENSABILI PER SOPRAVVIVERE, MA SE FOLI’ FOSSE SU UN FOGLIO BIANCO LE SERVIREBBE UN TALE ASPETTO?

BEH! PIU’ O MENO E’ QUESTO IL PRINCIPIO DI SIMILITUDINE

VOLETE SAPERE

SU CUI SI BASA L’OMEOPATIA.

CHI FU IL PRIMO AD AVERE UNA TALE INTUIZIONE?

SEGUITECI!

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CAPITOLO

PRIMO

STORIA DELL’OMEOPATIA DALL’ANTICA GRECIA AI GIORNI NOSTRI.

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IN GRECIA… Come tutte le cose importanti l’Omeopatia ha origini molto antiche: nasce con il Padre della medicina: Ippocrate.

Questo grande medico greco scoprì che La stessa cosa notò la Cantaride, usata come afrodisiaco per per l’Elleboro bianco che, uso “topico” poteva procurare, in chi procurando disturbi intestinali eccedeva nell’uso, una cistite emorragica per cui per la legge a chi ne faceva uso, poteva “dei simili” guarire certe poteva curare “coliti”. certe cistiti in chi ne era affetto.

Pertanto Ippocrate disse che esistevano due grandi leggi in medicina: una, la legge dei simili (che doveva essere usata per far reagire un organismo ancora reattivo) ed un’altra la legge dei contrari (che doveva essere utilizzata per aiutare un organismo meno pronto a difendersi). Pensate quale modernità nel pensiero del genio, il cui giuramento viene oggi pronunciato da tutti i medici. Disse poi anche che il primo dovere del medico era di non nuocere!!!, se pensate anche a questo comandamento capirete e converrete con me, che spesso oggi la medicina ha smarrito almeno in parte il senso della sua missione.

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NEI SECOLI BUI…

MACROCOSMO e MICROCOSMO

Nel Medioevo il grande medico Paracelso rielaborò la legge dei simili estendendola a tutta la natura facendo una correlazione tra Macrocosmo e Microcosmo.

Introdusse cioè l’idea che esistessero delle “Segnature”: il Creatore avrebbe dato ad ogni cosa esistente in natura un colore, una forma, un profumo proprio perché l’Uomo, essere Centrale della Creazione, potesse utilizzarle trovandone una corrispondenza nel suo corpo. Ad esempio la Chelidonia è una pianta che se spezzata secerne un liquido giallastro, lo stesso colore della bile: guarda caso la Chelidonia ha proprio funzione di coleretico, cioè fa “sgorgare” più bile dalla colecisti, risultando perciò di utile impiego in soggetti con discinesia biliare.

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FINALMENTE LUI…

Bisogna arrivare nella seconda metà del ‘700 per incontrare colui che diede alla Omeopatia la dignità di scienza: Cristiano Federico Samuele Hahnemann (1755-1843).

Medico brillante e all’avanguardia capì presto che i metodi di cura del suo tempo erano assurdi e inadeguati e che spesso i medici procuravano molti più guai ai pazienti che non la malattia stessa.

Verso i 35 anni ebbe una profonda crisi professionale e abbandonò la professione medica. Per sbarcare il lunario e poter mantenere i suoi figli si mise a tradurre libri sfruttando la sua conoscenza di ben sette lingue.

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Per caso, traducendo un libro che trattava le virtù della china nella cura della malaria venne colpito dall’espressione “la china produce sullo stomaco uno stato di «corroborazione»”, pertanto rinforza chi ne fa uso e lo protegge contro la malaria. Al geniale medico tedesco questa sembrò una fandonia (una delle tante che costellano il travagliato cammino della medicina),…

…infatti provando su se stesso la corteccia di china ebbe un senso di malessere estremo tanto che corresse l’affermazione del trattato, che stava traducendo, affermando che “la china agisce contro la febbre malarica perché è in grado di indurre nell’uomo sano dei sintomi simili a quelli della febbre intermittente”.

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Questa è la base della Omeopatia: i simili curano i simili cioè: “Un affezione presente in un organismo vivente viene cancellata durevolmente da un affezione più forte, artificiale, che pur diversa per qualità, le è assai simile nella sua manifestazione ristabilendo l’equilibrio dell’energia vitale presente nell’organismo”. Paragrafo 26 Organon.

Per dimostrare la legge dei simili si sottopose a sperimentazioni e provò anche sui suoi famigliari e collaboratori le varie sostanze tossiche allora conosciute, ricavandone un insieme di sintomi che con pazienza e metodo annotò in un testo che chiamò “materia medica pura”. L’Omeopatia perciò ha una base sperimentale e si noti bene non sul ratto o sull’animale da laboratorio, ma sull’Uomo. L’uomo sano veniva selezionato secondo un ben preciso protocollo ed i sintomi sviluppati erano annotati tenendo conto, non solo del piano fisico, ma anche delle alterazioni prodotte a livello mentale ed emozionale, elaborando le premesse per una vera medicina olistica, cioè globale che considera l’uomo non come una semplice somma di organi, ma di un individuo dotato di corpo ed energia!! Proseguendo la sperimentazione notò che i soggetti sani sviluppavano sintomi anche somministrando i rimedi a dosi diluite e dinamizzate.

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Alla fine di queste sperimentazioni Hahnemann acquisì un bagaglio terapeutico tale che gli consentì di curare in modo omeopatico i pazienti. Il procedimento di cura era semplice: quando un soggetto lamentava dei sintomi (fisici, emozionali, mentali) simili a quelli che si erano sviluppati nel corso della sperimentazione sul soggetto sano, allora Hahnemann somministrava loro “quel” rimedio che rappresentava il simillimum, ed otteneva una pronta guarigione del soggetto. Col passare degli anni Hahnemann diffuse l’Omeopatia e curò con successo molte persone, scrisse e riscrisse il libro destinato ai suoi discepoli “L’organon dell’arte di guarire” in cui invitava i suoi allievi: “Imitatemi ma imitatemi bene!”.

IN SINTESI… come funziona L’Omeopatia? L’omeopatia consiste nell’applicazione di un principio semplice: opporre una Malattia Artificiale ad una Malattia Naturale Due malattie simili non possono coesistere nell’organismo. L’artificiale più forte, annulla la più debole, poi scompare a sua volta. Per semplificare diremo che l’Omeopatia si basa sul principio del “chiodo scaccia chiodo” ovvero che il rimedio “malattia artificiale” scaccia il “chiodo” della malattia naturale, poi trattandosi di un “chiodo” virtuale viene annientato facilmente col risultato della salute!

