3 minute read

Tra le sorgenti del Tronto

Next Article
Arazzo reatino

Arazzo reatino

Boschi, ambienti naturali, paesaggi modellati dall’acqua: il distretto Sorgenti del Tronto è il settore laziale del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Il parco, che di distretti ne ha undici in tutto, è uno dei più estesi e amati d’Italia, vero paradiso della biodiversità. Attorno alle sorgenti del fiume Tronto, sul versante occidentale dei Monti della Laga, si trova una delle perle più preziose di tutta l’area protetta, ovvero la zona umida di Agro Nero. La si riconosce dalla numerose pozze e dai suoi stagni perenni,

Advertisement

tra cui i più celebri sono probabilmente il Lago Secco e quello della Selva. Nel fondovalle, invece, il paesaggio si fa agrario tra prati, pascoli e frutteti, punteggiato oltre che dagli importanti centri di Amatrice e Accumoli, da piccoli villaggi rurali, che spesso nascondono veri gioielli artistici. Ne è un esempio la Cappella rurale dell’Icona Passatora, interamente affrescata nel Rinascimento. Non per nulla questo è il territorio dell’allievo di Raffaello e di Bramante, Cola dell’Amatrice, genio artistico rinascimentale, da scoprire anche attraverso itinerari turistici per tutti i gusti.

Escursioni tra vette, villaggi e natura

Qualsiasi attività turistica del parco è necessariamente svolta secondo regole precise. Punto di riferimento, sotto questo aspetto, è la Carta Europea per il Turismo Sostenibile nelle Aree Protette, un impegno articolato in dieci punti che ha il principale obiettivo di promuovere un turismo di tipo sostenibile. Questa l’importante premessa per andare alla scoperta del territorio e dei suoi tesori naturalistici sull’itinerario turistico che va da Amatrice ad Accumoli. Qui sono tanti gli splendidi sentieri da percorrere anche a cavallo o in mountain bike, lungo i quali s’incontrano anche numerose frazioni. Spesso, da questi piccoli centri, si dipanano percorsi ideali per chi ama natura e sport.

Per esempio dai piccoli abitati di Preta, Capricchia e S. Martino, si può partire per escursioni naturalistiche, alpinistiche e sci-alpinistiche al Monte Gorzano (metri 2.458) e al Pizzo di Moscio (metri 2.411), mentre trovandosi a Prato, Voceto o Sommati si può decidere di raggiungere il Pizzo di Sevo (metri 2.419). E un’altra escursione interessante è quella che da Collalto e Cossito porta fino alla Macera della Morte (metri 2.073). Se invece si sceglie di seguire la Salaria, si arriva ad Accumoli, dove, dalla vicina frazione di Grisciano, un bel sentiero conduce a Poggio d’Api e all’Oasi Wwf del Lago Secco.

Sulle tracce del gusto

Farsi guidare da un itinerario gastronomico, da queste parti, non può prescindere da una sosta ad Amatrice. Sì, la patria della salsa amatriciana, amatissimo classico della migliore cucina italiana conosciuto in tutto il mondo, ma che qui ha tutto un altro sapore, cucinata alla perfezione secondo la ricetta originale. Da provare c’è anche la gricia, ovvero la sua versione bianca, e non solo. Il percorso che porta da Amatrice ad Accumoli offre ghiotte occasioni di degustazione di prodotti tipici e formaggi, tra cui il tipico pecorino. Una volta ad Accumoli poi, continuando a godere di un paesaggio naturale straordinario, si possono apprezzare le specialità di questa piccola realtà montana, dove non c’è che l’imbarazzo della scelta per gli amanti della buona tavola, da apprezzare magari alla fine di un’escursione tra i boschi. Un connubio, quello tra natura e gastronomia che passa attraverso la tradizione, la storia e la cultura di questi luoghi tutti da scoprire.

This article is from: