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Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2 e 3, SUD/NA

Periodico di informazione gratuito dell’Avis in Campania Anno I, Numero 2 - Giugno 2010

Caldoro: Assistenza, Regione in prima linea

Iervolino: Sempre vicini a chi salva vite umane Cesaro: Insostituibile il ruolo sociale dell'Avis Cosenza: La strategia per la Protezione civile

Russo: Volontari, serve competenza e passione


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Donare è molto di più Numero 2 - Giugno 2010 Periodico trimestrale di informazione gratuito della Associazione Avis Comprensiorale Na 5. Testata registrata presso il Tribunale di Torre Annunziata (iscr. n. 5 del 17/11/2009).

Direttore responsabile: Enrico Sangiovanni

Editore: Avis Comprensoriale Na 5 Coordinamento: Carlo Porcaro

Redazione: Antonio Auriemma, Francesco Maria Cirillo, Dario De Simone, Simone Figalli, Pasquale Pecora

Grafica: Simona Pasquariello pasquariellosimona@gmail.com

Contatti redazione: Via Vittorio Emanuele III, Pompei

Stampa: Litografia Buonaurio srl, via Trav. 4 novembre 6, 80026 Casoria (Na) Tiratura: 5000 copie

Giornale chiuso in redazione il 07/06/2010

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S OM MAR IO

4 editoriale_Pasquale Pecora

«Sistema trasfusionale regionale: adesso viene il bello»

6 convegno_Quale medicina trasfusionale

Quale medicina trasfusionale?Le risposte e le direttive dell’Avis

8 la lettera_Stefano Caldoro

Nella regione più giovane diffonderò la cultura dell'assistenza

9 l’intervista_ Ermanno Russo Russo: «Valorizzare il volontariato vero»

10 l’intervista_Edoardo Cosenza «Protezione civile, ecco la strategia»

12 l’intervista_Luigi Cesaro

Cesaro: «Politica più vicina alla gente»

14 l’intervista_Rosa Russo Iervolino

Iervolino: «Avis salva le vite. Noi siamo in prima linea»

15 dalle sedi_Lioni Avellino L’ 8 marzo a Lioni (Avellino)

16 il progetto_Avis Servizio Civile

Servizio Civile Nazionale, Avis già pronta alla sfida

18 convegno internazionale_America Latina Napoli e America Latina, ecco il ponte chiamato Avis

20 rubrica medica_Dieta alimentare Alimentarsi in pieno benessere

24 i nostri partner_Auchan Napoli «Auchan Napoli, tutt’uno con la città»

26 i nostri partner_Auchan Giugliano

Auchan Giugliano, vince la qualità: lo shopping è anche “cultura”

28 il fumetto 30 la nostra storia_Castel Dell’Ovo 32 svago


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Editoriale

«Sistema trasfusionale regionale: adesso viene il bello»

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on la deliberazone 253 del 12 Marzo 2010 la Giunta Regionale della Campania ha finalmente approvato l’istituzione di un “Sistema Trasfusionale Regionale”. Viene istituito il Centro Regionale Sangue, la Consulta Trasfusionale Regionale e viene promossa l’organizzazione dipartimentale su tutto il territorio allo scopo di ottimizzare le risorse economiche e professionali. Viene attribuito alle Associazioni un ruolo simile a quello che esse rivestono nelle altre Regioni e viene garantita la loro partecipazione a tutti i livelli del Sistema. Parafrasando Seneca, finalmente sappiamo dove andare e possiamo sperare di sfruttare il vento favorevole! Con un pizzico d’orgoglio rivendichiamo alla nostra Associazione il merito di avere chiesto con forza l’approvazione di tale provvedimento e di essere stata forza culturale trainante per tutti. La deliberazione, risultato anche dei nostri sforzi, pur non essendo la migliore possibile, è ampiamente condivisibile. La regione ha deliberato di “favorire lo sviluppo sul territorio delle As-

sociazioni e Federazioni dei donatori volontari di sangue . Le stesse Associazioni “possono gestire raccolte sangue presso i centri fissi e mobili e presso i punti di raccolta temporaneamente autorizzati” . Punto qualificante della deliberazione è che “ vengono garantiti … il raggiungimento dell’autosufficienza…l conseguimento dei più alti livelli di sicurezza e….condizioni uniformi su tutto il territorio. Tutto risolto quindi? No, adesso viene il bello! Nella nostra Regione troppe volte alle parole non sono seguiti i fatti , troppe volte le deliberazioni sono rimaste sogni nel cassetto. Troppo spesso l’alibi della mancanza di risorse e la cattiva volontà sono state causa di una disapplicazione di norme e di leggi. Adesso viene il bello : tutte le compo-

Il nostro cammino è ancora tutto in salita, ma abbiamo già cominciato a percorrerla ottenendo un risultato

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Editoriale

nenti, a partire dai nuovi amministratori della nostra Regione, dovranno impegnarsi affinché quello che nello scorso numero definimmo come sogno diventi realtà! Oggi è troppo ampia l’area di sofferenza, con le Associazioni che non vedono riconosciuto appieno il ruolo, con un Sistema Trasfusionale disomogeneo e con la grave situazione economica delle Aziende che indebitamente si riflette sulle Associazioni. Il nostro cammino somiglia più ad una scalata che ad una tranquilla navigazione con il vento in poppa ! Ma siamo pronti ad affrontarla! Siamo pronti a partecipare alla programmazione, abbiamo le professionalità adatte a parte-

cipare al consiglio tecnico-direttivo e l’autorevolezza per continuare a svolgere il ruolo di traino per tutto il Sistema Trasfusionale Regionale. Vigileremo però, affinché questa volta si faccia sul serio! Affinché i donatori di sangue e soprattutto , i cittadini della Regione Campania possano godere degli stessi diritti degli abitanti delle altre regioni italiane! Non c’è vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare Seneca

Pasquale Pecora

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Convegno

Quale medicina trasfusionale? Le risposte e le direttive dell’Avis

I risultati del convegno svoltosi a Napoli con gli esperti

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n confronto serio sull'opportunità di approvare una legge regionale sul sangue. È quello che l'Avis Campania chiede di introdurre nell'agenda politica campana. La proposta è emersa durante il convegno che si è svolto all'hotel Ambassador di via Medina a Napoli alla presenza di numerosi volontari provenienti da tutta Italia e di tanti esperti del settore. Una legge regionale consentirebbe di razionalizzare tempi e costi, ma soprattutto di far crescere l'efficienza del sistema trasfusionale in un momento che, se non favorevolissimo per le casse della Sanità (alle prese con gravi problemi), lo è per il settore delle donazioni. «In questi anni c'è stato un notevole incremento dei livelli qualitativi – spiega Pasquale Pecora, membro nazionale dell'Avis – e 6

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in più sono migliorate le tecnologie disponibili e con esse la sicurezza di donatori e riceventi. Abbiamo già recepito nella nostra legislazione le direttive europee; gli sforzi di tutti coloro che operano nel mondo trasfusionale hanno profondamente modificato in pochi anni il quadro in cui agiamo». E in questo contesto è stato raggiunto un grande obiettivo, l'autosufficienza delle emazie. In pratica, dopo tanti anni, la Campania non è più costretta ad importare sangue in grande quantità. «L'ulteriore obiettivo è ottenere standard qualitativi in tutte le fasi del processo trasfusionale nell'intero territorio regionale - aggiunge Pecora - Chi gestisce la salute pubblica deve mettere a disposizione le risorse necessarie per permettere l’accreditamento delle strutture trasfusionali dai mezzi di raccolta alle unità operative di medicina trasfusionale». A tale scopo non può essere evidentemente trascurato il contributo dell'Avis, sia per l'obiettivo storico raggiunto, sia per quello che andrà fatto nei prossimi mesi; infatti, il mondo che sta cambiando pone interrogativi importanti in


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Convegno

Didascalia: nella foto della pagina a sinistra, Saturni e Aprili al tavolo del convegno; in basso Ponticelli; nella foto a destra, da sinistra, Vuotto, Formisano, Minerva e Romano; in basso Cesaro.

un quadro di mutamenti mai affrontati prima. «In Italia assistiamo ad enormi sforzi per adeguare la sanità alle nuove esigenze - spiega Pecora - Da un lato le innovazioni tecnologiche, il miglioramento dell’assistenza e l’invecchiamento della popolazione determinano un aumento del fabbisogno economico, dall’altro le necessarie politiche di contenimento della spesa dei governi locali e di quello nazionale impongono processi di razionalizzazione». Durante il convegno è stata ribadita la centralità della partnership con le associazioni che ad oggi forniscono l'80% del sangue impiegato nella nostra regione (di cui la metà dall'Avis). «Bisogna insistere sulla qualità e sulla sicurezza della terapia trasfusionale – afferma Michela Macrì, direttore dell'Unità operativa complessa di Medicina trasfusionale del Cardarelli – L'obiettivo è istituire un sistema di qualità nell'organizzazione del sottosistema partendo dai decreti legislativi nazionali attivati a vari livelli di responsabilità (ministero, regioni, aziende)».