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LE MALATTIE ACUTE

La malattia acuta è facile da comprendere poiché è di recente apparizione e turba l’energia vitale del soggetto che prima godeva di buona salute. Esistono sintomi comuni e sintomi caratteristici che ci indicano in che modo il paziente sta facendo la “sua” malattia.

SGABELLO DI HERING

Ogni rimedio coincidente con il quadro morboso riferito dal paziente deve contenere almeno tre “gambe” dello sgabello: DA QUANDO: ovvero l’eziologia o la causalità che nei casi acuti è sovente riferita in modo chiaro e spontaneo dal paziente nel corso del colloquio. DOVE: ovvero la polarità di azione del rimedio (dove agisce). SENSAZIONI: nel linguaggio comune definito “come se” che personalizza il disturbo o il dolore (un dolore alla testa potrà essere riferito “come una morsa” o “come un chiodo che trafigge” o “come qualcosa che brucia”…) MODALITA’: definite di peggioramento (<) o di miglioramento (>) che indicano una soggettività nel corso di una malattia acuta. SINTOMO CONCOMITANTE: si tratta di un sintomo che esprime un mutamento non in relazione alla patologia. Quando il sintomo è gerarchizzato si confronta con la materia medica e si opera il vero OMEOS-PHATOS. Diversamente si rischia di prescrivere rimedi omeopatici in modo allopatico e di avere quasi certamente un insuccesso. In Omeopatia non esistono RIMEDI FORTI e RIMEDI DEBOLI, ma solo rimedi giusti o sbagliati.

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LE MALATTIE CRONICHE

L’intuizione più geniale arrivò dopo 30 anni di professione, quando settantenne rivide tutti i suoi casi trattati fino ad allora. Molti suoi pazienti, pur curati bene e guariti per una determinata affezione, tendevano a ricadere nella medesima dopo un po’ di tempo (recidiva), o presentavano episodi di malattia o di malessere in altri distretti (alternanza). Ipotizzò dunque nel suo “Trattato sulle malattie croniche” l’esistenza di tre tendenze morbose di base, che accomunavano i suoi pazienti in tre categorie. Alla base di queste tendenze pensò (con il linguaggio dell’epoca) che vi fosse un contagio, un “miasma” che comportava una tendenza ad ammalare in un dato modo anziché in un altro: “diatesi”. Vi elencherò ora le tre tendenze morbose di base:

MODELLO REATTIVO PSORICO PSORA

F M

Tossine

P A

Andamento

Psora in greco significa scabbia e questi soggetti presentano delle malattie della pelle pruriginose alternate a malattie interne (es:Eczema/Asma), una periodicità dei sintomi (es: Allergie stagionali). Frequenti parassitosi intestinali e convalescenze protratte. Se il sistema dei filtri F funziona energeticamente bene le tossine alimentari, elettrochimiche, morali passano. Se il sistema è intasato le vie vicarianti possono dirigersi alla pelle P o alle mucose respiratorie M o alle articolazioni A. Per risanare una psora occorre dunque un drenaggio dei filtri, la diminuizione delle tossine e l’uso di un rimedio omeopatico antipsorico.

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MODELLO REATTIVO SICOTICO SICOSI

F

Tossina

escrescenza

Andamento

Dal greco Sucon che significa Fico, è la tendenza delle persone che sviluppano escrescenze verrucose o polipoidi e tendono alle malattie ad andamento lento, progressivo, insidioso (es: Catarri cronici, fibromi, verruche). In tal caso la tossina tenta di uscire ma rientra nell’organismo derivandone un incremento di tossine con poca escrezione cutanea (fichi), ma molta ritenzione idrolipidica (cellulite, obesità).

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MODELLO REATTIVO LUETICO LUE

Tossina

F

Andamento

Tipica di questa diatesi è lo sviluppo di malattie caratterizzate da irritazioni, ulcerazioni, sclerosi, distruzione dei tessuti. La tossina guadagna la via d’uscita ma nell’uscire ulcera e lacera i tessuti. Per riassumere il pensiero finale di Hahnemann: se applicando in modo rigoroso la legge dei simili si possono guarire le malattie acute che si presentano nel corso della vita del soggetto, questo non basta se si vuole ottenere la guarigione definitiva, perché occorre tenere conto sia degli antecedenti personali che famigliari, inquadrando i sintomi del momento in una visione dinamica, cercando di contrastare per quanto possibile la tendenza “miasmatica” con dei rimedi cosiddetti diatesici. Per questo si dice che l’Omeopatia cura il malato e non la malattia. Hahnemann morì a Parigi all’età di 88 anni lasciando a tutto il mondo questa preziosa eredità.

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L’OMEOPATIA OGGI Il dopo Hahnemann ha portato al crearsi di alcune correnti di pensiero che sono riassumibili in tre gruppi:

In Germania è diffuso il complessismo in cui i rimedi sono uniti in associazioni fisse in base all’organotropismo che li accomuna (es: tutti i rimedi ad azione sullo stomaco sono associati insieme in un unico farmaco).

In Francia è diffuso il pluralismo in cui i rimedi vengono dati uno alla volta ma si danno più rimedi nella stessa giornata o nella settimana in alternanza.

In Inghilterra è diffuso l’unicismo in cui si dà un unico rimedio scelto per il paziente (il “simillimum”).

Occorre poi distinguere l’unicismo Hahnemanniano (un rimedio per volta dato sulla totalità dei sintomi), dall’unicismo Kentista (dato sulla gerarchizzazione dei sintomi psichici del soggetto).

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CAPITOLO

SECONDO

IL PERCHE’ DELLA MEDICINA OMEOPATICA OVVERO CHE DIFFERENZA C’È TRA MEDICINA OMEOPATICA E MEDICINA ALLOPATICA.

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La medicina Omeopatica è una medicina energetica, cioè agisce sull’energia vitale del soggetto. L’uomo non è la semplice somma degli organi che lo costituiscono perché altrimenti non ci sarebbe differenza tra un vivo ed un morto, per comprendere ciò che ci tiene in vita e coordina il tutto dobbiamo chiamare in causa un’energia (per ora non misurabile) che chiameremo energia vitale. Tale sistema energetico si fa sentire quando ci troviamo in condizioni di aggressione da parte dell’ambiente esterno perché sviluppa dei sintomi etichettati come malattie. La malattia va vista come una corda di una chitarra “scordata”. L’Omeopatia “riaccorda” lo strumento. L’Omeopatia inoltre non divide l’uomo in compartimenti stagni, affidandolo a specialisti in un dato settore del corpo umano, ma lo considera come una globalità nei suoi tre livelli:

fisico-corpo materiale emozionale-sensazioni… mente-razionale…

Pertanto l’Omeopatia valuta i sintomi in modo preciso e sempre in relazione alle variazioni nei tre livelli. Es: se mentre sto raccontando una barzelletta con degli amici in un momento in cui sono allegro mi pestano un piede, intervengono le seguenti modificazioni nei tre livelli:

Fisico: sensazione di dolore forte con bisogno di mettere il piede a bagno nell’acqua fredda.

Emozionale: rabbia nei confronti di chi ha pestato il piede. Mente: ricordo ancora questa barzelletta, ma mi passano dalla mente tutte le altre che volevo raccontare. La medicina omeopatica agisce rinforzando l’energia vitale e non sopprimendola. Per noi non esistono farmaci “anti”. Cioè non si agisce tappando la bocca all’energia vitale, ricacciandola da dove è venuta ma andando nella stessa direzione di questa, dandole una mano a riportare la salute in quell’individuo.

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Come nasce il rimedio omeopatico? Nasce come sostanza madre del mondo vegetale, minerale, animale; viene poi sottoposto a diluizione e dinamizzazioni successive fino al punto desiderato.

Hahnemann elaborò due tipi di diluizione: quella decimale e quella centesimale che vengono abitualmente indicate come DH e CH.

METODO DI HAHNEMANN

Vediamo come si prepara una diluizione centesimale…

...si deve disporre una serie di flaconi di vetro e tappi di materiale inerte, tanti quanta è la diluizione che si vuole ottenere. Nel primo flacone si mette una parte della sostanza base e 99 parti di diluente,…

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…si agita molto forte in senso verticale almeno un centinaio di volte e si ottiene la 1 CH, per fare la 2 CH, si preleva una parte dalla provetta 1 CH e si diluisce con altre 99 parti di diluente, si agita di nuovo cento volte e si procede fino alla diluizione desiderata.

1 PARTE

AGITARE

AGITARE

1 PARTE

TINTURA MADRE 99 PARTI ALCOOL 70°

1CH

99 PARTI ALCOOL 70°

2CH

Da notare che sovente in Omeopatia si parla indifferentemente di diluizione o potenza che significano, a tutti gli effetti, la medesima cosa. Con il sistema di diluizione di Korsakoff si usa un’unica provetta di vetro in cui si aggiunge la tintura madre di partenza al diluente, quindi si agita per un centinaio di volte e poi si svuota completamente la provetta, resta adeso alle pareti un po’ di liquido, a questo viene aggiunto nuovo diluente e di nuovo agitato e poi di nuovo svuotata la provetta fino alla diluizione desiderata. Le diluizioni Korsakoviane vengono indicate con la sigla K. METODO DI KORSAKOFF

1 PARTE

AGITARE

SVUOTARE

RIEMPIRE

AGITARE

TINTURA MADRE 99 PARTI ALCOOL 70°

1K

99 PARTI ALCOOL 70°

2K

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Fate attenzione perché non c’è equivalenza tra la scala CH e la scala K. Verso la fine della sua esistenza Hahnemann introdusse poi le diluizioni 50 millesimali che vengono indicate come LM. Il procedimento di preparazione delle 50 millesimali è più complesso e comunque ottiene una forza dolce e sicura. Hahnemann le definì: “le mie creature più perfette”. Alla fine di tali procedimenti di diluizione e di dinamizzazione, si ottiene un’energia con cui vengono impregnati dei globuli o dei granuli pronti ad essere somministrati a chi presenti in quel momento i sintomi che tali sostanze hanno fatto apparire nel corso delle sperimentazioni sull’uomo sano. Alcuni “scienziati” si accaniscono contro fenomeni non ancora conosciuti, uno di questi è proprio il rimedio omeopatico, che pur possedendo dal punto di vista chimico solo tracce dell’elemento base da cui si è partiti (e a diluizioni ancora più alte neppure quelle) agisce. Il meccanismo d’azione del rimedio omeopatico ancora oggi non è noto, esistono tuttavia delle ipotesi che meritano approfondimenti e ricerche cliniche a difesa dell’accusa di somministrare solo placebo.

Due considerazioni devono far riflettere: 1) L’Omeopatia agisce bene nei confronti dei bambini anche molto piccoli e negli animali, notoriamente poco suggestionabili. 2) Compito del ricercatore scientifico è di porsi di fronte ad un fenomeno con estrema umiltà, cercando di capire i fenomeni, senza negarli aprioristicamente solo perché oggi non si possono ancora spiegare.

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CAPITOLO

TERZO

LE COSTITUZIONI OVVERO LO STUDIO MORFOLOGICO DELL’ INDIVIDUO

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L’Omeopatia moderna è una scienza “aperta” che si avvale dei contributi di altre branche e le utilizza per una migliore comprensione dell’uomo nella sua globalità. Lo studio delle costituzioni applicato all’Omeopatia ha avuto il massimo sviluppo in Francia grazie a studiosi come L.Vannier, H. Bernard, R. Zissu.

Definire una persona secondo la sua costituzione vuol dire osservarla.

Cioè ricavare i dati morfologici tipici dell’individuo in modo da poterlo classificare in una categoria.

Le costituzioni di base in Omeopatia sono quattro…

SULFURICA CARBONICA FOSFORICA FLUORICA

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Morfologia sulfurica All’osservazione balza agli occhi l’armonia dei lineamenti: altezza e peso medi, colorito roseo-rosso, tono muscolare e legamentoso regolare, denti ben allineati, aspetto complessivo di buona salute. È il soggetto che Ippocrate chiamò sanguigno con reazioni vitali brillanti, domina in lui l’ottimismo, la voglia di fare, una disposizione a godere dei piaceri della vita. In lui tutto peggiora con il calore. Tende ad ammalare di malattie della pelle, congestioni venose, ipertensione arteriosa, emorroidi, malattie del fegato.

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Morfologia carbonica Osservandolo notiamo un particolare sviluppo in larghezza. Prevalgono i diametri trasversali: è un brachitipo. Il bambino carbonico è un bel bebè pacioccone con la faccia che sembra di cera e con gli occhi azzurri. Crescendo, si fa per dire, si allarga ma la statura rimane bassa, la faccia è rotonda, la pelle pallida, le mani sono tozze, i denti quadri, i legamenti sono rigidi, il gesto è deciso ma poco elegante. Tende all’obesità, alla ritenzione delle scorie, all’autointossicazione per cattivo smaltimento, alle dislipidemie, all’indurimento dei tessuti. Tutto peggiora con il freddo umido, mentalmente è stabile, realista, realizzatore, metodico ma poco fantasioso.

