Eco di Piacenza 14/01/2021

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Anno 10 - Numero 01

Giovedì 14 gennaio 2021

2021: L’ANNO DELLA RINASCITA? TRA RESTRIZIONI E VACCINO

I

l 2021 sarà l’anno in cui si riuscirà a mettere sotto controllo la pandemia da coronavirus? Iniziata a fine gennaio 2020 con i primi casi accertati in Italia, la pandemia da quel momento ha regolato gran parte delle nostre vite, dal lavoro, agli affetti, dalle relazioni umane, alle abitudini quotidiane. L’Italia ha pagato un alto prezzo sia in vite umane spezzate sia a livello sociale ed economico, ma il nuovo anno, con l’arrivo dei vaccini potrebbe dare inizio all’arretramento del virus. Grazie ad un impegno internazionale senza precedenti nella storia, infatti, in meno di un anno, sono stati realizzati, testati ed approvati diversi vaccini contro il coronavirus: in questi primi giorni del 2021 sono già milioni i vaccinati nel mondo, partendo da medici, operatori sanitari, anziani e categorie più fragili, con la prospettiva di aumentare sempre di più le dosi somministrate nei prossimi mesi. Per la prima volta dall’inizio della pandemia, il virus, da cui, fino ad ora, potevamo solo difenderci, può essere sconfitto con un vaccino. Una prospettiva di speranza che deve rincuorare, anche se i prossimi mesi si preannunciano ancora molto complicati, sia sul piano sanitario, sia sul piano sociale, con restrizioni ancora stringenti e limitazioni, anche agli spostamenti quotidiani, che caratterizzeranno le nostre vite almeno per un po’ di tempo. In questo contesto molti sono gli ostacoli e le insidie che questo nuovo anno porta con sé: dalle difficoltà della politica un po’ a tutti i livelli, chiamata a gestire una situazione molto complicata

sotto moltissimi punti di vista, che vanno ben oltre il semplice problema sanitario, fino alla presenza di movimenti “no-vax” e alla relativa lentezza della campagna vaccinale. Se infatti già centinaia di migliaia di persone sono state vaccinate in Italia con la prima dose (che avrà bisogno, peraltro, di un richiamo entro poche settimane) somministrare il vaccino a decine di milioni di persone, senza accelerazioni, rischia di prendere davvero molto tempo, anche più anni. L’approvazione di nuovi vaccini da parte delle autorità sanitarie, in questo senso, nelle prossime settimane, sarà fondamentale: non è pensabile, infatti, per ovvie ragioni tecniche, che uno o due gruppi farmaceutici possano rifornire di tutte le dosi necessarie l’intero pianeta (la pandemia, è bene ricordarlo, ha caratteristiche globali). Esiste, nella storia, un caso che tutti conosciamo in cui l’essere umano ha battuto un virus con un vaccino: il Vaiolo. Nel 1796 il medico britannico Edward Jenner scoprì che l'immunità al vaiolo poteva essere ottenuta inoculando al paziente materiale ricavato da lesioni di vaiolo bovino (lo stesso termine “vaccino” deriva proprio dalla locuzione latina “vacca”). Il vaccino per il vaiolo conferiva una protezione efficace al 95% dei soggetti vaccinati. Il Vaiolo è stato dichiarato eradicato solo nel 1979 (non è mai stata trovata una cura prima della sua eradicazione). Riuscire a realizzare un vaccino in pochi mesi e somministrarlo in massa in tempi così stretti, quindi, sarebbe già uno straordinario risultato. Passando alla dimensione lo-

cale, e in particolare alla nostra Piacenza, duramente colpita dal coronavirus, sia nella sua vita che nei suoi settori produttivi, non ultimo il turismo, questo 2021, è una chiamata a prepararsi al meglio al ritorno alla normalità: nessuno sa con certezza se potremo presto tornare a vivere “come prima”, gettando al vento le mascherine, o facendo tornare l’igienizzare le mani ogni pochi minuti una pratica, presa con un sorriso, da “maniaci del pulito”. Probabilmente, anzi, il ritorno alla vita com’era prima del Covid-19 sarà un processo

lungo, a tappe, ma non bisogna farsi trovare impreparati: Piacenza ha tutte le carte in regola, non ultima il ritorno del Klimt nella sua sede originale alla Ricci Oddi, o l’Ecce Homo finalmente valorizzato, per essere protagonista assoluta della rinascita post-Covid, in una nuova strategia che metta a sistema tutto ciò che rende Piacenza unica, dalla posizione strategia alla logistica, dal buon cibo alle opere d’arte al turismo. Un 2021 di rinascita, quindi, tutto da vivere, sempre con speranza.

da pagina 09 a pagina 12 - replica il 21 gennaio 2021 -


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