Nella due giorni gli addetti ai lavori hanno sollecitato la regolamentazione certa del settore

Nell'intervento del medico anche elementi di complessità derivanti da fatti estremamente pratici che spesso sfuggono all'attenzione di chi deve scrivere le leggi. «Un esempio su tutti? L'importanza di associazioni come l'Avis sta ne fatto che la donazione per strada in una città come Napoli è molto più facile – spiega Macrì – Arrivare in ospedale e dover parcheggiare già è un problema. Così anche al Cardarelli si sono raggiunti obiettivi veramente importanti, tra i quali l'aver fornito sangue ai colleghi del Lazio. Quel che manca è un'autoregolamentazione regionale che possa mettere paletti certi. Ecco dove entra in ballo la politica». A concludere i lavori è stato Vincenzo Saturni, presidente nazionale dell'Avis. Anche in quest'ultimo intervento è stata sottolineata l'importanza di regolamentare il settore in modo organico. «L'Italia ha raggiunto livelli europei grazie soprattutto al coinvolgimento delle associazioni, sia in termini di quantità che di qualità – sostiene Saturni - Ora un intervento legislativo regionale sarebbe il completamento di un percorso, migliorerebbe altri aspetti e garantirebbe anche strutture più efficienti a chi lavora sul territorio»

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La lettera

Nella regione più giovane diffonderò la cultura dell'assistenza

Il governatore della Regione Campania Stefano Caldoro scrive una lettera all'Avis

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cco il testo della lettera inviataci dal Presidente della Giunta Regionale della Campania, Stefano Caldoro, in vista del convegno organizzato da Avis e per salutare la nostra rivista.

In Campania, regione più giovane d´Italia, l´appello va proprio ai ragazzi che devono credere nei valori della solidarietà, a quelle giovani generazioni che, come più spesso ho sottolineato, dovranno puntare ad una società più meritocratica che premi le competenze e le professionalità, ma che sia anche di aiuto a chi ha bisogno, e per bisognosi si intendono le fasce deboli della popolazione, cui i malati rientrano senza dubbio.

Compito dell´Avis, a mio avviso, deve essere non solo quello di organizzare una rete di assistenza e sostenere quel filo rosso che dona la vita, una ulteriore `missione´ deve essere quella di diffondere la cultura Napoli - 28 Maggio 2010 dell´assistenza. Incontri, convegni, dibattiti ed ogni iniziativa pubblica possono favorire questo processo. Un piccolo gesto può riaccendere la speranza in chi In quest´ottica non può che essere apprezzabile la nella speranza ha smesso di credere. Donare il sangue pubblicazione di una rivista che promuova questi è un atto d´amore che gratifica chi lo compie e salva valori, stimoli il dibattito, gratifichi chi vite umane. nell´associazione crede e, perché no, esponga a critiche costruttive che possono solo aiutare a crescere. Sono degne di lode associazioni di volontariato come l´Avis che con il loro operato incessante ed attento Da Presidente della Regione ma ancor più da mirano a promuovere la cultura dell´assistenza e cittadino non posso che rivolgere un sentito grazie a lavorano concretamente al rafforzamento di questa tutti i volontari dell´Avis per l’attività preziosa rete della vita che si nutre dell´altruismo e della portata avanti con quotidiana professionalità. generosità. Stefano Caldoro 8

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L’intervista

«Protezione civile, ecco la strategia» L’assessore regionale Edoardo Cosenza annuncia: «In questo settore servono esperienza e formazione»

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a poche settimane, è al timone di un assessorato molto delicato. Il professore Edoardo Cosenza ha ricevuto dal governatore Stefano Caldoro le deleghe Lavori pubblici e Protezione civile. In relazione a quest’ultimo settore, “Donare” lo ha incontrato anche in virtù di un rapporto cementato in passato quando ricopriva il ruolo di preside della Faccoltà di Igngneria a Napoli. Professor Cosenza, l’Avis ha già attivato la collaborazione con lei quando era preside della Facoltà di Ingegneria, dandoci la possibilità di effettuare la raccolta del sangue: che ricordo ha di questa esperienza? «Dire bella e utile sarebbe scontato. Quell'iniziativa ha permesso a numerosi studenti di essere informati sulle difficoltà che incontra chi ha bisogno di sangue. I ragazzi sono stati sensibilizzati in maniera diretta. Hanno offerto ciò che di più prezioso c'è nel corpo umano, amore e sangue: così significa responsabilizzarli. La formazione è anche questo». Ringraziamenti particolari per l’attività di Protezione Civile svolta nel corso dell’emergenza Abruzzo dall’8 aprile al 31 ottobre 2009: Avis Comunale di Agropoli, Avis Provinciale di Avellino, Avis Comunale di Casalnuovo, Avis Comunale di Castelvetere sul Calore, Avis Comunale di S. M. Capua Vetere, Avis Comunale di Sant’ Anastasia.

Quale ruolo possono svolgere Avis e altre associazioni nel campo della Protezione civile? «La Protezione Civile è aperta al contributo di tutti. Serve esperienza, formazione e tanta voglia di fare: chi ha questi requisiti e vuole mettere la propria passione a disposizione della collettività potrà certamente essere utile e ben accetto. Saremo molto attenti a valutare le proposte di tutte le associazioni che operano nel campo della solidarietà concreta ai cittadini campani e non solo nelle fasi di emergenza. Mi sono insediato da poche settimane all'assessorato, quindi mi sembra giusto e opportuno attendere ancora un pò prima di delineare una vera e propria strategia complessiva». Che funzione possono e devono svolgere le associazioni di volontariato sul nostro territorio carico di difficoltà e problematiche sociali? «La loro forza sta nella parola “volontariato”. Chi fa qualcosa per l'altro in maniera gratuita e spontanea, dimostra di avere una gran passione per il prossimo, per la propria terra, per i propri valori. Mantenere la propria connotazione “volontaria” in un territorio come questo significa dare un aiuto non certo di poco conto. Anzi spesso il lavoro dei volontari viene messo in secondo piano ed è sbagliato». Con tanti impegni, riuscirà a rimanere vicino all'Avis e al mondo che vi gravita intorno? «Un vecchio saggio diceva: “guai se nel cambiare qualcosa della propria vita, si dimentica ciò che di buono c'è stato nella propria vita”». › red ‹

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L’intervista

Russo: «Valorizzare il volontariato vero»

L'assessore regionale alle Politiche sociali: «Avis dimostra competenze e passione»

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olontariato come sinonimo, non soltanto di passione, ma anche di competenza. Volontariato funzionale ed organico al sistema regionale del welfare, che non deve mai cedere alla tentazione di vicariare il pubblico: uno strumento, insomma, di affiancamento e supporto ma, allo stesso tempo, improntato ad un elemento di chiarezza forte al suo interno. Sono queste le linee guida dell'impegno di Ermanno Russo, medico ginecologo, dal 1990 nel Consiglio regionale della Campania, già presidente nell'ultima legislatura della Commissione speciale di controllo in tema di Politiche giovanili, disagio sociale ed occupazione, e da poco più di un mese alla guida dell'Assessorato alle Politiche sociali, Demanio e Patrimonio della Regione Campania. “Donare” lo ha incontrato. Assessore Russo, lei è sempre stato vicino al mondo del volontariato e all’Avis, questo nuovo incarico la pone innanzi sfide importanti, quali sono gli obiettivi che intende perseguire per migliorare la diffusione del volontariato ? «Quando penso al volontariato, penso ad un volontariato “vero”, autentico. Vale a dire ad un'attività solidale e libera che non punta a vicariare il pubblico, bensì a 10 Donare

svolgere la propria funzione in una rete di interventi che siano altrettanto autentici ed appropriati. Ecco perché un buon volontariato può esistere soltanto in presenza di un buon welfare. L'Avis è sicuramente l'esempio più eloquente di ciò che dico, giacché con la sua azione assicura il raggiungimento di tre obiettivi fondamentali: il supporto al sistema dell'emergenza sanitaria; lo sviluppo di capitale sociale collaborativo; la competenza, e non soltanto la passione, nell'ambito di un'azione preziosa, quotidiana.» L’Avis è una delle associazioni più radicate sul territorio nazionale, nonché in Campania con i suoi circa 56mila iscritti, e contribuisce in maniera determinante al raggiungimento dell’autosufficienza regionale e nazionale; inoltre, collaboran con Telethon, è Protezione Civile e Servizio Civile: pensa che la nostra associazione possa contribuire in qualche modo allo sviluppo delle politiche sociali in collaborazione con il suo assessorato? «Senz'altro. L'Avis è un buon esempio nel variegato mondo del volontariato campano e come tale sarà tenuto nella giusta considerazione.» Quali funzioni devono svolgere le associazioni di volontariato sul territorio campano pieno di difficoltà e problemi? «In un territorio così vasto ed attanagliato da una serie di criticità, il rischio che il volontariato presti il fianco ad un approccio deteriore, in assenza o in carenza di servizi che – non ho difficoltà a dirlo – devono essere mi-


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L’intervista

gliorati, è molto concreto. C'è da stare attenti a che gruppi o singoli operatori, in piena crisi occupazionale, non finiscano per ritagliarsi impropriamente uno spazio per il loro impegno lavorativo usando il circuito del volontariato. Sotto questo profilo l'Assessorato da me retto conta di dare un segnale forte ed un contributo importante perché si cambi linea.» Come assessore fa parte del governo regionale che sta affrontando l’annoso problema del risanamento strutturale ed economico della sanità campana che, purtroppo, spesso si riflette sul mondo del volontariato socio-sanitario e anche sulla nostra associazione: troverete soluzioni? «Il mondo dei servizi socio-sanitari ha evidentemente un legame diretto con l'Assessorato alle Politiche sociali, che in questo momento rappresento. Proprio in queste ore sto pensando di proporre al presidente Caldoro la possibilità di attivare un tavolo tecnico-politico che metta riparo ad una condizione discutibile in termini di indirizzo da parte della Regione Campania, che è figlia di scelte altrettanto discutibili da parte della precedente amministrazione di centrosinistra. Una gestione che ha generato contraddittorietà di approccio tra l'Assessorato alle Politiche sociali e quello alla Sanità ed un utilizzo delle risorse in alcun modo coordinato e programmato. E'

evidente come alla Campania oggi serva esattamente il contrario, a partire da quel principio di appropriatezza delle prestazioni, a me molto caro, che va al più presto ristabilito. Dobbiamo repentinamente cambiare passo, uscendo dalle sabbie mobili create da un'esperienza di governo che ha generato un contenzioso tra Asl e Comuni, con uno strascico di atti ingiuntivi prodotti dalle Aziende sanitarie verso i Comuni e ricorsi al Tar da parte degli stessi Municipi contro le Asl. Una contraddizione acuita dall'ex commissario straordinario della sanità campana, il quale con un decreto sulla compartecipazione delle spese del sociale nelle attività sanitaria ha peggiorato ancora di più le cose. In un contesto così precario ed ingarbugliato, il volontariato non poteva che finire stritolato nel contezioso tra enti dello Stato.» Ha anche le deleghe Demanio e Patrimonio: riuscirà a rimanere vicino al mondo del volontariato e alla nostra associazione? «Ho pensato, sin dall'inizio del mio insediamento, di aprire una finestra di attività che potesse tenere insieme le strutture amministrative preposte al sociale e quelle deputate al demanio e patrimonio. Credo che vada ripensato il modo con cui si delimitano i confini delle competenze della giunta regionale. Nello specifico, si avverte la necessità di predisporre da un lato una politica che favorisca lo sviluppo delle infrastrutture sociali (centri per i giovani, casa famiglia per anziani, comunità tutoriali per non autosufficienti) e dall'altro azioni che rilancino e rendano produttivo il pratrimonio della Regione Campania.» › red ‹

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L’intervista

Cesaro: «Politica più vicina alla gente»

Il presidente della Provincia: insostituibile il ruolo dell’Avis

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ra pochi giorni si appresta a festeggiare il primo anno alla guida della Provincia di Napoli. Luigi Cesaro si è infatti insediato a Palazzo Matteotti a giugno del 2009. In un ente le cui competenze sono spesso più rilevanti di quanto si possa credere sta lavorando per garantire maggiore efficienza a tutta la struttura organizzativa. Le nuove competenze in materia di rifiuti hanno assorbito tempo e fatica, soprattutto in una fase così delicata che segue quella dell'emergenza acuta. Donare l'ha incontrato per fare il punto sulla sua azione di governo e per parlare anche dei problemi che riguardano drammaticamente il comparto sanitario e del settore del volontariato che in una provincia come quella di Napoli è spesso fondamentale. Presidente Cesaro, ha detto di voler mettere la persona al centro dell'azione di go-

verno. Quanto può incidere l'operato delle associazioni di volontariato in un territorio difficile come il nostro? «La persona “deve” essere al centro dell’azione di ogni buon governo. Il volontariato si muove in questo solco, si fa carico dei bisogni delle persone, valuta le risorse a disposizione ed attua piani di intervento, a volte, con l’aiuto delle Istituzioni. Un ruolo insostituibile, quindi, che va visto soprattutto come partecipazione attiva nell’affrontare le esigenze sempre più stringenti di una parte della società che si trova in condizioni di disagio. Oggi sono tante le famiglie che fanno fatica ad arrivare a fine mese e devono ricorrere al volontariato per sopperire ai bisogni. Tanti, che non hanno ricchezze da offrire, offrono la ricchezza più grande: il proprio tempo». L'Avis è una delle associazioni di volontariato con più iscritti in provincia di Napoli. Anche in virtù di quanto accaduto a L'Aquila, con tanti volontari al fianco delle Protezione civile, è ipotizzabile una sinergia più duratura? «Non sta a me decidere. Certamente trovo giusto che quando una collaborazione, specie in un mo-

La persona deve stare sempre al centro dell'azione di governo, soprattutto al Sud: cominciamo con la sanità

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L’intervista

mento di così grave emergenza, si rivela positiva, vada mantenuta. La Protezione Civile è un insostituibile “esercito” di professionisti e volontari pronti ad ogni sacrificio e in qualunque momento nell’interesse del cittadino. Se ci sono le condizioni,

allora, che la sinergia continui e si rafforzi». Negli ultimi anni la Campania è diventata finalmente autosufficiente per la produzione di sangue fino allo stop alle importazioni. Ora il tutto è a rischio a causa della crisi del comparto sanitario che penalizza le associazioni: con il nuovo governatore Caldoro cosa intende fare per evitare che a pagare i buchi del passato siano i cittadini più deboli? «Stefano Caldoro si è mosso benissimo per affrontare da subito i problemi della Sanità della Regione Campania. Come tutti sanno il nuovo governatore ha ereditato una situazione disastrosa. Non è più tempo di fare analisi su ciò che è stato, però, ma di reagire. Il presidente Caldoro sta facendo bene e sempre meglio farà. La Provincia di Napoli sarà al suo fianco, nell’ambito delle sue competenze. Dirò una cosa ovvia: ma tutti, amministratori e cittadini, dobbiamo avviare un’inversione di tendenza e portare la nostra sanità fuori dal tunnel della crisi. Ci sono tante eccellenze e non è giusto che si paghi un prezzo così alto per gli errori del passato». Ritiene che una migliore razionalizzazione di centri di raccolta (la Regione ha votato l'accorpamento dei servizi trasfusionali) sia positiva in questo senso? «Non conosco la situazione nei dettagli. L’accorpamento è stato deciso dalla Regione Campania ma non so se sono stati sentiti i sanitari e le associazioni che si occupano della raccolta del sangue. Se è stato fatto, bene. Su queste decisioni è necessario sempre un accordo collegiale e una virtuosa condivisione degli obiettivi che garantisca il bene della collettività».

