Anno 9 - Numero 10
Giovedì 12 marzo 2020
CORONAVIRUS, TUTTA ITALIA DIVENTA ZONA PROTETTA. SPOSTAMENTI SOLO PER LAVORO O NECESSITÀ
S
aranno valide fino a venerdì 3 aprile le misure contenute nel Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, che estende a tutto il territorio nazionale le misure di contenimento del coronavirus, inizialmente previste, lo scorso 8 marzo, per Lombardia e 14 province tra Emilia Romagna, Veneto, Piemonte e Marche. . Nel dettaglio, il Decreto prevede misure specifiche per il contenimento del coronavirus, che vanno dalla limitazione degli spostamenti consentiti, alla chiusura delle scuole, fino allo stop a manifestazioni e sport. Su tutto il territorio italiano, fino al prossimo 3 aprile, in particolare, ci si deve spostare solo per ragioni lavorative, per situazioni di necessità o per motivi di salute. Sono comunque consentiti i rientri al proprio domicilio. Per recarsi sul luogo di lavoro bisognerà dotarsi di autocertificazione (modulo scaricabile dal sito di Prefetture e Ministero dell’Interno) da esibire in caso di controlli, dichiarando, sotto la
propria responsabilità e a rischio di denuncia, in caso di falsa dichiarazione, la necessità dei propri spostamenti. Un esempio di situazione di necessità, oltre al normale tragitto casa-lavoro, potrebbe essere l’andare a fare la spesa se nel proprio Comune non è presente un’attività commerciale dove potersi rifornire di generi di prima necessità. Per i motivi di salute, oltre ai casi di emergenza, possono rientrare tra questi anche visite mediche o specialistiche (comprovate da adeguata documentazione). Il Decreto, poi, raccomanda fortemente, a chi ha sintomi da infezione respiratoria e febbre superiore ai 37,5° di rimanere a casa, limitando al massimo i contatti con gli altri, contattando il proprio medico curante. I soggetti che sono in quarantena o che sono risultati positivi al coronavirus dovranno rispettare il divieto assoluto di mobilità dalla propria abitazione. Rispetto alle altre misure, sono sospesi gli eventi e le manife-
stazioni sportive di qualunque genere su tutto il territorio nazionale (gli impianti potranno essere utilizzati, a porte chiuse, solo per gli allenamenti) così come sono sospese tutte le manifestazioni, in luogo pubblico o privato, di qualunque genere, culturale, religioso, fieristico ecc. Vietata, dal Decreto, ogni forma di assembramento di persone in luogo pubblico o aperto al pubblico. Chiusi anche cinema, teatri, musei, biblioteche, pub, scuole di ballo, sale giochi, sale bingo, discoteche e simili. Chiusi anche gli impianti sciistici, le palestre, piscine, centri sportivi, centri benessere, centri ricreativi, sociali o per anziani. Chiuse le scuole di ogni ordine e grado dagli asili all’Università (possibile solo la didattica a distanza, ad esempio online) fino al prossimo 3 aprile. Per quanto riguarda la Chiesa non si terranno le messe pubbliche, e sono sospese anche tutte le cerimonie civili e religiose,
compresi matrimoni e funerali. Sono consentite, invece, le attività di ristorazione soltanto dalle 6 alle 18, in tutta Italia, con obbligo di mantenere la distanza di almeno 1 metro tra gli avventori, e soltanto per i posti a sedere. Nelle giornate prefestive e festive (ad esempio sabato e domenica) sono chiuse, nei centri commerciali e nei mercati, tutte le attività diverse da quella alimentare. Ai datori di lavoro pubblici e privati è raccomandato di promuovere la fruizione da parte dei lavoratori dipendenti di periodi di congedo ordinario e di ferie, anche se sarà possibile, in generale, optare per il lavoro “agile” (il cosiddetto smart working). Sono sospesi, anche gli esami di idoneità alla patente da espletarsi negli uffici periferici della Motorizzazione civile. La circolazione di merci non subirà nessuna restrizione in nessun territorio, garantendo i normali rifornimenti.