Eco di Piacenza 11/10/2018

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Anno 7 - Numero 37

Giovedì 11 ottobre 2018

PIANO ANTI SMOG: L’EMILIA ROMAGNA RITIRA IL BLOCCO PER I DIESEL EURO 4 L

a Regione Emilia Romagna ritira il blocco di circolazione per i Diesel Euro 4 previsto dal piano anti-smog, dopo un vertice-fiume nella giornata di lunedì che ha visto partecipare il Presidente Stefano Bonaccini con 30 sindaci di comuni interessati dal provvedimento. Dallo scorso 1° di ottobre, a Piacenza e in tutta l’Emilia-Romagna erano scattate le misure anti-smog regionali, che prevedevano, tra i vari interventi, il divieto di circolazione esteso anche a diesel Euro 4. Il blocco aveva subito sollevato polemiche, tra gli automobilisti e non solo. L’elevato numero di veicoli, la difficoltà di normali lavoratori nel sostituire in brevissimo tempo il proprio veicolo, e l’impegno di alcuni sindaci, hanno convinto la Regione a rivedere il blocco. L’accordo, arrivato nella serata di lunedì, dopo oltre 7 ore di discussione, prevede la libera circolazione per i Diesel Euro 4 (indipendentemente dalla presenza di filtro anti-particolato, come ipotizzato alla vigilia) ma, a compensazione, vengono diminuiti i giorni per le misure emergenziali di primo livello (3 giorni consecutivi di sforamento) che, tra gli altri provvedimenti, vedranno lo stop, in via emergenziale, proprio ai Diesel Euro 4. Saranno, inoltre, aumentate le domeniche ecologiche e, come annunciato dallo stesso Bonaccini, la Regione investirà almeno 5 milioni di euro in incentivi ai privati per sostituire la propria auto nel 2019, che vanno a sommarsi agli incentivi già previsti per le imprese. Nel dettaglio, il nuovo Piano prevede la limitazione della circolazione dalle 8:30 alle 18:30 dal lunedì al venerdì e nelle domeniche ecologiche (sono esclusi i festivi, come il 1° novembre o Natale) per tutti i veicoli a Benzina Pre-Euro e Euro 1 e Diesel Pre-Euro o Euro 1, 2, 3. Per ciclomotori e motocicli, invece, resta lo stop per i Pre-Euro, mentre potranno sempre circolare veicoli a Benzina dall’Euro 2, metano, GPL, elettrici e ibridi o con 3 persone a

bordo. L’aggiornamento del piano, inoltre, non tocca, per Piacenza, la serie di strade e vie sempre percorribili, come la via Emilia, la Tangenziale Sud e il suo prolungamento, le strade che portano all’area logistica e così via (l’elenco completo è disponibile su www.comune.piacenza.it) per permettere di raggiungere, a chi arriva da fuori città, parcheggi scambiatori con mezzi pubblici per il centro cittadino. Restano inalterate, inoltre, le misure per gli impianti di riscaldamento. A Piacenza, fino al 31 marzo, è vietato l’uso di biomassa legnosa nei focolari aperti o che possono funzionare aperti, e nei generatori di calore con classe di prestazione emissiva di 1 stella. Dal 1° ottobre è scattato anche l’obbligo di usare pellet certificato da parte di un Organismo di certificazione accreditato. In caso di sforamento per più giorni del limite di PM10 ci saranno misure di emergenza: al livello 1 (3 giorni consecutivi di sforamento rispetto ai 4 previsti precedentemente) scatta il blocco dei Diesel Euro 4, il divieto di uso di biomasse per il riscaldamento domestico (in presenza di impianto alternativo) con classe di prestazione emissiva inferiore a 3 stelle e l’abbassamento del riscaldamento fino ad un massimo di 19°C nelle case e 17°C nei luoghi che ospitano attività produttive e artigianali; ci sarà anche il divieto di combustione all’aperto e della sosta con motore acceso per tutti i veicoli. Con il livello di allerta 2 (10 giorni consecutivi di sforamento) scatterà il divieto di uso di biomasse per il riscaldamento (sempre se presente un impianto alternativo) con classe di prestazione emissiva fino a 3 stelle compresa. Il Piano Aria Integrato Regionale (PAIR 2020), in vigore fino al 31 marzo di ogni anno nei centri abitati con oltre 30mila abitanti, ha lo scopo di ridurre l’inquinamento, con particolare attenzione alle polveri

sottili: l’obiettivo è una riduzione del 47% per il Pm10, del 36% per gli ossidi di azoto, del 27% per l’ammoniaca e del 7% per l’anidride solforosa. Con superamenti dei limiti per più giorni consecutivi scatteranno misure di emergenza. La marcia indietro sui diesel Euro 4 dimostra come, in Regione, abbia

prevalso il buonsenso, evitando di rendere troppo stringente una norma anti-inquinamento già ragionevole, riallineandosi a criteri più commisurati alla realtà del parco veicoli circolante, spostando l’attenzione, finalmente, su incentivi per la sostituzione dei veicoli.


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