Dario De Simone

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L’intervista

Iervolino: «A Avis salva le vite Noi siamo in prima linea»

«Non manchi il sostegno al volontariato»

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l Comune di Napoli, sotto la guida del primo cittadino Rosa Russo Iervolino, dimostra da anni un’aperta sensibilità nei confronti di chi soffre ed ha bisogno della vicinanza delle Istituzioni. Il sindaco, per formazione e cultura, è sempre in prima linea nelle iniziative di solidarietà che rendono la città il più unita possibile. L’Amministrazione ha riconosciuto all’Avis un ruolo importante nel sostegno concreto a chi necessita che l’altro gli tenda la mano. Anzi, il braccio. Ecco perché il Comune partecipa al convegno internazionale in programma nello splendido scenario di Castel dell’Ovo. Sindaco Iervolino, da anni l'Avis è presente nelle piazze di Napoli: quanto è importante per intercettare una popolazione a volte un po' "pigra" nella donazione? «L’immagine dei volontari dell’Avis in strada che cercano di conquistare l’attenzione dei passanti per convincerli a donare sangue prestando aiuto a persone sconosciute è ben presente in noi tutti. Questa presenza aiuta certamente a ricordare l’importanza di un gesto disinteressato che 14 Donare

può servire a salvare più di una vita umana e richiede a noi tutti soltanto un piccolo sacrificio di tempo.» Per quanto riguarda le donazioni di sangue, la Campania è diventata autosufficiente dopo tanti anni. Cosa può fare il Comune di Napoli, leader nel campo delle iniziative di solidarietà, per evitare che la crisi del comparto sanitario penalizzi i centri trasfusionali? «L’Amministrazione Comunale ha un ruolo molto importante di stimolo e coordinamento delle iniziative di solidarietà che, fortunatamente, la nostra città non vede mai mancare. Noi stessi, periodicamente, organizziamo giornate per la donazione del sangue coinvolgendo i nostri dipendenti e cerchiamo di essere vicini alle associazioni di volontariato che operano sul territorio per sostenere queste importanti iniziative. » E’ anche una questione di impiego delle risorse? «Probabilmente con maggiori risorse potremmo sostenere più concretamente le campagne di sensibilizzazione che, su questo fronte, non sono mai abbastanza e mai troppo incisive. La speranza è che le misure di contenimento della spesa sanitaria, previste dalla manovra economica, non finiscano per penalizzare questo settore.» › dds ‹


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Dalle sedi

L’ 8 marzo a Lioni (Avellino)

Il racconto della festa “per l’amore degli altri” Le donne sorridono quando vogliono gridare, cantano quando vogliono piangere. Piangono quando sono felici, ridono quando sono nervose. Lottano per quello che vogliono. Amano senza condizioni. Si rompono il cuore quando perdono un amico. Si accontentano di p i c c o l e cose. Ognuno di noi è nato da una donna. E' il cuore delle donne che fa girare il mondo! E' iniziato con un messaggio di un'amica il mio otto marzo. Un messaggio d'amore per tutte le donne che, nel tempo, hanno combattuto, lottato e vinto. Molto spesso in silenzio, nell'ombra. Un messaggio che ha dato il via alla festa della solidarietà lionese. La redazione di Altirpinia ha vissuto momenti indimenticabili. Ad un appello lanciato da me, come Presidente dell' AVIS, hanno risposto in tanti e tutti hanno donato il sangue. Tra i tanti, anche molte donne che hanno anche arricchito il buffet di rito con torte salate e dolci, pasticcini, bibite e quant'altro. L'otto marzo in Lioni è stato un significativo momento di solidarietà. L'emoteca dell' AVIS è stata letteralmente presa d'assalto, specialmente dai giovani studenti del Vanvitelli. Dolcissima e commovente l'espressione di una studentessa: “E' stata un'esperienza indimenticabile. Mentre mi facevano il prelievo ho sentito scorrere nella vena qualcosa di sublime. Ero lì a donare qualcosa di mio per la vita di un altro. Non ero preoccupata ma soltanto emozionata e felice”. L'otto marzo è stata una fantastica festa, prima di tutto. Ai prodotti

gastronomici preparati dalle donne lionesi si sono aggiunti quelli inviati dai bar, pasticcerie, esercizi commerciali, dalla Ferrero di Sant'Angelo dei Lombardi, dalla SAM di Lioni. A tutti il mio ringraziamento. Cinque operatori dell' AVIS hanno smaltito il gran numero di donatori volontari. I bambini della Scuola Elementare e i ragazzi delle Medie accompagnati dai docenti e dai Dirigenti scolastici, hanno seguito i momenti dell'iniziativa. L'Arcivescovo S.E. Franco Alfano ha voluto testimoniare la sua soddisfazione per l'iniziativa, così il sindaco di lioni, professore Rodolfo Salzarulo e i due candidati alla Regione, dottoressa Rosa D'Amelio e professor Vincenzo Lucido. Io personalmente sono ancora emozionata e soddisfatta per l'abbraccio che Lioni mi ha generosamente donato. Un grazie al dottor Pecora e al dottor Romano, responsabili e volontari dell'AVIS che hanno creduto in me e mi hanno concesso la loro fiducia unita ad una grande stima. Un grazie ai miei inseparabili collaboratori, all'ultra centenario Gerardo Perrone la memoria storica di Lioni e alla deliziosa nonnina di cento anni con il sorriso da bambina. Entrambi hanno voluto testimoniare la loro solidarietà all'iniziativa. Un grazie ai giovani donatori che con semplicità hanno dimostrato che la gioventù sana è il più alto significato della vita. L'ultimo grazie va alla mia Lioni che ha dato il massimo. › Vania Palmieri ‹

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Il progetto

Servizio Civile Nazionale, Avis già pronta alla sfida

Convegno al Senato sulle opportunità per il futuro

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ervizio civile, Avis pronta a cogliere la sfida. Si è svolto il 7 maggio scorso a Roma, nella prestigiosa cornice della Sala Capitolare del Senato della Repubblica Italiana, il convegno nazionale sul Servizio Civile in Avis dal titolo significativo “Avis e Servizio Civile Nazionale: risorsa, opportunità, futuro’. Tante le figure autorevoli e prestigiose presenti in sala: il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega al Servizio Civile Nazionale, il senatore Carlo Giovanardi; il Capo dell’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile, il parlamentare Leonzio Borea, il presidente di Avis Nazionale Vincenzo Saturni, il Responsabile del Servizio Civile Nazionale dell’Avis, Pasquale Pecora, il Responsabile dell’area Giovani di Avis Nazionale, Antonio Tombolillo e la vicepresidente dell’Avis Nazionale, Rina Latu, nel suo ruolo di moderatrice. Per la prima volta, quest’anno, il tema del convegno è stato il Servizio Civile in Avis visto con gli occhi dei giovani che sono stati protagonisti di tutta l’iniziativa. Hanno raccontato, infatti, loro direttamente, ad una sala gremita da oltre 160 partecipanti, la loro esperienza di Servizio Civile, le loro motivazioni, le loro aspettative, ma soprattutto cosa li ha spinti a rimanere all’interno dell’associazione anche al termine dei dodici mesi di servizio. Sono parse a tutti molto interessanti le

