In volo sul Lago di Garda

Page 1

In volo In volo sul Lago sul Lago di Garda di Garda In volo sul Lago di Garda In volo sul Lago di Garda


2


3

In volo sul lago di Garda

Il libro espone una ricognizione rigorosa e completa di tutto il lago di Garda, frutto di una campagna fotografica espressamente realizzata per questo volume. Tutte le fotografie sono rigorosamente in scala e riportano i nomi delle località in esse visibili con alcune essenziali informazioni. Per i luoghi e i siti di maggior rilevanza paesaggistica, storica, artistica e culturale, il “volo” rallenta un pochino indugiando in una visita esplorativa che occupa alcune facciate del libro diversamente impaginate, per poi riprendere il viaggio intrapreso. Sia le fotografie che i testi sono ovviamente opera di grandi conoscitori e studiosi del lago di Garda. Tutte le informazioni riportate e l’impostazione geo-cartografica del progetto sono rigorosamente elaborate da cartografi professionisti, che operano e collaborano con il Dipartimento di Discipline storiche, artistiche, archeologiche e geografiche dell’Università degli Studi di Verona. Le fotografie sono a cura del dr. Ivano Mancioppi di Verona, che opera all’interno dell’impresa ALIAS, una associazione di professionisti i cui studi

riguardano anche l’elaborazione cartografica dei territori interessati dalla realizzazione di grandi infrastrutture pubbliche (autostrade, acquedotti e altro). Poiché le sponde del lago si estendono in ben tre regioni dell’Italia settentrionale, il libro interessa contemporaneamente la regione Lombardia con la provincia di Brescia, la regione Trentino-Alto Adige con la provincia di Trento e la regione Veneto con la provincia di Verona. Inoltre si pensa che possa interessare moltissimo anche il mondo tedesco, per le intense frequentazioni turistiche e perché molti tedeschi vi hanno acquistato casa in tempi più o meno recenti.


4


5

Elenco delle schede di approfondimento

Sirmione e le grotte di Catullo: la nascita del mito

Riva, la spiaggia dell’impero asburgico (con le cascate del Varone)

Desenzano e la villa romana Torbole, praticare windsurf fra gli olivi La rocca di Manerba Il Monte Baldo Salò e la storia italiana Gardone Riviera, dove nacque il turismo (con il Vittoriale degli Italiani di G. D’Annunzio)

Malcesine, ovvero la patria italiana di Goethe (con la Funivia per il Monte Baldo) Le isole del Garda

Toscolano Maderno e le cartiere del Garda San Vigilio, il promontorio Gargagnago, la patria di D. H. Lawrence La Rocca di Garda Le limonaie ieri e oggi Montecastello, il santuario a picco sulle onde

I vini e i vigneti del Garda (Bardolino, Lugana, Garda e gli altri)

Le gallerie della S. S. Gardesana Occidentale

I castelli scaligeri sulle sponde orientali del Garda

Il Ponale, la cascata del Benaco

Peschiera, dove il lago diventa fiume (e roccaforte austriaca)


6

Introduzione

Una veduta del sommolago, ripresa esattamente dal punto mediale tra Torri del Benaco e Toscolano-Maderno.

La formazione geologica e lo spazio geografico del lago di Garda nell’ambito delle Alpi meridionali Il lago di Garda, il più grande fra i laghi italiani, è un vasto bacino di circa 370 kmq che interrompe l’andamento arcuato delle Prealpi lombarde e venete, con alle spalle il gruppo alpino Adamello-Brenta e di fronte la pianura padana. Amministrativamente è suddiviso fra tre diverse province, di altrettante regioni: Trento, Brescia e Verona. Originatosi in seguito ad ampi movimenti tettonici risalenti alle grandi glaciazioni dell’era Quaternaria (da circa due milioni a diciottomila anni fa), è una estesa depressione appartenente a un ampio solco vallivo, invaso dai ghiacci, che lo hanno scavato nel periodo di sviluppo del ghiacciaio e successivamente, ritirandosi, hanno lasciato una scia di detriti che formarono l’anfiteatro morenico che ne contorna le rive. È orientato, come gli altri laghi prealpini, da nord-est a sud-ovest (latitudine media 45° 40’ N e longitudine media 10°40’ E). Ha una lunghezza di circa 52 km, una larghezza massima di 17,5 km e il perimetro misura 162 km. Raggiunge una


7

profondità di 346 m, mentre la quota media delle acque è 65 m sul livello del mare. La morfologia del fondale si può dividere in due sezioni abbastanza diverse. La parte meridionale ha profondità esigue (massimo 78 m, di fronte a Bardolino); quella settentrionale, più vasta, è estremamente profonda, sino ai 346 m tra Gargnano e Magugnano ( –281 m sotto il livello del mare). Mediamente le maggiori profondità si riscontrano tra Torri del Benàco e Toscolano, tutte fra i 250 e i 300 m. I due bacini sono divisi da una dorsale subacquea la quale origina a Punta San Vigilio per congiungersi con la penisola di Sirmione, risalendo fino a 4 m dal livello medio delle acque presso la secca del Vò, al largo di Garda. Come sotto il livello lacustre possiamo notare due sezioni diverse, similmente il paesaggio in superficie presenta due aspetti abbastanza differenti. La sezione centro-settentrionale del lago si incunea tra le scoscese pendici delle Prealpi bresciane e del

Monte Baldo, prolungandosi come un fiordo fino alla sua sommità, in cui troviamo la foce dell’unico immissario di rilievo, il Sarca. Questo fiume origina nel gruppo Adamello-Brenta e con i propri detriti ha colmato la pianura tra Riva e Arco, dove è situato il massiccio del Monte Brione, di 377 m, che con la sua caratteristica e inconfondibile linea domina gli scorci dell’alto lago. Mentre il versante baldense è compatto e privo di sorgenti di rilievo, con una linea massiccia e continua da Torbole a Punta San Vigilio, il versante occidentale è movimentato da varie valli laterali: quella di Ledro con il torrente Ponale, la Valle di Campione e di Toscolano, con gli omonimi torrenti e conoidi sui quali si sono sviluppati i relativi centri abitati. La sezione meridionale, al contrario, si allarga verso la pianura lombardo-veneta circondata dalla corona di colline moreniche, tra i golfi di Garda, Peschiera, Desenzano, Salò. L’emissario è il fiume Mincio, che si origina nel cuore di

L’elaborazione tridimensionale di questa fotografia satellitare evidenzia lo scenario territoriale in cui si inserisce la depressione che nel tardo Quaternario ha dato origine al lago di Garda. Sulle Alpi centro-meridionali i ghiacciai würmiani avevano una coltre glaciale di circa 1.500 m, pesante diversi miliardi di tonnellate, da cui emergevano solo le cime e le creste più elevate. Tre furono comunque i decorsi principali dei ghiacciai verso sud: quello centrale diede origine al lago e alla corona di colline moreniche che si espande all’inizio della pianura lombardo-veneta; quello a ovest disegnò le valli delle Giudicarie con il lago d’Idro e quello a est la val Lagarina e la val d’Adige.


8

Nella fotografia satellitare ortogonale al suolo è ben visibile il sistema dei laghi alpini delle Alpi centro-meridionali. A ovest del dominante lago di Garda (Benàco), da sinistra a destra si notano: il lago d’Iseo (Sebino), quello d’Idro (Eridio) e quello di Ledro. A nord, dal basso verso l’alto, si notano: il lago di Tenno, quello di Cavèdine, quello di Toblino e di Santa Massenza, il lago di Molveno e, a nord-est, i laghi di Caldonazzo e di Levico e, più a nord ancora, il lago di Serraia (a Pinè) e quello di Lases in val di Cembra. La fotografia è stata ottenuta elaborando delle immagini all’infrarosso, perché meglio evidenziano le acque (in blu scuro), le neve (in viola) e le nuvole (in bianco).

