Anno 9 - Numero 12
Giovedì 28 maggio 2020
CRONACHE DELLA PANDEMIA: UN VIRUS, LA VITA E LA LUCE CHE BRILLA IN FONDO AL TUNNEL
S
ono passati quasi cento giorni (97 alla data di stampa di questo giornale) dal quel terribile 21 febbraio, quando venne scoperto il primo caso di coronavirus in Italia. In oltre tre mesi di pandemia, si sono susseguiti provvedimenti restrittivi degli spostamenti, delle libertà personali, cambiando profondamente la vita quotidiana di tutti. L’Eco di Piacenza che state leggendo ha ripreso soltanto la scorsa settimana la pubblicazione e la distribuzione, anche se nella fase più acuta della pandemia ha continuato la sua attività con versioni “virtuali”, sempre ogni giovedì, cercando di portare anche un po’ di serenità e di spensieratezza in un momento terribile. Piacenza e il suo territorio, infatti, sono stati tremendamente colpiti dall’epidemia di coronavirus, con centinaia di morti, un patrimonio umano perduto, che lascia un grande vuoto in tutti noi. La pandemia non era prevedibile e mai si sarebbe potuto pensare, anche solo qualche mese fa, di dover chiudere aziende, annullare eventi, sospendere campionati, per un virus che sembrava lontano, distante, nel lontano oriente, quasi non ci riguardasse. Poi il virus è arrivato e oggi moltissimi si
chiedono se avemmo potuto far meglio, gestire meglio l’emergenza, attivare prima misure di contenimento, mentre altri gridano al complotto, al virus creato dai poteri forti, alle diagnosi solo per i “ricchi”. Proprio questa pandemia, però, come non accadeva da moltissimi anni, ha dimostrato come tutti, su questa terra, siamo uguali in queste situazioni, di come un virus colpisca senza guardare in faccia nessuno: non gli importa che tu sia vecchio, giovane, ricco, povero, bravo o cattivo. E proprio in un periodo come questo le comunità umane hanno l’occasione di unirsi, di sostenersi a vicenda, di collaborare per il bene comune, superando divisioni, ideologie estreme, e tanti altri “dispetti” quotidiani che oggi ci sembrano ormai poca cosa. Se oggi siamo in piena “Fase 2” di convivenza con il virus, però, lo dobbiamo soprattutto alla professionalità e all’abnegazione, che ha spesso sconfinato nell’eroismo di medici, infermieri, operatori sanitari che non si sono girati dall’altra parte, che non hanno pensato al “turno di lavora”, che hanno continuato a lavorare, ancora e ancora, che hanno stretto mani che non hanno più stretto quelle dei propri
cari, che hanno aiutato, e che continuano ancora oggi il loro lavoro, per far uscire tutti dall’emergenza. La nostra vita quotidiana, negli ultimi tre mesi è cambiata radicalmente: oggi tutti devono indossare mascherine protettive, mettere guanti sul posto di lavoro, fare attenzione alle distanze con gli altri; abbiamo assistito ad una Pasqua senza messe nelle chiese, chiuse per il contagio, e feste di popolo, come il 25 aprile o il 1° maggio che non si sono svolte fisicamente. Ma non siamo scomparsi nel silenzio: oggi il tunnel del virus comincia a farsi meno buio, e ci lascia una nuova grande occasione: anche a Piacenza la solidarietà, la voglia di aiutarsi, di impegnarsi per gli altri, anche con piccoli gesti, dalla spesa a casa per chi è in difficoltà ad una semplice telefonata per dire “come va?”, dalla capacità di
partecipare al dolore per tutti coloro che ci hanno abbandonato alle tante iniziative virtuali, anche per i più piccoli (emblematico il successo delle “Favole al telefono” hanno dimostrato che la città e i suoi abitanti possono guardare al futuro con rinnovato coraggio, con la voglia di crescere ancora, di riprendere la propria vita con una nuova consapevolezza, in una nuova stagione che, dalla devastazione, possa far nascere una nuova realtà, più attenta agli altri, meno estrema, più giusta. È questa, forse, la sfida che un virus sconosciuto, dalla Cina e dall’oriente, terribilmente, in un inizio di un anno bisestile del XXI secolo ci ha lanciato. Il virus sarà sconfitto (i vaccini prima o poi arriveranno) ma noi sapremo imparare a vivere la nostra vita, ricordandoci di quale dono sia?
a pag. 09 e pag. 10