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testimonianze di chi, dopo un anno di Servizio Civile, ha assunto all’interno dell’associazione incarichi nell’ambito della dirigenza associativa o di coordinamento all’interno del gruppo Avis Giovani locale. Altri, invece, sono rimasti a far parte dello staf della nostra associazione con incarichi di collaborazione o a progetto per portare avanti iniziative specifiche di interesse locale. “Iniziative come queste – ha detto Pasquale Pecora, Responsabile dell’area e promotore dell’iniziativa – devono servire alla nostra base associativa per comprendere al meglio tutte le potenzialità che si celano nell’ambito del Servizio Civile, al fine di poter svolgere questa esperienza con maggiore consapevolezza”. Da tale sensazione ne è emerso che “per Avis Nazionale il Servizio Civile è uno strumento molto


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Il progetto

prezioso che consente di coinvolgere le giovani generazioni, in maniera stabile, nella nostra macchina associativa, ma è soprattutto una sfida perché dopo un anno con noi i giovani hanno imparato a conoscerci e se scelgono di rimanere in Avis è perché siamo riusciti a convincerli dell’importanza del nostro impegno sul territorio”. Per Pecora infatti “il Servizio Civile è una finestra dalla quale i giovani osservano il nostro lavoro di dirigenti e la nostra passione di volontari. Dobbiamo fare in modo che sia un punto di vista privilegiato e ciò richiede responsabilità e consapevolezza: Avis Nazionale ha, inoltre, scelto di organizzare un convegno come questo per coinvolgere le Istituzioni e farle partecipi dei nostri risultati e dell’importanza di esperienze come questa per le associazioni di volontariato. In un momento di crisi economica come quello che stiamo vivendo, purtroppo anche esperienze fondamentali per il nostro Paese, come il Servizio Civile Nazionale, potrebbero subire dei tagli e addirittura una fase d’arresto, e proprio per questo motivo Avis ritiene che sia necessario sensibilizzare le Istituzioni sull’importanza e sui risultati ottenuti fino ad oggi al fine di lottare insieme per preservare integro questo si-

stema. Non si tratta, infatti, soltanto di un modo per formare i giovani al Volontariato, ma anche di portare le Associazioni ad un confronto generazionale che spesso manca e a portare i dirigenti associativi ad una crescita in competenze e in linguaggi”. Da un punto di vista personale, il numero uno del comparto Servizio Civile si è detto “molto soddisfatto dei risultati di questo convegno, non solo per la risposta della base associativa che ha aderito numerosa all’iniziativa, ma anche per gli stimoli che proprio i giovani volontari ed ex volontari hanno offerto a tutti noi. Mi auguro che iniziative come questa possano diventare per Avis Nazionale una ricorrenza annuale, un felice momento di confronto e di protagonismo dei giovani”.

Individuati gli strumenti per coinvolgere attivamente le nuove generazioni e coniugare passione e competenza

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Convegno internazionale

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PATROCINI

Il 18 e 19 giugno a Castel dell'Ovo convegno internazionale sulla raccolta del sangue

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Conferenza Internazionale - AVIS supporta l’America Latina

Napoli e America Latina, Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana ecco On.il Prof. poGIORGIO nte cNAPOLITANO hiamato Avis

na rete di solidarietà che unisce l'Italia, il dente Regione Campania; Ermanno Russo AssesMezzogiorno in particolare, con i Paesi del sore all’Assistenza Sociale Campania; Edoardo CoSudamerica. Un filo rosso in grado di lansenza Assessore alle Op. e Lav. Pubb. Protezione CiPresidenza del Consiglio dei Ministri ciare un ponte sorretto dall'Avis, dai suoi volonta- vile Campania; Luigi Cesaro Presidente Provincia on. Silvio ri, dal suo impegno quotidiano. TuttoBerlusconi ciò emerge- di Napoli; Rosa Russo Iervolino Sindaco Comune di rà il 18 e 19 giugno a Napoli al Convegno interna- Napoli; Alessandro Pansa Prefetto di Napoli; Giuzionale in programma nello splendido scenario di seppe Scopelliti Presidente Regione Calabria; NaMinistero della Salute Castel dell'Ovo, con l’alto patronato della Presidenza zario Pagano Presidente del Consiglio Regionale prof. Ferrucciodel Fazio della Repubblica e il patrocinio di Presidenza Con- Abruzzo; Paolo Romano Presidente del Consiglio siglio dei Ministri, Ministero degli Esteri, Ministero Regionale Campania; Cardinale Crescenzo Sepe Ardella Salute, Regione Campania, Provincia di Napoli civescovo di Napoli; Silvano Wendel Presidente Ine Comune di Napoli. Ministro degli Affari Esteri ternational Society of Blood Transfusion; Nielsen “Avis supporta l'Americaon. Latina”, è questo il tito- Mikkelsen Presidente International Federation of Franco Frattini lo dell'intensa due giorni a cui parteciperanno i mas- Blood Donor Organizations; Giuseppe Aprili Presimi dirigenti nazionali e locali, ambasciatori di na- sidente Società Italiana Medicina Trasfusionale e Imzioni sudamericane, le massime autorità politiche e munoematologia; Giuliano Grazzini Direttore Cenistituzionali. Sono stati, infatti, invitati tra gli altri: tro Nazionale Sangue; Salvatore Formisano DiretGiorgio Napolitano Pretore Centro Reg. di Coor. sidente della Repubblica; e Compensazione CamSilvio Berlusconi Presipania; Ambasciatore Paodente del Consiglio dei lo Bruni Segretario GeMinistri; Ferruccio Fanerale Istituto Italo Latizio Ministro della Salute; no Americano; Veronica Franco Frattini Ministro Espinola Coordinatore degli Affari Esteri; ArtuProgramma Nazionale ro Peñdana Pil Ministro Sangue Cile; Maria Del della Salute Honduras; Carmen Garcia CoordiStefano Caldoro Presinatore Programma Na-

Parteciperanno ambasciatori stranieri e le massime Autorità istituzionali e politiche nazionali e regionali

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Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica On. Prof. GIORGIO NAPOLITANO