Peschiera del Garda. Il lago è arricchito da quatto isole, di dimensioni variabili ma comunque non estese: l’Isola di Garda, o dei Frati (0,08 kmq), che rappresenta la prosecuzione del promontorio di San Felice del Benàco; le isole di Trimelone, del Sogno e dell’Olivo al largo della costa tra Malcesine e Brenzone. Vi sono vari altri isolotti, specie in vicinanza delle isole stesse, che rendono lo specchio lacustre più movimentato e variegato. Le colline che contornano e contengono i golfi meridionali del lago di Garda rappresentano le rimanenze del fenomeno glaciale che modellò, oltre alla depressione lacustre, l’intera regione, scavando le pendici montane e depositando, a valle, i detriti stessi. La forma ad arco, infatti, non è altro se non l’impronta geografica di questo cammino compiuto dai ghiacci durante l’era Quaternaria. In particolare vi sono due corone di colline, una esterna e una interna. Quella esterna, più ampia e antica, di epoca rissiana (400-250mila anni fa), è la fascia che partendo da Custoza giunge fino a Lonato, su cui sono sorti i centri di Castiglione delle Stiviere, Volta Mantovana, Cavriana. Quella interna abbraccia direttamente il lago e risale alla glaciazione di Würm (75-18 mila anni fa), epoca in cui iniziò anche lo scioglimento del ghiaccio e la formazione del lago stesso. Per questo motivo le colline interne sono estremamente dolci e poco elevate, perché la pressione del ghiacciaio che si andava via via esaurendo, si sostituì ai movimenti di discesa del ghiacciaio stesso, favorendo, più che lo spostamento, il deposito e l’accumulo dei materiali già trasportati. In questo modo, i vari torrenti che diramavano dal ghiacciaio riuscirono a convergere in un unico corso d’acqua, il Mincio, trasformandolo nell’unico emissario del lago. Per lo sviluppo turistico, fondamentale fu la costruzione della SS Gardesana, strada litoranea che permette di raggiungere tutti i paesi della costa. Si divide in Gardesana occidentale, terminata nel 1931, che mette in comunicazione i centri di Desenzano, Salò, Gardone Riviera, ToscolanoMaderno, Limone sul Garda e Riva, unendo fra loro le province di Brescia e Trento. Nell’ultimo tratto, ampie parti del tracciato corrono in galleria, a causa della pendenza dei monti, che strapiombano direttamente sull’acqua. Il ramo orientale, completato nel 1929, tocca invece i comuni della sponda veronese, Peschiera, Lazise, Bardolino, Garda, Torri del Benàco, Malcesine, fino a Riva del Garda: solo nell’ultimo tratto, tra Malcesine e Torbole, il percorso corre spesso in galleria.


9


❷ Monte Pizzòcolo Valle della Prera Monte Alberelli (1166 m)

10

Monte Castello di Gaino (870 m)

Valle delle Cartiere

Cabiana ❶ Gaino

Scarpera

Folino Cecina

Cervano

Pulciano

❶ Gaino (Gaì) È una delle 11 frazioni del Comune di ToscolanoMaderno, da cui dista poco più di 2 km, adagiata su una piana prevalentemente coltivata a oliveto, con la valle del torrente Toscolano alle spalle.

➋ Monte Pizzòcolo (1581m) È la montagna più caratteristica della sponda bresciana del lago: sulla costiera veronese si dice che assomigli al “naso di Napoleone”. Nelle giornate limpide, dalla sua sommità lo sguardo spazia dai scintillanti ghiacciai dell’Adamello e della Presanella al Monte Rosa nelle Alpi occidentali e agli Appennini al di là della Pianura Padana.


Formaga Liano

Dosso Bello Monte Castello di Gaino (870 m)

Navazzo

Villavetro

Roina Cervano

Mornaga

San Giorgio

Zuino

Fornico Bogliaco

â?¸ Bogliaco Golf Club

â?¸ Bogliaco Golf Club Ottimo e panoramico campo da golf, molto ricercato dagli appassionati di questo sport.

11


12

Navazzo

Fornico

Monte Pler (960 m)

Mone Avertis (918 m)

Musaga

Formaga Zuino

Sasso

Liano

Villa Bettoni ❶ Bogliaco Villavetro

❶ Bogliaco È la frazione di Gargnano dal cui porticciolo ogni anno (in genere il 6 settembre) prende il via la “Centomiglia del Garda”, la più famosa e importante regata velica in acque interne d’Europa.

❷ Villa

❷ Villa Bettoni Costruita nel Settecento dall’architetto Adriano Cristofali (1718-88), questa scenografica villa guarda il lago con la facciata “minore”, mentre l’accesso al grande parco retrostante è solennizzato da una monumentale scalinata. All’interno, le sfarzose stanze sono ricche di dipinti (Tiziano, Canaletto, Dürer e altri), sculture, mobili preziosi e ornamenti vari.


13

Musaga

Monte Bèole (1018 m) Monte Pler (960 m) Sasso

Valle di San Martino

❸ Gargnano

❸ GARGNANO Comune di circa 3.000 abitanti compreso all’interno del Parco Alto Garda Bresciano. Per estensione, è tra i comuni più grandi della provincia di Brescia, ma allo stesso tempo rientra tra le zone meno densamente popolate. Il Comune comprende quasi interamente il lago di Valvestino, bacino creato nel 1962 sbarrando il torrente Toscolano.

Eremo San Valentino

Monte Percasìl (1043 m)

❹ Villa Feltrinelli ❹ Villa Feltrinelli

È stata l’ultima residenza di Benito Mussolini, dopo aver costituito nel 1943 la Repubblica Sociale Italiana, con sede del governo a Salò. In tempi recenti, è stata venduta a privati che l’hanno trasformata in un lussuoso Grand Hotel. Oggi offre la medesima pace, la stessa poeticità e i panorami incantevoli che affascinarono David H. Lawrence e altri artisti. Le camere di Villa Feltrinelli uniscono il gusto di oggetti d’epoca e la modernità dei particolari a un comfort ai massimi livelli.

Briano


Monte Denervo (1459 m) Cima Comer (1279 m)

Cima Piazze (1111 m)

Val Dàer

Val delle Ravere

14

San Giacomo

❶ Gardesana Occidentale

❷ Muslone

❶ Gardesana occidentale È una panoramica arteria stradale, terminata di costruire nel 1931, che mette in comunicazione tutte le località della sponda bresciana con quella trentina. Data la verticalità delle falesie a strapiombo sul lago, si snoda aprendosi varchi nei monti con ardite gallerie scavate nella roccia.

❷ Muslone È una frazione del Comune di Gargnano, da cui dista poco più di 4 km. La località costituisce un aperto terrazzo sul lago, ben servito turisticamente e particolarmente adatto a chi apprezza una vacanza rilassante e tranquilla.


Castello

Cristà (1087 m)

Monte Rocchetta (914 m) Val delle Ravere

Val di Piòvere 15

Gallo

❸ Piòvere Antiche Limonaie

Olive e oliveto

❸ Piovere È una delle 6 frazioni del Comune di Tignale, anch’essa, come tutte le località comprese nel Parco Alto Garda Bresciano che si affacciano sul lago, molto scenografica per lo straordinario panorama che si gode. Un cospicuo percorso di sentieri accuratamente tracciati permette anche di raggiungere le varie località con passeggiate adatte a tutti perché non particolarmente impegnative.


Dosso Piemp (1207 m)

Bernich

16

Dosso della Forca (896 m)

Gàrdola

Aèr Fasole

❶ Pra de la fam (Prato della Fame)

Olzàno

Oldesio

Punta Forbisicle

Orto degli Ulivi

❶ Pra de la fam

(Prato della Fame) È un’antica limonaia che dà il nome anche all’unica spiaggia del Comune di Tignale, una delle località del lago maggiormente rinomate per praticare il windsurf.

Madonna di Montecastello

TIGNALE Comune di 1.300 abitanti della provincia di Brescia, costituito da 6 frazioni, nessuna delle quali porta il nome di Tignale. La sede del municipio è a Gardola. Le altre frazioni sono: Piovere, Prabione, Aer, Olzano e Oldesio.


