Anno 8 - Numero 09
Giovedì 07 marzo 2019
FIORENZUOLA CELEBRA LA SUA CUCINA CON IL FESTIVAL DELL’ANOLINO D a venerdì 8 a domenica 10 marzo, a Fiorenzuola d’Arda, saranno protagonisti assoluti i tipici anolini con il Festival dell'anolino di Fiorenzuola e delle paste ripiene in brodo dell'Emilia-Romagna. Il festival sarà un vero omaggio al tipico anolino piacentino, senza, tuttavia, dimenticare le tante paste ripiene che caratterizzano l’Emilia Romagna. Durante il festival di Fiorenzuola parteciperanno cinque dei migliori chef della regione, tutti soci di CheftoChef, che proporranno rivisitazioni delle paste ripiene tipiche delle proprie zone di provenienza. Tra le paste protagoniste i tortellini nel bolognese e nel modenese, cappelletti nel ravennate e nel reggiano, anolini di carne nel piacentino e anolini al formaggio (parmigiano reggiano) nel parmense. Gli anolini piacentini hanno “radici” antiche: l’anolino nasce addirittura nel XII secolo, come pasta ripiene e si ritrova citato da Salimbene de Adam nel 1284 nella Cronica. Bisognerà, tuttavia, attendere fino al XVI secolo perché il piatto venga riproposto nei pranzi di nobili, cardinali e papi da Bartolomeo Scappi, cuoco italiano che, per primo ì, ci ha trasmesso la ricetta degli anolini. Il piatto tipico piacentino è probabilmente, però, da ricercare nel 1659 alla mensa del duca di Parma Ranuccio II Farnese, dove l’anolino è servito con parmigiano e cappone preparato da Carlo Nascia. Gli anolini saranno, poi, presenti, alle tavole del duca Ferdinando di Borbone nel 1793 definiti da Cosimo Meli Lupi di Soragna "...i raviuoli detti nel dialetto nostro anolini" e della duchessa Maria Luigia. Con il passare degli anni gli anolini, una volta piatto tipico delle classi più facoltose, si diffuse anche sulle tavole più “povere”
diventando un vero proprio piatto popolare. Gli anolini sono ormai un piatto tipico, a Piacenza e Parma (con due diverse ricette) e, su proposta della Regione Emilia-Romagna il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ha riconosciuto gli anolini come uno dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani tipici delle province di Piacenza e di Parma con due voci distinte, per tutelare le differenti ricette. Gli anolini di Fiorenzuola, che sono quelli tipici del Festival, seguono la ricetta della Val D’Arda, che coniuga l’utilizzo del formaggio per il confezionamento del ripieno, anziché la carne come è in uso nel resto del piacentino. La spiegazione, probabilmente, è data dalla posizione geografica di Fiorenzuola e della Val d’Arda, con una cucina “povera di carni” vista la posizione “a metà strada” tra Piacenza e Parma, zone che, negli anni, sono state, evidentemente, più ricche. Proprio la sua posizione, inoltre, ha permesso a Fiorenzuola di non essere influenzata dalla cucina lombarda o di altre regioni. Il Festival dell’Anolino di Fiorenzuola celebrerà queste tipicità, nella centrale ed accogliente piazza Cavour. Si parte venerdì 8 marzo, giornata che coincide con la festa della Donna e che vedrà protagonista un anolino rosa dedicato a tutte le donne. Alla cena seguirà una festa animata dalla live band Incydia (a partire dalle ore 22). Sabato 9 e domenica 10 marzo, a partire dalle ore 18, presso lo stand allestito nel centro città, sarà possibile gustare gli anolini nelle varianti di carne e di formaggio preparati e cucinati da ristoratori e gastronomie locali, che proporranno ai presenti le loro originali ricette. I grandi chef che parteciperanno all’edizione 2019 del Festival dell'Anolino di
Fiorenzuola saranno il decano degli chef Silverio Cineri di Faenza (RA), Emilio Barbieri dello stellato “Strada Facendo” di Modena, Mario Ferrara dello “Scacco Matto” di Bologna, Rino Duca de “Il Grano di pepe” di Ravarino (MO), oltre allo chef padrone di casa, Claudio Cesena della “Locanda San Fiorenzo”. Domenica 10 dalle ore 12.00, il pranzo sarà l’occasione per assa-
porare ben 4 paste ripiene tipiche dell’Emilia Romagna, strizzando l’occhio anche alle regioni di origine degli chef. Tre giorni di festival da non perdere, dunque, per tutti i buongustai e per chi vuole conoscere le tradizioni culinarie piacentine, fiorenzuolane e non solo (tutte le informazioni e i dettagli sono disponibili al numero 0523 984998).