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Morfologia fosforica Prevalgono in lui i diametri longitudinali, dunque l’altezza: il bambino cresce in fretta e resta magro anche da adulto. Vedendolo camminare e muoversi possiamo apprezzare l’eleganza del gesto. Il viso è triangolare, le dita sono allungate. È il soggetto che ha bisogno di continua energia perché brucia tutto rapidamente, ha bisogno di aria pur essendo freddoloso. Domina in lui il pensiero astratto; facile all’entusiasmo per le cose nuove si spegne con altrettanta facilità, non sopporta i lavori di lunga durata, né i lavori metodici. Spiritoso, acuto, romantico. Tende ad essere carente di minerali.

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Morfologia fluorica Non è una morfologia indipendente, ma può entrare come variante più o meno manifesta nelle tre precedenti. Domina l’asimmetria ed il dimorfismo. I legamenti sono lassi, troppo elastici, i denti sono mal posizionati, c’è tendenza alla scoliosi alle deformità ossee. Ha tendenza ad ammalare di varici, di ulcere, di scoliosi… Di carattere particolare: può essere un genio innovatore spesso incompreso per la bizzarria dei suoi atteggiamenti.

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Attenzione: questo modo di classificare può trarre in inganno, ed essere oltremodo sbagliato dire di un soggetto a morfologia carbonica che deve essere per forza un metodico, perché nella natura è l’eccezione trovare una morfologia pura: noi tutti deriviamo da due genitori per cui avremo almeno caratteristiche di entrambi, per cui è più produttivo parlare di soggetto a prevalente morfologia carbonica, sulfurica, fosforica. Lo studio delle costituzioni è un modo per capire l’uomo nella sua individualità e per l’omeopata è molto importante per metterlo sulla strada del rimedio da somministrare, specie nel caso dei bambini: esistono cioè dei rimedi detti della serie carbonica, della serie fosforica, fluorica e sulfurica.

L’ipotesi che sta alla base di questa teoria omeopatico-costituzionale è che esista un’alterazione del “metabolismo” di questi sali per cui…

…somministrando il rimedio costituzionale si cerca di portare l’individuo ad un equilibrio migliore.

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CAPITOLO

QUARTO

OMEOPATIA E PSICOSOMATICA

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Nell’Omeopatia ci occupiamo del linguaggio del corpo: i sintomi divengono “simboli” per leggere il disagio del paziente. Ogni deviazione dell’equilibrio psichico comporta un disturbo del Piano fisico che può essere in fase iniziale un atteggiamento funzionale, per poi diventare organico, cioè più profondamente radicato, “vera” malattia. Una statistica evidenzia che tre pazienti su quattro si rivolgono al medico per un disturbo etichettato dalla scienza “ufficiale” come psicosomatico. Vi parlerò di come la scuola omeopatica Sud-americana dei Maestri Masi, Paschero, Ortega interpreta in chiave psicosomatica le Diatesi Hahnemanniane che abbiamo già visto nel primo capitolo. In questo tipo di interpretazione viene data preminente importanza all’alterazione del nucleo emozionale e ai conflitti psicologici interiori. In tali scuole di stampo prettamente unicista viene indagato, in modo preminente, lo psichismo del paziente.

Divertitevi ad inquadrarvi nella vostra diatesi.

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PSORA Lo psorico ha paura di vivere le proprie emozioni. Emerge in tutta la sua storia una incapacità di dissipare l’energia attraverso i canali ingorgati cronicamente, l’incapacità di scariche liberatorie, l’incapacità per paura della propria debolezza ad assumere un ruolo, la sfiducia nelle proprie capacità o la paura di assumere in prima persona la responsabilità di una decisione che vive come carica di sensi di colpa. L’alternanza e la periodicità delle manifestazioni sono un esempio di non raggiungimento dell’equilibrio e di ansia esistenziale.

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SICOSI Il sicotico è il soggetto irrigidito nelle sue posizioni, sempre teso ad ipercompensarsi (obesità) con dei tratti ossessivo-fobici, presenta un avversione per tutto ciò che è nuovo in altre parole il sicotico tende sempre a reprimere le proprie emozioni, tenendo tutto dentro (in termini simbolici), l’energia trattenuta si materializza in neo-formazioni interne (fibromi) e sulla pelle con verruche, polipi… tutte manifestazioni a carattere lento, progressivo, insidioso.

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LUE Il luetico ha un’ipertrofia dell’es che tende a sfuggire al dominio del super io: è il soggetto delle esagerazioni, della tendenza autodistruttiva. Nel luetico domina la

paura di essere travolto dalla propria potenzialità emotiva.

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CAPITOLO

QUINTO

LA TIPOLOGIA SENSIBILE “I TIPI SENSIBILI AD UN RIMEDIO OMEOPATICO SI ASSOMIGLIANO TRA LORO”

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Nel corso della sperimentazione con rimedi effettuata sull’uomo sano, alcuni soggetti hanno sviluppato un numero di sintomi superiore rispetto agli altri, questi sono i cosiddetti tipi sensibili al rimedio Omeopatico.

Questi soggetti si assomigliano per alcune caratteristiche:

nelle tendenze morbose;

nell’aspetto esteriore, la morfologia, la costituzione;

nel temperamento, nel modo di comportarsi.

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Gli Omeopati nel loro gergo chiamano il tipo sensibile ad una data sostanza con il nome stesso della sostanza ad es: il tipo sensibile alla somministrazione di Pulsatilla, cioè che svilupperà più sintomi sul piano mentale, emozionale e fisico verrà chiamata tipo pulsatilla.

Arsenicum Album Esteriormente la morfologia è fosforica, eleganza estrema portamento eretto, ricercato. Tende ad ammalare di patologie di un certo rilievo (asma, ulcera, ecc…) ansioso, meticoloso, estremamente pignolo e spigoloso, rimarca ogni cosa e puntualizza, tende a fare esami per rassicurarsi su ogni patologia ipoteticamente possibile seppur remota, possiede cartelle cliniche tenute in modo impeccabile.

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Calcarea Carbonica Richiama la morfologia carbonica con prevalenza dei diametri trasversali, se bambino, paffuto e pallido con crescita regolare, lento nell’iniziare la deambulazione, nel mettere i denti, a scuola non sarà, mai il più alto, ne’ il più bravo della classe, tenderà ad avere un po’ di pancetta, sarà un tranquillo che andrà sempre stimolato per avere un risultato, indolente tenderà ad essere il tipo “linfatico” con ipertrofia di adenoidi e tonsille. Le ragazzine avranno problemi per il grosso seno sviluppatosi in anticipo rispetto alle coetanee, le mestruazioni arriveranno un po’ in ritardo, saranno preoccupate della ciccia che arriva presto ed è difficile da smaltire anche per via di una sostanziale pigrizia di base, da adulti vanno poi facilmente incontro a malattie dislipidemiche e a malattie reumatiche, nel lavoro sono ottimi esecutori ma cattivi ideatori. Sono dei soggetti freddolosi che tendono alla stipsi, hanno molte paure.

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Pulsatilla Ragazzine timide, tipicamente con occhi azzurri e capelli biondi, dolci e remissive, cercano la simpatia e l’approvazione per una loro insicurezza di base, facilmente influenzate dalla simpatia degli altri, facili al pianto di umore mutevole, instabili, cercano sempre uno sguardo rassicurante o una parola dolce, amano la consolazione, sono attratte dai dolci e dai gelati che non tollerano bene, la loro pelle è sottile si intravede il reticolo venoso sottostante, hanno spesso cellulite, sono insicure perciò gelose, si appoggiano volentieri, non hanno mai sete, le loro mestruazioni sono scarse e a volte fanno capricci, hanno secrezione giallastre sia nasali che vaginali.

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Sepia L’aspetto esteriore riflette il loro animo: triste, facilmente vanno incontro a stati di depressione con disinserimento, negano la loro femminilità magari assumendo volentieri ruoli tipicamente mascolini, in Sepia tutto cade, tutto è giù lo stomaco è abbassato come anche l’intestino, ad una certa età vanno incontro a prolasso uterino, spesso sono soggette a vene varicose ed emorroidi hanno una stipsi ostinata con feci “caprine”. Il loro carattere è tutt’altro che docile, “non mandano a dire”, spesso nelle fasi conclamate del loro malessere si isolano e si disinteressano a tutto. Sulla pelle, che ha un colorito giallognolo, vi sono delle macchie “cloasmi”.

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Lachesis Tipicamente donna in menopausa o comunque accaldata, presenta vampate di calore migliora con tutto ciò che esce: dalle mestruazioni ad un raffreddore che “scarica”, ad una bella chiacchierata con un’amica, il tipo lachesis ama molto parlare, far uscire delle cose, raccontare incessantemente di se e del suo enturage; tendenzialmente diffidente degli altri, dedica a volte il suo tempo ad opere di bene non per reale amore del prossimo ma per poter avere contatti sociali. Il volto appare congesto anche senza vampate di calore per la presenza di couperose, non sopporta la costrizione e toglie anelli e calze “che stringono”, per non parlare delle maglie “dolce vita” che non metterebbe mai.

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Phosphorus Prototipo della costituzione fosforica, è il tipo cresciuto in fretta, dotato di estro e fantasia, stancabile, affamato di cose che lo stuzzicano ma per niente innamorato della tavola, triste, romantico, artista, si dedica agli altri e al sociale con lo slancio di un sognatore, a lui possono confidare le cose, arguto nelle intuizioni, pronto nelle battute, elegante nel gesto e nel portamento. I bambini hanno spesso sanguinamento nasale. Verso sera sono assaliti da tristezza ed ansia.

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Thuya Morfologicamente si incontra una tendenza all’obesità di tipo tronculare cioè un tronco più voluminoso delle gambe, la presenza di verruche e di escrescenze polipoidi, una pelle grassa, una sudorazione sul labbro superiore, una tendenza all’ossessività (va a controllare se il gas è chiuso…). Una rigidità di giudizio, delle sensazioni strane come la paura che le proprie ossa siano di vetro, di avere qualcosa di vivo nel ventre. La tendenza è tipicamente Sicotica con peggioramento netto in clima umido. Sicotici non si nasce, si diventa: antibiotici a ripetizione, spesso dati a sproposito “di copertura” come fossero ombrelli, vaccinazioni inutili e ripetute, pomatine al cortisone date su ogni millimetro di pelle che prude, cure ormonali date per aumentare la massa muscolare o ritardare l’invecchiamento, inquinamento, ricostituenti possono instaurare lo stato sicotico con tendenza alla reazioni lente, progressive, insidiose.

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Natrum Muriaticum Soggetto con tendenza ad avere dimagrimento specie nella parte alta con bacino invece infiltrato di cellulite. Tipicamente adolescente introverso, chiuso che spiccica si e no due parole, insicuro ma che non chiede consolazione, anzi ama la solitudine, non tollera il sole, ha una sete insaziabile ed un desiderio di cose salate, ama anche mangiare il sale, alcuni piccoli segni si rilevano dall’osservazione delle dita con unghie e pellicine mangiucchiate e numerosi puntini bianchi. Va facilmente incontro a raffreddori anche allergici e ad acne giovanile.

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Sulfur Modello che risponde bene alla morfologia sulfurica ed alla diatesi psorica. Soggetto rosso che patisce il caldo, ama la buona tavola. Ottimista, stenico, tendente all’ipertensione, alle malattie della pelle, niente affatto stitico, bontempone e compagnone, con collere brevi, ricerca l’amicizia, filosofeggia a sproposito su tutto, emorroidi, malattie del fegato legate ad abusi alimentari. Iperteso con tendenza alle malattie “del sangue�.

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Silicea Descritto come edificio che manca di sabbia o come spiga di grano dall’esile fusto si presenta come un bambino poco vitale, con bozze frontali ampie, sudorazione diffusa delle mani e dei piedi, puntini bianchi sulle unghie, linfonodi ai lati del collo, bambino che ha lunghe assenze da scuola perchÊ sempre malato, adolescente chiuso e timido, bambino con uno scarso appetito insicuro ma testone, tenace.

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CAPITOLO

SESTO

L’INTERAZIONE OMEOPATA-PAZIENTE “VOI CERCATE UN BRAVO MEDICO, IO CERCO DEI BRAVI PAZIENTI” B. Jensen

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Il lavoro dell’omeopata non è semplice come avrete intuito perché, come vedremo in seguito, se è relativamente semplice scegliere un rimedio per il pronto soccorso, cioè considerando le malattie acute, ben più difficile è mettere insieme tutte le informazioni che arrivano dal paziente, dare loro l’importanza che meritano, (Gerarchizzazione dei sintomi), fare accordare il quadro morfologico-tipologico con il temperamento che emerge durante il colloquio con i sintomi presentati dal paziente, tenere conto dei sintomi puri da quelli magari sviluppati in seguito a cure allopatiche soppressive, di una reazione, ad un ambiente poco vivibile, sintomi che sono da imputare ad abitudini voluttuarie che il paziente minimizza… Pertanto vi insegno cosa deve fare un buon paziente:

Dimenticare per un attimo tutto ciò che ormai fa parte del nostro comune modo di esprimerci che è conseguenza del grado di pseudo-cultura medica, direi del consumismo di bassa lega, espressioni tipo: «Ho la colite, ho la gastrite» non hanno nessun significato in Omeopatia, anche se la diagnosi vi è stata fatta dal luminare più luminoso. All’omeopata interessano frasi tipo:«Ho la sensazione di una pietra proprio qui, subito dopo aver mangiato che passa solo se bevo qualcosa di caldo». Imparare ad osservarsi: oramai, sempre per lo sfrenato consumo di “anti”, i pazienti si esprimono con frasi tipo «prendendo xxalgina mi passa subito», capite bene che non è di grosso aiuto vero? Annotare le cose che provate durante un disturbo, questo è di grosso aiuto all’omeopata ed anche a voi che guarirete con la vostra energia vitale sollecitata dal rimedio omeopatico. Un qualsiasi disturbo annotato con un:-dove,-sensazioni (come se),-modalità meglio col caldo o col freddo, innervosendosi, a riposo…,- sintomo concomitante strano es.: «quando ha prurito non sopporta più nessuno».