Benaco

Dosso della Forca (896 m)

Montecastello (719 m) Dosso Piemp (1207 m)

Olzàno

❷ Madonna di Montecastello

❷ Santuario della Madonna di Montecastello Arroccato su una rupe (a 700 metri di quota) a strapiombo sul lago di Garda, il santuario è legato al ricordo di una “Stella”. Nel secolo XIII, durante una violenta battaglia tra Bresciani e Trentini, una luce abbagliante scaturita dal castello, dove già esisteva un tempietto dedicato a Maria, paralizzò i Trentini, permettendo ai Bresciani di sopraffarli. Gli abitanti di Tignale testimoniarono la presenza di Maria sulla montagna in forma di stella luminosa, per cui qui il suo primo titolo è “Madonna della Stella”.

Prabione

Prà da Bont

Torrente San Michele 17

❸ Gardesana Occidentale

❸ Gardesana occidentale In prossimità di Campione del Garda, la strada deve cercarsi un varco immergendosi all’interno della montagna.


Sermerio

Prà da Bont

Bocca di Nevese (752 m) L’Estre (685 m)

Torrente San Michele 18

Pregasio

Mezzema

Monte Nai (856 m)

Valle di Lesine Arias

Prabione ❶ Campione

❶ Campione del Garda È uno degli scorci più suggestivi della Riviera dei Limoni, situato nel Comune di Tremosine. Un enorme sperone roccioso sovrasta e cinge il paese, una piccola penisola che si affaccia sulle acque cristalline del Benaco. Il borgo, ancora oggi memoria storica di un villaggio operaio dell’800, è interessato da un originale progetto di riqualificazione ed è il paradiso del kitesurf, molto frequentato da chi ama volare con i kites.


Secastello

Alveo del Lago di Bondo

Sompriezzo

Monte Nai (856 m)

Vesio

Voiandes

Mezzema

Musio

19

Priezzo

Castone Arias

Val Brasa ❷ Pieve Largo dei Minatori

❷ Pieve È la frazione di Tremòsine dove ha sede il municipio del Comune. Una delle sue maggiori attrattive è la “Terrazza del brivido”, dalla quale si gode un’emozionante visione del lago sopra il vertiginoso intrico di strade con cui gli abitanti del luogo hanno saputo piegare la natura alle loro esigenze.

TREMÒSINE È il nome di un Comune che include ben 18 frazioni distribuite in un’ampia zona all’interno del Parco Alto Garda Bresciano. Questo, istituito nel 1989, è caratterizzato da un’estesa varietà paesaggistica e ambientale: al suo interno si passa infatti dalle acque azzurre di Campione alla verticalità delle falesie a strapiombo sul lago e alla dolce ondulazione dei verdi colli dell’altopiano fino alle cime di Tremalzo.

Voltino


L’intrico di abitazioni del centro di Malcesine è solcato da strette stradine che talvolta sbucano improvvise sulle acque del lago. Su tutte sovrasta il castello scaligero dei secoli XIII-XIV, dove i signori di Verona amavano trascorrere la villeggiatura, circondandosi di nani, indovini e teatranti vari per il loro sollazzo. 20

Malcesine: dalla spiaggia alle vette La stazione d’arrivo sul Monte Baldo della funivia che sale da Malcesine.

Malcesine è un caratteristico paese che sorge sulla riva nord-orientale del lago. Il centro storico, matassa di vicoli e viuzze, archi in pietra e spuntoni di roccia affioranti dal selciato, si apre tra il porticciolo antico e la parrocchiale, con il Palazzo dei Capitani, che negli affreschi ricorda la presenza

del governo veneziano, mentre anche da lontano si notano le merlature che annunciano lo splendido castello scaligero, arroccato su uno sperone roccioso a picco sulle azzurre acque del Benaco. Risalente al XIII-XIV sec., è dotato di un ricco museo di storia naturale del Baldo e del Garda, e arricchito da un ampio giardino interno e da una maestosa torre quadrata da cui si può godere di una vista che spazia da Riva del Garda a Sirmione. Questo paese è l’ultimo della provincia veronese: proseguendo in direzione nord lungo la Gardesana Orientale, si raggiungono le frazioni di Navene e Tempesta, per poi superare il confine ed entrare così nella regione Trentino-Alto Adige. Questo tratto di strada, caratterizzato da molte gallerie, è stretto tra le scoscese pendici del Monte Baldo e il lago. 12 settembre 1786: Johann Wolfgang von Goethe ferma a Malcesine, trascorrendovi la notte prima di partire, l’indomani, alla volta di Verona e delle sue rovine romane. Da allora, questo centro lega la propria celebrità al poeta tedesco, che nel suo Diario ne descrive le bellezze, oltre a tracciare schizzi del superbo castello. Oggi Malcesine, che continua a tutelare le ricchezze del passato, è un’ambita meta turistica, per gli splendidi scorci del borgo antico, per i negozi e le spiagge che rallegrano i giorni di vacanza, specie


21


22

Nella pagina accanto: la cabina rotante a 360° della funivia Malcesine-Monte Baldo in prossimità della stazione d’arrivo. Sullo sfondo le cime dell’Adamello innevate.

per gli amanti di windsurd e kytesurf, che nell’alto lago hanno la loro patria. Il lago e gli sport acquatici sono integrati dalle vette del Monte Baldo. Questo rilievo, che raggiunge i 2200 m a Cima Telegrafo, con la sua imponente mole fiancheggia l’intera sponda orientale del lago, da Torbole a Punta San Vigilio. La ricchezza ambientale è sorprendente: dai canneti lacustri, agli oliveti e ai vigneti lungo le pendici collinari, fino ai boschi e alle radure delle vette. Il visitatore può quindi trovare una varietà floreale e vegetazionale davvero rara, rendendo ulteriormente interessante una vacanza a Malcesine. Questo patrimonio naturalistico si può facilmente apprezzare grazie a un’attrattiva peculiare: una funivia rotante, unica in Italia, da cui si gode un panorama mozzafiato sospesi tra l’acqua e il cielo. Malcesine si dota di un impianto di risalita già nel

orientali. Dalla spiaggia alle vette, mentre le ampie vetrate permettono di ammirare scorci mozzafiato. Questa costruzione unica in Europa per tecnologia e ubicazione, rinnova l’appeal turistico di Malcesine e facilita gli sportivi trasportandoli velocemente in quota: gli appassionati del trekking, i patiti della mountain-bike (sempre benvenute nelle capienti cabine) e gli estimatori del parapendio, che hanno una privilegiata piazzola di partenza non lontana dalla stazione di arrivo. Per gli amanti del sole, le fasce rivierasche di questo comune offrono mille opportunità: spiagge ampie e digradanti dolcemente nel lago, specie a sud del paese, intervallate da baie sassose e riparate in particolare verso nord, dove gli windsurf sono sempre più numerosi, mentre le barche a vela hanno un prestigioso porto, appena ampliato e rinnovato, dove ha sede l’associazione “Fraglia Vela”.

A mano a mano che la cabina rotante della funivia si eleva verso la sommità del monte il panorama del lago s’allarga a una visione sempre più ampia.

1961, intuendo come, per i turisti che affollano le spiagge, possa risultare piacevole un’escursione in montagna, offrendo così una scelta davvero invidiabile. La funivia Malcesine-Monte Baldo entra in funzione e per quasi quattro decenni attira sciatori sulle vette baldensi nella stagione fredda, in un’epoca in cui gli sport invernali diventano sempre più popolari e apprezzati. Nel 2001 la svolta: l’impianto ormai obsoleto viene chiuso, smantellato e viene costruita una modernissima struttura che conduce in pochi piacevoli minuti a 1800m. di altitudine. Dopo un anno di intensi lavori, nell’estate del 2002 viene inaugurata la funivia dotata di cabine che ruotano su se stesse offrendo così una vista unica a 360° sull’intero specchio lacustre e sui rilievi delle Alpi

Proseguendo verso nord si incontrano i piccoli e caratteristici borghi di Navene e Tempesta, mentre le coste sono sempre più irte e scoscese; la Gardesana Orientale, grazie a numerose gallerie, permette il collegamento con i comuni trentini di Torbole e Riva del Garda snodandosi tra minuscole insenature e interi costoni di roccia che strapiombano a picco nell’acqua, rendendo particolarmente affascinante il percorso.


23



Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.