Anno 8 - Numero 43
Giovedì 28 novembre 2019
FAIR PLAY: ANCHE PIACENZA ADERISCE AL PROGETTO PER LA SICUREZZA STRADALE S ono recentemente stati pubblicati, i dati riguardanti gli incidenti stradali in Emilia-Romagna nel 2018. Durante tutto lo scorso anno si sono verificati 16.597 incidenti che hanno causato la morte di 316 persone e il ferimento di altre 22.402. Il maggior numero di incidenti si è avuto a Bologna, capoluogo della Regione, con più di 3.800 sinistri, mentre Piacenza, fortunatamente, si trova in coda alla classifica, con 1.012 incidenti, che hanno però causato 20 morti e ben 1.395 feriti. Non si deve abbassare la guardia, però, rispetto ad un problema, quello degli incidenti, sempre attuale. In questo contesto, recentemente, anche il Comune di Piacenza ha aderito alla campagna per la convivenza civile e l’uso responsabile della strada “Fair Play”. Il termine Fair Play, normalmente, si applica in ambito sportivo per indicare il gioco corretto, rispettando sempre le regole e l’avversario. Progettata dall’Osservatorio per l’educazione alla sicurezza stradale della Regione Emilia-Romagna, l’iniziativa ha come obiettivo quello di ridurre il costo sociale e in vite umane che può essere causato dagli incidenti stradali. Lo scopo, in particolare, è di tutelare i più deboli come bambini, anziani e persone disabili ma anche promuovere un comportamento corretto da parte di tutti gli utenti della strada: automobilisti, pedoni, ciclisti e motociclisti. Nato per l’area metropolitana di Bologna, il progetto si sta ampliando a tutto il territorio regionale, proponendo alcune “buone pratiche” da seguire per una civile convivenza ed un uso sicuro delle strade. Ogni giorno chiunque si muova in città e non solo si trova in diversi “ruoli”: l’automobilista, il pe-
done, il ciclista e così via. Il rispetto delle regole, che ci si trovi alla guida di un’auto, pedalando per non arrivare tardi in ufficio o semplicemente per una passeggiata rilassante tra le storiche strade della città, deve diventare la stella polare di ciascuno di noi, per la nostra sicurezza e quella degli altri. Uno dei “motti” della campagna è, infatti; “Sulla strada non ci sono antagonisti: giochiamo tutti nella stessa squadra con fair play”. Come spiegato dalla campagna Fair Play tra le buone pratiche quando si è automobilisti, ad esempio, si deve controllare che non arrivino ciclisti o motociclisti prima di aprire la portiera, quando si scende, oppure segnalare sempre quando si vuole svoltare con gli indicatori di direzione (con una battuta: no, le frecce non le usano solo gli indiani!). Altre buone pratiche sono il rispetto dei limiti di velocità ed evitare le distrazioni alla guida (il messaggio in arrivo può aspettare qualche minuto). Non si devono, poi, occupare i posti riservati a portatori di handicap (pratica odiosa, oltre che contro il Codice della Strada) o sostare su corsie dei mezzi pubblici. Il pedone, dal canto suo, dovrà sempre guardare a sinistra e a destra prima di attraversare la strada e dovrà passeggiare sui marciapiedi senza occupare le piste ciclabili. Quando si usano le strisce pedonali, inoltre, è buona norma cercare il contatto visivo con gli automobilisti (per accertarsi che non siano distratti). Se non si deve usare il cellulare alla guida, anche camminare in mezzo alla strada assorti in appassionanti discussioni al cellulare può essere poco consigliabile. Quando ci trasformiamo in ciclisti, invece, vista l’ampia rete di piste ciclabili, è opportuno
sfruttarle, senza invadere la “parte” delle auto, a ognuno il suo spazio. Anche con la bici, inoltre, si deve sempre segnalare quando si decide di svoltare (e al semaforo rosso ci si deve fermare, come quando guidiamo l’auto). Tra le buone pratiche indicate, inoltre, l’attenzione al traffico, evitando le cuffiette a tutto volume e non percorrere una strada contromano (mai lo faremmo in auto, perché in bici si?). Infine le buone pratiche per il motociclista: soprattutto nei centri
abitati i centauri dovranno mantenere una velocità moderata, senza impennate o scatti da corsa. Ancora più importante è la distanza di sicurezza, da calcolare sempre quando si viaggia in moto. Anche le strisce pedonali devono essere considerate, fermandosi prima quando ci sono persone nelle vicinanze, mentre non è opportuno superare gli autobus che stanno facendo scendere i passeggeri (la sicurezza è importante anche alla guida di una moto).