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Convegno internazionale

Conferenza Internazionale - AVIS supporta l’America Latina

PATROCINI

Presidenza del Consiglio dei Ministri on. Silvio Berlusconi

La storia della location è raccontata a pag. 30

Argentina

Bolivia

Cile

Ecuador

Honduras

Ministero della Salute prof. Ferruccio Fazio

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zionale Sangue Bolivia; Angelica Sasidente Nazionale AVIS. Nella se- Patronato de Sotto l’Alto mudio Jimenez Direttore Nazionale conda sessione, il sabato mattina, On. Prof. G Sangue Paraguay; Adela Zelaya Diretsi discuterà pubblicamenre di tore Nazionale Sangue e Servizio Tra“Esperienze dal Cile” con Veronisfusionale Honduras; Diana Almeida Reca Espinola, Coordinatore Prosponsabile Programma Trasfusionale gramma Nazionale Sangue; di Ministero Salute Equador; Jose Ramiro “EsperienzeItaliana dalla Bolivia” con Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Cruz Lopez Direttore regionale PAHO Maria Del Carmen Garcia, CoorOn. Fernandez Prof. GIORGIO America Latina; Gabriela Ministero NAPOLITANO dinatore Programma Nazionale Sangue; di “EspeSalute Argentina delegato Continentale FIODS. rienze dal Paraguay” con Angelica Samudio JimeLa prima sessione di lavoro è “Verso il 100% di do- nez, Direttore Nazionale Sangue; di “Esperienze dalPresidenz nazione volontaria del sangue”; la seconda parte del l’Honduras” con Adela Zelaya, Direttore Nazionaconvegno è dedicata a “Sfide e Limiti nel consegui- le Sangue e Servizio Trasfusionale”; di “Esperienon mento dell’obiettivo del 100% di donazione volon- ze dall’Ecuador” con Diana Al Muda, Responsabitaria di sangue e di emo-componenti: esperienze in le Programma Trasfusionale Ministero Salute. M America Latina”; la terza parte è incentrata sulla Nella terza sessione sulla Cooperazione interna“Cooperazione internazionale”. Questi gli argomenti zionale si parlerà di: programma di azione regionale pr Presidenza del“Il Consiglio dei Ministri che verranno trattati nella prima sessione: dono PHAO per l’autosufficienza e la sicurezza trasfudel sangue e la medicina trasfusionale sionale ‘06-’10 con Jose Ramiro Cruz Lopez, Dion. internazioSilvio Berlusconi nale” con Silvano Wendel, Presidente ISBT; “Il dono rettore regionale PAHO America Latina; di CooMini del sangue nel mondo” con Nielsen Mikkelsen, Pre- perazione in America Latina con Paolo Bruni, Seo Ministero della sidente FIODS; “Il sistema trasfusionale Italiano e Salute gretario Generale IILA; di Cooperazione Internail contributo della raccolta associativa all’autosuffizionale ambito Sanitario per l’America Latina con prof. Ferruccio Fazio cienza” con Giuliano Grazzini, Direttore Centro Na- Vincenzo Racalbuto, Ministero degli affari esteri; di zionale Sangue; “Il ruolo strategico del volontaria- Esperienza d’intervento AVIS in America Latina con to organizzato del sangue nel sistema trasfusionaMinistro degli AffariRoberto Esteri Rondin, Responsabile Cooperazione Inle” con Vincenzo Saturni, Presidente Nazionale AVIS; ternazionale AVIS; di presentazione del progetto on. Franco Frattini “Esperienza di sviluppo: Il sistema trasfusionale cam- MAE - IILLA e AVIS con Gianfranco Massaro, Repano, tra prospettive e criticità” con Salvatore For- sponsabile Progetto America Latina; le conclusiomisano, Direttore C.R.C.C. Regione Campania; le ni sono affidate a Vincenzo Saturni, Presidente Avis conclusioni sono affidate a Vincenzo Saturni, Pre- Nazionale.

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Conferenza Internazionale - AVIS supporta l’America Latina

Programma venerdì 18 giugno

h 14.00 - h 18.30

h 14.30 Registrazione: Prima Sessione Moderatori: Boris Mantova, giornalista Presidenza V. Saturni, P. Bruni, P. Pecora, S. Wendel, N. Mikkelsen h 15.00 Saluti Autorità Madrina: Viviana Mabel Duarte (Miss Globe Paraguay ) Presentazione: Pasquale Pecora, Organizzazione e Sviluppo AVIS Nazionale Introduce, Cooperazione Internazionale: Paolo Bruni, Segretario Generale IILA

1° Sessione: Verso il 100% di donazione volontaria del sangue h 15.30 Il dono del sangue e la medicina trasfusionale internazionale Silvano Wendel, Presidente ISBT h 16.00 Il dono del sangue nel mondo Nielsen Mikkelsen, Presidente FIODS h 16.30 Il sistema trasfusionale Italiano e il contributo della raccolta associativa all’autosufficienza Giuliano Grazzini, Direttore Centro Nazionale Sangue h 17.00 Il ruolo strategico del volontariato organizzato del sangue nel sistema trasfusionale Vincenzo Saturni, Presidente Nazionale AVIS h 17.30 Il sistema trasfusionale campano, la raccolta associativa e l’autosufficienza Michela Macrì, Direttore U.O.C.M.T. A.O.R.N. “A. Cardarelli” Napoli h 18.00 Riorganizzazione del sistema trasfusionale campano, tra prospettive e criticità Salvatore Formisano, Direttore C.R.C.C. Regione Campania h 18.30 Conclusioni Vincenzo Saturni, Presidente Nazionale AVIS


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Conferenza Internazionale - AVIS supporta l’America Latina

Programma sabato 19 giugno

h 9.00 - h 13.30

2° Sessione: Sfide e Limiti nel conseguimento dell’obiettivo del 100% di donazione volontaria di sangue e di emo-componenti: esperienze in America Latina Moderatori: Alberto Argentoni, Antonio Breda h. 9.00 Esperienze dal Cile Veronica Espinola, Coordinatore Programma Nazionale Sangue h. 9.20 Esperienze dalla Bolivia Maria Del Carmen Garcia, Coordinatore Programma Nazionale Sangue h. 9.40 Esperienze dal Paraguay Angelica Samudio Jimenez, Direttore Nazionale Sangue h.10.00 Esperienze dall’Honduras Adela Zelaya, Direttore Nazionale Sangue e Servizio Trasfusionale h.10.20 Esperienze dall’Ecuador Diana Almeida, Responsabile Programma Trasfusionale Ministero Salute h.10.40 Esperienze dall'Argentina Gabriela Fernandez Cid, Ministero Salute Argentina Delegato Continentale FIODS 3° Sessione: Cooperazione internazionale Moderatori: Pasquale Colamartino h.11.00 Programma di azione regionale PHAO per l’autosufficienza e la sicurezza trasfusionale ‘06-’10 Jose Ramiro Cruz Lopez, Consigliere Senior Servizi Trasfusionali PAHO h.11.30 Cooperazione in America Latina Giovanna Donia, Cooperazione Internazionale IILA h.11.50 Cooperazione Internazionale ambito Sanitario per l’America Latina Vincenzo Racalbuto, Ministero degli affari esteri DGCS - UTC h.12.10 Esperienza d’intervento AVIS in America Latina Roberto Rondin, Responsabile Cooperazione Internazionale AVIS h.12.30 Presentazione del progetto MAE - IILA e AVIS Gianfranco Massaro, Responsabile Progetto America Latina h.13.10 Conclusioni Vincenzo Saturni, Presidente Avis Nazionale h.13.30 Fine Lavori


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Rubrica medica

Alimentarsi in pieno benessere

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Il corpo umano è una macchina: i consigli per “guidarla”

l corpo umano può essere paragonato ad una macchina. Un’automobile mantiene buone prestazioni se dispone di idoneo carburante (benzina, gasolio, gas e di olio, acqua e grasso). Allo stesso modo, le complesse funzioni della macchina umana devono essere rifornite di energia e di preziosi materiali: l’organismo assume queste sostanze necessariamente dagli alimenti che permettono il mantenimento della dinamica vitale dell’organismo così come il rinnovamento e la riparazione dei tessuti, l’accrescimento, la riproduzione. I principi alimentari si distinguono in: carne, pesce, verdura, frutta, latte, uova. A questi va aggiunta l’acqua, ambiente nel quale si svolgono tutte le funzioni interne collegate alla vita. Il bisogno nutrizionale è soggettivo e quindi variabile in funzione di fattori biologici, fisici dinamici, ambientali. L'assunzione degli alimenti comporta una serie di processi di trasformazione chimica (digestione) fino ad ottenere principi alimentari semplici distinti in principi energetici (misurati in calorie) e non energetici (plastici) necessari all'edificio vivente. Ogni cibo introdotto ha un valore calorico che dipende dalla qualità degli elementi semplici. Acqua, sali e fibre non contengono calorie, gli zuccheri contengono 235,6 chilocalorie per grammo, i grassi 4,5, le proteine 32,4. Tutti questi elementi fanno insieme il pane che contiene 272,5 chilocalorie. È quindi evidente che il “potere carburante del nostro motore” deriva dalla pre-

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senza negli alimenti di zuccheri, grassi e proteine.

