Anno 10 - Numero 13
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KLIMT, MOSTRE, ARTE E NON SOLO: PIACENZA RIPARTE
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allo scorso lunedì Piacenza, così come gran parte d’Italia è tornata in zona gialla, con la riapertura di molte attività commerciali, dai ristoranti e bar all’aperto, ai cinema, teatri e musei. Una ripartenza per la città, dopo diverse settimane difficili, che sarà anche l’occasione per tornare ad ammirare le bellezze dell’arte e della città, in tutta sicurezza. Spicca, in questo contesto, la riapertura della Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi, che permetterà finalmente, al grande pubblico, di poter ammirare il Ritratto di Signora di Gustav Klimt, dopo 24 anni dal furto, nella sua speciale teca, inaugurata diverse settimane fa. Un evento importante, che può essere un segnale di ripresa e di rinascita per la città e per settori, come turismo e della cultura, duramente colpiti dalle misure restrittive legate alla pandemia. Il “Ritratto di Signora” è un quadro dipinto da Gustav Klimt, tra il 1916 e il 1917, che misura 60 cm per 25 e acquistato dalla Galleria Ricci Oddi di Piacenza nel 1925. Nel 1996, dopo un’analisi ai raggi X, si scopre che il “Ritratto” altro non era che una versione ridipinta di un altro lavoro (perduto) di Klimt, ovvero il “Ritratto di una giovane donna”. Il “Ritratto di Signora” è stato dipinto nell’ultimo periodo di vita di Gustav Klimt, morto nel 1918. La Galleria Ricci Oddi sarà aperta Martedì, Mercoledì, Giovedì dalle 9.30 alle 13.30; Venerdì, Sabato e Domenica dalle 9.30 alle 13.30 e dalle 15.00 alle ore 18.00. Il Sabato e la Domenica le visite saranno possibili solo su prenotazione, scrivendo una mail all’indirizzo: info@riccioddi.it Ma le riaperture riguarderanno anche altri Musei cittadini, come i Musei di Palazzo Farnese, con le sue splendide opere d’arte, tra cui non si possono non ricordare il “Tondo” del Botticelli e il fegato etrusco, tra i più importanti reperti romani rinvenuti a Piacenza. Il Tondo, “Madonna adorante il Bambino con San
Giovannino” fu dipinto da Sandro Botticelli tra il 1475 e il 1480. Il committente è tuttora ignoto e le prime tracce documentate risalgono al 1642 e ad un elenco degli arredi dell'Oratorio di San Francesco nel castello di Bardi, proprietà del principe Federico II Landi. Il quadrò giungerà a Piacenza nel 1862. I Musei di Palazzo Farnese resteranno aperti al pubblico dal martedì alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. Il sabato e la domenica sarà possibile accedere ai musei solo su prenotazione (informazioni: 0523 492658 musei.farnese@comune.piacenza.it). Sempre in ambito museale, riapre anche il Museo di Storia Naturale di via Scalabrini, alla scoperta della fauna e della flora piacentine (dal martedì al venerdì dalle 9.30 alle 12.30, il sabato e la domenica, su prenotazione, dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 18; informazioni: 0523 334980 - museoscienze@comune.piacenza.it). Non mancheranno, però, in questo periodo di aperture, mostre ed appuntamenti: a Rivergaro, in piazza Paolo è allestita fino al prossimo 2 giugno la mostra fotografica “Canto d’amore alla vita” con gli scatti di due fotografi del territorio, Mirella Verile e Maurizio Rossi, per raccontare come il tempo possa cancellare i colori ma non la memoria, mentre in città, alla Galleria Studio C si terrà la mostra personale di Peter Nussbaum “Oltre lo spazio, nei territori dell’esistenza”, che resterà aperta fino a giovedì 13 maggio (info: studio.c.immagine@gmail.com). Per i più piccoli, infine, venerdì 30 aprile, non mancheranno le occasioni per tornare all’aria aperta con le passeggiate urbane di Cooltour e Museo Kronos, che proporranno “Viaggio nel medioevo” alla scoperta dell’Età di mezzo attraverso le meraviglie della Cattedrale e non solo (info: cattedralepiacenza@gmail.com)
Giovedì 29 aprile 2021