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Non aspettatevi miracoli, il limite dell’omeopata è il limite del paziente, se la vostra energia vitale è forte, cioè riesce a reagire, otterrete guarigioni rapide, se vi rivolgete all’omeopatia dopo anni di soppressioni allopatiche, di alimentazione squilibrata, di abusi di ogni genere, il tempo di guarigione sarà lungo. Guardate con buon occhio piccoli peggioramenti del vostro stato di salute dopo aver assunto il rimedio: è segno che l’organismo sta reagendo: non continuate a bloccare i sintomi: l’energia vitale, quella che mantiene in armoniosa sincronia tutti gli organi, si esprime sviluppando sintomi, sta all’omeopata coglierli per guidare il corpo verso la guarigione, sopprimendoli si peggiora sicuramente la situazione.

Assumete bene i rimedi, abitualmente essi si presentano in granuli o gocce che vanno presi così:

• Non toccarli con le dita. • Metterli sotto la lingua dietro i denti e lasciarli sciogliere lentamente; questo perché la via più rapida è la via perlinguale, non vanno deglutiti perché dato il grado di diluizione verrebbe annullata l’efficacia ad opera dei succhi gastrici. • Occorre assumerli lontano dai pasti. • Non lavare i denti con dentifrici mentolati. • Non fumare per un’ora prima ed un’ora dopo. • Non prendere caffè nelle immediate vicinanze del rimedio; è poi buona norma berne il meno possibile o sostituirlo con caffè decaffeinato o caffè d’orzo. • Non usare profumi prima o durante l’assunzione dei rimedi. • Non usare balsami contenenti canfora e menta. • Decidendo di curarsi con l’Omeopatia sarebbe bene seguire una dieta adeguata evitando gli eccessi alimentari ed il consumo di alcolici.

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CAPITOLO

SETTIMO

“I RIMEDI OMEOPATICI DA PORTARSI IN VIAGGIO”

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Per curarsi con l’omeopatia è necessario affidarsi a medici che abbiano una conoscenza specifica acquisita in anni di studio. Nelle affezioni acute, tuttavia potete sicuramente ricorrere ad alcuni rimedi che è bene avere in casa (o in valigia in caso di viaggi). La somministrazione dei rimedi in fase acuta deve essere “ravvicinata” poiché nella malattia acuta il rimedio viene “bruciato”.

Si sente come se…uhm…si…

Eh…oggi sarà una giornata piena!

EHI! COSA NE DITE DI ACCOMPAGNARMI NEL GIRO DELLE VISITE? POTREBBE TORNARVI UTILE!!

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Piccolino apri bene la bocca…

..Uuh…ė senza

dubbio acetone!

Nel sospetto di crisi acetonemica occorre misurare la quantità di chetoni presenti nelle urine con gli appositi stiks del commercio, poi, dare da bere acqua zuccherata e nessun altro cibo. Il rimedio omeopatico è Senna (in Italia Cassia Angustifolia) 4CH tre granuli ogni ½ ora, distanziando poi la somministrazione con il miglioramento dei sintomi. Dal giorno successivo si introdurranno poi passati di verdura e succhi di frutta, poi il riso in minestrone, niente latte, formaggi e carne per tre giorni.

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ASCESSO DENTARIO Papà, papà … voglio anch’ io la caramella!!!

In tal caso possono essere utili quattro rimedi da alternare: Chamomilla 30CH per dolori intollerabili tre granuli ogni 30 minuti Hypericum 15CH per le nevralgie c.s. Pyrogenium 7CH tre granuli al mattino e alla sera, seguiti dopo ½ ora da Hepar Sulfur 30CH tre granuli.

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CISTITE

In tal caso vi consiglio il rimedio ippocratico: Cantharis 7CH tre granuli dopo ogni minzione, inoltre riposo, astenersi dagli alcolici e dalle spezie. In caso di cistite da “luna di miele” il rimedio è Arnica 5CH tre granuli dopo ogni minzione. Se invece “brucia” alla fine della minzione meglio Mercurius Corrosivus 7CH tre granuli dopo ogni minzione

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CONGIUNTIVITE Mamma, mamma mi bruciano gli occhi!!!

Apis mellifica 15CH tre granuli ogni 10 minuti. Particolarmente utile nelle “oftalmie da neve” quando si è stati sulla neve senza occhiali e si ha una sensazione di dolore pungente migliorato al fresco e peggiorato al calore. Euphrasia 4CH tre granuli ogni ½ ora in caso di lacrimazione irritante con miglioramento nell’oscurità. L’Euphrasia è anche disponibile in collirio.

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CONTUSIONI AAAH!!!

Arnica Montana 5CH tre granuli ogni ½ ora. Un consiglio per gli sportivi della “domenica”: prima di partire per la vostra “performance” prendete tre granuli di Arnica 5 CH ed al ritorno tre granuli di Rhus Toxicodendron 9CH, avrete una piacevole serata e non vi sentirete “abbruttiti” dalla inabituale faticaccia.

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CRAMPI MUSCOLARI Ahia-ahi! che male!

Al momento del crampo occorre fare un movimento in direzione opposta; se il crampo è dovuto alla flessione occorre estendere la gamba. Il rimedio di tutti i crampi è Cuprum 4CH tre granuli ogni 15 minuti distanziando poi la somministrazione con il miglioramento.

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Se la diarrea è provocata da cibo avariato, ad esempio dopo una bella cenetta a base di pesce “fresco” questa insorgerà la notte tra l’1 e le 3 e sarà associata ad un tipico senso di malessere con angoscia e paura per la propria sorte: Arsenicum Album 7CH tre granuli dopo ogni scarica. Se la diarrea insorge a seguito di abuso alimentare o dopo bagno freddo il rimedio sarà: Antimonium Crudum 5CH tre granuli dopo ogni scarica. Se la diarrea è accompagnata da sudori freddi, debolezza, ipotermia allora occorre: Veratrum Album 9CH tre granuli ogni ½ ora. In ogni caso sempre reidratarsi bevendo molta acqua o thé o spremute di limone, tutto a temperatura ambiente.