ZUCCHERI Quando si parla di zucchero non si intende soltanto di quello dolce da cucina (saccarosio) ma un gruppo più vasto di sostanze, di origine soprattutto vegetale: legumi (come pane, pasta, polenta, riso) contengono amido, la frutta contiene fruttosio. Anche le sostanze di origine animale come il latte ne contengono una discreta quantità (lattosio). Gli zuccheri forniscono all’organismo energia in tempi brevi, la maggior parte quella richiesta per il lavoro quotidiano e per tutte le funzioni vitali, quali ad esempio il movimento del cuore, dei muscoli, dei polmoni. Il cervello si mantiene attivo grazie ad uno zucchero semplice detto glucosio.Un livello eccessivo di zuccheri nel sangue può causare il Diabete. GRASSI I grassi sono costituenti essenziali delle strutture cellulari (fosfolipidi) ed ormonali dell’organismo. Essi, inoltre, rappresentano la principale riserva di calorie dell’organismo: accumulandosi nel tessuto adiposo sotto forma di trigliceridi ed utilizzati per fornire energia quando necessario. I grassi, a parità di peso, generano più calorie degli amidi e delle proteine vengono introdotti con la dieta oppure sono prodotti con la dieta oppure sono prodotti direttamente dall’organismo. I grassi introdotti con la die-


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Rubrica medica

ta possono derivare da alimenti vegetali o animali, quest’ultimi determinano un maggiore innalzamento del colesterolo. Il Colesterolo ed i Trigliceridi vengono controllati nel sangue del Donatore, almeno annualmente.

miti, che nell’uomo adulto in buona salute corrispondono a circa due bicchieri al giorno. Donne, anziani e bambini hanno minori capacità di trasformazione e di utilizzazione dell’Alcool.

ALCOOL L’Alcool è un composto organico ad alto contenuto calorico. Il principale è quello etilico, contenuto nel vino e nei suoi distillati. Il vino è un componente abituale, ma non è indispensabile, dell’alimentazione italiana. Il suo costituente principale, l’Alcool etilico, possiede un forte potere energetico: un bicchiere di vino da 100cc, circa “un’ombra”, di gradazione 10°, corrisponde a 70 Kcalorie. Il nostro organismo è in grado di utilizzar l’alcool solo entro certi li-

UNA CORRETTA ALIMENTAZIONE Frazionare i pasti (oltre a pranzo e cena anche colazione e 1-2 spuntini); variare l’alimentazione; non eccedere nella quantità; preferire gli amidi agli zuccheri semplici (pane, pasta, polenta anziché zucchero da cucina); apporto di carni equilibrio tra bianche, rosse e pesce (almeno 1-2 volte la settimana); introdurre quotidianamente verdura e frutta (2-3 pezzi al giorno); preferire i grassi vegetali (rispetto agli animali), crudi; dolci, uova, formaggi ed affettati non più di due volte la settimana; il vino, sempre durante i pasti, non deve superare i 2 bicchieri al giorno; bere almeno un litro di acqua al giorno(evita anche la stitichezza); assumere solo raramente bibite zuccherate, salsicce, cotechino, ecc.; attenzione al sale, presente anche nei dadi, nelle conserve, ecc.; fare attività fisica.

PROTEINE La loro funzione biologica prevalente è plastica, cioè sono destinate ad essere parte integrante di cellule, di tessuti, di molecole attive come quelle delle aminoacidi. Ciascuna proteina è costituita da una catena di unità più elementari dette aminoacidi: se ne conoscono circa 20 tipi diversi. Le proteine sono diffuse nel mondo animale (nella carne, uova, latte, formaggi) ed in quello vegetale (in particolare cerali e legumi). Il loro contenuto calorico è equivalente a quello degli zuccheri ma l’organismo le utilizza a scopo energetico solo in casi estremi (malattie, malnutrizione).

PRINCIPI NON ENERGETICI Come abbiamo visto in precedenza, esistono costituenti degli alimenti che, pur non apportando calorie, sono tuttavia indispensabili all’organismo: acqua, vitamine, sali minerali. L’acqua è il costituente fondamentale i tutti gli esseri viventi; nell’organismo umano adulto è presente in quantità pari al 70% del peso corporeo, nel neonato raggiunge il 75% e più. Le vitamine sono fondamentali per la sopravvivenza: la loro mancanza provoca gravi malattie. Alcuni sali minerali sono presenti in discreta quantità nel nostro corpo, altri solamente come traccia. Alcuni svolgono la loro azione da soli, altri insieme alle proteine, ai grassi ed alle vitamine.

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Auchan Napoli, tutt’uno con la città» «A

Il direttore Colacicco: vicini alla comunità circostante alla guida del nuovo centro commerciale che serve l’intera area orientale della città. Dottoressa Colacicco, mi permetta subito una domanda tra l’ironico e il provocatorio: mandarla a lavorare a Napoli è stata una punizione o una promozione? «Devo riconoscere che è una domanda che mi sono posta anch’io: mi hanno assicurato che si trattava di una promozione. In ogni caso, sono contenta di lavorare qui, mi hanno fatto una serie di raccomandazioni per avvertirmi dei pericoli, insomma un po’ di prevedibile terrorismo psicologico». Avevano ragione o era un’esagerazione? «No, tutte le persone con cui lavoro quotidiaugliese di origine, ma milanese d’adozione, namente sono squisite anche i clienti del nostro sta scoprendo Napoli piano piano “e la sto centro commerciale di via Argine sono persone apprezzando, nonostante il terrorismo affabili, gentili, mi fanno sentire a casa, la mia psicologico che ho subito quando mi hanno spe- casa: il sud. La vera sfida che ci attende è intedito qui”. Raffaella Cograrci con la realtà che ci lacicco, direttore del circonda, non essere un nuovo centro commercorpo estraneo con l’area ciale di via Argine a in cui operiamo e la coNapoli, un ipermercato munità a cui ci rivolAuchan ed una galleria giamo». con 80 negozi e tre Come sta andando il medie superfici, raccentro? Come sono i conta a “Donare” i suoi numeri a livello di primi mesi trascorsi nel clienti? capoluogo partenopeo

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Nella nostra galleria i vistatori vedranno i Mondiali sullo schermo e l’esibizione di tanti cantanti napoletani


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I nostri partner

«Al momento non siamo in grado di stabilire i primi numeri di utenti, sicuramente c’è grande curiosità, anche se molti potenziali clienti non conoscono ancora il nostro centro commerciale». La strategia aziendale è quella di farsi conoscere dal maggior numero di persone e soprattutto prevedere una serie di attrazioni collaterali? «Esatto. Premesso che siamo in una realtà difficile e che ci stiamo ambientando con il contesto sociale ed economico che ci circonda, stiamo programmando una serie di iniziative: la possibilità di vedere le partite dei Mondiali di Calcio sui nostri maxischermi; le dirette dei nostri eventi su un’emittente locale; la presenza di alcuni calciatori del Calcio Napoli; concorso canoro per neomelodici; un palco che ospiti attori di cabaret. Il nostro obiettivo è “centrare” il cuore di Napoli e dei napoletani». La vostra struttura ospita l’ambulanza dell’Avis per i donatori: che valenza ha per Gallerie Auchan l’attività meritoria dell’associazione di volontari? «Una valenza sociale enorme. Siamo da sempre aperti, come strategia dell’intero gruppo, alle iniziative di solidarietà umana e beneficenza. Siamo

vicini concretamente ad associazioni come l’Avis, del resto io sono anche una donatrice e quindi sono ancor di più sensibile a certe tematiche. L’intento è sempre lo stesso: essere integrati con la realtà che ci circonda, diventare un tutt’uno virtuoso che valorizzi il territorio e rappresenti un luogo di svago, divertimento ma anche riflessione». Per informazioni visitate il sito internet: www.napoli.gallerieauchan.it

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I nostri partner

Auchan Giugliano, vince la qualità: lo shopping è anche “cultura”

Il direttore Argenio: tempo libero e solidarietà vanno insieme

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a nostra associazione, l'Avis, dal 2006 è ospite del centro commerciale Auchan di Giugliano, a nord di Napoli, con una postazione raccolta sangue fortunatamente piuttosto frequentata dai clienti della struttura. Il direttore dell’Auchan Giugliano, Giovanni Argenio, ha spiegato a “Donare” i segreti del parco, i progetti in cantiere e i motivi della collaborazione con l'Avis. Direttore Argenio, dirige questo centro di Giugliano da quasi cinque anni, praticamente da quando ha aperto: com'è la vita alla guida di un parco come il vostro? “E’ una vita frenetica ma molto interessante e entusiasmante, con tanti problemi da risolvere per far si che il Parco Commerciale sia sempre nel massimo delle proprie potenzialità. Siamo impegnati quotidianamente a fornire alla nostra clientela tutti i servizi necessari per trascorrere alcune ore del proprio tempo libero per lo shopping e non solo”. Negli ultimi anni altri centri commerciali hanno aperto a pochi chilometri da quello che dirige lei, ma sembra che Auchan Giugliano non abbia perso in affluenza clienti: qual è il segreto? “Durante il 2010 ci sono state le aperture di nuovi concorrenti, è vero, alcuni molto importanti e agguerriti, altri meno, ma comunque pre-

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senti all’interno del nostro bacino primario. Pertanto, continuiamo caparbiamente a perseguire il nostro obiettivo principale che è quello di coccolare i nostri clienti, dando ascolto alle loro esigenze, implementando nuovi servizi al fine di offrire un livello qualitativo superiore allo standard”. Ci sono progetti in futuro per ampliare il parco commerciale? “Ad oggi ci sono diversi progetti che, mi auguro, saranno realizzati al più presto. L’area giuglianese, con la sua posizione strategica tre la provincia a nord di Napoli ed a sud di Caserta, ha tutte le potenzialità per diventare un interessante polo attrattivo per soddisfare qualun-


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I nostri partner

que esigenza”. Il nostro punto raccolta sangue funziona da quando il centro ha aperto, siamo diventati una parte di esso, trovando la stima dei vostri collaboratori la simpatia e approvazione dei vostri clienti: qual è il suo giudizio? “Penso che iniziative nel campo della raccolta del sangue siano benemerite e degne della massima attenzione cui anche noi, nel nostro piccolo, siamo ben contenti di ospitare”. Pensa che i centri commerciali possano essere utili nel campo della solidarietà? “I centri commer-

ciali, con la loro capacità di attrarre milioni di persone, svolgono sempre di più la funzione di Centri di aggregazione, d’intrattenimento d’informazione, di cultura, e perché no, anche di solidarietà. Il Parco Commerciale Auchan di Giugliano già da anni segue questa strada, realizzando una piena integrazione con il territorio: la scuola, le istituzioni e diversi enti, come il vostro, che si occupano di diffondere la “cultura della solidarietà". Fino a quando ci saranno associazioni come l’Avis che, con abnegazione e professionalità, perseguono il loro obiettivo di solidarietà, saremo sempre disponibili a collaborare ospitandole e sostenendole”. › Enrico Sangiovanni ‹

Qui la vita è frenetica, ma cerchiamo di avere sempre cura di tutti. Quest’area è strategica per lo sviluppo

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La nostra storia

Castel dell’Ovo

Dove la leggenda si fonde con la storia

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l Castel dell'Ovo sorge imponente sull'isolotto roccioso di Megaride, costituito da due faraglioni uniti tra di loro da un grande arco naturale. Sotto il Castello, si adagia il noto Borgo Marinari ed il suo porticciolo, con le basse casette, i ristoranti ed i capannoni per le imbarcazioni. Un breve ponte congiunge l'isolotto a via Partenope, che porta il nome della leggendaria sirena della città di Napoli: è una delle strade più belle, da cui lo sguardo può abbracciare l'intero arco del Golfo. Al suo posto, fino alla fine dell’Ottocento, vi era un lungo banco di tufo emergente dal mare chiamato Chiatamone, di cui ora resta l’omonima strada. Castel dell'Ovo vanta una lunghissima storia che risale ai tempi del ducato napoletano, e,

prima ancora, al castrum Lucullanum, ed il suo nome è legato ad una delle più fantasiose leggende napoletane, di origine medioevale, secondo la quale Virgilio, il grande poeta latino, vi avrebbe nascosto all'interno di una gabbia un uovo incantato. Il luogo dove era conservato l'uovo, fu chiuso da pesanti serrature e tenuto segreto poiché da "quell'ovo pendevano tutti li facti e la fortuna del Castel Marino". In un successivo momento, si cominciò a credere che finché l’uovo non si fosse rotto città e castello sarebbero stati protetti da ogni tipo di calamità, ma se qualcosa fosse accaduto all'uovo, guai a Napoli ed ai napoletani. La leggenda ha tenuto per secoli, ed il castello non ha mai avuto altro nome. Al tempo della regina Giovanna, il ca-

Il poeta latino Virgilio vi avrebbe nascosto un uovo all’interno di una gabbia: non andava rotto per evitare le calamità

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La nostra storia

stello subì ingenti danni a causa del crollo parziale dell'arco che unisce i due scogli sul quale è poggiato e la Regina, per evitare che in città si diffondesse il panico per timore di nuove e più gravi sciagure, dovette solennemente giurare di aver provveduto a sostituire l'uovo. I lavori di restauro fatti a quell'epoca mutarono in parte la linea architettonica del forte normanno, che divenne per la leggenda popolare il teatro delle orge delle due regine Giovanna I e Giovanna II, che avrebbero fatto buttare a mare o cadere in oscuri trabocchetti i loro amanti occasionali. Dopo aver subito durante il corso della storia, assedi, danneggiamenti e ricostruzioni, oggi il Castello è adibito a convegni e cerimonie d’alto livello. Un monumento che i turisti che trascor-

rono nel capoluogo partenopeo inseriscono puntualmente nei loro itinerari. Possono essere visitate le due torri, denominate Normandia e Maestra, i resti della Chiesa di San Salvatore, una sala gotica coperta a volte, una loggia ogivale del '300 trasformata nell'800 in cappella, la Sala delle Colonne, i resti di un loggiato quattrocentesco, le celle dei monaci, il cosiddetto carcere della regina Giovanna ed il grande terrazzo panoramico con i cannoni spagnoli rivolti verso la città. Il Castello e Napoli sono sempre lì, inseriti nella splendida cornice del Vesuvio, nella sfavillante cornice del Golfo. Contraddizioni e miserie ne vorrebbero appannare lo sfavillio, ma finché c’è l’Ovo…

Paolo Correale

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Svago Essere o non essere...

Parole

Ang Lee Bruce Willis Doris Day Eva Green Hilary Duff Hugh Grant Ice Cube Jet Li Joel Murray Kirstie Alley Liv Tyler Lucy Liu Mae West Meg Ryan Nicole Kidman Paul Rudd Ray Liotta 32 Donare

B H I L A R Y D U F F I Y A V

R T U O U O P T I V P U D R I

U I M G P C A I I A L S O T N

C N A N H L Y N U B O B R K D

E A T O I G G L R F L C I M I

W F H M C R R Y I O O R S E E

I E U A H U N A W U S C D G S

L Y R A D N L E N T N O A R E

L M M D E O R C I T O L Y Y L

I E A R R J O E L M U R R A Y

S N N E E V A G R E E N J N T

N C N I W L I C E C U B E G O

N I C O L E K I D M A N T L R

O I S E C E S L I V T Y L E R

R A Y L I O T T A S P I I E I

Frase nascosta: Aforisma della Gerini sul mestiere dell’at-

tore


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Facile

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Svago

s u d o k u DiďŹƒcile

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Svago

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Soluzioni Essere o non essere...

Frase nascosta: Non ci sono mai piccole parti. Ci sono piccoli attori.

Sudoku diďŹƒcile

34 Donare

Sudoku facile


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