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DOLORI REUMATICI …Ahi, Ahi…con questo dolore anche i lavori di sempre diventano impossibili!!!

Due rimedi vi mostrano che l’Omeopatia è una medicina in cui occorre sapere osservare: Bryonia 5CH tre granuli 2/4 volte al dì in caso di dolore migliorato dall’immobilità assoluta (al minimo movimento si sente dolore). Rhus Toxicodendron 9CH tre granuli 2/4 volte al dì in caso di dolore migliorato dal movimento lento e progressivo (stando fermi si sta peggio).

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EMORROIDI

Lachesis 7CH tre granuli 4/6 volte al dì se le emorroidi migliorano sanguinando. Aesculus Hippocastanum 5CH tre granuli 4/6 volte al dì se le emorroidi danno un senso di peso a livello anale irradiato all’osso sacro e non sanguinano. Aloe 4CH tre granuli 4/6 volte al dì se le emorroidi sono procidenti e c’è insicurezza sfinterale (gli autori francesi dicono il signor “macchiamutande”). Hamamelis 5CH in caso di emorroidi dolorose con perdita di sangue nero. In ogni caso è bene evitare l’abuso di pomatine che tolgono rapidamente il sintomo ma a lungo andare peggiorano la situazione, è poi bene tenere conto che le emorroidi sono la “spia rossa di un cruscotto” che segnala che c’è qualcosa che non va a livello del fegato, dunque fatevi vedere dal vostro medico.

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FEBBRE

Dimenticate l’equazione febbre alta = malattia grave perché sovente, specie nei bambini, l’elevazione della temperatura è segno di buona risposta dell’energia vitale, cioè del sistema di difesa che mette in atto la migliore risposta possibile in quel momento ad un dato stimolo morboso (virus, batteri…). D’altro canto temperature molto alte (42 gradi) possono dare lesioni cerebrali. La temperatura non si abbassa con gli antibiotici!!!, la cosiddetta “copertura antibiotica” non ha alcun significato se non quello di complicare le cose, per cui occorre rimanere calmi e cominciare ad adottare semplici provvedimenti come ad es: • svestire il bambino evitando le correnti d’aria; • bagnarlo o avvolgerlo in un asciugamano usando acqua che sia a due gradi in meno della temperatura del piccolo, useremo pertanto acqua a 37° se il bimbo ha 39° ecc…; • borsa di ghiaccio avvolta in un panno sulla testa ed arti: dare da bere secondo la richiesta del bambino.

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Nella febbre ad insorgenza improvvisa

Aconitum Napellus 9CH: se la febbre inizia all’improvviso dopo aver preso freddo secco, inizia con brividi, c’è ansia ed agitazione, la pelle è secca, non c’è sudorazione, c’è tanta sete di acqua fredda, non ci sono localizzazioni (non mal di gola…). Utile all’inizio della febbre. Tre granuli sciolti in acqua da sorseggiare ogni 5 minuti, allungando i tempi con il miglioramento. Belladonna 7CH: se la febbre inizia all’improvviso e c’è pelle sudata, sete non caratteristica, volto arrossato, calore “radiante” (si sente calore avvicinandosi al malato), stato di prostrazione, la luce dà fastidio, vi sono delle manifestazioni locali come ad es.: mal di gola con i classici segni di gonfiore, rossore, calore e dolore, mani e piedi freddi. Tre granuli sciolti in acqua da dare ogni cinque minuti allungando i tempi con il miglioramento. Apis Mellifica 15CH: la febbre insorge rapidamente, vi sono dei dolori ad es.: di gola di tipo pungente, migliorati con il freddo e peggiorati con il caldo, il paziente non ha sete, domina la sensazione di gonfiore ad es.: della gola. Tre granuli da sciogliere in acqua e da dare c.s.

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Febbre ad insorgenza più lenta

Bryonia 5CH: la febbre inizia piano piano, vi è molto mal di testa peggiorato dal movimento. Il paziente vuole stare immobile nel letto ed ha molta sete di acqua fredda, suda molto, ha la sensazione di avere la gola “incartapecorita”, arida. Rhus Toxicodendron 9CH: assieme alla febbre vi sono dei dolori ai muscoli ed alle ossa che migliorano solo se ci si muove in continuazione, non si trova mai la posizione giusta nel letto, si è costretti a rigirarsi continuamente. Ferrum Phosphoricum 5CH: nelle febbricole che insorgono nell’arco di alcune ore con dolore acuto all’orecchio e alla gola (talvolta con sanguinamento nasale).

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FERITE DA PUNTA AAAHI!!! CHE MALE!

Hypericum perforatum 15CH: se il dolore procurato dalla puntura di spillo ha caratteristiche di irradiazione in alto, la cosiddetta "stilettata al cuore". Tre granuli ogni ora.

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FERITE DA TAGLIO AAAHI!!!

Staghysagria 15CH: da usarsi anche dopo le operazioni chirurgiche, tre granuli ogni ora. Calendula Officinalis T.M.: questo è il nostro “disinfettante” che va usato puro su ogni ferita con un batuffolo di cotone, applicando per toccature, favorisce anche una buona cicatrizzazione delle ferite.

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Nooo!!!…e ora cosa faccio!?!

Le cosiddette febbri sulle labbra sono per alcuni soggetti appuntamenti precisi quando si espongono al sole, quando si stancano, prima delle mestruazioni, in tal caso una cura omeopatica diatesica riesce a rinforzare il sistema evitando le continue recidive. In tal caso di Herpes, vi consiglio di usare: Anas Barbarie 200K tre dosi, una dose al dì per tre dì. Poi guardare bene le vescicole: • Se il liquido è chiaro: Rhus Toxicodendron 15CH tre granuli ogni ¼ d’ora, • Se il liquido è giallo: Mezereum 15CH tre granuli ogni ¼ d’ora, • Se vi sono bolle: Cantharis 30CH tre granuli ogni ¼ d’ora.

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INDIGESTIONE

Da abuso alimentare: in tal caso la lingua è spessa, saburrale, ricoperta da una patina biancastra uniforme, può esserci vomito e diarrea: Antimonium Crudum 5CH tre granuli tre volte al dì. Da eccessi alcolici: la lingua è patinosa in fondo e pulita alla punta, vi possono essere nausea, vomito, rigurgiti acidi: Nux Vomica 9CH tre granuli ogni volta che si avverte nausea. Può essere usato come preventivo delle cene in cui si prevede un eccessivo “assaggio” di vini. Nel vomito in cui la lingua però è pulita, senza patina ma vi è salivazione molto intensa con diarrea verdastra: Ipeca 9CH tre granuli ogni ½ ora distanziando con il miglioramento.

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MAL D’AUTO

Coccolus Indicus 30CH: nausea, vomito, testa che gira, senso di debolezza, l’odore dei profumi dà fastidio, miglioramento se coricati al caldo, tre granuli alla sera prima, tre granuli ½ ora prima della partenza, tre granuli salendo in auto. Tabacum 30CH: nausea e vomito con pallore, vertigini, ci si sente mancare e si chiede di stare all’aria fresca con gli occhi chiusi, stessa posologia del precedente. Petroleum 30CH : nausea e vomito che migliorano se si ha lo stomaco pieno (sbocconcellando crackers durante i viaggi).

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Punture d'insetto

Ledum Palustre 4CH: per quei soggetti “dolci”, che piacciono alle zanzare e che più di altri vanno per questo mal volentieri in campeggio, tre granuli verso sera ogni ora. Apis Mellifica 15CH: in caso di dolore pungente migliorato dal fresco con edema della parte punta, tre granuli ogni ¼ d’ora.

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OTITE ACUTA

Chamomilla 30CH: prezioso rimedio di dolori intollerabili utile anche nei neonati che strillano. Ferrum Phosphoricum 5CH: tre granuli ogni ora in fase iniziale. Capsicum 4CH: tre granuli ogni ½ ora. Belladonna 7CH: tre granuli ogni ½ ora. Kali Muriaticum 7CH: “stura” la tuba di Eustachio togliendo la sensazione di essere in un “casco integrale” per cui i suoni sembrano provenire da lontano.

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SCOTTATURE Ooh!!... che dormita!

Apis Mellifica 15CH: in caso di edema, della pelle roseo-rossastra, con dolori pungenti migliorati dal fresco o con applicazioni fredde, peggiorate al caldo: tre granuli ogni Ÿ d’ora. Belladonna 15CH: in caso di ustione piÚ importante con pelle che emana calore (calore radiante a distanza) con presenza di gonfiore, rossore e dolore, tre granuli ogni ora.

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RAFFREDDORE

Rame Oligoelemento: 1 fialetta tre volte al dÏ (sub-linguale). Allium Cepa 15CH: in caso di starnuti a ripetizione, scolo nasale irritante, lacrimazione non irritante, miglioramento in un ambiente fresco o uscendo fuori, peggioramento al caldo o avvicinandosi a fonti di calore. Euphrasia 4CH: in caso di lacrimazione irritante e secrezione nasale dolce. Pulsatilla 5CH: secrezione giallastra con perdita dell’odorato.

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Naturalmente le situazioni patologiche che possono rovinarvi una vacanza sono molte…

…in tal caso vi consiglio, in assenza di un medico omeopata a portata di “telefono”, di consultare un farmacista che venda prodotti omeopatici…

…spesso si tratta di un esperto del settore che potrà darvi utili consigli.

Nota: la potenza o diluizione dei rimedi che ho indicato in questo capitolo è scelta in base alla mia esperienza, ricordate sempre che nell’omeopatia è molto più importante dare il rimedio simile che preoccuparsi della potenza: se si tratta del rimedio giusto agirà comunque anche a potenze differenti da quella ottimale. 76


CONCLUSIONI ED AVVERTENZE Oh no! Siamo arrivati alla fine del nostro viaggio!

Spero che vi sia piaciuto, ma attenzione perché l’Omeopatia è infestata da gatti e volpi oltremodo pericolosi.

Diffidate: 1 Dai praticoni non laureati in medicina che possono anche conoscere bene l’Omeopatia, ma non altrettanto bene la medicina e quindi non diagnosticare malattie curabili solo con la chirurgia o l’ausilio della medicina allopatica.

2

3

Da coloro che confondono l’Omeopatia con l’erboristeria.

Da coloro che vi danno il rimedio omeopatico esclusivamente osservando l’iride.

4 Da alcuni istituti di medicina naturale, manipolazione, riflessologia ecc… ecc… che usano spesso il termine omeopatico su procedure che di omeopatico non hanno nulla, solo perché la moda vuole così.

5 Di certi dietologi che spacciano le loro “bombe” anfetaminiche per medicine omeopatiche, solo perché assieme ai più potenti anoressizzanti associano alcune erbe diluite con la scritta CH!!

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6 Da coloro che promettono miracoli con l’Omeopatia: il limite dell’Omeopatia è il limite del paziente stesso, per cui ciò che cambia è la potenzialità di reazione al rimedio, possono guarire pazienti affetti da gravi malattie dotati però di un’energia vitale ancora buona, al contrario rimanere con i loro problemi pazienti con patologie più lievi, perché il loro sistema di difesa è stato attaccato per anni da soppressioni inopportune.

8 7 Dai medici che criticano l’Omeopatia solo perché all’università ne hanno sentito parlare male, ma non ne conoscono né le basi né la profondità.

Da chi disconosce la medicina dell’evidenza credendo solo al principio della sperimentazione con randomizzazione in doppio cieco. La medicina omeopatica guarisce quel malato con quella malattia (personalizzazione del rimedio).

9 Da coloro che vi dicono che per curarsi con l’Omeopatia bisogna diventare vegetariani, digiunare ogni tanto o coltivare pratiche mistiche di meditazione; l’uomo nell’Omeopatia viene rispettato nei suoi stili abituali di vita, chiaro che il medico consiglierà di evitare abusi di ogni tipo ecc…

10 Dall’Omeopatia fatta esclusivamente su computer con domande pre-stampate a cui il paziente deve rispondere anche da casa; molte cose importanti nella prescrizione del rimedio emergono proprio dal colloquio tra medico e paziente; le cose non scritte a volte sono più importanti di quelle scritte.

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BIBLIOGRAFIA 1. Allen H. C. Keynotes and characteristics with comparisons of some of the leading remedies of the materia medica. Ed. Thorson Ltd., 1978. 2. Beucci B. Trattato di terapia Omeopatica. Ed. Siderea, Roma 1983. 3. Duprat H. Traité de matière médicale homéopathique. Ed. J. B. Baillière, Issoudun, France, 1985. 4. Hahnemann C.F.S. L’organon dell’arte VI^ Edizione, RED Edizioni, Milano, 2002.

del

guarire.

5. Hering C. The Guiding Symptoms of our Materia Medica. Ed. B. Jain Publishers Pvt. Ltd, 1986. 6. Roberts H.A. Sensazioni "come se" repertorio di sintomi soggettivi. Ed. Nuova IPSA, Palermo, 1997. 7. Vannier L., Poirier J. Précis de matière médicale homéopathique. G. Doin & Cie Editeurs, Paris, 1948.


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